N°2/2014 - Settembre

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Notiziario di inf to di Quartiere
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Anno 5 - Numero 2 - Settembre 2014
Notiziario di informazioni
del Quartiere di San Vito
di Bassano del Grappa
Autorizzazione del
Tribunale di Bassano del Grappa
Reg. periodici 07/2010
Decreto 281/2010
del 03/05/2010
E ditore
Quartiere di San Vito
Via Col Moschin, 40
Bassano del Grappa (VI)
D irettore responsabile
Lucia Fincato
I mpaginazione e stampa
Grafica EFFE 2
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Romano d’Ezzelino
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Lucia Fincato
I quartieri
contro il gioco
d’azzardo
T
utti i quartieri di Bassano uniti contro il gioco d’azzardo, questo
il titolo dell’incontro pubblico tenuto a Santa Croce a fine giugno. I
quartieri cittadini ne sono stati i promotori per far conoscere ed affrontare un problema che sta dilagando, quello della dipendenza da gioco,
spesso causa di famiglie messe sul lastrico e di separazioni. Secondo
un monitoraggio del Comune, a Bassano sono almeno 306 le slot
machine in funzione, 18 le sale da gioco autorizzate, 61 i pubblici esercizi che hanno installato queste “macchine mangiasoldi”. La normativa
nazionale non lascia molto spazio al Comune, che tuttavia ha imposto
dei limiti orari di apertura per le sale gioco, come spiegato da Antonio
Guglielmini, promotore di una raccolta firme per una legge di iniziativa
popolare. La passione compulsiva per il gioco, definita anche ludopatia,
è un vero e proprio dramma, ed è stata riconosciuta come una dipendenza nel Manuale di diagnostica e statistica dei disturbi mentali del
2013. Come per l’abuso di l’alcol e per le droghe, il desiderio incontrollabile e ossessivo per il gioco attiva nel cervello certe sostanze dei “circuiti
di gratificazione”, in particolare della dopamina, portando la persona a
dei comportamenti patologici che non riesce a controllare. A spiegare il
fenomeno, tra i qualificati relatori dell’incontro pubblico, il dott. Paolo
Civitelli del dipartimento delle dipendenze dell’Ulss 3. Nel comprensorio
dei 28 Comuni sono stati stimati 1400 giocatori di azzardo patologici,
una fascia a rischio sono gli anziani, il 16% ha più di 65 anni. Ma, le
richieste di aiuto sono solamente 25 all’anno. All’ospedale di Bassano
nel 2013 sono state “prese in carico” 32 persone, ed il trattamento di
cura non è standard, considerata la particolarità della patologia, deve
essere personalizzato a seconda dell’età e del contesto di vita di ogni
soggetto, coinvolgendo specialisti di diverse discipline. Alla domanda
“Tutti i giocatori d’azzardo sono malati?”, il medico ha rilevato che circa
l’8% rientra nella categoria dei “problematici”. I fattori di rischio sono
significativi per lo sviluppo di una progressiva dipendenza che finisce
per compromettere anche la memoria e la capacità di apprendimento.
Anzitutto, per l’aspetto di tipo biologico, è rilevante l’età. Risultano
maggiormente a rischio gli adolescenti (la normativa vieta il gioco
d’azzardo ai minori); in merito al genere, sono maggiormente a rischio i
maschi, sono però in aumento le donne che giocano; sempre tra i fattori
biologici, influiscono anche le altre forme di dipendenze, la presenza
di problemi psichiatrici ed una predisposizione genetica o familiare.
I cosiddetti fattori ambientali possono essere davvero determinanti:
anzitutto i fallimenti e l’attuale crisi economica, e spesso l’illusione del
denaro facile e del guadagno attraverso accorciatoie; le disfunzioni e
la disgregazione familiare; un ambiente sociale deteriorato e, non da
ultimo, la possibilità e la facilità di avere accesso al gioco in un territorio
dove la possibilità di giocare sta diventando capillare e generalizzata.
Ecco perché sono importanti iniziative come questa voluta dai Quartieri
per affrontare assieme un problema che non deve essere sottovalutato
e che riguarda tutti.
4 | Settembre 2014 Riccardo Poletto Sindaco
Il saluto del nuovo Sindaco
C
ari concittadini,
con grandissimo piacere vi saluto
dalle pagine di questo notiziario, che
da anni entra nelle vostre case e che
anch’io conosco, pur vivendo in un’altra
zona della città, perché avevo il piacere di riceverlo quando ero Consigliere
comunale. Prima di tutto, quindi, mi
complimento con le persone che vi
dedicano tempo e professionalità, perché è anche grazie a questo strumento
di comunicazione che tutte le famiglie
si sentono partecipi alla vita del quartiere.
Lo scorso 8 giugno ho avuto il grande
onore di essere eletto Sindaco e fin da
subito mi sono messo al lavoro, affiancato da molte valide persone e mosso
dal desiderio di lavorare “per” e “con” la
nostra città.
Non ho timore di dire che per superare
il momento di difficoltà che la nostra
città, come il resto dell’Italia, vivono,
abbiamo bisogno dell’apporto di tutti
e sono molto fiducioso su quello che,
uniti, potremo fare. I Consigli di quartiere saranno strumenti fondamentali,
da questo punto di vista, ma anche il
contributo del singolo sarà importante, quindi vi invito fin da ora a sentirvi
partecipi della vita amministrativa e a
darci suggerimenti e idee.
Ai bambini e ai ragazzi che in questi
giorni sono tornati tra i banchi di scuola
i migliori auguri per un anno di studio
interessante e proficuo, da vivere con
entusiasmo insieme con i vostri amici
e i vostri insegnanti.
Un caro saluto a tutti!
Enrico Andolfatto Presidente
Settembre 2014 | 5
Riprendono
le attività
C
ari amici ed amiche,
al termine della pausa estiva, come di consueto, riprendono tutte le attività che animano
la nostra Città: così come le realtà scolastiche, sportive, ricreative ed associazionistiche
riaprono i battenti, pronte ad intraprendere il
percorso di un nuovo anno che – ce lo auguriamo – sarà per tutti ricco di soddisfazioni, anche
il Quartiere riprende vita dopo la “sospensione feriale” degli scorsi mesi. Come ogni
settembre, dunque, giunge nelle vostre case
il nuovo numero di San Vito In…forma, felice
consuetudine con la quale siamo lieti di poter
continuare.
Colgo l’occasione - assieme al Consiglio di
Quartiere ed a nome di tutti i residenti di San
Vito - per rivolgere i migliori auguri di buon
lavoro al neo-Sindaco Riccardo Poletto e, con
lui, a tutta la rinnovata Amministrazione, certo
che ampie saranno la collaborazione e la stima
reciproca che caratterizzeranno i rapporti tra i
Quartieri cittadini ed il Comune.
