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BERNARD AUBERTIN
LE PYROMANE
Opere dal 1966 al 2012
19 dicembre 2014 - 16 febbraio 2015
Testi di
Giancarlo Rovetta
Melania Gazzotti
Si ringrazia l’Archivio Aubertin
e tutti i collezionisti prestatori d’opera
che hanno reso possibile la realizzazione
di questa mostra.
Fotografie a cura di
Francesca B. Colombo
Catalogo a cura di
Andrea Poleschi
Stampa
Imoco S.p.A.
In collaborazione
In copertina
“Dessin de feu” 2006
fiammiferi bruciati su tavola
100x200 cm
Sommario
9
Bernard Aubertin - Le Pyromane
G. Rovetta
10
Il grado Zero di Bernard Aubertin
M. Gazzotti
13
Opere
55
Biografia
56
Elenco opere
58
Mostre personali
60
Mostre collettive
5
7
Bernard Aubertin
Giancarlo Rovetta
Non è un’impresa facile presentare in modo adeguato il lavoro di un artista, e la
difficoltà aumenta quando si vuole parlare di un grande autore; e Bernard Aubertin è davvero una figura straordinaria.
Se penso che il suo lavoro scorre ininterrottamente dal 1957 e che in più di mezzo secolo di storia egli non è mai stato uguale a se stesso, mai autoreferenziale,
ma sempre capace di proporre con uguale poesia i propri convincimenti artistici,
allora l’impresa che mi sono prestabilita sembra davvero titanica.
Tenterò dunque di fissare alcuni essenziali momenti della sua vicenda artistica, e
di rendere conto della bellezza della sua opera.
Si diceva del 1957, anno in cui Bernard Aubertin incontra sul proprio cammino
Yves Klein; sarà questa un’esperienza fondamentale che lo condurrà ad accogliere l’idea della monocromia come principio fondante di una profonda espressione
artistica; Aubertin si concentra però sul rosso, su di un colore che non tende ad
azzerare la tensione ma a sollecitarla. Il viaggio però non si arresta; nel 1961 è
tra i fondatori del Gruppo Zero con il quale condivide l’idea di una rifondazione
assoluta dell’arte: ripartire daccapo, eliminare tutto ciò che è preesistente per
tentare di dare un nuovo significato al fare artistico. Ed ancora; il suo itinerario
prende altre e nuove direzioni. È il momento dei materiali, dei chiodi, delle tavole
di legno, del fuoco. A questo proposito sono da citare perlomeno i Tableaux-feu
realizzati negli anni sessanta e capaci di incorporare lo spettatore, di eliminare in
modo definitivo lo spazio che separa opera e pubblico, di far divenire quest’ultimo non solo parte attiva del processo artistico, ma processo artistico vivente,
reale. È solo così che Aubertin ritiene possibile catturare la realtà, è solo così che
è possibile diventare un Realista.
È per questa costante tensione che credo vi sia tanta energia nelle opere di
questo autore; l’urgenza che muove ogni suo gesto non finisce nell’opera, ma
continua ad essere una corrente che si propaga ininterrottamente dal lavoro
compiuto.
E ciò è vero tanto per le sue opere del passato quanto per quelle del presente
nelle quali, ancora una volta, Aubertin cerca di trovare una nuova via per poter
far fluire quell’energia oscura che si cela dentro alle cose, ai colori, ai materiali.
Penso ad esempio ai nuovi monocromi, nei quali tenta di giungere allo svelamento dello spirito puro, nei quali i colori sono scelti sulla base della loro
profonda valenza mistica. È questa la strada maestra percorsa da Aubertin: la
spiritualità. E d’altra parte nessun altro, se non Aubertin, avrebbe potuto proseguire il difficile cammino iniziato nel 1958, quello della riappropriazione di
quella sensorialità e di quella trascendenza da cui la società contemporanea
sembra essersi allontanata.
8
“Violino” 2011
pittura su violino, h 125 cm
9
Il grado Zero di Bernard Aubertin
Melania Gazzotti
10
Per raccontare l’avventura artistica di Bernard Aubertin non si può prescindere
dal considerare non solo il contesto culturale in cui ha iniziato a operare, la Parigi
del fine degli anni Cinquanta, e il suo incontro illuminante con Yves Klein, ma
anche e soprattutto i suoi rapporti con il Gruppo Zero. Il movimento, fondato
da Otto Piene e Heinz Mack nel 1957, è una delle prime correnti artistiche d’avanguardia nate in Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nome viene
scelto perché capace di sintetizzare l’urgenza comune in quegli anni a molti
artisti europei di superare le esperienze precedenti, prendendo in particolare
distanza dalle dominanti istanze informali e tachiste. La volontà dei due tedeschi
non è però quella di cancellare il passato, di negarlo, ma al contrario di mettere
in circolo nuove energie e sviluppare infinite possibilità. Lo spirito dell’iniziativa di
Piene e Mack è in linea con il generale clima di ottimismo, favorito dalla ricostruzione e dal crescente benessere economico, e con la comune volontà di superare
l’isolamento del paese. L’espressione risponde anche alle ambizioni internazionali dell’impresa: i due artisti concepiscono infatti Zero come una struttura senza
linee programmatiche, aperta a coinvolgere esperienze differenti per indirizzo,
ambito e contesto: la vibrazione, il movimento, la luce, la ripetizione sono però
alcuni degli elementi che ricorrono nelle sperimentazioni degli esponenti.
