Segreteria Regionale Sarda

Caccia - Pesca - Ambiente
Via del Lanificio, 13/B – 05100 TERNI (TR)
Segreteria Regionale Sarda
Associazione riconosciuta con Decreto della Giunta Regionale n. 102 del 14/09/2011
Via Aldo Moro, 19 – ALES (OR)
C.F. 90042070954
Prot. 41/15
Assessore Regionale all'Ambiente
[email protected]
[email protected]
Al Presidente della Giunta Regionale
[email protected]
[email protected]
E, p.c. Spett.le Studio Anthus
[email protected]
E, p.c. Al Segretario del CRF
[email protected]
E, p.c. Ai Componenti del CRF
Loro sedi
E, p.c. Ai Consiglieri Regionali
Loro sedi
E, p.c. Ufficio Legale C.P.A.
[email protected]
[email protected]
Oggetto: osservazioni lettera Anthus del 31/03/2015 - Richiesta sospensione studi.
Gentilissimi in indirizzo,
in riferimento alla lettera inviata dallo studio Anthus in risposta alla nota del Dottor Sorrenti della FIDC, recapitata
per conoscenza anche alla scrivente Associazione venatoria, essendo parte in causa ed avendo avuto in sede di
riunione di CRF uno scambio di opinioni (contrastanti) con il Dottor Nissardi e i Funzionari dell'Assessorato
presenti nella riunione dell'8 Gennaio scorso, con la presente si vogliono esprimere alcune considerazioni. Per
semplificare la lettura riportiamo in colore verde le osservazioni dello studio Anthus e in nero le nostre.
Riteniamo che l'Assessorato Regionale all'Ambiente abbia commissionato lo studio alla Società Anthus
(impiegando una notevole somma di denaro dei contribuenti), per avere dei dati certi in merito alla migrazione
prenuziale del tordo. Di contro, dalla lettura della risposta data al Dottor Michele Sorrenti si evincono solo delle
supposizioni e ipotesi varie. Detto questo, analizzando cronologicamente la lettera della Società Anthus, a pagina
2 ci meraviglia non poco la frase: “A nostro avviso non si può escludere che tale incremento sia riconducibile a
movimenti iniziali verso nord, fermo restando che il grafico suggerisce che fenomeni migratori più consistenti si
verificano dalla terza decade di gennaio”. E ancora: “Nel condividere il richiamo alla cautela proposto dal dott.
Sorrenti si fa presente che l‟interpretazione da noi suggerita è orientata proprio a un principio di cautela coerente
con un quadro normativo indirizzato prioritariamente alla conservazione a lungo termine della risorsa faunistica”.
Riguardo al quadro normativo si fa presente che il documento kc è del 2001 e che la specie è stata cacciata fino al
2013 al 31 gennaio, ci sta forse dicendo Dott. Nissardi che la regione Sardegna e lo Stato Italiano hanno avallato
una pratica fuorilegge per 10 anni? O più semplicemente le indicazioni fornite nell’art.18 della legge 157/92
corrispondono ad una indicazione rispettosa del diritto comunitario? In ottica di conservazione della specie si fa
presente che la stessa è classificata “Least concern” dall’International Union for Conservation of Nature, ovvero la
categoria di specie animali a più basso rischio, a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse.
La specie é giudicata in incremento in Italia sia come popolazione svernante che nidificante “Rete Rurale
Nazionale e LIPU (2011)”, e ciò è avvenuto in un periodo pluriennale in cui la specie tordo bottaccio è sempre
stata cacciabile; con ciò si intende dimostrare che il prelievo venatorio non ha influito negativamente sulle presenze
svernanti del tordo, anche nel periodo in cui la specie è stata sempre cacciabile dalla terza domenica di settembre al
31 gennaio, con limiti di carniere giornalieri.
Telefono +39 078391528 - Mobile +39 393 88 53 317 - e-mail: [email protected]
Pec [email protected]
Caccia - Pesca - Ambiente
Via del Lanificio, 13/B – 05100 TERNI (TR)
Segreteria Regionale Sarda
Associazione riconosciuta con Decreto della Giunta Regionale n. 102 del 14/09/2011
Via Aldo Moro, 19 – ALES (OR)
C.F. 90042070954
Mi perdoni Dottor Nissardi, ma quando si esegue uno studio lo si deve fare in base a dei datti oggettivi, voi
invece interpretate e date suggerimenti, che a nostro avviso sono palesemente di parte, nelle vostre affermazioni lo
si legge anche tra le righe...
