imq_informa_123

IMQ Informa - Periodico bimestrale
Anno XXIII - Dicembre 2014
Redazione: IMQ S.p.A. via Quintiliano 43, 20138 Milano
www.gruppoimq.it
Spedizione in A. P. - 70% - DCB Milano
Registrazione al Tribunale di Milano n. 265
del 24/4/92
D A L
G R U P P O
I M Q
n.123
- ARTICOLO TECNICO
(PAGINA 2)
Illuminazione da esterno e LED: rischi
di sovratensione e modalità di protezione
FOCUS ON
- MARCHI ECOLOGICI
(PAGINA 6)
CSI presenta i marchi eco per carta, plastica,
alluminio, compositi FRP
- SOSTENIBILITÀ
(PAGINA 8)
IMQ scoring partner del CDP Italy e membro
del Technical Working Group del “GHG Protocol”
- SICUREZZA ICT
(PAGINA 9)
Con il rapporto di valutazione IMQ, CoSign ottiene,
primo in Europa, la Certificazione EAL4+
- AGGIORNAMENTI NORMATIVI
(PAGINA 10)
- Nuova direttiva ATEX
- Norma Valutatori Immobiliari
- D.Lgs. 102/2014
- BREVI IMQ
(PAGINA 12)
-
Il più grande polo italiano per veicoli e componenti
Una sede IMQ anche a Medolla
Nuovo regolamento riconoscimento laboratori
Prodotti certificati IMQ nel campionato di serie A
- STORIE DI QUALITÀ
(PAGINA 15)
ESPORTARE NEGLI EAU E IN QATAR
Dagli apparecchi di illuminazione d’emergenza,
ai componenti per impianti antincendio
(PAGINA 14)
ARTICOLO TECNICO
APPARECCHI A LED,
ILLUMINAZIONE
DA ESTERNO
E SOVRATENSIONI
QUANDO IN GIOCO C’è LA PROTEZIONE
Nel corso degli ultimi è andato sem-
Caratterizzati da grandi involucri
sovratensioni indotte sulla rete, prin-
pre più diffondendosi l’utilizzo della
esterni normalmente metallici, per
cipalmente per fenomeni di origine
tecnologia LED nell’illuminazione pub-
assicurare una sufficiente dissipa-
atmosferica.
blica, grazie ai vantaggi da questa of-
zione del calore, gli apparecchi a LED
Come è noto i LED sono caratteriz-
ferti in termini sia di risparmio
necessitano di grandi superfici di
zati da una giunzione p-n costituita
energetico e sia di qualità della luce.
scambio termico e di mantenere la
da uno strato di materiale semicon-
Le prime installazioni hanno però evi-
propria temperatura di lavoro co-
duttore.
denziato un problema legato alla ne-
stante.
Questa giunzione, quando sollecitata
cessità di proteggere gli apparecchi
Quest’ultimo parametro risulta es-
da sovratensioni anche di valore molto
di illuminazione a tecnologia LED, nei
senziale ai fini della salvaguardia di
ridotto, si danneggia compromettendo
confronti delle sovratensioni di ori-
una elevata efficienza luminosa oltre
il corretto funzionamento dei LED.
gine esterna.
che di una adeguata durata di vita
Allo scopo di garantire un adeguato
Rispetto agli apparecchi di illumina-
dei LED stessi.
livello di protezione è quindi necessa-
zione a tecnologia tradizionale i nuovi
Le superfici metalliche, unite alla
rio che gli apparecchi siano opportu-
apparecchi a LED e la componenti-
componentistica elettronica e allo
namente protetti nei confronti delle
stica elettronica utilizzata, risultano
stesso LED, comportano però un ri-
sovratensioni o di accumulo di scari-
molto sensibili ai tali scariche.
schio elevato di scarica a causa delle
che elettrostatiche.
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Gruppo IMQ Informa_n.123
ARTICOLO TECNICO
La norma CEI 64-8 (paragrafo
l’impianto fisso o tra l’impianto
SE
443.2.2)
classifica i prodotti in
fisso ed il componente, per limi-
CLASSE II
quattro differenti classi in funzione
tare le sovratensioni transitorie
In base a quanto sopra riportato,
del rispettivo punto di installazione:
al livello specificato.
è dunque necessario che gli appa-
GLI
IMPIANTI
SONO
DI
recchi di illuminazione siano in
• Categoria IV:
apparecchi/componenti desti-
Ad ogni categoria è stato quindi
grado di garantire, per costru-
nati per l’uso all’origine, o nella
assegnato un valore di tenuta pro-
zione, un valore di tenuta supe-
sua prossimità, di impianti
gressivamente
man
riore ai normali apparecchi di
mano ci si sposta in direzione
illuminazione o, in alternativa, è
elettrici di edifici, a monte del
quadro di distribuzione principale (es. all’esterno);
crescente
dell’origine dell’installazione (vedi
opportuno che gli stessi siano pro-
figura sotto riportata).
tetti attraverso degli SPD installati
a monte degli
• Categoria III:
apparecchi
apparecchi/componenti che
proteggere.
fanno parte degli impianti elet-
Il
trici fissi di edifici ed anche
problema
nasce nel mo-
altri componenti per i quali si
mento
prevede un più elevato grado
come
di disponibilità;
in
cui,
succede
spesso in Italia,
• Categoria II: apparecchi/com-
l’impianto di illu-
ponenti intesi ad essere colle-
minazione
gati agli impianti elettrici fissi
di edifici;
da
è
stato realizzato
Dall’analisi di tali requisiti risulta
in classe II.
