IMQ Informa - Periodico bimestrale Anno XXIII - Dicembre 2014 Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milano www.gruppoimq.it Spedizione in A. P. - 70% - DCB Milano Registrazione al Tribunale di Milano n. 265 del 24/4/92 D A L G R U P P O I M Q n.123 - ARTICOLO TECNICO (PAGINA 2) Illuminazione da esterno e LED: rischi di sovratensione e modalità di protezione FOCUS ON - MARCHI ECOLOGICI (PAGINA 6) CSI presenta i marchi eco per carta, plastica, alluminio, compositi FRP - SOSTENIBILITÀ (PAGINA 8) IMQ scoring partner del CDP Italy e membro del Technical Working Group del “GHG Protocol” - SICUREZZA ICT (PAGINA 9) Con il rapporto di valutazione IMQ, CoSign ottiene, primo in Europa, la Certificazione EAL4+ - AGGIORNAMENTI NORMATIVI (PAGINA 10) - Nuova direttiva ATEX - Norma Valutatori Immobiliari - D.Lgs. 102/2014 - BREVI IMQ (PAGINA 12) - Il più grande polo italiano per veicoli e componenti Una sede IMQ anche a Medolla Nuovo regolamento riconoscimento laboratori Prodotti certificati IMQ nel campionato di serie A - STORIE DI QUALITÀ (PAGINA 15) ESPORTARE NEGLI EAU E IN QATAR Dagli apparecchi di illuminazione d’emergenza, ai componenti per impianti antincendio (PAGINA 14) ARTICOLO TECNICO APPARECCHI A LED, ILLUMINAZIONE DA ESTERNO E SOVRATENSIONI QUANDO IN GIOCO C’è LA PROTEZIONE Nel corso degli ultimi è andato sem- Caratterizzati da grandi involucri sovratensioni indotte sulla rete, prin- pre più diffondendosi l’utilizzo della esterni normalmente metallici, per cipalmente per fenomeni di origine tecnologia LED nell’illuminazione pub- assicurare una sufficiente dissipa- atmosferica. blica, grazie ai vantaggi da questa of- zione del calore, gli apparecchi a LED Come è noto i LED sono caratteriz- ferti in termini sia di risparmio necessitano di grandi superfici di zati da una giunzione p-n costituita energetico e sia di qualità della luce. scambio termico e di mantenere la da uno strato di materiale semicon- Le prime installazioni hanno però evi- propria temperatura di lavoro co- duttore. denziato un problema legato alla ne- stante. Questa giunzione, quando sollecitata cessità di proteggere gli apparecchi Quest’ultimo parametro risulta es- da sovratensioni anche di valore molto di illuminazione a tecnologia LED, nei senziale ai fini della salvaguardia di ridotto, si danneggia compromettendo confronti delle sovratensioni di ori- una elevata efficienza luminosa oltre il corretto funzionamento dei LED. gine esterna. che di una adeguata durata di vita Allo scopo di garantire un adeguato Rispetto agli apparecchi di illumina- dei LED stessi. livello di protezione è quindi necessa- zione a tecnologia tradizionale i nuovi Le superfici metalliche, unite alla rio che gli apparecchi siano opportu- apparecchi a LED e la componenti- componentistica elettronica e allo namente protetti nei confronti delle stica elettronica utilizzata, risultano stesso LED, comportano però un ri- sovratensioni o di accumulo di scari- molto sensibili ai tali scariche. schio elevato di scarica a causa delle che elettrostatiche. 2 Gruppo IMQ Informa_n.123 ARTICOLO TECNICO La norma CEI 64-8 (paragrafo l’impianto fisso o tra l’impianto SE 443.2.2) classifica i prodotti in fisso ed il componente, per limi- CLASSE II quattro differenti classi in funzione tare le sovratensioni transitorie In base a quanto sopra riportato, del rispettivo punto di installazione: al livello specificato. è dunque necessario che gli appa- GLI IMPIANTI SONO DI recchi di illuminazione siano in • Categoria IV: apparecchi/componenti desti- Ad ogni categoria è stato quindi grado di garantire, per costru- nati per l’uso all’origine, o nella assegnato un valore di tenuta pro- zione, un valore di tenuta supe- sua prossimità, di impianti gressivamente man riore ai normali apparecchi di mano ci si sposta in direzione illuminazione o, in alternativa, è elettrici di edifici, a monte del quadro di distribuzione principale (es. all’esterno); crescente dell’origine dell’installazione (vedi opportuno che gli stessi siano pro- figura sotto riportata). tetti attraverso degli SPD installati a monte degli • Categoria III: apparecchi apparecchi/componenti che proteggere. fanno parte degli impianti elet- Il trici fissi di edifici ed anche problema nasce nel mo- altri componenti per i quali si mento prevede un più elevato grado come di disponibilità; in cui, succede spesso in Italia, • Categoria II: apparecchi/com- l’impianto di illu- ponenti intesi ad essere colle- minazione gati agli impianti elettrici fissi di edifici; da è stato realizzato Dall’analisi di tali requisiti risulta in classe II. • Categoria