Approfondisci - Fiat S.p.A.

Bilancio di
Sostenibilità 2013
Bilancio di Sostenibilità 2013 - Responsabilità economica, ambientale e sociale
Responsabilità economica, ambientale e sociale
Fiat S.p.A.
Sede legale in Torino, Via Nizza, 250
Capitale Sociale euro 4.477.645.702,34
Registro delle Imprese Ufficio di Torino
C.F. 00469580013
Bilancio di Sostenibilità
al 31 Dicembre 2013
Tutti i nostri bilanci sono disponibili all’indirizzo
http://2013interactivereports.fiatspa.com
Per conoscere meglio i nostri risultati finanziari,
le notizie del gruppo, i piani di sviluppo
sostenibile, visitate i bilanci digitali Fiat.
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Scaricate le nostre app
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Il Gruppo Fiat si impegna per garantire l’accuratezza delle informazioni di sostenibilità contenute nei vari bilanci. Tuttavia, di tanto in tanto, i dati
possono essere aggiornati o corretti. La versione online interattiva del Bilancio di Sostenibilità è considerata la più attuale e sostituisce qualsiasi
versione precedentemente stampata.
Questo documento è stato redatto in inglese e tradotto in italiano. Per qualsiasi discrepanza interpretativa fa fede la versione in lingua inglese.
3
Il Bilancio di Sostenibilità
Periodo di rendicontazione
Anno finanziario 2013 (dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013)
Ciclo di rendicontazione
Annuale
Data di pubblicazione
Marzo 2014
Formati del documento
Le versioni in formato PDF e interattivo sono disponibili in lingua inglese e italiana.
Le versioni cartacee possono essere ordinate tramite il sito web all’indirizzo
www.fiatspa.com
www.chryslergroupllc.com
Perimetro del bilancio
n
Le informazioni e i dati si riferiscono alle aziende del gruppo Fiat in tutto il mondo che
rientrano nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2013.
n I dati finanziari riflettono quelli riportati nella Relazione Finanziaria Annuale 2013 di Fiat S.p.A.
Per ulteriori dettagli vedere pagina 170.
Contenuto del bilancio
I contenuti di questo Bilancio si basano sui risultati del dialogo con i nostri stakeholder, sui
requisiti del Global Reporting Initiative G4 e su quelli dei rating di sostenibilità. Questa versione
cartacea include informazioni solo sugli aspetti materiali. La versione interattiva consultabile
all’indirizzo www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com include sia aspetti ritenuti
materiali sia temi che non lo sono ma che possono essere di interesse per i diversi stakeholder.
Global Reporting Initiative (GRI)
Il Bilancio è stato realizzato in accordo alle linee guida GRI-G4 – opzione Comprehensive
Attestazione
n
Contatti
Il Bilancio è stato sottoposto all’attività di revisione di SGS Italia S.p.A., organismo di
certificazione indipendente, conformemente alla procedura SRA (Sustainability Reporting
Assurance), alle linee guida GRI-G4 e alla norma AA1000 APS (2008).
n SGS è ufficialmente autorizzata a svolgere attività di revisione secondo la norma AA1000.
Inoltre, anche quest’anno, il sistema di gestione della sostenibilità del Gruppo risulta
conforme alla norma ISO 26000 in materia di responsabilità sociale, pubblicata a
novembre 2010. La lettera di attestazione, che descrive le attività svolte e il parere fornito,
è consultabile a pagina 179.
La tua opinione è importante per noi.
Puoi contattare i Team di Sostenibilità per domande o suggerimenti.
+39 011 0063908
[email protected]
[email protected]
[email protected]
GRI-G4 28, 30, 31, 32, 33 4
Indice
Il Bilancio di Sostenibilità....................................................................... 3
I risultati .......................................................................................................... 6
1
2
3
Innovazione e scenario di mobilità sostenibile ................. Promozione della creatività nel Gruppo................................. Recuperare Riciclare Riutilizzare .............................................. Obiettivi a lungo termine ............................................................ Promuovere nuovi modelli di sostenibilità ........................... Obiettivo a lungo termine ........................................................... Coinvolgere il cliente .................................................................... Soluzioni di mobilità alternativa ............................................... L’impegno del Gruppo
Lettera del Presidente ............................................................................ Lettera dell’Amministratore Delegato.............................................. Contrastare i cambiamenti climatici ............................................... Modello di governance della sostenibilità ................................... Obiettivo a lungo termine ................................................................... Stakeholder engagement e analisi di materialità ..................... Impegno nei confronti degli stakeholder...................................... Obiettivo a lungo termine ................................................................... Mappa delle tematiche significative per gli stakeholder ............. Rating di sostenibilità ............................................................................. 9 10 13
14 14 16 18
18 21 29 4
Profilo del Gruppo
Per orizzonte il mondo........................................................................... Marchi generalisti e Premium ............................................................. Marchi di lusso e sportivi ...................................................................... Componenti e sistemi di produzione ............................................. Mappa dei principali accordi internazionali ................................ Il percorso della Corporate governance ....................................... Politiche e condizioni di lavoro e Diritti umani .......................... Obiettivo a lungo termine ................................................................... Monitoraggio delle violazioni al Codice di Condotta................. Modello di Enterprise Risk Management ..................................... Gestione dei rischi puri ....................................................................... Obiettivo a lungo termine ................................................................... 31
33 36
37
38
40
42
44 45
46
47
47 Responsabilità e innovazione nei prodotti
Obiettivi a lungo termine .................................................................... Approccio integrato per una mobilità sostenibile ................... Una strategia per minimizzare le emissioni ................................ Ottimizzazione delle prestazioni ecologiche dei motori ............. Roadmap dei sistemi di propulsione ............................................ Ampia gamma di veicoli alimentati con combustibili alternativi . Trazioni alternative ................................................................................. Trasmissioni .............................................................................................. Architetture veicolo ................................................................................ Altre tecnologie di performance ambientale ................................ 48 49
50 53 55 56
58
58 59
59
5
60
61
62
62 68
68 68
69 Responsabilità verso i clienti
Qualità del veicolo ............................................................................ Obiettivo a lungo termine ........................................................... Strategia globale per la qualità ................................................ Sicurezza e conformità ai regolamenti ................................... Sicurezza del veicolo ...................................................................... Obiettivo a lungo termine ........................................................... Strategia globale per la sicurezza .......................................... Roadmap dei sistemi di sicurezza ......................................... Rating di sicurezza ........................................................................ Nuove frontiere per la sicurezza ............................................... Esperienza del cliente .................................................................... Obiettivi a lungo termine ............................................................ Feedback dei clienti ...................................................................... Favorire la comunicazione con i clienti ................................ Prodotti e servizi orientati al cliente ....................................... Trasparenza nella comunicazione ........................................... Tecniche di vendita responsabile ........................................... 70
70 71
72
73
73 74
76
77
78
79
79 82
83
84
86
87
Coinvolgimento dei partner aziendali
Profilo dei fornitori ............................................................................ Obiettivi a lungo termine ............................................................ Standard nella catena di fornitura........................................... Dialogo costante con i fornitori ................................................ Rete dei concessionari e di assistenza ................................. Obiettivo a lungo termine ........................................................... Ridurre l’impatto ambientale .................................................... 88 88 92
95 98
98 98
5
6
7
8
Impegno con le Comunità
Obiettivi a lungo termine ............................................................ 102 Azioni benefiche ................................................................................ 103
Iniziative a supporto dell’istruzione ......................................... 105
9
Leadership per il futuro
I dipendenti in cifre .......................................................................... 106
Turnover ............................................................................................. 111
Gestione e sviluppo ......................................................................... 112
Obiettivo a lungo termine ........................................................... 112 Altri sistemi di valutazione della performance individuale..... 114
Gestione dei talenti e piani di successione......................... 114
Salario minimo locale .................................................................... 115
Benefit per i dipendenti................................................................. 116
Formazione ...................................................................................... 116
Analisi di clima ................................................................................. 118
Diversità e pari opportunità ......................................................... 119
Obiettivo a lungo termine ........................................................... 119 Equal opportunity employer ..................................................... 120
Inclusione della forza lavoro........................................ 121
Rapporti con i sindacati ................................................................ 124
Dialogo sociale ............................................................................... 124
Contrattazione collettiva ............................................................ 125
Libertà di associazione e organismi di rappresentanza..... 128
Gestione delle esigenze produttive ....................................... 131
Ristrutturazioni e riorganizzazioni .......................................... 132
Conflittualità...................................................................................... 133
Processi responsabili e World Class
Obiettivi a lungo termine ............................................................ 134 World Class Manufacturing e certificazione dei processi ... 135 Organizzazione, performance ambientale e sistemi
di monitoraggio ............................................................................... 138 Formazione ambientale ............................................................... 139
Consumo energetico ...................................................................... 140 Emissioni di CO2.............................................................................. 141
Gestione delle acque ...................................................................... 143 Gestione dei rifiuti ............................................................................. 146 Processi non produttivi ................................................................. 149
Uffici ..................................................................................................... 149
Green IT ............................................................................................. 151
10
11
Salute e sicurezza sul lavoro
Obiettivi a lungo termine ............................................................ 152
Gestione della Salute e della Sicurezza................................. 154 Raggiungere gli standard più elevati ...................................... 156 Pieno coinvolgimento nella prevenzione .............................. 156 Safety first ............................................................................................. 158
La salute nei luoghi di lavoro ...................................................... 160 Iniziative per una cultura della prevenzione ........................ 161
Relazioni con i sindacati su salute e sicurezza.................... 162 Ottimizzazione dei trasporti
Obiettivo a lungo termine ........................................................... 163
Logistica a monte e a valle .......................................................... 163
Organizzazione ................................................................................ 164
Flussi logistici ................................................................................... 164
Performance ambientali ............................................................. 164
Aumento dei trasporti a basse emissioni............................... 165
Impiego di soluzioni intermodali................................................ 165
Saturazione dei mezzi di trasporto .......................................... 166
Riduzione dei materiali da imballo e protezione.................. 166
Approfondimenti
Definizioni, metodologia e ambito ........................................... 167
Qualità delle informazioni ............................................................ 169
Dettagli dei segmenti operativi .................................................. 170
Dati per attività ................................................................................... 171
Dettagli sulla forza lavoro ............................................................. 174 Lettera di attestazione ................................................................... 179 Indice dei contenuti GRI-G4 ....................................................... 181 Contatti ................................................................................................... 194
Stampa ................................................................................................... 196
6
I risultati
Per il quinto anno consecutivo
Fiat S.p.A. è stata confermata nei
Dow Jones Sustainability
World e Europe Indices
Fiat S.p.A. leader nella
classifica Italy 100 Carbon
Disclosure Leadership
Index e Carbon
Performance Leadership
45 fornitori coinvolti
nell’iniziativa CDP Supply
Chain
3,4 miliardi di euro
spesi in Ricerca e Sviluppo
Assegnato al “Programma Metano”
di Fiat il premio Ecobest 2013 per
essere la soluzione più semplice,
economica e con il più basso
impatto ambientale tra i
combustibili oggi disponibili
Il motore V-6 EcoDiesel 3.0
e il sistema di trazione
elettrica della Fiat 500e
nominati da Ward’s tra i
10 Best Engines for 2014
L’innovativo TwinAir Turbo 0,9
bi-fuel alimentato a metano è
stato inserito tra i 10 Best Green
Engine of the Year 2013,
una delle dodici categorie del
prestigioso International Engine
of the Year Awards
Il Ram 1500 nominato Motor Trend 2014 Truck
of the Year per le sue prestazioni di fuel economy,
coppia e stile – il solo vincitore di due anni consecutivi
nella storia di questo premio
Fiat Professional nominato
per il secondo anno consecutivo,
Light Commercial Vehicle
Manufacturer
of the Year durante i Green
Fleet Awards 2013
7
Il sistema City Brake Control
si aggiudica nel 2013 il premio per le tecnologie avanzate di sicurezza
La nuova Maserati Ghibli e la Jeep
Cherokee hanno
ottenuto le 5 stelle
Livello Oro nel World
Class Manufacturing
conquistato dagli
stabilimenti di
WCM
Pomigliano d’Arco,
Tychy (Polonia)
e Tofas (Turchia)
2,1
miliardi di m3
d’acqua risparmiata negli stabilimenti
in tutto il mondo, equivalenti al volume di acqua che scorre
nelle cascate del Niagara per 13 giorni consecutivi
Gli indici di frequenza e di gravità degli infortuni
ridotti per il 7° anno consecutivo
Circa 730 Mwh
di elettricità risparmiati
nelle concessionarie
del Gruppo in Italia
30 concessionarie
negli Stati Uniti
riconosciute da Chrysler
Group per le loro
pratiche sostenibili
Lo stabilimento di
Bielsko Biala
in Polonia insignito del
prestigioso Automotive
Lean Production
Award 2013
Oltre 9.400 ore di
volontariato effettuate negli Stati
Uniti attraverso il Chrysler Group
Volunteer Program
19,7milioni di euro
destinati dal Gruppo alle
comunità locali
3,9
miliardi di euro
spesi per prodotti provenienti
da fornitori appartenenti
a minoranze (pari al 16,8%
degli acquisti di Chrysler Group
in Nord America)
8
1
L’impegno
del Gruppo
L’impegno del Gruppo
Ogni giorno il nostro Gruppo tiene fede alla propria missione di azienda responsabile e sostenibile in ogni
area geografica in cui è presente, con l’obiettivo ultimo di fornire ai propri clienti prodotti sostenibili e di
qualità. Nel corso degli anni, il nostro impegno sul fronte della sostenibilità si è esteso fino a coinvolgere
tutte le funzioni aziendali, definendo obiettivi sempre più ambiziosi che coprono l’intera catena del valore
e prediligendo, ai successi nel breve termine, il progresso nel lungo periodo.
Nel Gruppo Fiat tutti i dipendenti e tutte le funzioni aziendali contribuiscono al percorso della sostenibilità.
Le iniziative del Gruppo hanno un evidente legame con i valori della sostenibilità e con l’impegno a
contribuire alla definizione di un futuro più sicuro per i dipendenti, i clienti, i fornitori, i concessionari e per
la società nel suo complesso. Questo senso di mutua responsabilità ha sempre fatto parte della storia e
della cultura aziendale del Gruppo e nel corso degli anni si è evoluto e rafforzato, diventando elemento
fondante della fiducia accordata al Gruppo da parte dei suoi numerosi stakeholder.
GRI-G4 1
Lettera del Presidente
L’impegno
del Gruppo
1
Lettera del Presidente
Cari Stakeholder,
anche nel 2013 Fiat-Chrysler ha mantenuto fermo il suo impegno nel perseguire una crescita responsabile e sostenibile. Ai risultati ottenuti in
passato si sono aggiunti nuovi significativi traguardi, in campo ambientale e sociale, che meritano di essere sottolineati.
In tema di ambiente, il Gruppo ha consolidato la sua posizione di leader nella riduzione di emissioni di CO2 per veicolo prodotto nei nostri
stabilimenti, che sono diminuite di oltre il 15% negli ultimi 4 anni.
Negli stabilimenti di Fiat e Chrysler è stata inoltre conseguita una significativa riduzione dei consumi d’acqua: di fatto il 99% dell’acqua
utilizzata nei processi produttivi viene oggi riciclata, consentendo un risparmio di oltre 2,1 miliardi di metri cubi d’acqua.
Il nostro approccio su questi temi è riconosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Per il quinto anno consecutivo Fiat figura infatti all’interno
degli indici di sostenibilità Dow Jones World e Europe e si conferma leader italiano nella lotta ai cambiamenti climatici, con l’ammissione per il
secondo anno consecutivo all’Italy 100 Climate Disclosure Leadership Index (CDLI) e al Climate Performance Leadership Index (CPLI).
L’Esposizione Universale di Milano del 2015, di cui siamo Global Partner insieme a CNH Industrial, sarà un’occasione in più per ribadire il nostro
impegno nella ricerca di soluzioni eco compatibili, dimostrando che rispetto ambientale e sviluppo economico possono e devono convivere.
Come già negli anni scorsi, anche nel 2013 è stata posta una particolare attenzione al tema della sicurezza, tanto quella dei nostri clienti
quanto quella delle persone che lavorano con noi. Tra i riconoscimenti ottenuti sul primo versante, spiccano i premi 5 stelle NCAP per la
Maserati Ghibli e la Jeep Cherokee (Europa), le 5 stelle ANCAP per la Fiat Panda (Australia), il Top Safety Pick per la Maserati Ghibli e la Fiat
500L e le 5 stelle NHTSA NCAP per la Jeep Grand Cherokee 4x4 (USA). Sul secondo versante mi preme sottolineare l’adozione anche da
parte di molti nostri fornitori degli standard previsti dal World Class Manufacturing, a partire dagli indicatori relativi alla salute e alla sicurezza.
Il rispetto delle più evolute procedure nei processi produttivi di Fiat-Chrysler è diventato cosí pratica condivisa, con benefici che si estendono
a circa 300 altri stabilimenti in tutto il mondo.
Un’altra area di responsabilità che ci sta molto a cuore è quella sociale. Crediamo nei valori del multiculturalismo e della coesistenza sociale
e vogliamo contribuire concretamente al progresso di ciascuna comunità dove siamo presenti. Dei circa 20 milioni di euro stanziati nel 2013
con questo scopo, circa il 40% ha riguardato iniziative legate alla cultura, all’istruzione ed all’educazione.
In ogni progetto sociale intrapreso abbiamo voluto impiegare in massima parte personale e fornitori locali, al fine di creare occupazione,
generare reddito e rafforzare i legami sociali all’interno delle diverse comunità di appartenenza.
La pubblicazione di questo bilancio di sostenibilità mi offre infine l’occasione per ribadire un punto che ritengo fondamentale: la definitiva
integrazione di Fiat e Chrysler, programmata per l’anno in corso, non cambierà il nostro approccio alla sostenibilità, che anzi verrà ampliata e
rafforzata, arrivando a coinvolgere oltre 300.000 persone in tutto il mondo.
Gli obiettivi che intendiamo raggiungere e i relativi programmi di lungo termine, che si spingono fino al 2020, sono il segno tangibile della
nostra volontà di mantenere fermo questo impegno in ogni area del mondo in cui siamo presenti anche negli anni a venire.
/f/ John Elkann
John Elkann
IL PRESIDENTE
GRI-G4 1 9
10
1
L’impegno
del Gruppo
Lettera dell’Amministratore Delegato
Lettera dell’Amministratore Delegato
Cari Stakeholder,
il 2013 è stato particolarmente importante per il nostro Gruppo e non credo avrebbe potuto esserci modo più significativo per chiudere l’anno
e iniziare il 2014 sotto migliori auspici.
Come sapete, dopo una lunga trattativa con VEBA, il 1° gennaio abbiamo raggiunto un accordo che ci ha permesso di acquisire la totalità delle
azioni Chrysler e che presto si tradurrà, anche da un punto di vista tecnico, nella creazione di un’unica azienda.
Quando abbiamo avviato l’alleanza tra Fiat e Chrysler, circa cinque anni fa, abbiamo iniziato a coltivare un sogno.
Era un sogno di cooperazione industriale a livello mondiale, ma era anche un grande sogno di integrazione culturale tra le due aziende.
Abbiamo lavorato in modo caparbio e senza sosta a questo progetto, per trasformare le differenze in punti di forza, per abbattere gli steccati
nazionalistici, per dare vita ad un’unione che doveva esistere nei fatti prima ancora che sulla carta.
Oggi che quella visione diventa realtà, non abbiamo solo creato un costruttore di auto globale, il settimo più grande del mondo e tra i leader
del settore. Abbiamo creato una realtà unica e straordinariamente ricca a livello tecnico, professionale e umano; una realtà fatta di trecentomila
persone nel mondo che condividono lo spirito e i valori di un gruppo che vuole distinguersi tanto per l’eccellenza dei suoi prodotti quanto per
una condotta responsabile, basata sui valori dell’integrità, della serietà e della trasparenza.
L’insieme di Fiat e Chrysler ci ha permesso di rafforzare ulteriormente l’impegno comune verso i temi della sostenibilità, facendo leva sui
rispettivi punti di forza e condividendo le migliori pratiche.
Il nostro impegno a favore di una mobilità sempre più sostenibile si basa su un approccio bilanciato che prende in considerazione le migliori
tecnologie sia convenzionali sia alternative, anche in modo combinato, per garantire da subito effetti positivi sull’ambiente e soluzioni accessibili
ai clienti.
Questo include lo sviluppo di sistemi e tecnologie per ridurre le emissioni di anidride carbonica e migliorare l’economia dei consumi, l’avvio di
nuovi progetti per soddisfare le esigenze di una mobilità diversa e iniziative di sensibilizzazione per aumentare nei consumatori la consapevolezza
di quanto il comportamento di guida influisca sui consumi.
Gli sforzi compiuti nel corso dell’anno e le innovazioni introdotte hanno ricevuto apprezzamenti e riconoscimenti a livello internazionale.
Il “Programma Metano” di Fiat è stato premiato come Ecobest 2013, per essere la soluzione più semplice, economica e col più basso impatto
ambientale fra i combustibili oggi disponibili.
L’innovativo motore TwinAir Turbo a metano è stato eletto “Best Green Engine” dell’anno; l’Eco-Diesel V-6 da 3 litri e il sistema elettrico della
Fiat 500 sono rientrati nella classifica di Ward’s tra i migliori del 2014.
Inoltre, il Ram 1500 è stato nominato “Motor Trend Truck of the Year” mentre Fiat Professional si è aggiudicato il titolo di “produttore di LCV
dell’anno” ai Green Fleet Awards, entrambi per la seconda volta consecutiva.
Anche i marchi di lusso e sportivi hanno registrato risultati interessanti: i nuovi modelli Maserati Ghibli e Quattroporte, con motore V6 diesel,
GRI-G4 1
11
presentano una riduzione di emissioni del 35 per cento rispetto al V6 a benzina; Ferrari ha avviato la produzione della sua prima autovettura
ibrida (LaFerrari) che ha dimezzato le emissioni rispetto alla Enzo.
Quanto ai processi produttivi, il Gruppo ha ulteriormente migliorato le performance ambientali, grazie soprattutto ai progressi compiuti
nell’applicazione del programma World Class Manufacturing (WCM), che continua a rappresentare un importante elemento competitivo, oltre
che una leva per la diffusione dei migliori standard di sostenibilità nei nostri stabilimenti e presso i fornitori.
Nel 2013, i progetti sviluppati in campo energetico tramite il WCM hanno portato a una riduzione delle emissioni in atmosfera di circa 180 mila
tonnellate di anidride carbonica.
A testimonianza di questi sforzi e del costante focus sulla qualità, altri tre stabilimenti hanno ottenuto la medaglia d’oro nella classifica mondiale
del WCM: Pomigliano d’Arco (Napoli), Tychy (Polonia) e Bursa (Turchia).
Allo stesso modo, è proseguito l’impegno per garantire a tutte le nostre persone, in ogni ambito di attività e in ogni Paese in cui siamo presenti,
condizioni di sicurezza dell’ambiente di lavoro e di tutela della salute dei lavoratori.
Gli investimenti effettuati in questo ambito nel corso del 2013 sono stati pari a 194 milioni di euro, in aumento del 15,5 per cento rispetto
all’anno precedente.
In coerenza con i nostri principi di business, l’approccio del Gruppo in materia di sostenibilità viene promosso anche all’esterno ed esteso a
tutta la catena del valore.
Tra le varie iniziative, un’attenzione particolare è stata rivolta alla rete di vendita in Italia, con il coinvolgimento dei concessionari in attività di
sensibilizzazione e nuove pratiche che ha portato a significativi benefici nella riduzione dell’impatto ambientale e dei costi energetici.
Il percorso intrapreso continuerà nei prossimi anni, in modo da estendere il progetto alle reti commerciali del Gruppo in altri Paesi.
Parallelamente, negli Stati Uniti, Chrysler ha organizzato la seconda edizione del “Dealer ECO Program”, un’iniziativa nata per stimolare la
responsabilità ambientale presso i concessionari che ogni anno premia quelli che si sono particolarmente distinti e hanno ottenuto i migliori
risultati in termini ecologici.
Nel complesso, il Gruppo si è nuovamente affermato come leader di sostenibilità nel 2013, ottenendo riconoscimenti dalle principali società
di rating e organizzazioni internazionali.
Per il quinto anno consecutivo, Fiat è stata confermata nei prestigiosi Dow Jones Sustainability Indices World e Europe, conseguendo il
massimo punteggio in alcune aree chiave di valutazione, tra cui quella economica, ambientale e sociale.
Inoltre, per il secondo anno consecutivo, il Gruppo si è confermato leader indiscusso tra le aziende italiane per l’impegno e i risultati conseguiti
nel contrastare i cambiamenti climatici. Le performance di alto livello, unite alla trasparenza nella comunicazione, sono valse a Fiat l’ammissione
al CDP Italy 100 Climate Disclosure Leadership Index (CDLI) e Climate Performance Leadership Index (CPLI), raggiungendo la valutazione più
alta tra le aziende partecipanti.
Lo stimolo a migliorare continuamente e a guardare al futuro sono elementi naturali in un Gruppo aperto e globale, che coltiva la diversità di
esperienze, di culture, di contributi.
GRI-G4 1 12
1
L’impegno
del Gruppo
Lettera dell’Amministratore Delegato
Ora che abbiamo la forza di due aziende insieme, abbiamo anche l’opportunità di svolgere un ruolo di primo piano nella creazione di un pianeta
più pulito e più sicuro.
Tutti quanti oggi sono chiamati a diventare parte della soluzione a quei problemi che la nostra epoca si trova ad affrontare.
L’inquinamento dei centri urbani, il cambiamento climatico, l’eccessiva dipendenza dal petrolio o la carenza di risorse sono gli esempi più
evidenti.
È un obiettivo che abbiamo il dovere di perseguire con il massimo sforzo, non solo per rispondere alle stringenti richieste normative, ma
soprattutto per contribuire in modo attivo e positivo al mondo che lasceremo in eredità alle future generazioni.
Fiat e Chrysler, unite, intendono fare la loro parte.
Il mio ringraziamento va a tutte le nostre persone, che hanno abbracciato questa cultura della sostenibilità ed ogni giorno si impegnano a
tradurla in azioni concrete. Sono loro la nostra risorsa più preziosa.
/f/ Sergio Marchionne
Sergio Marchionne
L’AMMINISTRATORE DELEGATO
GRI-G4 1
Contrastare i cambiamenti climatici
L’impegno
del Gruppo
1
Contrastare i cambiamenti climatici
La gestione dei cambiamenti climatici e dei suoi effetti è oggi una delle sfide globali più complesse da affrontare. L’industria automobilistica è
chiamata a dare il proprio contributo per stabilizzare i livelli di gas serra in atmosfera e a svolgere un ruolo attivo nella ricerca e nello sviluppo
di soluzioni per una mobilità più sostenibile. Consapevole del proprio ruolo in questo ambito, il Gruppo Fiat si impegna a ridurre le emissioni
di CO2 dei propri prodotti e processi, dalla progettazione, produzione e distribuzione fino alla fase d’uso e al fine vita dei veicoli.
Nella comunità scientifica e nell’opinione pubblica cresce la consapevolezza dei cambiamenti climatici in atto e dell’incidenza che l’aumento
dei gas a effetto serra (Greenhouse Gas GHG) in atmosfera esercita sul clima. L’Intergovernmental Panel on Climate Change (Gruppo
Intergovernativo sul cambiamento climatico, IPCC) ha stimato che, per mantenere l’innalzamento della temperatura globale entro i 2°C, la
concentrazione di CO2 dovrebbe rimanere entro livelli compresi tra 400 e 550 parti per milione (ppm). Il livello inferiore di 400 ppm è stato già
raggiunto, mentre in epoca preindustriale il livello era di circa 280.(1) La quinta relazione dell’IPCC sostiene, con un grado di confidenza del
95%, che è l’uomo il principale responsabile dell’attuale riscaldamento globale.
Il progressivo aumento delle emissioni di CO2 causato dalle attività dell’uomo ha indotto molti governi a mettere in atto misure di regolamentazione
e di controllo al fine di limitarne gli effetti negativi. Anche il settore automobilistico ha raccolto seriamente questa sfida.
Il Gruppo Fiat è convinto che risultati efficaci e duraturi nel contrastare i cambiamenti climatici si possano ottenere solo attraverso un
approccio integrato che veda coinvolti i produttori di energia, l’industria (inclusi i fornitori), le università, i consumatori, la comunità finanziaria e
le istituzioni governative. Coerentemente con quanto affermato nelle Linee Guida Ambientali del Gruppo, l’obiettivo dell’azienda è di sviluppare
e adottare soluzioni che siano allo stesso tempo sicure, eco-compatibili ed economicamente percorribili, con lo scopo di contrastare i
cambiamenti climatici, tutelare le risorse naturali e proteggere la salute pubblica. Nel Piano di Sostenibilità, Il Gruppo Fiat conferma pertanto,
ancora una volta, il proprio impegno a ridurre le emissioni di CO2:
n nei propulsori, continuando a ottimizzare l’efficienza delle tecnologie convenzionali, aumentando l’uso di combustibili alternativi
(ad esempio metano e biocarburanti) e sviluppando sistemi di trazione alternativa (quali soluzioni ibride o elettriche) che tengano in
considerazione i bisogni energetici specifici e la disponibilità dei combustibili/carburanti di ogni Paese (vedere anche pagine 48-67)
n negli stabilimenti produttivi, riducendo il consumo energetico e promuovendo l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili (vedere
anche pagine 134-148)
n nei processi logistici, incrementando i trasporti a basse emissioni e coinvolgendo anche i dipendenti affinché limitino le emissioni
determinate dagli spostamenti casa-lavoro (vedere anche pagine 163-166)
n nelle attività dei fornitori, promuovendo la responsabilità ambientale e favorendo la diffusione dei principi e della cultura del World Class
Manufacturing (vedere anche pagine 88-98)
n nelle attività di ufficio, quali viaggi di lavoro, attività d’ufficio e emissioni legate all’information technology (vedere anche pagine 149-151)
n mediante un comportamento di guida eco-responsabile, offrendo a concessionari e clienti informazioni e proposte formative per un
uso e una manutenzione responsabili dei veicoli (vedere anche pagine 68, 98-101)
n iniziative per soddisfare nuove esigenze di mobilità, presentando ai clienti nuove soluzioni e modelli di mobilità (vedere anche pagina 69).
Il Gruppo Fiat si impegna anche attraverso un sistema di gestione dei rischi correlati ai cambiamenti climatici, compresi i rischi fisici associati
a eventi atmosferici estremi e la conformità alle normative sull’emission trading (vedere anche pagine 46-47).
GRI-G4 2, EC2 Fonte: Fourth Assessment Report del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC, 2007).
(1)
13
14
1
L’impegno
del Gruppo
Modello di governance della sostenibilità
Modello di governance della sostenibilità
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Rafforzare a livello mondiale
la posizione di leadership
del Gruppo in materia
di tematiche ambientali,
sociali e di governance in
tutta l’azienda e a beneficio
degli stakeholder
2020: introduzione di obiettivi di sostenibilità su base
annua nei processi e nei sistemi di valutazione delle
performance per un numero crescente di dipendenti
Inclusi obiettivi di sostenibilità nel sistema di valutazione della performance per
il 100% delle persone responsabili dei progetti inclusi nel Piano di Sostenibilità
di Fiat S.p.A. 2013, per i membri del Group Executive Council e i secondi livelli
che riportano agli Amministratori Delegati delle aziende del Gruppo
Proseguita l’applicazione di obiettivi ambientali e sociali al sistema di
remunerazione variabile di circa 210 manager SQE(2) e dei rispettivi
team dei Marchi generalisti e Premium
Sostenibilità significa garantire il successo e l’efficienza economico-finanziaria dell’azienda nel lungo periodo, in parte grazie alla capacità di
interpretare e soddisfare le principali esigenze dei nostri stakeholder su cui si ripercuotono gli effetti delle nostre decisioni e delle nostre azioni.
Nel corso del 2013, le funzioni aziendali e le regioni di tutto il Gruppo hanno definito impegni e obiettivi a lungo termine che sono rendicontati,
insieme ai risultati conseguiti l’anno precedente, in questo Bilancio di Sostenibilità. I nostri impegni a lungo termine riflettono i continui
cambiamenti cui è soggetto lo scenario competitivo dell’industria automobilistica e, al tempo stesso, le aspettative e i requisiti in costante
evoluzione degli stakeholder.
L’impegno del Gruppo a favore di uno sviluppo sostenibile si riflette in processi consolidati e strutture organizzative che assicurano l’integrazione
tra le decisioni economiche e quelle di natura sociale e ambientale e ne verificano gli impatti correlati. Il modo di fare impresa del Gruppo si
fonda infatti su una cultura dell’agire responsabile e sulla convinzione che lo sviluppo industriale abbia valore solo se sostenibile al tempo
stesso.
Nel Gruppo l’attenzione alla sostenibilità si è evoluta e rafforzata nel corso degli anni, fino a diventare parte integrante dell’approccio strategico
che guida le scelte di business. Per accrescere ulteriormente il nostro impegno all’interno di tutta la struttura organizzativa, dal 2009 è stato
avviato un processo volto a delegare l’autorità dal più alto organo di governo al management e a tutti i dipendenti. Nell’ambito di tale processo,
la competenza in materia di sostenibilità è stata conferita al Comitato Nomine e Corporate Governance, rinominato conseguentemente come
Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità.
Da quel momento, numerose entità all’interno dell’organizzazione hanno assunto un ruolo di gestione diretta della sostenibilità.
Attraverso la sua presenza locale in Italia, Brasile e Stati Uniti, il Team di Sostenibilità svolge un ruolo centrale nella promozione della cultura
di sostenibilità all’interno del Gruppo e tra i diversi stakeholder e facilita il processo di miglioramento continuo, contribuendo alla gestione dei
rischi, all’ottimizzazione dei costi, al coinvolgimento degli stakeholder e alla valorizzazione della reputazione del Gruppo. Il Team interagisce
GRI-G4 34, 35, 36, 37, 43, 48, 49
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com.
Supplier Quality Engineers.
(1)
(2)
15
con i responsabili della gestione operativa sulle questioni principali (ad es. ambiente, energia, innovazione, risorse umane, ecc.) all’interno dei
segmenti operativi e delle regioni, come pure con le funzioni centrali, supportandone l’analisi e la comunicazione degli impatti correlati alla
sostenibilità, nonché l’individuazione di potenziali aree di intervento. Il Team gestisce inoltre i rapporti con le agenzie di rating di sostenibilità,
le organizzazioni internazionali e - supportato dalla funzione Investors Relations - con gli analisti e gli investitori socialmente responsabili.
Il Comitato Interfunzionale di Sostenibilità (CIS) favorisce e valuta le decisioni operative e svolge un ruolo consultivo con riguardo alle
proposte che il Team di Sostenibilità sottopone al Group Executive Council (GEC). All’interno del CIS sono rappresentate le principali funzioni
corporate e di singola azienda (Business Development, Corporate Communications, Engineering, Design, Finance, GEC Coordinator, Human
Resources, Industrial Relations, Institutional Relations, Internal Audit, Manufacturing, Purchasing, Senior Counsel e Treasurer).
Il Group Executive Council (GEC) è l’organismo decisionale composto dagli Amministratori Delegati (COO, Chief Operating Officer) delle
regioni e dei segmenti operativi e dai diversi capi funzione, definisce l’approccio strategico, approva le Linee Guida e valuta la congruità del
Piano di Sostenibilità con l’orientamento del business. Il GEC viene aggiornato regolarmente sull’andamento dei progetti e sulle performance
del Gruppo relativamente alle tematiche di sostenibilità.
Il Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità (un sottocomitato del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A.) valuta le
proposte relative agli indirizzi strategici in tema di sostenibilità, all’occorrenza esprime pareri al Consiglio di Amministrazione ed esamina il
Bilancio di Sostenibilità annualmente redatto. Le consultazioni su aspetti di sostenibilità tra stakeholder e il più alto organo di governo sono
delegate al Team di Sostenibilità che ha la responsabilità di mantenere aperto il dialogo con gli stakeholder interni ed esterni in questo ambito.
I risultati di tale dialogo sono illustrati nel Bilancio di Sostenibilità redatto annualmente e sono presentati al più alto organo di governo in
base alla rispettiva pertinenza. Nel corso del 2013, gli Amministratori Delegati (COO) delle regioni EMEA, NAFTA e LATAM e i rispettivi riporti
funzionali sono stati aggiornati dal Team di Sostenibilità sui risultati delle iniziative di Stakeholder Engagement.
Il Processo del Piano di Sostenibilità
Il Piano di Sostenibilità, che presenta gli impegni, gli obiettivi e i risultati del Gruppo, viene aggiornato ogni anno dal Team di Sostenibilità,
che coordina e consolida i feedback di tutte le regioni e funzioni aziendali. Nello sviluppo e nell’approvazione di obiettivi correlati ad aspetti
economici, ambientali e sociali, sono coinvolti i massimi organi decisionali del Gruppo. Il processo consta di tre fasi principali:
La fase di pianificazione: gli impegni, le azioni e gli obiettivi che compongono il Piano di Sostenibilità sono inizialmente definiti sulla base delle
aree di miglioramento identificate dal Team di Sostenibilità in collaborazione con i segmenti e le aree operative regionali e le funzioni corporate.
A sostegno di questa attività, nel corso dell’anno, il Team esegue un costante monitoraggio delle prestazioni della concorrenza, oltre a
prendere in esame le valutazioni delle principali agenzie di rating di sostenibilità, delle organizzazioni internazionali e degli investitori socialmente
responsabili che sono in relazione con il Gruppo. La proposta di Piano di Sostenibilità così definita viene sottoposta all’approvazione del
Group Executive Council (GEC), che ne analizza la coerenza con la strategia del Gruppo, fornendo eventuali indicazioni in merito. Il Piano
approvato dal GEC viene sottoposto alla valutazione e all’approvazione formale del Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità
del Consiglio d’Amministrazione.
GRI-G4 34, 35, 36, 37, 42, 43, 48, 49 16
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
La fase di gestione: la responsabilità per i singoli progetti e il raggiungimento degli obiettivi enunciati nel Piano di Sostenibilità sono affidati
ai diversi segmenti e aree operative regionali o alle funzioni corporate che dispongono delle risorse, degli strumenti e delle competenze
necessarie per la loro realizzazione.
La fase di controllo: a ulteriore garanzia degli impegni assunti, il Team di Sostenibilità è regolarmente aggiornato sullo status dei progetti e,
a sua volta, aggiorna il GEC sugli effettivi progressi.
Completata l’analisi di materialità per il 2013, il Team di Sostenibilità ha lanciato un progetto volto a definire nuovi obiettivi di sostenibilità per
il Gruppo, con un orizzonte temporale più lungo. I risultati degli obiettivi definiti nei bilanci degli anni precedenti, sono illustrati insieme ai nuovi
obiettivi nella versione interattiva del Bilancio del Gruppo, disponibile online. La versione cartacea del Bilancio propone invece, all’inizio delle
rispettive sezioni, una selezione degli obiettivi a lungo termine più significativi.
Stakeholder engagement e analisi di materialità
Il dialogo con gli stakeholder interni ed esterni è fondamentale per il continuo progresso del Gruppo Fiat nella ricerca di standard sempre
più elevati di sostenibilità. In uno scenario dinamico e competitivo, il coinvolgimento e il dialogo costante con gli stakeholder sono elementi
importanti per comprenderne le aspettative, le esigenze e gli interessi. Nell’esercitare il suo ruolo di cittadinanza attiva, l’azienda ha la
responsabilità di tenersi al corrente dei cambiamenti paradigmatici, di anticipare i cambiamenti e individuare le tendenze emergenti. Tutto ciò
è possibile perché nel Gruppo ascoltiamo i nostri numerosi stakeholder interni ed esterni e impariamo da loro.
Uno degli obiettivi del dialogo con tutti gli stakeholder del Gruppo è di comprendere quali impegni e tematiche ritengono prioritari e cruciali.
Sono proprio gli argomenti suggeriti dagli stakeholder che consentono al Gruppo di continuare a creare valore sul breve, medio e lungo
termine a vantaggio di tutti.
Abbiamo condotto un’analisi per aggiornare il diagramma di materialità del Gruppo, la cui prima edizione era stata pubblicata nel Bilancio di
Sostenibilità 2012. Tale analisi ha consentito di individuare gli aspetti più rilevanti dell’impatto del Gruppo in ambito economico, ambientale
e sociale, che influenzano in misura rilevante le valutazioni e le decisioni degli stakeholder, sia nel contesto dell’industria automobilistica
mondiale, sia tenendo conto delle caratteristiche peculiari di ciascuna area geografica ove il Gruppo opera.
Il diagramma di materialità è stato aggiornato sulla base dei risultati di iniziative di Stakeholder Engagement condotte in Italia, Brasile e Stati
Uniti, che hanno consentito non solo di trarre conclusioni a livello di Gruppo, ma anche di individuare tematiche percepite come importanti
presso specifiche aree geografiche.
L’analisi di materialità è stata condotta in base alle Linee Guida AA1000 Stakeholder Engagement Standard per le fasi relative
all’identificazione, alla mappatura e alla definizione delle priorità degli stakeholder e all’analisi dei risultati del loro coinvolgimento. Per quanto
concerne la definizione di un approccio al principio della materialità e all’individuazione delle tematiche rilevanti, è stato fatto riferimento alle
note orientative Accountability e ai criteri definiti dalla Global Reporting Initiative (GRI-G4).
GRI-G4 18, 19, 20, 21, 34, 35, 36, 37, 42, 48, 49
17
Diagramma di materialità
Ambiente
Società
Molto importante
Sicurezza dei veicoli
Ricerca e innovazione
Diritti umani nella catena del valore
Soddisfazione del cliente
Standard etici e integrità del business
Qualità del veicolo
Salute e sicurezza sul lavoro
Coinvolgimento della comunità
Gestione e sviluppo dei dipendenti
Diversità e pari opportunità per i dipendenti
Consumi di energia ed emissioni di CO2
delle attività produttive e negli uffici
Consumo di acqua
degli stabilimenti
Emissioni di CO2 generate dai veicoli
Risparmio di carburante dei veicoli
Coinvolgimento delle rappresentanze sindacali
Rifiuti generati dagli stabilimenti
Coinvolgimento dei partner commerciali
Impatti ambientali dei partner commerciali
Soluzioni di mobilità alternative
Combustibili e sistemi di trazione alternativi
Impatti ambientali dei processi logistici
Importante
Importanza per gli stakeholder esterni
Prodotto
Materiali riciclati e riciclabili
Approvvigionamento etico delle materie prime
Importante
Importanza per gli stakeholder interni
Molto importante
Nel presente Bilancio saranno rendicontate solo le tematiche classificate come particolarmente significative dagli stakeholder interni ed
esterni. Alle seguenti tematiche viene attribuita una minore rilevanza materiale e saranno pertanto segnalate agli stakeholder interessati tramite
altri canali, come il bilancio interattivo (www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com):
n energia da fonti rinnovabili nelle attività produttive
n benessere dei dipendenti e bilanciamento tra lavoro e vita privata
n altre emissioni da attività produttive
n impegno nelle politiche pubbliche
n tutela della biodiversità
n protezione da eventi esterni.
Analogamente è stata condotta anche un’analisi volta a definire il perimetro di ciascuna tematica rendicontata. Nel contesto della catena del
valore, per “perimetro” si intende l’impatto (di ciascun aspetto rilevante individuato) delle attività, dei prodotti, dei servizi e dei rapporti del Gruppo.
Tutti gli aspetti di cui l’analisi ha dimostrato la rilevanza hanno effetto sull’organizzazione nel suo complesso (Marchi generalisti e Premium, Marchi
di lusso e sportivi, Componenti e sistemi di produzione, società che operano nel campo della pubblicità, della comunicazione e dei servizi).
Più precisamente, il presente Bilancio di Sostenibilità comprende tutte le società che rientravano nel perimetro di consolidamento di Fiat S.p.A.
al 31 dicembre 2013. Inoltre, gli aspetti analizzati hanno ripercussioni al di fuori dell’organizzazione nelle aree geografiche in cui il Gruppo opera
e per tutte le categorie di stakeholder identificate.
Il risultato dell’analisi di materialità ha determinato anche la modifica della struttura della sezione dedicata alla sostenibilità nella Relazione
Finanziaria Annuale 2013, focalizzata sulla trattazione delle tematiche di sostenibilità giudicate come più rilevanti e materiali da parte degli
stakeholder.
GRI-G4 18, 19, 20, 21, 26 18
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
Impegno nei confronti degli Stakeholder
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Rafforzare a livello mondiale
la posizione di leadership
del Gruppo in materia di
tematiche ambientali, sociali
e di governance in tutta
l’azienda e a beneficio degli
stakeholder
2020: ampliamento e innovazione del dialogo
sulla sostenibilità incrementando il numero
di stakeholder interni ed esterni al Gruppo
coinvolti in tutto il mondo
Coinvolti più di 70 stakeholder tra cui clienti, concessionari, fornitori, opinion leader,
rappresentanti dei media, del mondo accademico e di associazioni ambientaliste
in eventi di Stakeholder Engagement focalizzati sulla sostenibilità in Italia, Brasile
e Stati Uniti; con risultati condivisi con il management di ciascuna regione e con il
Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità
Linee Guida di Stakeholder Engagement disponibili sul sito internet corporate
Corso sulla sostenibilità con partecipazione su base volontaria, disponibile per circa
14.550 impiegati del Gruppo in tutto il mondo in aggiunta a tutti i professional Fiat
in tutto il mondo e circa 17.000 impiegati e lavoratori a contratto di Chrysler Group
che hanno partecipato al corso nel 2012
Seminario di sensibilizzazione sulla sostenibilità rivolto a circa 20 rappresentanti
della funzione Risorse Umane EMEA organizzato a Torino (Italia) e 2 incontri per i
dipendenti (employee Town Halls) organizzati a Detroit (US)
Gruppi di lavoro relativi alla sostenibilità tenutisi per 4 volte negli Stati Uniti con circa 40
rappresentanti di ogni funzione aziendale
Oltre 19.000 dipendenti coinvolti in 2 iniziative sulla sostenibilità in Brasile
Distribuita a tutti i dirigenti e i professional nel mondo, START la pubblicazione sulla
sostenibilità di Magneti Marelli
Realizzato un programma di formazione interno in Chrysler Group focalizzato sulla
sostenibilità e coinvolte in discussioni sul tema della sostenibilità 9 università in tutti
gli Stati Uniti
Oltre 50 dipendenti e fornitori brasiliani coinvolti in uno scambio di idee sulla
materialità di sostenibilità
13 fornitori di piccole e medie dimensioni coinvolti in un programma di formazione
sulla sostenibilità in Italia
60 fornitori di piccole e medie dimensioni coinvolti in un programma di formazione
sulla sostenibilità negli Stati Uniti
Risultati di Sostenibilità inclusi nei Risultati del 3° trimestre 2013 di Fiat S.p.A.
comunicati agli investitori e agli analisti finanziari
6%(2) circa del flottante di Fiat S.p.A. detenuto da Investitori Socialmente Responsabili
L’approccio del Gruppo allo stakeholder engagement poggia sull’assunto che la voce degli stakeholder sia importante e possa contribuire
alla capacità del Gruppo di rafforzare il proprio impegno come attore globale sostenibile. La nostra capacità di generare valore attraverso le
scelte aziendali è pertanto strettamente connessa anche alla nostra capacità di prestare ascolto e riconoscere le esigenze e le aspettative di
tali stakeholder che, direttamente o indirettamente, influenzano le attività del Gruppo o che, a loro volta, sono da queste influenzate.
GRI-G4 25, 26, SO1
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com.
I dati si riferiscono alla shareholder identification di Vigeo registrata a novembre 2013.
(1)
(2)
19
Le attività del Gruppo Fiat si ripercuotono sulle decisioni di un vasto numero di categorie di stakeholder, interni ed esterni, tra cui: dipendenti,
clienti, fornitori, concessionari, istituzioni, organizzazioni sindacali e associazioni, investitori, comunità locali e aree limitrofe. Analogamente, i
risultati e le attività del Gruppo dipendono in misura variabile dal comportamento, dalle aspettative e dalla soddisfazione delle esigenze degli
stakeholder.
Agire responsabilmente significa pertanto impegnarsi in un dialogo continuo, sia a livello locale sia globale, con i principali stakeholder del
Gruppo, al fine di comprenderne le diverse esigenze e aspettative.
Come affermano le Linee Guida per lo Stakeholder Engagement, il Gruppo “nutre la ferma convinzione che questo processo di
coinvolgimento, sostenuto da un chiaro impegno, sia un elemento essenziale al fine di ottimizzare le opportunità e la gestione dei rischi
potenziali che influiscono sul nostro business e che potrebbero derivare dall’interazione con le varie categorie di stakeholder.”
Nel corso degli anni, il nostro approccio verso gli stakeholder si è evoluto in iniziative sempre più articolate.
Attraverso le funzioni aziendali preposte, il Gruppo gestisce le relazioni con le diverse categorie di stakeholder, instaurando un dialogo
costante volto a comprendere le aspettative e a promuovere azioni concrete in risposta a esigenze specifiche e interessi di particolare
rilevanza.
Il contatto con gli stakeholder si serve di numerosi canali, che, nel corso del 2013, si sono ulteriormente arricchiti con la creazione dell’indirizzo
email dedicato [email protected]
La valutazione delle tematiche che gli stakeholder interni del Gruppo percepiscono come prioritarie in ambito di sostenibilità, già avviata nel
2012, è proseguita per tutto il 2013. A tale scopo, un questionario è stato sottoposto a un totale di 70 dipendenti, provenienti da funzioni
aziendali e aree geografiche diverse.
Nel 2013, inoltre, il Gruppo ha adottato un nuovo approccio all’interazione con gli stakeholder esterni organizzando in Italia, in Brasile e negli
Stati Uniti tre eventi di coinvolgimento focalizzati sui temi della sostenibilità con gli obiettivi seguenti:
n approfondire la conoscenza delle differenze regionali o nazionali in materia di sostenibilità
n rendere più trasparente la comunicazione dei risultati di sostenibilità conseguiti e delle informazioni di maggior interesse per gli stakeholder
n ottenere riscontro e idee su come affrontare le tematiche della sostenibilità e, sulla base di tali contributi, ottimizzare la risposta alle esigenze
prioritarie dei principali stakeholder.
Il dialogo aperto in ciascuno dei tre Paesi ha consentito a diverse categorie di stakeholder di scambiarsi opinioni, idee e prospettive(1) e di
ampliare i propri orizzonti in merito alle pressanti sfide odierne e future nel campo della sostenibilità.
Nel corso degli incontri, i rappresentanti dei numerosi stakeholder hanno partecipato ad attività e dibattiti che hanno offerto loro l’opportunità
di discutere in piena libertà e contribuire a valutare:
n le ripercussioni più significative che le attività del Gruppo hanno sull’intera catena del valore
n le sfide per una mobilità più sostenibile e gli impegni di sostenibilità a lungo termine che il Gruppo dovrebbe auspicabilmente assumere
n la pertinenza e materialità percepita delle diverse tematiche di sostenibilità.
GRI-G4 24, 25, 26, 27, SO1 (1)
Principalmente clienti privati, clienti di flotte aziendali, concessionari, fornitori di materiali e servizi, media, comunità locali, università e istituti tecnici, organizzazioni per la tutela dell’ambiente
e altre fondazioni e organizzazioni non governative. L’identificazione e selezione degli stakeholder coinvolti è stata basata sui seguenti standard e manuali: Linee Guida AA1000 Stakeholder
Engagement Standard, Linee Guida AA1000 Stakeholder Engagement Manual, Linee Guida AA1000 Principles Standard.
20
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
Nella tabella seguente vengono riportate le principali sfide e opportunità che, secondo gli stakeholder, il Gruppo dovrà affrontare nel breve e
lungo termine.
Iniziative di Stakeholder Engagement
dedicate alla sostenibilità
Torino (Italia), novembre 2013
23 partecipanti
Tematiche rilevanti per specifica regione
n
Promozione di una cultura della sostenibilità in
collaborazione con il mondo dell’educazione altri
attori
n
Promozione di nuovi modelli di mobilità rispondenti
alle esigenze in costante evoluzione degli stakeholder
e con i nuovi vincoli imposti dagli spazi urbani
Belo Horizonte (Brasile), dicembre 2013
25 partecipanti
“
per la mobilità
n
Sviluppo di carburanti alternativi
n
Ottimizzazione dei consumi e abbattimento
delle emissioni di CO2 generate dai veicoli
n
Sicurezza stradale e relativo impatto sociale
n
Partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche
n
Condivisione di pratiche sostenibili lungo la
n
Diffusione di una cultura della sostenibilità nella
Promozione di nuovi modelli di mobilità rispondenti
alle esigenze in costante evoluzione degli stakeholder
e con i nuovi vincoli imposti dagli spazi urbani
L’ Azienda può giocare un ruolo
fondamentale nel promuovere una
cultura della sostenibilità all’interno
della comunità
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Torino
GRI-G4 27
Sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili
Enfasi sulla gestione dei prodotti a fine del loro ciclo di vita
n
”
n
n
volte a migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi
Detroit (Stati Uniti), gennaio 2014
24 partecipanti
Principali tematiche trasversali emerse
catena di fornitura
società
Come enunciato nelle Linee Guida di Stakeholder Engagement,
“nell’ambito della propria responsabilità verso gli stakeholder,
il Gruppo è impegnato a analizzare i dati relativi agli impatti
e ai benefici derivanti dalle proprie attività e a comunicare
lo sviluppo dei propri programmi all’opinione pubblica.”
A tale scopo, è stata definita la seguente mappa delle
tematiche significative per gli stakeholder dove vengono
riassunte anche le principali azioni intraprese in risposta al
feedback ricevuto dagli stakeholder.
