DIAMOCI UNA MANO Dopo un tira e molla di 26 anni Emilia Romagna e Veneto si impegnano alla cogestione del Parco del Delta Una riserva naturalistica dalle infinite risorse, patrimonio dellʼUnesco, diventata nel corso dei decenni di importanza strategica anche nel settore economico-turistico. Vaste aree di pesca, allevamento, coltivazioni e produzione energetica (con la centrale elettrica di Polesine-Camerini), a cavallo di due regioni importanti e impe- gnative, Veneto ed Emilia Romagna. Si sa, la natura non guarda ai confini politici ed ha pensato di regalare i bei paesaggi del delta indistintamente a due vicini di casa che per troppo tempo hanno glissato su una gestione ragionata e condivisa dellʼarea in questione. Fin dai tempi della legge regionale 27/1998, che istituiva il Parco Naturale Regionale del Delta del Po, i buoni propositi auspicavano a una collaborazione con il vicino Veneto. Le due regioni fecero orecchie da mercante, rimandando qualsiasi soluzione per anni o facendo chiaramente intuire un disinteresse verso la tanto agognata gestione comune, tanto da arri- vare alla costituzione di due Enti Parco separati, prima uno emilromagnolo nel 1996, poi uno veneto lʼanno successivo. Ma recentemente, qualcosa finalmente si è mosso. Con lʼExpo 2015 ormai alle porte, le province di Ferrara e Rovigo hanno messo da parte rivalità e vecchi rancori per partire con un progetto di marketing inte- “Dài nono, cunta” un viaggio attraverso la memoria L a Trap Edition ha esordito con l'ultimo libro relativamente Codigoro, scritto dal compianto Don Piero Viganò salesiano, parroco e vicario. Non era proprio un sogno nel cassetto poichè Don Piero, grande "topo" dell'archivio storico codigorese aveva già pubblicato altri due volumi inerenti la storia locale. Fu il nostro inizio editoriale. Il pediatra, Luigi De Carlo, mago del "clic", affidò al nostro editore una favola fotografica dal titolo "Colazione sul ghiaccio" che ebbe tanto successo e di cui abbiamo dovuto realizzare anche alcune ristampe. Mirella Avantaggiato, giovane poetessa codigorese, si fece coraggio, tirò fuori dal cassetto il suo sogno, dando alle stampe "Nei miei occhi" una bella raccolta di poesie. L'anno scorso ha fatto altrettanto Piero M aria Luisa Capuzzo, nata Frignani, a Bondeno, sposò il celebre pittore Mario Capuzzo nel 1946 a Stellata di Bondeno. Ha condiviso la sua vita con l'artista fino alla scomparsa, avvenuta a Pontemaodino di Codigoro, nell'aprile del 1978, in uno chalet costruito sulle rive del fiume Galvano, circondato e seminascosto da salici piangenti che la nevicata e il grande freddo del 1985 ha fatto morire. Ora Maria Luisa continua ad organizzare l'Aprile Capuzziano, a rilasciare interviste ed a raccontare chi fosse il marito, definito fra l'altro il pittore del Delta, affinchè non venga dimenticato ma, anzi, venga riconosciuto come uno degli artisti più meritevoli del Novecento. Anche e soprattutto per questo, dal 1978 ad oggi, ha scaricato decine di penne biro per riempire quaderni che raccontano di Mario Capuzzo, l'uomo nato a Badia Polesine, sulle rive 2 Piva, poeta e narratore in vernacolo e in lingua madre, affidando alla Trap Edition poesie, disegni autografi e "zzirudèli. Ne è scaturito un simpatico libretto molto apprezzato dalla popolazione della Bassa, dove "Pierino" è conosciutissimo anche e soprattutto per avere interpretato molte commedie al Teatro Il Nuovo di Bosco Mesola, dove vive attualmente, e al Teatro Salesiani di Codigoro, nonchè per il suo contributo al volontariato. Da Vaccolino, quest'anno è arrivata Elena Pappi, coordinatrice in seno alla Comunità Parrocchiale locale con “Dài nono, cunta” un manoscritto da... romanzo. Anche questo un sogno che ristagnava nei cassetti degli abitanti dell'antico borgo "Il mott" da cento anni. Ne è scaturito un libro di 235 pagine, tra testi e foto d'epoca, raccontato dai nonni. Ci piace, in conclusione, chiamare queste nostre brossure "figlie di un'editoria minore", venute alla luce grazie ai prezzi contenuti, alla portata di tutte le... tasche. Il quinto sogno tratto dal cassetto segreto dell'Adigetto, che da bambino quando sui listoni di Badia con un pezzo di carbone disegnava Bachea, un clochard locale all'affermazione in campo internazionale. La signora Capuzzo, com'è chiamata da tutti, finalmente, ha tirato fuori dal cassetto il primo fascicolo dei suoi sogni. Perchè è proprio vero che ogni popolo latino ha, in un angolo nascosto, una raccolta scritta di poesie, biografie, racconti e quant'altro. L'avvento della stampa offset che ha soppiantato il glorioso piombo troppo costoso, ha fatto il resto. E' nata così la cosidetta editoria minore. La nostra casa editrice, piccola piccola, è già al quinto libro e altri sono già in bozze pronti ad uscire allo scoperto. Tornando alle 80 pagine di questo libro che presenta al pubblico la vita di Capuzzo dal 1902 al 1978, scritto a penna nelle lunghe notti solitarie di una ancor giovane donna, doverosamente dobbiamo sottolineare che in questo volumetto viene messa a nudo la vita, l'uomo e il suo peregrinare. Maria Luisa è conosciuta anche con il nome dʼarte di Marisa da Bondeno, da quando la sua convivenza con il grande artista Capuzzo le ha insegnato anche ad usare tele, pennelli e colori. Fra qualche mese uscirà, con i caratteri "Trap Edition" l'ultimo suo sogno nel cassetto dove si parlerà e si leggerà ancora tanto dellʼuomo della sua vita. Conoscevo già molto di quanto da lei scritto in questo libro: gli ultimi 10 anni di permanenza a Codigoro, prima su due barche poi nello chalet di Pontemaodino, mi hanno visto quotidianamente a fianco di Capuzzo. Fra noi era nata un'amicizia sincera ed affettuosa, non totalmente condivisa da Maria Luisa. I miei più bei momenti e ricordi vissuto con Capuzzo sono quelli legati alle nostre passeggiate mattutine, quando all'alba si partiva da casa sua per catturare i colori del cielo al nascere del sole. Lui dipingeva sempre dal vivo e mi diceva osservando la volta celeste: "Tra un paio d'ore tutto questo scomparirà!" La nostra mattinata terminava in qualche vecchia osteria con unʼ abbondante colazione di salame casalingo e prosciutto annaffiati da uno "sgorghino", ovvero un buon bicchiere di lambrusco frizzante. grato che coinvolga le istituzioni e gli operatori turistici delle due aree, in vista di unʼimportante vetrina come quella dellʼEsposizione Universale Milano 2015. Il 14 marzo scorso le due parti hanno firmato un protocollo dʼintesa che ha dato vita al Parco Interregionale del Delta del Po. “Andiamo allʼExpo con la volontà di incrementare lʼofferta turistica dellʼarea – ha dichiarato la presidente della Provincia ferrarese Marcella Zappaterra – ma per sfruttare appieno tutte le potenzialità offerte dallʼExpo, per creare nuovi mercati e portare nuovi turisti bisogna abbattere le barriere geografiche”. Finalmente un segnale ottimi- di Un Po nel Delta periodico d’informazione locale ANNO XIX - N. 1/132 APRILE 2014 Periodico di Ambiente - Arte - Attualità - Cultura Enogastronomia - Reportage - Turismo Proprietario di testata: Gianni Trapella Direttore Responsabile: Vincenzo Trapella cell. 339 5983345 Impaginazione grafica: Alessandra Succi Leonelli Marika Menegatti Tiratura 5.000 copie Registrato Tribunale il 11/11/94 n.14/94 Direzione, Redazione, Via Pomposa, 6 44021 Codigoro (Fe) Tel. 0533 711348 e-mail: [email protected] Sito: www.larivista.org Per la tua pubblicità: concessionaria PUBLITRAP cell. 335 6938078 Sito internet: www.publitrap.it E - mail: [email protected] La Grafica degli spazi pubblicitari presenti su La Rivista, è di proprietà della Publitrap. Qualsiasi riproduzione non autorizzata è sanzionabile in base alla legge sul diritto d’autore. Hanno collaborato... Adria Nuoto Elisa Anteghini Alessia Baroni Daniela Belletrutti Andrea Bonazza Dario Buora Andrea e Claudio Castagnoli Manuela Cinti Andrea Dal Passo Pino De Palma Graziella Ferretti Riki Finessi Roberto Gatti Giuseppe Malatesta Cinzia Martelossi Cristina Elena Milosevic Saverio Rizzetto Federica Sapori Segni e Suoni Angela Vaccari stico, ora si guarda avanti. Abbattuti gli ostacoli, si pensa già a fare squadra per le prossime conquiste, oltre lʼExpo. Un obiettivo è già definito: si tratta della candidatura del Parco a Riserva di Biosfera, importante ed ambito riconoscimento Unesco. Un altro “premio” che renderebbe giustizia al Parco del Po sarebbe sicuramente il titolo di Parco Nazionale Italiano, ad oggi attribuito ad altre 25 grandiose aree naturali sparse per il Belpaese. Chissà quanta acqua del Po dovrà passare sotto i nostri ponti prima di arrivarci! Giuseppe Malatesta ALTRO FIGLIO DI UN'EDITORIA MINORE A i primi del 2014, la "Trap Edizioni", ha pubblicato e presentato un altro libro. Un altro figlio di editorìa minore, dopo la favola fotografica di Luigi De Carlo, "Colazione sul ghiaccio" e la poesie di Mirella Avantaggiato dal titolo "Nei miei occhi". Questo nuovo libro è stato scritto dal codigorese, trapiantato a Bosco, Piero Piva. Conosciuto come "Pierino", nella vita ha svolto e svolge tutt'ora un'attività di artista molto intensa. I suoi campi espressivi sono la pittura, la modellazione della creta, la fotografia, la musica, il teatro e la poesia. La raccolta di poesie in dialetto ferrarese raccolta in un libretto di 62 pagine è, anche, illustrata bianco e nero - da disegni fatti, in 84 anni, di passeggiate a visitare, da Piva, i borghi più affascinanti d'Italia ma pù frequentemente Codigoro, Mesola, Pomposa, Goro, ovvero il Delta de Po. Quet'ultimi, gli ambienti che hanno ispirato nel poeta le sue liriche. Nella poesia dialettale, Piero ha rivelato la sua anima. Di tanto in tanto, sotto l'impulso di uno sguardo contemplativo, di un'emozione forte, di una circostanza in cui gli effetti si sprigionano, egli ha steso in metrica le proprie emozioni e contemplazioni. Da esse traspare l'amore verso il creato, l'autenticità di uno sguardo che vede, con immediatezza e innocenza, il bello. Piero Piva, infine, ha dedicato la sua fatica letteraria e pittorica, alla moglie, l'insegnante, Armanda Fiorentini, prematuramente scomparsa ed alla mamma dalla quale - asserisce - ha ereditato l'estro poetico e l'ngenuità dello sguardo nell'ammirare le cose. Basilica Cattedrale di Ferrara Domenica 11 Maggio 2014 alle ore 16,00 In ricordo di tutti i ragazzi che ci hanno preceduto, Sua Eccellenza lʼArcivescovo Mons. Luigi Negri celebrerà la Santa Messa per le loro Famiglie. GENITORI IN CAMMINO Seminario Arcivescovile dellʼAnnunciazione Via G. Fabbri, 410 FERRARA 3 IDROVIA FERRARESE, VIA AI PONTI DI MIGLIARINO GORO: VINCE IL “NO” La centrale Biogas bocciata! Due nuove strutture belle e suggestive ono cominciati i lavori che porteranno alla sostituzione dei due ponti che attraversano il Po di Volano, all'altezza di Migliarino, S nell'ambito dei lavori per l'adeguamento dell'Idrovia Ferrarese ai requisiti richiesti per la V classe di navigazione europea. E' prevista la realizzazione di un nuovo ponte a sollevamento idraulico per l'at- traversamento ciclo-pedonale in luogo della "passerella" esistente tra via Garibaldi e via Travaglio ed un nuovo ponte ad arco a via inferiore con struttura metallica a spinta eliminata, al posto di quello ormai quasi fatiscente sulla Strada Provinciale 4 per Copparo. La prima fase di cantiere interesserà i lavori per i nuovi collegamenti tra le due sponde del Po di Volano delle reti di sottoservizi quali: Enel, telefono, gas metano, acquedotto, fognatura e fibra ottica, attualmente appese ai ponti esistenti, in modo da predisporli per una rapida successiva opera di demolizione. Le canalizzazioni per le condotte nelle quali saranno alloggiate le condutture saranno realizzate mediante trivellazione orizzontale controllata (Toc), una tecnica di perforazione teleguidata d'avanguardia che N consente in generale di evitare scavi a cielo aperto per le installazioni e nel nostro caso consente l'attraversamento del Po di Volano, passando diversi metri sotto l'alveo. Si comincerà col primo accantieramento alla passerella di via Garibaldi, che dovrà pertanto rimanere chiusa al transito anche dei pedoni per circa un mese, dato che l'intera sezione del ponte e la carreggiata di via Garibaldi saranno occupate dalle operazioni di predisposizione e saldatura delle tubazioni fuori opera. Il traffico ciclo-pedonale di