Inquadramento normativo

SPERIMENTAZIONE
SULL’UTILIZZO DELLA CARTOGRAFIA
DEI VALORI DI FONDO DEI METALLI PESANTI
A SUPPORTO DELLE ATTIVITA’ DI ARPA
NELLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO
Giacomo Zaccanti
Cecilia Cavazzuti
Adele Lo Monaco
Bologna, 2 Aprile 2014
TERRE E ROCCE DA SCAVO
Art. 183
Parte IV del D.Lgs 152/06
definizione di rifiuto
qualsiasi sostanza od
oggetto di cui il detentore
si disfi o abbia l’intenzione
o abbia l’obbligo di disfarsi
Art. 184 bis,
D.Lgs 152/06
sottoprodotto
terre e rocce
riutilizzate in siti diversi da
quelli di produzione
Art. 185
D.Lgs. 152/06
esclusione dal campo di
applicazione dei rifiuti
terre e rocce con limiti di
contaminazione inferiori alle
colonne A/B della tab.1, all.5,
parte IV, e riutilizzate nel
medesimo sito di produzione;
DM 161/2012
Art. 41 bis
Disciplina delle terre e rocce da
scavo e si applica a tutti i
cantieri sottoposti a VIA e AIA
che operano la gestione delle
terre e rocce da scavo
Legge 98/2013
Si applica a tutte le terre e
rocce provenienti da cantieri
non sottoposti a VIA e AIA
Circolare interna relativa all’applicazione degli artt. 41 e 41 bis
del DM n.69 del 21/06/2013 in materia di terre e rocce da scavo
Campo di Applicazione:
La procedura per assoggettare i materiali da scavo al regime di cui all’art. 184 bis del D.Lgs. 152/2006 e
e s.m.i. (quindi al regime dei sottoprodotti e non a quello dei rifiuti) è la seguente:
• Applicazione del Regolamento di cui al D.M. 161/2012 per i materiali da scavo che provengono da
attività o opere, soggette a valutazione d'impatto ambientale (VIA) o ad autorizzazione integrata
ambientale (AIA);
• Applicazione dell’art. 41bis del D.L. 69/2013, convertito con legge di conversione 9 agosto 2013 n.
98, in tutti i casi, indipendentemente dalla volumetria del materiale scavato, per i materiali che
provengono da attività od opere non sottoposte a VIA o ad AIA.
Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà:
• l’iter ai sensi dell’art.41 bis prevede che il proponente/produttore attesti che i materiali da scavo
siano sottoprodotti e non rifiuti, mediante una “autocertificazione” (dichiarazione di riutilizzo terre e
rocce da scavo, Modulo 1, ai sensi del DPR 445/2000) da presentare all´Arpa (comma 2)
territorialmente competente.
• Caratteristiche del sottoprodotto di cui all'art. 184 bis, del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.:
a) la destinazione del riutilizzo sia certa e determinata, anche presso più siti o cicli produttivi;
b) in caso di recuperi, ripristini, rimodellamenti ecc., siano rispettate le concentrazioni soglia di
contaminazione con riferimento alla destinazione d’uso del sito di destinazione e i materiali non
costituiscano fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee;
c) in caso di destinazione ad un successivo ciclo di produzione, l'utilizzo non comporti rischi per la
salute o variazioni negative delle emissioni rispetto alle normali materie prime;
d) i materiali da scavo non siano sottoposti a preventivi trattamenti, fatta eccezione per la normale
pratica industriale e di cantiere.
Circolare interna relativa all’applicazione degli artt. 41 e 41 bis
del DM n.69 del 21/06/2013 in materia di terre e rocce da scavo
Tempistiche:
•Il proponente/produttore deve comunicare entro trenta giorni al Comune del luogo di
produzione , una eventuale modifica dei requisiti e delle condizioni indicate nella dichiarazione,
come previste nel comma 2 del medesimo articolo 41bis.
Nel modulo predisposto, viene indicato che il proponente/produttore si impegna a comunicarlo
anche ad ARPA, consapevoli però che nessun addebito può essere contestato se ciò non avviene.
Conferma del completo utilizzo dei materiali da scavo:
•A conclusione dei lavori di scavo e riutilizzo, come previsto dal comma 3, dell'art. 41 bis, il
produttore dovrà confermare alle autorità competenti, ARPA e Comune, il completo utilizzo dei
materiali da scavo secondo le previsioni comunicate, utilizzando il modulo “Conferma del
completo utilizzo dei materiali da scavo” – Modulo 2.