21
Mappa delle tematiche significative per gli Stakeholder
Pubbliche istituzioni
Governi, enti locali, pubblica amministrazione, enti regolatori, istituzioni e associazioni di categoria
Modalità di coinvolgimento
n Dialogo continuo sugli sviluppi normativi e legali
n Incontri periodici ad hoc su obiettivi e scelte aziendali
n Sviluppo di progetti congiunti e alleanze volte a promuovere le tematiche sociali e ambientali
n Partecipazione a gruppi di lavoro e formazione collaborativa su argomenti specifici del settore automotive
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Conseguimento di obiettivi comuni e
allineamento agli standard di settore in termini
di qualità, sicurezza e impatto ambientale di
prodotti e processi
Conformità agli standard di settore, anticipando, laddove possibile, il conseguimento e
il superamento dei requisiti minimi
Reattività e propositività rispetto a progetti
e iniziative attinenti a questioni ambientali e
sociali
Comunicazione costante sulle performance e sui futuri obiettivi relativi alla riduzione al
minimo dell’impatto ambientale e sociale del nostro business
Supporto tecnico su specifiche tematiche di
settore
Partecipazione attiva a organizzazioni di categoria quali ACEA (1), NGV Italy (2), NGVA (3),
EDTA (4), ERT(5), the Alliance (6), AIAG (7) e ANFAVEA (8)
GRI-G4 16, 24, 25, 26, 27 European Automobile Manufacturers’ Association.
Natural Gas Vehicle Association (Italia).
Natural Gas Vehicle Association (Europa e USA).
(4)
Electric Drive Transportation Association.
(5)
European Round Table for industrial leaders.
(6)
Alliance of Automobile Manufacturers (USA).
(7)
Automotive Industry Action Group (Nord America).
(8)
Associação Nacional dos Fabricantes de Veiculos Automotores (Brasile).
(1)
(2)
(3)
22
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
Dipendenti
Modalità di coinvolgimento
n Dialogo costante con i rappresentanti e il management della funzione Risorse Umane
n Processo di valutazione e incontri annuali per comunicare il livello di performance atteso ed effettivo e definire un percorso Professionale
di sviluppo
n Analisi della soddisfazione tra i dipendenti
n Incontri con i dipendenti (Town Hall)
n Offerta di opportunità di crescita professionale comprendenti formazione e mentoring
n Iniziative focalizzate sulla diversità quali gli Employee Resource Groups (ERG) e i Diversity Work Streams
n Iniziative volte a raccogliere i suggerimenti dei dipendenti
n Proposte di opportunità di volontariato in ambito sociale e ambientale
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Comunicazione aziendale trasparente e aperta
Accesso all’Intranet e ad altri canali di comunicazione interni per i dipendenti a livello
mondiale
Aggiornamenti da parte dei vertici aziendali sulla performance e sugli sviluppi
dell’azienda
Ambiente di lavoro sano e sicuro
Perseguimento dei più alti standard di salute e sicurezza in tutte le sedi di lavoro e
continua riduzione dei tassi di infortuni sul lavoro
Obiettivi e sistema di incentivazione trasparenti
Sistemi di valutazione dei dipendenti adottati in tutto il mondo per valutare le
performance dei dipendenti
Opportunità di formazione e di sviluppo
professionale
Formazione disponibile per dipendenti del Gruppo su temi che includono competenze
professionali, integrità, sostenibilità e diversità
Promozione della diversità, inclusione e
rispetto per i diritti umani
Codici di condotta, linee guida, processi e procedure del Gruppo allineate ai più alti
standard internazionali
GRI-G4 24, 25, 26, 27
23
Organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori
Modalità di coinvolgimento
n Incontri a tutti i livelli (stabilimento/azienda, locale/nazionale) come previsto dalla normativa o dalle disposizioni contrattuali
n Dialogo continuo a livello di stabilimento, aziendale, locale o nazionale
n Incontri trilaterali (azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni governative) su tematiche di rilevanza particolare
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Dialogo aperto e costruttivo volto a individuare
soluzioni congiunte
Dialogo in linea con le disposizioni contrattuali o la normativa in vigore
Rete dei concessionari e di assistenza, associazioni
Modalità di coinvolgimento
n Contatti quotidiani e incontri periodici
n Iniziative di Stakeholder Engagement dedicate alla sostenibilità
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Ampia gamma di prodotti competitivi
Servizi finanziari competitivi offerti ai clienti
Prodotti alla portata di tutti per rispondere alle esigenze di una base di clienti
diversificata
Informativa sui prodotti completa e
rapidamente accessibile che includa le
caratteristiche di sostenibilità e l’impegno
del Gruppo
Strumento e-Product reso disponibile per sostenere le vendite di veicoli attraverso
una spiegazione esauriente della gamma di prodotti e la descrizione di Caratteristiche
e tecnologie innovative. Integrazione di messaggi di sostenibilità nella pubblicità dei
prodotti
Sostegno della redditività commerciale
attraverso il rafforzamento delle capacità
manageriali
Rafforzamento del personale delle concessionarie per potenziare le capacità
manageriali e interpersonali
GRI-G4 24, 25, 26, 27 24
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
Clienti potenziali ed effettivi
Modalità di coinvolgimento
n Processi di vendita e post-vendita
n Ricerche di mercato (concept test, clinic test, indagini sulle immagini e consapevolezza, focus group)
n Indagini sulla soddisfazione dei clienti
n Canali di comunicazione (web, social media, direct mailing)
n Eventi (esposizioni, lanci prodotto, fiere, convegni e owner event) e sponsorizzazioni
n Iniziative di Stakeholder Engagement dedicate alla sostenibilità
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Qualità, innovazione e accessibilità dei prodotti
Proposta di prodotti che coniughino i più elevati standard di qualità e le tecnologie
innovative mediante il riconoscimento e la soddisfazione dei differenti requisiti
economici e geografici e delle esigenze di mobilità di un'ampia gamma di clienti
Sicurezza dei prodotti
Offerta di un'ampia scelta di caratteristiche e funzioni di sicurezza tecnologicamente
avanzate nei nostri prodotti
Innovazione a prezzi competitivi
Introduzione di soluzioni innovative di prodotto accessibili a un'ampia base di clienti
Qualità, tempestività ed efficienza dei servizi
offerti
Risposta professionale, cortese e tempestiva da concessionari, centri di assistenza e
azienda
Disponibilità di servizi finanziari e di credito
Offerta di servizi finanziari ai clienti
Qualità e affidabilità dei prodotti
Categorie qualitative utilizzate globalmente per classificare e indirizzare i prodotti in
base agli standard
Prodotti a basse emissioni
Sforzi costanti esercitati per introdurre e sviluppare un portafoglio diversificato di
soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni di CO2 dai veicoli
Veicoli high-fuel-economy
Sforzi per aumentare la fuel economy utilizzando un approccio equilibrato che integri
tecnologie convenzionali e tecnologie innovative
Sviluppo di soluzioni e di servizi di mobilità per
aumentare la fruibilità del trasporto urbano e
migliorare la qualità della vita
Promozione di nuovi concetti di mobilità (ad esempio car-sharing, car pooling)
economicamente realizzabili per il Gruppo e per i suoi clienti in collaborazione con
istituzioni e con altre organizzazioni.
Analizzate le tendenze future e individuati i fattori di settore che inducono cambiamenti
paradigmatici nella mobilità
Processi aziendali ecocompatibili
Il Gruppo continua a sviluppare soluzioni progettate per ridurre l’impatto ambientale
delle proprie attività produttive
GRI-G4 24, 25, 26, 27
25
Fornitori e partner commerciali
Modalità di coinvolgimento
n Rapporti quotidiani tramite i rappresentanti della funzione Acquisti
n Coinvolgimento attraverso clausole di sostenibilità nei contratti
n Technology Day e programma Supplier Product Enhancement Reward (SUPER)
n Incontri con i fornitori (Town Hall)
n Conferenze e programmi di formazione
n Iniziative di Stakeholder Engagement dedicate alla sostenibilità
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Collaborazione e condivisione delle best
practice tra il Gruppo e la catena di fornitura su
aspetti critici della sostenibilità
Sostegno e formazione ai fornitori che intendono attuare il sistema di World Class
Manufacturing
Sostenibilità e innovazione come driver nelle
decisioni di acquisto
Iniziative per consentire ai fornitori di presentare idee innovative e nuovi prodotti
clausole introdotte progressivamente che richiedono ai fornitori di rispettare sia il
Codice di Condotta del Gruppo che le specifiche Linee Guida di Sostenibilità
Continuità nella fornitura e nell’adempimento
delle condizioni contrattuali
Numero significativo di rapporti di lunga durata tra azienda e fornitori
Promozione di diversità e inclusione nel panel
fornitori
Iniziative a sostegno dell'inclusione di fornitori minori nel panel fornitori
Attività di collaborazione per migliorare la
logistica di ritorno
Collaborazione avviata con altre organizzazioni per la gestione della logistica di ritorno
e un più efficiente ritiro dei materiali
GRI-G4 24, 25, 26, 27 26
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
Comunità locali e ONG
Rappresentanti della ricerca scientifica e tecnologica, di scuole e università, del mondo culturale, professionale e socio-politico e opinion leader
Modalità di coinvolgimento
n Incontri ad hoc sul tema della sostenibilità
n Iniziative gestite direttamente o in partnership
n Cooperazione su progetti comuni
n Programmi di scambio culturale
n Dialogo con le università
n Partecipazione al Consiglio di amministrazione di altre organizzazioni
n Incontri con la collettività (Town Halls)
n Iniziative di Stakeholder Engagement dedicate alla sostenibilità
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Cooperazione in progetti di ricerca
Collaborazioni in corso a livello mondiale con partner privati e pubblici su programmi di
innovazione e priorità specifiche del settore automotive
Ricerca su carburanti alternativi
Solo nel 2013, il Gruppo ha investito circa 3,4 miliardi di euro in ricerca e sviluppo
Ricerca costante sul potenziale dei carburanti alternativi per ridurre le emissioni di CO2
attraverso tecnologie innovative
Sviluppo di un sistema di trasmissione
alternativo e alla portata di tutti
Sviluppo di tecnologie elettriche/ibride, mirate a soluzioni che siano economicamente
praticabili, competitive sul mercato e vantaggiose per la società
Ottimizzazione dell'esperienza di mobilità
urbana
Impegno a livello globale in programmi di ricerca e sviluppo focalizzati sullo sviluppo di
nuove tecnologie e soluzioni per garantire un’esperienza di mobilità sempre più sicura
e sostenibile
Promozione dell'educazione e della cultura
sulla sostenibilità nella società
Promozione di iniziative e programmi dedicati ai dipendenti e a stakeholder esterni
condotti in collaborazione con le università e con altre organizzazioni per aumentare la
sensibilizzazione della società ai temi della sostenibilità
Diffusione di un approccio alla guida
improntato alla sicurezza con una particolare
enfasi sui giovani
Collaborazione con numerose istituzioni e organizzazioni per promuovere
l’insegnamento di tecniche che associno la sicurezza e la responsabilità al piacere
della guida
Sostegno all'educazione delle future
generazioni
Promozione di giovani talenti attraverso il conferimento a livello globale di borse di
studio e di premi
Contributi e sostegno a iniziative di sviluppo
locale inclusi impegni a medio-lungo termine
Nel 2013 impegnate risorse materiali e monetarie per un valore di circa 19,7 milioni
di euro a beneficio delle comunità locali (con attività focalizzate su varie finalità quali
l’educazione, per un valore di circa 7,7 milioni di euro e benessere sociale per circa
4,9 milioni di euro)
Impegno di tempo ed energie dei dipendenti per iniziative di volontariato a sostegno
delle comunità locali bisognose
GRI-G4 24, 25, 26, 27, SO1
27
Comunità di investimento e analisti finanziari
Investitori tradizionali e investitori socialmente responsabili; agenzie di rating di sostenibilità
Modalità di coinvolgimento
n Dialogo quotidiano
n Assemblea annuale degli Azionisti
n Comunicazioni e informazioni sensibili
n Conference call trimestrali
n Seminari, conferenze di settore, roadshow periodici e incontri con gli investitori
n Sito web corporate, sezione Investor Relations
n Processi di valutazione della sostenibilità
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Consolidamento e rafforzamento della
conoscenza degli sforzi e dei risultati del
Gruppo in tema di sostenibilità
Integrazione di informazioni sul tema sostenibilità nelle presentazioni dei risultati
finanziari trimestrali
Creazione del valore (ritorno sugli investimenti,
gestione sostenibile e responsabile del business)
Presenza globale dell’azienda con oltre un secolo di storia industriale, con 4,4 milioni
di veicoli venduti nel 2013 e un utile della gestione ordinaria di 3,4 miliardi di euro
6% circa del flottante detenuto da Investitori Socialmente Responsabili (Fonte Vigeo
research, dati al 30 novembre 2013)
Identificazione delle aree di miglioramento su
temi specifici di sostenibilità
Dialogo costante e aperto con agenzie di rating e stakeholder di sostenibilità per
aggiornare gli aspetti significativi, le nuove tendenze emergenti e le aspettative
Giornalisti e mezzi di comunicazione
Modalità di coinvolgimento
n Dialogo quotidiano
n Presentazioni e conferenze stampa
n Altri eventi (test di guida/lancio di prodotti, iniziative per investimenti in impianti produttivi, autoshow ecc.)
n Sito web corporate e delle aziende del Gruppo
n Iniziative di Stakeholder Engagement dedicate alla sostenibilità
Aspettative degli stakeholder
Le nostre azioni principali
Disponibilità, tempestività, accuratezza
e trasparenza delle informazioni, sulle
performance finanziarie e non
Comunicazione continua e diffusione delle informazioni sulle strategie del Gruppo e sui
risultati conseguiti attraverso la stampa, i siti web dei marchi, la sezione dedicata alla
sostenibilità del sito web corporate
GRI-G4 24, 25, 26, 27 28
1
L’impegno
del Gruppo
Stakeholder engagement e
analisi di materialità
Ogni iniziativa viene monitorata mediante indicatori di performance qualitativi e/o quantitativi dalle funzioni aziendali coinvolte, sia a livello
centrale sia a livello locale.
La valutazione dell’efficacia delle misure adottate è un elemento chiave nell’analisi delle lezioni apprese, che insieme al feedback fornito dagli
stakeholder contribuisce a mettere a punto l’impegno del Gruppo sul fronte della sostenibilità.
Ripartizione del valore aggiunto
Il valore aggiunto attraverso le attività del Gruppo e distribuito ai diversi stakeholder nel 2013 è stato pari a 13.417 milioni di euro
(15% dei ricavi).
Valore economico direttamente generato
Gruppo Fiat mondo (milioni di euro)
Ricavi netti da conto economico consolidato 2013
Ricavi e proventi delle società di servizi finanziari
Contributi in conto esercizio e in conto capitale, proventizzazione fondi, proventi vari
Altri proventi
Valore economico prodotto direttamente
Costo dei materiali
Ammortamenti
Altri oneri
Valore aggiunto
Ripartizione del valore aggiunto
Gruppo Fiat (milioni di euro)
ef
d
a. 9.352 Dipendenti
b. 1.958 Finanziatori
c
b
a
d
c. 1.328 Reinvestito nel Gruppo
d. 772 Stato e Pubblica amministrazione
e. f.
GRI-G4 EC1
20 Comunità
7 Azionisti
2013
86.816
(239)
693
460
87.730
(68.175)
(4.574)
(1.544)
13.437
Rating di sostenibilità
L’impegno
del Gruppo
1
Rating di sostenibilità
L’impegno del nostro Gruppo a favore della sostenibilità è stato riconosciuto dalle organizzazioni e dagli indici più importanti a livello globale.
Per il quinto anno consecutivo, Fiat S.p.A. è stata inclusa da RobecoSAM AG (gruppo specializzato in investimenti sostenibili) nei prestigiosi
indici borsistici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe ai quali accedono solo le società giudicate migliori in termini di performance
economica, ambientale e sociale. Il Gruppo ha ricevuto un punteggio di 89/100, rispetto al valore medio di 61/100 relativo alle aziende del
settore automotive valutate.
Inoltre, per il secondo anno consecutivo, il Gruppo si è confermato leader indiscusso tra le aziende italiane per il proprio impegno nella lotta ai
cambiamenti climatici. La performance di alto livello e la trasparenza nella comunicazione sono valse al Gruppo la riconferma come azienda
leader negli indici CDP Italy 100 Climate Disclosure Leadership Index (CDLI) e Climate Performance Leadership Index (CPLI) per
il 2013. Fiat ha conseguito il punteggio più alto per la trasparenza nella comunicazione (99/100) e il punteggio massimo (A) per l’impegno
dimostrato nell’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica.
Nel corso dell’anno, a conferma del posizionamento conseguito, il Gruppo Fiat è stato incluso negli indici Euronext Vigeo Europe 120 ed
Euronext Vigeo Eurozone 120, entrambi creati in collaborazione con NYSE Euronext, che comprendono le aziende che si sono distinte per la
loro eccellente performance in ambito ESG sulla base di un’analisi di quasi 330 indicatori.
Il Gruppo è anche presente in altri importanti indici di sostenibilità: ESI Excellence Europe, STOXX Global ESG Leaders, STOXX Global ESG
Environmental Leaders, STOXX Global ESG Social Leaders, STOXX Global ESG Governance Leaders, ECPI Euro Ethical Equity, ECPI EMU
Ethical Equity, ECPI Global Developed ESG Best in Class Equity, FTSE ECPI Italia SRI Benchmark e FTSE ECPI Italia SRI Leaders. Nel 2013,
il Gruppo è entrato a far parte anche dell’Indice Parks GLBT Diversity.
29
30
2
Profilo del Gruppo
Profilo del Gruppo
Fiat è un Gruppo automobilistico internazionale che progetta, costruisce e vende veicoli di grande
diffusione con i Marchi generalisti e Premium Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Abarth e Fiat Professional, oltre
ai veicoli dei marchi Chrysler come Chrysler, Jeep, Dodge e Ram e i veicoli ad alte prestazioni della
divisione sportiva SRT, nonché automobili di lusso e sportive con i brand Ferrari e Maserati.
MARCHI GENERALISTI E PREMIUM(1)
MARCHI DI LUSSO E SPORTIVI(2)
COMPONENTI E SISTEMI DI PRODUZIONE(3)
ALTRI(4)
In seguito all’acquisizione di Chrysler, il Gruppo sta completando rapidamente il processo di integrazione di Fiat e Chrysler, affermandosi come
un gruppo forte e competitivo, dotato di un know-how tecnologico tra i più innovativi e capillarmente presente in tutto il mondo con un’ampia
gamma di modelli.
Il Gruppo Fiat opera anche nel settore dei componenti con Magneti Marelli e Teksid e nel comparto dei sistemi di produzione con Comau.
Il Gruppo offre servizi finanziari per la rete vendita e i clienti finali, servizi di leasing e noleggio nel settore auto tramite affiliate, joint venture e
accordi commerciali con fornitori di servizi finanziari specializzati.
GRI-G4 4, 9
(4)
(1)
(2)
(3)
Include FGA (100%; da gennaio 2013 Fiat Powertrain è stata inclusa in FGA) e Chrysler Group (dal 21 gennaio 2014, la partecipazione di Fiat in Chrysler Group è arrivata al 100%).
Include Ferrari (90%) e Maserati (100%).
Include Magneti Marelli (100%), Comau (100%) e Teksid (84,8%).
Include aziende che operano in pubblicità, comunicazione e servizi.
31
Per orizzonte il mondo
Nel corso dell’anno, il Gruppo ha condotto attività nel settore automotive attraverso aziende con sedi in circa 40 Paesi e ha venduto i propri
prodotti e servizi ai clienti di oltre 150 Paesi. A livello globale le spedizioni hanno generato ricavi netti per 87 milioni di euro, con un aumento
del 3% rispetto all’anno precedente. Il Gruppo ha chiuso il 2013 con un utile della gestione ordinaria di 3,4 miliardi di euro e un indebitamento
netto delle attività industriali di 6,6 miliardi di euro.
1
Gruppo globale e
responsabile
40
Paesi dove
siamo presenti
4
aree operative(1)
150
Paesi dove abbiamo
relazioni commerciali
159
stabilimenti
15
marchi
internazionali
4,4
milioni
di veicoli spediti
78 18.700
centri di ricerca e
sviluppo
dipendenti impegnati in
ricerca e sviluppo
225.600
dipendenti nel mondo
GRI-G4 6, 8, 9 (1)
Le attività operative del Gruppo nell’ambito dei marchi generalisti per automobili, veicoli commerciali leggeri e relative parti e servizi sono organizzate su base regionale e attribuite
a quattro “region” che rappresentano quattro aree geografiche: NAFTA (Stati Uniti, Canada e Messico), LATAM (Sud America e America Centrale escluso il Messico), APAC (AsiaPacifico) e EMEA (Europa, Russia, Medio Oriente e Africa).
Marchi generalisti e Premium
Profilo del Gruppo
2
Marchi generalisti e Premium
Fiat
Simbolo dell’automobile italiana per eccellenza, Fiat punta a rispondere alle molteplici esigenze dei suoi clienti
attraverso soluzioni di mobilità semplici, innovative e accessibili a tutti.
Ogni prodotto del marchio Fiat coniuga la passione tutta italiana per il design e l’originalità estetica con la più alta
efficienza funzionale e la massima versatilità. Fiat da anni progetta veicoli divertenti da guidare, che garantiscono
allo stesso tempo bassi consumi ed emissioni. Proprio in tema di riduzione dell’impatto ambientale, il costante
impegno di Fiat è confermato dal fatto che per il sesto anno consecutivo il brand è leader per le più basse emissioni
di CO2 tra i marchi automobilistici più venduti in Europa. Inoltre, Autobest ha assegnato il premio “Ecobest 2013”
al “programma Metano” giudicato la soluzione più semplice, economica e con il più basso impatto ambientale tra
i combustibili oggi disponibili.
Alfa Romeo
Tecnologia, efficienza, sportività e l’inconfondibile design italiano sono l’essenza di ogni Alfa Romeo. La storia del
marchio è ben visibile in ogni vettura e si traduce nel perfetto equilibrio tra piacere di guida e massima sicurezza,
risultato ottenuto grazie a una costante ricerca e allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Da più di vent’anni,
Alfa Romeo collabora con il Centro Internazionale Guida Sicura, diretto dall’ex campione di F1 Andrea de Adamich,
offrendo corsi di guida incentrati su sicurezza, prevenzione degli incidenti ed educazione del guidatore ai cittadini,
soprattutto a quelli più giovani.
Lancia
La gamma Lancia è il frutto di una filosofia di prodotto che pone al centro dei propri progetti eleganza, personalità,
stile e personalizzazione. Un fascino che unitamente all’adozione delle innovazioni tecnologiche, alla ricerca di
vetture in grado di distinguersi dal resto del panorama automobilistico.
La gamma ECOCHIC incarna bene questi valori ed è pensata per essere dalla parte dell’ambiente grazie a motori
bi-fuel (metano/benzina), capaci di ridurre al massimo le emissioni.
GRI-G4 4, 17 33
34
2
Profilo del Gruppo
Marchi generalisti e Premium
Fiat Professional
Fiat Professional è il nostro brand dedicato ai veicoli commerciali che, grazie a una comprovata esperienza detiene
un ruolo di leadership nel proprio settore. Offre un’ampia gamma di veicoli, progettati per soddisfare tutte le esigenze
di lavoro e trasporto e per contenere consumi e costi di esercizio, massimizzando così la redditività. La leadership
del marchio è stata confermata dal premio Produttore LCV dell’anno, conseguito, per il secondo anno consecutivo,
nell’ambito dei GreenFleet Awards 2013: il premio, riconosce gli sforzi compiuti per ridurre gli impatti ambientali della
flotta di veicoli commerciali e migliorare l’economia dei consumi. All’efficienza dei veicoli commerciali contribuiscono,
in modo significativo e concreto, anche gli innovativi sistemi eco:Drive Professional ed eco:Drive Fleet.
Abarth
La leggendaria azienda fondata nel 1949 da Karl Abarth è da sempre sinonimo di automobili dal carattere forte,
determinato e indomabile, proprio come l’inconfondibile simbolo che appare nel logo aziendale: lo scorpione. Oggi
il marchio produce e commercializza vetture sportive piccole e maneggevoli, dall’inconfondibile gusto italiano, con
motori leggeri e capaci, al tempo stesso, di ottenere il massimo da ogni singolo cavallo. Oltre a ricercare prestazioni
motoristiche all’insegna della guida sportiva, Abarth promuove uno stile di guida consapevole e sicuro. Nel 2013,
per il terzo anno consecutivo, il brand ha organizzato il concorso “Make it your race” per aspiranti piloti. Questa
piattaforma che unisce il mondo virtuale a quello reale, è nata per consentire agli aspiranti piloti di accedere al mondo
dell’automobilismo sportivo, promuovendo al contempo una guida sicura e responsabile anche su strada.
Chrysler
Grazie a un design inconfondibile, attenzione ai dettagli, innovazione e tecnologie d’avanguardia, uniti a un valore
eccellente, Chrysler ha saputo conquistare i clienti fin dal 1926, anno della sua fondazione. La continua offerta di
prodotti innovativi conferma Chrysler come marchio leader nella progettazione, nella tecnologia e nel prezzo. La
qualità del marchio Chrysler è da ricercare nel prodotto, più che nel prezzo. Con un design audace e altamente
innovativo, linee che esprimono pura eleganza, e la capacità di far viaggiare comodamente intere famiglie, i veicoli
Chrysler soddisfano in pieno la passione e la creatività dei loro proprietari.
Jeep
Una leggenda da oltre 70 anni, Jeep è il marchio dell’autentico SUV, ai vertici della categoria per capacità, cura
artigianale e versatilità, pensato per chi è alla ricerca di viaggi straordinari. Il marchio Jeep, da sempre sinonimo di
protezione e sicurezza, offre una gamma completa di veicoli capaci di fare affrontare qualsiasi tipo di avventura con
serenità, con un chiaro invito a vivere appieno la vita. Nel 2013, il marchio ha stabilito un nuovo record assoluto a
livello mondiale con oltre 731.000 Jeep vendute in tutto il mondo. Ciò ha consentito al marchio di incrementare le
vendite Jeep per il quarto anno consecutivo sia a livello globale sia negli Stati Uniti.
GRI-G4 4, 17
35
Dodge
Il marchio Dodge sta entrando nel suo centennale con un approccio sempre fortemente orientato al futuro e
l’obiettivo di creare veicoli che i clienti non vedano l’ora di guidare, e orgogliosi di parcheggiare davanti casa. Con
i suoi 100 anni di storia, Dodge può affrontare il futuro forte del suo passato, con le competenze che le hanno
permesso di ottenere grandi innovazioni tecnologiche negli anni ‘30 e ‘40, un design evolutivo negli anni ‘50,
un’eccellente tradizione sportiva negli anni ‘60, motori più potenti negli anni ‘70, maggiore efficienza negli anni ‘80
e una linea assolutamente indimenticabile negli anni ‘90.
Ram Truck
Fin dal suo lancio, come marchio indipendente, Ram Truck ha saputo sviluppare veicoli dotati delle caratteristiche
necessarie per soddisfare le specifiche esigenze d’uso dei suoi clienti. Ram Truck è in grado di coprire le richieste
dell’intero mercato, rappresentato sia da famiglie che usano il loro mezzo quotidianamente, sia da proprietari di
RamHeavy Duty che li impiegano per lavoro o da imprese che dipendono quotidianamente dai loro veicoli commerciali.
Il marchio Ram offre le migliori prestazioni di fuel economy della classe con il nuovo motore EcoDiesel da 3,0 litri,
diverse fra le migliori tecnologie del segmento per il risparmio di carburante, ed è l’unico pick up a metano di primo
impianto.
SRT
Il marchio Street and Racing Technology (SRT) di Chrysler Group utilizza una formula di comprovato successo per
creare, progettare e costruire veicoli che rappresentano un riferimento sul mercato americano delle vetture ad alte
prestazioni. Il successo di ogni veicolo SRT è legato cinque caratteristiche: propulsori ad altissime prestazioni;
incredibile maneggevolezza; eccellente sistema frenante; esterni aggressivi e funzionali e interni di ispirazione
sportiva ad alte prestazioni per restare fedeli alle tradizioni di gara.
Mopar
Mopar è il marchio del Gruppo specializzato in assistenza, pezzi di ricambio e customer care, che si sta affermando
come uno dei principali del settore nel mercato internazionale. In seguito all’alleanza tra Chrysler Group e Fiat
S.p.A., Mopar ha ampliato la sua diffusione globale integrando servizi di assistenza, fornitura ricambi e customer
care al fine di migliorare il supporto alla rete vendita e ai clienti in tutto il mondo. A livello globale, il portafoglio
prodotti di Mopar annovera più di 500 mila ricambi e accessori distribuiti in oltre 130 Paesi. Mopar distribuisce
ricambi e accessori originali sia per i marchi del Gruppo Chrysler sia per i marchi Fiat.
GRI-G4 4, 17 36
2
Profilo del Gruppo
Marchi di lusso e sportivi
Marchi di lusso e sportivi
Ferrari
Dalla sua fondazione nel 1947 a oggi l’Azienda ha percorso un lungo cammino ma la sua missione nel tempo è
rimasta la stessa: costruire vetture sportive uniche, destinate a rappresentare, in pista come sulle strade, il meglio
della tecnologia automobilistica.
Simbolo di passione e di sportività, Ferrari non ha bisogno di presentazioni. Il suo biglietto da visita sono i titoli
conquistati in Formula Uno: 16 nel campionato Costruttori e 15 in quello Piloti. Oltre che, ovviamente, i modelli Gran
Turismo: automobili esclusive per prestazioni, tecnologia avanzata e design, destinate modello dopo modello a
stabilire nuovi standard di eccellenza nel settore.
Dietro alle eccezionali vetture di Maranello ci sono donne e uomini altrettanto eccezionali. Da questo presupposto,
nel 1997, ha preso avvio un’iniziativa di ampio respiro che parte dalla sicurezza sul lavoro, passa per le architetture
bio-sostenibili e l’ergonomia del posto di lavoro, con l’obiettivo del benessere globale dei dipendenti: il progetto
Formula Uomo.
Maserati
I successi della Casa del Tridente, su pista e su strada, continuano da cent’anni grazie alle sue vetture uniche per
fascino, eleganza e tecnologia d’avanguardia.
I veicoli Maserati coniugano potenza ed eleganza, un design avveniristico e un’insospettata praticità. Sono modelli
che si impongono immediatamente per la loro straordinaria personalità, articolandosi in una gamma capace di
soddisfare i gusti più esigenti e raffinati.
Con il lancio della nuova Quattroporte, modello di punta del marchio, e della Ghibli, che segna l’ingresso dell’azienda
nel segmento di lusso E, Maserati ha definito un ambizioso obiettivo strategico: raggiungere una presenza globale
nel mercato delle auto di lusso con una produzione annuale di 50.000 unità.
La sua lunga tradizione di modelli di successo, ha di volta in volta ridefinito il concetto di auto sportiva italiana
in termini di stile, prestazioni, comfort ed eleganza, oltre che di sicurezza, come testimoniato dai due prestigiosi
riconoscimenti internazionali per la sicurezza assegnati alla Ghibli: le cinque stelle Euro NCAP e il Top SafetyPick
2013 dall’IIHS.
GRI-G4 4, 17
Componenti e sistemi di produzione
Profilo del Gruppo
2
Componenti e sistemi di produzione
Magneti Marelli
Magneti Marelli è un Gruppo internazionale leader nella progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta
tecnologia per il settore automotive: dall’illuminazione ai dispositivi di controllo del motore, dall’elettronica a sospensioni
e ammortizzatori, dai sistemi di scarico ai componenti per l’Aftermarket e il Motorsport. Con 86 unità produttive, 12 centri
di Ricerca e Sviluppo e 26 centri applicativi, Magneti Marelli vanta una presenza diretta in 19 Paesi.
Magneti Marelli coniuga qualità, offerta competitiva e flessibilità, con l’obiettivo di rendere disponibili tecnologie
chiave a costi competitivi per l’utente finale. Attraverso un processo di innovazione continua, Magneti Marelli punta
a valorizzare il proprio know-how per sviluppare sistemi e soluzioni intelligenti che contribuiscano all’evoluzione della
mobilità secondo criteri di sicurezza e qualità della vita all’interno dei veicoli, oltre che di sostenibilità ambientale. In
tema di innovazione, ad esempio, la ricerca nei materiali ultraleggeri applicata alle sospensioni gli è valsa il titolo di
Supplier of the Year dei Vehicle Dynamics International Awards 2013.
Comau
Comau, con 40 anni di esperienza nell’automazione industriale, è leader riconosciuto a livello mondiale nella
progettazione e costruzione di soluzioni di automazione sostenibili e nei servizi di manutenzione.
Il miglioramento continuo dei prodotti, processi e servizi, oltre a significativi investimenti in ricerca e sviluppo, hanno
permesso al marchio di diventare leader nel proprio settore e soddisfare le attese dei clienti più esigenti.
La responsabilità ambientale è parte integrante dell’attività dell’azienda. Oltre all’impegno attivo per migliorare
l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra delle proprie sedi e stabilimenti nel mondo, l’azienda
con la sua Business Line eComau assiste i clienti che vogliono migliorare i loro processi produttivi automatizzati e
i loro consumi energetici.
Teksid
Con più di 80 anni di esperienza nella produzione di basamenti, teste cilindri, componenti per motori, particolari per
trasmissioni, cambi e sospensioni, Teksid è oggi il gruppo di fonderie di ghisa grigia e ghisa sferoidale più grande al
mondo. Un’azienda attenta ad adattare costantemente le caratteristiche tecniche dei prodotti alle richieste sempre più
precise dell’industria automotive.
Tra le caratteristiche vincenti di Teksid: alta automazione, un continuo aggiornamento della tecnologia per aumentare
gli standard qualitativi, e una stretta integrazione con lo sviluppo dei prodotti dei clienti, tra i quali ci sono anche i più
importanti costruttori del mondo di automobili, camion, mezzi agricoli e motori diesel.
Inoltre Teksid Aluminum è leader mondiale nella tecnologia produttiva di teste cilindri e componenti per motori in alluminio.
Grazie alla sinergia con Chrysler Group per il 2014è previsto un importante incremento delle teste motore presso lo
stabilimento italiano di Carmagnola che porterà nuovi impianti, nuove postazioni di lavoro, un processo produttivo più
snello e flussi logistici ottimizzati.
GRI-G4 4, 17 37
38
2
Profilo del Gruppo
Mappa dei principali accordi internazionali
Mappa dei principali accordi internazionali
EUROPA
FGA Capital: Fiat Group Automobiles (FGA)
e Crédit Agricole Group (tramite la società
controllata CA Consumer Finance S.A.) JV
(50/50%) per le attività di finanziamento in Europa
alla clientela di FGA, Chrysler Group, Maserati,
Jaguar e Land Rover.
In data 8 novembre 2013, è stato completato
l’accordo per estendere la joint venture fino al 31
dicembre 2021.
In data 21 ottobre 2013, FGA Capital e Jaguar e
Land Rover hanno rinnovato la partnership per i
servizi finanziari
SERBIA
Fiat Group Automobiles (FGA) e Governo
Serbo
JV (66,7% FGA e 33,3% Governo Serbo) per la
produzione di vetture FGA nello stabilimento di
Kragujevac per i mercati europeo e NAFTA
Fiat Group Automobiles (FGA) e Opel
Accordo con Opel per la fornitura di veicoli basati
sulla piattaforma Fiat Doblò
Magneti Marelli
e Johnson Controls Automotive S.r.l.
JV (50% Magneti Marelli e 50% JCI) per la
produzione e vendita di plance dei comandi,
pannelli porta, console centrali e posteriori per
Fiat Group Automobiles Serbia
ITALIA
Fiat Group Automobiles (FGA) acquisizione (1)
della rimanente quota del 50% in VM Motori
S.p.A. (VM) da General Motors;
VM è una società specializzata nella
progettazione e costruzione di motori diesel
ITALIA E FRANCIA
Fiat Group Automobiles (FGA)
e PSA Peugeot Citroën Group
JV in Sevel Val di Sangro (50/50%) e Contract
Manufacturing Agreement in Sevel Nord(2) per la
produzione delle seguenti famiglie di veicoli:
n furgoni commerciali compatti per Fiat, Peugeot
e Citroën
n veicoli commerciali leggeri per Fiat, Peugeot e
Citroën
GRI-G4 6
POLONIA
Fiat Group Automobiles (FGA) e Ford
Collaborazione per lo sviluppo e la produzione di
vetture del segmento A (Fiat 500 e Ford KA)
TURCHIA
Fiat Group Automobiles (FGA) e Koç Group
JV quotata (37,86% FGA e 37,86% Koç Group)
per lo sviluppo e la produzione di vetture e
veicoli commerciali leggeri, incluso un veicolo
commerciale van e una vettura per Fiat, Peugeot
e Citroën e veicoli commerciali leggeri per Fiat e
Opel
UNGHERIA
Fiat Group Automobiles (FGA) e Suzuki Motor
Corporation
Accordo (PDMA) per la produzione da parte di
Magyar Suzuki Corp. del modello Fiat Sedici in
Ungheria
MESSICO
Magneti Marelli e Promatcor Inc.
JV (51% Magneti Marelli e 49% Promatcor) per la
produzione di componenti per le sospensioni per
Fiat-Chrysler (Ducato)
39
CINA
INDIA
INDONESIA
Fiat Group Automobiles (FGA),
Chrysler Group International LLC
e Guangzhou Automobile Group
Accordo per estendere la collaborazione sulla
produzione e vendita di vetture nel mercato cinese
Fiat Group Automobiles (FGA) e TATA Motors
Accordo per la ristrutturazione di Fiat India
Automobiles Limited e per il modello di
distribuzione per i veicoli a marchio Fiat in India
Fiat Group Automobiles (FGA)
e PT Garansindo Inter Global
Accordo per la designazione di un distributore
terzo in Indonesia per i marchi Alfa Romeo e Fiat
Fiat Group Automobiles India Private Limited
Società di distribuzione costituita in India e
totalmente controllata da FGA. La società ha
avviato la distribuzione dei veicoli a marchio Fiat il
1° aprile 2013
Fiat Group Automobiles (FGA)
e PT PARAMA UNGGUL OTOMOTIF
Accordo per la designazione di un distributore
terzo in Indonesia per il marchio Abarth
Fiat Group Automobiles (FGA)
e GAC Fiat Automobiles Co., Ltd (GAC FIAT)
Sottoscrizione del contratto per la produzione
della C-Hatch Back in Cina da parte di GAC FIAT
Teksid, Shanghai Automotive Industry
Corporation (SAIC)
e Yuejin Motor Corporation (YMC)
JV (50% Teksid, 25% SAIC, 25% YMC) per la
produzione di cilindri in ghisa grigia e nodulare
per automobili
Magneti Marelli, Hefei Jianghuai Automotive
Co., Ltd (JAC)
e Hefei Lingdatang Collective Assets
Management Co., Ltd (LINGDATANG)
JV (51% Magneti Marelli, 37% JAC, 12%
LINGDATANG) per la progettazione, sviluppo,
produzione e distribuzione di sistemi di scarico
per il mercato cinese
Magneti Marelli e Changchun Fudi Equipment
Technology Development Co., Ltd (FUDI)
JV (51% Magneti Marelli e 49% FUDI) per
la produzione di sistemi di controllo motore
(collettori di aspirazione, corpi farfallati, condotti
per il carburante e moduli aria/benzina) destinati
al mercato cinese
Magneti Marelli
e Shanghai Automobile Gear Works (SAGW)
JV (50% Magneti Marelli e 50% SAGW) per
la produzione e distribuzione di componenti
idraulici per il cambio AMT (Automated Manual
Transmission) e un kit idraulico per la trasmissione
Dual Clutch (DCT) per il mercato cinese
Magneti Marelli e Wanxiang Qianchao Co., Ltd
JV (50% Magneti Marelli e 50% Wanxiang)
per la progettazione, produzione e vendita di
ammortizzatori e prodotti accessori per il mercato
cinese
Magneti Marelli
e China South Industries Group Corp. (CSI)
Accordo per la costituzione di una JV (50%
Magneti Marelli e 50% CSI) per la progettazione,
produzione e vendita di prodotti di illuminazione
per il settore automotive per il mercato cinese
Magneti Marelli
e Talbros Automotive Components Ltd
JV (50% Magneti Marelli e 50% Talbros) per la
progettazione, produzione e distribuzione di
componenti per le sospensioni e moduli per
applicazioni in ambito automobilistico (bracci
oscillanti, montanti, assali anteriori e posteriori)
in India
COREA
Chrysler Korea Limited
Chrysler Korea Limited ha lanciato la
distribuzione dei veicoli a marchio Fiat in Corea
dietro autorizzazione di FGA a Chrysler Group
Magneti Marelli, Suzuki Motor Corp.
e Maruti Suzuki India Ltd
JV (51% Magneti Marelli e 30% Suzuki; 19%
Maruti) per la produzione e distribuzione di
centraline elettroniche di controllo per motori
diesel in India
NUOVA ZELANDA
Magneti Marelli e Unitech Machines Ltd (UM)
JV (51% Magneti Marelli e 49% UM) per la
progettazione, produzione e vendita di sistemi e
componenti elettronici per auto (gruppi strumenti,
sistemi di controllo elettronico, dispositivi
telematici) in India
MONDO
Magneti Marelli e Sumi Motherson Group
JV (50% Magneti Marelli e 50% Motherson) per
la produzione e vendita di sistemi di illuminazione
e controllo motore (collettori di aspirazione per
motori) in India
Magneti Marelli e Krishna Group
Due JV (entrambe 50% Magneti Marelli e 50%
Krishna) per mezzo rispettivamente di SKH
Metals Ltd e SKH Sheet Metal Components Ltd,
per la progettazione, produzione e vendita di
sistemi di scarico in India
Magneti Marelli e Hero MotoCorp Ltd
Accordo per la costituzione di una JV
(40% Magneti Marelli e 60% Hero) per la
progettazione, sviluppo, produzione e vendita di
sistemi di trasmissione per il mercato delle due
ruote in India
Fiat Group Automobiles (FGA)
Designato il nuovo distributore per i veicoli a
marchio Fiat in Nuova Zelanda
Magneti Marelli e Faurecia
Accordo per la costituzione di una JV
(50% Magneti Marelli e 50% Faurecia) per
la progettazione, sviluppo, produzione e
distribuzione di avanzati prodotti interni per veicoli
di interfaccia uomo-macchina (HMI).
Aggiornato alla fine di febbraio 2014.
Acquisizione finalizzata nell’ottobre 2013, FGA controlla
ora il 100% di VM.
JV in Sevel Nord (Francia) conclusa il 6 febbraio
2013. A partire da quella data, la produzione di veicoli
commerciali leggeri per FGA continuerà secondo il
Contract Manufacturing Agreement.
(1)
(2)
GRI-G4 6 40
2
Profilo del Gruppo
Il percorso della Corporate governance
Il percorso della Corporate governance
Grazie a una gestione etica, trasparente e responsabile del proprio business, il sistema di Corporate Governance del Gruppo
Fiat contribuisce alla creazione di valore per tutti gli stakeholder. Fiat S.p.A. ha un sistema di corporate governance allineato
alle best practice internazionali e ai princìpi di governance raccomandati dal Codice di Autodisciplina per le società italiane
quotate (pubblicato a Dicembre 2011) con le integrazioni e gli adeguamenti adottati in relazione alle specifiche caratteristiche del
Gruppo. Nel tempo il sistema di Corporate Governance di Fiat S.p.A. si è arricchito di un insieme di valori, regole e procedure che
recepiscono le evoluzioni normative e le più affermate prassi in materia.
1992
2004
Pubblicazione del primo
rendiconto Ambientale
di Fiat S.p.A.
n
1993
n
Pubblicazione del primo Codice
Etico di Fiat S.p.A. sostituito nel
2003 dal Codice di Condotta
n
2002
n
Dealing diretto a disciplinare gli obblighi informativi e
le modalità comportamentali delle “Persone Rilevanti”.
Il regolamento è rimasto in vigore fino al marzo 2006,
quando il recepimento della direttiva europea “Market
Abuse” ha disciplinato integralmente la materia
1997
n
Istituzione e adozione del Regolamento Internal
Adozione di un sistema di Valori e
di Politiche
Pubblicazione della prima Relazione sulla
Corporate Governance, redatta in conformità
alla Guida diffusa da Assonime ed Emittenti Titoli
S.p.A. e raccomandata da Borsa Italiana S.p.A.
n Implementazione di un processo di Enterprise Risk
Management secondo il COSO (The Committee
of Sponsoring Organizations of the Treadway
Commission) - Enterprise Risk Management (ERM)
- Integrated framework del 2004
n Pubblicazione del primo Rapporto
di Sostenibilità di Fiat S.p.A.
1999
2003
2005
n
n
n
Istituzione del Comitato Controllo
Interno e del Comitato Nomine e
Compensi. Nel 2007 il Comitato
Nomine e Compensi si è scisso
nel Comitato Nomine e Corporate
Governance e nel Comitato
Remunerazioni
Approvazione del primo Modello di Organizzazione
Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, aggiornato
negli anni successivi alle evoluzioni normative e
interpretative che ne hanno esteso l’ambito di
applicazione a nuove fattispecie di reati
n Approvazione delle Linee di indirizzo per il Sistema di
Controllo Interno
n
Emanazione delle Linee Guida sulle operazioni
significative e con parti correlate
GRI-G4 34
Emanazione della “Procedura per la gestione
delle denunce” per disciplinare le segnalazioni
di presunte violazioni al Codice di Condotta
n Approvazione, da parte dell’Assemblea degli
Azionisti di Fiat S.p.A., dei requisiti per la
valutazione annuale dell’indipendenza degli
amministratori
n Approvazione della “Procedura di Gruppo per il
conferimento di incarichi a società di revisione” al
fine di salvaguardare il requisito di indipendenza
delle società incaricate della revisione contabile
41
2012
n
2006
n
Certificazione del Sistema di Controllo Interno
sul reporting finanziario previsto dalla sezione
404 del Sarbanes-Oxley Act statunitense.
Nonostante il delisting dal New York Stock
Exchange (NYSE), le relative attività del
management e dell’Internal Audit sono state
mantenute come attività di valutazione e
monitoraggio del Sistema di Controllo Interno
sul Financial Reporting (ICFR). Ciò anche al
fine di supportare la certificazione da parte
dell’Amministratore Delegato e dei dirigenti
preposti alla redazione dei documenti contabili
societari, richiesta dalla Legge italiana
262/2005 a partire dal 2007
2008
n
Creazione dell’Unità di Sostenibilità e
pubblicazione del primo Piano di Sostenibilità
2010
n
Formulazione delle Linee Guida di Gruppo
su Conflitto d’interesse, Privacy, Utilizzo di
apparecchiature ICT e formulazione dei Green
Logistics Principles
n Diffusione del Codice di Condotta di Fiat S.p.A.
aggiornato con i riferimenti a tutte le linee guida
del Gruppo
n Approvazione delle Procedure per operazioni con
parti correlate
n Rivisitazione del sistema interno di Business Ethics
Audit integrato con ulteriori elementi di sostenibilità
in linea con il Codice di Condotta
n Ulteriore aggiornamento del modello di Enterprise
Risk Management con revisione della mappa dei
fattori di rischio
2009
2011
n
n
n
n
n
Al Comitato Nomine e Corporate
Governance viene affidata anche la
supervisione delle tematiche di sostenibilità:
esso diventa Comitato Nomine, Corporate
Governance e Sostenibilità
Aggiornamento del Codice di Condotta per
recepire ulteriori princìpi di sostenibilità
Formulazione delle Linee Guida di Gruppo
su Ambiente, Salute e Sicurezza, Etica nel
business e Anti-corruzione, Sostenibilità per
i Fornitori, Gestione delle Risorse Umane,
Rispetto dei Diritti Umani e Investimenti nelle
comunità locali
Aggiornamento del modello di Enterprise Risk
Management con ulteriori fattori di rischio
relativi ai cambiamenti climatici
Formazione di un nuovo Group Executive Council(1)
(GEC) in seguito all’acquisizione del pacchetto
di maggioranza di Chrysler Group, in linea con
l’obiettivo di una migliore integrazione operativa
tra Fiat(2) e Chrysler Group. Il GEC, guidato
dall’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., è
composto da membri provenienti da entrambe
le organizzazioni ed è il massimo organismo
decisionale a supporto dell’Amministratore
Delegato nelle decisioni operative
n Integrazione dei controlli standard del Gruppo
Fiat con le valutazioni di natura etica sui temi dei
Diritti umani, dell’etica nel business, dei conflitti di
interesse, della corruzione e della discriminazione
n Aggiornamento del Modello di Organizzazione
Gestione e Controllo del Gruppo Fiat ex D.Lgs.
231/2001 per includere i processi sensibili per la
prevenzione dei reati ambientali
n Pubblicazione e distribuzione dello Standards of
Conduct di Chrysler Group, compresi i riferimenti in
materia di gestione ambientale, salute e sicurezza
n Pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità di
Chrysler Group
Introduzione di una raccomandazione,
nella Relazione sulla Corporate
Governance del 2012, che prevede che
gli Amministratori partecipino in modo
continuativo, avendo preso visione
della relativa documentazione, a tutte le
riunioni del Consiglio di Amministrazione
e dei comitati di cui fanno parte, nonché
all’assemblea annuale degli azionisti,
salvo specifici casi di impossibilità a
partecipare
n Presenza femminile nel Consiglio di
Amministrazione di Fiat S.p.A. in misura
superiore al 20%
n Pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità
2011 di Fiat S.p.A., che rappresenta
in assoluto il primo rapporto congiunto
da parte di Fiat(2) e Chrysler Group sugli
obiettivi condivisi e i risultati conseguiti
dalle comuni iniziative in materia di
sostenibilità
2013
Integrazione di temi quali diritti umani, già
inclusi nel Codice di Condotta, valutazione
del rischio per il lavoro minorile, lavoratori
di giovane età, politiche e condizioni di
lavoro, lavoro forzato, non discriminazione,
condizioni di impiego, sicurezza e gestione
della catena di fornitura all’interno di un
processo di audit standard di Fiat S.p.A.
operativo in EMEA, LATAM e APAC per
garantire il rispetto dei requisiti di due
diligence espressi nei Principi Guida del
Ruggie Framework delle Nazioni Unite
n Approvazione di una nuova policy
anticorruzione per Chrysler Group,
che aggiorna e consolida le norme e le
procedure anticorruzione dell’azienda
n Formulazione di Linee Guida del Gruppo
sullo Stakeholder Engagement
n
GRI-G4 34 Nel luglio 2011 il Gruppo Fiat ha istituito un comitato esecutivo, chiamato Group Executive Council, o GEC, per la supervisione e l’integrazione operativa di tutte le Società affiliate al Gruppo
Fiat, inclusa Chrysler Group. Le due aziende rimangono comunque due entità legali distinte con governance separata. Il GEC non ha il potere di vincolare contrattualmente Chrysler Group,
e le eventuali indicazioni del GEC riguardanti tale gruppo, comprese le operazioni con aziende del Gruppo Fiat, sono soggette alle procedure di governance di Chrysler Group.
(2)
Si riferisce al Gruppo Fiat, escluso Chrysler Group.
(1)
42
2
Profilo del Gruppo
Politiche e condizioni di lavoro e Diritti umani
Politiche e condizioni di lavoro e Diritti umani
Il Gruppo si impegna verso i più elevati standard professionali ed etici. Le componenti chiave di questo impegno sono parte integrante dei
codici di condotta. Fiat S.p.A e Chrysler Group, condividono princìpi e contenuti dei rispettivi codici ispirandosi alle migliori best practices
internazionali nel rispetto delle normative locali.
Il Codice di Condotta di Fiat S.p.A. rappresenta l’insieme dei valori che il Gruppo riconosce, condivide e promuove, nella consapevolezza che
le condotte ispirate ai princìpi di diligenza, trasparenza, integrità e correttezza, costituiscano un importante driver per lo sviluppo economico e
sociale. Il Codice è uno dei pilastri del sistema di governance del Gruppo, che regola il processo decisionale e il modo di operare dell’Azienda
e dei suoi dipendenti negli interessi dei vari stakeholder.
Il Codice di Condotta approfondisce aspetti di etica relativa ai temi economici, sociali e ambientali, sottolineando l’importanza del dialogo con
gli stakeholder.
Il Codice richiama esplicitamente la Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Uomo, le principali Convenzioni dell’Organizzazione
Internazionale del Lavoro (OIL), le Linee Guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali e la legislazione statunitense contro la corruzione
di funzionari pubblici stranieri il Foreign Corrupt Practises Act (FCPA). Sono state create specifiche Linee guida, che rappresentano parte
integrante del Codice di Condotta, inerenti i seguenti temi: Ambiente, Salute e Sicurezza, Etica nel business e Anti-corruzione, Sostenibilità
per i Fornitori, Gestione del Capitale Umano, Rispetto dei Diritti Umani, Conflitto d’interessi, Investimenti nelle comunità locali, Privacy, Utilizzo
di apparecchiature informatiche e stakeholder engagement.
Il Codice, disponibile in dieci lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, polacco, olandese, portoghese, cinese e giapponese),
può essere consultato e scaricato dai siti internet e intranet del Gruppo ed è consultabile presso le bacheche cui i dipendenti hanno accesso
diretto. Può inoltre essere richiesto all’Ufficio del Personale, all’Ufficio Legale o al Direttore dell’Internal Audit. Il Codice si applica ai membri
del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A., a tutti i dipendenti delle aziende del Gruppo e a tutti gli altri soggetti o società che agiscono
in nome e per conto di una o più aziende del Gruppo. La divulgazione del Codice segue diversi passaggi: i corporate officers devono
sottoscrivere un documento vincolante(1) , con il quale si impegnano a seguirne tutte le indicazioni; i dirigenti devono firmare una lettera
attestante la conoscenza e accettazione del Codice; gli altri dipendenti ricevono una copia del Codice durante la fase di assunzione e trovano
riferimenti al Codice nella lettera di accettazione.
Chrysler Group ha un proprio Integrity Code disponibile in diverse lingue e Standards of Conduct che si applicano a tutti i dipendenti.
Questi documenti, unitamente alle Corporate Policies and Procedures di Chrysler Group, rappresentano l’impegno dell’Azienda verso i
più alti standard etici e di business e contribuiscono a forgiare una cultura aziendale caratterizzata da integrità, trasparenza e responsabilità.
L’Integrity Code illustra le norme di condotta per i dipendenti, inclusi i casi di coinvolgimento di terzi, quali ad esempio fornitori, clienti,
funzionari governativi e partner, oltre a princìpi in tema di conflitto di interesse e di procedure di controllo interne.
GRI-G4 DMA, 13, HR1, HR2, HR3, HR4, HR5, HR6, HR7, HR12, LA16, EN34, SO1, SO3, SO4, SO11
Come riferimento vedere l’Appendice C del Codice di Condotta.
(1)
43
Le Corporate Policies sono una raccolta di circa 50 princìpi a supporto dell’Integrity Code e che riguardano temi quali, la prevenzione della
discriminazione e delle molestie, la prevenzione delle violenze sul posto di lavoro, la salute e sicurezza dei dipendenti e la tutela dell’ambiente.
