COMUNE DI ROVIGO PROVINCIA DI ROVIGO PIANO DI RECUPERO RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R. 13/11 E ubicazione: committente: progetto architettonico: Rovigo, ottobre 2013 PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE via S. Cappello, Rovigo sez. SA, fg. 9, part. 27, sub. 1-2 VAINER PADOAN PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA IN APPLICAZIONE ART. 3 - LEGGE REGIONALE N. 13 DEL 08/07/2011 “PIANO CASA” E DELLA D.C.C. N.64/2011 PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE I fabbricati oggetto dell'intervento, come da elaborato grafico allegato, sono classificati in base alle Norme Tecniche del Centro Storico nelle seguenti categorie d'intervento: 1 Descrizione dell’intervento e finalità delle opere di mitigazione ambientale previste Le opere di mitigazione ambientale sono previste in tutti quei casi in cui l’attività edificatoria interviene in contesti di rilevante pregio ambientale ed ecologico, oppure ancora in quei casi in cui l’interazione tra l’attività edificatoria, ambiente e contesto antropizzato può dar luogo a situazioni di disagio ambientale, sia in fase di cantiere che in conseguenza dell’intervento realizzato. Le opere di mitigazione ambientale previste assumono precisamente il ruolo di annullamento o riduzione degli impatti ambientali dell’attività edificatoria oggetto dell’intervento. E’ pertanto necessario procedere ad una identificazione preliminare dei fattori di rischio ambientale e dei carichi ambientali che l’intervento proposto può comportare e affiancare a ciascuno l’adeguato intervento di mitigazione. L’opera oggetto della presente relazione tecnica è costituita da un intervento di demolizione e ricostruzione di un manufatto esistente sito in Rovigo località Santa Apollinare, Via Sinesio Cappello n° 20, Censita al catasto di Rovigo Censuario di Sant’Apollinare Foglio 9 Mapp. 27 sub 1 e 2. L’intervento prevede la demolizione di un fabbricato esistente ad uso abitativo e la sua ricostruzione in loco aumentandone la volumetria ai sensi dell’art 3 della L.R. 14/09 così come modificata dalla L.R. 13/11. Dal punto di vista ambientale l’intervento può essere suddiviso nelle due fasi cronologicamente consequenziali del cantiere e della vita utile dell’opera realizzata. La fase di cantiere prevede una prima fase di demolizioni e scavi che costituisce il momento più critico dal punto di vista del rischio ambientale. La fase di vita utile dell’intervento non avrà ricadute negative significative ne sul traffico veicolare locale, ne sotto forma di aumento del carico sulle reti fognarie, in quanto la zona non è servita da una rete pubblica. 2 Stato dei luoghi Come risulta dalla documentazione fotografica allegata alla pratica, tutta l'area e la maggior parte dei singoli manufatti edilizi sono caratterizzati da un avanzato stato di degrado. PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA IN APPLICAZIONE ART. 3 - LEGGE REGIONALE N. 13 DEL 08/07/2011 “PIANO CASA” E DELLA D.C.C. N.64/2011 L’intervento previsto costituisce quindi un miglioramento dal punto di vista ambientale dello stato di fatto. 3 Individuazione delle criticità ambientali Fase di cantiere: demolizioni: 1 rischio legato alla stabilità strutturale 2 rischio ambientale connesso alle polveri derivanti dalle lavorazioni 3 rischio ambientale derivante dal materiale di risulta 4 rischio ambientale derivante dall’inquinamento acustico legato alle lavorazioni scavi: 1 rischio legato alla stabilità dei fronti di scavo e delle costruzioni limitrofe 2 rischio ambientale connesso alle polveri derivanti dalle lavorazioni 3 rischio ambientale derivante dal materiale di risulta 4 rischio ambientale derivante dall’inquinamento acustico legato alle lavorazioni fase di costruzione: non sono previste lavorazioni con materiali potenzialmente nocivi 1 rischio ambientale derivante dall’inquinamento acustico legato alle lavorazioni 2 rischio potenziale dovuto alla presenza di mezzi di cantiere in movimento in particolare in corrispondenza dell’entrata e dell’uscita dal cantiere Fase di vita utile dell’intervento: carichi ambientali derivanti da incrementati consumi energetici Si ritiene che i rischi acustici individuati non possano arrecare danno alcuno, vista la scarsa densità abitativa della zona. 4 Individuazione delle opere di mitigazione ambientali Fase di cantiere: demolizioni: 1 rischio legato alla stabilità strutturale: le demolizioni