Rassegna Stampa Lunedì 15 Dicembre 2014 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 21 Previdenza - Casse vincolate ai diritti acquisiti (De 1 Cesari Maria Carla) Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 22 Liquidazioni - Coefficiente di rivalutazione per il Tfr a quota 1,375 (Bianchi Nevio;Perrone Pierpaol) 2 Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 24 Cassazione e pensioni - Dovere di solidarietà e diritti acquisiti 4 Italia Oggi 13/12/2014 30 La crisi non abita in casa degli agrotecnici 5 Italia Oggi 13/12/2014 30 Le pensioni sono intoccabili (Cerioli Daniele) 6 PLUS 24 - supp. Il Sole 24 Ore 13/12/2014 1 Mencattibi (Generali): «Valore Futuro, raccolto un miliardo nel 2014» (Pezzatti Federica) 7 2. Previdenza Sole 24 Ore (Il) 15/12/2014 35 Salve le collaborazioni ai pensionati (Monea 9 Pasquale) Sole 24 Ore (Il) 14/12/2014 1 Pensioni, rivalutazioni con taglio (Prioschi 10 Matteo;Venanzi Fabio) Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 5 Tiziano Treu (Commissario straordinario Inps): «Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai pensionati» (Minoli Giovanni) 12 Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 24 Il «bonus asilo» per le neomamme - Se il voucher raddoppia ma l'importo è incerto 13 Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 22 Welfare - Domande entro fine anno per il voucher asili nido (Prioschi Matteo) 14 Sole 24 Ore (Il) 13/12/2014 5 Verso il decreto - Jobs Act, tra i nodi l'indennizzo minimo (Tucci Claudio;Colombo Davide) 15 Sole 24 Ore.it (Il) 13/12/2014 1 «Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai pensionati» 16 Sole 24 Ore.it (Il) 13/12/2014 1 Aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il Tfr 18 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 21 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress CASSA DOTTORI COMMERCIALISTI La Cassazione «raddoppia» Maria Carla De Cesari » pagina 23 Maria Carla De Cesari » pagina 23 Previdenza. La Cassazione, per la seconda volta in due giorni, nega il contributo di solidarietà su pensioni in essere Welfare. L'importo mensile cresce fino a 600 euro LAVORO Casse vincolate ai diritti acquisiti II taglio dell'assegno non può passare da un atto amministrativo Maria Carla De Cesari vi diritti acquisiti non si toccano ; le Casse private non possono imporre un contributo di solidarietà, che taglia le pensioni, con un atto amministrativo che non ha forza di legge. Così la Cassazione con le sentenze 26102/14 (si veda «II Sole 24 Ore» di ieri») e 26229/14, depositata ieri. «C'è un cartello di soggetti premiatissimi, per i quali i diritti acquisiti non si toccano a nessun costo, ma il giorno in cui finiraranno i soldi finiranno i diritti acquisiti», commenta Renzo Guffanti, presidente della Cassa dottori commercialisti, che ha introdotto il contributo di solidarietà per il periodo 2008/2013. Per Guffanti il contributo di solidarietà, al di là del gettito, è un intervento volto a assicurare equità intergenerazionale: « coloro che prendono la pensione, magari da molti anni, devono in qualche modo contribuire rispetto a quanti, con il sistema contributivo, verseranno molti più contributi e avranno pensioni molto piùbasse», sottolinea il presidente di Cassa dottori. Il contributo di solidarietà afferma Guffanti - è stato disciplinato dopo le modifiche all'articolo 3, comma 12 della legge 335/1995> cne consente alle Casse di adottare «tutti i provvedimenti necessari all'equilibrio del bilancio, tenuto conto anche del principio del pro rata. Quest'ultimo non vincola in maniera rigida le Casse , ma i criteri di equità tra le generazioni costituiscono un Fondi pensione fondamento dell'azione degli enti può disporre in senso sfavorevole anche quanto, maturato il diritto, privati. Il fine è quello di siano in corso il pagamneto dei preservare l'equilibrio finanziario singoli ratei». In ogni caso, di lungo periodo». Guffanti occorre non oltrepassare sottolinea poi come ci siano illimitedella «ragionevolezza» e situazioni diverse: nei casi «l'affidamento dell'assicurato in esaminati dalla Cassazione si una consistenza della pensione tratta di pensioni in pagamento proporzionale ai contributi da molto tempo, anche dagli anni versati». Per Anna Campila, Novanta. La Cassazione, con avvocato che ha patrocinato i pensionati contro la Cassa, è sentenze fotocopia per otto acclarato che «il contributo di pensionati entro il 31 dicembre solidarietà non rientra 2003 ( prima dell'entrata in strutturalmente nella autonomia vigore della riforma del sublegislativa concessa alle Casse contributivo), ha stabilito che il diritti acquisiti non si toccano. Il professionali, ma è una principio del pro rata garantisce prestazione patrimoniale, come ha stabilito la Corte costituzionale, agli iscritti, in presenza di una che può essere imposta solo con riforma restrittiva sul calcolo L'ordinanza 22/03 na delle prestazioni, la salvaguardia legge». ripreso la sentenza 178/00. di quanto accumulato fino ad ©RIPRODUZIONERISERVATA Casse, stop al prelievo dì solidarietà L'anticipazione Le sentenze Sul Sole 24 Ore di ieri è stata commentata la sentenza 26102 che ha escluso, per le Casse, la possibilità di imporre un contributo di solidarietà sulle pensioni. L'orientamento è stato ribadito nella sentenza -fotocopia 26229 allora; a mag- gior ragione- secondo la Suprema corte - non possono essere ridotte ( « incise» ) le pensioni in essere. La Corte ribadisce quanto ha già affermato nel 2009 (sentenza 25029) e ancora «Una volta maturato il diritto alla pensione d'anzianità, l'ente previdenzialedebitore non può con atto unilaterale, regolamentare o negoziale, ridurne l'importo, tanto meno adducendo generiche ragioni finanziarie, poiché ciòlederebbe l'affidamento del pensionato, tutelato dal capoverso dell'articolo 3 della Costituzione, nella consistenza economica del proprio diritto soggettivo». L'unica strada afferma la Corte nella sentenza 26229 di ieri è, eventualmente, una legge «la quale Pag. 1 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 22 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Liquidazioni. A novembre I coefficienti annuali e mensili Coefficiente di rivalutazione per il Tfr a quota 1,375 Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Nevio Bianchi Pierpaolo Perrone Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— v A novembre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2013 è pari a 1,375000. L'articolo 2120 del codice civile stabilisce che alla fine di ogni anno la quota di Tfr accantonata va rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati "senza tabacchi lavorati" diffuso dall'Istat. Si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell'anno precedente, e ilmeseincuisi effettua la rivalutazione, poi il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 (cne su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione per il calcolo del Tfr. L'indice Istat per novembre è pari a 107,0. A partire dai dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati è il 2010 (la base precedente era 1995=100). La Fondi pensione differenza in percentuale rispetto a dicembre 2013, su cui si calcola il 75%, è o. Pertanto il 75% è o. A novembre il tasso fisso è pari a 1,375. Sommando quindi il 75% (o) e il tasso fisso (1,375), si ottiene il coefficiente di rivalutazione 1,375, ovvero l'aumento per il solo tasso fisso, poiché l'indice Istat è inferiore a dicembre 2013. In caso di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applicasull'intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l'erogazione viene effettuata. Per il resto dell'anno