Il Gruppo riesce in brevissimo tempo, attraverso l’organizzazione di serate, mostre e performance e la pubblicazione di una rivista, di cui escono tre numeri, a
costruire un vero e proprio network che mette in contatto movimenti e singoli,
con base oltre che in Germania soprattutto in Italia, Francia, Belgio e Olanda.
Contemporaneamente al sodalizio dei due tedeschi nascono infatti in Europa
esperienze affini, interessante a loro volta alla sperimentazione di nuovi materiali
e tecniche, come il francese Groupe de Recherche d’Art Visuel – GRAV (19601968); i gruppi italiani Azimuth (1959-1960), T (1959-1967), Enne (1959-1964)
e l’olandese Nul (1960-1965).
Centrale dello sviluppo di questa strategia transnazionale è proprio la serie di
serate, concepite sotto forma di mostre/happening/conferenze, organizzate a
Düsseldorf da Mack e Piene. È in occasione di uno di questi eventi che l’artista
francese Bernard Aubertin, grazie all’intervento di Klein, si avvicina al Gruppo
e ne diventa un esponente. Aubertin partecipa all’esposizione ZERO – Edition
Exposition Demonstration, allestita presso la Galleria Schmela di Düsseldorf, nel
corso della quale viene anche presentato il terzo ed ultimo numero della rivista
“Zero”. Il volume, edito nel luglio del 1961, verte principalmente sul tema natura/uomo/tecnologia ed è suddiviso in sezioni: ognuna è dedicata a un artista
e raccoglie fotografie di opere, testi, ritratti e progetti: la prima riguarda Lucio
Fontana, considerato dai tedeschi il padre e l’ispiratore del movimento. Qui Aubertin pubblica lo scritto Situation picturale du rouge dans un concept spatial (La
situazione pittorica del rosso in un concetto spaziale) – che compare insieme ad
interventi di Enrico Castellani, Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Daniel
Spoerri, Arnulf Rainer, Dieter Roth, Jean Tinguely e Günther Uecker oltre naturalmente a quelli di Mack e Piene.
L’artista francese ha in comune con gli esponenti del Gruppo non solo un generico desiderio di operare una rivitalizzazione dell’arte attraverso un rinnovamento
dei canoni stilistici e estetici ma anche una più specifica volontà di ridefinizione
dell’idea stessa di pittura e di quadro. Gli esponenti di Zero hanno sondato infatti le molteplici possibilità offerte dalla monocromia, dando a questa pratica
connotazioni differenti a seconda delle sensibilità: da quella metafisica a quella
oggettuale. Le tele bianche di Manzoni, quelle ferite dai tagli o dai buchi di Fontana, le superfici specchianti, alla ricerca di effetti di luce e rifrazione di Mack e
quelle intrise del magnetico blu (IKB) di Klein, sono solo alcune delle declinazioni
di questa pratica. Per Aubertin monocromo vuole dire prima di tutto ROSSO,
colore che sceglie istintivamente fin dalle sue prime tele, ispirate ai quadri di
Klein, e che riconosce come portatore di una forza primordiale e liberatoria. Il
rosso non è protagonista solo della serie dei Monochromes, ma torna in molti
altri lavori dell’artista sotto forma di pigmento come nei Tableaux-clous, tavole
dipinte e ricoperte di chiodi, o di fuoco che viene utilizzato per dare forma alle
sue composizioni con i fiammiferi o alle sue sculture, realizzate intervenendo su
strumenti musicali e libri.
Il bruciare è un gesto che ricorre nell’operare di altri artisti che aderiscono
allo Zero, evocato spesso dalla presenza nell’opera della fuliggine. Le tracce della combustione compaiono nella serie Peintures de feu di Klein, nei
quadri di Piene e Henk Peeters e in alcune opere di Manzoni e Jef Verheyen.
Per gli esponenti di Zero la connotazione di questa azione non è distruttiva,
non vuole arrivare all’annullamento della materia, ma al contrario introdurre
nelle opere il vivificante elemento del caso. Nella poetica di Aubertin l’idea
della combustione ha un ruolo centrale, forse più dei suoi stessi risultati, ed
è direttamente collegata alla scelta del colore rosso, come spiega lo stesso
maestro: “Il rosso è per me il mezzo per raggiungere il fuoco, è il simbolo
stesso dell’energia, la sua visualizzazione”.
