Analisi assistita da computer della distribuzione

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TECNICA DEL CALCESTRUZZO
Analisi delle sezioni degli elementi costruttivi
Analisi assistita da computer della distribuzione
casuale delle fibre nei materiali cementizi compositi
Il presente articolo affronta il problema della distribuzione non uniforme delle fibre negli elementi in calcestruzzo. Precedenti ricerche hanno
dimostrato che la dimensione degli elementi influenza l'orientamento delle fibre nella miscela di calcestruzzo. Se la profondità di un elemento è soltanto leggermente superiore alla lunghezza delle fibre, nella maggior parte dei casi le fibre vengono orientate in orizzontale. Le
caratteristiche di distribuzione e il riallineamento delle fibre nell'applicazione di processi tecnologici causano alcune difficoltà per quanto
riguarda la distribuzione prevista delle fibre nel calcestruzzo. Per questo motivo è stato svolto uno studio sull'impatto di questa casualità sui
parametri della lavorabilità e della resistenza del calcestruzzo normale e di quello autocompattante. Il presente articolo presenta i risultati
di una dettagliata analisi delle sezioni trasversali delle travi in calcestruzzo con fibre di acciaio.
Tomasz Ponikiewski,
Politecnico della Slesia a Gliwice, Polonia
L'analisi è stata svolta sulla base di foto di
sezioni di pilastri in calcestruzzo fibrorinforzato levigati grazie a uno speciale software
messo a punto per la tesi di un master [1].
L'analisi della distribuzione delle fibre è
stata eseguita sulla matrice di un provino
stagionato. Attualmente è in fase di sviluppo
un metodo di prova per miscele di calcestruzzo fresco modificate con fibre.
Precedenti pubblicazioni hanno trattato le
caratteristiche principali dell'impiego delle
fibre di acciaio, polipropilene e di altre
tipologie nelle miscele di calcestruzzo [2],
[3]. Anche se l'aumento di volume delle
fibre tende a migliorare le proprietà del calcestruzzo indurito nel caso sia del calcestruzzo normale che in quello calcestruzzo
autocompattante, compromette allo stesso
tempo la lavorabilità del calcestruzzo, causando il fenomeno dell'appallottolamento, i
cosiddetti "nidi di fibra".
Ipotesi e metodologia di ricerca
Il sistema supportato da software, messo a
punto per analizzare le sezioni dei calcestruzzi fibrorinforzati, si chiama 'Quest for
Fibre' [1] e si basa sull'analisi sperimentale
delle sezioni di carote e altri provini che
sono stati tolti mediante taglio da elementi
strutturali. Calcolando le tracce di fibre in
queste sezioni si possono ottenere informazioni attendibili sulla reale struttura della
distribuzione dell'armatura in un dato elemento in calcestruzzo fibrorinforzato. La
figura 1a da [5] riporta un esempio della
distribuzione dei punti per la rappresentazione delle tracce di fibre in una sezione
predisposta per l'analisi assistita da computer, mentre la figura 1b riporta il risultato
emerso utilizzando il software 'Quest or
Fibre' [1] .
Nell'ambito del presente progetto sono state
sviluppate anche le formule per determinare
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Rappresentazione grafica delle indicazioni delle fibre sulla foto di una sezione trasversale
preparata per l'analisi assistita da computer: da [5] (fig. 1a, a sinistra) e dallo studio
originale (Fig. 1b, a destra).
la quantità di fibre per superficie di sezione
rispetto alla distribuzione delle fibre.
Queste formule sono [6]:
per la distribuzione 1D:
N1D = 4Vt/d2
per la distribuzione 2D: N2D = 8Vt/2 2d2
per la distribuzione 3D:
N3D = 2Vt/d2
in cui: V t è la percentuale di volume delle
fibre e d è il diametro delle fibre.
tutte le sezioni delle fibre e nel determinarne
la posizione. Questo programma è stato scritto in Microsoft Visual Basic (32-bit Windows Development, versione 5.0). Il procedimento per la preparazione dei provini è
riportato in fig. 2. Con i provini di calcestruzzo sono state realizzate immagini che
si possono studiare con l'analisi assistita da
computer.
