TORINOSETTE | Arte

Arte
Lunedì 20 Aprile 2015
CHIARA LUZI ALLA HULA HOOP GALLERY
"I'm not here - Perché vuoi sparire?", personale di Chiara Luzi, a cura di Togaci e Edoardo Di
Mauro. Orario: dal martedi al sabato dalle 13.00 alle 20.00.
fino al 21/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7/C
CHIARA MANTOVANI AD ARTE IN OGNI DOVE
"Emozioni di luce", personale di Chiara Mantovani. Orario: martedì-sabato 17-20; chiuso lunedì
e festivi. Info: 011.3727570 - 389.2186591 - [email protected]
fino al 22/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Boves 5
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
THIERRY RADELET ALLO SPAZIOBIANCO
"Mostrami l'anima", evento artistico che svela i segreti di Donatello, di Beato Angelico, di
Giambologna e di altri grandi maestri. Nessuno prima d'ora aveva potuto vedere "dall'interno" i
loro capolavori. La mostra è il frutto delle analisi radiografiche di Thierry Radelet, eseguite
sulle tavole policrome e sulle sculture originali. I risultati di questa ricerca, effettuata in
preparazione del restauro e dello studio tecnico-artistico, sono assolutamente sorprendenti.
Radelet scopre, sotto il colore e la patina, l'anima di quei capolavori e la storia che nessuno
aveva ancora raccontato. Le correzioni, le sfumature, i ripensamenti, le ombre, i chiodi riportati
in superficie, svelano opere nuove e diverse, modernissime, che il bianco e nero ammanta di
un alone magico. Alla realizzazione della mostra hanno contribuito Silvano Costanzo e Saverio
Todaro. Orario: dal martedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30 o su appuntamento (festività
escluse). Info: 333.6863429 - [email protected] - http://spaziobianco23bis.blogspot.com
fino al 23/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Saluzzo 23/bis
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
TORINOSETTE | Arte
1 / 238
Arte
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
"TERRA IN VITA" AL MUSEO DELLA CITTA'
"Terra in vita", collettiva comprendente opere di Aldo Sada, Ana Basilia Valente, Anna
Cervellera, Antonella Guarneri, Chiara Ziganto, Claudio Franchino, Elena Racco, Fiorella
Gelain, Gianluca Cunich, Giuseppina Colosimo, Lodovica Paschetta, Lucia Busacca, Luciana
Gallo, Margherita Fenoglio, Mirella D'Agostino, Orlando Cristiani, Patrizia Gentina, Roberto
Leone, Rosa Maria Lo Bue, Rosa Sasso, Rossana Rigoldi, Simona Petronzi, Teresa Camele,
Tina Iuorio e Wanda De Biase. Direzione Artistica Sandrina Piras. Critica a cura di Laura
Scaramozzino. Orario: tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00.
fino al 24/04/2015
ore 17:30
Collegno (TO)
Piazza Cavalieri della S.S. Annunziata 7
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
2 / 238
Arte
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
TORINOSETTE | Arte
3 / 238
Arte
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
TORINOSETTE | Arte
4 / 238
Arte
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
5 / 238
Arte
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
6 / 238
Arte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
7 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
8 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
9 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
10 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
TORINOSETTE | Arte
11 / 238
Arte
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
12 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
13 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
14 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
15 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
16 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
17 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
18 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
19 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
20 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
21 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
22 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
23 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
24 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
25 /al238
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
26 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
27 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
28 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
29 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
30 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
31 / 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
32 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Martedì 21 Aprile 2015
CHIARA LUZI ALLA HULA HOOP GALLERY
"I'm not here - Perché vuoi sparire?", personale di Chiara Luzi, a cura di Togaci e Edoardo Di
Mauro. Orario: dal martedi al sabato dalle 13.00 alle 20.00.
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7/C
CHIARA MANTOVANI AD ARTE IN OGNI DOVE
"Emozioni di luce", personale di Chiara Mantovani. Orario: martedì-sabato 17-20; chiuso lunedì
e festivi. Info: 011.3727570 - 389.2186591 - [email protected]
fino al 22/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Boves 5
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
33 / 238
Arte
THIERRY RADELET ALLO SPAZIOBIANCO
"Mostrami l'anima", evento artistico che svela i segreti di Donatello, di Beato Angelico, di
Giambologna e di altri grandi maestri. Nessuno prima d'ora aveva potuto vedere "dall'interno" i
loro capolavori. La mostra è il frutto delle analisi radiografiche di Thierry Radelet, eseguite
sulle tavole policrome e sulle sculture originali. I risultati di questa ricerca, effettuata in
preparazione del restauro e dello studio tecnico-artistico, sono assolutamente sorprendenti.
Radelet scopre, sotto il colore e la patina, l'anima di quei capolavori e la storia che nessuno
aveva ancora raccontato. Le correzioni, le sfumature, i ripensamenti, le ombre, i chiodi riportati
in superficie, svelano opere nuove e diverse, modernissime, che il bianco e nero ammanta di
un alone magico. Alla realizzazione della mostra hanno contribuito Silvano Costanzo e Saverio
Todaro. Orario: dal martedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30 o su appuntamento (festività
escluse). Info: 333.6863429 - [email protected] - http://spaziobianco23bis.blogspot.com
fino al 23/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Saluzzo 23/bis
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
"TERRA IN VITA" AL MUSEO DELLA CITTA'
"Terra in vita", collettiva comprendente opere di Aldo Sada, Ana Basilia Valente, Anna
Cervellera, Antonella Guarneri, Chiara Ziganto, Claudio Franchino, Elena Racco, Fiorella
Gelain, Gianluca Cunich, Giuseppina Colosimo, Lodovica Paschetta, Lucia Busacca, Luciana
Gallo, Margherita Fenoglio, Mirella D'Agostino, Orlando Cristiani, Patrizia Gentina, Roberto
Leone, Rosa Maria Lo Bue, Rosa Sasso, Rossana Rigoldi, Simona Petronzi, Teresa Camele,
Tina Iuorio e Wanda De Biase. Direzione Artistica Sandrina Piras. Critica a cura di Laura
Scaramozzino. Orario: tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00.
fino al 24/04/2015
ore 17:30
Collegno (TO)
Piazza Cavalieri della S.S. Annunziata 7
TORINOSETTE | Arte
34 / 238
Arte
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
35 / 238
Arte
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
36 / 238
Arte
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
TORINOSETTE | Arte
37 / 238
Arte
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
38 / 238
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
39 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
40 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
41 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
42 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
NICO MINGOZZI DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Unbelievable Monsters", personale di Nico Mingozzi. Mingozzi lavora su stampe fotografiche
originali dei primi anni del secolo scorso, letteralmente appropriandosene, fagocitandole e
stravolgendone le immagini ed il messaggio. Il titolo della mostra si rifà ad un romanzo di
Chuck Palahniuk, "Invisible Monsters", una storia del genere on the road nella quale il
personaggio narrante è una ex modella privata di gran parte del volto da un colpo di fucile.
Stravolta dall'evento, è attraverso il suo nuovo aspetto, aberrante alla vista, che la
protagonista muta la percezione dell'immagine di se stessa, degli altri e la fruizione altrui del
suo aspetto. Allo stesso modo, i personaggi dei lavori di Nico Mingozzi diventano unbelievable
monsters nell'accezione di incredibili, ovvero non credibili nel loro essere terribilmente austeri
prima, e mostruosi dopo l'intervento dell'artista. Mingozzi altera prepotentemente l'identità dei
personaggi delle fotografie, ne sconvolge l'austerità, li rende bruti, bestiali ma li riporta presenti
a se stessi. Mingozzi dona loro una vita ed una realtà nuova, una sorta di dio pagano che ne
decide le sorti e la rinascita. Sono diverse le tecniche attraverso le quali Nico Mingozzi
sviluppa il lavoro ed ognuna di esse, seppur frutto di un gesto ossessivo, primordiale e
bulimico, ben interpreta le intenzioni dell'artista onnisciente/onnipotente e sono strumenti scelti
con cura chirurgica affinché emergano le nuove storie, quelle segrete, notturne, incestuose, da
tenere nascoste alla morale comune. Attraverso la frammentazione della stampa fotografica,
Mingozzi divide le famiglie, le coppie per poi riunirle talvolta attraverso i punti metallici della
pinzatrice, quasi punti di sutura grossolani a chiusura di cicatrici non più sanabili. Altre volte li
lega insieme con fili dipinti che sembrano corde, in un bondage consolatorio e doloroso, di
meccanismi umani fatti di vittime e carnefici all'interno dello stesso nucleo. Altre volte ancora
Mingozzi utilizza l'organo sessuale maschile per creare un trait d'union tra i protagonisti delle
fotografie, o le viscere scoperte e srotolate. L'artista sviluppa inoltre una particolare attenzione
per i volti, deturpandoli, incidendoli, graffiandoli, scarnificandoli. Gli occhi si moltiplicano,
urlano o supplicano il fruitore di "guardare oltre" lo stereotipo. Le bocche diventano quelle
vagine dentate di cui si occupò Sigmund Freud, le cui leggende lo psicanalista trovava
particolarmente corrispondenti alle sue teorie da ansia da castrazione. In mostra alcune
decine di stampe di piccolo formato ed anche un lavoro di grosse dimensioni proveniente dallo
sviluppo di una scansione di una fotografia rielaborata dall'artista e poi applicata su pannello.
Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle
19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 23/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
43 / 238
Arte
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
44 / 238
Arte
VALERIA AGOSTINELLI ALLO SPAZIO MOUV'
"Dipende da quello che riesci a fare delle cose", personale di Valeria Agostinelli. Valeria
Agostinelli espone a Torino una decina di oli su tela e sculture in carta. Opere di lungo corso,
approdate oggi alla loro stesura definitiva in seguito a un percorso di ricerca e crescita
individuale lento e intenso. I dipinti hanno come tema il corpo, soggetto storico che da sempre
Agostinelli dibatte con profondità nella propria arte e che oggi riconferma come
necessariamente centrale al proprio lavoro. Lo pone all'attenzione delle sue opere con toni
particolarmente maturi, rinunciando alla più agevole soggettività del corpo femminile e alle sue
espressioni stereotipate. Lo ritrae sfuggendo il nudo che già da anni considera emblema
troppo banale della condizione femminile e, ancora oltre, supera il confine dell'appartenenza
sessuata conducendo il suo messaggio al di sopra delle parti e liberandolo così da ogni
vincolo retorico. Quelle particolari difficoltà di relazione tra l'individuo ed il mondo esterno
divengono, secondo l'artista, il nucleo di una aggregazione trasversale al problema stesso. Si
crea fatalmente un'area empatica all'interno della quale il dialogo avviene su livelli diversi dalla
norma. Espressione di ciò, in'Terra bianca' (2005), dove i soggetti sono a tal punto integrati
cromaticamente nei propri paesaggi da divenire loro stessi terreno di vita. I medesimi soggetti
che oggi si stagliano in uno spazio monocromo, spesso piatto e indefinito come i fondi del
cinquecento fiammingo o dei ritratti tizianeschi, scuri di bitume, o quasi neri della terra di
Kassel, pronti a esaltare l'invenzione luministica di Caravaggio. Il forte contrasto tonale sbalza
le figure verso il pubblico di questo immaginario teatro, rendendoli finalmente interpreti della
propria esistenza, pronti a portarne i segni, ma non più da inermi testimoni. Senza alcuna
fretta compiono gesti di semplice relazione, blandamente femminili, sorpresi quasi
casualmente dal ritratto, spesso privi di volto e coperti da abiti poco connotati. Non si sforzano
di affascinare, consapevoli e autentici, ci appaiono senza filtri e strategie, tanto più difettosi
tanto più vividi. Se Man Ray dovette saldare sedici chiodi sulla piastra di un ferro da stiro per
annientare la sua funzione evidenziando così la pura forma, Agostinelli sceglie piuttosto delle
sottrazioni da operare al soggetto 'scarpe' per metterne a fuoco il tratto puramente
ornamentale. La prima funzione negata è quella del rispetto del numero dei piedi, le lascia
dispari e orfane, poi spesso toglie la suola, irrigidisce ed enfatizza le possibili componenti
materiche, le avvizzisce, le stradecora, le ubriaca di colore. E' affascinata dalla straordinaria
capacità delle scarpe di saper connotare con precisione chi le abbia scelte e usate. Attraverso
il loro stato di abbandono rende presente, nell'opera, il virtuale proprietario, evocandolo per
difetto. E' un'ulteriore forma del corpo, la meno presente, quella delle sue tracce, dei suoi
segni. Di quelle 'cose', siano esse incontri, oggetti o accadimenti, il cui personale utilizzo
sostanzia e distingue un'esistenza. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 24, escluso il lunedì. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
45 / 238
Arte
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
46 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
47 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
48 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
49 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
50 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
51 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
52 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
53 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
54 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
55 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
56 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
57 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
58 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
59 /al238
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
60 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
61 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
62 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
63 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
64 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
65 / 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
66 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Mercoledì 22 Aprile 2015
CHIARA MANTOVANI AD ARTE IN OGNI DOVE
"Emozioni di luce", personale di Chiara Mantovani. Orario: martedì-sabato 17-20; chiuso lunedì
e festivi. Info: 011.3727570 - 389.2186591 - [email protected]
ore 18:00
Torino
Via Boves 5
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
67 / 238
Arte
THIERRY RADELET ALLO SPAZIOBIANCO
"Mostrami l'anima", evento artistico che svela i segreti di Donatello, di Beato Angelico, di
Giambologna e di altri grandi maestri. Nessuno prima d'ora aveva potuto vedere "dall'interno" i
loro capolavori. La mostra è il frutto delle analisi radiografiche di Thierry Radelet, eseguite
sulle tavole policrome e sulle sculture originali. I risultati di questa ricerca, effettuata in
preparazione del restauro e dello studio tecnico-artistico, sono assolutamente sorprendenti.
