Arch. Bruno Salsedo

Arch. Bruno Salsedo. Ordine degli Architetti P.P.C.. Sportello consulenze on-line
“Progettazione sostenibile e certificazione energetico-ambientale”
Sintesi dello Studio del Mi.S.E. “Applicazione delIa metodologia per il calcolo dei
livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica”
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 244/2012 DELLA COMMISSIONE
del 16 gennaio 2012
che integra la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla prestazione
energetica nell’edilizia istituendo un quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli
ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli
elementi edilizi
1. DEFINIZIONE DEGLI EDIFICI DI RIFERIMENTO
2. IDENTIFICAZIONE DELLE MISURE DI EFFICIENZA ENERGETICA, DELLE MISURE BASATE
SULL’ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI E/O DEI PACCHETTI E VARIANTI DI TALI MISURE PER
CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO
3. CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA DERIVANTE DALL’APPLICAZIONE DELLE
MISURE E DEI PACCHETTI DI MISURE A UN EDIFICIO DI RIFERIMENTO
4. CALCOLO DEL COSTO GLOBALE IN TERMINI DI VALORE ATTUALE NETTO PER CIASCUN EDIFICIO
DI RIFERIMENTO
5. SVOLGIMENTO DI UN’ANALISI DI SENSIBILITÀ PER I DATI DI COSTO PER I CALCOLI CHE
INCLUDONO I PREZZI DELL’ENERGIA
6. DERIVAZIONE DI UN LIVELLO OTTIMALE IN FUNZIONE DEI COSTI DELLA PRESTAZIONE
ENERGETICA PER CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO
2
Scaricabile dalla pagina WEB
http://ec.europa.eu/energy/efficiency/buildings/implementation_en.htm
Nome del Report ”National reports on calculation of cost-optimal levels of minimum energy
performance requirements”
Indirizzo http://ec.europa.eu/energy/efficiency/buildings/doc/2013_it_cost-optimal_en.zip
3
INDIVIDUAZIONE DEGLI EDIFICI DI RIFERIMENTO
Edificio di riferimento: un edificio ipotetico (virtuale) o reale che sia tipico del
parco immobiliare nazionale in termini di
• Geometria e dimensioni,
• età,
• materiali e componenti/impianti caratteristici
• prestazione energetica dell’involucro e dei sistemi,
• struttura dei costi all’interno dello Stato membro,
e sia rappresentativo
• delle condizioni climatiche e dell’ubicazione geografica. L’Italia ha articolato gli
edifici di riferimento su 2 Zone Climatiche: zona B (Palermo) e zona E (Milano)
Gli Stati membri definiscono edifici di riferimento per le seguenti categorie:
1) abitazioni monofamiliari;
2) condomini di appartamenti e multifamiliari;
3) edifici adibiti a uffici.
Per ciascuna categoria si definiscono
• almeno un edificio di riferimento per gli edifici di nuova costruzione
• almeno due edifici per gli esistenti sottoposti a ristrutturazione completa.
4
Per quanto riguarda il parco edilizio italiano, sono state individuate le tipologie degli
edifici residenziali e terziario uso uffici, per le zone climatiche B ed E, nuovi ed
esistenti, riportate in Tabella
NUMERO
EDIFICI
CATEGORIE DI RIFERIMENTO
Abitazione monofamiliare
esistente
Abitazione monofamiliari nuova
Piccolo condominio esistente
Piccolo condominio nuovo
Grande condominio esistente
Grande condominio nuovo
Edificio ad uso ufficio esistente
Edificio ad uso ufficio nuovo
ZONE
CLIMATICHE
NUMERO DI MODELLI
B
E
NUOVI
ESISTENTI
virtuale
2
1
1
-
4
virtuale
virtuale
virtuale
virtuale
virtuale
virtuale
virtuale
1
2
1
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
4
4
4
-
6
12
RESIDENZIALE
TOTALE RESIDENZIALE
UFFICI
TOTALE UFFICI
TOTALE NUOVI/ESISTENTI
TOTALE
18
2
4
6
8
24
16
5
1.