Circolare interna relativa all’applicazione degli artt. 41 e 41 bis
del DM n.69 del 21/06/2013 in materia di terre e rocce da scavo
Indicazione per i Controlli/Ispezioni:
•Preliminare controllo documentale delle dichiarazioni pervenute. Il funzionario addetto a
ricevere la documentazione (ex art. 71 c. 3 del DPR 445/2000) deve dare notizia al
proponente/produttore delle irregolarità o delle omissioni, rilevabili d’ufficio, invitandolo a
regolarizzare/sanare la dichiarazione presentata;
•Ispezione in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità della dichiarazione
sostitutiva;
•Ispezione in tutti i casi di pratiche riguardanti il riutilizzo di terre e rocce da scavo prodotte in
siti interessati da procedure di bonifica con iter concluso;
•N. di ispezione pari al 20 % delle dichiarazioni pervenute, da individuare a campione tra quelle
ricevute, con la frequenza di un controllo ogni 5 dichiarazioni pervenute.
•L’ispezione può prevedere sia una verifica di tipo solo documentale che il prelievo di uno o più
campioni ufficiali. Il set analitico di riferimento, anche alla luce di quanto previsto nel D.M.
161/12, sarà costituito da: Arsenico, Cadmio, Cobalto, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Mercurio,
Idrocarburi C>12, Cromo totale, Cromo VI, Amianto* , BTEX**, IPA**, oltre ad eventuali
ulteriori parametri che la situazione ispezionata possa motivare.
*in presenza di manufatti con presenza di amianto
**in presenza di infrastrutture viarie di grande comunicazione a distanze di 20 m dall’area di scavo, e ad insediamenti che possono aver
influenzato le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera),
Autodichiarazione: Modulo 1 – Sito di Produzione
N
impresa
comune
prov
1
Impresa agricola La Sabbiona
Faenza
RA
2
AR.CO. LAVORI SCC
Ferrara
FE
3
Costruzioni Battaglia Srl
Cento
FE
4
Il Progresso soc COOP
Ferrara
FE
Ferrara
FE
BO
BO
BO
BO
BO
6
7
8
Consorzio di Bonifica Pianura di
Ferrara
IEME SRL
IEME SRL
Mancini Costruzioni SRL
9
Faro Service srl
10
11
Ditta Tondini Giorgio
Coop Costruzioni Soc. Coop.
Gaggio Montano
Gaggio Montano
Bologna
San Lazzaro di
Savena
Castel Maggiore
Zola Predosa
12
Faro Service srl
Castenaso
BO
13
IL COP COSTRUZIONI SNC
Bologna
BO
14
15
16
17
18
Reale Paolo srl
Frantoio Fondovalle srl
Ditta D'Ambrosio Michele
Ge.Co. Srl
Idrofiumana srl
19
Faro Service srl
20
21
COGEI Costruzioni srl
F.lli Pressi Srl
5
Casalecchio di Reno
Forlì
Castel Maggiore
Predappio
San Lazzaro di
Savena
Bologna
Bologna
m2
m3
Dati
analitici
(si/no)
220
400
No
6000
3000
No
900
No
2000 +
1200
Si
1500
1000
Si
300
450
300
450
500
Si
Si
No
4000
si
1000
84
no
no
300
no
700
no
2000
440
3389
1000
800
700
200
1100
no
si
no
si
si
demolizione e ricostruzione fabbricato residenziale 300
300
si
intervento
costruzione di un servizio agricolo, ampliamento
cantina vinicola
ampliamento piscina comunale
costruzione autorimessa in ampliamento ad
immobile esistente
posa fognature + realizzazione centrale del vuoto
scavo per posa cavidotto ENEL
scavo per posa cavidotto ENEL
Lavori di ristrutturazione e ampliamento
BO
BO
FC
BO
FC
BO
BO
BO
Costruzione di un fabbricato ad uso magazzino
scavo di sbancamento superificiale
scavo per ralizzazione fondazioni per ampliamento
complesso industriale
opere di sostituzione pavimentazione e finitura di
