Rassegna_stampa_13_15_12_2014

Rassegna Stampa
Lunedì 15 Dicembre 2014
Sommario
Testata
Data
Pag. Titolo
p.
1. Fondi pensione
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
21 Previdenza - Casse vincolate ai diritti acquisiti (De
1
Cesari Maria Carla)
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
22 Liquidazioni - Coefficiente di rivalutazione per il
Tfr a quota 1,375 (Bianchi Nevio;Perrone Pierpaol)
2
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
24 Cassazione e pensioni - Dovere di solidarietà e
diritti acquisiti
4
Italia Oggi
13/12/2014
30 La crisi non abita in casa degli agrotecnici
5
Italia Oggi
13/12/2014
30 Le pensioni sono intoccabili (Cerioli Daniele)
6
PLUS 24 - supp. Il
Sole 24 Ore
13/12/2014
1 Mencattibi (Generali): «Valore Futuro, raccolto un
miliardo nel 2014» (Pezzatti Federica)
7
2. Previdenza
Sole 24 Ore (Il)
15/12/2014
35 Salve le collaborazioni ai pensionati (Monea
9
Pasquale)
Sole 24 Ore (Il)
14/12/2014
1 Pensioni, rivalutazioni con taglio (Prioschi
10
Matteo;Venanzi Fabio)
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
5 Tiziano Treu (Commissario straordinario Inps):
«Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai
pensionati» (Minoli Giovanni)
12
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
24 Il «bonus asilo» per le neomamme - Se il voucher
raddoppia ma l'importo è incerto
13
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
22 Welfare - Domande entro fine anno per il voucher
asili nido (Prioschi Matteo)
14
Sole 24 Ore (Il)
13/12/2014
5 Verso il decreto - Jobs Act, tra i nodi l'indennizzo
minimo (Tucci Claudio;Colombo Davide)
15
Sole 24 Ore.it (Il)
13/12/2014
1 «Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai
pensionati»
16
Sole 24 Ore.it (Il)
13/12/2014
1 Aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il Tfr
18
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13/12/2014
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CASSA DOTTORI COMMERCIALISTI La Cassazione «raddoppia» Maria Carla De
Cesari » pagina 23 Maria Carla De Cesari » pagina 23
Previdenza. La Cassazione, per la seconda volta in due giorni, nega il contributo di
solidarietà su pensioni in essere Welfare. L'importo mensile cresce fino a 600 euro
LAVORO Casse vincolate ai diritti acquisiti II taglio dell'assegno non può passare
da un atto amministrativo
Maria Carla De Cesari vi diritti
acquisiti non si toccano ; le
Casse private non possono
imporre un contributo di
solidarietà, che taglia le
pensioni, con un atto
amministrativo che non ha forza
di legge. Così la Cassazione con
le sentenze 26102/14 (si veda
«II Sole 24 Ore» di ieri») e
26229/14, depositata ieri. «C'è
un cartello di soggetti
premiatissimi, per i quali i diritti
acquisiti non si toccano a
nessun costo, ma il giorno in cui
finiraranno i soldi finiranno i
diritti acquisiti», commenta
Renzo Guffanti, presidente della
Cassa dottori commercialisti,
che ha introdotto il contributo di
solidarietà per il periodo
2008/2013. Per Guffanti il
contributo di solidarietà, al di là
del gettito, è un intervento volto
a assicurare equità
intergenerazionale: « coloro che
prendono la pensione, magari
da molti anni, devono in
qualche modo contribuire
rispetto a quanti, con il sistema
contributivo, verseranno molti
più contributi e avranno
pensioni molto piùbasse»,
sottolinea il presidente di Cassa
dottori. Il contributo di
solidarietà afferma Guffanti - è
stato disciplinato dopo le
modifiche all'articolo 3, comma
12 della legge 335/1995> cne
consente alle Casse di adottare
«tutti i provvedimenti necessari
all'equilibrio del bilancio, tenuto
conto anche del principio del
pro rata. Quest'ultimo non
vincola in maniera rigida le
Casse , ma i criteri di equità tra
le generazioni costituiscono un
Fondi pensione
fondamento dell'azione degli enti
può disporre in senso sfavorevole
anche quanto, maturato il diritto,
privati. Il fine è quello di
siano in corso il pagamneto dei
preservare l'equilibrio finanziario singoli ratei». In ogni caso,
di lungo periodo». Guffanti
occorre non oltrepassare
sottolinea poi come ci siano
illimitedella «ragionevolezza» e
situazioni diverse: nei casi
«l'affidamento dell'assicurato in
esaminati dalla Cassazione si
una consistenza della pensione
tratta di pensioni in pagamento
proporzionale ai contributi
da molto tempo, anche dagli anni versati». Per Anna Campila,
Novanta. La Cassazione, con
avvocato che ha patrocinato i
pensionati contro la Cassa, è
sentenze fotocopia per otto
acclarato che «il contributo di
pensionati entro il 31 dicembre
solidarietà non rientra
2003 ( prima dell'entrata in
strutturalmente nella autonomia
vigore della riforma del
sublegislativa concessa alle Casse
contributivo), ha stabilito che il
diritti acquisiti non si toccano. Il professionali, ma è una
principio del pro rata garantisce prestazione patrimoniale, come ha
stabilito la Corte costituzionale,
agli iscritti, in presenza di una
che può essere imposta solo con
riforma restrittiva sul calcolo
L'ordinanza 22/03 na
delle prestazioni, la salvaguardia legge».
ripreso la sentenza 178/00.
di quanto accumulato fino ad
©RIPRODUZIONERISERVATA
Casse, stop al prelievo dì
solidarietà L'anticipazione Le
sentenze Sul Sole 24 Ore di ieri è
stata commentata la sentenza
26102 che ha escluso, per le
Casse, la possibilità di imporre un
contributo di solidarietà sulle
pensioni. L'orientamento è stato
ribadito nella sentenza -fotocopia
26229
allora; a mag-
gior ragione- secondo la
Suprema corte - non possono
essere ridotte ( « incise» ) le
pensioni in essere. La Corte
ribadisce quanto ha già
affermato nel 2009 (sentenza
25029) e ancora «Una volta
maturato il diritto alla pensione
d'anzianità, l'ente
previdenzialedebitore non può
con atto unilaterale,
regolamentare o negoziale,
ridurne l'importo, tanto meno
adducendo generiche ragioni
finanziarie, poiché ciòlederebbe
l'affidamento del pensionato,
tutelato dal capoverso
dell'articolo 3 della
Costituzione, nella consistenza
economica del proprio diritto
soggettivo». L'unica strada afferma la Corte nella sentenza
26229 di ieri è, eventualmente,
una legge «la quale
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Liquidazioni. A
novembre I coefficienti
annuali e mensili
Coefficiente di
rivalutazione per il Tfr a
quota 1,375
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Nevio Bianchi Pierpaolo Perrone
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v A novembre il coefficiente per
rivalutare le quote di trattamento di
fine rapporto (Tfr) accantonate al
31 dicembre 2013 è pari a
1,375000. L'articolo 2120 del
codice civile stabilisce che alla fine
di ogni anno la quota di Tfr
accantonata va rivalutata. Per
determinare il coefficiente di
rivalutazione del Tfr, o delle
anticipazioni, si parte dall'indice
dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai ed impiegati
"senza tabacchi lavorati" diffuso
dall'Istat. Si calcola la differenza in
percentuale tra il mese di dicembre
dell'anno precedente, e
ilmeseincuisi effettua la
rivalutazione, poi il 75% della
differenza a cui si aggiunge,
mensilmente, un tasso fisso di
0,125 (cne su base annua è di
1,500). La somma tra il 75% e il
tasso fisso è il coefficiente di
rivalutazione per il calcolo del Tfr.
L'indice Istat per novembre è pari a
107,0. A partire dai dati di gennaio
2011 la base di riferimento
dell'indice nazionale dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai
ed impiegati è il 2010 (la base
precedente era 1995=100). La
Fondi pensione
differenza in percentuale rispetto
a dicembre 2013, su cui si calcola
il 75%, è o. Pertanto il 75% è o.