Edifici di riferimento
Edifici Residenziali
6
Piccolo condominio esistente costruito negli anni 1946-1976
Milano
Ambiente confinante
Uc [W/m2K]
Spessore tot
Palermo
Esterno
1,15
30 cm
Ambiente non
climatizzato
Ambiente non
climatizzato
Esterno
1,52
Esterno
1,30
Ambiente confinante
Uc [W/m2K]
1,65
1,80
Spessore tot
Esterno
0,90W/m2K
34 cm
Ambiente non
climatizzato
Ambiente non
climatizzato
1,52
Esterno
1,80
Esterno
1,30
1,65
7
DATI IMPIANTISTICI
8
DATI IMPIANTISTICI
9
Piccolo condominio esistente – Costruito negli anni 1977-1990
Milano
Ambiente confinante
Uc [W/m2K]
Esterno
0,80
Ambiente non
climatizzato
0,75
Ambiente non
climatizzato
0,97
Esterno
2,20
Esterno
1,14
Ambiente confinante
Uc [W/m2K]
Esterno
0,98
Ambiente non
climatizzato
1,52
Ambiente non
climatizzato
Esterno
1,65
Esterno
1,60
Palermo
2,20
10
DATI IMPIANTISTICI
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Centralizzato
Tipo di impianto di riscaldamento
Radiatori
1.
Sottosistema di emissione
2.
Sottosistema di regolazione
Regolazione solo climatica con sonda esterna
3.
4.
Sottosistema di distribuzione
tipologia
isolamento
ausiliari elettrici
Sottosistema di accumulo
Distribuzione verticale con montanti di distribuzione
Discreto, periodo di realizzazione 1977/1993
Pompa a velocità variabile
5.
-
Sottosistema di generazione
tipo di generatore
vettore energetico
ubicazione
Assenza di serbatoio di accumulo
Generatore standard
Gas
In centrale termica
IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Autonomo
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
1.
Sottosistema di distribuzione
1.
Sottosistema di accumulo
1.
Sottosistema di generazione
Impianto senza ricircolo installato dopo l'entrata in vigore
della L. 373/76
Assenza di serbatoio di accumulo
Generatore standard di tipo istantaneo alimentato a gas
Ubicato In ambiente climatizzato
IMPIANTO DI VENTILAZIONE: ASSENTE
11
DATI IMPIANTISTICI
IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
4. Sottosistema di accumulo
Autonomo

ad aria,

assenza di trattamento dell’aria
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Controllo singolo ambiente
Regolazione on off
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad espansione
diretta.
Assenza di serbatoio di accumulo
5. Sottosistema di generazione
tipo di generatore
vettore energetico
tipo di unità
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
elettricità
Unità a compressione di vapore
1. Sottosistema di emissione
2. Sottosistema di regolazione
3. Sottosistema di distribuzione
12
Piccolo condominio di nuova costruzione
13
Milano
Palermo
14
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Centralizzato
Tipo di impianto di riscaldamento
1.
Sottosistema di emissione
Radiatori
2.
Sottosistema di regolazione
Climatica + zona con regolatore
3.
4.
Sottosistema di distribuzione
tipologia
isolamento
ausiliari elettrici
Sottosistema di accumulo
Impianto centralizzato con montanti di distribuzione
Legge 10/91. Periodo di realizzazione dopo il 1993
Pompa a velocità costante
5.
-
Sottosistema di generazione
tipo di generatore
vettore energetico
ubicazione
Assenza di serbatoio di accumulo
Generatore standard
Gas
In ambiente non climatizzato
IMPIANTO DI ACQUA CALDA SANITARIA
Tipo di impianto di acqua calda sanitaria
Autonomo
1.
