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QUANDO IL FAI DA TE
DIVENTA UN “AFFARE DI FAMIGLIA”
10 progetti per la casa firmati
da 10 blogger italiane
Benvenuti a #DREMEL4HOME
il primo e-book collaborativo nato dalla
creatività di 10 blogger italiane
Una raccolta di progetti passo dopo passo, nati dal desiderio di DREMEL di promuovere il DIY come un “affare
di famiglia” che oltre a portare creatività in casa, crea anche legame e occasione di condivisione.
Le protagoniste sono state chiamate a coinvolgere nelle loro creazioni uno o più componenti della famiglia: mariti,
fidanzati, genitori e figli insieme per realizzare un progetto di fai-da-te dedicato alla casa.
Eleonora Griggio - www.lecoccolecreative.com
appendi cappotti
PAG. 4 - 11
Giulia Cimitan - www.briciolepuntini.com
finestra Lavagna
PAG. 12 - 19
Rita Bellati - www. faccioedisfo.blogspot.it
tavolo nell’armadio
PAG. 20 - 27
Laura Abelli - www.vivereapiedinudi.com
parete attrezzata
PAG. 28 - 41
Anna Pozzan - www.tulimami.com
credenza fusion
PAG. 42 - 49
Ilenia Montagni - www.pensoinvento.blogspot.it
lampadario ape
PAG. 50 - 59
Lorena, Nadia, Valeria - www.nuvoledilegno.it
contenitore comodino
PAG. 60 - 69
Laura Ausilio - www.hippywitch28.blogspot.it
giostrina
PAG. 70 - 75
Paola Bologna - www.oltreverso.it
letto con stelle luminose
PAG. 76 - 89
Valentina Scuteri - www.mamichipscrafts.blogspot.com
scrivania a scomparsa
PAG. 90 - 97
TUTORIAL
appendi cappotti
Eleonora Griggio
lecoccolecreative.com
appendi cappotti
“Il mio appendi cappotti risponde ad un’esigenza del tutto funzionale.
Come la maggior parte delle giovani coppie, la nostra casa non avrà sicuramente spazi enormi e quindi ho
pensato a questo semplice complemento d’arredo per avere comunque un punto d’appoggio in entrata per
i nostri ospiti, nonché un elemento decorativo handmade che impreziosisca la parete d’ingresso.”
Eleonora
Materiali:
Eleonora Griggio - appendi cappotti
Difficoltà:
bassa
1
Legno di abete cm 1,8 x 60 x 25, foglio A3, forbice,
matita, pomelli, polvere di gesso, colori acrilici,
pistola incollatrice DREMEL,
DREMEL 4000, attrezzatura per fresare a tuffo.
2
Per realizzare il disegno della cornice interna all’appendi
cappotti, piegate a metà un foglio di carta A3 (o della
misura necessaria a seconda delle dimensioni del legno
utilizzato) e disegnate metà motivo della cornice.
(foto 1, foto 2, foto 3).
3
Ritagliate la figura e aprite il foglio. Otterrete così l’intera
forma della cornice (foto 4).
4
6
6
7
A 1 cm dai bordi, con la matita riportate il disegno sull’interno del pezzo di legno.
(foto 5, foto 6, foto 7, foto 8).
Eleonora Griggio - appendi cappotti
5
8
7
Eleonora Griggio - appendi cappotti
9
Montate sul DREMEL 4000 la punta
per fresare ed utilizzate l’attrezzatura
per fresare a tuffo.
Tenete l’attrezzatura inizialmente libera
e fresate un piccolo punto del signo fino
alla profondità desiderata. A quel punto,
bloccate l’attrezzatura e procedete
a fresare per tutto il perimetro del
disegno, facendo scorrere l’attrezzatura
sulla superficie del legno
(foto 9, foto 10, foto 11) .
Per una maggiore precisione nella
realizzazione dei lati potete inoltre
utilizzare la guida d’appoggio che vi
consentirà una fresatura perfettamente
dritta (foto 12).
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Procedete poi con la levigazione del legno con il DREMEL 4000 corredato dal cilindro abrasivo
(foto 14, foto 15, foto 16).
Eleonora Griggio - appendi cappotti
Ripassate poi la cornice ottenuta con la stessa punta del DREMEL 4000, ma senza l’attrezzatura a tuffo, così da
rifinire meglio la fresatura (foto 13).
16
9
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18
Eleonora Griggio - appendi cappotti
Scegliete ora l’altezza alla quale fissare i pomelli e
disegnate 4 punti equidistanti, che andrete poi a forare
per posizionare i pomelli.
Sempre con l’attrezzatura a tuffo e montando la punta a
forare sul DREMEL 4000, posizionatevi sopra
ciascun punto disegnato e forate il legno.
(foto 17, foto 18, foto 19)
19
20
21
A questo punto togliete l’attrezzatura dal DREMEL 4000
e, sempre tenendo la punta a forare, allargate a mano
i fori quanto necessario per far passare la vite dei vostri
pomelli.
(foto 20, foto 21, foto 22)
22
10
Fissate quindi i pomelli al legno con la pistola
incollatrice, tenendoli abbastanza staccati dalla base,
in quanto serviranno per appendere sciarpe e cappotti.
Potete poi procedere alla decorazione come più preferite.
Se desiderate eseguire una decorazione come quella che ho realizzato io, unite l’acqua alla polvere di gesso fino
ad ottenere un composto denso e omogeneo e versatelo in stampi in silicone che avrete scelto per la decorazione.
Una volta che il gesso si è solidificato, toglietelo dagli stampi e dipingetelo con del colore acrilico.
Quando il colore si sarà asciugato, con la pistola incollatrice, incollate i gessi sul legno.
Eleonora Griggio - appendi cappotti
appendi cappotti
11
TUTORIAL
finestra lavagna
Giulia Cimitan
briciolepuntini.com
finestra lavagna
“Per #DREMEL4HOME sono partita con mille idee, poi mi sono ridimensionata guardando alla realtà della mia casa,
che è un appartamento di 75 metri quadri. Quello che realmente mancava era un elemento di arredamento per una
parete della cucina, sopra al tavolo da pranzo. Avevo la necessità di riempire uno spazio vuoto con un elemento che
fosse decorativo, utile e di poco ingombro. Ho optato per una cornice con una struttura analoga a quella di una finestra
a 4 quadroni, dove i due quadroni in lavagna a gesso, e quelli in alto sono vuoti e lasciano intravedere la parete
sottostante, per dare leggerezza alla composizione.”
Giulia Cimitan - finestra lavagna
Difficoltà:
media
1
Materiali:
- DREMEL DSM20,
- DREMEL MULTI-MAX con piastrina levigatrice
- 3 perline in legno di pino
- 1 lastra di compensato di spessore 4 mm di almeno cm 70 x 50
- 1 listello di pino spesso 1 cm e largo 4 cm
- vernice ad effetto lavagna
- vernice trasparente opaca - impregnante
- 2 staffe a L - 4 staffe a L piatte
- viti - colla vinilica - chiodi
- martello - 2 ganci metallici per appendere
- matita - squadra - metro - cacciavite
Giulia
2
Utilizzando il DREMEL DSM20 con il distanziale
montato, tagliare 2 perline riducendole ad una larghezza
di 5 cm, mantenendo la parte con il lato scanalato ed
eliminando l’altra (quella con il lato sporgente) (foto 1).
3
14
Da ciascuna delle due perline tagliare poi un listello
lungo 70cm e uno lungo 1 metro.
Tagliare a 45 gradi le estremità dei 4 listelli (aiutatevi
disegnandoli prima con una squadra e una matita)
ottenendo così 4 forme trapezoidali: fate attenzione
prima di tagliare che il lato più corto dovrà essere quello
scanalato (foto 2) (foto 3).
Levigate tutti i lati dei listelli con il DREMEL MULTI-MAX
utilizzando prima una grana spessa e poi una
più sottile, in modo da ottenere una superficie liscia
e senza imperfezioni (foto 4).
4
5
Giulia Cimitan - finestra lavagna
Disponete i 4 listelli su una superficie piana in modo da comporre la cornice con i listelli più lunghi in verticale.
Misurate lo spazio interno e con il DREMEL DSM20 tagliate dal compensato spesso 4 mm un pannellino che abbia
le seguenti misure:
larghezza = (larghezza interno cornice) + (profondità della scanalatura x2) – (2 mm di lasco)
altezza = (altezza interno cornice /2) + (profondità della scanalatura)
(foto 5).