A novembre il tasso fisso è pari a
1,375. Sommando quindi il 75%
(o) e il tasso fisso (1,375), si
ottiene il coefficiente di
rivalutazione 1,375, ovvero
l'aumento per il solo tasso fisso,
poiché l'indice Istat è inferiore a
dicembre 2013. In caso di
corresponsione di una
anticipazione del Tfr, il tasso di
rivalutazione si applicasull'intero
importo accantonato fino al
periodo di paga in cui
l'erogazione viene effettuata. Per
il resto dell'anno l'aumento si
applica, invece, solo sulla quota
al netto dell'anticipazione, quella
che rimane a disposizione del
datore di lavoro. Non è soggetta a
rivalutazione la quota di
trattamento di fine rapporto
versata dai lavoratori ai Fondi di
previdenza complementare. Deve
invece essere rivalutata a cura del
datore di lavoro la quota di Tfr
maturata dal dipendente di una
azienda con almeno5O
dipendenti, che non ha aderito
alla previdenza complementare.
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11982 a titolo di ex indennità di anzianità Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 1982 • Da computare
su quanto risultava accantonato al 31 n Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 11982 a titolo di ex
indennità di anzianità 2013 • Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre 2012 a titolo di Tf r Da computare su quanto risultava
accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 11982 ZOIA • Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre 2013 a tìtolo di Tfr a
titolo di ex indennità di anzianità 2013 • Da computare su quanto risultava accantona NOTE(l)Anno 1982: dicembre su maggio. Da 11983 a 12002:
dicembre su dicembre. Pergli anni 2003 e200A, mese di competenza sul mese di dicembre dell'anno precedente. (2)11 coefficiente della colonna "H"
consente di determina re solo l'importo della rivalutazione; quellodella colonna "L" consente di determinareil montante, cioè capitalee riva lutazione;
ad esem pio, ipotizzandoun Tfr al31 dicembre 2002 di 516,46 euro, la riva lutazioneal 31 dicembre 2003 si ottiene calcolandoli 3,200252%; l'i
nteroammontare (Tfr più rivalutazione si ottieneinvece moltiplica ndo516,A6 x 1,03200252 = 532,99 euro). (3)11 coefficiente progressivo si usa
soprattutto per determinare la "quota eccedente" che, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Testo unico delleimposte sui redditi, deveessere
scomputatodalTfr per determi nareilredditodi riferimento e, quindi, l'aliquota in base alla quale la quota imponibile del Tfr deve essere tassata. La
"quota eccedente" è quella parte della vecchia indennità di anzianità maturata in quantoil contratto prevedeva di considerare come base di calcoloun
importosuperiore a una mensilità. Ad esempio, un dirigente di azienda commerciale assuntoiU°gennaiol978 e cessatoil 31 dicembre 2003. Al 31
maggio 1982 l'indennità di anzianità è stata calcolata in base a una mensilità e mezza di servizio fi no al31dicembre 1980 ein basea una mensi lila
finoal31maggiol982. Ipotizza ndouna retribuzione di 1.032,91eu rosi avrà 1.032,91 (una mensilità)x 4 anni + 5/12 = 4.562,04 e 516,46 (1/2
mensilità) x 3 anni (fi no al31dicembre 1980) = 1.549,37 per un tota le complessivo di 6.111,41 euro. La quota eccedente ècostituita da 1.549,37
che.in sede di tassazione delTfral31dicembre 2003 deveessere detratta dalTfr stesso soloai fi ni della determinazione del redditodiriferimentodopo
averla rivalutata del205,624293 (colonna"!"). Per ottenereil montante si moltiplica per 3,05624293 (colonna "M"). (4)Nuova serie 1985 = 100. (5)
Nuova serie 1989 = 100. (6)Èil nuovoindiceottenutodepurandoil mese di dicembre 1991 della voce "tabacchi lavorati"usciti dal paniere Istat
dalfebbraio 1992. (7)Nuova serie 1992 = 100. (8)Nuova serie 1995=100. (9) Nuova serie2010 = 100. o al 31 Dicembre 2012 a titolo di Tf r Da
computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 11982 ZOIA • Da computare su quanto risultava accantonato al 31
Dicembre 2013 a tìtolo di Tfr a titolo di ex indennità di anzianità 2013 • Da computare su quanto risultava accantona NOTE(l)Anno 1982: dicembre
su maggio. Da 11983 a 12002: dicembre su dicembre. Pergli anni 2003 e200A, mese di competenza sul mese di dicembre dell'anno precedente. (2)11
coefficiente della colonna "H" consente di determina re solo l'importo della rivalutazione; quellodella colonna "L" consente di determinareil
montante, cioè capitalee riva lutazione; ad esem pio, ipotizzandoun Tfr al31 dicembre 2002 di 516,46 euro, la riva lutazioneal 31 dicembre 2003 si
ottiene calcolandoli 3,200252%; l'i nteroammontare (Tfr più rivalutazione si ottieneinvece moltiplica ndo516,A6 x 1,03200252 = 532,99 euro). (3)11
coefficiente progressivo si usa soprattutto per determinare la "quota eccedente" che, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Testo unico delleimposte
sui redditi, deveessere scomputatodalTfr per determi nareilredditodi riferimento e, quindi, l'aliquota in base alla quale la quota imponibile del Tfr
deve essere tassata. La "quota eccedente" è quella parte della vecchia indennità di anzianità maturata in quantoil contratto prevedeva di considerare
come base di calcoloun importosuperiore a una mensilità. Ad esempio, un dirigente di azienda commerciale assuntoiU°gennaiol978 e cessatoil 31
dicembre 2003. Al 31 maggio 1982 l'indennità di anzianità è stata calcolata in base a una mensilità e mezza di servizio fi no al31dicembre 1980 ein
basea una mensi lila finoal31maggiol982. Ipotizza ndouna retribuzione di 1.032,91eu rosi avrà 1.032,91 (una mensilità)x 4 anni + 5/12 = 4.562,04 e
516,46 (1/2 mensilità) x 3 anni (fi no al31dicembre 1980) = 1.549,37 per un tota le complessivo di 6.111,41 euro. La quota eccedente ècostituita da
1.549,37 che.in sede di tassazione delTfral31dicembre 2003 deveessere detratta dalTfr stesso soloai fi ni della determinazione del
redditodiriferimentodopo averla rivalutata del205,624293 (colonna"!"). Per ottenereil montante si mo
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Dovere di solidarietà e diritti acquisiti CASSAZIONE E
PENSIONI La Corte di cassazione, in materia previdenziale,
continua nella difesa dei diritti acquisiti. Il caso concreto è
rappresentato dal contributo di solidarietà, imposto dalla Cassa
dottori, sullepensioniper il periodo2OO9-2Oi3.
LalineainterpretativadellaCorte-insintesisibasasulprincipiodiaffidamento: non si può ferire l'affidamento
dei contribuenti o degli iscritti. Tanto meno la riduzione di
quanto maturato può essere perseguita con un atto
amministrativo. Se questo è il filogiuridico che si dipana
attraverso la normativa sulle Casse e intorno alla loro
autonomia, vale la pena difare una riflessione a un livello più
generale, proprio a partire dall'autonomia. La privatizzazione
prevista dalla legge 335/1995-significa la partecipazione ai
destini di una comunità che si da regole e governance capaci di
contemperare gli interessi di tutti, attivi da più o meno tempo e
pensionati. Certoj] problema è stabilire i confini dell'autonomia
e i poteri di autogoverno della comunità professionale. Le
sentenze delle Cassazione di questi giorni mettono in evidenza,
alla fine, proprio questo: gli iscritti alla Cassa sono disponibili
ad
accettarelaresponsabilitàdeH'
autonomiaoritengonocheilorointeressi siano meglio tutelati dal
sistema pubblico ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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La crisi non abita in casa degli
agrotecnici
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La crisi non abita in casa degli agrotecnici. All'indomani
della pubblicazione del IV rapporto Adepp (l'Associazione
delle Casse di previdenza dei professionisti) con il quale si
è messo in evidenza «la preoccupante diminuzione del
fatturato dei liberi professionisti, e in particolare di quelli
dell'area tecnica» (si veda ItaliaOggi dell'11/12/20014), il
Collegio nazionale di categoria esce allo scoperto per
ricordare l'eccezione degli agrotecnici e degli agrotecnici
laureati i cui redditi (nell'anno preso in esame, il 2013)
risultano aumentati di un rotondo +6,02%. «Il dato, in se
eccezionale», fanno sapere dal Cn, «risalta ancor di più se
messo a confronto con quello dei fatturati dichiarati dalle
altre categorie tecniche: geometri (Cipag)-5,69%; ingegneri
ed architetti (Inarcassa) -4,67%; agronomi e forestali e
geologi (Epap) -1,00%; periti industriali (Eppi)* ,099%».