I: apparecchi/com- evidente che gli apparecchi instal- Come è noto le sovratensioni si ponenti destinati ad essere col- lati all’esterno debbano essere in possono classificare in due gruppi legati agli impianti elettrici fissi grado di sopportare, senza dan- distinti: di edifici quando i mezzi di pro- neggiarsi, una Uimp idonea all’in- • Modo comune: quando le so- tezione sono situati al di fuori stallazione d’uso (attuali valori di vratensioni si manifestano tra i degli stessi componenti, sia nel- riferimento del mercato 4-6 kV). conduttori di linea e la terra; 3 Dicembre 2014 ARTICOLO TECNICO • Modo differenziale: quando le fissa. stesse compaiono tra la fase e il Infatti il paragrafo 4.32 della stessa neutro. recita: quale Over voltage protective devices, ex- è possibile Gli apparecchi di illuminazione posti ternal to controlgear, which are con- in impianti di classe II, anche se vir- nected to earth, shall be used only in SPD. Occorre però notare che anche tualmente soggetti alle sole sovra- fixed luminaires and connected only in questa situazione l’utilizzo di appa- tensioni to a protective earth. recchi di illuminazione a tecnologia trambe le sollecitazioni, in quanto po- Non è quindi ammesso fornire ap- trinseca, rappresenta un’opportunità trebbero risultare de facto collegati parecchi di illuminazione in Classe II in quanto consente di evitare l’utilizzo a terra attraverso il palo sul quale nei quali siano installati SPD il cui di SPD esterni. sono installati. morsetto di terra è collegato alle In effetti questi dispositivi, in funzione Mentre l’utilizzo di SPD per la prote- parti metalliche accessibili, quando delle proprie caratteristiche e del li- zione nei confronti di sovratensioni di quest’ultimo non è collegato a terra vello di resistenza offerto dall’appa- modo differenziale non comporta tramite il conduttore di protezione. recchio particolari problemi, nel modo co- Pertanto l’unica soluzione per ga- essere montati in luoghi posti il più mune, l’applicazione di tale sistema rantire agli apparecchi di illumina- vicino possibile agli apparecchi da di protezione determina la necessità zione a tecnologia LED un adeguato proteggere, nei casi estremi anche di procedere al collegamento verso livello di tenuta nei confronti delle in cima al palo stesso. terra e degli apparecchi di illumina- sovratensioni è quello di fare in Gli SPD necessitano inoltre di essere zione e degli SPD stessi. modo che gli stessi siano, per co- sottoposti a verifiche periodiche in Il collegamento a terra degli apparec- struzione, sufficientemente robusti. quanto, nel corso vita, garantiscono di modo differenziale, risultano comunque sottoposti ad en- collegare gli LED, con un’adeguata immunità in- chi risulta inoltre molto utile nel mo- da proteggere, devono un numero limitato di interventi in mento in cui sia necessario evitare SE GLI IMPIANTI SONO DI CLASSE I funzione dell’energia o della corrente un accumulo di scariche elettrostati- Come anticipato precedentemente, da dissipare. che, per esempio quando gli appa- l’utilizzo di SPD a protezione degli ap- recchi sono installati sopra pali non parecchi di illuminazione a tecnologia Si tratta comunque di un argomento metallici. LED, al contrario di quanto succede complesso e in continua evoluzione, Da notare che la nuova edizione della negli impianti di classe II, è perfetta- sia in ambito normativo di prodotto norma IEC 60598-1, consente l’uti- mente ammissibile negli impianti di (CT 34) e sia in ambito di installa- lizzo di SPD interni all’apparecchio e classe I. zione (CT 64), che torneremo ad af- collegati a terra solo nel caso di ap- In tali circostanze è presente il colle- frontare. parecchi di classe I per installazione gamento a terra di apparecchi al 4 Gruppo IMQ Informa_n.123 ARTICOLO TECNICO IMQ: VERIFICHE AGLI IMPULSI DI TENSIONI DERIVANTI DA EFFETTI DI COMMUTAZIONE E DI FULMINAZIONE Per verificare le modalità di risposta La norma di immunità di famiglia di Criterio di prestazione C degli apparecchi di illuminazione in prodotto (EN 61547) definisce i se- Durante e dopo la prova qualsiasi condizioni di funzionamento specifiche, guenti tre differenti criteri di presta- variazione dell’intensità luminosa è quando sottoposti a impulsi di tensioni zioni richiesti dalla normativa tecnica, IMQ illuminazione devono rispettare prima sottopone i prodotti alle prove previste e dopo le sollecitazioni: dalla norma EN 61000-4-5 che ne definisce il metodo di base. La norma richiede che il prodotto venga sottoposto a una serie di 5 impulsi di polarità positiva e negativa e di valore tensione