6
Nel mio caso è risultato un pannello di cm 60x47 (foto 6).
7
8
Tagliate poi il listello largo 4 cm di un’altezza pari all’altezza dell’interno della cornice.
Infine tagliate la terza perlina di un’altezza pari alla larghezza totale della cornice (quindi larghezza dei listelli
compresa) ed eliminate, sempre con il DSM20, una striscia di circa 1,5 cm da entrambi i lati lunghi.
Avrete così eliminato sia la scanalatura della sporgenza della perlina, ottenendo una mensolina profonda
circa 10 cm (a seconda delle perline). Levigate il tutto con il DREMEL MULTI-MAX accessoriato di platorello
e carta abrasiva (foto 7, foto 8).
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9
10
Giulia Cimitan - finestra lavagna
Dipingete il pannello in compensato con la vernice ad
effetto lavagna (foto 9). Date 3 mani di colore levigando
leggermente tra una e l’altra (leggete le istruzioni dietro
al barattolo per i tempi di asciugatura).
Passate l’impregnante sulla cornice, sul listello interno e
sulla mensolina (foto 10). Una volta asciutto, passate 2
mani di vernice trasparente opaca (foto11).
Impregnante e vernice trasparente si possono sostituire
con una vernice colorata a piacere.
11
12
13
Componete la cornice su una superficie piana con il lato
rovescio verso l’alto e posizionate le staffe a L piatte
sui 4 angoli. Fissate con le viti 2 staffe consecutive,
dopo aver messo un po’ di colla vinilica sui lati obliqui
che vanno a combaciare (foto 12). Avrete così fissato
3 listelli in maniera definitiva (foto 13). Avvitate le due
staffe rimanenti solo da uno dei due lati, in modo che il
quarto lato della cornice rimanga aperto (foto 14).
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16
Inserite il pannello-lavagna nella scanalatura delle perline (sempre con il lato rovescio verso l’alto) posizionandolo
nella parte bassa della cornice, chiudete la cornice con l’ultimo listello, mettete un po’ di colla vinilica negli angoli
e fissate le ultime due staffe.
Avrete così ottenuto la struttura esterna della finestra, con il pannello-lavagna “imprigionato” nella struttura a mò
di vetro. Capovolgete il lavoro e dal lato dritto posizionate il listello largo 4 cm in verticale al centro della cornice
(servirà a simulare i quadroni della finestra) (foto 15).
Capovolgete nuovamente il lavoro sul rovescio e piantate 5-6 chiodi dietro al pannello-lavagna in corrispondenza
del listello centrale.
16
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Giulia Cimitan - finestra lavagna
15
17
Ora è il momento di fissare la mensola.
Posizionate la finestra con il lato dritto verso di voi,
con il pannello-lavagna nella parte bassa e il quadrone
vuoto nella parte alta.
Collocate la mensola al centro della finestra,
in corrispondenza dell’estremità superiore del pannellolavagna (foto 16).
Verificate che sia perfettamente orizzontale con il metro
e fissatela con le 2 staffe a L sul bordo della cornice.
(foto 17, foto 18).
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18
Giulia Cimitan - finestra lavagna
Per una maggiore solidità aggiungete un chiodo sul retro, nel punto in cui la mensola incrocia il listello centrale.
Fissate i due ganci sul retro del bordo superiore della cornice, e la vostra finestra è pronta per essere appesa!
(foto 19).
Giulia Cimitan - finestra lavagna
finestra lavagna
19
TUTORIAL
tavolo nell’armadio
Rita Bellati
faccioedisfo.blogspot.it
tavolo nell’armadio
“Il nostro progetto nasce da un’esigenza: con tre bambini il caos in una casa piuttosto piccola è
garantito, per questo volevamo creare uno spazio fisso dove poter disegnare, colorare, guardare
libri, ecc... che si potesse aprire e chiudere a seconda dell’esigenza permettendo di mantenere
un certo ordine.”
Rita Bellati - tavolo nell’armadio
Difficoltà:
media
Materiali:
Assi di legno di recupero, Listelle e liste di legno,
Cerniere a molla per ante, Viti auto filettanti, rondelle, dadi,
DREMEL 4000, DREMEL DSM20,
DREMEL MULTI-MAX.
Opzionali: vernice vetrificante, smalto colorato, colori acrilici.
Giulia
2
Una volta smontate le mensole abbiamo preso le misure
per sostituirle (foto 1, foto 2).
... Con l’aiuto di un piccolo aiutante reggi metro...
1
3
Abbiamo quindi tagliato le assi di legno di recupero con
il DSM20 e abbiamo sagomato e levigato gli angoli e il
fondo delle singole mensole con il MULTI-MAX (foto 3,
foto 4) tenendo conto della forma interna del mobile.
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4
5
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Rita Bellati - tavolo nell’armadio
Abbiamo deciso a quale altezza fissare le mensole tenendo conto che quella inferiore sarebbe stata il piano di fissaggio
del tavolino.
Come base di appoggio delle mensole abbiamo usato delle listelle di legno, invece che delle semplici staffe ad L,
per renderle più stabili senza rischiare che si pieghino al centro o che danneggino il mobile (foto 5).
7
Abbiamo quindi tagliato le listelle prendendo la misura dei lati e del fondo dell’armadio e le abbiamo pre-forate (foto 6)
per rendere più facile l’inserimento delle viti autofilettanti con cui le abbiamo fissate ai lati del mobile (l’aggiunta delle
rondelle è dovuta all’esigenza di aumentare la superficie di battuta) (foto 7).
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Rita Bellati - tavolo nell’armadio
Abbiamo proceduto allo stesso modo con tutte le listelle di legno (foto 8).
9
Sulla mensola centrale abbiamo aggiunto una spessa lista di legno come battuta di appoggio del tavolino una volta
chiuso (per evitare di strappare le viti dall’asse del tavolo se spinto con troppa forza) (foto 9).
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Sulla mensola inferiore abbiamo avvitato due cerniere (foto 10).
Dopo aver levigato le mensole abbiamo steso una mano di vernice vetrificante per renderle più compatte, quindi
i piccoli apprendisti sono passati a dipingerle (foto 11) prima di procedere al fissaggio sulle listelle.
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12
Rita Bellati - tavolo nell’armadio
Per fare in modo che le gambe del tavolino fossero
pieghevoli abbiamo scelto delle cerniere a molla per
ante, abbiamo segnato i fori sulla gamba “distesa”
(foto 12) e abbiamo tagliato la porzione che sarebbe
stata fissata al tavolo (foto 13).
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Abbiamo avvitato le due porzioni di gamba
(foto 14 - foto15 gamba piegata e distesa).
Abbiamo quindi avvitato la parte fissa al piano del tavolo
precedentemente tagliato a misura, levigato, trattato
con vetrificante (foto 16) e successivamente dipinto
con vernice lavagna.
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Rita Bellati - tavolo nell’armadio
Verificato il funzionamento del meccanismo (tenendo conto delle imperfezioni del pavimento) (foto 16, foto 17),
abbiamo organizzato l’interno del mobile rendendolo funzionale alle attività di disegno (foto 18, foto 19, foto 20,
foto 21).
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Rita Bellati - tavolo nell’armadio
tavolo nell’armadio
Infine per rendere l’insieme più armonico abbiamo decorato l’esterno in tema con il resto della parete dove
avevamo appeso una casetta delle bambole ispirandoci al film di animazione “Up!”
27
TUTORIAL
parete attrezzata
Laura Abelli
vivereapiedinudi.com
parete attrezzata
Laura Abelli - parete attrezzata
“Erano anni che volevo rinnovare proprio quell’angolino lì, una nicchia anonima dietro alla porta d’ingresso,
così poco profonda da risultare quasi inutile, ma non trovavo mai la spinta giusta.
Quando sono stata coinvolta in #DREMEL4HOME nella mia testa sapevo già che quello sarebbe stato il
mio obiettivo: costruire una parete attrezzata per appoggiare chiavi, ombrelli, piccoli oggetti e darsi un’ultima
sistemata prima di uscire.”