Proseguendo la lettura, troviamo scritto: “...si possono formulare solo ipotesi non basate su dati
scientifici...” allora ci chiediamo, al di la della gravità dell'affermazione, ma è possibile che le ipotesi siano sempre
a svantaggio dell'attività venatoria?
Cosa dire poi del 2° paragrafo della pagina 4, dove prima si dice: “In sintesi, a nostro avviso, la
documentazione mostrata da F.I.d.C. appare coerente con l‟ipotesi di un inizio della migrazione pre-riproduttiva
del Tordo bottaccio collocabile fra la seconda metà di dicembre e la prima di gennaio...” a seguire poi si legge
l'imbarazzante frase: “...anche se una precisa definizione del momento di inizio della migrazione pre-riproduttiva è,
almeno allo stato attuale delle conoscenze, sostanzialmente impossibile sia per l’oggettiva carenza di dati, sia per
la probabile esistenza di una variabilità interannuale degli spostamenti legata a fattori climatici contingenti.”
La frase “collocabile fra la seconda metà di dicembre e la prima di gennaio” appare quantomeno azzardata, in
nessun testo di letteratura scientifica italiana ed europea si ravvisano tali ipotesi.
Si vuole forse rivoluzionare oltre cento anni di ornitologia consolidata?
A tal riguardo si fà presente questa indicazione fornita nel documento KC UE: “Return to the breeding areas is an
annual displacement, in one of more stages, of birds from their wintering areas back to nesting grounds. The
wintering period ends with departure from the wintering areas where migrant birds have been more or less
stationary since the end of the post-nuptial (autumn) migration. The return to the breeding areas is commonly
called „pre-nuptial migration‟ or 'spring migration' ” e ancora “In general, the beginning of the return migration
can only be estimated by comparison of data from many different regions of the European Union, analysis of ring
recoveries and consideration of arrival dates in the breeding areas”; gradiremo a questo punto chiedere due cose
al Dott. Nissardi, esistono numerose pubblicazioni scientifiche europee che individuano il mese di Gennaio come
mese ancora interessato da movimenti di discesa dal nord e dall’est Europa, Payevsky e al. 2004 “Song thrushes
arrive at their most distant wintering areas in the Mediterranean from January to the first half of February, as
shown by banding recoveries”, quindi cosa succede nel mese di Gennaio nel mediterraneo, ci sono Tordi che già
risalgono in direzione nord e tordi che al contrario ancora scendono in direzione sud? E ancora, i tordi che vanno in
migrazione prenuziale alla seconda metà di Dicembre o alla prima di Gennaio quando arrivano nei siti di
nidificazione, se tutti i testi conosciuti (per ovvi motivi freddo, neve, ecc) danno l’arrivo negli stessi, anche quelli
più a sud dell’areale di nidificazione (i primi ad essere rioccupati), a partire perlomeno dal 10 Marzo in poi (
Zdenuk Hubalek 2003, Zalakevicius e al. 1994, per le popolazioni del nord Europa Alestarm 1975) e anche i dati di
ricattura diretta ITA-EST forniti da ISPRA confermano tale indicazione ?
Z0046976 06-ott-90 Provincia MI 29-apr -91 Czech Republic (Moravia)
Z0112775 15-ott-92 Arosio
31-mar-93 Czech Republic (Moravia)
Dove sono questi tordi dal 10 Gennaio o addirittura dal 15 Dicembre al 10 marzo ?
Si fa presente che spostamenti che ricadono nell’areale di svernamento, non seguiti da abbandono dello stesso in
tempi “ragionevoli”, stante anche la maggior velocità della migrazione prenuziale rispetto alla postnuziale (“ I tordi
in Italia” ISPRA 2010), non possono essere definiti come movimenti migratori, ma spostamenti dettati da cause
ambientali o di alimentazione, come per altro ribadito da ISPRA stessa ancora in “I tordi in Italia” (ISPRA 2010)
“Spostamenti invernali sono comuni in Europa meridionale o nel Medio Oriente e possono essere indotti dal
maltempo; ne sono un esempio gli arrivi massicci in Nord Africa”; per cui Dott. Nissardi a noi la Sua
affermazione in cui indica la migrazione prenuziale a partire dalla metà di dicembre o dalla prima decade
di Gennaio appare molto, molto azzardata, anche perché non risulta assolutamente fondata su dati
oggettivamente comprovabili, come lei stesso riconosce.