definito (IMQ è in grado di fare prove fino a 7kV) distanziati di 60 se- che gli apparecchi di Criterio di prestazione A Durante la prova non si deve osservare alcuna variazione di intensità luminosa ed il controllo di regolazione, se presente, deve funzionare durante la prova come previsto. ammessa e la/e lampada/e può/possono essere spenta/e. Dopo la prova, entro 30 minuti, tutte le funzioni devono ritornare normali, se necessario mediante interruzione temporanea della rete di alimentazione e/o azionando il controllo di regolazione. I Laboratori IMQ sono inoltre accre- condi uno dall’altro e con sfasamenti Criterio di prestazione B ditati dall’ente Italiano di Accredita- successivi pari a 90° e 270°. Durante la prova l’intensità luminosa può mento ACCREDIA per l’esecuzione di In aggiunta agli aspetti cogenti, se del variare di qualsiasi valore. Dopo la prova test in accordo a tutti i pertinenti caso, per monitorare gli effetti di de- l’intensità luminosa deve ritornare al suo metodi necessari alla certificazione grado nel lungo periodo, IMQ sotto- valore iniziale entro 1 minuto. Non è ne- cogente degli apparecchi di illumina- pone gli apparecchi di illuminazione ad cessario che durante la prova i controlli zione, che permettono ai costruttori una serie di 50 impulsi di polarità po- di regolazione funzionino, ma dopo la di redigere la Dichiarazione CE sitiva e negativa e di valore tensione prova lo stato del controllo deve essere necessaria per l’immissione dei pro- fino a 7kV distanziati di 60 secondi lo stesso di prima della prova, a condi- dotti nel mercato Europeo. uno dall’altro e con sfasamenti suc- zione che durante la prova non sia stato cessivi pari a 0°, 90°, 180° e 270°. dato alcun comando di variazione. [email protected] 5 Dicembre 2014 FOCUS ON MARCHI ECOLOGICI E PRESTAZIONALI Per plastica, carta, alluminio, compositi FRP, i marchi predisposti da CSI, società del Gruppo IMQ, sono marchi volontari,propedeutici al rispetto dei requisiti legislativi applicabili,ma anzitutto importante strumento di distinzione sul mercato, in quanto garanzia di ridotto impatto ambientale con conseguenti vantaggi nelle diverse fasi di ciclo di vita del prodotto, dalla produzione allo smaltimento. La normativa nazionale ed europea, almeno per gli imballaggi, obbliga i produttori a immettere sul mercato solamente imballaggi che rispondano ai requisiti della Direttiva 94/62; uno di questi requisiti è riferito alla riciclabilità dell’imballo a fine vita. Sono previste anche sanzioni amministrative pecuniarie per il mancato rispetto di tali obblighi (art. 261, commi 3 e 4, D.Lgs. 152/06). I marchi CSI Plastica e Compositi Riciclabili consentono di dimostrare la conformità alle norme di riferimento (EN 13428 e 13430) adottate dalla UE ai sensi della direttiva 94/62, a sua volta ripresa nel Codice Ambientale. Il marchio prevede inoltre la possibilità di applicare gli stessi principi anche a manufatti di materia plastica e ai materiali compositi destinati a settori differenti dagli imballaggi (es. trasporti, edilizia, arredamento, agricoltura, orto florovivaistica, ecc.). Infatti la Direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, la Direttiva 2002/96/CE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il Regolamento (UE) 305/2011 sui prodotti da costruzione prevedono quale elemento di caratterizzazione del prodotto la sua riciclabilità. 6 Gruppo IMQ Informa_n.123 Consente la classificazione degli scarti di lavorazione come “sottoprodotti”, in conformità all’art. 184bis del TUA ed alla UNI 10667-1 (norma richiamata dalla normativa in materia di rifiuti), sottraendoli alla categoria dei rifiuti e agli adempimenti previsti in materia. Ciò si traduce per l’azienda in un considerevole risparmio di risorse. Analoga certificazione per i sottoprodotti in carta e alluminio. Identifica i polimeri ottenuti dal reimpiego di sottoprodotti, mediante attività di pre-trattamento in linea con quanto previsto dall’art. 184bis del TUA e dalla norma UNI 106671. Analoga certificazione per i sottoprodotti in carta e alluminio. Consente la classificazione delle materie prime seconde, derivanti da attività di riciclo di scarti/rifiuti plastici, in conformità all’art. 184ter del TUA ed alla UNI 10667, norma richiamata nel DM 5/2/98. Tale conformità è espressamente richiesta dalla normativa e dalle autorità preposte al controllo in materia ambientale. Analoga certificazione per i sottoprodotti in carta. Permette di certificare la reale presenza di plastiche da riciclo nei manufatti, ed è utile in relazione a quanto richiesto dalle certificazioni