Radelet scopre, sotto il colore e la patina, l'anima di quei capolavori e la storia che nessuno
aveva ancora raccontato. Le correzioni, le sfumature, i ripensamenti, le ombre, i chiodi riportati
in superficie, svelano opere nuove e diverse, modernissime, che il bianco e nero ammanta di
un alone magico. Alla realizzazione della mostra hanno contribuito Silvano Costanzo e Saverio
Todaro. Orario: dal martedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30 o su appuntamento (festività
escluse). Info: 333.6863429 - [email protected] - http://spaziobianco23bis.blogspot.com
fino al 23/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Saluzzo 23/bis
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
"TERRA IN VITA" AL MUSEO DELLA CITTA'
"Terra in vita", collettiva comprendente opere di Aldo Sada, Ana Basilia Valente, Anna
Cervellera, Antonella Guarneri, Chiara Ziganto, Claudio Franchino, Elena Racco, Fiorella
Gelain, Gianluca Cunich, Giuseppina Colosimo, Lodovica Paschetta, Lucia Busacca, Luciana
Gallo, Margherita Fenoglio, Mirella D'Agostino, Orlando Cristiani, Patrizia Gentina, Roberto
Leone, Rosa Maria Lo Bue, Rosa Sasso, Rossana Rigoldi, Simona Petronzi, Teresa Camele,
Tina Iuorio e Wanda De Biase. Direzione Artistica Sandrina Piras. Critica a cura di Laura
Scaramozzino. Orario: tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00.
fino al 24/04/2015
ore 17:30
Collegno (TO)
Piazza Cavalieri della S.S. Annunziata 7
TORINOSETTE | Arte
68 / 238
Arte
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
69 / 238
Arte
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
70 / 238
Arte
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
TORINOSETTE | Arte
71 / 238
Arte
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
72 / 238
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
73 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
74 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
75 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
76 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
NICO MINGOZZI DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Unbelievable Monsters", personale di Nico Mingozzi. Mingozzi lavora su stampe fotografiche
originali dei primi anni del secolo scorso, letteralmente appropriandosene, fagocitandole e
stravolgendone le immagini ed il messaggio. Il titolo della mostra si rifà ad un romanzo di
Chuck Palahniuk, "Invisible Monsters", una storia del genere on the road nella quale il
personaggio narrante è una ex modella privata di gran parte del volto da un colpo di fucile.
Stravolta dall'evento, è attraverso il suo nuovo aspetto, aberrante alla vista, che la
protagonista muta la percezione dell'immagine di se stessa, degli altri e la fruizione altrui del
suo aspetto. Allo stesso modo, i personaggi dei lavori di Nico Mingozzi diventano unbelievable
monsters nell'accezione di incredibili, ovvero non credibili nel loro essere terribilmente austeri
prima, e mostruosi dopo l'intervento dell'artista. Mingozzi altera prepotentemente l'identità dei
personaggi delle fotografie, ne sconvolge l'austerità, li rende bruti, bestiali ma li riporta presenti
a se stessi. Mingozzi dona loro una vita ed una realtà nuova, una sorta di dio pagano che ne
decide le sorti e la rinascita. Sono diverse le tecniche attraverso le quali Nico Mingozzi
sviluppa il lavoro ed ognuna di esse, seppur frutto di un gesto ossessivo, primordiale e
bulimico, ben interpreta le intenzioni dell'artista onnisciente/onnipotente e sono strumenti scelti
con cura chirurgica affinché emergano le nuove storie, quelle segrete, notturne, incestuose, da
tenere nascoste alla morale comune. Attraverso la frammentazione della stampa fotografica,
Mingozzi divide le famiglie, le coppie per poi riunirle talvolta attraverso i punti metallici della
pinzatrice, quasi punti di sutura grossolani a chiusura di cicatrici non più sanabili. Altre volte li
lega insieme con fili dipinti che sembrano corde, in un bondage consolatorio e doloroso, di
meccanismi umani fatti di vittime e carnefici all'interno dello stesso nucleo. Altre volte ancora
Mingozzi utilizza l'organo sessuale maschile per creare un trait d'union tra i protagonisti delle
fotografie, o le viscere scoperte e srotolate. L'artista sviluppa inoltre una particolare attenzione
per i volti, deturpandoli, incidendoli, graffiandoli, scarnificandoli. Gli occhi si moltiplicano,
urlano o supplicano il fruitore di "guardare oltre" lo stereotipo. Le bocche diventano quelle
vagine dentate di cui si occupò Sigmund Freud, le cui leggende lo psicanalista trovava
particolarmente corrispondenti alle sue teorie da ansia da castrazione. In mostra alcune
decine di stampe di piccolo formato ed anche un lavoro di grosse dimensioni proveniente dallo
sviluppo di una scansione di una fotografia rielaborata dall'artista e poi applicata su pannello.
Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle
19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 23/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
77 / 238
Arte
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
78 / 238
Arte
VALERIA AGOSTINELLI ALLO SPAZIO MOUV'
"Dipende da quello che riesci a fare delle cose", personale di Valeria Agostinelli. Valeria
Agostinelli espone a Torino una decina di oli su tela e sculture in carta. Opere di lungo corso,
approdate oggi alla loro stesura definitiva in seguito a un percorso di ricerca e crescita
individuale lento e intenso. I dipinti hanno come tema il corpo, soggetto storico che da sempre
Agostinelli dibatte con profondità nella propria arte e che oggi riconferma come
necessariamente centrale al proprio lavoro. Lo pone all'attenzione delle sue opere con toni
particolarmente maturi, rinunciando alla più agevole soggettività del corpo femminile e alle sue
espressioni stereotipate. Lo ritrae sfuggendo il nudo che già da anni considera emblema
troppo banale della condizione femminile e, ancora oltre, supera il confine dell'appartenenza
sessuata conducendo il suo messaggio al di sopra delle parti e liberandolo così da ogni
vincolo retorico. Quelle particolari difficoltà di relazione tra l'individuo ed il mondo esterno
divengono, secondo l'artista, il nucleo di una aggregazione trasversale al problema stesso. Si
crea fatalmente un'area empatica all'interno della quale il dialogo avviene su livelli diversi dalla
norma. Espressione di ciò, in'Terra bianca' (2005), dove i soggetti sono a tal punto integrati
cromaticamente nei propri paesaggi da divenire loro stessi terreno di vita. I medesimi soggetti
che oggi si stagliano in uno spazio monocromo, spesso piatto e indefinito come i fondi del
cinquecento fiammingo o dei ritratti tizianeschi, scuri di bitume, o quasi neri della terra di
Kassel, pronti a esaltare l'invenzione luministica di Caravaggio. Il forte contrasto tonale sbalza
le figure verso il pubblico di questo immaginario teatro, rendendoli finalmente interpreti della
propria esistenza, pronti a portarne i segni, ma non più da inermi testimoni. Senza alcuna
fretta compiono gesti di semplice relazione, blandamente femminili, sorpresi quasi
casualmente dal ritratto, spesso privi di volto e coperti da abiti poco connotati. Non si sforzano
di affascinare, consapevoli e autentici, ci appaiono senza filtri e strategie, tanto più difettosi
tanto più vividi. Se Man Ray dovette saldare sedici chiodi sulla piastra di un ferro da stiro per
annientare la sua funzione evidenziando così la pura forma, Agostinelli sceglie piuttosto delle
sottrazioni da operare al soggetto 'scarpe' per metterne a fuoco il tratto puramente
ornamentale. La prima funzione negata è quella del rispetto del numero dei piedi, le lascia
dispari e orfane, poi spesso toglie la suola, irrigidisce ed enfatizza le possibili componenti
materiche, le avvizzisce, le stradecora, le ubriaca di colore. E' affascinata dalla straordinaria
capacità delle scarpe di saper connotare con precisione chi le abbia scelte e usate. Attraverso
il loro stato di abbandono rende presente, nell'opera, il virtuale proprietario, evocandolo per
difetto. E' un'ulteriore forma del corpo, la meno presente, quella delle sue tracce, dei suoi
segni. Di quelle 'cose', siano esse incontri, oggetti o accadimenti, il cui personale utilizzo
sostanzia e distingue un'esistenza. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 24, escluso il lunedì. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
79 / 238
Arte
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
80 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
81 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
82 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
83 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
84 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
85 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
86 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
87 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
88 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
89 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
90 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
91 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
92 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
93 /al238
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
94 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
95 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
96 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
97 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
98 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
99 / 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
100 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Giovedì 23 Aprile 2015
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
THIERRY RADELET ALLO SPAZIOBIANCO
"Mostrami l'anima", evento artistico che svela i segreti di Donatello, di Beato Angelico, di
Giambologna e di altri grandi maestri. Nessuno prima d'ora aveva potuto vedere "dall'interno" i
loro capolavori. La mostra è il frutto delle analisi radiografiche di Thierry Radelet, eseguite
sulle tavole policrome e sulle sculture originali. I risultati di questa ricerca, effettuata in
preparazione del restauro e dello studio tecnico-artistico, sono assolutamente sorprendenti.