Telefono +39 078391528 - Mobile +39 393 88 53 317 - e-mail: [email protected]
Pec [email protected]
Caccia - Pesca - Ambiente
Via del Lanificio, 13/B – 05100 TERNI (TR)
Segreteria Regionale Sarda
Associazione riconosciuta con Decreto della Giunta Regionale n. 102 del 14/09/2011
Via Aldo Moro, 19 – ALES (OR)
C.F. 90042070954
Quanto scritto nel 3° paragrafo della pagina 4, crediamo sia un clamoroso autogol: “La nostra chiave
interpretativa, che naturalmente non pretende di essere l‟unica né la migliore, tiene conto delle indicazioni, sia
pure preliminari scaturite dal monitoraggio in corso (vedi oltre), ma anche di un principio di precauzione in linea
con il quadro normativo esistente.”
Mi permetta ancora di farle notare Dottor Nissardi che alla Regione non serve una “chiave interpretativa”
bensì dei dati certi. Come si fa ad affermare: “...precauzione in linea con il quadro normativo esistente...” . Ma
come si può affermare una cosa simile? Abbiamo bisogno di studi scientifici imparziali e Voi per “precauzione”
state in linea con il quadro normativo, come se le pubblicazioni e gli studi scientifici possano esser influenzati e
indirizzati dalle norme (sic!).
La Regione Sardegna, invece di spendere tanti soldi per una “chiave interpretativa” poteva/doveva usare gli
studi dell’ex Ufficio Regionale della Fauna Selvatica che ci da punte massime di partenza del tordo bottaccio per
tutto il mese di Marzo, oppure usare gli autorevoli studi scientifici, sotto elencati:
- ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (in press). The role of Italy within the Song
ThrushTurdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing-recovery data. Vogelwarte. In questo
studio è presente la tabella di ricattura della regione Sardegna che giustifica l’utilizzo del par. 2.7.10 della
guida alla direttiva U.E. per portare la chiusura del prelievo venatorio al 31 Gennaio.
- Nei dati forniti dall'ISPRA nella pubblicazione " Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli
Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR Roma, si afferma: “La massima
parte delle catture si riferisce alla migrazione autunnale, che ha luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre
il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a
partire da febbraio, come suggerito anche dall‟andamento dell‟indice d‟abbondanza”; inoltre la tabella evidenzia
in modo chiaro l’inizio della migrazione prenuziale dopo la prima decade di febbraio e l’inizio della migrazione
autunnale a fine agosto; la bibliografia citata nella “Relazione tecnico-scientifica sull’individuazione delle decadi
riferite all’Italia nel documento “Key concepts of article 7(4) of directive 79/409/EEC” a cura di Andreotti A.,
Serra L., Spina F. INFS 2004”; nei sedici lavori citati alle pagg. 42-45, tratti dalla letteratura venatoria italiana, in
tre lavori viene individuato l’inizio della migrazione prenuziale nella fine del mese di gennaio, mentre in tredici
lavori la migrazione prenuziale viene collocata a partire dal mese di febbraio;
- Nei dati riportati nella pubblicazione “Brichetti P. & Fracasso G., 2008 Ornitologia italiana vol. 5 turdidaecisticolidae oasi Alberto Perdisa editore Bologna”, un’analisi delle catture e delle ricatture a livello nazionale
(Macchio e al. 1999, Licheri e Spina 2002, 2005) porta gli autori ad affermare: “Movimenti tra metà settembrenovembre (max. fine settembre-inizio novembre picchi prima-seconda decade di ottobre), con anticipi da metà
agosto e ritardi fino a metà dicembre, e tra metà febbraio-aprile (max. marzo-metà aprile), con anticipi da inizio
febbraio e ritardi fino a inizio maggio”
- I dati forniti dall’INFS (ora ISPRA) nella pubblicazione “Atlante della distribuzione geografica e stagionale degli
uccelli inanellati in Italia negli anni 1980-1994. Biologia e conservazione della fauna, volume 103, 1999”,
evidenziano, come riportato nel testo, che “…il passo di ritorno ha luogo a partire dal mese di febbraio.”
