Bersagli Umani

3° THE HUMAN TARGET: HEAd sHooT. (SOLUZIONE ESTREMA)
DOVE COLPIRE con un proiettile PER
OTTEnERE IL POTERE D’ARRESTO IMMEDIATO DI
un aggressore parte 3^-
In questa 3^ parte finalmente tratterò il tiro alla testa in modo efficace e ne spiegherò i pro e i contro. Non è il colpo magico che tutti
credono. Ma nonostante le oltre 10 pagine della prima e seconda parte dell’articolo ove scrivo della storia, le motivazioni e le radici sin
dall’alba dei tempi del tiro all’area cerebrale, il sottoscritto e l’editore che mi ospita non sono comunque sicuri che quanto avrei voluto
scrivere non ci faccia prender una accusa di istruzione illegale all’addestramento militare o istigazione all’eccesso della forza anche se in
caso di giustificato motivo. Siamo in Italia, patria del diritto, popolo di santi, poeti, scrittori e navigatori ove di fatto oggi non vi è vera
libertà di parola. L’Italia è anche madre di buona parte della scienza bellica, della scienza medica e anatomia, macchine e architettura da
guerra, della balistica, delle armi subacquee e aeree, del focile (fucile) della pistola (Pistoia), della nitroglicerina (Sobrero), delle radiocomunicazioni (Marconi), delle armi atomiche (Fermi), ecc Eppure oggi ci troviamo nelle condizioni di non poter parlare nemmeno delle
cose in cui siamo stati i precursori, anzi dobbiamo rifarci a esperti stranieri da citare, che di solito han solo riscoperto cose a noi già note
da secoli! Basti pensare che la scuola italiana del combattimento con la spada che si estinse gradualmente solo con l’avvento delle armi
da fuoco nel 16° secolo, questa scuola era considerata la migliore al mondo, anche di quella giapponese.
Per il tiro sportivo in genere siamo ormai a livello di eccellenza nonostante il nepotismo e favoritismo nel settore, ma nel vero tiro
combat e non, noi italiani non brilliamo e quei pochi tentativi di miglioramento vengono sempre stroncati sul nascere proprio da
altri italiani! Qualunque metodo o stile di combattimento serio si basa anche sullo studio scientifico della
anatomia umana (bersaglio), perché di questo non si possa parlare liberamente anche in Italia quando si
parla di armi da sparo? Del resto come ho già scritto quello che sembrano segreti sono già storicamente noti
al resto del mondo e ovviamente anche al crimine italiano.
Altresì è noto che per difesa da pericolo improvviso si colpisce istintivamente con pugni, calci, sassi, bastonate, proiettili ecc contro il primo punto di origine che si individua. Infatti non sono rari i casi in cui vengono colpiti non parti sensibili del corpo avversario ma ad esempio l’arma o il pugno usati per colpirci. Migliaia di prove a riguardo non si trovano solo nei conflitti a fuoco, ma anche in una qualunque palestra per
difesa personale o in un qualunque combattimento soft air ove si sa che è meglio proteggere anche le mani.
Nonostante sia vietato da regolamenti di gioco, salvo che non si sia protetti da maschera e caschetto protettivo buona parte dei colpi sparati dai principianti raggiungono proprio la testa degli avversari, questo anche
Muscoli facciali.
perché sebbene sia un gioco il coinvolgimento emotivo è tale da far agire d’istinto finchè non ci si abitua.
Inoltre il volto umano ha 36 muscoli facciali utilizzati per l’espressività, molti più delle altre specie animali, scimmie incluse.
Quando si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, se uno sguardo è aggressivo si rischia
che proprio gli occhi diventino bersaglio. Mentre l’espressività e comunicatività facciale è seconda
solo a quella vocale, altra prerogativa in cui noi esseri umani primeggiamo sulle altre specie.
Quindi espressività facciale, oculare, vocale spesso fanno si di attirare più che ogni altra parte del
corpo l’aggressività altrui. Questo accade anche in altre specie di predatori ma in percentuali minori, ad esempio capita che i cani mordano il viso di umani anche se di solito preferiscono la gola, del
resto il loro “arsenale” biologico è formato principalmente dai denti. Mentre l’uomo ha una serie di
obiettivi primari maggiori a secondo dell’armamento a sua disposizione sia biologico (il suo corpo)
che di mezzi e oggetti che può utilizzare anche come armi, questi ultimi sono parte del patrimonio
genetico istintivo naturale da milioni di anni!