È stato possibile confrontare tra di loro i
valori ottenuti sulla base di una struttura
ideale e con il calcolo delle fibre secondo
le immagini dei valori reali, consentendo di
determinare il volume effettivo dell'armatura distribuita e la struttura della fibra formata [4].
Descrizione del software utilizzato per
analizzare le immagini di microsezioni.
Per analizzare efficacemente i calcestruzzi
con armatura in fibra distribuita, è stato sviluppato uno speciale software, la cui precisione dipende in larga misura dalla risoluzione del materiale illustrativo utilizzato.
L'analisi consiste nella localizzazione di
Fig. 2: Fasi della realizzazione
di microsezioni e un provino preparato per
l'analisi [1]
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Il software crea una matrice le cui dimensioni sono determinate dalla risoluzione
della fotografia. Ogni cellula di questa
matrice contiene informazioni sul colore
identificato su ogni punto della foto. Il programma a questo punto genera passo
dopo passo una matrice virtuale (di seguito
definita matrice cromatica), i cui colori sono
rappresentati da valori. I colori sono documentati nel formato RGB (red, green, blue).
Questo software semplifica i colori attraverso la conversione dei colori reali nei toni
del grigio. Allo stesso tempo è migliorato in
modo semplice ma efficace il contrasto,
che è indispensabile per le operazioni di
calcolo successive del programma. Come
risultato di questa procedura, le cellule della
matrice sono identificate tramite numeri da
0 a 255, che rappresentano i diversi toni di
grigio.
Il passo successivo dell'analisi delle immagini consiste nell'eliminazione delle cellule
con valori che sono al di sotto del limite
definito dall'utente. Con questo metodo, la
matrice cromatica viene convertita in una
matrice logica che ha solo i valori delle cellule da 0 e 1. In questo modo è possibile
rappresentare se in un determinato punto è
stato trovato o meno un pezzo di fibra.
Dal momento che la sostituzione dei colori
reali con toni di grigio è immancabilmente
connessa a una perdita di informazioni, il
passo successivo è quello di aggiungere i
contorni della fibra, ottenendo così forme
più arrotondate. In questa fase è generata
una nuova matrice, con la quale è possibile
descrivere la quantità di fibre e i dati delle
singole fibre. Questi dati includono il punto
centrale geometrico, le dimensioni (attualmente solo attraverso la proiezione sugli
assi OX e OY) e la superficie delle fibre. Il
passo successivo del programma prevede
l'eliminazione delle indicazioni delle fibre
che hanno una superficie tropo piccola o
troppo grande per quanto riguarda l'identificazione positiva. Ciò è giustificato dal
fatto che il software rileva anche gradazioni
cromatiche con una tonalità di grigio quasi
bianca. Successivamente, sono visualizzate
tutte le fibre individuate sulla base dei grafici originali dove è possibile una correzione
manuale.
A conclusione della correzione manuale,
durante la quale di regola si eliminano 2-5
fibre dalla zona di tutte le fibre trovate, inizia la fase di conteggio del programma.
Ruotando la posizione di ciascuna fibra trovata di 180 gradi rispetto al punto centrale
del sistema di coordinate e proiettando le
fibre sull'asse OX, sono determinati i punti
estremi di tutte le fibre trovate. Sulla base di
queste nuove dimensioni della fibra viene
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Il Dr. Ing. Tomasz Ponikiewski collabora
dal 1997 con la cattedra di Ingegneria dei
materiali e Tecnica dei processi di costruzione
del Politecnico della Slesia a Gliwice. Nel
2003 ha conseguito il dottorato di ricerca
sull’Influsso di tipologie di fibre selezionate
sullo scorrimento di miscele cementizie di calcestruzzo. Tra le
sue attività di docenza troviamo: la tecnologia del calcestruzzo, la tecnologia dei calcestruzzi fibrorinforzati, i fondamenti
della pianificazione della procedura di costruzione, i sistemi
tecnologici nell'edilizia. Attività scientifiche: tecnologia dei calcestruzzi tradizionali, ad alta performance e autocompattanti,
reologia delle malte cementizie e miscele cementizie di calcestruzzo con additivi e aggiunte
[email protected]
calcolato un nuovo centro geometrico, che
si può localizzare con precisione nel provino.