Sottosistema di distribuzione
Impianto senza ricircolo installato dopo l'entrata in
vigore della L. 373/76
2.
Sottosistema di accumulo
Assenza di serbatoio di accumulo
3.
Sottosistema di generazione
Generatore standard di tipo istantaneo alimentato a
gas
Ubicato In ambiente non climatizzato
15
IMPIANTO DI VENTILAZIONE: PRESENTE
IMPIANTO DI RAFFRESCAMENTO
Tipo di impianto di raffrescamento
1.
Sottosistema di emissione
2.
Sottosistema di regolazione
3.
Sottosistema di distribuzione
4.
Sottosistema di accumulo
Autonomo

ad aria,

assenza di trattamento dell’aria
Terminali ad espansione diretta,
unità interne sistemi split
Controllo singolo ambiente
Regolazione on off
Unità autonome monoblocco o di tipo split ad
espansione diretta.
Assenza di serbatoio di accumulo
5.
-
Sottosistema di generazione
tipo di generatore
vettore energetico
tipo di unità
Macchine ad espansione diretta "aria-aria"
elettricità
Unità a compressione di vapore
16
Edifici esistenti per uffici, anni 1946/76
Edifici esistenti di 2 piani
Questa prima pianta corrisponde alla tipologia di edificio per uffici con struttura in cemento armato e tamponatura
in muratura, che ha prevalso nella maggior parte delle epoche di costruzione, in particolare fino agli anni ’70 del
XX° secolo.
Epoca 1946/1976
B
Zona climatica
Tipologie strutturali
alluminio
senza taglio
termico
legno
m
m
m
m
doppio
2
6,2
18
12
2,8
doppio
2
6,2
18
12
2,8
m2
432
432
m3
m-1
1339
0,6
1339
0,6
DATI GEOMETRICI
Tipologie infissi (telaio e
vetro)
N° piani
Altezza edificio
Lunghezza
Profondità
Altezza interpiano
Superficie lorda
riscaldata
Volume
S/V
muratura
+ c.a.
E
murat
ura
+ c.a.
17
Edifici esistenti costruiti dopo il 1977, e di nuova costruzione
Edifici esistenti e di nuova costruzione, di 5 piani di altezza, per uffici
Questa pianta rappresenta una tipologia di edificio, che ha iniziato a imporsi a partire dagli anni ’70 del XX° secolo,
contraddistinto da una struttura in cemento armato alternata ad ampie superfici vetrate. Tale tipologia di edificio
può essere presa a riferimento anche per quelli di nuova costruzione.
Edifici di Epoca 1977/1990
B
Zona climatica
c.a. +
vetro
E
c.a. +
vetro
alluminio
alluminio
doppio
doppio
m
m
m
m
5
15
30
16
2,7
5
15
30
16
2,7
m2
2400
2400
m3
7200
0,32
7200
0,32
Tipologie strutturali
DATI GEOMETRICI
Tipologie infissi (telaio e
vetro)
N° piani
Altezza edificio
Lunghezza
Profondità
Altezza interpiano
Superficie lorda
riscaldata
Volume
S/V
m-1
Edificio di NUOVA COSTRUZIONE
B
E
Zona climatica
Tipologie strutturali
DATI
GEOMETRICI
Tipologie infissi (telaio e
vetro)
N° piani
Altezza edificio
Lunghezza
Profondità
Altezza interpiano
Superficie lorda
riscaldata
Volume
S/V
c.a. +
vetro
c.a. +
vetro
m
m
m
m
alluminio
doppio
4
12,66
30
16
2,7
alluminio
doppio
4
12,71
30
16
2,7
m2
1920
1920
m3
m-1
6077
0,35
6100
0,35
18
2. Misure/pacchetti di misure di Efficientamento Energetico
e uso di Rinnovabili per ciascun edificio di riferimento
Tipologia: Edificio Piccolo Condominio
Epoca: 1946-1976
n.