Gli Standards of Conduct descrivono le azioni o i comportamenti che violano gli standard di Chrysler Group e che possono comportare
interventi disciplinari da parte dell’Azienda. Nel 2013 è stata approvata una nuova policy anticorruzione per Chrysler Group, che aggiorna e
consolida le norme e le procedure anticorruzione dell’azienda.
L’Integrity Code, le Corporate Policies e gli Standards of Conduct sono reperibili sul portale online dedicato ai dipendenti.
Il Gruppo diffonde i princìpi stabiliti in questi documenti e i valori di buona governance a tutti i dipendenti. Nel 2013, un totale di 43.630
dipendenti del Gruppo in tutto il mondo hanno ricevuto apposita formazione con particolare riferimento alla Corporate Governance
(incluso il Codice di Condotta), alla lotta alla corruzione e al rispetto dei diritti umani (compresa la non discriminazione). Fra queste iniziative di
formazione, ogni anno tutti i dipendenti di Chrysler Group completano un modulo formativo online, volto ad accrescere la consapevolezza e
la conoscenza relativamente all’Ethics and Integrity Code. Loro devono leggere e comprendere il Codice e devono sapere a chi rivolgersi in
caso di domande o perplessità.
L’impegno del Gruppo per il rispetto dei diritti umani si applica in tutta
l’organizzazione e senza alcuna eccezione; di fatto, il personale addetto
alla sicurezza industriale riceve anch’esso una specifica formazione
al riguardo. Nel 2013, 435 addetti alla sicurezza del Gruppo impiegati
Oltre
membri del
direttamente dal Gruppo Fiat(1) hanno ricevuto apposita formazione sulle
politiche e sulle procedure riguardanti il rispetto dei diritti umani. I soggetti
hanno ricevuto formazione sui
terzi che forniscono questi servizi al Gruppo devono aderire a questi
principi in base alla clausole siglate nel contratto.
Consapevole dell’importanza attribuita anche dagli stakeholder esterni al rispetto per i diritti umani, per gli standard professionali e per gli
standard etici, il Gruppo estende il proprio impegno a promuovere l’adozione del Codice come standard di best practice per la condotta
negli affari da parte dei partner, fornitori, consulenti, concessionari e degli altri soggetti con i quali intrattiene rapporti di lungo periodo.
Infatti, i contratti che il Gruppo stipula in tutto il mondo includono clausole specifiche che riguardano il riconoscimento e l’adesione ai
princìpi sottostanti al Codice di Condotta e alle relative Linee Guida, oltre alla conformità alle normative e ai regolamenti locali, in particolare
a quelle relative all’anti corruzione, antiriciclaggio di denaro, al terrorismo e agli altri reati che comportano una responsabilità per le persone
giuridiche. Ad esempio, in America Latina è stato creato un sito web dedicato(2) che permette a tutti gli stakeholder di accedere al Codice
di Condotta e che rappresenta un ulteriore canale per la segnalazione di reclami anche da parte di terzi, quali i fornitori e i clienti. Inoltre, per
rafforzare i canali per la ricezione delle presunte violazioni del Codice di Condotta, Fiat S.p.A. ha creato un indirizzo email diretto al Direttore
dell’Internal Audit(3) Chrysler Group dispone di una linea telefonica dedicata e un indirizzo email dedicato(4) per segnalare in modo anonimo
eventuali violazioni.
400
personale addetto alla sicurezza
diritti umani
GRI-G4 DMA, 56, 57, 58, HR1, HR2, HR3, HR4, HR5, HR6, HR7, SO1, SO3, SO4 La popolazione mappata include il personale addetto alla sicurezza impiegato dal Gruppo in Argentina, Brasile, Italia, Messico, Polonia, Serbia e Venezuela.
http://www.eticagrupofiat.com.br
[email protected]
(4)
[email protected]
(1)
(2)
(3)
44
2
Profilo del Gruppo
Politiche e condizioni di lavoro e Diritti umani
In aggiunta, sono regolarmente condotti dai Supplier Quality Engineers del
Gruppo e/o da organizzazioni esterne i questionari di autovalutazione
Il Gruppo deve essere sempre
dei fornitori e gli audit sul campo con l’obiettivo di verificare i
consapevole di esigenze sociali quali
livelli di adesione agli standard di sostenibilità richiesti dal Gruppo.
le condizioni di lavoro lungo tutta la sua
Ai fornitori è richiesto di fornire referenze su come gestiscono e
catena di valore
prevengono di ogni forma di discriminazione, molestia, lavoro minorile
e forzato sul luogo di lavoro, nonché ogni forma di abuso d’ufficio,
Attività di coinvolgimento degli stakeholder,
Belo Horizonte (Brasile)
corruzione (pubblica/privata) e su come loro proteggono i diritti umani,
compresa la libertà di associazione.
In base al Codice di Condotta di Fiat S.p.A., il Gruppo Fiat “non impiega
alcuna forma di lavoro forzato, lavoro obbligatorio o lavoro minorile, ovvero non impiega persone di età inferiore a quella stabilita per il
lavoro dalle normative del luogo in cui si svolge la prestazione lavorativa e, in ogni caso, di età inferiore a quindici anni, fatte salve eccezioni
espressamente previste dalle convenzioni internazionali e dalla legislazione locale.”.
Lo studio annuale sulla presenza di lavoro minorile nelle aziende del Gruppo ha coperto più del 99% dei dipendenti del Gruppo(1) in tutto il
mondo e ha dimostrato che non c’è stato ricorso al lavoro minorile o al lavoro forzato in nessuna delle società analizzate, incluse quelle società
situate in paesi che non hanno ratificato le convenzioni OIL su tali temi.
L’indagine ha inoltre confermato che nessuna società del Gruppo impiega persone di età inferiore a quella minima stabilita dalle normative
locali, o apprendisti al di sotto dell’età minima o minori di quindici anni nei Paesi in cui l’età minima è inferiore
“
”
Obiettivo a lungo termine(2)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo
Risultati 2013
Rafforzare a livello mondiale
la posizione di leadership
del Gruppo in materia di
tematiche ambientali, sociali
e di governance in tutta
l’azienda e a beneficio degli
stakeholder
2020: ulteriore introduzione di verifiche del rispetto dei
Diritti Umani, già menzionati nel Codice di Condotta, nel
processo di audit del Gruppo in conformità ai requisiti e
alle leggi locali
Continuato e migliorato il Programma di survey del Codice di Condotta
Effettuata la valutazione del rischio di violazione dei Diritti Umani
relativamente a Lavoro minorile, Giovani lavoratori, Pratiche di lavoro,
Lavoro forzato, Non discriminazione, Condizioni di lavoro, Sicurezza e
gestione della Supply Chain nell’ambito del processo standard di audit
di Fiat S.p.A. in EMEA, LATAM e APAC per garantire la copertura dei
requisiti di due diligence dei principi guida del Ruggie Framework delle
Nazioni Unite
Compresa Sevel Italia.
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com.
(2)
Obiettivo posticipato
Impegno
GRI-G4 DMA, 27, HR1, HR2, HR3, HR4, HR5, HR6, HR7, HR9, SO1, SO3, SO4, SO5
(1)
Obiettivo parzialmente raggiunto |
45
Nel 2013 è stata implementata un’ulteriore valutazione del rischio per i Diritti umani all’interno di un processo di audit standard di Fiat
S.p.A. operativo in EMEA, LATAM e APAC per garantire la copertura ai requisiti di due diligence espressi nei Principi Guida del Ruggie
Framework delle Nazioni Unite. La valutazione comprende le seguenti are
n lavoro minorile e lavoratori in giovane età
n lavoro forzato
n non discriminazione
n condizioni di impiego
nsicurezza
n gestione della catena di fornitura.
Da novembre 2013, sono state completate un totale di 10 valutazioni del rischio per i diritti umani con una verifica complessiva di 72
elementi. Non sono state identificate problematiche di rilievo. Questo progetto proseguirà nel 2014 con l’obiettivo di coprire il 100% degli
audit interni di Fiat S.p.A. Tutti questi sforzi dimostrano il continuo impegno del Gruppo nel rispetto dei diritti umani, dentro e fuori dai suoi
confini nazionali.
Monitoraggio delle violazioni al Codice di Condotta
Le violazioni al Codice di Condotta di Fiat S.p.A e all’Integrity Code di Chrysler Group sono essenzialmente identificate attraverso:
n attività periodiche di verifica svolte dall’Internal Audit & Compliance
n segnalazioni ricevute in conformità con la Procedura per la Gestione delle Denunce
n controlli delle procedure operative standard.
Nel 2013, la funzione Internal Audit & Compliance di Fiat S.p.A. ha verificato sistematicamente il livello di conoscenza e di osservanza del
Codice di Condotta nell’ambito delle aziende del Gruppo Fiat (con l’esclusione di Chrysler Group). Gli audit operativi, estesi nel 2012 per
includere la valutazione delle tematiche etiche con particolare riferimento ai diritti umani, all’etica negli affari, ai conflitti di interesse, alla
corruzione e alla discriminazione, sono stati ulteriormente integrati alla valutazione dei rischi per i diritti umani basata sui Principi Guida del
Ruggie Framework delle Nazioni Unite.
Nel corso del 2013, sono state rilevate - con segnalazione sia interna che esterna - 264 violazioni del Codice di Condotta di Fiat S.p.A.
A seguito delle violazioni del Codice, 264 dipendenti sono stati sottoposti a provvedimenti disciplinari, mentre segnalazioni ricevute tramite la
Procedura per la Gestione delle Denunce hanno portato all’introduzione di miglioramenti del Sistema di Controllo Interno, quale ad esempio
il riesame delle corrispondenti politiche e procedure.
In tutti i casi di violazione del Codice, i provvedimenti disciplinari sono stati commisurati alla gravità dei fatti riscontrati, nel rispetto della
legislazione in vigore nei singoli Paesi. Le funzioni aziendali competenti sono state informate delle violazioni, indipendentemente dall’eventuale
esercizio dell’azione penale da parte dell’autorità giudiziaria.
GRI-G4 58, HR3, HR5, HR9, SO5 46
2
Profilo del Gruppo
Modello di Enterprise Risk Management
Le principali tipologie di violazione accertate nel 2013 comprendono casi di comportamento scorretto dei dipendenti, come assenteismo,
condotta inappropriata e uso improprio di beni aziendali. Non sono stati rilevati casi di violazione del Codice di Condotta ascrivibili a
discriminazione.
Violazioni del Codice di Condotta
Gruppo Fiat mondo(1)
Violazioni accertate durante le attività periodiche di verifica condotte
dalla Funzione di Internal Audit & Compliance e controlli che fanno parte
delle procedure svolte nell’ambito del contesto operativo
Segnalazioni di presunte violazioni ricevute (internamente ed esternamente)
tramite la Procedura per la Gestione delle Denunce
di cui violazioni accertate
Violazioni accertate in riferimento a segnalazioni di anni precedenti
Violazioni effettive totali
2013
2012
2011
246
251
167
86
14
4
264
30
36
2
2
171
2
3
256
Modello di Enterprise Risk Management
Il Gruppo Fiat ha adottato un modello di Enterprise Risk Management (ERM) nel 2004 per offrire maggiore trasparenza e informazione
sui rischi del business e in risposta ai provvedimenti di regolamentazione che richiedono alle aziende di dotarsi di adeguati modelli di
corporate governance. Chrysler Group ha adottato successivamente la metodologia ERM di Fiat nel 2012. Nella prima metà del 2013, è
stata avviata una revisione del processo ERM su un progetto pilota condotto presso Chrysler Group. Come risultato di questa revisione,
il processo ERM è stato rielaborato per rendere l’analisi dei rischi potenziali dinamica (valutazione periodica con successiva attività di
follow-up dei principali rischi e monitoraggio periodico delle azioni di contenimento identificate e/o implementate), predittiva (valutazione
dei rischi probabili) e interfunzionale (valutazione dei rischi con stretto coinvolgimento delle aree di business). A tal fine, sono stati nominati
dei Coordinatori ERM fra i responsabili finanziari di ciascun Settore/Regione, che con il supporto di uno o più responsabili delle business
unit hanno l’incarico di preparare, coordinare e condurre le riunioni con le principali figure aziendali. Le riunioni sono interfunzionali e aperte
a vari dirigenti delle business unit per facilitare la discussione, l’identificazione e la valutazione dei rischi potenziali, nonché lo sviluppo e
definizione di piani per il contenimento dei rischi.
GRI-G4 DMA, 14, 45, 46, 47, 58, EC2, EC7, EC8, HR9, PR1, SO5
Chrysler Group non è incluso nel perimetro.
(1)
47
Gestione dei rischi puri
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Aggiornare costantemente il
sistema di gestione dei rischi
per garantire la continuità
produttiva, il monitoraggio e,
in particolare, la prevenzione
dei rischi di cambiamenti
climatici
2020: prevenzione e gestione di nuovi rischi emergenti
per garantire la continuità operativa e minimizzare gli
impatti economici, ambientali e sociali all’interno e
all’esterno del Gruppo
Completata la convergenza di banche dati e metodologie per la
prevenzione delle perdite di Fiat S.p.A. e Chrysler Group, con attività
e con risultati conseguiti presentati agli stakeholder interni ed esterni
per mezzo del Loss Prevention Stewardship Report (Relazione per la
prevenzione responsabile delle perdite)
Consolidato a livello di Gruppo il Programma assicurativo Transit
404
Il Gruppo crede nella prevenzione dei rischi che possono generare danni
alle proprietà ed interruzione delle attività. Fiat Risk Management S.p.A. e
specialisti in
Chrysler Group Risk and Insurance Management Departments indirizzano
prevenzione connessi in tutto il
tutte le fasi della gestione del rischio, tra cui l’identificazione, l’analisi e il
trattamento dei rischi (inclusa la prevenzione delle perdite).
mondo grazie a una
L’intero processo di gestione dei rischi avviene garantendo la massima
dedicata
trasparenza e il più alto livello di competenza, supportato dalla consulenza di
società specializzate in rischi industriali che, tramite audit sul campo, assicurano un’approfondita, costante e imparziale valutazione del livello
di rischio del Gruppo. Nel 2013, sono stati ispezionati 123 siti (che rappresentano circa il 98% delle attività in Chrysler Group e il 64% delle
attività del resto del Gruppo) ed sono stati seguiti 519 nuovi progetti per assicurare che vengano seguiti i più alti livelli di standard internazionali
in tema di prevenzione. Durante l’anno, l’investimento del Gruppo in misure di prevenzione e mitigazione del rischio è stato pari a circa 26,1
milioni di euro.(2) Gli investimenti di Fiat fissati a 19,1 milioni di euro hanno permesso una riduzione pari a 2,37 miliardi di euro del valore dei
danni potenziali attesi, con un indice di efficienza globale pari a 0,81(3) in linea con i migliori standard internazionali.
Le strutture per la gestione del rischio di Fiat e di Chrysler Group lavorano per sviluppare approcci e soluzioni di gestione dei rischi orientati al
futuro. In particolare, questo è dimostrato dallo sviluppo di specifici progetti che evidenziano il contributo di gestione del rischio nell’affrontare
i problemi relativi ai cambiamenti climatici.
community
intranet
GRI-G4 DMA, 2, 14, 45, 46, 47, EC2, EC7, EC8, PR1 (1)
(2)
(3)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com.
Dati relativi al periodo dal 1 luglio 2012 al 30 giugno 2013 (anno assicurativo).
Indice di efficienza per le misure di riduzione degli effetti negativi dei rischi (GEI = riduzione dei danni attesi/costi della protezione) è riconosciuto come un misura di best practice per la
gestione industriale del rischio.
48
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Responsabilità e innovazione nei prodotti
L’automobile rappresenta oggi la soluzione più flessibile alle esigenze di mobilità individuale ed è il
mezzo di trasporto più diffuso. Il Gruppo Fiat ha sempre risposto con responsabilità al bisogno di
mobilità, proponendo veicoli sostenibili in tutto il loro ciclo di vita e accessibili a un vasto numero di
clienti. È a questo scopo che il Gruppo investe in modo significativo in ricerca e in innovazione.
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivi
Risultati 2013
Ridurre al minimo l’impatto
ambientale connesso
all’utilizzo dei prodotti
mediante la diminuzione delle
emissioni di CO2 nei veicoli,
concentrandosi su carburanti
e propulsori alternativi e
incoraggiando i clienti ad
aderire a comportamenti
ecologicamente responsabili
2020: riduzione del 40% nelle emissioni di CO2 vs
2006 nelle vetture facenti parte dei Marchi generalisti e
Premium vendute in Europa, mantenendo elevati livelli
di competitività
Riduzione del 18% di emissioni di CO2 in Europa vs 2006 e
-24% vs 2000, con contemporaneo aumento dell’offerta di prodotti
sul mercato dei Marchi generalisti e Premium
Nota: valore di riferimento per il 2006 definito in conformità
al regolamento europeo 443/2009 in materia di valutazione
dell’impatto ambientale
2020: miglioramento della fuel economy (2), pari ad almeno
il 5-15%, per i nuovi veicoli di Chrysler Group rispetto ai
precedenti modelli/veicoli, in linea con l’andamento nel
rinnovo dei principali modelli
25% delle auto vendute in Europa con emissioni pari o inferiori
a 110 g CO2/km (di cui il 13% inferiore a 100 g CO2/km) e l’81% pari
o inferiori a 130 g di CO2/km
14% delle versioni (modello/motorizzazione) delle auto a marchio
Fiat Group Automobiles (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Abarth) con
emissioni pari o inferiori a 100 g di CO2/km
4% di risparmio medio nella fuel economy e -4% di emissioni medie di
CO2 per le vetture e i light duty trucks negli Stati Uniti vs 2012
2025: impegno attivo nell’adozione di misure a sostegno
dell’obiettivo EPA/NHTSA negli Stati Uniti di raggiungere
un consumo di 54,5 miglia per gallone (mpg)
2017: riduzione almeno del 6,8%(3) nelle emissioni di CO2
sulla media della flotta vs 2012 in Brasile
2015: mantenimento della leadership nel mercato dei
veicoli a metano in Europa
Mantenuta la leadership nel mercato dei veicoli a metano in Europa:
più del 67% della quota di mercato, per un totale superiore a 62.000
veicoli a metano venduti nel 2013 e pari a quasi 600.000 veicoli a
metano prodotti dal 1997
2015-2020: sviluppo di tecnologie elettriche/ibride,
mirate a soluzioni che siano economicamente praticabili,
competitive sul mercato e vantaggiose per la società
Completata la valutazione tecnica per le soluzioni mild/micro su
segmento A e realizzato un dimostratore funzionale
Lancio commerciale negli Stati Uniti della Fiat 500e con rating EPA pari a
108 miglia per gallone equivalente (MPGe) in autostrada e di 87 miglia nel
ciclo urbano combinato che la rendono leader nel proprio segmento
GRI-G4 DMA
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Dati riportati alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) e forniti per Model Year, ovvero in base all’anno utilizzato per designare determinato un modello,
indipendentemente dall’anno in cui il veicolo è stato effettivamente prodotto, con il presupposto che il periodo di produzione non superi i 24 mesi. Gli standard CAFE del NHTSA sono
definiti in modo indipendente per le vetture e i light duty trucks. Gli aspetti di Fuel economy si basano sui più recenti dati acquisiti dal NHTSA, che per il 2013 riflettono gli esiti di metà
esercizio per il model year considerato. I dati relativi all’anno precedente sono modificati per rispecchiare le relazioni finali di EPA/NHTSA.
(3)
Il programma INOVAR-Auto stabilisce per il 2017 in Brasile un valore medio minimo di efficienza energetica dei veicoli, espresso in megajoule per chilometro (MJ/km). L’obiettivo di
efficienza energetica di ciascuna società deve essere stabilito mediante la ponderazione della massa per il volume di vendita.
(1)
(2)
Approccio integrato
per una mobilità sostenibile
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
3
Approccio integrato per una mobilità sostenibile
L’importanza che il Gruppo pone nell’innovazione gioca un ruolo determinante nella ricerca e sviluppo dei prodotti. Le attività di innovazione
e sviluppo prodotto a livello mondiale sono coordinate a livello centrale dal Chief Technology Officer (CTO), dal Powertrain Coordinator, dal
Product Portfolio Management e dal Design Responsible, che sono membri del Group Executive Council ovvero l’organismo decisionale
del Gruppo. Con lo scopo di promuovere sinergie e trasferimenti tecnologici all’interno del Gruppo, il CTO è in particolare responsabile del
dipartimento Research & Development.
Il 1° gennaio 2014 Fiat S.p.A. ha annunciato l’acquisizione delle quote rimanenti nel pacchetto azionario di Chrysler Group LLC, portando così
a compimento l’alleanza strategica globale avviata nel 2009. Il processo di integrazione tra le due società comporta notevoli vantaggi, quali la
condivisione delle architetture e dei componenti, del know-how, delle best practice e degli strumenti, che rappresentano la base su cui sviluppare
programmi comuni di innovazione dei prodotti. I due Gruppi hanno dimostrato la capacità di avvalersi dei punti di forza reciproci, per dare vita ad
un’unica Società più forte. La presenza sul mercato e l’esperienza maturata da Fiat nella realizzazione di vetture piccole e quella di Chrysler nei
segmenti medi e alti consentono di offrire una gamma di prodotti completa e in grado di competere su più fasce di mercato. L’ampiezza dell’offerta
non rappresenta tuttavia il fattore più determinante, che deve piuttosto essere riconosciuto proprio nella capacità di fornire soluzioni alle esigenze dei
clienti quanto a efficienza nei consumi, sicurezza, qualità e accessibilità. Fiat è apprezzata nel mondo per il proprio livello tecnologico e per l’impegno
dimostrato verso la mobilità sostenibile, oltre che per la capacità di sviluppare tecnologie motoristiche a basso consumo, tra cui i motori Diesel e quelli
a metano. Chrysler Group porta nell’alleanza la grande esperienza nei motori di cilindrata superiore, e la guida nello sviluppo di veicoli elettrici e ibridi.
I 78 centri di Ricerca e Sviluppo presenti nelle regioni in cui opera il Gruppo (EMEA, NAFTA, LATAM e APAC) si avvalgono di un organico
complessivo di circa 18.700 dipendenti. I due principali centri di Ricerca e Sviluppo nelle regioni EMEA e NAFTA sono rispettivamente il
Centro Ricerche Fiat (Orbassano, Italia) e l’Automotive Research & Development Centre (Windsor, Canada).
Nel 2012 è stato avviato il Global Innovation Process (GIP), network per l’innovazione guidato dal Centro Ricerche Fiat (CRF), con lo scopo
di coordinare all’interno di un unico quadro di riferimento tutte le attività di innovazione del Gruppo a livello mondiale.
La strategia di prodotto del Gruppo si basa sullo sviluppo di soluzioni innovative volte a minimizzare l’impatto sull’ambiente, attraverso la riduzione
dei consumi e delle emissioni, il miglioramento della riciclabilità dei prodotti, interventi per rendere il traffico più scorrevole, la diversificazione di
prodotti e servizi di mobilità; tutto ciò assistendo i nostri clienti sul percorso di una maggiore responsabilità alla guida.
Nel corso degli eventi sulla sostenibilità che nel 2013 hanno coinvolto gli stakeholder in tutte le regioni del Gruppo, tutti gli aspetti menzionati
sono stati considerati di tangibile rilevanza. In particolare, i partecipanti hanno posto grande accento sull’esigenza di una visione allargata del
concetto di mobilità per persone e merci: infatti, esso potrebbe includere servizi di mobilità e car sharing e soluzioni per la connettività di bordo.
Per mantenere piena competitività a livello globale, le mutate condizioni di un mercato in costante evoluzione e le rinnovate esigenze dei nostri
stakeholder è richiesto un continuo aggiornamento delle strategie di prodotto. Il Gruppo raccoglie questa sfida continua con lo sviluppo del
proprio approccio alla mobilità sostenibile.
GRI-G4 DMA, 14, EN7, EN27 49
50
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Approccio integrato
per una mobilità sostenibile
L’impegno del Gruppo Fiat verso la mobilità sostenibile è fondato su un approccio bilanciato che tiene in considerazione tutte le tecnologie
più avanzate, con la consapevolezza che non esiste un’unica soluzione alle sfide che affronta oggi l’industria automobilistica. Infatti, è possibile ottenere risultati immediati e concreti solo affiancando le migliori tecnologie convenzionali con quelle alternative, e riconoscendo l’importanza di conciliare le caratteristiche specifiche di ciascun mercato dal punto di vista economico, geografico e di disponibilità dei combustibili.
I risultati raggiunti e gli obiettivi fissati in tema di mobilità ecologica rappresentano il segno tangibile dell’impegno di lungo periodo del Gruppo
Fiat, volto a riunire responsabilità sul piano ambientale e fattibilità sul piano commerciale.
Il Gruppo Fiat rivolge il proprio impegno al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
n ottimizzare le caratteristiche di ecocompatibilità dei motori convenzionali
n mantenere l’offerta dell’ampia gamma di veicoli progettati per l’utilizzo di carburanti alternativi
n sviluppare propulsori alternativi che siano accessibili ad un vasto numero di clienti
n progettare dispositivi per la riduzione delle emissioni e della domanda energetica dei veicoli
n sviluppare iniziative che soddisfino le nuove esigenze di mobilità
n sensibilizzare i clienti sulle conseguenze del proprio stile di guida sui consumi di carburante.
Una strategia per minimizzare le emissioni
Nel corso degli anni, il Gruppo Fiat ha ottenuto significativi risultati nella riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi.
L’impegno del Gruppo verso una mobilità sempre più sostenibile è dimostrato dai risultati già ottenuti nella riduzione dei consumi e delle emissioni di
CO2, con particolare riferimento alle regioni EMEA e NAFTA in cui è stato realizzato circa il 72% del fatturato del Gruppo nel 2013.
Nell’Unione Europea, le emissioni medie di CO2 dei Marchi generalisti e Premium del Gruppo sono state nel 2013 pari a 122,9 g/km. Tale dato porta
a una diminuzione del 18% rispetto al 2006 (anno utilizzato come riferimento nelle normative UE per fissare gli obiettivi per il periodo 2012-2015 e
per il 2020), e una riduzione del 24% rispetto al 2000, il primo anno in cui la Commissione Europea ha monitorato il livello medio delle emissioni.
Emissioni di CO2 medie delle nuove vetture immatricolate
Gruppo Fiat (Marchi generalisti e Premium) nell’Unione Europea (g/km)
170
161,7
158,1
160
155,7
157,2
150
151,1
140
150,4
150,3
146,9
142,6
133,1
130
123,0
127,8
120
110
121,7
122,9
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Fonte: dati 2000-2012 presentati alla Commissione Europea; stima FGA 2013
GRI-G4 DMA, 14, EN7, EN27
51
Sul totale delle vetture immatricolate nell’Unione Europea dai Marchi
generalisti e Premium del Gruppo, circa il 71% ha registrato emissioni
di CO2 pari o inferiori a 120 g/km nel territorio, mentre l’81% ha
registrato emissioni di CO2 pari o inferiori a 130 g/km.
Nuove immatricolazioni per livello di emissione di CO2
Marchi generalisti e Premium nell’Unione Europea
a
e
a. 13%
b
d
Fino a 100 g/km
“
b. 12% 101-110 g/km
c. 46% 111-120 g/km
d. 10% 121-130 g/km
e. 19% Superiore a 130 g/km
Sono convinto che sia importante
modificare le abitudini dei clienti sui mezzi
di trasporto
”
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Detroit (Stati Uniti)
c
Fuel economy(1) dei veicoli venduti negli Stati Uniti secondo il Corporate Average Fuel Economy – CAFE (2)
Marchi generalisti e Premium negli Stati Uniti (mpg)
29,3
28,1
28,3
23,6
23,9
24,3
2008
2009
2010
Vetture (mercato interno)
31,1
32,1
24,4
24,3
24,5
2011
2012
2013
29,8
Light Duty Truck
(3)
Negli Stati Uniti, dove le consegne ammontano all’84% del mercato NAFTA, l’efficienza dei veicoli è misurata sulla base della fuel economy
(consumo espresso in miglia per gallone, mpg). Nel 2013, la fuel economy (mpg) delle autovetture del Gruppo Chrysler destinate al mercato
interno è migliorata del 3% rispetto al 2012 (da 31,1 nel 2012 a 32,1 mpg). La fuel economy dei Light Duty Trucks è migliorata dell’1%,
passando da 24,3 a 24,5 mpg.
GRI-G4 DMA, 14, EN7, EN27 Si riferisce al consumo di combustibile in miglia per gallone che corrisponde, applicando un opportuno fattore di conversione, ai chilometri percorsi con un litro. Pertanto, l’aumento
della fuel economy corrisponde ad un incremento dell’efficienza del veicolo e a una riduzione del consumo di combustibile e delle emissioni di CO2.
Dati riportati alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) e forniti per Model Year, ovvero in base all’anno utilizzato per designare un determinato modello,
indipendentemente dall’anno in cui il veicolo è stato effettivamente prodotto, con il presupposto che il periodo di produzione non superi i 24 mesi. Gli standard CAFE del NHTSA
sono definiti in modo indipendente per le vetture e i Light Duty Truck. La fuel economy si basa sui dati NHTSA più aggiornati, che per il 2013 rispecchiano quelli di andamento a metà
dell’anno modello. I dati dell’anno precedente sono modificati per riflettere le relazioni finali EPA/NHTSA.
(3)
Veicoli adibiti al trasporto di persone e /o merci con specifiche caratteristiche prescritte dal National Highway Traffic Safety Administration - NHTSA (es., SUV, MPV e pickup).
(1)
(2)
52
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Approccio integrato
per una mobilità sostenibile
In altri Paesi delle aree APAC e LATAM, inclusi quelli ancora privi di specifiche normative in materia di emissioni di CO2 o di consumi, i veicoli del
Gruppo Fiat sono comunque dotati di tecnologie all’avanguardia per consentire la riduzione di entrambi. In Cina, dove il regolamento Corporate
Average Fuel Consumption (CAFC) fissa dei limiti sulle emissioni di CO2 entro il 2015, il Gruppo è impegnato nel lancio di nuovi prodotti a ridotte
emissioni e di nuove tecnologie attualmente disponibili negli altri mercati, tra cui il MultiAir e i cambi a 8 e a 9 marce.
In Brasile, il principale mercato dell’area LATAM, le vendite dei veicoli Flexfuel e TetraFuel ammontano a più di 744.100 esemplari, pari al 97,5%
delle vendite di Fiat. Il Gruppo è inoltre impegnato, su base volontaria, nel programma governativo INMETRO per il monitoraggio del consumo di
carburante dei veicoli (“Brazilian Labeling Program Vehicle” - PBEV). Nel 2013 (con riferimento alla posizione di Fiat nel 2012) sono stati coinvolti
nel programma PBEV 30 veicoli Fiat, pari al 13% dei partecipanti. Fiat è stato il produttore che ha partecipato al programma con il maggior
numero di veicoli. Il programma 2013 annovera ben cinque veicoli Fiat tra i primi 15 modelli con minor consumo medio di carburante.
I riconoscimenti internazionali assegnati al Gruppo costituiscono la riprova del suo costante impegno per una mobilità ecologica. In particolare, nel 2013 si citano:
n il premio ‘Best Green Engine of the Year 2013’ ricevuto dall’innovativo motore TwinAir Turbo 0.9 bi-fuel a metano
n il premio “Ecobest 2013” vinto dal “Methane Program” di Fiat
n il riconoscimento “LCV Manufacturer of the Year” assegnato a Fiat Professional in occasione del premio GreenFleet Awards 2013
n la nomina di due motori di Chrysler Group tra i primi 10 Best Engines per il 2014 da parte di Automotive Ward: il motore V-6
EcoDiesel 3.0 e il sistema di trasmissione ad alimentazione elettrica di Fiat 500e.
n assegnazione a Palio Fire, ultimo modello Fiat introdotto sul mercato brasiliano oltre che vettura più accessibile, del Rating “A”
nell’ambito dell’iniziativa “Etiquetagem Veicular” del programma INMETRO.
Ferrari: HY-KERS, la tecnologia ibrida dalle alte prestazioni
Massima sintesi del know-how acquisito in Formula 1 e nella realizzazione delle vetture stradali, “LaFerrari” rappresenta il più ambizioso
progetto della Casa di Maranello di ridefinire i limiti della tecnologia automobilistica. Questo traguardo trova espressione in “LaFerrari”, la
prima vettura della casa di Maranello ad adottare la tecnologia ibrida. Questo modello combina un motore termico V12 da 800 CV con un
motore elettrico da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di oltre 963 CV. Grazie al sistema HY-KERS, derivato dall’esperienza
maturata in F1, è la Ferrari più prestazionale ed efficiente di sempre.
Questa tecnologia costituisce il perfetto equilibrio tra massimizzazione della performance e riduzione dei consumi. “LaFerrari”, che emette
solo 330 gr/km di CO2, combinando la propulsione elettrica e quella tradizionale, a garanzia del piacere di guida Ferrari.
Maserati: performance elevata unita agli standard ambientali più rigorosi
Nella realizzazione delle nuove Ghibli e Quattroporte Maserati ha realizzato notevoli sforzi per ridurre i consumi rispetto alla generazione
precedente di vetture e motori. I nuovi motori Twin Turbo V6 e V8 sono stati progettati per ridurre al minimo il livello dei consumi e di
emissione di CO2, mantenendo spiccate prestazioni sportive. Prodotti in lega di alluminio, basamento motore e testa cilindri sono entrambi
estremamente compatti per diminuire il peso complessivo della vettura. Inoltre, per soddisfare ulteriormente la domanda di veicoli a basso
consumo è stato introdotto il nuovo motore V6 Diesel con dispositivo di ultima generazione Start&Stop di Maserati. Infine, il consumo di
GRI-G4 14, EN7, EN27
53
carburante si è ridotto del 30% rispetto ai modelli precedenti. Le nuove Ghibli e Quattroporte di Maserati beneficiano dell’ultima generazione
di cambi automatici a otto velocità: leggeri, precisi e facili da accoppiare a motori dalle prestazioni elevate.
Particolare enfasi è stata anche posta sulla diminuzione del peso con 100 Kg in meno rispetto al precedente modello Quattroporte.
Ottimizzazione delle prestazioni ecologiche dei motori
I propulsori di tipo convenzionale continueranno ad avere un ruolo predominante nei prossimi anni. Attraverso lo sviluppo di soluzioni
tecnologiche innovative, il Gruppo continua a compiere significativi progressi nell’ottimizzazione dei motori convenzionali, forte della
convinzione che vi siano ancora importanti opportunità per ridurre consumi ed emissioni in questo ambito.
Propulsori a benzina
Prosegue l’estensione su nuovi modelli del pluripremiato TwinAir a due cilindri, con emissioni di CO2 ridotte del 30% rispetto a motori dalle
prestazioni equiparabili (versione 1.4 benzina 16V). La famiglia TwinAir dispone di quattro differenti motorizzazioni: motore aspirato da 65 CV, da
85 CV e da 105 CV Turbo, oltre al motore da 80 CV Turbo a metano. Nel solo mercato europeo, il Gruppo mette a disposizione questa tecnologia
sul 31% delle vetture. La nuova versione Twinair da 105 CV Turbo comprende un’architettura motore migliorata (Cylinder Head Integrated
Manifold - CHIM) e un turbocompressore a elevata efficienza, in grado di ridurre ulteriormente consumi ed emissioni. Dopo la sua introduzione
su Fiat 500L nel 2012, oggi questo motore è disponibile anche su Fiat 500 e su 500C, su Fiat Punto e su Alfa Romeo MiTo.
Il cuore dei propulsori TwinAir è la tecnologia MultiAir, un sistema elettroidraulico di gestione delle valvole che permette di ridurre i consumi grazie al
controllo diretto dell’aria mediante le valvole di aspirazione del motore, senza l’utilizzo della farfalla. Grazie al migliore controllo della combustione, il
MultiAir riduce le emissioni inquinanti, migliorando al contempo le prestazioni e la guidabilità. Rispetto ai tradizionali motori benzina di pari cilindrata, i
propulsori MultiAir esprimono fino al 10% in più di potenza e fino al 15% in più nel valore di coppia, oltre a consentire fino al 10% in più nella riduzione
delle emissioni di CO2.
Il Gruppo ha già sviluppato il nuovo MultiAir II, che grazie a sistemi di nuova generazione per la gestione delle valvole di aspirazione e il controllo
della combustione, consente un’ulteriore riduzione nelle emissioni di CO2 senza compromettere prestazioni, guidabilità e soddisfazione del cliente.
Tutti i propulsori a benzina della famiglia TwinAir e il motore FIRE da 170 CV Turbo dispongono oggi di tecnologia MultiAir II. La tecnologia MultiAir è
stata anche estesa a tutti i motori Tigershark, compreso quello della nuova Jeep Cherokee 2014. Questo veicolo è dotato, infatti, del motore MultiAir
II 2.4 Tigershark I-4 in grado di sviluppare 184 CV e una coppia pari a 171 lb./-ft; sui modelli 4x2 in condizioni di marcia autostradale è in grado di
raggiungere valori di fuel economy fino a 31 miglia per gallone (mpg), un miglioramento pari a più del 45% rispetto al modello uscente. La stessa
motorizzazione è adottata dal nuovo Chrysler 200 del 2015, e rispetto al modello uscente contribuisce a migliorare la fuel economy del 13%.
Lanciato in origine su Jeep Grand Cherokee nel 2010, nel corso del 2013 il Gruppo ha esteso il motore Pentastar V-6 con l’aggiunta di due
nuove versioni del tipo downsized V-6 3.2 a tutte le nuove Jeep Cherokee 2014 e V-6 3.0 su Jeep Grand Cherokee 2014 per il mercato cinese.
Grazie a queste due innovazioni, la famiglia di propulsori Pentastar interessa tutti i modelli V-6 offerti da Chrysler Group sul mercato e costituisce la
motorizzazione per 16 modelli di 11 segmenti dalla vettura di segmento medio ai veicoli commerciali Van di segmento grande. Grazie alla flessibilità
della sua architettura, infatti, è possibile abbinare il propulsore Pentastar V-6 a tutta una gamma di tecnologie avanzate di Fiat, come il MultiAir,
l’iniezione diretta o il turbocompressore. Tale caratteristica plug and play gli consente di adattarsi a schemi di motorizzazione sia longitudinali sia
trasversali, ricorrendo al massimo a poche modifiche; a sistemi di trasmissione con trazione anteriore, posteriore, integrale o permanente su quattro
ruote motrici; a cambi manuali a 6 velocità e a cambi automatici a 6, 8 e 9 velocità.
GRI-G4 EN7, EN27 54
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Approccio integrato
per una mobilità sostenibile
Nel 2013, le vetture dotate di tecnologia MultiAir hanno costituito il 14,6% del volume di vendita complessivo sul mercato europeo dei Marchi
generalisti e Premium.
Per i motori a benzina la ricerca è stata orientata allo sviluppo di soluzioni che garantissero prestazioni sempre maggiori con emissioni inquinanti
estremamente contenute. Tali soluzioni sono il risultato di una gamma di tecnologie tra loro complementari, quali i moderni sistemi di sovralimentazione
che integrano le nuove funzioni del sistema MultiAir e i sistemi di ricircolo dei gas di scarico. Si tratta di soluzioni che rendono la gestione del motore
più flessibile ed al tempo stesso migliorano gli aspetti di fuel economy, abbattendo le emissioni inquinanti. I nuovi propulsori sono in grado di
migliorare l’erogazione della coppia necessaria anche ai bassi regimi, e consentono l’integrazione di soluzioni specifiche per ottimizzare anche
le prestazioni della trasmissione, agevolando funzioni di downspeeding migliorando, di fatto, gli aspetti di fuel economy. Queste caratteristiche
innovative conferiscono maggiore competitività ai veicoli, che per i clienti si traduce in costi di esercizio inferiori e migliori prestazioni.
Propulsori Diesel
Con la tecnologia MultiJet II, un’evoluzione del rivoluzionario sistema di iniezione Common Rail brevettato da Fiat (Unijet), il Gruppo conferma la
leadership tecnologica nel campo dei motori Diesel. Tale tecnologia è oggi diffusa a livello globale e testimonia l’impegno di Fiat nello sviluppo
di soluzioni accessibili a un ampio numero di clienti. Si pensi che la versione MultiJet 1.3 da sola ha raggiunto lo storico risultato di cinque
milioni di unità prodotte nello stabilimento di Bielsko Biala (Polonia). Questa tecnologia garantisce efficienza e prestazioni grazie all’utilizzo
di tecnologie avanzate di ottimizzazione della combustione, come l’Injection Rate Shaping (IRS). L’IRS è in grado di realizzare, al posto
dell’iniezione principale tipica del Multijet, due iniezioni consecutive con intervallo idraulico nullo, con notevoli vantaggi in termini di consumo di
carburante (fino al 3% in meno) e riduzione delle emissioni nocive (potenziale diminuzione del 20% di NOX). Nel 2013 la tecnologia MultiJet
II è stata ulteriormente estesa a tutta la gamma di prodotti con il lancio della nuova versione di propulsore da 120 CV 1.6 su Fiat 500L, 500L
Trekking e 500L Living e della nuova versione di propulsore da 150 CV 2.0 su Alfa Romeo Giulietta. In occasione del suo lancio sul mercato
del Nord America, il Gruppo ha recentemente adattato il motore V-6 EcoDiesel per conformarsi alle severe norme in vigore nella regione
NAFTA in materia di emissioni e diagnostica di bordo. Il motore in questione è oggi disponibile in tutti i 50 paesi degli Stati Uniti ed è conforme
agli standard Tier 2/bin 5; si avvale della tecnologia MultiJet II di Fiat, che sfrutta la funzione IRS (Injection Rate Shaping) con modulazione
dell’iniezione per ridurre la rumorosità e migliorare la risposta della farfalla nei bassi regimi e ottenere così una notevole riduzione nei consumi
e nelle emissioni. La ricerca sui propulsori Diesel è stata focalizzata nello sviluppare ulteriormente i processi di iniezione e combustione, al fine
di migliorarne il livello di prestazione e di ridurne la rumorosità. Inoltre, la ricerca si pone l’obiettivo di analizzare e sviluppare sistemi innovativi
per ridurre al minimo le emissioni inquinanti, tra cui gli ossidi di azoto, in previsione dei futuri criteri di legge.
Il modello 2014 di Ram 1500 con motorizzazione EcoDiesel ha ottenuto negli Stati Uniti dall’ente Environmental Protection Agency (EPA)
il rating di 28 miglia per gallone (mpg), che attesta il migliore risultato nelle prove su autostrada mai raggiunto da modelli pickup full-size di
categoria half-ton. Il nuovo propulsore Diesel consente anche a Jeep Grand Cherokee 2014 di raggiungere in autostrada livelli di consumi
che si attestano sullo straordinario risultato di 30 miglia per gallone. Il propulsore V-6 3.0 EcoDiesel è stato premiato come Ward’s 10 Best
Engines for 2014 e ha contribuito alla vittoria di Ram 1500 2014 nell’ultima edizione della competizione “Motor Trend Truck of the Year”.
GRI-G4 EN7, EN27
55
Roadmap dei sistemi di propulsione
Gruppo Fiat, Marchi generalisti e Premium(1)
Già disponibile
Sviluppi a breve termine
Innovazione
Diesel
MULTIJET II
NUOVE TECNOLOGIE AVANZATE PER EURO 6 / LEVIII
OTTIMIZZAZIONE DELLA COMBUSTIONE
ECO-TURBO
POST-TRATTAMENTO AD ALTA EFFICIENZA
SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO AVANZATO
SELECTIVE CATALYTIC REDUCTION
SISTEMA DI INIEZIONE AD ALTA PRESSIONE
TRATTAMENTO AD ALTA EFFICIENZA DEI GAS DI SCARICO
START&STOP
RECUPERO ENERGETICO DEI GAS DI SCARICO
DIESEL PER VEICOLI LEGGERI (Nord America)
FASATURA VARIABILE DELLE VALVOLE
TECNOLOGIE MOTORE PER RIDUZIONE ESTREMA
DEGLI ATTRITI
INTEGRAZIONE EVOLUTA DEI SISTEMI DI
SOVRALIMENTAZIONE
Benzina
MULTIAIR II
GDI E MULTIAIR INTEGRATI
OTTIMIZZAZIONE DELLA COMBUSTIONE
TWINAIR
MULTIAIR III
GESTIONE CONTROLLO MOTORE INNOVATIVA
DISATTIVAZIONE CILINDRI
RECUPERO ENERGETICO DEI GAS DI SCARICO
START&STOP
COMBUSTIONE MAGRA
INIEZIONE DIRETTA
RAPPORTO DI COMPRESSIONE VARIABILE
RIDUZIONE DELLA CILINDRATA
INTEGRAZIONE EVOLUTA DEI SISTEMI DI
SOVRALIMENTAZIONE
TECNOLOGIE MOTORE PER RIDUZIONE ESTREMA
DEGLI ATTRITI
RICIRCOLO GAS DI SCARICO RAFFREDDATI (EGR)
Trazioni e combustibili alternativi
METANO – TWINAIR – MULTIAIR II
BIOMETANO (2)
MOTORI DEDICATI A METANO A BASSISSIME
EMISSIONI
FLEXFUEL/TETRAFUEL
IBRIDO LEGGERO
CNG INIEZIONE DIRETTA
GPLT
IBRIDI PLUG-IN
(3)
VEICOLO ELETTRICO (Battery Electric Vehicle)
MOTORI MULTIFUEL (ETANOLO E GAS)
MISCELE IDROGENO/METANO (3)
VEICOLO ELETTRICO (BEV) DI NUOVA GENERAZIONE
MOTORE A ETANOLO TURBO E A INIEZIONE DIRETTA
Trasmissioni
CAMBIO MANUALE A 6 MARCE
DDCT A 7 MARCE
TRASMISSIONI OTTIMIZZATE PER VEICOLO IBRIDO/
ELETTRICO
CAMBIO ROBOTIZZATO (AMT)
ESTENSIONE APPLICAZIONE DDCT
OTTIMIZZAZIONE CONTROLLO TRASMISSIONE
CAMBIO A DOPPIA FRIZIONE A SECCO (DDCT)
CAMBI AUTOMATICI AVANZATI (6, 8 E 9 MARCE)
ASSALE DISINSERIBILE PER VEICOLI 4WD BASATI SU
ARCHITETTURE FWD
Veicolo
CHIUSURA ATTIVA DELLA GRIGLIA
GESTIONE TERMICA AVANZATA
TETTO SOLARE
KIT AERODINAMICO MIGLIORATO
RIDUZIONE PESO
INCAPSULAMENTO MOTORE
POMPA CARBURANTE CONTROLLATA
IMMAGAZZINAMENTO CALORE
FARI DIURNI A LED (LDR)
MATERIALI LEGGERI DI NUOVA GENERAZIONE
GRI-G4 DMA (1)
I Marchi generalisti e Premium comprendono quelli di Fiat Group Automobiles e di Chrysler Group.
Flotte dimostrative.
Flotte sperimentali già operative.
(2)
(3)
56
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Approccio integrato
per una mobilità sostenibile
Ampia gamma di veicoli alimentati con combustibili alternativi
L’utilizzo di combustibili alternativi è un elemento fondamentale della strategia del Gruppo Fiat per la riduzione delle emissioni.
Dal metano ai biocarburanti, l’obiettivo è di offrire tecnologie compatibili con i combustibili presenti nei diversi mercati e in grado di
portare fin da subito una riduzione delle emissioni.
12
modelli
Metano
Per risolvere i problemi di inquinamento delle aree urbane e ridurre
le emissioni di CO2 il Gruppo Fiat ritiene che il metano sia oggi la
soluzione più efficace tra quelle attualmente disponibili.
Infatti, ad oggi esso rappresenta il carburante più pulito ed
economico, oltre ad essere attualmente l’unica alternativa a
benzina e diesel. In particolare:
n garantisce minime emissioni nocive, dal particolato (ridotto
praticamente a zero) agli idrocarburi più reattivi in grado di
generare ulteriori sostanze inquinanti
n riduce le emissioni di CO del 23% rispetto alla benzina
2
n ha le potenzialità per essere una fonte rinnovabile, attraverso il
offerti
Punto
Panda
Leader
Ypsilon
in
Punto Van
Qubo
Europa
Doblò
per i
Panda Van
500L
500L Living
veicoli a metano
Fiorino
Doblò Cargo
Ducato
biometano.
Riconoscimento sul mercato
Da oltre quindici anni il Gruppo Fiat è leader europeo nel campo delle vetture a metano di primo impianto e offre la più vasta gamma di veicoli a
doppia alimentazione (metano/benzina) per soddisfare le esigenze di una grande varietà di clienti privati e professionali. L’ubicazione dei serbatoi
di metano, completamente integrata nel telaio veicolo, assicura sicurezza e comfort senza compromessi.
Nel 2013 è stata riconfermata la leadership europea del Gruppo Fiat, con una quota di mercato pari al 67%, corrispondente a più di 62 mila
immatricolazioni di veicoli a metano (+15% rispetto al 2012), per un totale di quasi 600.000 vetture e veicoli commerciali venduti a partire
dal 1997.
In Italia, nonostante una contrazione del 7% nella domanda, la richiesta di vetture a metano è aumentata di oltre il 26%. Le vetture Fiat e Lancia
a metano vendute nel 2013 sul mercato italiano rappresentano il 16,5% delle vendite complessive e il 17% dei ricavi totali dei due brand.
GRI-G4 EN7, EN27
57
In Europa, basandosi sulla lunga esperienza di Fiat nello sviluppo di
veicoli alimentati a metano, Chrysler Group ha mantenuto la propria
posizione di unico costruttore automobilistico a offrire nel 2013 un
pickup a metano di primo impianto: il Ram 2500 Heavy Duty CNG.
Il Gruppo sta attualmente sviluppando l’ultima generazione di serbatoi
carburante per l’alimentazione dei veicoli a metano (CNG), servendosi
del corpo umano come fonte di ispirazione. Si tratta di una tecnologia
in attesa di brevetto che riproduce le caratteristiche dei polmoni
umani nella capacità e nell’elasticità del serbatoio CNG. Lo sviluppo di
questa tecnologia, unica al mondo, si avvale del contributo assegnato
dal Technology Innovation Challenge presso l’Economic Development
Council del Michigan (Stati Uniti).
Vetture a metano di nuova immatricolazione per livelli di emissione di CO2
Fiat e Lancia in Europa
c
b
a
a. 56%
Fino a 100 g/km
b.
101-120 g/km
41% c.   3% Oltre 120 g/km
Biometano: una fonte rinnovabile di combustibili
I veicoli a metano possono essere alimentati anche con biometano, il biocombustibile ricavato dalla biomassa (senza compromettere le
risorse alimentari) ed equivalente come struttura chimica al metano. In un’ottica well-to-wheel, i veicoli a biometano producono pressoché le
stesse emissioni di CO2 di un veicolo elettrico alimentato con energia da fonti rinnovabili. Per tale ragione, questo biocombustibile può aiutare
paesi come l’Italia a rispettare gli impegni assunti nel campo delle energie rinnovabili. Il Gruppo è impegnato in progetti di ricerca volti a favorire
lo sviluppo di una filiera del biometano.
Biocombustibili
Il Gruppo Fiat investe molto nella ricerca di tecnologie che consentano di ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali disponibili. Questo tipo di
impegno ha portato il Gruppo Fiat alla posizione di leadership nel mercato brasiliano per l’intera gamma di veicoli Flexfuel, che possono utilizzare
benzina e bioetanolo di miscela differente. Ulteriore espressione dell’elevato livello tecnologico raggiunto dal Gruppo Fiat è rappresentato nella
stessa area dal propulsore TetraFuel (brevettato da Magneti Marelli), il primo motore al mondo capace di funzionare con quattro combustibili
diversi: bioetanolo, benzina brasiliana (benzina miscelata con il 22% di bioetanolo), benzina e metano.
Nel 2013, sono stati venduti più di 744.100 veicoli FIat Flexfuel e TetraFuel, pari a circa il 97,5% delle vendite complessive. Questo
risultato è fortemente influenzato dall’esistenza in questo Paese di una rete distributiva capillare di bioetanolo, favorita negli anni dalla situazione
socio-politica e dalla disponibilità della materia prima.
Inoltre, tutti i propulsori venduti in Europa sono compatibili con miscele di benzina (E10) fino al 10% di bioetanolo e con miscele diesel (B7) fino
al 7% di biodiesel. Negli Stati Uniti Chrysler Group ha prodotto più di quattro milioni di veicoli del tipo flexible fuel in grado di funzionare con
combustibile E85, contenente etanolo all’85%, o con miscele biodiesel. Inoltre, alcuni veicoli commerciali sono compatibili con carburanti
diesel e con miscele contenenti biodiesel fino al 20% (B20).
GRI-G4 EN7, EN27 58
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Approccio integrato
per una mobilità sostenibile
Trazioni alternative
Coerentemente con un approccio che prende in considerazione tutte le tecnologie potenzialmente in grado di ridurre l’impatto ambientale dei veicoli,
il Gruppo Fiat si impegna nello sviluppo di sistemi di propulsione alternativa, in particolare per veicoli utilizzati in contesti prevalentemente urbani.
Chrysler Group, con la sua esperienza in materia di tecnologie ibride ed elettriche, è il centro di competenza per l’elettrificazione dei veicoli dell’intero
Gruppo. Le risorse, che prima erano distribuite in varie funzioni del Gruppo dedicate allo sviluppo di veicoli elettrici, sono state ora riunite e integrate nei
dipartimenti Powertrain e Vehicle Engineering. Ciò mette di conseguenza Chrysler Group in condizioni di sviluppare tecnologie applicabili a una vasta
gamma di veicoli, compresi ibridi convenzionali, ibridi plug-in, veicoli completamente elettrici e veicoli elettrici con autonomia estesa (range-extender).
La ricerca di Chrysler Group è volta a comprendere in quale modo le vetture elettriche potrebbero integrarsi con le nostre infrastrutture di
approvvigionamento energetico. Attraverso la partnership con NextEnergy stiamo valutando l’adozione della tecnologia vehicle-to-grid (V2G) su
quattro minivan ad alimentazione completamente elettrica. NextEnergy è una società no-profit, con sede a Detroit, attiva a supporto delle imprese nel
settore delle tecnologie energetiche. Se i veicoli elettrici dimostreranno di poter conservare l’elettricità in modo affidabile, allora potranno effettivamente
consentire un notevole risparmio, restituendo alla rete l’energia non utilizzata. Attraverso il collegamento tra loro di un numero sufficiente di veicoli
elettrici, l’energia complessiva che ne deriverebbe potrebbe essere rivenduta alle società elettriche, per compensare l’aumento della domanda e
rimborsare i proprietari dei veicoli per l’energia non consumata.