“Senza titolo” 1978
fiammifero scultura in legno
h 100 cm
11
Opere
12
13
“Tableau clous” 1966
chiodi su tavola, 30x30 cm
14
15
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 35x50 cm
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 40x40 cm
16
17
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 50x50 cm
18
19
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 40x40 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm
20
21
“Clous 823” 1969
chiodi su tavola, 18x19 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm
22
23
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm
24
25
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 30x30 cm
26
27
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 40x40 cm
“Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 30x30 cm
28
29
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 30x30 cm
30
31
“Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 20x20 cm
“Dessin de feu” 1973
fiammiferi su metallo, 90x90 cm
32
33
“Dessin de feu” 1973
fiammiferi su cartoncino, 50x65 cm
“Unlimited” 1973
fiammiferi su cartone, 50x65 cm
34
35
“Parcous d’allumettes” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
100x70 cm
“Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
65x50 cm
“Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
65x50 cm
36
37
“Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
64x49 cm
“Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartone
110x80 cm
38
39
“Livre brulé” 1974
libro bruciato su tavola
90x70x16 cm
“Panneaux de bois coutre plagné
epaisseur du panneau 2 cm” 1978
pannello in legno
130x100 cm
“Alveoles” 1990
cartone fustellato dipinto
40x36 cm
40
41
“Semema” 1990
bruciatura su carta fluorescente
100x70 cm
“Alveoles” 1990
cartone fustellato dipinto
72x40 cm
42
43
“Dessin de feu” 2006
fiammiferi bruciati su tavola
100x200 cm
“Dessin de feu” 2008
fiammiferi bruciati su tavola
60x60 cm
44
45
“Senza titolo” 2009
fiammiferi bruciati su tela
40x40 cm
“Dessin de feu” 2006
fiammiferi bruciati su tavola
40x40 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2008
fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
46
47
“Dessin de feu sur aluminium” 2009
fiammiferi bruciati su alluminio
20x20 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2010
fiammiferi bruciati su alluminio
50x100 cm
“Papier rouge brulé” 2009
fiammiferi bruciati su cartoncino
50x36 cm
48
49
“Papier rouge brulé” 2009
fiammiferi bruciati su cartoncino
36x50 cm
“Unlimited” 2011
jeans bruciati su plexiglass
105x105x12 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2010
fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2010
fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
50
51
“Dessin de feu sur aluminium” 2011
fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2011
fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
“Senza titolo” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm
“Livre brulé” 2012
libro bruciato su tavola
50x50 cm
52
53
“Livre brulé” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm
“Livre brulé” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm
“Livre brulé” 2012
libro bruciato su tavola
60x60 cm
Biografia
“Papier brulé” 2009
fiammiferi bruciati su cartoncino
50x36 cm
54
“Livre brulé” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm
Nasce a Fonenay – aux – Roses, in Francia, nel 1934.
Inizia l’apprendistato nel 1951 alla Scuola d’Arte Decorativa. Nel 1957 conosce Yves Klein e questo incontro risulta fondamentale: lo influenza e lo porta
a realizzare l’anno successivo le prime quattro tavole monocrome rosse.
Debutta in pubblico a Parigi nel 1960 e da allora il percorso espositivo conta
innumerevoli partecipazioni a mostre personali e collettive in Francia, Germania, Austria, Olanda, Svizzera, Belgio, Italia, Spagna, Venezuela e Stati Uniti,
in gallerie private e in importanti sedi istituzionali.
Nele 1957-1958 prende parte al Gruppo NUL di Amsterdam e nel 1961 al
Gruppo ZERO di Dusseldorf con Mack, Piene, Ueker. Entra in contatto anche
con Piero Manzoni e Lucio Fontana.
Contemporaneamente ai monocromi, dal 1961, realizza i primi “tableau
feux” (quadri fuoco); nel 1962 i libri bruciati che riproporrà in seguito come
“livres brulées et a brule” (libri bruciati e da bruciare) aggiungendo fiammiferi esplosivi, micce, bastoncini di fulminato, sacchetti di polvere fumogena,
ceri ed altro all’interno di ogni prima pagina del libro e invitando lo spettatore a bruciare libri.
Ancora propone i “tableaux clous” (quadri chiodi) che, essendo ricoperti
di vernice rappresentano perfettamente le fiamme, i “tableaux fils de fer”
(quadri fil di ferro), i “dessin de feu” (disegni di fuoco) e ancora ai “parcours
d’allumettes” (percorsi di fiammiferi) sino ad arrivare alle performances dei
pianoforti dati alle fiamme che risalgono al 1988, alle automobili e alle motociclette bruciate negli anni Novanta.
La sua attività artistica si è svolta principalmente a Parigi, poi a Brest ed è
stata costellata da frequenti soggiorni italiani tra gli anni ’70 e gli anni ’90.
Attualmente vive e lavora a Reutlingen, in Germania.
55
Elenco opere
p. 8 “Violino” 2011, pittura su violino
h. 125 cm, ER90
p. 25 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 50x50 cm, ER50
p. 11 “Senza titolo” 1978
fiammifero scultura in legno
h 100 cm, ed. di 54 CVA014
p. 26 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 30x30 cm, ER36
p. 14 “Tableau clous” 1966
chiodi su tavola, 30x30 cm, 14FA065
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 30x30 cm, ER14
p. 15 “Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 35x50 cm, ES64
56
p. 16 “Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 40x40 cm, ES54
“Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 30x30 cm, ER89