l'aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell'anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro. Non è soggetta a rivalutazione la quota di trattamento di fine rapporto versata dai lavoratori ai Fondi di previdenza complementare. Deve invece essere rivalutata a cura del datore di lavoro la quota di Tfr maturata dal dipendente di una azienda con almeno5O dipendenti, che non ha aderito alla previdenza complementare. Pag. 2 Sabato 13/12/2014 22 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 11982 a titolo di ex indennità di anzianità Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 1982 • Da computare su quanto risultava accantonato al 31 n Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 11982 a titolo di ex indennità di anzianità 2013 • Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre 2012 a titolo di Tf r Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 11982 ZOIA • Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre 2013 a tìtolo di Tfr a titolo di ex indennità di anzianità 2013 • Da computare su quanto risultava accantona NOTE(l)Anno 1982: dicembre su maggio. Da 11983 a 12002: dicembre su dicembre. Pergli anni 2003 e200A, mese di competenza sul mese di dicembre dell'anno precedente. (2)11 coefficiente della colonna "H" consente di determina re solo l'importo della rivalutazione; quellodella colonna "L" consente di determinareil montante, cioè capitalee riva lutazione; ad esem pio, ipotizzandoun Tfr al31 dicembre 2002 di 516,46 euro, la riva lutazioneal 31 dicembre 2003 si ottiene calcolandoli 3,200252%; l'i nteroammontare (Tfr più rivalutazione si ottieneinvece moltiplica ndo516,A6 x 1,03200252 = 532,99 euro). (3)11 coefficiente progressivo si usa soprattutto per determinare la "quota eccedente" che, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Testo unico delleimposte sui redditi, deveessere scomputatodalTfr per determi nareilredditodi riferimento e, quindi, l'aliquota in base alla quale la quota imponibile del Tfr deve essere tassata. La "quota eccedente" è quella parte della vecchia indennità di anzianità maturata in quantoil contratto prevedeva di considerare come base di calcoloun importosuperiore a una mensilità. Ad esempio, un dirigente di azienda commerciale assuntoiU°gennaiol978 e cessatoil 31 dicembre 2003. Al 31 maggio 1982 l'indennità di anzianità è stata calcolata in base a una mensilità e mezza di servizio fi no al31dicembre 1980 ein basea una mensi lila finoal31maggiol982. Ipotizza ndouna retribuzione di 1.032,91eu rosi avrà 1.032,91 (una mensilità)x 4 anni + 5/12 = 4.562,04 e 516,46 (1/2 mensilità) x 3 anni (fi no al31dicembre 1980) = 1.549,37 per un tota le complessivo di 6.111,41 euro. La quota eccedente ècostituita da 1.549,37 che.in sede di tassazione delTfral31dicembre 2003 deveessere detratta dalTfr stesso soloai fi ni della determinazione del redditodiriferimentodopo averla rivalutata del205,624293 (colonna"!"). Per ottenereil montante si moltiplica per 3,05624293 (colonna "M"). (4)Nuova serie 1985 = 100. (5) Nuova serie 1989 = 100. (6)Èil nuovoindiceottenutodepurandoil mese di dicembre 1991 della voce "tabacchi lavorati"usciti dal paniere Istat dalfebbraio 1992. (7)Nuova serie 1992 = 100. (8)Nuova serie 1995=100. (9) Nuova serie2010 = 100. o al 31 Dicembre 2012 a titolo di Tf r Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre dell'anno precedente 11982 ZOIA • Da computare su quanto risultava accantonato al 31 Dicembre 2013 a tìtolo di Tfr a titolo di ex indennità di anzianità 2013 • Da computare su quanto risultava accantona NOTE(l)Anno 1982: dicembre su maggio. Da 11983 a 12002: dicembre su dicembre. Pergli anni 2003 e200A, mese di competenza sul mese di dicembre dell'anno precedente. (2)11 coefficiente della colonna "H" consente di determina re solo l'importo della rivalutazione; quellodella colonna "L" consente di determinareil montante, cioè capitalee riva lutazione; ad esem pio, ipotizzandoun Tfr al31 dicembre 2002 di 516,46 euro, la riva lutazioneal 31 dicembre 2003 si ottiene calcolandoli 3,200252%; l'i nteroammontare (Tfr più rivalutazione si ottieneinvece moltiplica ndo516,A6 x 1,03200252 = 532,99 euro). (3)11 coefficiente progressivo si usa soprattutto per determinare la "quota eccedente" che, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del Testo unico delleimposte sui redditi, deveessere scomputatodalTfr per determi nareilredditodi riferimento e, quindi, l'aliquota in base alla quale la quota imponibile del Tfr deve essere tassata. La "quota eccedente" è quella parte della vecchia indennità di anzianità maturata in quantoil contratto prevedeva di considerare come base di calcoloun importosuperiore a una mensilità. Ad esempio, un dirigente di azienda commerciale assuntoiU°gennaiol978 e cessatoil 31 dicembre 2003. Al 31 maggio 1982 l'indennità di anzianità è stata calcolata in base a una mensilità e mezza di servizio fi no al31dicembre 1980 ein basea una mensi lila finoal31maggiol982. Ipotizza ndouna retribuzione di 1.032,91eu rosi avrà 1.032,91 (una mensilità)x 4 anni + 5/12 = 4.562,04 e 516,46 (1/2 mensilità) x 3 anni (fi no al31dicembre 1980) = 1.549,37 per un tota le complessivo di 6.111,41 euro. La quota eccedente ècostituita da 1.549,37 che.in sede di tassazione delTfral31dicembre 2003 deveessere detratta dalTfr stesso soloai fi ni della determinazione del redditodiriferimentodopo averla rivalutata del205,624293 (colonna"!"). Per ottenereil montante si mo Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Fondi pensione Pag. 3 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Dovere di solidarietà e diritti acquisiti CASSAZIONE E PENSIONI La Corte di cassazione, in materia previdenziale, continua nella difesa dei diritti acquisiti. Il caso concreto è rappresentato dal contributo di solidarietà, imposto dalla Cassa dottori, sullepensioniper il periodo2OO9-2Oi3. LalineainterpretativadellaCorte-insintesisibasasulprincipiodiaffidamento: non si può ferire l'affidamento dei contribuenti o degli iscritti. Tanto meno la riduzione di quanto maturato può essere perseguita con un atto amministrativo. Se questo è il filogiuridico che si dipana attraverso la normativa sulle Casse e intorno alla loro autonomia, vale la pena difare una riflessione a un livello più generale, proprio a partire dall'autonomia. La privatizzazione prevista dalla legge 335/1995-significa la partecipazione ai destini di una comunità che si da regole e governance capaci di contemperare gli interessi di tutti, attivi da più o meno tempo e pensionati. Certoj] problema è stabilire i confini dell'autonomia e i poteri di autogoverno della comunità professionale. Le sentenze delle Cassazione di questi giorni mettono in evidenza, alla fine, proprio questo: gli iscritti alla Cassa sono disponibili ad accettarelaresponsabilitàdeH' autonomiaoritengonocheilorointeressi siano meglio tutelati dal sistema pubblico ©RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 4 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 30 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 La crisi non abita in casa degli agrotecnici Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress La crisi non abita in casa degli agrotecnici. All'indomani della pubblicazione del IV rapporto Adepp (l'Associazione delle Casse di previdenza dei professionisti) con il quale si è messo in evidenza «la preoccupante diminuzione del fatturato dei liberi professionisti, e in particolare di quelli dell'area tecnica» (si veda ItaliaOggi dell'11/12/20014), il Collegio nazionale di categoria esce allo scoperto per ricordare l'eccezione degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati i cui redditi (nell'anno preso in esame, il 2013) risultano aumentati