collegamento tra le due sponde dovrà pertanto utilizzare durante questo primo periodo la strada provinciale ed attraversare il fiume sul vecchio ponte carrabile. Inevitabile il disagio per i cittadini di Migliarino, ma l'importanza strategica dell'opera, come hanno ribadito i delegati della Commissione Europea presenti alla tavola rotonda in Castello, merita sicuramente questo piccolo sacrificio. FUSIONE PER ALCUNI MILIONI DI EURO alla fusione di Massa Fiscaglia, Migliarino e Migliaro è nato il nuovo comune che si chiama Fiscaglia, con sede legale a Migliaro, anche se gli altri due municipi reste- D ranno aperti, avendo entrambi la funzione di uffici comunali. Sono circa dieci mila gli abitanti attuali dei tre territori co4 o all'impianto di cogenerazione da alghe e biomasse che si voleva costruire a Goro. Era il grido che si alzava forte dal comitato "Antibiogas Goro", presieduto da Angelo Morinelli, che aveva, anche, già raccolto 800 firme e diffidato il sindaco Diego Viviani nel proseguire con questa opera. Il Comitato ha ricordato come ci sia un Decreto Ministeriale di quattro anni fa che afferma che non sono idonee alla costruzione di impianti a Biogas e Biomasse “le zone particolarmente sensibili e/o vulnerabili alle trasformazioni territoriali o del paesaggio, ricadenti allʼinterno di aree la cui immagine è storicizzata e identifica i luoghi anche in termini di notorietà e attrattiva turistica, di notevole interesse pubblico, zone naturali protette, con particolare riferimento alle riserve naturali, ed aree contigue, zone umide di importanza internazionale designate ai sensi della “Convenzione di Ramsar” ed altro ancora. "Nonostante lʼesistenza di tale normativa, l'Emilia Romagna, sfruttando lʼesigenza dei pescatori di smaltire le macroalghe - diceva Morinelli - ha ritenuto la nostra zona idonea alla costruzione di unʼimpianto di cogenerazione da alghe e biomasse. Esistono numerosi dati scientifici che dimostrano la pericolosità di questi impianti sia per gli effetti nocivi sulla salute e sullʼambiente, sia per la elevata percentuale di incidenti che determinano lo spargimento di digestato, come ampiamente riportano la cronaca italiana ed europea". Il presidente ha, inoltre, ricordato e fatto leva su come uno spargimento di digestato, ricco di batteri patogeni e inquinanti, con conseguente inquinamento delle acque, "potrebbe mettere in ginocchio lʼeconomia del paese che si basa per oltre il 90% sulla pesca. Il problema della proliferazione macroalghe della sacca di Goro, sarebbe risolvibile con la manutenzione e lo scavo - aggiunge dei canali marini già esistenti, ma ovviamente ciò risulterebbe meno proficuo per i gli enti pubblici e privati coinvolti in questo scempio! Per aver delimitato con pali reperiti in loco il perimetro di un capanno sullʼisola dellʼamore, alcuni goresi sono stati munali che dallo scorso gennaio hanno lasciato il posto soltanto a Fiscaglia, attualmente condotto dal commissario prefettizio Carlo Torlontano che si avvale di una commissione della quale fanno parte i tre sindaci uscenti: Giancarlo Malacarne, Sabina Mucchi e Marco Roverati (vedi foto partendo da sinistra). Le tre comunità che sono state protagoniste di una consultazione referendaria storica, nella quale i cittadini sono stati chiamati ad esprimere, attraverso il voto, il proprio assenso o diniego alla fusione ed a scegliere il nome del futuro comune, tra i 5 proposti: Riva del Volano, Rivera del Volano, Terre di Fiscaglia, Terre di Mezzo, Fiscaglia. Il sì dei cittadini alla fusione, durante la consultazione di ottobre, è stato pressoché plebiscitario: tra quanti si sono recati alle urne lʼ84,16% dei 3.403 votanti (gli elettori complessivi per i tre comuni erano 8.092) ha votato per la fusione. La partecipazione maggiore si è registrata a Migliaro, con il 45.68% di affluenza e con lʼ86,22% di sì, davanti a Massa Fiscaglia (43,16% di affluenza e 85,58% di sì) e Migliarino (38,69% di affluenza e lʼ81,04% di sì). Sul nome, gli elettori hanno scelto quel Fiscaglia che rievoca lʼantico nome del territorio. multati per 50 mila euro e denunciati. Però si può costruire un impianto a Biogas o meglio una discarica. Eʼ questa la politica delle istituzioni - ha concluso Morinelli - poco prima di conoscere ed esultare sul forfait in Provincia - per preservare lʼam- biente, il territorio, il paesaggio, la fauna locale, la salute e lʼeconomia?” Una grande vittoria ottenuta per l'unità di pensiero e di intenti della popolazione marinaresca e non, concludono i membri del Comitato. (Marco Aurelio C.) 5 Per arrivare alle pari opportunità MATISSE LA FIGURA serve consapevolezza P iù di mille anni fa, frati coraggiosi e mossi da una grande fede, costruirono in un territorio paludoso ed insalubre una splendida Abbazia. Lʼ Abbazia di Pomposa. Mille anni dopo, alcune centinaia di persone, in maniera gioiosa e del tutto spontanea, hanno voluto assieme, percorrere a piedi alcuni chilometri che separano Codigoro da Pomposa, per immergersi per una sera in un viaggio a ritroso nel tempo. Hanno voluto, vedere e per certi versi provare con le dovute proporzioni, le stesse cose che i pellegrini ed i viandanti provavano nel medio evo. Ecco che allora durante il percorso, i loro occhi hanno veduto come vivevano nelle nostre zone i nostri antenati. In misere capanne di paglia, con poco da mangiare. Hanno po- tuto constatare come ci si muoveva in un territorio lagunare, pieno di acqua e di zanzare che proprio quella sera erano numerose a ricordare quale grande sfida avevano intrapreso quei frati. A bordo di barche, con soli remi, mossi dalla forza dellʼuomo, che in quellʼoccasione avevano come equipaggio valenti musicisti di chitarra e mandolino. Durante questa camminata, i nostri moderni pellegrini hanno anche potuto verificare a quali pericoli per la propria incolumità si andava incontro. I banditi teatranti, erano sempre in agguato e ti potevano derubare ogni cosa, anche a costo di privarti della vita. Si chiamavano proprio così: banditi teatranti. Essi erano attori di teatro, che lʼallora potere aveva bandito dalle città, proprio perché dicevano la verità. La verità, che dava fastidio a mministrare al Femminile, un percorso di formazione gratuito per renze fra i generi e rafforzare donne e uomini, le pari opportunità, hanno voche dal 15 di Febluto offrirci in forma completabraio fino al 15 di Marzo, nella mente gratuita il loro cornice della Biblioteca Giorcontributo altamente qualifiato. gio Bassani di Codigoro, ha Lʼapprofonditrattato sei mento dei temi temi che trattati propohanno susciPer la parità serve nevano la loro tato grande interesse per le consapevolezza delle utilità al lavoro quotidiano di donne e non necessità sociali amministratrici solo. e degli ostacoli e amministraIl seminario è che ancora tori, di persone, stato fortepersistono di cittadine e mente voluto cittadini, che si dallʼamminirelazionano strazione di con le Pubbliche AmministraCodigoro, che ha incontrato zioni, con una particolare atcomunione dʼintenti con la Protenzione alle politiche di vincia di Ferrara, ma si è reagenere. Il Professore dellʼUnilizzato grazie alla disponibilità versità degli Studi di Ferrara, dei relatori, che con grande Michele Bigoni ha posto lʼatsensibilità per lʼobiettivo, che tenzione sullʼattuale situazione tende ad abbattere le diffe- A Affacciato sulla millenaria Abbazia di Pomposa Una casa colonica dei primi del Novecento ora Agriturismo immerso in un paesaggio rurale L'agriturismo Il Dosso nacque dall'interminabile tenacia e forza di volontà di una famiglia che, a fronte di innumerevoli ostacoli e peripezie, realizzò il desiderio di dare ai propri figli (ben quattro: Marilena, Marika, Arturo e Vittorio) un futuro solido, basato sull'esperienza maturata nel corso della propria vita fatta di agricoltura e ristorazione. La struttura si presenta come una tipica casa colonica dei primi del Novecento, immersa in un paesaggio rurale. 6 Affacciato sulla famosa Abbazia di Pomposa, dalla quale lo si può raggiungere percorrendo la pista ciclabile e distante solo 10 minuti dal mare Adriatico, l'agriturismo Il Dosso mette a disposizione dei propri clienti sette camere confortevoli e spaziose (una delle quali adibita a persone disabili) in cui poter soggiornare, abbinate alla possibilità di assaggiare i prodotti tipici locali in un rustico e accogliente ristorante di circa 60 coperti. e lʼevoluzione normativa che disciplina i servizi pubblici; la Dott.ssa Donatella Orioli, Consigliera di Parità Provincia di Ferrara, ha evidenziato i diritti e la conciliazione nel mondo del lavoro al femminile; la Dott.ssa Commercialista Donatella Vannini ha trattato il tema dellʼimpresa al femminile con un focus sulle opportunità attualmente a disposizione; la Dott.ssa Giulia Potena, Responsabile Ufficio Fondi Strutturali Provincia di Ferrara, ha relazionato sui bandi Europei in programmazione 20142020. Rilevante anche il contributo della Dott.ssa Micaela Gavioli dellʼUDI di Ferrara e di Luciana Tufani, Presidente Centro Documentazione Donne Ferrara. Eʼ convinzione dellʼAssessore alle Pari Opportunità del Comune di Codigoro Graziella Ferretti che, per raggiungere la parità, serve consapevolezza delle reali necessità sociali e degli ostacoli che, purtroppo ancora esistono, nel quotidiano femminile, “è con questo intento che abbiamo voluto il seminario; non sarà certamente lʼultimo”. Graziella Ferretti La forza della linea, l’emozione del colore I l 22 febbraio inaugura a Palazzo Diamanti la mostra “”Matisse - La Figura”; una raccolta di opere di uno degli autori più amati del Novecento allestita in una delle strutture simbolo della nostra prodi Alessia Baroni vincia, nota per ospitare periodicamente corpose mostre di interesse nazionale. Si tratta di una raccolta di sculture, dipinti e disegni composta da oltre cento esemplari, che hanno come fil rouge lʼidea dellʼartista di analizzare la figura: parliamo della figura umana, perlopiù femminile, che lʼartista si impegna a ritrarre tralasciando ciò che ritiene superfluo. I minuziosi particolari, la collocazione del soggetto in uno spazio solido e definito ed ogni accenno di realismo vengono banditi. Ciò su cui si concentra è invece lʼemozione che egli prova al momento di ritrarre il proprio soggetto, quello che gli trasmette, lʼempatia che costituisce il momento creativo: il risultato è una serie di esplosivi ritratti in cui il rosso dello sfondo contrasta con il nero dei capelli della donna, in cui una sagoma umana, appena intuibile, danza sopra una tela azzurra coperta di stelle, in cui la donna abbandonata mollemente sopra una poltrona dai colori accesi fissa lo spettatore avvolta nella sua lunga veste bianca; tutto è accennato, tutto è ridotto allʼosso per esaltare lʼessenza, la spontaneità. Non a caso “la forza della linea, lʼemozione del colore” è il sottotitolo che segue immediatamente “La figura”, lʼentità da esaltare lʼuna, i mezzi per farlo le altri due. Abbiamo tempo fino al 15 giugno per verificare personalmente come lʼartista abbia portato a termine questo compito pretenzioso. La Casa della Cultura di Tresigallo ospita l’autrice FRANCESCA BOARI I n occasione della ricorrenza della Festa della donna, venerdì 7 marzo 2014 la biblioteca comunale di Tresigallo ha organizzato un incontro letterario con lʼautrice ferrarese Francesca Boari per presentare la sua ultima fatica letteraria, “Piovono sassi dal cielo”. Nel romanzo si profila una coppia sofferta in cui è ancora una volta la donna a farsi carico del dramma; un marito e un padre inadeguato a svolgere il proprio ruolo genitoriale e una moglie amareggiata che riversa tutto lʼamore che ha sul figlio, capro espiatorio delle frustrazioni adulte. La scrittrice ferrarese dà voce alla delusione della protagonista, una donna, moglie e madre come tante, in lotta contro se stessa e la vita. Una voce femminile che racconta il suo dolore quotidiano, strisciante, lacerante e rinchiuso tra le mura di una casa che da fortezza si trasforma in prigione. Nel corso della serata sono state eseguite delle brevi letture tratte dal romanzo, per sottolineare la drammaticità di passaggi e sequenze narrative. “Lʼevento - ha dichiarato Anita Arlotti, bibliotecaria e organizzatrice - si pone in continuità con la storia della biblioteca, perché ogni anno il nostro Comitato ha voluto e