Mi si permetta, infine, un pensiero – anche personale – rivolto alla nostra Parrocchia che, per
molti di noi, costituisce un importante punto di
riferimento all’interno della realtà di San Vito.
Come molti di voi sapranno, in queste settimane saluteremo don Rosino Giacomin che,
dopo 10 anni qui trascorsi come parroco, parte
alla volta della Parrocchia del “SS. Redentore
e S. Urbano Papa” in Altavilla Vicentina: mi fa
piacere - come Presidente del Quartiere ma
soprattutto come parrocchiano – salutare un
amico in partenza, ringraziandolo per il servizio che ha svolto nella nostra comunità ed
augurandogli buon cammino e buona fortuna
per la sua nuova “missione” e per tutti gli anni
a venire.
Allo stesso tempo, con la stessa gioia e con lo
stesso augurio, do il benvenuto al nuovo parroco, don Enrico Bortolaso, che - sempre nelle
prossime settimane - farà il suo ingresso a San
Vito: a lui il caloroso saluto e la festosa accoglienza che senz’altro ognuno vorrà dedicargli.
Sempre a disposizione, vi auguro una buona
lettura e vi porgo il mio più caloroso saluto!
MODIFICA DELL’ORARIO DI
RICEVIMENTO PRESSO LA
SEDE DEL CONSIGLIO
DI QUARTIERE
Si avvisano tutti i residenti che, a partire
dal SETTEMBRE 2014, l’orario di ricevimento presso la sede del Consiglio di
Quartiere è fissato ogni SABATO MATTINA DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 11:30.
Restano sempre validi ed utili, infine, i consueti canali di comunicazione:
•Per telefono: al numero 0424/382817, eventualmente lasciando un messaggio in
segreteria;
• Per e-mail: scrivendo all’indirizzo [email protected];
• Attraverso Facebook: inviando un messaggio privato o scrivendo un post sulla pagina “Consiglio di Quartiere San Vito”;
•Attraverso il sito internet: compilando l’apposito form all’interno del sito www.
comsanvito.com;
•Per posta ordinaria: scrivendo al Consiglio di Quartiere San Vito, via Col Moschin, 40
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Coro | Settembre 2014 | 7
Perché cantare in coro?
L
a musica è un catalizzatore. Se chiediamo
ai bambini e ai ragazzi che frequentano i
corsi presso Coro Giovani Voci Bassano cosa
significa fare musica è facile che le risposte abbiano tante sfumature e un comune
denominatore: cantare è compagnia, amicizia, disciplina, divertimento, cultura, impegno,
sfida, emozione, tecnica vocale, coraggio di
mettersi in gioco, desiderio di conoscere sé
stessi e gli altri, di superare paure e timidezze, di costruire un progetto assieme ad altri
bambini e ragazzi, anche di età diverse.
In due parole: fare musica significa crescere.
Per partecipare ad un coro non serve essere
dotati di corde vocali particolari: impegno e
passione lasciano il segno in coloro che permettono alla musica di diventare un’amica
quotidiana. L’esperienza di cantare in un coro
significa anche unire più soggetti in un cammino che è educativo per tutti, che crea un
tessuto forte di relazioni, che mette i giovani
nelle condizioni di spendere bene il tempo
libero, lasciandosi accompagnare da persone
esperte grazie al sostegno della famiglia. I
bambini e i ragazzi oggi hanno un estremo
bisogno di punti di riferimento positivi e di
crescere in ambienti dove la continuità educativa tra i soggetti adulti è forte. Il canto
corale offre l’opportunità di vivere queste
relazioni e assicura ai più giovani momenti
intensi, che creano una memoria ricca di
esperienze vive e corroboranti, una sorta di
riserva di positività, da spendere nella vita
futura.
continua pag. seguente
8 | Settembre 2014 | Coro
Segue da pag. precedente
Chi siamo?
L
’avventura del coro Giovani
Voci Bassano ha inizio
a San Vito nel 1990, quando
don Beniamino, allora parroco,
chiese a Cinzia di costituire un
coro giovanile per animare le
celebrazioni della parrocchia. Da
allora il coro ha fatto molti passi,
coinvolgendo numerosi ragazzi
bassanesi e non, affrontando
nuove sfide musicali e vivendo
esperienze sempre più ricche
e dinamiche. Da Giovani Voci
S. Vito, nel 2011 ha assunto il
nome di Giovani Voci Bassano,
vedendo così riconosciuto il
valore di affermato coro giovanile cittadino. Pur ampliando
i suoi orizzonti, la formazione
rimane legata al luogo di nascita, animando alcune celebrazioni e organizzando concerti
negli stessi ambienti. Le Giovani
Voci Bassano, iscritte all’ASAC
(Associazione per lo sviluppo
delle attività corali in Veneto),
promuovono diversi tipi di esperienza corale: ognuna di esse è
occasione di crescita musicale
e personale. Oltre ai corsi settimanali, si passa dalla partecipazione a rassegne musicali
allo scambio culturale con formazioni di altre città italiane o
di paesi europei ed extraeuropei,
dall’allestimento di un’opera lirica al canto coreografato, dalla creazione di
spettacoli tematici ai meeting di cori giovanili
con laboratori di approfondimento. Il repertorio è molto vario: la musica sacra viene riscoperta in forme antiche e moderne, c’è spazio
poi per la musica popolare, contemporanea,
per il jazz, i canti gospel e spiritual, le colonne
sonore di noti cartoni animati e film, come per
le composizioni d’autore e, quand’è periodo, i
canti natalizi. La direzione del coro è affidata
sin dalla sua costituzione a Cinzia Zanon. A
turno i ragazzi seguono delle lezioni di prepa-
razione vocale con Anna Bordignon, mentre
due giovani, Alberto Cenci e Giulia Malvezzi,
seguono i movimenti scenici che arricchiscono il canto. Inoltre da ben undici anni l’associazione organizza, in collaborazione con
l’Assessorato allo spettacolo, “CANTICORO Musica corale a Bassano” nei mesi di ottobre
e novembre.
La manifestazione accoglie ogni anno alcune
formazioni corali italiane e importanti ospiti
internazionali, proponendosi come occasione
di ascolto di musica di qualità per tutti gli
appassionati.
Le nostre
proposte
educative
Alle famiglie e ai ragazzi interessati l’associazione, sotto
la direzione artistica del M°
Cinzia Zanon e con il prezioso
supporto di genitori e validi
collaboratori, propongono:
•corsi di propedeutica musicale a frequenza settimanale
per bambini a partire dai 4
anni, realizzati con approccio ludico per imparare in
allegria le basi della musica
e muovere i primi passi nel
canto corale • partecipazione all’attività
corale con due prove settimanali per bambini e ragazzi
dai 9 ai 20 anni.