Dal rapporto tra i raggi minimi e massimi, il
software calcola anche l'angolo in cui è
stata tagliata una determinata fibra. Purtroppo, il calcolo di questo rapporto dipende in larga misura dalla qualità dell'immagine utilizzata.
La fase successiva genera diverse visualizzazioni dei risultati dell'analisi dell'immagine.
Il programma consente tre diverse forme di
rappresentazione della distribuzione delle
fibre:
· una rappresentazione tabellare del
numero di fibre e il rispettivo angolo di
taglio,
· una distribuzione delle fibre generale in
un provino,
· una distribuzione dettagliata delle fibre
in un provino, in cui quest'ultimo può
essere articolato in un numero di sezioni
che va da 2 a 32. Questo permette di
articolare un provino in un numero di
campi che va da e a 1.024 per contare
le rispettive quantità di fibra.
Il passo finale è quello di predisporre un
rapporto sulla ricerca. Anche lo studio di
alcune microsezioni di un elemento consente
la descrizione della distribuzione delle
fibre nell'intero elemento, dal momento che
il software dispone di adeguata appendice.
Dopo aver elencato le sezioni nella sequenza corrispondente alla loro posizione
reale, il programma esegue i relativi calcoli.
Successivamente i risultati possono essere
analizzati da parte dell'utente. Essi si dividono in due categorie: un'analisi locale e
una globale.
L'analisi locale rappresenta i risultati in
merito ad una singola sezione. Come per
l'analisi dei risultati del programma principale, un provino può essere articolato in un
numero di parti che va da 2 a 32. Questa
suddivisione può essere fatta in campi,
righe o colonne. L'utente può scegliere la
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forma di presentazione dei risultati, da un
formato solo testo a una rappresentazione
a colori delle quantità di fibre nel campo
esaminato.
L'analisi globale rappresenta i risultati dell'
intero elemento, che è costituito dalle sezioni di cui sopra. Come per l'analisi locale,
l'utente può selezionare il livello di suddivisione e il metodo di presentazione dei risultati.
centrazione tridimensionale locale e globale
in senso orizzontale.
La figura 5 illustra i risultati del conteggio
delle fibre in una sezione selezionata di
calcestruzzo con una griglia di suddivisione di 1 x16 (colonne). Su questa base è
possibile determinare la distribuzione complessiva delle fibre in sezioni verticali del
provino in calcestruzzo e ne viene descritta
la concentrazione tridimensionale locale e
globale in senso verticale.
Metodo dell'analisi assistita da computer
I risultati di seguito rappresentati si basano
sull'esame dell'intero elemento in calcestruzzo, che consiste in nove sezioni (Fig.
2). Il rapporto generato dal programma
del computer è molto esauriente, nell'ambito
del presente articolo viene perciò presentata soltanto l'analisi locale di una microsezione. La Figura 3 illustra i risultati del conteggio di fibre in una sezione trasversale
selezionata di calcestruzzo, che è stato
suddivisa in 16 x 16 quadrati. Su questa
base, è stata determinata la distribuzione
reale delle fibre per unità di superficie nella
sezione esaminata.
La figura 4 illustra i risultati del conteggio
delle fibre in una sezione selezionata di
calcestruzzo con una griglia di suddivisione
di 1 x16 (righe). Su questa base è possibile determinare la distribuzione complessiva
delle fibre in sezioni orizzontali del provino
in calcestruzzo e ne viene descritta la con-
Applicando una scala globale viene compromessa notevolmente la trasparenza
della rappresentazione dei risultati, in
quanto il numero di fibre in un campo esaminato variava, in funzione del livello di
suddivisione, da 0 a 53. Il risultato globale
è stato realizzato con la creazione di diagrammi per illustrare il numero di fibre nelle
sezioni trasversali e nell'intero elemento
strutturale in calcestruzzo (Fig. 6).
