Aprile 2015 - Comune di Piario

Mensile di informazione della comunità di Piario
Aprile 2015 - numero 230
Beato Angelico: Risurrezione, la tomba vuota – Affresco (1440/41) S.Marco, Firenze
In questo numero:
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«Nominativo»
«Indirizzo»
«Citta'»
«Località»
«Gruppo»
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«n°»
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Uova della speranza.
Appuntamenti di aprile.
Uomini e donne capaci di Eucarestia.
Calendario pastorale
Domeniche comunitarie.
Insieme tra storie, emozioni e colori.
Assemblea annuale APIARIUM.
Educare oggi è difficile?
Pallavolo news
La posta.
Periscopio.
Dighèt del bù?
Kultur –quiz.
Miniguida per accesso centro raccolta rifiuti.
UOVA DELLA SPERANZA_____________________________________________
L
’avvento delle nuove tecnologie di comunicazione ha soppiantato quasi del tutto l’invio di biglietti augurali che
erano, in tempi ormai lontani, prassi comune in occasione delle feste natalizie e di quelle pasquali.
In particolare, per quanto concerne la Pasqua, i temi raffigurati su quei cartoncini erano le campane pasquali, deliziose nella loro ingenuità, o il Cristo che usciva dalla tomba. Figure più “laiche” rappresentavano paesaggi primaverili
o una composizione di uova pasquali.
Forse, l’ultimo simbolismo rimasto di tutto questo, è proprio l’uovo pasquale, che è entrato
nell’iconografia tradizionale della Pasqua cristiana dal lontano IV sec.
Ma la genesi di questo simbolo affonda nei miti cosmogonici più remoti non solo egizi ma anche
indiani: il guscio sarebbe l’aria, l’albume rappresenterebbe l’acqua e il tuorlo la terra.
Le popolazioni antiche consideravano l'uovo coma una rappresentazione dell'unione della terra
con il cielo, che andavano a fondersi in un'unica creazione. Nelle tradizioni pagane e mitologiche l'uovo si accompagna al significato di rinascita, riferendosi in particolare al sopraggiungere della primavera, periodo dell'anno in cui la
natura rifiorisce dopo il lungo e sterile inverno ed in cui la terra rivive grazie ad una ritrovata fertilità: i campi possono essere nuovamente seminati nella speranza di ottenere ricchi raccolti. Gli antichi romani sotterravano un uovo
dipinto di rosso nei campi coltivati in modo da propiziarne la fertilità.
In seguito, il cristianesimo, ha ripreso la simbologia legata all'uovo come simbolo di vita e di rinascita, ricollegandola
al significato stesso della festività sacra della Pasqua, nella quale si celebra la risurrezione di Gesù Cristo e si rinnova
la speranza della vita eterna nei cieli. L'uovo racchiude una nuova vita al proprio interno, così come il sepolcro, concretamente vuoto, rappresenta in realtà, la possibilità di una rinascita dopo la morte, verso la vita ultraterrena.
Gianfranco Ravasi ci ricorda che è ad opera di S. Agostino se le uova sono entrate nell’iconografia tradizionale della
Pasqua cristiana. Nel suo Sermone 105 dichiarava: “La speranza, a mio avviso, è paragonabile all’uovo: essa, infatti, non ha
ancora raggiunto lo scopo, e, così, l’uovo è già qualcosa ma non è ancora il pulcino”. E’ per questa via che, progressivamente, l’uovo si è trasformato in un segno pasquale sia per Cristo che per il cristiano: il sepolcro è comparabile all’involucro che fa uscire il risorto vivente.
Nella tradizione pasquale ortodossa, grande rilievo hanno le “uova rosse”, il cui colore evoca il sangue di Cristo, uova infrante per evocare la risurrezione. In questa linea simbolica si collocano anche le celebri uova che, a partire dal
1883, lo zar Alessandro di Russia aveva commissionato all’orafo Peter Carl Fabergé per farne dono alla zarina Maria:
il primo di questi gioielli era di platino smaltato, al cui interno si svelava un altro uovo d’oro che conteneva, a sua
volta, un pulcino anch’esso d’oro.
Lo scambiarsi in dono delle uova in occasione della Pasqua è una consuetudine che si trova a partire dal Medioevo e
l'uovo stesso divenne un dono per la servitù. Nello stesso periodo, le uova, iniziarono ad essere decorate in occasione della Pasqua ed a simboleggiare, dal punto di vista religioso, la rinascita dell'uomo in Cristo.
Oggi le ricche uova del passato sono state sostituite dalle più umili uova di
L’eco del “Sapèl Né”
cioccolato con sorpresa e destinate soprattutto ai bambini. E possiamo immaFondato
da Gianni Micheletti
ginare l’attesa dell’aprire l’uovo nella speranza di trovare una bella e gradita
sorpresa.
Anno 15/20 - n. 230/164
Forse anche noi, che non siamo più bambini, potremmo essere legittimati ad
Aprile 2015
Pubblicazione mensile
avere la speranza di una gradita sorpresa? Ne abbiamo tanto bisogno nel nostro travagliato tempo, nel quale l’imperante sete di denaro e di potere, l’ilDirettore Responsabile:
Giuliano Todeschini
legalità diffusa e l’esasperato individualismo, hanno minato e distrutto (spero
non del tutto) quelli che erano i pilastri su cui si fondava la fiducia e l’onestà Hanno collaborato a questo numero:
Don Eros, Dario Cortiana, L’Oratorio,
reciproca del vivere di tutti i giorni. Gli ultimi fatti di corruzione, a svariati
Anna Guerini, Alessandro Teruzzi
livelli, perpetrati senza il minimo scrupolo da individui in cui si era riposta
fiducia, ne sono, purtroppo, un ennesimo esempio della bassezza nella quale
Corrispondenza:
L’eco del “Sapèl Né”
siamo caduti da troppo tempo. Di quali e quante leggi avremo ancora bisogno
presso Giuliano Todeschini
per riportare sui binari la morale e la correttezza di comportamento che sono
Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG)
finite al macero? La questione è molto seria …Credo, tuttavia, che non sere-mail: [email protected]
vano altre leggi, che spesso sono il frutto di iperboliche mediazioni o di malRegistrazione
celati sotterfugi per lasciare gattopardescamente le cose come stanno. AbbiaTribunale di BG n. 33 del 6.7.2001
mo bisogno, piuttosto, di partire da un altro punto: quello della ricostruzione
già n. 8 del 4.3.1996
2
e formazione della coscienza morale di ogni singolo cittadino che metabolizzi il senso del rispetto, della coerenza,
della correttezza e, soprattutto, dell’onestà di comportamento sia nel privato sia nel pubblico, nel piccolo come nel
grande.( “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto…” - Luca 16,10)
Che razza di uovo di Pasqua gigante dovremo immaginarci per contenere una siffatta e gradita sorpresa?
Non disperiamo di crederci… speriamo, operando in questo senso, fin dal nostro piccolo…
Buona Pasqua.
Giuliano Todeschini
ATTIVITÀ DELL’ORATORIO __________________________________
Nel corso del mese di aprile l’Oratorio di Piario ci regala un calendario ricco di eventi!
Tanto per iniziare, VENERDI 3 si svolgerà la Via Crucis a San Rocco. L’appuntamento annuale con la ricostruzione del percorso di Cristo verso il Golgota, avrà inizio alle ore 15. Vi aspettiamo
numerosi per vivere un momento di raccoglimento in un contesto scenografico come solo la natura può regalare.
DOMENICA 12 ci sarà la domenica comunitaria: come di consueto, tutti i bambini del paese si ritroveranno
in oratorio per un pomeriggio di giochi e allegria, sotto l’attenta supervisione dei nostri bravi animatori che con la
loro preziosa attività di volontariato sanno sempre coinvolgere tutti i presenti! In caso di maltempo verranno organizzate attività alternative in palestra.
La domenica successiva, DOMENICA 19, torna a grande richiesta la Merendandando, l’originale passeggiata con merenda per i sentieri di Piario! La partenza è prevista per le ore 14.30 e vi aspettiamo per poter godere di
una salutare passeggiata in buona compagnia.
Concludiamo ricordando che in sede di dichiarazione dei redditi, è possibile destinare il 5x1000 dell’IRPEF anche
all’Oratorio di Piario! Sarà sufficiente indicare CIRCOLO ORATORIO PIARIO ASD, come beneficiario, e il
CODICE FISCALE 90020420163! Per voi non fa differenza, ma potrebbe farlo per l’oratorio!
Grazie a tutti!