La nostra sede
Alla luce delle esigenze di spazio dell’Associazione, l’amministrazione comunale ha risposto con sensibilità e lungimiranza mettendo a
disposizione una nuova sede.
Dal gennaio del 2014 ci siamo
trasferiti nel centro ricreativo del quartiere, nella ex sede
degli alpini, in via Col Moschin.
Per
informazioni
E-mail: [email protected]
Telefono 0424 36105
Coro | Settembre 2014 | 9
10 | Settembre 2014 | Dott. Gabriele Guarnieri
Diventare pr
o
della propri tagonisti
a vita?
Si può!
V
iviamo in un’era in cui il rapporto con
sé stessi è cambiato: rispetto ad anni
addietro ci si vuole più bene, si sta più
attenti a quello che si mangia, ci si tiene in
forma fisicamente allenandosi in palestra,
in piscina o all’aria aperta. Ma allo stesso tempo, quasi paradossalmente, siamo
in una fase in cui mai come negli ultimi
anni sono in incremento gli stati d’ansia
e quelli depressivi (che non implica essere
depressi!).
Generalmente attorno ai 25-30 anni ma
anche a 35-40, incominciano i primi esordi,
persone apparentemente appagate, con
una vita sociale, con un lavoro abbastanza
gratificante e che si mantengono inforcontinua pag. seguente
ma; quelli insomma di cui mai si potrebbe
dubitare! Tengo a precisare che non mi
sto riferendo a persone con psicopatologie
croniche, ma a quelle che: “Caspita va tutto
bene ma ...” .
Le giornate son ben organizzate, tra lavoro,
sport e famiglia, come se si avesse la sensazione di avere tutto ma allo stesso tempo
che qualcosa mancasse; senza rendersene
conto, ci si trova piano piano a rincorrere la
propria vita e a recriminare per quello che
non si ha. Quasi paradossalmente tutto
quello che si ha costruito con fatica negli
anni, diventa inconsapevolmente un vincolo
dal quale non riusciamo a slegarci: si deve
andare a lavorare, si deve andare in palestra,
si deve sistemare la casa, si devono portare
i figli a scuola, si deve, si deve si deve… Ci
si trova così alla ricerca di “ossigeno”, di
situazioni e/o contesti che ci permettano
di sentirci liberi entrando inevitabilmente in
un circolo più o meno ansiolitico.
Come se ogni problema dovesse trovare un’immediata soluzione, tutto dovesse
essere pianificato e organizzato, lasciando
sempre meno spazio al contatto con sé
stessi e al dubbio.
Questo perché spesso il passaggio dalla
fase adolescenziale a quella adulta è difficoltoso, si cresce e ci si trova catapultati in
un mondo che non si sente come proprio,
anche se da sempre sognato e desiderato
(almeno apparentemente).
Sono sempre più in aumento i “giovani
adulti”, di primo acchito ben integrati e con
una vita impegnata tra lavoro, sport e famiglia, ma che nei week end si lasciano andare
a stili di vita adolescenziali: locali, alcool e
discoteche, come se sentissero l’esigenza
di avere una valvola di sfogo, di momenti
regressivi e spensierati.
Alcuni talvolta possono evidenziare difficoltà alimentari o peggio, proprio per la
?????? | Settembre 2014 | 11
tendenza ad ingurgitare cibo e liquidi in
modo quasi compulsivo (generalmente con
maggiore frequenza nei week end e/o in
orario serale).
A scuola ci sono ragazzi che dedicano anima
e corpo allo studio ma che non tollerano
voti inferiore al sette o all’otto e per i quali
una sufficienza diventa fonte di delusione,
di pianto e di rabbia, come se il giudizio
degli altri fosse fondamentale per la propria
autostima. Ma ci sono coloro per cui il voto
non ha tale rilevanza, che sanno “godersi”
la scuola proprio come lo sport o le relazioni
sociali; sono pochi, forse pochissimi ma
ESISTONO!!
Per certi aspetti credo che sia questo il
passaggio che si dovrebbe fare: cambiare la visione che si ha della propria vita.
Si dovrebbe trovare gratificazione in tutto
quello che si fa e dimostrarsi sempre curiosi, perché in ogni relazione, in ogni contesto
si può conoscere qualcosa di più di se.
Non è facile, bisogna fare un passaggio
evolutivo e crescere psicologicamente fino
a sentirsi in armonia con sé stessi, fino ad
incrementare le proprie sicurezze e trovare
il giusto equilibrio in tutte le relazioni, senza
sentire più il bisogno di indossare delle
maschere che non ci appartengono: in una
parola sentirsi LIBERI.
Solo così si può smettere di rincorrere la
propria vita e riprendere a goderla in toto,
perché ogni attività, ogni esperienza che si
farà sarà per se, per la propria crescita e per
la propria realizzazione; no ci si sentirà più
mancare l’aria perché in ogni posto troverò
ossigeno e mi sentirò bene.
Sarà solo allora che potrò urlare:
“Caspita va tutto bene!!!!!”
www.psicologobassano.it
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12 | Settembre 2014 | Amici animali
Dott. Valeria Blaas
Ambulatorio
Veterinario Associato
D.ssa Blaas Valeria
D.ssa Bano Michela
La cavia
Caratteristiche fisiche. La cavia o porcellino
d’India è un animale tranquillo e docile, non
graffia, non morde, non scava e non ha grandi
esigenze. La sua vita media è cinque – sei
anni. È un animale strettamente erbivoro e
ha tutti i denti a crescita continua. Le zampe
anteriori presentano quattro dita e quelle
posteriori ne hanno tre. La parte inferiore
delle zampe è munita di cuscinetti plantari. Il
corpo è tozzo, non è presente la coda. Il muso
presenta peli tattili, le orecchie sono grandi e
tonde. La femmina ha solo due mammelle ed
i capezzoli sono presenti anche nel maschio.
La riproduzione. La femmina raggiunge la
maturità sessuale già a quattro settimane,
mentre il maschio a otto settimane. La gravidanza dura circa settanta giorni. Possono
nascere da uno a sei piccoli. Dopo quindici
giorni dal parto la femmina può rimanere già
gravida. Le femmine di più di sette mesi, che
non hanno mai partorito prima, non devono
essere accoppiate perché presentano il bacino
completamente ossificato e quindi necessitano del taglio cesareo. Alla nascita i piccoli sono
già ricoperti di pelo e hanno gli occhi aperti.
Succhiano il latte per quattro - cinque giorni
ma già dopo poche ore dalla nascita sono in
grado di consumare cibo solido. I piccoli possono essere maneggiati poco dopo il parto
senza nessun tipo di problema.