Sulla base delle simulazioni presentate
selezionate per quanto riguarda la distribuzione delle fibre nei provini esaminati, è
stato possibile stabilire alcune tendenze
generali in merito al livello di distribuzione
e all'omogeneità della matrice di calcestruzzo modificata. È stato dimostrato che i
provini, indipendentemente dal senso di
getto utilizzato nel corso della loro produzione, presentano una distribuzione delle
fibre più o meno uniforme. Non sono state
rilevate concentrazioni di fibre e non si
sono formati i cosiddetti "nidi di fibra".
Inoltre si rilevano la posizione delle fibre e
una possibile interferenza per la vicinanza
alla parete della cassaforma.
Con l'aiuto del programma messo a punto
per analizzare la distribuzione delle fibre,
nel corso di un primo studio è stata determinata la resistenza delle malte in funzione
della quantità di fibre per ogni unità. Per le
malte modificate con fibre d'acciaio di 6
mm e 12 mm di lunghezza si sono ottenuti
dei primi risultati. Nelle malte con fibre di
6 mm fibre è stato rilevato un significativo
aumento della resistenza alla compressione.
Ma soltanto in questo caso è stato possibile
rilevare un aumento della resistenza alla
compressione in associazione all'aumento
dell'armatura nelle sezioni analizzate.
Nelle malte con fibre di 12 mm di lunghezza
si sono osservate soltanto variazioni di lieve
entità nella resistenza f c, che non ha avuto
un comportamento proporzionale alla
quantità di fibre nelle sezioni. Ciò fa supporre che l'uso di fibre di acciaio più corte
con una densità superiore è più vantaggioso
delle fibre di 12 mm. Per quanto riguarda le
malte studiate non è stato dimostrato alcun
effetto da parte della quantità di fibre sui
parametri della resistenza alla flessione
fct,f1. Tuttavia, il tipo e la dimensione dell'
elemento stutturale da produrre sono da
prendere in considerazione tanto quanto i
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Figura 3: Esempio di una sezione suddivisa
in 16 x 16 campi e analisi del numero di
fibre
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Fig. 4: Esempio di una sezione suddivisa in
16 x 16 campi e analisi del numero di fibre
- dati determinati con le righe
Fig. 5: Esempio di una sezione suddivisa in
16 x 16 campi e analisi del numero di fibre
- dati determinati con le colonne
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cestruzzi sono stati ottenuti dei primi risultati
nel campo esaminato.
Fig. 6: Diagramma del numero di fibre
nell'analisi globale
procedimenti adottati che potrebbero riflettersi sui parametri meccanici del calcestruzzo
fibrorinforzato (come ad esempio il metodo
di miscelazione, di getto e di post-trattamento).
Conclusioni
Sulla base di propri lavori di ricerca, con il
metodo e il software sviluppati per l'analisi
della distribuzione delle fibre in malte e cal-
1. I risultati delle analisi delle immagini non
hanno indicato una tendenza all'accumulo di fibre sulle pareti della cassaforma,
e questo indipendentemente dal tipo di
fibra. A quanto pare, il fenomeno noto
come "effetto muro" non è correlato alla
forma della fibra. Anzi, nelle immediate
vicinanze delle pareti della cassaforma
è stata osservata una quantità di fibre
d'acciaio significativamente più bassa, e
questo indipendentemente dalla forma
delle fibre e dalla percentuale di fibre
sul totale della miscela di calcestruzzo.
2. I risultati delle analisi delle immagini non
hanno indicato una riduzione dell'effetto
delle fibre nelle miscele di calcestruzzo
esaminate nell'ambito del presente studio, e questo indipendentemente dalla
loro quota percentuale nella miscela. Il
fatto che la maggior parte delle fibre
fosse orientata parallelamente alle pareti lunghe della cassaforma consente la
conclusione che questa sia la conseguenza del senso di getto nella cassaforma.