Misure di Efficientamento Energetico (EEM)
Parametro di misurazione
Simbolo
N
Numero di Livelli di efficientamento della
Misura
1
2
3
4
5
1
Cappotto Termico (EIFS-EW)
2
2
Insufflazione di materiale isolante nell’intercapedine Trasmittanza termica (W/m K)
dell’involucro opaco (CWI-EW)
Up
5
Isolamento termico del tetto (INS-R)
Isolamento termico del primo solaio di calpestio
(INS-F)
Sostituzione dei serramenti con aumento del potere
isolante
(INS-W)
Sistemi di ombreggiamento (SHAD)
Chiller ad alta efficienza(CHIL)
Sostituzione del generatore dell’impianto di
riscaldamento(GHS)
Aumento di efficienza dell’Impianto di
Riscaldamento (HES-DHW)
Sostituzione del generatore dell’impianto di
riscaldamento e ACS
Trasmittanza termica (W/m2K)
Ur
5
(W/m2K)
Uf
5
Trasmittanza termica (W/m2K)
Uw
5
ggl
EER
4
3
0,77
3
ηgn
5
0,88
ηgn,Pn,W
3
ηgn
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Trasmittanza termica
Trasmittanza di energia solare totale
Indice di efficienza energetica in condizioni di progetto
Rendimento di generazione
Rendimento del sistema al 100% del carico
Rendimento di generazione
Pompa di calore per riscaldamento, raffrescamento e
Coefficiente di prestazione
ACS
Sistema Solare Termico (SOL)
PV system (PV)
Aumento di efficienza del Sottosistema di
Regolazione dell’impianto di riscaldamento (ICS)
m2 di collettori solari
Potenza di picco installata
Rendimento di regolazione e controllo
VEDI TABELLA DIAPO SUCCESSIVA
0,50
3,69
Tab
3.15
0,20
4,2
0,10
-
-
1,00
1,70
1,90
0,88
0,93
1,00
-
-
5
0,88
0,93
1,00
-
-
COP
3
2,5
3,1
4,2
-
m2
kWp
3
4
7
2,5
12
5
17
7,5
10
-
ηctr
3
0,94
0,97
0,995
-
-
19
Parametri di misurazione dell’efficienza energetica
Valori di trasmittanza termica dell’involucro
U[W/m2K]
Zona climatica B
EEM
Pareti verticali perimetrali
U[W/m2K]
Zona climatica E
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
INS-EW
0,65
0,48
0,42
0,36
0,30
0,45
0,34
0,29
0,25
0,20
Copertura
INS-R
0,50
0,38
0,35
0,33
0,30
0,40
0,30
0,27
0,23
0,20
Solaio piano terreno
INS-F
0,65
0,49
0,43
0,36
0,30
0,45
0,33
0,29
0,24
0,20
Serramenti
INS-W
5,80
3,00
2,60
2,20
1,80
5,00
2,20
1,90
1,60
1,30
20
3. CALCOLO DEL COSTO GLOBALE IN TERMINI DI VALORE ATTUALE
NETTO PER CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO
1.
Il costo globale è valutato in termini di Valore Attuale Netto (VAN)
2.