L’alimentazione. La base dell’alimentazione
è il fieno, che deve essere sempre presente
poiché la cavia ha un metabolismo che non le
permette di rimanere a digiuno a lungo. Anche
la verdura fresca ( carote, erba di campo, radicchio, cicoria, spinaci, cavolo, pomodori, peperoni, …) può essere somministrata tutti i giorni a
patto che sia a temperatura ambiente. Il pellet
per le cavie deve essere costituito solo di erba
pressata e in genere è addizionato di vitamina
C, poiché l’organismo della cavia non è in grado
di sintetizzare questa vitamina. Verdure ricche
di vitamina C sono i peperoni rossi, i cavoli, il
prezzemolo, gli spinaci e gli agrumi, altrimenti
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esistono anche integratori in gocce o compresse da somministrare per via orale.
Ogni cambiamento di alimentazione va fatto
gradualmente inserendo pochi pezzetti alla
volta del nuovo cibo altrimenti potremmo creare problemi intestinali anche gravi. In genere
le cavie che vivono libere in giardino non
hanno bisogno di integrazioni di vitamina C.
Le razze. Esistono quattro razze di cavie che si
distinguono in base al tipo di pelo:
•Americana o inglese: a pelo corto,
•Abissina: col pelo a rosette,
•Peruviana: a pelo lungo,
•Rex: pelo corto e lanoso.
I colori. Il pelo può essere corto di un singolo
colore: bianco, nero, cioccolato, lilla, crema,
beige, rosso, dorato oppure lungo di un singolo
colore o può avere combinazioni dei colori
precedenti:
•Olandese: bianco più un altro o altri due colori,
•Tartaruga: nero e rosso,
•Tartaruga e bianco: nero, rosso e bianco,
•Aguti: ogni pelo presenta due colori che si
alternano e che in genere sono nero e argento o cioccolato e argento o nero e dorato,
•Tricolore: tre colori diversi tranne bianco,
rosso e nero,
•Himalaiano: bianco con estremità scure
(nascono bianchi),
•Roano: mescolanza di peli bianchi e neri o
bianchi e rossi ( due soggetti roani non vanno
mai accoppiati, pena difetti genetici nei piccoli),
•Brindle: mescolanza di peli rossi e neri,
•Dalmata: testa, occhi e zampe colorati, il
resto bianco con macchiette dello stesso
colore della testa ( anche in questo caso due
dalmata non vanno accoppiati),
•Bicolore: due colori tranne nero e rosso.
La gabbia. Deve essere il più grande possibile, almeno 50 x 90 cm e ancora più grande
se ospita più cavie. Il fondo deve essere di
materiale facile da pulire, in genere di plastica
Amici animali | Settembre 2014 | 13
e non deve avere la griglia che potrebbe essere
pericolosa per le zampette. Come lettiere non
vanno bene tutti quei materiali duri e polverosi
che possono attaccarsi alle zampe e ai genitali
esterni, quindi sono da prediligere fieno, pellet
di carta riciclata e carta di giornale a pezzettini.
Nella gabbia deve sempre essere presente una
casetta dove la cavia si possa rifugiare se si
sente minacciata. Ovviamente non deve avere
chiodi sporgenti o essere di materiale pericoloso per l’animale. Poi si possono mettere tubi,
scalette, rametti in modo che la cavia possa
giocare. Deve essere sempre presente anche
un abbeveratoio a sifone.
La gabbia va messa in posto tranquillo e la
temperatura deve essere tra i 18 e i 25 °C e al
riparo da correnti d’aria. Le cavie non hanno
sistemi validi per disperdere il calore corporeo
e quindi possono andare incontro a colpi di
calore anche letali.
Una o più cavie? In natura le cavie vivono in
piccoli gruppi formati da un maschio, dal suo
harem di femmine e dai loro piccoli, in cattività
se due cavie stanno insieme fin da quando
sono piccole convivono pacificamente. Se sono
due femmine non ci sono problemi, se sono
due maschi possono attaccarsi in presenza
di una femmina, se sono maschio e femmina
la famiglia continuerà ad allargarsi. Se si possiede una cavia e si vuole prenderne un’altra
bisogna inizialmente mettere le gabbie delle
due cavie vicine in modo che le cavie possano
conoscersi. Dopo qualche tempo si inizia a
far incontrare le cavie in territorio neutrale in
presenza di cibo. Una volta che le cavie vanno
d’accordo si possono inserire nella stessa
gabbia.
Il linguaggio. Le cavie comunicano attraverso
atteggiamenti del corpo ed attraverso suoni.
Quando due cavie si toccano tra loro sul naso
si salutano oppure lo fanno i piccoli con la
madre per cercare protezione. Le cavie giovani
se sono spaventate o eccitate saltano più
volte sul posto.
Se una cavia vuole carezze o vuole essere
lasciata in pace spinge con la testa contro il
palmo della mano se lo fa con altre cavie può
essere un segno di dominanza oppure un invito al gioco. Se la cavia è molto agitata spinge la
testa contro gli oggetti presenti nella gabbia.
Quando le cavie si spaventano si immobilizzano e sono pronte alla fuga; se una cavia scappa
tutte le altre la seguono; in caso di allarme
emettono un grido acuto.
Quando una cavia vuole richiamare l’attenzione emette uno squittio acuto. La madre
per tranquillizzare i piccoli emette un suono
basso. Se le cavie sono contente emettono un
suono simile alle fusa del gatto.
All’acquisto. Controllate sempre che nella
gabbia non ci siano residui di feci molli segno
di problemi intestinali, le feci normali sono
simili a piccoli tronchetti. Controllate che il
pelo sia bello lucente e che non ci siano zone
senza pelo o con pelo diradato, segno di possibile micosi o infestazione parassitaria. La
cavia non deve essere magra, la chiusura dei
denti deve essere perfetta e non ci devono
essere lesioni dei cuscinetti plantari.
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BASSANO DEL GRAPPA (VI)
Tel. 0424 510 725
www.emporiogenerale.it
16 | Settembre 2014 |
Anna
??????????????????????
Camonico
Stefano Cimatti Sindaco
Fondatrice di Punto Motorio
insieme alla sorella Marta, dopo
il diploma ISEF, è stata insegnante di educazione fisica dal
1984 al 2007. Il progetto Punto
Motorio è nato nel 1997 per
dare la possibilità alle persone
adulte e anziane di praticare
attività di ginnastica antalgica
vertebrale posturale, mantenimento e aerobica-step, nel
contesto di piccoli gruppi e in
un ambiente adeguato alle loro esigenze. Da allora
Anna ha continuato a sviluppare ed ampliare le
iniziative per Punto Motorio, sia con lo spirito di
assicurare alle persone opportunità di esercizio
fisico mirato ad esigenze specifiche, sia per
esplorare percorsi di sviluppo e benessere personale più innovativi.
Punto Motorio
è un Centro
in Movimento!
