NUOVO GOVERNO RENZI: NON VOGLIAMO PAROLE MA AZIONI CONCRETE PER RILANCIARE L’OCCUPAZIONE. GIUDICHEREMO DAI FATTI. CRISI, SEMPRE PEGGIO… Il Tribunale fallimentare di Torino, conferma quello che la uilm dice da tempo. La crisi non accenna a diminuire. A confermarlo sono i dati: negli ultimi due anni, a Torino e provincia, sono fallite quasi due aziende al giorno. Nel mese di gennaio sono state 48. Se il buongiorno si vede dal mattino, anche quest’anno sarà un periodo di forte sofferenza e altre imprese saranno costrette alla chiusura. Questi dati smentiscono chi parla di superamento della crisi, aggiungiamo che ogni giorno nel nostro Paese si perdono circa mille posti di lavoro. Sappiamo bene che occorre trovare velocemente soluzioni al problema occupazionale, per questo continuiamo a chiedere interventi veri per lo sviluppo che ad oggi però, tranne le dichiarazioni di intenti del nuovo Governo, nei fatti ancora non si vedono. Segreteria Uilm Torino ACCORDO PER LA CIG A MIRAFIORI PRESSE Momenti di tensione per l’accordo, recentemente firmato, dalle Organizzazioni firmatarie del Contratto Fiat, per il rinnovo della Cig a Mirafiori. In un primo momento la Regione aveva infatti “snobbato” le Organizzazioni firmatarie privilegiando la Fiom. A fronte di Ciò la la segretaria Flavia Aiello, insieme a Fim, Ugl, Fismic e Associazione Quadri, aveva dichiarato: “La Regione Piemonte snobba cinque Organizzazioni Sindacali largamente rappresentative privilegiando il “sindacatino” Fiom. Nel pomeriggio di oggi, a seguito di una convocazione della Regione Piemonte, per il rinnovo della Cassa Integrazione Straordinaria di Fiat Mirafiori Presse, i rappresentanti dei sindacati firmatari e maggiormente rappresentativi, sono stati palesemente ignorati dalla Regione Piemonte che si è immediatamente recata all’incontro con la non rappresentativa Fiom. In questa situazione i lavoratori delle Presse di Mirafiori, rischiano di rimanere senza la copertura della Cassa Integrazione Straordinaria. La Regione dovrebbe sapere che, allo stato attuale, solo con le Organizzazioni Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Associazione Quadri, si possono fare accordi per tutelare i lavoratori” REFERENDUM NEL GRUPPO SKF Venerdì 7 febbraio si è svolto il referendum, in tutta Italia, nel gruppo Skf per l’accettazione dell’accordo firmato solo da Fim e Fali. Un caso che ha avuto ampissimo eco sui quotidiani nazionali. DARIO BASSO, SEGRETERIA UILM TORINO, ai media ha dichiarato: “Abbiamo assistito ad una vittoria di Pirro. Nonostante, volutamente, non abbiamo fatto una campagna contro, il sì è passato di poco (gli obiettivi dei firmatari erano superiori all’80%). Questo risultato dimostra la debolezza dell’intesa sottoscritta. E’ una sconfitta delle Organizzazioni sindacali firmatarie e soprattutto dell’Azienda che non ha voluto affidarsi a chi ha sempre voluto portare un contributo mirato al coinvolgimento diretto di tutte le maestranze. RAGGIUNTO ACCORDO ALLA AFV BELTRAME Di VINCENZO PEPE, SEGRETERIA TORINESE UILM “Presso l’Amma di Torino, è stato Raggiunto l’accordo quadro con l’acciaieria Afv Beltrame di San Didero. L’azienda si impegna a richiedere la cassa integrazione straordinaria, per “ristrutturazione aziendale per complessità connessa alle ricadute occupazionali”, per tutti i 306 lavoratori, con scadenza 3 aprile 2015. L’Azienda si impegna oltresì a mantenere l’attività produttiva dei laminatoi sino ad almeno 21 dicembre 2015. Con la prosecuzione dell’attività nel laminatoi e’ stata scongiurata la chiusura secca del sito, mantenendo, per almeno due anni, 80 posti di lavoro. Un lasso di tempo in cui la Uilm cercherà, con le Istituzioni, una strada per salvare la produzione. Consideriamo infatti che formalizzata la firma della Cigs si aprirà la mobilità per i 226 lavoratori rimanenti. Per questi, con le Istituzioni, siamo impegnati ad ottenere precise garanzie su percorsi formativi e incentivi al ricollocamento, comunque (con la mira finale del mantenimento del sito produttivo). Nel mese di novembre le parti si incontreranno per la valutazione della situazione, per monitorare l’esubero di personale al momento ancora esistente.
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