ITACA, LEED e dal Green Public Procurement. Anche la GDO è sempre più attenta alla diffusione di manufatti plastici che, in luogo di risorse fossili, fanno uso di materie prime rinnovabili quali i rifiuti che da problema divengono risorsa. Identifica i manufatti ottenuti impiegando materiali plastici fibro-rinforzati (FRP) da riciclo. Oggi esistono, anche per i rifiuti di FRP, soluzioni sostenibili per il riciclo di tali materiali, che portano ad ottenere nuove materie prime per i più svariati settori. FOCUS ON I PRIMI SHOPPER DI QUALITÀ MARCHI SACME S.P.A. I PRIMI HIGH PERFORMANCE BAG SACME OPERA NEL MERCATO DELLE RILASCIATI A I MARCHI “HIGH PERFORMANCE BAG” MATERIE PLASTICHE DAL ATTIVITÀ DI Si tratta di una certificazione unica a livello europeo, che introduce il concetto di qualità, in termini di performance, negli shopping bags sulla base della conformità di questi ultimi alle norme UNI 8055 o UNI 11415. I predetti standard, con riferimento sia al polietilene che alle plastiche biodegradabili e compostabili (secondo la UNI EN 13432), definiscono forma, dimensioni e soprattutto requisiti (resistenza al carico statico, dinamico e alla trazione) che i sacchetti devono soddisfare al fine di fornire prestazioni adeguate all’uso previsto. Caratteristiche, quest’ultime, sempre più richieste dagli utilizzatori dei cosiddetti shopper, a partire dalla Grande e Media Distribuzione Orga- nizzata, attenti sia ai requisiti ambientali di tali imballaggi che alle loro performance di qualità. Sono proprio le garanzie prestazionali offerte agli utilizzatori da questo nuovo marchio a dare ai produttori l’opportunità di ottenere un vantaggio competitivo e di valorizzazione dei propri prodotti sul mercato. Analogo marchio prestazionale vi è per i sacchi compostabili destinati al contenimento dei rifiuti organici: anche in questo caso la presenza di standard UNI di riferimento (UNI 11451) ha reso possibile la definizione di una certificazione di prodotto innovativa (High Performance Bag), tesa a fornire al consumatore finale strumenti moderni e sicuri a garanzia delle performance del prodotto. 1971 SIA CON B2B (DISTRIBUZIONE DI MATERIE PLASTICHE E PRODUZIONE DI COMPOUNDS TECNICI ED ADDITIVI) SIA B2C. NEL SETTORE DEL CONSUMO SACME È LEADER CON ATTIVITÀ LARGO ITALIANO NELLA PRODUZIONE DI SHOPPER IN BIOPOLIMERO, SACCHI FRIGO E SACCHI PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI A MARCHIO MYSAC E CON LE NUMEROSE PRIVATE LABEL GESTITE. A SEGUITO DELL’OTTENIMENTO DEL MARCHIO “CSI HIGH PERFORMANCE BAG” SACME, DA SEMPRE SENSIBILE ALLE RICHIESTE DEL MERCATO, GARANTISCE A QUEST’ULTIMO LA FORNITURA DI SHOPPER PERFORMANTI SIA DA UN PUNTO DI VISTA AMBIENTALE (IN QUANTO BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI) SIA PRESTAZIONALE. Enrico Maria Chialchia – 3385301306 – 0238330336 [email protected] Dicembre 2014 FOCUS ON Sostenibilità IMQ SCORING PARTNER CDP ITALy 100 CLIMATE CHANGE REPORT 2014 Anche per il 2014 è stato affidato a IMQ, Istituto Italiano del Marchio di Qualità, l’incarico di assegnare un punteggio alla completezza, trasparenza e qualità della comunicazione delle emissioni e delle iniziative finalizzate alla lotta al cambiamento climatico, avviate dalle più grandi compagnie Italiane. L’incarico arriva da parte del CDP, organizzazione no-profit che annualmente analizza le politiche di gestione degli impatti del climate change attuate dalle più importanti società mondiali e che in Italia pub- blica il CDP Italy 100 Climate Change. Un report, quest’ultimo, che sta diventando sempre di più un documento fondamentale per i decision makers in ottica di scelte di investimento, prestiti e analisi assicurative. Il report del 2014, redatto da SDA Bocconi con il supporto di IMQ in qualità di scoring partner, include la classifica delle 53 aziende italiane che hanno aderito all'iniziativa ed è stato presentato lo scorso 5 novembre alla Borsa di Milano. IMQ CONTRIBUISCE ALLA STESURA DEL NUOVO GHG PROTOCOL STANDARD IMQ è stata inclusa dal World Resources Institute, tra i membri del Technical Working Group incaricato della redazione del GHG Protocol, la più rinomata linea Guida sulla quantificazione dei gas effetto serra a livello globale. Il nuovo standard, alla cui redazione ha partecipato anche IMQ, sarà dedicato alla quantificazione delle emissioni indirette da uso di energia elettrica (emissioni di Scope 2). [email protected] 8 Gruppo IMQ Informa_n.123 FOCUS ON FIRMA DIGITALE REMOTA: CON IL RAPPORTO DI VALUTAZIONE RILASCIATO DA IMQ COSIGN OTTIENE, PRIMO IN EUROPA, LA CERTIFICAZIONE EAL4+ Sicurezza ICT Sono state svolte dal