L'origine di Punto Motorio è il mondo
dell'educazione fisica. Di anno in anno abbiamo
fatto continui progressi per incontrare e
sostenere le esigenze dei nostri soci.
Oggi Punto Motorio propone un insieme
completo di attività in un ambiente tranquillo
La ginnastica antalgica,
e accogliente dove trovare un clima rilassato
vertebrale e posturale
e piacevole. Il nostro traguardo è il benessere della
allevia i dolori osteo-mio-articolari
persona. Nella prossima stagione Punto Motorio
attraverso esercizi mirati ed è adatta
prosegue il suo percorso. Quando il traguardo
a persone adulte e della terza età che
è il benessere, questo significa dare attenzione
desiderano essere seguite con serenie prestare cura al corpo, alla mente e allo spirito.
tà nel loro percorso. Si utilizzano anche
Punto Motorio inizia quindi una nuova
piccoli attrezzi per migliorare la mobilità
tappa del suo viaggio per accompagnare
articolare e l'elasticità muscolare.
i suoi soci verso risultati concreti,
un tempo impensabili.
Con il Pilates impari a “sentire” e a controllare il tuo corpo in ogni movimento e
posizione che assumi. Joseph Pilates diceva
"… non è importante cosa fai, ma come lo
fai...". Con il Pilates alleni i tuoi muscoli
posturali, stabilizzatori e dinamici in armoL’aerobica-step ti permette di brunia e con la consapevolezza di ciò che stai
ciare facilmente i grassi, migliorare la
facendo.
coordinazione psico-motoria e sviluppare
il senso del ritmo. Ritmo e intensità dei
movimenti sono la miscela perfetta per farti
ottenere miglioramenti evidenti nel tono
e nell'elasticità del corpo. I risultati sono
straordinari quando pratichi con continuità.
L'Hatha yoga è indicata per tutti coloro
L’attività aerobica aumenta la produzione
che ricercano un lavoro corporeo accuradi endorfine, dette "molecole della gioia",
to, attraverso le posture-asana ed il respielimina quindi gli stati d'animo negativi e
ro-pranayama. La disciplina permette l’affipotenzia il tuo sistema immunitario.
namento del movimento, che porta sempre
di più all’introspezione ed alla meditazione.
Zumba è un'attività aerobica divertente, dove puoi lasciarti trasportare dalla
Il Rebirthing è un metodo di autoguamusica. Se pensi di non essere portato per
rigione naturale basato su una potente
ballare, di essere troppo rigido e scoorditecnica di respirazione che, in modo semplinato, rimani stupito dei tuoi risultati. Non
ce ed efficace, ti aiuta ad entrare in contatto
ti serve alcuna esperienza di danza: ti trovi
con le tue tensioni psicofisiche somatizzate
subito a tuo agio in un’atmosfera festosa
nell’arco della vita, ti dà la possibilità di atteche ti fa lasciare la timidezza fuori dalla
nuare gli effetti nocivi dell'ansia, di aumenporta. Dimentica la fatica e unisciti alla
tare la tua energia vitale e la creatività.
festa, permettiti di divertirti!
3
4
Benessere del corpo
1
Benessere della mente
5
2
6
Benessere | Settembre 2014 | 17
Benessere dello spirito
7
I Trattamenti shiatsu e thailandesi, oltre a dare un grande beneficio a
livello corporeo, agiscono sul piano energetico della persona. L'azione su piani diversi
ma complementari ti permette di raggiungere in modo agevole uno stato di benessere psico-fisico ed un equilibrio emotivo
stabile.
In tutto questo è importante segnalare che i
corsi sono formati da piccoli gruppi
di persone che hanno la possibilità di
conoscersi, intrattenendosi nei locali
anche dopo la lezione, per favorire
momenti di socializzazione.
Inoltre, con frequenza mensile,
Punto Motorio organizza e propone
conferenze e incontri con esperti
del settore medico-sportivo e olistico, per trasmettere continue informazioni e conoscenze indirizzate a
migliorare la qualità della vita attraverso la prevenzione e l’educazione
alla salute.
Infine, presso Punto Motorio incontri persone qualificate pronte ad ascoltarti per
soddisfare le tue richieste e individuare con
te il miglior percorso per raggiungere i tuoi
obiettivi di benessere della persona.
...è il momento di iscriverti e partecipare! Le proposte di Punto Motorio
mettono la persona al Centro!
Mettiti al centro del tuo benessere!
• AEROBICA - STEP
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18 | Settembre 2014 | Benessere
e.f.t. e s.e.t.:
tecniche di tapping
per la libertà emotiva
E
.F.T., nata nel 1995 in USA e S.E.T., ideata
in Australia nel 2005, sono due sigle. La
prima si traduce come Tecniche di liberazione emozionale e la seconda come Tecniche
energetiche semplici.
Entrambe si basano sulla stimolazione
di alcuni punti lungo i meridiani attraverso un leggero picchiettamento (in inglese
TAPPING), un lieve massaggio o la semplice
pressione.
Il principio alla base di queste tecniche, chiamate anche “tecniche di agopuntura senza
aghi”, è che le sensazioni vissute come
negative sono legate a dei blocchi di energia
in noi e proprio questi blocchi le mantengono "attive". Per quanto riguarda l'energia,
qui si intende quella vitale, secondo i principi
della medicina orientale e dell'agopuntura:
la teoria è che le funzioni corporee, ma
non solo, sono regolamentate da un'energia
chiamata qi che scorre attraverso il corpo
lungo i meridiani energetici; le interruzioni
di questo flusso creano problemi fisici ed
emotivi. Quindi, per liberare l’energia bloccata e farla tornare in flusso andiamo a
stimolare alcuni punti energetici del corpo,
picchiettandoli con la punta delle dita, e con-
Virna Trivellato
Coach, insegnante
e operatrice di EFT
e Tecniche energetiche.
centrandoci nel frattempo sulla sensazione
negativa in questione: questo permette di
sbloccare l’energia ed elaborare allo stesso
tempo la sensazione negativa provata.
Gary Craig, il fondatore di EFT, suggerisce di
provarla su tutto!
EFT e SET sono prima di tutto utilissime
nella gestione dello STRESS, nel trattare
STATI EMOTIVI DIFFICILI (paure, dipendenze,
ansie, blocchi, ricordi traumatici), nell’individuare e sciogliere conflitti causa di sintomi
fisici (tensioni fisiche dovute allo stress) e
nell’abbandonare comportamenti indesiderati come l’incapacità di portare a termine
dei compiti o di perdere peso, problemi a
socializzare, difficoltà a gestire la rabbia,
dipendenze e abuso di sostanze.
EFT è utile anche per migliorare l’AUTOSTIMA, scoprire i propri TALENTI, migliorare
le RELAZIONI, lasciar andare le ferite del
passato e focalizzare gli OBIETTIVI da raggiungere.
