30 Aprile 2015 BELTANE Rito dell’Abbondanza e della Ricchezza Corso Teorico Pratico di Esoterismo 30 aprile - Beltane - La Fortuna Economica Superiore Le Azioni del Festival di Beltane Propiziare una fortuna economica superiore, Una vera fortuna finanziaria, Di cui il periodo successivo al festival è la base e l’inizio Propiziare una Fortuna Economica Superiore,una vera Fortuna Finanziaria, di cui il periodo successivo al Festival è la base e l’inizio Visita il sito www.artesupremadeltrigono.com 30 aprile - Beltane - La Fortuna Economica Superiore Il Talismano Supremo di Beltane SPESE CON PAGAMENTO ANTICIPATO 7 75 Per ordinare + 39 347.5761126 [email protected] 30 aprile - Beltane - La Fortuna Economica Superiore Festival di Beltane 30 Aprile - Calendimaggio - May Day - Inizia l’Estate Esoterica La fortuna economica superiore Siamo arrivati alla seconda fase del nostro Corso TeoricoPartico di Esoterismo. Con il Festival di Beltane inizia, in un certo senso, la parte più elevata del Ciclo rappresentato dall’Anno Magico del Calendario Celtico. I primi quattro Festival, che rappresentavano la fase “solve” secondo la terminologia ermetica, hanno avuto soprattutto il compito di soddisfare le esigenze primarie, i bisogni immediati e di operare la purificazione necessaria per aprire nuove più grandi possibilità. Con Beltane, ovvero Calendimaggio, si apre la fase di consolidamento del lavoro svolto, la cosiddetta fase “coagula” dell’antica terminologia, la quale ambisce a traguardi di più ampio respiro e non a momentanee, ma fugaci, soddisfazioni. Cosa chiedere al Festival di Beltane Poichè queste note vogliono essere pratiche, oltre che teoriche, non guasterà precisare nei dettagli ciò che ciascuno può aspettarsi dal Festival di Beltane, nonchè il modo migliore di eseguirlo. Nelle pagine centralidi questa circolare troverete, come di consueto, la descrizione dettagliata delle azioni propiziatorie. Osservando queste azioni risulta subito evidente come questo Festival, a differenza degli altri, abbia, in pratica, un’unica grande e ambiziosa finalità e cioè quella di «propiziare un livello economico e sociale superiore, di cui, il periodo immediatamente seguente al Festival, sarà la base e l’inizio». Questo Festival, quindi, on si accontenta di tamponare momentaneamente i bisogni fornendo qualche entrata extra, ma lavora per costruire una situazione più solida e duratura, per far salire cioè l’officiante di un importante gradino nella scala economica e sociale. È dunque il Festival adatto per intraprendere qualcosa di nuovo e di coraggioso, oppure per migliorare ed espandere notevolmente quanto già si ha a disposizione. La Tradizione abbina a Beltane il segno X della moltiplicazione (detto anche Croce Decussata o Croce di Sant’Andrea) per sottolineare due, o meglio tre prerogative di questo Festival. La prima è appunto quella legata al potere moltiplicatorio che permette, ad ogni Anno, di crescere notevolmente sul piano finanziario e, non ultimo, nella propria posizione sociale; il secondo e il terzo significato si ricollegano al simbolismo di “coniunctio” (congiunzione) insito nella croce a X che va vista come ponte tra ciò che è in alto con ciò che è in basso (per formare la “cosa unica” come recitava la famosa Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto), che sul piano individuale indicano una maggiore apertura tra mente conscia e inconscia, e sul piano collettivo o superiore significano la progressiva conquista dell’Albero e apertura verso la sfera divina. Quindi, tornando al lato pratico del Festival, le cose da chiedere devono riguardare un possibile e sostanzioso miglioramento delle proprie possibilità economiche, uno scatto di qualità e quantità, che che ovviamente sarà diverso nei modi di realizzazione per ciascuna persona. Sempre nelle pagine centrali troverete un elenco delle possibili “vie” attraverso le quali il Festival potrà, secondo la realtà individuale, porre le basi della trasformazione. Da notare che non sono escluse a priori le vincite e le entrate fortunate, anzi Beltane è, per antichissima tradizione, la Festa dell’Abbondanza e della Fortuna maggiore (Fortuna major), questi colpi di fortuna se necessari, tuttavia, non saranno mai fine a se stessi e non si esauriranno in un momentaneo e transitorio stato di benessere, bensì saranno la base, il mezzo, il punto di partenza per edificare una situazione economica più stabile e duratura. Non bisogna dimenticare che i Festival sono presieduti e guidati da altissime Intelligenze, le quali sapranno suggerire e ispirare le