• Categoria I: apparecchi/com-
evidente che gli apparecchi instal-
Come è noto le sovratensioni si
ponenti destinati ad essere col-
lati all’esterno debbano essere in
possono classificare in due gruppi
legati agli impianti elettrici fissi
grado di sopportare, senza dan-
distinti:
di edifici quando i mezzi di pro-
neggiarsi, una Uimp idonea all’in-
• Modo comune: quando le so-
tezione sono situati al di fuori
stallazione d’uso (attuali valori di
vratensioni si manifestano tra i
degli stessi componenti, sia nel-
riferimento del mercato 4-6 kV).
conduttori di linea e la terra;
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Dicembre 2014
ARTICOLO TECNICO
• Modo differenziale: quando le
fissa.
stesse compaiono tra la fase e il
Infatti il paragrafo 4.32 della stessa
neutro.
recita:
quale
Over voltage protective devices, ex-
è possibile
Gli apparecchi di illuminazione posti
ternal to controlgear, which are con-
in impianti di classe II, anche se vir-
nected to earth, shall be used only in
SPD. Occorre però notare che anche
tualmente soggetti alle sole sovra-
fixed luminaires and connected only
in questa situazione l’utilizzo di appa-
tensioni
to a protective earth.
recchi di illuminazione a tecnologia
trambe le sollecitazioni, in quanto po-
Non è quindi ammesso fornire ap-
trinseca, rappresenta un’opportunità
trebbero risultare de facto collegati
parecchi di illuminazione in Classe II
in quanto consente di evitare l’utilizzo
a terra attraverso il palo sul quale
nei quali siano installati SPD il cui
di SPD esterni.
sono installati.
morsetto di terra è collegato alle
In effetti questi dispositivi, in funzione
Mentre l’utilizzo di SPD per la prote-
parti metalliche accessibili, quando
delle proprie caratteristiche e del li-
zione nei confronti di sovratensioni di
quest’ultimo non è collegato a terra
vello di resistenza offerto dall’appa-
modo differenziale non comporta
tramite il conduttore di protezione.
recchio
particolari problemi, nel modo co-
Pertanto l’unica soluzione per ga-
essere montati in luoghi posti il più
mune, l’applicazione di tale sistema
rantire agli apparecchi di illumina-
vicino possibile agli apparecchi da
di protezione determina la necessità
zione a tecnologia LED un adeguato
proteggere, nei casi estremi anche
di procedere al collegamento verso
livello di tenuta nei confronti delle
in cima al palo stesso.
terra e degli apparecchi di illumina-
sovratensioni è quello di fare in
Gli SPD necessitano inoltre di essere
zione e degli SPD stessi.
modo che gli stessi siano, per co-
sottoposti a verifiche periodiche in
Il collegamento a terra degli apparec-
struzione, sufficientemente robusti.
quanto, nel corso vita, garantiscono
di
modo
differenziale,
risultano comunque sottoposti ad en-
collegare
gli
LED, con un’adeguata immunità in-
chi risulta inoltre molto utile nel mo-
da
proteggere,
devono
un numero limitato di interventi in
mento in cui sia necessario evitare
SE GLI IMPIANTI SONO DI CLASSE I
funzione dell’energia o della corrente
un accumulo di scariche elettrostati-
Come anticipato precedentemente,
da dissipare.
che, per esempio quando gli appa-
l’utilizzo di SPD a protezione degli ap-
recchi sono installati sopra pali non
parecchi di illuminazione a tecnologia
Si tratta comunque di un argomento
metallici.
LED, al contrario di quanto succede
complesso e in continua evoluzione,
Da notare che la nuova edizione della
negli impianti di classe II, è perfetta-
sia in ambito normativo di prodotto
norma IEC 60598-1, consente l’uti-
mente ammissibile negli impianti di
(CT 34) e sia in ambito di installa-
lizzo di SPD interni all’apparecchio e
classe I.
zione (CT 64), che torneremo ad af-
collegati a terra solo nel caso di ap-
In tali circostanze è presente il colle-
frontare.
parecchi di classe I per installazione
gamento a terra di apparecchi al
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Gruppo IMQ Informa_n.123
ARTICOLO TECNICO
IMQ: VERIFICHE AGLI
IMPULSI DI TENSIONI
DERIVANTI DA EFFETTI
DI COMMUTAZIONE
E DI FULMINAZIONE
Per verificare le modalità di risposta
La norma di immunità di famiglia di
Criterio di prestazione C
degli apparecchi di illuminazione in
prodotto (EN 61547) definisce i se-
Durante e dopo la prova qualsiasi
condizioni di funzionamento specifiche,
guenti tre differenti criteri di presta-
variazione dell’intensità luminosa è
quando sottoposti a impulsi di tensioni
zioni
richiesti dalla normativa tecnica, IMQ
illuminazione devono rispettare prima
sottopone i prodotti alle prove previste
e dopo le sollecitazioni:
dalla norma EN 61000-4-5 che ne definisce il metodo di base.