Laura
Materiali:
Assi di legno di recupero (noi abbiamo scelto un pallet), Per l’illuminazione “a fiore”:
N°1 metro di tubo in rame 3/8” del tipo
Pannello di compensato dello spessore di 1 cm,
per condizionamento,
N°5 metri di tubo di rame diametro 18,
Guaina termo restringente, Cavo elettrico 2 x 0,5
N°6 collari in rame diametro 18,
Filo di rame recuperato da cavi elettrici di 3 x 1,5
N°5 curve in rame diametro 18,
Portapile, N°2 LED,
N°9 raccordi T in rame diametro 18,
Interruttore a pressione,
N°3 valvole a volantino diametro ¾”
DREMEL Versatip
N°6 tappi per tubo in rame diametro 18,
Rete per polli, N°4 isolatori elettrici in porcellana,
Viti per legno e viti autofilettanti,
Trapano con punte da legno e metallo di diverse dimensioni,
Metro, Squadro da falegname, Matita, Forbice,
Vernice protettiva trasparente e pennello,
Guanti e occhiali di protezione,
DREMEL DSM20, DREMEL MULTI-MAX,
Difficoltà:
DREMEL 4000 con compasso
alta
1
30
2
Prendere 4 assi di legno di recupero che andranno unite a formare il pannello verticale della parete attrezzata.
Con l’utensile DREMEL MULTI-MAX levigare bene i bordi interni e la superficie che risulterà a vista utilizzando prima
carta vetrata a grana grossa e poi a grana fine (foto 1).
Prendere le misure nei bordi interni delle assi e fare un segno dove verrà praticato il foro per i chiodi di legno.
Fate attenzione in questa fase perché i fori dovranno combaciare bene, quindi aiutatevi tenendo unite le assi quando
prendete le misure (foto 2). Prestate inoltre attenzione anche alla misura dei fori rispetto allo spessore del legno.
4
Con un trapano praticare 3 fori per ogni asse, poi inserire in ogni buco una goccia di colla poliuretanica e inserire
quindi i chiodi di legno (foto 3). Spalmare poca colla anche su tutta la lunghezza del bordo ed unire le 4 assi
(foto 4).
5
Laura Abelli - parete attrezzata
3
6
Una volta che le assi saranno stabili, misurare l’altezza che volete ottenere dal vostro pannello (noi abbiamo scelto
un’altezza di 103 cm) e tagliare utilizzando il DREMEL DSM20 con disco da taglio per legno (foto 5).
Con il DREMEL MULTI-MAX levigare i bordi appena tagliati (foto 6).
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Laura Abelli - parete attrezzata
7
8
Prendere una nuova asse di legno di recupero da cui si otterrà la mensola principale della parete attrezzata.
Misurare la lunghezza desiderata e come prima tagliare a misura con il DREMEL DSM20 e il disco da taglio
per legno (foto 7), levigare quindi prima con carta a grana grossa e poi a grana fine con DREMEL MULTI-MAX
(foto 8 e 9).
9
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Posizionarsi ad una estremità dell’asse appena levigata e misurare il centro nel senso della profondità, praticare un
foro con DREMEL 4000 (foto 10).
32
12
Posizionare il DREMEL 4000 montato sull’apposito compasso e ritagliare un cerchio all’interno dell’asse (foto 11).
Levigare il bordo interno del foro con Dremel 4000 e cilindro abrasivo (foto 12).
13
Laura Abelli - parete attrezzata
11
14
Montare il disco da taglio per metallo sul DREMEL DSM20 e procedere con il taglio dei pezzi del tubo di rame che
andranno a comporre la struttura inferiore della mensola (foto 13). Prestare attenzione al fatto che la sporgenza del
collare (che deve fissare il tubo al legno della mensola) non esca dall’ingombro della mensola e prendere le misure
di conseguenza. Noi abbiamo tagliato: N°1 da 64 cm, N°1 da 39,5 cm, N°1 da 48 cm, N°2 da 13,5 cm, N°2 da 16 cm,
N°2 da 8 cm, N°2 da 6,5 cm, N°1 da 31,5 cm, N°1 da 49 cm, N°2 da 18,5 cm e N°1 da 91,5 cm. Per l’attaccapanni
invece abbiamo tagliato N°2 pezzi da 9,5 cm, N°1 da 21,5 cm, N°1 da 4,5 cm e N°1 da 16,5 cm. Con il DREMEL
4000 e il cilindro di carta vetrata levigare i bordi dei pezzi di rame per facilitare l’incastro nei raccordi (foto 14).
33
Laura Abelli - parete attrezzata
15
Con il DREMEL 4000 con disco da taglio per metallo accorciare la vite dei collari di rame per evitare che oltrepassi lo
spessore della mensola. Levigare la vite tagliata con il DREMEL 4000 e il cilindro abrasivo in modo da ottenere una
nuova punta (foto 15).
16
17
Dopo aver deciso dove posizionare i collari nella mensola e aver preso le misure, con il DREMEL 4000 e la punta da
legno creare i fori di accompagnamento delle viti dei collari e avvitarli al legno (foto 16 e 17).
34
19
Montare la struttura di tubi e raccordi usando trapano e viti autofilettanti poste nel lato interno non a vista (foto 18 e
19). Abbiamo scelto questo metodo per essere sicuri che i tubi non si sfilassero con il peso del cassetto.
Laura Abelli - parete attrezzata
18
20
Per completare la struttura che regge il cassetto fissare in posizione un tappo di rame con una vite e bloccare il tubo
di rame inserendolo nel tappo (foto 20).
35
Laura Abelli - parete attrezzata
21
A questo punto si può procedere alla creazione delle lucine a fiore.
Utilizzando il DREMEL 4000 con disco da taglio per metallo tagliare due pezzi di lunghezza a piacere del tubo di
rame da 3/8 che saranno gli “steli” dei fiori (foto 21). Per entrambi i pezzi, misurare 3 cm da una estremità (foto 22)
e praticare dei tagli fino alla misura per ricavare 4 petali (foto 23). Montare l’inserto con carta vetrata e levigare i tagli
per eliminare le sbavature (foto 24).
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Collegare i LED con i cavi sigillando i collegamenti con guaina termo restringente scaldata con il DREMEL Versatip
(foto 25). Inserire i LED e il cavo nel fiore di rame. Il tubo di rame è abbastanza morbido, quindi potrete modellare
i petali e lo stelo con le mani nella forma desiderata e completare avvolgendo i sottili fili di rame ricavati dai cavi
elettrici 3x1,5 (foto 26).
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Laura Abelli - parete attrezzata
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Sul pannello formato dalle 4 assi di legno bisogna adesso praticare i fori per inserire le luci a fiore e far passare i
cavi sul retro. Prendere le misure nello spessore in alto del pannello, noi abbiamo scelto 3 cm dall’interno della prima
asse, e forare stando attenti ad effettuare il buco esattamente al centro dell’asse. Scendere con il trapano di 5 cm,
poi sul retro dell’asse misurare 5 cm per avere la posizione del fondo del buco appena fatto. Col trapano, bucare
quindi appena sopra alla misura per intercettare il foro precedente. Inserire le luci e i cavi (foto 27 e 28).
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Laura Abelli - parete attrezzata
Misurare la posizione dell’interruttore sul pannello verticale, praticare un foro con il trapano e incastrare l’interruttore
(foto 29). Collegare elettricamente l’interruttore alle luci (foto 30).
Con il trapano praticare N°4 buchi passanti nella mensola per fissarla al pannello verticale con le viti da legno
(foto 31).
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Dal legno di recupero avanzato ricavare N°2 mensoline di misura a piacere e fissarle al pannello verticale con viti le
da legno (foto 32).
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Utilizzando il DREMEL 4000 e il disco da taglio per metallo, ricavare dalla rete per i polli un quadrato della misura
desiderata (foto 33). Levigare i bordi dei tagli con il DREMEL 4000 e il cilindro abrasivo (foto 34).
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Laura Abelli - parete attrezzata
33
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Fissare la rete per polli al pannello verticale avvitando i 4 isolatori elettrici in porcellana con le viti autofilettate
(foto 35). Con un trapano, praticare i fori per i tasselli che fisseranno il pannello al muro (foto 36).
39
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Laura Abelli - parete attrezzata
Procedere con il taglio dei pezzi di legno che formeranno il cassetto. Per le parti a vista utilizzare il legno di recupero
mentre per il fondo e il retro utilizzare il compensato. Per tagliare il compensato utilizzare DREMEL DSM20 munita
della guida per effettuare facilmente un taglio perfettamente dritto (foto 37).
Incollare e fissare le parti del cassetto con chiodi di legno, colla e chiodini dove necessario (foto 38 e 39).
40
40
Assemblare i pezzi di tubo di rame con le valvole a volantino creando una struttura adatta all’appendiabiti, chiudere
le estremità con tappi di rame e fissare al muro con collari di rame (foto 40). Montare valvola a volantino sul cassetto
da utilizzare come pomello.
parete attrezzata
Laura Abelli - parete attrezzata
Fissare con i tasselli la struttura al muro, a piacere potete aggiungere uno specchio e ora... godetevi la nuova parete
attrezzata all’ingresso di casa vostra!