Radelet scopre, sotto il colore e la patina, l'anima di quei capolavori e la storia che nessuno
aveva ancora raccontato. Le correzioni, le sfumature, i ripensamenti, le ombre, i chiodi riportati
in superficie, svelano opere nuove e diverse, modernissime, che il bianco e nero ammanta di
un alone magico. Alla realizzazione della mostra hanno contribuito Silvano Costanzo e Saverio
Todaro. Orario: dal martedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30 o su appuntamento (festività
escluse). Info: 333.6863429 - [email protected] - http://spaziobianco23bis.blogspot.com
ore 18:30
Torino
Via Saluzzo 23/bis
TORINOSETTE | Arte
101 / 238
Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
"TERRA IN VITA" AL MUSEO DELLA CITTA'
"Terra in vita", collettiva comprendente opere di Aldo Sada, Ana Basilia Valente, Anna
Cervellera, Antonella Guarneri, Chiara Ziganto, Claudio Franchino, Elena Racco, Fiorella
Gelain, Gianluca Cunich, Giuseppina Colosimo, Lodovica Paschetta, Lucia Busacca, Luciana
Gallo, Margherita Fenoglio, Mirella D'Agostino, Orlando Cristiani, Patrizia Gentina, Roberto
Leone, Rosa Maria Lo Bue, Rosa Sasso, Rossana Rigoldi, Simona Petronzi, Teresa Camele,
Tina Iuorio e Wanda De Biase. Direzione Artistica Sandrina Piras. Critica a cura di Laura
Scaramozzino. Orario: tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00.
fino al 24/04/2015
ore 17:30
Collegno (TO)
Piazza Cavalieri della S.S. Annunziata 7
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
TORINOSETTE | Arte
102 / 238
Arte
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
TORINOSETTE | Arte
103 / 238
Arte
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
TORINOSETTE | Arte
104 / 238
Arte
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
105 / 238
Arte
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
106 / 238
Arte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
107 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
108 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
109 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
110 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
MATT MIGNANELLI ALLA LUCE GALLERY
"Grattan Street", monografica di Matt Mignanelli. Il titolo della mostra è una via di Brooklyn,
New York, che l'artista vede dal suo studio, un luogo che ha molto influenzato la sua
percezione sul paesaggio urbano e architettonico in cui vive e lavora. Il giovane Mignanelli è
stato sicuramente influenzato da Ellsworth Kelly, i cui dipinti hanno sempre ispirato una diffusa
sensazione di calma e tranquillità, la stessa silenziosa calma che probabilmente comunicano
ai visitatori i quadri monocromatici di Mignanelli: opere caratterizzate dalla contaminazione di
un'elegante visione architettonica del design nello spazio e una linearità frutto di luce ed
energia insieme. Nella serie di lavori monocromatici Mignanelli riesamina le continue
interazioni tra la luce e la superficie attraverso l'uso alternato di superfici riflettenti ed opache
alla continua ricerca di purezza e semplicità. L'eleganza e il minimalismo dei lavori crea una
sfida continua con la struttura della superficie in un'alternanza di forme bi e tridimensionali. In
mostra una serie di dipinti monocromi in bianco e nero. Orario: dal martedì al sabato
15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 22/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
111 / 238
Arte
NICO MINGOZZI DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Unbelievable Monsters", personale di Nico Mingozzi. Mingozzi lavora su stampe fotografiche
originali dei primi anni del secolo scorso, letteralmente appropriandosene, fagocitandole e
stravolgendone le immagini ed il messaggio. Il titolo della mostra si rifà ad un romanzo di
Chuck Palahniuk, "Invisible Monsters", una storia del genere on the road nella quale il
personaggio narrante è una ex modella privata di gran parte del volto da un colpo di fucile.
Stravolta dall'evento, è attraverso il suo nuovo aspetto, aberrante alla vista, che la
protagonista muta la percezione dell'immagine di se stessa, degli altri e la fruizione altrui del
suo aspetto. Allo stesso modo, i personaggi dei lavori di Nico Mingozzi diventano unbelievable
monsters nell'accezione di incredibili, ovvero non credibili nel loro essere terribilmente austeri
prima, e mostruosi dopo l'intervento dell'artista. Mingozzi altera prepotentemente l'identità dei
personaggi delle fotografie, ne sconvolge l'austerità, li rende bruti, bestiali ma li riporta presenti
a se stessi. Mingozzi dona loro una vita ed una realtà nuova, una sorta di dio pagano che ne
decide le sorti e la rinascita. Sono diverse le tecniche attraverso le quali Nico Mingozzi
sviluppa il lavoro ed ognuna di esse, seppur frutto di un gesto ossessivo, primordiale e
bulimico, ben interpreta le intenzioni dell'artista onnisciente/onnipotente e sono strumenti scelti
con cura chirurgica affinché emergano le nuove storie, quelle segrete, notturne, incestuose, da
tenere nascoste alla morale comune. Attraverso la frammentazione della stampa fotografica,
Mingozzi divide le famiglie, le coppie per poi riunirle talvolta attraverso i punti metallici della
pinzatrice, quasi punti di sutura grossolani a chiusura di cicatrici non più sanabili. Altre volte li
lega insieme con fili dipinti che sembrano corde, in un bondage consolatorio e doloroso, di
meccanismi umani fatti di vittime e carnefici all'interno dello stesso nucleo. Altre volte ancora
Mingozzi utilizza l'organo sessuale maschile per creare un trait d'union tra i protagonisti delle
fotografie, o le viscere scoperte e srotolate. L'artista sviluppa inoltre una particolare attenzione
per i volti, deturpandoli, incidendoli, graffiandoli, scarnificandoli. Gli occhi si moltiplicano,
urlano o supplicano il fruitore di "guardare oltre" lo stereotipo. Le bocche diventano quelle
vagine dentate di cui si occupò Sigmund Freud, le cui leggende lo psicanalista trovava
particolarmente corrispondenti alle sue teorie da ansia da castrazione. In mostra alcune
decine di stampe di piccolo formato ed anche un lavoro di grosse dimensioni proveniente dallo
sviluppo di una scansione di una fotografia rielaborata dall'artista e poi applicata su pannello.
Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle
19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 23/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
112 / 238
Arte
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
113 / 238
Arte
VALERIA AGOSTINELLI ALLO SPAZIO MOUV'
"Dipende da quello che riesci a fare delle cose", personale di Valeria Agostinelli. Valeria
Agostinelli espone a Torino una decina di oli su tela e sculture in carta. Opere di lungo corso,
approdate oggi alla loro stesura definitiva in seguito a un percorso di ricerca e crescita
individuale lento e intenso. I dipinti hanno come tema il corpo, soggetto storico che da sempre
Agostinelli dibatte con profondità nella propria arte e che oggi riconferma come
necessariamente centrale al proprio lavoro. Lo pone all'attenzione delle sue opere con toni
particolarmente maturi, rinunciando alla più agevole soggettività del corpo femminile e alle sue
espressioni stereotipate. Lo ritrae sfuggendo il nudo che già da anni considera emblema
troppo banale della condizione femminile e, ancora oltre, supera il confine dell'appartenenza
sessuata conducendo il suo messaggio al di sopra delle parti e liberandolo così da ogni
vincolo retorico. Quelle particolari difficoltà di relazione tra l'individuo ed il mondo esterno
divengono, secondo l'artista, il nucleo di una aggregazione trasversale al problema stesso. Si
crea fatalmente un'area empatica all'interno della quale il dialogo avviene su livelli diversi dalla
norma. Espressione di ciò, in'Terra bianca' (2005), dove i soggetti sono a tal punto integrati
cromaticamente nei propri paesaggi da divenire loro stessi terreno di vita. I medesimi soggetti
che oggi si stagliano in uno spazio monocromo, spesso piatto e indefinito come i fondi del
cinquecento fiammingo o dei ritratti tizianeschi, scuri di bitume, o quasi neri della terra di
Kassel, pronti a esaltare l'invenzione luministica di Caravaggio. Il forte contrasto tonale sbalza
le figure verso il pubblico di questo immaginario teatro, rendendoli finalmente interpreti della
propria esistenza, pronti a portarne i segni, ma non più da inermi testimoni. Senza alcuna
fretta compiono gesti di semplice relazione, blandamente femminili, sorpresi quasi
casualmente dal ritratto, spesso privi di volto e coperti da abiti poco connotati. Non si sforzano
di affascinare, consapevoli e autentici, ci appaiono senza filtri e strategie, tanto più difettosi
tanto più vividi. Se Man Ray dovette saldare sedici chiodi sulla piastra di un ferro da stiro per
annientare la sua funzione evidenziando così la pura forma, Agostinelli sceglie piuttosto delle
sottrazioni da operare al soggetto 'scarpe' per metterne a fuoco il tratto puramente
ornamentale. La prima funzione negata è quella del rispetto del numero dei piedi, le lascia
dispari e orfane, poi spesso toglie la suola, irrigidisce ed enfatizza le possibili componenti
materiche, le avvizzisce, le stradecora, le ubriaca di colore. E' affascinata dalla straordinaria
capacità delle scarpe di saper connotare con precisione chi le abbia scelte e usate. Attraverso
il loro stato di abbandono rende presente, nell'opera, il virtuale proprietario, evocandolo per
difetto. E' un'ulteriore forma del corpo, la meno presente, quella delle sue tracce, dei suoi
segni. Di quelle 'cose', siano esse incontri, oggetti o accadimenti, il cui personale utilizzo
sostanzia e distingue un'esistenza. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 24, escluso il lunedì. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
114 / 238
Arte
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
115 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
116 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
117 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
118 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
119 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
120 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
121 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
122 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
123 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
124 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
125 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
126 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
127 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che128
darà/al238
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
129 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
130 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
131 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
132 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
133 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
/ 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel134
Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
135 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Venerdì 24 Aprile 2015
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
TORINOSETTE | Arte
136 / 238
Arte
"TERRA IN VITA" AL MUSEO DELLA CITTA'
"Terra in vita", collettiva comprendente opere di Aldo Sada, Ana Basilia Valente, Anna
Cervellera, Antonella Guarneri, Chiara Ziganto, Claudio Franchino, Elena Racco, Fiorella
Gelain, Gianluca Cunich, Giuseppina Colosimo, Lodovica Paschetta, Lucia Busacca, Luciana
Gallo, Margherita Fenoglio, Mirella D'Agostino, Orlando Cristiani, Patrizia Gentina, Roberto
Leone, Rosa Maria Lo Bue, Rosa Sasso, Rossana Rigoldi, Simona Petronzi, Teresa Camele,
Tina Iuorio e Wanda De Biase. Direzione Artistica Sandrina Piras. Critica a cura di Laura
Scaramozzino. Orario: tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00.
ore 17:30
Collegno (TO)
Piazza Cavalieri della S.S. Annunziata 7
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
137 / 238
Arte
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
138 / 238
Arte
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
TORINOSETTE | Arte
139 / 238
Arte
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
140 / 238
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
141 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
142 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
143 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
144 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
MATT MIGNANELLI ALLA LUCE GALLERY
"Grattan Street", monografica di Matt Mignanelli. Il titolo della mostra è una via di Brooklyn,
New York, che l'artista vede dal suo studio, un luogo che ha molto influenzato la sua
percezione sul paesaggio urbano e architettonico in cui vive e lavora. Il giovane Mignanelli è
stato sicuramente influenzato da Ellsworth Kelly, i cui dipinti hanno sempre ispirato una diffusa
sensazione di calma e tranquillità, la stessa silenziosa calma che probabilmente comunicano
ai visitatori i quadri monocromatici di Mignanelli: opere caratterizzate dalla contaminazione di
un'elegante visione architettonica del design nello spazio e una linearità frutto di luce ed
energia insieme. Nella serie di lavori monocromatici Mignanelli riesamina le continue
interazioni tra la luce e la superficie attraverso l'uso alternato di superfici riflettenti ed opache
alla continua ricerca di purezza e semplicità. L'eleganza e il minimalismo dei lavori crea una
sfida continua con la struttura della superficie in un'alternanza di forme bi e tridimensionali. In
mostra una serie di dipinti monocromi in bianco e nero. Orario: dal martedì al sabato
15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 22/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
145 / 238
Arte
NICO MINGOZZI DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Unbelievable Monsters", personale di Nico Mingozzi. Mingozzi lavora su stampe fotografiche
originali dei primi anni del secolo scorso, letteralmente appropriandosene, fagocitandole e
stravolgendone le immagini ed il messaggio. Il titolo della mostra si rifà ad un romanzo di
Chuck Palahniuk, "Invisible Monsters", una storia del genere on the road nella quale il
personaggio narrante è una ex modella privata di gran parte del volto da un colpo di fucile.
Stravolta dall'evento, è attraverso il suo nuovo aspetto, aberrante alla vista, che la
protagonista muta la percezione dell'immagine di se stessa, degli altri e la fruizione altrui del
suo aspetto. Allo stesso modo, i personaggi dei lavori di Nico Mingozzi diventano unbelievable
monsters nell'accezione di incredibili, ovvero non credibili nel loro essere terribilmente austeri
prima, e mostruosi dopo l'intervento dell'artista. Mingozzi altera prepotentemente l'identità dei
personaggi delle fotografie, ne sconvolge l'austerità, li rende bruti, bestiali ma li riporta presenti
a se stessi. Mingozzi dona loro una vita ed una realtà nuova, una sorta di dio pagano che ne
decide le sorti e la rinascita. Sono diverse le tecniche attraverso le quali Nico Mingozzi
sviluppa il lavoro ed ognuna di esse, seppur frutto di un gesto ossessivo, primordiale e
bulimico, ben interpreta le intenzioni dell'artista onnisciente/onnipotente e sono strumenti scelti
con cura chirurgica affinché emergano le nuove storie, quelle segrete, notturne, incestuose, da
tenere nascoste alla morale comune. Attraverso la frammentazione della stampa fotografica,
Mingozzi divide le famiglie, le coppie per poi riunirle talvolta attraverso i punti metallici della
pinzatrice, quasi punti di sutura grossolani a chiusura di cicatrici non più sanabili. Altre volte li
lega insieme con fili dipinti che sembrano corde, in un bondage consolatorio e doloroso, di
meccanismi umani fatti di vittime e carnefici all'interno dello stesso nucleo. Altre volte ancora
Mingozzi utilizza l'organo sessuale maschile per creare un trait d'union tra i protagonisti delle
fotografie, o le viscere scoperte e srotolate. L'artista sviluppa inoltre una particolare attenzione
per i volti, deturpandoli, incidendoli, graffiandoli, scarnificandoli. Gli occhi si moltiplicano,
urlano o supplicano il fruitore di "guardare oltre" lo stereotipo. Le bocche diventano quelle
vagine dentate di cui si occupò Sigmund Freud, le cui leggende lo psicanalista trovava
particolarmente corrispondenti alle sue teorie da ansia da castrazione. In mostra alcune
decine di stampe di piccolo formato ed anche un lavoro di grosse dimensioni proveniente dallo
sviluppo di una scansione di una fotografia rielaborata dall'artista e poi applicata su pannello.
Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle
19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 23/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
146 / 238
Arte
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
147 / 238
Arte
VALERIA AGOSTINELLI ALLO SPAZIO MOUV'
"Dipende da quello che riesci a fare delle cose", personale di Valeria Agostinelli. Valeria
Agostinelli espone a Torino una decina di oli su tela e sculture in carta. Opere di lungo corso,
approdate oggi alla loro stesura definitiva in seguito a un percorso di ricerca e crescita
individuale lento e intenso. I dipinti hanno come tema il corpo, soggetto storico che da sempre
Agostinelli dibatte con profondità nella propria arte e che oggi riconferma come
necessariamente centrale al proprio lavoro. Lo pone all'attenzione delle sue opere con toni
particolarmente maturi, rinunciando alla più agevole soggettività del corpo femminile e alle sue
espressioni stereotipate. Lo ritrae sfuggendo il nudo che già da anni considera emblema
troppo banale della condizione femminile e, ancora oltre, supera il confine dell'appartenenza
sessuata conducendo il suo messaggio al di sopra delle parti e liberandolo così da ogni
vincolo retorico. Quelle particolari difficoltà di relazione tra l'individuo ed il mondo esterno
divengono, secondo l'artista, il nucleo di una aggregazione trasversale al problema stesso. Si
crea fatalmente un'area empatica all'interno della quale il dialogo avviene su livelli diversi dalla
norma. Espressione di ciò, in'Terra bianca' (2005), dove i soggetti sono a tal punto integrati
cromaticamente nei propri paesaggi da divenire loro stessi terreno di vita. I medesimi soggetti
che oggi si stagliano in uno spazio monocromo, spesso piatto e indefinito come i fondi del
cinquecento fiammingo o dei ritratti tizianeschi, scuri di bitume, o quasi neri della terra di
Kassel, pronti a esaltare l'invenzione luministica di Caravaggio. Il forte contrasto tonale sbalza
le figure verso il pubblico di questo immaginario teatro, rendendoli finalmente interpreti della
propria esistenza, pronti a portarne i segni, ma non più da inermi testimoni. Senza alcuna
fretta compiono gesti di semplice relazione, blandamente femminili, sorpresi quasi
casualmente dal ritratto, spesso privi di volto e coperti da abiti poco connotati. Non si sforzano
di affascinare, consapevoli e autentici, ci appaiono senza filtri e strategie, tanto più difettosi
tanto più vividi. Se Man Ray dovette saldare sedici chiodi sulla piastra di un ferro da stiro per
annientare la sua funzione evidenziando così la pura forma, Agostinelli sceglie piuttosto delle
sottrazioni da operare al soggetto 'scarpe' per metterne a fuoco il tratto puramente
ornamentale. La prima funzione negata è quella del rispetto del numero dei piedi, le lascia
dispari e orfane, poi spesso toglie la suola, irrigidisce ed enfatizza le possibili componenti
materiche, le avvizzisce, le stradecora, le ubriaca di colore. E' affascinata dalla straordinaria
capacità delle scarpe di saper connotare con precisione chi le abbia scelte e usate. Attraverso
il loro stato di abbandono rende presente, nell'opera, il virtuale proprietario, evocandolo per
difetto. E' un'ulteriore forma del corpo, la meno presente, quella delle sue tracce, dei suoi
segni. Di quelle 'cose', siano esse incontri, oggetti o accadimenti, il cui personale utilizzo
sostanzia e distingue un'esistenza. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 24, escluso il lunedì. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
148 / 238
Arte
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
149 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
150 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
151 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
152 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
153 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
154 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
155 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
156 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
157 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
158 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
159 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
160 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
161 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che162
darà/al238
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
163 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
164 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
165 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
166 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
167 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
/ 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel168
Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
169 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Sabato 25 Aprile 2015
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
TORINOSETTE | Arte
170 / 238
Arte
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
fino al 26/04/2015
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
TORINOSETTE | Arte
171 / 238
Arte
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
TORINOSETTE | Arte
172 / 238
Arte
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
173 / 238
Arte
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
174 / 238
Arte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
175 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
176 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
177 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
178 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
MATT MIGNANELLI ALLA LUCE GALLERY
"Grattan Street", monografica di Matt Mignanelli. Il titolo della mostra è una via di Brooklyn,
New York, che l'artista vede dal suo studio, un luogo che ha molto influenzato la sua
percezione sul paesaggio urbano e architettonico in cui vive e lavora. Il giovane Mignanelli è
stato sicuramente influenzato da Ellsworth Kelly, i cui dipinti hanno sempre ispirato una diffusa
sensazione di calma e tranquillità, la stessa silenziosa calma che probabilmente comunicano
ai visitatori i quadri monocromatici di Mignanelli: opere caratterizzate dalla contaminazione di
un'elegante visione architettonica del design nello spazio e una linearità frutto di luce ed
energia insieme. Nella serie di lavori monocromatici Mignanelli riesamina le continue
interazioni tra la luce e la superficie attraverso l'uso alternato di superfici riflettenti ed opache
alla continua ricerca di purezza e semplicità. L'eleganza e il minimalismo dei lavori crea una
sfida continua con la struttura della superficie in un'alternanza di forme bi e tridimensionali. In
mostra una serie di dipinti monocromi in bianco e nero. Orario: dal martedì al sabato
15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 22/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
179 / 238
Arte
NICO MINGOZZI DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Unbelievable Monsters", personale di Nico Mingozzi. Mingozzi lavora su stampe fotografiche
originali dei primi anni del secolo scorso, letteralmente appropriandosene, fagocitandole e
stravolgendone le immagini ed il messaggio. Il titolo della mostra si rifà ad un romanzo di
Chuck Palahniuk, "Invisible Monsters", una storia del genere on the road nella quale il
personaggio narrante è una ex modella privata di gran parte del volto da un colpo di fucile.
Stravolta dall'evento, è attraverso il suo nuovo aspetto, aberrante alla vista, che la
protagonista muta la percezione dell'immagine di se stessa, degli altri e la fruizione altrui del
suo aspetto. Allo stesso modo, i personaggi dei lavori di Nico Mingozzi diventano unbelievable
monsters nell'accezione di incredibili, ovvero non credibili nel loro essere terribilmente austeri
prima, e mostruosi dopo l'intervento dell'artista. Mingozzi altera prepotentemente l'identità dei
personaggi delle fotografie, ne sconvolge l'austerità, li rende bruti, bestiali ma li riporta presenti
a se stessi. Mingozzi dona loro una vita ed una realtà nuova, una sorta di dio pagano che ne
decide le sorti e la rinascita. Sono diverse le tecniche attraverso le quali Nico Mingozzi
sviluppa il lavoro ed ognuna di esse, seppur frutto di un gesto ossessivo, primordiale e
bulimico, ben interpreta le intenzioni dell'artista onnisciente/onnipotente e sono strumenti scelti
con cura chirurgica affinché emergano le nuove storie, quelle segrete, notturne, incestuose, da
tenere nascoste alla morale comune. Attraverso la frammentazione della stampa fotografica,
Mingozzi divide le famiglie, le coppie per poi riunirle talvolta attraverso i punti metallici della
pinzatrice, quasi punti di sutura grossolani a chiusura di cicatrici non più sanabili. Altre volte li
lega insieme con fili dipinti che sembrano corde, in un bondage consolatorio e doloroso, di
meccanismi umani fatti di vittime e carnefici all'interno dello stesso nucleo. Altre volte ancora
Mingozzi utilizza l'organo sessuale maschile per creare un trait d'union tra i protagonisti delle
fotografie, o le viscere scoperte e srotolate. L'artista sviluppa inoltre una particolare attenzione
per i volti, deturpandoli, incidendoli, graffiandoli, scarnificandoli. Gli occhi si moltiplicano,
urlano o supplicano il fruitore di "guardare oltre" lo stereotipo. Le bocche diventano quelle
vagine dentate di cui si occupò Sigmund Freud, le cui leggende lo psicanalista trovava
particolarmente corrispondenti alle sue teorie da ansia da castrazione. In mostra alcune
decine di stampe di piccolo formato ed anche un lavoro di grosse dimensioni proveniente dallo
sviluppo di una scansione di una fotografia rielaborata dall'artista e poi applicata su pannello.
Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle
19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 23/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
180 / 238
Arte
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
181 / 238
Arte
VALERIA AGOSTINELLI ALLO SPAZIO MOUV'
"Dipende da quello che riesci a fare delle cose", personale di Valeria Agostinelli. Valeria
Agostinelli espone a Torino una decina di oli su tela e sculture in carta. Opere di lungo corso,
approdate oggi alla loro stesura definitiva in seguito a un percorso di ricerca e crescita
individuale lento e intenso. I dipinti hanno come tema il corpo, soggetto storico che da sempre
Agostinelli dibatte con profondità nella propria arte e che oggi riconferma come
necessariamente centrale al proprio lavoro. Lo pone all'attenzione delle sue opere con toni
particolarmente maturi, rinunciando alla più agevole soggettività del corpo femminile e alle sue
espressioni stereotipate. Lo ritrae sfuggendo il nudo che già da anni considera emblema
troppo banale della condizione femminile e, ancora oltre, supera il confine dell'appartenenza
sessuata conducendo il suo messaggio al di sopra delle parti e liberandolo così da ogni
vincolo retorico. Quelle particolari difficoltà di relazione tra l'individuo ed il mondo esterno
divengono, secondo l'artista, il nucleo di una aggregazione trasversale al problema stesso. Si
crea fatalmente un'area empatica all'interno della quale il dialogo avviene su livelli diversi dalla
norma. Espressione di ciò, in'Terra bianca' (2005), dove i soggetti sono a tal punto integrati
cromaticamente nei propri paesaggi da divenire loro stessi terreno di vita. I medesimi soggetti
che oggi si stagliano in uno spazio monocromo, spesso piatto e indefinito come i fondi del
cinquecento fiammingo o dei ritratti tizianeschi, scuri di bitume, o quasi neri della terra di
Kassel, pronti a esaltare l'invenzione luministica di Caravaggio. Il forte contrasto tonale sbalza
le figure verso il pubblico di questo immaginario teatro, rendendoli finalmente interpreti della
propria esistenza, pronti a portarne i segni, ma non più da inermi testimoni. Senza alcuna
fretta compiono gesti di semplice relazione, blandamente femminili, sorpresi quasi
casualmente dal ritratto, spesso privi di volto e coperti da abiti poco connotati. Non si sforzano
di affascinare, consapevoli e autentici, ci appaiono senza filtri e strategie, tanto più difettosi
tanto più vividi. Se Man Ray dovette saldare sedici chiodi sulla piastra di un ferro da stiro per
annientare la sua funzione evidenziando così la pura forma, Agostinelli sceglie piuttosto delle
sottrazioni da operare al soggetto 'scarpe' per metterne a fuoco il tratto puramente
ornamentale. La prima funzione negata è quella del rispetto del numero dei piedi, le lascia
dispari e orfane, poi spesso toglie la suola, irrigidisce ed enfatizza le possibili componenti
materiche, le avvizzisce, le stradecora, le ubriaca di colore. E' affascinata dalla straordinaria
capacità delle scarpe di saper connotare con precisione chi le abbia scelte e usate. Attraverso
il loro stato di abbandono rende presente, nell'opera, il virtuale proprietario, evocandolo per
difetto. E' un'ulteriore forma del corpo, la meno presente, quella delle sue tracce, dei suoi
segni. Di quelle 'cose', siano esse incontri, oggetti o accadimenti, il cui personale utilizzo
sostanzia e distingue un'esistenza. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 24, escluso il lunedì. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
182 / 238
Arte
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
183 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
184 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
185 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
186 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
187 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
188 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
189 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
190 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
191 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
192 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
193 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
194 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
195 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che196
darà/al238
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
197 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
198 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
199 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
200 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
201 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
/ 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel202
Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
203 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Domenica 26 Aprile 2015
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
204 / 238
Arte
AVIGLIANA - INES DANIELA BERTOLINO ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Nel bosco incantato", dipinti di Ines Daniela Bertolino. Ines Daniela Bertolino si ripresenta al
pubblico con questa nuova personale esponendo una serie di opere pittoriche che
ripropongono alcuni dei temi più cari all'artista. "Nel bosco incantato", titolo della mostra,
rimanda esplicitamente a luoghi e atmosfere fiabesche, dove i protagonisti non sono fate o elfi,
stereotipi della narrazione fantastica, ma tangibili elementi della natura, per questo ancora più
affascinanti ed ermetici. Alberi e uccelli sono gli attori principali di questa "fiaba illustrata",
abitanti di luoghi dal fascino misterioso e puro. Orario: sabato e domenica dalle 15,00 alle
19,00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
AVIGLIANA - ALFREDO CIOCCA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
"Lungo le strade dei miei settant'anni", personale di Alfredo Ciocca. L'indagine pittorica di
Alfredo Ciocca si misura con la sua capacità di cogliere i vari aspetti del paesaggio, di definire
con una pennelata immediata le immagini che appartengono al suo mondo, di fissare un luogo
o una luce o, ancora, il trascorrere delle stagioni. Un dipingere, quindi, caratterizzato da un
rasserenante naturalismo e da una volontà di suggerire, di volta in volta, una chiave di lettura
di una realtà attentamente rivisitata. Dalla lezione di Dario Treves alle attuali tele si delineano
le diverse fasi dell'esperienza di Ciocca. E, così, un'ala assolata, un paesaggio innevato,
divengono il segno di una rinnovata adesione a quel paesismo di marca piemontese che è
giunto sino ai giorni nostri attraverso la freschezza narrativa di Reycend e le montagne di
Maggi, l'astigiano Manzone, il saluzzese Boetto e Solavaggione. E in tale angolazione si
identifica il clima di un'arte che è ricordo di giornate trascorse dinanzi a un declivio collinare
con le viti riarse dal sole o tra i boschi della Valsusa. In ogni caso, i quadri di Ciocca rivelano
un colore intriso di luce, una materia densa che si stamperà sulla superficie con armonia e
meditata espressività. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15:00-19:00; domenica e festivi
11:00-12:30 e 15:00-19:00. Info: [email protected] - [email protected] - http://artepervoi.it/
ore 16:30
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
TORINOSETTE | Arte
205 / 238
Arte
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
FRANCESCO BARBIERI ALLA SQUARE23 ART GALLERY
"Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri". La "terra di
nessuno" è un'area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un
tunnel, l'interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della
pittura dell'ex "scrittore di graffiti" Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l'artista ha
imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con
incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele.
Orario: lunedì-sabato 11-20, o su appuntamento. Info: 334.9980390 - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Massimo 45
MARIO GIAMMARINARO DA MUTABILIS
"Mare nero", personale di Mario Giammarinaro. Una serie di installazioni accomunate dall'uso
di una particolare materia che è il risultato della fusione di colle da legatoria, resine e pigmenti
industriali. Tra i lavori proposti, riuniti sotto il titolo "Mare nero", due opere inedite a
testimonianza della sua ricerca come punto di convergenza tra arte, natura e società. Orario:
da martedì a venerdì 15.30-19.30; sabato 10.30-13.00 e 15.30-19.30. Info: 347.1304979 [email protected] - www.mutabilislab.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via dei Mille 25/C
TORINOSETTE | Arte
206 / 238
Arte
"7EVEN SU 7EVEN" ALLA GALLERIA MOITRE
"7even su 7even", progetto di residenza che da tre edizioni coinvolge la realtà veneziana
Altolab e quella torinese Decifra nella promozione e ricerca di giovani professionisti del
contemporaneo che vogliono confrontarsi con gli spazi di Banchina Molini a Marghera, un
quartiere di ex magazzini dei Molini Marghera, vecchio rudere, monumento di archeologia
industriale che si specchia nella settecentesca laguna veneziana. "7even su 7even" nasce ad
Altolab nel 2012 da un idea degli artisti Matteo Vettorello e Valentina Calzavara che invitano
l'artista Francesca Arri a vivere 7 giorni all'interno degli spazi fatiscenti di Banchina Molini: un
ambiente acido, industriale, che rivive grazie a realtà eterogenee: tra motociclisti, laboratori del
vetro, chiesa gospel e studi d'artista, una palestra per le arti contemporanee che ha consentito
all'artista ospite di produrre tre nuove opere performative. Nel 2013 Altolab grazie alla
collaborazione con Decifra ospita il collettivo auroraMeccanica che produce un'opera
multimediale site specific e il workshop per giovani artisti A come Allucinazione B come Bugia
con i giovani Francesco Del Conte e il duo Macchieraldo/Palasciano. Nel 2014 i papercut di
Ufo5 scendono dai soffitti dei vecchi magazzini di Marghera insieme alle opere del workshop
?.C come la prima volta, dei giovanissimi artisti multimediali Dario Timpani e Simone Nota. La
Galleria Alessio Moitre ospita a Torino una mostra delle opere realizzate durante le prime tre
edizioni di "7even su 7even", insieme ad alcuni video report degli eventi presentati a Venezia
ad Altolab legati alla residenza. Altolab e Decifra stanno già preparando l'edizione 2015, che
vedrà protagonisti del workshop per giovani artisti Anna Ippolito, Artsiom Parchynski e Marzio
Zorio. In collaborazione con la galleria Weber e Weber e la galleria Van Der. Orario: mercoledìsabato 16-19. Info: www.galleriamoitre.com - [email protected] - 340.5172587 338.1426301
fino al 30/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37 bis
RENATO SABATINO DA FRANZ PALUDETTO
Personale di Renato Sabatino. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
CHIERI - BRUNO CANTINO DI REINO ALLA CAFFETTERIA VICTOR 37
"Emozioni", personale di Bruno Cantino di Reino. Orario: tutti i giorni dalle 7,30 alle 21. Chiuso
domenica. Info: 340.7145624
fino al 02/05/2015
ore 07:30
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 37/C
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
207 / 238
Arte
IVREA - GIUSI BERGANDI E EBE TIRASSA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Giusi Bergandi ed Ebe Tirassa a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ www.castellodisale.it/castello-sale-ivrea.html
fino al 02/05/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
208 / 238
Arte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
209 / 238
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
IROS MARPICATI AL MUSEO MIIT
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la
mostra: "Iros Marpicati: la costruzione della grandezza umana", dedicata a uno degli artisti
contemporanei più interessanti e visionari del panorama internazionale. La mostra è corredata
dal catalogo edito dal Museo MIIT, con testi critici di Guido Folco, Direttore del Museo MIIT,
Luca Beatrice e Claudio Strinati. In mostra, una trentina di opere realizzate dagli anni Duemila
ad oggi dall'artista di Brescia. Orario: da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30. Info:
011.8129776 - www.museomiit.it - [email protected]
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Corso Cairoli 4
TORINOSETTE | Arte
210 / 238
Arte
GABRIELE BRUCCERI ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Abissale", personale di Gabriele Brucceri. Il titolo della mostra riporta mentalmente alle
profondità marine, a zone della superficie oceanica dove solo poche specie animali sono
riuscite ad adattarsi e a vivere. In questo stato di condizione proibitiva e di solitudine, dove la
realtà appare sospesa, si collocano le opere di Gabriele Brucceri (1982), a metà strada tra
rappresentazione e astrazione, di fronte a una realtà non del tutto effettiva. Le opere
dell'artista propongono una dimensione onirica, sogni ed emozioni irrazionali che prendono
forma attraverso la frammentazione del tempo e le scomposizioni organiche dei diversi
elementi per effetto del colore, della materia e della luce. Come a causa di un disturbo visivo, i
contorni delle figure si dissolvono e si liquefano; si individua una sorta di solitudine dell'uomo e
di adattamento delle diverse specie animali a situazioni fuori del loro controllo, ai cambiamenti,
così come accade in natura nell'acqua. In questa alterazione del dato reale l'artista immortala il
cambiamento della luce, crea attraverso il mezzo pittorico legami tra tempo, spazio e
narrazione; dà vita a metamorfosi inattese e offre allo sguardo del pubblico una realtà
suddivisa in termini di superfici stratificate. Nei suoi lavori Brucceri registra la trasparenza delle
forme, utilizzando a volte colori sgargianti, altre il bianco e nero; disegna il rapporto tra il
soggetto e la sua identità. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 [email protected] - www.operescelte.com. Prorogata fino al 9 aprile.
fino al 09/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
TORINOSETTE | Arte
211 / 238
Arte
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
PIER PAOLO BADOGLIO ALLA GALLERIA FIAF
"Omaggio a Pier Paolo Badoglio". Nato nel 1923 a Torino dove ha sempre vissuto, di
professione impiegato, Badoglio si avvicina alla fotografia all'inizio degli anni '60. Nel 1962, su
invito di Renzo Muratori, aderisce alla sezione fotografica del Centro Culturale FIAT, diretta da
Rinaldo Prieri. Durante la sua lunga carriera ha praticato un po' tutti i generi fotografici,
eccellendo in particolare nel ritratto e figura e raccogliendo numerosi premi in manifestazioni
nazionali e internazionali, tanto da meritare le onorificenze di AFIAP nel 1966 e EFIAP nel
1977. Nel 1976 viene nominato Segretario della Commissione Artistico-Culturale della FIAF e,
successivamente, direttore della Fototeca Nazionale, carica che lo impegnerà con ammirevole
dedizione per oltre vent'anni, raccogliendo, schedando e archiviando oltre 30.000 immagini.
Per la serietà con cui ha svolto il suo compito, la FIAP lo insignisce del titolo di ESFIAP. Muore
nel 2012. Orario: dal lunedì al giovedì 9,30-12,30 e 14,30-17,00; venerdì 9,30-12,30. Info:
011.5629479 - www.galleriafiaf.org
fino al 15/05/2015
ore 21:00
Torino
Via Pietro Santarosa 1
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
212 / 238
Arte
CARMAGNOLA - "SEGNI E SEGNALI DEL TEMPO" A PALAZZO LOMELLINI
"Segni e segnali nel tempo", collettiva a cura di Elio Rabbione. In mostra lavori di Roberto
Bruno, Pietrina Cau, Flaviana Chiarotto, Mariella Franchi, Luca Maria Marin, Caterina Massa,
Marisa Montesissa, Giorgio Pasquali, Paolo Pirrone, Daniela Savio, Carmen Spigno e Bruno
Stizzoli. Orario: giovedì, venerdì, sabato 15,00-18,00; domenica 10,00-12,00 e 15,00-18,00.