Da settembre sarà possibile apprendere e
praticare EFT presso PUNTO MOTORIO a.s.d.
Saranno organizzate serate a tema, corsi, e
giornate di pratica individuale e di gruppo.
Per info: http://eft-veneto.blogspot.it/
La nostra ditta offre i seguenti servizi:
• allacciamento fognature alla rete pubblica
• interventi su tetti: piccole riparazioni,
sostituzione di grondaie, coppi e tegole,
converse e scarichi pluviali
• escavazioni, recinzioni, rimozione piante
• contropareti e controsoffitti
in cartongesso, pareti divisorie interne
• rifacimento bagni parziale o completo,
sistemazione piccole perdite bagni
• rifacimento pavimentazioni
interne ed esterne, rifacimento scivoli
• fori d'areazione cucine
e centrali termiche secondo normativa
• risanamento muri interni o esterni
anche parziale, assistenze murarie varie
ed inoltre gode della collaborazione di:
Impresa Grisotto di Grisotto Ezio - Via Cogo, 40
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Via Angarano, 136 e presso cimitero (zona Ss. Trinità)
20
| Settembre 2014
Nel quartiere di S. Vito è stato ultimato il primo (e ad
oggi unico in tutta Bassano) edificio, denominato “Green
Home”, costruito secondo il Regolamento Edilizio Sostenibile (RES) del Comune di Bassano.
L’iniziativa è stata sviluppata dalla Costruzioni Debiasi
s.r.l, impresa Trentina con sede in Riva del Garda che da
più di 15 anni opera anche nel Bassanese.
L’azienda, oltre ad essere una dei 46 soci fondatori del
Green Building Council Italia (GBC), ente che si occupa
puramente di sostenibilità edilizia, è leader a livello nazionale nella costruzione di edifici altamente sostenibili,
con all’attivo la realizzazione delle due prime scuole in
Europa realizzate secondi i rigidi parametri del protocollo
americano LEED (Leadership in Energy and Environmental Design, il più impegnativo e completo protocollo di sostenibilità edilizia al mondo), con il grado Gold, oltre ad
un terzo edificio con il grado Silver.
L’edificio in Bassano, situato tra le vie Reatto, Isonzo e
Cogo è composto da due eleganti palazzine contornate
da giardini privati e confinate da un muro di cinta lungo
tutto il perimetro.
Ma cosa prevede questo “Regolamento Edilizio Sostenibile” emanato dal nostro comune? È un protocollo che parla di prestazioni energetiche ed ambientali degli edifici.
Tale regolamento ha lo scopo di favorire e disciplinare lo
sviluppo edilizio sostenibile nel territorio comunale indirizzando i fruitori ad un utilizzo di metodi, di tecnologie e
materiali finalizzati al minor uso di risorse naturali e ad
un ridotto impatto ambientale.
La progettazione deve prestare una particolare attenzione al rapporto dell’edificio con l’ambiente esterno (il
sito, le condizioni climatiche locali, ecc) e con l’ambiente
interno (inquinamento da gas radon ed elettrosmog, materiali, rumore, ecc).
Gli obiettivi che l’Amministrazione comunale si prefigge
con il nuovo Regolamento sono:
a) perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio
che soddisfi i bisogni delle generazioni presenti,
senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità, e che
salvaguardi il comfort abitativo e la salute dei cittadini;
b) incentivare una metodologia di sviluppo edilizio
premiando gli interventi edilizi che adottano metodi,
tecnologie e materiali sostenibili;
c) disincentivare interventi che presentano minore
sensibilità in materia energetico ambientale;
d) attribuire un riconoscimento ai fabbricati che conseguono una qualità ambientale.
Il documento risulta strutturato con i riferimenti normativi ed i requisiti minimi da attuare obbligatoriamente o
volontariamente a seconda della tipologia dell’intervento
edilizio proposto.
Quartiere | Settembre 2013 | 20
Ai singoli requisiti costruttivi assunti volontariamente
viene attribuito un punteggio che, considerato con la
classe energetica dell’edificio, concorre a definire un riconoscimento di merito dell’immobile.
Le norme che definiscono i requisiti di qualità e sostenibilità in edilizia sono distinti in cinque parti:
1. analisi del sito e dispositivi bioclimatici
2. prestazioni energetiche degli edifici
3. materiali e tecniche ecocompatibili
4. efficienza energetica degli impianti
5. punteggi, incentivi e targa di qualità
che sono verificati direttamente in cantiere da tecnici
incaricati dal comune.
Da qui sono scaturiti gli studi, poi applicati nella costruzione sopra menzionata, atte a minimizzare i consumi
ed aumentare le prestazioni sull’orientamento dell’edificio, sull’illuminazione naturale, sul controllo dall’ombreggiamento estivo, sulle elevate prestazioni termiche
ed acustiche di tutta la casa e dei serramenti, sull’abbattimento dei ponti termici, sulle coperture ventilate,
sull’uso di veri materiali ecocompatibili, sulla riduzione
dell’effetto del gas radon, sulla permeabilità dei suoli e
sulla riduzione del consumo di acqua potabile, sul recupero delle acque piovane, sulla protezione dal rumore e
dall’inquinamento elettromagnetico all’interno degli edifici, sull’utilizzo di impianti solari termici e fotovoltaici.
Nello specifico nella residenza “Green Home” sono stati
installati 20 mq di pannelli solari termici; un impianto
fotovoltaico da 15,2 kW in grado di coprire tutti i consumi delle apparecchiature comuni oltrechè di vendere
corrente all’esterno e godendo inoltre per 20 anni dei
contributi statali che verranno addebitati mensilmente
sul conto condominiale; una vasca di raccolta dell’acqua piovana da 35.000 litri per l’irrigazione dei giardini
privati; utilizzati legni provenienti da foreste certificate
e ceramiche con contenuti di riciclati; pitture, colle e altri
materiali con bassi contenuti di COV (Componenti Organici Volatili, dannosi per la salute degli occupanti gli edifici); applicati degli standard di abbattimento acustico sia
all’interno dell’edificio che per i rumori che provengono
dall’esterno in grado di aumentare l’abbattimento acustico in maniera considerevole rispetto a quanto previsto
dalla normativa italiana odierna (anche più del 50% !!!),
e molto altro.
Speriamo che a questa costruzione modello, tecnicamente ed eticamente al passo con i tempi, ne seguano
altre costruite con la stessa filosofia in modo da poter
dare al nostro territorio il giusto rispetto ed in modo da
poter diventare esempio “sostenibile” per tutto il Veneto.
Settembre 2014 | 21
Abbiamo realizzato il tuo sogno a:
BASSANO DEL GRAPPA - VIA REATTO - VIA COGO
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costruzioni
22 | Settembre 2014 | Sport
Sono aperte
le iscrizioni per la stagione
sportiva 2014-2015
È
stato l’anno dei Campionati del
Mondo in Brasile e, come sempre
accade dopo questa manifestazione,
cresce la voglia dei ragazzini di giocare
a pallone e di farlo in un vero campo da
calcio.
