I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS Federica Miglietta Bari, luglio 2014 GLI STRUMENTI DERIVATI da una attività reale, da una attività finanziaria, da un indice dei prezzi o dei rendimenti relativo alle precedenti attività Proprio in base all’attività sottostante possiamo fornire la prima classificazione dei derivati: 1) Derivati delle attività reali (COMMODITY DERIVATIVES) 2) Derivati delle attività finanziarie (FINANCIAL DERIVATIVES) Federica Miglietta- Università di Bari Gli strumenti derivati sono così denominati perché il loro valore “deriva” dal prezzo di una attività sottostante, detta “underlying asset”, che può essere costituita: 2 FINALITÀ DEGLI STRUMENTI DERIVATI Gli strumenti derivati permettono di gestire i rischi originati dalla variazioni dei prezzi , o dei tassi di interesse o di cambio delle attività sottostanti Essi possono essere utili a fini di: Federica Miglietta- Università di Bari Copertura Speculazione I derivati, dunque, svolgono la fondamentale funzione economica di agevolare il trasferimento del rischio, all’interno del sistema economico, da operatori che intendono ridurre la propria esposizione a operatori che intendono aumentarla. 3 I CONTRATTI A TERMINE (FORWARD) In una operazione a termine le parti fissano il prezzo alla stipulazione del contratto mentre il regolamento dell’operazione, ovvero titoli vs prezzo negoziato avviene alla scadenza del termine prefissato. Tra i contratti a termine (detti forward), quello più sviluppato è relativo ai cambi di valuta (currency forward) Utilizzati per fissare il tasso di cambio import/export Federica Miglietta- Università di Bari 4 ESEMPIO ACQUISTO A TERMINE Facciamo l’ipotesi di un acquisto a termine (tipica di chi crede che il prezzo salga) - scadenza tre mesi - titolo Unicredit - prezzo a termine sul mercato: 1,50 - prezzo corrente sul mercato: 1,23 Federica Miglietta- Università di Bari HP 1: a scadenza Unicredit quota 1,40. Perdo 0,1€ HP 2: a scadenza Unicredit quota 1,55. Guadagno 0,05€ Attenzione!!! E’ un contratto obbligatorio. Le parti sono obbligate alla prestazione ma il contratto è stipulato OTC, ovvero senza una cassa di compensazione e garanzia. Sono soggetto al rischio di controparte. 5 I FINANCIAL FUTURE 1. 2. Federica Miglietta- Università di Bari I future sono contratti di compravendita a termine negoziate in un mercato di borsa organizzato. La struttura è simile a quella dei contratti forward ma in questo caso: Oggetto, importo unitario del contratto, scadenze, regole di contrattazione, modalità di negoziazione, prezzo SONO PRESTABILITI E STANDARDIZZATI Esiste una società, chiamata Cassa di Compensazione e Garanzia che assicura il buon fine dei contratti ed elimina il rischio di controparte anche grazie al sistema dei margini Esistono future su attività reali (commodity futureesempio BRENT) e future su attività finanziarie (financial future) 6 LE OPZIONI L’opzione è un contratto derivato che offre all’acquirente la facoltà di acquistare o vendere lo strumento finanziario sottostante ad un prezzo specificato (detto prezzo strike) ad una determinata scadenza (se Europee o per un periodo predeterminato, se Americane), in cambio di un pagamento detto premio Caratteristiche Federica Miglietta- Università di Bari L’acquirente dell’opzione paga il premio e acquista una facoltà (cioè non è obbligato alla prestazione) Il venditore dell’opzione incassa il premio ed è obbligato alla prestazione 7 OPZIONE CALL È il contratto mediante il quale una parte (il compratore) acquisisce il diritto, ma non l’obbligo, di concludere un successivo acquisto, di una attività finanziaria ad un prezzo prefissato. A scadenza decide se esercitare o meno l’opzione Se il compratore dell’opzione vuole esercitare il suo diritto il venditore (che ha incassato in premio) è obbligato alla prestazione Strike + premio strike Profilo dell’acquirente di una opzione call Prezzo attività sottostante Pr Federica Miglietta- Università di Bari P/L 8 OPZIONE PUT È il contratto mediante il quale una parte (il compratore) acquista il diritto ma non l’obbligo di concludere una vendita di una attività finanziaria ad un prezzo prefissato. A scadenza decide se esercitare o meno l’opzione Se il compratore dell’opzione vuole esercitare il suo diritto il venditore (che ha incassato in premio) è obbligato alla prestazione Federica Miglietta- Università di Bari 9 GLI SWAP Un interest rate swap (detto IRS) è un contratto finanziario in base al quale due parti assumono il reciproco impegno di scambiarsi pagamenti periodici di interessi, calcolati su un capitale di riferimento , detto Notional (o nozionale), per un periodo di tempo prefissato, pari alla scadenza del contratto stesso. I flussi di interesse che le controparti si scambiano vengono calcolati con modalità differenti. PLAIN VANILLA SWAP: una parte effettua pagamenti a tasso variabile e riceve pagamenti