11 APRILE – VISITA GUIDATA A PIARIO_________________________________
“LA CASA NATALE, I LUOGHI E GLI ANEDDOTI DI MONS. PIETRO LUIGI SPERANZA, L’ALTARE DELLA
CHIESA DI S. ANTONIO ABATE TRA SEICENTO E NOVECENTO, LA CASA RURALE”
Una visita nel cuore di uno dei paesi più caratteristici dell’alta Valle Seriana conosciuto un tempo per le sue terme e
poi per il sanatorio oggi convertito in moderno Ospedale. Si visiterà la Chiesa di Sant’Antonio Abate, con i suoi affreschi quattrocenteschi, le opere di Carpinoni , Cifrondi, De Buschis e il magnifico altare Seicentesco del Piccini da
Nona di Scalve. Si proseguirà con una passeggiata fra le contrade antiche del borgo con visita e racconti all’interno
della casa natale del Vescovo Mons. Luigi Speranza; dulcis in fundo la visita alla Casa Rurale con merenda nell’antica
cucina della nonna. Ritrovo ore 15,30 al parcheggio del Municipio di Piario. Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti. Prenotazione allo 342.3897672.
Percorso offerto da: Distretto del Commercio Alta Valle Seriana-Clusone
COMMEDIA DIALETTALE DELLA “CÜMPAGNIA DEL FIL DE FÈR”________________
In occasione della festa patronale di Sant’Antonio Abate, per diversi problemi organizzativi, non
abbiamo potuto mettere in scena l’ormai tradizionale rappresentazione teatrale.
La nostra commedia dialettale viene invece proposta:
SABATO 18 APRILE 2015 ore 20.45 presso la palestra di PIARIO
Siete tutti invitati a trascorrere una serata all’insegna del divertimento con
OL DUTURÌ… L’FÁ CARIERA
Grazie per la vostra amicizia!
Paolo Legrenzi
3
DONNE E UOMINI CAPACI DI EUCARESTIA _______________________________
N
ell’ultimo Consiglio pastorale abbiamo fermato l’attenzione sulla quinta parte della lettera pastorale del vescovo intitolata ‘L’Eucarestia, forma della comunità cristiana’ dove il vescovo presenta le sei dimensioni essenziali della celebrazioni Eucaristica. Una dimensione, quella della carità, vi è stata già presentata nell’occasione della festa
patronale, le altre cinque verranno presentate nei prossimi mesi. Questo mese vedremo la dimensione dell’unità.
Presupposto comune a queste sei dimensioni è che l’Eucarestia, con i suoi gesti e le sue
parole abitate dalla presenza dello Spirito di Cristo, vuole dare forma ad una comunità
cristiana. Questo il vescovo lo dice a più riprese nelle parti precedenti alla lettera. Così
nella prima parte della lettera a pag. 5 il vescovo richiama le ricadute esistenziali del Gesto
eucaristico che l’apostolo Paolo evidenzia nelle sue lettere : Mangiando l’unico pane spezzato
che è il Corpo di Cristo, noi, che siamo molti e diversi, diventiamo un unico corpo. Lo Spirito Santo
che trasforma pane e vino, trasforma le nostre diversità e differenze, le nostre unicità individuali e le
nostre originalità personali, in un unità organica, viva, articolata e molteplice. Poi nella quarta
parte a pag 11 il vescovo così si esprime: Il Pane eucaristico spezzato, distribuito e mangiato
insieme, riconosciuto come il Corpo di Cristo, li trasforma in un unico corpo vivente, tutt’altro rispetto ad una corporazione: i cristiani stessi sono trasformati nel Corpo vivente di Cristo.
Sempre nella quarta parte, a pagina 12, il vescovo dichiarando il senso della sua proposta così si esprime: Il senso della
mia proposta è proprio questo: la Chiesa prende la sua forma esistenziale dall’Eucarestia che celebra. In generale si sono privilegiate le ricadute personali della celebrazione eucaristica: è necessario porre attenzione alle ricadute comunitarie del Mistero celebrato insieme.
Infine all’inizio del paragrafo intitolato’ Un solo corpo e un solo spirito’, della quarta parte della lettera, il vescovo
ribadisce: La forma eucaristica della Chiesa è quella del corpo. Nella seconda preghiera eucaristica, il presidente prega con queste
parole: ‘Ti preghiamo umilmente: per la comunione al corpo e al sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo’.
Lo scopo dell’Eucarestia è dunque di trasformare quell’assemblea in un solo corpo e un solo spirito, il Corpo e lo Spirito del Crocifisso Risorto. Questo carattere dell’Eucarestia ci sembra sia, per il nostro tempo, il problema di fondo della stessa
Celebrazione eucaristica che per varie ragioni ha perso o sta perdendo sempre più il suo potenziale trasformante per
il singolo e per l’assemblea che celebra. L’Eucarestia, come del resto tutta la Bella notizia dell’inaudita vicinanza del
Regno di Dio che si dà in Gesù di Nazareth, chiama a convertirsi e a credere a quanto lì di Affidabile si svela per
l’uomo e la donna di ogni tempo e di ogni luogo. Se viene a mancare la fede e la conversione come risposta al Dono
che si dà nell’Eucarestia questa viene spuntata nel suo potenziale trasformante e alla lunga diviene insignificante insieme alla stessa comunità che la celebra. Alla lunga anche la testimonianza della Bella Notizia che la Comunità eucaristica è chiamata a portare nel contesto in cui si trova a vivere perde di mordente.
A questo proposito ricordiamo le parole di Gesù pronunciate dopo aver proclamato le beatitudini : Voi siete il sale
della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato
dalla gente (Mt 5,13). Oppure anche queste altre parole: Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi
non ha, verrà tolto anche quello che ha (Mt 25,29) che si riferiscono all’investimento nelle vicende quotidiane dei talenti
di grazia che ci vengono donati da Dio in Gesù Cristo .
In questa prospettiva ascoltiamo il nostro vescovo che ci parla anzitutto della dimensione dell’unità propria della
Celebrazione eucaristica. La nostra comunità, rigenerata dalla celebrazione della Pasqua, viva e testimoni il dono
dell’unità che si crea tra noi e con tutti i membri della Chiesa per la rinnovata e piena adesione all’Amore smisurato
di Dio che, nel mistero pasquale di Cristo Gesù, ha la sua piena manifestazione.
Buona Pasqua e buon cammino nel tempo pasquale!
Don Eros
LA DIMENSIONE DELL’UNITA’LA
DELL’UNITÀ
È il frutto più bello dell’Eucaristia. Tutta l’Eucaristia è esperienza di unità, fonte e forma di unità ecclesiale: cerco di
descriverla senza pretese esaustive. È un’unità che è dono e riflesso della stessa unità di Dio, un’unità originale che
non “asfalta” le diversità, ma le accoglie, le riconosce e le promuove con gioia; è un’unità alimentata e caratterizzata
dall’amore; un’unità umile, sempre esposta alle nostre fragilità e divisioni; un’unità mite, che non intimorisce e non
persegue forza e potere. È segno di speranza per tutti gli uomini. L’unità non deve stare a cuore solo al Papa, al veIMENSIONE
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scovo e al parroco: essa è un bene, anzi il Bene per tutti. In un contesto profondamente segnato dall’individualismo,
l’unità non sempre è percepita così. Spesso viene avvertita come un pericolo per la libertà dell’individuo, come un
limite alla propria realizzazione, come un appiattimento della propria originalità. Eppure viene evocata e promossa
continuamente e in mille modi. Viene desiderata e perseguita come un valore nelle relazioni personali, familiari,
sociali ed economiche.
L’unità che prende forma di corpo, addirittura che diventa il Corpo esistenziale di Cristo Gesù nella comunità cristiana, esige una testimonianza corale e condivisa, alimentata dalla fede e disponibilità di ciascuno. Storicamente
questa testimonianza è offerta in modo visibile dalle comunità religiose che incoraggiamo a continuare a proporla in
maniera significativa e attraente. In questi decenni abbiamo visto crescere anche diverse e vivaci esperienze comunitarie formate da laici e addirittura da famiglie. Nella vita di tutti e di tutti i giorni è ancora di grande significato la
testimonianza corale rappresentata dalla parrocchia: un’unità nella varietà di gruppi, di iniziative, di appartenenze.
È una storia di popolo caratterizzata dai momenti esistenziali condivisi insieme, dai momenti della festa, dalla realtà
dell’oratorio e dal volontariato, dai percorsi educativi che abbracciano la catechesi, le proposte sportive, musicali,
teatrali, le attività estive, la formazione di coloro che si pongono al servizio della comunità. Tutta questa ricchezza
non può prescindere dall’Eucaristia. È lì che troviamo la sorgente, la rigenerazione, la forma del nostro modo di
stare e lavorare insieme nella parrocchia.