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DI DANIELE CERIOLI U Corte
di cassazione ifforza ai
professionili il principio dei « ditti
acquisiti» in tema di pensioni. E
lo fa ancora a danno della Cassa
dottori commercialisti, ma il
principio è ovvio si applica a ogni
ente previdenziale privato e
privatizzato. Con sentenza n.
26102 depositata giovedì, infatti,
ha condannato la Cassa alla
restituzione ai pensionati del
contributo solidarietà applicato
sulle pensioni dal 2009 al 2013
(dopo che la sentenza n.
25029/2009 aveva già costretto la
stessa Cassa a rimborsare gli anni
2004/2008). Soprattutto stabilisce
(chiarisce?) che la «autonomia» di
questi enti previdenziali: a)
consente manovre esclusivamente
sul rapporto (attivo) con gli
assicurati, ossia con i
professionisti che pagano i
legge n. 296/2006 (Finanziaria
2007); Fart. 24, comma 24, del
di n. 201/2011 convertit» dalla
legge n. 214/2011 (riforma
Fornero); Fart. 1, comma 488,
della legge n. 147/2013
(Stabilità 2014). La novità
dunque sta qua: la sentenza
s'inserisce nel quadro normativo
aggiornato, che aveva fatto
immaginare il superamento
delle censure giurisprudenziali.
E invece non è così, almeno
fino all'anno 2011. Fine
dell'autonomia? La sentenza
svuota di capacità
contributi; b) esclude, invece,
qualunque tipo d'intervento sul
rapporto (passivo) con i
pensionati, il cui diritto a una
«certa» pensione, una volta
acquisito, può essere limitato
solo dalla legge. Solidarietà ko.
La vicenda riguarda ancora il
contributo di solidarietà che la
Cassa commercialisti ha posto a
carico dei pensionati, per
riequilibrare i conti e non
sovraccaricare di oneri i
professionisti più giovani.
Questione nota, perché già
risolta una prima volta in
Cassazione con la condanna
della Cassa a rimborsare i
contributi trattenuti sulle
pensioni dal 2004 al 2008 e che,
al fine proprio di salvaguardare
la facoltà delle casse di
intervenire sui pensionati, aveva
spinto il legislatore a intervenire
tre volte: con Fart. 1, comma
763, della
giuridica la norma della
Finanziaria 2007. Infatti, spiega
che quella norma non intacca il
regime di «autonomia» che la
legge n. 335/1995 riconosce alle
casse e che non è stato mai
modificato. Un'autonomia, cioè,
che: a) consente di intervenire
sul rapporto con i professionisti
che pagano i contributi,
mediante: variazione aliquote
contributive; riparametrazione
coefficienti di rendimento; ogni
altro criterio di calcolo della
pensione; b) vieta qualunque
tipo d'intervento sul rapporto
con i pensionati, così da non
consentire alle casse «di
sottrarsi in parte
all'adempimento, riducendo
l'ammontare delle prestazioni
attraverso l'imposizione di
contributi di solidarietà». Deve
dunque ritenersi esclusa
qualunque possibili
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La Corte di cassazione sui diritti acquisiti: semaforo rosso per la
delibera di Cassa dottori Le pensioni sono intoccabili Bocciato,
ancora una volta, il contributo di solidarietà
Fondi pensione
tà di limitare la le pensioni? No,
per la Corte di cassazione.
Tuttavia, è una possibilità
azionabile esclusivamente «dalla
legge», che può farlo anche se,
maturato il diritto, la pensione
sia già in pagamento. E fissa
anche la misura limite di tale
riduzione: la pensione deve
risultare «proporzionale alla
quantità dei contributi versati»
(un contributo di solidarietà che,
per legge, imponesse di
ricalcolare la pensione con il
criterio contributivo, insomma,
potrebbe incontrare il favore
della Cassazione). In
conclusione, la Cassazione
afferma che solo il legislatore del
2011, e non quello del 1995 e del
2006, ha autorizzato gli enti a
ridurre unilateralmente la misura
delle pensioni per le quali il
diritto si era già maturato. Il
precedente è tutto illegittimo.
———©Riproduzione riservata
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GESTIONI SEPARATE Primi
dati 2014 positivi »Pezzatti
pag16
ASSICURAZIONI
INTERVISTA Andrea Mencattini capo del
Vita di Generali Italia Federica Pezzata D
II gruppo Generali sta razionalizzando le
gestioni separate e probabilmente farà da
apripista in un settore
ancoramoltosegmentato.L'obiettivo è anche
quello di realizzare economie di
scalaallalucedellafusionedeiprincipali
marchi storici in Generali Italia. Ne parla a
«Plus24», Andrea Mencattini, il nuovo
Chief Life & Employee Benefits Officer di
Generali Italia che prima di assumere
questo importante incarico era
amministratore delegato e direttore
generale di Alleanza Toro. Mencattini, la
fusione delle
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Valore Futuro, raccolto un miliardo nel 2014
molte anime in Generali Italia come
sta procedendo Siamo partiti a
marzo con il roll out Auto e Vita e a
oggi lo abbiamo quasi completato. A
oggi tutte le 616 agenzie della rete
di Generali, le 291 ex Ina Assitalia e
le 597 agenzie delle reti ex ToroLloyd Italico-Augusta vendono le
medesime soluzioni di Generali
Italia; si tratta ovviamente di realtà
dimensionali molto eterogenee.
Siamo entrati nella fase clou con la
razionalizzazione dell'offerta dei
prodotti: adesempio, dalle 100
soluzioni Vita retail siamo passati
330. Nella riorganizzazione delle
gestioni separate quali sono le tutele
per gli assicurati Abbiamo avviato
un'importante semplificazione: le
gestioni separate da 25 sono ora
soltanto sei (aperte alla vendita). I
quattro fondi pensione aperti
esistenti oggi sono diventati uno, e
idem per i tre fondi interni
previdenziali. La razionalizzazione
delle gestioni separate è stata fatta
anche in un'ottica di economie di
scala. Le storiche gestioni ex Ina
Assitalia Euroforte, Euroforte
mercati, Nuova Moneta Forte e Ina
2000 sono state fuse
Fondi pensione
dentro Gesav,cheasuavoltaavevaassorbito nel 2013 Geval euro. Oggi
Gesav ha un patrimonio di 34 miliardi di
euro con un milione di clienti che hanno
degli asset investiti in questa gestione
separata. Allo stesso tempo si sono
realizzate anche le fusioni delle gestioni
previdenziali Previdenza Solida,
EuroForte Previdenza e Rispav
Previdenza in Gesav Global, la gestione
dedicata ai piani individuali di
previdenza. La fusione di queste gestioni
ha seguito l'iter autorizzativo Ivass e
Covip: abbiamo infatti inviato
comunicazioni ai clienti che
informavano del processo e anche
dell'eventuale diritto di poter uscire
senza penali. Tutto si è concluso il
primo novembre con la fusione per
incorporazione. Come state gestendo il
portafoglio in questo scenario di bassi
tassi? E quanto pesa sul fondo Gesav la
componente dei titoli di stato Negli
ultimi due anni a livello
globaleèstataawiataunamanovradideriski
ng sui portafogli, che ha portato a una
maggiore diversificazione; la quota di
titoli di Stato si è attestata intorno al
60%. Le scelte di gestione finanziaria
per la compagnia Vita sono sempre
legate alla struttura e alla du
rata dei passivi, cioè degli impegni
verso gli assicurati. La durata media
dei nostri contratti supera i 13 anni e
questo ci consente quindi di
investire quote significative degli
attivi con un orizzonte di lungo
periodo. Quali rendimenti possiamo
aspettarci dal vostro fondo Gesav
che è un po' l'ammiraglia del settore
delle gestioni separate Ingestione
Gesavpubblicaunrendimento
mensilmente: in questo modo è
facile e trasparente per la clientela
monitorare gli andamenti. Il
rendimento del 2014 stimiamo sia
nell'ordine del 3,9 per cento. Quali
sono le sfide che vuole vincere in
questa sua nuova funzione Portare a
bordo tutte le reti e sviluppare i
premi con un catalogo prodotti
fecalizzato e adeguato alle esigenze
della clientela: chiaramente la sfida
è avere una diversificazione
nell'offerta a favore della gestione
del risparmio, allargando il peso
delle unit linked tramite prodotti
ibridi che compenetrino le due
esigenze (rendimento e sicurezza).