di un rotondo +6,02%. «Il dato, in se eccezionale», fanno sapere dal Cn, «risalta ancor di più se messo a confronto con quello dei fatturati dichiarati dalle altre categorie tecniche: geometri (Cipag)-5,69%; ingegneri ed architetti (Inarcassa) -4,67%; agronomi e forestali e geologi (Epap) -1,00%; periti industriali (Eppi)* ,099%». Fondi pensione Pag. 5 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 30 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 DI DANIELE CERIOLI U Corte di cassazione ifforza ai professionili il principio dei « ditti acquisiti» in tema di pensioni. E lo fa ancora a danno della Cassa dottori commercialisti, ma il principio è ovvio si applica a ogni ente previdenziale privato e privatizzato. Con sentenza n. 26102 depositata giovedì, infatti, ha condannato la Cassa alla restituzione ai pensionati del contributo solidarietà applicato sulle pensioni dal 2009 al 2013 (dopo che la sentenza n. 25029/2009 aveva già costretto la stessa Cassa a rimborsare gli anni 2004/2008). Soprattutto stabilisce (chiarisce?) che la «autonomia» di questi enti previdenziali: a) consente manovre esclusivamente sul rapporto (attivo) con gli assicurati, ossia con i professionisti che pagano i legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007); Fart. 24, comma 24, del di n. 201/2011 convertit» dalla legge n. 214/2011 (riforma Fornero); Fart. 1, comma 488, della legge n. 147/2013 (Stabilità 2014). La novità dunque sta qua: la sentenza s'inserisce nel quadro normativo aggiornato, che aveva fatto immaginare il superamento delle censure giurisprudenziali. E invece non è così, almeno fino all'anno 2011. Fine dell'autonomia? La sentenza svuota di capacità contributi; b) esclude, invece, qualunque tipo d'intervento sul rapporto (passivo) con i pensionati, il cui diritto a una «certa» pensione, una volta acquisito, può essere limitato solo dalla legge. Solidarietà ko. La vicenda riguarda ancora il contributo di solidarietà che la Cassa commercialisti ha posto a carico dei pensionati, per riequilibrare i conti e non sovraccaricare di oneri i professionisti più giovani. Questione nota, perché già risolta una prima volta in Cassazione con la condanna della Cassa a rimborsare i contributi trattenuti sulle pensioni dal 2004 al 2008 e che, al fine proprio di salvaguardare la facoltà delle casse di intervenire sui pensionati, aveva spinto il legislatore a intervenire tre volte: con Fart. 1, comma 763, della giuridica la norma della Finanziaria 2007. Infatti, spiega che quella norma non intacca il regime di «autonomia» che la legge n. 335/1995 riconosce alle casse e che non è stato mai modificato. Un'autonomia, cioè, che: a) consente di intervenire sul rapporto con i professionisti che pagano i contributi, mediante: variazione aliquote contributive; riparametrazione coefficienti di rendimento; ogni altro criterio di calcolo della pensione; b) vieta qualunque tipo d'intervento sul rapporto con i pensionati, così da non consentire alle casse «di sottrarsi in parte all'adempimento, riducendo l'ammontare delle prestazioni attraverso l'imposizione di contributi di solidarietà». Deve dunque ritenersi esclusa qualunque possibili Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress La Corte di cassazione sui diritti acquisiti: semaforo rosso per la delibera di Cassa dottori Le pensioni sono intoccabili Bocciato, ancora una volta, il contributo di solidarietà Fondi pensione tà di limitare la le pensioni? No, per la Corte di cassazione. Tuttavia, è una possibilità azionabile esclusivamente «dalla legge», che può farlo anche se, maturato il diritto, la pensione sia già in pagamento. E fissa anche la misura limite di tale riduzione: la pensione deve risultare «proporzionale alla quantità dei contributi versati» (un contributo di solidarietà che, per legge, imponesse di ricalcolare la pensione con il criterio contributivo, insomma, potrebbe incontrare il favore della Cassazione). In conclusione, la Cassazione afferma che solo il legislatore del 2011, e non quello del 1995 e del 2006, ha autorizzato gli enti a ridurre unilateralmente la misura delle pensioni per le quali il diritto si era già maturato. Il precedente è tutto illegittimo. ———©Riproduzione riservata ——H Pag. 6 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 GESTIONI SEPARATE Primi dati 2014 positivi »Pezzatti pag16 ASSICURAZIONI INTERVISTA Andrea Mencattini capo del Vita di Generali Italia Federica Pezzata D II gruppo Generali sta razionalizzando le gestioni separate e probabilmente farà da apripista in un settore ancoramoltosegmentato.L'obiettivo è anche quello di realizzare economie di scalaallalucedellafusionedeiprincipali marchi storici in Generali Italia. Ne parla a «Plus24», Andrea Mencattini, il nuovo Chief Life & Employee Benefits Officer di Generali Italia che prima di assumere questo importante incarico era amministratore delegato e direttore generale di Alleanza Toro. Mencattini, la fusione delle Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Valore Futuro, raccolto un miliardo nel 2014 molte anime in Generali Italia come sta procedendo Siamo partiti a marzo con il roll out Auto e Vita e a oggi lo abbiamo quasi completato. A oggi tutte le 616 agenzie della rete di Generali, le 291 ex Ina Assitalia e le 597 agenzie delle reti ex ToroLloyd Italico-Augusta vendono le medesime soluzioni di Generali Italia; si tratta ovviamente di realtà dimensionali molto eterogenee. Siamo entrati nella fase clou con la razionalizzazione dell'offerta dei prodotti: adesempio, dalle 100 soluzioni Vita retail siamo passati 330. Nella riorganizzazione delle gestioni separate quali sono le tutele per gli assicurati Abbiamo avviato un'importante semplificazione: le gestioni separate da 25 sono ora soltanto sei (aperte alla vendita). I quattro fondi pensione aperti esistenti oggi sono diventati uno, e idem per i tre fondi interni previdenziali. La razionalizzazione delle gestioni separate è stata fatta anche in un'ottica di economie di scala. Le storiche gestioni ex Ina Assitalia Euroforte, Euroforte mercati, Nuova Moneta Forte e Ina 2000 sono state fuse Fondi pensione dentro Gesav,cheasuavoltaavevaassorbito nel 2013 Geval euro. Oggi Gesav ha un patrimonio di 34 miliardi di euro con un milione di clienti che hanno degli asset investiti in questa gestione separata. Allo stesso tempo si sono realizzate anche le fusioni delle gestioni previdenziali Previdenza Solida, EuroForte Previdenza e Rispav Previdenza in Gesav Global, la gestione dedicata ai piani individuali di previdenza. La fusione di queste gestioni ha seguito l'iter autorizzativo Ivass e Covip: abbiamo infatti inviato comunicazioni ai clienti che informavano del processo e anche dell'eventuale diritto di poter uscire senza penali. Tutto si è concluso il primo novembre con la fusione per incorporazione. Come state gestendo il portafoglio in questo scenario di bassi tassi? E quanto pesa sul fondo Gesav la componente dei titoli di stato Negli ultimi due anni a livello globaleèstataawiataunamanovradideriski ng sui portafogli, che ha portato a una maggiore diversificazione; la quota di titoli di Stato si è attestata intorno al 60%. Le scelte di gestione finanziaria per la compagnia Vita sono sempre legate alla struttura e alla du rata dei passivi, cioè degli impegni verso gli assicurati. La durata media dei nostri contratti supera i 13 anni e questo ci consente quindi di investire quote significative degli attivi con un orizzonte di lungo periodo. Quali rendimenti possiamo aspettarci dal vostro fondo Gesav che è un po' l'ammiraglia del settore delle gestioni separate Ingestione Gesavpubblicaunrendimento mensilmente: in questo modo è facile e trasparente