41
TUTORIAL
credenza fusion
Anna Pozzan
tulimami.com
credenza fusion
“Da anni la nonna voleva una cassapanca da mettere dietro al divano. Così ho deciso di costruire una credenza su
misura, un po’ più bassa e un po’ più stretta della schiena del divano. Il disegno del progetto è toccato a me e ho
subito pensato a una fusione di contaminazioni diverse: linee minimali ispirate al design scandinavo unito a colori
e atmosfere mediterranee.”
Anna
Anna Pozzan - credenza fusion
Difficoltà:
media
44
Materiali:
DREMEL DSM20, DREMEL 4000, DREMEL MULTI-MAX,
Pannelli in legno spessi 1,5 cm da cui andranno tagliati i pezzi necessari,
16 staffe a L e relative viti di fissaggio,
4 cerniere e relative viti di fissaggio,
Cacciavite,
Colori acrilici e pennelli,
Vernice e pennello,
Colla per legno,
2 viti per le maniglie,
Matita,
Scotch carta
1
2
3
4
Utilizzando l’utensile DREMEL DSM20 (ricordate prima di proteggere occhi e mani!) tagliare dai pannelli di legno
i pezzi che comporranno la madia. Le misure sono a seconda delle singole necessità. Nel nostro caso, dovendo
costruire una credenza a cui appoggiare il divano a due posti, abbiamo tagliato:
3 pezzi 120 x 45 cm per i ripiani – 1 pezzo 120 x 75 cm per lo schienale – 2 pezzi 75 x 45 cm per le spalle – 2
pezzi 60 x 65 cm per le ante (foto 1-2-3-4). Dagli scarti degli stessi pannelli, tagliare due piccoli parallelepipedi che
fungeranno da maniglie e una listella lunga e stretta da usare come battiporta.
5
6
7
8
Anna Pozzan - credenza fusion
Utilizzando l’utensile DREMEL MULTI-MAX, levigare ogni lato di ogni pezzo per togliere sbavature, irregolarità e
livellare eventuali piccole irregolarità del taglio.
9
Usare prima una carta vetrata a grana più grossa e poi quella più fina per avere un risultato ottimale
(foto 5-6-7-8-9).
45
Anna Pozzan - credenza fusion
10
46
11
12
Con il DREMEL 4000 e la fresa da incisione praticare
sulle ante i due fori su cui andranno fissate le maniglie
(foto 10-11-12-13-14).
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Procedere all’assemblaggio.
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20
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Anna Pozzan - credenza fusion
Utilizzando le staffe a L, le viti e il cacciavite, fissare le
spalle allo schienale e i 3 ripiani.
(foto 15-16-17-18-19-20).
47
21
Scegliere poi 4 cerniere per il fissaggio delle ante
(foto 21-22).
Anna Pozzan - credenza fusion
22
Incollare il battiporta con una colla da legno resistente,
avendo cura di proteggere con lo scotch di carta la zona
dove la colla non deve sbavare (foto 23).
23
24
25
Avvitare le chiusure a calamita sulle ante e sulla struttura della credenza (foto 24).
48
26
credenza fusion
Anna Pozzan - credenza fusion
Procedere alla decorazione. Tracciare il disegno a matita, schermare con lo scotch di carta e dipingere usando colori
acrilici e un pennello morbido (foto 26).
Rimuovere lo scotch e verniciare il mobile in ogni sua parte.
49
TUTORIAL
lampadario ape
Ilenia Montagni
pensoinvento.blogspot.it
lampadario ape
“Missione segreta: creare un lampadario a LED a forma di ape per la cameretta di Aurora, 3 anni e mezzo. Una decorazione
per la casa che rappresentasse me (fantasiosa) e lui (elettricista), l’idea ci è sembrata subito evidente: creare un corpo
illuminante (termine tecnico per definire il buon vecchio lampadario) a forma di ape, che poi sarei io: l’apetta laboriosa di casa
che non butta via nulla.”
Ilenia
Ilenia Montagni - lamapdario ape
Difficoltà:
media
Materiali:
DREMEL DSM20, DREMEL MULTI-MAX, DREMEL 4000, attrezzatura per fresare a tuffo (335),
DREMEL Versatip, trapano avvitatore
IL TORACE E ADDOME DELL’APE
Legno di circa 60 cm di lunghezza 12 cm di altezza
e 12 di profondità,
LE ZAMPE DELL’APE
Tubo di rame del diametro di 8 mm per 150 cm,
Tubo di rame del diametro di 16 mm per 50 cm,
6 lampade a LED con attacco a baionetta G4 12V,
6 Portalampada in ceramica per faretto G4 12V con filo,
spray di colore nero
ALI, ANTENNE e... FIORE
colori acrilici, filo di alluminio 30 cm, tavola di legno lamellare 40 cm x 100 cm dello spessore 5 mm
(o anche inferiore)
ASSEMBLAGGIO PARTI ELETTRICHE
Cavi di acciaio per sospensione pannelli o plafoniere a LED, trasformatore elettrico 12V - 20W,
tubo di alluminio di 12 cm del diametro di 10 cm con spessore di 5 mm
DECORAZIONE E MONTAGGIO
colori acrilici, vernice protettiva all’acqua, stucco bianco per legno, staffe a L, viti
1
2
52
“Mi sono subito arresa di fronte a quel ceppo di legno squadrato (foto 01), non avevo idea di come dargli una forma
che ricordasse il corpo di un’ape”.
Per risolvere questo problema è apparso sulla scena mio suocero, che è in possesso di un oggetto per me magico: il
tornio (foto 02). Se non siete in “possesso” di un suocero con il tornio, qualsiasi falegname può rendere affusolato il
vostro pezzo di legno in 30 minuti! Per me questa è stata una grande scoperta.
3
4
5
6
Ilenia Montagni - lamapdario ape
Le “zampe” del nostro ape-lampadario sono in rame e
sono costituite da due parti: il “piede” e la “gamba”
(foto 1 ).
Abbiamo preso il tubo di rame di diametro maggiore (16
mm), abbiamo praticato un taglio di circa 5-6 cm (cioè il
doppio del diametro delle lampade a LED che abbiamo
acquistato) parallelo all’asse del tubo con il DREMEL
DSM20 (foto 2) e un taglio perpendicolare al taglio
precedente. A questo punto con delle pinze abbiamo
aperto i due lembi del nostro tubo “a libro” (foto 3).
Abbiamo praticato il taglio del nostro “piede” dal tubo
principale, a circa 1 cm dal taglio precedente, poi con il
DREMEL4000 e Dremel MULTI MAX ho cominciato a
tagliare e levigare (foto 05, foto 06) fino ad ottenere 6
“piedini” simili a dei cucchiai che avrebbero poi ospitato
le lampade (foto 07).
7
8
53
9
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Ilenia Montagni - lamapdario ape
Realizzare la “gamba” è stato più semplice: Luca ha modellato, solamente con le mani, il tubo di rame di diametro
inferiore (8 mm) a forma di esse molto aperta (foto 9), (una “manovra” che conoscono molto bene idraulici ed
elettricisti), infine ha tagliato le 6 zampe con il DREMEL DSM20 (foto 10).
11
12
54
A questo punto siamo passati ad unire le due parti della zampa (foto11) con il DREMEL Versatip (foto 12) usato
come saldatore... è stato un gioco da ragazzi (in questa fase Luca la fa da padrone!).
Dopo aver colorato le zampe di nero, si montano i portalampada e si fanno passare i fili dentro al tubo di rame.
Le zampe sono finite, per montare le lampade a LED aspetteremo che il lampadario sia tutto assemblato.
13
15
Il “corpo” della mia ape uscito dal tornio assomigliava molto ad una colonnina di una ringhiera in legno (foto 12),
quindi ho pensato di porvi rimedio grazie all’aiuto del “forzuto” DREMEL MULTI-MAX munito di lama da taglio
MM480 (foto 13). Una volta intagliato il pungiglione ho rifinito con il complemento DREMEL MULTI-MAX MULTIFLEX (MM720) che è l’ideale per i tagli di dettaglio (foto 14).
Ilenia Montagni - lamapdario ape
14
16
Le antenne sono state realizzate con dei fili di alluminio, trovati tra i materiali di scarto della zona industriale dove
lavora Luca. Li ho piegati con una pinza a punte tonde che di solito si usano per creare gioielli (foto 16).