Vengono effettuate due distinte valutazioni di costo globale:
• i flussi di cassa annuali attesi sono attualizzati sulla base di un tasso di
attualizzazione
• Il tasso di attualizzazione sconta i costi da sostenere nel tempo, e gli
eventuali ricavi, in funzione della lontananza nel tempo dei flussi di cassa,
che si distribuiscono:
• dall’anno 1 all’anno 20 per gli uffici
• dall’anno 1 all’anno 30 per gli edifici residenziali
• l’una basata sulla prospettiva finanziaria dell’investitore privato che decide
di costruire o ristrutturare un edificio (prospettiva)
• i costi sono comprensivi di IVA, accise e tasse,
• tasso di attualizzazione = tasso di interesse del mercato (4% , 5%)
• non sono considerati i costi delle emissioni di CO2
• l’altra basata sul prospettiva macroeconomica dello Stato membro
• trascura tasse ed incentivi
• tasso di attualizzazione < tasso di interesse del mercato (3% , 4%)
21
• sono considerati i costi delle emissioni di CO2
Schema delle categorie di costi
Costo globale
Investimento
iniziale
Costi annuali
Costi di sostituzione
Costi di
smaltimento
Se vita del componente <
< periodo di calcolo
Costi di gestione
Costi energetici
Costi operativi
Costo delle
emissioni di CO2
Costi di manutenzione
22
COSTI LEGATI ALL’INVESTIMENTO INIZIALE
Il costo totale di investimento comprende i seguenti costi:
Costi specifici di intervento sull’INVOLUCRO
Elementi opachi - pareti verticali, coperture, pavimenti: inserimento / maggioraz. degli strati isolanti
Elementi trasparenti - serramenti:
sostituzione dei serramenti
Schermature - lamelle fisse, lamelle orientabili, pale: inserimento/adeguamento delle schermature
Costi specifici di installazione di IMPIANTI
23
Costi specifici di costruzione per L’INVOLUCRO
MATERIALI ISOLANTI PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
ELEMENTI TRASPARENTI
NUOVE INSTALLAZIONI
TIPOLOGIE E COSTI PER ZONE CLIMATICHE E LIVELLI DI PRESTAZIONE
Località
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Palermo
Palermo
Palermo
Palermo
Palermo
Livello
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
TELAIO
telaio
legno duro s=50mm
legno duro s=70mm
legno duro s=70mm
legno duro s=70mm
pvc
legno duro s=50mm
legno duro s=50mm
alluminio taglio termico
alluminio taglio termico
legno duro s=70mm
Uf
2,40
2,10
2,10
2,10
1,20
2,40
2,40
2,40
2,40
2,10
strati intercap
1
2
2
2
3
1
2
2
2
2
--aria
aria
argon
aria
--aria
aria
aria
argon
VETRO
trattamento
spessori
nessuno
basso emissivo
basso emissivo
basso emissivo
basso emissivo
nessuno
basso emissivo
basso emissivo
basso emissivo
basso emissivo
4
4-16-4
4-16-4
4-16-4
4-12-4-12-4
4
4-8-4
4-12-4
4-16-4
4-16-4
fatt sol
Ug
SERRAMENTO
Uw
1
0,6
0,6
0,6
0,45
1
0,6
0,6
0,6
0,6
5,70
1,60
1,45
1,20
0,80
5,70
2,40
2,00
1,60
1,20
5,00
2,10
1,90
1,58
1,20
5,00
2,70
2,35
2,07
1,60
Costo (€/m2) Costo (€/m2)
senza IVA
parametrizzato
195
306
311
317
359
234
330
350
372
444
215
363
371
382
435
215
289
305
364
381
24
Costi specifici di installazione di
IMPIANTI
Tipologia: EDIFICIO PICCOLO CONDOMINIO
Epoca: 1946-1976
EEM
High
efficiency
chiller
Heat
generator
systems
Efficiency
System for
DHW
Efficiency
Heat
Generator
System for
heating and
hot water
Tipologia
Multisplit
aria-aria
Multisplit
aria-aria
Multisplit
aria-aria
Pn
(kW)
50400
7.2
56800
7.3
63000
8.1
23200
8.2
24200
8.3
40800
24
24
Cald. murale
9.2
24
Cald. murale
9.3
24
Cald.murale +Reg 1+
Radiatori
Cald.murale +Reg 2+
Radiatori
Cald.murale +Reg
15.3+
9
9
Caldaia 3
stelle
100
Caldaia
condens.
100
Caldaia 3
stelle
Caldaia
condens.
Costo (€)
7.1
9
100
Caldaia trad.