Inoltre proseguiremo a sviluppare la
"
protection". Oggi proponiamo un Pip
con long term care e coperture con
componenti morte invalidità e
grandi malattie. Vi è grande
esigenza nel nostro Paese di
aumentare il livello di protezione
delle famiglie. Se per Generali è
importante sviluppare il ramo III,
anche in un'ottica di minore
assorbimento di capitale, non rischia
di essere un po' pericoloso per i
vostri assicurati puntare molto sulla
finanza Oggi probabimente chi
investe solo in gestioni separate
perde delle opportunità. Per questo
abbiamo studiato dei profili, per chi
aderisce alla nostra multiramo
Valore futuro, che uniscono gestione
separata e unit idonei a fornire la
protezione del capitale iniziale in un
intervallo temporale predeterminato:
più è lungo il periodo più è alta la
componente di fondi. Gli agenti di
consueto sono un po' restii a
proporre finanza. Come è andata
Valore Futuro, la vostra multiramo
Valore futuro nel 2014 ha raccolto
un miliardo di euro (un dato che si
confronta con una raccolta di canale
agenziale e dei produttori che per
tutto il sistama è stato di 7 miliardi
sul ramoledisoomilioni sul ramo III,
ndr). ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
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7
Estratto da pag.
Sabato
13/12/2014
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Roberto Napoletano
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ranoancorail3%-4%lordo
(sivedalatabella), un rendimento
interessante soprattutto se si considera il
basso profilo di rischio: il capitale
versato al netto dei caricamenti è sempre
garantito, ogni
annovieneretrocessaunapartedelrendime
ntosegnatodallagestìone(alnetto delle
commissioni tra l'i % e il 2%). Talvolta
c'èancoraunrendimento minimo
garantito (oggi intorno all'i per cento).
Bisogna considerare però i costi. Oltre al
trattenuto annuo, vanno valutati anche i
costi iniziali e le penali previste
I rendimenti del 2014
FONTE Plus24 su dati e
stime compagnie FONTE
Plus24 su dati e stime
compagnie
D Saràancoratrail3, s%eil4%
ilrendimento lordo delle gestioni
separate del
2oi4.Sitrattadiunastìmachetìeneperò
conto dell'andamento del principale
fondo assicurativo del mercato: Gesav
(34 miliardi di euro) che secondo le
stime di gruppo dovrebbe rendere anche
nel 2014 il 3,89% circa (contro il 4,02%
del 2013). Conferme arrivano anche dai
primidatidellegestìoniseparateancora
attive (collegate cioè a prodotti in
collocamento) che chiudono il loro
esercizio tra settembre e ottobre. I
risultati supe-
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i PRIMI RISI I I AI I Le rivalutabili
tengono ma bisogna sapere scegliere
Fondi pensione
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8
Lunedì
15/12/2014
Estratto da pag. NT35
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Incarichi. Le conseguenze operative della circolare 6/2014 della Funzione
pubblica Salve le collaborazioni ai pensionati
Pasquale Monea La circolare 6/2014
della Funzione pubblica sugli
incarichi ai pensionati nella Pa
recepisce un principio in parte già
affermato dalla Corte dei Conti
(deliberazione 23/2Oi4/Prev della
sezione centrale del controllo sugli
atti del Governo) e fa salve le
collaborazioni coordinate e
continuative nel novero delle attività
affidabili a soggetti in quiescenza. La
distinzione tra gli incarichi di
collaborazione e quelli su consulenze
studi e ricerche è stata affrontata sin
dal 2005 e le Sezioni riunite in sede
di controllo della
pologie accennate non sembrano
esaurire il novero degli incarichi
esterni come già rilevato dalla
Corte dei conti della Lombardia,
con delibera 111/2011, sulla
figura dell'«addetto
stampaportavoce». Solitamente
gli incarichi non inquadrabili tra
studi, ricerche o consulenze
vengono collocati nell'ambito di
una quarta figura, denominata
«collaborazioni autonome» per
le quali, al netto della rigorosa
dimostrazione dei presupposti
previsti dall'articolo 7, comma 6,
del Digs 165/2001, il divieto ai
soggetti in quiescenza non pare
trovare applicazione.
Cortedeiconti,condeliberan.6/
Contr/O5, con un distinguo più
volte ripreso dai commentatori:
in particolare sono stati utilizzati
i parametri previsti dal Dpr 338/
i994perdistingueregliincarichi di
studio da quelli di ricerca (nel
quale il prodotto consiste in uno
scritto con gli esiti della ricerca)
e infine dalle consulenze, quali
richieste di pareri a esperti. Le
collaborazioni sono invece quei
contratti, occasionali o meno,
che possono avere anche un
contenuto diverso: occorre
domandarsi se tutti gli incarichi
professionali esterni rientrino in
tali ambiti. In realtà, le tre ti
Sulla questione del contenuto
della prestazione, la stessa
circolare richiama
Pinterpretazione restrittiva della
Corte dei conti (delibera
Sccleg/23/2Oi4/ Prev)per laquale
«l'articolo 6 del DI 90/2014 è da
intendere nel senso che il divieto
di conferire incarichi esterni a
soggetti in quiescenza è
circoscritto agli incarichi di studio
e agli incarichi di consulenza,
oltre che agli incarichi
dirigenziali». Questo divieto, in
quanto norma limitatrice, è da
valutare alla stregua del criterio di
stretta interpretazione enunciato
dall'articolo 14 delle preleggi, che
non consente inter-
Previdenza
Pag.
9
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Domenica
14/12/2014
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Pensioni: la rivalutazione si traduce in tagfio Matteo Prioschi, Fabio Venanzi <•
pagina 5 Matteo Prioschi, Fabio Venanzi <• pagina 5
II meccanismo La diminuzione dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo Previdenza LE RENDITE PENSIONISTICHE II meccanismo La diminuzione
dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo L'aggiustamento retroattivo Le somme versate in più dalTlnps nel 2014 dovranno essere recuperate il prossimo anno II
meccanismo La diminuzione dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo L'aggiustame
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Pensioni, rivalutazioni con taglio Solo 6,50 euro per chi ha la
«minima» - Diminuiscono gli assegni oltre 3.000 euro
PAGINAACURADI MatteoPrioschi Fabio
Venanzi
Nel 2015 le pensioni saranno
rivalutate dello 0,3 per cento.