55
Ilenia Montagni - lamapdario ape
17
18
19
56
Le ali e il fiore dell’ape sono fatte in stretta collaborazione con mia figlia Aurora insieme utilizzando il DREML4000
trasformato in fresa a tuffo grazie all’apposito accessorio.
Ho creato su cartone la sagoma delle ali in modo che fossero almeno simili, invece il fiore l’ho disegnato a mano
libera direttamente sul legno. Con la punta da taglio ho creato le due sagome, quindi con il complemento DREMEL
MULTI-MAX MULTI-FLEX (MM720) ho eliminato le imprecisioni (foto 17), con il DREMEL 4000 ho pulito i bordi
(foto 18) e infine, per per rendere la superficie più adatta alla pittura con colori acrilici ho levigato sia ali che fiore
con il MULTI-MAX (foto 19).
21
Ilenia Montagni - lamapdario ape
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22
Se volete una pittura perfetta chiedete alla mia bambina, lei si che è precisa (foto 20).
Per decorare i particolari delle ali ho usato il DREMEL 4000 con la punta a fresa per incisione (107) (foto 21)
montato sull’albero flessibile che permette una grande precisione e controllo (foto 22).
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Ilenia Montagni - lamapdario ape
23
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Mentre io ed Aurora siamo impegnate nelle decorazioni a Luca rimangono i lavori “pesanti”.
Bisogna fare i fori per inserire le zampe nel corpo dell’ape e creare un incavo nel legno per effettuare le giunzioni dei
cavi elettrici (foto 22).
Dopo aver fissato saldamente il tronco dell’ape e aver praticato tre fori simmetrici per ciascun lato, abbiamo montato
la fresa a tuffo sul DREMEL 4000 (con la punta per l’intaglio del legno 640) per creare uno scavo sufficientemente
profondo da incontrare i fori fatti per l’inserimento delle zampe e dei relativi cavi elettrici (foto 23), ovviamente lo
scavo risulterà invisibile, perché rimane nella parte superiore del lampadario.
Una volta che tutti i fili delle zampe collegati con i portalampade sono passati tramite i fori nella parte superiore
dell’ape, Luca li ha fissati ai due cavi di acciaio per attaccare l’ape al soffitto. I cavi fungeranno anche da conduttori
per la corrente elettrica dato che i soli 12V delle lampade a LED rendono il voltaggio assolutamente innocuo.
Luca ha quindi fatto passare i due fili conduttori attraverso i fori praticati sul fiore di legno con il DREMEL 4000, al
di sopra ha fissato il tubo di alluminio di 12 cm che funge da vano per il trasformatore elettrico (quest’ultimo ha il
compito di portare la tensione della corrente dai 220V domestici ai 12V delle lampade a LED).
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lampadario ape
Anna Pozzan - credenza
25
Dopo avervi annoiato con queste cose tecniche
passiamo alla cosa più divertente per me: che ape
sarebbe senza strisce gialle e nere?
Aiutandomi con del nastro adesivo di carta ho dipinto
le strisce (foto 25), quindi con dello stucco da legno
ho levigato la testa dell’ape e ho disegnato una faccia
simpatica (foto 26), infine ho passato due mani di
vernice protettiva.
29
Sono bastate due staffe ad L di 3 cm e 2 viti per fissare le ali e due piccoli fori per inserire le antenne.
... e adesso si vola verso la cameretta di Aurora!
Il tempo di montare le lampade a LED sulle zampe, di staccare l’interruttore generale della corrente e Luca può
montare il lampadario senza rischi. Finalmente funziona!
59
TUTORIAL
contenitore comodino
Nuvole di Legno
nuvoledilegno.it
contenitore comodino
“Prendi 3 donne con la passione comune per il riciclo creativo. Prendi un’adolescente stufa della sua camera da
bambina. La rivoluzione è in atto, Francesca mi ha chiesto a un comodino originale, qualcosa che non si trovasse nei
negozi e che potesse progettare e fare da sola, qualcosa di unico.
Il risultato: il nostro progetto per DREMEL4HOME, un contenitore-comodino originale ed eco-friendly.”
Lorena, Nadia e Valeria
Nuvole di legno - contenitore comodino
Difficoltà:
media
62
1
Materiali:
Assi di legno di recupero, 1 bastone con un diametro di 5 cm
compensato (questo è 25x25 cm), spinette , colla vinilica,
viti, 4 rotelle, vernice e pennelli
trapano e punte per legno,
DREMEL 4000, DREMEL DSM20, DREMEL MULTI-MAX
2
Francesca ha disegnato sulla carta il suo progetto.
Per fortuna fa il liceo artistico e tutte le sue richieste sono molto chiare e precise.
(foto 1, foto 2, foto 3)
3
Nuvole di legno - contenitore comodino
4
5
Dopo aver valutato con attenzione misure e spessori di cui tener conto, entriamo nel vivo del lavoro.
Scegliamo con cura le assi. Dobbiamo trovare quelle migliori per aspetto, con la superficie più uniforme possibile
e di colore simile (foto 4, foto 5).
63
Nuvole di legno - contenitore comodino
7
64
6
8
Uniamo le assi per raggiungere la dimensione di cui abbiamo bisogno: facciamo con il trapano dei fori di diametro
uguale alle spinette, mettiamo uno strato di colla vinilica e uniamo le assi. Morsettiamo e aspettiamo il tempo
necessario per una perfetta asciugatura (foto 6, foto 7, foto 8, foto 9, foto 10, foto 11, foto 12).
9
10
11
12
13
14
Prendiamo un pezzo di compensato di multistrato di pioppo e pratichiamo un foro nel centro, il cui diametro
corrisponde a quello del palo di sostegno. Per fare un lavoro preciso utilizziamo il DREMEL 4000 per levigare e
eliminare le parti in eccesso (foto13, foto 14).
Incolliamo una lastra di compensato di pioppo di dimensioni e spessore minore e e per rendere il fissaggio più sicuro
avvitiamo ai quattro lati (foto 15, foto 16, foto 17, foto 18).
15
16
17
18
Nuvole di legno - contenitore comodino
Mentre aspettiamo che la colla sia perfettamente asciutta, creiamo la base.
65
Nuvole di legno - contenitore comodino
19
20
21
La base però ha bisogno di uno spessore maggiore per sostenere il palo centrale e la struttura: decidiamo così di
creare un nuovo strato, questa volta però con del legno di recupero (foto 19, foto 20, foto 21).
22
La colla finalmente è asciutta! Tolti i morsetti, riportiamo
sulle assi che abbiamo unito il disegno, seguendo il
progetto schizzato dalla Francy
(foto 19, foto 20, foto 21).
66
23
24
25
26
27
28
29
Nuvole di legno - contenitore comodino
Prendiamo il DREMEL DSM20 e tagliamo in corrispondenza del disegno (foto 24, foto 25, foto 26).
Per rifinire il taglio usiamo il DREMEL MULTI-MAX (foto 27, foto 28, foto 29).
30
Francy vuole dare un po’ di colore alla sua nuova
camera, quindi decide di colorare alcune parti di un bel
verde brillante (foto 30, foto 31).
31
67
Nuvole di legno - contenitore comodino
Nel frattempo assembliamo la
struttura: il lavoro richiede molta
attenzione e precisione (foto 32,
foto 33, foto 34, foto 35, foto 36).
32
33
34
35
36
Siamo pronte per il gran finale,
mancano solo le 4 rotelle per la
base, quindi prendiamo le misure e
avvitiamo (foto 37, foto 38, foto 39).
68
37
38
39
Et voilà, ecco la casetta-contenitore
finita! (foto 40, foto 41, foto 42).
41
42
contenitore comodino
Nuvole di legno - contenitore comodino
40
69
TUTORIAL
giostrina
Laura Ausilio
hippywitch28.blogspot.it
giostrina
“Per questo progetto ho deciso di coinvolgere il mio compagno che come me ama sporcarsi le mani ed è in grado
di trovare soluzioni fattibili ad ogni mia idea. Abbiamo unito le nostre forze e capacità per dar vita a una simpatica
giostrina che può essere anche utilizzata come segnavento”.