per la clientela monitorare gli andamenti. Il rendimento del 2014 stimiamo sia nell'ordine del 3,9 per cento. Quali sono le sfide che vuole vincere in questa sua nuova funzione Portare a bordo tutte le reti e sviluppare i premi con un catalogo prodotti fecalizzato e adeguato alle esigenze della clientela: chiaramente la sfida è avere una diversificazione nell'offerta a favore della gestione del risparmio, allargando il peso delle unit linked tramite prodotti ibridi che compenetrino le due esigenze (rendimento e sicurezza). Inoltre proseguiremo a sviluppare la " protection". Oggi proponiamo un Pip con long term care e coperture con componenti morte invalidità e grandi malattie. Vi è grande esigenza nel nostro Paese di aumentare il livello di protezione delle famiglie. Se per Generali è importante sviluppare il ramo III, anche in un'ottica di minore assorbimento di capitale, non rischia di essere un po' pericoloso per i vostri assicurati puntare molto sulla finanza Oggi probabimente chi investe solo in gestioni separate perde delle opportunità. Per questo abbiamo studiato dei profili, per chi aderisce alla nostra multiramo Valore futuro, che uniscono gestione separata e unit idonei a fornire la protezione del capitale iniziale in un intervallo temporale predeterminato: più è lungo il periodo più è alta la componente di fondi. Gli agenti di consueto sono un po' restii a proporre finanza. Come è andata Valore Futuro, la vostra multiramo Valore futuro nel 2014 ha raccolto un miliardo di euro (un dato che si confronta con una raccolta di canale agenziale e dei produttori che per tutto il sistama è stato di 7 miliardi sul ramoledisoomilioni sul ramo III, ndr). ©RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 7 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 ranoancorail3%-4%lordo (sivedalatabella), un rendimento interessante soprattutto se si considera il basso profilo di rischio: il capitale versato al netto dei caricamenti è sempre garantito, ogni annovieneretrocessaunapartedelrendime ntosegnatodallagestìone(alnetto delle commissioni tra l'i % e il 2%). Talvolta c'èancoraunrendimento minimo garantito (oggi intorno all'i per cento). Bisogna considerare però i costi. Oltre al trattenuto annuo, vanno valutati anche i costi iniziali e le penali previste I rendimenti del 2014 FONTE Plus24 su dati e stime compagnie FONTE Plus24 su dati e stime compagnie D Saràancoratrail3, s%eil4% ilrendimento lordo delle gestioni separate del 2oi4.Sitrattadiunastìmachetìeneperò conto dell'andamento del principale fondo assicurativo del mercato: Gesav (34 miliardi di euro) che secondo le stime di gruppo dovrebbe rendere anche nel 2014 il 3,89% circa (contro il 4,02% del 2013). Conferme arrivano anche dai primidatidellegestìoniseparateancora attive (collegate cioè a prodotti in collocamento) che chiudono il loro esercizio tra settembre e ottobre. I risultati supe- Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress i PRIMI RISI I I AI I Le rivalutabili tengono ma bisogna sapere scegliere Fondi pensione Pag. 8 Lunedì 15/12/2014 Estratto da pag. NT35 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Incarichi. Le conseguenze operative della circolare 6/2014 della Funzione pubblica Salve le collaborazioni ai pensionati Pasquale Monea La circolare 6/2014 della Funzione pubblica sugli incarichi ai pensionati nella Pa recepisce un principio in parte già affermato dalla Corte dei Conti (deliberazione 23/2Oi4/Prev della sezione centrale del controllo sugli atti del Governo) e fa salve le collaborazioni coordinate e continuative nel novero delle attività affidabili a soggetti in quiescenza. La distinzione tra gli incarichi di collaborazione e quelli su consulenze studi e ricerche è stata affrontata sin dal 2005 e le Sezioni riunite in sede di controllo della pologie accennate non sembrano esaurire il novero degli incarichi esterni come già rilevato dalla Corte dei conti della Lombardia, con delibera 111/2011, sulla figura dell'«addetto stampaportavoce». Solitamente gli incarichi non inquadrabili tra studi, ricerche o consulenze vengono collocati nell'ambito di una quarta figura, denominata «collaborazioni autonome» per le quali, al netto della rigorosa dimostrazione dei presupposti previsti dall'articolo 7, comma 6, del Digs 165/2001, il divieto ai soggetti in quiescenza non pare trovare applicazione. Cortedeiconti,condeliberan.6/ Contr/O5, con un distinguo più volte ripreso dai commentatori: in particolare sono stati utilizzati i parametri previsti dal Dpr 338/ i994perdistingueregliincarichi di studio da quelli di ricerca (nel quale il prodotto consiste in uno scritto con gli esiti della ricerca) e infine dalle consulenze, quali richieste di pareri a esperti. Le collaborazioni sono invece quei contratti, occasionali o meno, che possono avere anche un contenuto diverso: occorre domandarsi se tutti gli incarichi professionali esterni rientrino in tali ambiti. In realtà, le tre ti Sulla questione del contenuto della prestazione, la stessa circolare richiama Pinterpretazione restrittiva della Corte dei conti (delibera Sccleg/23/2Oi4/ Prev)per laquale «l'articolo 6 del DI 90/2014 è da intendere nel senso che il divieto di conferire incarichi esterni a soggetti in quiescenza è circoscritto agli incarichi di studio e agli incarichi di consulenza, oltre che agli incarichi dirigenziali». Questo divieto, in quanto norma limitatrice, è da valutare alla stregua del criterio di stretta interpretazione enunciato dall'articolo 14 delle preleggi, che non consente inter- Previdenza Pag. 9 Estratto da pag. Domenica 14/12/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Pensioni: la rivalutazione si traduce in tagfio Matteo Prioschi, Fabio Venanzi <• pagina 5 Matteo Prioschi, Fabio Venanzi <• pagina 5 II meccanismo La diminuzione dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo Previdenza LE RENDITE PENSIONISTICHE II meccanismo La diminuzione dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo L'aggiustamento retroattivo Le somme versate in più dalTlnps nel 2014 dovranno essere recuperate il prossimo anno II meccanismo La diminuzione dell'importo è dovuta al passaggio dal tasso provvisorio al definitivo L'aggiustame Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Pensioni, rivalutazioni con taglio Solo 6,50 euro per chi ha la «minima» - Diminuiscono gli assegni oltre 3.000 euro PAGINAACURADI MatteoPrioschi Fabio Venanzi Nel 2015 le pensioni saranno rivalutate dello 0,3 per cento. Però una persona che oggi ha un assegno di i.ooo euro lordi, l'anno prossimo non incasserà 1.003 ma 1.002,01 euro, come se l'aumento fosse dello 0,2 per cento. Così il già basso tassodi rivalutazione fissato dall'Economia all'atto pratico sembrerà ancora più contenuto, ma le sorprese non sono finite qui. Il doppio tasso La spiegazione di quello che a prima vista può apparire un errore va cercata nel complesso meccanismo che regola l'adeguamento delle pensioni all'inflazione. Verso fine novembre di ogni anno il ministerodeH'Economia pubblica un decreto con il valore provvisorio per la rivalutazione degli assegni nell'anno successivo e quello definitivo per l'anno in corso. A fine 2013, quindi, è stata data indicazione di rivalutare le pensioni Lo scorso 20 novembre, invece, è stato comunicato il tasso definitivo, che è pari aH'i,i% e contestualmente è stato indicato quello provvisorio per il 2015 (lo 0,3%). Ebbene, il tasso dello 0,3% per l'anno prossimo non va applicato all'importo pagato finora sulla base dell'adeguamento provvisorio, ma sul valore definitivo, che è più basso, perché il tasso da utilizzare è dell'i,! invece dell'i,2 per cento. Così chi oggi incassa 1.000 euro lordi ogni