Laboratorio di Valutazione della Sicurezza ICT di IMQ i test sulla sicurezza hardware e software che hanno consentito a CoSign di ottenere dall'OCSI la certificazione secondo i Common Criteria (ISO/IEC 15408) al livello di garanzia EAL4+ (augmented with AVA_VAN.5) e ad essere riconosciuto a livello internazionale come dispositivo di firma digitale remota che offre una soluzione nel pieno rispetto degli standard di sicurezza. OCSI, lo ricordiamo è l’organismo italiano per la certificazione della sicurezza informatica. Il rilascio della certificazione è avvenuto sulla base del Rapporto finale di Valutazione elaborato da IMQ. Con questa nuova certificazione, CoSign, prodotto dalla Arx e distribuito in Italia da itAgile, viene ufficialmente riconosciuto come una soluzione per la firma remota gestita centralmente e altamente sicura, oltre che completamente conforme con la più recente legge italiana in materia. Il Rapporto di Certificazione emesso da OCSI rappresenta dunque un significativo risultato che va a chiudere un iter avviato nel 2010, con l’ottenimento del pronunciamento positivo di OCSI sul rispetto, relativamente al Traguardo di Sicurezza (Security Target) del prodotto CoSign, dei requisiti definiti nella Procedura OCSI per accertare la conformità ai requisiti di sicurezza prescritti dalla direttiva 1999/93/CE sulla firma elettronica, dei dispositivi sicuri per l'apposizione di firme con procedure automatiche. In precedenza il Laboratorio di Valutazione della Sicurezza Informatica (LVS) di IMQ aveva supportato anche SAFENET nell’ottenimento, a fine 2012, del suddetto accertamento da parte di OCSI per il suo prodotto Luna ® PCI Configured for Use in Luna SA 4.1. Il Laboratorio di Valutazione Sicurezza ICT di IMQ, lo ricordiamo, è accreditato negli schemi nazionali per la valutazione della sicurezza dei sistemi e prodotti ICT. Inoltre, IMQ è l'unico organismo di certificazione accreditato da Accredia, operante in Italia, ad aver raggiunto l'obiettivo di avere al suo interno un laboratorio accreditato per effettuare valutazioni formali della sicurezza di sistemi e prodotti IT negli schemi nazionali gestiti da DIS/UCSe e OCSI secondo gli standard internazionalmente riconosciuti. [email protected] 9 Dicembre 2014 AGGIORNAMENTI NORMATIVI AGGIORNAMENTO NORMATIVI PUBBLICATA LA NORMA CHE METTE A FUOCO I VALUTATORI IMMOBILIARI NUOVA DIRETTIVA ATEX 2014/34/UE È stata pubblicata la Nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE (relativa ad apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva) del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli stati membri relativa agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva che sostituirà la Direttiva ATEX 94/9/CE. La Nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (n° GU UE L96) del 29 Marzo 2014 ed è in vigore dal 30 marzo 2014. Ai sensi dell'art. 43 della Direttiva 2014/34/UE, la Direttiva 94/9/CE è abrogata con effetto decorrente dal 20 aprile 2016. Ai sensi dell’art. 41 della Direttiva 2014/34/UE, i certificati di conformità rilasciati a norma della Direttiva 94/9/CE restano validi ai fini della 10 Gruppo IMQ Informa_n.123 nuova Direttiva 2014/34/UE anche se non saranno ritenute fattibili estensioni dopo la data del 19 aprile 2016. Nell’allegato XII della Direttiva 2014/34/UE è presente una “Tavola di concordanza” tra i riferimenti della nuova e di quella abrogata. La rifusione della Direttiva non ha comportato dunque stravolgimenti sostanziali ai contenuti tecnici della Direttiva stessa, nei cui testo sono più chiaramente evidenziati gli obblighi (Capo 2, Articoli 6 - 7 - 8 - 9 - 10 11) dei vari attori (ora chiamati “Operatori Economici”) della filiera (fabbricanti, rappresentanti autorizzati, importatori, distributori) e ampliato l’articolo inerente alle “Definizioni” (Articolo 2). IMQ è già accreditato ACCREDIA ed abilitato come Organismo Notificato per la Direttiva 94/9/CE e richiederà l’abilitazione per la nuova Direttiva. È stata pubblicata lo scorso 6 novembre la UNI 11558:2014 “Valutatore immobiliare. Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”. Una norma nata per rispondere alla necessità del settore immobiliare di avere precise regole e codici di riferimento. A tutela sia delle scelte del consumatore e sia della professionalità degli operatori. Per saperne di più sul processo di valutazione e di convalida dei requisiti fissati dalla norma, è possibile rivolgersi a IMQ. IMQ è ente di certificazione con significativa esperienza anche nell’ambito della certificazione delle persone, già accreditato ISO/IEC 17024 per altre figure professionali. [email protected] [email protected] AGGIORNAMENTI NORMATIVI AGGIORNAMENTO NORMATIVI D.LGS. 102/2014: NESSUN OBBLIGO DI DIAGNOSI ENERGETICA SE IL SISTEMA è CERTIFICATO ISO 50001 E/O 14001* SERVIZI IMQ * Se il Sistema di Gessstione Cer errtificat ert rt to include ude un auditt u energeti energetico g tic tico o re realizzato ealizzato ea à in conf nffo ormità ai detta ta am mi di cui m all’a al gat alle gato to 2 del Decre D De eto t ste tesso, te no o vige on e l’obblig blig lig ligo di dia agnosi energ g getica. ne azio01 t i fi c CerSO 500 I iione ificaz001 CertO 4 1 S IS agno Audit dia ca energeti si IL DECRETO IMPRESE INTERESSATE di diagnosi energetica qualora i loro si- Il D.Lgs. 102 del 4 luglio 2014, che rece- GRANDI IMPRESE: più di 250 dipen- stemi includano un audit energetico con- pisce la direttiva 2012/27/UE, stabilisce un denti, con fatturato annuo maggiore di dotto in conformità ai dettami di cui quadro di misure per la promozione e il 50 milioni di euro o totale di bilancio all’allegato 2 del Decreto. miglioramento dell’efficienza energetica. annuo maggiore di 43 milioni. IMPRESE A FORTE CONSUMO ENERGIA: I SERVIZI IMQ PER LE AZIENDE CHE DIAGNOSI ENERGETICA consumo annuo di energia di almeno L’Art. 8 del Decreto prevede l’obbligo 2,4 GWh e rapporto tra costo dell'ener- per le grandi imprese e a forte consumo gia e fatturato maggiore del 3%. DEVONO RISPONDERE AL D.LGS. • audit di diagnosi energetica erogati in conformità ai dettami del D.Lgs. 102/2014 • certificazione sistemi di gestione dell’energia - ISO 50001 • certificazione sistemi di gestione ambientale - ISO 14001 di energia di eseguire una diagnosi energetica nei siti produttivi presenti sul territorio nazionale. CHI È ESONERATO Le aziende che hanno adottato un sistema di gestione dell’energia conforme TEMPISTICHE E PERIODICITÀ alla norma ISO 50001 o un sistema di ge- Entro il 5 dicembre 2015 e successiva- stione ambientale conforme alla norma mente ogni 4 anni. ISO 14001, sono esonerate dall’obbligo [email protected] 11 Dicembre 2014 BREVI IMQ BREVI IMQ IMQ: UNA NUOVA SEDE NEL DISTRETTO DEI BIOMEDICALI Sempre più vicino alle aziende del settore, IMQ ha aperto una nuova sede operativa anche a Medolla. Un punto di riferimento a cui le realtà del territorio potranno rivolgersi per avvalersi dei servizi one-stop-solution di IMQ e avere una risposta a tutte le esigenze di testing, verifiche ed export. Si trova a Medolla, ovvero nel cuore di uno dei più importanti distretti biomedicali a livello mondiale, la nuova sede operativa avviata da IMQ. Un potenziamento territoriale voluto per rispondere al meglio alle esigenze delle aziende del settore. In particolare alla necessità di poter contare su un unico partner in grado di offrire tutti i servizi relativi a testing e certificazioni, servizi per l’estero e supporto tec- NASCE IL PIÙ GRANDE POLO ITALIANO PER LA SICUREZZA DI VEICOLI E COMPONENTI nico, attestazioni, audit di seconda parte e attività di sorveglianza. Un’esigenza alla quale solo IMQ è in grado di rispondere con un servizio one-stop-solution che, alla competenza riconosciuta a livello internazionale, aggiunge i È stata finalizzata a giugno l’acquisizione da parte di vantaggi derivanti da un partner localizzato sul territorio e CSI S.p.A., società del Gruppo IMQ, della Prototipo i conseguenti benefici in termini di riduzione dei tempi e Technologies S.r.l., realtà operativa nell’automotive. dei costi di lavorazione. Ma l’apertura di Medolla non è l’unica novità di IMQ a van- Un’acquisizione degna di nota, poiché porta alla costi- taggio dei clienti del settore medicale. Accanto alla localiz- tuzione di un polo a respiro europeo, tra i più qualificati zazione sul territorio, sono stati anche potenziati i servizi Centri di Sicurezza, in grado di affrontare tutte le pro- offerti, in particolare per le aziende interessate a esportare blematiche legate alla sicurezza attiva e passiva dell’auto che da oggi potranno contare su IMQ anche per la gestione e di offrire la più ampia gamma di servizi ai produttori di tutte le pratiche necessarie per l’ottenimento delle regi- di autoveicoli e della relativa componentistica. strazioni e delle approvazioni internazionali. Non ultimo va L’operazione ha visto da una parte CSI S.p.A., la società infine ricordato il rafforzamento dell’attività di testing estesa del Gruppo specializzata in testing e certificazioni per il anche alle prove chimico-fisiche e microbiologiche. settore dell’auto, e dall’altra Prototipo Technologies S.r.l., azienda che dal 1991 opera nel settore dell’ingegneria sperimentale di veicoli e sistemi-componenti e nella verifica di componenti automobilistici. Il potenziamento dei servizi offerti al settore automotive inciderà sull’attività e sulla realtà del Gruppo IMQ spostando gli obiettivi di fatturato nell’intorno dei 100 milioni di euro, per una realtà di 700 dipendenti ed alcune centinaia di collaboratori esterni. 