Laura
Laura Ausilio - giostrina
Difficoltà:
bassa
Materiali:
DREMEL DSM20, DREMEL MULTI-MAX, DREMEL 4000,
Un pannello di legno spessore min. 2 cm,
Un foglio di compensato spessore min. 0,5 cm,
Due viti con gancio (occhioli a vite),
Filo di nylon,
Colore acrilico,
Barra filettata diametro 10 mm,
Un bullone a farfalla e un pomello bullone,
Una catenella,
Pannolenci colorati
1
3
Disegnare la sagoma del braccio della giostrina sul
pannello di legno spessore minimo 2 cm (noi abbiamo
disegnato un braccio curvo con altezza 50 cm e
larghezza alla base 7cm) (foto 1).
Procedere al taglio della sagoma con DREMEL DSM20
per le parti dritte e con DREMEL 4000 montato su fresa
a tuffo per le parti curve (foto 2, foto 3).
72
2
4
5
Utilizzare DREMEL MULTI-MAX per levigare il braccio
in corrispondenza dei tagli per ottenere una superficie
liscia (foto 4).
6
7
Utilizzare DREMEL MULTI-MAX per levigare le astine
in corrispondenza dei tagli per ottenere una superficie
liscia (foto 6).
Laura Ausilio - giostrina
Tagliare con il DREMEL DSM20 due astine di legno (nel
nostro caso lunghezza 30 cm e larghezza 2 cm) che
serviranno da sostegno ai pendenti della giostrina.
Con una lima manuale ricavare un incavo da entrambe
le astine per poterle incastrare nella parte centrale tra di
loro (foto 5).
8
Disegnare sul foglio di compensato delle sagome a
piacere (noi abbiamo scelto gli uccellini), tagliare con
il DREMEL 4000 montato su fresa a tuffo le singole
sagome (foto 7, foto 8).
Levigare l’oggetto con della carta vetro 80/100 (foto 9).
9
73
Laura Ausilio - giostrina
10
74
11
Colorare tutto il segno con del colore acrilico (foto 10).
Avvitare al centro delle astine posizionate a X una vite con gancio, forare l’estremità delle astine e inserirvi del
filo di nylon a cui attaccare i pendenti (come tocco di colore noi abbiamo scelto di applicare delle ali ricavate dal
pannolenci colorato) (foto 11).
Avvitare all’estremità del braccio la seconda vite con gancio, applicare la catenella che consentirà di sostenere la
struttura a X con le sagome pendenti (foto 12).
Nella parte inferiore del braccio effettuare un foro in cui inserirete la barra filettata completa di bullone a pomello e
bullone a farfalla, più un rettangolo di legno che consentirà di fissare la giostrina al lettino (foto 13).
12
13
Laura Ausilio - giostrina
giostrina
75
TUTORIAL
letto fai da te
Paola Bologna
oltreverso.it
letto fai da te
“Tra un dolore di schiena, la spesa da fare, la stanchezza della giornata di lavoro da smaltire, la cameretta da
riordinare e la cena da preparare cerchiamo di infilarci sempre qualche avventura. Quella del fai-da-te appassiona
tutti e tre, e nonni e amici non mancano mai di darci una mano.”
Paola
Paola Bologna - letto fai da te
Difficoltà:
alta
78
Materiali:
2 rigotti lamellari faggio giuntato 206 x 11 x 4 cm,
2 rigotti lamellari faggio giuntato 94 x 11 x 4 cm,
20 doghe 100 x 6 x 1,5 cm,
8 pezzi lamellare faggio giuntato 20 x 4 x 30 cm che vi sarete fatti smussare
a 45° sul lato lungo (questa operazione può essere fatta anche presso il
negozio di fai-da-te),
spine di legno, gesso di Bologna,
vernice muraria all’acqua e ceramicante all’acqua,
DREMEL DSM20, Seghetto alternativo, DREMEL 4000 + fresa a tuffo,
Fresatrice verticale con fresa a taglio e fresa a raggio concavo,
DREMEL MULTI-MAX con MM482 e con cuscinetto abrasivo,
Sistema di verniciatura a spruzzo PFS 5000 E della Bosch,
Trapano,
Pinze e ganasce, Carta vetrata, Pennelli, Metro, Raspa e lima triangolare
Partendo dalle misure del materasso che dovrà accogliere, decidete quelle del vostro letto. Il nostro è 84x194 cm.
Siamo dunque partiti da 2 rigotti (che io ho ribattezzato listelloni) da 206 x 11 x 4 cm per la lunghezza e da 2 più corti
da 94 x 11 x 4 cm per la larghezza (foto 1).
1
Con il seghetto alternativo tagliate via dalle estremità
dei rigotti – in punti corrispondenti che permettano un
incastro a mezzo legno – lo spessore del rigotto stesso.
In pratica segnate su un’estremità del rigotto lo spessore
del rigotto che vi si deve incastrare come mostrato in
foto, dividetela a metà sulla lunghezza e procedete con il
taglio con un seghetto alternativo.
L’unica difficoltà è ragionare bene sul lato in cui tagliare
il cubotto: il risultato è la cornice del letto (foto 2).
3
4
Disponete la cornice su una superficie piana e verificate che i 4 rigotti si incastrino perpendicolarmente. Rifinite
eventualmente con la raspa e, negli angoli, con la lima triangolare (foto 3).
Con il DSM20 tagliate 4 spine di legno più alte della somma delle altezze dei due rigotti (foto 4).
Effettuate con il trapano un foro passante nel rigotto superiore che arrivi fino a metà del rigotto inferiore.
Infilate in ogni foro la spina di legno (foto 5).
5
Paola Bologna - letto fai da te
2
79
Paola Bologna - letto fai da te
6
80
7
7b
Con il DREMEL MULTI-MAX tagliate a filo l’eccesso di spina di legno (foto 6).
Accostate i rigotti lunghi e segnatevi la posizione della prima doga, che vi consigliamo di inserire molto a ridosso del
lato corto del letto per evitare che la punta del materasso si pieghi verso l’interno. Contate un ingombro di 7,2 cm
(6 cm della doga + 1,2 cm di diametro della fresa utilizzata). Spaziate di 4 cm circa e segnatevi con una matita la
posizione di tutte le altre. Procedete fresando ciascun vano: può esservi utile in tal senso crearvi una U di legno con
dei listelli di recupero, che vi aiuti, facendo da sponda, a creare vani uguali fra loro (foto 7, foto 7b).
Lasciate che lui si goda il lavoro fatto: ne avrà bisogno dopo tutte quelle fresature!!! (foto 8)
8
Con il DSM20 tagliate di misura la prima doga.
Provate l’incastro nei vani prima di tagliare anche tutte le
altre (foto 9).
Stondate tutti bordi con la fresa a raggio concavo
(foto 10).
Con il trapano effettuate 2 fori ciechi da 12 mm di
diametro e profondi 3 cm su ciascuna estremità dei 4
rigotti che formano il telaio del letto (16 fori in tutto).
Infilate in ogni foro una spina di legno da 6 cm (foto 11).
10
11
Fissate al banco uno dei pezzi che vi siete fatti tagliare a 45° al fai-da-te. Disegnate la forma della vostra gamba tenendo conto del fatto che dovrà reggere il peso del letto, del materasso e di vostro figlio - e procedete nel taglio.
Se scegliete una linea curva usate la fresatrice verticale, aiutandovi con il suo compasso e procedendo un po’ per
volta. Ripetete per gli altri 7 pezzi (foto 12).
12
Paola Bologna - letto fai da te
9
81
13
Paola Bologna - letto fai da te
Montate sul DREMEL 4000 il complemento per fresare
a tuffo con la punta in dotazione e create sul lato tagliato
a 45° di ciascuno degli 8 pezzi che andranno a creare
le gambe del letto, una cava passante perpendicolare
al taglio. Dai ritagli di MDF ricavatevi delle anime che vi
si incastrino dentro. Spalmate tutto di abbondante colla
vinilica e accoppiate i pezzi a due a due. Morsettate,
ripulite la colla in eccesso e lasciate asciugare (foto 13).
Stondate i bordi con la fresa, con il trapano fate sulla
sommità ogni gamba 4 fori d’invito da 3 cm di profondità
(2 per lato) corrispondenti alle spine di legno predisposte
in precedenza sul telaio, carteggiate (foto 14).
14
Montate il letto e verificate che tutti gli incastri funzionino. Marcate con il trapano i pezzi che devono incastrarsi tra
loro (la prima coppia con un piccolo foro in posti nascosti, la seconda coppia con due piccoli fori etc) (foto 15, 16).
15
16
Carteggiate, procedete con il primer e utilizzando il sistema di verniciatura a spruzzo PFS 5000 E della Bosch così
come precedentemente descritto. Proteggete con un ceramicante (foto 17, 18).