La produzione di Fiat 500e, il primo veicolo elettrico a emissioni zero (BEV) destinato alla produzione di massa, è iniziata per il mercato
statunitense nel 2012. Al momento del suo lancio negli Stati Uniti, Fiat 500e vantava un rating in autostrada di 108 miglia per gallone(1) assegnatole
dall’Environmental Protection Agency (EPA) e il primato nel suo segmento di 87 miglia di percorrenza nella gamma di guida combinata
città/autostrada. Questo livello di prestazioni è consentito, in parte, da una precisa strategia “mista” adottata nella progettazione del sistema frenante,
tale da unire l’esperienza maturata nello sfruttamento del rallentamento dei veicoli con propulsori tradizionali ai vantaggi che i sistemi di frenata
rigenerativa offre sul piano del risparmio energetico. In linea con quanto prescritto dall’EPA, si stima sul piano dei consumi che per percorrere 15.000
miglia all’anno i clienti spenderanno soltanto 500 dollari.
Il sistema di trazione elettrica di Fiat 500e è stato nominato da Ward’s Automotive tra i 10 Best Engine per il 2014 come unico rappresentante del
settore delle tecnologie applicate ai veicoli elettrici.
A sostegno delle norme Zero Emissions Vehicle Regulations (ZEV), è in corso di sviluppo la progettazione del veicolo elettrico a emissioni zero (BEV)
di ultima generazione. I prossimi veicoli elettrici saranno incentrati sugli obiettivi di riduzione dei costi e di accrescimento dell’autonomia per singola
ricarica della batteria. In collaborazione con i fornitori delle batterie sono attualmente in fase di sviluppo le tecnologie di base.
Trasmissioni
Il Gruppo continua a investire molto nel miglioramento delle trasmissioni, con particolare riferimento all’abbinamento motore-cambio.
L’obiettivo è sviluppare le soluzioni più efficienti per i gruppi motopropulsori di ciascuna categoria di veicoli, con importanti benefici nella
riduzione di consumi ed emissioni di CO2.
Nel 2013 è stato introdotto il cambio automatico a nove velocità per veicoli a trazione anteriore su Jeep Cherokee 2014 e sulla nuova versione
2015 di Chrysler 200. Oltre al miglioramento della fuel economy rispetto alla versione a sei velocità, il cambio a nove velocità di Cherokee offre
ai clienti notevoli vantaggi alla guida, come una migliore accelerazione e un innesto più morbido delle marce. Chrysler 200 è la prima berlina
GRI-G4 EN7, EN27
(1)
Il miglio per gallone di benzina equivalente (MPGe) è la misura utilizzata dalla Environmental Protection Agency (EPA) per indicare la percorrenza di un veicolo elettrico con una quantità
di energia elettrica equivalente all’energia di un gallone (circa 3,79 litri) di benzina.
59
di medio segmento al mondo a disporre di serie di un cambio automatico a nove velocità. La dotazione su Chrysler 200 del premiato motore
V-6 Pentastar 3.6, in grado di sviluppare l’impareggiabile potenza di 295 CV, inoltre, migliora i consumi in autostrada di circa il 13% rispetto
al modello precedente.
Sempre nel 2013, inoltre, il cambio a doppia frizione a secco DDCT (Dual Dry Clutch Transmission), già disponibile su Alfa Romeo MiTo,
Giulietta e Dodge Dart, è stato esteso negli Stati Uniti anche a Fiat 500L. Questo cambio integra 23 brevetti e consente di ridurre in modo
significativo il consumo di combustibile e le emissioni di CO2, oltre a migliorare il comfort di guida. Il DDCT combina il sistema meccanico di
base dei cambi manuali convenzionali con un sistema di trasmissione a controllo elettronico, azionato dal guidatore esattamente come un
cambio automatico.
Architetture veicolo
Composizione della piattaforma della nuova Fiat 500L Living
Con l’obiettivo di ridurre consumi ed emissioni, senza mai
trascurare comfort e sicurezza, la progettazione dei veicoli
e f g
del Gruppo Fiat si focalizza sulla riduzione del peso, della
resistenza aerodinamica, della resistenza al rotolamento e
a. 25,9% Acciai a basso tenore di carbonio
d
a
delle richieste energetiche dei sistemi ausiliari.
b. 34,3% Acciai alto-resistenziali convenzionalil
Nel 2013 sono state adottate per Fiat 500L Living le migliori
c. 25,8% Acciai alto-resistenziali avanzati
soluzioni architetturali. Per consentire prestazioni ottimali
d. 10,4% Acciai temprati a stampo
c
senza aumentare il peso del veicolo, quasi il 72% del peso
e.   1,4% Acciai ultra alto-resistenziali
della scocca è costituito da acciai alto-resistenziali (HSS)
f.   1,8% Alluminio
di nuova generazione.
b
  0,4% Plastica – Xenoy/Noryl
g.
Rispetto al suo predecessore, Jeep Liberty, il nuovo
modello di Jeep Cherokee 2014 si avvale di acciai HSS
per il 65%, con un miglioramento del 16%.
Inoltre, il Gruppo lavora costantemente alla riduzione della resistenza aerodinamica dei suoi veicoli. Grazie all’utilizzo di gallerie del vento
best-in-class a grandezza naturale del Gruppo, dalle prime fasi di progettazione i profili dei veicoli sono valutati in base alle loro prestazioni
aerodinamiche e ottimizzati di conseguenza. Ciò ha portato per Fiat 500L una riduzione del 10% nel coefficiente di resistenza aerodinamica
(Cx) rispetto a Fiat Idea e a Lancia Musa.
Altre tecnologie di performance ambientale
Altra innovativa soluzione per il miglioramento dei consumi è la tecnologia Fuel Saver Technology di Chrysler Group, disponibile per la
famiglia di motori V-8 a 8 cilindri HEMI light duty nelle versioni 5.7L e 6.4L. Grazie al sistema di disattivazione cilindri, il motore alterna la
modalità a quattro cilindri con consumi ridotti quando è necessaria meno energia, alla modalità V-8 quando è richiesta maggiore potenza.
GRI-G4 EN7, EN27 60
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Innovazione e scenario
di mobilità sostenibile
Innovazione e scenario di mobilità sostenibile
Nelle attività di coinvolgimento degli stakeholder del Gruppo Fiat, gli stessi stakeholder hanno riconosciuto l’innovazione come uno dei
principali fattori chiave per la sostenibilità. Nonostante la persistente crisi economica europea, nel 2013 il Gruppo Fiat ha speso circa
3,4 miliardi di euro in ricerca e sviluppo.
Finanziamenti pubblici per ricerca e sviluppo
“
Gruppo Fiat mondo (milioni di euro)
È assolutamente importante continuare
a investire nello sviluppo di nuove
tecnologie che migliorino l’efficienza
dei veicoli
”
Contributi a fondo perduto
Finanziamenti
di cui finanziamenti agevolati
di cui finanziamenti BEI(1)
2013
31
410
10
400
2012
51
7
7
-
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Belo Horizonte (Brasile)
Nel corso dell’anno il Gruppo ha portato a termine numerosi progetti di primaria importanza nel campo delle innovazioni. L’attività di ricerca
del Gruppo si è concentrata sulle seguenti aree principali:
n riduzione dell’impatto ambientale
n veicoli sicuri e connessi
n aumento della competitività del prodotto.
Il Gruppo valuta preventivamente e con attenzione l’impatto delle proprie attività di ricerca sull’ambiente e sulla salute degli utilizzatori dei
propri prodotti. Nel rispetto del principio di precauzione, ogni innovazione è accuratamente testata prima di essere introdotta sul mercato, al
fine di verificarne la sicurezza per l’ambiente e per la società nel suo complesso.
Grazie a questo approccio, la spinta innovativa del Gruppo Fiat può puntare verso futuri scenari di mobilità fondati su affidabilità e sostenibilità
economica.
La costante collaborazione tra il Gruppo e i partner esterni ha portato a risultati concreti in termini di proprietà intellettuale, che annovera più
di 8.000 brevetti depositati dalle società del Gruppo.
Brevetti
I brevetti depositati sono il risultato di una più vasta attività di ricerca
Gruppo Fiat mondo
e sviluppo, volta a considerare scenari di mobilità differenti nel medio
Brevetti concessi al 31 dicembre 2013
8.521
e nel lungo periodo e le future tendenze del progresso tecnologico.
di cui: concessi nel corso del 2013
425
Domande di brevetto pendenti al 31 dicembre 2013
3.333
La capacità del Gruppo di anticipare le esigenze dei consumatori e
di cui: nuove domande nel corso del 2013
459
quelle del mercato svolge un ruolo essenziale per la nostra competitività
rispetto alla concorrenza.
GRI-G4 DMA, 14, 27, PR1, EC4, EN27
(1)
Banca Europea per gli Investimenti.
61
Promozione della creatività nel Gruppo
Nel settore dell’innovazione la creatività dei propri dipendenti è per il Gruppo un fattore chiave. Il Gruppo Fiat promuove a tal fine progetti
interaziendali, volti a raccogliere suggerimenti e idee per il miglioramento di prodotti e processi di produzione.
Nell’ambito del programma World Class Manufacturing durante il 2013 sono pervenuti dai dipendenti 1,3 milioni di suggerimenti, segnando
nella loro partecipazione un aumento dell’8% rispetto al 2012. Tra questi, i migliori sono stati implementati e gli ideatori hanno visto riconosciuto
il proprio impegno.
Ad esempio, nel 2012 la regione EMEA ha lanciato iPropose un programma studiato per coinvolgere e incoraggiare i dipendenti nella
generazione di idee volte alla riduzione dei costi e all’aumento della competitività. Nel 2013 il programma ha coinvolto circa 8.400 mila
dipendenti e prodotto in totale 8.300 proposte: l’applicazione delle migliori tra queste ha prodotto un risparmio di circa 17,3 milioni di euro.
Analogamente, nella regione NAFTA, il programma interno mirato all’innovazione è stato implementato attraverso l’Innovation Idea
Submission Database, un portale attraverso il quale tutti i dipendenti possono proporre idee. Nel 2013, i dipendenti di Chrysler Group
hanno sottoposto più di 200 proposte. Presso l’Innovation Space di Auburn Hills sono stati condotti più di 200 tra workshop e attività di
formazione, in materie quali la strategia di sviluppo, le caratteristiche di prodotto e il problem solving creativo. Nel corso del 2013 ai workshop
hanno partecipato più di 1.000 dipendenti.
Università e centri di ricerca
Da lungo tempo il Gruppo Fiat collabora con università e centri di ricerca attraverso la partecipazione a gruppi di ricerca e progetti comuni.
Questi stretti rapporti con il mondo accademico hanno l’obiettivo di incoraggiare il pensiero creativo e premiare il talento dei giovani.
La collaborazione è promossa con varie modalità sia a livello di Gruppo sia dalle singole aziende.
Questi progetti comprendono iniziative quali:
n corsi facoltativi sulla sostenibilità ambientale e la riduzione
Organizzazioni europee per la ricerca con cui il CRF collabora attivamente
delle emissioni inquinanti (al Politecnico di Torino e in
ERTRAC: trasporto su gomma
Piattaforme
EPoSS: integrazione di sistemi intelligenti
collaborazione con ATA e CRF)
Tecnologiche
EuMaT: materiali e tecnologie avanzati
n sviluppo di motorizzazioni elettriche di ultima generazione
Europee
MANUFUTURE: processi di produzione
e relativa componentistica (McMaster University, Canada).
Istituzioni
Partenariati Iniziativa Green Cars
pubblicoprivato Factories of the Future
EUCAR: : associazione dei costruttori europei per la ricerca in
campo automobilistico
Organizzazioni ERTICO-ITS Europa: associazione dei principali stakeholder
di Ricerca e europei nell’ambito dei sistemi e servizi di trasporto intelligenti
Sviluppo Laboratori EIT ICT: comunità della Conoscenza e dell’Informazione
sulle ICT realizzata dall’Istituto Europeo dell’Innovazione e della
Tecnologia
Il Gruppo svolge da molti anni un ruolo proattivo in Europa a
supporto della definizione delle politiche e delle priorità relative
ai programmi di innovazione del settore automobilistico. Nel
corso del 2013, il Centro Ricerche Fiat (CRF) ha ottenuto
l’approvazione per 23 proposte di progetto europeo,
raggiungendo così oltre 170 progetti avviati dall’inizio
del Settimo Programma Quadro (2007-2013), con una
rete globale di circa 1800 partner. Inoltre, il CRF è parte attiva in diverse organizzazioni che rappresentano stakeholder a supporto dalla
Commissione Europea con l’obiettivo di definire priorità e linee guida per la ricerca sulla mobilità.
GRI-G4 DMA, EN27 62
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Innovazione e scenario
di mobilità sostenibile
Recuperare Riciclare Riutilizzare
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegni
Obiettivi
Risultati 2013
Valutare l’impatto ambientale
e sociale durante tutto il
ciclo di vita dei prodotti, dalle
materie prime fino alle attività
di riciclaggio e recupero
energetico
2020: offerta e certificazione di nuovi prodotti (veicoli e
componenti) con un ottimo profilo ambientale attraverso
l’integrazione di metodologie di Life Cycle Assessment
(LCA) secondo le norme ISO 14040/44(2)
Condotta e completata un’analisi LCA (Life Cycle Assessment) per il
confronto dei profili ambientali della versione a metano della Fiat 500L
e dell’equivalente motorizzazione a benzina
Accrescere a livello globale
l’attenzione su strategie
sostenibili rivolte ai materiali
2020: maggiore utilizzo di materiali rinnovabili e riciclabili nei
veicoli di ultima generazione
Aumentato dal 52% al 64% l’utilizzo di materiali riciclati nei
passaruota, con modifiche su Jeep Wrangler e nuova Chrysler 200
berlina nella regione NAFTA
Condotti di ventilazione in polipropilene riciclato per la nuova gamma
Palio nella regione LATAM
Utilizzato il 5% di materiali riciclati/rinnovabili per le schiume dei sedili della
Jeep Cherokee 2014
Utilizzato il 5% di materiali rinnovabili nelle schiume dei sedili di tutti i veicoli
Fiat nella regione LATAM
Poliammidi rinnovabili ricavati dai semi di ricino applicati a tubazioni
carburante, freni e blow-by nella regione LATAM
Gestire responsabilmente
la fine del ciclo di vita dei
veicoli creando opportunità
innovative per il riciclo e
recupero dei residui finali di
frantumazione
2020: Superamento in Italia degli obiettivi di riuso/riciclo
(85%) e di riuso/recupero (95%) e conseguimento di
analoghi risultati negli altri principali mercati europei
Assicurata la conformità alla legislazione italiana sugli obiettivi di
riciclo e recupero. Completato il monitoraggio dei risultati del MUD
(Modello Unico di Dichiarazione Ambientale)
Definire una strategia per la
sostituzione delle materie
prime critiche
2020: ottimizzazione nell’utilizzo di materie prime
critiche attraverso il monitoraggio delle normative e delle
evoluzioni nella catena di fornitura, con valutazione e
sviluppo di opportunità di riciclaggio e sostituzione
Completato l’esame dei composti di materie prime per i nuovi modelli
e per alcuni selezionati tra quelli già esistenti. Applicazioni mappate in
modo specifico per le terre rare
Stabiliti contatti in Europa con i settori elettrici ed elettronici per
opportunità di riciclaggio e/o sostituzione di materie prime critiche
utilizzate nei componenti del veicolo
Il Gruppo riconosce che una visione più consapevole in tema di valorizzazione delle materie prime e di recupero e riciclo può far da
volano alla riduzione dell’impronta ecologica dei suoi prodotti in tutte le fasi del loro ciclo di vita. Si tratta di un tipo di approccio volto
a promuovere l’utilizzo eco-compatibile delle materie prime e la progettazione di veicoli con migliori opportunità di recupero e riciclo, al termine
del loro ciclo di vita.
GRI-G4 DMA, EN1, EN2, PR3
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
I risultati dell’analisi LCA supporteranno la pianificazione strategica dei prodotti e il relativo processo di sviluppo.
(1)
(2)
63
Nel 2013 il 41,9% del peso dei veicoli omologati dal Gruppo in Europa è risultato costituito da materie prime riciclate, coerentemente
con i livelli degli anni precedenti. Questi risultati sono stati ottenuti grazie anche alla partecipazione a progetti internazionali di ricerca sugli
impieghi innovativi dei materiali riciclati e dei biomateriali. Lo scopo di tali i niziative è infatti quello di analizzare i benefici ambientali che derivano
dall’utilizzo di polimeri di diversa composizione – plastica riciclata dal post-consumo oppure biopolimeri – caricati con fibre naturali.
Tutte le attività di innovazione e sviluppo sui materiali, sono svolte dalla divisione Group Materials Labs (GML) del Centro Ricerche Fiat, che
si occupa di monitorare anche l’impatto delle sostanze chimiche utilizzate durante le fasi di produzione e vendita dei veicoli. Inoltre, i laboratori
GML del Centro Ricerche Fiat garantiscono la conformità per il Gruppo Fiat al regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and
Restriction of Chemicals) – che disciplina i livelli di concentrazione per le sostanze ad alto rischio (Substances of Very High Concern - SVHC)
– e il conseguente coordinamento con Chrysler Group.
Ciò implica anche stare al passo con le evoluzioni legislative, valutandone le ricadute su prodotti e/o processi.
L’International Material Data System (IMDS) consente ai fornitori di inserire tutte le informazioni sulla composizione dei prodotti. Il sistema Endof-Life Integration System (FELIS) di Fiat Group Automobiles integra quindi tutti i dati provenienti dall’IMDS con il sistema interno di gestione
sviluppo prodotto. Attualmente il sistema è disponibile in Europa, Turchia, America Latina e Cina, e se ne sta valutando l’integrazione con i
principali database in NAFTA. Anche quest’anno il numero di fornitori che ha utilizzato il sistema IMDS è ulteriormente aumentato (+5% vs
2012(1)). L’IMDS è importante non soltanto per l’analisi dei livelli di riciclabilità e recuperabilità dei veicoli, ma anche per monitorare l’uso di
metalli pesanti e l’impiego di sostanze potenzialmente critiche per il settore automobilistico, come ad esempio quelle presenti nella lista GADSL
(Global Automotive Declarable Substance List).
L’utilizzo dell’IMDS consente inoltre di verificare la conformità al REACH, che disciplina la produzione, l’importazione, la vendita e l’utilizzo di
sostanze chimiche all’interno dell’Unione Europea. Controlli periodici vengono poi eseguiti anche per l’impiego di alcune sostanze e minerali
la cui disponibilità sul mercato nei prossimi anni è considerata critica dall’Unione
Europea, per motivazioni di natura geopolitica; è il caso delle terre rare o di alcuni
metalli nobili utilizzati nei catalizzatori.
Nel 2013 è poi continuata l’attività di monitoraggio dei livelli di riciclabilità e
recuperabilità dei veicoli omologati in Europa e di quelli attualmente in produzione.
Tutti i veicoli che il Gruppo commercializza sono risultati recuperabili per il
95% e riciclabili per l’85% del loro peso, in conformità con la Direttiva europea
del
dei
2005/64 (nota anche come Riutilizzabilità, Riciclabilità, Recuperabilità - RRR), che
dal Gruppo costituito da
definisce i limiti di recuperabilità e riciclabilità.
Per più di dieci anni, il Vehicle Recycling Laboratory presso l’Automotive
Research and Development Centre (ARDC), con sede a Windsor (Canada), ha
condotto ricerche per migliorare le conoscenze sulla riciclabilità dei prodotti durante tutto il ciclo di vita, dalla progettazione e lo sviluppo, fino
all’utilizzo, lo smaltimento e il successivo riciclaggio. L’ARDC disassembla inoltre i veicoli per fornire le informazioni richieste dal sistema
IDIS (International Dismantling Information System). Nel 2013, l’ARDC ha condotto, sulla nuova Jeep Cherokee 2014, un’analisi completa
di disassemblaggio, per individuare tutte le tipologie di materie prime presenti nei suoi componenti. I dati ricavati da questa analisi sono
stati utilizzati per l’elaborazione degli indici di recuperabilità e riciclabilità (RRR, secondo la norma ISO 22628) e per soddisfare i
requisiti richiesti dall’IDIS.
41,9%
peso
veicoli omologati
materie
prime riciclate
GRI-G4 DMA, EN1, EN2, PR3 (1)
I dati si riferiscono alle società registrate in Italia.
64
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Innovazione e scenario
di mobilità sostenibile
Nel corso dell’anno la divisione di Chrysler Group Organic Materials Engineering ha approvato e inserito nell’indice CPN (Chrysler Plastic
Number) sette ulteriori materiali, con contenuto riciclato, rinnovabile o con polimeri a basso impatto ambientale. L’indice CPN consente
di tracciare la classe di appartenenza delle materie plastiche, approvate per il loro utilizzo nei progetti Chrysler Group. I materiali
con contenuto riciclato sono stati suddivisi in più di 70 classi, la cui prima approvazione risale ormai al 1993. Nel 2013, i materiali riciclati e
utilizzati per il rivestimento dei passaruota (Jeep Wrangler e nuova Chrysler 200) sono aumentati dal 52% al 64%, consentendo con
riferimento al modello Jeep Wrangler, un risparmio unitario di 1,20 euro. Inoltre, per numerosi veicoli, Chrysler Group utilizza attualmente
nei montanti A e B e nei vani passaruota prodotti a base di schiuma derivata dalla soia rinnovabile. Questo prodotto consente quindi di ridurre
la rumorosità all’interno dell’abitacolo e di accrescere il piacere alla guida, contribuendo anche al miglioramento dei consumi.
Materiali utilizzati (1)
Marchi generalisti e Premium in Europa
Peso medio delle materie
Composizione media dei
prime utilizzate veicoli per materia prima (%)
Acciaio
Ghisa
Leghe leggere
Altri metalli
Polimeri
di cui termoplastici
di cui termoindurenti
Elastomeri
Vetro
Fluidi
Altro (2)
Totale
768,1
91,7
95,5
34,3
186,9
163,0
23,9
53,4
37,4
62,9
24,2
1.354,4
56,7
6,8
7,1
2,5
13,8
12,0
1,8
3,9
2,8
4,6
1,8
100%
Peso medio delle materie Percentuale media delle materie
prime riciclate utilizzate
prime riciclate utilizzate (%)
301,8
82,7
77,4
31,7
64,8
64,8
0,0
0,0
1,3
0,0
8,5
568,2
39,3
90,2
81,0
92,3
34,7
39,8
0,0
0,0
3,4
0,0
35,1
41,9
Nel 2013 il peso medio delle materie prime rinnovabili, utilizzate in Europa nei veicoli del Gruppo, è stato pari a 7,5 kg.
Applicazioni del Life Cycle Assessment (LCA)
Per molti anni, gli studi di Life Cycle Assessment (LCA) hanno svolto un ruolo importante a supporto delle scelte progettuali del
Gruppo, consentendo di valutare l’impatto ambientale complessivo di materie prime, componenti e processi produttivi specifici.
Le analisi LCA vengono condotte in conformità alle normative internazionali ISO 14040 e ISO 14044 e tengono conto sia del
consumo di energia e risorse nelle fasi di produzione, uso e riciclo, sia della produzione di rifiuti.
GRI-G4 EN1, EN2
(1)
(2)
Valore medio per la gamma 2013 dei veicoli omologati in Europa in conformità alla Direttiva 2005/64/CE.
In aggiunta alla voce “Altri metalli”.
65
Poiché in tale ambito si stanno diffondendo sempre di più, nel mercato, programmi di misurazione volontaria, le società sono chiamate
a reagire con maggior prontezza ed efficacia per la valutazione dell’impatto ambientale dei propri prodotti. A tal fine, nel 2013 il Centro
Ricerche Fiat ha condotto e portato a termine la prima analisi completa su nuovo veicolo omologato. Si tratta dello studio più
recente condotto presso il Centro, che vanta una lunga esperienza in materia di analisi LCA, ambito in cui ha iniziato a operare nel 1994.
Lo studio condotto su una Fiat 500L ha così permesso di effettuare una valutazione completa per diverse motorizzazioni e
interessanti scenari dal punto di vista degli impatti ambientali legati ai processi logistici, unitamente alle altre fasi del ciclo di
vita del prodotto, come ad esempio scelta dei materiali, produzione, uso del veicolo e fine vita (inclusi riuso dei componenti e riciclaggio/
recupero dei materiali). Tali attività di ricerca continueranno anche nei prossimi anni con l’obiettivo di integrare tra loro le conoscenze di
dettaglio relative ai componenti dei veicoli e agli impatti ambientali specifici di ogni fase e offrire così sul mercato nuovi prodotti caratterizzati
da migliori prestazioni ambientali. Per il 2014 anche Chrysler Group prevede di integrare l’analisi LCA per tutto il processo di sviluppo
prodotto di un veicolo pilota.
Il Centro Ricerche Fiat ha inoltre proseguito le attività di ricerca sui biopolimeri PLA (acido polilattico) e PHB (poliidrossibutirrato)
e su polimeri riciclati caricati con fibre naturali (ad esempio lino, mais e polvere di legno), allo scopo di ridurre l’impronta ecologica
dei componenti e l’utilizzo di risorse non rinnovabili. Ad esempio, nell’ambito del progetto MaTeRiA è stata condotta un’analisi LCA per
confrontare PHB e polimeri riciclati caricati con fibre naturali (mais e legno), con il polipropilene di origine sintetica. In questo caso specifico,
l’analisi ha dimostrato sul piano tecnico l’idoneità e la compatibilità ambientale dei materiali considerati per la realizzazione di un componente
per interno abitacolo.
Monitoraggio delle sostanze pericolose
Ogni anno il Gruppo intraprende iniziative per l’eliminazione e la riduzione dei valori di concentrazione, oltre che dei metalli pesanti,
anche di tutte le sostanze che hanno un elevato rischio per la salute delle persone o per l’ambiente. In Europa, la principale normativa
in materia è costituita dal REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), che disciplina il controllo delle
sostanze ad alto rischio (Substances of Very High Concern - SVHC) nella Candidate List, l’elenco delle sostanze il cui utilizzo è
soggetto ad autorizzazione o a restrizione, e che viene aggiornato ogni sei mesi.
Per avere indicazioni sulla composizione dei prodotti e verificarne l’allineamento al regolamento REACH e alla Global Automotive
Declarable Substance List (GADSL) il Gruppo si avvale del database International Material Data System (IMDS). I dati contenuti
nell’IMDS sono quindi inseriti nel software FELIS (Fiat End-of-Life Integration System), che consente invece di monitorare in tempo
reale la composizione dei prodotti di tutti i veicoli e di verificare la presenza di SVHC. Le analisi condotte nel 2013 su veicoli, pezzi di
ricambio, motori e trasmissioni sono state quindi aggiornate in seguito alla pubblicazione della nuova Candidate List, nel rispetto degli
obblighi di comunicazione previsti dall’articolo 33 del regolamento REACH.
I risultati hanno ancora una volta confermato che, in tutti i veicoli Fiat Group Automobiles, la percentuale di SVHC è inferiore allo 0,1%.
Al fine di accrescere la consapevolezza e la comprensione rispetto alle problematiche relative a tali sostanze, il Gruppo periodicamente
organizza sessioni formative e divulgative all’interno e all’esterno della società. Il Gruppo ha inoltre partecipato a importanti eventi e
conferenze e ha mantenuto stretti legami con le autorità responsabili della gestione e del monitoraggio di tali tematiche.
GRI-G4 DMA, PR1 66
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Innovazione e scenario
di mobilità sostenibile
Fine vita dei veicoli
Il Gruppo è fortemente impegnato nel riciclo e nel recupero dei materiali una volta che i veicoli giungono al termine del loro ciclo di
vita e in questo settore svolge un ruolo chiave da molti anni.
Il Gruppo, fin dalla fase di progettazione, attua misure di prevenzione per garantire che i veicoli a fine vita siano smaltiti senza pericolo per
l’ambiente e incoraggia lo sviluppo del mercato dei materiali riciclati, al fine di completare il processo reimmettendo tali risorse nei processi di
produzione.
All’interno della nostra organizzazione, la divisione ELV & CAR RECYCLING è responsabile dell’ottemperanza a tutte le regolamentazioni vigenti
in materia, in Italia, in Europa e negli altri mercati che non appartengono all’Unione Europea e che hanno a riguardo specifiche norme o nuove
proposte riguardanti il fine vita dei veicoli. Il suo compito è quindi quello di assicurare la completa conformità alle norme che regolamentano i
veicoli a fine vita (End-of-Life Vehicle) e il rispetto degli obblighi previsti per i produttori e/o per gli importatori dei veicoli.
In Italia, le iniziative del Gruppo in questo ambito sono iniziate nel 1992, anno in cui ha preso il via il progetto F.A.RE. (Fiat Auto REcycling), per
poi prendere slancio grazie alla Direttiva europea 2000/53/CE e all’Accordo di Programma Quadro per la gestione dei veicoli fuori uso, siglato
nel 2008 fra i Ministri italiani per l’Ambiente e lo Sviluppo Economico e i più importanti attori della filiera italiana.
L’impegno del Gruppo ha quindi giocato un ruolo fondamentale, perché ha permesso all’Italia di rispettare gli obiettivi fissati dall’Unione
Europea. Secondo l’Eurostat, la Direzione Generale della Commissione Europea responsabile della pubblicazione e della comunicazione dei
dati di riciclo e recupero ELV per ciascuno Stato membro, nel 2011 l’Italia ha raggiunto un tasso di riuso e riciclo e di riuso e recupero
pari rispettivamente all’84,8% e all’85,3%.(1)
Il Gruppo riconosce che per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2015 dalla direttiva (85% riciclo e 95% recupero) è fondamentale intensificare
l’impegno e accrescere il numero di attività e programmi dedicati.
Attualmente il monitoraggio dei temi relativi al fine vita dei veicoli interessa non solo il mercato italiano e quello europeo, in cui è in vigore la
Direttiva europea 2000/53, bensì anche 32 ulteriori paesi appartenenti ad altre aree geografiche (13 nell’area EMEA, tre nell’area NAFTA, cinque
nell’area LATAM e 11 nell’area APAC). In totale, tali tematiche sono monitorate in ben 60 paesi, per un volume di vendite realizzato dal
Gruppo a livello globale pari a circa il 95%.
Allo scopo di monitorare le evoluzioni legislative che in materia di ELV intervengono nei mercati extracomunitari e in particolare nelle economie
emergenti, è stato appositamente costituito un team internazionale, trasversale alle quattro aree operative regionali del Gruppo, che opera
sotto la supervisione della regione EMEA.
Nel 2013, il Gruppo ha concentrato le sue attività nelle seguenti aree:
rafforzamento della propria rete di demolitori nei principali mercati europei. Complessivamente, il 15% della rete ELV di Fiat e Chrysler in
Europa è costituita da contratti individuali con singoli demolitori; Il 35% dei contratti riguarda invece società qualificate, che si occupano
della gestione completa degli ELV; mentre per il restante 50%, Fiat Chrysler aderisce ai cosiddetti Sistemi Collettivi creati per adempiere
alle obbligazioni previste dalle leggi nazionali in materia di gestione dei veicoli a fine vita. Ai suoi clienti il Gruppo garantisce al 100% il ritiro
a costo zero dei veicoli Fiat e Chrysler che hanno raggiunto il termine del loro ciclo di vita nei 28 Paesi Europei in cui è richiesto.
n
GRI-G4 DMA, EN4, EN17, EN28, PR3
(1)
I dati sono pubblicati sul sito EUROSTAT con un ritardo di due anni. I dati del 2012 saranno disponibili nel 2014.
67
miglioramento delle informazioni, a clienti, concessionari e demolitori, sulle normative, le attività per la promozione del riciclaggio
e i nuovi progetti di ricerca per l’impiego dei materiali provenienti dalle attività di demolizione dei veicoli. Durante il 2013, il Gruppo
ha inoltre continuato a migliorare il sito www.carecycling.fiat.com. Tutte le sezioni sono disponibili in inglese e in italiano, mentre l’aggiunta
di un’area internazionale fornisce aggiornamenti sulle modifiche legislative che riguardano il riciclaggio dei veicoli al termine del loro ciclo
di vita nelle quattro aree operative regionali del Gruppo. Il Gruppo Fiat collabora inoltre attivamente all’aggiornamento dell’International
Dismantling Information System (IDIS), il sistema informativo completo e avanzato per il pretrattamento e lo smaltimento dei veicoli
da demolire. Sviluppato dall’industria automobilistica, questo sistema ha lo scopo di ottimizzare le procedure di demolizione per 1.854
modelli e versioni di 71 marchi automobilistici ed è disponibile in 39 Paesi e in 30 differenti lingue. L’accesso al sistema e il suo utilizzo
sono gratuiti per qualsiasi azienda che gestisce veicoli a fine vita. Sono stati inoltre sviluppati nuovi servizi per la gestione dei veicoli a fine
vita. Ad esempio in Germania è stato messo a disposizione dei clienti un motore di ricerca online che consente di individuare il centro di
demolizione più vicino.
n attività di ricerca per il recupero energetico a partire dal fluff, i residui finali di frantumazione del veicolo non più riciclabili, e
per il riciclaggio dei materiali provenienti da componenti dei veicoli a fine vita. Grazie al progetto Target Fluff gestito dal Centro
Ricerche Fiat (CRF) per conto della divisione End-of-Life Vehicle del Gruppo, è stato possibile accrescere le conoscenze tecnologiche
su riciclaggio e recupero energetico, ed effettuare importanti investimenti per ottimizzare la separazione dei metalli dal fluff e preparare
questo materiale per la successiva valorizzazione energetica. Questo progetto nel 2013 ha anche permesso di costruire e completare un
secondo impianto pilota per il trattamento del fluff. Il Gruppo Fiat è inoltre impegnato nella promozione del riciclo dei materiali provenienti
dai veicoli a fine vita, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e la ricerca di nuovi e potenziali mercati di sbocco. Nel 2013 il sistema
per la raccolta degli pneumatici fuori uso dei veicoli a fine vita (PFU) ha avviato al riciclo il 100% degli pneumatici raccolti da tutti i
demolitori che operano in Italia, per un volume pari a più di 20.000 tonnellate. Inoltre, Fiat Group Automobiles in collaborazione con il
Centro Ricerche Fiat (CRF) partecipa al progetto TyRec4Life, finanziato nell’ambito del programma europeo LIFE+ e mirato a sviluppare
tecnologie innovative in grado di estendere l’utilizzo del polverino degli pneumatici fuori uso nelle pavimentazioni stradali. Nel 2013, il
Centro Ricerche Fiat ha condotto un’analisi LCA (Life Cycle Assessment) per confrontare il riciclaggio del polverino proveniente dagli
pneumatici fuori uso con il recupero energetico ottenuto dai cementifici, in cui gli pneumatici fuori uso sono utilizzati in sostituzione dei
combustibili solidi fossili. L’analisi ha evidenziato che il Global Warming Potential (GWP) prodotto dal riciclaggio di 1.000 kg di pneumatici
fuori uso ha un valore negativo (-6 kg of CO2eq), se confrontato con i 70 kg di CO2eq prodotti dal recupero energetico derivante dall’utilizzo
degli stessi pneumatici nei cementifici. Ciò significa che il credito ambientale maturato per l’utilizzo di materiali riciclati al posto di materie
prime tradizionali è superiore al corrispondente debito prodotto dalle operazioni di frantumazione, separazione e pulizia dei materiali che
costituiscono i PFU.
Infine, il Gruppo misura il livello di emissione di CO2 e il corrispondente consumo energetico derivante dal trattamento dei veicoli a fine
vita. Nel 2013, le emissioni di CO2 sono risultate pari a circa 209 kg di CO2eq per veicolo, mentre il consumo energetico è stato di 1.600
MJ (PED - Primary Energy Demand, per veicolo).(2)
n
GRI-G4 DMA, EN4, EN17 (1)
Per calcolare il GWP del fine vita di un veicolo tipo del Gruppo, l’analisi LCA è condotta in conformità alle norme ISO 14040-14044 ed è effettuata con il software Gabi 6 e il metodo
CML 2001 (aggiornato ad aprile 2013). I risultati tengono conto dei debiti ambientali dovuti alle seguenti attività di gestione dell’ELV: disinquinamento (oli, liquidi), demolizione a
fini di riutilizzo dei componenti e riciclo dei materiali, frantumazione e smaltimento in discarica dei residui di frantumazione dei veicoli. I crediti ambientali dovuti a riutilizzo, riciclo e
recupero dei materiali smistati esulano dal perimetro dell’analisi LCA.
68
3
Responsabilità e
innovazione nei
prodotti
Promuovere nuovi modelli di sostenibilità
Promuovere nuovi modelli di sostenibilità
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
2013 Result
Offrire nuovi servizi di mobilità
con soluzioni più accessibili
e migliorare al tempo stesso
l’esperienza della mobilità
urbana
2020: ricerca costante, sviluppo avanzato
ed elaborazione di nuovi concetti di mobilità
sostenibile realizzabili per il Gruppo ed
economicamente accessibili per i clienti
Costante attività di ricerca di nuovi servizi di mobilità sostenibile e anticipazione
delle future esigenze e comportamenti dei clienti:
partecipazione a Enjoy, il nuovo servizio di car sharing lanciato a Milano (Italia)
da ENI (la principale azienda energetica italiana), in partnership con Fiat e
Trenitalia
il Gruppo è global official partner di Expo Milano 2015 per la fornitura di
vetture a basso impatto ambientale e servizi di mobilità sostenibile
progetti finalizzati alla ricerca, sviluppo e sperimentazione di tecnologie
innovative per nuovi modelli di mobilità (es.: sistemi cooperativi, sistemi di
comunicazione veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura, comfort di guida ed
esigenze particolari)
coinvolgimento negli Stati Uniti in ricerche sulle future tendenze sociali e
tecnologiche, focalizzate su: città, stile di vita, lavoro, salute ed energia
In scenari di mobilità continuamente diversi, le soluzioni con cui Fiat Group risponde alle esigenze della mobilità comprendono gestione del
traffico, coinvolgimento dei clienti e mobilità alternativa. Ne sono un esempio i numerosi dispositivi di navigazione e vivavoce in dotazione
ai veicoli del Gruppo. Per fornire ai clienti soluzioni alla portata di tutti ed economicamente sostenibili, attualmente in Italia sono in corso di
svolgimento progetti dedicati alla ricerca, allo sviluppo e alla sperimentazione di tecnologie innovative per nuovi modelli di mobilità, oltre a partnership
nei servizi di car-sharing. Negli Stati Uniti, il Gruppo si è impegnato intensamente nella ricerca sulle future tendenze sociali e tecnologiche che
inevitabilmente riguarderanno quasi tutti gli aspetti del nostro business: dalla progettazione alla produzione, al marketing, fino alle risorse umane.
La ricerca è strutturata intorno a cinque aspetti trainanti: città, stile di vita, lavoro, salute ed energia. Gli esiti di questa ricerca consentiranno al Gruppo
di avventurarsi in scenari continuamente diversi con maggior efficacia e di anticipare i cambiamenti in atto nelle esigenze e nelle abitudini dei clienti.
Coinvolgere il cliente
Il comportamento di guida degli automobilisti e lo stato di manutenzione del veicolo hanno un notevole impatto sull’ambiente. Con tale
consapevolezza l’impegno del Gruppo Fiat non si esaurisce con la vendita dei veicoli, ma va oltre, attraverso la promozione di una guida
consapevole e rispettosa dell’ambiente.
Il Gruppo Fiat ha sviluppato il sistema eco:Drive, un software che fornisce suggerimenti personalizzati per aiutare gli automobilisti a migliorare il
proprio stile di guida, riducendo i consumi e le emissioni dei veicoli. Eco:Drive è attualmente disponibile in Europa, Brasile, Stati Uniti e Canada
su quasi tutti i modelli Fiat e Fiat Professional. Il software dispone di funzioni specifiche per la misurazione del risparmio energetico associato
all’utilizzo del sistema Start&Stop e dell’alimentazione a metano. In Europa, l’analisi dei dati provenienti dagli utenti più virtuosi hanno evidenziato che
attraverso l’utilizzo del sistema eco:Drive è possibile ridurre i consumi anche del 16%. A fine 2013, eco:Drive è stato utilizzato da più di 94.000
clienti, compresi più di 11.500 nuovi soltanto nel 2013, con riduzione delle emissioni di CO2 superiore a 5.800 tonnellate all’anno.
GRI-G4 DMA, 27
(1)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
69
Soluzioni di mobilità alternativa
Tra gli aspetti critici considerati nell’ambito delle attività di coinvolgimento degli stakeholder 2013 del gruppo Fiat rientra il tema di nuove
modalità di utilizzo dei veicoli. Al giorno d’oggi i veicoli sono infatti più flessibili e personalizzati di quanto non siano mai stati in passato e sono
progettati sia per le tratte urbane che per la guida fuori città.
Con lo sguardo rivolto al futuro della mobilità e alle possibili risposte in un ambiente in cui il mercato è in costante trasformazione, il Gruppo
ha lanciato diverse iniziative che testimoniano il suo impegno nel far fronte a queste nuove sfide.
Enjoy è il nuovo servizio avanzato di car-sharing in Italia, lanciato da ENI a Milano in collaborazione con Fiat e Trenitalia. L’obiettivo è quello di
ridurre il traffico e migliorare la qualità della vita per coloro che vivono e lavorano in città. Per questo progetto, Fiat ha dotato il servizio Enjoy
di una flotta che annovera circa 650 tra Fiat 500 e 500L. Innovativa è la modalità di fruizione del servizio (free floating) che prevede iscrizione
e gestione online o tramite app per smartphone, la possibilità di visualizzare e scegliere vetture libere lungo la strada e rilasciarle al termine
dell’utilizzo in qualsiasi parcheggio consentito all’interno dell’area coperta dal servizio.
Naturalmente, il mondo dei giovani gioca un ruolo importante in qualsiasi discorso che riguardi il futuro della mobilità.
Il progetto Fiat Likes U è stato lanciato nel 2012 da Fiat in collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente e si rivolge a studenti
di otto università italiane: Torino, Roma, Milano, Salerno, Parma, Cosenza, Pisa e Catania.
Per la prima volta in Europa, un costruttore automobilistico si trova impegnato a promuovere una maggiore consapevolezza sui temi
dell’ambiente e sull’utilizzo ecocompatibile dei veicoli attraverso un triplice approccio: mobilità, istruzione e occupazione. Il progetto
comprende il servizio di car-sharing messo a disposizione degli studenti a titolo completamente gratuito, borse di studio, programmi di
formazione sponsorizzati e lectio magistralis.
L’iniziativa ha riscosso un notevole successo. Più di 6.000 studenti hanno utilizzato degli otto veicoli (Panda e 500L) totalizzando oltre 28.000
tragitti e una percorrenza complessiva pari a 320.000 chilometri. Inoltre, il sito web dedicato Likesu.fiat.it ha registrato più di 180.000 accessi.
Nel 2013, Fiat ha deciso di estendere il progetto ad altre università in tutta l’Europa attraverso la rete Erasmus di scambi di studio con
l’estero. La prima estensione dell’iniziativa è stata realizzata presso il Royal College of Art di Londra (Regno Unito). Il rapporto di dialogo con
gli studenti inglesi è stato avviato con “Two of a Kind” di Fiat, importante programma di istruzione che consente loro di conoscere meglio
il Centro Stile Fiat. Grazie a lectio magistralis tenute dai principali esperti del Centro, gli studenti hanno l’occasione di partecipare ad un
concorso che premia i migliori progetti dedicati ai modelli di Fiat Panda e Fiat 500. Inoltre, Fiat offrirà agli studenti del Royal College of Art il
servizio di car-sharing composto da veicoli Panda e 500 a titolo completamente gratuito. Ai 10 vincitori sarà offerta nel corso del 2014 e del
2015 la possibilità di partecipare a tirocini a Torino presso il Centro Stile, per scoprire più da vicino la cultura italiana e i valori del Gruppo Fiat.
Il Gruppo Fiat è anche partner ufficiale di Expo Milano 2015, la fiera mondiale non orientata al commercio, ma piuttosto alla comprensione
delle sfide che l’umanità sarà chiamata ad affrontare. Il tema di EXPO 2015, Nutrire il pianeta, Energia per la vita, è strettamente allineato con
l’impegno del Gruppo di rispettare l’ambiente. Infatti, il Gruppo Fiat Group fornirà una flotta di veicoli appositamente progettata con criteri di
mobilità sostenibile per muoversi all’interno di Expo e in qualità di vetture di cortesia a disposizione delle numerose delegazioni di visitatori
provenienti da tutti gli angoli del globo.
GRI-G4 DMA, 27 70
4
Responsabilità
verso i clienti
Qualità del veicolo
Responsabilità verso i clienti
Il rapporto con il cliente rappresenta per il Gruppo un obiettivo fondamentale, che l’azienda pone
al centro di ogni attività: a partire dalla ricerca di mercato, dallo sviluppo del prodotto e dal processo
tecnologico, fino al momento dell’acquisto e dell’esperienza post vendita. Il Gruppo Fiat considera il
costante impegno teso a soddisfare o superare le attese dei clienti, sia attuali, sia potenziali, come una
condizione essenziale per la prosperità dell’azienda nel lungo termine. In questa prospettiva, durante le
attività di coinvolgimento degli stakeholder del Gruppo, che nel 2013 si sono tenuti a Torino (Italia), Belo
Horizonte (Brasile) e Detroit (Stati Uniti), incentrati sui temi di sostenibilità, la soddisfazione dei clienti e la
qualità del veicolo sono stati confermati come due fattori di importanza strategica. Instaurando rapporti
duraturi con i clienti soddisfatti, il Gruppo costruisce una base di clienti fidelizzati, che promuovono il
marchio sul mercato e contribuiscono al successo globale dell’azienda.
Qualità del veicolo
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
(2)
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Continuare a rispondere alle
esigenze dei clienti in tutto il
mondo con i nostri prodotti
2020: posizionamento del nostro portafoglio veicoli
nel primo quartile(2), confermato dai relativi dati
di benchmark di ogni regione, con l’obiettivo di
incrementare il sostegno e la fedeltà verso i nostri
prodotti.
Implementate metodologia per la qualità e metriche standardizzate a
livello globale
Migliorata dal 10% al 20% la percentuale di guasto nei primi 90 giorni
di proprietà del veicolo in tutto il mondo, a seconda del modello
Migliorato del 32% il Net Promoter Score (NPS) sui veicoli con tre anni
di vita, nelle Regioni in cui le misurazioni sono disponibili
GRI-G4 DMA
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Il portafoglio veicoli si posizionerà nel primo 25% dei dati di benchmark.
(1)
Obiettivo parzialmente raggiunto |
71
L’obiettivo è di raggiungere entro il 2020, in ogni Regione, un posizionamento allineato al primo quartile di ogni segmento di riferimento
per i prodotti in portafoglio, misurato attraverso un costante processo di benchmarking. L’impegno è sostenuto, tra l’altro, da obiettivi
volti a migliorare sia la soddisfazione dei clienti all’interno di ciascuna regione sia l’affidabilità del veicolo espressa secondo il tasso di
riparazione. Nel 2013 è migliorata la percentuale di guasto nei primi 90 giorni di proprietà del veicolo, passando a livello globale dal
10% al 20% a seconda del modello, mentre il Net Promoter Score (NPS) sui veicoli con tre anni di vita, indice della soddisfazione del
cliente, è migliorato del 32% nelle regioni in cui le misurazioni sono disponibili.
L’impegno del Gruppo in ottica cliente è orientato a offrire veicoli di alta qualità in tutti i mercati e in tutti i segmenti. Per assicurare
tale impegno è stata definita un’organizzazione della Qualità che opera a livello mondiale e il Responsabile della Qualità del Gruppo,
che è membro del Group Executive Council (GEC), riferisce direttamente all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. (CEO). Il GEC è
responsabile delle prestazioni operative delle diverse aree aziendali e ha il compito di fissare gli obiettivi prestazionali, di prendere
decisioni chiave e di effettuare gli investimenti strategici per il Gruppo, nonché di condividere le “best practices”. Ciascuna delle
quattro Regioni — EMEA, NAFTA, LATAM e APAC — opera con strutture dedicate alla qualità, tra loro strettamente collegate che
riporta al responsabile mondiale della Qualità, nonché al rispettivo capo della Regione operativa e al CEO.
Strategia globale per la qualità
L’attivazione di team “cross-area” regionali ha permesso di realizzare un sistema globale della Qualità, finalizzato a garantire un
linguaggio comune, misure standard e una definizione degli obiettivi volti a conseguire risultati eccellenti che si collochino nel quartile
più elevato (1), nonché processi worldwide standardizzati. Il sistema globale della Qualità ha rappresentato un fattore chiave per
l’elaborazione di un sistema finalizzato a definire le esigenze del cliente, lo sviluppo di componenti e di test per i veicoli e per la messa
a punto di procedure e misurazioni qualitative negli impianti di produzione. Grazie all’introduzione di un sistema che declina la qualità
per 6 tipologie distinte (Six Types of Quality), sono state sviluppate metodologie di gestione della qualità comuni a livello globale,
con l’obiettivo di anticipare le aspettative del cliente, eliminando ogni impatto negativo i disagi e i costi per il cliente e migliorando
l’immagine del Gruppo. Le tipologie monitorate per conseguire tale miglioramento sono:
n affidabilità, intesa come la riduzione al minimo delle difettosità del veicolo, misurata in termini di frequenza di guasto in garanzia. La
creazione di 14 team dedicati alla soddisfazione del cliente, strutture che lavorano per modello e per sistemi, hanno rappresentato
un fattore chiave per il miglioramento del prodotto: nell’arco degli ultimi cinque anni è stato ridotto in modo significativo il numero
di reclami in garanzia
n qualità percepita, intesa come il gradiente di percezione del veicolo in tutte le sue componenti. Misura e valuta caratteristiche del
veicolo, quali estetica, ergonomia, qualità dei materiali, precisione esecutiva, ecc.
n prestazione intesa come caratteristica prestazionale del veicolo
GRI-G4 DMA, 27, PR1 Il portafoglio veicoli si posizionerà nel primo 25% dei dati di benchmark.
(1)
72
4
n
n
n
Responsabilità
verso i clienti
Qualità del veicolo
dislike intesa come la caratteristica per la quale un cliente trova un aspetto del veicolo poco confortevole
qualità del servizio intesa come la misura del livello di soddisfazione del cliente prima e dopo l’acquisto
regolamentazione intesa come la rispondenza del veicolo ai più severi standard in materia di sicurezza e tutela ambientale, e
si riferisce ai richiami per questioni inerenti alla sicurezza o alla conformità ambientale. Tali richiami possono avere un impatto
sull’immagine del produttore, oltre ad arrecare il disagio al cliente poiché si deve recare in concessionaria per assistenza aggiuntiva.
Ogni anno Fiat Group conduce estese ricerche di mercato per
comprendere meglio le esigenze e le aspettative dei clienti. Il livello
complessivo di soddisfazione del cliente è definito Customer
I veicoli devono essere alla portata
Promoter Score (CPS) oppure Net Promoter Score (NPS) a seconda
della regione considerata. CPS e NPS sono indicatori interni, usati
di tutti, ma anche divertenti da guidare
per misurare la propensione del cliente a raccomandare il proprio
e belli da vedere
veicolo ad amici o familiari. La soddisfazione dei clienti viene
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Detroit (Stati Uniti)
rilevata mensilmente in vari momenti durante i primi tre anni di
possesso, mediante una combinazione di operazioni, basate su
tempistiche definite e innescate da eventi.
“
”
Sicurezza e conformità ai regolamenti
La responsabilità del produttore non si esaurisce con la vendita finale al cliente, ma continua per l’intero ciclo di vita del veicolo.
In tale ottica, il Gruppo continua a monitorare tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del veicolo nella fase post-vendita.
Ove insorgessero problemi tecnici legati alla sicurezza e alla conformità ai regolamenti, vengono prontamente avviate specifiche
campagne di richiamo volte alla risoluzione del problema identificato.
Nel 2013, sono state realizzate 71 campagne sulla sicurezza e la conformità ai regolamenti, che hanno coinvolto 7.157.370 clienti in
tutto il mondo (EMEA, NAFTA, LATAM e APAC).
Nella regione EMEA, le campagne di richiamo sono gestite informando i clienti in merito alle attività relative ai veicoli mediante
comunicazioni scritte. Il processo è progettato in tutte le sue fasi per ridurre al minimo i disagi per il cliente e il tempo di fermo veicolo.
Inoltre, il cliente ha la possibilità di ottenere ulteriori informazioni relativamente ai lavori da eseguire, all’ubicazione dei centri di
assistenza e ad altri servizi di assistenza eventualmente disponibili, contattando in qualsiasi momento il Customer Contact Center di
Fiat Group Automobiles attraverso uno dei canali di contatto disponibili: i numeri verdi del marchio, i link “Contact us” sui siti web e i
social network ecc.
Nella regione NAFTA è stato istituito il programma Safety Recall Follow Up, che permette a quei clienti che non abbiano già
beneficiato di un richiamo di sicurezza sul proprio veicolo entro sei mesi dalla prima notifica di beneficiare di una quantità di metodi di
comunicazione. Dall’introduzione del programma, il numero dei clienti che ha completato un richiamo nell’arco di un periodo di 6-18
mesi successivi alla notifica è quasi raddoppiato. Chrysler Group ha inoltre avviato un programma di notifica al cliente a 60 giorni,
inteso a descrivere al cliente le campagne di sicurezza che saranno eseguite sul veicolo.