LEEM
Multisplit e dispositivi
controllo
Multisplit e dispositivi
controllo
Multisplit e dispositivi
controllo
Cald. +Reg 15.1+
Radiatori
Cald. +Reg 15.2+
Radiatori
Cald. condens. +Reg
15.2+
Fan-coil
Pompa di calore +Reg
15.3+
Fan-coil
Pompa di calore +Reg
15.3+
Fan-coil
Cald. murale
Caldaia trad.
Pompa di
calore ariaacqua
Pompa di
calore ariaacqua
Caldaia trad.
Caldaia 3
stelle
Caldaia
condens.
Impianto e
componenti
principali
EEM
100
100
24
24
8.4
51800
8.5
54000
9.1
9600
10.1
10.2
10.3
Heat
pump for
heating,
cooling
and hot
water
Thermal
solar
systems
12000
19200
30400
33000
47600
PV
system
Tipologia
Pompa di
calore
aria-acqua
(interne)
Pompa di
calore
aria-acqua
(interne)
Pompa di
calore
aria-acqua
(interne)
Solare
termico
Solare
termico
Solari
termico
Fotovoltaic
o
Fotovoltaic
o
Fotovoltaic
o
Fotovoltaic
o
Pn
kW
Impianto e
componenti
principali
LEEM
Costo (€)
100
Pompa di calore +Reg
15.3+
Fan-coil
11.1
51800
100
Pompa di calore +Reg
15.3+
Fan-coil
11.2
54000
100
Pompa di calore +Reg
15.3+
Fan-coil
11.3
56200
14
Collettori
+circuito+accumulo
12.1
14000
24
Collettori
+circuito+accumulo
12.2
24000
34
Collettori
+circuito+accumulo
12.3
34000
2
Pannelli+ inverter
+quadri controllo
13.1
6000
4
Pannelli+ inverter
+quadri controllo
13.2
12000
6
Pannelli+ inverter
+quadri controllo
13.3
18000
8
Pannelli+ inverter
+quadri controllo
13.4
24000
25
COSTI ENERGETICI – Energia Elettrica
Servizi di vendita
fino a 3 kW
Monorario
Biorario
Servizi
di rete
Oneri
generali
fascia
fascia
unica
unica
Quota energia (€/kWh)
fascia unica
fascia F1
fascia F2-3
kWh/anno: da 0 a 1800
0,09660
0,10307
0,09334
0,00478
0,030550
da 1801 a 2640
0,10061
0,10708
0,09735
0,04129
0,044580
da 2641 a 4440
0,10494
0,11141
0,10168
0,08061
0,063460
da 4441
0,10957
0,11604
0,10631
0,12274
0,063460
Quota fissa (€/anno)
15,48500
6,12000
Quota potenza (€/kW/anno)
oltre 3 kW
Servizi di vendita
Monorario
Quota energia (€/kWh)
fascia unica
Biorario
fascia F1
fascia F2-3
kWh/anno: da 0 a 1800
da 1801 a 2640
da 2641 a 4440
Quota potenza (€/kW/anno)
0,16970
Servizi
di rete
Oneri
generali
fascia
fascia
unica
unica
0,02437
0,09607
0,10254
da 4441
Quota fissa (€/anno)
5,50320
0,09281
0,04129
0,08061
0,063460
0,12274
21,70570
21,78730
15,17300
0,16970
Tariffe per abitazione residenza anagrafica con potenza impegnata fino a 3 kW e oltre 326kW
COSTI ENERGETICI – Gas Naturale
Condizioni tariffarie del servizio in ambito nord orientale e meridionale
27
COSTO DELLE EMISSIONI DI CO2
Il Regolamento UE 244/2012 indica il riferimento per il costo delle emissioni di CO2
e la sua evoluzione fino al 2050. In Tabella sono riportati tali valori
2020
2025
2030
2035
2040
2045
2050
16,5
20
36
50
52
51
50
28
CALCOLO DEI FABBISOGNI DI ENERGIA PER CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO
Il calcolo del fabbisogno di energia degli edifici di riferimento è stato condotto
mediante una doppia metodologia:
• secondo le specifiche tecniche UNI/TS 11300, Parti 1, 2, 3, 4;
• secondo una metodologia di tipo dinamico semplificato, sulla base della norma
UNI EN ISO 13790
Schema di calcolo della prestazione energetica secondo la normativa tecnica europea
29
LA PROCEDURA DI OTTIMIZZAZIONE
• Definizione del fabbisogno energetico degli edifici di riferimento,
• Nuovi
• Esistenti
sulla base di un pacchetto iniziale di misure di efficienza energetica
• Applicazione di un procedimento di calcolo iterativo, ai fini della definizione del
pacchetto di interventi che garantisce per quella specifica Tipologia edilizia il livello
ottimale di costo della prestazione energetica
FASI DEL PROCEDIMENTO DI CALCOLO
• Si assume come punto di partenza del calcolo iterativo di ottimizzazione un pacchetto
di riferimento di opzioni energetiche.