La norma richiede che il prodotto venga
sottoposto a una serie di 5 impulsi di
polarità positiva e negativa e di valore
tensione definito (IMQ è in grado di fare
prove fino a 7kV) distanziati di 60 se-
che
gli
apparecchi
di
Criterio di prestazione A
Durante la prova non si deve osservare alcuna variazione di intensità luminosa ed il controllo di regolazione,
se presente, deve funzionare durante
la prova come previsto.
ammessa
e
la/e
lampada/e
può/possono essere spenta/e.
Dopo la prova, entro 30 minuti, tutte
le funzioni devono ritornare normali,
se necessario mediante interruzione
temporanea della rete di alimentazione e/o azionando il controllo di
regolazione.
I Laboratori IMQ sono inoltre accre-
condi uno dall’altro e con sfasamenti
Criterio di prestazione B
ditati dall’ente Italiano di Accredita-
successivi pari a 90° e 270°.
Durante la prova l’intensità luminosa può
mento ACCREDIA per l’esecuzione di
In aggiunta agli aspetti cogenti, se del
variare di qualsiasi valore. Dopo la prova
test in accordo a tutti i pertinenti
caso, per monitorare gli effetti di de-
l’intensità luminosa deve ritornare al suo
metodi necessari alla certificazione
grado nel lungo periodo, IMQ sotto-
valore iniziale entro 1 minuto. Non è ne-
cogente degli apparecchi di illumina-
pone gli apparecchi di illuminazione ad
cessario che durante la prova i controlli
zione, che permettono ai costruttori
una serie di 50 impulsi di polarità po-
di regolazione funzionino, ma dopo la
di redigere la Dichiarazione CE
sitiva e negativa e di valore tensione
prova lo stato del controllo deve essere
necessaria per l’immissione dei pro-
fino a 7kV distanziati di 60 secondi
lo stesso di prima della prova, a condi-
dotti nel mercato Europeo.
uno dall’altro e con sfasamenti suc-
zione che durante la prova non sia stato
cessivi pari a 0°, 90°, 180° e 270°.
dato alcun comando di variazione.
[email protected]
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Dicembre 2014
FOCUS ON
MARCHI
ECOLOGICI E
PRESTAZIONALI
Per plastica, carta, alluminio,
compositi FRP, i marchi predisposti
da CSI, società del Gruppo IMQ,
sono marchi volontari,propedeutici
al rispetto dei requisiti legislativi
applicabili,ma anzitutto importante
strumento di distinzione sul
mercato, in quanto garanzia
di ridotto impatto ambientale con
conseguenti vantaggi nelle diverse
fasi di ciclo di vita del prodotto,
dalla produzione allo smaltimento.
La normativa nazionale ed europea, almeno per gli imballaggi,
obbliga i produttori a immettere sul mercato solamente imballaggi
che rispondano ai requisiti della Direttiva 94/62; uno di questi requisiti
è riferito alla riciclabilità dell’imballo a fine vita. Sono previste anche
sanzioni amministrative pecuniarie per il mancato rispetto di tali obblighi (art. 261, commi 3 e 4, D.Lgs. 152/06). I marchi CSI Plastica
e Compositi Riciclabili consentono di dimostrare la conformità
alle norme di riferimento (EN 13428 e 13430) adottate dalla UE ai
sensi della direttiva 94/62, a sua volta ripresa nel Codice Ambientale.
Il marchio prevede inoltre la possibilità di applicare gli stessi principi
anche a manufatti di materia plastica e ai materiali compositi destinati a settori differenti dagli imballaggi (es. trasporti, edilizia, arredamento, agricoltura, orto florovivaistica, ecc.). Infatti la Direttiva
2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, la Direttiva 2002/96/CE sui
rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il Regolamento (UE) 305/2011 sui prodotti da costruzione prevedono quale
elemento di caratterizzazione del prodotto la sua riciclabilità.
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Gruppo IMQ Informa_n.123
Consente la classificazione degli scarti di lavorazione come “sottoprodotti”, in conformità
all’art. 184bis del TUA ed alla UNI 10667-1
(norma richiamata dalla normativa in materia
di rifiuti), sottraendoli alla categoria dei rifiuti
e agli adempimenti previsti in materia. Ciò si
traduce per l’azienda in un considerevole risparmio di risorse. Analoga certificazione per
i sottoprodotti in carta e alluminio.
Identifica i polimeri ottenuti dal reimpiego di
sottoprodotti, mediante attività di pre-trattamento in linea con quanto previsto dall’art.
184bis del TUA e dalla norma UNI 106671. Analoga certificazione per i sottoprodotti
in carta e alluminio.
Consente la classificazione delle materie
prime seconde, derivanti da attività di riciclo
di scarti/rifiuti plastici, in conformità all’art.
184ter del TUA ed alla UNI 10667, norma
richiamata nel DM 5/2/98. Tale conformità
è espressamente richiesta dalla normativa e
dalle autorità preposte al controllo in materia
ambientale. Analoga certificazione per i sottoprodotti in carta.
Permette di certificare la reale presenza di plastiche da riciclo nei manufatti, ed è utile in relazione a quanto richiesto dalle certificazioni
ITACA, LEED e dal Green Public Procurement.