Anche le Unità pastorali, devono disegnare la propria identità a partire da una riflessione corale e responsabile che
scaturisca dalla celebrazione eucaristica. L’unità del corpo di Cristo è esposta costantemente al pericolo della separazione, della divisione addirittura dell’ostilità. Questo è avvenuto in maniera drammatica nelle divisioni storiche tra
cristiani, che ancor oggi permangono. Benedetto il movimento ecumenico, i passi segnati dal Concilio e quelli successivi, i grandi segni compiuti dai responsabili delle diverse Chiese, i gesti profetici dei Pontefici, la coltivazione
convinta da parte di coloro che, anche nella nostra Diocesi, si adoperano ad alimentare il cammino di unità con i
rappresentanti e i cristiani delle altre Chiese. Non possiamo ritenere che questo sia un problema di pochi appassionati e specialisti, soprattutto in un momento storico in cui la presenza di persone che provengono da tante parti del
mondo, pone questa questione in termini molto concreti. L’unità eucaristica raggiunge anche la dimensione politica
della vita. L’unità politica dei cattolici ha assunto forme diverse nel corso della storia: oggi è ancora tempo per un’unità sotto questo profilo? Abbiamo vissuto il superamento della necessità e della rappresentanza in un unico partito;
siamo nella fase segnata dalla pluralità delle appartenenze e dal criterio dell’unità attorno ai valori ispirati ad una medesima visione dell’uomo. Di fatto, viviamo una situazione che esige un ripensamento e una riformulazione dell’impegno politico da parte dei cattolici, a partire dalle comunità cristiane sul territorio, da conoscenze e esperienze che
alimentino una coscienza popolare, da una spiritualità capace di alimentare un’evangelica cultura e pratica politica.
La comunità eucaristica è capace di generare donne e uomini che coltivano passione e assumono responsabilità sotto
questo profilo, senza bisogno di particolari coperture ecclesiastiche.
È doveroso esprimere la nostra riconoscenza a coloro che svolgono questo servizio, ispirando le proprie motivazioni
e le proprie scelte ai criteri evangelici e alla comunità eucaristica a cui partecipano.
OFFERTE PER IL RESTAURO DELLA CHIESA PARROCCHIALE MARZO 2015___________________
Offerte N.N.
Offerta N.N. da 50 Euro
2 Offerta N.N. da 40 Euro
1 Offerte N.N. da 30 Euro
2 Offerta N.N. da 20 Euro
Offerta N.N.
2 Offerte N.N. da 50 Euro
Offerta N.N.
160 Euro
50 Euro
80 Euro
30 Euro
40 Euro
200 Euro
100 Euro
100 Euro
-----------------------------------------------------TOTALE
760 Euro
OFFERTE PRECEDENTI
9610 Euro
--------------------------------------------------------TOTALE COMPLESSIVO
10370 Euro
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CALENDARIO PASTORALE PER IL MESE DI APRILE - MAGGIO 2015_____________
Con l’orario legale la S.Messa del mercoledì e del giovedì si celebra alle ore 17.
TRIDUO PASQUALE
GIOVEDÌ 2 APRILE
ore 20.30 S. Messa in Coena Domini con lavanda dei piedi a 12 rappresentanti della comunità
Dopo la S. Messa tempo per l’ adorazione eucaristica.
VENERDÌ 3 APRILE
Ore 8.30 Lodi mattutine
ore 10 Preghiera con i ragazzi
ore 10.30 Preghiera con i preadolescenti
ore 15 Via Crucis a s. Rocco animata dall’oratorio e dagli adolescenti.
ore 20.30 Azione Liturgica.
SABATO 4 APRILE
Ore 8.30 Lodi mattutine
Dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 15 alle 18 Confessioni per i giovani e gli adulti.
ore 21.00 Veglia pasquale con il Battesimo di Lorenzo Del Bono con la partecipazione dei cresimandi, dei loro
padrini e madrine e dei loro genitori. Durante la Veglia benedizione della uova pasquali.
DOMENICA 5 APRILE Pasqua di Resurrezione.
Ore 10 S. Messa solenne con la presenza del Coro Praenestinus. Durante la Messa benedizione delle uova pasquali.
Ore 18 S. Messa.
TEMPO DI PASQUA
LUNEDI’ 6 APRILE ore 10 S. Messa.
Da LUNEDI’ 13 Aprile riprendono le benedizioni delle famiglie in via Bruco, via Firenze, via Napoli, via Bologna e via Genova. Se ci sono esigenze di orario contattate il parroco allo 0346-22077
oppure al 339/4072574 o via mail all’indirizzo: [email protected] .
MARTEDI’ 14 APRILE ore 20.30 All’oratorio di Ardesio Assemblea vicariale dei consigli pastorali.
MERCOLEDI’ 15 APRILE ore 20.30 Incontro catechisti.
MERCOLEDI’ 22 APRILE ore 20.30 4° Incontro genitori comunicandi.
MERCOLEDI’ 29 APRILE ore 20.30 4° Incontro genitori comunicandi.
SABATO 25 APRILE ore 7 con le famiglie e gli animatori delle domeniche comunitarie gita a Torino.
DOMENICA 26 APRILE ore 10 S. Messa con il Battesimo di Lucia Cortiana.
LUNEDI’ 27 APRILE ore 15.00 Incontro chierichetti.
DOMENICA 3 MAGGIO ore 10 S.Messa con la presenza delle coppie di sposi che festeggiano un anniversario di
matrimonio dai 25 anni in su( 25°, 30°,35°,40, 45°, 50°…).
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DOMENICA 12 APRILE LE TORTE DELLE MAMME ___________________________
E
ccoci...le mamme della scuola materna sono pronte per addolcire la vostra domenica.
Il 12 aprile dalle 9.30 alle 11.30, fuori dalla chiesa, ci sarà la vendita delle torte. Il ricavato servirà per
acquistare materiale utile ai bambini della scuola materna. Vi aspettiamo numerosi non mancate.
Grazie
DOMENICHE IN ORATORIO__________________________________________
S
iamo ormai giunti al termine delle nostre domeniche comunitarie. Ne mancano infatti soltanto due, delle quali
una, quella della gita a Torino, è attesissima.
Sei domeniche in oratorio! Ma cosa abbiamo fatto e come sono andate le cose? Per scoprirlo, oggi, durante il laboratorio di giornalino, siamo usciti dalla redazione e abbiamo intervistato alcuni ragazzi, animatori, mamme, papà e il
don. Così abbiamo raccolto informazioni, impressioni e altro ancora per raccontare con parole e immagini qualcosa
di noi e di quello che abbiamo vissuto insieme.
Auguriamo a tutti un buon proseguimento e una buona lettura!
8 marzo 2015
Domenica
4 ottobre 2014
Domenica 9 novembre 2014
Domenica 11 gennaio 2015
Domenica 8 marzo 2015
Domenica
7 dicembre 2014
Apertura anno catechistico
Ore 14.45 accoglienza
Dalle 15 alle 16 giochi per i ragazzi dalla 1^ alla 4^
elementare e laboratori dalla 5^ elementare alla 3^
media
Dalle 16 alle 16,45 MERENDA!
Dalle 16,45 alle 17,45
giochi per i ragazzi dalla 5^ elementare alla 3^ media
e laboratori per i ragazzi dalla 1^ alla 4^ elementare
Ore 18 S. Messa
Ore 14.45 accoglienza
S. Messa del mattino
Pranzo in oratorio
Giochi e animazione
Giochi e proiezione film
Per i grandi: UN PONTE PER
TERABITHIA
Per i piccoli: CATTIVISSIMO ME
Domenica
1 febbraio 2015
Domenica
25 aprile 2015
Ore 18 S. Messa
Domenica
31 Maggio 2015
Ore 14,45 accoglienza
Gita a Torino
Chiusura anno catechistico
Ostensione della S. Sindone
Parco del Valentino
luoghi di S. Giovanni Bosco
S. Messa del mattino
Pranzo in oratorio
Giochi e animazione
Giochi e proiezione film
Per i grandi: SHREK
Per i piccoli: UP
Ore 18 S. Messa
Partenza ore 7
rientro ore 21 circa
Alla scoperta dei nostri animatori
Giada è una delle animatrici più giovani
mentre Luca è ‘il più grande’. Proprio per la
loro differenza di età ci sono sembrate le persone simpaticamente giuste per una ‘doppia intervista’.
7
Nome
Giada
Luca
Soprannome
Gi
/
Età
14
27
Scuola e anno scolastico
CFP 1^superiore
Lettere moderne
Vai bene a scuola?
Sì
Sì
E’ la prima volta che fai l’animatore?
Sì
Sì
Perché fai l’animatore?
Per divertirmi
C’è qualche attività o gioco che vorresti aggiungere nelle
domeniche comunitarie?
Se ti chiedessero di cambiare qualcosa delle domeniche
comunitarie cosa cambieresti?
Ti piacciono i bambini?
No
Per fare una nuova esperienza
No
I laboratori
Niente
Sì
Si
Motto preferito
Fate i bravi
Ad maiora!
Canzone preferita
Balada
Light my fire
Sport/hobby preferito
Sei stato all’estero?