Ingresso gratuito. Info: www.palazzolomellini.com - 011.9724238
fino al 17/05/2015
ore 18:00
Carmagnola (TO)
Piazza Sant'Agostino 17
MATT MIGNANELLI ALLA LUCE GALLERY
"Grattan Street", monografica di Matt Mignanelli. Il titolo della mostra è una via di Brooklyn,
New York, che l'artista vede dal suo studio, un luogo che ha molto influenzato la sua
percezione sul paesaggio urbano e architettonico in cui vive e lavora. Il giovane Mignanelli è
stato sicuramente influenzato da Ellsworth Kelly, i cui dipinti hanno sempre ispirato una diffusa
sensazione di calma e tranquillità, la stessa silenziosa calma che probabilmente comunicano
ai visitatori i quadri monocromatici di Mignanelli: opere caratterizzate dalla contaminazione di
un'elegante visione architettonica del design nello spazio e una linearità frutto di luce ed
energia insieme. Nella serie di lavori monocromatici Mignanelli riesamina le continue
interazioni tra la luce e la superficie attraverso l'uso alternato di superfici riflettenti ed opache
alla continua ricerca di purezza e semplicità. L'eleganza e il minimalismo dei lavori crea una
sfida continua con la struttura della superficie in un'alternanza di forme bi e tridimensionali. In
mostra una serie di dipinti monocromi in bianco e nero. Orario: dal martedì al sabato
15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 22/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
213 / 238
Arte
NICO MINGOZZI DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Unbelievable Monsters", personale di Nico Mingozzi. Mingozzi lavora su stampe fotografiche
originali dei primi anni del secolo scorso, letteralmente appropriandosene, fagocitandole e
stravolgendone le immagini ed il messaggio. Il titolo della mostra si rifà ad un romanzo di
Chuck Palahniuk, "Invisible Monsters", una storia del genere on the road nella quale il
personaggio narrante è una ex modella privata di gran parte del volto da un colpo di fucile.
Stravolta dall'evento, è attraverso il suo nuovo aspetto, aberrante alla vista, che la
protagonista muta la percezione dell'immagine di se stessa, degli altri e la fruizione altrui del
suo aspetto. Allo stesso modo, i personaggi dei lavori di Nico Mingozzi diventano unbelievable
monsters nell'accezione di incredibili, ovvero non credibili nel loro essere terribilmente austeri
prima, e mostruosi dopo l'intervento dell'artista. Mingozzi altera prepotentemente l'identità dei
personaggi delle fotografie, ne sconvolge l'austerità, li rende bruti, bestiali ma li riporta presenti
a se stessi. Mingozzi dona loro una vita ed una realtà nuova, una sorta di dio pagano che ne
decide le sorti e la rinascita. Sono diverse le tecniche attraverso le quali Nico Mingozzi
sviluppa il lavoro ed ognuna di esse, seppur frutto di un gesto ossessivo, primordiale e
bulimico, ben interpreta le intenzioni dell'artista onnisciente/onnipotente e sono strumenti scelti
con cura chirurgica affinché emergano le nuove storie, quelle segrete, notturne, incestuose, da
tenere nascoste alla morale comune. Attraverso la frammentazione della stampa fotografica,
Mingozzi divide le famiglie, le coppie per poi riunirle talvolta attraverso i punti metallici della
pinzatrice, quasi punti di sutura grossolani a chiusura di cicatrici non più sanabili. Altre volte li
lega insieme con fili dipinti che sembrano corde, in un bondage consolatorio e doloroso, di
meccanismi umani fatti di vittime e carnefici all'interno dello stesso nucleo. Altre volte ancora
Mingozzi utilizza l'organo sessuale maschile per creare un trait d'union tra i protagonisti delle
fotografie, o le viscere scoperte e srotolate. L'artista sviluppa inoltre una particolare attenzione
per i volti, deturpandoli, incidendoli, graffiandoli, scarnificandoli. Gli occhi si moltiplicano,
urlano o supplicano il fruitore di "guardare oltre" lo stereotipo. Le bocche diventano quelle
vagine dentate di cui si occupò Sigmund Freud, le cui leggende lo psicanalista trovava
particolarmente corrispondenti alle sue teorie da ansia da castrazione. In mostra alcune
decine di stampe di piccolo formato ed anche un lavoro di grosse dimensioni proveniente dallo
sviluppo di una scansione di una fotografia rielaborata dall'artista e poi applicata su pannello.
Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle
19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 23/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
214 / 238
Arte
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
215 / 238
Arte
VALERIA AGOSTINELLI ALLO SPAZIO MOUV'
"Dipende da quello che riesci a fare delle cose", personale di Valeria Agostinelli. Valeria
Agostinelli espone a Torino una decina di oli su tela e sculture in carta. Opere di lungo corso,
approdate oggi alla loro stesura definitiva in seguito a un percorso di ricerca e crescita
individuale lento e intenso. I dipinti hanno come tema il corpo, soggetto storico che da sempre
Agostinelli dibatte con profondità nella propria arte e che oggi riconferma come
necessariamente centrale al proprio lavoro. Lo pone all'attenzione delle sue opere con toni
particolarmente maturi, rinunciando alla più agevole soggettività del corpo femminile e alle sue
espressioni stereotipate. Lo ritrae sfuggendo il nudo che già da anni considera emblema
troppo banale della condizione femminile e, ancora oltre, supera il confine dell'appartenenza
sessuata conducendo il suo messaggio al di sopra delle parti e liberandolo così da ogni
vincolo retorico. Quelle particolari difficoltà di relazione tra l'individuo ed il mondo esterno
divengono, secondo l'artista, il nucleo di una aggregazione trasversale al problema stesso. Si
crea fatalmente un'area empatica all'interno della quale il dialogo avviene su livelli diversi dalla
norma. Espressione di ciò, in'Terra bianca' (2005), dove i soggetti sono a tal punto integrati
cromaticamente nei propri paesaggi da divenire loro stessi terreno di vita. I medesimi soggetti
che oggi si stagliano in uno spazio monocromo, spesso piatto e indefinito come i fondi del
cinquecento fiammingo o dei ritratti tizianeschi, scuri di bitume, o quasi neri della terra di
Kassel, pronti a esaltare l'invenzione luministica di Caravaggio. Il forte contrasto tonale sbalza
le figure verso il pubblico di questo immaginario teatro, rendendoli finalmente interpreti della
propria esistenza, pronti a portarne i segni, ma non più da inermi testimoni. Senza alcuna
fretta compiono gesti di semplice relazione, blandamente femminili, sorpresi quasi
casualmente dal ritratto, spesso privi di volto e coperti da abiti poco connotati. Non si sforzano
di affascinare, consapevoli e autentici, ci appaiono senza filtri e strategie, tanto più difettosi
tanto più vividi. Se Man Ray dovette saldare sedici chiodi sulla piastra di un ferro da stiro per
annientare la sua funzione evidenziando così la pura forma, Agostinelli sceglie piuttosto delle
sottrazioni da operare al soggetto 'scarpe' per metterne a fuoco il tratto puramente
ornamentale. La prima funzione negata è quella del rispetto del numero dei piedi, le lascia
dispari e orfane, poi spesso toglie la suola, irrigidisce ed enfatizza le possibili componenti
materiche, le avvizzisce, le stradecora, le ubriaca di colore. E' affascinata dalla straordinaria
capacità delle scarpe di saper connotare con precisione chi le abbia scelte e usate. Attraverso
il loro stato di abbandono rende presente, nell'opera, il virtuale proprietario, evocandolo per
difetto. E' un'ulteriore forma del corpo, la meno presente, quella delle sue tracce, dei suoi
segni. Di quelle 'cose', siano esse incontri, oggetti o accadimenti, il cui personale utilizzo
sostanzia e distingue un'esistenza. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 24, escluso il lunedì. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
216 / 238
Arte
BORGARO - FABRIZIO FRASSA ALL'HOTEL ATLANTIC
Personale di Fabrizio Frassa. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18,30. Info:
335.6408475 - 338.2406157 - www.hotelatlantic.com - [email protected]
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Borgaro (TO)
Via Lanzo 163/165
LARA FAVARETTO ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
"Redefine", quarta personale di Lara Favaretto con Franco Noero e prima mostra concepita
dall'artista per gli spazi di via Mottalciata. Il progetto espositivo si snoda intorno a quattro
nuclei di opere che entrano in risonanza tra loro pur mantenendo una piena autonomia formale
e concettuale. Come spesso accade nel lavoro dell'artista, a essere chiamati in causa sono i
concetti di tempo, traccia e memoria, messi in discussione attraverso un procedimento di
rinegoziazione semantica che ne mette in luce i caratteri di ambiguità e instabilità. Significativa
in questo senso è la scelta dell'artista di "tornare" a distanza di tre anni su uno dei suoi lavori
più importanti, intensi e poetici - il quarto episodio della serie dei Momentary Monument realizzato nel 2012 a Kassel in occasione di dOCUMENTA (13). I nove elementi in cemento
presenti in mostra sono infatti calchi dell'ingombro di alcuni oggetti che Favaretto aveva
prelevato da un ammasso che lei stessa aveva disposto in modo da formare un immenso
paesaggio di ferraglie precedentemente selezionate in alcune discariche della città tedesca.
Gli oggetti prelevati erano stati quindi esposti su plinti in una stanza dall'allestimento museale,
non lontana dalla monumentale catasta di ferraglia, per poi essere smaltiti alla fine della
rassegna. I cementi, pensati in origine per sostituire fisicamente i ferri prelevati dal cumulo,
diventano reliquie moderne di oggetti qualsiasi, scelti dall'artista per essere salvati dall'oblio.
Disposti in modo ordinato in una porzione del pavimento della galleria i cementi assumono una
nuova valenza scultorea che ripropone, amplificandola, la questione della loro provvisorietà e
della loro ambivalente relazione con gli oggetti originali e con lo spazio (o tempo) da essi
occupato. A fare da contraltare alla solidità e alla maestosità dei cementi, nello spazio centrale
della galleria vengono presentati per la prima volta tre lavori inediti, tavoli in legno sui quali
l'artista è intervenuta riempiendo con polvere d'oro i fori e i camminamenti nascosti creati in
precedenza dai tarli. Come in una reazione alchemica i tavoli, destinati nel tempo a essere
letteralmente divorati dagli insetti, vengono così sottratti all'inesorabile processo di
decadimento entrando in una dimensione temporale sospesa e incantata. Si muove su un
terreno analogo il trittico 032-212, ultimo lavoro di una serie iniziata nel 2010. L'artista
interviene su dipinti abbandonati o trovati ricoprendoli interamente di lana e agendo in modo
più o meno netto sul grado di visibilità delle tele, alle quali assegna successivamente un titolo
che corrisponde al codice pantone del colore della lana impiegata per il rivestimento.
Recuperando e archiviando dipinti per lo più anonimi e celandone in parte il contenuto visivo,
Favaretto esercita su questi quadri una duplice azione di protezione e occultamento. Come già
accaduto per Di Blasi R7, lavoro realizzato in occasione della personale al MoMA PS1 nel
2012, l'artista realizza un esuberante intervento site-specific - Citroen LNA - che prende il
nome dal veicolo - in questo caso un'automobile - da lei utilizzato per lasciare un segno
tangibile, quasi pittorico, sulle pareti dello spazio espositivo. Le tracce e le ammaccature sui
muri evocano la ripetizione allo stesso tempo ossessiva e ludica di un'azione che - nonostante
l'elevato potenziale distruttivo - crea un legame visivo e armonico tra i lavori in mostra. Orario:
lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento.
Info: 011.882208 - [email protected] - www.franconoero.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
217 / 238
Arte
EVA FRAPICCINI DA ALBERTO PEOLA
"Selective Memory | Selective Amnesia", personale di Eva Frapiccini. La ricerca artistica di
Frapiccini indaga l'influenza e la permanenza dei condizionamenti politici e culturali nei
processi di creazione del ricordo. Spesso i suoi lavori nascono dalla conoscenza ed
esperienza personale di Paesi stravolti da eventi politici, per indagare il tema dell'identità e le
sue forme invisibili di espressione. Nella mostra "Selective Memory | Selective Amnesia",
l'artista esplora il processo di sedimentazione e rimozione del ricordo, partendo dalle riflessioni
del neurologo e filosofo Israel Rosenfield nel suo The Invention of Memory. Secondo
Rosenfield, gli input sensoriali sono per tutti condizione necessaria per la costruzione del
ricordo, mentre varia il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e trasformate, il
significato che ad esse viene attribuito. La memoria è un dispositivo dinamico, in quanto
soggetta ad aggiornamenti e modifiche che rispecchiano il susseguirsi degli eventi e delle
esperienze, per essere funzionale al vivere quotidiano. Nel processo cognitivo le emozioni
giocano un ruolo decisivo per la registrazione del ricordo, mentre le narrazioni successive lo
decostruiscono e ricostruiscono all'infinito. Nello stesso modo Frapiccini utilizza il metodo di
raccolta e trasformazione di documenti, rielaborando per la prima volta il suo archivio
fotografico. In "Velluto" (Velvet, 2015) l'artista realizza una serie di immagini lavorando su
porzioni di fotografie, alla ricerca di tasselli di colore indefinito. Il documento si spoglia così del
suo contesto spazio-temporale per divenire puro ricordo emozionale, puro colore in divenire.