saputo celebrare tale ricorrenza offrendo alla cittadinanza occasioni di riflessione collettiva come la visione di pellicole a tema o la presentazione di opere di narrativa e poesia, scritte da donne. Una serata al femminile che ha aperto le sue porte a tutta la cittadinanza”. Elisa Anteghini 7 Rifiuti ingombranti, smaltirli è un’odissea? É di qualche settimana il resonconto pubblicato sui giornali di settore: nel 2013 sono stati piu' i turisti stranieri a soggiornare in Italia che gli italiani stessi. Un evento che non si verificava dal 1958. Dove sono andati allora gli italiani? E' presto detto: Spagna, Grecia e Mediterraneo. Ma la parte del leone l'hanno fatta le crociere che sono state di gran lunga al primo posto nel gradimento degli Italiani. Perchè? Anche qui è molto semplice la risposta: se spendo 1 mi danno 2, sono in un ambiente a 5 stelle dotato di tutti i comforts, il personale è ultra gentile e sorridente, sono libero di scegliere dove e cosa mangiare illimitatamente, dove e come divertirmi o intrattenermi. Dulcis in fundo... ogni giorno vedo una località turi- Santorini e delle altre isole greche meno conosciute, anche la Sardegna e le Isole italiane la faranno da padrone, cosi' come la Croazia mentre per quanto riguarda il LUNGO RAGGIO ci sono già parecchie richieste per l'area Caraibica e per viaggi su misura negli stica diversa! Eppure c'e' ancora qualcuno che non ha p r o v a t o l'esperienza! Per l'estate 2014 le previsioni degli operatori sono serene, le mete di tendenza saranno tutte nel MEDITERRANEO, parliamo di IBIZA e Formentera alle Baleari, di Mykonos e USA. Oppure puoi ricercare la formula migliore sulla prenotazione anticipata con le innumerevoli e vantaggiose offerte che il mercato crocieristico mette a disposizione confermando la tua cabina entro il 15 maggio 2014! "Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma" 8 Daniela Belletrutti poco comoda per i cittadini. Basti pensare che questa è affidata a otto centri di raccolta (CDR), dislocati s u un territorio di 1500 kmq, per 50 mila utenti tra domestici e non domestici. Motivo di vanto per Area, nel Territorio servito da AREA S.p.A 2012, è stata lʼabolizione del vincolo di reCentri di Raccolta sidenza nellʼaccesso ai “Se sei codigorese e ti comCDR, che diventavano quindi porti così, cambia, o vattene!”. intercomunali. Pur volendo abNessuna scusante per il gesto bracciare la causa della geincivile dellʼignoto cittadino che stione associata dei servizi e ha scaricato una valanga di ridella razionalizzazione dei fiuti ingombranti in via Marcosti, è difficile non lamentare coni, zona alle porte di un problema in particolare: la Codigoro. Difficile evitare la dislocazione di questi centri gogna in questi casi, sopratsul territorio. Ad esempio, in tutto a Codigoro ai tempi di Famancanza di teletrasporto un cebook e di Codigoro City, gorese deve percorrere 27 km affollatissima piazza virtuale per raggiungere il CDR più videl paese. Lʼammonizione, accino, a Lagosanto. Va un poʼ compagnata da foto-denuncia, meglio a mesolani e codigoè stata pubblicata sulle pagine resi, ma si tratta comunque di del Social Network, scatedue tra i comuni con il maggior nando sdegno quanto basta e numero di utenti tra quelli serqualche comprensibile insulto viti e attualmente sforniti di ma anche stimolando qualche CDR (persino Copparo, anriflessione necessaria sul sercora più popoloso, non ne ha vizio di smaltimento rifiuti, e uno). Il punto è esattamente nello specifico di ingombranti, questo: a fronte di una buona offerto da Area S.p.A. La socopertura del servizio nellʼarea cietà dal 1994 si occupa dei interna di Ostellato-Portomagservizi di igiene ambientale nei giore-Fiscaglia se ne riscontra comuni soci (ad oggi 17) e nel uno insufficiente nella zone territorio di Comacchio, i suoi periferiche e più a ridosso del servizi e regolamenti sono delta. Per di più il CDR di Cospesso oggetto di dibattito, macchio, unico sulla fascia costavolta non tanto per motivi di stiera, non è un centro inefficienza quanto di insuffiintercomunale, ossia è risercienza. Uno dei punti deboli vato esclusivamente a residella gestione di Area, si comdenti comacchiesi e menta su Facebook, riguarda i villeggianti estivi. Uno in meno, rifiuti ingombranti. Ma andiamo quindi. Quali alternative per chi con ordine. Se per la gestione è più o meno lontano dai dei rifiuti tradizionali Area ha CDR? Area propone il servizio messo in atto diverse modalità a domicilio, il Ritiro ingomdi raccolta in funzione di tipo di branti, ma i ritiri gratuiti per i rifiuto e caratteristiche del terprivati residenti nei comuni ritorio, nello smaltimento insprovvisti di CDR sono solo gombranti e speciali mette in due. Tocca perciò “colleziocampo una gestione un tantino nare” ingombranti e conferirli a insufficiente, o quantomeno puntate, oppure pagare. E poi cʼè lʼEcoMobile, servizio itinerante di raccolta che tocca 54 punti nel territorio, prevalentemente frazioni, nel corso della settimana. Uno sforzo apprezzabile, ma il servizio con furgoncino resta utile solo in parte: diversi i limiti di quantità indicati nella Guida, rendendo anche qui necessario un conferimento “a puntate”. Inoltre lʼEcoMobile non accetta rifiuti ingombranti. I centri di raccolta, alla fine della fiera, restano la soluzione più accomodante intorno a cui forse converrebbe concentrare sforzi e risorse, auspicando una maggiore o migliore copertura del territorio. Comʼè auspicabile che, nel frattempo, lʼimpazienza non sfoci nellʼinciviltà, come nel caso codigorese e chissà quanti altri. Giuseppe Malatesta 9 ricerca di relazioni visive e funzionali in armonia con l'ambiente circostante. Involucro edilizio: semplice concetto l'ha ben capito la nostra giovane coppia che lungimirante e spinti dal desiderio di approfondire i temi legati alla riduzioni delle emissioni inquinanti, al risparmio energetico ed il comfort abitativo degli edifici ad energia quasi zero ha puntato sull'innovazione e sull'efficienza energetica, ovvero su una casa in classe A+. Per Una casa sostenibile in classe A+ na giovane coppia che ha potuto concretizzare un sogno, partendo da un'idea di vita riali da impiegare, se puntare sulla tradizione o sull'innovazione, sugli aspetti energetici e di sostenibilità economica, a chi rivolgersi e farsi consigliare per evitare di fare la scelta sbagliata o quanto meno non adatta alle proprie esigenze. Considerato pertanto che una sostenibile per l'ambiente e soprattutto per le proprie tasche. Partire da zero nella costruzione della propria casa significa porsi moltissimi interrogativi, dagli aspetti pratici sui tempi di costruzione, sui mate- voce significativa nel bilancio domestico è senz'altro legata ai consumi energetici, indipendentemente dalla fonte energetica scelta, per ridurre al minimo i consumi dobbiamo tagliare gli sprechi. Questo di Dario Buora U 10 soddisfare queste esigenze e prima di prendere decisioni, i proprietari si sono rivolti ad un Consulente energetico CasaClima. L'edificio esistente è stato costruito secondo metodologie e tecnologie innovative rivolte all'ottenimento delle migliori prestazioni energetiche edificio-impianto. I progettisti architettonici hanno progettato le sagome ed i volumi che il committente desiderava, cercando di dare pulizia formale e La Regione Emilia Romagna ha fissato dei parametri energetici minimi che nel caso specifico sono stati abbondantemente soddisfatti e superati con un incremento spesa irrisorio rispetto al costo di costruzione convenzionale. La tipologia costruttiva, proposta dal consulente energetico, è stata studiata già in fase di progettazione dell'edificio, l'obiettivo principale è stato quello di ottenere la maggiore resa dai materiali impiegati, per far questo si sono analizzati tutti i nodi costruttivi al fine di eliminare e migliorare tutti i ponti termici tenendo comunque conto delle esigenze statiche, impiantistiche e del coordinamento fra le maestranze presenti in cantiere. In un edificio con involucro ad energia quasi zero (nel nostro caso A+) l'energia dispersa dai ponti termici equivale ad 1/3 dell'energia dispersa totale. Nel concreto la struttura antisismica è costituita da un telaio (pilastri e travi) in cemento armato, platea di fondazione con nervature in cemento armato poggiata su uno strato di materiale isolante in XPS per sottofondazioni ad alta densità su strato drenante, muri di tamponamento in laterizio porizzato ad alte prestazioni termiche ed acustiche con rivestimento esterno a capotto 11 in EPS, solaio di copertura in legno con pacchetto isolante in fibra di legno, finestre sono in PVC con tripli vetri e doppi vetri basso-emissivi montati su controtelai in PVC sui quattro lati a tenuta d'aria. Aggetti ed ombreggiamento in legno lamellare. Impiantistica: Grazie alla realizzazione di un involucro edilizio in classe A+, con fabbisogni di energia molto bassa, è stata possibile lʼeliminazione di una fonte energetica non rinnovabile, il gas metano, a favore dellʼenergia elettrica e delle fonti energetiche rinnovabili producibili in loco. La scelta di eliminare una fonte energetica, così radicata nella tradi- zione costruttiva locale, dimostra la determinazione delle scelte e la convenienza economica di avere un involucro edilizio ad alte prestazioni. Nello specifico, per il riscaldamento invernale, il raffresca- mento estivo e produzione di acqua calda sanitaria è stata installata una pompa di calore aria-acqua con accumulo, abbinati ad un sistema di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento ed a parete. Per garantire la totale copertura del fabbisogno elettrico, termico e per la produzione di acqua calda sanitaria sono stati installati un impianto fotovoltaico da 4,9 kWp con pannelli fotovoltaici policristallini, ed un impianto solare termico, entrambi integrati nella falda sud dell'edificio. Per diminuire le perdite energetiche per ventilazione e per migliorare le condizioni di comfort abitative, essendo in presenza di una abitazione con alte prestazioni di tenuta all'aria, si è optato per l'installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata con scambiatore di calore (VMC). Conclusioni: Sappiamo che tutte le azioni che intraprendiamo hanno un peso sull'ambiente, in termini di emissioni inquinanti, molto semplicemente possiamo dire che un'abitazione è costruita, abitata, demolita o ristrutturata, questo ciclo comporta dei consumi energetici, che vanno dal reperimento delle materie prime, con tutto il loro carico di emissioni di produzione, alla messa in opera all'utilizzo e così via, questo processo è ciclico ed inevitabile, se ne siamo consapevoli avremo fatto il primo passo verso la sostenibilità ambientale. La rigenerazione per la sostenibilità ambientale. delle volte si predilige la sostiTutto ciò che ci circonda e' tuzione anziché il restauro fatto di energia, infatti, nel ciclo degli elementi semifissi, queproduttivo dei manufatti artista scelta comporta l'interrugianali o industriali, viene utizione di un lizzata molta cienergia e sfrut- Puntiamo sul recupero percorso clico, ovvero tate molte mapersa terie prime, e al fine di migliorare viene questi prodotti l'ambiente investendo l'energia di prodel che vengono sui materiali sostenibili. duzione prodotto stesso impiegati in e buttate le materie prime. Con edilizia non sempre sono riciil recupero degli elementi in clabili. In fase di ristrutturalegno di una abitazione, penzione di un fabbricato il più 12 siamo alle porte, alle finestre, agli scuri ecc... riportando il vecchio al nuovo, non recuperiamo solo un oggetto ma bensì tutta l'energia che e' stata impiegata per realizzarlo, recuperiamo la memoria artigiana dei nostri nonni e contribuiamo, con l'utilizzo di coloranti ed impregnanti a base d'acqua, alla diminuzione dell'inquinamento. Queste lavorazioni e procedure sono effettuate da aziende sensibili alla salvaguardia dell'Ambiente, mettendo a disposizione la loro esperienza offrono un servizio efficiente e dal risultato sicuro e garantito. Vogliamo tutti vivere in ambienti sani e sicuri ed il primo luogo che vogliamo che sia tale e' la nostra casa. Puntiamo sul recupero al fine di migliorare l'ambiente investendo sui materiali sostenibili. (d.b) 13 l’autostop ai tempi del web R icordo ancora le dispute con i parenti quando da piccola, durante le gita