mese, non deve applicare lo 0,3% a tale importo, ma ritornare indietro di un anno e calcolare quanto avrebbe dovuto prende un altro effetto spiacevole per i pensionati. Poiché nel 2014 il valore provvisorio dell'assegno è stato più generoso di quello definitivo, a inizio 2015 l'Inps prowederà a recuperare la differenza, pari allo 0,1 per cento. In altre parole, l'ipotetico assegno di i.ooo euro lordi pagato finora sarebbe dovuto essere di 999,01 euro. Quindi a gennaio si dovranno restituire 12,87 euro (perchési conta anche la tredicesima). Di conseguenza il nostro ipotetico pensionato l'anno prossimo percepirà 26,13 euro m P'u rispetto a oggi (da i.ooo a 1.002,01 euro), ma subirà un conguaglio negativo riferito al 2014 di 12,87 euro e quindi l'incremento annuale "netto" (cioè i soldi in più che effettivamente metterà intasca) saràdisoli 13,26 euro. Le modalità di recupero e gli importi esatti saranno comunicati dall'Inps nelle prossime settimane con una circolare. Doppio aggiustamento Ma quest'anno c'è anche un'altra particolarità da considerare, che riguarda chi incassa una pensione di importo compreso fra tre e quattro volte il minimo o superiore a sei volte il minimo. La legge di stabilità dell'anno scorso (la 147/13) ha introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazione, in nell'aliquota di indicizzazione (per esempio non si applica il 90% dell'i,2% ma il 95% dell'u per cento). In portafoglio II risultato di questi assestamenti è che l'aumento annuale delle pensioni, al netto del conguaglio, sarà risicato e per gli assegni più ricchi addirittura in negativo, come esemplificato nella tabella. Chi percepisce solo la pensione minima dovrà accontentarsi di 6,5 euro in più, e stiamo parlandosempre di importi lordi. Chi riceve tre volte il minimo (importo a cui si ha la massima rivalutazione) avrà 19,89 euro. Va un po' meglioachisicolloca nella fascia tra 3 64 volte il minimo (per esempio 1.600 euro), perché gli sarà riconosciuta l'indicizzazione al 95% invece del 90% applicata temporaneamente finora. Brutte notizie, infine, per chi percepisce oltre 3mila euro perché avrà un saldo finale negativo. © RIPRODUZIONE RISERVATA basealqualeiltassodi riferimento si applica in misura proporzionalmente inferiore con l'aumentare degli importi pensionistici. Queste modalità, già presenti nelle versioni non definitive del disegno di legge di stabilità, sono state modificate in occasione dell'approvazione definitiva della norma. In re. Poichénel 2013 incassava 988,14 euro, applicando il tasso particolare l'indicizzazione perlepensionifratreequattro volte il delPi,i% quest'anno avrebbe minimo è passata dal 90 al 95%, dovuto prendere 999,01 euro. L'aumento dello 0,3% si riferisce mentre per quelle sopra sei volte è scesa dal 50 al 40 per cento. a quest'ultimo valore e quindi L'Inps, però, per tutto l'anno ha l'anno prossimo il suo assegno fatto riferimento alla versione sarà di 1.002,01 euro. provvisoria della legge di stabilità Conguaglio negativo e quindi ha pagato importi che ora L'aggiustamento retroattivo degli devono essere rettificati sia nel importi stavolta comporta anche tasso di rivalutazione (dall'i,2 all'i,i °/o), sia Previdenza Pag. 10 Estratto da pag. Domenica 14/12/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress In arrivo. Decreto sull'aspettativa di vita Entro fine anno i nuovi requisiti per il ritiro dal 2016 Tetto agli assegni liquidati con il sistema misto retributivocontributivo post 2011 e annullamento della penalizzazione per chi va in pensione prima dei 62 anni se non percepisce più di 3.5Ooeuromensililordi. Sonoalcune delle novità previdenziali che potrebbero entrare in vigore l'anno prossimo quale effetto della legge di stabilità 2015. Per contenere la spesa degli assegni più elevati e al contempo contribuire all'equilibrio dei conti in favore dei redditi più bassi, nel disegno di legge di stabilità chesarà licenziato entro fine anno sono state previste alcune correzioni alla riforma Monti-Fornero del 2011. Quale effetto dell'applicazione del sistema contributivo ai versamenti effettuati dal 2O12, può accadere che i lavoratori soggetti al sistema retributive (chi aveva almeno 18 anni di contributi al 1995) maturino un assegno di importo superiore a quello determinato dal già generoso sistema retributive. La legge di stabilità prevede quindi che le anzianità contributive successive a dicembre 2O11 non possano determinare un importo superiore della pensione a quello determinato con l'applicazione del sistema retributive integrale. Un'altra modifica alla MontiFornero inserita nellabozza della legge di stabilità comporta invece l'eliminazione della penalizzazione per chi va in pensione, entro il 2017, con i requisiti contributivi (almeno4204ianni e sei mesi) ma con meno di 62 anni di età. La norma attualmente prevede un taglio della prestazione dell'1% per ognuno dei primi due anni di anticipo e del 2% per ognuno degli ulteriori anni. Però un emendamento presentato da alcuni senatori del Pd chiede che l'abbuono valga solo per gli assegni di importo inferiore a sette volte il minimo (3.506,16 euro). Sempre sul fronte delle penalizzazione per gli importi più elevati si attende la sentenza della Corte costituzionale sul contributo di solidarietà che taglia le pensioni di importo Previdenza Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Trattamenti a confronto Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In basea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in che fascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In ba cioè 1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La seconda fascia va da oltre 1.502,64 a 2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello 0,285 per cento • La terza fascia va da oltre 2.003,52 euro fino a 2.504,40 euro, a cui sarà applicato un tasso dello 0,225% > La quarta fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 euro, con un tasso dello 0,150 percento > La sesta fascia include le ea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in che fascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H pensioni di importo superiore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 percento 02 I CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ Alle fasce di pensione oltre 7.012,32 euro e fino a 10.017,60 euro si applicherà il prelievo del 6 per cento; per quelle oltre 10.017,60 euro efino a 15.026,40 euro il contributo sale all2 per cento; gliimporti superiori sono gravati da un prelievo del 18 per cento 014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In ba cioè 1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La sec Esempi di importi mensili di pensioni pagate quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H2014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Trattamenti a confronto Fonte-elaborazione Sole2A Ore Gli adeguamenti 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In basea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in che fascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, cioè 1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La seconda fascia va da oltre 1.502,64 a 2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello 0,285 per cento • La terza fascia va da oltre 2.003,52 euro fino a 2.504,40 euro, a cui sarà applicato un tasso dello 0,225% > La quarta fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 euro, con un tasso dello 0,150 percento > La sesta fascia include le pensioni di importo superiore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 percento 02 I CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ Alle fasce di pensione oltre 7.012,32 euro e fino a 