82
17
18
Paola Bologna - letto fai da te
letto fai da te
83
testiera
Paola Bologna - testiera
Materiali:
Led e interruttore da incasso,
2 pannelli MDF medium density standard 110 x 100 cm da 4 mm,
1 pannello MDF medium density leggero 100 x 100 cm da 25 mm,
Viti,
Gesso di Bologna,
vernice muraria all’acqua e ceramicante all’acqua,
DREMEL DSM20, DREMEL 4000 + Complemento per fresare a tuffo,
Molettine abrasive,
Seghetto alternativo,
Fresatrice verticale con fresa a copiare,
DREMEL MULTI-MAX con MM470, MM480 e MM482 e con cuscinetto
abrasivo,
Sistema di verniciatura a spruzzo PFS 5000 E della Bosch,
Trapano,
Saldatore,
Pinze e ganasce,
Carta vetrata,
Pennelli,
Metro
1
Disegnate con un gesso bianco la sagoma della testiera
del letto sul pannello di MDF (100 x 110 cm, da 4 mm ).
Se siete indecisi disegnatene altre e ripassate con una
matita solo quella che avete scelto.
Se la forma prescelta non è regolare e prevede delle
curve, invece di usare il DSM20 montate sul DREMEL
4000 il complemento per fresare a tuffo con la punta
in dotazione e tagliate la sagoma seguendo il vostro
disegno (foto 1, 1bis, 2).
84
2
1b
Non illudetevi: lui non è lì per controllare il vostro
operato… (foto 3).
… vuole solo giocare con voi! (foto 4).
4
5
Fissate la sagoma così ottenuta sul pannello di MDF 100 x 100 cm da 25 mm con l’aiuto delle ganasce.
Capovolgete. Fissate entrambi a due cavalletti (foto 7).
Montate sulla fresatrice verticale una fresa a copiare, verificate che la zona di taglio sia sgombra da ostacoli e
procedete replicando sul pannello più spesso la sagoma della testiera. Per ottimizzare il lavoro della fresatrice,
avrete bisogno dell’assistenza di qualcuno che sostenga il lato via via tagliato, evitando che si imbarchi (foto 8).
Paola Bologna - testiera
3
Con la molettina abrasiva del DREMEL 4000 pulite il
taglio (foto 5) e rifinite quindi con la carta vetrata, non
senza aver chiamato in causa qualche piccolo aiutante
(foto 6).
6
7
8
85
Paola Bologna - letto fai da te
10a
10b
9
10c
Con il seghetto alternativo tagliate il pannello di MDF appena sagomato in modo da ottenere una cornice su cui poi
andrà montato lo sportello (foto 9).
Regolando l’altezza di immersione della fresatrice in modo che sia uguale allo spessore del pannello di compensato
che userete come sportello, fresate tutto il perimetro della cornice di MDF sul lato che andrà contro il muro, creando
l’invito all’incasso (foto 10a, 10b, 10c).
Ricavate dal secondo pannello in MDF 110 x 100 cm da
4 mm, tagliandolo con il DSM20, lo sportello che vi andrà
incassato. Con la molettina abrasiva del DREMEL 4000
pulite il taglio e rifinite con la carta vetrata (foto 11).
86
11
A questo punto dovreste aver ottenuto un pannello
frontale, una cornice intermedia e uno sportello (foto 12).
Sul pannello frontale, montando sul DREMEL MULTI-MAX
lame a tronchese tagliente per legno di misure differenti
(noi abbiamo usato MM470, MM480 e MM482) praticate 4
tagli intersecantisi ad asterisco per ognuna delle stelle che
vorrete ottenere. Girate il pannello e ripassate i buchi al
contrario in modo da renderli più netti (foto 13).
13
Rifinite levigando entrambi i lati con il cuscinetto abrasivo
del DREMEL MULTI-MAX (foto 14).
14
Su un lato della cornice in MDF ricavate la sede per il vostro interruttore. Dopo averne disegnato la forma, togliete il
grosso del materiale aiutandovi con il trapano. Montate sul DREMEL 4000 l’attrezzatura per fresare a tuffo.
Rifilate e completate il lavoro (ma incassate l’interruttore solo dopo aver dipinto tutto!) (foto 15).
Paola Bologna - testiera
12
Spalmate abbondante colla vinilica sul frontale della
cornice, chiedendo il supporto dei piccoli aiutanti.
Incollateci sopra il pannello di MDF con le stelle,
morsettate, ripulite dalla colla in eccesso e lasciate
asciugare (foto 16, 16b).
15
16
16b
87
17
17b
Regolando l’altezza di immersione della fresatrice effettuate lungo il perimetro del coperchio dei fori d’invito per
le viti con cui lo fisserete alla cornice.
In questo modo non rischierete di rovinare la testiera del
letto, ed eviterete che le viti scalzino il coperchio.
Avvitate il coperchio (foto 17, 17b).
Paola Bologna - letto fai da te
Carteggiate con cura tutta la testiera con il cuscinetto
abrasivo del MULTI-MAX pareggiando eventuali scalini,
curando soprattutto i bordi e gli angoli. (foto 18).
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Date una mano di gesso di Bologna, o di cementite. Lasciate asciugare bene. Carteggiate leggermente a mano
con carta vetrata a grana fine (foto 19).
Riempite il serbatoio del vostro Sistema di verniciatura a spruzzo PFS 5000 E della Bosch della vernice che avete
scelto seguendo i consigli e le istruzioni del libretto. Noi abbiamo usato vernice muraria bianca ad acqua. Regolate
le impostazioni e procedete dando una prima mano. Lasciate asciugare, carteggiate leggermente a mano, procedete
con la seconda mano. Lasciate asciugare, carteggiate leggermente a mano (foto 20, 20b).
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20b
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Con l’aiuto di un piccolo pennello rifinite i particolari. Con un pennello più grande date due mani di ceramicante
all’acqua o di vernice protettiva (foto 21).
Fate passare dall’apposito buco il filo dell’alimentatore, applicate le strisce adesive di led all’interno del coperchio
della testiera, saldatele all’interruttore che avrete incassato nell’apposito vano. Controllate che tutto funzioni, avvitate
il coperchio e godetevi lo spettacolo! (foto 22).
Paola Bologna - testiera
testiera
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TUTORIAL
scrivania a scomparsa
Valentina Scuteri
mamichipscrafts.blogspot.com
scrivania a scomparsa con scatole porta giochi
“L’idea di realizzare una scrivania è nata dall’esigenza di riorganizzare la cameretta, in previsione di un utilizzo per
i primi anni di scuola. Mi sono trovata a dover gestire gli spazi e la sistemazione dei giochi. ll progetto ha impiegato
molto tempo a prendere vita ed è passato attraverso il vaglio dell’intera famiglia, per poi essere realizzato in
collaborazione con mio papà Gae.”
Valentina
Materiali:
Valentina Scuteri - Scrivania a scomparsa
Difficoltà:
media
DREMEL 4000, fresa a tuffo, DREMEL MULTI-MAX, DREMEL DSM20,
seghetto elettrico per traforo, trapano avvitatore,
lastra di legno compensato spessore 18 mm dimensioni 180 x 153 cm,
Lastra di legno compensato, spessore 10 mm dimensioni 120x100 cm,
4 angolari metallici piccoli,
4 angolari metallici grandi,
7 Cerniere metalliche (3 per il tavolo e 4 per le gambe),
Viti da legno 15 mm diametro 3 mm,
3 Tasselli da muro,
2 porta mensola a becco di pappagallo con tasselli,
Smalto all’acqua rosso, Smalto all’acqua bianco,Pennelli, Carta vetrata,
Nastro di carta adesivo, Matita, Riga,
Asta in alluminio da utilizzare come guida,
Morsetti - Colla per il legno - Metro avvolgibile - Guanti,
Occhiali protettivi - Mascherina
Per la realizzazione degli elementi che faranno parte della scrivania, partire da una prima lastra di dimensioni
180x153 cm. Segnare tutti i tagli con matita, metro e tagliarla come da indicazioni in figura 2, seguendo un preciso
ordine: prima le linee contrassegnate dal colore rosa, poi quelle blu, quelle verdi e infine quelle rosse.
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Per la realizzazione degli elementi che faranno parte
della scrivania, partire da una prima lastra di dimensioni
180 x 153 cm. Segnare tutti i tagli con matita, metro e
tagliarla come da indicazioni in figura 2, seguendo un
preciso ordine: prima le linee contrassegnate dal colore
rosa, poi quelle blu, quelle verdi e infine quelle rosse.