Pallavolo
Sì
Calcio
Sì
Divertimento preferito sabato sera
In giro
Discoteca
Momento della giornata preferito
Uscire con le amiche
Pomeriggio
Squadra del cuore
Juve
Juve
Fumi?
No
No
Sei fidanzato/a?
No
Sì
Nutrire il pianeta - energia per la vita, a cosa ti fa pensare?
Pensi che dopo l’EXPO si farà davvero qualcosa in più
per ridurre gli sprechi e combattere la fame nel mondo?
Pensi di andare all’Expo?
All’Expo
All’Expo
Sì
Può darsi
No
Forse
Sei domande flash per il don!
1
Don, cosa lo ha spinto ad organizzare le domeniche comunitarie?
Per dare la possibilità di incontrarsi e stare insieme fraternamente.
2
È contento di come stanno andando?
Sì nel complesso sono contento.
3
E’ stato difficile organizzare tutto, trovare gli animatori e i collaboratori?
No, quest’anno è stato molto più facile dell’anno scorso.
4
Cosa vorrebbe migliorare?
Trovare qualcosa di alternativo ai film.
5
Qual è la cosa più bella delle domeniche comunitarie?
Il fatto che ci incontriamo numerosi con buona parte della comunità, soprattutto quella giovane.
6
L’anno prossimo le organizzerà ancora?
Mi piacerebbe di sì, poi valuterò la cosa insieme agli animatori e agli adulti che ci danno una mano.
Un grazie infinito don!!!
Ari, Marti, Matteo, Omar e Sara con Martina e Simo
8
I LABORATORI
I laboratori delle nostre domeniche comunitarie sono quattro: Fate, Cucina, Canto e Giornalino. Oggi abbiamo
fatto visita ai laboratori mentre erano in piena attività per curiosare un poco, per vedere cosa stavano facendo, se
si stavano divertendo oppure no e per fare alcune domande sia agli animatori che ai ragazzi. Ecco le nostre interviste:
Laboratorio delle F.A.T.E.
Intervista ad una mamma
Come ti chiami?
Virna.
Quanti anni hai?
56.
Che cosa fai nella vita?
L’artigiana.
Che cosa si fa in questo
laboratorio?
Si cuce.
Sei da sola o c’è qualcuno che ti aiuta?
Siamo in tante.
E’ la prima volta che lo fai?
Sì è la prima volta.
Quanti sono i ragazzi del tuo laboratorio?
Oggi sono sei.
E’ faticoso spiegare ai ragazzi quello che
devono fare?
No perché sono bravissimi.
Cosa pensi di loro?
Che sono dei bravi bambini, che hanno voglia di
imparare e hanno molto entusiasmo.
Quali sono le soddisfazioni e le fatiche?
Le soddisfazioni sono vedere le cose finite, mentre le
fatiche doverle fare.
Nutrire il pianeta energia per la vita.
A cosa ti fa pensare?
Mi fa pensare di fare cose buone per aiutare le
persone che non vivono bene come noi.
Pensi che in qualche modo dopo l’Expo si
farà davvero qualcosa per ridurre gli sprechi
e combattere la fame nel mondo?
Spero di sì.
Pensi di andare all’Expo di Milano?
Sì.
Intervista a due bambini
Come vi chiamate?
Riccardo e Lorenzo.
Quanti anni avete?
R: 7.
L: 6.
Cosa fate in questo laboratorio?
R: Cucio.
L: Taglio e cucio.
Vi piace?
Sì.
E’ faticoso?
No.
E’ la prima volta che cucite?
R: No.
L. Si.
Cosa vorreste fare da grandi?
R: Poliziotto.
L: Pompiere.
Sapete chi è FOODY?
No.
Cosa vi fa venire in mente lo slogan dell’EXPO
“Nutrire il pianeta, energia per la vita”?
Non so.
Vi piacerebbe andare all’Expo di Milano?
R: Si.
L: No.
Qual è la cosa più
bella delle domeniche
comunitarie?
R: I giochi.
L: La merenda
Il gruppo dei piccoli con Giorgia, Ingrid e
Martina
Il Laboratorio di cucina
Intervista ad una mamma
Come ti chiami?
Emanuela.
Che cosa fai nella vita?
Casalinga.
Cosa state cucinando?
Biscotti con il cioccolato e le mandorle.
Sei da sola o c’è qualcuno che ti aiuta?
Ci sono altre mamme con me.
9
E’ la prima volta che fai il laboratorio di cucina?
No.
Quanti sono i ragazzi del tuo laboratorio?
Mediamente sono 12 per ogni gruppo.
E’ faticoso spiegare ai bambini quello che devono fare?
No, ai bambini piace molto questo laboratorio.
Quali sono i punti di forza delle domeniche comunitarie?
Mamme e animatori.
E i punti deboli?
Sta calando la partecipazione, mancano idee nuove.
Nutrire il pianeta energia per la vita. A cosa ti fa pensare?
Ai cibi biologici, al chilometro zero, a cibi nostrani …
Pensi che in qualche modo dopo l’Expo si farà davvero qualcosa per ridurre gli sprechi e combattere la fame nel mondo?
Magari! Non credo ai miracoli!
Pensi di andare all’Expo di Milano?
Sì.
Intervista a due bambini
Avete i cerotti se qualcuno si fa male?
Sì.
Come vi chiamate?
In quanti siete?
Serena e Tommaso.
Sette bambini, tre animatrici e tre mamme.
Quanti anni avete?
Cosa vorreste fare da grandi?
S: 8.
S: Non lo so.
T: 9
T: Pittore.
Vi piace il laboratorio di cucina?
Qual è la cosa più bella delle domeniche comuSì!!!
nitarie?
Perché?
Il laboratorio di cucina.
S: Perché è bello cucinare.
Sapete qual è il tema dell’EXPO 2015?
T: Perché si mangia.
Il cibo.
Che dolce state facendo?
E sapete chi è FOODY?
I biscotti al cioccolato e alle mandorle.
Sì è la mascotte dell’EXPO.
E vi piace?
Cosa vi fa venire in mente lo slogan dell’EXPO
Sì!!!
“Nutrire il pianeta, energia per la vita?
Quali ingredienti servono?
Non sprecare il cibo.
Cioccolato fondente, mandorle, farina, burro, uova e
Vi piacerebbe andare all’EXPO?
zucchero.
Sì!!!
Quanto cioccolato occorre e quante mandorle?
Il gruppo dei piccoli
Un etto e mezzo di cioccolato e 60 gr. di mandorle.
con Giorgia, Ingrid e Martina
Laboratorio di canto
Intervista ad un papà
Come ti chiami?
Fermo.
Che cosa fai nella vita?
Lavoro.
Cosa fai in questo laboratorio?
Suono la chitarra ed ogni tanto canto.
Sei da solo o c’è qualcuno che ti aiuta?
C’è Matteo Visini che suona con me la chitarra!
A quanti anni hai iniziato a suonare la chitarra?
A 17 anni.
10
Cosa cantate?
Canti di chiesa
Cantano bene i ragazzi?
Se cantassero …
Quanti sono i ragazzi del tuo laboratorio?
Variabili, dipende dai gruppi.
E’ faticoso far imparare i canti ai ragazzi?
Abbastanza.
Cosa pensi di loro?
Dovrebbero cantare tranquilli.
Intervista a due ragazzi
Ciao, come vi chiamate?
Carolina e Gabriele.
Quanti anni avete?
C: 10.
G: 10.
Vi piace cantare?
C: Sì.
G: No.
Suonate qualche strumento? Quale?
C: Flauto.
G: Flauto.
E’ molto che suonate?
C: No.
G: Quasi due anni.
Vi impegna molto esercitarvi?
C: No.
G: No.
Quali sono le soddisfazioni e le fatiche di queste
domeniche comunitarie?
Un’altra domanda prego … Comunque è piacevole.
Nutrire il pianeta energia per la vita, a cosa ti fa
pensare?
Al protocollo di Kyoto.
Pensi che dopo l’EXPO si farà davvero qualcosa
per ridurre gli sprechi e combattere la fame nel
mondo?
Sarà difficile.
E’ bello cantare in gruppo con i compagni che
suonano?
C: Sì.
G: No.
E’ difficile?
C: No.
G: No.
Cosa vorreste fare da grandi?
C: Non lo so.
G:Geometra.
Conoscete Foody?
C: No.
G: No.
A cosa vi fa pensare il tema dell’EXPO?
C: Al cibo.
G: Alla frutta e alla verdura.
Ci andrete?
C: No.
G: Forse.
Il gruppo dei grandi con Martina e Simona
INSIEME TRA STORIE, EMOZIONI E COLORI _______________________________
5 INCONTRI sulla zattera dell’arte terapia per famiglie che amano mettersi in gioco.
Intense letture e colorate sperimentazioni in uno spazio creativo in cui genitori e figli
possono riconoscersi, sperimentarsi e scoprirsi, giocando e creando liberamente
insieme. Un semplice viaggio nell’arte terapia, per sintonizzarsi, emozionarsi e stupirsi con cura, leggerezza e armonia.