10.017,60 euro si applicherà il prelievo del 6 per cento; per quelle oltre 10.017,60 euro efino a 15.026,40 euro il contributo sale all2 per cento; gliimporti superiori sono gravati da un prelievo del 18 per cento nda fascia va da oltre 1.502,64 a 2.003,52 euro e avrà una rivalutazione dello 0,285 per cento • La terza fascia va da oltre 2.003,52 euro fino a 2.504,40 euro, a cui sarà applicato un tasso dello 0,225% > La quarta fascia va da oltre 2.504,40 euro fino a 3.005,28 euro, con un tasso dello 0,150 percento > La sesta fascia include le ea quanto stabilito dalla legge 147/13, l'indicizzazione del tassodi rivalutazione della pensione cambia in relazione all'importo lordo della stessa. Quindi è importante sapere in che fascia si colloca l'assegno percepito. • La prima fascia comprende importi fino a 3 volte il minimo, quest'anno (provvisorio 2014) e relativo importo liquidato l'anno prossimo (provvisorio 2015), nonché conguaglio annuale dovuto per H pensioni di importo superiore a 3.005,28 euro, a cui si applica un tasso dello 0,135 percento 02 I CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ Alle fasce di pensione oltre 7.012,32 euro e fino a 10.017,60 euro si applicherà il prelievo del 6 per cento; per quelle oltre 10.017,60 euro efino a 15.026,40 euro il contributo sale all2 per cento; gliimporti superiori sono gravati da un prelievo del 18 per cento 014 e saldo tra aumento e conguaglio. Valori lordi in euro Fonte-elaborazione Sole2A Ore Esempi di importi mensili di Gli adeguamenti pensioni pagate 011 LEFASCE L'applicazione del valore definitivo del tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2014 determina anche i nuovi "margini" delle fasce.In ba cioè 1.502,64 eu ro e nel 2015 avrà una rivalutazione dello 0,300 per cento • La sec Esempi di importi mens superiore ad almeno 14 volte il minimo. Un provvedimento analogo è già stato bocciato dai giudici. Infine entro fine mese, infine, dovrebbe essere pubblicato il decreto ministeriale che adegua all'aspettativa di vita i requisiti minimi per accedere alla pensione che si applicheranno nel triennio 2016-2018. Inutile farsi illusioni: per legge l'aggiornamento non può essere negativo, ben che vada i requisiti non saranno incrementati. © RIPRODUZIONERISERVATA NELLA LEGGE DI STABILITA U n tetto agli assegni se si ha il sistema misto Niente penalizzazioni per i «contributivi» con meno di 62 anni Pag. 11 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 5 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress A MIX ZA TizianoTreu Commissario straordinario Inps «Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai pensionati» di Giovanni Minoli Tiziano Treu, vicentino, sposato con 2 figli, docente universitario, politico, deputato e senatore, più volte ministro. Amico di Marco Biagi la cui legge, secondo Pietro Ichino, è lo sviluppo della riforma Treu del 1997. È stato nel partito di Dini di cui è stato ministro. Poi passato al Pd, entra nel governo Prodi dal '95 al '98. Dal 1° ottobre 2014 è commissario dell'Inps. Professor Treu, ministro di Prodi e poi commissario unico dell'Inps, cos'èpiù difficile Commissario all'Inps. Perché Perché l'Inps è una grande macchina complicata che eroga 20 milioni di pensioni e dobbiamo essere precisi e puntuali D governo aveva promesso di varare subito dopo l'abbandono Cisarannoirisparmidicuiparlava il governo Monti Ci sono già stati, sono almeno due anni che tira la cinghia l'Inps, come è stato richiesto, tutti evidenziati dai risparmi fatti e ne faremo anche l'anno prossimo. C'è un esodo di personale purtroppo, saranno 1.000-1.500, ma non abbiamoancora i conti definiti. Venderete partedelvostropatrimonio immobiliare per far quadrare i con t i Ilpatrimoniovavendutoperché noi non siamo esperti digestione di abitazioni. Quando si parla di pensioni, il governoondeggia. C'è il pericolo reale di svalutazione delle pensioni Che il governo ondeggi è vero, abbiamo avute troppe cosiddette riforme delle pensioni, però quella attualeiocredochesia, almenonella grandi linee, stabile. Bisogna ammorbidirla un po' per le persone che sono vicine alla soglia... per esempio adesso si è di Mastrapasqua una nuova fatta l'opzione donna, per chi ha governance. Non è ancora motivi di andare via un po' capitato perché Questo prima, bisogna fare una specie di bisognerebbe domandarlo al governo e al parlamento. Quando uscita facile negli ultimi due, tre anni. Ma gli 80 euro di Renzi capiterà Mi auguro che capiti non era giustodarli anche ai subito perché l'Inps è stato in pensionati Giusto, credo che sia questi anni sballottato tra l'obiettivo dell'anno prossimo. La commissari temporanei, adesso leader della Cisl, Anna Maria bisogna dare una stabilità. Furlan, ha detto che la legge Checaratteristìchedeveavere Fornero è la peggiore nella storia questastabilità Deve essere un del Paese. Ha ragione governo collegiale fatto da tecnici esperti. Intanto per ora l'uomo solo al comandoèlei.Ha La legge Fornero ha messo un paura pericontìdell'Inps Intanto obiettivo giusto di alzare l'età. io spero presto di essere in un L'ha fatto in modo troppo collegio di amministratori seri. drastico, per questobisogna Non ho paura per i conti ammorbidirla. dell'Inps, ho paura per i conti L'anticipodelTfrinbustapaga è dell'economiaitaliana.Sel' una buona idea Io ho sempre economiaitaliana si riprende detto che è come avere l'uovo l'Inps sta bene. Lei ha detto "i oggi senza la gallina domani. Se diritti acquisiti non esistono". È è una cosa temporanea si può un bruttissimo reggere, altrimenti è pericoloso. La proposta di tassare le pensioni più alte per sostenere segnale per tutti E una frase altre formediwelfare la convince polemica, perché fino ad Noi abbiamo tante pensioni adesso si è pensato che una miserabili e ancora troppe volta che c'era scritto pensioni d'oro. E giusto che "diritto", fosse acquisito queste seconde contribuiscano. qualunque cosa succede. In Maèverocheinltaliapiùomeno ci realtà no. I diritti si devono sono 22 milioni di contribuenti e mantenere, devono essere 21 milioni di pensioni da pagare sostenibili, adesso che il E vero, perché noi abbiamo 22 mondo è più complicato. Col milioni di persone che lavorano, piano 2014-2016 dovrebbero troppo poche. Noi abbiamo concludersi le incorporazioni poche persone che lavorano. I di Inpdap e Enpals. Sarà così Paesi Sì, devono concludersi, noi abbiamo questo obiettivo. Previdenza MIX-24 Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 II programma condotto da Giovanni Minoli con le interviste ai protagonisti dell'attualità, dell'economia, della società e della cultura. Ieri il faccia a faccia con Tiziano Treu, dal 1° ottobre scorso Commissario straordinario dell'Inps. occupazione, questo è il guaio, non le pensioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA avanzatihannoquasiildoppioditassodi Pag. 12 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Se il voucher raddoppia ma l'importo è incerto IL «BONUS ASILO» PER LE NEOMAMME Dopo una manutenzione durata diciassette mesi, con l'obiettivo di renderlo più ricco e più facile da chiedere, ritorna il voucher a favore delle neo mamme per pagare l'asilo o la baby sitter nel 2014 e nel 2015. Lasciando invariato il budget annuale di 20 milioni di euro, che è risultato sottoutilizato nella prima edizione, quella del2Oi3,sièdecisodiraddoppiarel'importodel voucher. Però l'importo di 600 euro mensili non è certo. Se arriveranno molte domande potrà essere ridotto, per accontentare tutti. Ma per decidere se iscrivere il figlio a questo o a quell'asilo o per quante ore beneficiare dell'aiuto di una baby sittersidovrebberoaveredellecertezze.Inoltre.labozza del decreto ministeriale, che