p. 17 “Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 50x50 cm, ER18
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 30x30 cm, ER43
p. 27 “Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 50x50 cm, ES65
p. 28 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 40x40 cm, ER15
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 30x30 cm, ES55
p. 29 “Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 30x30 cm, ER16
“Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 30x30 cm, ES20
p. 37 “Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartone
110x80 cm, 11A211
p. 38 “Livre brulé” 1974
libro bruciato su tavola, 90x70x16 cm
CVA01
p. 39 “Panneaux de bois coutre plagné
epaisseur du panneau 2 cm” 1978
pannello in legno, 130x100 cm
CVA03
p. 40 “Alveoles” 1990
cartone fustellato dipinto, 40x36 cm
CVA07
“Semema” 1990
bruciatura su carta fluorescente
100x70 cm, EN93
p. 30 “Tableau clous” 1971
chiodi su tavola, 20x20 cm, ER20
p. 41 “Alveoles” 1990
cartone fustellato dipinto, 72x40 cm
ES57
p. 19 “Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 50x50 cm, ER52
p. 31 “Dessin de feu” 1973
fiammiferi su metallo, 90x90 cm
CVA011
pp. 42-43“Dessin de feu” 2006
fiammiferi bruciati su tavola
100x200 cm, CVA13
p. 20 “Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 40x40 cm, ER19
p. 32 “Dessin de feu” 1973, fiammiferi
su cartoncino, 50x65 cm, CVA04
p. 44 “Dessin de feu” 2008
fiammiferi bruciati su tavola
60x60 cm, PRor
p. 18 “Tableau clous” 1969
chiodi su tavola, 50x50 cm, ER51
“Clous 823” 1969
chiodi su tavola, 18x19 cm, 13C372
p. 21 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm, ES53
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm, ES53bis
p. 22 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 50x50 cm, 14B287
p. 23 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 50x50 cm, ER21
p. 24 “Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm, ER17
“Tableau clous” 1970
chiodi su tavola, 20x20 cm, ER24
p. 33 “Unlimited” 1973
fiammiferi su cartone, 50x65 cm
CVA09
“Senza titolo” 2009
fiammiferi bruciati su tela
40x40 cm, 14C096
p. 34 “Parcous d’allumettes” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
100x70 cm, CVA05
p. 45 “Dessin de feu” 2006
fiammiferi bruciati su tavola
40x40 cm, ER88
p. 35 “Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
65x50 cm, CVA010
p. 46 “Dessin de feu sur aluminium”
2008, fiammiferi bruciati su
alluminio, 50x50 cm, ES19
p. 36 “Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
65x50 cm, 14C146
“Dessin de feu sur aluminium”
2009, fiammiferi bruciati su
alluminio, 20x20 cm, 13C385
“Dessin de feu” 1974
fiammiferi bruciati su cartoncino
64x49 cm, 13C374
p. 47 “Dessin de feu sur aluminium” 2010
fiammiferi bruciati su alluminio
50x100 cm, ER77
p. 48 “Papier rouge brulé” 2009
fiammiferi bruciati su cartoncino
50x36 cm, CVA06
“Papier rouge brulé” 2009
fiammiferi bruciati su cartoncino
36x50 cm, CVA02
p. 49 “Unlimited” 2011, jeans bruciati
su plexiglass 105x105x12 cm, CVA08
p. 50 “Dessin de feu sur aluminium”
2010, fiammiferi bruciati su
alluminio, 50x50 cm, ER78
“Dessin de feu sur aluminium”
2011, fiammiferi bruciati su
alluminio, 50x50 cm, ER97
p. 51 “Dessin de feu sur aluminium”
2010, fiammiferi bruciati su
alluminio, 50x50 cm, ER99
“Dessin de feu sur aluminium”
2011, fiammiferi bruciati su
alluminio, 50x50 cm, ER98
p. 52 “Senza titolo” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm, 14C145
“Livre brulé” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm, 11B232
“Livre brulé” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm, 13B104
p. 53 “Livre brulé” 2012
libro bruciato su tavola
50x50 cm, ER58
“Livre brulé” 2012
libro bruciato su tavola
60x60 cm, ER59
p. 54 “Papier brulé” 2009
fiammiferi bruciati su cartoncino
50x36 cm, 14B243
“Livre brulé” 2010
fiammiferi bruciati su libro
31x45 cm, 11A153
57
Mostre personali
1962 Galerie Wulfengasse 14,
Klagenfurt, Germania
1964 Galerie Weiller, Parigi, Francia
1979 Galerie Weiller, Parigi, Francia
1967 Galerie Weiller, Parigi, Francia
Galerie M.E. Thelen, Essen,
Germania
1983 Galerie J & J Donguy, Parigi,
Francia
1968 Galerie Riquelme, Parigi, Francia
Maison des quatre vents, Parigi,
Francia
Kleine Galerie, Francoforte sul
Meno, Germania
1969 Galerie Senatore, Stoccarda,
Germania
58
Galerie 44, Kaarst-Düsseldorf,
Germania
1971 Galerie Ursula Lichter, Francoforte
sul Meno, Germania
1972 Centre National d’Art
Contemporain, Parigi, Francia
1973 Musée de l’Abbaye Sainte-Croix,
Les Sables d’Olonne, Francia
Galerie Toni Brechbuhl, Grenchen,
Svizzera
1973-74 Galerie Seebacher, BludenzNuziders, Austria
1974 Galerie 2, Stoccarda, Germania
Studio Brescia, Brescia, Italia
Galleria Banco, Brescia, Italia
Studio F 22, Brescia, Italia
Galerie Toni Brechbuhl, Grenchen,
Svizzera
1986 Galerie Charley Chevalier, Parigi,
Francia
1987 Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda,
Germania
1988 Galerie Gilbert Brownstone & Cie,
Parigi, Francia
Trous de clous, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
1989 Galerie Schoeller, Düsseldorf,
Germania
Galerie Oscar Ascanio, Caracas,
Venezuela
1990 Galerie Gilbert Brownstone & Cie,
Parigi, Francia
Galleria Vinciana, Milano, Italia
Galerie Jousse Seguin, Parigi,
Francia
1991 Kunsthaus Schaller, Stoccarda,
Germania
Studio Firenze, Firenze, Italia
Domus Jani, Verona, Italia
Galleria Dei Mille, Bergamo, Italia
Galerie Wack, Kaiserslautern,
Germania
Galerie Salo, Salo, Finlandia
Galleria Delta, Salerno, Italia
1975 Studio Brescia, Brescia, Italia
Galleria Il Canale, Venezia, Italia
Galleria Il Punto, Torino, Italia
1977 Galleria Rebus, Firenze, Italia
1978 Palazzetto dello sport, Abano
Terme, Italia
1991-92 Galerie von Braunbehrens,
Monaco, Germania
1993 Galerie Jousse Seguin, Parigi,
Francia
Bernard Aubertin. Le rouge.