DOVE E QUANDO: a Piario, in biblioteca dalle 16.45 alle 18.30
Lunedì 13 APRILE - 20 APRILE - 4 MAGGIO - 11 MAGGIO - 18 MAGGIO
PER CHI E PERCHÈ - Per i bambini che hanno voglia di mettersi in gioco con i propri genitori e per i genitori che
vogliono divertirsi e sperimentare qualcosa di nuovo e in un contesto diverso, con i propri figli. Perché l’arte terapia permette di scoprire, ritrovare e mantenere attiva la propria creatività spontanea, consentendo quelle piccole e
grandi trasformazioni simboliche che colorano, scaldano e rendono speciale la quotidianità. Perché quando mamme
e papà si mettono in gioco insieme a figli e figlie, all’interno di un gruppo, le radici di ogni famiglia si scaldano, le
relazioni si rafforzano, le emozioni prendono forma. E perché ogni tanto è bello provare un’esperienza diversa per
crescere insieme.
COSA PORTARE - Abiti comodi e pronti ad essere sporcati, calzini antiscivolo e... la voglia di giocare, sorridere e
divertirsi insieme.
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI - Michela Baretti - 348/4087962 [email protected]
- Ilaria Tagliaferri - 347/098814
11
MONTAGNA RAGAZZI A SCUOLA ______________________________
G
iovedì 26 marzo si è tenuto, dalle ore 10:00 alle ore 11:00, nell'auditorium della Scuola Primaria di Clusone, un incontro per le classi seconde sul lavoro del C.A.I (Club Alpino Italiano, fondato
nel 1863 a Torino da Quintino Sella ) e di Montagna Ragazzi. A presentarlo sono stati tre accompagnatori, che hanno iniziato col chiedere a noi ragazzi di partecipare, parlando degli aspetti positivi e negativi di andare a passeggiare
in montagna. Dalle nostre idee sono emerse, di positivo, il divertimento, il contatto con la natura e con l'aria pulita.
Sono emersi però anche aspetti negativi, come l'inquinamento e i pericoli (spesso causati da distrazione e fretta) costituiti da burroni, frane, valanghe, incendi. In seguito gli esperti hanno spiegato quali siano gli obbiettivi su cui è
fondato il C.A.I, certamente non mutati nel tempo: la conoscenza, il rispetto, la difesa dell'ambiente della montagna. Obiettivi che emergono nelle attività proposte dalla Sezione di Clusone, fondata da Olmo Rino : tracciare i sentieri, promuovere corsi di addestramento e sicurezza, fare escursioni, gestire i rifugi, proporre attività per i giovani
come “montagna ragazzi”. Data la partecipazione attiva degli studenti si è capito che anche noi ragazzi amiamo la
montagna e le attività proposte dal C.A.I, nonostante spesso sentiamo, come ha sottolineato timidamente uno studente (accompagnato da numerose risate ) ... LA FATICA!!!
Anna Guerini
ASSEMBLEA ANNUALE APIARIUM ___________________________
L
'assemblea annuale dell'associazione Apiarium si è riunita venerdì 27 febbraio per fare il punto
sulle attività organizzate durante il 2014 e programmare le iniziative per l'anno nuovo oltre a rinnovare il consiglio e le cariche al suo interno. L'assemblea, pur essendo aperta a tutti coloro che avessero a cuore la promozione della cultura e la ricerca storica nel nostro paese, ha visto la partecipazione di solo 8 persone, di cui 7 già
componenti del precedente consiglio. Pare, questo, un male che affligge la vita di molte associazioni nei più disparati
ambiti di attività, ma il mal comune non è sicuramente un mezzo gaudio in questo caso, perché denota scarso interesse a quanto succede fuori le mura di casa ed evidenzia la presa che la televisione fa sulla maggior parte di noi.
Lungi da me voler generalizzare, perché ognuno di noi ha la propria vita personale, familiare e lavorativa ma dovremmo tutti fare un piccolo sforzo per cercare di mettere fuori di più la faccia.
Apiarium, nel corso del 2014 ha organizzato una serie di iniziative che hanno avuto una buona partecipazione.
Per l'anno 2015 l'assemblea ha pensato a diverse attività:
• Partecipazione allo spettacolo della Stagione di Prosa del Teatro Donizetti di Bergamo: “Sarto per signora” di G.
Feydeau (28 marzo 2015);
• Visita guidata al museo e tesoro della cattedrale di Bergamo. (una domenica di maggio o giugno);
• Partecipazione ad una recita della Stagione Lirica del Teatro Donizetti di Bergamo (ottobre-novembre: titoli e
date da scegliere);
• 29 luglio concerto per chitarra e violino, presso il salone delle scuole elementari;
• Domenica 8 novembre: pomeriggio di presentazione della ricerca sui caduti e sui militari di Piario che hanno
partecipato alla Grande guerra;
• Progetto di educazione civica con la Scuola Primaria. Il Comune come istituzione, i compiti dei cittadini, il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente.
Come potete vedere le attività sono molto diverse tra loro e possono essere interessanti momenti di
approfondimento e conoscenza di aspetti culturali del nostro territorio.
L'assemblea ha poi provveduto a confermare le cariche già in essere: presidente Giuliano Todeschini, segretario
Dario Cortiana e tesoriere Renato Bastioni. Gli altri componenti del consiglio sono: Gianmaria Bonetti, Giorgio
Todeschini, Lino Cortiana, Sara Donati, Elisa Zucchelli, Ivan Colombo, Pietro Visini e Mirella Bonadei.
L'augurio dell'associazione è che le attività proposte possano essere apprezzate e avere una buona partecipazione; è
questa infatti la soddisfazione che ricava chi dedica il proprio tempo al volontariato in ogni ambito, per il proprio
paese.
Dario Cortiana
12
EDUCARE OGGI È DIFFICILE ? _________________________________________
N
ella “Prevenzione alle Dipendenze”, iniziando il 2° anno di collaborazione con le Parrocchie della Valle Seriana, vogliamo innanzitutto ringraziare per la sensibilità dimostrata e di nuovo, proporre delle riflessioni di Don Chino
Pezzoli sull’educazione dei figli in famiglia.
“EDUCARE OGGI E’ DIFFICILE?”
Si ha la sensazione di essere educatori impotenti e inutili. Molti educatori e genitori si sentono avviliti, contestati e
bloccati. S’accorgono che i tempi sono cambiati, così come la società; sono proposti valori nuovi e deprezzati quelli
vecchi, coscienza e costume sociale si sono modificati notevolmente, alcune certezze si sono trasformate in dubbio.
Si insegna più facilmente ad occupare i primi posti, a guadagnare di più, a essere più spettacolari degli altri, piuttosto
che a considerare gli altri parte essenziale ed integrante del proprio cammino. La pressione sociale spinge a fare del
proprio figlio un personaggio di spicco, un atleta, un uomo o una donna di successo. Ci si dimentica di aiutare i figli
a conseguire le virtù e le qualità umane: la lealtà, l’onestà, la giustizia, la fede, la solidarietà, la fortezza, la bontà.
Gli educatori, rispetto al passato, incontrano difficoltà.
Educare oggi è possibile. Davanti a tante e radicali trasformazioni sociali, l’educatore deve ripetere a se stesso
che educare è ancora possibile. Cristo paragona l’uomo al terreno che riceve il seme, cioè ad una realtà dinamica,
con la possibilità di crescere al trenta, al sessanta o al cento per uno… Cristo ha sempre mostrato fiducia nell’uomo
e così anche i veri educatori. Noi pure, non dobbiamo mai dire di fronte ad un caso difficile o umanamente drammatico, “Non c’è più niente da fare!”, “E’ irrecuperabile!”. Un impegno educativo aperto e fiducioso scoprirà sempre
alcuni valori, ancora accettati dai giovani se presentati con verità, coerenza, convinzione. Tra questi ricordo la dignità della persona umana, i suoi profondi bisogni esistenziali; l’aiuto reciproco che ci lega gli uni agli altri; il bene, la
solidarietà verso i più deboli; la ricerca di una bellezza interiore.
Educare è cosa del cuore. Diceva Don Giovanni Bosco: “L’educazione è cosa del cuore…. Chi sa di essere amato, ama, e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani…; i cuori si aprono e fanno conoscere i loro bisogni e
palesano i loro difetti”. E ancora: “se sarete padri dei vostri allievi, bisogna che voi abbiate anche il cuore… la carità
che vi raccomando è quella che adoperava S. Paolo verso i suoi fedeli”. Carità, cuore paterno, amorevolezza, tutte
queste qualità, esigono la conoscenza dei bisogni profondi dei ragazzi. I ragazzi hanno bisogno di figure materne e
paterne, che s’interessino veramente di loro e che facciano sentire l’importanza della loro presenza. Purtroppo viviamo in una società in cui i figli sono considerati un peso, un lusso, un incomodo, un problema perché condizionano la libertà dei genitori. Tale modo di pensare è avvertito dolorosamente dai bambini e dai ragazzi.