Nella metà di dicembre 2013 addirittura un innocuo commesso di un supermercato di Albignessago (PD), viene ferito gravemente proprio con un colpo alla testa da un rapinatore.
I giornali riferiscono prima che il tiro è avvenuto in piena fronte (lobo frontale), nel gennaio
2014 riferiscono che il colpo ha colpito la vittima alla tempia fuoriuscendo dalla fronte.
Il commesso ha perso circa il 20% di materia celebrale, probabilmente rimarrà completamente paralizzato a vita perdendo alcune capacità cerebrali. Ma ci sono esempi similari di
persone completamente ristabilitisi. Le indagini riscontrano una situazione talmente anomala
e immotivata da far credere addirittura ad un attentato, ma il giovane ha sempre avuto una
condotta irreprensibile.
Probabilmente lo sparo del criminale non è stata una azione voluta, ma una reazione ad un presunto
pericolo improvviso nel mentre la vittima ruotava la testa per difesa. Ovviamente questo non assolve lo sparatore, tantomeno chi voglia emularlo. Su questo caso le mie sono solo ipotesi e congettu- Probabile punto di impatto e anre, proprio come quelle di chi ne ha scritto a proposito. Una vittima di un colpo alla testa può anche golo di tiro al commesso.
essere assolutamente innocente, non necessariamente un criminale colpito per vendetta dalla mala.
Rammento anche un episodio di un commesso ucciso in Arkansas nell’autunno del 2005!
Evidentemente la stampa dimentica episodi simili già avvenuti anche in Italia, dovrebbe essere il loro mestiere, un efferato tentato omicidio fa più notizia di un errore o di una procedura standard per criminali. Ad esempio alla fine degli anni 90 e inizio 2000
fece scalpore l’aumento degli omicidi con colpi alla testa di guardie giurate in servizio come scorta valori e sorveglianza banche, quando
sarebbe stato facilmente possibile costringerli alla resa. Pare che anche l’evidenza non serva, quindi ne prendo atto e non svelerò dettagli che non siano già possibile reperire on-line, però vi darò delle indicazioni, in modo tale da aumentare le capacità di sopravvivenza ma soprattutto per non commettere errori spiegando a cosa si va realmente incontro sparando alla testa, troppi istruttori
diffondono pericolose informazioni lacunose a riguardo. Chi vorrà saperne di più se è in possesso di requisiti di legge per avere
un porto d’armi anche se solo sportivo o di caccia o indossa una divisa potrà partecipare ad uno dei miei corsi di tiro difensivo.
Direttore, istruttore di tiro, armaiolo Biagio De Santis
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Premetto che all’inizio di questo articolo ho
iniziato a ridocumentarmi sull’argomento nel
caso vi fossero delle novità, ovviamente trovando principali informazioni da scuole e
accademie di tiro statunitensi e di altre nazioni che però ho capito che si rifanno a loro,
scopiazzandoli. Non riuscendo a credere di
saperne più di colossi statunitensi nel mondo
dell’istruzione al tiro di combattimento mi
sono rivolto ad una società patner con cui
collaboro e mi affido abitualmente, la
Research Special Force e che ringrazio pubblicamente per il prezioso contributo scientifico fornito. Ho trovato tante di quelle lacu- Caso eccezionale di sopravvivenza da
ne e inesattezze che mi chiedo in cosa siano ferita da coltello.