Però una persona che oggi ha un
assegno di i.ooo euro lordi, l'anno
prossimo non incasserà 1.003 ma
1.002,01 euro, come se l'aumento
fosse dello 0,2 per cento. Così il
già basso tassodi rivalutazione
fissato dall'Economia all'atto
pratico sembrerà ancora più
contenuto, ma le sorprese non
sono finite qui. Il doppio tasso La
spiegazione di quello che a prima
vista può apparire un errore va
cercata nel complesso
meccanismo che regola
l'adeguamento delle pensioni
all'inflazione. Verso fine
novembre di ogni anno il
ministerodeH'Economia pubblica
un decreto con il valore
provvisorio per la rivalutazione
degli assegni nell'anno successivo
e quello definitivo per l'anno in
corso. A fine 2013, quindi, è stata
data indicazione di rivalutare le
pensioni Lo scorso 20 novembre,
invece, è stato comunicato il tasso
definitivo, che è pari aH'i,i% e
contestualmente è stato indicato
quello provvisorio per il 2015 (lo
0,3%). Ebbene, il tasso dello
0,3% per l'anno prossimo non va
applicato all'importo pagato
finora sulla base
dell'adeguamento provvisorio, ma
sul valore definitivo, che è più
basso, perché il tasso da utilizzare
è dell'i,! invece dell'i,2 per cento.
Così chi oggi incassa 1.000 euro
lordi ogni mese, non deve
applicare lo 0,3% a tale importo,
ma ritornare indietro di un anno e
calcolare quanto avrebbe dovuto
prende
un altro effetto spiacevole per i
pensionati. Poiché nel 2014 il
valore provvisorio dell'assegno è
stato più generoso di quello
definitivo, a inizio 2015 l'Inps
prowederà a recuperare la
differenza, pari allo 0,1 per cento.
In altre parole, l'ipotetico assegno
di i.ooo euro lordi pagato finora
sarebbe dovuto essere di 999,01
euro. Quindi a gennaio si dovranno
restituire 12,87 euro (perchési
conta anche la tredicesima). Di
conseguenza il nostro ipotetico
pensionato l'anno prossimo
percepirà 26,13 euro m P'u rispetto
a oggi (da i.ooo a 1.002,01 euro),
ma subirà un conguaglio negativo
riferito al 2014 di 12,87 euro e
quindi l'incremento annuale
"netto" (cioè i soldi in più che
effettivamente metterà intasca)
saràdisoli 13,26 euro. Le modalità
di recupero e gli importi esatti
saranno comunicati dall'Inps nelle
prossime settimane con una
circolare. Doppio aggiustamento
Ma quest'anno c'è anche un'altra
particolarità da considerare, che
riguarda chi incassa una pensione
di importo compreso fra tre e
quattro volte il minimo o superiore
a sei volte il minimo. La legge di
stabilità dell'anno scorso (la
147/13) ha introdotto un nuovo
meccanismo di rivalutazione, in
nell'aliquota di indicizzazione
(per esempio non si applica il
90% dell'i,2% ma il 95% dell'u
per cento). In portafoglio II
risultato di questi assestamenti è
che l'aumento annuale delle
pensioni, al netto del conguaglio,
sarà risicato e per gli assegni più
ricchi addirittura in negativo,
come esemplificato nella tabella.
Chi percepisce solo la pensione
minima dovrà accontentarsi di
6,5 euro in più, e stiamo
parlandosempre di importi lordi.
Chi riceve tre volte il minimo
(importo a cui si ha la massima
rivalutazione) avrà 19,89 euro.
Va un po' meglioachisicolloca
nella fascia tra 3 64 volte il
minimo (per esempio 1.600
euro), perché gli sarà
riconosciuta l'indicizzazione al
95% invece del 90% applicata
temporaneamente finora. Brutte
notizie, infine, per chi percepisce
oltre 3mila euro perché avrà un
saldo finale negativo. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA
basealqualeiltassodi riferimento si
applica in misura
proporzionalmente inferiore con
l'aumentare degli importi
pensionistici. Queste modalità, già
presenti nelle versioni non
definitive del disegno di legge di
stabilità, sono state modificate in
occasione dell'approvazione
definitiva della norma. In
re. Poichénel 2013 incassava
988,14 euro, applicando il tasso particolare l'indicizzazione
perlepensionifratreequattro volte il
delPi,i% quest'anno avrebbe
minimo è passata dal 90 al 95%,
dovuto prendere 999,01 euro.
L'aumento dello 0,3% si riferisce mentre per quelle sopra sei volte è
scesa dal 50 al 40 per cento.
a quest'ultimo valore e quindi
L'Inps, però, per tutto l'anno ha
l'anno prossimo il suo assegno
fatto riferimento alla versione
sarà di 1.002,01 euro.
provvisoria della legge di stabilità
Conguaglio negativo
e quindi ha pagato importi che ora
L'aggiustamento retroattivo degli devono essere rettificati sia nel
importi stavolta comporta anche tasso di rivalutazione (dall'i,2 all'i,i
°/o), sia
Previdenza
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Domenica
14/12/2014
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In arrivo. Decreto sull'aspettativa di vita Entro
fine anno i nuovi requisiti per il ritiro dal 2016
Tetto agli assegni liquidati con il
sistema misto
retributivocontributivo post 2011
e annullamento della
penalizzazione per chi va in
pensione prima dei 62 anni se
non percepisce più di
3.5Ooeuromensililordi.
Sonoalcune delle novità
previdenziali che potrebbero
entrare in vigore l'anno prossimo
quale effetto della legge di
stabilità 2015. Per contenere la
spesa degli assegni più elevati e
al contempo contribuire
all'equilibrio dei conti in favore
dei redditi più bassi, nel disegno
di legge di stabilità chesarà
licenziato entro fine anno sono
state previste alcune correzioni
alla riforma Monti-Fornero del
2011. Quale effetto
dell'applicazione del sistema
contributivo ai versamenti
effettuati dal 2O12, può accadere
che i lavoratori soggetti al
sistema retributive (chi aveva
almeno 18 anni di contributi al
1995) maturino un assegno di
importo superiore a quello
determinato dal già generoso
sistema retributive. La legge di
stabilità prevede quindi che le
anzianità contributive successive
a dicembre 2O11 non possano
determinare un importo superiore
della pensione a quello
determinato con l'applicazione
del sistema retributive integrale.