Educare è bello. Quando si vive in comunione e si gusta la crescita e il bene altrui, allora diventa bello e piacevole
educare. L’educazione è un’arte gioiosa; non può essere un lavoro forzato o essere motivata da un fine di lucro.
L’educazione è sorretta soprattutto della formazione interiore armoniosa e felice di una persona. L’educatore è come un artista che si compiace del suo capolavoro riuscito. Non accetta quindi ricette, formule, ma esige un gran rispetto della persona da educare. Di qui le indicazioni per educare alla bellezza interiore: tendere alla maturità ed
essere in grado di promuoverla; proporre costantemente un rapporto empatico, costante, accogliente, simpatico,
disponibile, affettivo; avere una speranza fiduciosa nella bontà della persona e nelle risorse della natura umana, nonostante i limiti e gli errori.
Alcool – Droghe Prevenzione
Centro di Ascolto e Auto- Aiuto “Promozione Umana” Don Chino Pezzoli
Via Donatori di Sangue, 13 – Fiorano al Serio - Tel. 035 712913
Contatti: Michele 3388658461
E -mail [email protected]
Incontri genitori: MERCOLEDI’ dalle 20.30 alle 22.00
13
PALLAVOLO NEWS_________________________________________________
B
uongiorno cari lettori e lettrici!
La fine del campionato si sta avvicinando, non per questo però la tensione diminuisce, perché le insidie sono sempre
dietro l’angolo… Tutte le nostre atlete e tutti i membri dello staff sono consapevoli di questo, e lavorano alacremente per eliminare qualsiasi guaio inaspettato! Ora però cominciamo, che siamo già in ritardo! J
GIOVANISSIME
Questo mese comincia con un turno di riposo, il secondo della stagione in corso. La ripresa delle attività è molto fruttuosa, infatti, nelle tre
partite disputate, le nostre piccole pallavoliste hanno avuto solo un
passo falso nella partita contro il Pradalunga. Questa squadra, purtroppo, rappresenta una sorta di “nemesi” per le nostre ragazze, perché
neanche all’andata sono riuscite a trovare una vittoria, pur avendo livelli tecnici molto simili. La prima vittoria, netta, invece, è derivata
da un buon gioco delle nostre, che hanno sbagliato poco e sfruttato gli
errori avversari. La seconda invece è arrivata con fatica, purtroppo
perdendo anche un set, dove la squadra ha avuto una concentrazione
altalenante e la prestazione finale ne ha purtroppo risentito. Durante
gli ultimi allenamenti gli allenatori si soffermeranno anche su questo, insieme all’introduzione di nuovi elementi
tecnici che serviranno da base per il futuro pallavolistico di ognuna. Ricordiamo sempre che questa categoria è fondamentale, perché mette le basi di uno sport meraviglioso e fa capire l’importanza del lavoro di squadra, in aggiunta
ad una possibile permanenza dell’atleta all’interno del nostro mondo.
MINIALLIEVE
Quest’ultimo periodo è stato un po’ altalenante per le nostre mini allieve, che hanno prima conquistato una netta
vittoria per 3-0 contro il Vertova, ma hanno poi subito due sconfitte pesanti contro le dirette avversarie in classifica
(Gazzaniga e Pradalunga). L’ultima partita disputata contro l’Ardesio, un derby che è sempre molto sentito dalle
nostre ragazze, ha invece portato 3 punti importanti alla squadra, aumentando il morale che dopo due sconfitte consecutive si stava affievolendo. Ora mancano solo 3 partite molto impegnative contro squadre che militano nella parte
alta della classifica: servirà molta grinta e carattere per affrontarle, e noi siamo sicuri che le nostre api daranno il
massimo per raggiungere risultati positivi! Forza ragazze!
ALLIEVE
Ci avviciniamo alla primavera, e le api cominciano a perdere la testa. Scherzi a parte, marzo inizia nel peggiore dei
modi: affrontando la formazione del BOSSICO presso la loro “palestra”, le Young tornano a casa con zero punti e
una ferita aperta. L’avversario, infatti, pur giocando una partita mediocre, è stato capace di sfruttare al meglio il fattore “casa”. La palestra di Bossico è infatti conosciuta, da chiunque ci abbia giocato almeno una volta, per essere bassa. Vergognosamente bassa. Nonostante gli allenamenti mirati a disimparare quanto imparato fino ad oggi, e cercare
di mettere palla alta all’alzatore, le nostre ragazze non sono state in grado di sfruttare il fattore campo, che quindi è
diventato un nostro svantaggio. Il Bossico è riuscito così a sorpassare temporaneamente le Allieve di Piario nella
classifica. Sottolineiamo che il Bossico, su 12 partite vinte, 8 erano giocate in casa. Si chiudono gli occhi, si manda
giù il boccone amaro e si riaprono, gli occhi, guardando avanti. La gara successiva viene disputata contro il Clusone,
ottenendo una vittoria netta di tre set a zero, facendo tornare il sorriso sulla bocca di giocatrici ed allenatori. Si passa
poi al CENE. Altra partita impegnativa, disputata in casa, ma che si conclude purtroppo con un’ennesima sconfitta
per 3-1. La partita è stata caratterizzata dalla scorrettezza dell’allenatrice avversaria, sanzionata con un cartellino
giallo da parte dell’arbitro (cosa estremamente rara nel CSI).
TERZA DIVISIONE
Anche per la terza divisione, marzo inizia con un black out. La prestazione deludente delle ragazze è stata accompagnata da un arbitraggio indecoroso. Non siamo soliti appellarci ai giudizi arbitrali, ma quello che è successo nel
match contro l’ORO VOLLEY GAVARNO ha dell’incredibile. L’arbitra in questione non si è accorta, tra le altre
14
mille cose, di un attacco effettuato dal libero della squadra avversaria. Gesto tecnico assolutamente vietato e, in tanti
anni che militiamo nei campionati di volley, MAI si è vista una cosa del genere. Il morale delle ragazze è stato influenzato da questa situazione e, sommandosi ad uno stato di forma non ottimale, ha portato al tracollo della formazione che, quindi, non è stata in grado di portare a casa nemmeno un punto. La situazione si replica nella successiva
giornata di campionato, ma quello che sembra essere un ennesimo risultato negativo va, questa volta, letto in proiezione del futuro. Contro il SELVINO infatti la formazione piariese perde per 3-1, come all’andata, presentandosi in
campo con una formazione decimata da influenze e gite scolastiche.
Ma la panchina leggera non spaventa le 9 presenti che, in campo,
sanno farsi valere, mostrando di volersi scordare delle ultime gare
di campionato e di voler guardare avanti. Ed è con questo animo
che la squadra si prepara ad affrontare il CLUSONE, in una gara
che, da sempre, ha il sapore di un derby. Purtroppo l’animo non
basta a migliorare la salute delle giocatrici che, di nuovo decimate,
non riescono a prevalere sulla formazione del Clusone, decisamente
migliorata rispetto al girone di andata. A seguire, la nostra prima
squadra, ha affrontato l’ALZANESE. Ormai il bisogno di riscatto è
fortissimo, dopo quattro sconfitte consecutive; ricordiamo infatti che non si registrava una serie così lunga di risultati negativi da diverse stagioni. Purtroppo lo stato di forma ha influito pesantemente ma, alla fine, contro l’Alzanese,
la nostra formazione ha ricominciato a brillare, ottenendo i tanto agognati tre punti in palio.
Il nostro racconto, purtroppo, si conclude qui. Non disperate, e colmate il vostro bisogno di pallavolo, come sempre, venendo a fare il tifo alle partite e ad incitare tutte le nostre squadre: ne hanno sempre bisogno!
Teruzzi Alessandro
COMUNE DI PIARIO – ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI
DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2014 MODELLO 730 – UNICO – IMU – TASI _____
Calendario ritiro documentazione: inizio raccolta in Comune 26 marzo 2015.
Documentazione da portare:
a) fotocopia della carta d’identità,
b) fotocopia del codice fiscale
c) numero di telefono
d) 730+ CUD anno precedente
e) Modello CUD 2015 redditi 2014
f) Visure catastali immobili
g) Certificati pensioni estere
h)
i)
j)
k)
Prospetti IMU e TASI 2014
Spese 2014 originali + fotocopie
Mutui e Assicurazioni: fotocopie atti notarili dal 2010
Ristrutturazioni/acquisto mobili: fotocopie documenti dal 2010
l) Risparmio energetico: fotocopie documenti dal 2011.