• Successivamente la procedura consente di individuare una successione di
configurazioni (pacchetti di interventi) che costituiscono “ottimi parziali”.
• Per ricercare un successivo ottimo parziale vengono modificati, uno alla volta, tutti i
parametri che caratterizzano i livelli di ciascuna misura di efficienza energetica.
• Le configurazioni testate sono tutte le possibili combinazioni di valori dei parametri
che caratterizzano ciascuna misura,
• A ciascuna configurazione corrisponde un costo globale e una prestazione energetica
• L’iterazione si arresta quando non si trova più un ottimo parziale migliore del
precedente.
• L’ottimo trovato consente la maggiore riduzione del costo globale
30
APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DI OTTIMIZZAZIONE A CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO
Applicando il processo di ottimizzazione ad ciascun specifico edificio di riferimento, si ottiene
quanto riportato in Figura.
• I punti più bassi corrispondono allo scenario per il quale si ottiene il minore costo globale
(circa 612 €/m2),
• i corrispettivi valori di energia primaria costituiscono un “intervallo ottimale”, che in
questo caso specifico varia tra 110 e 122 kWh/m2 anno.
31
Minimo costo globale e relativo valore ottimale di energia primaria annuale degli edifici
residenziali di riferimento
Zona climatica E
Costo globale
EP
[€/m2]
[kWh/m2]
612
115,57
RPC_E2
520
63,27
RPC_N0
510
61,06
RPC_E1
466
93,41
RPC_E2
418
54,10
RPC_N0
419
50,81
CODICE
EDIFICIO
RPC_E1
Zona climatica B
32
RPC_E1_E
N. EEM
1
2
Misura di efficienza energetica (EEM)
Parametro
Simbolo
Valore
N. EEO
Up
0,25
4
Up
-
-
Isolamento termico della parete esterna
Trasmittanza termica (W/m 2K)
(EIFS-S-EW): sistema a cappotto
Isolamento termico della parete esterna (CWITrasmittanza termica (W/m 2K)
EW): isolamento nell'intercapedine
3
Isolamento termico della copertura (INS-R)
Trasmittanza termica (W/m 2K)
Ur
0,2
5
4
Isolamento termico del pavimento (INS-F)
Trasmittanza termica (W/m 2K)
Uf
0,29
3
5
Isolamento termico degli elementi trasparenti Trasmittanza termica (W/m 2K)
Uw
1,9
3
6
Sistemi di schermatura solare (SHAD)
ggl
0,77
1
7
Macchina frigorifera ad alta efficienza (CHIL)
EER
3
1
ηgn
0,96
2
ηgn,Pn,W
0,88
1
ηgn
-
-
COP
-
-
EER
-
-
m2
14
1
kWp
2
1
ηr
-
-
ηctr
0,97
2
PN
-
0
FO (FC )
-
0
8
9
10
11
Generatore di energia termica ad alta
efficienza per il riscaldamento (GHS)
Generatore di energia termica ad alta
efficienza per l'acqua calda sanitaria (HESGeneratore ad alta efficienza combinato per
riscaldamento e acqua calda sanitaria
Pompa di calore per riscaldamento,
raffrescamento e acqua calda sanitaria
Trasmittanza di energia solare totale
Indice di efficienza energetica in condizioni
di progetto
Rendimento del generatore in condizioni di
progetto
Rendimento del generatore in condizioni di
progetto
Rendimento di generazione in condizioni di
progetto
Coefficiente di prestazione in condizioni di
progetto
Indice di efficienza energetica in condizioni
di progetto
12
Impianto solare termico (SOL)
Superficie dei collettori solari (m 2)
13
Sistema fotovoltaico (PV)
Potenza di picco installata (kW)