GRI-G4 DMA, PR1, PR2
Sicurezza del veicolo
Responsabilità
verso i clienti
4
Sicurezza del veicolo
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Continuare a migliorare
la sicurezza preventiva,
attiva e passiva dei veicoli,
nonché la sicurezza stradale
tramite l’utilizzo di tecnologie
telematiche e servizi di
infomobilità
2020: prosecuzione dell’impegno per la sicurezza
degli occupanti dei veicoli tramite soluzioni
avanzate che integrino tutti gli aspetti di sicurezza
e consentano di:
adattarsi alle continue modifiche normative e dei
rating di terze parti, in tutte le aree geografiche
mantenere elevati livelli di resistenza agli urti
riducendo nel contempo il peso del veicolo
offrire architetture modulari, sistemi di ritenuta
efficienti e innovativi e fornire sistemi di sicurezza
attiva tecnicamente avanzati per i veicoli per il
mercato generalista, incluse applicazioni globali
confermare il ruolo di leader di settore nella
progettazione HMI(2) incentrata sull’utente, per
tutte le interfacce cliente dei sistemi di sicurezza
5 stelle Euro NCAP ottenute da Jeep Cherokee con punteggio totale pari
a 83/100 (92% per la protezione degli adulti, 79% per la protezione dei
bambini, 67% per la protezione dei pedoni e 74% per i sistemi di assistenza
per la sicurezza)
5 stelle Euro NCAP ottenute da Maserati Ghibli con punteggio totale pari
a 86/100 (95% per la protezione degli adulti, 79% per la protezione dei
bambini, 74% per la protezione dei pedoni e 81% per i sistemi di assistenza
per la sicurezza)
5 stelle US NHTSA NCAP ottenute da Jeep Grand Cherokee (SUV 4WD)
4 stelle US NHTSA NCAP ottenute da Jeep Grand Cherokee (SUV 2WD)
4 stelle US NHTSA NCAP ottenute da Jeep Compass
5 stelle NCAP Australasia (ANCAP) ottenute da Fiat Panda
Maserati Ghibli e Fiat 500L nominate Top Safety Pick 2013 dall’IIHS
2014 Dodge Dart, Dodge Avenger e Chrysler 200 berlina nominate Top
Safety Pick 2014 dall’IIHS
Il Gruppo è costantemente impegnato nel garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Questo impegno trova il suo fondamento nel
rispetto della vita umana e impronta tutte le nostre attività.
La visione del Gruppo in fatto di mobilità sostenibile è quella che porta allo sviluppo di veicoli che soddisfino le esigenze dei consumatori di
tutto il mondo in termini sia di sicurezza sia di mobilità, attraverso l’offerta di una gamma prodotto che si contraddistingua per innovazione,
design e passione, in grado di garantire il livello di sicurezza alla guida che il consumatore di oggi richiede.
Una meticolosa attività di ricerca ha quindi consentito di progettare veicoli dotati di sistemi di sicurezza attenti alle esigenze del cliente,
all’immagine del marchio e alla competitività nel mercato.
Il Gruppo applica allo sviluppo di sistemi di sicurezza a bordo un approccio integrato - che ha dimostrato di ridurre in modo significativo
la probabilità di infortunio in caso di incidente – focalizzandosi sulle seguenti aree:
n prevenzione degli incidenti: dispositivi che supportano il guidatore nel riconoscimento di situazioni potenzialmente pericolose
n supporto alla guida: dispositivi che forniscono assistenza attiva nel controllo del veicolo e nelle manovre necessarie a evitare la collisione
n
mitigazione dei danni: dispositivi finalizzati a minimizzare danni e infortuni in caso di collisione.
GRI-G4 DMA, PR1 Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità su www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Human Machine Interface.
(1)
(2)
73
74
4
Responsabilità
verso i clienti
Sicurezza del veicolo
“
La sicurezza è un punto
fermo quando pensiamo a un
veicolo per tutta la famiglia
”
Attività di coinvolgimento degli stakeholder,
Detroit (Stati Uniti)
Oltre a innovazioni implementate sui veicoli, altri aspetti che riguardano
la sicurezza dei clienti a livello globale comprendono le infrastrutture e
il comportamento alla guida: il Gruppo si occupa di tali aspetti in vari
modi, per esempio estendendo l’uso delle tecnologie di comunicazione
wireless al fine di consentire la comunicazione tra veicoli (V2V) (V2V Vehicle-to-Vehicle) e tra veicoli e infrastrutture (V2I) (V2I - Vehicle-toInfrastructure), organizzando programmi di educazione sulla sicurezza
e promuovendo la corretta manutenzione dei veicoli.
Strategia globale per la sicurezza
La direzione della strategia, in materia di sicurezza, si colloca al livello più alto della gestione della nostra organizzazione. All’attuazione di
questa strategia contribuiscono varie funzioni trasversali a Ingegneria e Ricerca e Sviluppo, che includono, per le varie regioni operative,
rappresentanti delle aree Sicurezza Attiva e Passiva, Normative e Qualità.
Il polo di riferimento per la ricerca a lungo termine in ambito di sicurezza è poi rappresentato dal Centro Ricerche Fiat (CRF), che dispone
di un vasto insieme di competenze tecniche che coprono tutte le discipline ingegneristiche del settore auto, a cui si affiancano laboratori
all’avanguardia per la sperimentazione.
Inoltre, l’Automotive Research and Development Centre (ARDC) di Chrysler Group a Windsor, in Canada, ospita il Lighting Research
Facility, uno dei complessi più importanti al mondo per questo genere di ricerca.
Il Gruppo analizza attraverso i crash test e i dati sulla sicurezza stradale in condizioni reali come i veicoli possono incidere sulla
salute e la sicurezza dei clienti. Un gruppo di ingegneri specializzati del Centro sicurezza di Orbassano (Italia), di Auburn Hills e del
Chelsea Proving Grounds (Stati Uniti) sviluppa e valuta infatti l’efficacia dei sistemi di sicurezza, con particolare attenzione a diversi aspetti,
quali i livelli di sicurezza nelle collisioni frontali e laterali per veicoli di diversi segmenti, la protezione degli utenti della strada più vulnerabili,
l’integrazione dei sistemi di sicurezza attiva e passiva.
A supporto di tale approccio, continue migliorie vengono realizzate dal Gruppo nelle strutture utilizzate per i test. Di recente, particolare
attenzione è stata rivolta per perfezionare i principali strumenti utilizzati per le prove d’urto fisiche, come le barriere a dimensioni reali e i
simulatori di impatto, con il risultato di un’accresciuta possibilità di replicabilità e precisione delle analisi. I più recenti e innovativi manichini
antropomorfi sono stati poi aggiunti al parco veicoli per i test, in supporto degli sviluppi in fatto di sicurezza per i bambini negli urti frontali e
laterali, nonché di sicurezza per gli adulti negli urti laterali.
Inoltre, il funzionamento dei dispositivi di sicurezza dei veicoli in caso d’incidente, viene analizzato in condizioni reali, e i risultati contribuiscono
allo sviluppo dei futuri sistemi di sicurezza attiva e passiva.
Degni di nota sono la ricostruzione e l’analisi di trenta incidenti reali, realizzati nel 2013 dal Product Safety & Innovation team presso il
Centro Tecnico di Pomigliano (Italia).
GRI-G4 DMA, PR1
75
Sicurezza attiva e passiva
Evitare gli incidenti è la migliore forma di prevenzione. Per questo, il Gruppo definisce ambiziosi obiettivi per lo sviluppo di sistemi di
sicurezza avanzati che supportino il guidatore nell’adottare azioni preventive e nel reagire prima che avvenga l’urto. Tecnologie
all’avanguardia nel campo dell’innovazione auto, forniscono supporto alla guida monitorando l’area attorno al veicolo e il comportamento
del guidatore.
I Sistemi di allerta automatici rilevano, ad esempio, situazioni potenzialmente pericolose prima che diventino fuori controllo, mentre i
sistemi di controllo della trazione e del telaio, nonché efficienti dispositivi di ausilio alla frenata, garantiscono invece assistenza per
il controllo del veicolo. L’Autonomous Emergency Braking (AEB), offerto al pubblico con il nome di City Brake Control, è un sistema
innovativo in grado di intervenire per evitare le collisioni a basse velocità con veicoli fermi o in marcia nella stessa direzione. Il City Brake
Control funziona per velocità fino a 30 km/h (19 mph), pertanto si attiva in caso di urti posteriori che generalmente avvengono durante la
guida cittadina.
Un’altra importante tecnologia che offre assistenza alla guida, in dotazione sulla nuova Jeep Cherokee, è l’Adaptive Cruise Control Stop
and Go, che aiuta a mantenere la corretta distanza dal veicolo successivo e, in determinate condizioni, può portare il veicolo all’arresto
completo senza l’intervento del guidatore.
In aggiunta, Jeep Cherokee è il primo veicolo del Gruppo Chrysler ad essere disponibile con sistema di parcheggio automatico in spazi
paralleli o perpendicolari, che si avvale di sensori ad ultrasuoni per facilitare il guidatore nelle manovre di parcheggio.
Per quanto riguarda la sicurezza passiva, l’architettura dei veicoli del Gruppo è dotata di una struttura anteriore progettata per
assorbire gli urti e, nei modelli più recenti, di una terza linea di carico di fondamentale importanza per aumentare lo spazio deformabile
e ridurre la forza di inerzia. Negli urti frontali, queste caratteristiche contribuiscono a proteggere in particolar modo i passeggeri anteriori.
In aggiunta, airbag multistadio per il guidatore e per il passeggero anteriore, airbag laterali a tendina su tutta la lunghezza, airbag
laterali a protezione della zona toracica, nonché limitatori di forza della cintura di sicurezza riducono ulteriormente il rischio di
infortunio e proteggono passeggeri vulnerabili, come anziani e bambini.
Tra le altre soluzioni volte a proteggere gli utenti della strada, il Gruppo offre un’innovativa struttura del cofano, progettata per ridurre
il rischio di lesioni alla testa per i pedoni in caso di urto e il sistema di protezione attiva per i pedoni (Active Pedestrian Protection
System) nei segmenti superiori, che fa sollevare il cofano in caso di collisione, aumentandone lo spazio deformabile e riducendo al minimo
le conseguenze per i pedoni.
GRI-G4 DMA, PR1 76
4
Responsabilità
verso i clienti
Sicurezza del veicolo
Roadmap dei sistemi di sicurezza
Marchi generalisti e Premium
Già disponibile
Sviluppi a breve termine
Innovazione
SISTEMA DI SICUREZZA ATTIVA PER LA
NAVIGAZIONE
TELECAMERA PER VISIONE A 360°
DISPOSITIVI DI ASSISTENZA PER LA NAVIGAZIONE
FUNZIONI DI CONNETTIVITÀ
FUNZIONI DI MIGLIORAMENTO DELLA GUIDA
FUNZIONI DI SUPPORTO AL GUIDATORE
SUPPORTO ALLA GUIDA PER VEICOLI
INTERCONNESSI
DISPOSITIVO DI ASSISTENZA IN RETROMARCIA
SISTEMA ANTI DISTRAZIONE
ATTENTION ASSIST
GUIDA AUTOMATICA
SISTEMA HMI DI RIDUZIONE DEL CARICO
COGNITIVO
SUPPORTO PER UNA GUIDA SICURA ED ECOLOGICA
LANE CENTERING
ECO ADAPTIVE CRUISE CONTROL
CONTROLLO INTELLIGENTE DELLA VELOCITÀ
TRAFFIC JAM ASSIST
FUNZIONE PARENTAL AWARENESS
FUNZIONE VEHICLE RELATIONSHIP MANAGEMENT
AUTONOMOUS EMERGENCY BRAKING INTER-URBAN
SISTEMA DI PARCHEGGIO AUTOMATICO AVANZATO
CONTROLLO ANGOLO CIECO ATTIVO
RILEVAMENTO PEDONE CON FRENATA
RICOSTRUZIONE SCENARI PER LA PREVENZIONE
DI INCIDENTI
SISTEMA PRE-COLLISIONE AVANZATO
NARROW OVERLAP CRASHWORTHINESS
AIRBAG PARABREZZA PER SISTEMA DI PROTEZIONE
ATTIVA DEI PEDONI
SERVIZI AGGIUNTIVI PER LA CHIAMATA DI EMERGENZA
FUNZIONE E911 MIGLIORATA
AIRBAG ADATTIVI
Assistenza alla guida
CONTROLLO PRESSIONE PNEUMATICI
CONTROLLO ATTIVO DEI FARI
FARI AUTOMATICI CON ABBAGLIANTI ASSISTITI
CRUISE CONTROL ADATTIVO
TELECAMERA PER MANOVRA IN RETROMARCIA CON
GRIGLIE D’INGOMBRO
SISTEMA DI IMPOSTAZIONE DELLA VELOCITÀ
MASSIMA
CONNETTIVITA’ VIVAVOCE BLUETOOTH
CONTROLLO VOCALE
PARCHEGGIO SEMI-AUTOMATICO
PARCHEGGIO SEMI-AUTOMATICO IN SPAZI
PARALLELI O PERPENDICOLARI
COMANDI CAMBIO AL VOLANTE
SENSORE DI RIBALTAMENTO
SISTEMA DI ASSISTENZA ALLA MARCIA IN DISCESA
SISTEMA DI ASSISTENZA NELLE PARTENZE IN SALITA
SISTEMA ANTI SBANDAMENTO RIMORCHIO
CRUISE CONTROL ADATTIVO STOP & GO
LANE DEPARTURE WARNING
FORWARD COLLISION WARNING
BLIND-SPOT MONITORING
PROIETORI FULL LED
CHIAMATA 911
DETTATURA SMS
SERVIZI IN REMOTO
Prevenzione degli incidenti
CONTROLLO ELETTRONICO DELLA STABILITÀ (ESC)
REAR CROSS PATH DETECTION
AUTONOMOUS EMERGENCY BRAKING URBAN
FRENO A MANO A COMANDO ELETTRICO
Q2 (DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE)
SISTEMA DI RIDUZIONE ELETTRONICA ROLLIO
VETTURA
FORWARD COLLISION WARNING CON FRENATA
AUTOMATICA
SISTEMA AVANZATO PER LA FRENATA DI EMERGENZA
SISTEMA DI ASSISTENZA AL PARCHEGGIO ANTERIORE
E POSTERIORE
SISTEMA DI ALLERTA DEI FRENI
SISTEMA RAIN BRAKE SUPPORT
SISTEMA DI ASSISTENZA AL PARCHEGGIO POSTERIORE
CON FRENATA AUTOMATICA
Mitigazione dei danni
AIRBAG GINOCCHIA
SISTEMA DI PROTEZIONE ATTIVA PER PEDONI
AUTONOMOUS EMERGENCY BRAKING URBAN
SISTEMA ANTI ESPULSIONE IN CASO DI RIBALTAMENTO
FIRE PREVENTION SYSTEM (FPS)
AIRBAG LATERALI SEDILI POSTERIORI
CINTURE DI SICUREZZA AUTO-ADATTIVE CON
LIMITAZIONE DEL CARICO
SISTEMA DI SICUREZZA PER VEICOLI ELETTRICI
AIRBAG A VENTILAZIONE FLESSIBILE
SERVICE AND QUALITY DATA FEED (SQDF)
GRI-G4 DMA
77
Rating di sicurezza
5 stelle
L’approccio del Gruppo alla progettazione e allo sviluppo di veicoli che supportino il guidatore,
minimizzino il rischio di collisione e mitighino il danno in caso di urto, continua a ricevere
assegnate a
riconoscimenti nel settore. Nel 2013, la Maserati Ghibli è stata insignita di due prestigiosi rating
e
internazionali di sicurezza. In Europa la Ghibli ha infatti ottenuto le 5 stelle Euro NCAP(1) ed è
stata menzionata, sempre dall’Euro NCAP, come “best in class” nella sua categoria. Negli Stati
Uniti, la Ghibli è poi risultata, per il 2013, prima in tutte le categorie di sicurezza del Top Safety Pick dell’Insurance Institute for Highway
Safety (IIHS).
Anche la Jeep Cherokee ha ottenuto le 5 stelle del rating di sicurezza Euro NCAP ed è stata riconosciuta sempre dall’Euro NCAP
come “best in class” nella sua categoria. E, a riprova dell’attenzione del Gruppo alla progettazione dei veicoli in tutti i mercati, anche la Fiat
Panda ha ricevuto le 5 stelle nel rating ANCAP, in Australia.
Negli Stati Uniti, l’IIHS poi ha riconosciuto Dodge Dart, Dodge Avenger e Chrysler 200 berlina come “Top Safety Pick” per il 2014. In
aggiunta, la Jeep Grand Cherokee 4WD ha ricevuto dal National Highway Traffic Safety Association (NHTSA) le 5 stelle NCAP, mentre la Jeep
Grand Cherokee 2WD e la Jeep Compass hanno ricevuto le 4 stelle.
Infine il City Brake Control, disponibile su Fiat Panda e Fiat 500L, ha ricevuto il premio 2013 Euro NCAP Advanced. Il riconoscimento viene
attribuito a quei costruttori che hanno sviluppato nuove tecnologie per la sicurezza, capaci di offrire un vantaggio scientificamente
dimostrato per i consumatori e per la società. Questo importante riconoscimento conferma l’impegno del Gruppo nella progettazione e
realizzazione di veicoli che raggiungono elevati livelli di prestazione sia in condizioni d’uso reali, sia nei crash test per la sicurezza.
Maserati Ghibli
Jeep Cherokee
2014 Top Safety Pick
Rating Euro NCAP(2)
Rating
Dodge Dart
Dodge Avenger
Chrysler 200 sedan
Maserati Ghibli (4) (2013)
Jeep Cherokee (4) (2013)
Fiat 500L(4) (2012)
Fiat Freemont(4) (2011)
Lancia Thema (4) (2011)
Alfa Romeo Giulietta (4) (2010)
Alfa Romeo MiTo (2008)
Lancia Delta (2008)
Fiat 500 (2007)
Fiat Bravo (2007)
Fiat Grande Punto (2005)
Fiat Panda (4) (2011)
Lancia Voyager(4) (2011)
5 stelle
5 stelle
5 stelle
5 stelle
5 stelle
5 stelle
5 stelle (5)
5 stelle (5)
5 stelle (5)
5 stelle (5)
5 stelle (5)
4 stelle
4 stelle
Adulti
Punteggio
Bambini
Punteggio
Protezione
del pedone
Punteggio
95%
92%
94%
83%
83%
97%
98%
93%
94%
89%
91%
82%
79%
79%
79%
78%
82%
77%
85%
59%
67%
57%
73%
71%
63%
67%
74%
67%
65%
50%
59%
63%
50%
42%
39%
44%
53%
49%
47%
Sistemi di
sicurezza e
assistenza
alla guida
Punteggio(3)
81%
74%
71%
71%
71%
86%
43%
71%
GRI-G4 DMA, PR1 European New Car Assessment Programme.
Rating riferito alle vetture lanciate sul mercato dal 2005 in poi. Per informazioni dettagliate sul sistema Euro NCAP si veda www.euroncap.com
Categoria di valutazione introdotta a partire dal 2009 con il nuovo sistema di rating Euro NCAP.
(4)
I punteggi fanno riferimento al sistema di rating Euro NCAP introdotto nel 2009.
(5)
Rating riferito al punteggio ottenuto per la sicurezza degli adulti (sistema di rating Euro NCAP in uso prima del 2009); il punteggio in percentuale è indicizzato ai valori del sistema di
rating Euro NCAP in uso prima del 2009.
(1)
(2)
(3)
78
4
Responsabilità
verso i clienti
Sicurezza del veicolo
Nuove frontiere per la sicurezza
Nei prossimi anni, il Gruppo proseguirà le proprie attività di ricerca nell’ambito della prevenzione degli incidenti, mediante veicoli che individuano
i pericoli e supportano il guidatore nelle manovre.
Nel 2013, il Centro Ricerche Fiat ha preso parte ad un programma di sperimentazione - il primo svoltosi in Europa su scala reale - per applicazioni
basate su sistemi cooperativi e sistemi di comunicazione tra i veicoli e tra i veicoli e le infrastrutture stradali (sistemi V2X). Tra le funzionalità
valutate possiamo menzionare: segnalazioni di lavori in corso; avvicinamento di ambulanza o motociclo; blocco improvviso della viabilità; rallentamenti
causati da veicoli lenti; e segnaletica stradale statica e dinamica. Questi test su larga scala, attualmente in corso di svolgimento in vari Stati membri
dell’Unione europea, stanno producendo risultati che gettano le basi per la prima realizzazione di tali funzioni nei veicoli.
Inoltre, il Gruppo, tramite il Centro Ricerche Fiat (CRF) e Magneti Marelli, prosegue il suo attivo coinvolgimento nel progetto HeERO,
con l’obiettivo di predisporre l’implementazione di un sistema di emergenza eCall interoperabile e armonizzato. Co-finanziato dalla
Commissione europea, il sistema eCall che sarà obbligatorio su tutti i nuovi veicoli europei entro la fine del 2015, contribuirà a salvare fino a
2.500 vite umane ogni anno e a ridurre i tempi di risposta dei servizi di emergenza del 50%, a seguito di un incidente.
Il progetto pilota italiano è unico nel suo genere, perché ha sviluppato e testato il servizio di eCall su una catena vera e non simulata.
Per esempio, il centro di controllo delle chiamate eCall è gestito dalla centrale operativa del 112 di Varese. Si tratta del primo esempio in Italia
di un PSAP (Public Safety Access Point) di primo livello, che soddisfi pienamente gli standard richiesti dal servizio pubblico Numero Unico
Europeo di emergenza 112.
Oltre a essere impegnato nello sviluppo di metodi, tecnologie e sistemi avanzati per l’interazione guidatore-veicolo che prevengano gli
incidenti stradali e riducano le emissioni inquinanti, il Gruppo partecipa al progetto DRIVE IN2 – DRIVEr Monitoring: un progetto per lo sviluppo
di tecnologie, metodi e sistemi a bordo veicolo innovativi, per una guida sicura ed ecocompatibile. Il progetto è condotto in collaborazione con
atenei ed altri istituti di ricerca e ha il suo punto di forza nell’approccio multidisciplinare: attualmente è focalizzato sullo sviluppo di dispositivi
per l’acquisizione di dati relativi ai segni vitali del guidatore.
I progetti HeERO e DRIVE IN2 sono stati riconosciuti quali esempi di “best practices” italiane nel campo dei sistemi di trasporto intelligenti.(1)
Uso sicuro di prodotti e servizi
Il Gruppo fornisce informazioni pertinenti alla sicurezza dei veicoli attraverso vari canali, quali i libretti di uso e manutenzione e i siti
dei Brand. Queste informazioni includono un’ampia gamma di argomenti, quali le caratteristiche del veicolo, il piano di manutenzione
e il comportamento alla guida. Nell’intento di enfatizzare l’importanza di queste tematiche, il libretto di uso e manutenzione viene
periodicamente ampliato mediante l’aggiunta di nuove sezioni. I controlli sulla sicurezza continuano poi a costituire parte integrante
dei programmi Summer and Winter Check-Up, con offerte speciali sull’acquisto di pezzi di ricambio per la sicurezza del veicolo e sei
mesi di assistenza su strada gratuita in Europa. Una corretta diagnosi e manutenzione aumentano l’efficienza del veicolo, con la
conseguenza di consumi più bassi, e favoriscono l’integrità dei sistemi di sicurezza.
Dal momento che la tecnologia non rappresenta l’unico modo per salvare vite umane, il Gruppo ha messo a punto anche una serie di
corsi sulla guida sicura, con l’obiettivo di migliorare il comportamento del guidatore e il controllo sul veicolo.
GRI-G4 DMA, PR3
(1)
I progetti HeERO e Drive IN2 sono stati citati come esempi di best practice nazionali nel Piano di Azione per l’Italia sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS), adottato con Decreto del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 12 febbraio 2014, e recante l’identificazione delle priorità in materia, l’individuazione delle tempistiche e degli strumenti di attuazione,
nonché dei benefici attesi per il Paese.
Esperienza del cliente
Responsabilità
verso i clienti
4
Esperienza del cliente
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivi
Risultati 2013
Rafforzare le relazioni con
i clienti in tutto il mondo e
accrescere il loro livello di
soddisfazione
2020: raggiungimento del più alto livello di
customer service da parte del Gruppo (2) in tutte
le regioni
Condivisi KPI globali fra le regioni, verificate e diffuse le best practice
locali e ottenuti i seguenti risultati:
attivate specifiche task force inter-funzione nei paesi della regione
EMEA per la gestione di casi critici (datati >100 giorni), con arretrato
ridotto dell’86% e trend medio del 25%
potenziati sia il processo di escalation sia le risorse nei paesi della
regione NAFTA per migliorare la gestione e la chiusura di casi
complessi, integrato feedback dei clienti nella formazione degli
operatori dei call center per migliorare le prestazioni generali nella
gestione delle chiamate
attivato team di gestione pratiche nella regione LATAM per accelerare i
tempi di risoluzione dei problemi con la collaborazione di concessionari
e uffici regionali
migliorato il tempo di risposta alle chiamate in India con il 93% di
risposte entro cinque secondi e il 91% dei reclami chiusi entro cinque
giorni
2020: coinvolgimento dei clienti attuali e potenziali
attraverso canali di comunicazione innovativi
Canali di comunicazione innovativi utilizzati nelle diverse regioni:
estensione del Social Customer Care a ulteriori marchi (Lancia e Jeep,
oltre a Fiat e Alfa Romeo) ed espansione dell’attività di coinvolgimento
tramite forum dedicati online, in aggiunta all’attuale canale Twitter nella
regione EMEA
linea di comunicazione diretta dai saloni di Fiat Studio al Customer
Assistance Center, funzionalità di chat con il cliente su piattaforma web
(Owner Site) e funzionalità di selfservice per il cliente sui siti dei marchi
migliorati nella regione NAFTA
team dedicato alle interazioni con i clienti e alla gestione di discussioni
avviate dai clienti sui social media dei marchi ufficiali nella regione LATAM
utilizzata pagina Facebook di Fiat India per favorire l’espansione della
nuova rete di vendita e servizi Fiat tramite una verifica quotidiana della
pagina, con risposte agli utenti gestite dal top management di Fiat India
Il Gruppo Fiat si rapporta ai clienti in molti modi diversi, che implicano responsabilità condivise da varie funzioni aziendali. Il Gruppo
si impegna a rispondere a un’ampia gamma di richieste dei clienti, compresi quelli con esigenze speciali. Indipendentemente dalla
modalità di interazione, il rapporto con il cliente è gestito con onestà, integrità e trasparenza di tipo professionale, secondo quanto
specificato dal codice di condotta e da numerose altre norme e linee guida correlate. Il Gruppo ha l’obbligo di informare i clienti circa
l’uso corretto di prodotti e servizi, compresi i fattori di rischio potenziale. A questo scopo, le informazioni sono disponibili su manuali
(come ad esempio i libretti d’uso e manutenzione), etichette informative e pubblicità, oltre che tramite la rete dei concessionari e di
assistenza e i Customer Contact Center.
GRI-G4 DMA, PR3, PR5 Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Il livello del Gruppo è riferito al livello di servizio nelle quattro regioni di Fiat e Chrysler: EMEA, NAFTA, LATAM e APAC.
(1)
(2)
79
80
4
Responsabilità
verso i clienti
Esperienza del cliente
Il Gruppo monitora, quindi, le aspettative e la soddisfazione dei clienti, lungo tutta la catena del valore, in diversi modi, ad esempio,
attraverso le ricerche di mercato condotte nella fase di pre-acquisto, o il programma Customer Feedback nella fase post-vendita. Il
programma misura la soddisfazione dei clienti in merito alla fase di pre-acquisto, all’acquisto e all’eventuale assistenza o riparazione
del veicolo e la probabilità con la quale raccomanderebbero una concessionaria o un marchio ad amici o familiari.
Con lo scopo di avere una solida gestione globale delle
attività, nelle quattro regioni NAFTA, EMEA, APAC e
LATAM sono state create apposite strutture di Customer
Care con l’obiettivo di:
n offrire una strategia di comunicazione multicanale
n accrescere la soddisfazione dei clienti
n aumentare e migliorare la fidelizzazione dei clienti.
In particolare, i Customer Contact Center (CCC)
rappresentano, insieme alle concessionarie, il principale
canale di comunicazione tra i clienti e l’azienda.
L’assistenza ai clienti è, infatti, garantita da un servizio
di Customer Care che si avvale in tutto il mondo di 26
Contact Center, nei quali circa 1000 operatori gestiscono
oltre 9 milioni di contatti l’anno.
Il responsabile di Mopar service ricambi e Customer Care
ha la responsabilità globale del marchio Mopar e dei Contact Center; è inoltre membro del Group Executive Council (GEC) e riferisce
direttamente all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. (CEO). Questa circostanza rappresenta la prova più concreta dell’impegno
del Gruppo nella gestione del cliente. Il GEC si occupa, infatti di supervisionare le prestazioni operative di tutte le Società affiliate del
Gruppo, di definire gli obiettivi, di adottare le decisioni e gli investimenti strategici e di condividere le “best practice”.
Nel 2012 è stato avviato uno studio per l’adozione di una piattaforma comune, con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento delle
attività su scala globale, fare leva sulle “best practice”, impostare la creazione di un processo standardizzato nelle diverse aree
operative regionali. Il primo passo è consistito nella definizione di una piattaforma comune di Customer Relationship Management
(CRM) per tutte le regioni, utilizzata per la gestione dei servizi di customer care di tutto il mondo, che sostituirà gradualmente i sistemi
attualmente in uso a livello locale. La prima regione ad adottare il sistema è stata APAC, che in India ha completato le fasi di lancio
e nel primo semestre del 2013, l’adozione delle nuove procedure. Nel 2014 l’attività sarà estesa ai marchi Fiat e Chrysler di Cina e
Corea, mentre nel resto dell’area APAC l’introduzione del sistema è prevista per il 2015.
Per quanto concerne la regione LATAM, l’avvio della fase di lancio del progetto è prevista per il 2014. È stato inoltre avviato un progetto
per la creazione di un comitato di direzione cross-regionale, con l’obiettivo di garantire l’allineamento delle strategie e la convergenza
dei processi a livello globale. Si prevede che nelle regioni NAFTA ed EMEA il progetto CRM verrà completato entro il 2020.
22
26
Customer
Contact Centers
lingue
24
24
Assistenza stradale
ore su
in 32 paesi di tutto il mondo
GRI-G4 DMA, PR5
81
I Customer Contact Center offrono in generale un’ampia gamma di servizi, dalle informazioni alla gestione dei reclami e in alcune sedi
anche il servizio di assistenza stradale.
Attività dei Customer Contact Center – 2013
Contatti gestiti (milioni)
Partecipazione dei clienti a indagini sulla
soddisfazione
Indice di soddisfazione (scala da 1 a 10):
richieste di informazioni
Indice di soddisfazione (scala da 1 a 10):
reclami
% delle chiamate in 20 secondi
Informazione: casi evasi in una sola telefonata
Reclami: tempo di risposta medio del call center
e percentuale di richieste evase entro 5 giorni
lavorativi
EMEA
2,7
NAFTA
5,1
LATAM
1,2
APAC
0,2
9%
5%
19%
5%(1)
8,2
8,3
8,6
8,6 (1)
7,0
80%
90%
Richieste evase
mediamente entro
7 giorni; 60%
entro 5 giorni
6,6
83%
96%
Richieste evase
mediamente entro
4 giorni;
84% entro 5 giorni
7,0
6,4(1)
90%
93%
92%
92%
Richieste evase Tempo di risposta medio
del call center N/D;
mediamente entro
73% delle richieste
6 giorni;
evase entro
66% entro
5 giorni lavorativi
5 giorni solari
Il principale Customer Contact Center (CCC) della regione EMEA ha sede in Italia, ad Arese, e supporta non solo i Marchi generalisti
e Premium, e i clienti Maserati, ma opera anche per FGA Capital e Fiat Services in 20 Paesi.
Nella regione NAFTA, invece, i Customer Contact Center sono dislocati negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, gestiscono i contatti
inbound per i clienti di tutti i Marchi generalisti e Premium tramite team distinti e specifici per ciascun marchio e dedicano particolare
attenzione alle fasi di lancio dei nuovi modelli.
I Customer Contact Center, sia dell’area EMEA sia NAFTA, gestiscono l’intero processo, dal primo contatto con il cliente fino all’inoltro
della risposta, garantendo una risoluzione nel più breve tempo possibile.
In LATAM il Gruppo ha istituito sei Call Center.
In APAC il Gruppo Fiat sta dando particolare impulso alle attività di Customer Relationship Management (CRM), o gestione delle
relazioni con i clienti, per rispondere alla crescita del mercato nell’area e per accelerare il passaggio alla comune piattaforma di
Customer Care. Nell’aprile del 2013, l’India è diventato il primo Paese del Gruppo ad aver lanciato la piattaforma CRM Siebel Global
e ad aver attuato procedure di assistenza clienti ottimizzate. Al momento gestisce oltre 50.000 richieste all’anno. I risultati hanno
evidenziato una diminuzione dei livelli di reclamo e un incremento del Net Promoter Score, che misura la soddisfazione dei clienti.
Allo scopo di migliorare il livello qualitativo del servizio offerto, nel 2013 è stata erogata formazione agli addetti di tutte le regioni.
Escludendo la formazione specifica per i nuovi assunti, sono state erogate agli addetti dell’area EMEA circa 41 ore di formazione a
persona, 33,5 ore nell’area NAFTA, 27 ore nell’area LATAM e 14 ore nell’area APAC. In India, gli addetti impiegati nei 14 CCC hanno
ricevuto 100 ore di formazione ciascuno, finalizzate a completare la transizione alla piattaforma comune di Customer Care.
GRI-G4 DMA, LA9, PR5 (1)C
ifre basate sui soli dati relativi alla Corea del Sud
82
4
Responsabilità
verso i clienti
Esperienza del cliente
Il Customer Contact Center all’avanguardia di Fiat: uno sguardo dietro le quinte alle persone e alle
tecnologie del call center del Gruppo ad Arese (Italia)
Fiat mette a disposizione dei clienti il servizio completo di Customer Care dal 2006. Nel febbraio 2013, Fiat ha aperto le porte del suoi Customer
Contact Center in Europa a una delegazione di giornalisti, per mostrare loro in quale modo gli operatori gestiscano le richieste dei clienti, a
partire dal contatto iniziale fino alla risoluzione del problema.
Il centro occupa 5.000 metri quadri presso lo stabilimento di Alfa Romeo ad Arese e tutti i lavoratori coinvolti sono dipendenti Fiat, di cui il
90% in possesso di contratto di assunzione a tempo indeterminato. Gli operatori addetti a ciascun mercato sono madrelingua, garantendo
che il servizio sia il più accogliente possibile per i clienti che lo contattano. La formazione che ricevono prepara gli operatori a gestire qualsiasi
richiesta riguardante i marchi del Gruppo, dalle informazioni su prodotti e servizi, fino all’assistenza diretta, compresa quella su strada, e
gestendo i reclami. Per fornire un adeguato livello nel servizio di customer service, agli operatori viene impartita una formazione costante e
approfondita, con corsi di aggiornamento che comprendono lezioni sulla gestione dello stress e sull’ottimizzazione dei rapporti con i clienti.
I giornalisti hanno avuto l’opportunità di ascoltare numerose telefonate dal vivo, da parte di clienti che chiedevano assistenza tecnica o altre
forme di supporto. Gli operatori hanno dimostrato grande efficienza nei tempi di risposta, oltre a grande professionalità e competenza. In un
momento storico in cui la crisi economica sembrerebbe imporre le strategie di business diverse, Fiat ha scelto di continuare a investire in un
servizio di Customer Care al tempo stesso efficiente e innovativo, per consolidare ulteriormente la propria posizione sul mercato nel lungo
periodo, oltre a incentivare la lealtà dei clienti attraverso un servizio di assistenza di alta qualità e gestito da personale Fiat sollecito e qualificato.
Feedback dei clienti
Il feedback e le opinioni dei clienti vengono monitorati con regolarità, con particolare attenzione al livello di soddisfazione nei confronti del veicolo,
all’esperienza presso la concessionaria e all’esperienza di proprietà del veicolo. Nell’ottica di valutare tali eventi, sono stati avviati programmi
regionali che hanno altresì l’obiettivo di rilevare con quale probabilità i clienti raccomanderanno una concessionaria o il marchio ad amici o parenti.
Negli Stati Uniti viene utilizzato il Customer Promoter Score (CPS), un sistema di sintesi sulla soddisfazione complessiva, che viene rilevato
mensilmente in vari momenti durante i primi tre anni di possesso, mediante una combinazione di operazioni, basate su tempistiche definite e
innescate da eventi. Le risposte, espresse in una scala compresa tra zero e dieci, permettono di suddividere i clienti in tre categorie: promotori,
clienti passivi e detrattori. Nella regione EMEA, Fiat Group Automobiles (FGA) si avvale invece del Net Promoter Score (NPS), simile al CPS, per
valutare la soddisfazione del cliente nel corso dell’intera esperienza di vendita, assistenza e possesso del veicolo.
Negli Stati Uniti, per valutare la soddisfazione del cliente circa l’assistenza, i clienti vengono contattati entro il primo anno di possesso, subito dopo
il primo intervento di assistenza in garanzia o la prima volta che effettuano un intervento a pagamento. Si procede poi con un’intervista a coloro i
quali hanno effettuato un intervento di assistenza in concessionaria in un momento successivo al ciclo di possesso. Le principali domande relative
all’esperienza di assistenza del cliente in concessionaria sono:
n Quanto si considera soddisfatto della più recente esperienza in concessionaria?
n È stato possibile soddisfare tutte le esigenze per le quali si era recato in concessionaria durante la prima visita?
GRI-G4 DMA, PR5
83
Nel 2013 sono stati raccolti oltre 700.000 feedback dai clienti del servizio di assistenza. Il proprietario del veicolo può rispondere all’intervista
sia telefonicamente sia via email.
Nella regione EMEA, Fiat Group Automobiles ha avviato il programma Customer Feedback Sales and Service, con l’obiettivo di migliorare la gestione
dei clienti e aiutare le concessionarie a incrementare la soddisfazione degli stessi. Nel 2013 il programma è stato esteso a 19 mercati europei.
In particolare, il programma Customer Feedback si propone di:
n fornire un feedback alle concessionarie e ai centri di assistenza che consenta loro di migliorare l’organizzazione e i processi che
hanno ripercussioni sull’esperienza del cliente
n integrare i risultati del Net Promoter Score (NPS) per fornire informazioni aggiuntive sul cliente e aumentarne la soddisfazione.
Nel 2013 FGA ha esteso i processi di gestione del cliente presso i centri di riparazione, raccogliendo la soddisfazione dei possessori
indipendentemente dal fatto che il veicolo sia o meno coperto da garanzia. In questo modo, il programma ha fornito informazioni utili a gestire
qualsiasi questione presso le strutture deputate alla riparazione.
FGA ha sviluppato un nuovo strumento di segnalazione, il Customer Feedback Web Report, a disposizione dei mercati in modo che possano
facilmente utilizzarne i risultati. Lo strumento permette inoltre agli utenti di acquisire una miglior comprensione delle opinioni dei clienti.
Infine, poiché i desideri e le esigenze dei clienti mutano di continuo, nel 2014 sarà disponibile un nuovo sistema digitale per tenersi in contatto
con i clienti, che permetterà loro di completare il questionario, con la modalità preferita: telefonicamente, via email o smartphone.
Favorire la comunicazione con i clienti
La creazione di canali di comunicazione personalizzati on-demand costituisce uno degli aspetti fondamentali per comprendere il
punto di vista del cliente.
Nel 2013, con l’obiettivo di stabilire una connessione tra la rete delle concessionarie e i clienti, il Gruppo ha lanciato in Italia una
piattaforma innovativa che offre informazioni e servizi preziosi per mettere Mopar in contatto con i clienti. Il Mopar Owner Center
è una piattaforma digitale dedicata ai clienti del Gruppo Fiat che possiedono una vettura dei marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Fiat
Professional, Abarth e Jeep. Nel corso del 2014 sarà estesa ai mercati EMEA.
La piattaforma fornisce ai clienti informazioni su:
n ricambi originali Mopar
n modalità di accesso ai canali di Customer Care
n piani di garanzia e manutenzione
n servizi di assistenza stradale
n modalità di accesso ai negozi virtuali
n informazioni di dettaglio sulle officine e i centri di assistenza autorizzati.
Il sito permette inoltre ai clienti di trovare informazioni specifiche secondo la tipologia di veicolo, strumenti dedicati e promozioni esclusive.
Con l’obiettivo di aumentare le opportunità di contatto, nel 2013, Fiat Group Automobiles (FGA) ha continuato a estendere il programma
Mobile Customer Care, che promuove l’interazione cliente-azienda attraverso i nuovi canali di tecnologia mobile, quali iPhone e iPad.
Il canale ha fatto registrare oltre 280.000 download per sette marchi ed è stato ampliato con l’aggiunta di un’applicazione iPad dedicata,
“Lancia Everywhere Tablet”, mentre il programma Mobile Customer Care attualmente raggiunge 17 mercati EMEA.
GRI-G4 DMA, PR5 84
4
Responsabilità
verso i clienti
Esperienza del cliente
Nel 2013 Fiat Group ha ulteriormente consolidato il suo orientamento rivolto ai social media. Il processo di “ascolto del cliente” è
stato esteso per coprire tutti e quattro i marchi sul mercato italiano e due marchi in Germania e in Francia, mentre il programma di
coinvolgimento attivo prevede la partecipazione del Customer Contact Center di Arese, che gestisce i messaggi ricevuti via Twitter
tramite gli account @FiatCareIT, @AlfaRomeoCareIT, @IamJeep e @LanciaEverywhere. Nel secondo semestre del 2013, è stata
ulteriormente estesa l’attività di social media per i clienti dei marchi Fiat e Alfa, fino a includere il coinvolgimento diretto dei forum.
Analogamente, anche Chrysler Group ha lanciato nel 2011 il programma
Customer Care Social Media, con espansioni nel 2012 e nel 2013. Nel
2014, Mopar coniugherà l’impegno negli ambiti del Customer Care e
del Marketing mediante i social media, con l’obiettivo di far leva sulle
opportunità aggiuntive di coinvolgimento dei clienti. Si proseguirà a
Incremento dei
di
espandere a ulteriori siti e forum le iniziative di Customer Care esistenti,
allo scopo di fornire supporto ai clienti di tutti i marchi del Gruppo.
Nella regione LATAM, i dipartimenti CRM (o della gestione delle
i clienti
relazioni con i clienti) e Customer Care monitorano regolarmente i
principali canali di social media dell’azienda, con particolare attenzione
ai commenti riguardanti Fiat Group o i suoi prodotti. I commenti sono valutati e, ove ritenuto opportuno, viene aperto un fascicolo.
A seconda della questione, si provvede a mettersi in contatto con il cliente per raggiungere una soluzione.
Come stabilito dal Gruppo nelle Linee Guida per la Privacy, disponibili sul sito corporate dell’azienda, nonché dalle legislazioni dei
Paesi nei quali l’azienda opera, massima attenzione è riservata al trattamento e alla protezione dei dati personali dei clienti e di coloro che
contattano l’azienda. Le procedure di gestione relative alla comunicazione con il cliente avvengono infatti nel pieno rispetto della privacy.
canali
comunicazione per coinvolgere
Prodotti e servizi orientati al cliente
Un servizio incentrato sul cliente risponde alle aspettative dei proprietari e fornisce valore aggiunto al loro possesso di prodotti del Gruppo.
Con l’intento di soddisfare sempre più le esigenze del cliente, nel corso del 2013 Chrysler Group ha ampliato il numero di concessionarie
che offrono un servizio di assistenza rapido del 16% rispetto al 2012, permettendo di ridurre in modo significativo i tempi necessari per la
manutenzione di routine, come cambio dell’olio, degli pneumatici e controlli dettagliati.
Sempre nel 2013, inoltre, le concessionarie che negli Stati Uniti offrono assistenza operativa anche il sabato sono aumentate del 2%, e
corrispondono a circa l’80,6% del totale.
Al fine di garantire un servizio in linea con le aspettative dei clienti, Chrysler Group ha poi ampliato l’offerta di pezzi di ricambio rigenerati di
elevata qualità. I pezzi di ricambio mettono a disposizione sia delle concessionarie sia dei clienti una scelta che riduce sia i costi di gestione
del veicolo sia il quantitativo di materiali recuperabili, destinati alle discariche. La scelta delle opzioni rigenerate consta di oltre 4.000 pezzi
di ricambio esclusivi, 200 dei quali sono stati aggiunti nel 2013, e include pinze dei freni rigenerati, starter e alternatori, unità di controllo
elettronico, parti dello sterzo e sospensioni, compressori di aria condizionata, nonché categorie di prodotto relative a motore e trasmissione.
GRI-G4 DMA, PR5, PR8
85
Nell’ultimo trimestre del 2012, Chrysler Group ha lanciato per le concessionarie statunitensi il sistema gestionale wiADVISOR, progettato
per agevolare il servizio di assistenza in concessionaria per il cliente durante la fase di write-up. Alla data di dicembre 2013, il 52% della
rete delle concessionarie del Gruppo negli Stati Uniti e il 35% di quella italiana era iscritta a wiADVISOR e Fiat Group sta estendendo il
programma all’intera regione EMEA.
In aggiunta, Mopar sta proseguendo la sua campagna Green Check Up, che è stata promossa in vari Paesi europei su tutti i marchi del
Gruppo. La campagna consiste in un progetto di educazione e informazione sulla corretta manutenzione del veicolo, che prevede una
serie di controlli gratuiti del veicolo inclusa l’ispezione di aree quali la condizione degli pneumatici, delle candele, e dei filtri dell’aria,
dello scarico, della sonda lambda, del filtro dell’abitacolo ecc., finalizzati alla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2.
Rispondere alle esigenze speciali
Libertà di movimento per tutti: è il principio ispiratore dei programmi Autonomy e Automobility del Gruppo.
Fin dal 1995, il programma Autonomy di Fiat Group Automobiles risponde alle esigenze dei suoi clienti realizzando soluzioni
tecniche per chi ha ridotte capacità motorie, in modo da permettergli di utilizzare qualunque vettura o veicolo commerciale (Fiat,
Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e Fiat Professional).
Il programma ha inoltre sponsorizzato eventi sportivi e attività di trend-setting. Per le persone con disabilità, guidare rappresenta
uno dei passi più importanti verso l’indipendenza.
Per tale ragione, Fiat Group progetta e fornisce soluzioni tecniche volte a soddisfare un’ampia gamma di esigenze di trasporto,
sia individuali sia collettive. La prova concreta dell’efficacia e del successo del programma Autonomy sono le 1.000 persone che
nel 2013 hanno beneficiato dei servizi offerti dai 19 Centri di Mobilità ubicati in Italia e il numero complessivo di vetture Autonomy
vendute nel corso dell’anno in Europa e in Brasile, pari a 18.770. Queste cifre hanno fatto segnare un aumento rispetto al 2012
del 10% circa. I Centri di Mobilità sono gestiti in collaborazione con le associazioni locali e i centri di riabilitazione motoria, le
autorità sanitarie locali e con la Motorizzazione civile. I centri offrono una vasta gamma di servizi, dalla consulenza e supporto per
affrontare l’iter burocratico, legale e tecnico, alla prevalutazione d’idoneità al conseguimento della patente per diversamente abili,
alle informazioni sui veicoli con allestimenti speciali per prove dinamiche.
L’impegno del Gruppo si riflette nelle numerose iniziative sportive di prestigio, alla quali prende parte con il programma Autonomy,
con l’obiettivo di sconfiggere stereotipi e pregiudizi e aumentare la mobilità e la libertà per tutti. Il Gruppo è fermamente convinto
che non esistano “diverse” competizioni, ma solo “diverse” abilità e che tutti gli atleti siano accomunati dal medesimo desiderio:
vincere e superare qualsiasi ostacolo.
Un’altra iniziativa del Gruppo pensata per migliorare la mobilità e potenziare l’accessibilità del veicolo è il programma Chrysler
Group Automobility. Automobility è un programma di finanziamenti lanciato nel 1987 per aiutare i clienti con disabilità permanenti
a salire, scendere e/o guidare un nuovo veicolo. A partire dal 2000, Chrysler Group ha concesso finanziamenti a circa 89.000
clienti che hanno scelto di beneficiare del programma.
GRI-G4 PR5 86
4
Responsabilità
verso i clienti
Trasparenza nella comunicazione
Trasparenza nella comunicazione
Il Gruppo Fiat è consapevole del fatto che la comunicazione pubblicitaria deve avere anche un ruolo sociale. Questa è la ragione
per cui ha scelto di adottare e incoraggiare valori positivi e atteggiamenti responsabili in ogni forma di comunicazione. Nel 2011 Fiat
Group Automobiles (FGA) ha pubblicato la guida di etica in comunicazione, con l’obiettivo di promuovere una politica di marketing e
comunicazione pubblicitaria responsabile in tutti i mercati in cui è presente. Sulla base della legislazione e dei codici di autodisciplina
pubblicitaria in vigore nei singoli Paesi, la guida stabilisce i princìpi fondamentali che devono essere applicati in fatto di comunicazione
da parte di chiunque lavori o collabori con FGA, come ad esempio le agenzie di pubblicità. I valori chiave che ne hanno guidato la
stesura riflettono i princìpi di FGA di rispetto, onestà e responsabilità. La guida è stata redatta utilizzando un linguaggio chiaro e
immediato, in modo che sia facilmente comprensibile e di semplice applicazione per tutti.
Inoltre, per il tipo di attività che svolge, Il Gruppo Fiat è soggetto a numerose normative, nazionali e internazionali, che disciplinano
l’informativa sui suoi prodotti. In Europa, il Gruppo fornisce ai consumatori informazioni specifiche sul risparmio di combustibile e sulle
emissioni di CO2 attraverso vari canali, quali ad esempio: locandine nei punti vendita, annunci pubblicitari e siti internet, in conformità
con le disposizioni contenute nella Direttiva 1999/94/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 13 dicembre 1999,
relativa alla disponibilità di informazioni sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 da fornire ai consumatori per quanto
riguarda la commercializzazione di autovetture nuove.
Negli Stati Uniti, è l’Environmental Protection Agency (EPA) che garantisce la conformità ai requisiti prescritti relativamente alle
etichette da apporre sui nuovi veicoli. L’EPA, insieme al National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), ha introdotto un
nuovo concetto di etichettatura, a partire dai modelli 2013, che comprende, oltre ai consumi del carburante, i consumi energetici,
i costi del carburante e l’impatto ambientale, inclusi i livelli di emissioni nocive e di gas serra. I clienti in possesso di smartphone
possono scansionare il codice QR sull’etichetta per avere accesso a ulteriori informazioni sul veicolo.
Altre informazioni, compresi messaggi di avviso, prescritti dalle normative o inseriti volontariamente, sono comunicati dal Gruppo con
la massima trasparenza, mediante manuali (ad esempio i libretti d’uso e manutenzione), etichette informative, pubblicità, oltre che
tramite la rete dei concessionari e di assistenza e i Customer Contact Center. Gli utenti sono quindi puntualmente informati su argomenti
quali l’uso corretto dei dispositivi di sicurezza attiva e passiva (cinture di sicurezza, airbag, sedili per bambini), l’impatto ambientale
del veicolo, i comportamenti corretti da tenere alla guida che possono incidere sul risparmio di carburante e sulle emissioni, il corretto
smaltimento dei materiali di manutenzione (come ad esempio fluidi o filtri). Inoltre il Gruppo promuove l’impiego di tecnologie a basso
impatto ambientale e incoraggia una guida sicura e rispettosa dell’ambiente attraverso corsi di guida, campagne di sensibilizzazione
e strumenti informatici come eco:Drive, la cui versione “LIVE” ha debuttato sulla Fiat 500L. Il sistema fornisce suggerimenti in tempo
reale per una guida maggiormente ecocompatibile.
Fiat Group è un produttore d’auto globale che vende i suoi prodotti e servizi a clienti di oltre 150 Paesi. Il Gruppo non vende i propri
prodotti in mercati nei quali vi siano restrizioni alla vendita. Il Gruppo è costantemente impegnato a incentivare il dialogo con gli
stakeholder, con l’obiettivo di comprenderne meglio le aspettative, i bisogni e le criticità. Allo stesso tempo, nelle informative su
prodotti e servizi e nelle etichettature non è stato riscontrato alcun caso di non conformità dei materiali.
GRI-G4 DMA, PR3, PR4, PR6
87
Tecniche di vendita responsabile
Il Gruppo, attraverso FGA Capital (FGAC), la joint venture (1) tra Fiat Group Automobiles e Crédit Agricole Consumer Finance, agevola
l’acquisto dei veicoli del Gruppo, offrendo alle diverse tipologie di clienti, siano essi privati o aziende, servizi finanziari finalizzati
all’acquisto o al noleggio di veicoli nuovi e usati, supportando anche la rete dei concessionari attraverso prodotti dedicati.
FGAC si impegna a offrire ai clienti un accesso al credito fondato su principi di equità, responsabilità e diligenza a condizioni
accettabili, attraverso relazioni trasparenti e nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Nei 14 Paesi europei dove FGAC è presente, i clienti possono contare su una gamma ampia e completa di prodotti finanziari e servizi
assicurativi (tra cui il Prestito Protetto, la Polizza Auto, l’Estensione di Garanzia), che vengono commercializzati secondo principi
basati sull’importanza dell’utilizzo di un linguaggio semplice e trasparente.
Al fine di consentire l’accesso al credito responsabile, a partire dal 2012, attraverso i siti internet di FGA Capital, sono stati resi
disponibili due strumenti finanziari che permettono ai clienti di calcolare i piani di finanziamento più consoni alle loro esigenze e alle
disponibilità economiche.
Nel 2013, FGAC ha inoltre lanciato un programma di loyalty (o fidelizzazione), volto a rafforzare la relazione con i propri clienti e la
loro soddisfazione complessiva. Il programma offre possibilità di rinnovo e sostituzione dei veicoli tramite prodotti finanziari sempre
più personalizzati, consentendo così, da un lato di ridurre i costi di gestione della propria auto e dall’altro di accedere più facilmente
a prodotti innovativi e meno impattanti sull’ambiente.
Nel 2013, FGA Capital ha continuato il suo programma di formazione lanciato nel 2012 per promuovere la sostenibilità e il credito
responsabile. La formazione viene erogata sia al personale interno sia alla forza vendita delle concessionarie.
Due volte l’anno, FGAC conduce un’ampia indagine sulla soddisfazione dei clienti, allo scopo di monitorare il livello di soddisfazione dei
clienti nei confronti dei prodotti finanziari, il comportamento degli addetti alle vendite e la chiarezza e completezza delle informazioni
da essi fornite. Nel 2013 sono stati intervistati telefonicamente circa 14.000 clienti.