saranno effettuate secondo le indicazioni della Direzione Lavori, previa esecuzione delle opere provvisionali di rinforzo (puntellamenti, consolidamenti locali, demolizioni selettive) al fine di garantire la stabilità strutturale degli organismi edilizi oggetto dell’intervento e di quelli ad essi contigui 2 rischio ambientale connesso alle polveri derivanti dalle lavorazioni: PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA IN APPLICAZIONE ART. 3 - LEGGE REGIONALE N. 13 DEL 08/07/2011 “PIANO CASA” E DELLA D.C.C. N.64/2011 Si prevede l’esecuzione delle lavorazioni nelle sole ore diurne, con la realizzazione di opere provvisionali adeguate al controllo delle polveri derivanti dalla lavorazioni e l’eventuale impiego – qualora si rendesse necessario – di strumentazioni di abbattimento delle polveri (tipo fog-cannon) 3 rischio ambientale derivante dal materiale di risulta: si prevede lo stoccaggio temporaneo del materiale derivante dalle demolizioni in aree definite del cantiere e il trasporto in discarica del materiale al fine di garantirne il corretto smaltimento. Eventuali materiali tossici, inquinanti o pericolosi dal punto di vista ambientale saranno stoccati separatamente secondo modalità che garantiscano la sicurezza ambientale e smaltiti separatamente in conformità con la normativa vigente 4 rischio ambientale derivante dall’inquinamento acustico legato alle lavorazioni Le lavorazioni rumorose saranno eseguite nelle ore diurne, in quelle fasce orarie meno fastidiose. Saranno adottati strumenti e mezzi atti a ridurre al minimo le emissioni acustiche durante le lavorazioni scavi: 1 rischio legato alla stabilità dei fronti di scavo e delle costruzioni limitrofe: sarà predisposta la realizzazione geologico tecnica ed il progetto delle opere provvisionali (palificate, sottomurazioni, berlinesi) necessarie a garantire la stabilità dei fronti di scavo e la sicurezza delle costruzioni limitrofe 2 rischio ambientale connesso alle polveri derivanti dalle lavorazioni: Si prevede l’esecuzione delle lavorazioni nelle sole ore diurne, con la realizzazione di opere provvisionali adeguate al controllo delle polveri derivanti dalla lavorazioni e l’eventuale impiego – qualora si rendesse necessario – di strumentazioni di abbattimento delle polveri (tipo fog-cannon) 3 rischio ambientale derivante dal materiale di risulta: si prevede lo stoccaggio temporaneo del materiale in aree definite del cantiere e il trasporto in discarica del materiale al fine di garantirne il corretto smaltimento. Eventuali materiali tossici, inquinanti o pericolosi dal punto di vista ambientale saranno stoccati separatamente secondo modalità che garantiscano la sicurezza ambientale e smaltiti separatamente in conformità con la normativa vigente 4 rischio ambientale derivante dall’inquinamento acustico legato alle lavorazioni Le lavorazioni rumorose saranno eseguite nelle ore diurne, in quelle fasce orarie meno fastidiose. Saranno adottati strumenti e mezzi atti a ridurre al minimo le emissioni acustiche durante le lavorazioni. fase di costruzione: 1 rischio ambientale derivante dall’inquinamento acustico legato alle lavorazioni Le lavorazioni rumorose saranno eseguite nelle ore diurne, in quelle fasce orarie meno fastidiose. Saranno adottati strumenti e mezzi atti a ridurre al minimo le emissioni acustiche durante le lavorazioni. 2 rischio potenziale dovuto alla presenza di mezzi di cantiere in movimento in particolare in corrispondenza dell’entrata e dell’uscita dal cantiere L’ingresso al cantiere dovrà essere opportunamente segnalato e il transito veicolare dovrà sempre avvenire in presenza di un addetto che effettuerà le necessarie segnalazioni al PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA IN APPLICAZIONE ART. 3 - LEGGE REGIONALE N. 13 DEL 08/07/2011 “PIANO CASA” E DELLA D.C.C. N.64/2011 fine di evitare ogni rischio. Le ruote degli automezzi dovranno sempre essere pulite in uscita dal cantiere Fase di vita utile dell’intervento: si adotteranno tutte le misure previste dalla normativa vigente per il contenimento dei consumi ed il risparmio energetico. L’orientamento degli edifici e delle aperture è stato studiato al fine di ottimizzare l’apporto di luce naturale ai diversi ambienti nel corso dell’anno in modo da limitare il consumo di corrente elettrica per l’illuminazione artificiale Il Tecnico Arch. Luigi Paparella
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