Un'altra modifica alla
MontiFornero inserita nellabozza
della legge di stabilità comporta
invece l'eliminazione della
penalizzazione per chi va in
pensione, entro il 2017, con i
requisiti contributivi
(almeno4204ianni
e sei mesi) ma con meno di 62
anni di età. La norma attualmente
prevede un taglio della
prestazione dell'1% per ognuno
dei primi due anni di anticipo e
del 2% per ognuno degli ulteriori
anni. Però un emendamento
presentato da alcuni senatori del
Pd chiede che l'abbuono valga
solo per gli assegni di importo
inferiore a sette volte il minimo
(3.506,16 euro). Sempre sul
fronte delle penalizzazione per
gli importi più
elevati si attende la sentenza
della Corte costituzionale sul
contributo di solidarietà che
taglia le pensioni di importo
Previdenza
Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno
prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori
lordi in euro Trattamenti a confronto Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (provvisorio 2014) e
relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo
tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli
adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle
pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In basea quanto stabilito dalla legge 147/13,
l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è
importante sapere in che fascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il
minimo, quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché
conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione
Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore
definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In ba cioè
1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La seconda fascia va da oltre 1.502,64 a
2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello 0,285 per cento • La terza fascia va da oltre 2.003,52 euro fino a 2.504,40
euro, a cui sarà applicato un tasso dello 0,225% > La quarta fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 euro, con
un tasso dello 0,150 percento > La sesta fascia include le ea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del
tassodi rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in
che fascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, quest'anno
(provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale
dovuto per H pensioni di importo superiore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 percento 02 I
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ Alle fasce di pensione oltre 7.012,32 euro e fino a 10.017,60 euro si applicherà il
prelievo del 6 per cento; per quelle oltre 10.017,60 euro efino a 15.026,40 euro il contributo sale all2 per cento;
gliimporti superiori sono gravati da un prelievo del 18 per cento 014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in
euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE
L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi
"margini" delle fasce.In ba cioè 1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La sec
Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno
prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori
lordi in euro Trattamenti a confronto Fonte-elaborazione Sole2A Ore Gli adeguamenti 011 LEFASCE L'applicazione
del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle
fasce.In basea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione cambia in
relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in che fascia si colloca l'assegno percepito. • La
prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, cioè 1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello
0,300 per cento • La seconda fascia va da oltre 1.502,64 a 2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello 0,285 per cento
• La terza fascia va da oltre 2.003,52 euro fino a 2.504,40 euro, a cui sarà applicato un tasso dello 0,225% > La quarta
fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 euro, con un tasso dello 0,150 percento > La sesta fascia include le
pensioni di importo superiore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 percento 02 I CONTRIBUTO DI
SOLIDARIETÀ Alle fasce di pensione oltre 7.012,32 euro e fino a 10.017,60 euro si applicherà il prelievo del 6 per
cento; per quelle oltre 10.017,60 euro efino a 15.026,40 euro il contributo sale all2 per cento; gliimporti superiori sono
gravati da un prelievo del 18 per cento nda fascia va da oltre 1.502,64 a 2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello
0,285 per cento • La terza fascia va da oltre 2.003,52 euro fino a 2.504,40 euro, a cui sarà applicato un tasso dello
0,225% > La quarta fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 euro, con un tasso dello 0,150 percento > La sesta
fascia include le ea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione
cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in che fascia si colloca l'assegno
percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, quest'anno (provvisorio 2014) e relativo
importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H pensioni di importo
superiore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 percento 02 I CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ Alle
fasce di pensione oltre 7.012,32 euro e fino a 10.017,60 euro si applicherà il prelievo del 6 per cento; per quelle oltre
10.017,60 euro efino a 15.026,40 euro il contributo sale all2 per cento; gliimporti superiori sono gravati da un prelievo
del 18 per cento 014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di
importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di
rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In ba cioè 1.502,64 eu ro e nel
2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La sec Esempi di importi mens
superiore ad almeno 14 volte il
minimo. Un provvedimento
analogo è già stato bocciato dai
giudici. Infine entro fine mese,
infine, dovrebbe essere
pubblicato il decreto ministeriale
che adegua all'aspettativa di vita i
requisiti minimi per accedere alla
pensione che si applicheranno nel
triennio 2016-2018. Inutile farsi
illusioni: per legge
l'aggiornamento non può essere
negativo, ben che vada i requisiti
non saranno incrementati.
©
RIPRODUZIONERISERVATA
NELLA LEGGE DI STABILITA
U n tetto agli assegni se si ha il
sistema misto Niente penalizzazioni
per i «contributivi» con meno di 62
anni
Pag.
11
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Sabato
13/12/2014
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A MIX ZA TizianoTreu Commissario straordinario Inps «Gli 80 euro? L'anno
prossimo anche ai pensionati»
di Giovanni Minoli Tiziano
Treu, vicentino, sposato con 2
figli, docente universitario,
politico, deputato e senatore,
più volte ministro. Amico di
Marco Biagi la cui legge,
secondo Pietro Ichino, è lo
sviluppo della riforma Treu
del 1997. È stato nel partito di
Dini di cui è stato ministro.
Poi passato al Pd, entra nel
governo Prodi dal '95 al '98.
Dal 1° ottobre 2014 è
commissario dell'Inps.
Professor Treu, ministro di
Prodi e poi commissario unico
dell'Inps, cos'èpiù difficile
Commissario all'Inps. Perché
Perché l'Inps è una grande
macchina complicata che
eroga 20 milioni di pensioni e
dobbiamo essere precisi e
puntuali D governo aveva
promesso di varare subito
dopo l'abbandono
Cisarannoirisparmidicuiparlava il
governo Monti Ci sono già stati, sono
almeno due anni che tira la cinghia
l'Inps, come è stato richiesto, tutti
evidenziati dai risparmi fatti e ne
faremo anche l'anno prossimo. C'è un
esodo di personale purtroppo, saranno
1.000-1.500, ma non abbiamoancora i
conti definiti.
Venderete
partedelvostropatrimonio
immobiliare per far quadrare i
con t i
Ilpatrimoniovavendutoperché noi
non siamo esperti digestione di
abitazioni. Quando si parla di
pensioni, il governoondeggia.
C'è il pericolo reale di
svalutazione delle pensioni Che
il governo ondeggi è vero,
abbiamo avute troppe cosiddette
riforme delle pensioni, però
quella attualeiocredochesia,
almenonella grandi linee, stabile.
Bisogna ammorbidirla un po' per
le persone che sono vicine alla
soglia... per esempio adesso si è
di Mastrapasqua una nuova
fatta l'opzione donna, per chi ha
governance. Non è ancora
motivi di andare via un po'
capitato perché Questo
prima, bisogna fare una specie di
bisognerebbe domandarlo al
governo e al parlamento. Quando uscita facile negli ultimi due, tre
anni. Ma gli 80 euro di Renzi
capiterà Mi auguro che capiti
non era giustodarli anche ai
subito perché l'Inps è stato in
pensionati Giusto, credo che sia
questi anni sballottato tra
l'obiettivo dell'anno prossimo. La
commissari temporanei, adesso
leader della Cisl, Anna Maria
bisogna dare una stabilità.
Furlan, ha detto che la legge
Checaratteristìchedeveavere
Fornero è la peggiore nella storia
questastabilità Deve essere un
del Paese. Ha ragione
governo collegiale fatto da
tecnici esperti. Intanto per ora
l'uomo solo al comandoèlei.Ha
La legge Fornero ha messo un
paura pericontìdell'Inps Intanto
obiettivo giusto di alzare l'età.
io spero presto di essere in un
L'ha fatto in modo troppo
collegio di amministratori seri.
drastico, per questobisogna
Non ho paura per i conti
ammorbidirla.
dell'Inps, ho paura per i conti
L'anticipodelTfrinbustapaga è
dell'economiaitaliana.Sel'
una buona idea Io ho sempre
economiaitaliana si riprende
detto che è come avere l'uovo
l'Inps sta bene. Lei ha detto "i
oggi senza la gallina domani. Se
diritti acquisiti non esistono". È
è una cosa temporanea si può
un bruttissimo
reggere, altrimenti è pericoloso.
La proposta di tassare le
pensioni più alte per sostenere
segnale per tutti E una frase
altre formediwelfare la convince
polemica, perché fino ad
Noi abbiamo tante pensioni
adesso si è pensato che una
miserabili e ancora troppe
volta che c'era scritto
pensioni d'oro. E giusto che
"diritto", fosse acquisito
queste seconde contribuiscano.
qualunque cosa succede. In
Maèverocheinltaliapiùomeno ci
realtà no. I diritti si devono
sono 22 milioni di contribuenti e
mantenere, devono essere
21 milioni di pensioni da pagare
sostenibili, adesso che il
E vero, perché noi abbiamo 22
mondo è più complicato. Col milioni di persone che lavorano,
piano 2014-2016 dovrebbero troppo poche. Noi abbiamo
concludersi le incorporazioni poche persone che lavorano. I
di Inpdap e Enpals. Sarà così Paesi
Sì, devono concludersi, noi
abbiamo questo obiettivo.
Previdenza
MIX-24 Dal lunedì al venerdì dalle 9
alle 11 II programma condotto da
Giovanni Minoli con le interviste ai
protagonisti dell'attualità,
dell'economia, della società e della
cultura. Ieri il faccia a faccia con
Tiziano Treu, dal 1° ottobre scorso
Commissario straordinario dell'Inps.
occupazione, questo è il guaio,
non le pensioni.