GRI-G4 DMA, LA2, PR3, PR5 (1)
La joint venture al 50 e 50 tra Fiat Group Automobiles e Crédit Agricole Consumer Finance, che opera in 14 mercati europei e gestisce 3 settori commerciali dedicati rispettivamente alle
concessionarie, ai clienti privati e ai clienti commerciali. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito internet www.fgacapital.com
88
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Profilo dei fornitori
Coinvolgimento dei partner aziendali
Crediamo che una stretta collaborazione con la nostra catena di fornitura e con la rete dei concessionari
sia essenziale per conseguire elevati livelli qualità nei nostri prodotti, servizi e nelle attività produttive.
L’instaurazione di collaborazioni, la diffusione di best practice e la cooperazione in diversi ambiti (tecnologia,
ambiente e società) sono le modalità attraverso le quali il Gruppo coinvolge i propri partner aziendali.
Profilo dei fornitori
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegni
Obiettivi
Risultati 2013
Misurare e condividere
le responsabilità sociali
e ambientali con l’intera
base fornitori per affrontare
problematiche inerenti i
cambiamenti climatici, i
diritti umani e le condizioni
di lavoro
2020: valutazione di tutti i fornitori di primo livello (Tier 1)
potenzialmente esposti a elevati rischi ambientali e sociali
attraverso audit o valutazioni di sostenibilità; svolgimento
da parte di terzi, di audit mirati di fornitori strategici
Svolti 72 audit per i principali fornitori Fiat e Chrysler, di cui 38 eseguiti
da Supplier Quality Engineer (SQE) interni e 34 eseguiti da ente terzo
2020: monitoraggio delle emissioni di CO2 del 90-100%
dei fornitori di primo livello (Tier 1) strategici (rappresentanti
circa il 57% del fatturato di acquisto) attraverso il
programma Carbon Disclosure Project Supply Chain
Selezionati 68 fornitori per partecipare al programma Carbon
Disclosure Project Supply Chain; dei fornitori invitati, 45 hanno
risposto, raggiungendo un punteggio medio pari a 68 per la
trasparenza nella comunicazione e un punteggio pari a C per le
performance
Promuovere la responsabilità
sociale e ambientale tra i
fornitori
2020: Impegno verso l’eliminazione dalla catena di
fornitura di minerali provenienti da aree geografiche
interessate da conflitti armati, grazie all’adozione di
diversi metodi volti ad affrontare problematiche critiche
ed emergenti, come ad esempio la selezione di fonderie
in possesso di apposita certificazione
Individuati i fornitori idonei e adottato uno strumento di settore per la
rendicontazione in materia di minerali provenienti da aree geografiche
interessate da conflitti armati
Sviluppati strumenti/processi volti a facilitare il conferimento da parte
dei fornitori di informazioni su minerali che potrebbero provenire da aree
interessate da conflitti armati, conformemente alle politiche aziendali
Fornito supporto ai fornitori per una migliore comprensione della
normativa statunitense e fornita assistenza per le risposte sui minerali
che potrebbero provenire da aree geografiche interessate da conflitti
armati, in linea con le politiche interne dei principali clienti
2020: miglioramento della tracciabilità dei minerali per
l’intera catena di fornitura nelle aree ad alto rischio
(1)Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità su www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
89
I fornitori sono alleati strategici che ci supportano nella creazione di veicoli di successo in grado di offrire ai clienti il meglio in termini di qualità,
innovazione e prestazioni. Siamo fermamente convinti che sia la cooperazione a fare la differenza. È per questo che le relazioni con i nostri
fornitori vanno oltre la semplice sfera commerciale e si fondano sulla comprensione condivisa dei fattori necessari per promuovere
prassi corrette e perseguire uno sviluppo responsabile e sostenibile.
Oggi la globalizzazione impone metodi di gestione della catena di fornitura che garantiscano l’integrazione di criteri di sostenibilità nella
selezione e nel coinvolgimento dei fornitori; tali prassi contribuiscono a ridurre l’esposizione a eventi inaspettati e a limitare la discontinuità
degli approvvigionamenti, sviluppando nel contempo competenze chiave di lungo termine. Group Purchasing è l’organizzazione di Fiat e
Chrysler cui compete la gestione dei fornitori a livello globale, la definizione delle strategie di acquisto e lo sviluppo di un processo integrato
a livello internazionale. Questa organizzazione collabora con pari e controparti al fine di integrare nei processi di acquisto i principali aspetti
di carattere ambientale, sociale e di governance, gettando così, per tutto il Gruppo, le basi per un successo responsabile e di lungo termine.
Per quanto attiene alla gestione dei fornitori, la direzione della strategia spetta al livello più alto dell’organizzazione.
Il Gruppo valuta l’efficacia della modalità di gestione per mezzo di verifiche da parte di enti esterni e dei riscontri forniti dai numerosi
stakeholder. Nel corso del 2013, tutte le informazioni inerenti il modello di gestione sostenibile della catena di fornitura sono state valutate da
SGS, organismo indipendente di certificazione, attraverso una verifica di alto livello che ne ha confermato l’adesione ai principi dell’AA1000
Assurance standard, evidenziandone la coerenza della modalità di gestione. L’applicazione uniforme di nuovi KPI (Key Performance Indicator),
correlati a un processo estensivo di monitoraggio della filiera, favorirà ulteriori miglioramenti. La correttezza dell’approccio adottato viene
inoltre confermata dal monitoraggio da parte dei media, dai commenti espressi dagli stakeholder e da altre informazioni di natura pubblica,
ad esempio le dichiarazioni delle agenzie di rating, incaricate di valutare i processi di gestione della catena di fornitura definiti dal Gruppo.
Nel 2013, nel corso delle cerimonie Supplier Sustainability Award tenutesi nelle regioni NAFTA ed EMEA, Fiat e Chrysler hanno
nuovamente premiato i fornitori che si sono maggiormente distinti, riconoscendone gli eccellenti risultati conseguiti in ambito sociale
e ambientale. Nel 2013 i vincitori sono stati BASF nella regione NAFTA e Brembo per la regione EMEA. A queste e altre aziende è stato
riconosciuto l’impegno sul fronte della sostenibilità, l’ampiezza e il respiro delle iniziative e dei programmi da loro avviati. Nella regione
EMEA, l’evento QUALITAS ha ottenuto la certificazione ISO 20121 quale evento sostenibile, e tutte le emissioni di CO2 causate
dall’organizzazione dell’evento sono state compensate attraverso l’acquisto di 181 crediti di CO2 equivalenti per un progetto di
forestazione in Italia (nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po).
GRI-G4 DMA, 12 90
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Profilo dei fornitori
Nel 2013, Group Purchasing ha gestito acquisti per circa 44,5 miliardi di
euro(1) attraverso una base fornitori costituita da 2.884 società (fornitori
di materiali diretti). I primi 184 fornitori del Gruppo Fiat, che generano
Circa
circa il 57% del fatturato di acquisto totale, sono considerati
fornitori strategici.
Ove possibile, impieghiamo fornitori locali ubicati nelle vicinanze
in acquisti per una base di
delle principali sedi operative (in base all’entità degli investimenti
comprendente
allocati) al fine di generare reddito, direttamente e indirettamente, e
(2)
creare opportunità di lavoro nelle comunità in cui l’azienda opera.
Inoltre, attraverso il monitoraggio e la costante gestione di qualsiasi situazione di criticità all’interno della catena di fornitura, il Gruppo rileva
tempestivamente situazioni di potenziali discontinuità e ne limita le conseguenze. Gli interventi possono comportare supporto a eventuali
piani di ristrutturazione e, all’occorrenza, un sostegno finanziario temporaneo con l’obiettivo di salvaguardare la continuità delle forniture e
l’occupazione, laddove possibile.
Nel 2013 il Gruppo ha stabilito rapporti con 442 nuovi fornitori mentre il numero di rapporti interrotti è stato estremamente contenuto. Inoltre,
non si sono registrate variazioni significative nella struttura della catena di fornitura, né esternalizzazioni di attività. A partire dal 2014, il Gruppo
inizierà ad applicare una procedura di riqualificazione dei fornitori per individuare eventuali ripercussioni dovute al trasferimento dei relativi
stabilimenti da un paese all’altro.
44,5
miliardi di euro
diretti
fornitori di materiali
2.884 società
Highlights
Group Purchasing mondo
Acquisti di materiali diretti e indiretti gestiti da Group Purchasing (3) (% del volume totale di acquisti del Gruppo)
Fornitori di materiali diretti (n.)
Concentrazione degli acquisiti di materiali diretti (% degli acquisti gestiti con i primi 184 fornitori)
Acquisiti da fornitori di materiali diretti (4) (miliardi di euro)
Acquisiti da fornitori di materiali indiretti (5) (miliardi di euro)
GRI-G4 DMA, 12, 13, EC8, EC9
(1)
(2) (3) (4) (5) Il fatturato di acquisto di materiali diretti e indiretti è pari a circa €55,4 miliardi.
Per “fornitori locali” si intendono i fornitori che operano nello stesso paese in cui è ubicato uno stabilimento del Gruppo.
Si riferisce al valore monetario degli acquisiti gestiti da Group Purchasing.
Per materiali diretti si intendono componenti preassemblati e sistemi destinati al montaggio.
Per materiali indiretti si intendono servizi, impianti, macchinari, ecc.
2013
circa 95
2.884
57
44,5
10,9
91
Concentrazione del Valore di Acquisto Annuo (APV - Annual Purchase Value)
su fornitori locali nelle principali regioni operative e nei mercati emergenti (1)
Polonia
N A F TA
Distribuzione acquisti(2) per area di provenienza
71%
Group Purchasing mondo
54%
c
EME A
Messico
Brasile
67%
L ATAM
d
83%
98 %
a. 73% NAFTA
b
b. 19%EMEA
c.   5% APAC
d.   3% LATAM
93%
fornitori locali
Distribuzione acquisti(2) per area di destinazione
Group Purchasing mondo
a
Distribuzione acquisti(2) per tipologia
Group Purchasing mondo
e
d
c
a. 38%Metalli
a.
b
b. 27% Chimici
69% NAFTA
b. 19%EMEA
a
c
c. 25% Elettrici
d.   9% Meccanici
c. 12% LATAM
e.   1% Altri
a
b
GRI-G4 DMA, 12, 13, EC8, EC9 Si riferisce ai Paesi dove sono collocati gli stabilimenti del Gruppo (fonte per i “Mercati Emergenti”: Dow Jones Indexes Country classification system, in vigore a settembre 2011).
Si riferisce al valore monetario degli acquisti di materiali diretti gestito da Group Purchasing.
(1)
(2) 92
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Profilo dei fornitori
Standard nella catena di fornitura
Ci adoperiamo attivamente affinché il processo di selezione dei fornitori garantisca a tutti i soggetti coinvolti imparzialità e pari opportunità.
I fornitori sono scelti sulla base della qualità e della competitività dei prodotti e dei servizi offerti, nonché sulla base del rispetto di principi
sociali, etici e ambientali.
Proprio per questo e al fine di affrontare, prevenire e limitare qualsiasi potenziale impatto, a partire dal 2009 sono state progressivamente
inserite nei nuovi contratti clausole che impongono ai fornitori di attenersi sia al Codice di Condotta del Gruppo, sia a specifiche Linee Guida
di Sostenibilità.
Il Gruppo si riserva il diritto di interrompere le relazioni commerciali con i fornitori che non si adeguano a tali principi o di richiedere loro di
approntare un piano di azione correttivo, la cui attuazione viene verificata attraverso appositi audit. La conformità alle clausole ambientali,
sociali e in materia di governance è prescritta nel 100% dei nuovi contratti (Termini e condizioni generali di Acquisto).
Reperibili sul portale dei Fornitori e sul sito internet del Gruppo, le Linee Guida richiedono il rispetto dei seguenti principi:
n Diritti umani e condizioni di lavoro
n Rispetto dell’ambiente
n
Etica nel business.
Valutazione dei potenziali fornitori
Nel 2013, il Gruppo si è dotato di un nuovo sistema di valutazione dei potenziali fornitori che ha rafforzato i criteri collegati
alla sostenibilità. Tramite un processo dedicato, tutti i nuovi fornitori o i fornitori che hanno modificato la propria struttura organizzativa,
l’ubicazione, il componente prodotto, il processo produttivo o la tecnologia, vengono sottoposti a valutazione SEA (Supplier Eligibility
Assessment) per individuare i punti di forza, di debolezza e le loro capacità. L’applicazione del SEA deve avvenire con un certo anticipo
rispetto alla fase di approvvigionamento. Ai fornitori si richiede l’adozione di un Codice di Condotta o di un Codice Etico che disciplini
materie quali il rispetto dei diritti umani e misure anti-corruzione, nonché un sistema certificato di Gestione di Salute e Sicurezza e un
sistema certificato di Gestione Ambientale. In aggiunta, i fornitori sono tenuti a dimostrare l’implementazione di misure volte a migliorare la
qualità dei prodotti e/o processi, l’attivazione di corsi di formazione per migliorare le qualifiche del personale interno e lo sviluppo di metodi
adeguati e completi per la gestione dei subfornitori.
Nel corso del 2013 venti nuovi fornitori sono stati valutati tramite questo processo. In generale, il 100% dei nuovi fornitori viene
valutato su criteri di sostenibilità mediante il Supplier Eligibility Assessment e il questionario di autovalutazione.
GRI-G4 DMA, EN32, EN33, LA14, LA15, HR4, HR5, HR6, HR10, HR11, SO9, SO10
93
Miriamo a prevenire o mitigare qualsiasi ripercussione a livello ambientale o sociale direttamente correlata alle nostre attività
aziendali o derivante da prodotti o servizi forniti da un partner aziendale. I fornitori svolgono un ruolo critico sulla continuità del nostro
operato e possono influenzare il modo in cui l’opinione pubblica valuta la responsabilità aziendale in ambito sociale e ambientale. Riconosciamo
che qualsiasi evento negativo nella catena di fornitura non solo può avere un impatto diretto sulla produzione e sui risultati economici, sia
dell’azienda sia del fornitore, ma può anche incidere sulla nostra reputazione collettiva.
La responsabilità della valutazione dei fornitori spetta alla divisione Supplier Quality e, a livello operativo, ai Supplier Quality Engineer. Al fine
di prevenire qualsiasi rischio in termini di approvvigionamento, abbiamo sviluppato una mappa del rischio che identifica i fornitori critici,
la cui conformità ai criteri di sostenibilità richiede una verifica. I quattro fattori chiave adottati per la definizione della mappa del rischio sono il
volume di affari dei fornitori, le criticità associate alla sua ubicazione, con particolare riguardo a quei Paesi con una situazione difficile in fatto di
diritti umani, il rischio finanziario del fornitore, la storia di sostenibilità del fornitore. L’analisi tiene conto anche degli stabilimenti di produzione
e dei prodotti forniti.
La mappa del rischio, che copre il 100% dei fornitori con un volume di acquisto annuale, classifica i fornitori in base al rischio
elevato, medio o basso. Per ogni fattore viene assegnato un punteggio da 1 a 3 e il punteggio finale è una media pesata dei quattro fattori,
che identifica il livello complessivo di rischio del fornitore.
Il Gruppo valuta quindi la conformità del fornitore a criteri di sostenibilità tramite questionari di autovalutazione. Complessivamente, questa
verifica sistematica tramite i questionari copre le attività dei fornitori sulla base di criteri ambientali e sociali, pratiche di lavoro, diritti umani.
Nel 2013, il questionario di autovalutazione è stato completato da circa 1.200 fornitori, pari al 43% del fatturato di acquisto gestito
nell’anno. I fornitori che hanno risposto al questionario hanno conseguito un punteggio medio di 79/100. Qualora il risultato del questionario
evidenzi la necessità di ulteriori indagini, procediamo con attività di verifica sul campo.
Proseguendo l’attività dell’anno precedente, sono stati eseguiti 72 audit nelle regioni EMEA, NAFTA e APAC (di cui 38 effettuati da
personale interno, Supplier Quality Engineer e 34 da ente terzo). Sulla base delle verifiche effettuate, non sono state rilevate situazioni di
particolare criticità: non è stata necessaria l’introduzione di uno “stato di attenzione” per alcun fornitore, né si sono verificate sospensioni o
revoche di contratto. Tuttavia, in collaborazione con i fornitori coinvolti, per quelle aree ritenute suscettibili di miglioramento sono stati formulati
piani di azione correttivi specifici. Più precisamente, nel 2013, in seguito agli audit effettuati, sono stati avviati circa 143 piani di azione
congiunti, che hanno interessato 28 fornitori. Per 47 audit è stata effettuata un’analisi dei piani di azione, mentre per i rimanenti 25 audit
l’analisi sarà conclusa nel corso del 2014. Durante gli audit non sono emerse problematiche significative.
I piani di azione sono monitorati costantemente, al fine di verificarne l’avanzamento. Tutti gli audit sono comunicati e definiti con i fornitori.
Questionari di autovalutazione
Group Purchasing mondo
Fornitori e questionari di autovalutazione (n.)
Fornitori che hanno risposto al questionario (%)
Punteggio medio
Fatturato (2) di acquisto coperto dal questionario (%)
2013
2.051
59
79/100
43
2012
1.522
71
85/100
55
2011(1)
1.924
64
87/100
37
GRI-G4 DMA, EN32, LA14, HR10, SO9 I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.
Fatturato d’acquisto di materiali diretti gestito da Group Purchasing.
(1)
(2)
94
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Profilo dei fornitori
Audit
Group Purchasing mondo
2013
72
38
34
5
Audit di sostenibilità (n.)
realizzati da addetti del Gruppo (Supplier Quality Engineer)
realizzati da terzi
Fatturato (2) di acquisto coperto da audit (%)
2012
89
42
47
7
2011(1)
51
37
14
1
Analisi dei questionari di autovalutazione dei fornitori
Aspetti
Ambiente
Numero di fornitori per i quali sono stati identificati
significativi impatti negativi, effettivi o potenziali
78
Significativi impatti negativi, effettivi o potenziali, identificati
Gestione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)
Formazione ambientale
Utilizzo di materiali riciclati e/o sostenibili
Biodiversità
Misure per la verifica di prassi ambientali responsabili nella catena
di fornitura
Politiche e condizioni di
lavoro e diritti umani (3)
80
Diritti umani fondamentali (tutelati da codice di condotta per i fornitori)
Condizioni di lavoro e di retribuzione
Estensione alla catena di fornitura di requisiti contrattuali inerenti il
rispetto delle leggi e delle normative sul lavoro e sui diritti umani
Gestione della salute e della sicurezza
Impatto sociale
Analisi dei piani d’azione correttivi
Percentuale di fornitori per i quali
sono stati identificati significativi impatti
negativi, effettivi o potenziali, e con
i quali sono stati concordati piani di
Aspetti
miglioramento (4)
Ambiente
17%
Politiche e condizioni di
45%
lavoro
Diritti umani
Sostenibilità nella gestione della catena di fornitura
4
38%
Numero
di piani
d’azione
8
58
32
Principali aree dei piani d’azione
Definizione di un Sistema di Gestione Ambientale formale
Documentazione in tema di sicurezza sul luogo di lavoro
Attività di formazione
Definizione di un’apposita procedura per la gestione delle molestie
Risultati conseguiti in tema di salute e sicurezza
Monitoraggio del lavoro straordinario
Integrazioni del Codice di condotta
Tutela della libertà di associazione
Impatti sulla società
38%
45
Definizione di un’apposita procedura per la gestione del lavoro
minorile
Inserimento di attività di monitoraggio e coinvolgimento della catena
di fornitura
GRI-G4 DMA, EN33, LA15, HR4, HR5, HR6, HR11, SO10
I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.
Fatturato d’acquisto di materiali diretti gestito da Group Purchasing.
Tra i problemi rilevati grazie al questionario, va ricordato anche un caso di potenziale impatto negativo per lavoro minorile e forzato, dovuto alla mancanza di una procedura di gestione
dedicata. Di conseguenza, il fornitore è stato sottoposto a verifica ed è stato attuato un piano di azione mirato. Nessun potenziale impatto negativo è stato rilevato relativamente al diritto
di libertà di associazione o di contrattazione collettiva.
(4)
La percentuale è calcolata sulla base di 47 fornitori sottoposti ad audit. Per gli altri 25 fornitori sottoposti a audit, l’analisi dei piani di azione si concluderà nel 2014. Durante gli audit non
sono emerse problematiche significative.
(1)
(2)
(3)
95
3,9 miliardi di euro
Fornitori appartenenti a gruppi di minoranze
investiti da Chrysler Group
in fornitori appartenenti a gruppi
di minoranze, pari al 16,8%
del valore di acquisto annuo
A partire dal 1983, Chrysler Group ha acquistato prodotti per più
di €38 miliardi da aziende fornitrici i cui proprietari appartengono a
minoranze. Il programma High Focus Supplier è una best practice da cui
traggono vantaggio sia Chrysler, sia i fornitori e costituisce un esempio
di innovazione per la catena di fornitura. Il programma High Focus, istituito nel 2011, è incentrato sui fornitori che presentano maggiori
potenzialità di investimento nella diversità, offrendo loro gli strumenti e il sostegno per conseguire gli obiettivi di promozione della diversità.
Lo status di investitore nella diversità riconosciuto a ciascun fornitore, viene monitorato mensilmente e riesaminato con cadenza trimestrale
insieme al fornitore. Dall’avvio del programma, 143 fornitori hanno aumentato più di sei volte (+€644 milioni) gli acquisti da fornitori
appartenenti a minoranze. Chrysler Group è considerata l’unica casa automobilistica a includere nella scheda di valutazione (scorecard)
del fornitore criteri di performance per l’approvvigionamento da fornitori appartenenti a tali gruppi al Livello 2.
Un’altra misura innovativa studiata da Chrysler Group per espandere le opportunità a disposizione dei fornitori appartenenti a minoranze
è costituita dal programma Matchmaker. Da quando è stato lanciato nel 2000, il programma ha generato nuove opportunità
commerciali per gli espositori per un valore superiore a €1,5 miliardi.
Dialogo costante con i fornitori
L’attenzione del Gruppo sul rapporto con i fornitori è continuamente in evoluzione. Pertanto un impegno e una comunicazione costanti sono
essenziali per promuovere rapporti più positivi e reciprocamente proficui. Molti sono i sistemi e i processi oggetto di numerosi interventi di
ottimizzazione, con lo scopo di rendere più efficiente la collaborazione tra i fornitori e
l’azienda .
Il dialogo costante con i fornitori a tutti i livelli della scala gerarchica viene incoraggiato
anche attraverso forum come i Supplier Advisory Council (SAC) regionali. Questo
confronto promuove la collaborazione tra la società e la base dei fornitori e pertanto
migliora la collaborazione e le modalità di comunicazione con riferimento a iniziative,
opportunità e problematiche. In aggiunta, il Gruppo usa anche un portale internet
invitati a partecipare al
dedicato, tramite il quale sono condivise informazioni relative a normative tecniche,
programmazione dell’approvvigionamento, qualità delle forniture e risultati dei test di
programma
conformità eseguiti sui nuovi componenti.
68
fornitori
Carbon Disclosure
Project (CDP) Supply Chain
(di cui 45 hanno aderito all’iniziativa)
GRI-G4 EC8 96
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Profilo dei fornitori
Da parte loro, i fornitori possono usare il portale per comunicare con l’azienda, inserire le specifiche per la partecipazione a gare di fornitura,
indicare la provenienza dei componenti, aggiornare i propri contatti, ecc.
Inoltre, sono proseguite le iniziative volte a favorire lo scambio di idee e informazioni, incluse manifestazioni locali e Technology Days (23
incontri nel 2013),che hanno attirato una media di 1200 partecipanti. Durante questi incontri, i fornitori all’avanguardia in fatto di innovazione,
tecnologia e qualità hanno discusso di argomenti specifici e condiviso informazioni sui loro recenti sviluppi tecnologici. In Chrysler Group, gli
incontri organizzati su base mensile nell’ambito del Supplier Town Hall e che vedono la partecipazione in media di 500 fornitori, continuano
a rappresentare uno dei principali canali di comunicazione bidirezionale.
Sempre all’insegna del miglioramento continuo è proseguita l’attività del World Class Manufacturing Purchasing, che in collaborazione con
il team di World Class Manufacturing (WCM), fornisce consulenza ai fornitori interessati ad applicare tale sistema. Nel corso dell’anno, il WCM
è stato implementato in altri stabilimenti, portando a 300 il numero di fornitori coinvolti (di cui 218 nella regione EMEA, 70 nella regione
LATAM e 12 nella regione NAFTA). Inoltre, sono state organizzate cinque Executive Convention al fine di esaminare lo stato di avanzamento
del programma e incentivare il coinvolgimento dei dirigenti.
Coinvolti
in totale
300
stabilimenti
di fornitori nel
programma
WCM
EME A
NAF TA
218
12
L ATAM
70
GRI-G4 EC8
97
196
Il Gruppo lavora a stretto contatto con diverse organizzazioni di settore e di
fornitori, allo scopo di incoraggiare il dialogo. Uno di questi gruppi è l’Automotive
Industry Action Group (AIAG), di cui Chrysler Group è stato uno dei membri
acquistati
fondatori nel 1982. L’AIAG è un forum di confronto del settore auto che si
impegna per migliorare i processi e le pratiche di business che coinvolgono
partner commerciali e pari all’interno della catena di fornitura.
Oltre a ciò, tre volte l’anno Chrysler Group ospita la Supplier Training Week che
copre numerosi argomenti, compresi quelli relativi alla sostenibilità, come condizioni
di lavoro responsabili, impatto ambientale ed etica. In aggiunta, ai fornitori viene
che hanno partecipato agli
erogata un’approfondita formazione sulle condizioni di lavoro responsabili, in
eventi del Gruppo nella regione EMEA
collaborazione con l’Automotive Industry Action Group. Tuttavia, ci adoperiamo
attivamente a promuovere la crescita degli imprenditori anche offrendo loro una
formazione pratica tesa a rafforzare le conoscenze e le competenze di cui necessitano per raggiungere un livello alto nella sostenibilità.
In quest’ottica, presso la sede centrale di Fiat è stato organizzato un corso di formazione base sulla sostenibilità cui hanno partecipato 17
persone in rappresentanza di 13 fornitori selezionati. Le emissioni di anidride carbonica associate agli spostamenti derivanti dalla partecipazione
al corso, sono state interamente compensate con l’acquisto di 15 crediti di CO2 equivalenti in un progetto di forestazione in Italia (nel Parco
Regionale Veneto del Delta del Po). Per affrontare sia le questioni esistenti, sia quelle emergenti legate alla sostenibilità, è stato poi creato il
Supplier Sustainability Panel. Questo gruppo di stakeholder rappresenta la base fornitori in modo trasversale, con partecipanti provenienti
da aziende di diverse dimensioni, aree e prodotti. Gli argomenti affrontati comprendono i modi in cui il Gruppo e i suoi fornitori possono
lavorare insieme su iniziative inerenti la sostenibilità, l’analisi dei divari e il loro appianamento, visite in loco finalizzate ad attività di confronto,
la formazione e le modalità di comunicazione lungo la filiera.
Inoltre, il Gruppo promuove l’innovazione dei fornitori tramite numerose iniziative volte ad individuare soluzioni per l’abbattimento dei costi.
Il programma di riduzione tecnica dei costi SUPER (Supplier Product Enhancement Reward) è diretto a incoraggiare un approccio proattivo
da parte dei fornitori, attraverso la condivisione dei benefici economici generati dall’introduzione di metodi e tecnologie innovative. Nel 2013,
nelle regioni NAFTA ed EMEA, sono state realizzate oltre 350 idee proposte dai fornitori, che hanno consentito una riduzione tangibile
dei costi per un importo di 39 milioni di euro circa. Inoltre, il Supplier Innovation Gateway, il cui obiettivo è di stimolare idee innovative
che possano portare a sistemi di confronto, fornisce un processo ottimizzato per la revisione, l’analisi e l’approvazione delle innovazioni
proposte dai fornitori della regione NAFTA.
Infine un indirizzo di posta elettronica dedicato ([email protected] e [email protected]) rappresenta per i fornitori
un altro canale per richiedere informazioni o segnalare casi o situazioni di inadempienza all’interno della catena di fornitura, in aggiunta ai
canali specifici individuati dalle società del Gruppo per la segnalazione delle violazioni (o di sospette violazioni). Nel 2013, non sono state
segnalate violazioni, né sospette violazioni per ambiente, politiche e condizioni di lavoro, diritti umani e società (vedere anche pag. 43).
crediti
a compensazione delle
emissioni di anidride carbonica
provocate dagli spostamenti
dei fornitori
GRI-G4 DMA, EC8, EN34, LA16, HR12, SO11 98
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Rete dei concessionari e di assistenza
Rete dei concessionari e di assistenza
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Ridurre l’impatto ambientale
delle attività di vendita
e incoraggiare la rete di
concessionari a perseguire
l’eccellenza
2017: riduzione del 20% vs 2012 del consumo medio
complessivo di elettricità espresso in kWh in tutte le
concessionarie italiane di proprietà del Gruppo
Coinvolte tutte le concessionarie italiane di proprietà del Gruppo in
iniziative di risparmio energetico che hanno permesso di conseguire un
risparmio medio nel consumo di elettricità (kWh) del 7% vs 2012
Il Gruppo considera i concessionari partner aziendali strategici. Essi rappresentano, infatti, un importante e diretto collegamento
con i nostri clienti. Insieme a loro, lavoriamo per realizzare numerose iniziative che puntano ad accrescere la sensibilità sui temi della
sostenibilità e a ridurre l’impatto ambientale.
Ridurre l’impatto ambientale
Ridurre l’impatto ambientale della rete dei concessionari è uno dei modi con cui il Gruppo affronta il tema della sostenibilità all’interno della
propria catena del valore. La collaborazione con i concessionari per conseguire questo obiettivo è anche un’opportunità per aprire un
dialogo con i clienti che tocchi tutti gli aspetti dell’impegno del Gruppo sul fronte della sostenibilità.
La rete dei concessionari è costituita da punti vendita in più di 150 paesi sia di proprietà dell’azienda sia di proprietà privata. Il Gruppo
sostiene il monitoraggio e la progressiva riduzione dell’impatto ambientale ascrivibile all’intera rete, pur avendo un controllo operativo solo
sulle concessionarie di sua proprietà, la maggioranza delle concessionarie è infatti proprietà di privati.
Per conseguire questo obiettivo, nel corso del 2013 il Gruppo ha continuato a sviluppare metodi e iniziative espandendone l’attuazione nelle
diverse regioni operative, in base alle specifiche caratteristiche locali.
GRI-G4 DMA, EN34, HR12, LA16, SO11
(1)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
99
Le azioni adottate o proposte alle concessionarie hanno mirato prevalentemente ad aumentare la sensibilizzazione verso la sostenibilità e a
ridurre i consumi energetici e, di conseguenza, le emissioni atmosferiche generate in loco o alla fonte.
Al fine di sostenere questo impegno, il Gruppo si è dato nuovi obiettivi per il 2017.
Nella regione EMEA, dove le concessionarie di proprietà dell’azienda rappresentano il 2% delle concessionarie totali del Gruppo in termini di
numero e il 5% in termini di superficie, l’attenzione del Gruppo, nel 2013, si è concentrata sulle concessionarie di proprietà dell’azienda in Italia
che coprono un’area di 105.000 metri quadrati (31% dell’area totale delle concessionarie di proprietà dell’azienda in tutta la regione EMEA).
Le azioni intraprese hanno riguardato: un’analisi dettagliata dello stato di fatto e dei consumi energetici; la formulazione di suggerimenti
sulle modalità di ottimizzazione dell’utilizzo di energia e i relativi potenziali benefici, ad esempio riguardo la manutenzione dell’edificio e il
comportamento dei dipendenti; e il costante monitoraggio dell’andamento dei consumi energetici nelle concessionarie. Grazie al sostegno
tecnico di Fiat Partecipazioni, l’azienda del Gruppo responsabile della gestione degli immobili, i suggerimenti rivolti alle concessionarie sono
stati personalizzati in base alle specifiche caratteristiche.
Nel 2013 queste iniziative hanno consentito di ridurre del 5,5% l’energia consumata rispetto al 2012 e di risparmiare circa 6.400 GJ. Inoltre
più di 685 tonnellate di CO2 non sono state emesse nell’atmosfera. Grazie a questo programma si sono ottenuti miglioramenti in campo
ambientale oltre a vantaggi operativi sotto forma di riduzione dei costi.
Il metodo adottato ha previsto l’applicazione di misure che non hanno
comportato costi aggiuntivi o comunque costi molto contenuti. Il sito che ha
ottenuto, tramite questo approccio, il miglioramento maggiore ha risparmiato il
17% di energia elettrica rispetto al 2012. Tuttavia, nei siti che hanno rinnovato
parti di impianti e macchinari, il risparmio di elettricità è arrivato fino al 27%.
Questa esperienza ha portato alla redazione di linee guida operative di
di
emesse dalle
2
efficienza energetica specifiche per le concessionarie. Le linee guida, che si
-685
tonnellate
CO
concessionarie
italiane di proprietà del Gruppo,
propongono di aiutare le concessionarie a preservare le risorse naturali, illustrano
le migliori pratiche per ridurre gli sprechi e utilizzare l’energia in modo più
pari alla quantità di gas sufficiente a gonfiare
efficiente, offrendo soluzioni tecniche ed esempi centrati sul risparmio energetico.
L’obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di concessionarie e di
incoraggiare ogni punto vendita a porre in atto volontariamente i cambiamenti.
Queste linee guida si affiancano ad altre già definite in passato per la costruzione delle nuove concessionarie di proprietà dell’azienda secondo
principi di sostenibilità e risparmio energetico. Questi due documenti guideranno gli interventi futuri per ridurre al minimo l’impatto ambientale
della rete vendita.
140 mongolfiere
GRI-G4 DMA, EN6, EN19 100
5
Coinvolgimento dei
partner aziendali
Rete dei concessionari e di assistenza
Per supportare la riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale, abbiamo definito su questi temi alcuni obiettivi che tutte le
concessionarie italiane di proprietà dell’azienda dovranno raggiungere entro il 2017. È’ stato inoltre stabilito di estendere progressivamente le
iniziative a sostegno dell’ambiente sia alle concessionarie di proprietà dell’azienda sia a quelle di proprietà di privati in altri paesi.
Nella regione LATAM, nel 2013 è stato implementato il programma World Class Dealer (WCD), che si propone di garantire una maggiore
focalizzazione delle concessionarie sull’efficienza operativa, oltre che sull’individuazione di opportunità, sull’ottimizzazione della performance
e sul conseguimento di risultati.
Nell’ambito del programma, è stata lanciata un’iniziativa per monitorare e incrementare la sostenibilità ambientale e sociale delle
concessionarie brasiliane, in collaborazione con l’istituto Ethos, che coprirà in futuro l’intera rete, costituita da quasi 600 concessionarie
private. All’avvio dell’iniziativa l’Associazione delle concessionarie brasiliane Fiat (ABRACAF) ha partecipato direttamente a quattro incontri.
Successivamente, appositi seminari hanno visto la partecipazione di 11 concessionari e hanno consentito di mettere a punto una piattaforma
online per analizzare la performance di sostenibilità di una concessionaria sulla base di 26 indicatori, in aree quali:
n diritti umani
n rapporti con lavoratori e comunità locali
n consumo sostenibile di materiali e risorse (quali energia e acqua)
n logistica di ritorno per lo smaltimento dei materiali.
Grazie alla piattaforma online, ciascuna concessionaria è in grado di monitorare il proprio impatto ambientale e sociale rispondendo ai 26
indicatori. Il sistema fornisce, inoltre, suggerimenti e priorità per ottimizzare la performance.
Nella regione NAFTA, per promuovere la responsabilità ambientale, l’organizzazione Network Development e il Corporate Sustainability Office
di Chrysler Group hanno organizzato per il secondo anno consecutivo il programma Dealer Environmentally Conscious Operations (ECO).
Il programma riconosce l’impegno delle concessionarie che contribuiscono all’obiettivo aziendale di ridurre il proprio impatto sul pianeta.
Le concessionarie che raggiungono i risultati migliori nelle aree dei consumi e dell’efficienza energetica, del riciclaggio di rifiuti, dei rapporti con
le comunità ed altre tematiche sono candidate all’Environmental Leadership Award (ELA) di Chrysler Group. Le migliori pratiche riconosciute
dal programma 2013 verranno comunicate a tutte le concessionarie di Chrysler Group nel corso del 2014 tramite il portale di sostenibilità
DealerCONNECT che, dopo essere stato potenziato, presenta ora un’area facilmente accessibile per gli aggiornamenti relativi agli edifici
ecologici. I dati forniti dalle concessionarie, che hanno implementato ad esempio illuminazione a LED, bruciatori a olio esausto e tetti naturali,
saranno messi a disposizione della rete per promuovere i vantaggi delle pratiche sostenibili sia in termini di impatto sull’ambiente sia di impatto
finanziario.
GRI-G4 SO1
101
Consumo diretto e indiretto di energia nelle concessionarie
Marchi generalisti e Premium nell’area EMEA (TJ)
2013
Consumo diretto di energia
Consumo indiretto di energia
Consumo totale di energia
Private (1)
EMEA
1.196
1.075
2.271
di cui in Italia
186
168
354
Proprietà dell’azienda
di cui in Italia (3)
EMEA (2)
120
26
153
82
273
108
Private (1)
EMEA
70
106
176
di cui in Italia
11
17
28
Proprietà dell’azienda
di cui in Italia (3)
EMEA (2)
7
2
14
9
21
11
Emissioni dirette e indirette di CO2 nelle concessionarie
Marchi generalisti e Premium in EMEA (migliaia di tonnellate di CO2)
2013
Emissioni dirette
Emissioni indirette
Emissioni totali
La rete di concessionari svolge un ruolo fondamentale nel costruire e accrescere la soddisfazione dei clienti. La competenza e l’esperienza
del personale delle concessionarie consente al Gruppo di instaurare con i proprietari dei suoi veicoli un rapporto aperto, basato sulla
fiducia. Per questo proponiamo un’offerta formativa ampia e diversificata, in grado di accrescere le competenze di tutti coloro che lavorano
all’interno della rete commerciale. Il Gruppo offre un numero considerevole di proposte formative via web per tutti i ruoli professionali
all’interno della concessionaria. La formazione in loco e via web
rende accessibili informazioni e competenze a tutti coloro che fanno
parte della rete delle concessionarie, consentendo un risparmio
rilevante di tempo e denaro e riducendo l’impatto ambientale degli
Oltre
spostamenti.
di spostamenti in tutto il mondo
Nel 2013, nelle quattro regioni, gli addetti alla vendita e al servizio di
assistenza, nonché il personale tecnico del Gruppo hanno ricevuto
oltre 3,7 milioni di ore di formazione online.
110 milioni di eliminati
km
grazie alla formazione via web
GRI-G4 EN3, EN4, EN15, EN16, EN17 Valori stimati secondo il GHG Protocol sulla base di dati raccolti in alcune concessionarie di proprietà dell’azienda.
I valori comprendono dati effettivi raccolti e stime basate sul GHG Protocol.
Valori interamente basati su dati raccolti.
(1)
(2)
(3)
102
6
Impegno con
le Comunità
Impegno con le Comunità
Il Gruppo Fiat opera in accordo al principio secondo cui è responsabilità morale dell’Azienda contribuire
positivamente al benessere della comunità globale. Questa convinzione, profondamente radicata nella
cultura aziendale, sottende a tutte le azioni e le decisioni del Gruppo. Promuovendo l’impegno diretto
dei propri dipendenti sul luogo di lavoro e all’interno della comunità, il Gruppo Fiat contribuisce alla
costruzione di un futuro più sicuro per la propria missione industriale e per la collettività.
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegni
Obiettivi
Risultati 2013
Sostenere l’inclusione
sociale, la crescita culturale e
lo sviluppo economico nelle
comunità locali
2020: incremento su base annuale di numero e
tipologia di stakeholder coinvolti dal Gruppo a sostegno
dello sviluppo e dell’autonomia socio-economici delle
comunità locali
Circa 20.000 persone nel periodo 2004 al 2013 hanno beneficiato
del programma Ávore da Vida
2020: promozione dell’offerta di istruzione e formazione
rivolta ai giovani, con particolare attenzione verso
programmi di scienze, tecnologia, ingegneria e
matematica, incluse iniziative legate a tematiche di
innovazione, mobilità e ambiente
Coinvolti circa 670 studenti diplomati brasiliani che hanno beneficiato
del progetto Árvore da Vida Capacitação Profissional nel periodo
Circa 2,5 milioni di euro investiti nel 2013 nel progetto Árvore da Vida
Circa 4,3 milioni di euro devoluti nel 2013 per le iniziative United
Way dai dipendenti in Stati Uniti e Canada
Proseguita partnership con il Politecnico di Torino (Italia):
erogato contributo di circa 1,9 milioni di euro a sostegno del corso di
laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo
Misurati e verificati i risultati e le opportunità forniti dal progetto
TechPro2:
Proseguito il supporto al programma FIRST Robotics per gli studenti
delle scuole superiori
Sostegno al volontariato
durante l’orario lavorativo
2020: maggiore impatto sulle comunità locali mediante
iniziative aziendali di volontariato per regione, secondo
policy, requisiti e vincoli locali
Proseguiti il progetto Formare e la campagna Natal Solidàrio in
Brasile che permette ai dipendenti di Magneti Marelli e di Teksid di
partecipare a iniziative di volontariato durante l’orario di lavoro a favore
di organizzazioni non profit
Più di 9.400 ore di lavoro pagate sotto forma di volontariato dai dipendenti
di Chrysler Group negli Stati Uniti a supporto di varie iniziative di
volontariato sponsorizzate dall’azienda
Donate circa 123.500 ore dai dipendenti del Gruppo per le donazioni
di sangue in tutto il mondo
GRI-G4 DMA
(1)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Azioni benefiche
Impegno con
le Comunità
6
Azioni benefiche
Per poter essere il più efficaci possibile, le attività di supporto alle comunità locali si concentrano in particolare nelle aree in cui siamo presenti. La
nostra presenza in queste comunità ci consente di valutare pienamente le specifiche esigenze e le difficoltà legate agli aspetti sociali, economici
e culturali. Grazie a un impegno costante e ai solidi rapporti sia con la comunità, sia con esponenti di spicco del mondo accademico e le autorità
del territorio, è possibile sviluppare programmi che si pongono a beneficio di tutti. Ovviamente le donazioni finanziarie continuano a svolgere
un ruolo fondamentale nel nostro impegno in favore delle comunità, ma l’attenzione primaria del Gruppo si concentra su iniziative capaci di
rafforzare le comunità dall’interno, incoraggiandone l’autonomia. L’obiettivo del Gruppo è di contribuire alla costruzione di comunità solide,
autonome con una forza lavoro impegnata e preparata.
Durante il 2013 le risorse destinate dal Gruppo a supporto delle
comunità locali sono state stimate in circa 19,7 milioni di euro (1).
È assolutamente importante partecipare allo
Oltre a contributi economici diretti e a donazioni in beni o servizi, nei
sviluppo delle comunità in cui avvengono
casi consentiti dalle politiche aziendali, il Gruppo Fiat ha sostenuto
le operazioni del Gruppo e preservare
le comunità locali anche incoraggiando la partecipazione diretta dei
dipendenti ad attività di volontariato durante l’orario di lavoro. Nella
ottimi rapporti con esse. Fiat deve investire
regione NAFTA Chrysler Group ha implementato una politica aziendale
maggiormente nelle comunità locali.
grazie alla quale i dipendenti possono svolgere attività di volontariato o
Molte persone non sono a conoscenza delle
di servizio civile durante il normale orario lavorativo.
iniziative che il Gruppo Fiat conduce
Al fine di rendere possibile uno sviluppo sostenibile delle comunità
locali, andando oltre la semplice donazione di fondi, il Gruppo privilegia
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Torino (Italia)
gli investimenti volti a potenziare lo sviluppo delle comunità (pari al
50,7% del valore totale delle iniziative a favore della comunità).
“
”
Tipologie di contribuzione
Tipologie di iniziative
Gruppo Fiat mondo
Gruppo Fiat mondo
d
c
c
b
a. 50,7% Investimenti nelle
a. 77,7% Erogazioni in denaro
b. 17,8% Volontariato
c.
  3,3%
d.
  1,2%
Erogazioni in natura
Costi di gestione
b
a
comunità locali
b. 47,4%Donazioni
c.
  1,9%
Iniziative
commerciali a
impatto sociale
a
GRI-G4 DMA, 27, EC7, EC8, HR8, SO1, SO2 (1)
Dati ottenuti mediante un processo di raccolta ed elaborazione extracontabile. Include anche valori stimati. Per conversioni di valute diverse dall’euro è stato utilizzato il cambio medio
dell’esercizio al 31 dicembre 2013. La rilevazione non comprende le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la promozione del brand. I valori si riferiscono a tutte
le società del Gruppo Fiat nel mondo.
103
104
6
Impegno con
le Comunità
Azioni benefiche
Area di intervento
Ambiti di intervento
Gruppo Fiat mondo
Gruppo Fiat mondo
de
e
c
d
a. 47,3% Europa
a. 39,2%Istruzione,
b. 29,2% Nord America
a
b
c. 23,3% America Latina
d.
0,1% Asia
e.
0,1% Resto del mondo
b.
a
c
arte e cultura
25,1% Iniziative di
carattere sociale
c. 19,1%Salute
d. 12,0% Catastrofi naturali
e.
  4,6%Altro
b
Il Gruppo Fiat è consapevole che le sue decisioni possono avere un impatto significativo, diretto e indiretto, sulle comunità locali in cui opera,
e pertanto cerca di contribuire al loro sviluppo sociale, economico e istituzionale attraverso programmi specifici, generalmente attraverso
iniziative di collaborazione con le comunità locali e con appropriate valutazioni degli impatti.
Attraverso il coinvolgimento dei principali stakeholder, il Gruppo stabilisce un rapporto di collaborazione con le comunità e le autorità locali,
rinforzando il consenso sociale rispetto alle attività intraprese nel territorio.
Nuove iniziative industriali richiedono che il Gruppo intraprenda tutti i passi necessari per informare le comunità locali in merito ad azioni e
progetti rilevanti e che promuova un dialogo aperto per assicurare che le loro legittime aspettative siano tenute in dovuta considerazione.
La continuità del dialogo è garantita nel tempo, ad esempio, dai responsabili della funzione Risorse Umane di ciascun sito del Gruppo che
interagiscono e intrattengono aperto il dialogo con i rappresentanti delle comunità e delle autorità territoriali, al fine di valutarne i bisogni
e le aspettative e di osservare le ripercussioni che le attività industriali hanno sulla comunità locale. Inoltre, il Gruppo Fiat richiede ai suoi
dipendenti di tenere un comportamento socialmente responsabile, rispettando le culture e le tradizioni di ogni Paese in cui il Gruppo opera
e di agire con integrità e in buona fede, al fine di meritare la fiducia della comunità locale.
Le Linee Guida di Investimento nelle Comunità Locali del Gruppo Fiat forniscono indicazioni su come gestire le varie attività a loro favore
e nel definire impegni per l’attivazione di iniziative coerenti con le caratteristiche e il posizionamento di ciascun marchio. Ogni iniziativa viene,
in genere, gestita a livello di stabilimento, di azienda o di marchio, mentre gli interventi di maggiore rilevanza economica sono approvati e
supervisionati a livello corporate. Una parte delle donazioni del Gruppo è gestita da The Chrysler Foundation, che supporta un gran numero
di enti morali e associazioni operanti sia a livello territoriale, sia globale. La Fondazione è un’organizzazione non profit indipendente, finanziata
esclusivamente da Chrysler Group e gestita da un Consiglio di Amministratori Fiduciari formato da sei direttori dell’azienda.
Gli impatti di tutte le principali iniziative sono analizzati attraverso indicatori specifici, al fine di valutare il beneficio per la comunità
locale e garantire che le attività del Gruppo possano rimanere in linea con le principali necessità delle aree geografiche coinvolte. Inoltre,
questi indicatori sono utili anche per la valutazione di potenziali opportunità di sviluppo o ampliamento dei progetti, oltre che per trasformare
i successi ottenuti tramite interventi isolati in impegni a lungo termine.
GRI-G4 DMA, EC7, EC8, HR8, SO1, SO2
Iniziative a supporto dell’istruzione
6
Impegno con
le Comunità
105
In ogni sito in cui opera, il Gruppo si impegna a creare le condizioni più opportune per favorire lo sviluppo della comunità locale, nel rispetto
degli interessi dei vari stakeholder. Per fare ciò, è necessario soddisfare tre condizioni fondamentali: identificare e coltivare risorse e punti di
forza autoctoni, definire processi collaborativi per la pianificazione e implementazione dello sviluppo, incoraggiare una mentalità orientata alla
crescita. Queste tre condizioni si possono verificare solo partendo da una relazione di fiducia reciproca fra azienda, comunità locali e istituzioni.
Iniziative a supporto dell’istruzione
Il Gruppo Fiat è consapevole che l’istruzione abbia un ruolo essenziale nella costruzione e nel sostentamento di solide comunità. Per questo motivo
si impegna con convinzione in diversi programmi di formazione e iniziative educative, rivolti in particolare ai più giovani, in varie comunità nel mondo.
Gli investimenti del Gruppo per l’istruzione contribuiscono a fornire alla futura forza lavoro le competenze tecniche necessarie per affrontare le
molteplici questioni sociali e ambientali che caratterizzano la nostra realtà in continua evoluzione.
Grazie al radicamento del Gruppo nelle comunità in cui si trova a operare, le attività di supporto alle comunità locali possono essere indirizzate in
modo opportuno. Il sostegno offerto a progetti educativi protratti nel tempo può contribuire all’inclusione sociale e a incentivare la comprensione
degli aspetti legati alla tecnologia e alla sostenibilità.
Nella regione NAFTA, il Gruppo è impegnato nel sostegno all’iniziativa FIRST Robotics, creata nel 1989 per incoraggiare gli studenti a esplorare
e perseguire percorsi professionali in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico. Stimolando l’interesse per questi ambiti di
applicazione, il Gruppo aiuta i giovani a sviluppare le competenze tecniche necessarie alle professionalità del futuro.
Altra innovativa iniziativa del Gruppo è il progetto TechPro2, sviluppato da Fiat Group Automobiles (FGA) in collaborazione con il Centro Nazionale
Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale (CNOS-FAP). TechPro2 è stato pensato per offrire una formazione tecnica specializzata
ai giovani che hanno terminato la scuola dell’obbligo e che spesso provengono da situazioni socialmente disagiate o da quartieri problematici.
Nel 2013, circa 2.300 studenti hanno partecipato al programma di formazione professionale, raggiungendo così il totale di oltre 2,2 milioni di ore
di formazione impartite in sette lingue e in 51 diverse sedi nel mondo. Il Master in Automazione Industriale, organizzato congiuntamente dal
Politecnico di Torino e da Comau per il Gruppo Fiat, offre invece ai giovani opportunità di formazione e di impiego per sviluppare il proprio talento e
applicarlo concretamente nei settori dell’industria italiana che presentano una crescente domanda di specialisti in automazione industriale.
Nella regione LATAM è proseguito in Brasile per tutto il 2013 il programma Árvore da Vida
Jardim Teresópolis, per incentivare la scolarizzazione e la formazione professionale tra i
giovani e rafforzando di conseguenza così la comunità. I dati relativi al programma sviluppato
dal Gruppo Fiat confermano che la percentuale di studenti che hanno partecipano al
progetto ad aver superato gli esami scolastici finali è passata dal 71% del 2004 al 96%
nel 2013, mentre la percentuale di studenti che frequentano la scuola è salita nello stesso
periodo dal 78% al 99%.
Inoltre in sette stati brasiliani, il Gruppo Fiat ha avviato un’iniziativa denominata Árvore
€
mln
da Vida Professional Training, il cui scopo è fornire ai giovani l’istruzione professionale
devoluti
destinato a iniziative
per iniziative di
necessaria per l’inserimento nella rete concessionaria dell’azienda. Dal 2006, circa 670
scolastiche e culturali carattere sociale
studenti hanno fruito di questo programma e il tasso di occupazione ha raggiunto l’87%.
Le comunità
19,7
39%
GRI-G4 EC8 25%
106
7
Leadership
per il futuro
I dipendenti in cifre
Leadership per il futuro
Il capitale umano è un fattore essenziale per un Gruppo chiamato a competere ai massimi livelli
dell’industria e a perseguire l’ambizioso obiettivo di creare valore sostenibile e durevole nel tempo
per gli stakeholder. Il lavoro già svolto negli anni recenti per integrare tra loro le rispettive culture
di Fiat e Chrysler, trasformare le differenze in punti di forza e abbattere le barriere geografiche e
culturali evidenzia chiaramente quanto l’esperienza tecnica e la motivazione dei nostri dipendenti
contribuiscano al successo del Gruppo. L’acquisizione, nel 2014, della quota del capitale
rimanente di Chrysler Group alimenta ancor più le aspettative che le caratteristiche di entrambe le
organizzazioni possano generare opportunità uniche.
225.587
I dipendenti in cifre(1)
dipendenti
appartenenti a 63 nazionalità
Dipendenti motivati e dediti al proprio lavoro sono da sempre un fattore essenziale per il successo del Gruppo. La nostra capacità di costruire
un’impresa sostenibile capace di competere nel mercato globale dipende dalla risorsa più importante: le nostre persone. Il Gruppo Fiat si
impegna a fornire ai propri dipendenti le opportunità di crescita adatte a favorire costantemente la collaborazione sul piano internazionale,
facendo tesoro della diversità di esperienze, formazione e capacità. L’approccio del Gruppo alla gestione del capitale umano si basa su
processi strutturati e applicati in tutte le regioni al fine di garantire una gestione omogenea e percorsi di crescita professionale per i dipendenti.
La funzione Risorse Umane (HR, Human Resources) ha la responsabilità di supportare i business leader in tutte le aree di gestione del personale.
Processi HR robusti prendono in considerazione tutte le principali fasi della carriera dei dipendenti: dall’assunzione al pensionamento. Nelle
aziende del Gruppo Fiat i processi di selezione e assunzione sono supportati in tutto il mondo da moderni strumenti di ricerca e selezione,
in grado di individuare i migliori talenti sia tra il personale interno (mediante job posting), sia tra i candidati esterni (mediante siti web dedicati,
piattaforme di selezione e specifici fornitori di servizi di selezione e ricerca del personale).
GRI-G4 DMA
Salvo diversamente specificato, i dati riguardanti i dipendenti sono calcolati a fine anno.