12 Gruppo IMQ Informa_n.123 [email protected] BREVI IMQ BREVI IMQ NUOVO REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI LABORATORI DEL CLIENTE Sono stati presentati durante un workshop organizzato da IMQ a metà novembre, i nuovi regolamenti per il riconoscimento e l’utilizzo del laboratorio del cliente. Tra le principali novità l’introduzione del concetto di ”Utilizzo di parte terza delle Testing Facilities del Cliente” Third Party Utilization of Customers’ Testing Facilities (TPU CTFs). Un concetto che, di fatto, combina una rigorosa qualifica delle capacità e delle competenze dei Laboratori del Cliente, una fase di rafforzamento della fiducia tramite anche un più ampio scambio di informazioni tra l’Ente di certificazione e il Laboratorio ed un programma di supervisione e di monitoraggio puntuale di quest’ultimo. Tra le altre modifiche più significative introdotte dall’applicazione dei nuovi documenti, segnaliamo anche la nuova classificazione dei Laboratori, che varierà come segue: • Testing at Manufacturer’s Premises (TMP) ----->Customer’s Testing Facility (CTF) - Level 1 • Witnessed Manufacturer’s Testing (WMT) ----->Customer’s Testing Facility (CTF) - Level 2 • Supervised Manufacturer’s Testing (SMT) ----->Customer’s Testing Facility (CTF) - Level 3 A questa nuova denominazione sono corrisposte delle modifiche nei termini di validità del riconoscimento (soprattutto per gli attuali Laboratori classificati TMP e WMT) e per le attività di valutazione. Per saperne di più: GLI APP UNTAMENTI CON IMQ (h) (y) È iniziata lo scorso dicembre e proseguirà per tutto il 2015, la serie di appuntamenti organizzati da IMQ su tutto il territorio italiano per presentare ai propri clienti le principali novità introdotte dalle nuove edizioni 2015 delle direttive ISO 9001 e ISO 14001. [email protected] PRODOTTI CERTIFICATI IMQ NEL CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A Tra ottobre e novembre, per 4 turni del campionato di calcio di serie A, i pro- (y) (h) h)) A APP appuntament p ntam ntto dotti certificati IMQ sono stati protagonisti su Mediaset Premium Calcio. Attraverso dei digispot (banner che .....{con}.... scorrono in sovraimpressione alle immagini della partita) i telespettatori sono stati invitati a preferire nei loro acquisti i prodotti certificati IMQ, garanzia di sicurezza e affidabilità. Gli spot, andati in onda anche in alcune partite internazionali su Fox Sport, ci I Q IMQ incontri sul territorio per informare i clienti sulle principali novità della edizione 2015 delle norme ISO 9001 e ISO 14001 hanno permesso di diffondere il nostro consiglio a circa 3 milioni e 800 mila utenti per turno. Contattaci per saperne di più: customer [email protected] .csq IMQ QUANTIFICA E NEUTRALIZZA LE EMISSIONI DELL’OTTAVA EDIZIONE DEL PREMIO DONA Le emissioni di CO2 generate dalla mobilità dei relatori e dei partecipanti, dal consumo di energia elettrica durante l’evento, dall’invio della comunicazione elettronica e tutto il relativo materiale cartaceo sono state quantificate da IMQ e neutralizzate con l’acquisto di crediti VER*. * LA RELAZIONE RELATIVA ALLA QUANTIFICAZIONE DELLE TONNELLATE DI CO2 EMESSE E LA RICEVUTA DI ACQUISTO DI CREDITI VER (di tipologia GOLD STANDARD) SONO CONSERVATE PRESSO GLI ARCHIVI DI IMQ. Dicembre 2014 EXPORT ESPORTARE NEGLI EMIRATI ARABI UNITI E NEL QATAR: IMQ RICONOSCIUTO DALLA CIVIL DEFENCE QUALE LABORATORIO DI PROVA E ENTE DI CERTIFICAZIONE DAGLI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE D'EMERGENZA AI COMPONENTI PER IMPIANTI ANTINCENDIO, I PRODOTTI PER I QUALI IMQ è STATO RICONOSCIUTO IMQ è stato riconosciuto dalla Civil Defence degli Emirati Arabi • Cavi ritardanti la fiamma Uniti e dalla Civil Defence del Qatar in qualità di “laboratorio • Apparecchi di illuminazione d’emergenza - IEC 60598-1 di prova ed ente di certificazione approvato“ ai fini dell’otte- • Batteria in dotazione, cambio elettronico di sicurezza nimento del Certificato di Conformità necessario per l’espor- autoalimentato (autosufficienti) - IEC 61347-1 tazione dei prodotti regolamentati. Prodotti per i quali IMQ è stato riconosciuto dalla Civil Prodotti per i quali IMQ è stato riconosciuto dalla Civil Defence degli Emirati Arabi Uniti • Dispositivi di controllo e comando • Dispositvi