Anche la GDO è sempre più attenta alla diffusione di manufatti plastici che, in luogo di risorse fossili, fanno uso di materie prime
rinnovabili quali i rifiuti che da problema divengono risorsa.
Identifica i manufatti ottenuti impiegando materiali plastici fibro-rinforzati (FRP) da riciclo.
Oggi esistono, anche per i rifiuti di FRP, soluzioni sostenibili per il riciclo di tali materiali,
che portano ad ottenere nuove materie prime
per i più svariati settori.
FOCUS ON
I PRIMI SHOPPER
DI QUALITÀ
MARCHI
SACME S.P.A. I PRIMI
HIGH PERFORMANCE BAG
SACME
OPERA NEL MERCATO DELLE
RILASCIATI A
I MARCHI “HIGH PERFORMANCE BAG”
MATERIE PLASTICHE DAL
ATTIVITÀ DI
Si tratta di una certificazione unica
a livello europeo, che introduce il
concetto di qualità, in termini di performance, negli shopping bags sulla
base della conformità di questi
ultimi alle norme UNI 8055 o UNI
11415.
I predetti standard, con riferimento
sia al polietilene che alle plastiche
biodegradabili e compostabili (secondo la UNI EN 13432), definiscono forma, dimensioni e
soprattutto requisiti (resistenza al
carico statico, dinamico e alla trazione) che i sacchetti devono soddisfare al fine di fornire prestazioni
adeguate all’uso previsto.
Caratteristiche, quest’ultime, sempre più richieste dagli utilizzatori dei
cosiddetti shopper, a partire dalla
Grande e Media Distribuzione Orga-
nizzata, attenti sia ai requisiti ambientali di tali imballaggi che alle loro
performance di qualità. Sono proprio le garanzie prestazionali offerte
agli utilizzatori da questo nuovo
marchio a dare ai produttori l’opportunità di ottenere un vantaggio
competitivo e di valorizzazione dei
propri prodotti sul mercato.
Analogo marchio prestazionale vi è
per i sacchi compostabili destinati
al contenimento dei rifiuti organici:
anche in questo caso la presenza
di standard UNI di riferimento (UNI
11451) ha reso possibile la definizione di una certificazione di prodotto innovativa (High Performance
Bag), tesa a fornire al consumatore
finale strumenti moderni e sicuri a
garanzia delle performance del prodotto.
1971 SIA CON
B2B (DISTRIBUZIONE
DI
MATERIE PLASTICHE E PRODUZIONE DI
COMPOUNDS TECNICI ED ADDITIVI) SIA
B2C. NEL SETTORE DEL
CONSUMO SACME È LEADER
CON ATTIVITÀ
LARGO
ITALIANO NELLA PRODUZIONE DI SHOPPER
IN BIOPOLIMERO, SACCHI FRIGO E SACCHI
PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI A MARCHIO
MYSAC E CON LE NUMEROSE PRIVATE
LABEL GESTITE.
A SEGUITO DELL’OTTENIMENTO DEL MARCHIO “CSI HIGH PERFORMANCE BAG”
SACME, DA SEMPRE SENSIBILE ALLE
RICHIESTE DEL MERCATO, GARANTISCE A
QUEST’ULTIMO LA FORNITURA DI SHOPPER
PERFORMANTI SIA DA
UN PUNTO DI VISTA
AMBIENTALE (IN QUANTO BIODEGRADABILI E
COMPOSTABILI) SIA PRESTAZIONALE.
Enrico Maria Chialchia – 3385301306 – 0238330336
[email protected]
Dicembre 2014
FOCUS ON
Sostenibilità
IMQ SCORING PARTNER
CDP ITALy 100
CLIMATE CHANGE
REPORT 2014
Anche per il 2014 è stato affidato a IMQ, Istituto Italiano del
Marchio di Qualità, l’incarico di
assegnare un punteggio alla
completezza, trasparenza e
qualità della comunicazione delle
emissioni e delle iniziative finalizzate alla lotta al cambiamento
climatico, avviate dalle più grandi
compagnie Italiane. L’incarico arriva da parte del CDP, organizzazione no-profit che annualmente
analizza le politiche di gestione
degli impatti del climate change
attuate dalle più importanti società mondiali e che in Italia pub-
blica il CDP Italy 100 Climate
Change. Un report, quest’ultimo, che sta diventando sempre di più un documento
fondamentale per i decision makers in ottica di scelte di investimento, prestiti e analisi
assicurative.
Il report del 2014, redatto da
SDA Bocconi con il supporto di
IMQ in qualità di scoring partner,
include la classifica delle 53
aziende italiane che hanno aderito all'iniziativa ed è stato presentato lo scorso 5 novembre
alla Borsa di Milano.
IMQ CONTRIBUISCE
ALLA STESURA
DEL NUOVO GHG
PROTOCOL STANDARD
IMQ è stata inclusa dal
World Resources Institute, tra i membri del Technical Working Group
incaricato della redazione
del GHG Protocol, la più rinomata linea Guida sulla
quantificazione dei gas effetto serra a livello globale.
Il nuovo standard, alla cui
redazione ha partecipato
anche IMQ, sarà dedicato
alla quantificazione delle
emissioni indirette da uso
di energia elettrica (emissioni di Scope 2).