Basti ricordare come le ultime vittorie
italiane nella coppa del mondo del 1982
e del 2006 portarono in gran parte d'
Italia, e anche nei quartieri della nostra
città, ad un boom di richieste di apertura delle scuole calcio e di nuovi centri
sportivi e a un sensibile incremento di
giovani desiderosi di praticare questo
sport.
Pertanto la nostra Società, memore di
quanto già successo in passato e alla
luce dell’andamento delle pre-iscrizioni
di Giugno e dell’entusiasmante Camp
estivo, ha già provveduto nel mese di
Luglio all’iscrizione di tutte le squadre
fino a completare tutte le categorie previste dal settore Giovanile e scolastico
della Federazione Italiana Gioco Calcio e
all’iscrizione di due squadre per la Lega
Nazionale Dilettanti.
L’attività per i più piccoli, seguita dagli
istruttori del settore giovanile, è studiata a misura di bambino, per aiutarlo a
migliorare e perfezionare le abilità tecniche, facendo del divertimento l'aspetto principale, senza finalità agonistiche
e di classifica.
Per i ragazzi, in un clima basato su
serenità e familiarità, i nostri istruttori
daranno la possibilità di crescere sia
dal punto di vista fisico-tecnico sia
dal punto di vista caratteriale, facendo emergere le peculiarità di ognuno
ma sempre alla ricerca della qualità di
squadra.
Sport | Settembre 2014 | 23
Per tutti i giovani desiderosi di iniziare
questa magnifica esperienza le iscrizioni sono riaperte dal 16 Agosto e fino
alla fine di Settembre. Il settore giovanile prevede un’età minima di 6 anni e
un’età massima di 16 ed è suddiviso
in queste categorie: “Piccoli Amici” 6-7
anni, “Pulcini” 8-9 anni, “Esordienti”
10-11 anni, “Giovanissimi” 12-13 anni,
Allievi 14-16 anni. Coloro che desiderano iscriversi per la prima volta devono essere in possesso del certificato
medico previsto dalle norme federali,
mentre per i vecchi iscritti è necessario
il rinnovo dello stesso certificato.
Per le iscrizioni, la nostra segreteria è
aperta il Mercoledì e il Venerdì dalle
18.00 alle 19.00 tel. 0424513297 (www.
asdsanvitobassano.com)
24 | Settembre 2014 | Sport
Società Tennis Bassano
Nuova stagione
al via per la STB
L
'onda lunga dello scudetto vinto dalla
Società tennis Bassano si sta facendo
sentire ancora in via Col Fagheron, che
da qualche settimana ha conosciuto i
prossimi avversari nel massimo campionato di serie A1. Da quegli indimenticabili
mesi di ottobre e novembre dello scorso
anno sono cambiate molte cose in casa
giallorossa, si è concluso un ciclo (come
più volte ribadito dai maestri Moretto e
Fioravanzo) e ora se ne apre un altro. Se
non altro perché il campionato, al via il
5 ottobre, ripartirà con una formula più
semplice e accattivante. Le sedici squadre
maschili sono state suddivise in quattro
gruppi, con partite di andata e ritorno,
meccanismo che azzera l’influenza del
fattore campo. La vincente di ciascun
girone accederà alla semifinali scudetto.
Bassano, campione in carica, non potrà
più contare su Seppi, Crugnola, Di Mauro e
Huta Galung e come promesso si ripartirà
dalle linee verdi, con giocatori di talento assoluto come Donati e Napolitano
che hanno nelle corde delle loro racchette ancora mille speranze. A questi,
oltre al riconfermato Paolo Lorenzi (ormai
punto fermo del sodalizio bassanese), si
è aggiunto anche un altro olandese, Igor
Sijsling, che alza di sicuro l’asticella della
qualità del team giallorosso in vista di
incontri impegnativi contro appunto Tc
Parioli, Ct Barletta e Tc Crema. Infine gli
atleti del vivaio, che in questi anni sono
riusciti a maturare esperienza
e potranno fare la differenza
nei momenti più importanti.
Francesco Salviato, Tommaso
Gabrieli e Luigi Zitarosa sono
ormai qualcosa di più di “semplici” giovani emergenti, sono
atleti pronti e preparati a fare
il salto di qualità, e quest’anno
avranno tutte le possibilità per
provarlo.
U14 maschile
Settembre 2014 | 25
U16 femminile
Nel frattempo sono arrivate ottime notizie dalle Final four giovanili, memorial
“Giorgio Bertagna”, che si sono svolte a
Montegrotto Terme. Quattro giorni di gare
per conquistare le finali di macroarea, ma
soprattutto per mettere in bacheca l’ambito titolo regionale. Una manifestazione
che di fatto sancisce il buon lavoro svolto
dai club di tutto il Veneto e che si conclude
con l’assegnazione degli scudetti. E ancora una volta la Società tennis Bassano ha
fatto la voce grossa, piazzandosi al primo
posto con l’under 14 maschile, squadra composta da Jacopo Borso, Riccardo
Menin e Igor Alberti, e con l’under 16
femminile, composta da Laura Spataro,
Elena Lorenzato e Lucrezia Zarbo. Due
titoli che impreziosiscono ulteriormente
la già nutrita bacheca giallorossa che da
sempre fa del settore giovanile un proprio
cavallo di battaglia.
Il team della scuola diretta dai fratelli
Moretto e Fioravanzo continua a porre
l’accento sulle nuove leve e i risultati non
si fanno attendere, a conferma che la
strada imboccata in questi anni è quella
giusta. Altrimenti non si spiegherebbe
neppure il fenomeno di avere, oltre alla
serie A, anche due squadre piazzate in
serie B.
Non dimentichiamo infatti che il 2014
ha segnato anche due belle promozioni
dalla C. Sara Secco, Sofia Mariotto, Laura
Spataro, Elena Lorenzato e Angelica De
Vincenzis sono riuscite a vincere il proprio
campionato conquistando con merito il
salto di categoria. Lo stesso sono riusciti
a fare, nel maschile, Tommaso Gabrieli,
Francesco Salviato, Matteo Baldi, Luigi
Zitarosa, Cesare Gabrieli, Alberto Binda,
Alessandro Todesco, Luca Liviero e Marco
Moretto.
Non sono molte le società in Italia che
possono contare su un team nella massima serie e allo stesso tempo altri due in
serie B. A Bassano invece succede anche
questo, e non è un caso, bensì il frutto
di un lavoro serio svolto da un club che
non si stanca mai di investire, di guardare
avanti e di progettare il proprio futuro.