giuste scelte e le opportune iniziative da prendere per raggiungere lo scopo elettivo, cioè la salita di un importante gradino della propria posizione economico-sociale. I nuovi schemi Ricolleghiamoci alla “materia della nostra opera” che abbiamo visto essere noi stessi, e in modo particolare il nostro “inconscio”. In questo nostro corso di esoterismo abbiamo Yantra dell’Abbondanza Visita il sito www.artesupremadeltrigono.com 30 aprile - Beltane - La Fortuna Economica Superiore sempre cercato di porre in evidenza come le trasformazioni fondamentali, capaci anche di influenzare il corso degli eventi personali e di chi ci sta intorno, siano soprattutto cambiamenti che riguardano a nostra persona. I primi quattro Festival (Samhain, Yula, Imbolc e Vernal Equinox) hanno due scopi fondamentali: il primo è quello di soddisfare le esigenze di base, esigenze di ordine economico, sentimentale e di equilibrio psicofisico; il secondo riguarda la purificazione dell’inconscio dai freni e dalle limitazioni imposte dal dolore che sempre si associa ai ricordi e che impedisce, tra le altre cose, di sperimentare nuove vie e di estendere la propria visione del mondo. Con Vernal Equinox si è detto che l’io purificato desidera ora intraprendere nuove strade e, rimossi i vecchi schemi mentali, sotto la spinta della triade planetaria maschile dell’Ariete, si butta in nuove esperienze. Abbiamo paragonato queste esperienze ai fiori che sbocciano su di un albero, di cui alcune, ovvero quelle che si riveleranno più positive per la persona, daranno luogo a frutti. Con Beltane si compie un ulteriore passo, come vuola la fase “cogaula” che qui inizia, si cominciano cioè a formare nuovi schemi in base ai riscontri avuti dalle esperienze, dal modo nuovo di rapportarsi con se stessi e con gli altri. Calendimaggio è un Festival abbondantemente sotto il controllo della razionalità ed è proprio nel periodo successivo a questo Festival che la mente razionale inizia a prendere una più chiara coscienza dei propri meccanismi che regolano la parte più istintiva ed inconscia. Già abbiamo ricordato come gli antichi filosofi raffiguravano questo connubio tra ragione e inconscio attraverso la simbolica copula tra un Re e una Regina; nel periodo che segue Beltane dunque l’Io cosciente inizia a capire la genesi dei propri schemi e come essi dipendano anche dal proprio modo, volontario e razionale, di pensare e quindi di comportarsi. L’abbondanza e gli schemi mentali È convinzione diffusa tra i più scettici che ciascuno sia, in definitiva, l’artefice del proprio destino. Beltane, Festival molto razionale, in un certo senso avvalora questa tesi perché gran parte delle possibilità di successo di una persona dipendono dai suoi schemi mentali ovvero dalla capacità o meno di affrontare in modo vincente e costruttivo le varie circostanze e opportunità che la vita presenta, o, al contrario, di subirle. La crescita spirituale indotta dall’Anno Magico ha come fine quello di demolire i vecchi schemi mentali per costruirne dei nuovi. Ed è proprio grazie a questo nuovo modo di pensare e di agire che sarà possibile operare quelle scelte e quei cambiamenti che, nei mesi successivi al Festival, porteranno ad una condizione socio-economica superiore. Quindi Beltane è il Festival in cui inizia sia la conoscenza dei propri schemi e in cui si hanno le prime avvisaglie di tentativi di crearne razionalmente dei nuovi. Si farà sempre più evidente la consapevolezza che le nostre e altrui azioni e reazioni dipendono in grandissima misura da precisi schemi comportamentali che risiedono nell’inconscio, e ciò ci spingerà a ricercare la struttura di questi schemi in noi e negli altri e ad assumere (o far assumere) comportamenti tali da modificarli. L’ingresso nel Giardino dei Filosofi Questo aumento di consapevolezza veniva raffigurato dagli antichi filosofi come l’ingresso nel Giardino Sorvegliato. In ogni percorso iniziatico, in ogni mito o leggenda, l’eroe che aspira alla divinità incontra sulla propria strada un Serpente o Drago che gli sbarra la strada. Ora sappiamo che questo Serpente è un’allegoria dell’inconscio in cui risiedono tutti i nostri ricordi, ancora carichi dell’emozionalità soggettiva con cui li abbiamo vissuti. Un’esperienza dolorosa o traumatica ha un peso psicologico diverso a seconda dell’età n cui viene vissuta; i ricordi immagazzinati nell’inconscio conservano la stessa carica emotiva del momento della vita in cui sono stati vissuti, per questo certe brutte esperienze subite in età giovanile sfociano poi in grosse turbe nell’età