fuori porta, notavo lʼautostoppista di turno con il pollice fuori e insistevo per dargli un passaggio. Sfortunatamente, eravamo sempre in cinque in macchina. E se, per puro caso, fosse capitato di essere in quattro, le bombole del metano ammettevano “un massimo di cinque passeggeri”. Fregata. Già allora lʼautostop era passato di moda; se ne incontravano pochi per la strada, e quasi sempre si trattava di fricchettoni in spedizione chissà dove. E sempre uomini, ovvio, perché “una donna che fa lʼautostop non va molto lontano”. Ma ora è arrivata lʼevoluzione dello scrocco del passaggio, lo step successivo al cliché dellʼautostop da film verso un servizio alla portata di tutti. E lʼevoluzione si chiama Bla bla Car. Si tratta di un fenomeno, nonché di un sito internet che gli permette fisicamente di esistere e di affermarsi, per cui se si ha bisogno di un passaggio per una certa destinazione, invece di trafficare tra treni e corriere, basterà andare su www.blablacar.it , inserire partenza e destinazione e controllare gli utenti registrati che hanno in programma un itinerario del genere per quel giorno! Solitamente in cambio di pochi euro (la tariffa viene specificata accanto allʼofferta di passaggio) sarete in grado di accaparrarvi il passaggio. Se invece si è costretti a prendere la propria auto per la meta prescelta, ci si può candidare come conducente, specificando il numero di posti disponibili in macchina ed il 14 CEAcqua per tutti, tra la magia del teatro e la forza della solidarietà c o n tributo richiesto al possibile passeggero; un buon modo per ammortizzare costi di benzina e pedaggio. Insomma, si tratta di un sito che permette a conducenti e potenziali passeggeri di mettersi dʼaccordo, di farsi un favore a vicenda. I prezzi sono decisamente convenienti, circa un terzo rispetto a quelli del biglietto del treno o del pullman per la stessa tratta. Tutto questo a discapito delle sicurezza? Assolutamente no. Ogni conducente, terminato il viaggio, viene votato e commentato dai propri passeggeri direttamente sul sito. Per non parlare del fatto che al momento dellʼaccordo vengono messe in chiaro le regole del viaggio: se i cani sono ben accetti o meno, se si tratta di una macchina per fumatori, se lo stereo rimarrà acceso e perfino se il conducente è chiacchierone o meno! Se poi si è donne e lʼidea di viaggiare con uomini sconosciuti spaventa, nessun problema; esiste il cosiddetto “viaggio rosa”, in cui le formazioni per automobile possono essere esclusivamente al femminile. Alessia Baroni CADF e CEA - La Fabbrica dell'Acqua hanno lanciato dal palco del De Micheli di Copparo il monito ai cittadini di oggi e di domani all'uso corretto delle risorse idriche, perché salvarle spetta a tutti Acqua: vietato sprecarla Spreco, siccità, deforestazione, inquinamento, cattiva gestione. La sirena d'allarme suona ormai da tempo: l'acqua è in pericolo. Ma, ed è questa la buona notizia, abbiamo la soluzione e basta metterla in pratica. Ognuno di noi è chiamato a farlo, ogni giorno, in tutti i gesti: rispettare la risorsa idrica. È stato questo il punto cardine della giornata del 4 aprile scorso dal titolo “CEAcqua per tutti, tra la magia del teatro e la forza della solidarietà” che si è svolta al Teatro De Micheli di Copparo, in provincia di Ferrara. Organizzato da CADF SpA l'Acquedotto del Delta e il Centro di Educazione Ambientale CEA – La Fabbrica dell'Acqua, l'inpiù corretto possibile - ha condi cui, come ricorda il Presicontro, aperto alle scuole e tinuato - come insegnano al dente di CADF, "si parla troppo alla cittadinanza, CEA, esserne repoco e, invece, è un problema Risorse idriche: ha celebrato il vasponsabili e non mondiale che ci interpella e lore e l'impor- “Siamo fortunati sprecarla mai. tocca tutti". Presente alla giortanza di questo Vorremmo che nata anche il Sindaco di Copad averle, ma bene comune e non dobbiamo oggi a casa porparo, Nicola Rossi, che ha la necessità di tutaste con voi quericordato come da anni l'amsprecarle”. telarlo. sto messaggio, ministrazione ospiti con entuCristiano Bertelli “Giornate come vale a dire che siasmo le iniziative di CADF. questa sono fondamentali perl'acqua è una risorsa, una ché ci aiutano a ricordare che madre di vita. A siamo fortunati ad avere una volte la diamo per risorsa così vitale come l'acscontata, penqua, mentre in altre parti del sando che non finimondo molte persone, specie i sca mai, mentre bambini, ne sono prive". Ha rischia di esaurirsi detto Cristiano Bertelli, Pree per questo va tusidente di CADF, l'Acquetelata". Un evento, dotto del Delta, salutando la quindi, per sensibiplatea dei duecentodieci ralizzare i cittadini, a gazzi delle scuole primarie del partire da quelli del PROGETTO IN KENIA territorio presenti all'iniziativa. futuro, al tema LʼAcquedotto del Delta insieme a "Dobbiamo usarla nel modo delle risorse idriche “La Nostra Africa” 15 ntatr ice ora la pi ccola p Eleon res e L'acqua della vita: dal palco di Copparo fino all'Africa L'evento si è strut- turato attorno a molteplici iniziative: lo spettacolo teatrale dell'attore Gianni Franceschini dal titolo “L'Acqua della Vita” che riprende l'omonima fiaba russa di Aleksandr Nikolaevic Afanasjev; i contributi video realizzati dagli studenti; gli interventi dei rappresentanti delle associazioni 'Il mondo Tuareg', 'La nostra Africa' e 'Bambini nel deserto' che da anni portano avanti, grazie anche al sostegno di CADF, progetti di cooperazione allo sviluppo in Niger e Kenya. Un modo, dunque, per fare conoscere più da vicino non solo le difficoltà di alcune popolazioni che vivono in aree depresse del pianeta, ma anche le iniziative positive e i traguardi raggiunti. Come quelli di 'La nostra Africa' che ha realizzato PROGETTO IN NIGER LʼAcquedotto del Delta insieme a “Bambini nel Deserto” Una risorsa per tutti Quella del 4 aprile è stata "solo una sintesi di un lavoro più complessivo che abbiamo intrapreso nel nostro territorio sin da quando abbiamo scelto di scommettere sul Centro di Educazione Ambientale CEA la Fabbrica dell'Acqua", ha aggiunto, a margine dell'evento, Silvio Stricchi, Direttore di CADF, riferendosi ai tanti progetti didattici ed educativi portati avanti con le scuole e con i giovani per sensibilizzare le persone al consumo idrico. All'interno di questa vasta programmazione, poi, si inserisce il progetto specifico "CEAcqua per tutti", legato alla giornata mondiale dell'acqua, celebrata ogni anno, in tutto il mondo, il 22 marzo. Un percorso, quest'ultimo, in cui protagonisti sono non solo i bambini delle 16 Cadf eroga il servizio idrico integrato, al laboratorio teatrale 'MammaAcqua', a quello di pittura e illustrazione 'Narrare per immagini l'acqua'. Questo perché è con il coinvolgimento dei cittadini e con l'educazione dei più piccoli che si arriva a comunicare e a trasmettere buone pratiche di consumo. Un principio rappresentato anche dal gesto simbolico che i ragazzi hanno messo in pratica a fine mattinata: usciti dal teatro De Micheli, come un fiume in piena, sono arrivati in piazza dove hanno distributo ai cittadini depliant informativi sul corretto uso dell'acqua e sull'iniziativa della giornata, ripetendo a tutti “CEAcqua per tutti”. Un'azione simbolica dei sviluppo di gruppi cooperativi e della vendita di prodotti locali. "È stato un modo per fare Elèna Merighi, Responsabile del CEA - affinché possano sentirsi legati e uniti a questi LʼACQUA DELLA VITA Spettacolo dellʼattore Gianni Franceschini conoscere da vicino la realtà di vita dei bambini africani a quelli del ferrarese - ha detto 'amici lontani' proprio dal bene prezioso e indispensabile dell'acqua". CADF RESTITUISCE 227MILA EURO AGLI UTENTI Investimenti intelligenti permettono oggi all’azienda di rimborsare le utenze. Ma il sistema “premia” i meno virtuosi... Interventi dei rappresentanti di “Il Mondo Tuareg” e “Bambini nel Deserto” scuole materne e primarie, ma anche i ragazzi delle scuole superiori di I e II grado e i giovani, accanto ai cittadini dei comuni in cui Cadf eroga il servizio idrico integrato. A tutti loro sono stati proposti tre laboratori: dallo spettacolo di Franceschini, che da maggio fino a dicembre, dopo l'anteprima a Copparo il 4 aprile, andrà in scena in altri comuni dove tre scuole in tre comunità Maasai in Kenya, un asilo per centottanta neonati, una mensa per cinquecentotrenta alunni e un pozzo. O come lʼopera di sensibilizzazione di ʻMondo Tuaregʼ verso la cultura di questo popolo berbero o la tutela delle oasi e della biodiversità dellʼassociazione ʻBambini nel desertoʼ (BnD) che opera in undici Paesi dell'Africa centrosettentrionale, tra cui Marocco, Mali, Niger e Ciad, dove ha avviato attività specifiche, definite “Generatrici di Reddito”, a favore dell'imprenditoria femminile e dove, da dieci anni, realizza pozzi e recupera quelli distrutti, sostiene le pratiche agricole a risparmio idrico e lo più piccoli, che rappresentano il futuro, ai più grandi, per ribadire che salvare l'acqua è compito di tutti. Nessuno escluso, ed è questa la soluzione. Proprio come nella fiaba russa, dove per sanare un regno malato di tristezza, bisogna trovare un'acqua salvifica. Saranno i tre principi, dopo varie peripezie, a recuperarla, riportando così serenità e benessere. Questo perché l'acqua è madre di vita. Una storia fantastica che profuma di realtà. Da sx: il Sindaco di Copparo Rossi, il Direttore CADF Stricchi e il Presidente CADF Bertelli D opo il referendum 2011, col quale la grande maggioranza dei cittadini italiani si è espressa a favore della gestione pubblica del servizio idrico e contro la remunerazione dei capitali usati per gli investimenti, tutte le aziende italiane si apprestano a restituire quanto percepito in tariffa nel secondo semestre 2011. Sono 227mila gli euro che il Cadf SpA di Codigoro, restituirà agli utenti del servizio idrico integrato, residenti nei 18 comuni soci (complessivamente si tratta di circa 70mila utenze). Eʼ la somma pagata in tariffa per il periodo dal 21 luglio al 31 dicembre 2011, che corrisponde allʼ1,120% dellʼimporto fatturato nellʼintero anno. “Siamo felici di poter restituire le somme ai nostri utenti, quel che spiace – com- menta il direttore amministrativo di Cadf, Annibale Cavallari – è che le aziende virtuose come la nostra che effettuano investimenti con proprie risorse siano penalizzate rispetto a quelle che si sono sorse, senza ricorrere al mercato finanziario, si sono viste determinare una quota di rimborso più consistente rispetto a quelle che invece fecero ricorso ai mutui. In pratica, chi è stato oculato e Foto G. Malatesta indebitate e potranno trattenere le risorse destinate agli utenti per ripagare le proprie passività”. Questo perché le aziende che hanno finanziato investimenti con proprie ri- non si è indebitato sarà penalizzato. La disposizione adottata dallʼAgenzia territoriale dellʼEmilia-Romagna per i servizi idrici ed i rifiuti (Atersir) non è stata una sorpresa per la di- rigenza del Cadf mentre non è piaciuto che lʼimporto da erogare agli utenti sarà inversamente proporzionale ai debiti per mutui per investimenti contratti dalle società nel secondo semestre del 2011. La restituzione avverrà a favore di tutte le utenze attive, non solo quelle domestiche, ripartendo la somma complessiva proporzionalmente allʼeffettivo importo fatturato a ciascuna utenza. In base ai calcoli effettuati dallʼAgenzia verranno restituiti 227.080 euro che Cadf accrediterà agli utenti senza che gli stessi debbano fare alcuna richiesta. La procedura per la determinazione di ogni singolo importo da restituire è già stata illustrata alla software house che sta predisponendo le elaborazioni necessarie. Gli importi saranno determinati entro il 31 marzo 2014 e immediatamente pagati agli utenti detraendo lʼimporto dalla bolletta di consumo. Tutti i calcoli e gli importi saranno consultabili dagli interessati sul sito di Cadf. 17 NUOTO: D urante la quarta giornata del Campionato regionale di Categoria di Nuoto, svoltasi a Malo (VI) domenica 26 gennaio 2014, sono diversi i record personali dei nuotatori codigoresi che sono caduti. La piscina sconosciuta agli atleti di Adria Nuoto si è dimostrata favorevole alla riduzione dei tempi di percorrenza e la manifestazione è stata gradevole sia per il gruppo di atleti che per gli spettatori in tribuna. La manifestazione si è aperta