26 | Settembre 2014 | Parrocchia
Tante volte, in questi
dieci anni di convivenza, ho sentito ripetere
e ho letto nei giornali: “San Vito, il quartiere più popoloso di
Bassano”.
Con i suoi oltre 5.500
abitanti è indiscutibilmente il primo della
lista dei 22 quartieri
della città.
Un quartiere eterogeneo in quanto a popolazione: dalla classe
media alta alla realtà
dei condomini popolari
dove risiede la maggioranza delle persone
meno ambienti.
S.Vito, il quartiere
e parrocchia
solidali nella
passione per
il bene
comune
Don Rosino Giacomin
E nel quartiere vivono le espressioni più
diverse dal punto di vista non solo sociale
ma anche religioso. Esistono e convivono
nel rispetto reciproco che, ci auguriamo, non
vuole cadere mai nell’indifferenza.
Nel quartiere insiste come maggioranza la
chiesa cattolica che si riconosce nella parrocchia di S. Vito. Più volte ho riflettuto e mi
sono interrogato su quali sono e potrebbero
essere i segni e i gesti che dicano non solo
stima reciproca ma anche incontro-collaborazione. Chiaro nel rispetto delle diverse
competenze.
Non siamo più nella società medioevale
dove si andava a braccetto tra sacro e profano, né nella società totalitaria dove c’era il
rifiuto reciproco che non raramente sconfinava nello scontro anche cruento.
Neppure ci rassegniamo a vivere nella
società dell’individualismo e dell’anonimato.
Siamo in una società laica. Il che non significa “atea”, senza alcun credo.
Ognuno ha il diritto di rivendicare, in quanto
individuo o entità collettiva, un’autonomia
decisionale rispetto a ogni condizionamento
ideologico, morale o religioso altrui. Siamo
tutti, come cittadini di un Paese, parte di
popolo (laikós, "uno del popolo"). In quanto
tali viviamo con il popolo e ci impegniamo
a favorire del bene comune del popolo. E
qual è il rapporto, allora, tra società laica che
vive nel quartiere e la parrocchia che è parte
del quartiere? Diciamo subito che paroquia
significa “chiesa tra le case”.
Cioè, comunità dei credenti in Gesù Cristo,
presenza e volto di Dio misericordia e tenerezza dentro la storia degli uomini e delle
donne di ogni cultura e tempo.
Ebbene, come
tutti i cittadini
di una società
laica fanno tesoro e si lasciano
guidare
dalla
Costituzione del
proprio Paese
Don Enrico Bortolaso
nelle decisioni
importanti della
vita, così i credenti in Gesù morto e risorto fanno costante
riferimento alla Parola di Dio rivelata e trasmessaci nella Bibbia che la Chiesa continua
a consegnarci.
C’è un passo importante nel libro degli Atti
degli Apostoli che descrive bene come erano
visti e considerati in una società pagana
(quindi non laica) i primi cristiani. Potrebbe
esserci di aiuto per vitalizzare il presente e continuare a costruire un futuro di
Speranza.
“La comunità dei credenti viveva unita e in
armonia, e quelli che possedevano qualcosa non lo consideravano come proprio, ma
tutto quello che avevano lo condividevano…
Dio li sosteneva con la sua Grazia… e nessuno di loro mancava del necessario” (Atti
4,32-34).
Dunque, per laici credenti e non credenti,
quartiere e parrocchia, non potrebbe essere
questa la strada “buona e bella”, fatta di
segni e di gesti concreti, su cui camminare
per sviluppare al meglio un dialogo e una
collaborazione costruttiva tra quartiere e
parrocchia? Sì, l’impegno per la “politica del
bene comune”.
Fa incontrare e mette di fronte, serenamente e dialetticamente, parrocchia e quartiere.
Una strada non sempre piana e, tuttavia, da
percorrere con umiltà e decisione. Con strumenti intelligenti e diversificati ma incastonati nella stessa “cornice”: la vita del popolo.
In questi dieci anni ci ho sempre creduto e,
per grazia, spero di aver dato un piccolo contributo al Bene comune non solo della parrocchia ma anche del quartiere “San Vito”.
Nel momento del congedo ringrazio il
Signore fonte e arrivo del Bene comune.
Ho potuto contare su preziosi collaboratori e
amici: grazie! Auguro “pace e bene” a tutti e
a ogni famiglia, in particolare. Buon viaggio!
Don Rosino Giacomin
Parrocchia | Settembre 2014 | 27
Ciao a tutti!
Sono Don Enrico, il futuro nuovo parroco.
Tra le possibilità di nuove parrocchie, mai
ho considerato di finire proprio a Bassano,
città che ho sempre ammirato, fin da quando
partecipavo – più di vent'anni fa – ad alcuni appuntamenti per capi scout in uno dei
vostri centri parrocchiali.
Ho trascorso gli ultimi 16 anni nel basso
veronese (a Veronella e nella sua unità pastorale), oltre che 6 anni a Magrè di Schio, 6
a Malo e complessivamente 26 insegnando
in varie scuole medie: ora inizia qualcosa
di nuovo…la realtà e le persone sono molto
diverse.
Nel momento in cui sto scrivendo, mi trovo a
S. Antonio di Mavignola (vicino a Madonna
di Campiglio), impegnato nei campiscuola
con i ragazzi: è un'attività intensa, che
porta con sé lavoro e preoccupazioni, insieme a tanti bei momenti con gli animatori e
i ragazzi. Il contatto con la bellezza della
natura delle Dolomiti è straordinario, così
come è bella la vita diversa dalla normale
routine parrocchiale. Per me da vari anni la
vera vita di parrocchia d'estate è qui...
Nelle scorse settimane, ho trascorso una bella
serata di dialogo con il Consiglio Pastorale di
San Vito, ma avrò senz’altro bisogno di tempo
per calarmi dentro alla nuova realtà, verso
la quale sono chiamato a svolgere il mio servizio sacerdotale.
Non me la sento di fare grandi programmi
o grandi annunci, perché il primo elemento
sarà quello di ascoltare e capire come la mia
nuova parrocchia è organizzata, le risorse su
cui poter lavorare, le relazioni personali, la
conoscenza possibilmente delle famiglie.
Importante sarà anche la collaborazione con
gli altri sacerdoti del bassanese e, quindi, con
le altre parrocchie, nel segno della collaborazione di "Zona Pastorale” sottolineata nella
riunione del Consiglio Pastorale e indicatami
dal Vescovo. Pur con sofferenza ho scelto di
non fare scuola, realtà che mi ha sempre
dato tanto, ma ora l'impegno di insegnante
non è più compatibile con il servizio pastorale a cui sono stato chiamato. Il sostegno della
preghiera sarà comunque fondamentale.
Vi saluto con gioia, dandovi un arrivederci.
Don Enrico Bortolaso