Rétrospective, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
1994 Galerie Gudrun Spielvogel,
Monaco, Germania
Le Feu de la couleur, Espace de
l’art concret, Mouans-Sartoux,
Francia
1995 100 x Aubertin. Konsequenzen
einer Ausstellung, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
1996 Institut français, Colonia,
Germania
Galerie Schoeller, Düsseldorf,
Germania
Galerie A, Amsterdam
1997 Bernard Aubertin Dokumentarisch,
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutlingen, Germania
Bernard Aubertin. Le feu et
le rouge, Ludwig Museum im
Deutschherrenhaus, Coblenza,
Germania
1998 Bernard Aubertin. L’ancien et
le nouveau rouge, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Galerie Durhammer, Francoforte
sul Meno, Germania
1999 Tout rouge. Bernard Aubertin.
Zum 65. Geburstag, Stiftung
für konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Das Feuer und das Rot, Galerie
Benden & Klimczak, Colonia,
Germania
2000 Galerie Wack, Kaiserslautern,
Germania
2001 Aubertin Actuel, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Galerie Konstruktiv Tendens,
Stoccolma, Svezia
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutligen, Germania
Centre D’Art Contemporain
Bouvet Ladubay, Samur, Francia
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutligen, Germania
2001-02 Bernard Aubertin. Opere,
Associazione culturale Area,
Brescia, Italia
2002-03 Galerie Schoeller, Düsseldorf,
Germania
2002 Galleria Cidacarte, Brescia, Italia
2003 Bernard Aubertin – Picard de
Gennes, Galerie Arlette Gimaray,
Parigi, Francia
2004 Bernard Aubertin. Blanc libre,
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutlingen, Germania
2005 Aubertin. Le voyage à Rome /
die Reise nach Rom, Stiftung
für konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
2006 Bernard Aubertin. Peintures
monochromes, Galerie Jean Brolly,
Parigi, Francia
Bernard Aubertin. Le rouge
total, Galleria CIDAC Arte
Contemporanea, Brescia, Italia
Museum Kunst Palast, Dusseldorf,
Germania
Musée d’Art Moderne, SaintEtienne, Francia
2007 Galleria Wack, Kaiserslautern,
Germania
Dessin de fue, Gallerie Proposte
d’Arte Contemporanea,
Pietrasanta, Italia
Le Rouge et le feu, XXVI Edizione
Asolo Art Film Festival, Treviso,
Italia
Energia, Fuoco Rosso, Artandide,
Verona, Italia
Livres d’art brùlées, Artandide,
Verona, Italia
2008 Galleria d’Arte Rosemberg,
Milano, Italia
Poesia azioni e parole, Santa
Teresa di Gallura, Italia
2009 Galerie De Rijk, Den Haag, Olanda
75 X Aubertin, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Piano et violon brulées,
Fondazione Berardelli, Brescia,
Italia
2010 Bernard Aubertin.Pleins feux,
Galerie Arlette Gimaray, Parigi,
Francia
Dipinti e luce monocromatica,
Galleria Brolly, Parigi, Francia
Il fuoco e il rosso, Galleria d’Arte
Rosemberg, Milano, Italia
Bernard aubertin. Sensorialità
e trascendenza, Galleria D’Arte
Rosemberg, Milano, Italia
Rosso assoluto, Galleria L’incontro,
Brescia, Italia
Sacrifice, Palazzo Ducale,
Arezzo, Italia
Ippodromo San Siro, Milano,
Italia
2011 Territori di fuoco, Maccagno,
Italia
2012 Interventions sur le batiment,
Palais de tokyo, Parigi, Francia
Galleria Cavour, Padova, Italia
2014 Disegni di fuoco sul Lario,
atena galleria d’arte,
Como, Italia
59
Mostre collettive
60
1960 Propositions pour un jardin n° 1,
Galerie Le Soleil dans la tête,
Parigi, Francia
Aspects de l’art contemporain,
Galerie de l’Université, Caen,
Francia
Mikro ZERO/NUL, Jugendfestival,
Velp, Paesi Bassi
Mikro ZERO/NUL, Galerie Amstel
47, Amsterdam, Paesi Bassi
Ardoises, papiers, clous, Galerie
Weiller, Parigi, Francia
1961 Zero, Galerie Dato, Francoforte sul
Meno, Germania
Zero, Galerie A, Arnhem, Paesi Bassi
Propositions pour un jardin n° 2,
Orsay, Francia
Zero – Exposition – Démonstration,
Galerie Schmela, Düsseldorf,
Germania
Graphik aus Paris (Nouvelle école
de Paris), Galerie Wulfengasse,
Klagenfurt, Germania
Nieuwe Tendenzen, Galerie Orez,
La Haye, Paesi Bassi
1965 Zero Avant-garde, Atelier de
Fontana, Milano, Italia
1962 Zero, Galerie Schindler, Berna,
Svizzera
NUL = 0 n° 1, Stedelijk Museum,
Amsterdam, Paesi Bassi
Anno 62, Galerie T’Venster,
Rotterdam, Paesi Bassi
Salon Comparaisons, Parigi,
Francia
Galerie Dorekens, Anversa, Belgio
1963 Panorama de la nouvelle tendance,
Galerie Amstel 47, Amsterdam,
Paesi Bassi
Zero – Der neue Idealismus,
Galerie Diogenes, Berlino,
Germania
Europäische Avantgarde, Galerie
D, Francoforte sul Meno,
Germania
1964 Mikro ZERO/NUL, Galerie Delta,
Rotterdam, Paesi Bassi
Zero Avant-garde, Galleria del