[email protected]
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Gruppo IMQ Informa_n.123
FOCUS ON
FIRMA DIGITALE REMOTA: CON IL RAPPORTO DI VALUTAZIONE RILASCIATO DA IMQ
COSIGN OTTIENE, PRIMO IN EUROPA, LA CERTIFICAZIONE EAL4+
Sicurezza ICT
Sono state svolte dal Laboratorio di
Valutazione della Sicurezza ICT di
IMQ i test sulla sicurezza hardware
e software che hanno consentito a
CoSign di ottenere dall'OCSI la certificazione secondo i Common Criteria (ISO/IEC 15408) al livello di
garanzia EAL4+ (augmented with
AVA_VAN.5) e ad essere riconosciuto a livello internazionale come
dispositivo di firma digitale remota
che offre una soluzione nel pieno rispetto degli standard di sicurezza.
OCSI, lo ricordiamo è l’organismo
italiano per la certificazione della sicurezza informatica. Il rilascio della
certificazione è avvenuto sulla base
del Rapporto finale di Valutazione
elaborato da IMQ.
Con questa nuova certificazione,
CoSign, prodotto dalla Arx e distribuito in Italia da itAgile, viene ufficialmente riconosciuto come una
soluzione per la firma remota gestita centralmente e altamente sicura, oltre che completamente
conforme con la più recente legge
italiana in materia.
Il Rapporto di Certificazione emesso
da OCSI rappresenta dunque un significativo risultato che va a chiudere un iter avviato nel 2010, con
l’ottenimento del pronunciamento
positivo di OCSI sul rispetto, relativamente al Traguardo di Sicurezza
(Security Target) del prodotto CoSign, dei requisiti definiti nella Procedura OCSI per accertare la
conformità ai requisiti di sicurezza
prescritti
dalla
direttiva
1999/93/CE sulla firma elettronica, dei dispositivi sicuri per l'apposizione di firme con procedure
automatiche.
In precedenza il Laboratorio di Valutazione della Sicurezza Informatica
(LVS) di IMQ aveva supportato
anche SAFENET nell’ottenimento, a
fine 2012, del suddetto accertamento da parte di OCSI per il suo
prodotto Luna ® PCI Configured for
Use in Luna SA 4.1.
Il Laboratorio di Valutazione Sicurezza ICT di IMQ, lo ricordiamo, è
accreditato negli schemi nazionali
per la valutazione della sicurezza dei
sistemi e prodotti ICT. Inoltre, IMQ
è l'unico organismo di certificazione
accreditato da Accredia, operante
in Italia, ad aver raggiunto l'obiettivo
di avere al suo interno un laboratorio accreditato per effettuare valutazioni formali della sicurezza di
sistemi e prodotti IT negli schemi
nazionali gestiti da DIS/UCSe e
OCSI secondo gli standard internazionalmente riconosciuti.
[email protected]
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Dicembre 2014
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
AGGIORNAMENTO NORMATIVI
PUBBLICATA
LA NORMA
CHE METTE
A FUOCO
I VALUTATORI
IMMOBILIARI
NUOVA DIRETTIVA
ATEX
2014/34/UE
È stata pubblicata la Nuova Direttiva
ATEX 2014/34/UE (relativa ad apparecchi e sistemi di protezione destinati
a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva) del Parlamento
europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli stati
membri relativa agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere
utilizzati in atmosfera potenzialmente
esplosiva che sostituirà la Direttiva
ATEX 94/9/CE.
La Nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE
è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (n° GU UE
L96) del 29 Marzo 2014 ed è in vigore dal 30 marzo 2014.
Ai sensi dell'art. 43 della Direttiva
2014/34/UE, la Direttiva 94/9/CE è
abrogata con effetto decorrente dal
20 aprile 2016.
Ai sensi dell’art. 41 della Direttiva
2014/34/UE, i certificati di conformità
rilasciati a norma della Direttiva
94/9/CE restano validi ai fini della
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Gruppo IMQ Informa_n.123
nuova Direttiva 2014/34/UE anche se
non saranno ritenute fattibili estensioni dopo la data del 19 aprile 2016.
Nell’allegato XII della Direttiva
2014/34/UE è presente una “Tavola
di concordanza” tra i riferimenti della
nuova e di quella abrogata.
La rifusione della Direttiva non ha
comportato dunque stravolgimenti
sostanziali ai contenuti tecnici della
Direttiva stessa, nei cui testo sono più
chiaramente evidenziati gli obblighi
(Capo 2, Articoli 6 - 7 - 8 - 9 - 10 11) dei vari attori (ora chiamati “Operatori Economici”) della filiera (fabbricanti, rappresentanti autorizzati,
importatori, distributori) e ampliato
l’articolo inerente alle “Definizioni”
(Articolo 2).
IMQ è già accreditato ACCREDIA ed
abilitato come Organismo Notificato
per la Direttiva 94/9/CE e richiederà
l’abilitazione per la nuova Direttiva.
È stata pubblicata lo scorso 6 novembre la UNI 11558:2014 “Valutatore
immobiliare. Requisiti di conoscenza,
abilità e competenza”.
Una norma nata per rispondere alla
necessità del settore immobiliare di
avere precise regole e codici di riferimento. A tutela sia delle scelte del
consumatore e sia della professionalità
degli operatori.