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Se il voucher raddoppia ma l'importo è incerto IL
«BONUS ASILO» PER LE NEOMAMME Dopo
una manutenzione durata diciassette mesi, con
l'obiettivo di renderlo più ricco e più facile da
chiedere, ritorna il voucher a favore delle neo
mamme per pagare l'asilo o la baby sitter nel 2014 e
nel 2015. Lasciando invariato il budget annuale di
20 milioni di euro, che è risultato sottoutilizato
nella prima edizione, quella
del2Oi3,sièdecisodiraddoppiarel'importodel
voucher. Però l'importo di 600 euro mensili non è
certo. Se arriveranno molte domande potrà essere
ridotto, per accontentare tutti. Ma per decidere se
iscrivere il figlio a questo o a quell'asilo o per
quante ore beneficiare dell'aiuto di una baby
sittersidovrebberoaveredellecertezze.Inoltre.labozza
del decreto ministeriale, che modifica alcune
caratteristiche del bonus, era già definita la scorsa
estate. Poi è iniziato un lungo percorso che si è
concluso solo due giorni fa con la pubblicazione del
provvedimento sulla Gazzetta ufficiale. Peccato
però che lo stesso decreto preveda che le domande
vanno inviate entro fine anno. Tenuto conto che a
San Silvestro mancano 18 giorni, ci sono buone
probabilità che anchequest'anno i 20 milioni
rimangano largamente inutilizzati.
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Domande entro fine anno
per il voucher asili nido
MatteoPrioschi v ' Corsa contro il tempo per usufruire della nuova versione del voucher asili nido e baby sitter.
L'Inps sta infatti lavorando a ritmo serrato con l'obiettivo di mettere online la procedura entro i primi giorni
della settimana prossima. Però le mamme interessate dovranno presentare la domanda relativa al 2014 entro la
fine di questo mese. Il voucher per pagare l'asilo nido o la baby sitter è stato introdotto in via sperimentale per
il triennio 2013-15 dalla "riforma Fornero" (legge 92/2012), con un budget di 20 milioni di euro all'anno. Le
mamme che si trovavano negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio o con parto previsto nei quattro
mesi successivi potevano chiedere di beneficiare di un contributo di 300 euro al mese per un massimo di tre
mesi con cui pagare l'asilo o la baby sitter. Il bando 2013 si concluse con scarso successo: a fronte degli 11.111
bonus potenzialmente finanziabili con i 20 milioni, furono "premiate" 3.783 mamme che per utilizzare
l'incentivo potevano scegliere tra meno di 2mila asili a fronte degli oltre ymila esistenti in Italia. A fronte di
questo risultato, il governo ha lavorato per modificare alcune caratteristiche, ma la messa a punto del relativo
decreto ministeriale si è conclusa solo due giorni fa, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Nella nuova
versione cresce l'importo del voucher: da 300 euro sale fino a 600 euro al mese, sempre per un semestre.
Inoltre lo potranno utilizzare anche le dipendenti del settore pubblico, prima escluse, e la domanda potrà essere
presentata sempre, purché entro la fine dell'anno. E qui si pone il primo problema: dato che siamo al 13 di
settembre, per il 2014 i giorni disponibili sono Le caratteristiche 011 CHI LO PUÒ CHIEDERE Madri
dipendenti del settore pubblico, privatooiscrittealla gestione separata Inps che si trovano negli undici mesi
seguenti il congedo di maternità obbligatorio 02IACHECOSASERVE Pagare la baby sitter o l'asilo nido
presente in un apposito elenco pu bblicato su I sito dell'Inps. Per ogni mese di vouchersi rinuncia a un mese di
congedo parentale 031 IMPORTO Fino a 600 euro al mese per un semestre. L'importo può essere ridotto in
base al numero di domande presentate 041 MODALITÀDIRICHIESTA Esclusivamente online tramite il sito
internet dell'Inps, usandoli codice personale Pin. La domanda va inviata entro la fine dell'anno di riferimento
(201462015) pochi. Dopo la pubblicazione del decreto ministeriale l'Inps ha iniziato ad aggiornare la
procedura informatica che le mamme devono usare collegandosi al sito internet dell'istituto di previdenza
(utilizzando il codice personale Pin), ma molto probabilmente non sarà pronta prima di martedì, salvo
imprevisti. Inoltre è vero che la classifica per l'assegnazione del voucher sarà basata sull'ordine di
presentazione delle domande, ma si dovrà comunque comunicare l'Isee perché questo indicatore potrebbe
rientrare in gioco. Infatti l'articolo 3 del decreto ministeriale stabilisce che, se a fronte del flusso di domande si
prevede di sfondare il budget di 20 milioni annui, «con successivo decreto direttoriale» potrà essere stabilito di
erogare il voucher solo a chi rispetta un determinato valore dell'Isee e/o ridurre l'importo di 600 euro. Altro
elemento critico è costituito dal fatto che le mamme che vogliono usare il voucher per pagare l'asilo possono
farlo scegliendo esclusivamente le strutture presenti in un apposito elenco pubblicato sul sito dell'Inps. Ebbene,
solo tre giorni fa sono state fornite le istruzioni per iscriversi. Si corre quindi il pericolo che entro fine anno ci
siano poche strutture convenzionate. Nessun problema da questo punto di vista se invece si utilizza il
contributo per pagare la baby sitter. ©RIPRODUZIONERISERVATA
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Verso il decreto. Si tratta sul «costo» dei
licenziamenti Jobs Act, tra i nodi l'indennizzo
minimo
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Davide Colombo Claudio Tucci ROMA Nessuna marcia indietrosulla
sostituzione della tutela reale con indennizzi monetari crescenti in caso
di licenziamento illegittimo per motivo economico od organizzativo
(qui si punta a far rientrare anche lo scarso rendimento). Ma per i nuovi
contrattia tutelecrescenti-chedali°gennaiopotranno beneficiare della
decontribuzione triennale prevista inStabuità-uGovernosta pensando di
introdurre un « indennizzo minimo» da corrispondere al lavoratoree
chescatterebbe subito, appena superato il periododi prova semestrale.
La questione è delicata ed è stata affrontata nel corso dell'ultima
riunione tra i tecnici di palazzo Ghigi e ministero del Lavoro impegnati
nella definizione del Digs con la nuova normativa sul contratto a tutele
crescenti che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri il 22
dicembre. Fino a ieri non è stata trovata un'intesa. Tra le ipotesi allo
studio c'è quella di fissare l'indennizzo minimo a 6 mensilità (un limite
però piuttosto elevato, che di fatto scoraggerebbe l'impresa a utilizzare
il contratto a tutele crescenti). Ma sul tavolo c'è anche l'idea di portare a
unannoi]periododiprova, rispetto ai canonici sei mesi, e fissare
l'indennizzo minimo a due mensilità. Oggi non esiste un vero e proprio
indennizzo minimo: nel casodilicenziamentoeconomico illegittimo
l'indennità che può ottenere il lavoratore oscilla dalle 12 alle 24mensi]
ità. In Europa la Germania, le regioniolandesidei Paesi Bassi e il Regno
Unito prevedono indennizzi minimi non molto onerosi per le imprese.