Cavallino, Venezia, Italia
Zero Avant-garde, Galleria Il Punto,
Torino, Italia
Zero, Galerie Actuel, Berna,
Svizzera
Galerie 20, Arnhem, Paesi Bassi
Nouveau style, Galerie BIJ,
Amsterdam ; Galerie Orez, La
Haye, Paesi Bassi
Aspects de l’art contemporain,
Musée de Céret, Francia
1966 Galleria Il Segno, Roma, Italia
Zéro Avant-garde 1966, Galleria
associazione Zen, Brescia, Italia
Konfrontation 66, Galerie
Hildebrand, Klagenfurt, Germania
Galerie Bernhard, Soletta, Svizzera
Licht en Beweging Anno 66,
Galerie T’Venster, Rotterdam, Paesi
Bassi
Licht en Beweging, Galerie Al
Veka, La Haye, Paesi Bassi
Licht en Beweging, Eindhoven,
Paesi Bassi
Zero op Zee, Galerie Orez, La
Haye, Paesi Bassi
Climat 66, Musée de Grenoble,
Francia
Zero, Canada
Maison de la culture, Le Havre,
Francia
Salon Comparaisons, Parigi,
Francia
Licht en Beweging Anno 66,
Gelders Kunstcentrum Epok, Velp,
Paesi Bassi
Sommerausstellung, Galerie
Actuel, Berna, Svizzera
Mikro – Zero, Galerie BIJ,
Amsterdam, Paesi Bassi
1967 Aspekte 1, Galerie Heseler,
Monaco, Germania
Galerie Hildebrand, Klagenfurt,
Germania
DIAS - Destruction in art
symposium, Londra, Regno Unito
Luminism, George Washington
Hotel, New York, Stati Uniti
Salon Comparaisons, Parigi,
Francia
Marché expérimental d’art, Parigi,
Francia
Parole sui Muri, Fiumalbo, Italia
1968 Constructivisme et mouvement,
Maison des quatre vents, Parigi,
Francia
Cinétisme, spectacle,
environnement, Maison de la
culture, Grenoble, Francia
L’Art vivant, 65/68, Fondation
Maeght, Saint-Paul-de-Vence,
Francia
Public Eye, Kunsthalle, Amburgo,
Germania
1969 Objekte und Bildreliefs,
Staatsgalerie, Stoccarda, Germania
Dynamozero 59/69, Galerie Ursula
Lichter, Francoforte sul Meno,
Germania
Salon des réalités nouvelles, Parigi,
Francia
Espace – Animation, Cercle Noroît,
Arras, Francia
Hommage an das Schweigen,
Tiroler Kunstpavillon, Innsbruck,
Austria
Multiples, Galerie im Haus Behr,
Stoccarda, Germania
L’Oeil écoute, Palais des Papes,
Avignone, Francia
Galerie Scandinavia, Stoccolma, Svezia
1970 Galerie Weiller, Parigi, Francia
Tendenzen – Aspekte, Galerie
Ursula Lichter, Francoforte sul
Meno, Germania
Peau de lion, Kunsthaus, Zurigo,
Svizzera
Galerie M.E. Thelen, Essen, Germania
Zéro, Galerie Denise René / Hans
Mayer, Krefeld, Germania
1971 Sammlung Cremer – Kunst
der 60er Jahre, Heidelberger
Kunstverein, Heidelberg, Germania
Kontraste, Galerie Müller,
Stoccarda, Germania
1972 Das neue Programm, Modern Art
Galerie, Berlino, Germania
Otto Piene – Lichtballett und
Kunstler der Gruppe Zero, Galerie
Heseler, Monaco, Germania
1960-72 12 ans d’art contemporain
en France, Grand Palais, Parigi,
Francia
3 peintres opérationnels marrons,
Galerie Weiller, Parigi, Francia
1973 Ausstellung Sammlung Siegfried
Cremer, Staatsgalerie, Stoccarda,
Germania
Sammlung Cremer – Europäische
Avantgarde 1950 bis 1970,
Kunsthalle Tübingen, Germania
un Objekte aus der Sammlung
Lenz Schönberg,
Salzburger Museum Carolino
Augusteum, Salisburgo, Austria
La Peinture poussée à bout,
Galerie Weiller, Parigi, Francia
1974 Beispiele aus der Sammlung Lenz
Kronberg, Stadtische Galerie im
stadelschen
1986 1 + 1 = 3 Anton Stankowski und
seine Freunde, Galerie Beatrix
Wilhelm, Stoccarda, Germania
Acquisitions 1984-1985 – Première
présentation d’un choix d’œuvres,
Frac Bourgogne,Digione, Francia
Deuxième présentation d’un
choix d’œuvres, Frac Bourgogne,
Digione, Francia
Kunstinstitut, Francoforte sul
Meno, Germania
1976 Méfiez-vous de l’art ! (Collection
Helmut Dudé), Kunstmuseum,
Olten, SvizzeraKunst der 60er und
70er Jahre aus Bonner Privatbesitz,
Kunstmuseum, Bonn, Germania
1977 Documenta 6, Cassel, Germania
1978 Le Musée en tiroirs d’Herbert
Distel, Kunsthaus, Zurigo, Svizzera
1979 Zero. Bildvorstellungen einer
europäischen Avantgarde 19581964, Kunsthaus, Zurigo, Svizzera
1979-80 Zero International Antwerpen,
Koninklijk Museum voor schone
Kunsten, Anversa, Belgio
1980 Rot ist schön, Edition-E Galerie,
Monaco, Germania
Sammlung Hildebrand, Kärntner
Landesgalerie, Klagenfurt,
Germania
1983 L’Objet de feu, Galerie Au fond de
la cour, Parigi, Francia
1984 Zero, Galerie Löhrl,
Mönchengladbach, Germania
1985 Eine europäische Bewegung Bilder
1987 Le Carré, Frac Bourgogne, Digione,
Francia
Rétrospective de la revue : Ou,
Galerie J & J Donguy, Parigi, Francia
Ephémérite, Chapelle Saint-Louis
de la Salpetrière, Parigi, Francia
1988 Zero, Vision und Bewegung
– Städtische Galerie im
Lenbachhaus, Monaco, Germania
Ordnung im Chaos, Stiftung
für konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Sammlung Sybil Albers.