adulta. Compito del cammino spirituale è la progressiva spoliazione dell’inconscio dalla componente emozionale più dolorosa legata ai ricordi, la quale sostiene e alimenta schemi comportamentali di chiusura, di eccessiva difesa, di rinuncia, di paura, allo scopo, spesso ingiustificato, di evitare il ripetersi del dolore vissuto. Già altrove si è detto che tutta la vita dell’uomo è dedita ad evitare il dolore, e, in minor misura, a ricercare il piacere. Dolore e piacere hanno ovviamente significati molto diversi a seconda del grado evolutivo della persona, chi è meno evoluto ricercherà solo piaceri materiali ed eviterà soprattutto dolori fisici, al contrario chi è più evoluto darà maggior peso a dolori e piaceri spirituali. In questa quotidiana fuga dal dolore, grandissimo peso hanno gli schemi comportamentali; per ogni situazione che si presenta l’inconscio ricerca nei ricordi un’esperienza simile già vissuta, e se in questa scopre del dolore, mette in azione uno schema adatto ad evitarla. Questa eccessiva difesa e chiusura non è sempre giustificata, anzi, molto spesso è causa di altro dolore, proprio come il Serpente che si morde la coda (l’Ouroboros). Liberarsi dal dolore, conoscere i propri schemi, capire come si sono formati e come li abbiamo spesso assorbiti da altri (gli idoli della nostra infanzia, adolescenza, ecc.) è l’ingresso nel Giardino Sorvegliato, dove cresce il nostro Albero della Vita personale. L’ulteriore passo sarà quello di capire che questo Albero non è indipendente, ma è solo un piccolo ramo del Grande Albero Cosmico, a cui appartengono tutti gli altri uomini, donne ed esseri viventi. Per cui il vero ingresso implica la spoliazione del fardello che contiene unicamente i bisogni personali, per comprendere anche quelli degli altri. Per ordinare + 39 347.5761126 [email protected] 30 aprile - Beltane - La Fortuna Economica Superiore Beltane e la veggenza Beltane perfeziona ciò che aveva già avuto inizio nel Festival precedente, cioè la veggenza, la capacità di vedere in modo profondo dentro se stessi e gli altri. E mentre fino all’Equinozio questa facoltà era quasi un atto istintivo, qu viene supportata da delle conoscenze razionali. A Calendimaggio maturano le conoscenze del Sé profondo che permettono di classificare i vari tipi di individui, cogliendone già la tipologia da alcuni moti dell’anima e del corpo, i quali arricchiti dalla sensitività che matura verso Marzo, consentiranno una lettura decisamente nitida, specialmente durante le sedute di divinazione (ma non solo). La Festa dell’Abbondanza Dopo quanto premesso risulterà più palese perchè Beltane è storicamente considerato il Festival dell’Abbondanza. Senza trascurare la dea “Fortuna”, che ha qui la sua dimora preferita e in questa data era festeggiata nella Roma antica, abbiamo visto come il successo economico e sociale propiziato da Beltane abbia la sua causa principale nella maturazione spirituale della persona che acquista la capacità di rinnovare il proprio modo di pensare e di agire. Per questo i doni di Beltane hanno la caratteristica della durevolezza e della solidità, proprio perchè sono conquiste che, pur con l’ausilio della buona sorte, passano attraverso maggiore capacità e consapevolezza. Maestro Dignitario Sergio Falcinelli Il Martirio di Andrea L’APOSTOLO ANDREA E IL SIMBOLO DELLA CROCE DECUSSATA Fratello di Pietro, fu il primo a seguire Gesù. Nel Gruppo era adibito ad amministrare le loro povere finanze. Fu lui ad indicare i 5 pani e i 2 pesci che diedero l’avvio al noto miracolo della moltiplicazione. Suo simbolo è la croce decussata (detta appunto Croce di Sant’Andrea). La stessa croce è simbolo ancora oggi usato per indicare la moltiplicazione (X). In quella Croce vi è però racchiuso un significato più profondo, le due braccia formano due triangoli sovrapposti, aperti in basso e in alto, a indicare l’unone, il punto di contatto, tra la dimensione umana e quella divina. Calendimaggio è fusione tra due forze complementari, e la Croce di Sant’Andrea ben sintetizza questa unione, elevandola ed arricchendola di più alti significati. Si narra che Egli, prima di subire il martirio, salutò la Croce come il mezzo che lo ricongiungeva al Maestro. Andrea, devoto e silenzioso, fu sempre attento anche ai problemi terreni, che gli apostoli dovevano affrontare per il loro sostentamento e la loro organizzazione. Visita il sito www.artesupremadeltrigono.com 30 aprile - Beltane - La Fortuna Economica Superiore L’Apostolo Andrea e la Croce Decussata Andrea, Fratello di Pietro, è il governatore di questa tappa dell’Anno