modifica alcune caratteristiche del bonus, era già definita la scorsa estate. Poi è iniziato un lungo percorso che si è concluso solo due giorni fa con la pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta ufficiale. Peccato però che lo stesso decreto preveda che le domande vanno inviate entro fine anno. Tenuto conto che a San Silvestro mancano 18 giorni, ci sono buone probabilità che anchequest'anno i 20 milioni rimangano largamente inutilizzati. Previdenza Pag. 13 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 22 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Domande entro fine anno per il voucher asili nido MatteoPrioschi v ' Corsa contro il tempo per usufruire della nuova versione del voucher asili nido e baby sitter. L'Inps sta infatti lavorando a ritmo serrato con l'obiettivo di mettere online la procedura entro i primi giorni della settimana prossima. Però le mamme interessate dovranno presentare la domanda relativa al 2014 entro la fine di questo mese. Il voucher per pagare l'asilo nido o la baby sitter è stato introdotto in via sperimentale per il triennio 2013-15 dalla "riforma Fornero" (legge 92/2012), con un budget di 20 milioni di euro all'anno. Le mamme che si trovavano negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio o con parto previsto nei quattro mesi successivi potevano chiedere di beneficiare di un contributo di 300 euro al mese per un massimo di tre mesi con cui pagare l'asilo o la baby sitter. Il bando 2013 si concluse con scarso successo: a fronte degli 11.111 bonus potenzialmente finanziabili con i 20 milioni, furono "premiate" 3.783 mamme che per utilizzare l'incentivo potevano scegliere tra meno di 2mila asili a fronte degli oltre ymila esistenti in Italia. A fronte di questo risultato, il governo ha lavorato per modificare alcune caratteristiche, ma la messa a punto del relativo decreto ministeriale si è conclusa solo due giorni fa, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Nella nuova versione cresce l'importo del voucher: da 300 euro sale fino a 600 euro al mese, sempre per un semestre. Inoltre lo potranno utilizzare anche le dipendenti del settore pubblico, prima escluse, e la domanda potrà essere presentata sempre, purché entro la fine dell'anno. E qui si pone il primo problema: dato che siamo al 13 di settembre, per il 2014 i giorni disponibili sono Le caratteristiche 011 CHI LO PUÒ CHIEDERE Madri dipendenti del settore pubblico, privatooiscrittealla gestione separata Inps che si trovano negli undici mesi seguenti il congedo di maternità obbligatorio 02IACHECOSASERVE Pagare la baby sitter o l'asilo nido presente in un apposito elenco pu bblicato su I sito dell'Inps. Per ogni mese di vouchersi rinuncia a un mese di congedo parentale 031 IMPORTO Fino a 600 euro al mese per un semestre. L'importo può essere ridotto in base al numero di domande presentate 041 MODALITÀDIRICHIESTA Esclusivamente online tramite il sito internet dell'Inps, usandoli codice personale Pin. La domanda va inviata entro la fine dell'anno di riferimento (201462015) pochi. Dopo la pubblicazione del decreto ministeriale l'Inps ha iniziato ad aggiornare la procedura informatica che le mamme devono usare collegandosi al sito internet dell'istituto di previdenza (utilizzando il codice personale Pin), ma molto probabilmente non sarà pronta prima di martedì, salvo imprevisti. Inoltre è vero che la classifica per l'assegnazione del voucher sarà basata sull'ordine di presentazione delle domande, ma si dovrà comunque comunicare l'Isee perché questo indicatore potrebbe rientrare in gioco. Infatti l'articolo 3 del decreto ministeriale stabilisce che, se a fronte del flusso di domande si prevede di sfondare il budget di 20 milioni annui, «con successivo decreto direttoriale» potrà essere stabilito di erogare il voucher solo a chi rispetta un determinato valore dell'Isee e/o ridurre l'importo di 600 euro. Altro elemento critico è costituito dal fatto che le mamme che vogliono usare il voucher per pagare l'asilo possono farlo scegliendo esclusivamente le strutture presenti in un apposito elenco pubblicato sul sito dell'Inps. Ebbene, solo tre giorni fa sono state fornite le istruzioni per iscriversi. Si corre quindi il pericolo che entro fine anno ci siano poche strutture convenzionate. Nessun problema da questo punto di vista se invece si utilizza il contributo per pagare la baby sitter. ©RIPRODUZIONERISERVATA Previdenza Pag. 14 Estratto da pag. Sabato 13/12/2014 5 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Verso il decreto. Si tratta sul «costo» dei licenziamenti Jobs Act, tra i nodi l'indennizzo minimo Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Davide Colombo Claudio Tucci ROMA Nessuna marcia indietrosulla sostituzione della tutela reale con indennizzi monetari crescenti in caso di licenziamento illegittimo per motivo economico od organizzativo (qui si punta a far rientrare anche lo scarso rendimento). Ma per i nuovi contrattia tutelecrescenti-chedali°gennaiopotranno beneficiare della decontribuzione triennale prevista inStabuità-uGovernosta pensando di introdurre un « indennizzo minimo» da corrispondere al lavoratoree chescatterebbe subito, appena superato il periododi prova semestrale. La questione è delicata ed è stata affrontata nel corso dell'ultima riunione tra i tecnici di palazzo Ghigi e ministero del Lavoro impegnati nella definizione del Digs con la nuova normativa sul contratto a tutele crescenti che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri il 22 dicembre. Fino a ieri non è stata trovata un'intesa. Tra le ipotesi allo studio c'è quella di fissare l'indennizzo minimo a 6 mensilità (un limite però piuttosto elevato, che di fatto scoraggerebbe l'impresa a utilizzare il contratto a tutele crescenti). Ma sul tavolo c'è anche l'idea di portare a unannoi]periododiprova, rispetto ai canonici sei mesi, e fissare l'indennizzo minimo a due mensilità. Oggi non esiste un vero e proprio indennizzo minimo: nel casodilicenziamentoeconomico illegittimo l'indennità che può ottenere il lavoratore oscilla dalle 12 alle 24mensi] ità. In Europa la Germania, le regioniolandesidei Paesi Bassi e il Regno Unito prevedono indennizzi minimi non molto onerosi per le imprese. «La questione dell'indennizzo minimo è la più importante dell'intera riforma - ha detto Pietro Ichino (Se) - perché il problema cruciale per l'assunzione a tempo indeterminato è costituito dall'alto livello di incertezza che caratterizza il primo periodo del rapporto». E quindi l'indennizzo mi-IMAGOECONOMICA Senatore. Pietro Ichino (Se) LA RICOLLOCAZIONE Emendamento Ichino alla Stabilità per ridurre al4% l'Iva sui voucher regionali alle agenzie accreditate per ('outplacement rumo «va tenuto basso anche per incoraggiare l'occupazione stabile», ha aggiunto il giuslavorista Arturo Maresca (Sapienza). « Lavoriamoperunasoluzionecondivisa. L'approccio è costruttivo», ha spiegato il sottosegretario, Teresa Bellanova. Intanto il senatore Ichino ha presentato un emendamento alla Stabilità per ridurre al 4% l'Iva sui voucher regionali che verranno riconosciuti alle agenzie di outplacement accreditate (si veda l'articolo pubblicato sul sito www.i]Sole24Ore.com)incasodi ricollocazione di disoccupati. La proposta sarebbe stata fatta propria dal Governo: inuovicontratti a tutele crescenti, dopo due anni, fanno scattare il diritto all'opzione da parte del lavoratore a un contratto di ricollocazione. Il valore del voucher sarà commisurato al livello di "occupabilità" del lavoratore, stabilità dai Centri per l'impiego. Si tratta dunque di uno sgravio che, seapprovato, potrebbe aiutare la sperimentazione in quelle regioni che hanno già fattoi primi