con i 50 dorso, nella quale è andato in scena lo scontro tra le nemiche-amiche Sara Gulmini ed Elisabetta Gnudi: Sara si perde un poʼ nella subacquea in partenza ed Elisabetta ne approfitta per prendere il largo e superare la compagna; per lei il cronometro si ferma sul 36”1, mentre per Sara il tempo è 37”3. Nella stessa specialità Eleonora Crepaldi abbassa il proprio tempo di oltre tre secondi, confermando il suo periodo positivo, ottenendo il crono di 37”6. Quasi tre secondi in meno anche per Michela Finessi, che copre la distanza in 41”1. Nei 200 stile libero Giada Buoso riesce a scendere sotto i 2ʼ30: curando la nuotata e lʼampiezza della bracciata chiude la gara in 2ʼ28”8. Silvia De Biaggi torna a nuotare i 200 dopo alcuni anni di gare corte: per lei il tempo di 2ʼ18”7 non si avvicina al personale ma costituisce un nuovo punto di partenza per la costruzione di una nuova prestazione. Tra i duecentisti maschi, Giacomo Pozzati riesce, malgrado un torpore al braccio sinistro che OTTIMI RISULTATI DEI NUOTATORI DI ADRIA NUOTO gli impedisce di essere aggressivo come vorrebbe, a migliorare la propria prestazione di oltre in secondo, fermando il cronometro sul 2ʼ12”1. Un secondo in meno per Francesca Ferroni e quasi cinque in meno per Alexa Lusha sono i miglioramenti ottenuti nei 100 rana: Francesca cerca di sfruttare al meglio lo scivolamento e chiude in 1ʼ22”9 mentre Alexa tira fuori un poʼ di grinta e ferma il cronometro sullʼ1ʼ34”3. Non riesce nellʼintento di fare 1ʼ16” Sandro Samaritani, che nuota bene le prime due vasche ma accusa il colpo nella seconda parte della gara; per lui il tempo è 1ʼ19”2. Positiva la striscia di risultati anche nei 50 stile libero: Eleonora Crepaldi abbassa di oltre due secondi il proprio tempo fino a 32”6; due secondi in meno anche per Alexa Lusha, che porta il suo personale sul 33”3; migliora di oltre mezzo secondo Michela Finessi, che ottiene il tempo di 33”9. Tre decimi in meno non bastano a Giada Buoso per realizzare il suo desiderio di scendere sotto i 30”: 30”7 è il suo nuovo personal best e la strada per il 29” sembra ancora lunga. Realizza invece 27”8 Silvia De Biaggi, specialista della velocità, mentre Sandro Samaritani, alla ricerca di un 27”, si ferma sul 28”1. Di nuovo in scena la sfida Gulmini-Gnudi nei 100 dorso e in questa distanza è invece Sara a battere Elisabetta, che se la prende un poʼ troppo comoda: 1ʼ19”1 e 1ʼ21”5 sono i loro rispettivi tempi. Abbassa il proprio personale anche nei 100 dorso Giacomo Pozzati, che, consapevole di non aver potuto dare il massimo, ferma il cronometro sullʼ1ʼ11”4. Molto soddisfatta dei propri 400 stile libero Francesca Ferroni, che alla prima esperienza sulla specialità, riesce a fermare il cronometro sul 5ʼ02”6. Nella staffetta 4x50 stile libero schierate nella stessa batteria due formazioni biancorosse: la prima formata da Giada, Francesca, Eleonora e Silvia e la seconda costituita da Elisabetta, Sara, Michela e Alexa. Nonostante alcune di esse avessero già dato molto nelle gare individuali, questa prova di squadra le ha motivate a voler dare ancora il massimo impegno possibile. Le prime hanno fermato il cronometro sullʼ1ʼ59”8, le seconde sul 2ʼ16” netto. Viale della Resistenza, 3 - CODIGORO (Fe) Tel. 0533 718336/718337 www.adrianuoto.it - [email protected] L’ ASSISTENZA DELL’ANZIANO SUL TERRITORIO 1a PARTE L’ aumento della vita media ha determinato, negli ultimi decenni, un ampliamento delle patologie croniche, talvolta incurabili; questo ha determinato un accrescimento della domanda di salute e di assistenza sanitaria e sociale ed un numero crescente di anziani non autosufficienti. Il termine "non autosufficienza" definisce una condizione, dovuta a cause diverse, che riguarda le persone incapaci di prendersi cura di sé e quindi bisognose di interventi integrati sociali, sanitari, ambien- La Regione Emilia Romagna ha emanato leggi a tutela delle persone anziane e norme per l’assistenza a domicilio di pazienti in fase terminale tali e tecnologici per affrontare la quotidianità in modo dignitoso per sé e per i propri familiari. La Regione Emilia Romagna ha emanato leggi per fronteggiare tale situazione creatasi sul territorio, a tutela delle persone anziane con interventi a favore di questi soggetti, oppure norme per lʼassistenza a domicilio di pazienti in fase terminale, nonché un Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), che ha permesso un aumento significativo di interventi e ha ampliato il numero delle persone assistite, oltre a creare le basi per una migliore integrazione fra servizi sociali e sanitari dei distretti. Lʼobiettivo è quello di migliorare la qualità di vita dei pazienti, in particolare anziani, evitare ricoveri impropri, favorire dimissioni ospedaliere precoci e protette; lʼassistenza che viene richiesta è spesso diversificata e si può riassumere in due grossi capitoli: 20 Percorso socio-assistenziale e Percorso socio-sanitario. -Il primo rivolto a persone parzialmente Autosufficienti e può articolarsi in: • interventi di supporto alla realizzazione del progetto assistenziale, al mantenimento delle abilità personali e della vita sociale (trasporti, pasti a domicilio, igiene della persona e della casa) • Interventi di sostegno economico: assegno di cura (contributo economico finalizzato allʼassistenza ed alla cura dellʼanziano mantenuto al proprio domicilio), assegno di cura per le persone con gravissime disabilità acquisite ,contribuiti per adattamenti degli ambienti domestici • interventi di sollievo in centri diurni e strutture residenziali • interventi a supporto della famiglia • azioni di qualificazione delle assistenti familiari • tele assistenza attraverso una centrale operativa, che si mette periodicamente in contatto telefonico con le persone -Il secondo richiesto dal paziente o un famigliare al Medico di Medicina Generale. Nei trattamenti di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è necessaria la presenza attiva del Medico di Medicina Generale in quanto responsabile del governo clinico. I Trattamenti di ADI prevedono lʼintervento integrato del Medico di Medicina Generale, del personale infermieristico e del servizio sociale al bisogno, per la realizzazione del Piano di Assistenza Individuale (PAI). Lʼassistenza alle persone non autosufficienti è a maggior carico dei famigliari, i “care giver”; è fondamentale perciò dare loro sostegno, non solo nei momenti estremi, ma anche permettendogli di mantenere spazi di autonomia per la vita e relazioni sociali. UTILIZZO DEL LASER IN ODONTOIATRIA Laser a diodi nella chirurgia della cavità orale Dr.ssa Milosevic Cristina Medico Odontoiatra Ostellato (FE) oco spazio per definire un concetto così rilevante come il laser. Cercherò di riassumere le cose importanti in modo semplice e comprensivo per tutti. Lʼutilizzo del laser a diodo in odontostomatologia ha portato un progresso reale nelle tecniche di trattamento per patologie orali con un innegabile vantaggio per i processi riparativi e di guarigione. I risultati clinici ottenuti con il trattamento laser hanno creato grande interesse scientifico, riscontrabile nelle migliaia di pubblicazioni prodotte da istituzioni, Enti di Ricerca autorevoli ed indipendenti. Il laser concentrato su una piccola superficie P è in grado di interagire con tessuto dentale osseo e la mucosa orale, consentendo di effettuare numerose operazioni di diverse complessità e dando una serie di vantaggi e benefici, a cominciare dall' eliminazione di sensibilità dentinale e dalla sgradevole sensazione di caldo freddo. Ha inoltre un effetto antibatterico che riduce il rischio di gonfiore e infiammazione, emostatico, coagulante e cicatrizzante, viene utilizzato nelle cure delle afte e herpes simplex fino a piccoli interventi di chirurgia orale come frenulectomia e la rimozione di piccoli fibromi. Il Laser è uno strumento che aiuta ad ottenere risultati più precisi in tempi più brevi, trova utilizzo nella chirurgia orale soprattutto per le patologie della mucosa e in quelle delle ghiandole salivari e chirurgia ortodontica. Viene inoltre applicato per: - trattamento sensibilità dentinale; - parodontologia tasche gengivali; - gengivectomia e gengivoplastica ; - emostasi; - chirurgia protesica; - incisione e drenaggio degli ascessi; - chirurgia pre protesica; - decontaminazione canale radicolare in endodonzia; - sterilizzazione e decontaminazione impianti; - scappucciamento impianti; - sbiancamento dentale. Sicuramente la terapia con laser dà dei risultati sorprendenti però si deve effettuare una visita approfondita per conoscere il tipo di trattamento sul quale verrà indirizzato il paziente e non deve sostituire del tutto o modificare radicalmente la metodologia tradizionale di trattamento, ma deve essere un sistema dʼaiuto per completarla e migliorarla. Dirigente Medico Resp. M.O. Specialistica-Salute Donna Dott.ssa Cinzia Martelossi 21 DERMOCOSMESI PEDIATRICA L a pelle è lʼorgano più esteso e pesante del nostro corpo e possiede tante specifiche funzionalità. Le principali sono quella protettiva, sensoriale e depurativa. La pelle del neonato è già sviluppata completamente ma è più sensibile e delicata rispetto a quella dellʼadulto e tale resterà fino alla pubertà. Essa è più sottile di quella degli adulti ma la sua funzione di protezione è già completamente efficiente. Il rivestimento protettivo (film idrolipidico), dalla nascita fino al terzo mese di vita circa, si presenta costituito soprattutto dal grasso prodotto dalle ghiandole sebacee stimolate dagli ormoni materni. Questi ultimi verranno eliminati a partire dal quarto mese, periodo in cui il film idrolipidico sarà formato; ciò spiega la minor facilità a contrarre infezioni cutanee nei primi tre mesi di vita. Pertanto i cosmetici per i bambini, e a gie o irritazioni. Eʼ meglio utimaggior ragione, quelli dedilizzare detergenti poco schiucati ai neonati, devono essere mogeni, emollienti ed idratanti formulati con pochi ingredienti, poiché la pelle del neonato è estratti da materie prime selesottile e deve essere protetta e zionate (così da rimantenuta morbida I cosmetici ed elastica. In farmadurre le sensibilizzazioni cu- per bambini cia si possono trotanee) e sicuri, anche molte linee di devono essere vare per la possibile ingeprodotti specifici, di formulati stione dei prodotti alta qualità ed utili (shampoo, acqua del anche per risolvere le con pochi bagnetto e via diingredienti, problematiche più cocendo); inoltre demuni come le dermaestratti da vono rispettare il pH titi da pannolino, cutaneo, essere deli- materie prime seborroiche e atopicati e adatti al speciselezionate che e sempre un fico tipo di pelle. Eʼ consiglio professioimportante perciò porre attennale e attento ad ogni specizione allʼapplicazione sulla fica esigenza, per riconoscere cute dei neonati di coloranti, al meglio il prodotto più mirato alcool, conservanti e altri comper il proprio bambino. posti che possono dare aller- INTOLLERANZE ALIMENTARI P er intolleranza alimencosa diventa così, giorno dopo tare si intende una rigiorno, un “colabrodo”, lasposta infiammatoria sciando passare di tutto ed ininnescata da specifici nescando lʼinsorgere di elementi del sistema immuniintolleranze alimentari. tario venuti a contatto con maQuando i cibi indigeriti e gli ancromolecole alimentari, non tigeni alimentari vengono a completamente digecontatto con la muL’abuso di rite che sono riuscite cosa intestinale, il sifarmaci e gli stema immunitario ad attraversare la inquinanti mucosa intestinale. inizia a produrre antiPurtroppo lʼalimenta- determinano la corpi ( le immunoglozione errata, lʼabuso proliferazione di buline IgG4) che di farmaci e gli inquinellʼorganimicrorganismi innescano nanti determinano la smo una risposta inpatogeni proliferazione di mifiammatoria lenta e crorganismi patogeni (come costante, responsabile degli ad esempio la diffusissima svariati sintomi con cui lʼintolcandida) che anziché protegleranza può manifestarsi. Nugere la mucosa, ne causano il merosi studi infatti confermano progressivo “logorio”: da effiche in presenza di intolleranze cace barriera filtrante, la mualimentari si evidenzia un netto aumento delle IgG4-alimento specifiche. Riuscire a quantificare le IgG4 presenti nel sangue è quindi molto importante per comprovare con sicurezza la presenza di intolleranze alimentari. Da oggi