spazi estrni
scavi per opere di urbanizzazione primaria
scavo di fondazione
raelizzazione fabbricato ad uso ristorante
nuovo impianto micro idroelettrico
lavori ristrutturazione piscina a copertura mobile
scavi di fondazione
1100 6180
3890 16000
si
si
Autodichiarazione: Modulo 1 – Sito di Destinazione
N
comune
prov
1
RA
2
3
Faenza
Copparo,
Formignana,
Tresigallo
Bologna
FE
BO
4
5
6
7
Portomaggiore
Voghiera
Vergato
Vergato
FE
FE
BO
BO
8
Bologna
San Lazzaro di
Savena
Calderara di Reno
Calderara di Reno
San Lazzaro di
Savena
Calderara di Reno
BO
destinazione
recuepri e ripristini Zona agricola di tutela
ambientale art. 16.4 PRG 1996
ripresa frane Copparo:canale naviglio, acque alte,
bianco,Formignana Formignana: canale Barattine,
pioppello Tresigallo: Canale Molino
recupero ex cava Storione
ampliamento ristrutturazione presidio Socio
Sanitario
ripresa frana Fossa di Portomagigore
ripristino morfologico Cava di ghiaia Pian del Terre
ripristino morfologico Cava di ghiaia Pian del Terre
recupero ex cava Storione / via Tomba Forella (san
Lazzaro di Savena)
BO
BO
BO
recupero ex cava SAFRA 1
recupero ex cava Storione
recupero ex cava Storione
Comune di San Lazzaro
Comne di Bologna
Comne di Bologna
BO
BO
recupero ex cava SAFRA 1
recupero ex cava Storione
Comune di San Lazzaro
Comne di Bologna
Sassuolo
Forlì
Castel Franco
Emilia
Meldola
Calderara di Reno
Bologna
Bologna
MO
FC
ripristini morfologia di cava
recupero ripristini
Comune di Sassuolo
Comune di Forlì
MO
FC
BO
BO
BO
terra recupero da scavo
ripristino ambientale (Cava Vernaccia polo 22)
recupero ex cava Storione
ripristini morfologia di cava
ripristini morfologia ex cava San Luca
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
autorizzato-da
m2
m3
24150
400
Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara
Comune di Bologna
Comune di Vergato
Comune di Vergato
1816,2
900
250
62892
62892
200
700
184692
184692
232168
6600
800
700
200
200
14731
7585
14731
302664
6180
302664
Comne di Bologna
Comune di Meldola
Comne di Bologna
Comne di Bologna
Comne di Bologna
Autodichiarazione: Modulo 1 – Tempi previsti per l'utilizzo
N
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
data-inizio-scavo
26/11/2013
00/01/2013
25/11/2013
00/11/2013
00/10/2013
16/15/2013
25/11/2013
06/11/2013
28/10/2013
18/12/2013
06/12/2013
28/10/2013
25/10/2013
data-fine-scavo
30/11/2013
00/05/2013
28/02/2014
00/11/2013
data-inizio-riutilizzo
28/02/2013
00/10/2013
25/11/2013
17/01/2014
20/12/2013
06/12/2013
20/12/2013
07/03/2014
06/12/2013
08/11/2013
28/02/2014
28/10/2013
18/12/2013
06/12/2013
28/10/2013
25/10/2013
28/02/2014
09/01/2014
03/02/2014
10/025/2014
22/10/2013
27/02/2014
10/02/2014
24/02/2014
01/06/2015
30/05/2014
10/02/2015
28/02/2014
30/06/2014
set-14
31/05/2014
01/09/2014
03/02/2014
10/02/2014
22/10/2013
27/02/2014
10/02/2014
24/02/2014
01/01/2015
30/05/2014
10/02/2015
28/02/2014
30/06/2014
set-14
31/05/2014
00/12/2013
data-fine-riutilizzo
321/05/2013
00/01/2014
28/02/2014
00/11/2014
00/01/2014
07/03/2014
06/12/2013
Autodichiarazione: – Dati analitici
campione
1
1 (prof. da 0 a -1 mt)
2 (prof. da -1 a -2 mt)
1 (terreno A)
2 (terreno B)
1
1 (S1C Superficiale)
2 (S1C Intermedio)
3 (S1C fondo)
1 (S2C Superficiale)
2 (S2C Intermedio)
3 (S2C fondo)
1 (S3C Superficiale)
2 (S3C Intermedio)
3 (S3C fondo)