di allarme • Alimentatori • Pulsanti manuali • Isolatori di corto circuito • Dispositivi di ingresso/uscita • Inviatori di messaggio di allarme 14 Gruppo IMQ Informa_n.123 Defence del Qatar • Sprinkler e tubi per impianti antincendio • Impianti di estinzione automatici • Estintori • Componenti per impianti di allarme antincendio • Illuminazione di emergenza • Unità di alimentazione elettroniche (autonome) alimentate da batteria per illuminazione di emergenza. [email protected] AZIENDE DI QUALITà AZIENDE DI QUALITà A NOVO ITALIA: UNA STORIA DI QUALITà UN’AZIENDA DI 320 DIPENDENTI, COSTRETTA A CHIUDERE. MA CHE RINASCE GRAZIE ALLA FORZA DI VOLONTà DI UN DIPENDENTE CHE, INVESTENDO ANCHE NEL SISTEMA QUALITà, è RIUSCITO A FARLA RIPARTIRE ED ESPANDERE NONOSTANTE IL PERIODO DI CRISI ECONOMICA GENERALE. La vicenda di A NOVO ITALIA, azienda di Saronno che fornisce servizi post vendita per prodotti Consumer & Professional Electronics, merita di essere raccontata. Perché è una storia di coraggio, fiducia, forza e volontà. Ma prima di tutto è una storia di qualità che ci permettiamo di prendere ad esempio per spiegare l’effettivo valore aggiunto della certificazione di un sistema di gestione. Partiamo dunque dall’inizio della storia, da quando A NOVO piando il fatturato dello scorso anno. Nel 2013 eravamo 11, ITALIA era la filiale italiana di una multinazionale con più di oggi siamo più del doppio. Nei prossimi mesi mi riprometto 5.000 dipendenti in 11 paesi europei, in espansione cre- di assumere altre 14 persone tra i miei ex colleghi”. scente. Poi, nel 2011, il fallimento e la chiusura di diverse fi- Inevitabile una domanda: perché una piccola azienda, che liali tra cui quella in Italia, a Saronno, che si vide costretta a solo grazie alla determinazione di un ex dipendente è riuscita mettere i suoi 320 lavoratori in cassa integrazione. Una si- a risorgere dalle ceneri di una grossa realtà e che, nonostante tuazione critica da cui nacque A NOVO ITALIA S.r.l., con una il periodo di crisi, è riuscita a crescere e svilupparsi, ha avuto nuova partita Iva e 20 dipendenti con contratto di affitto di quale priorità la certificazione dei proprio modus operandi? ramo d’azienda, e la speranza che qualcuno si prendesse in “La certificazione secondo la ISO 9001, prima ancora che un carico la ricapitalizzazione della società. Cosa che purtroppo riconoscimento del quale andiamo orgogliosi è stato per noi non avvenne. Ma proprio quando sembrava che per A uno strumento di lavoro” ci ha risposto Muscia. “Un per- NOVO ITALIA non ci fosse più nulla da fare, ecco entrare in corso che ha contribuito a ottimizzare le potenzialità del- gioco Enzo Muscia, che al momento del fallimento ricopriva l’azienda, a migliorare l'organizzazione dei processi e a la carica di direttore commerciale della sede italiana. Assieme monitorare l'andamento delle sue prestazioni. Ma non solo. al socio Fabrizio Masciocchi, decise di credere nell’azienda e Nel nostro processo di ricostruzione e di ricrescita, che è stato nel suo lavoro e, di fronte ai continui rifiuti di concessione di improntato alla trasparenza totale, avevamo bisogno anche finanziamenti da parte delle banche, ipotecò la sua abita- di un elemento che desse fiducia ai clienti, ai fornitori, ma zione e i suoi risparmi per far ripartire l’attività di A NOVO anche ai dipendenti e collaboratori. E l’ottenimento della cer- ITALIA. “Siamo così riusciti a ricomprare le attrezzature, ot- tificazione ha rappresentato tutto ciò”. tenere le certificazioni e riaprire la sede operativa” racconta Una storia, quella di A NOVO ITALIA, che insegna a rischiare, Muscia, oggi amministratore unico di A NOVO ITALIA. “Ab- a saper accettare le difficoltà ma soprattutto ad affrontarle e biamo chiuso il 2013 superando la previsione di bilancio con a dare anima e corpo per superarle. Una bella storia. Una un 15% di utile e prevediamo di chiudere il 2014 raddop- storia di qualità. 15 Dicembre 2014 Per realizzare un impianto a regola d’arte occorre essere in due. IMQ Informa - Redazione IMQ S.p.A. tel. 0250731 - fax 0250991500 - [email protected] - www.imq.it Direttore Responsabile: Roberta Gramatica Periodico registrato presso il Tribunale di Milano in data 24/4/92 al n.265 Stampato da Mediaprint In conformità a quanto previsto dal D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), e fatti salvi i diritti dell'interessato ex ART. 7 del suddetto decreto, l'invio di IMQ Informa autorizza IMQ stesso al trattamento dei dati personali ai fini della spedizione di questo notiziario.
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