"Lamine" (Foils, 2015) è un'installazione-archivio composta da 8 fotografie realizzate da
Frapiccini in differenti anni e viaggi tra l'Europa, l'India, il Medio Oriente e l'America Latina. La
chiave di lettura è l'atmosfera sospesa tra luoghi difficili da decifrare, frutto di una ricerca
continua, orientata in più direzioni, sul potere evocativo e significante dell'immagine. Armadi
ormai vuoti di camere di hotel, separé testimoni di incontri, binari interrotti, spiagge isolate del
Medio Oriente convivono per trasportare lo spettatore in uno scenario dal sapore a volte noir,
a volte surreale, dove la vicenda sembra svilupparsi in molteplici direzioni, in un'atmosfera di
una deriva continua. "Golden Jail. Discovering Subjection (Prigione Dorata. Scoprendo la
Sudditanza)" è una serie di fotografie su carta cotone, arrotolate e sovrapposte. Il lavoro è
stato realizzato dall'artista in seguito alle residenze al Cairo e in Bahrein tra il 2012 e il 2014.
Con l'intervento manuale sulla stampa fotografica, Frapiccini mette in atto un processo che
rimanda alla cancellazione e al trasformismo operato dal potere per preservare se stesso, con
particolare riferimento a due Paesi investiti dalla Primavera araba, il Bahrein e l'Egitto. La
cancellazione in Bahrein si riflette in vari ambiti: le aree più antiche e coltivabili vengono
distrutte, le scritte di protesta sui muri coperte con vernice nera, gli oppositori della dittatura
scompaiono o sono in carcere, dopo le proteste del 2011. Le tre opere riferite al piccolo regno
arabo sono arrotolate per nascondere parte dell'immagine, a sottolineare l'assenza di libertà di
espressione. Nelle due opere riferite all'Egitto le immagini si sovrappongono, alludendo al
trasformismo come pratica politica: il rovesciamento delle sentenze giudiziarie, il cambio di
governi, l'uso di piazza Tahrir, che ha disarmato di senso ogni forma di protesta, svelano
l'identità immutata delle classi sociali al potere prima e dopo la rivoluzione. Orario: da martedì
a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 [email protected] - www.albertopeola.com
fino al 30/05/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
218 / 238
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
219 / 238
Arte
TORRE PELLICE - PAOLO PASCHETTO ALLA FONDAZIONE CENTRO CULTURALE
VALDESE
"Paolo Paschetto 1903-1910. Gli anni della formazione" Opere dall'Archivio Paolo Paschetto:
oltre cinquanta opere dell'artista eseguite durante gli anni del suo apprendistato. Orario:
giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18 o su prenotazione in caso di gruppi allo
0121.932179. Ingresso libero.
fino al 31/05/2015
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Beckwith 3
AVIGLIANA - GIORGIO FLIS ALL'HOTEL CHALET DEL LAGO
Personale di Giorgio Flis. Ingresso libero. Chiuso il martedi. Info: www.hotelchaletdellago.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Via Monginevro 26
SILVANO PUPELLA ALLA MIRAFIORI GALERIE
"Astrazioni Metropolitane", personale di Silvano Pupella a cura di Carlotta Canton (Galleria
Davico Arte). Chi osserva con interesse le strisce blu dei parcheggi o quelle per la sosta degli
autobus o l'irregolarità dei sanpietrini? Silvano Pupella ha imparato a soffermarsi su quanto in
genere consideriamo così privo di interesse da non notarlo nemmeno. Così, con gli occhi
puntati sulla strada e sui marciapiedi di Torino, Milano e Parigi cattura i colori dell'asfalto,
piccoli particolari invisibili ai più. Lui, invece, sa cogliere dettagli apparentemente banali che in
modo inatteso prendono vita nella "mostra Astrazioni Metropolitane" allestita presso la Mirafiori
Galerie in collaborazione con la Galleria Davico Arte, con la direzione artistica di Carlotta
Canton. Per Silvano Pupella la fotografia è la creazione di forme inaspettate grazie alla visione
inusuale degli oggetti della quotidianità urbana. Un approccio perfettamente rappresentato
dagli scatti a colori della serie Street Art, espressione di una ricerca di arte metropolitana
"casuale" che si traduce in contrasti, colore e materia in un gioco di cromie curiose e, spesso,
sorprendenti. «Sono andato alla ricerca dell'arte urbana involontaria, delle geometrie che si
creano spontaneamente sull'asfalto - dichiara Silvano Pupella -. Mi affascinano le forme
astratte, le composizioni inesistenti, le geometrie fantasma». Accanto a questi scatti, in
esposizione alla Mirafiori Galerie anche le fotografie della serie in bianco e nero Frammenti
Urbani che colgono forme improbabili grazie, questa volta, a dettagli come i sassi arrotondati
di Parco Dora, i fili della luce, una vetrata in frantumi o le rastrelliere per le biciclette. Orario:
dal lunedì al venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-19.30; domenica 9.30-13.00 e 15.00-19.30. Info:
motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cattaneo
TORINOSETTE | Arte
220 / 238
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
221 / 238
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
222 / 238
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
223 / 238
Arte
FRANCESCO GENNARI ALLA GAM
Prosegue "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l'edizione
2015 intitolata "Possibilità", pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di
cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Il secondo appuntamento con Francesco Gennari
è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza
e Costituzione nell'ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima
edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della
Liberazione. Per Vitrine Francesco Gennari presenta "Autoritratto come notte", 2013, un'opera
con cui l'artista riassume un'affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una
dichiarazione d'identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte
dell'universo. Senza una collocazione spazio - temporale definita, "Autoritratto come notte"
suscita nell'osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo
invitando a immergersi in una dimensione universale, in un'immagine al contempo sia
personale e misteriosa sia comune e familiare. Nella fotografia dotata di forza scultorea e
pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo
stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della
ritrattistica classica così come dell'autoritratto romantico. L'immagine silenziosa racchiude
sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell'utopia del mantello stellato di un mago così
come nella quotidianità del loden blu. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria
chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito
ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
224 / 238
Arte
JIM DINE ALLA GAM
Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo "Surprise", che la GAM dedica ad
aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima
volta l'attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine
(Cincinnati, USA, 1935). Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti
personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda
mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene "Betty", un
dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi
di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a
fianco di "Fred Astaire e Ginger Rogers" del 1961, un'altra opera di Dine anch'essa di
collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli
anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti. Oltre a quella di Dine, nel 1965
Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene "Orange Car
Crash" delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare
declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l'interesse di Dine per gli
oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a
New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele,
direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno. L'oggetto comune
diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche
che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come
esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato
internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta. Surprise è un ciclo di appuntamenti che
la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è
costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a
contesti extra?artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione
sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni. L'edizione 2015
di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.
Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni
permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 |
gamtorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
225 / 238
Arte
MASSIMO GHIOTTI ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Esprit de géométrie", mostra dello scultore Massimo Ghiotti, a cura di Vincenzo Gatti. In
mostra opere di piccole e medie dimensioni, realizzate prevalentemente in acciaio inossidabile
o in acciaio colorato o patinato: una parte è realizzata attraverso l'utilizzo di un solido, ricavato
in barre modulari con un taglio di assoluta precisione, unite con saldatura a filo continuo,
perfetta e praticamente invisibile. La costruzione avviene, quindi, "per via di porre". Fanno
parte della serie "Sculture modulari urbane". Sono altresì esposte alcune sculture realizzate
con altro modulo, come "Obliqua", altre che utilizzano il motivo del cerchio come "Rotante",
"Hommage a Mondrian" e "Valva"; inoltre, a testimonianza del versante monumentale della
ricerca di Ghiotti, viene presentato il bozzetto per l'opera "Contrappunto", realizzata in putrelle
d'acciaio verniciate rosso fuoco, a lungo presente in Piazza Castello a Torino e oggi
definitivamente in un giardino della città. In mostra saranno esposti, per la prima volta a
Torino, nuovi lavori realizzati con interventi su lastre di acciaio inossidabile: il serrato dialogo
con la materia che contraddistingue le più note opere dell'artista, qui si stempera e distende
nei colori vivi e vibranti, animati dai mutevoli riflessi sul fondo, mutevoli secondo il punto di
visione e l'incidenza della luce; il tutto scandito da interventi geometrici e prospettici
nettamente emergenti. "Oltre le apparenze - sopra al mondo delle idee", è il titolo che li
accomuna (con distinzioni di serie e numeri). Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e
15.30-19.30. Info: [email protected] | 011.19771755 |
www.fondazionebottarilattes.it
fino al 13/06/2015
ore 18:30
Torino
Via della Rocca 37
PABLO PICASSO DA ELENA SALAMON
"Pablo Picasso - La fierezza del predatore", stampe originali di Pablo Picasso. Oltre cinquanta
stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi
artistici del Maestro: l'espressionismo giovanile, il malinconico "periodo blu" e il più gioioso
"periodo rosa", il cubismo analitico prima e Tra le opere in esposizione: l'acquaforte originale
"Les Pauvres" del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si
impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie "Les saltimbanques" di cui
l'opera è uno dei migliori esemplari; "Dora Maar assise" (1942) il ritratto della fotografa Dora
Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la
scomposizione dei piani tipica del cubismo; "Una coppia osserva un quadro" (1966) dichiarato
omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto "El Conde de Orgaz"; la famosa colomba
di Picasso, soggetto che l'artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in
esposizione da "Colombe volant (arc en ciel)" del 1952 dove la colomba sembra letteralmente
attraversare l'arcobaleno ad ali spiegate. Infine, alcuni dei trentadue disegni di volti, come
"Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice", che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno
del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo. Orario: martedì, mercoledì, venerdì
dalle ore 15:00 alle ore 19:00, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00, lunedì chiuso,
altri orari su appuntamento. Info: 011.7652619 - 339.8447653 - [email protected] www.elenasalamon.com
fino al 13/06/2015
ore 15:00
Torino
Piazzetta IV Marzo
TORINOSETTE | Arte
226 / 238
Arte
"HOLY MISTERY" ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO
"Holy MisterY", mostra di arte contemporanea organizzata in occasione dell'Ostensione della
Sacra Sindone 2015 dall'Arcidiocesi di Torino in collaborazione con Exhibitioff e l'Associazione
subalpina di cultura e volontariato, con il patrocinio del Comitato organizzatore
dell'Ostensione. Risiede forse nel titolo la chiave d'interpretazione di questa mostra: Holy
MisterY, ovvero Santo Signore (Holy Mister) oppure Sacro Mistero (Holy Mystery), giocando
su una sottile assonanza di parole straniere. L'allestimento comprende oltre 40 opere di artisti
internazionali: Revered E. Acres, P. Albertelli, C. Badelita, V. Berruti, M. Borrelli, G. Botta,
Bounty Killart, J. Carrol, D. Catalli, C. Ceccherini, E. Cerutti, D. Coltro, F. Delia, P. Delle
Monache, C. D'Oria, A. Demetz, A. Eccel, A. Fanelli, F. Ferzini, H. Fletcher, S. Galeotti, G.
Garbolino, A. Gioiello, P. Grassino, I. Kabakov, N. Goldin, K. Sato, R. Kusterle, B. Lucca, C.
Margaroli, Mario Merz, Marisa Merz, P. Mesa Capella, F. Nonino, P. Peroni, L. Pozzi, G.
Rubbio, S. Saccomandi, D. Scroppo, F. Squatriti, A. Stefanato, S. Tomaino, A. Uda, N.
Valente, F. Viale, J. Vallance, B. Viola, e 15 madonnari. Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle
18.30. Ingresso gratuito. Info: www.exhibitioff.it - [email protected] www.congressisantovolto.com
fino al 19/06/2015
ore 17:00
Torino
Via Borgaro 1
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
GRUGLIASCO - "EMOZIONI MUSICALI SU FOTOGRAFIA" AL PARCO CULTURALE LE
SERRE
Il Fotoclub "La Gru" Grugliasco presenta la mostra "Emozioni Musicali su Fotografia" dai
concerti "Le quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Dodici autori in primavera: Pier Carlo e
Riccardo Abba, Giorgio Bernardinello, Giancarlo Cesare, Felice De Ruvo, Vincenzo Di Caro
ed Eleonora Guarlotti, Lia Miniati, Luca Pochettino, Ugo Raimondo, Angelo Schirru e Simone
Siviero. La mostra rientra nel progetto annuale delle 4 mostre (una per ogni stagione) che si
svolgono nella sede di Musicainsieme in via Battisti, all'interno del Parco culturale Le Serre.