superiori gli statunitensi a noi se non nel
fatto che vivono in un paese libero, che prendono nota e diffondono le loro scoperte facendole
loro (a torto o a ragione), non hanno bisogno di 100 autorizzazioni e permessi per mettere su
un laboratorio di ricerca, non dimentichiamoci che la Microsoft, la Apple, la HP, Ford, Eugene
Stoner e pure qualche fabbrica di carri armati ecc cominciarono la loro carriera nel garage di
casa. Codificano tutto, sperimentano, esaminano con cura e creano procedure standard da seguire per tanti probabili evenienze e possibilità. Purtroppo non in tutto. Invece noi italiani magari non ce la caviamo in tante cose, ma
diamo il meglio di noi proprio ove gli altri non riescono. Chiamasi ”arte di arrangiarsi”. Ma non è un vero vanto essere i migliori solo
in quel 10% di situazioni in cui altri non hanno creato una apposita procedura da usare. Gli statunitensi spesso sono presi in giro da noi
per aver creato procedure praticamente su tutto come se non se la sapessero cavare in nulla, ma non è così. Le procedure sono molto
utili anche perché una volta capito in quale situazione ci si trova la si potrà applicare con velocità, precisione e competenza senza dover
improvvisare e quindi con minori rischi di sbagliare e tutela anche da grane giudiziarie. Saper far questo, spesso fa la differenza tra la
vita e la morte. Nb. In Italia per quanto mi è dato sapere l’impiego di procedure standard di emergenza nell’uso delle armi o della forza
in genere è cosa mal vista e comunque non contemplata da alcuna legge.
Ma torniamo a noi e altre scuole di tiro: innanzitutto ho notato delle inesattezze anatomiche riguardo alle parti del sistema nervoso centrale sia su loro che sugli effetti, che come sono rappresentati su bersagli utilizzati da loro e diversi corpi
di polizia e militari statunitensi. Le parti che alcune di queste scuole e accademie hanno rappresentato sui bersagli sono rivolte anche ad addestramento civile che di polizia e militare indicano
come ideali per ottenere “lo spegnimento della
luce”, è così che chiamano l’effetto del potere
d’arresto immediato spesso non sono giusti e se
lo sono, lo sono in parte. Se per potere d’arresto
immediato intendiamo anche l’effetto che chi colpito abbia anche un arma in mano, non possa riuscire a sparare nemmeno un colpo allora spesso si
sbagliano! Ci sono troppe incongruenze e inesattezze in qualcosa che dovrebbe essere assolutamente preciso per funzionare. Sto parlando di
tiri di alta precisione, tiri in cui sarebbe auspicabile l’uso di armi lunghe di precisione come carabi- Vittime miracolosamente sopravvissute a gravissime lesioni cranico cerebrali.
ne e fucili da tiratore scelto (sniper). Purtroppo la
legislazione italiana fa si che a meno che non si sia in casa propria o non si sia uno
sniper di polizia in servizio operativo avere a disposizione armi del genere è pressoché impossibile. Quindi questo articolo si rivolge principalmente alle armi corte. Le pistole semiautomatiche a causa delle recenti leggi italiane sono le uniche ad
avere ancora un volume di fuoco accettabile per uso difensivo nonostante la potenza
ridotta. I revolver anche quelli di maggior potenza avendo un volume di fuoco minore non danno margini di errore. Purtroppo le armi corte abitualmente sono
anche le più difficili da gestire e sottostress la situazione peggiora, così come la
precisione pratica. Quasi qualunque pistola e revolver con buone munizioni, se
bloccata in apposita morsa da tiro è in grado di avere una rosata di circa 3 cm.
a 25 metri! Il problema è che molti non sono capaci di ottenere risultati del genere
nemmeno a 1 metro! Magari ci riescono dopo 7-100 colpi di riscaldamento, ma
nella realtà non c’è questo tempo! Sebbene come istruttore sia convinto che nel
98% dei casi la colpa di questo sia di chi gli ha insegnato a sparare, psicologicamente lo stress da sparo soprattutto nel tiro alla testa può peggiorare di moltissimo le già
compromesse capacità di tiro. Quindi anche se per giustificato motivo sconsiglio di
farlo salvo non vi sia alcuna alternativa e valutando comunque tutti i rischi sia di
Le più moderne accademie e scuole di tiro
non colpire, eventuale sovra penetrazione, che conseguenze morali e legali.
combat utilizzano bersagli tridimensionali.
Direttore, istruttore di tiro, armaiolo Biagio De Santis
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Le aree più efficaci da colpire sono molto piccole, si trovano quasi tutte all’interno del cranio e fanno parte del sistema nervoso centrale. Tecnicamente questi punti vengono chiamati “l’interruttore della luce”, appunto perché appena colpito spegne praticamente qualunque funzione vitale, impedendo qualunque movimento volontario e involontario. Il corpo cade come fosse un burattino a cui sono stati tagliati i fili. Ma qui casca l’asino!