passi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Previdenza Pag. 15 Estratto da pag. 1 Sabato 13/12/2014 «Gli 80 euro? L'anno prossimo anche ai pensionati» Perché Perché l'Inps è una grande macchina complicata che eroga 20 milioni di pensioni e dobbiamo essere precisi e puntuali II governo aveva promesso di varare subito dopo l'abbandono di Mastrapasqua una nuova governance. Non è ancora capitato perché Questo bisognerebbe domandarlo al governo e al parlamento. Quando capiterà Mi auguro che capiti subito perché l'Inps è stato in questi anni sballottato tra commissari temporanei, adesso bisogna dare una stabilità. AUDIO Faccia a Faccia con Tiziano Tren Tiziano Treu, vicentino, sposato con 2 figli, docente universitario, politico, deputato e senatore, più volte ministro. Amico di Marco Biagi la cui legge, secondo Pietro Ichino, è lo sviluppo della riforma Treu del 1997. È stato nel partito di Dini di cui è stato ministro. Poi passato al Pd, entra nel governo Prodi dal '95 al '98. Dal 1° ottobre 2014 è commissario dell'Inps ( Ascolta l'intervista a Mix24Ì. Professor Treu, ministro di Prodi e poi commissario unico dell'Inps, cos'è più difficile Commissario all'Inps. Che caratteristiche deve avere questa stabilità Deve essere un governo collegiale fatto da tecnici esperti. Intanto per ora l'uomo solo al comando è lei. Ha paura per i conti dell'Inps Intanto io spero presto di essere in un collegio di amministratori seri. Non ho paura per i conti dell'Inps, ho paura per i conti dell'economia italiana. Se l'economia italiana si riprende l'Inps sta bene. Lei ha detto "i diritti acquisiti non esistono". È un bruttissimo segnale per tutti È una frase polemica, perché fino ad adesso si è pensato che una volta che c'era scritto Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress di Giovanni Mmoh13 dicembre 2014 «Gli 80 eurer* L'anno prossimo anche ai pensionati» - II Sole 24 ORE "diritto", fosse acquisito qualunque cosa succede. In realtà no. I diritti si devono mantenere, devono essere sostenibili, adesso che il mondo è più complicato. Col piano 2014-2016 dovrebbero concludersi le incorporazioni di Inpdap e Enpals. Sarà così Sì, devono concludersi, noi abbiamo questo obiettivo. Ci saranno i risparmi di cui parlava il governo Monti Ci sono già stati, sono almeno due anni che tira la cinghia l'Inps, come è stato richiesto, tutti evidenziati dai risparmi fatti e ne faremo anche l'anno prossimo. C'è un esodo di Previdenza Pag. 16 Estratto da pag. 1 Sabato 13/12/2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress personale purtroppo, saranno 1.000-1.500, ma non abbiamo ancora i conti definiti. Venderete parte del vostro patrimonio immobiliare per far quadrare i conti Il patrimonio va venduto perché noi non siamo esperti di gestione di abitazioni. Quando si parla di pensioni, il governo ondeggia. C'è il pericolo reale di svalutazione delle pensioni Che il governo ondeggi è vero, abbiamo avute troppe cosiddette riforme delle pensioni, però quella attuale io credo che sia, almeno nella grandi linee, stabile. Bisogna ammorbidirla un po' per le persone che sono vicine alla soglia... per esempio adesso si è fatta l'opzione donna, per chi ha motivi di andare via un po' prima, bisogna fare una specie di uscita facile negli ultimi due, tre anni. Ma gli 80 euro di Renzi non era giusto darli anche ai pensionati Giusto, credo che sia l'obiettivo dell'anno prossimo. La leader della Cisl, Anna Maria Furlan, ha detto che la legge Fornero è la peggiore nella storia del Paese. Ha ragione La legge Fornero ha messo un obiettivo giusto di alzare l'età. L'ha fatto in modo troppo drastico, per questo bisogna ammorbidirla. L'anticipo del Tfr in busta paga è una buona idea Io ho sempre detto che è come avere l'uovo oggi senza la gallina domani. Se è una cosa temporanea si può reggere, altrimenti è pericoloso. La proposta di tassare le pensioni più alte per sostenere altre forme di welfare la convince Noi abbiamo tante pensioni miserabili e ancora troppe pensioni d'oro. È giusto che queste seconde contribuiscano. Ma è vero che in Italia più o meno ci sono 22 milioni di contribuenti e 21 milioni di pensioni da pagare È vero, perché noi abbiamo 22 milioni di persone che lavorano, troppo poche. Noi abbiamo poche persone che lavorano. I Paesi avanzati hanno quasi il doppio di tasso di occupazione, questo è il guaio, non le pensioni. Previdenza Pag. 17 Estratto da pag. 1 Sabato 13/12/2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il Tfr di Nevio Bianchi e Pierpaolo Perrone 13 dicembre 2014 A novembre il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2013 è pari a 1,375000. L'articolo 2120 del codice civile stabilisce che alla fine di ogni anno la quota di Tfr accantonata deve essere rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati diffuso ogni mese dall'Istat, nel nostro caso quello "senza tabacchi lavorati". In particolare, si calcola la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell'anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza, a cui si aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 (che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione per il calcolo del Tfr. L'indice Istat per novembre è pari a 107,0. A partire dai dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati è il 2O1O (la base precedente era 1995 = 100). La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2013, su cui si calcola il 75%, è o. Pertanto il 75% è o. A novembre il tasso fisso è pari a 1,375. Sommando quindi il 75% (o) e il tasso fisso (1,375) si ottiene il coefficiente di rivalutazione 1,375, ovvero l'aumento per il solo tasso fisso, poiché l'indice Istat è inferiore a dicembre 2013. In caso di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull'intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l'erogazione viene effettuata. Per il resto dell'anno l'aumento si applica, invece, solo sulla quota al netto dell'anticipazione, quella che rimane a disposizione del datore di lavoro. Non è soggetta a rivalutazione la quota di trattamento di fine rapporto versata dai lavoratori ai Fondi di previdenza complementare. Deve, invece, essere rivalutata a cura del datore di lavoro la quota di Tfr maturata dal lavoratore dipendente di una azienda con almeno 50 dipendenti che non ha aderito alla previdenza complementare. Come stabilito dal comma 755 dell'articolo i della legge finanziaria 2007, il trattamento di fine rapporto maturato dai suddetti lavoratori a decorrere dal 1° gennaio 2007 deve essere trasferito al Fondo di tesoreria presso l'Inps. Tuttavia, anche se il datore di lavoro non ha più la disponibilità finanziaria delle somme maturate dal lavoratore, dovrà ugualmente gestirle dal punto di vista contabile, compresa la rivalutazione delle quote. Previdenza Pag. 18 Estratto da pag. 1 Sabato 13/12/2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Dall'i gennaio 2001 la rivalutazione del Tfr è soggetta ad una imposta sostitutiva pari all'i! per cento. Normalmente l'imposta sostitutiva si calcola e si detrae dal Tfr al termine del periodo di imposta. Il versamento deve essere effettuato a titolo di acconto (calcolandolo in misura pari al 90% della rivalutazione maturata nell'anno precedente) entro il 16 dicembre dell'anno di riferimento, tramite modello F24, con il codice tributo 1712, e a titolo di saldo entro il 16 febbraio, sempre con modello F24, con il codice tributo 1713 dell'anno successivo. Si versa entro la stessa data del 16 febbraio anche l'imposta sostitutiva trattenuta precedentemente, in occasione della cessazione del rapporto di lavoro durante l'anno. Previdenza Pag. 19
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