Magico. Suo simbolo è la croce “decussata”, ossia a braccia oblique (da decussis moneta romana che valeva X, ossia 10, assi). Andrea era l’apostolo adibito all’organizzazione del gruppo, fu lui a procurare i 5 pani e i 2 pesci della moltiplicazione. E fu lui a riconoscere il Messia, quando fu testimone del battesimo di Cristo. Simbolismi della Croce di Sant’Andrea La croce precristiana era una sorta di Y, essa rappresenta l’Elemento divino (triangolo superiore) che discende di moto proprio in un mondo solo recettivo, senza che dal basso vi sia moto verso l’alto (come d’acqua che scende in un imbuto). Nella croce cristiana, invece, si legge la presenza di Dio sulla terra, le due nature, umana e divina, sono compenetrate e indistinguibili, Dio si è fatto uomo e questo evento consente il successivo simbolismo della Croce di Sant’Andrea, dove due triangoli contrapposti si toccano al vertice: interscambio tra le due nature, quindi non solo discesa divina ma dignificazione dell’Uomo che aspira e ascende verso il suo Dio [la stella ebraica a 6 punte ✡ non è che la sovrapposizione dei 2 triangoli della Croce di Sant’Andrea]. Nel semplice segno della Croce decussata, potete vedere anche una riunione delle acque che stanno in basso con le acque che stanno in alto, ma qui il discorso si fa troppo esoterico e mi devo fermare. Sta di fatto che il simbolismo di quella croce è ben radicato in noi, e l’abbiamo scelto per indicare un pericolo, o meglio, per risvegliare la nostra attenzione, affinché la ragione non perda i contatti con il reale, ad esempio nei passaggi a livello senza barriere. Ma lo stesso simbolismo l’abbiamo scelto per il segno matematico della MOLTIPLICAZIONE, mentre la croce cristiana è simbolo dell’ADDIZIONE. Moltiplicazione del divino il primo, somma del divino più l’elemento umano il secondo. Provate, per vostro dileggio, a confrontare questi simboli anche con le corrispondenti figure della geomanzia, e ancora una volta scoprirete come I SIMBOLI siano sempre davanti a noi e noi non li sappiamo vedere. Il concetto di CONGIUNZIONE e di MOLTIPLICAZIONE, è il simbolismo di CALENDIMAGGIO. La Croce è la fusione tra micro e macrocosmo, si narra che Andrea, prima della crocefissione, salutò tale Croce come il mezzo per ricongiungersi al Maestro e tramite la quale il Maestro stesso lo aveva salvato. Duplice scambio, contatto tra le nature. precristiana cristiana di Sant’Andrea Ricollegandoci quindi al SIMBOLISMO DELL’EQUINOZIO, dove si assisteva alla quadruplice genesi nell’ambito della sostanza purificata alla Candelora, ecco qui che le quattro sostanze si fondono, nel centro simbolico della Croce, compiendo una SINTESI SUPREMA, due dall’alto, due dal basso, il tutto è moltiplicazione. Dal simbolismo originae (archetipo) derivano poi vari significati, anche di uso quotidiano, della X. Tanto per citarne qualcuno pensate al segno di croce X usato per cancellare, rifiutare, vietare qualcosa. Tale segno ha il valore di una prigione, una barriera messa tra noi e la cosa, è UN BALUARDO DIVINO, un ESORCISMO, simbolo della congiunzione Dio-Uomo che suggella e crea una barriera insormontabile. Tale barriera funziona nei due sensi, ossia quando facciamo una X per cancellare una cosa sbagliata, isoliamo la cosa da noi (rifiuto); viceversa quando facciamo una X su ad esempio un’immagine di sigaretta (vietato fumare), isoliamo noi dalla medesima (divieto). Ecco allora che ci è più chiaro anche il significato della X nei passaggi a livello. E quando compiliamo una schedina: 1, 2, X ecco che l’archetipo riemerge, X sta per equilibrio delle forze ed è intuitivo a tutti il suo significato, mentre se mettessimo 3 o 0 (zero) dovremmo fare più fatica per capire che si tratta di un pareggio. Dammi un segno Le teste degli antichi faraoni devono “fare molto fine” secondo il metro di molti occultisti, perché non c’è gabinetto (eh! eh!) di Magia che non ne abbia una. Pazienza, i gusti sono gusti, l’importante però è che ci si renda conto che i Simboli che contano, quelli che parlano della Storia del Mondo, sono molto meno grossolani e li abbiamo davanti tutti i giorni, ad esempio la X. In tutto ciò che noi facciamo c’è questo messaggio divino, e dobbiamo imparare a leggerlo senza andare a cercare le cose tanto lontano. La X racchiude un mondo, è l’Eterno Quattro che compie un’altra operazione, che, nella specie, è una moltiplicazione, ma è un ARCHETIPO, e quindi non lo si può capire per intero, un po’ come l’incognita, che varia di valore in ogni equazione. 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