Come già detto molte scuole e accademie di tiro indicano come punti da colpire zone sbagliate, non che questi non siano letali immediatamente o quasi, ma potrebbero avere facilmente effetti collaterali non desiderati, addirittura effetti diretti controproducenti
e assolutamente pericolosi per se e altri! In queste pagine troverete esempi di bersagli tra i più diffusi con aree triangolari, rettangolari, rotonde, numerici, alfanumerici, forme diverse, ecc. Quindi aree troppo Estese o Generiche o in posizioni Sbagliate. Quindi
potete vedere le iniziali per indicare il loro problema. Una cosa è fare come me che dico di non fornire informazioni approfondite per nostra tutela legale, un'altra è fornire informazioni, nozioni e indicazioni sbagliate come certe e affidabili, senza ombra di dubbio!
Bersagli del genere “kamikaze” come quello in basso sebbene non perfetti per il punto da colpire dovrebbero essere standard per
addestramento e allenamento di forze di polizia e militari in quanto il fenomeno attacchi e rapine suicide o comunque dinamitarde
sono ormai sempre più diffusi nel mondo. Così come la minaccia di ostaggi. Vero che il fenomeno kamikaze religioso in Italia fortunatamente non è diffuso come invece accade in altre nazioni, mentre invece lo in caso di rapina, poco importa che l’esplosivo sia
finto o che sia in una valigetta o in un pacco invece che addosso al rapinatore, il fatto è che banche, uffici postali costruiti negli ultimi 10-15 anni non sono più blindati o dotati di ingresso discrezionale con metal detector e porte girevoli ed è accaduto proprio a
causa questo tipo di azione criminale che di fatto li rende strutturalmente inutili anzi controproducenti. Perchè la protezione antiproiettile ha spinto il crimine all’uso di materiali esplodenti, creando quindi rischi voluti o accidentali maggiori, come del resto il maggior numero potenziale di vittime. Quindi cosa può fare un poliziotto che intervenendo in una situazione del genere e non ha nessuna altra possibilità di fuga, di intervento, ecc se non di colpire il kamikaze o il rapinatore o il folle prima che possa uccidersi assieme a vittime innocenti?
Colpire il sistema nervoso centrale, ma nel punto giusto!
(Nb.“Per evitare problemi legali a me stesso e all’editore riservo informazioni più esaustive sui punti esatti a riguardo solo ad
allievi di provata affidabilità e condotta dotati di porto d’armi o che
prestino servizi di polizia e/o militare” che parteciperanno a dei miei
corsi di tiro per difesa, per polizie, per militari).
?
Un breve ma deciso movimento delle braccia e la
ragazza ostaggio di uno “stalker” omicida verrebbe
uccisa, come impedirlo con un arma da fuoco?
Nb. Armi non letali come taser e spray paralizzanti in
Italia sono vietati. Il cittadino e polizie hanno ben poche
alternative all’uso delle armi da sparo e difficilmente
altrettanto efficaci. Ciò non toglie la possibilità di errori
di tiro e letali effetti collaterali.
Sebbene in teoria un potentissimo colpo ad una spalla
possa sortire effetti efficaci, nulla lo garantisce.
Voi rischiereste la vostra vita e dell’inerme ostaggio per
“forse” salvare un criminale del genere?
D.I.T. Biagio De Santis
Cosa fare nel caso che sia stata presa una persona in ostaggio da persona
armata convenzionalmente da pistola o coltello o presa letale e non vi è
nessuna alternativa a dover sparare per uccidere?
Come già visto in precedenza i bersagli da addestramento non rappresentano correttamente i punti da colpire perché il sistema nervoso centrale è
molto esteso ha molteplici e complesse funzioni di comando del corpo.
Le funzioni che a noi interessano sono quelle che riguardano la paralisi spastica e la paralisi floscia. Nb. Entrambe portano alla morte
praticamente in modo istantaneo.
L’effetto sperato di questo tipo di tiro
sul corpo umano negli effetti sembra
come lo spegnimento della luce o di un
burattino a cui sono stati tagliati in un
sol colpo tutti i fili che lo comandano.