Ai pensionati la certificazione (ex CUD) verrà stampata direttamente dal C.A.F.
La posta________________________________________________
Il 13 marzo abbiamo ricevuto la seguente Mail:
Nell' impossibilita di farlo personalmente vogliamo ringraziare quanti hanno partecipato al nostro grande dolore un grazie
particolare al gruppo alpini di Piario.
famiglia Leita
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CORSO BASE DI FOTOGRAFIA_________________________________________
I
l Circolo fotografico Foto 93 di Villa d’Ogna, con il patrocinio del Comune e della Biblioteca di Piario, organizza
un corso base di fotografia che si terrà presso l’aula consigliare del Comune di Piario. Sono previsti una serie di sette
incontri ed un uscita, secondo il seguente calendario:
mercoledì 8 aprile: la macchina fotografica e le ottiche;
“
14 aprile: i tempi e i diaframmi;
“
22 aprile: la composizione;
“
29 aprile: lezione pratico-riassuntiva;
domenica 3 maggio: uscita pratica;
mercoledì 6 maggio: commento alle foto dell’uscita;
“
13 maggio: regolazioni base con PHOTOSHOP;
“
20 maggio: gestione files e analisi fotografica.
Costo iscrizione 60 Euro (comprensiva della tessera di socio sostenitore valida un anno).
Per info e iscrizioni: Ivan Colombo [email protected] - 3487454682
Periscopio
A cura di Giuliano Todeschini
Dal libro dei Dialoghi del grande filoso e letterato latino Seneca (Cordoba 4 ca. a.C. – Roma 65 d.Cristo) è tratta
questa riflessione a cura del prof.Luigi Castagna che è apparsa su Avvenire.
La vita non è breve
C’è chi si lamenta perché la natura ci avrebbe dato una vita breve mentre a certi animali irragionevoli ne avrebbe concesso
una più lunga. Ma noi stessi ci abbreviamo la vita perché consenzienti ci asserviamo ai difetti ed alle passioni che ci inducono
a sprecare tempo.
Nel decimo libro dei suoi Dialoghi, dice infatti Seneca: non abbiamo poco tempo ma molto ne perdiamo: la vita se sa usarla è
lunga. Sebbene il primo tempo della vita sia importante fra i nostri beni e sia tutto nostro, ne perdiamo una piccola parte e
ignoriamo che mentre parliamo esso è fuggito ed è già nelle mani della morte. Spesso siamo in dubbio se prestare denaro ad
un amico che ce lo chiede e non ci curiamo di perdere tempo senza frutto: il denaro prestato può ritornare, ma il tempo mai
ritornerà.
Coloro che usano male il tempo e si danno a vane cure e faccende, Seneca li chiama occupati e fra questi ascrive Augusto e
Cicerone. Non saremo mai felici se giudichiamo male dell’importanza e del valore del tempo. Ci sono alcuni che per troppa
ambizione si assumono tanti affari e compiti da esser quasi immersi nei flutti e da perire vinti dall’ansietà.
Ma che cos’è in verità il tempo speso bene?
Seneca scrive che il tempo ben speso sia quello che occupiamo a renderci ogni giorno migliori.
Il saggio che ha sperimentato quanto valga il tempo, giudica la vita con verità e giustizia. I precetti di Seneca non sono tanto
differenti dall’oraziano “cogli l’attimo”: il filoso di Cordoba, come Orazio, ci raccomanda di dar peso al tempo presente: il
passato non c’è più, il futuro non c’è ancora, solo il presente è nelle nostre mani.
Ma Orazio esortava il lettore a godere del giorno che viveva qui e ora ponendo generosamente legna sul fuoco e versando buon
vino dall’anfora sabina.
Seneca, al contrario, ammonisce ad usare del giorno di oggi per renderci migliori e ad andare verso mete migliori dove ci attende l’amore ad esercitare virtù, l’oblio delle passioni e dei piaceri, la scienza del vivere bene che è la stessa del morire bene e
di qui ci si preparerà una somma quiete.
16
Dighèt del bù?
a cura de Giulià Todeschì
Quando le cose non vanno secondo il verso giusto si borbotta, mentre nel dialetto bergamasco si dice “tontognà” o
“bruntulà”. Se questa specialità era, in genere affibbiata alle abitudini dei vecchi, oggi mi pare di rilevare che tutti,
indipendentemente dall’età, troviamo motivo per “tuntugnà” su tante cose che non funzionano, o meglio non funzionano secondo quanto noi vorremmo.
La variante di questo modo di dire è “bruntulà” e possiamo trovarla in riferimento non solo alle persone, ma anche
la pancia può brontolare: “al mé bruntula la pansa” (mi brontola la pancia). Con ciò si indica quel rumoreggiare
dell’intestino in determinate situazioni a seguito del formarsi di flatulenze in fase digestiva.
Con “tuntugnù” si indica il brontolone a cui non gli va bene mai niente. “Che tuntugnù de ü; a l’ ghe à mai bé
negòt”. Che dire poi di quei soggetti che venivano apostrofati come “ü tòssech”. Questo temine indica veleno, ma
nello stesso tempo indica anche un seccatore che non demorde, che non ti lascia in pace e che è insistente fino alla
noia. “Amàr come ol tòssech” è il modo di dire in riferimento a qualche bevanda o intruglio dal sapore sgradevole e
particolarmente amaro.
“Intossegàt” (intossicato) definisce uno stato di disagio “intossegàt dal föm”, (intossicato dal fumo) “te mé intossegàt coi tò impiastràde” (mi hai intossicato con i tuoi intrugli), ma attenti anche a non “èsser intossegàcc di
sfòns” (essere intossicati da funghi – velenosi).
KULTUR QUIZ “CURIOSITÀ CURIOSE” N.168
a cura di Giuliano Todeschini
D
1.
2.
3.
4.
iamo la soluzione del Kultur quiz n. 167 pubblicato sul numero 229 del mese scorso.
Come si chiama il gruppo di artisti dei quali Henri si mette alla guida? Fauves.
Come si chiama il suo maestro? Gustave Moreau.
Com’è la “sala…” dipinta nel 1908? Rossa.
Quanti sono i danzatori rappresentati ne “La danza”? Cinque.
Quattro sono le risposte giunte in redazione, tutte quasi esatte. Devo precisare che la risposta alla 2^ domanda
risulta, in tutte le enciclopedie d’arte consultate, che il maestro di Matisse è stato Gustave Moreau.
Nell’enciclopedia libera web Wikipedia, invece, risulta essere John Peter Russel, come hanno risposto tutti i
partecipanti. Si è voluto comunque tenere buona questa risposta. L’estrazione ha assegnato il premio in palio a
Giulia Bergamini. Complimenti alla vincitrice ed a tutti i partecipanti! Vado ora a proporre il Kultur quiz n.168
ricordando che la data ultima di presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 Aprile (per la
risposta si può ritagliare il riquadro sottostante e inviare la soluzione a Redazione de L’Eco del Sapèl Né” via Bologna
n.3 – 24020 PIARIO, oppure tramite e-mail a: [email protected].) Buon lavoro!
----------------------------------------------------------------------L’oggetto del Kultur-quiz di questo mese riguarda alcune curiosità dell’antichità.
Ecco le domande a cui dare una risposta:
1.
2.
3.
4.
Quale era l’unico organo interno che gli antichi egizi lasciavano nei corpi mummificati?
______________________________________________________________________________
Quanti cieli esistevano per i Maya? ________________________________________________
Che virtù miracolosa si attribuiva alla pianta della canfora, nel medioevo? (da quale malattia
proteggeva) __________________________________________________________________
Quale fu il primo centro di produzione della carta, in Italia? __________________________
Nome e cognome _________________________________________________ Età ________________
Via
n.