Per i tagli rettilinei utilizzare il DREMEL DSM20 con la
lama per il taglio del legno. Per poter ottenere dei tagli
precisi, fissare una guida al compensato, fermandola
con due morsetti (per evitare che il metallo lasci segni
nel legno, posizionare tra i due elementi, degli avanzi di
compensato oppure un panno).
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Terminare i tagli rettilinei con il DREMEL DSM20
utilizzando la lama per il taglio del legno e fissando le
guide con i morsetti (foto 7).
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Realizzare un secondo taglio curvo con il seghetto
elettrico per ricavare la sagoma della mensola.
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Valentina Scuteri - Scrivania a scomparsa
Per i tagli curvi utilizzare il seghetto elettrico per traforo.
Posizionare l’asse sopra ad un banco di lavoro, fissarla
con i morsetti e tagliare seguendo attentamente la
sagoma disegnata in precedenza. Per realizzare il bordo
della scrivania e il frontale delle scatole porta giochi è
stata creata un’unica curva.
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Rifinire le superfici ottenute levigandole con il DREMEL
MULTI-MAX (foto 13).
Per smussare lati e spigoli utilizzare inceve il DREMEL
4000 con cilindretto abrasivo.
Valentina Scuteri - Scrivania a scomparsa
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Stampare su carta un motivo decorativo e riportarlo su una gamba esterna. In questo caso, essendo caratteri, è
stata creata una guida per poter mantenere le linee parallele e rettilinee.
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Per realizzare la guida è stato preso un avanzo di legno,
realizzati due tagli rettilinei e paralleli con il DREMEL
DSM20 e due tagli diagonali con il DREMEL MULTIMAX.Il foro creato servirà per far scorrere la guida della
fresa a tuffo.
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Agganciare il DREMEL 4000 all’accessorio per la fresa a tuffo, inserendo la punta corrispondente. Bloccare la guida
creata con i morsetti e impostare la velocità a 20.000 giri. Procedere lentamente, seguendo con precisione il disegno
fatto. Per ogni lettera riposizionare la guida. Per le parti curve è stata utilizzata sempre la fresa, usando il chiodo in
dotazione, per creare una parte di circonferenza.
Le lettere sono state rifinite e smussate con il cilindretto abrasivo e il DREMEL 4000.
Valentina Scuteri - Scrivania a scomparsa
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Valentina Scuteri - Scrivania a scomparsa
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Per il montaggio delle scatole porta giochi sono stati creati prima dei piccoli fori con il trapano e la punta sottile, poi
inserite le viti. Sono stati assemblati il fronte più spesso con lati corti, poi il lato lungo e infine il fondo. Per la scrivania
sono state montate sul retro tre cerniere metalliche, posizionate, realizzati piccoli fori con la punta fine e fermati con
le viti. Il lato sagomato rimarrà mobile, mentre quello rettangolare sarà fisso (foto 25). Al rettangolo fisso affrancare,
con 2 angolari metallici per parte, le gambe esterne, facendo attenzione alla posizione della scritta o del motivo.
La scrivania è stata resa stabile con due triangoli di legno posizionati sul fondo. Preparare i fori e posizionare le
cerniere tra le gambe esterne e quelle interne. Nelle parti superiori delle due gambe mobili incollare uno spessore
in legno di 1 cm circa, posizionandolo verso l’esterno, in maniera tale che non interferisca con cerniere e angolari.
Alzare il piano mobile sagomato e fissare, con colla e viti, due spessori di 1 cm circa in posizione diagonale vicino
ai bordi esterni del retro della scrivania. Faranno da fermo alle gambe mobili.
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La scrivania e le gambe esterne sono state dipinte
con lo smalto all’acqua bianco, mentre gambe interne,
frontale delle scatole e mensola con lo smalto all’acqua
rosso. Dopo la prima mano sono state leggermente
levigate tutte le superfici e passata una seconda stesura
di colore.
La scrivania e tutte le parti sono state fatte asciugare
per 12 ore.
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Fissare la scrivania al muro tramite i due triangoli in legno posizionati sul fondo, utilizzando tasselli per muro. Nel
caso fosse presente uno zoccolino, realizzare un piccolo smusso con il DREMEL DSM20, così che la scrivania
aderisca bene alla parete.
Fissare la mensola con le due staffe a pappagallo.
Ora è tutto pronto per ospitare i giochi e le letture di Davide.
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Valentina Scuteri - Scrivania a scomparsa
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Terminare la scrivania avvitando le gambe mobili interne
a quelle fisse esterne.
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Valentina e Gae
Il mio compagno di lavoro è stato mio papà, mi ha
aiutato nella sistemazione di un angolo della cameretta
di Davide (il mio bimbo).
Vorremmo costruire una scrivania richiudibile e un paio
di scatole per contenere i giochi. Pensavamo di avere
già pronta l’idea ma lo zio architetto ci ha messo lo
zampino, il marito geometra ha esposto le sue ragioni
e il piccoletto ovviamente ha detto la sua.
Lorena, Nadia e Valeria
La ricetta per questa avventura? Noi 3 con la passione
comune per il riciclo creativo e un’adolescente stufa
della sua camera da bambina. La rivoluzione è in
atto, Francesca mi ha chiesto un comodino originale,
qualcosa che non si trovasse nei negozi e che potesse
progettare e fare da sola, qualcosa di unico, così è nato
il nostro progetto.
Laura e Cristian
Il mio compagno per l’avventura non poteva che essere
mio marito! Cristian era già pratico di questo tipo di
lavori mentre io sono più “decorativa”. Ho levigato,
tagliato, intagliato, insomma mi sono davvero divertita,
tanto che adesso ho mille idee che mi ronzano in
testa… povero idraulico, lo rimetterò presto al lavoro
(assieme a me, naturalmente!).
Anna e il marito e... non solo
Io creativa partita per la tangente con mille e un’idea,
mio marito organizzatore conteneva e razionalizzava, i
bimbi curiosi pensavano a fortezze e ranch, nonni
vagliavano e sceglievano (perché, essendo estate, e
passando l’estate da loro, il progetto è stato realizzato
per la casa dei nonni).
Giulia e il suo papà
Il mio partner per questo progetto è stato mio papà,
che mi ha insegnato a lavorare il legno e ad essere una
maniaca della precisione.
Il primo progetto che abbiamo fatto assieme è stata
un’altalena per la casa in montagna, creata quando ero
alle scuole elementari e che esiste ancora oggi.
Eleonora e Luca
Per il progetto ho deciso di farmi aiutare dal mio
ragazzo Luca, che, oltre chiaramente ad essere l’altra
mia metà della mela, è anche bravissimo per tutto ciò
che riguarda il legno e l’intaglio.
Purtroppo non abbiamo ancora una casa tutta nostra,
ma dato che la cosa non è per nulla lontana, anzi,
siamo alla ricerca giusto in questo periodo, abbiamo
pensato di realizzare qualcosa che potesse esserci
utile, da qui a poco, per la nostra futura casetta.
Ilenia e Luca
Io sono Ilenia, la creativa di casa, progetti complessi ed
articolati non sono la mia specialità, di solito mi ingegno
a preparare giochi ed attrazioni varie per divertirmi con
la mia bambina. Creare un progetto per realizzare una
decorazione per la casa mi sembrava davvero una
missione impossibile ed è per questo che ho coinvolto
nel difficile compito il tecnico di casa: mio marito Luca.
Paola, Anna e Andrea
Tra un dolore di schiena, la spesa da fare, la
stanchezza della giornata di lavoro da smaltire,
la cameretta da riordinare e la cena da preparare
cerchiamo di infilarci sempre qualche avventura. Quella
del fai-da-te appassiona tutti e tre, e nonni e amici non
mancano mai di darci una mano.
Laura e il suo compagno
Per questo progetto ho deciso di coinvolgere il mio
compagno che come me ama sporcarsi le mani ed è
in grado di trovare soluzioni fattibili ad ogni mia idea.
Abbiamo unito le nostre forze e capacità per dar vita a
una simpatica giostrina che può essere anche utilizzata
come segnavento.
Rita e Luca
Per lavorare a questo progetto non potevo fare a meno
di mio marito. La maggior parte delle volte l’efficacia
di quello che creo nasce dal suo spirito pragmatico
(forse questa abilità è frutto della sua doppia identità
di meccanico e preparatore atletico, in entrambi i casi
quello che fa è far funzionare qualcosa o qualcuno).