1
1
1
2 (prove su eluato da test di cessione)
1
1 (campione essicato, fraz. Inferiore a 2
mm, riferita al campione complessivo
passante a 2 cm)
1 (campione C1 prelevato a prof<1 m)
2 (campione C2 prelevato a prof<1 m)
1 (campione costituito da terre e rocce)
1
1 (campione sul tal quale a prof. 0,80 m)
2 (campione sul tal quale a prof. 2,00 m)
3 (campione sul tal quale a prof. 1,50 m)
1 (campione sul tal quale a prof. 1,50 m)
metodiche (vedi analisi)
UNI EN 13657:2004+UNI EN ISO
11885:2009
DM 13/09/1999 MET XI.2 GU SO n.248
21/10/19999 - EPA 3050B 19996+EPA
6010C 2007
DM 13/09/1999 MET XI.2 GU SO n.248
21/10/19999 - EPA 3050B 19996+EPA
6010C 2007
EPA 3051A 2007 + EPA 6010C 2007
EPA 3051A 2007 + EPA 6010C 2007
EPA 3051A 2007 + EPA 6010C 2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
EPA 3051A:2007 + EPA 6010C:2007
EPA 3546:2007 + EPA 8270D:2007
DIN EN ISO 11885:1998
EPA 3051A:2007+EPA 6010C:2007
EPA 3051A:2007 + EPA 6010C:2007
UNI EN 13656:2004+DIN EN ISO
11885:1998
UNI EN 13656:2004+DIN EN ISO
11885:1998
UNI EN 13656:2004+DIN EN ISO
11885:1998
UNI EN 13656:2004+DIN EN ISO
11885:1998
Cr VI
Cr
Cu
Ni
Pb
Sn
Zn
As
V
<1
127
46,1
97,6
14,4
nd
128
9
nd
<0,1
73
37
73
17,5
nd
76
7,1
nd
<0,1
58
18,6
52
11,5
nd
45
4,2
nd
<0,2
<0,2
<0,2
<0,002
<0,002
<0,002
<0,002
<0,002
<0,002
<0,002
<0,002
<0,002
<0,1
<0,1
<0,1
31,2
30,8
36,3
22,9
26,2
23,1
30
28,8
23
27,4
24,6
32,1
40,1
26,5
17,8
0,027
49
46,7
72,1
64,1
44,7
55,3
41,4
38,1
43,5
46,9
43
35,4
41,9
34,3
27,7
16,8
0,007
30
1
3
15
6,8
9,2
6,1
10,2
6,9
6,4
6,4
6,5
9
7,2
8,9
10,2
<0,030
61
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
<1
75,2
94,4
106
46,9
56,8
50,2
47,2
49,2
56,2
55,6
38,6
48,7
35,8
112,6
18,7
0,045
38
nd
79,9
73,6
90,2
52,1
45
31,1
33,3
39,8
35,3
32,9
47,7
34,6
66,6
52,1
51,8
0,068
100
1
2
6
5,3
6,5
4,4
4,7
5,4
5
4,3
4,8
6,2
<2,5
5,8
6,3
0,015
6
64,5
57,6
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
0,064
nd
<0,01
20,01
42,38
42,43
14,24
nd
110,25
nd
27,28
<0,001
<0,001
<0,1
29,37
26,91
16,2
60,2
43,8
44,41
13,0
75,6
35,25
37,02
10,6
57,4
11,57
13,62
5,2
52,8
nd
nd
nd
nd
61,51
64,64
16,3
88,8
<0,05
<0,05
3,1
6,1
nd
nd
nd
nd
nd
68
25
60
19
nd
60
nd
nd
nd
55
21
50
15
nd
51
nd
nd
nd
29
20
33
11
nd
42
nd
nd
<1
12
9
16
5
nd
28
2
nd
Autodichiarazioni: – Georeferenziazione
SPERIMENTAZIONE SULL’UTILIZZO DELLA CARTOGRAFIA
DEI VALORI DI FONDO DEI METALLI PESANTI
A SUPPORTO DELLE ATTIVITA’ DI ARPA
Definizione dell’ambito territoriale con fondo naturale (art. 1 comma i, DM 161/2012):
porzione di territorio geograficamente individuabile in cui può essere dimostrato per il
suolo/sottosuolo che un valore superiore alle CSC (di cui alle colonne A e B della tabella 1
dell’allegato 5 alla parte IV del D.Lgs 152/06), sia ascrivibile a fenomeni naturali legati alla
specifica pedogenesi del territorio stesso, alle sue caratteristiche litologiche e alle condizioni
chimico fisiche presenti.
•Nel 41 bis della L. 98/2013, spetta esclusivamente al proponente/produttore produrre la
documentazione necessaria atta a dimostrare il superamento di valori di soglia di
contaminazione, dovuti a valori di fondo naturale
•Nel D.M. 161/12 il superamento di valori soglia di contaminazione viene provato tramite un
Piano di Accertamento redatto in contraddittorio fra il proponente/produttore ed ARPA.