L'associazione musicale grugliaschese Musica Insieme ha scelto per quest'anno di
caratterizzare i suoi corsi sul compositore Vivaldi. Da qui è nata l'idea di dedicare 4 mostre in
onore delle quattro stagioni di Vivaldi, una per ogni stagione. Dopo l'inverno è l'ora della
primavera. Orario: dal lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12. Ingresso gratuito.
fino al 20/06/2015
ore 09:00
Grugliasco (TO)
Via Battisti
TORINOSETTE | Arte
227 / 238
Arte
PAUL THOREL DA GUIDO COSTA PROJECT
"Tapestries", personale di Paul Thorel. La mostra raccoglie tre grandi opere della produzione
più recente dell'artista italo-francese, realizzate per la galleria nel corso degli ultimi due anni.
Sono tre arazzi di dimensioni imponenti, squisitamente tessuti nelle Fiandre a partire da tre
paesaggi digitali conservati nell'archivio dell'artista. Da sempre interessato all'oltrepassamento
dei limiti del territorio fotografico tradizionale, Paul Thorel può essere considerato un
precursore del trattamento digitale dell'immagine, metodo da lui percorso fin dai primi anni '80.
Pittore di formazione, Paul Thorel inizia a lavorare con la tecnologia digitale nei laboratori RAI
di Torino, orientandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di paesaggio. I suoi scatti
primari, elaborati tramite programmi dedicati, diventano elementi di una vertiginosa
manipolazione spesso dagli esiti astratti. Un'ossessione generativa e proliferante, declinata in
formati svariati e inconsueti, talvolta riportata su materiali propriamente non fotografici. Dalle
imponenti gigantografie di kouroi, presentate nel 2003 al Museo Archeologico di Napoli,
attraverso gli esperimenti di patterns su carte speciali (come le recentissime tappezzerie del
2014), fino alla sintesi tra fotografia e pittura, sperimentata nelle serie sui pigmenti naturali
(sempre del 2014), l'artista è infine approdato ad un nuovo territorio espressivo, dalla storia
nobile e antica, come l'arazzeria. "Tapestries" propone tre esempi di arazzo digitale, nati da
files distillati ed elaborati al computer, e quindi trasferiti per la loro realizzazione finale su telai
a controllo numerico di ultimissima generazione. Il risultato, straordinario nella sua complessità
di fattura e per la ricca gamma di cromatismi e soluzioni materiche messe in atto, è un perfetto
esempio di come si possa coniugare la tradizione fotografica più antica con l'estrema
modernità dei supporti, dei materiali e delle soluzioni interpretative. Sono lavori dal grande
respiro ideale, più che decorativo, capaci di trasformare la galleria in un'inedita caverna del
bello intelligibile. In occasione della mostra torinese, oltre agli arazzi, verrà anche presentato al
pubblico un portfolio in dieci esemplari che racchiude le tre immagini divenute arazzo,
stampate però su carta Hahnemühle. Tapestries sarà aperta al pubblico torinese fino alla fine
di giugno 2015. Orario: dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Info: 011.8154113 www.guidocostaprojects.com - [email protected]
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 24
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
228 / 238
Arte
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
229 / 238
Arte
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
TORINOSETTE | Arte
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che230
darà/al238
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
231 / 238
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
232 / 238
Arte
"LA SINDONE E L'IMPRONTA DELL'ARTE" ALLA GALLERIA IN ARCO
La galleria In Arco propone - in concomitanza con l'ostensione del sacro lino nel Duomo di
Torino - "La Sindone e l'impronta dell'Arte", una selezione di opere di artisti contemporanei
espressamente realizzate per l'occasione. La mostra, già esposta nelle sale del Museo Civico
di Sansepolcro con i grandi capolavori di arte antica ivi custoditi, si inserisce nell'ambito di una
programmazione già consolidata per la sensibilizzazione e la diffusione dei linguaggi della
cultura contemporanea. Curata da Demetrio Paparoni, comprende opere di Francesco
Clemente, Helgi Fridjonsson, Daniele Galliano, Rafael Megall, Tony Oursler, Mimmo Paladino,
Nicola Samorì e Wang Guangyi. Questa rassegna trae spunto da un tema enigmatico come
quello della sacra Sindone, il telo su cui risultano impresse misteriosamente (e forse
miracolosamente) le forme di un uomo morto in croce, che per molti studiosi e la quasi totalità
dei credenti è Gesù. Secondo la tradizione nel sudario è indelebilmente impressa l'immagine
del Cristo tormentato dalla Passione, nell'attimo in cui il suo corpo si libera dal lenzuolo e
abbandona la vita, diventando energia e raggio. Questo antichissimo lino - studiato ed
ispezionato per anni da teologi, scienziati, storici ed anche letterati - si può per certi versi
anche interpretare come un oggetto d'arte, in quanto immagine impressa sulla tela; se pure
realizzata in modo del tutto naturale e apparentemente spiegabile, si direbbe un'autentica
emanazione di energia, come una grande opera d'arte. La Sindone è infatti un'immagine
iconica della cultura cristiana e in quanto reliquia è stata periodicamente esposta al pubblico
per essere venerata dai credenti, ma anche guardata con trepidante ammirazione e con
stupore dai più dubbiosi sulla sua autenticità. Non sembra dunque provocatorio che da una
"impronta" - misteriosa per la scienza, ma sacra per chi crede - possano generarsi per osmosi
altre "impronte" artistiche, altri segni, altre rappresentazioni. Rapportandosi al tema del
trascendente nell'arte contemporanea le opere degli artisti presenti in mostra interagiscono
con questo enigma, sul tema della Sindone e la Resurrezione, la morte e la promessa di vita
eterna. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com - [email protected]
fino al 11/07/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
TORINOSETTE | Arte
233 / 238
Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
234 / 238
Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GINA PANE AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance Terra Protetta di
Gina Pane. Proprio all'inizio dell'attività espositiva di Franz Paludetto nella galleria di via
Accademia Albertina, risale l'incontro con la giovanissima Gina Pane. Capelli corti,
abbigliamento dimesso, erre francese, Gina si presenta a Franz come figlia dell'italiano
accordatore di pianoforti, e dice di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana,
avendo bisogno di arricchire il suo curriculum per cercare di entrare a far parte del gruppo di
artisti seguiti da Jean Larcade della Galerie Rive Droit, a Parigi. Nasce quindi quasi per caso,
come accade per molti incontri forieri di successo, il progetto della prima mostra che porta
l'artista italo francese a Torino, cui ne seguiranno altre, in collaborazione proprio con quel Jean
Larcade che fonderà un anno più tardi, insieme a Franz, la LP220. Orario: sabato e domenica
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
GIUSEPPE CHIARI AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance di Giuseppe
Chiari "Music LP220 Torino - 16 maggio 1972". Orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle
12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORINOSETTE | Arte
235 / 238
Arte
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in
cui l'artista si cimenta fin dall'età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni
Quaranta. Tra le opere esposte, "La conchiglia", uno straordinario trompe-l'oeil del 1941, e
alcuni dipinti dedicati alle mani, in cui la Lempicka riprende un soggetto al quale alcuni
fotografi - Kertész, Kollar, Dora Maar - avevano dedicato particolare attenzione negli anni
Venti-Trenta, qui messi a confronto con i quadri. La terza sezione, "The Artist's Daughter"
(titolo di un articolo americano del 1929), presenta quei dipinti dedicati alla figlia Kizette che le
portarono i maggiori riconoscimenti: tra le opere esposte, "Kizette al balcone", premiato nel
1927, e "La comunicanda", premiato nel 1929, prestiti del Pompidou e del museo di Roubaix.
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un'insospettabile
attenzione per la pittura "devozionale": Madonne e santi, sono i dipinti riuniti nella quarta
sezione, "Sacre visioni": dalla "Vergine col Bambino" del 1931, del Musée des Beaux-Arts di
Beauvais, alla "Vergine blu" del 1934 di collezione privata, a un d'après della "Sibilla libica",
sacra figura pagana, ripresa dalla Cappella Sistina di Michelangelo, al quadro preferito dalla
Lempicka, "La madre superiora" del museo di Nantes. La quinta sezione, "Dandy déco",
racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921
quando faceva l'illustratrice per alcune prestigiose riviste. Qui si trovano molte delle più note
icone della Lempicka, da "Le confidenze" del 1928, alla "Sciarpa blu" del 1930, allo
straordinario "Ritratto di Madame Perrot" con calle del 1931-1932: tutti gli abiti indossati dalle
modelle di queste opere sono stati identificati da Gioia Mori come desunti da vere creazioni di
TORINOSETTE | Arte
/ 238
moda, realizzate dagli stilisti preferiti della Lempicka, da Lucien Lelong a Marcel236
Rochas
alla
Maison Blanche Lebouvier. La ricchissima sezione della moda presenta anche le foto
realizzate per un'attività parallela svolta dall'artista fin dagli anni Trenta: quella d'indossatrice,
Arte
LUCIO FONTANA ALLA GAM
"Concetti spaziali" mostra di Lucio Fontana a cura di Danilo Eccher. Torna visibile al pubblico,
dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall'Associazione Amici della Fondazione
Torino Musei, il grande "Concetto spaziale" di Lucio Fontana del 1952: il progetto
Wunderkammer della GAM dedica infatti all'artista italo-argentino una mostra che riunisce,
dopo molti anni, alcune delle opere più significative dell'artista presenti nelle collezioni del
museo. L'impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla
valorizzazione del patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe GAM trova conferma in questo
nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, fino a pochi mesi fa direttore della GAM e
convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009. Con il grande disco giallo
di "Concetto spaziale", Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) aveva
rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l'opera si sviluppa su
una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e
forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte
dell'artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un
prato, con i fili d'erba che sbucavano dalle forature. Vera e propria icona delle collezioni della
GAM, l'opera è posta in dialogo con i due "Concetto spaziale (Teatrini)", con "Attese" e con 30
preziosi disegni dell'artista, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in
occasione della prima grande retrospettiva dell'artista, tenutasi proprio alla GAM nel 1970.
Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel
vivo del laboratorio creativo dell'artista, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela
o in scultura. Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee
trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli,
buchi, o sagome di varia forma e consistenza. Da un foglio all'altro, l'artista dà vita a una
costellazione di tracce che rimandano all'immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di
"Spazialismo" dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di
punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano
libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o
vortici o spirali. Come tutta l'opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel
Manifiesto Blanco del 1947, «pura immagine aerea, universale, sospesa». La Wunderkammer
della GAM rappresenta un'occasione speciale per avvicinare uno dei periodi più fecondi della
ricerca di Lucio Fontana, in cui l'artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare
oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo
spettatore in un'esperienza che supera il limite fisico dell'opera spalancando orizzonti nuovi.
Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle
galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire
con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di
cui Fontana fu artefice. La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia
Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della
GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell'arte. Orario: martedì-domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso collezioni permanenti: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 | gamtorino.it
fino al 30/08/2015
ore 18:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
237 / 238
Arte
UMBERTO MASTROIANNI AL MUSEO DIOCESANO
"Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro", mostra a cura di Floriano De
Santi, direttore dell'archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Più di cinquanta opere, realizzate
dal maestro tra il 1927 e il 1997, in bronzo, terracotta, legno, rami, vetro, mosaici, arazzi e
carta. L'allestimento in ferro e legno evidenzia le peculiarità delle sculture e dialoga con il
suggestivo spazio espositivo sotto il sagrato della cattedrale e all'interno della torre
campanaria. Orario: mercoledì 14-18, venerdì, sabato e domenica 10-18, fino al 12 aprile.
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro. Durante l'Ostensione della Sindone, dal 16 aprile al
30 giugno, il museo e la mostra saranno aperti tutti i giorni dalle 9 alle 18,30 con ingresso
ridotto per tutti a 2 euro.
fino al 30/09/2015
ore 14:00
Torino
Piazza San Giovanni 4
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)
238 / 238