esiste un test (TESTIMUNE®) scientifico, rapido e semplice, in grado di rilevare tali quantità in modo sicuro e attendibile, per nulla soggetto ad interpretazione da perte dellʼoperatore. Ora questo test si può anche eseguire comodamente in farmacia. Una dieta basata sullʼeliminazione dei cibi non tollerati dopo aver determinato la presenza nel sangue delle IgG4 verso tali alimenti, unita ad un buon programma di ripristino della barriera intestinale costituisce lʼapprocio di cura più adatto per arrivare prima di tutto a ridurre i sintomi fastidiosi correlati alle intolleranze e in seguito alla risoluzione efficace e definitiva del problema. DIETA: mai senza parere medico n protocollo dietetico, per quanto personalizzato, non può mai sostituire integralm e n t e unʼalimentazione quotidiana variata ed equilibrata e deve essere adottato seguendo uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica. Prima di intraprendere un protocollo dietetico, si consiglia viva- U 22 mente di richiedere sempre il parere preventivo del proprio medico di fiducia sul proprio quadro personale. Esistono vari tipi di diete che vengono impiegate per perdere peso, e cercare di contrastare patologie come lʼobesità e il sovrappeso. Conoscerne i vari tipi è utile a comprenderne non solo i benefici ma anche i potenziali rischi per la salute derivanti da unʼalimentazione dietetica. Di seguito illustriamo come esempio alcune diete diffuse al giorno dʼoggi. La dieta Tisanoreica è un tipo di dieta per la riduzione del peso che si basa sullʼattivazione di una via metabolica chiamata chetosi. Si differenzia dalla classica dieta chetogenica poiché con lʼutilizzo delle piante (decotti) migliora e controlla i corpi chetonici. Si definisce quindi dieta fitochetogenica e promette grandi risultati in poche settimane. Eʼ un regime alimentare che elimina quasi completamente i carboidrati, riduce i grassi e prevede lʼassunzione di proteine, chi lʼha provata giura di non aver sofferto la fame. Il pro- gramma di dimagrimento infatti include ʻpreparati tisanoreiciʼ, veri e propri mix in polvere già pronti da sciogliere in acqua che imitano il gusto dei carboidrati e che per questo dovrebbero ridurre il senso di privazione che si prova quando si sta a dieta, dura dai 20 ai 40 giorni. Il programma, da prescrivere sempre sotto controllo medico, si sviluppa in due fasi: una intensiva (10-20 giorni) e una di stabilizzazione (10-20 giorni), si possono perdere dai 6/8 kg. in 20/40 gg. La dieta Dukan segue delle regole precise che si suddividono in 4 fasi. La prima fase quella più difficile da superare ed è definita “fase di attacco”. Ha una durata variabile che può andare dai 3 ai 7 giorni, a seconda del peso che si deve perdere, durante questi giorni è prevista unʼalimentazione esclusivamente a base di proteine incluse nei 72 alimenti consentiti, in questi pochi giorni si perde già peso. Terminata questa fase si passa a quella di crociera (fase soggettiva legata al raggiungimento del peso) durante la quale i giorni di sole proteine sono alternati ad altri nei quali è possibile mangiare anche alcune verdure in quantità illimitate. Durante la fase di crociera è prevista una perdita di peso di circa 1 Kg a settimana. La terza fase è detta di consolidamento e dura in base ai kg. persi. In questo periodo è possibile reintrodurre altri tipi di alimenti come i formaggi, il pane integrale, la pasta, e la frutta. Lʼultima fase detta di stabilizzazione dura tutta a vita giova ricordare che anche i questa dieta bisogna associare attività fisica per almeno 20 minuti al giorno. La dieta Mességué prende il nome dal suo creatore, un erborista francese, che ha elaborato un regime alimentare mediamente equilibrato da integrare però con trattamenti a base di erbe. I prodotti che integrano il programma nutrizionale sono tisane, decotti ed infusi da bere durante la dieta, ma anche capsule da ingerire e impacchi da applicare. La particolarità dei prodotti è che sono tutti biologici, coltivati senza uso di qualsiasi additivo non naturale o sostanza dannosa che la pianta possa assimilare. Questa dieta è diventata famosa perché Mességué, ha creato le prime SPA, associate ad alberghi di lusso dove è possibile sottoporsi a questo regime dietetico sotto controllo medico. 23 ome sta il Rock'n Roll? Sta bene, è sicuramente cambiato, si è trasformato e oggi rappresenta, ancora una volta, il volto irriverente e sfrontato dei giovani leoni che ruggiscono sui palchi luminosi e sgangherati dei club italiani. Spesso si parla del Rock'n Roll come di un fenomeno legato e circoscritto ai tanto osannati anni '70 dove tutto sembrava più nuovo e più puro e di come oggi la musica Rock sia arrivata al riciclo di se stessa. Ma forse basta fare un po' di attenzione a quello che succede: dopo 50 anni i Rolling Stones ritornano in tour in- sieme, forse perché a 70 anni si può avere ancora la forza per battere un ultimo colpo e per raccontare ancora qualcosa di nuovo. L'attenzione la possiamo anche veicolare qui vicino a noi, a Ferrara. Tra la città e la provincia sono note molte band che trovano spazio in tantissime manifestazioni e concerti durante l'anno. Sicuramente il capofila della realtà rock ferrarese è Vasco Brondi con il suo progetto "Le luci della centrale elettrica", che unisce poesia a melodie neo-folk. Vasco Brondi, 30 anni, oltre ad essere un musicista affermato e di fama nazionale è anche uno scrittore riconosciuto e un poeta plaudito orgoglio della città e di tutti i musicisti locali. Insieme a Le Luci della centrale elettrica i nomi più rappresentativi del Rock ferrarese sono i Dubby Dub, Dog'n Roll e Discomen. Questi rappresentano la più solida idea della passione nel perpetrare la ricerca costante nella musica di quel qualcosa in più senza la pretesa di piacere a tutti i costi o di inquadrarsi in un genere ben preciso. Volendo concludere con un riflessione, il Rock'n roll è come un serpente che cambia spesso la propria pelle o come la natura che quando sembra essere morta rinasce in una nuova primavera. sponibilità economiche degli avventori erano diverse rispetto a quelle odierne e bastava essere "aperti" per poter "funzionare". Oggi infatti, i clienti sono molto più selettivi ed esigenti rispetto ad una volta e ricercano i locali con la migliore proposta di intrattenimento. Eʼ così che i gestori di discoteche e bar affidano sempre più spesso la direzione ar24 “ ” Andrea Dal Passo glio i loro eventi, certamente in dimensioni ridotte, anche se le spese rimangono sempre gonfiate… Prima fra tutti è da considerare tra queste la spesa per i diritti d'autore, ambito che si spera venga regoLa crisi economica oltre ad avere flagellato i mercati e le industrie di tutto il mondo ha anche purtroppo colpito i locali del divertimento notturno. Oggi i gestori per rendere più appetibili le proprie serate devono ingegnarsi di più rispetto agli anni passati, quando le di- Il Rock'n roll è come un serpente che cambia spesso la propria pelle lamentato, nei prossimi anni, anche per chi fa spettacoli e intrattenimento ridotti. Appare infatti sproporzionata la tariffa per le realtà minori, considerate in questo senso al pari dei grandi locali e dei loro ma- tistica delle loro serate a staff di professionisti e ad agenzie di booking. Queste confezionano le serate migliori per i migliori locali della nostra zona, serate che lasciano spazio ai migliori dj e gruppi rock locali e di fama nazionale dove accorrono i giovani dalla città alla provincia. Nella nostra provincia sono tantissimi i locali che durante l'estate organizzano aperitivi, feste e concerti per tutti gusti dove il fine settimana ci si può andare a divertire o per conoscere nuovi amici. Non tutti locali hanno la possibilità di accogliere migliaia di persone, ma i piccoli come i più grandi organizzano al me- croeventi. Andando a ricalcolare e ridimensionare le suddette tariffe si andrebbe sicuramente a stimolare un micromondo fatto di serate minori, ma comunque piacevoli e occasioni di grande diverti- mento. Inoltre, cosa di non poco conto si darebbe la possibilità a tutti i gestori di avere una marcia in più per contrastare la crisi, che stenta a lasciarci, o lo fa con molta calma. a.d.p. SETTE ANNI DI EVENTO CAFFÉ Spopola in tutto il mondo musiXmacht, App compatibile con tutti i principali smartphone che trasforma il Karaoke in una passione… portatile! Sarà complicato usarla in doccia, ma in ogni altro momento si potranno allegramente intonare le hit più famose e allenare le corde vocali in vista della prossima “esibizione” in pubblico. Apprezzata già da molti, la App ha sangue italiano nelle vene: lʼideatore è il bolognese Massimo Ciociola, 33enne imprenditore e tecnologo che insieme ad altri cofondatori ha realizzato il più grande catalogo di testi musicali, con più di 20 milioni di canzoni e oltre 15 milioni di utenti. Entrambi i dati sono in continua crescita. Apparsa nel 2010 come lettore musicale di brani multimediali, ha dopo permesso il riconoscimento automatico delle canzoni (come il più famoso Shazam) per poi far impazzire tutti con la funzione di karaoke. Eʼ gratuita, trae guadagni dalla pubblicità e rispetta copyright e diritti di editori e artisti, tantʼè che vanta collaborazioni con le maggiori case discografiche del mondo. Da poco è in commercio il microfono ufficiale, che collegato allo smartphone è capace di interagire con la App. Non manca proprio nulla, fiato alle ugole! Uno dei primi locali del Delta Ferrarese dedicato alla musica. In collaborazione con le discoteche locali ha intrattenuto le giovani generazioni durante il periodo invernale con veri e propri Happy Hour domenicali, poi nel periodo estivo con la musica live di gruppi locali e non. Evento Caffè è oggi il primo e unico locale che è riuscito ad ap- propriarsi del magnifico Castello Estense rendendolo carillon della musica House e Afro per ben tre anni con le serate del Castel House. Durante l'estate 2014 Evento Caffé proporrà due eventi mensili di Musica Live, a cominciare da domenica 4 maggio con i Giullari in concerto dalle ore 17.00! APERTO DALLE 6.00 ALLE 4.00 VIA CESARE BATTISTI, 13 . 44026 MESOLA (FE) INFO 345 1730760 . 347 3236280 S ensibili alle nuove tendenze, modaioli e sempre più social, gli italiani non potevano che primeggiare anche nella sfrenata mania della fotografia da s m a r tphone. La fotografia alla portata di tutti, che si tratti di Robert fotografare un tramonto o i muscoli in palestra, offende e banalizza lʼarte della fotografia? Qualcuno si allarma, ma nel frattempo gli italiani scattano e condividono in continuazione. Ad accoglierli a braccia aperte è Instagram, social network e insieme applicazione gratuita per scattare e modificare foto da cellulare. Nata nel 2010, conta 75 milioni di utenti attivi al giorno, di cui 2 miDoisneau lioni sono italiani (su Facebook siamo 17 milioni). Eʼ proprio Instagram a darci la misura di un fenomeno mondiale letteralmente "Fotografare è un semplice riflesso spontaneo col quale si tenta di fermare un attimo di gioia destinato a scomparire". esploso negli ultimi mesi: il selquesta sfrenata voglia di autofie. Si tratta delle foto - rigoroscatti: i pidocchi. Incredibile samente - auto scattate, con ma vero, lʼallarme arriva dagli tanto di braccio proteso in Stati Uniti e da un importante avanti, altrimenti non chiamacentro per il trattamento dei pitelo selfie. Solo su Instagram, docchi, che ha associato un inn e l s o l i t o mondo, 3 aumento foto su 5 di casi di sono selinfestafie, ma il zioni da dato che pidocchi ci ritra gli adoguarda lescenti più da viamericani cino è lʼot- Un selfie da Oscar – Lʼautoscatto di Ellen alla pratica t a v a Degeneres durante la notte degli Oscar 2014, dei selfie di posizione con le star hollywoodiane Jared Leto, Jennifer gruppo. Veg u a d a - Lawrence, Mark Wahlberg, Meryl Streep, Julia rità o trovata gnata dal Roberts, Kevin Spacey, Brad Pitt, Angelina pubblicitaria n o s t r o Jolie, Bradley Cooper e Lupita Nyong'o per increPaese, e precisamente dalla mentare i trattamenti? Probacittà di Milano, nella classifica bilmente la seconda, non ci mondiale delle città in cui se faremo mica fermare dai pine scattano di più. Solo una docchi! cosa può ormai dissuaderci da (g.m.) Le foto si interpretano L a fotografia è una forma dʼarte. Eʼ la luce che cattura lʼattimo, è un istante che resta per sempre. Non esistono belle fotografie in senso assoluto; esistono fotografie che piacciono a molti, altre che piacciono a pochi ed altre ancora che piacciono solamente al loro autore. Proprio come unʼopera dʼarte lʼimmagine bisogna interpretarla, leggerla, capirla. Cinque le caratteristiche principali di una fotocamera: 1. Lʼobiettivo (lʼocchio della macchina fotografica) per raccogliere e mettere a fuoco la luce che viene riflessa dal soggetto. 