Per saperne di più sul processo di valutazione e di convalida dei requisiti
fissati dalla norma, è possibile rivolgersi a IMQ.
IMQ è ente di certificazione con significativa esperienza anche nell’ambito
della certificazione delle persone, già
accreditato ISO/IEC 17024 per altre
figure professionali.
[email protected]
[email protected]
AGGIORNAMENTI NORMATIVI
AGGIORNAMENTO NORMATIVI
D.LGS. 102/2014: NESSUN
OBBLIGO DI DIAGNOSI ENERGETICA
SE IL SISTEMA è CERTIFICATO
ISO 50001 E/O 14001*
SERVIZI IMQ
*
Se il Sistema
di Gessstione
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4
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S
IS
agno
Audit dia
ca
energeti
si
IL DECRETO
IMPRESE INTERESSATE
di diagnosi energetica qualora i loro si-
Il D.Lgs. 102 del 4 luglio 2014, che rece-
GRANDI IMPRESE: più di 250 dipen-
stemi includano un audit energetico con-
pisce la direttiva 2012/27/UE, stabilisce un
denti, con fatturato annuo maggiore di
dotto in conformità ai dettami di cui
quadro di misure per la promozione e il
50 milioni di euro o totale di bilancio
all’allegato 2 del Decreto.
miglioramento dell’efficienza energetica.
annuo maggiore di 43 milioni.
IMPRESE A FORTE CONSUMO ENERGIA:
I SERVIZI IMQ PER LE AZIENDE CHE
DIAGNOSI ENERGETICA
consumo annuo di energia di almeno
L’Art. 8 del Decreto prevede l’obbligo
2,4 GWh e rapporto tra costo dell'ener-
per le grandi imprese e a forte consumo
gia e fatturato maggiore del 3%.
DEVONO RISPONDERE AL D.LGS.
• audit di diagnosi energetica erogati in
conformità ai dettami del D.Lgs.
102/2014
• certificazione sistemi di gestione dell’energia - ISO 50001
• certificazione sistemi di gestione ambientale - ISO 14001
di energia di eseguire una diagnosi energetica nei siti produttivi presenti sul territorio nazionale.
CHI È ESONERATO
Le aziende che hanno adottato un sistema di gestione dell’energia conforme
TEMPISTICHE E PERIODICITÀ
alla norma ISO 50001 o un sistema di ge-
Entro il 5 dicembre 2015 e successiva-
stione ambientale conforme alla norma
mente ogni 4 anni.
ISO 14001, sono esonerate dall’obbligo
[email protected]
11
Dicembre 2014
BREVI IMQ
BREVI IMQ
IMQ: UNA NUOVA SEDE NEL
DISTRETTO DEI BIOMEDICALI
Sempre più vicino alle aziende del settore, IMQ ha
aperto una nuova sede operativa anche a Medolla. Un
punto di riferimento a cui le realtà del territorio potranno rivolgersi per avvalersi dei servizi one-stop-solution di IMQ e avere una risposta a tutte le esigenze
di testing, verifiche ed export.
Si trova a Medolla, ovvero nel cuore di uno dei più importanti distretti biomedicali a livello mondiale, la nuova sede
operativa avviata da IMQ. Un potenziamento territoriale
voluto per rispondere al meglio alle esigenze delle aziende
del settore. In particolare alla necessità di poter contare su
un unico partner in grado di offrire tutti i servizi relativi a
testing e certificazioni, servizi per l’estero e supporto tec-
NASCE IL PIÙ GRANDE POLO
ITALIANO PER LA SICUREZZA
DI VEICOLI E COMPONENTI
nico, attestazioni, audit di seconda parte e attività di sorveglianza. Un’esigenza alla quale solo IMQ è in grado di
rispondere con un servizio one-stop-solution che, alla competenza riconosciuta a livello internazionale, aggiunge i
È stata finalizzata a giugno l’acquisizione da parte di
vantaggi derivanti da un partner localizzato sul territorio e
CSI S.p.A., società del Gruppo IMQ, della Prototipo
i conseguenti benefici in termini di riduzione dei tempi e
Technologies S.r.l., realtà operativa nell’automotive.
dei costi di lavorazione.
Ma l’apertura di Medolla non è l’unica novità di IMQ a van-
Un’acquisizione degna di nota, poiché porta alla costi-
taggio dei clienti del settore medicale. Accanto alla localiz-
tuzione di un polo a respiro europeo, tra i più qualificati
zazione sul territorio, sono stati anche potenziati i servizi
Centri di Sicurezza, in grado di affrontare tutte le pro-
offerti, in particolare per le aziende interessate a esportare
blematiche legate alla sicurezza attiva e passiva dell’auto
che da oggi potranno contare su IMQ anche per la gestione
e di offrire la più ampia gamma di servizi ai produttori
di tutte le pratiche necessarie per l’ottenimento delle regi-
di autoveicoli e della relativa componentistica.
strazioni e delle approvazioni internazionali. Non ultimo va
L’operazione ha visto da una parte CSI S.p.A., la società
infine ricordato il rafforzamento dell’attività di testing estesa
del Gruppo specializzata in testing e certificazioni per il
anche alle prove chimico-fisiche e microbiologiche.
settore dell’auto, e dall’altra Prototipo Technologies
S.r.l., azienda che dal 1991 opera nel settore dell’ingegneria sperimentale di veicoli e sistemi-componenti e
nella verifica di componenti automobilistici.