(1)
107
Una volta adattati alle esigenze della comunità locale (salvo quando già previsti per legge), strumenti e metodi di selezione sono
conformi ai principi della Equal Opportunity Employer policy, che testimonia l’impegno del Gruppo al rispetto della diversità durante
le procedure di selezione e assunzione di personale. Programmi di verifica basati sui risultati sono adottati al fine di monitorare e
analizzare le prassi delle società di servizi di selezione e sono utilizzati e considerati necessari per incentivare queste stesse società
alla costante applicazione dei principi illustrati nella policy aziendale. Inoltre, al fine di monitorare potenziali casi di discriminazione,
il personale della funzione Risorse Umane supporta eventuali indagini e, ove di sua pertinenza, adotta azioni correttive appropriate.
22.500
candidature
del Gruppo in Europa con un’età
ricevute attraverso il sito web careers
media dei candidati pari a 29,3 anni
Il processo adottato in tutto il mondo per la valutazione delle caratteristiche di leadership e performance del personale ha un ruolo centrale
nel modello di gestione dei nostri dipendenti. Il processo di Performance e Leadership Management (PLM), che si svolge con frequenza
annuale, si applica al 100% dei dirigenti e dei professional, oltre ad una parte degli impiegati. Le informazioni riguardanti i livelli di performance
dei dipendenti sono conservate in sistemi informatici dedicati, accessibili al personale HR, ai manager e anche ai dipendenti coinvolti nel
processo, avendo ciascuno di essi possibilità di accesso alle informazioni pertinenti.
A sostegno delle attività di gestione di dipendenti in ogni fase della loro carriera, il Gruppo organizza eventi formativi sia in presenza, sia
web-based, per l’acquisizione e il rinforzo di capacità gestionali e tecniche. A questa offerta si aggiungono anche percorsi di coaching e team
building. Queste attività supportano lo sviluppo di una cultura aziendale condivisa, decisa a perseguire il cambiamento, a orientare il senso di
responsabilità e realizzare il miglioramento continuo.
Le attività di formazione vengono monitorate e misurate in termini di efficacia e di efficienza con continuità e attraverso indicatori specifici.
Generalmente l’efficacia viene valutata sulla base del gradimento delle iniziative da parte dei partecipanti, l’incremento delle conoscenze/
competenze individuali e, se pertinente, il grado di applicazione delle nozioni apprese dai partecipanti nei vari processi di lavoro. Per verificare
il raggiungimento del risultato atteso, l’efficienza delle attività di formazione è monitorata attraverso il confronto delle ore di formazione per tipo
e categoria e l’analisi dei livelli di spesa rispetto alle migliori pratiche internazionali.
Il Gruppo riconosce l’importanza di comprendere e misurare costantemente il livello di soddisfazione dei dipendenti, le attitudini, le opinioni e
le motivazioni. Con questa consapevolezza, insieme a numerose opportunità che la funzione HR realizza per mantenere aperto il confronto
con i dipendenti, se necessario, vengono adottati strumenti specifici di misurazione e monitoraggio. Tra questi sono comprese le analisi di
clima e le indagini di soddisfazione del personale, così come l’avvio di iniziative volte a raccogliere suggerimenti da parte dei dipendenti
e ad aumentare il livello della loro partecipazione ai processi e progressi aziendali.
GRI-G4 DMA 108
7
Leadership
per il futuro
I dipendenti in cifre
Per mantenere la propria attrattività come azienda fino alle fasi finali della carriera dei suoi dipendenti, il Gruppo mette a disposizione iniziative
mirate che consentono di affrontare al meglio la transizione dalla condizione di dipendenti a quella di personale in pensione. Analogamente, in
alcuni Paesi sono disponibili specifici strumenti di calcolo della pensione, oltre a iniziative per reinvestimento in piani previdenziali e a seminari,
webinar e servizi di counseling focalizzati sulla fase del pensionamento.
Tutte le informazioni riguardanti i dipendenti sono monitorate e tracciate mensilmente con il supporto dei sistemi informatici. Ad esempio, il
turnover rappresenta uno degli indicatori principali nel reporting sulla forza lavoro del Gruppo ed è monitorato periodicamente sia a livello di
singola azienda di appartenenza, sia a livello di Gruppo. Il Team HR Reporting & Projects del Gruppo è responsabile, su base mensile, della
raccolta dei dati e del monitoraggio dei trend mediante sistemi di raccolta dati dedicati e grazie al supporto fornito dai rappresentanti HR locali
a cui spetta il mantenimento e l’aggiornamento dei dati stessi.
Dipendenti per anno Nel corso dell’anno, il Gruppo ha condotto attività nel settore automotive
Gruppo Fiat mondo (n.)
attraverso aziende con sedi in circa 40 Paesi e ha venduto i propri prodotti
e servizi ai clienti di oltre 150 Paesi. A livello globale le spedizioni hanno
raggiunto il volume di 4,4 milioni di unità, con un aumento del 3% rispetto
2011
197.021
all’anno precedente.
La progressiva razionalizzazione, la riorganizzazione delle attività aziendali
2012
214.836
in segmenti operativi e la sfida rappresentata dall’export costituiscono
scelte cruciali per la stabilità del Gruppo. Ciò genera altresì opportunità
d’occupazione e di crescita per le economie dei Paesi in cui il Gruppo
225.587
2013
opera, come dimostrato dal costante aumento della sua forza lavoro.
Al 31 dicembre 2013 i dipendenti del Gruppo erano 225.587, segnando un
aumento del 5% rispetto alla fine del 2012.
La costruzione del nuovo stabilimento a Pernambuco (Brasile) è un esempio eccellente, oltre che un chiaro segnale della strategia di
espansione del Gruppo in vista del raggiungimento dei livelli più elevati di competitività in ogni sua sede operativa. L’avvio delle attività
nello stabilimento è previsto per la prima metà del 2015 con una produttività iniziale pari a 200.000 veicoli all’anno. Il sito è dotato anche
di un’area destinata ai fornitori, un centro di progettazione e aree dedicate al testing. Caratteristica di questa nuova realtà industriale sarà
l’approccio allo sviluppo e alla deruralizzazione margrazie a forme di partecipazione che prevedono il coinvolgimento delle comunità locali
a supporto dell’analisi delle esigenze locali sin dalle prime fasi di progettazione del nuovo sito industriale.
GRI-G4 DMA, 13, EC8, SO1
109
Dipendenti per area geografica
Gruppo Fiat mondo
e
d
a. 39,5% Europa
c
b. 36,0% Nord America
a
c. 21,4% America Latina
d.
3,0% Asia
e.
0,1% Resto del mondo
La distribuzione della forza lavoro nelle varie aree geografiche
è indicativa della diffusione globale del Gruppo, settimo
produttore di automobili al mondo, in grado di offrire
opportunità di lavoro e sviluppo in ogni area geografica in cui
è presente.
b
Dipendenti per segmento operativo
Dipendenti per categoria professionale(1)
Gruppo Fiat mondo
Gruppo Fiat mondo
d
d
c
a. 68,3% Marchi generalisti e Premium
c
b.
1,6% Marchi di lusso e sportivi
a. 70,4% Operai
b. 14,6% Impiegati
b
c. 13,9% Professional
c. 26,2% Componenti e sistemi
b
d.
a
di produzione
d.
1,1% Dirigenti
3,9% Altri
a
La conversione delle strategie di prodotto del Gruppo verso il segmento delle vetture di alta gamma (Premium) ha avuto un effetto positivo
su alcune aree produttive della regione EMEA. È questo il caso dello stabilimento italiano di Officine Maserati Grugliasco (OMG), che non era
operativo dal settembre 2006. Dopo essere stato acquisito dal Gruppo Fiat nel novembre 2009 e ristrutturato, è stato inaugurato nel gennaio
2013 con il nuovo nome di “Stabilimento Avv. Giovanni Agnelli”. Lo stabilimento ha sede a Grugliasco (Italia) ed è il sito produttivo della nuova
Maserati Quattroporte e di Maserati Ghibli.
GRI-G4 DMA, 10, SO1 (1)
I dipendenti sono ripartiti in quattro macrocategorie: operai, impiegati, professional e dirigenti. La categoria professional comprende tutti gli individui che ricoprono ruoli specialistici
e manageriali (tra cui “professional” e “professional expert” nel sistema di classificazione di Fiat S.p.A. e “mid-level professional” e “professional senior” secondo la classificazione di
Chrysler Group). La categoria dirigenti si riferisce agli individui che ricoprono ruoli dirigenziali (compresi quelli identificati come “professional master”, “professional senior” e “executive”
nell’ambito del sistema di classificazione di Fiat S.p.A., e “dirigenti senior” secondo la classificazione di Chrysler Group).
110
7
Leadership
per il futuro
I dipendenti in cifre
Dipendenti per età
Gruppo Fiat mondo
a
d
a. 20,0% Fino a 30 anni
b. 27,3% Da 31 a 40 anni
c. 29,5% Da 41 a 50 anni
b
d. 23,2% Oltre 50 anni
c
Dipendenti per anzianità di servizio
A livello mondiale, la classe di età che accoglie la maggiore
concentrazione di dipendenti del Gruppo si conferma essere
quella tra i 41 e i 50 anni e circa il 40% dell’organico ha maturato
un’anzianità aziendale non superiore ai cinque anni.
Le conseguenze dei cambiamenti demografici in corso hanno
recentemente iniziato a intravvedersi nel lento, ma costante
invecchiamento della popolazione lavorativa del Gruppo: rispetto al
2012, si è registrato un incremento globale costante del numero di
dipendenti nella fascia di età oltre i 50 anni, mentre la percentuale
nelle altre categorie si è mantenuta stabile. Non si rilevano differenze
legate al genere. In risposta al fenomeno dell’invecchiamento della
popolazione lavorativa, l’azienda ha sviluppato iniziative specifiche
che spaziano dall’ergonomia delle postazioni di lavoro alla
ricollocazione professionale, fino ai programmi pensionistici.
Dipendenti per titolo di studio
Gruppo Fiat mondo
Gruppo Fiat mondo
d
a
b
e
a.
b.
15,4% Da 21 a 30 anni
a
5,5% Oltre 30 anni
inferiore
c
b. 44,5% Istruzione media c. 26,3% Da 11 a 20 anni
superiore
d. 12,8% Da 6 a 10 anni
c
d
a. 23,1% Istruzione media c. 25,2% Laurea o titolo
(1)
equivalente
e. 40,0% Fino a 5 anni
d.
7,2% Non tracciati (2)
b
Per quanto riguarda la distribuzione dei titoli di studio si è registrato un aumento continuativo sia degli uomini sia delle donne con livelli
d’istruzione più elevati, con il 23% dei dipendenti in possesso di una laurea o di un titolo equivalente. Circa il 45% dei dipendenti del Gruppo
ha completato la scuola media superiore, mentre il numero dei dipendenti che ha terminato la scuola elementare/media è rimasto stabile
intorno al 25%. Durante il 2013 è migliorata ulteriormente la qualità dei sistemi di analisi e dei dati corrispondenti, si è così registrata una
significativa diminuzione della percentuale di dipendenti, principalmente composta da operai, di cui in precedenza non erano disponibili dati
sul livello di istruzione. Per informazioni più dettagliate vedere pagine 176-177.
GRI-G4 10, LA1
(1)
(2)
Calcoli soggetti ad approssimazione risultante dal confronto dei titoli di studio nei diversi Paesi.
Casi in cui non è possibile rilevare il titolo di studio, poiché i dati non sono sempre tracciati nei sistemi informativi del Gruppo, specialmente in relazione al titolo di studio degli operai.
111
Turnover
Gruppo Fiat mondo
214.836
Dipendenti al 31 dicembre 2012
+34.245
Turnover
-25.542
perimetro 2.048
Entrati
Usciti
225.587
Dipendenti al 31 dicembre 2013
Nel 2013 sono state assunte complessivamente 34.245 persone, di cui il 47,4% in Nord America, area geografica che ha continuato ad
essere interessata da un aumento dei volumi produttivi. Nel corso dell’anno circa 25.550 dipendenti hanno lasciato il Gruppo, mentre le
variazioni di perimetro hanno comportato un aumento netto dell’organico di 2.048 unità. In ottobre il Gruppo ha completato l’acquisizione
di VM Motori, società che impiega circa 1.150 dipendenti. Con sede a Cento (Italia), questo stabilimento è specializzato nella produzione di
motori Diesel d’avanguardia. Per informazioni più dettagliate vedere pagine 176-177.
Nel 2013, circa il 96% dei dipendenti del Gruppo aveva un contratto di lavoro a
Dipendenti per tipologia di contratto
tempo indeterminato e circa il 99% era occupato a tempo pieno.
Gruppo Fiat mondo (%)
Il ricorso a contratti a tempo determinato è stato contenuto allo stretto necessario:
2013
2012
95,7%
Contratti a tempo indeterminato
94,8%
nelle diverse aree geografiche, tale tipologia di contratto si è attestata tra un minimo
4,3%
Contratti a tempo determinato
5,2%
di 0,4% (America Latina) e un massimo di 2,1% (Nord America) rispetto a tutte le
forme di contratto utilizzate.
Nel corso del 2013, nonostante il perdurare della crisi economica globale, circa 6.900 contratti a tempo determinato sono stati convertiti
a tempo indeterminato (di cui circa l’8% rappresentato da donne). Complessivamente l’1,3% della forza lavoro del Gruppo è impiegata
part-time, di cui circa il 70% rappresentato da donne. Per informazioni più dettagliate vedere pagine 175-177.
Dipendenti per tipologia di contratto e impiego
Gruppo Fiat mondo (n.)
2013
Europa
Nord America
America Latina
Asia
Resto del mondo
Totale
Tempo indeterminato
Totale
89.030
81.365
48.306
6.699
187
225.587
Full-time
85.461
76.512
47.400
5.238
187
214.798
Part-time
952
6
15
4
977
Tempo determinato
Full-time
2.609
2.887
890
1.457
7.843
Part-time
8
1.960
1
1.969
GRI-G4 10, 13, LA1 112
7
Leadership
per il futuro
Gestione e sviluppo
Gestione e sviluppo
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivi
Risultati 2013
Attrarre, sviluppare e trattenere
i migliori talenti mediante
coinvolgimento, stimolo e
riconoscimenti
2020: implementazione dei piani di incentivazione a
lungo termine legati al risultato e di programmi per lo
sviluppo dei talenti per regione, secondo i requisiti e i
vincoli locali
Implementati in NAFTA piani di incentivazione a lungo termine legati al
risultato per i migliori talenti
2020: incremento dei contributi dei dipendenti grazie a
iniziative e canali che rafforzano l’attività di sostenibilità
del Gruppo
Proseguito il programma iPropose in Italia con 8.300 suggerimenti raccolti
che hanno permesso di ottenere risparmi pari a 17,3 milioni di euro
Ricevute in media 15 proposte di miglioramento individuali nell’ambito
del programma WCM
Esteso agli operai l’accesso all’archivio centrale di cataloghi e progetti
specifici di formazione tramite la realizzazione del nuovo sito Virtual
Training Center nell’extranet Fiat
Grazie a consolidati processi di gestione del personale che accompagnano il dipendente per tutta la sua carriera - dalla selezione alla
pensione – il Gruppo si impegna ogni giorno a sviluppare il talento delle persone, concentrandosi sia sugli obiettivi di business, sia sulle
opportunità di crescita individuali. L’azienda non soltanto riconosce l’importanza del capitale umano per il proprio successo, ma sente nei
suoi confronti una vera responsabilità. Cinque principi fondamentali guidano il Gruppo nella gestione e nello sviluppo del capitale umano:
n riconoscere e valorizzare sempre il merito
n la leadership è un richiamo importante, che migliora la vita delle persone
n la competizione è lo stimolo giusto per puntare sempre più in alto
n la migliore delle performance è l’obiettivo da raggiungere
n mantenere gli impegni assunti è la chiave per risultare credibili e affidabili.
Questi sono principi fondanti per la cultura del Gruppo e sono stati incorporati a livello globale in tutti i processi di gestione del personale.
Tramite questi processi, i dipendenti vengono valutati sulla base della loro performance e sono in grado di esprimere le loro qualità contribuendo
al raggiungimento dei risultati desiderati.
Il processo di Performance e Leadership Management (PLM), è utilizzato in tutto il mondo per valutare i dipendenti del Gruppo (dirigenti,
professional e impiegati)(2) e costituisce uno dei processi chiave del Gruppo Fiat per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane. Con il
processo di PLM i dipendenti vengono valutati e orientati in base ai loro risultati, attitudini e comportamenti attraverso la definizione di obiettivi
specifici.
GRI-G4 DMA, LA11
(1)
(2)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Per la valutazione degli impiegati, un analogo sistema di valutazione denominato Performance & Behavior Feedback viene utilizzato.
113
Questo processo di valutazione e di mappatura delle competenze, che rappresenta la base per la remunerazione variabile(1), è supportato da
sistemi informatici che consentono ai responsabili di accedere in qualunque momento alle informazioni aggiornate sulle persone appartenenti
alla propria unità organizzativa o che si trovino, anche indirettamente, nella loro linea gerarchica. Questo permette ai vertici aziendali di avere
accesso e di poter esaminare, all’interno della struttura organizzativa, le prestazioni individuali di ogni dipendente. Il processo di PLM non
rappresenta solo la base per tutte le scelte gestionali relative al personale, ma costituisce anche un elemento fondamentale in particolare per
la gestione dei talenti e la definizione di piani di successione. Obiettivi di sostenibilità vengono tenuti in considerazione ogni anno nel sistema
di remunerazione variabile del 100% dei responsabili di progetto inclusi nel Piano di Sostenibilità del Gruppo, dei membri del Group Executive
Council e di una parte dei secondi livelli degli Amministratori Delegati delle aree operative.
Durante il 2013, l’implementazione del processo di mappatura della performance e della leadership ha interessato circa 54.500 dipendenti
del Gruppo, inclusi tutti i dirigenti, tutti i professional e una parte degli impiegati. Per informazioni più dettagliate vedere pagina 176.
Il numero di impiegati che partecipano alla valutazione aumenta di anno in anno, dal 68% del 2012(2) al 69% del 2013. Il 100% degli operai,
invece, completa in fase di assunzione una valutazione prevista dal sistema di gestione delle performance del World Class Manufacturing (WCM).
L’importanza del processo di valutazione per il successo dell’azienda è testimoniata altresì dai cinque giorni impegnati dall’Amministratore
Delegato di Fiat S.p.A. e Amministratore Delegato e Presidente di Chrysler Group per analizzare, insieme ai capi delle regioni e dei supporting
business i risultati del processo di PLM, con particolare attenzione ai senior manager. Azioni concrete a favore dello sviluppo di carriera dei
dipendenti, combinate alle evoluzioni del business, hanno determinato
importanti cambiamenti organizzativi, trasferimenti tra le diverse regioni
e tra le diverse società del Gruppo, così come la possibilità di coprire
posizioni chiave con candidature interne.
valutazioni di
22.946
impiegati
completate nel 2013
Performance & Leadership Management: calendario annuale
Ogni anno, i responsabili discutono gli obiettivi individuali con ciascun membro del loro team. A fine anno ogni dipendente viene valutato in
base alla sua performance (in funzione del raggiungimento degli obiettivi di business), e alla sua leadership (ad esempio la capacità di guidare
il cambiamento, di lavorare in team e gestire risorse). La combinazione delle due dimensioni della performance e della leadership determina
il posizionamento su una matrice a nove quadranti, che rappresenta la sintesi della valutazione dei risultati conseguiti dal dipendente.
La coerenza del processo di valutazione è garantita da un processo di comparazione trasversale dei posizionamenti a parità di qualifica/ruolo.
Le calibrature, all’interno di una curva di distribuzione attesa, riducono il rischio d’iniquità e allineano le valutazioni attraverso criteri prestabiliti.
Il risultato finale viene poi condiviso, tra il responsabile e il collaboratore, in un incontro dedicato, durante il quale la discussione trasparente
delle aree di miglioramento individuate contribuisce a valorizzare le prestazioni del dipendente e a rinforzarne il legame con l’organizzazione.
Al termine del processo, i dipendenti possono accedere online alla propria scheda di valutazione, inserire informazioni dettagliate sulle proprie
aspirazioni professionali e richiedere percorsi formativi o altre azioni specifiche (come l’affiancamento, il contatto con i vertici aziendali, ecc.)
per affrontare le aree di miglioramento identificate.
GRI-G4 DMA, LA11 Il processo di valutazione della Performance e della Leadership è la base per la definizione del contributo individuale al calcolo della retribuzione variabile di dirigenti e professional.
I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.
(1)
(2)
114
7
Leadership
per il futuro
Gestione e sviluppo
Altri sistemi di valutazione della performance individuale
Oltre al processo di valutazione di PLM, nel Gruppo vengono adottati anche altri processi di valutazione della performance dal cui risultato si
ricava il pagamento di una retribuzione variabile individuale. Per gli impiegati e gli operai che lavorano negli stabilimenti in Brasile, le aziende
del Gruppo dispongono di un bonus variabile denominato Profit Sharing Plan (PLR), il quale prevede la partecipazione all’utile e ai risultati e,
di norma, viene negoziato su base annuale. Il bonus è corrisposto individualmente e prende in considerazione indicatori di performance sia
individuali sia collettivi, quali la produzione annuale, i punteggi del World Class Manufacturing, gli indici di qualità, la soddisfazione dei clienti
e la partecipazione individuale. Questo sistema si applica a 19.534 dipendenti.
Gestione dei talenti e piani di successione
Durante il 2013 l’alleanza tra Fiat e Chrysler Group ha continuato a generare nuove opportunità per il business, in modo particolare in termini
di capacità, esperienze e abilità che, condivise, hanno accresciuto il livello di performance di tutta l’azienda.
Il Gruppo è chiamato a rispondere con sempre maggiore flessibilità alle sfide derivanti dal mercato, e crede fermamente nel fatto che il
successo possa essere raggiunto grazie ad individui motivati e con le competenze adatte a ricoprire posizioni chiave nell’organizzazione.
Queste sono le motivazioni che indirizzano le azioni volte alla gestione dei talenti, attraverso cui l’azienda individua i dipendenti con maggiori
potenzialità e accelera il loro percorso di crescita professionale.
A questi dipendenti vengono offerte opportunità professionali che consentono di acquisire esperienza in altre regioni o aree di business,
nonché opportunità di maggiore contatto con i vertici aziendali. Il processo prevede che tutte le figure che ricoprono posizioni chiave
nell’organizzazione si dedichino alla definizione di un piano di successione sia nel breve sia nel lungo termine. Ciò consente di dare risalto
a dipendenti talentuosi, poco noti all’interno dell’organizzazione, ma che tuttavia meritano un investimento in quanto potenziali leader del
futuro. Il programma consente inoltre al Gruppo di sviluppare efficaci piani di successione che danno priorità a candidature interne. Il processo
è condotto in modo omogeneo in tutti i Paesi, in tutte le funzioni e attraverso tutti i livelli gerarchici aziendali. Le risorse strategiche, identificate
in base al loro valore professionale (in termini di performance e di leadership) e al loro potenziale di crescita in ruoli di maggiore responsabilità,
vengono valutate attraverso un processo che coinvolge direttamente i diversi responsabili, dal capo diretto al top management.
Nel 2013, a seguito della valutazione di tutti i dirigenti e professional, sono state condotte 20 Talent Reviews per famiglie professionali/
segmenti/funzioni. Dal 2011, i vertici aziendali, durante le sessioni di Talent Review, attraverso una piattaforma dedicata, hanno la possibilità
di consultare i profili dei talenti emergenti e dei dirigenti senior identificati nei piani di successione.
Nel 2013, l’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., insieme ai membri del Group Executive Council e ai responsabili delle Risorse Umane, ha
dedicato due intere giornate alle tematiche di gestione dei talenti, con un impegno particolare riservato alla copertura delle posizioni chiave e
all’analisi delle capacità a supporto del loro sviluppo e dei piani di carriera internazionali e interfunzionali.
Nel 2014, per essere costantemente allineati alle migliori pratiche di mercato il Gruppo intende proseguire la valutazione del proprio pacchetto
retributivo (Total Compensation). Parte di tale valutazione comprenderà un Piano di incentivazione a lungo periodo e vari programmi di altro
tipo, al fine di assicurare il coinvolgimento e la fidelizzazione dei dipendenti che occupano posizioni chiave essenziali per il continuo sviluppo
del Gruppo.
GRI-G4 DMA, LA11
115
Salario minimo locale
In numerosi Paesi i livelli salariali minimi sono definiti in base a norme di legge e, in alcuni casi, prevedono anche differenziazioni per Regione/
Stato o sulla base di altri criteri (es. Regno Unito, Francia, Spagna, Stati Uniti e Brasile).
Laddove non esistano specifiche norme di legge in materia, spesso il salario minimo viene definito dalla contrattazione collettiva tra
organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e sindacati dei lavoratori. Tale situazione si verifica, ad esempio, in Italia, in Germania e in
Belgio, dove i trattamenti economici e le condizioni per l’impiego sono negoziati a livello territoriale o nazionale, lasciando poi alle aziende
la possibilità di stabilire livelli salariali più alti. È importante notare che i salari minimi sono altresì stabiliti in relazione allo specifico quadro
economico, sociale e politico e non si prestano, quindi, ad alcun tipo di confronto transnazionale.
Per valutare l’adeguatezza dei salari di ingresso in ogni Paese in cui è presente, il Gruppo ha appositamente svolto un’analisi i cui risultati
rilevano che in tutti i Paesi monitorati(1) i salari di ingresso(2) sono uguali, se non superiori, al minimo previsto dalla legge o dalla contrattazione
collettiva extra-aziendale.
L’uguaglianza nel posto di lavoro all’interno del Gruppo è dimostrata anche dal confronto dei salari minimi di entrata in base al genere.
Considerando il campione di 27 Paesi inclusi nell’analisi, i livelli salariali tra uomini e donne sono risultati essere identici.
Confronto fra salario di ingresso e salario minimo
654
Fiat Group mondo (salario minimo=100)
297
199 212 213 215
100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 102 108 109 113
130 136 139 140
171
100
Venezuela
Corea del Sud
Argentina
Stati Uniti
Romania
Canada
Polonia
Repubblica Ceca
Messico
Brasile
Belgio
Malaysia
Turchia
Cina
Serbia
Giappone
Regno Unito
Spagna
Russia
Portogallo
Italia
India
Irlanda
Germania
Francia
Austria
Australia
salario minimo
in ogni Paese
GRI-G4 DMA, EC5 Il confronto mostra i dati relativi all’83% della forza lavoro presente in 27 Paesi mappati, i quali rappresentano circa il 97% della forza lavoro complessiva del Gruppo.
In accordo con le linee guida GRI-G4, per salario di ingresso si intende la retribuzione minima da riconoscere a un dipendente a tempo pieno, assunto al più basso livello/categoria di
inquadramento, sulla base di politiche aziendali o di accordi sindacali aziendali. Si precisa che per ciascun Paese è stata considerata l’azienda con il rapporto più basso tra salario di
ingresso e salario minimo. Le cifre riportate sono aggiornate al 31 ottobre 2013.
(1)
(2)
116
7
Leadership
per il futuro
Gestione e sviluppo
Benefit per i dipendenti
Il pacchetto retributivo e i benefit del Gruppo sono allineati alle migliori pratiche internazionali e assicurano compensi economici equi ed
attrattivi per tutti i dipendenti. Il Gruppo Fiat offre un’ampia gamma di benefit che varia a seconda della categoria professionale, del Paese
e delle policy locali. Nell’ottobre 2013, il Gruppo Fiat ha condotto l’indagine annuale sui livelli di retribuzione e sui benefit aziendali (su un
campione pari a circa l’86% della forza lavoro). I risultati sono riportati nella tabella che segue e mostrano come più del 63% dei dipendenti
abbia diritto ad un piano pensionistico e che di questi, durante il 2013, circa il 71% abbia deciso di aderirvi. Tale cifra rappresenta il 45% della
popolazione totale mappata.
Principali benefit per i dipendenti
I piani pensionistici integrativi messi a disposizione dal
Gruppo Fiat mondo
Gruppo possono essere classificati in due categorie:
% di dipendenti aventi titolo ad aderire
n piani pensione a contribuzione definita, ossia per i quali
63,4
Piani pensione
la contribuzione (da parte del dipendente, dell’azienda o
79,9
Piani sanitari integrativi aziendali
62,8
Assicurazione vita
di entrambi) viene stabilita a priori, mentre la prestazione
53,7
Sostegno finanziario in caso di disabilità/invalidità
dipende dagli importi complessivamente assegnati al fondo
64,0
Mensa
aziendale
o
voucher
sostitutivo
che supporta il piano e dal rendimento finanziario dello stesso
37,6
Servizi di assistenza per l'infanzia(1)
n piani pensione a beneficio definito, ossia per i quali viene
62,0
Programmi benessere e nutrizione(2)
stabilita a priori la prestazione che in futuro sarà erogata al
42,0
Centri fitness(3)
dipendente, mentre la contribuzione può variare nel tempo, allo
44,9
Altro(4)
scopo di garantire l’erogazione della prestazione prefissata.
La maggior parte dei piani pensione in essere nelle aziende del Gruppo è a contribuzione definita.
I dipendenti del Gruppo Fiat hanno, inoltre, la possibilità di accedere a piani sanitari integrativi aziendali e circa l’81% della popolazione
mappata vi ha aderito.
Per aiutare i dipendenti a raggiungere un efficace bilanciamento tra lavoro e vita privata in alcune sedi sono disponibili servizi di assistenza
per l’infanzia e per gli anziani. Il Gruppo promuove, inoltre, uno stile di vita sano attraverso articolati programmi benessere e facilita
l’accesso a strutture sportive convenzionate.
Formazione
L’impegno del Gruppo per il costante sviluppo dei propri dipendenti si esprime attraverso numerose alternative, come la rotazione nelle posizioni
ricoperte, il coaching, il mentoring, i programmi di formazione e sviluppo. A tale scopo, nel 2013 il Gruppo Fiat ha continuato ad investire in modo
significativo a favore di iniziative e programmi di formazione e di skill-building quali elementi chiave della strategia del Gruppo per lo sviluppo e il
costante rafforzamento del suo personale. L’investimento in formazione da parte del Gruppo ha raggiunto la cifra di 76 milioni di euro circa.
La lieve diminuzione degli investimenti nella formazione è determinata dalla priorità assegnata ad attività quali la formazione sul campo, l’e-learning
e la trasmissione delle competenze tra colleghi. Non sono state invece ridotte le ore di formazione previste, né la qualità dei risultati ottenuti.
GRI-G4 DMA, LA2, LA9, EC3
Comprende asili, accesso gratuito alla palestra per i bambini, aiuto per i compiti, centri estivi per vacanze, altri servizi rivolti all’assistenza dei bambini.
Include servizi di affiancamento nutrizionale, corsi per smettere di fumare, visite e screening medici, altri programmi benessere.
Comprende accesso gratuito a palestre, corsi di fitness e altre iniziative sportive.
(4)
Include benefit quali macchina aziendale, alloggio, prestiti senza interessi.
(1)
(2)
(3)
117
Fiat SEPIN(1), il centro Fiat di riferimento per le attività di apprendimento, supporta
tale impegno secondo le necessità del caso, in modo particolare nella diffusione
degli standard richiesti, delle norme e delle prassi (es. Health & Safety, Corporate
Governance) e delle principali tecniche e competenze specifiche del settore automotive
(es. Research & Development, Manufacturing). A livello di singola unità operativa, i
erogate
responsabili della formazione sono incaricati dello sviluppo di programmi personalizzati,
in tutto il mondo
studiati per rispondere a esigenze specifiche e in linea con le direttive del Gruppo.
Riunioni periodiche, portali dedicati, aule virtuali e sessioni di apprendimento
multi-utente sono alcuni degli strumenti utilizzati da responsabili e specialisti della
formazione per condividere le migliori pratiche aziendali, coordinare reti di conoscenza formali e promuovere sinergie relative a standard,
metodi e obiettivi di formazione.
A partire dal 2012, il Gruppo utilizza una piattaforma di e-learning progettata per potenziare la gestione e il monitoraggio dell’intero processo
di formazione del Gruppo, garantire la standardizzazione dei processi e supportare iniziative di formazione a distanza in tutto il mondo.
La piattaforma rende disponibili strumenti e contenuti necessari per la formazione, che gli specialisti possono aggiornare con nuovi corsi,
moduli e materiali in qualunque momento. Oltre ad ospitare online i corsi disponibili, la piattaforma offre anche la possibilità di governare
i processi di formazione, attraverso la gestione degli stessi programmi, degli inviti a partecipare ai corsi, dei questionari di valutazione,
dell’attività di reporting, di gestione dei costi della formazione, ecc. A partire dal 2013, la piattaforma assicura l’implementazione di un modello
completo e sistematico per il monitoraggio dei processi di formazione e dei relativi investimenti.
Nel corso dell’anno sono state erogate più di 4,2 milioni di ore di formazione (+1,1% vs 2012) a circa 186.000 dipendenti del Gruppo, di
cui circa 149.400 uomini (80%) e 36.400 donne (20%). I dipendenti coinvolti nelle attività formative sono stati per il 59,5% operai, per il 38,4%
professional e impiegati e per il 2,1% dirigenti. Ciascun dipendente ha ricevuto in media circa 19 ore di formazione; precisamente 16,7 ore
per gli operai, 24 ore per i professional e gli impiegati e 32,3 ore per i dirigenti. Nel 2013, uomini e donne hanno fruito in media rispettivamente
di 27,7 e 20,1 ore di formazione.(2)
L’investimento nella formazione in aula, online e sul campo si è concentrato principalmente su quattro concetti fondamentali per il Gruppo:
sviluppo di competenze specifiche di mestiere (82%), capacità manageriali (7%), consapevolezza interculturale e competenze linguistiche
(7%) e campagne, norme e impegni aziendali (4%).
Spese e attività di formazione
La formazione sulla sostenibilità è proseguita anche nel 2013: il
Gruppo Fiat mondo
corso
del Gruppo sulla sostenibilità è stato messo a disposizione
2013
2012
2011(3)
senza
restrizioni a circa 14.550 impiegati del Gruppo nel mondo,
75,7
Spesa in formazione (milioni di euro)
83,7
80,3
(4)
(5)
cui
si
aggiungono
tutti i professional Fiat nel mondo e i circa 16.950
0,8
1,1
Incidenza sui costi per il personale
0,9
impiegati e lavoratori a contratto di Chrysler Group che avevano già
4.232
Ore di formazione erogate (migliaia)
4.206
4.048
185
135
139
Dipendenti coinvolti (migliaia)
completato il corso nel 2012.
4,2 milioni
di ore di formazione
GRI-G4 DMA, LA9, LA10 Fiat SEPIN gestisce anche l’attività di supervisione per lo scambio e l’innovazione di metodi e soluzioni nei processi di apprendimento, sostenendo la gestione dei finanziamenti per i
programmi di formazione e, insieme a Fiat Group Purchasing, facilita la selezione e la conseguente certificazione di fornitori esterni di formazione.
Valori medi calcolati sulla forza lavoro complessiva e non soltanto considerando i dipendenti coinvolti nei corsi di formazione.
(3)
I dati includono Chrysler Group per l’intero anno.
(4)
I costi per il personale ammontano a 9.352 milioni di euro nel 2013, 9.110 milioni di euro nel 2012, 7.629 milioni nel 2011.
(5)
I dati sono diversi da quelli riportati nel Bilancio di Sostenibilità 2012 a causa delle modifiche apportate ai metodi di calcolo per i costi relativi al personale.
(1)
(2)
118
7
Leadership
per il futuro
Gestione e sviluppo
Le iniziative aziendali e le sessioni di formazione sul campo sono
concepite anche per diffondere costantemente informazioni ai
Gruppo Fiat mondo
dipendenti e tenerli aggiornati sui temi della salute, della sicurezza e
2013
2012
53.242
93.232
Dipendenti coinvolti (n.)
dell’ambiente. Nel 2013, sono state erogate circa 1.184.000 ore di
4,3
di cui dirigenti (%)
2,1
formazione su argomenti correlati a salute e sicurezza. 218.544 ore
sono state dedicate a tematiche ambientali (vedere anche pagina 139).
Il modello adottato nel 2012 per la valutazione dei vantaggi e dei potenziali risparmi derivanti dalle attività di formazione è tutt’ora in uso.
Questo modello, basato sul cost deployment del World Class Manufacturing (WCM), è denominato Cost Deployment della Formazione.
Con riferimento alle iniziative di formazione sul campo, è stato calcolato il potenziale risparmio derivante dagli effetti di tale formazione.
L’applicazione di questo metodo alla formazione sul campo ha consentito di ottenere un’efficienza di processo che è il risultato degli
investimenti sulla formazione dei lavoratori e della sua conversione nel corrispettivo valore economico. Il costo delle attività di formazione
monitorate nel 2013 con tale metodologia ammonta a 1,3 milioni di euro e ha prodotto un risparmio potenziale pari a 2,5 milioni di euro.
Formazione su corporate governance, anti-corruzione, diritti umani,
non discriminazione e sostenibilità
Analisi di clima
Il Gruppo ha effettuato una prima estesa analisi di clima nel 2010, in collaborazione con il Great Place to Work Institute® (GPTW), organizzazione
riconosciuta a livello mondiale che fornisce la propria assistenza nella valutazione dei risultati rispetto a standard nazionali e internazionali.
Il 2011 è stato dedicato in particolar modo all’implementazione di piani d’azione focalizzati sulle principali aree di miglioramento indicate
dall’analisi. Il Gruppo ha completato una seconda estesa analisi(1) nel 2012, al fine di monitorare nuovamente il grado di soddisfazione e le
esigenze dei dipendenti. Anche questa seconda analisi ha seguito il metodo GPTW® garantendo così un buon livello di comparazione dei
risultati ottenuti.
Nel 2013 il Gruppo ha completato altre analisi di clima presso alcune delle sue aziende e funzioni.
In particolare, ha portato a termine un’analisi di clima(2) su più di 35.000 dipendenti di Magneti Marelli in tutto il mondo; anche quest’ultima
analisi ha seguito la metodologia GPTW®.
Altre analisi sul coinvolgimento dei dipendenti sono state condotte presso Chrysler Group su 1.700 impiegati di specifiche famiglie professionali.
Più di 200 dipendenti impiegati nelle sedi commerciali di Australia e Cina sono stati coinvolti in analisi di clima.
All’interno della regione EMEA circa 10.000 dipendenti appartenenti al segmento dei Marchi generalisti e Premium hanno preso parte a
interviste effettuate da un istituto di ricerca specializzato e condotte secondo la metodologia Computer Assisted Web Interviews. L’analisi ha
incluso domande utili a fornire un quadro aggiornato sul livello medio di soddisfazione dei dipendenti.
La predisposizione di piani d’azione conseguenti ai risultati emersi dalle analisi condotte è attualmente in corso.
GRI-G4 DMA, LA9, LA10
(1)
(2)
Avviata per una parte già nel novembre 2011.
Avviata per una parte già nel novembre 2013.
Diversità e pari opportunità
Leadership
per il futuro
Diversità e pari opportunità
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Migliorare la competitività e
la reputazione dell’azienda,
valorizzando la diversità della
forza lavoro
2020: valorizzazione della diversità come patrimonio
aziendale e monitoraggio a livello mondiale
dell’implementazione delle pari opportunità attraverso
i processi gestiti dalla funzione Risorse Umane, per
costruire una gamma di competenze completa e per
valorizzare il contributo di tutti
Assunti circa 450 candidati diversamente abili in accordo con i requisiti
e i vincoli locali
Erogate 40 ore di formazione per il supporto dei neoassunti diversamente
abili a 11 dipendenti presso lo stabilimento di Fiat Group Automobiles di
Atessa, in aggiunta alle 23 persone formate e assunte nel 2012
Erogato programma di formazione di 110 ore presso Fiat Group
Automobiles (Brasile) per neoassunti con disabilità al fine di fornire le
conoscenze di base del settore automotive (matematica, metrologia,
progettazione, qualità ambientale, salute e sicurezza, customer service
e competenze soft)
Istituito un programma sulla disabilità (PCD) in collaborazione con il Ministero
del Lavoro e dell’Impiego in Brasile per aiutare i candidati con disabilità a
coprire posizioni vacanti sul medio periodo, con 13 persone iscritte
22% di donne assunte da Fiat Group Automobiles Europe, di cui una
percentuale compresa fra il 13% e il 30% assunte in settori che hanno
generalmente una bassa rappresentanza femminile in proporzione
a quella maschile all’interno dell’azienda (R&D, Supply Chain,
Manufacturing)
16% di donne assunte da Comau Europe, di cui una percentuale
compresa fra il 6% e il 25% assunte in settori che hanno generalmente
una bassa rappresentanza femminile in proporzione a quella maschile
all’interno dell’azienda (R&D, Supply Chain, Manufacturing)
33,5% di donne assunte da Chrysler Group US e circa il 37% di tutte
le candidate non caucasiche (di altra etnia)
Analizzati, sia per i professional che per i dirigenti, i risultati del
processo di monitoraggio sull’implementazione globale dei principi
di pari opportunità in relazione ai processi delle risorse umane, con
l’attuazione di azioni correttive laddove necessario
Proseguite le iniziative per le assunzioni di candidati di categorie poco
rappresentate presso università partner in tutto il mondo, al fine di
disporre di candidati di dette categorie per stage o posizioni d’ingresso
Monitorati i processi di selezione del personale a livello locale/di Paese
per garantire performance da Equal Opportunity Employer
GRI-G4 DMA (1)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
7
119
120
7
Leadership
per il futuro
“
Diversità e pari opportunità
Con una cresciuta enfasi sugli aspetti
tecnologici, dovuta in modo particolare
all’ingresso nel mondo automotive di
nuovi competitor non tradizionali, al
lavoratore del futuro di Fiat-Chrysler
sarà richiesto un bagaglio di capacità
differente rispetto a quello del passato
”
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Detroit (Stati Uniti)
Il concetto di appartenenza, per il Gruppo Fiat, alimenta una
cultura aziendale in cui ciascun individuo è incoraggiato a
sviluppare completamente il proprio potenziale facendo leva
sul proprio senso di unicità. Un’organizzazione diversificata
nelle identità di genere, etniche e culturali, rappresenta
di per sé un vantaggio per la competitività del business,
oltre ad essere presupposto per esperienze e opportunità
professionali stimolanti. Per questo motivo il Gruppo si
impegna a promuovere un ambiente lavorativo in cui ogni
dipendente si senta pienamente rispettato, valorizzato e
coinvolto, e che sia attrattivo per una forza lavoro motivata
e innovativa.
Equal opportunity employer
Il Gruppo Fiat respinge ogni forma di discriminazione, in particolare le discriminazioni basate su razza, genere, orientamento sessuale, condizioni
fisiche e di salute, disabilità, età, nazionalità, religione o opinioni personali.
Il Codice di Condotta di Fiat S.p.A. formalizza l’impegno del Gruppo ad offrire a tutti i dipendenti pari opportunità in ogni aspetto del rapporto di
lavoro, dalla selezione alla formazione, dalle politiche retributive al processo di promozione, dai trasferimenti all’interruzione del rapporto lavorativo.
Offrire opportunità di carriera estranee a discriminazioni, rispettare e valorizzare le diversità, sono alcuni degli impegni messi in evidenza
nelle Linee Guida sulla Gestione del Capitale Umano e nelle Linee Guida sul Rispetto dei Diritti Umani di Fiat S.p.A. Questi stessi obiettivi sono
perseguiti in Chrysler Group attraverso la Discrimination and Harassment Prevention Policy.
In virtù della presenza globale del Gruppo Fiat, possono esistere significative differenze di legislazione tra i Paesi in cui il Gruppo opera così come
nel livello di consapevolezza, di impegno e di capacità dei dipendenti in fatto di applicazione dei princìpi ispirati alla non discriminazione. Il Codice
di Condotta aziendale e specifiche Linee Guida hanno lo scopo di garantire che in tutto il mondo siano applicati gli stessi standard. Gli standard
aziendali infatti, come riportato nel Codice di Condotta, hanno la priorità su quelle giurisdizioni in cui la legislazione è meno rigorosa.
Per garantire un ambiente di lavoro inclusivo e pari opportunità a tutti i dipendenti, il Gruppo Fiat adotta un modello di retribuzione di tipo
progressivo basato sui criteri di equità e correttezza.
Nel cuore della filosofia di retribuzione della società, si trova il concetto di meritocrazia, che riconosce il valore di una cultura orientata al
raggiungimento di performance elevate e l’importanza di un approccio guidato dalle condizioni di mercato.
Il Gruppo, inoltre, adotta un processo formale per monitorare l’applicazione dei princìpi fondamentali di equità e correttezza in materia di livelli
retributivi, revisione della remunerazione annua e avanzamenti di carriera. Più specificamente, le analisi
di questo tipo si basano su criteri standard e non consentono discrezionalità da parte dei responsabili
nell’assegnare aumenti di retribuzione. Considerate nel loro insieme, tutte queste azioni sono progettate
Dal
per assicurare che il sistema retributivo del Gruppo, in linea con tutti gli altri processi interni relativi alla
il
gestione del personale, contribuisca a promuovere condizioni di pari opportunità.
2013
Gruppo
fa parte del
GRI-G4 DMA, 27, LA12
121
Inclusione della forza lavoro
Garantire gli stessi diritti e opportunità fra uomini e donne sul luogo di lavoro è uno
dei princìpi fondamentali cui si ispira la gestione del capitale umano nel Gruppo Fiat. Il
rispetto di tale impegno è in linea con la definizione di parità tra i generi come imperativo
morale e professionale enunciata dal Gender Equality Seal (GES) delle Nazioni Unite.
Il contributo di entrambi i sessi è essenziale per un successo di lunga durata poiché
crea un più ampio e diversificato gruppo di talenti e accresce la capacità dell’azienda di
comprendere le esigenze dei suoi clienti.
Occupazione femminile per area geografica
di donne nella forza lavoro
Occupazione femminile per categoria professionale
Gruppo Fiat mondo (%)
Europa
Nord America
America Latina
Asia
Resto del mondo
Totale
19,6%
Gruppo Fiat mondo (%)
2013
21,6
19,4
22,4
9,6
29,8
19,6
2012
21,6
22,0
8,8
29,7
27,5
19,2
Operai
Impiegati
Professional
Dirigenti
2013
18,0
28,9
18,3
13,1
2012
17,4
29,1
18,2
13,1
Nel corso del 2013 la percentuale di donne dirigenti si è mantenuta stabile con un valore superiore al 13%. Per informazioni più dettagliate
vedere pagine 174-177.
Numerose iniziative sono in corso di svolgimento in Chrysler Group per promuovere l’importanza di costituire una forza lavoro diversificata
e inclusiva tra i dipendenti.
Tra queste iniziative, più di dieci anni fa negli Stati Uniti, è stato istituito il Chrysler Group Diversity Council. L’impegno del Council è
consistito nel lancio della strategia dei Diversity Work Stream nel 2011. Nel 2013, il Council ha avviato 3 nuove iniziative di Work Stream,
arrivando così a un totale di 17. Tra i Work Stream implementati dal 2012, ci sono alcune iniziative come l’istituzione di call center bilingue e
l’espansione dell’utilizzo degli Employee Resource Groups.
La diversità in Nord America è infatti rappresentata anche dal lavoro ormai consolidato degli Employee Resource Groups (ERG). Gli ERG di
Chrysler Group (African American Network, Hispanic Network, Asian Network, Native American Network, Gay and Lesbian Alliance, Women’s
Forum), oltre a dare sostegno a molte iniziative a sfondo sociale e di beneficenza, offrono opportunità formative multiculturali e di crescita
professionale, quali il mentoring e la rete di relazioni tra dipendenti. La partecipazione a eventi sponsorizzati dagli ERG è incoraggiata ed
aperta a tutti i dipendenti di Chrysler Group, allo scopo di intensificare e ampliare il confronto sociale e culturale.
GRI-G4 DMA, LA12 122
7
Leadership
per il futuro
Diversità e pari opportunità
Nel corso del 2013 Chrysler Group ha proseguito il programma di tirocinio per agevolare l’integrazione di veterani dell’esercito degli Stati Uniti
negli enti di ingegneria e progettazione dell’azienda. Nel corso dell’anno sono stati avviati complessivamente 17 tirocini.
In Brasile, Fiat Group Automobiles è partner dell’Istituto Minas Pela Paz (MPP), organizzazione non governativa che lavora a favore della creazione
di una cultura di pace tramite l’integrazione sociale con l’obiettivo di trasformare le vite di persone socialmente svantaggiate, comprese quelle
che in passato siano state recluse in carcere.
La promozione di opportunità di lavoro per le persone diversamente abili continua a essere un altro impegno del Gruppo. Nel 2013(1), il
monitoraggio annuale dell’occupazione dei lavoratori diversamente abili all’interno del Gruppo ha riguardato 38 Paesi, consentendo di mappare
circa il 66% di tutti i dipendenti.
In alcuni Paesi, tra cui Austria, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Spagna e Venezuela, la percentuale minima di lavoratori diversamente abili
che le aziende sono obbligate a impiegare è stabilita dalla legislazione locale e tale percentuale varia in relazione agli organici della società o del
sito (in molti casi l’obbligo riguarda solo i siti con un organico superiore a determinati livelli). Queste normative, consentono, in alternativa, anche
di versare contributi a specifici fondi destinati alla tutela delle persone diversamente abili (come per esempio in Polonia), o di stipulare con gli enti
preposti convenzioni per un inserimento graduale di tali lavoratori (per esempio in Italia). La difficile situazione economica ha portato a condizioni di
sospensione temporanea dell’obbligo di tutela della percentuale minima di lavoratori diversamente abili (Grecia) oppure ha determinato l’ampliamento
del regime delle esenzioni, ad esempio in Italia, dove alcune aziende del Gruppo hanno fatto ricorso a interventi di Cassa Integrazione Guadagni
Straordinaria e di Mobilità (vedere anche pagina 132). In alcuni Paesi possono essere ridefinite sia le scadenze per il pagamento di contributi relativi a
fondi specifici (ad esempio in Germania e in Spagna), sia le tempistiche previste per l’assunzione di lavoratori diversamente abili, laddove, sulla base
di accordi/convenzioni per singole aziende fossero stati precedentemente definiti i termini (Italia).
Nei Paesi in cui esistono vincoli normativi (15 dei 38 coinvolti), la percentuale di lavoratori diversamente abili si attesta come valore medio al 2,9% del
totale dei dipendenti del Gruppo (0,5% donne e 2,4% uomini). Tale valore complessivo è situazioni diverse ed è influenzato dalle normative locali,
che impongono quote minime comprese tra l’1,6% e il 7% dell’organico o riferite a specifiche formule per la determinazione della base di calcolo.
Il Venezuela, si conferma il Paese in cui il Gruppo ha fatto registrare la percentuale più elevata di occupazione di lavoratori con disabilità
diversamente abili (4,9%).
La rilevazione ha anche evidenziato che in questi Paesi le donne diversamente abili rappresentano il 17,3% del totale dei dipendenti con disabilità,
dato allineato alla percentuale di presenza femminile nell’organico delle società mappate (17,2%).
In molti altri Paesi (tra cui Argentina, Australia, Belgio, Canada, India, Messico, Regno Unito e Stati Uniti), non sono previste normative relative alle
quote minime in materia di occupazione di persone con disabilità, anche se generalmente esistono altre soluzioni a sostegno dell’integrazione, per
esempio legate all’orario di lavoro o all’ambiente lavorativo, specifiche agevolazioni o benefit per le aziende che occupano lavoratori diversamente
abili ecc. Nei Paesi dove non sono previste quote minime e i dipendenti e candidati non hanno l’obbligo legale di rendere noto il proprio stato
di disabilità perché considerato informazione di natura sensibile e spesso tutelata dalla normativa sulla privacy, la rilevazione ha riscontrato
un’oggettiva difficoltà (per tale motivo la mappatura degli Stati Uniti è parziale e il Canada non è inclusa nell’indagine).
Tuttavia, l’attenzione delle aziende del Gruppo non viene meno, infatti, le società con sede in questi Paesi si impegnano per garantire che le
loro strutture forniscano ragionevoli sistemazioni per le persone diversamente abili in termini sia di accessibilità del luogo di lavoro sia di fruibilità.
Occorre ricordare, infine, che i dati riportati non includono quei lavoratori che, pur non essendo diversamente abili, hanno un’idoneità specifica
allo svolgimento di alcune mansioni rilevata in base a valutazioni effettuate dal personale medico o delle strutture competenti, che tengono in
considerazione sia le condizioni di salute del lavoratore sia le attività richieste dalle singole mansioni. In queste particolari situazioni, l’azienda
GRI-G4 DMA, LA12
Dati aggiornati al 31 ottobre 2013.
(1)
123
assegna loro una posizione appropriata alla loro condizione. Negli stabilimenti statunitensi e canadesi di Chrysler Group, la presenza di personale
dedicato noto come Return to Work Specialist offre un esempio concreto di come l’azienda si occupa dei dipendenti la cui capacità lavorativa
ha subito una limitazione. Tali specialisti perseguono attivamente – nei limiti degli obblighi legislativi e contrattuali – la possibilità di offrire un lavoro
sicuro e agevole ai dipendenti colpiti da una limitazione, compresa, se necessario, l’individuazione di una diversa mansione. Per i dipendenti la
cui condizione è tale per cui un impiego all’interno di Chrysler Group non sia più fattibile, l’azienda collabora frequentemente con le autorità statali
o regionali competenti per la riqualificazione dei soggetti interessati, affinché possano trovare una collocazione esterna.
Anche la promozione di pari opportunità per uomini e donne sul posto di lavoro è uno degli obiettivi condivisi dal Gruppo e dai rappresentanti
dei lavoratori. Le pari opportunità sono argomento di dialogo nelle contrattazioni condotte a livello globale in conformità alle legislazioni e agli
usi locali. In adempimento alla Legge italiana, ogni due anni le società del Gruppo con più di 100 dipendenti trasmettono alle rappresentanze
sindacali e al Consigliere delle pari parità il Rapporto sull’occupazione maschile e femminile. Questa relazione riporta, tra le altre, informazioni
sulle iniziative di formazione, sui livelli retributivi, sulle promozioni e sul turnover. Il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di primo livello (CCSL),
applicato alle aziende italiane di Fiat S.p.A., prevede la costituzione di Commissioni di Pari Opportunità all’interno di ciascuna azienda del Gruppo.
L’obiettivo di tali Commissioni è di monitorare le condizioni di impiego per le donne – anche attraverso l’esame della relazione biennale – e
analizzare la fattibilità delle iniziative proposte e promuovere la loro applicazione, oltre che degli interventi volti a estendere la conformità ai principi
di pari opportunità nei comportamenti aziendali.