26 2. Il sensore/pellicola (il cuore della macchina fotografica) sensibile alla luce su cui lʼimmagine si imprime; 3. Il mirino (lʼocchio del fotografo) che consente di inquadrare indicando i margini dellʼimmagine; 4. Lʼotturatore, elemento meccanico ad apertura variabile della macchina, che controlla il tempo che serve alla luce per imprimersi sul sensore/pellicola; 5. Lʼapertura (diaframma) elemento meccanico ad apertura variabile dellʼobiettivo, che controlla la quantità di luce che serve per imprimere il sensore/pellicola. Lʼimmagine fotografica quindi dipende dalla combinazione tra il valore del diaframma, che regola lʼintensità luminosa, e il tempo di esposizione. A parità di condizioni di luce si ottiene la stessa esposizione se aumentando un termine se ne diminuisce uno altro dello stesso fattore. Lʼesposizione è perciò uguale allʼintensità luminosa per il tempo. Il tempo sommato al diaframma darà lʼesposizione. Andrea Bonazza I vini delle sabbie Roberto Gatti www.winetaste.it [email protected] R icordo circa 30 anni fa, il vino del contadino in zona Volano/Lidi Ferraresi, un vino con un residuo zuccherino abbastanza sostenuto, ai primi innalzamenti di temperatura iniziava a rifermentare in damigiana od in bottiglia, vini che difficilmente riuscivano a superare l'estate! Poi ci sono stati i primi produttori/imbottigliatori e per anni abbiamo assistito a pratiche vitivinicole a dir poco “approssimative“, nel senso che, come capitava generalmente un poʼ in Risalgono agli Etruschi, curati nell’antico Bosco Eliceo dai monaci tutta Italia si tendeva a produrre molta quantità di uva x ettaro! L'Italia vitivinicola, si è risvegliata dal torpore dopo lo scandalo del metanolo del 1985, anno in cui mi sono iscritto al primo corso Ais per diventare Sommelier, concludendo i tre cicli dei corsi Ais nel 1990. In provincia di Ferrara c'è stato qualche tentativo, negli ultimi 20 anni, di raggiungere buoni livelli qualitativi, ma si trattava di casi isolati. Durante una recente cena al Rotary Club di Ferrara, alla quale sono stato invitato come relatore, il Presidente Camera Come primo piatto vi consiglio un fantastico RISOTTO ALLE CAPESANTE E ARANCIA Ingredienti per due persone: 5-6 capesante a seconda della dimensione 2 arance rosa 1 cipolla dorata Olio E.V.O. 1 bicchiere di vino bianco 1 dado vegetale 50 gr di burro 300 gr di riso carnaroli Preparazione Soffriggete la cipolla in un paio di cucchiai d'olio, bagnate col vino bianco, fate tostare il riso e aggiungete il dado e il succo delle due arance. Abbassate il fuoco e aggiungete acqua calda lentamente. Dopo 10 minuti di cottura mettete le capesante tagliate a piccoli pezzi e prelevate un paio di cucchiai abbondanti di riso a metà cottura e frullate. Tenete da parte e aggiungete insieme al burro a fine cottura, con fuoco spento per mantecare il tutto. Servire decorando con fettine di arancia a vostra fantasia. Spero le mie ricette vi siano piaciute e vi possano essere d'aiuto. Tanti saluti e Auguri di Buona Pasqua! La Manu Commercio di Ferrara dott. Roncarati mi ha rivolto una precisa domanda: “Secondo Lei è oggi possibile produrre buoni vini in provincia di Ferrara, zona Bosco Eliceo?“. La mia risposta è stata affermativa e l'ho cosi' circostanziata: “In provincia di Ferrara non potremo mai fare dei vini eccellenti, cioè quelli che nei concorsi enologici volano sopra il punteggio dei 90/100 e quindi sono premiati con medaglie d'oro, ma se il vigneto sarà impiantato nel posto giusto, con la scelta del clone giusto, con una giusta densità di Benedettini di Pomposa, migliorati con opere di bonifica dagli Estensi nel XVI secolo. Oggi si producono da Cervia all’area circoscritta dalle Bocche del Po impianto (ovvero i ceppi di vite x ettaro), unʼ attenta vinificazione in cantina, allora il prodotto che ne uscirà potrà essere veramente molto buono ed anche ottimo in alcuni casi!” Alcuni anni fa in località Pontemaodino (frazione di Codigoro) è stato messo a dimora un vigneto di Merlot. Il terreno è quello caratteristico del terroir della zona Bosco Eliceo cioè la sabbia, con una densità d'impianto di 5000 ceppi per ettaro. Ho degustato una bottiglia di questo Merlot 2012 e ne sono iao! Mi chiamo Emanuela ma tutti mi conoscono come "La Zia Manu"... sono qui per condividere con voi la mia ritrovata passione per la cucina. Per questa mia prima volta vi propongo un menù di pesce, semplice ma di grande effetto con cui stupire i vostri ospiti o il/la vostro/a partner in occasione di una cena romantica! Per agevolare la preparazione delle pietanze senza relegarvi in cucina mentre gli ospiti aspettano, vi consiglio un piatto classico ma sempre apprezzato. BRANZINO AL FORNO CON PATATE Ingredienti per due persone: 2 branzini 4 patate Sale Olio E.V.O. Pepe Prezzemolo Fresco Preparazione Cuocete le patate in acqua per circa 20 minuti, fatele raffreddare, tagliatele a tocchetti e conditele in una terrina capiente con olio e sale. Intanto scaldate il forno a 180°. Mettete la carta da forno in una pirofila, adagiatevi sopra i branzini e coprite con le patate. Infornate 20 minuti e servite come più vi piace. Piccolo suggerimento: fatevi pulire e sbranchiare il branzino dal pescivendolo, facendo praticare un taglio sui lati per poter infilare una fetta di limone e uno spicchio d'aglio durante la cottura! rimasto favorevolmente colpito: un vino gradevole, con tannini morbidi, senza accenni di vegetale e piacevole da bere. Un sorso invita al successivo. Complimenti per questa bella realizzazione, seguiremo con la nuova annata tutta la produzione i titolari si avvalgono della consulenza di un agronomo in vigna, e di un enologo in cantina. Se questi sono i preamboli rimaniamo in attesa con molte speranze, per l'inizio di una nuova avventura enologica al- l'insegna della qualità. CHI Eʼ ROBERTO GATTI Il mio interesse per il mondo del vino è iniziato intorno agli anni 80 quasi per gioco, poi un pò per volta la curiosità, l´interesse e la voglia di apprendere hanno avuto il sopravvento. Mi sono iscritto ai 3 corsi A.I.S. che ho frequentato con molto interesse fino a restarne affascinato ed ottenere il diploma di Sommelier a fine anni ʼ80. Negli primi anni ʻ90 ho impiantato ex-novo un piccolo vigneto leggendo molti volumi e trattati di viti- coltura ed enologia, così da mettere direttamente in pratica quanto appreso sui libri. Per oltre dieci anni mi sono divertito a coltivare e vinificare in proprio le mie uve con grande soddisfazione. Sono diventato componente in CC.II.AA. di Ferrara della Commissione per l´assegnazione delle D.O.C. dei vini della Provincia. La svolta è avvenuta con l´avvento di Internet quando ho iniziato ad inviare alcuni articoli di degustazione vini, per pura passione, ad alcuni siti internet specializzati in enogastronomia e grazie ai lettori che mi hanno dimostrato grande affetto e simpatia, i gestori stessi mi hanno proposto la creazione di alcune rubriche di degustazione, che seguo ormai da diversi anni. La visibilità arrivata da Internet, per chi come me vive in un piccolo centro del Delta del Po è stata immediata, tanto da essere accettato come giornalista del web, oggi regolarmente iscritto alla Free-Lance e Socio Flip, e soprattutto come giudice degustatore ai Concorsi Enologici Nazionali ed Internazionali più prestigiosi. (r.g) IL MERLOT DEL VIGNETO DI PONTEMAODINO SI PUÒ DEGUSTARE QUI I l locale è stato creato "ex novo" il 17 Febbraio 2012. All'interno si scorgono dei motivi in muratura che ricordano un po' le osterie, le taverne di una volta; le rifiniture sono di alto grado e il bancone mescola il legno con il mattone in pietra vista. Le luci soffuse creano un'atmosfera unica, tutta da vivere e scoprire, dove poter degustare vini e birre di qualità. Oltre a proporre aperitivi con buffet, la gestione offre con la sua cucina piatti semplici e genuini. I pochi tavoli disponibili fanno del locale un bijoux. Per poter mangiare è consigliata la prenotazione. L'Enobrasserie, situata in pieno centro, diventerà un altro pezzo della storia della ristorazione codigorese. (g.t) 29 val i t s e F m Tresigallo Fil LA GAZZELLA E IL LEONE Una gazzella, ferma sulle quattro zampe, osserva a non molta distanza un leone che si lecca i baffi, dopo un pasto abbondantre. A terra i resti a brandelli di una sua simile. "Che cos'hai da guardare, stralunata, non sai che io sono un importantissimo capobastone, che su questo territorio comando io e che se voglio ti posso mandare al Creatore con una zampata?", dice il leone. "Puoi dire vquello che vuoi", risponde la gazzella, "ma se ti azzardi a mettere in pratica ciò che stai minacciando ti spruzzo negli occhi una sostanza paralizzante, e lo vedi questo fischietto che tengo appeso al collo? Non appena ti muovi e fai un passo, io avviso il rinoceronte mio alleato che si trova là sotto l'ombra di quell'albero, lo vedi?, e lui ti fa una carica tremenda e a furia di cornate ti massacra. E poi vado a raccontarlo a un "emerografo". Capito? Vergogna". Meravigliato, il leone dice: "Va bene, ammiro il tuo coraggio. Ti rispetto. Ma fammi un favore, togliti di mezzo che mi fai sentire in imbarazzo". Bisogna sapere che quel leone, da tempo sofferente di stomaco, per motivi di dieta dovrebbe seguire un regime alimentare leggero, a base di erbe curative. Si è così arrabbiato perchè colto in un momento in cui sta trasgredendo i consigli di chi lo cura. Giampaolo Chiarelli Il prossimo 6 giugno si terrà a Tresigallo 900 Tresigallo Film Festival, manifestazione che vuole riconoscere e valorizzare l'opera cinematografica breve che già con "Un po' Blu" nel 2006 è stata portata a diretto contatto della piazza e del pubblico. L'obiettivo della rassegna è quello di promuovere il cinema di cortometraggio indipen- dente in tutte le sue forme come linguaggio artistico ed espressivo. La manifestazione si pone lo scopo di creare a Tresigallo un appuntamento dove registi, videomaker, professionisti del settore o semplici appassionati di cinema possano confrontarsi ed unire le diverse esperienze. Dal 19 aprile e fino al 12 ottobre riparte la “Linea di costa”, il servizio di trasporto pubblico litorale, e si estende alla zona del Parco del Delta. Attraverso tre diverse linee congiunte e con un unico biglietto giornaliero di € 6 (gratuito per i bambini sotto il metro di altezza), acquistabile a bordo vettura o nelle rivendite autorizzate, la Linea partirà dal faro di Goro, passando per il Castello della Mesola, il Boscone della Mesola e lʼAbbazia di Pomposa, giungendo fino al Lido di Spina o nel cuore di Comacchio e delle sue Valli. Unʼiniziativa non solo a finalità turistica ma rivolta anche a facilitare il trasporto dei residenti e dei giovani tramite il servizio notturno. Primavera Slow, è di scena la natura E' partita la Primavera Slow, rassegna che ci regala tre mesi di appuntamenti ed escursioni per scoprire paesaggi incontaminati e patrimonio faunistico del nostro territorio, fino al 22 giugno. Il ricchissimo calendario di quello che è più grande evento italiano dedicato alla natura e alla biodiversità include anche l'appassionante Birdwatching, che consiste nell'osservare e fotografare le specie volatili nel loro habitat naturale, nel nostro caso quello delle nostre valli. Dedicato a questo sarà la Fiera Internazionale del Bir- dwatching e del Turismo naturalistico, in programma a Comacchio dall'1 al 4 maggio e giunta alla sua settima edizione. “Questa Fiera è il fiore allʼocchiello di Primavera Slow" annuncia Lorenzo Marchesini, Presidente del GAL DELTA 2000. L'iniziativa non dimentica i buongustai, che avranno occasione di degustare i prodotti tipici del territorio, nè bambini e ragazzi, che potranno avvicinarsi alla natura e alla fauna del Delta, grazie a una serie di divertenti laboratori didattici. A Codigoro un albero per ogni nuova nascita I l 29 marzo scorso, in via Liguria a Codigoro, alla