Nel paragrafo 5 della pagina 4, voi dite: “Qui è d‟obbligo una precisazione.” Noi crediamo che serva più di una
precisazione che spero si abbia modo di approfondire in sede di CRF, poiché riteniamo contraddittorio che in uno
studio si usino frasi del tipo “relativamente solida”, oppure “non poggia su una base statistica altrettanto solida”.
Sempre nello stesso paragrafo c'è scritto: “...mentre per i movimenti registrati nella seconda decade di gennaio la
loro attribuzione a migrazione piuttosto che a movimenti locali di popolazioni svernanti (o viceversa) appare per il
momento non supportata sotto il profilo statistico.”
Telefono +39 078391528 - Mobile +39 393 88 53 317 - e-mail: [email protected]
Pec [email protected]
Caccia - Pesca - Ambiente
Via del Lanificio, 13/B – 05100 TERNI (TR)
Segreteria Regionale Sarda
Associazione riconosciuta con Decreto della Giunta Regionale n. 102 del 14/09/2011
Via Aldo Moro, 19 – ALES (OR)
C.F. 90042070954
Se non ricordo male, questa sua affermazione va in contrasto con la dichiarazione che lei fece nella
riunione del CRF dell'8 Gennaio scorso, infatti affermò che la migrazione prenuziale iniziava nella 3° pentade di
Gennaio. Vorremmo saperne di più anche in merito alla frase: “Abbiamo pertanto ritenuto e condiviso con la
stazione appaltante di sospendere tale analisi...” poiché noi crediamo che l'elaborazione dei dati relativi al peso e
ai punteggi di grasso siano imprescindibili per realizzare uno studio serio, certificato e attendibile. In merito
all’analisi del peso e del grasso degli individui inanellati, si fa presente che sommando i dati delle stagioni
d’inanellamento Anthus pre riproduttive dal 2012 al 2014 si ottiene un totale di 922 tordi bottacci catturati. Tale
numero è ampiamente sufficiente per un’analisi dei punteggi di grasso e del peso dei soggetti suddiviso per decadi;
infatti, sulla base delle informazioni degli studi sopra citati, dove vengono utilizzati metodi scientifici differenti da
quelli usati dalla Società Anthus, si può assumere che, per il sud Italia in generale, la migrazione prenuziale non è
ancora iniziata il 31 Gennaio ma comincia solo la seconda e la terza decade di Febbraio.
In conclusione ribadiamo ancora che la stesura del calendario venatorio scorso avrebbe dovuto tenere conto
di studi attendibili e certificati come quelli sopra esposti. Ci auguriamo che per la stesura del prossimo prevalga il
buon senso e che per stabilire tempi e specie ci si affidi ai dati attendibili (lo studio della FIDC è stato pubblicato
sulla rivista scientifica internazionale di ornitologia “THE RING”), lasciando da parte pregiudizi contro una
categoria onesta, che a causa di una ingiustificata presa di posizione da parte di alcuni componenti del vecchio CRF
ha dovuto subirne le conseguenze.
Ringraziamo l'Ufficio Avifauna Migratoria FIDC, per gli autorevoli studi presentati e per aver comunque
generato la contro risposta della Società Anthus, che ci ha permesso di poter esprimere le nostre considerazioni ma
soprattutto di capire ancora di più...
Con la presente, considerato quanto esposto, si chiede al Presidente Pigliaru e all'Assessore all'Ambiente di
intervenire per valutare l’immediata sospensione degli studi commissionati alla Società Anthus, in quanto non
idonei per le finalità richieste. In particolare, si evidenzia l'assoluta inutilizzabilità di questi studi che, pur
essendo costati parecchio in termini di denari pubblici, risultano palesemente privi di rilevanza, essendo
basati su considerazioni di parte e su ipotesi che, per quanto suggestive, non possono certamente essere prese
in considerazione ai fini della stesura del calendario venatorio sardo.
La scrivente Associazione ha dato mandato ai propri Avvocati per verificare se vi siano le condizioni per
intervenire legalmente per la tutela degli interessi dei propri tesserati.
In attesa di riscontro ai sensi della Legge 241/90, e successive modificazioni, si porgono distinti saluti.
Ales, 9 Aprile 2015
Il Presidente Regionale
Marco Efisio Pisanu
Telefono +39 078391528 - Mobile +39 393 88 53 317 - e-mail: [email protected]
Pec [email protected]