Minimalistische Tendenzen,
Stiftung für konstruktive und
konkrete Kunst, Zurigo, Svizzera
Gruppe Zero, Galerie Schoeller,
Düsseldorf, Germania
Les Années 50, Centre Georges
Pompidou, Parigi, Francia
La Couleur seule, l’expérience
du monochrome, Musée d’art
contemporain, Lione, Francia
Acquisitions 1988, FNAC, Parigi,
Francia
61
Zero, un movimiento europeo
(colección Lenz Schönberg),
Fondación Juan March, Madrid,
Spagna
1989 Formes et couleurs, Galerie
Gilbert Brownstone & Cie, Parigi,
Francia
Das Ende der Komposition,
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutlingen, Germania
Aus der Sammlung Sybil AlbersBarrier Zürich, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
1990 III. Internationale Biennale
Papierkunst, Leopold-Hoesch
Museum, Düren, Germania
1990-91 Linie farbe Fläche (Werke aus
der Sammlung Wandel), Stiftung
für konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Inauguration de l’Espace de l’art
concret, Château de MouansSartoux, Francia
62
1991 Diversité contemporaine en Europe
– Non peinture et sculpture,
Galerie 1900-2000, Parigi, Francia
Voir et s’asseoir – Œuvres de la
collection Sybil Albers-Barrier,
Espace de l’art concret, Château
de Mouans-Sartoux, Francia
(con la collaborazione del Vitra
Design Museum, Weil am Rhein,
Germania)
Bildlicht Malerei zwischen Material
und Immaterialität, Museum des
20 Jahrhunderts, Vienna, Austria
Zero, Württ. Handelsbank
Stuttgart eg Volksbank,
Germania
Sammlung Cremer 1, Museum am
Ostwall, Dortmund, Germania
… Die Kunst von innen Bittend…
(Sammlung Lenz Schönberg),
das tiroler Landesmuseum
Ferdinandeum, Innsbruck, Austria
Monochromo, Theospacio,
Madrid, Spagna
1991-92 Eikon = Das Bild, Stiftung
für konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
1992 Mise à feu, Galerie Thorigny,
Parigi, Francia
Le Regard libéré (œuvres de la
collection Sybil Albers-Barrier),
Espace de l’art concret, MouansSartoux, Francia
Only Paper ?, Villa Zanders,
Gladbach, Germania
Simply Red, Galerie Gilbert
Brownstone & Cie, Parigi, Francia
Galerie Bouvet-Ladubay Art
Concept, Saumur, Francia
1992-93 Face à face (icônes russes des
XVIe, XVIIe et XVIIIe siècles). Prier
et espérer, Espace de l’art concret,
Mouans
Sartoux, Francia
1993 De Rechte Lijn – Die gerade Linie,
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutlingen, Germania
L’Esprit Dada ou la fin de la
composition. Hommage à Marcelle
Cahn, Espace de l’art concret,
Mouans-Sartoux, Francia
Pour nous irriter l’esprit-le corps,
Espace de l’art concret, MouansSartoux, Francia
Stiftung – Ganz konkret 19881998, Stiftung für konkrete Kunst,
Reutlingen, Germania
10 ans, Centre d’art contemporain
Bouvet Ladubay, Saumur, Francia
2001-02 En gros & en détail. Werke
von A bis Z, Stiftung für konkrete
Kunst, Reutlingen, Germania
2002 Hans Bischoffshausen und sein
Umfeld, Galerie Judith Walker,
Schloss Ebenau Weizelsdorf /
Rosental, Austria
Seeing Red, Part II : Contemporary
nonobjective painting, Hunter
College / Time
Square Gallery, New York, Stati
Uniti
Einblicke in die Kunstsammlung
des landkreises Reutlingen,
Reutlingen, Germania
Objekt Buch, Kulturverein
Zehntscheuer, Rottenburg am
Neckar, Germania
1999 Le Feu aux poudres, Galerie de la
marine, Nizza, Francia
Deutschland – Frankreich.
Dialogue der Kunst im XX.