a tasso fisso. La controparte esegue e riceve pagamenti di segno opposto. Attenzione!!!! Il Nozionale non viene mai scambiato Federica Miglietta- Università di Bari 10 CONVENZIONE DI LINGUAGGIO ED UTILIZZO Chi paga è in posizione CORTA (short position) Chi riceve un pagamento è in posizione LUNGA (long position) Per il calcolo degli interessi a tasso variabile si utilizzano come parametri di riferimento i tassi del mercato interbancario delle eurovalute (Libor oppure Euribor). Le parti si accordano per stabilire l’esatto momento di rilevazione del tasso da applicare ad un definito incasso/pagamento Gli operatori possono utilizzare gli Swap per gestire una ampia varietà di posizioni e per “modellare” secondo le proprie esigenze i flussi di interesse prodotti dalle attività e passività finanziarie presenti in bilancio Federica Miglietta- Università di Bari 11 UN ESEMPIO Scadenze (anni) Flussi mutuo 0 +100 1 Flussi swap (posiz lunga) Flussi swap (posiz corta) Flussi netti - - +100 - (euribor+1%) euribor -3,80% - 4,80% 2 - (euribor+1%) euribor -3,80% - 4,80% 3 - (euribor+1%) euribor -3,80% - 4,80% 4 -100- (euribor+1%) euribor -3,80% -100- 4,80% Federica Miglietta- Università di Bari Una impresa ha contratto un mutuo indicizzato sul quale paga un prezzo pari ad euribor a 12 m + 1%. Vita residua 4 anni e prevede la restituzione del capitale in una unica soluzione alla scadenza con pagam annuale degli interessi. Hp:100€ capitale. 12 LE OBBLIGAZIONI STRUTTURATE Con il termine “obbligazioni strutturate” si identifica comunemente una grande varietà di titoli obbligazionari che hanno una caratteristica comune: Tit Obblig. + Strum. Derivato Categorie: Equity linked_ lo strum.to derivato incorporato nel titolo è legato all’andamento del mercato azionario a) b) Eq linked a capitale garantito (es. obblig+ call) Eq. Linked a cap. non garantito (es. obblig + vendita put) Titoli strutturati sui tassi di interesse ottenuti combinando un titolo obbligazionario ed un derivato sensibile ai tassi di interesse (swap) Reverse floater che paga cedola indicizzata inversamente all’andamento dei tassi di interesse Federica Miglietta- Università di Bari 13 LE OBBLIGAZIONI STRUTTURATE (2) Categorie: Titoli strutturati commodity linked costituiti da un titolo obbligazionario più un derivato sul prezzo delle commodity Titoli strutturati currency linked costituiti da un titolo obbligazionario più un derivato sul prezzo delle valute Titoli strutturati credit linked: sono titoli il cui prezzo è influenzato dall’andamento dell’affidabilità creditizia di un soggetto terzo diverso dall’emittente. Nella loro formulazione più classica questi titoli comportano cedole più alte dei titoli obbligazionari normali ma prevedono la facoltà di interrompere il pagamento delle cedole (e, se il titolo non è a capitale garantito di non rimborsare per intero il capitale ) se si verifica un determinato credit event. L’acquisto di questi titoli comporta l’assunzione di un rischio di credito superiore rispetto ad un titolo normale (obbligazione + credit derivative) Federica Miglietta- Università di Bari 14 UN ESEMPIO: TITOLO EQUITY LINKED A CAPITALE GARANTITO (1) Titolo index linked il cui rendimento dipende da uno o più indici azionari Nei titoli a capitale garantito l’investitore riceve, nella peggiore delle ipotesi, almeno il capitale investito inizialmente, a cui si potrà sommare, nel caso di andamento favorevole del mercato azionario (o dei mercati) di riferimento, un ulteriore premio alla scadenza Federica Miglietta- Università di Bari 15 UN ESEMPIO: TITOLO EQUITY LINKED A CAPITALE GARANTITO (2) Un esempio di titolo index linked Durata 8 anni Valore Nominale (VN) 100€ Cedola periodica Non prevista Cedola unica a scadenza Non prevista Valore di rimborso alla scadenza Vn+[Vn x Max (Perf_S&Pmib; 0)] Federica Miglietta- Università di Bari Questo titolo di caratterizza per l’assenza di cedole (né periodiche, né alla scadenza). Il sottoscrittore rinuncia a percepire le cedole che percepirebbe in un normale titolo obbligazionario e ottiene, in cambio, di percepire alla scadenza, oltre al rimborso del valore nominale, un eventuale extra (se l’indice italiano ottiene un rendimento positivo. 16 UN ESEMPIO: TITOLO EQUITY LINKED A CAPITALE GARANTITO (3) Il titolo nell’esempio può essere scomposto in modo semplice in un titolo obbligazionario tradizionale ed uno strumento derivato (opzione call sull’indice) Quindi, sottoscrivendo questa obbligazione index linked l’investitore acquista: Federica Miglietta- Università di Bari Un titolo ZCB che rimborsa 100€ fra 8 anni 2. Una certa quantità di opzioni call sull’indice che generano un pay-off positivo se l’andamento dell’indice è favorevole Il valore attuale delle cedole alle quali l’investitore rinuncia rappresenta il premio pagato per l’opzione implicita nel titolo. 1. 17
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