«La questione dell'indennizzo minimo è la più importante dell'intera
riforma - ha detto Pietro Ichino (Se) - perché il problema cruciale per
l'assunzione a tempo indeterminato è costituito dall'alto livello di
incertezza che caratterizza il primo periodo del rapporto». E quindi
l'indennizzo mi-IMAGOECONOMICA Senatore. Pietro Ichino (Se) LA
RICOLLOCAZIONE Emendamento Ichino alla Stabilità per ridurre
al4% l'Iva sui voucher regionali alle agenzie accreditate per
('outplacement rumo «va tenuto basso anche per incoraggiare
l'occupazione stabile», ha aggiunto il giuslavorista Arturo Maresca
(Sapienza). « Lavoriamoperunasoluzionecondivisa. L'approccio è
costruttivo», ha spiegato il sottosegretario, Teresa Bellanova. Intanto il
senatore Ichino ha presentato un emendamento alla Stabilità per ridurre
al 4% l'Iva sui voucher regionali che verranno riconosciuti alle agenzie
di outplacement accreditate (si veda l'articolo pubblicato sul sito
www.i]Sole24Ore.com)incasodi ricollocazione di disoccupati. La
proposta sarebbe stata fatta propria dal Governo: inuovicontratti a tutele
crescenti, dopo due anni, fanno scattare il diritto all'opzione da parte del
lavoratore a un contratto di ricollocazione. Il valore del voucher sarà
commisurato al livello di "occupabilità" del lavoratore, stabilità dai
Centri per l'impiego. Si tratta dunque di uno sgravio che, seapprovato,
potrebbe aiutare la sperimentazione in quelle regioni che hanno già
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«Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai pensionati»
Perché Perché l'Inps è una grande macchina complicata che eroga 20 milioni di pensioni e dobbiamo essere precisi e puntuali II
governo aveva promesso di varare subito dopo l'abbandono di Mastrapasqua una nuova governance. Non è ancora capitato perché
Questo bisognerebbe domandarlo al governo e al parlamento. Quando capiterà Mi auguro che capiti subito perché l'Inps è stato in
questi anni sballottato tra commissari temporanei, adesso bisogna dare una stabilità. AUDIO Faccia a Faccia con Tiziano Tren
Tiziano Treu, vicentino, sposato con 2 figli, docente universitario, politico, deputato e senatore, più volte ministro. Amico di
Marco Biagi la cui legge, secondo Pietro Ichino, è lo sviluppo della riforma Treu del 1997. È stato nel partito di Dini di cui è stato
ministro. Poi passato al Pd, entra nel governo Prodi dal '95 al '98. Dal 1° ottobre 2014 è commissario dell'Inps ( Ascolta l'intervista
a Mix24Ì. Professor Treu, ministro di Prodi e poi commissario unico dell'Inps, cos'è più difficile Commissario all'Inps. Che
caratteristiche deve avere questa stabilità Deve essere un governo collegiale fatto da tecnici esperti. Intanto per ora l'uomo solo al
comando è lei. Ha paura per i conti dell'Inps Intanto io spero presto di essere in un collegio di amministratori seri. Non ho paura
per i conti dell'Inps, ho paura per i conti dell'economia italiana. Se l'economia italiana si riprende l'Inps sta bene. Lei ha detto "i
diritti acquisiti non esistono". È un bruttissimo segnale per tutti È una frase polemica, perché fino ad adesso si è pensato che una
volta che c'era scritto
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di Giovanni Mmoh13 dicembre 2014
«Gli 80 eurer* L'anno prossimo anche ai pensionati» - II Sole 24 ORE "diritto", fosse acquisito qualunque cosa succede. In realtà no. I diritti si devono mantenere, devono
essere sostenibili, adesso che il mondo è più complicato. Col piano 2014-2016 dovrebbero concludersi le incorporazioni di Inpdap e Enpals. Sarà così Sì, devono concludersi,
noi abbiamo questo obiettivo.
Ci saranno i risparmi di cui parlava il governo Monti Ci sono già stati, sono almeno due anni che tira la cinghia l'Inps, come è
stato richiesto, tutti evidenziati dai risparmi fatti e ne faremo anche l'anno prossimo. C'è un esodo di
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personale purtroppo, saranno 1.000-1.500, ma non abbiamo ancora i conti definiti. Venderete parte del vostro patrimonio
immobiliare per far quadrare i conti Il patrimonio va venduto perché noi non siamo esperti di gestione di abitazioni. Quando si
parla di pensioni, il governo ondeggia. C'è il pericolo reale di svalutazione delle pensioni Che il governo ondeggi è vero, abbiamo
avute troppe cosiddette riforme delle pensioni, però quella attuale io credo che sia, almeno nella grandi linee, stabile. Bisogna
ammorbidirla un po' per le persone che sono vicine alla soglia... per esempio adesso si è fatta l'opzione donna, per chi ha motivi di
andare via un po' prima, bisogna fare una specie di uscita facile negli ultimi due, tre anni. Ma gli 80 euro di Renzi non era giusto
darli anche ai pensionati Giusto, credo che sia l'obiettivo dell'anno prossimo. La leader della Cisl, Anna Maria Furlan, ha detto che
la legge Fornero è la peggiore nella storia del Paese. Ha ragione La legge Fornero ha messo un obiettivo giusto di alzare l'età. L'ha
fatto in modo troppo drastico, per questo bisogna ammorbidirla. L'anticipo del Tfr in busta paga è una buona idea Io ho sempre
detto che è come avere l'uovo oggi senza la gallina domani. Se è una cosa temporanea si può reggere, altrimenti è pericoloso. La
proposta di tassare le pensioni più alte per sostenere altre forme di welfare la convince Noi abbiamo tante pensioni miserabili e
ancora troppe pensioni d'oro. È giusto che queste seconde contribuiscano. Ma è vero che in Italia più o meno ci sono 22 milioni di
contribuenti e 21 milioni di pensioni da pagare È vero, perché noi abbiamo 22 milioni di persone che lavorano, troppo poche. Noi
abbiamo poche persone che lavorano. I Paesi avanzati hanno quasi il doppio di tasso di occupazione, questo è il guaio, non le
pensioni.
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Aggiornato il coefficiente di
rivalutazione per il Tfr di Nevio Bianchi
e Pierpaolo Perrone 13 dicembre 2014
A novembre il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre
2013 è pari a 1,375000. L'articolo 2120 del codice civile stabilisce che alla fine di ogni anno la quota di Tfr
accantonata deve essere rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si
parte dall'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati diffuso ogni mese dall'Istat, nel nostro
caso quello "senza tabacchi lavorati". In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre
dell'anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza, a cui si
aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 (che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il
coefficiente di rivalutazione per il calcolo del Tfr.
L'indice Istat per novembre è pari a 107,0. A partire dai dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell'indice
nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati è il 2O1O (la base precedente era 1995 = 100).
La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2013, su cui si calcola il 75%, è o. Pertanto il 75% è o. A novembre
il tasso fisso è pari a 1,375. Sommando quindi il 75% (o) e il tasso fisso (1,375) si ottiene il coefficiente di
rivalutazione 1,375, ovvero l'aumento per il solo tasso fisso, poiché l'indice Istat è inferiore a dicembre 2013. In caso
di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull'intero importo accantonato fino
al periodo di paga in cui l'erogazione viene effettuata. Per il resto dell'anno l'aumento si applica, invece, solo sulla
quota al netto dell'anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro.
Non è soggetta a rivalutazione la quota di trattamento di fine rapporto versata dai lavoratori ai Fondi di previdenza
complementare. Deve, invece, essere rivalutata a cura del datore di lavoro la quota di Tfr maturata dal lavoratore
dipendente di una azienda con almeno 50 dipendenti che non ha aderito alla previdenza complementare. Come
stabilito dal comma 755 dell'articolo i della legge finanziaria 2007, il trattamento di fine rapporto maturato dai suddetti
lavoratori a decorrere dal 1° gennaio 2007 deve essere trasferito al Fondo di tesoreria presso l'Inps. Tuttavia, anche se
il datore di lavoro non ha più la disponibilità finanziaria delle somme maturate dal lavoratore, dovrà ugualmente
gestirle dal punto di vista contabile, compresa la rivalutazione delle quote.
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Dall'i gennaio 2001 la rivalutazione del Tfr è soggetta ad una imposta sostitutiva pari all'i! per cento. Normalmente
l'imposta sostitutiva si calcola e si detrae dal Tfr al termine del periodo di imposta. Il versamento deve essere
effettuato a titolo di acconto (calcolandolo in misura pari al 90% della rivalutazione maturata nell'anno precedente)
entro il 16 dicembre dell'anno di riferimento, tramite modello F24, con il codice tributo 1712, e a titolo di saldo entro
il 16 febbraio, sempre con modello F24, con il codice tributo 1713 dell'anno successivo. Si versa entro la stessa data
del 16 febbraio anche l'imposta sostitutiva trattenuta precedentemente, in occasione della cessazione del rapporto di
lavoro durante l'anno.
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