Jahrhundert, Ludwig Museum im
Deutschherrenhaus, Coblenza,
Germania
1999-00 La Nature imite l’art, Espace
de l’art concret, Mouans-Sartoux,
Francia
2000 Ausstellung einfach Weiß.
Ausstellung einfach Schwarz,
Stiftung für konkrete Kunst,
Reutlingen, Germania
Art concret, Espace de l’art
concret, Mouans-Sartoux, Francia
1996 Die konkrete Zeit. Gegenstände
eines Jahrhunderts, Stiftung
für konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
5 Jahre Jubiläumsausstellung der
Galerie, Galerie Gudrun Spielvogel,
Monaco, Germania
Kronkret Konstruktiv, aus
saarländischen Privatsammlungen
II Albert Weisgerber Stiftung,
Museum Sankt Ingbert, Sankt
Ingbert, Germania
30 Jahre Kunst – Beispiele aus
der Sammlung der Kreissparkasse
Reutlingen, Reutlingen,
Germania
1997 Zeichnungen, Galerie Wack,
Kaiserslautern, Germania
2001 Biancorosso il rosso, Associazione
culturale Area, Brescia, Italia
2000-01 Raumformat, Stiftung für
konkrete Kunst, Reutlingen,
Germania
Bricolages ? (Œuvres de la
collection du Frac Bourgogne),
Musée des beaux-arts, Digione,
Francia
Couleur visions, Chapelle SainteAnne ; Espace culturel, La Baule,
Francia
Düsseldorf, Germania
ZERO. Künstler einer
europäischen Bewegung.
Sammlung Lenz Schönberg 19562006, Museum der Moderne,
Salzbourg Mönchsberg, Germania
Künstler der Zero-Bewegung
(Aubertin, Bartels, Castellani,
Dorazio, Erb, Goeffert,
Leblanc, Luther, Mack, Megert,
Uecker, Simeti), Galerie Wack,
Kaiserslautern, Germania
Monochromie-reflexion,
-variation-reduktion, Galerie Judith
Walker, Schloss Ebenau, rosental,
Austria
2009 Uberschneidungen II, Galerie
Judith Walker, Schloss Ebenau,
rosental, Austria
Carte blanche ° la Galerie Brolly,
Galerie di Cloitre, Rennes,
Francia
Zwart wit, Galerie Kunsthandel de
Rijk, Den Haag, Olanda
Das quadrat,, Galerie Judith
Walker, Schloss Ebenau, rosental,
Austria
Bilder Tausch, Museum Ritter,
Waldenbuch, Germania
Ouvres optiques et luminocinetiques, Centre d’Art
Contemporaine Frank Popper,
Marcigny, Francia
Echoes Bernard Aubertin, Galerie
Judith Walker, Salisburgo
2006-07 ZERO : Avant-garde
internationale des années 19501960, Musée d’art moderne,
Saint-Étienne, Francia
2007 10 Jaar, Galerie Kunsthandel de
Rijk, La Haye, Paesi Bassi
Le jardin de la géométrie,
Espace de l’Arte Concret, MouansSatoux, Francia
Der Zweite blick, Stiftung fur der
sammlung, Reutligen, Germania
The Brownstone Collection –
Minimal to the Max, The Norton
Museum of Art, West Palm Beach,
Stati Uniti
Papier d’artistes, Brest, Francia
Regard d’artiste, L.A.C., Hameau
Du Lac
Ahnlichketein. Hommage °
Fortuny, Stiftung fur Konkrete
Kunst, Reutligen, Germania
2014 ZERO: Countdown to Tomorrow,
1950s–60s, Guggenheim
Museum, New York
Inauguration. Donation AlbersHonegger, Espace de l’art concret,
Mouans-Sartoux, Francia
2005 Die Hubertus Schoeler Stiftung …
Stets konkret, Verband deutscher
Papierfabriken, Bonn, Germania
2005-06 Die Sammlung Marli
Hoppe-Ritter, Museum Ritter,
Waldenbuch, Germania
2008 Dimensions variables, Digione
Ein Rückblick als Stiftung, Galerie
Schoeller, Düsseldorf, Germania
2004 Stets konkret. Die Hubertus
Schoeller Stiftung, LeopoldHoesch-Museum, Düren,
Germania
ZERO – Internationale Künstler
Avantgarde der 50er/60er
Jahre, Museum Kunst Palast
kulturzentrum Ehrenhof,
2003 Collègues à Paris. Aubertin, Breuer,
Cruz-Diez, Erb, Nemours, Galerie
Wack, Kaiserslautern, Germania
1998-99 Le Droit de rêver, Espace de l’art
concret, Mouans-Sartoux, Francia
1994 L’Hôtel Bouhier de Savigny
accueille le Frac, Digione, Francia
1995-96 L’Art concret aujourd’hui,
Espace de l’art concret, MouansSartoux, Francia
Zero und Paris 1960. Und Heute,
Villa Merkel, Esslingen am Neckar,
Germania
1998 Zéro et Paris 1960, MAMAC –
Musée d’art moderne et d’art
contemporain, Nizza, Francia
1994-95 Jubiläumsausstellung, Galerie
Schoeller, Düsseldorf, Germania
Vue du collectionneur (œuvres de
la collection Sybil Albers-Barrier),
Espace de l’art concret, MouansSartoux, Francia
Only Paper ? Papier als
kunstlerisches Medium,
Kunstmuseum, Heidenheim,
Germania
Autour du groupe ZERO. Hier
et aujourd’hui, Espace de l’art
concret, Mouans-Sartoux,
Francia
2006 Stets Konkret… in
Zusammenarbeit mit Hubertus
Schoeller, Galerie Lausberg,
Düsseldorf, Germania
63
Finito di stampare
nel mese di Dicembre 2014
presso Imoco S.p.A.
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