Il potenziamento dei servizi offerti al settore automotive
inciderà sull’attività e sulla realtà del Gruppo IMQ spostando gli obiettivi di fatturato nell’intorno dei 100 milioni di euro, per una realtà di 700 dipendenti ed alcune
centinaia di collaboratori esterni.
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Gruppo IMQ Informa_n.123
[email protected]
BREVI IMQ
BREVI IMQ
NUOVO
REGOLAMENTO
PER IL
RICONOSCIMENTO
DEI LABORATORI
DEL CLIENTE
Sono stati presentati durante un
workshop organizzato da IMQ a metà
novembre, i nuovi regolamenti per il riconoscimento e l’utilizzo del laboratorio
del cliente.
Tra le principali novità l’introduzione del
concetto di ”Utilizzo di parte terza
delle Testing Facilities del Cliente” Third Party Utilization of Customers’ Testing Facilities (TPU CTFs).
Un concetto che, di fatto, combina una
rigorosa qualifica delle capacità e delle
competenze dei Laboratori del Cliente,
una fase di rafforzamento della fiducia
tramite anche un più ampio scambio di
informazioni tra l’Ente di certificazione
e il Laboratorio ed un programma di supervisione e di monitoraggio puntuale
di quest’ultimo. Tra le altre modifiche
più significative introdotte dall’applicazione dei nuovi documenti, segnaliamo anche la nuova classificazione dei
Laboratori, che varierà come segue:
• Testing at Manufacturer’s Premises
(TMP) ----->Customer’s Testing Facility
(CTF) - Level 1
• Witnessed Manufacturer’s Testing
(WMT) ----->Customer’s Testing Facility
(CTF) - Level 2
• Supervised Manufacturer’s Testing
(SMT) ----->Customer’s Testing Facility
(CTF) - Level 3
A questa nuova denominazione sono
corrisposte delle modifiche nei termini di
validità del riconoscimento (soprattutto
per gli attuali Laboratori classificati TMP
e WMT) e per le attività di valutazione.
Per saperne di più:
GLI
APP UNTAMENTI
CON IMQ
(h)
(y)
È iniziata lo scorso dicembre e proseguirà per tutto il 2015, la serie di appuntamenti organizzati da IMQ su
tutto il territorio italiano per presentare
ai propri clienti le principali novità introdotte dalle nuove edizioni 2015
delle direttive ISO 9001 e ISO 14001.
[email protected]
PRODOTTI
CERTIFICATI IMQ
NEL CAMPIONATO
DI CALCIO SERIE A
Tra ottobre e novembre, per 4 turni del
campionato di calcio di serie A, i pro-
(y)
(h)
h))
A
APP
appuntament
p ntam ntto
dotti certificati IMQ sono stati protagonisti su Mediaset Premium Calcio.
Attraverso dei digispot (banner che
.....{con}....
scorrono in sovraimpressione alle immagini della partita) i telespettatori sono
stati invitati a preferire nei loro acquisti i
prodotti certificati IMQ, garanzia di sicurezza e affidabilità.
Gli spot, andati in onda anche in alcune
partite internazionali su Fox Sport, ci
I Q
IMQ
incontri sul territorio
per informare i clienti
sulle principali novità
della edizione 2015
delle norme ISO 9001
e ISO 14001
hanno permesso di diffondere il nostro
consiglio a circa 3 milioni e 800 mila
utenti per turno.
Contattaci per saperne di più: customer
[email protected]
.csq
IMQ QUANTIFICA E NEUTRALIZZA LE EMISSIONI DELL’OTTAVA EDIZIONE DEL
PREMIO DONA
Le emissioni di CO2 generate dalla mobilità dei relatori e dei partecipanti, dal
consumo di energia elettrica durante l’evento, dall’invio della comunicazione
elettronica e tutto il relativo materiale cartaceo sono state quantificate da
IMQ e neutralizzate con l’acquisto di crediti VER*.
* LA RELAZIONE RELATIVA ALLA QUANTIFICAZIONE DELLE TONNELLATE DI CO2 EMESSE E LA RICEVUTA DI ACQUISTO DI CREDITI VER (di tipologia GOLD STANDARD)
SONO CONSERVATE PRESSO GLI ARCHIVI DI IMQ.
Dicembre 2014
EXPORT
ESPORTARE NEGLI EMIRATI
ARABI UNITI E NEL QATAR:
IMQ RICONOSCIUTO DALLA CIVIL
DEFENCE QUALE LABORATORIO DI
PROVA E ENTE DI CERTIFICAZIONE
DAGLI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE D'EMERGENZA AI
COMPONENTI PER IMPIANTI ANTINCENDIO, I PRODOTTI PER
I QUALI IMQ è STATO RICONOSCIUTO
IMQ è stato riconosciuto dalla Civil Defence degli Emirati Arabi
• Cavi ritardanti la fiamma
Uniti e dalla Civil Defence del Qatar in qualità di “laboratorio
• Apparecchi di illuminazione d’emergenza - IEC 60598-1
di prova ed ente di certificazione approvato“ ai fini dell’otte-
• Batteria in dotazione, cambio elettronico di sicurezza
nimento del Certificato di Conformità necessario per l’espor-
autoalimentato (autosufficienti) - IEC 61347-1
tazione dei prodotti regolamentati.