Gli effetti ottenuti si chiamano:
paralisi spastica, questa causa una contrazione neuromuscolare, quindi se il
criminale impugna un arma contrarrà
non solo tutti gli arti, ma anche le dita,
perciò causerà molto probabilmente lo
sparo premendo il grilletto, così come
gli farebbero premere un pulsante per
attivare un ordigno esplosivo!
Nb. Faccio notare che la contrazione
(spastica) dura finchè non sopravviene
la morte e può somigliare ad una contrazione epilettica.
Sistema nervoso centrale
Mentre la paralisi flaccida questa impeCompleto e le sue funzioni
disce di fatto qualsiasi azione e il corpo
crolla in modo rilassato ed è quella che
di fatto consente di intervenire efficacemente contro la quasi totalità dei
pericoli in cui si vogliano impedire azioni. Nb. Certo che se una pistola o
un fucile cadono il grilletto potrebbe essere azionato in caso in cui le dita
o altro possano rimanere incastrati all’interno del ponticello o andarvi a
finire, fortunatamente nella quasi totalità dei casi avviene con la volata
della canna distanti dalla parte del corpo precedentemente minacciata.
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Forse l’unica eccezione in cui la paralisi flaccida è controproducente avviene se il kamikaze esplosivo sia dotato di un sistema di
accensione dell’ordigno non a pressione ma a rilascio, possibilità non remota, anche una bomba a mano ha questo sistema, quindi
sarebbe utile utilizzare un colpo che causi una paralisi spastica e non una paralisi
floscia. Ma vorrei vedere chi si lancerebbe a disarmare “il cadavere” prima che
l’effetto temporaneo di paralisi spastica termini...
Ricapitolando, se non ci sono alternative all’uso della forza, sebbene nella maggioranza dei casi la paralisi flaccida sia una soluzione ottimale, la difficoltà di
colpire il punto giusto potrebbe essere tale che se per sparare con precisione si
aspetta di trovarsi perfettamente in mira prima di premere il grilletto, si perde troppo tempo, perciò si può rischiare di essere colpiti nel frattempo. Quindi se non ci
sono persone prese in ostaggio sotto minaccia di morte o di kamikaze o se invece
si è oggetto di tiro da parte di un aggressore che comunque sta già sparando o comunque la sua arma non è indirizzata in direzione pericolosa per voi o per altri,
tanto vale colpire indifferentemente uno o entrambe delle suddette aree cerebrali.
Nb. Colpire entrambi in teoria circa il 50-60% dei casi significa causare una
paralisi spastica.
G
G
GS
G
S
Per questo occorrono armi estremamente precise (facili da usare con precisione) e munizioni sebbene dotate di una buona capacità di penetrazione, ma di una lesività il più possibile circoscritta alla sua traiettoria. Quindi munizioni non espansive, ne dotate di
effetto cavitazionale come lo shock idrodinamico.
Nelle seguenti pagine le dimostrazioni scientifiche e alcuni consigli pratici.
ES G
EG
Bersaglio ufficiale F.B.I.
D.I.T. Biagio De Santis
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GS
EG
1
EG
2
G
EG
EGS
GS
E’ sorprendente come delle volte
bersagli venatori siano così precisi
al contrario di quelli umanoidi.
D.I.T. Biagio De Santis
Un bersaglio realistico senza la
possibilità di vedere gli occhi del
bersaglio rende ben più difficile il
suo corretto uso.
Tronco encefalico: esso parte da quasi il
centro del cranio e si protende sino all’inizio della spina
dorsale.
Vi consiglio di visitare Wikipedia.it e vedere questa immagine
animata
http://it.wikipedia.org/wiki/Tronco_encefalico
In rosso l’area da colpire per raggiungere il tronco encefalico.
Corpo striato potete vedere l’animazione 3D su
wikipedia.org http://it.wikipedia.org/wiki/File:Striatum.gif
Come potete vedere nell’immagine in basso a destra, Il corpo striato si divide in 2
parti, quindi visto il viso frontalmente si devono immaginare due rettangoli o ovali
alti circa 4-6 cm., larghi circa 2-3 cm. a partire dal centro di ogni occhio.
Nb. Ogni persona è ben diversa dall’altra.
In rosso l’area da colpire per raggiungere il
corpo striato.