Paese
Tel _________________
17
aprile 2015
Giorno
05 domenica
Avvenimenti, curiosità, informazioni
Pasqua di Resurrezione
dal 1/1
manifestazioni
al 31/12
95
271
(Servizio raccolta rifiuti non eseguito)
96
270
raccolta del verde
97
269
S.Amanzio
raccolta della plastica
98
268
09 giovedì
S. Liborio
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
99
267
10 venerdì
S.Terenzio e Pompeo
raccolta sacco nero
100
266
11 sabato
S. Stanislao
101
Divina Misericordia
102
06 lunedì
07 martedì
08 mercoledì
12 domenica
13 lunedì
Lunedì dell'Angelo
S. Giovanni B.
S.Martino I p.
raccolta sacco nero e del verde
Visita guidata del paese
ritrovo ore 15.30
Vendita torte - Gruppo mamme
265
264
103
263
104
262
14 martedì
B. Isabella
15 mercoledì
S.Crescente
raccolta della carta
105
261
16 giovedì
S. Leonida
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
106
260
17 venerdì
S. Innocenzo
raccolta sacco nero
107
259
18 sabato
S. Galdino
108
III di Pasqua
109
19 domenica
20 lunedì
21 martedì
22 mercoledì
S. Aniceto
raccolta sacco nero e del verde
Oratorio: Merendandando
ritrovo ore 14.30
258
257
110
256
111
255
raccolta della plastica
112
254
S. Anselmo
S. Caio
Cumpagnia del Fil de Fér
Commmedia dial.-ore 20.45 palestra
23 giovedì
S. Giorgio
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
113
253
24 venerdì
S. Fedele
raccolta sacco nero
114
252
25 sabato
S. Marco
115
IV di Pasqua
116
250
117
249
118
248
raccolta della carta
119
247
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
120
246
121
245
122
244
26 domenica
27 lunedì
28 martedì
29 mercoledì
30 giovedì
S. Simeone
raccolta sacco nero e del verde
S.Gianna Berretta
S. Caterina da Siena
S. Pio V
Gita a Torino
251
maggio 2015
01 venerdì
S. Giuseppe artigiano
02 sabato
S. Atanasio
03 domenica
V di Pasqua
04 lunedì
05 martedì
S.Ladislao
S. Leo
Festa del lavoro
(Servizio raccolta rifiuti non eseguito)
123
raccolta sacco nero e del verde
243
124
242
125
241
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MINIGUIDA RELATIVA AL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI
SITO NEL COMUNE DI ARDESIO
Il Centro di Raccolta Differenziata dei rifiuti è un’area presidiata ove si svolge l’attività di raccolta dei
rifiuti urbani e assimilati conferiti in modo differenziato dalle utenze domestiche e non, con lo scopo di
recuperare tutti i materiali che possono essere riciclati e smaltire correttamente i rifiuti non recuperabili. L’obiettivo è di conferire anche quantità di materiali riciclabili come carta,plastica,alluminio ed acciaio allo scopo
di avere un ritorno economico che consenta per quanto possibile di ridurre nel tempo le imposte. Il centro
di raccolta si trova ad Ardesio, presso la zona artigianale, in via Primo Maggio, facilmente raggiungibile dalla SP49 (via Lombardia) che costeggia l’area.
COSA POSSO CONFERIRE? L’elenco tassativo dei rifiuti per i quali è contemplata la conferibilità presso il centro di raccolta è il seguente:
NOME RIFIUTO
DESCRIZIONE E NOTE
Cartucce toner esaurite
Solo utenze domestiche
Abiti e prodotti tessili
Solo utenze domestiche
Medicinali
Confezioni di medicinali scaduti
Carta e cartone
Carta, giornali, cataloghi, riviste, cartone, cartone ondulato. Scatole
vuote, pulite e schiacciate
Imballaggi in plastica
Bottiglie di plastica (sciacquate e schiacciate), flaconi di detersivi e
saponi liquidi, imballaggi di polistirolo
Legno
Tavole di legno, bancali, mobili di legno anche laminati, materiale di
legno in genere
Materiali ferrosi, lattine a banda stagnata o alluminio
Materiali ferrosi e/o alluminio (ad esempio: reti di letti, biciclette,
mobili, lattine)
Vetro
Bottiglie di vetro, vasetti, contenitori in vetro e materiale vetroso di
qualsiasi natura ad eccezione di lampadine e neon (no ceramica)
Contenitori T/F
Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da
tali sostanze. Solo utenze domestiche
Pneumatici per auto e moto
Solo utenze domestiche
Rifiuti misti dall’attività di costruzione e demolizione
Macerie da lavori di piccola manutenzione domestica, ceramiche,
porcellane e vasi in terracotta. Solo utenze domestiche
Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio RAEE
Neon e lampade a basso consumo. Solo utenze domestiche
Apparecchiature fuori uso contenenti cloro fluoro-carburi
RAEE
Frigoriferi e congelatori. Solo utenze domestiche
Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso contenenti Televisori e monitor. Solo utenze domestiche
componenti pericolosi RAEE
Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, RAEE
Lavatrici e lavastoviglie, piccole apparecchiature elettroniche quali
telefoni, asciugacapelli, tostapane, trapani, lampadari ecc.
Oli e grassi commestibili
Tutte le utenze compresi i ristoratori
Oli minerali esausti
Olio dei motori di vario genere. Solo utenze domestiche
Batterie auto e accumulatori al piombo
Derivati dalla manutenzione dei veicoli ad uso privato.
Solo utenze domestiche
Pile
Pile esauste ricaricabili e non
Rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi (verde)
Sfalci d’erba, potature di alberi, siepi e arbusti derivanti dalla normale
manutenzione di orti e giardini, scarti vegetali in genere esclusi gli
scarti di cucina. Solo utenze domestiche
Ingombranti
Rifiuti composti da più materiali che per tipologia e dimensioni non
possono essere conferiti in maniera ordinaria (ad esempio divani,
poltrone, materassi, ecc.) non riciclabili.
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E I RIFIUTI DELLE AZIENDE? Le aziende possono conferire tutti i rifiuti della tabella che non riportano l’indicazione “Solo utenze domestiche”.
I rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività industriali, artigianali, commerciali e di servizio vengono raccolti dal servizio pubblico solo se assimilati ai rifiuti urbani, ovvero nel caso in cui:




la tipologia dei rifiuti speciali è analoga a quella prodotta dalle abitazioni
i rifiuti sono smaltibili e riciclabili negli stessi impianti dei rifiuti urbani
i rifiuti sono inseriti in quelli conferibili presso il centro di raccolta
il quantitativo non supera i limiti di volume stabiliti nel Regolamento; 1 metro cubo (vedasi tabella di seguito)
QUANDO POSSO CONFERIRE I RIFIUTI PRESSO IL CENTRO DI RACCOLTA?
Gli orari di apertura del centro di raccolta sono i seguenti:
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
MATTINA
8.00-12.00
8.00–12.00
-
8.00–12.00
8.00–12.00
8.00–12.00
POMERIGGIO
dal 1 Ottobre
al 31 Marzo
-
-
15.00-17.00
-
14.00-17.00
POMERIGGIO
dal 1 Aprile
al 30 Settembre
-
-
16.30-18.30
-
15.30-18.30
Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate alle utenze.
QUANTO POSSO CONFERIRE? :
Carta/cartone, vetro, plastica, ingombranti , rifiuti vegetali, inerti: 1 metro cubo.
COSA SERVE PER ACCEDERE AL CENTRO DI RACCOLTA?
Per accedere al centro di raccolta è indispensabile essere in possesso della CRS “carta regionale dei servizi” sia per gli
iscritti al ruolo che per i membri delle proprie famiglie; è necessario inoltre che i soggetti che conferiscono i rifiuti
siano in regola con il pagamento della tassa dei rifiuti.
COME COMPORTARSI ALL’INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA?
All’interno del centro di raccolta si può accedere a piedi o con la propria autovettura. Si deve procedere a velocità
moderata rispettando la segnaletica, gli spazi di sosta e le indicazioni del personale. Una volta effettuato l’accesso, si
deve accostare nell’apposita corsia di sosta di fianco al cassone corrispondente al materiale che si sta conferendo,
fermandosi soltanto il tempo strettamente necessario ad effettuare l’operazione di scarico.
COSA E’ VIETATO DAL REGOLAMENTO DEL CENTRO DI RACCOLTA?
È fatto divieto espresso di:
· arrecare danni alle strutture, attrezzature, contenitori, e quant’altro presente nel centro di raccolta;
· effettuare qualsiasi forma di cernita del materiale conferito salvo che da parte del personale autorizzato;
· abbandonare qualsiasi tipologia e quantità di rifiuti fuori dall’area del centro di raccolta;
· abbandonare qualsiasi tipologia e quantità di materiali fuori dagli appositi contenitori/spazi di deposito;
· introdurre nel centro di raccolta materiali, rifiuti o altro non consentito, anche occultato all’interno di contenitori o materiale idoneo;
· accedere ai contenitori ed ai luoghi di stoccaggio senza la debita autorizzazione del personale preposto;
· introdursi nel centro di raccolta fuori dai giorni e dagli orari previsti dal Comune, salvo espressa autorizzazione.
· conferire qualsiasi tipologia e quantità di materiali negli appositi contenitori/spazi di deposito senza preventiva
autorizzazione del personale incaricato.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI RENDE DISPONIBILE IN CASO DI DIFFICOLTÀ OGGETTIVA DA PARTE DEI
CITTADINI AD EFFETTUARE IL TRASPORTO DI MATERIALI /RIFIUTI PRESSO IL CENTRO DI RACCOLTA DI
ARDESIO. SOPRATTUTTO ALLE PERSONE ANZIANE E SPROVVISTE DI MEZZO DI TRASPORTO.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.comune.piario.bg.it oppure scrivere a
[email protected]
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