14
Sistema di recupero termico sulla
ventilazione (ERVS)
Efficienza del recuperatore di calore
15
Sistema di regolazione avanzato (ICS)
Rendimento di regolazione
Densità della potenza di illuminazione
installata (LPD)
Sistemi di regolazione dell'illuminazione
(LCS)
Densità della potenza di illuminazione
installata (W/m²)
Fattore di dipendenza dall'occupazione (e
fattore di illuminamento costante)
16
17
Valori ottimali dei parametri di progetto
33
EDIFICIO DI RIFERIMENTO O TARGET
Legge 90/2013, art. 2 e art. 4 c. 1 lett. b2
2. in caso di nuova costruzione e di ristrutturazione importante, i requisiti sono
determinati con l'utilizzo dell' "edificio di riferimento", in funzione della
tipologia edilizia e delle fasce climatiche;
I valori dei parametri energetici determinati con la
metodologia di calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi
rappresentano
Il riferimento per la definizione dei parametri energetici predeterminati da
applicare all’ "edificio di riferimento o target"
34
DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 19 maggio 2010
sulla prestazione energetica nell’edilizia
Articolo 5
Calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione
energetica
1. Entro il 30 giugno 2011 la Commissione stabilisce mediante atti delegati in conformità degli articoli
23, 24 e 25 un quadro metodologico comparativo per calcolare livelli ottimali in funzione dei
costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi.
2. Gli Stati membri calcolano livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di
prestazione energetica avvalendosi del quadro metodologico comparativo stabilito conformemente
al paragrafo 1 e di parametri pertinenti, quali le condizioni climatiche e l’accessibilità pratica delle
infrastrutture energetiche,
• comparano i risultati di tale calcolo con i requisiti minimi di prestazione energetica in vigore
• Gli Stati membri trasmettono alla Commissione una relazione contenente tutti i dati e
le ipotesi utilizzati per il calcolo, con i relativi risultati.
3. Se il risultato della comparazione effettuata conformemente al paragrafo 2 indica che i requisiti
minimi di prestazione energetica vigenti sono sensibilmente meno efficienti dei livelli
ottimali dei requisiti minimi di prestazione energetica in funzione dei costi, gli Stati membri
interessati devono
• giustificare tale differenza alla Commissione, nella relazione
• corredare la relazione, nella misura in cui il divario non possa essere giustificato, di un piano
che identifichi le misure idonee a ridurre sensibilmente il divario …
35
DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
sulla prestazione energetica nell’edilizia. Art. 5 c. 2
Gli Stati membri calcolano livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di
prestazione energetica avvalendosi del quadro metodologico comparativo …., e
comparano i risultati di tale calcolo con i requisiti minimi di prestazione energetica in
vigore.
CONFRONTO TRA LIVELLI OTTIMALI E
VALORI ATTUALI DI LEGGE (EDIFICI NUOVI)
DM 26/6/2009
36
CONFRONTO TRA LIVELLI OTTIMALI E
VALORI ATTUALI DI LEGGE (EDIFICI ESISTENTI)
37