* Numero di fibre in 3 sezioni (pz)
Resistenza a compressione fc del calcestruzzo con fibre di 6 mm
Resistenza a compressione fc del calcestruzzo con fibre di 12 mm
Resistenza a flessione fct, fl del calcestruzzo con fibre di 6 mm
Resistenza a flessione fct, fl del calcestruzzo con fibre di 12 mm
Fig. 7: Influsso del numero di fibre sulle
proprietà meccaniche delle sezioni [1].
3. Inoltre, le microsezioni in prossimità delle
estremità degli elementi esaminati presentavano un orientamento delle fibre
meno regolare, fornendo così un'ulteriore
conferma della relazione tra orientamento fibre e senso di getto. Innanzitutto
è stata dimostrata la presenza (o assenza) di una correlazione tra la quantità di
fibre nel calcestruzzo e le sue proprietà
meccaniche (resistenza).
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4. Il test di resistenza alla flessione fct,f1 ha
confermato il principio dello spostamento
o della rottura delle fibre nella matrice.
Un evidente leggero aumento della resistenza alla flessione è stato osservato
nel caso delle fibre di acciaio di 6 mm
di lunghezza.
5. L'analisi delle sezioni trasversali di un
provino indica differenze significative
nella quantità delle armature nelle
microsezioni esaminate. La prove eseguite sulle malte con fibre di acciaio
diritte di 6 mm e 12 mm di lunghezza
indicano notevoli difficoltà nel progettare ricette autocompattanti con una valida capacità di scorrimento e validi parametri di resistenza.
6. Il volume massimo di fibre esaminato nella
miscela dello 0,5% non ha causato un
sostanziale miglioramento della resistenza rispetto ad un volume dello 0,1 %.
Queste piccole differenze nei parametri
meccanici dei calcestruzzi fibrorinforzati
esaminati possono essere attribuite eventualmente a questo specifico tipo di armatura e non sono correlate alle diverse
quantità di armature con fibre nelle malte.
La distribuzione e quantità di fibre nelle
sezioni analizzate non consente conclusioni chiare in relazione al loro possibile
influsso sui parametri di resistenza.
Appare necessario svolgere studi comparativi con fibre di acciaio di altro genere
(ad esempio con fibre di acciaio uncinate) e con una percentuale di volume superiore (Vf >0,5 %) in malte con un numero
maggiore di sezioni analizzate.
왎
[4] Brandt A.M, Kasperkiewicz J, eds.: Diagnosis of Concretes and High Performance Concrete by Structural
Analysis, Institute of Fundamental Technological
Research, Polish Academy of Sciences, Warsaw 2003
(auf Polnisch).
[5] Brandt A.M, Cement-based Composites: Materials,
Mechanical Properties and Performance, E & FN Spon,
London 1995, pp. 470.
[6] Kasperkiewicz J, Internal structure and cracking
process in brittle matrix composites, Institute of
Fundamental Technological Research, Presses of Polish
Academy of Sciences, vol. 39, pp. 239, Warsaw 1983
(auf Polnisch).
Bibliografia
[1] Potysz P., The computer analysis of cross-section of
fibre reinforced concrete; Quest for Fibre software,
Graduate dissertation, Supervisor: Tomasz Ponikiewski,
Gliwice 2006 (auf Polnisch)
[2] Barragán B., Zerbino R., Gettu R., Soriano M., de la
Cruz C., Giaccio G., Bravo M.: Development and application of steel fibre reinforced self-compacting concrete,
6th RILEM Symposium on Fibre-Reinforced Concretes
(FRC) – BEFIB 2004, Varenna, Italy, 457 – 466.
[3] Ponikiewski T., The rheological properties of fresh steel
fibre reinforced self-compacting concrete, in: Proc. Int.
Symp. `Brittle Matrix Composites 8`, A.M.Brandt, V.C.Li,
I.H.Marshall, Warsaw 2006.
ALTRE INFORMAZIONI
Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e Tecnica dei
Processi di Costruzione
Akademicka 5 · 44-100 Gleiwitz, Polonia
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