presenza dell'Assessore all'Ambiente Graziella Ferretti, si è tenuta l'iniziativa "Un albero per ogni nato, facciamoli crescere insieme". I bimbi ai quali sono stati dedicati gli alberi, erano gli 80 nati nel 2012 e i 65 nati nel 2013. Il parco di via Liguria, ospita gli alberi per ogni nato dal 2011 e completa così il primo triennio. Escludendo l'anno scorso poiché l'iniziativa è saltata a causa di atti vandalici, l'appuntamento viene ripetuto tutti gli anni e per i nati nel 2014 verranno coinvolte anche le frazioni. Gli alberi e i nuovi nati, vivranno quasi in simbiosi e in 30 senso metaforico, questo sarà di buon augurio per una crescita forte e sana per entrambi. "La manifestazione" esordisce la Ferretti, "ha come obiettivo far nascere nei bimbi di oggi adulti di domani, una cultura di amore e tutela per natura ambiente, con responsabilità e partecipazione". Durante la celebrazione, tra i nuovi nati chiamati ad uno ad uno con nomi e cognomi, anche bambini provenienti da altri continenti, che hanno regalato alla comunità una gradita multietnicità, segno dell'evidente cambiamento in atto in tutto il mondo, che ha ormai abbattuto tutte le frontiere. (g.t) 31 Sparlando un... Po di Vincenzo Trapella D opo il flop del referendum per aggregarsi a Ravenna causa la scarsa affluenza alle urne, tenutosi a Comacchio qualche tempo fa, mi sono sentito in dovere di scrivere questo. "Sparlando...Un Po" che avevo in pectore da anni. Tanti, a dire il vero. La volontà di qualcuno, a Comacchio, di abbandonare Ferrara non è scaturita dopo l'avvento alla guida del Comune di un rappresentante del Movi- mento 5 Stelle, ma è vecchia come il cucco. Ora Fabbri l'ha portata ad un referendum mentre gli altri amministratori mai sono giunti a tanto. L'attuale sindaco di Comacchio, cavalcando la...tigre in ossequio al capo del suo movimento e per interesse politico, ci ha provato seriamente. Io, invece, che ho recepito, da mezzo secolo e più, l'istinto di indipendenza del popolo comacchiese (non hanno aderito alla recente proposta di far parte dell'Unione dei Comuni sotto l'era 5 Stelle ed all'Hera, in amministrazioni di centro-sinistra) vorrei fare una proposta che nulla ha di ironico o di canzonatorio. Badate bene, a settembre di quest'anno, la Scozia farà un referendum per salutare definitivamente la regina Betty e mister Cameron. Nel 2016, la Catalogna vuol staccarsi dal re e dalla Spagna. Scendiamo più ...terra, dal 16 al 21 marzo 2014, il Veneto ha indetto un referendum che così recitava: "Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana?" Hanno votato due milioni e trecentossessanta mila e, il 28 marzo è stato proclamato, in Piazza della Signoria di Treviso lo "Stato Veneto Indipendente". Perchè tra virgolette? Perchè è stato commesso il reato di secessione, illegale e punibile. A Comacchio occorrerebbe solamente raggiungere il 50% più uno! Marco Fabbri potrebbe essere uno dei Capitani Reggenti e Comacchio divenire la seconda (e più giovane) repubblica della Romagna, dopo l'antichissima San Marino. Parcheggi ai Lidi SOSTA A PAGAMENTO SOSPESA E RINVIATA AL 2015 L'introduzione della sosta a pagamento in alcuni dei 7 lidi comacchiesi ha fatto gridare allo scandalo. Solo il Sindaco e il suo partito erano propensi e unanimi. Alla vigilia della stagione balneare 2014 arriva la sorpresa: non si paga più, le strisce blu vengono messe in stand by fino alla alla prossima estate 2015. Chi credeva di poter affermare all'unisono: "giustizia è fatta" potrebbe presto ricredersi. Ora c'è chi vuole il pagamento e l'estensione della norma ai restanti lidi e chi, invece, pure,con parole sue. Alla riunione del "Turismo" dei giorni addietro il presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari di Porto Garibaldi ha esordito dicendo che "il Demanio marittimo ci ha messo un anno per non dare una risposta e quindi si dovranno ritinteggiare di bianco le strisce blu e mascherare i cartelli della sosta a pagamento. Il rappresentante dei "Bagni" a quanto pare teme il ritorno al caos con un viale dei Mille free e preda, specie nel weekend, dei pendolari che prediligono la spiaggia libera (niente soldi agli stabilimenti, pranzo al sacco 32 con bottigliette d'acqua e termo per il caffè). Chi arriva alle 11 e vuole andare al ristorante impazzisce per trovare un posto auto mentre con il pagamento della sosta il posto c'è sempre. Sulla...riva opposta c'è un altro presidente, omologo ma dei lidi sud, Estensi e Spina il quale vede protrarsi di un anno l'allungamento dei parcheggi a pagamento. "Siamo contenti della decisione presa dall'amministrazione Fabbri e dagli operatori. Noi l'abbiamo sempre detto, il servizio andava creato solo a fronte di interventi strutturali e migliorie lungo tutto il retro-spiaggia. Restiamo aperti per il futuro a tutte le possibilità." Dunque pagamento sì o pagamento no? Nella riunione suddetta, insomma, c'è stato chi si è schierato a favore del turista, che di sicuro avrebbe tirato la cinghia nelle consumazioni in spiaggia se pagava anche la sosta, e chi, dovendo pagare, avrebbe cercato all'interno un posto auto. Nessuno pare abbia detto in modo convinto e convincente che il...matrimonio con la sosta a pagamento "non s'ha da fare"! 33 CODIGORO Due soli preti per quattromila famiglie trascorso, a Codigoro, più di mezzo secolo da quando alle famiglie arrivava un "quartino" intitolato La Nuova Chiesa. Molti cittadini hanno risposto all'appello e, in Piazza Matteotti, è stata eretta appunto la nuova chiesa consacrata a San Martino, patrono del paese. In questi ultimi giorni nella ex capitale della "Bassa" i giornali hanno riportato polemiche ed annunci per la decisione dell'Opera Salesiana di lasciare Codigoro... Così è stato fatto. Ora, a Codigoro, sono stati inviati un par- È roco ed un vice ovvero Don formazione giunto in tutte le Marco Lazzerini, parroco, e case del territorio, fatto in Don Giorgio Fornaciari, vice casa, in bianco e nero e senza parroco, che servono pretese (ndr) distrile due chiese della La benedizione buito - porta a porta comunità apparte- delle abitazioni - quache tempo fa, nente al Vicariato comprende una ora é solo "San Guido Abate" , presentazione dei su richiesta due parroci, un quella di San Martino e quella della Beata pezzo relativo la Vergine del Rosario. Questi Comunità viva che si rinnova due pastori, confratelli saleed una panoramica delle presiani della Comunità di Fersenze. Parla, inoltre, della rara, hanno il compito di Scuola Materna, dei battesimi, transitare la Comunità ad esmatrimoni e funerali relativasere di nuovo guidata direttamente l'anno trascorso. Signimente da sacerdoti diocesani, ficativa la differenza: battesimi dall'agosto 2015. Il foglio d'inn.28 mentre i funerali sono stati ben 97! Nessun commento, poi, sui soli 4 matrimoni celebrati nel 2013. Ma, tra l'altro del contenuto del bollettino "La nuova Comunità" ecco la novità. Chi desidera la benedizione delle case, ritaglia il "piede" di pagina 3, compila la richiesta di visita del sacerdote e porta il tutto in Canonica, di fianco alla Chiesa di San Martino oppure telefona allo 0533-713048 o via mail a: [email protected]. Superfluo sottolineare che a Codigoro ci sono oltre 4000 famiglie per due soli preti. (V.Trap.) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO nnanzitutto desidero ringraziare Gianni Trapella per la possibilità di poter dar voce senza censure alle opinioni di alcuni utenti in merito al gruppo Facebook 'Codigoro City'. Premetto che l'articolo non vuole essere una sterile polemica, ma una critica costruttiva al fine di aiutare a migliorare ciò che buona parte della comunità considera una risorsa. 'Codigoro City' è una possibilità per molti di dialogare, scambiarsi impressioni, postare immagini, ritrovare vecchi amici o trovarne di nuovi... In sostanza è una indubbia fonte di socializzazione, da non sottovalutare. Proprio per questo, lo scopo dell'articolo è di cercare di potenziare il gruppo sotto il profilo sociale. Grazie alla collaborazione di I 34 alcuni membri di Codigoro City ho potuto stilare un elenco dei punti da riesaminare. Il tema, sul quale la totalità degli intervistati concorda è la differenza di trattamento che si riceve, sia dall'amministratore, sia da altri utenti. La sensazione che emerge appare una discriminazione, come se le opinioni, le esigenze e i fatti personali di alcuni abbiano maggior importanza di quelli di altri. Precisamente, il disappunto, riguarda una delle regole imposte. La direttiva fa divieto di parlare e pubblicare immagini di carattere personale, quindi è incluso il veto di inserire riferimenti pubblicitaridei cani presenti sul suolo commerciali. Come spesso pubblico. Sorgono discussioni succede in Italia, questa resull'origine del problema al gola non vale per tutti. Vige punto che il discorso degenera solo per chi non è tra coloro che L'articolo non amano il loro aniparente di..., amico di..., conoscente vuole essere una male più delle persterile polemica sone, e chi invece di... Una signora, ad esempio, ha pubblima una critica non la pensa alla cato l'immagine di costruttiva al fine stessa maniera e si una sua bolletta e sente offeso da osdi aiutare a per questo è stata servazioni simili. Inredarguita. Mentre migliorare ciò che fine l'abitudine, che altri riescono ad elu- buona parte della sporadicamente ma dere le norme utilizsistematicamente comunità zando come profilo considera una ho potuto risconFacebook il nome trare dai commenti risorsa del proprio negozio a me giunti, è quella con immagine associata. Un di censurare, cancellando altro punto è la continua "ricommenti ed intere conversacerca della polemica", il lazioni senza che queste siano mentarsi sempre e comunque forse valutate a fondo. Dobdi ogni cosa, che sia fatta male biamo interessarci di capire il oppure bene. Poi, non mantema del dibattito e non facano le critiche al Comune di cendo "di tutta l'erba un faCodigoro, come quella per il scio". Insomma, servirebbe un vecchio cartellone/piantina del po' più di elasticità mentale, paese. Comportamenti in gegiustizia sociale e meno prenerale in contrapposizione alle concetti, per andare tutti più regole del gruppo. Un altro did'accordo....almeno su Facebattito, sorto all'interno di 'Cobook. digoro City', è relativo alle feci Lettera firmata S u Riviera Cavallotti, per molti il luogo più suggestivo di Codigoro, riprende vita il “Caffè Pigna”, una pietra miliare delle attività commerciali del paese. Due giovani e coraggiosi imprenditori, Alessandro Marzola, detto Facco, e Paolo Brugnoli, nonostante le difficoltà del momento, guardano avanti e mettono in campo tutta la loro esperienza e passione, offrendoci massima professionalità, ottimi prodotti e tanto divertimento. Le serate del “nuovo Pigna” sono animate da un ricco programma che punta su serate esclusive a tema, movimentate da DJ e animatori locali, in un ambiente spazioso, rinnovato ed accogliente. Un locale in cui non manca niente, tantomeno un sorriso per tutti noi. (b.f.) Lo staff del Caffè Pigna Irish Bar ringrazia tutti coloro che hanno accompagnato queste prime settimane e vi aspetta per tante altre serate in compagnia! I ndubbiamente colpisce e si apprezza la voglia di ʻFaccoʼ e Paolo, imprenditori di successo nel settore, di cogliere la sfida codigorese del “Caffè Pigna”, in una nuova accattivante versione di Irish Bar. Il nuovo locale si riempie di luce, si presenta spazioso e abbellito da un arredamento che spinge, con dettagli ricercati, verso uno stile contemporaneo, pur mantenendo alcuni allestimenti alla maniera dei pub irlandesi. La nuova veste si coniuga con la decennale esperienza dei nuovi gestori, i quali hanno evidentemente fiutato unʼoccasione da non perdere. E questo nella Codigoro di oggi, un non facile campo di battaglia, in cui non mancano di certo proposte ristorative simili dedicate al momento sacro dellʼaperitivo, alle serate musicali con musica dal vivo o al karaoke. Tutto ciò è da oggi anche al Caffè Pigna Irish Bar, unʼattività che promette ancora sorprese: il locale è attivo da poche settimane, ed anche se la sua identità è già chiara ed apprezzata, si percepisce una sorta di work in progress che riserverà di sicuro piacevoli novità, grazie anche alle grandi potenzialità degli spazi e degli ambienti. (g.m)
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