FACCIO NOTARE CHE IL CORPO UMANO NON E’ UGUALE PER TUTTI, LE PARTI ANATOMICHE E ORGANI
INTERNI VARIANO PER DIMENSIONI, POSIZIONE, RESISTENZA DA PERSONA A PERSONA.
D.I.T. Biagio De Santis
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Come potete vedere colpire uno dei due obiettivi del sistema nervoso centrale è cosa possibile, ma non per questo facile, anche perché chi aggredisce non lo fa quasi mai stando in posizione vulnerabile, soprattutto se la vittima reagisce come nella seguente immagine. Ma fate attenzione, come nell’immagine in basso a destra, un colpo che giungesse li, sebbene letale potrebbe non sortire nessuno dei due suddetti effetti desiderati o addirittura causarli entrambi.
Proiettili espansivi, a ribaltamento (toubling effect) e/o sufficientemente veloci da causare cavitazioni temporanee e/o permanenti
colpendo ne aumentano le possibilità di paralisi spastica. Effetti
cavitazionali apprezzabili nel
corpo si ottengono quando i
proiettili raggiungono almeno i
330 metri al secondo attraverso la
zona colpita. La materia cerebrale
è per resistenza ancor più facile
da danneggiare del resto del corpo.
La scatola cranica e altro, come
la mandibola, denti, setto nasale
ecc rallentano notevolmente molti proiettili da pistola, quindi per
tiri di precisione e di efficacia
limitata se si vuole evitare di causare effetti di paralisi spastica si
deve utilizzare una potenza molto
limitata ma sufficiente per penetrazione. Alcuni esempi: potrete
trovarli ad esempio facendo una
ricerca su Google cercando video
“hi speed ballistic gel”, ove si
mostra l’effetto cavitazionale di
diverse munizioni in gelatina
balistica* (*prodotto che riproduce la densità corporea umana, ma
non quella cerebrale salvo realizzarne ad hoc di meno consistenNotate bene che i rettangoli in rosso sono
ti). Altresì gli angoli di tiro e
traiettorie sono molto importanti stati aggiunti e non corrispondono alle aree
indicate sul bersaglio originale.
perché un bersaglio umano soprattutto quando si tratta di un
aggressore solo se costretto o per suo
errore si posizionerà in modo da favorire che lo colpiate.
Quindi molto probabilmente sarà in
movimento o in posizione sfavorevole
per voi, non come un bersaglio da
poligono! Magari questo lo avete già
ben capito vedendo le immagini 3D
Effetto cavitazionale di un proietanimate dei bersagli in oggetto.
tile in gelatina balistica.
In allenamento più che pensare a
sparare si dovrebbe immaginare di giocare a biliardo, gioco ove balistica
controllata, traiettorie e precisione sono fondamentali, sebbene in realtà
non completamente applicabili! Per chi non conosce questo gioco basterà anche solo provare a giocarlo on line, imparerete utili esercizi mentali.
Peccato che queste cose non siano quasi mai insegnate nemmeno nelle
scuole per tiratori scelti, specialisti questi fin troppo poco impiegati.
I criminali violenti sono già ad usi a questo e altro ancora, è ora che lo
sappiano anche le loro future vittime potenziali e questi ultimi non credano di essere capaci di tiri miracolosi di provata efficacia perché lo han
visto in 1000 film, la realtà è ben diversa! Nel prossimo articolo sfaterò
un'altra legenda dell’efficacia del potere d’arresto immediato.
Poi scriverò a riguardo di armi e munizioni, bersagli ottimali e veramente
realistici, tecniche e posizioni di tiro innovative per facilitare che facciate
centro al primo colpo per difendervi, per il superamento delle prove di
tiro periodiche per guardie giurate, per superare esami e prove di tiro
qualificative e di ammissione in genere, ecc.
Direttore, istruttore di tiro, armaiolo Biagio De Santis
Un altro bersaglio “corretto” per colpire il corpo
striato. Nb. Imprecisioni anatomiche del bersaglio, rotazione e differenze anatomiche tra persone rendono l’allenamento particolarmente diffici-
Morte certa, ma non immediata, ne paralisi, salvo
utilizzo di munizionamento espansivo o cavitazionale.
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