Prodotti per i quali IMQ è stato riconosciuto dalla Civil
Prodotti per i quali IMQ è stato riconosciuto dalla Civil
Defence degli Emirati Arabi Uniti
• Dispositivi di controllo e comando
• Dispositvi di allarme
• Alimentatori
• Pulsanti manuali
• Isolatori di corto circuito
• Dispositivi di ingresso/uscita
• Inviatori di messaggio di allarme
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Gruppo IMQ Informa_n.123
Defence del Qatar
• Sprinkler e tubi per impianti antincendio
• Impianti di estinzione automatici
• Estintori
• Componenti per impianti di allarme antincendio
• Illuminazione di emergenza
• Unità di alimentazione elettroniche (autonome) alimentate
da batteria per illuminazione di emergenza.
[email protected]
AZIENDE DI QUALITà
AZIENDE DI QUALITà
A NOVO ITALIA: UNA
STORIA DI QUALITà
UN’AZIENDA DI 320 DIPENDENTI, COSTRETTA A CHIUDERE. MA CHE
RINASCE GRAZIE ALLA FORZA DI VOLONTà DI UN DIPENDENTE CHE, INVESTENDO ANCHE NEL SISTEMA QUALITà, è RIUSCITO A FARLA RIPARTIRE
ED ESPANDERE NONOSTANTE IL PERIODO DI CRISI ECONOMICA GENERALE.
La vicenda di A NOVO ITALIA, azienda di Saronno che fornisce servizi post vendita per prodotti Consumer & Professional
Electronics, merita di essere raccontata. Perché è una storia
di coraggio, fiducia, forza e volontà. Ma prima di tutto è una
storia di qualità che ci permettiamo di prendere ad esempio
per spiegare l’effettivo valore aggiunto della certificazione di
un sistema di gestione.
Partiamo dunque dall’inizio della storia, da quando A NOVO
piando il fatturato dello scorso anno. Nel 2013 eravamo 11,
ITALIA era la filiale italiana di una multinazionale con più di
oggi siamo più del doppio. Nei prossimi mesi mi riprometto
5.000 dipendenti in 11 paesi europei, in espansione cre-
di assumere altre 14 persone tra i miei ex colleghi”.
scente. Poi, nel 2011, il fallimento e la chiusura di diverse fi-
Inevitabile una domanda: perché una piccola azienda, che
liali tra cui quella in Italia, a Saronno, che si vide costretta a
solo grazie alla determinazione di un ex dipendente è riuscita
mettere i suoi 320 lavoratori in cassa integrazione. Una si-
a risorgere dalle ceneri di una grossa realtà e che, nonostante
tuazione critica da cui nacque A NOVO ITALIA S.r.l., con una
il periodo di crisi, è riuscita a crescere e svilupparsi, ha avuto
nuova partita Iva e 20 dipendenti con contratto di affitto di
quale priorità la certificazione dei proprio modus operandi?
ramo d’azienda, e la speranza che qualcuno si prendesse in
“La certificazione secondo la ISO 9001, prima ancora che un
carico la ricapitalizzazione della società. Cosa che purtroppo
riconoscimento del quale andiamo orgogliosi è stato per noi
non avvenne. Ma proprio quando sembrava che per A
uno strumento di lavoro” ci ha risposto Muscia. “Un per-
NOVO ITALIA non ci fosse più nulla da fare, ecco entrare in
corso che ha contribuito a ottimizzare le potenzialità del-
gioco Enzo Muscia, che al momento del fallimento ricopriva
l’azienda, a migliorare l'organizzazione dei processi e a
la carica di direttore commerciale della sede italiana. Assieme
monitorare l'andamento delle sue prestazioni. Ma non solo.
al socio Fabrizio Masciocchi, decise di credere nell’azienda e
Nel nostro processo di ricostruzione e di ricrescita, che è stato
nel suo lavoro e, di fronte ai continui rifiuti di concessione di
improntato alla trasparenza totale, avevamo bisogno anche
finanziamenti da parte delle banche, ipotecò la sua abita-
di un elemento che desse fiducia ai clienti, ai fornitori, ma
zione e i suoi risparmi per far ripartire l’attività di A NOVO
anche ai dipendenti e collaboratori. E l’ottenimento della cer-
ITALIA. “Siamo così riusciti a ricomprare le attrezzature, ot-
tificazione ha rappresentato tutto ciò”.
tenere le certificazioni e riaprire la sede operativa” racconta
Una storia, quella di A NOVO ITALIA, che insegna a rischiare,
Muscia, oggi amministratore unico di A NOVO ITALIA. “Ab-
a saper accettare le difficoltà ma soprattutto ad affrontarle e
biamo chiuso il 2013 superando la previsione di bilancio con
a dare anima e corpo per superarle. Una bella storia. Una
un 15% di utile e prevediamo di chiudere il 2014 raddop-
storia di qualità.
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Dicembre 2014
Per realizzare un impianto a regola d’arte occorre essere in due.
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