In Francia, le pari opportunità di genere negli ambienti di lavoro e le misure per perseguirle sono comprese tra le materie vincolate per legge
alla contrattazione collettiva e, in caso di mancato raggiungimento di un accordo con le rappresentanze sindacali, le società sono tenute a
presentare un piano di azione unilaterale. Ad esempio, Magneti Marelli France SAS ha siglato con i sindacati un accordo in cui erano fissati
obiettivi precisi per la realizzazione delle condizioni di pari trattamento tra lavoratori e lavoratrici nelle assunzioni, nell’accesso alla formazione
professionale e nell’inquadramento. Magneti Marelli Motopropulsion France SAS, Comau France SA e Fonderie du Poitou Fonte S.A.S.U. hanno
invece proposto piani d’azione unilaterali con linee guida che garantivano pari opportunità, oltre all’impegno e agli strumenti da adottare per
garantire parità di trattamento e di retribuzione, nonché per agevolare il bilanciamento lavoro e vita privata dei dipendenti. Inoltre, in conformità
alla legislazione francese, ogni anno le società del Gruppo con più di 50 dipendenti sottopongono alle rappresentanze sindacali una relazione
sulle condizioni di impiego e di formazione, fornite sia agli uomini che alle donne.
Fiat Group Automobiles monitora la sussistenza delle condizioni di pari opportunità nell’analisi dettagliata che il Gruppo conduce ogni anno in
Francia sugli organismi di rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici. L’obiettivo è quello di individuare eventuali differenze in: opportunità di
crescita all’interno dell’azienda, retribuzioni/qualifiche o opportunità di accesso ai corsi di formazione. Oltre a ciò, un piano d’azione predisposto
all’inizio del 2014 esprime l’impegno dell’azienda per:
n garantire pari condizioni di trattamento a candidati e candidate durante la fase di assunzione
n garantire pari opportunità di accesso alla formazione, oltre a prevedere per le donne che rientrano al lavoro dopo la maternità uno specifico
colloquio per la predisposizione di un piano formativo che agevoli il loro ritorno in azienda
n aiutare i dipendenti a bilanciare il lavoro e la vita privata, consentendo l’accesso a rapporti di lavoro part-time e a orari flessibili con l’inizio
dell’anno scolastico, insieme all’impegno a non programmare riunioni di lavoro oltre le ore 18:00
n eseguire analisi su eventuali differenze nello stipendio per mansioni equivalenti.
In tutti gli altri Paesi europei, così come in quelli in cui è presente un Comitato Aziendale o analogo organismo di rappresentanza dei lavoratori,
le tematiche relative alle pari opportunità sono oggetto di informazione e/o consultazione da parte del datore di lavoro.
GRI-G4 DMA, LA12 124
7
Leadership
per il futuro
Rapporti con i sindacati
Rapporti con i sindacati
Come stabilito dal Codice di Condotta di Fiat S.p.A., il Gruppo riconosce e rispetta il diritto dei suoi dipendenti a essere rappresentati
da Sindacati o da altre rappresentanze elette nel rispetto della legislazione e delle pratiche locali in vigore e conformemente alle prassi
delle diverse Organizzazioni sindacali. Il Gruppo Fiat mantiene relazioni basate sul reciproco riconoscimento, sul dialogo e sul confronto
costruttivo con le Organizzazioni sindacali e con le rappresentanze dei lavoratori. Nel corso del 2013, il confronto è proseguito con
l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per rispondere alle diverse situazioni di mercato e gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure
adottate per affrontare la difficile situazione del mercato europeo, che permane particolarmente critica in Italia.
Dialogo sociale
A livello Europeo, l’istituzione di un Comitato Aziendale Europeo (CAE) soddisfa le normative volte a migliorare il diritto all’informazione e alla
consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie. Il CAE del Gruppo Fiat è stato costituito nel 1997,
in applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel 1996 e successivamente rinnovato con modifiche e integrazioni. A tutt’oggi il Comitato
Aziendale Europeo di Fiat S.p.A. così come definito dall’accordo di rinnovo del 28 giugno 2011 non risulta ancora costituito, seppure il termine
per la comunicazione delle nomina dei componenti fosse il 31 ottobre 2011. L’assenza di rappresentanza di quattro Paesi (sui nove aventi
diritto) ha finora impedito all’azienda di attivare le procedure di convocazione del CAE perché non compiutamente costituito. Fiat ha rinnovato
all’organizzazione sindacale industriale All European Trade Union (la Federazione europea dei sindacati dell’industria metalmeccanica, chimica
e tessile) la propria disponibilità ad avviare tali procedure non appena il CAE sarà pienamente costituito, nonché ad individuare congiuntamente
le soluzioni più idonee per superare eventuali impedimenti alla sua corretta costituzione.
È da segnalare, comunque, che nel corso dell’anno l’azienda non ha avviato operazioni a rilevante impatto occupazionale con ripercussioni
transnazionali e che, a livello locale, l’azienda agisce conformemente alle procedure e prassi di informazione e consultazione dei lavoratori
previste dalle leggi.
In Italia, l’8 marzo 2013 Fiat SpA e le Organizzazioni sindacali FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC, UGL Metalmeccanici e Associazione Quadri e
Capi Fiat hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di primo livello (CCSL)
valido per il 2013.
Anche nel 2013 l’Amministratore Delegato ha incontrato le Organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto per l’illustrazione dei risultati
economici semestrali. Il 4 settembre si è tenuto un ulteriore incontro durante il quale azienda e organizzazioni sindacali hanno confermato
e rinnovato il reciproco comune impegno a sostenere e rafforzare il Contratto, riconosciuto come condizione imprescindibile per l’impegno
industriale della Fiat nel Paese. Sulla base di questo reciproco rinnovato impegno, al termine dell’incontro l’Amministratore Delegato ha
annunciato il prossimo avvio del piano di investimenti necessario ad assicurare il futuro produttivo ed occupazionale dello stabilimento di
Mirafiori (Torino). Per le Organizzazioni sindacali l’incontro è stato anche occasione per esortare ancora una volta la Fiom-Cgil ad accettare le
regole basilari della democrazia industriale, aderendo ad un Contratto firmato dalle Organizzazioni sindacali largamente maggioritarie in Fiat.
GRI-G4 DMA, HR3, LA4
125
Nel 2013 è proseguita la rivendicazione della Fiom-Cgil (sindacato che per libera scelta non ha sottoscritto il CCSL Fiat) dei diritti di
rappresentanza nelle Società del Gruppo Fiat previsti e riconosciuti dall’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70) solamente alle
organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto Collettivo applicato in azienda.
Questa controversia si è inserita in un quadro più ampio sulla questione della rappresentanza sindacale a livello Paese: l’Accordo Interconfederale
siglato il 31 maggio 2013 tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil (che non trova applicazione nelle aziende del Gruppo Fiat, poiché l’Azienda non
aderisce a Confindustria), il dibattito parlamentare, tuttora in corso, su numerose proposte di legge e una Sentenza della Corte Costituzionale.
A luglio, la Suprema Corte, chiamata a decidere sulla legittimità costituzionale dell’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori, ne ha stabilito
l’illegittimità nella parte in cui prevede che il criterio per la rappresentatività sindacale consista nella sottoscrizione di contratti collettivi di lavoro
applicati in azienda, ribaltando l’indirizzo che la stessa Corte aveva espresso in precedenti numerose decisioni sull’argomento.
La Corte ha stabilito che la rappresentatività debba essere riconosciuta anche a quei sindacati che, pur non firmatari dei contratti, abbiano
comunque partecipato attivamente alle trattative.
È da sottolineare che la Corte Costituzionale ha riconosciuto l’interpretazione della norma data da Fiat come l’unica possibile, ritenendo che
l’articolo 19 non consentisse l’applicazione di criteri estranei alla sua formulazione letterale.
Seppure la riferibilità alla Fiom del principio di carattere generale fissato dalla Suprema Corte (l’effettiva partecipazione alle trattative) nella
concreta situazione Fiat fosse dubbia, a settembre l’azienda ha comunicato alla Fiom il riconoscimento della nomina dei rappresentanti
sindacali aziendali (RSA) secondo i criteri di legge.
A novembre, infine, azienda e Fiom hanno conciliato giudiziariamente tutti i procedimenti relativi all’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori. In
sintesi la conciliazione prevede il riconoscimento delle nomine di RSA Fiom nei termini numerici di legge e dei diritti specifici di fonte legislativa
ma non contrattuale, nonché la rinuncia da parte della Fiom ad ulteriori azioni giudiziarie sul tema.
Contrattazione collettiva
La negoziazione collettiva, ai vari livelli, ha consentito di raggiungere accordi sindacali per la definizione delle condizioni salariali e normative
nei vari Paesi in cui operano le aziende del Gruppo.
Circa il 90% dei dipendenti del Gruppo nel mondo è coperto da contrattazione collettiva.
In Italia tutti i dipendenti del Gruppo Fiat sono coperti da tale contrattazione. In quest’ambito, hanno particolare significato i Fondi Integrativi
che sono il risultato della contrattazione tra Azienda e sindacato e del costante dialogo tra le parti.
Ai dirigenti italiani si applica il Contratto Collettivo di Lavoro per i Dirigenti di Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A., firmato il 23 dicembre 2011
con Federmanager. Il Contratto è in vigore fino a tutto il 2013 e il 16 dicembre si è tenuto il primo incontro con Federmanager per il rinnovo.
GRI-G4 DMA, 11, HR3 126
7
Leadership
per il futuro
Rapporti con i sindacati
Accordo sindacale per il rinnovo del CCSL Fiat
A marzo 2013, Fiat S.p.A. e le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Ugl Metalmeccanici e Associazione Quadri e
Capi Fiat hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo della parte economica del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di primo livello
(CCSL). L’accordo ha durata per tutto il 2013.
In sintesi i punti principali dell’intesa:
n Aumento della paga base (il minimo contrattuale del CCSL) di 40 euro mensili lordi medi, a partire dal 1° febbraio 2013;
n Introduzione dell’Incentivo di produttività, erogato mensilmente e riconosciuto individualmente per le ore di effettiva prestazione
lavorativa. L’accordo prevede l’equiparazione a effettiva prestazione lavorativa per i ricoveri ospedalieri e le patologie gravi, così come
l’astensione obbligatoria per maternità e le assemblee e i permessi per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
n Definizione della struttura del Fondo di assistenza sanitaria integrativa “FASIF”. Benché definita con un accordo sindacale
sottoscritto l’11 ottobre 2012 (integrato il 29 ottobre 2013), è parte integrante del rinnovo contrattuale in quanto prevista da uno
specifico articolo del CCSL. Oltre a definire l’articolazione del Fondo in più livelli di contribuzione e di prestazione, l’accordo prevede
l’attivazione di una copertura sanitaria di base per i dipendenti con onere a esclusivo carico aziendale. Da gennaio 2013, i
dipendenti interessati dal CCSL beneficiano di una copertura annua LTC (Long Term Care) per i casi di non autosufficienza, nonché di
un programma biennale di prevenzione cardiovascolare e di prevenzione della sindrome metabolica.
L’intesa rappresenta un fatto tutt’altro che scontato vista la perdurante crisi di mercato che affligge il settore autoveicolistico e il profondo stato
di crisi economica del Paese. L’accordo ha durata per tutto il 2013 e il 25 novembre azienda e sindacati hanno avviato la trattativa di rinnovo.
Al di fuori dell’Italia, l’80% dei dipendenti è coperto da contrattazione collettiva. Si tratta di un dato medio nel quale confluiscono situazioni
diverse, in funzione delle prassi e delle norme vigenti nei diversi Paesi. Si segnala, inoltre, che nelle aziende del Gruppo non sindacalizzate,
l’azienda applica trattamenti aggiuntivi o di miglior favore rispetto ai minimi di legge al 37% dei dipendenti non coperti da contrattazione
collettiva.
Relativamente ai Paesi che non hanno ratificato le Convenzioni ILO sulla libertà sindacale e/o sul diritto di organizzazione e di negoziazione
collettiva, nel 2013(1) è stata condotta un’analisi che ha riguardato oltre il 97% dei dipendenti delle aziende del Gruppo presenti in Brasile,
Stati Uniti, Canada, Messico, Cina e India e dalla quale è emerso che l’applicazione di tali diritti e principi viene garantita dal recepimento e
dall’applicazione delle normative nazionali.
In Brasile nel mese di dicembre la FIEMG (Federação das Indústrias do Estado de Minas Gerais) e le Organizzazioni sindacali Metallurgiche
hanno sottoscritto il rinnovo economico e normativo dei Contratti Collettivi di Lavoro di Settore applicati nelle imprese presenti nello Stato di
Minas Gerais.
Nel 2013 le negoziazioni salariali collettive a livello aziendale in Francia e in Polonia hanno risentito dei risultati economici negativi registrati in
Europa e il perdurare dell’andamento negativo del mercato ha imposto un rigoroso contenimento degli incrementi salariali collettivi.
GRI-G4 DMA, 11
Dati al 31 ottobre 2013.
(1)
127
In Francia, Magneti Marelli Motopropulsion France SA ha stipulato un accordo sindacale finalizzato al mantenimento dell’occupazione nel sito
di Argentan e al miglioramento della competitività in vista di un aumento dei volumi produttivi. L’accordo, in vigore da gennaio 2014, definisce
interventi sull’organizzazione del lavoro, orario e salario. Da parte aziendale viene confermato l’investimento per una nuova linea di produzione
e per l’adattamento di una linea di produzione per lavoratori con idoneità specifiche, nonché l’impegno al mantenimento dell’occupazione per
tre anni, anche attraverso nuove assunzioni.
A dicembre, in Serbia, è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo triennale del Contratto Collettivo di lavoro applicato nello stabilimento Fiat
automobili Srbija d.o.o di Kragujevac. Azienda e sindacato hanno anche concluso la negoziazione salariale collettiva che ha comportato
aumenti medi in linea con l’inflazione. L’intesa prevede anche la definizione del il “Premio di Natale”, il cui importo è riconosciuto in funzione
dell’effettiva prestazione lavorativa dei dipendenti interessati.
In Canada, CpK Interior Product Inc. (azienda di proprietà di Chrysler Canada Inc.) e lo United Steel Worker (USW) hanno negoziato un nuovo
contratto collettivo quadriennale con disposizioni competitive in materia di costo del lavoro e normativa del lavoro. Le principali novità del
nuovo accordo collettivo includono il pagamento di una somma forfettaria di 500 dollari canadesi per il piano pensionistico definito per tutti i
dipendenti aventi diritto.
In Messico, Chrysler Group e il sindacato Nacional de Trabajadores de
la Industria Automotriz Integrada Similares y Conexos de la Republica
Accordi collettivi stipulati nell’anno a livello aziendale o di stabilimento
Mexicana hanno concluso il processo annuale di contrattazione. Per la
Gruppo Fiat mondo (numero)
prima volta nella storia del Messico e della sua industria automobilistica,
2013
2012
le parti hanno negoziato un contratto pluriennale. Il nuovo contratto
384
Accordi collettivi
372
della durata di 3 anni scadrà il 9 maggio 2016. L’accordo riguarda
circa 8.200 dipendenti e assicura la competitività del costo del lavoro
poiché l’aumento dei salari è controbilanciato dai risparmi derivanti
Principali materie trattate negli accordi
Gruppo Fiat mondo (%)
dall’implementazione di migliori norme del lavoro. Prevede altresì
2013
2012
il pagamento ai lavoratori di una somma forfettaria di 500 dollari
24,5
Materie salariali
24,5
americani, come riconoscimento del loro contributo al raggiungimento
44,0
Materie gestionali
50,5
degli obiettivi di miglioramento qualitativo dei siti produttivi. Garantisce
7,6
Ristrutturazioni
4,6
inoltre un ulteriore premio per i dipendenti degli impianti che abbiano
8,6
Salute e sicurezza sul posto di lavoro (1)
13,4
ottenuto punteggi crescenti negli audit del World Class Manufacturing
0,8
Pari opportunità
1,3
(WCM). Ad esempio, ai dipendenti dello stabilimento di assemblaggio di
7,8
Formazione
6,5
Saltillo nel 2013 sono stati corrisposti 625 dollari americani.
12,5
Altro
21,8
GRI-G4 11, LA8 (1)
Comprende anche la prevenzione dello stress lavoro-correlato.
128
7
Leadership
per il futuro
Rapporti con i sindacati
Libertà di associazione e organismi di rappresentanza
Secondo il Codice di Condotta di Fiat S.p.A., i dipendenti sono liberi di iscriversi a un sindacato, conformemente alle leggi locali e alle prassi
delle diverse organizzazioni sindacali. L’azienda riconosce e rispetta il diritto dei suoi dipendenti a essere rappresentati da sindacati o da altre
rappresentanze elette nel rispetto della legislazione e delle pratiche locali in vigore.
Relativamente ai Paesi che non hanno ratificato le Convenzioni ILO sulla libertà sindacale e/o sul diritto di organizzazione e di negoziazione
collettiva, l’analisi condotta nel 2013, che ha riguardato oltre il 97% dei dipendenti delle aziende del Gruppo presenti in Brasile, Stati Uniti,
Canada, Messico, Cina e India, ha rilevato che l’applicazione di tali diritti e principi viene garantita dal recepimento e dall’applicazione delle
normative locali. Nelle realtà Magneti Marelli in Messico il diritto di rappresentanza è supportato da prassi aziendali aggiuntive rispetto alle
disposizioni di legge.
La rilevazione degli iscritti al sindacato nelle diverse Società del Gruppo non è possibile in tutti i Paesi poiché la legislazione relativa alla libertà
di associazione varia da Paese a Paese: ad esempio, in Francia e in Germania, l’iscrizione al sindacato è considerata una scelta attinente alla
sfera personale del dipendente e non viene comunicata all’azienda. Nei Paesi di maggiore presenza in cui tale informazione non è considerata
sensibile, il Gruppo Fiat conduce regolari indagini statistiche per rilevare la percentuale di iscritti al sindacato.
In Italia(1), è emerso che nel 2013 il 32,8% dei dipendenti erano iscritti al sindacato (rispetto al 33,5% del 2012). In aggiunta ai diritti riconosciuti
a qualsiasi sindacato italiano e ai lavoratori sulla libertà sindacale, come previsto dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di primo livello
(CCSL) Fiat, l’Azienda fornisce ai propri dipendenti un servizio supplementare pagando i contributi sindacali per conto dei lavoratori iscritti alle
organizzazioni sindacali firmatarie del CCSL. Per i dipendenti iscritti ai sindacati non firmatari del CCSL, invece, il pagamento dei contributi
sindacali avviene attraverso il versamento diretto da parte del lavoratore oppure mediante la cessione del credito retributivo(2) per il tramite
dell’azienda.
Negli Stati Uniti(3), oltre il 74% dei dipendenti del Gruppo sono iscritti al sindacato, quasi tutti all’International Union, United Automobile,
Aerospace and Agricultural Implement Workers of America (UAW). Nello specifico, in riferimento a Chrysler Group negli Stati Uniti, il Sindacato
UAW rappresenta oltre 36 mila operai e più di 3.000 impiegati.
In Canada(4), Unifor, il sindacato nato dall’unione di National Automobile, Aerospace, Transportation and General Workers Union of Canada,
o CAW, e di Communications, Energy and Paperworkers Union, rappresenta a Settembre 2013 circa 9.700 operai e più di 100 impiegati.
In Messico, il Sindicato Nacional de Trabajadores de la Industria Automotriz Integrada, Similares y Conexos de la República Mexicana
rappresenta oltre 8.200 operai di otto stabilimenti di Chrysler Group.
GRI-G4 DMA, HR4
(4)
(1)
(2)
(3)
L’indagine ha riguardato un campione del 98,2% dei lavoratori cui si applica il CCSL Fiat.
Cessione del credito retributivo.
L’indagine si riferisce al 99,8% dei lavoratori statunitensi, esclusi i lavoratori temporanei part time.
L’indagine si riferisce al 100% dei dipendenti canadesi.
129
Iscritti al sindacato Italia
Gruppo Fiat in Italia (% sul totale dei lavoratori cui si applica il CCSL, dirigenti esclusi)
Iscritti al sindacato Canada
Gruppo Fiat in Canada(2) (% sul totale dei lavoratori, dirigenti esclusi)
gh
a. 67,2% Non iscritti al sindacato
e f
d
b.
c
b
c
a
  9,2% FIM
c.   8,7% UILM
a.   8,3% Non iscritti al sindacato
d.   7,6% FISMIC
b. 88,7% Unifor
e.   5,3% FIOM
c.   3,1% United Steelworkers f.   1,5% UGL Metalmeccanici
Union (USW)
g.   0,1% FAILMS
b
h.   0,4% Altri sindacati (1)
a
Iscritti al sindacato Stati Uniti
Gruppo Fiat negli Stati Uniti(3) (% sul totale dei lavoratori, dirigenti esclusi)
Iscritti al sindacato Messico
Gruppo Fiat in Mexico(4) (% sul totale dei lavoratori, dirigenti esclusi)
c
e
a. 10,1% Non iscritti al sindacato
d
a
c
a
Trabajadores de
la Industria Automotriz
Integrada Similares y
Conexos de la Republica
Mexicana
a. 25,6% Non iscritti al sindacato
b. 73,6% UAW
c.   8,7% Sindicato de la Industria
c.   0,8% Altri sindacati
b
b. 74,9% Sindicato Nacional de
b
Metal Mécanica
del Estado (CTM)
d.   4,1% Confederación
Revolucionaria de
Obreros y Campesinos
(CROC)
e.   2,2% Sindicato Nacional
crom de Trabajadores
y Empleados de
la IIndustria Productora,
Transformadora, Metalica,
Derivados Y Conexos
GRI-G4 DMA, HR4 Altri sindacati si riferisce a Sindacati indipendenti.
L’indagine si riferisce al 100% dei lavoratori (sia attivi sia non attivi), esclusi i manager.
L’indagine si riferisce al 99,8% dei lavoratori (sia attivi sia non attivi), esclusi i manager.
(4)
L’indagine si riferisce all’84% dei lavoratori (sia attivi sia non attivi), esclusi i manager.
(1)
(2)
(3)
130
7
Leadership
per il futuro
Rapporti con i sindacati
In Venezuela il Sindicato de Trabajadores de Chrysler de Venezuela, L.L.C. rappresenta circa 900 operai. Le aziende del Gruppo
Fiat in Cina rispettano a pieno la legislazione e le normative vigenti nel Paese. In particolare, in materia di lavoro, adottano le misure
consentite da leggi e normative per attuare prassi avanzate: contratti, condizioni lavorative, sicurezza, insediamento del sindacato
e sua partecipazione al processo decisionale dell’azienda. Dove prevista la presenza, il sindacato viene messo in condizioni di
operare all’interno dell’azienda. Qualora non sia presente un sindacato (come in genere accade nelle piccole aziende, poiché non
previsto dalle normative o richiesto dai dipendenti), la funzione Risorse Umane recepisce e applica le principali normative e adotta
in modo proattivo prassi avanzate, provvedendo a informare attivamente i dipendenti sulle principali questioni pertinenti il lavoro
o altri temi.
Gli organismi di rappresentanza, generalmente eletti dai lavoratori del sito interessato, hanno il diritto ad essere informati e/o
consultati e/o a negoziare su materie definite dalla legge o dagli accordi collettivi applicati. Nei Paesi dell’Unione Europea la legge
prevede la costituzione di organismi di rappresentanza per aziende e/o siti che occupano un numero di lavoratori superiore a
limiti minimi specificamente previsti, mentre in Nord America queste strutture sono presenti nei soli siti in cui vi è la presenza di
un sindacato. In Cina, non esistono attualmente legislazioni o regolamenti che obblighino le imprese ad avere strutture sindacali;
tuttavia i dipendenti sono liberi di costituirne una nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di diritto del lavoro in Cina
(principalmente: diritto del lavoro, diritto dei contratti di lavoro e diritto sindacale). Sulla base delle disposizioni vigenti sul lavoro
in Cina, per regolare le strutture di rappresentanza sindacale, numerose province e città hanno sancito norme proprie, che siano
applicabili soltanto in quelle città e province.
In Italia, in applicazione dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), nelle aziende del Gruppo Fiat la rappresentanza dei
lavoratori è assicurata attraverso le Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA). Al 31 dicembre 2013, nelle aziende del Gruppo vi
erano 887 componenti delle Rappresentanze Sindacali Aziendali. Il dato comprende le RSA della Fiom-Cgil che sono presenti nelle
società e/o siti del Gruppo a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale di Luglio. I Rappresentanti Sindacali Aziendali della
Fiom sono stati nominati secondo i termini numerici di legge e sono titolari dei diritti previsti dalle norme di legge vigenti.
Le RSA delle organizzazioni sindacali firmatarie del CCSL Fiat beneficiano di un numero di ore di permessi sindacali superiore a
quello previsto dal sistema legislativo italiano, oltre a disporre di locali e personal computer a supporto della loro attività sindacale,
come previsto dalla legge. Tali strumenti si aggiungono alle bacheche di cui dispongono le organizzazioni sindacali per l’affissione
dei comunicati e accessibili a tutti i dipendenti del Gruppo Fiat.
Il sistema di partecipazione previsto dal CCSL favorisce il dialogo tra le parti firmatarie ed è articolato in Commissioni congiunte
che operano a livello di Società e Unità Produttiva. Le materie di competenza di tali Commissioni sono le pari opportunità, la
prevenzione e la sicurezza sul lavoro, l’organizzazione e i sistemi di produzione, i servizi aziendali e la verifica dell’assenteismo.
Quest’ultima Commissione ha il compito di monitorare il tasso di assenteismo per malattia.
A livello nazionale, il sistema di partecipazione definito nel CCSL prevede l’istituzione della Commissione Bilaterale Welfare e della
Commissione Paritetica di Conciliazione che ha il compito di esaminare eventuali specifiche situazioni di contrasto tra le parti non
risolte a livello di singolo sito produttivo.
GRI-G4 DMA, HR4
131
Gestione delle esigenze produttive
Nel 2013 i risultati economici a livello mondo hanno beneficiato della solidità del Gruppo che si è avvalso degli effetti conseguenti all’andamento
delle vendite e dei risultati di Chrysler e alla diversificazione geografica dei vari business.
Nel corso dell’anno il Gruppo ha risposto al positivo andamento di alcuni mercati attraverso il ricorso a strumenti di flessibilità. Queste
situazioni di mercato hanno anche consentito la trasformazione della maggior parte dei contratti di lavoro a tempo determinato in assunzioni
a tempo indeterminato.
In Europa, nel 2013 è proseguita la forte contrazione della domanda con un impatto particolare sulla capacità produttiva del Gruppo Fiat in
Italia, dove è stato necessario ricorrere a fermate produttive. Tuttavia, l’Azienda ha proseguito nella politica a tutela dell’occupazione dei propri
dipendenti attraverso il ricorso ad ammortizzatori sociali, ove possibile, o di trattamenti definiti dalla contrattazione collettiva o da politiche
aziendali.
In Italia, il ricorso alla Cassa Integrazione da parte delle Società del Gruppo, per gestire i cali produttivi e le operazioni di ristrutturazione e
riorganizzazione collegate agli investimenti del Gruppo, ha registrato una leggera flessione rispetto al 2012 (-1,9%). Questo ammortizzatore
sociale (finanziato con contributi a carico delle imprese) continua ad avere particolare rilevanza nell’attuale contesto poiché, anche quest’anno,
ha consentito di evitare eccedenze di personale a cui avrebbero corrisposto le ore di Cassa Integrazione Guadagni utilizzate.
Nel 2013, l’Azienda ha proseguito nel rilancio della rete produttiva italiana facendo leva sui marchi “Premium”, riallineando il portafoglio
prodotti e riposizionando il business per il futuro.
A gennaio è stato inaugurato lo stabilimento “Avv. Giovanni Agnelli Plant” di Grugliasco (Torino) dove sono prodotte la Maserati Quattroporte
e la Maserati Ghibli destinate ai mercati di tutto il mondo. Per i lavori fatti sulla fabbrica e lo sviluppo dei due nuovi modelli, Fiat ha investito,
nel complesso, più di un miliardo di euro.
A luglio, l’Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha presentato le attività future dello stabilimento Sevel di Atessa (joint
venture paritetica tra Fiat Group Automobiles e PSA-Peugeot Citroën per la produzione di veicoli commerciali leggeri) dove viene attualmente
prodotto il Ducato. L’investimento atteso è pari a circa 700 milioni di euro nell’arco di cinque anni. A Settembre l’Amministratore Delegato ha
annunciato il piano di investimenti per lo stabilimento di Mirafiori (Torino) e finalizzato alla costituzione del Polo produttivo dedicato al segmento
“Premium”.
A fine ottobre, ottenute le approvazioni delle autorità competenti, si è conclusa l’acquisizione da parte di Fiat Group Automobiles della quota
rimanente del 50% detenuta in VM Motori S.p.A. da General Motors. La società è specializzata nella produzione di motori diesel di elevata
tecnologia e nel suo stabilimento di Cento (Ferrara) occupa oltre 1.000 persone.
Nel corso dell’anno è stato avviato l’investimento di oltre un miliardo di euro nello stabilimento SATA di Melfi annunciato a fine 2012 per la
produzione della Fiat 500X e di una vettura del marchio Jeep.
Due le principali razionalizzazioni societarie effettuate nell’anno in Italia: il trasferimento del complesso aziendale di Officine Maserati Grugliasco
a Fiat Group Automobiles finalizzato alla realizzazione del Polo produttivo torinese dedicato al segmento “Premium” e il trasferimento
del personale e delle attività di Fabbrica Italia Pomigliano (FIP) a Fiat Group Automobiles. Questa operazione trova le proprie ragioni nel
superamento delle condizioni di fatto, delle esigenze organizzative e industriali e dei vincoli dettati dal precedente Contratto Collettivo di
Lavoro applicato alle aziende Fiat e che avevano condotto alla costituzione di una società dedicata all’investimento relativo alla Nuova Panda.
Nel 2013, è proseguito il positivo andamento del settore automotive in America Latina.
GRI-G4 DMA, HR4 132
7
Leadership
per il futuro
Rapporti con i sindacati
In Brasile, come annunciato il 28 dicembre 2010, è stata avviata la realizzazione del nuovo stabilimento a Pernambuco (vedere anche pagina 108).
Si prevede che il nuovo stabilimento del Gruppo inizi le sue attività durante la prima metà del 2015, con una produzione iniziale di 200.000
veicoli all’anno che rafforzerà l’offerta del prodotto nel segmento medio del mercato. Lo stabilimento sarà dotato anche di un parco fornitori
interno, di un centro di progettazione e di stabilimenti di prova.
Nel corso del 2013, il Gruppo ha confermato la propria leadership sul mercato brasiliano, seppure registrando una modesta contrazione
rispetto all’anno precedente che aveva beneficiato degli incentivi fiscali sulle vendite. Nel corso del 2013, le esigenze di adeguamento della
produzione all’andamento del mercato sono state affrontate per lo più attraverso il ricorso a forme di flessibilità e la definizione, tramite accordi
sindacali, di sistemi di turnazione adeguati.
Per quanto riguarda Chrysler Group, nel 2013 la società ha aumentato la produzione dei veicoli negli stabilimenti NAFTA in risposta all’aumento
della domanda. Per gestire tale incremento la società ha aumentato il personale, per esempio il numero dei dipendenti adibiti alla produzione,
necessari per sostenere la produzione di volumi attuale e prevista, oltre al numero di ingegneri e di altri dipendenti altamente qualificati adibiti
alla ricerca e sviluppo, a supporto dello sviluppo dei prodotti, delle vendite, delle attività di marketing e delle altre attività dell’azienda.
Ristrutturazioni e riorganizzazioni
In Italia, nel 2013 il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni ha consentito sia di gestire i cali produttivi, sia di iniziare o proseguire le
operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione connesse agli investimenti del Gruppo.
I piani di riduzione organici attivati nel corso dell’anno tramite accordo sindacale hanno riguardato un numero esiguo di lavoratori (34 persone)
e le relative procedure si completeranno entro il 2015. I dipendenti coinvolti raggiungeranno i requisiti per il trattamento di pensione nel
periodo di durata della mobilità.(1) Nel 2013 i lavoratori posti in mobilità per effetto di accordi sindacali stipulati negli anni precedenti e che
hanno lasciato il Gruppo sono stati circa 650, cui l’azienda ha corrisposto, come negli anni precedenti, un importo aggiuntivo di incentivazione
all’uscita stabilito negli accordi sindacali di riferimento. Tra questi rientrano i lavoratori per i quali nel 2012 era stata attivata la procedura di
mobilità: degli 81 lavoratori inizialmente interessati dal provvedimento, 30 sono stati ricollocati in Società del Gruppo.
In Italia, nel corso del 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha proseguito le verifiche operative per l’individuazione di una soluzione per
il mantenimento di una presenza industriale presso lo stabilimento di Termini Imerese (che, come comunicato da Fiat nel 2009, ha cessato
l’attività produttiva a dicembre 2011). Nel corso dell’anno, si sono realizzate le uscite per “mobilità” dei lavoratori dello stabilimento di Termini
Imerese(2) che hanno maturato i requisiti per la pensione, come previsto dagli accordi sindacali sottoscritti nel 2011. A ottobre è stato invece
sottoscritto l’accordo sulla Cassa Integrazione Guadagni in deroga(3). In considerazione dell’imminente completamento del processo di analisi
dei piani di ristrutturazione industriale da parte delle autorità preposte, i benefici sono stati estesi fino al 30 giugno 2014 a favore dei lavoratori
per i quali la concessione di tale misura era scaduta nel dicembre 2013.
Un istituto previdenziale governativo, finanziato con contributi a carico delle imprese, applicabile ai dipendenti interessati da procedure di riduzione collettiva del personale per una durata di tre
anni nel Nord Italia e quattro anni al Sud.
I lavoratori in questione sono compresi nei dati che riguardano quanti hanno lasciato il Gruppo durante l’anno.
(3)
Strumento straordinario di sostegno al reddito.
(1)
(2)
133
Anche nel corso del 2013 il Gruppo ha intrapreso azioni per ridurre l’impatto della riorganizzazione sui dipendenti. In Italia, lo stabilimento
di Fiat Group Automobiles “Avvocato Giovanni Agnelli Plant” (già Officine Maserati Grugliasco) anche nel 2013 è stato interessato dalla
sospensione dal lavoro per Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per ristrutturazione e in corso d’anno sono proseguiti i programmi
di formazione per la riqualificazione professionale del personale, in funzione dell’ingresso delle persone nel nuovo contesto industriale.
Il programma formativo ha riguardato diversi temi quali: il World Class Manufacturing (WCM), l’ergonomia e la metrica del lavoro. Il numero
di persone che nel 2013 ha partecipato ai corsi formativi è stato di 637 con l’intento di aggiornare e aggiungere competenze di base,
di sensibilizzare nonché diffondere l’impiego delle metodologie del WCM per i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione Guadagni
Straordinaria.
Come pianificato l’attuale volume produttivo di alta gamma ha comportato il rientro, e quindi l’impiego, di tutti i lavoratori.
Negli altri Paesi europei, le fermate produttive sono state di scarsa rilevanza e non sono state condotte significative operazioni di
ristrutturazione e riorganizzazione. Nei primi mesi dell’anno si è ultimato il processo di riorganizzazione dello stabilimento Fiat Auto Poland di
Tychy (Polonia) comunicato a dicembre 2012.
Conflittualità
Nel 2013 il livello di conflittualità nelle aziende del Gruppo Fiat in Italia è stato di scarsa rilevanza sia per quanto riguarda il numero degli
episodi, sia in termini di adesione, sebbene in alcuni casi i temi oggetto di rivendicazione avessero un certo impatto sulla collettività, così
come contenute sono state le azioni di microconflittualità. L’andamento della microconflittualità conferma il rispetto dell’impegno assunto
dalle organizzazioni sindacali firmatarie del Collettivo Specifico di Lavoro di primo livello (CCSL) a non proclamare scioperi su condizioni già
definite nel Contratto stesso e l’efficacia della “Procedura di raffreddamento” per prevenire, esaminare e risolvere motivi di potenziale conflitto
collettivo che non abbiano trovato una soluzione nell’ambito delle Commissioni di partecipazione previste dal Contratto.
Anche quest’anno la conflittualità negli altri Paesi non è stata di particolare rilievo e ha riguardato per lo più specificità a livello di singolo
stabilimento.
134
8
Processi
responsabili e
World Class
Processi responsabili e World Class
L’ impegno del Gruppo Fiat per la salvaguardia dell’ambiente e la conservazione delle risorse naturali trova
espressione non solo nella ricerca di soluzioni di mobilità sempre più sostenibili, ma si traduce anche in
un’attenzione alla minimizzazione dell’impatto dei propri processi produttivi. La misurazione della propria
impronta ecologica e la ricerca di un continuo miglioramento delle performance ambientali sono infatti parte
integrante della strategia industriale del Gruppo. Questi sono i presupposti fondamentali per generare valore
nel tempo per tutti gli stakeholder e garantire la sostenibilità dell’azienda nel mercato globale.
Obiettivi a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivi
Risultati 2013
Ottimizzare le performance
ambientali del Gruppo
2020: -32% nelle emissioni di CO2 per veicolo prodotto vs
2010 negli stabilimenti di assemblaggio e stampaggio dei
Marchi generalisti e Premium nel mondo
-15,5% vs 2010, a parità di perimetro, nelle emissioni di CO2 per veicolo
prodotto negli stabilimenti di assemblaggio e stampaggio dei Marchi
generalisti e Premium nel mondo (da 0,612 a 0,517 ton di CO2/veicolo)
2020: -40% nel consumo di acqua per veicolo vs 2010
negli stabilimenti di assemblaggio e stampaggio dei Marchi
generalisti e Premium nel mondo
-34,9% vs 2010 nel consumo di acqua per veicolo prodotto negli
stabilimenti di assemblaggio e stampaggio dei Marchi generalisti e
Premium nel mondo (da 4,96 a 3,23 m3/veicolo)
2020: -14% di rifiuti prodotti per veicolo vs 2010 negli
stabilimenti di assemblaggio e stampaggio dei Marchi
generalisti e Premium nel mondo
-2,8% vs 2010 di rifiuti prodotti per veicolo prodotto negli stabilimenti
di assemblaggio e stampaggio dei Marchi generalisti e Premium nel
mondo (da 215,0 a 209,0 kg/veicolo)
2020: certificazione ISO 14001 per tutti gli stabilimenti
attivi nel mondo
133 stabilimenti del Gruppo certificati ISO 14001 con 136 certificazioni
ottenute, pari al 100% del fatturato industriale del Gruppo (2) e a oltre il
99% dei dipendenti del settore produttivo (3)
2020: diffusione del sistema di gestione energetica e della
certificazione ISO 50001 a tutti gli stabilimenti del Gruppo (4)
che operano nel mondo
43 stabilimenti del Gruppo certificati ISO 50001, pari al 36% del
consumo energetico complessivo del Gruppo Fiat
2020: estensione del programma WCM al 99% (5)
degli stabilimenti del Gruppo che operano nel mondo
Coinvolti 121 stabilimenti del Gruppo nel programma WCM, pari al 97%
dei costi totali di trasformazione
2020: 100% of Group plants involved in WCM achieve an award
performance level (bronze, silver, gold or world class level)
Raggiunto il livello di performance da primato per 37 stabilimenti del
Gruppo (26 il livello bronzo, 7 l’argento e 4 l’oro)
Espandere e consolidare
a livello globale il
programma World Class
Manufacturing (WCM)
GRI-G4 DMA
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità su www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Per fatturato industriale si intendono i ricavi riconducibili all’attività degli stabilimenti produttivi direttamente controllati dal Gruppo.
Per dipendenti del settore produttivo si intendono quelli coinvolti direttamente e indirettamente nei processi produttivi.
(4)
Se rilevanti, corrispondente al 95% del consumo energetico di tutti gli stabilimenti del Gruppo.
(5)
Percentuale basata sull’ ammontare complessivo dei costi di trasformazione.
(2)
(3)
Obiettivo posticipato
Impegni
Espandere, consolidare
e certificare i sistemi di
gestione ambientale ed
energetica del Gruppo
(1)
Obiettivo parzialmente raggiunto |
World Class Manufacturing e
certificazione dei processi
Processi
responsabili e
World Class
8
World Class Manufacturing e certificazione dei processi (1)
Il Gruppo Fiat considera imprescindibile ridurre il proprio impatto ambientale in fase di produzione.
Ne è prova l’espansione del World Class Manufacturing (WCM), un sistema in uso da diversi anni e attualmente applicato nel 97%(2) dei
nostri stabilimenti.
Tale sistema si basa su una metodologia strutturata, rigorosa ed integrata, che copre tutti i processi dello stabilimento, dalla sicurezza
all’ambiente, dalla manutenzione alla logistica, fino alla qualità. La finalità è migliorare continuamente i processi produttivi, al fine di garantire
la qualità del prodotto per soddisfare o superare le aspettative del cliente.
Alla fine del 2013 il programma WCM includeva un totale di 121 stabilimenti del Gruppo Fiat: 26 hanno raggiunto il livello di performance
bronzo, sette il livello argento e quattro il livello oro (lo stabilimento di motori e trasmissioni di Bielsko Biala, in Polonia , già oro dal 2012, e
gli stabilimenti di carrozzeria e stampaggio di Tychy in Polonia, Tofas in Turchia e Pomigliano in Italia).
I progetti sviluppati nell’ambito del WCM sono orientati al raggiungimento di un ancora più ampio coinvolgimento dei dipendenti e al taglio
sistematico delle perdite economiche e degli sprechi, puntando in ultima analisi all’obiettivo di zero infortuni, zero sprechi, zero guasti e zero
giacenze.
Il sistema WCM riflette il nostro impegno verso le tematiche ambientali e della sostenibilità. Il WCM infatti, e in particolare il pilastro Environment,
è parte integrante del Sistema di Gestione Ambientale del Gruppo. Questo pilastro è dedicato allo sviluppo di strumenti e metodologie
atte a supportare il raggiungimento degli obiettivi fissati per contenere
l’impatto ambientale degli stabilimenti, mirando alla riduzione degli sprechi
e all’ottimizzazione dell’uso dell’energia. Il sotto-pilastro Energy, incluso
nel pilastro Environment, ricopre un ruolo fondamentale nel miglioramento
delle performance energetiche attraverso la realizzazione di progetti
specifici volti all’eliminazione delle inefficienze nell’utilizzo dell’energia.
grazie ai
Nel 2013 sono stati realizzati circa 2.400 progetti in campo energetico, per
un risparmio in termini di emissioni di CO2 di circa 180.000 tonnellate. Nel
complesso, i quasi 3.000 progetti ambientali avviati nel corso dell’anno
hanno generato risparmi per 70 milioni di euro.(3)
risparmiati
70 mln
€
progetti ambientali
del WCM
GRI-G4 EN19 Nelle tabelle con i valori assoluti del capitolo 8, i dati relativi al 2011 includono Chrysler Group per l’intero anno. I dati relativi al 2010 sono stati aggiornati per includere Chrysler Group ed
escludere le aziende confluite in CNH Industrial S.p.A.
Percentuale basata sui costi totali di trasformazione.
(3)
Per dipendenti degli stabilimenti produttivi si intendono quelli coinvolti direttamente o indirettamente nei processi produttivi.
(1)
(2)
135
136
8
Processi
responsabili e
World Class
World Class Manufacturing e
certificazione dei processi
WorkPlace Integration (WPI) - un nuovo modo di progettare il processo
Per quanto concerne lo sviluppo del sistema produttivo, il Gruppo ha perfezionato la fase di progettazione e di miglioramento delle postazioni
di lavoro negli stabilimenti tramite l’adozione della WPI.
Uno dei principali punti di forza della WPI è che l’avvio della fase di progettazione inizia prima; difatti lo studio dei cicli di montaggio inizia già
durante lo sviluppo del nuovo modello. Il prodotto e il processo vengono quindi sviluppati ottimizzando le sinergie tecniche e metodologiche,
consentendo una significativa riduzione delle modifiche in una fase successiva all’industrializzazione e influendo positivamente su ergonomia
e costi della postazione.
Per la prima volta un progetto di questo tipo riunisce non solo ingegneri di processo, specialisti della qualità, responsabili di ricerca e sviluppo
ma anche personale di stabilimento, al fine di pianificare il processo fin dall’inizio. Tutte le attività vengono svolte nella WPI Room, un’area
dotata delle tecnologie necessarie per la progettazione e la simulazione.
Gli addetti delle linee di carrozzeria partecipano alla creazione di quelle che saranno le loro future postazioni di lavoro proponendo miglioramenti
sulla base della loro esperienza diretta, nonché fornendo suggerimenti ai progettisti incaricati di configurare le nuove postazioni di lavoro.
Sviluppato inizialmente nello stabilimento di Pomigliano d’Arco e da lì diffuso a tutti gli stabilimenti del Gruppo in occasione del lancio di nuovi
modelli, la WPI applica tutti i principi del WCM. La postazione di lavoro viene disegnata intorno all’uomo, rendendola così sicura, altamente
ergonomica, confortevole e funzionale per lo specifico lavoro richiesto.
Ogni aspetto relativo alla sostenibilità ambientale è integrato fin dall’inizio. Per garantire che l’impatto sia mantenuto a un livello minimo,
l’applicazione della WPI mira a ridurre gli imballaggi a perdere, l’uso di agenti chimici nocivi e la generazione di rifiuti, puntando a eliminare
inoltre gli sprechi energetici. Nel corso di ogni singola fase, vengono analizzati gli aspetti relativi alla qualità, introducendo nel processo sistemi
strutturati per evitare l’errore umano.
In questo modo, la postazione di lavoro nasce già efficiente e ben organizzata, in sintonia con i più sofisticati concetti di ingegneria logistica,
di gestione del flusso dei materiali e in linea con le migliori soluzioni tecniche di processo e di prodotto.
Il successo del WCM si fonda principalmente sulla partecipazione delle persone, che sono periodicamente coinvolte in percorsi di formazione
mirati. Tutti gli uomini e le donne che lavorano negli stabilimenti del Gruppo sono inoltre incoraggiati a formulare proposte di miglioramento,
ciascuna delle quali è valutata nell’ottica di una potenziale applicazione. Nel 2013, i dipendenti degli stabilimenti del Gruppo Fiat hanno
presentato una media di 15 proposte per dipendente.
Inoltre, un contributo essenziale per estendere l’applicazione dei migliori
processi a tutti gli stabilimenti nasce anche dalla condivisione dei progetti di
innovazione basati sulle best practice del WCM, con circa 10.100 progetti
approvati e diffusi fra i vari stabilimenti del Gruppo fino a tutto il 2013.
di proposte di miglioramento
Gli strumenti e le metodologie WCM possono essere applicati anche al di fuori
di un ambito strettamente produttivo. Il Gruppo Fiat ne ha infatti trasferito i
dei processi
principi anche ai processi logistici e agli ambiti dell’ingegneria di produzione
e della progettazione, con l’obiettivo di adottare un approccio integrato tra le
diverse aree aziendali.
1,3 mln
ricevute dal
WCM nel 2013
137
Fiat ha inoltre continuato a promuovere la diffusione del WCM presso i fornitori (vedere anche pag. 96). Il coinvolgimento degli stabilimenti
e dei fornitori consente di ridurre al minimo gli impatti ambientali più rilevanti come parte integrante della gestione quotidiana dei processi
produttivi lungo l’intera catena del valore. Ciò si traduce nell’abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra, nel risparmio di energia e
materie prime, nella riduzione del consumo d’acqua e della generazione di rifiuti, attraverso la massimizzazione del riutilizzo e del riciclo.
Contestualmente, come parte integrante della gestione dei suoi processi industriali,
il Gruppo Fiat è impegnato nell’implementazione e mantenimento in tutte le
fabbriche del mondo di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), conforme
allo standard ISO 14001. Alla fine del 2013, risultavano certificati secondo
lo standard ISO 14001 ben 133 stabilimenti, che rappresentano il 100%
del fatturato industriale(1) relativo al perimetro 2012 e il 99% dei dipendenti
degli stabilimenti produttivi(2). Anche negli stabilimenti dove non è ancora stata
ottenuta la certificazione, è stato comunque adottato un SGA conforme allo
delle fabbriche
standard ISO 14001. Questi stabilimenti sono soggetti ad audit periodici da parte
dell’ente Ambiente, Salute e Sicurezza (EHS) centrale, che ne verifica la conformità
in preparazione degli audit di terza parte. Entro la fine del 2014, tutti gli stabilimenti
del Gruppo operanti nel mondo nel 2012 saranno certificati ISO 14001. Per quanto concerne la gestione energetica, nel 2013 il Gruppo
ha continuato a lavorare all’integrazione di un Sistema di Gestione dell’Energia conforme allo standard ISO 50001 nel Sistema di Gestione
Ambientale. Alla fine del 2013, risultavano certificati 43 stabilimenti del Gruppo, pari a circa il 36% dei consumi totali di energia. Entro il 2014
tutti i principali stabilimenti del Gruppo, rappresentanti oltre il 90% del consumo energetico totale, saranno certificati ISO 50001.
Un SGA certificato da soggetti terzi, associato alle metodologie e strumenti introdotti dal WCM, garantisce il conseguimento di una costante
riduzione dell’impatto dei processi produttivi, così come degli obiettivi ambientali.
Sia il WCM che i sistemi di gestione si basano sulle Linee Guida Ambientali del Gruppo, che riflettono il nostro impegno per una
gestione ambientale responsabile.
Tali linee guida, valide per tutti i dipendenti del Gruppo nel mondo, specificano il corretto approccio verso gli aspetti ambientali e forniscono
chiare indicazioni per stabilire e aggiornare gli obiettivi ambientali, sviluppare nuovi prodotti e svolgere le attività quotidiane. Nell’attuazione
delle Linee Guida, il Gruppo non solo agisce in conformità a tutte le leggi e le normative di tutela dell’ambiente, ma si prefigge lo scopo di
migliorare costantemente le proprie prestazioni, andando al di là dei limiti imposti.
In tutti gli stabilimenti sono inoltre predisposti piani d’azione e i relativi progetti a breve, medio e lungo termine, volti non solo a ridurre la propria
impronta ecologica, ma anche a garantire la sostenibilità economica. Nel 2013 le spese e gli investimenti per l’ambiente sono stati pari
ISO
100%
14001
certificate ISO 14001
a 100 milioni di euro,(3) a chiara dimostrazione dell’impegno del Gruppo nel campo della tutela dell’ambiente
GRI-G4 EN31 Per fatturato industriale si intendono i ricavi riconducibili all’attività degli stabilimenti produttivi direttamente controllati dal Gruppo.
Per dipendenti degli stabilimenti produttivi si intendono quelli coinvolti direttamente o indirettamente nei processi produttivi.
96,67 milioni di euro, di cui il 65,8% per lo smaltimento dei rifiuti, il trattamento delle emissioni e i costi di bonifica e il 34,2% per la prevenzione e la gestione ambientale.
(1) (2) (3)
138
8
Processi
responsabili e
World Class
World Class Manufacturing e
certificazione dei processi
Organizzazione, performance ambientale e sistemi di monitoraggio
Nel Gruppo, la tutela dell’ambiente viene gestita attraverso l’ente Ambiente, Salute e Sicurezza (EHS, Environment, Health and Safety).
Ogni società è infatti dotata di un’organizzazione di governo dei temi relativi ad ambiente, salute e sicurezza, sia a livello centrale che a livello di
stabilimento. I responsabili EHS di ogni società hanno il compito di monitorare le attività ambientali degli stabilimenti e di gestire gli investimenti
dedicati a specifici piani d’azione. Hanno altresì la responsabilità di monitorare la legislazione locale e nazionale, nonché tutte le norme e i
regolamenti in materia di ambiente. Svolgono inoltre audit di conformità e garantiscono che il management e i responsabili ambientali degli
stabilimenti siano consapevoli del potenziale impatto che l’introduzione di nuove politiche o di eventuali aggiornamenti determina sulle proprie
attività.
Il coordinamento delle attività del Gruppo avviene attraverso regolari incontri, durante i quali i responsabili EHS discutono i risultati raggiunti,
condividono le best practice e illustrano i risultati emersi dal confronto con i principali concorrenti sui temi di maggiore rilevanza, allo scopo di
definire nuove azioni di miglioramento. Il Piano Ambientale definisce gli obiettivi di breve e di lungo termine per ciascuna società, relativamente
alle principali direttrici di intervento in campo ambientale (ad esempio emissioni in atmosfera, acqua e rifiuti). L’avanzamento del Piano viene
seguito tramite un monitoraggio mensile.
Una piattaforma informatica dedicata garantisce che i responsabili ambientali ricevano regolari aggiornamenti e si mantengano
costantemente in contatto tra loro. Attraverso questa piattaforma è possibile accedere non solo ai materiali di formazione e ai documenti
su specifiche aree ambientali (procedure generali e operative, linee guida, rendicontazione, manuali ecc.), ma anche all’applicativo Standard
Aggregation Data (SAD) e agli altri sistemi utilizzati per la rendicontazione dei dati di performance ambientale di ogni stabilimento e per il
confronto tra stabilimenti all’interno dello stesso segmento operativo.
Il continuo monitoraggio degli indicatori di performance ambientale costituisce il principale strumento a disposizione del management per
determinare se gli stabilimenti stanno operando correttamente, per predisporre nuovi piani d’azione, per riallineare programmi e interventi e
per fissare nuovi obiettivi ancora più ambiziosi.
Già nel 2012 è stato ridefinito il processo di monitoraggio per tracciare le performance ambientali non soltanto a livello di stabilimento e di
società, ma anche per le aree operative regionali. Questa modifica è una diretta conseguenza dell’adozione della nuova struttura organizzativa
del Gruppo Fiat ed è stata possibile con l’ausilio del sistema SAD(1). Tale sistema di gestione dei dati permette ai responsabili EHS di confrontare
le performance ambientali dei processi standardizzati, accrescendo le possibilità di confronto interno e garantendo una rapida identificazione
delle opportunità di miglioramento all’interno del Gruppo. Per coerenza con le informazioni finanziarie e la struttura organizzativa, nonché
con i dati e gli obiettivi pubblicati nel Bilancio di Sostenibilità 2012, il termine “Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio” si
riferisce a 15 stabilimenti di carrozzeria e stampaggio di Fiat Group Automobiles (FGA) e a 18 di Chrysler Group (CG). “Marchi generalisti e
Premium motori e trasmissioni” include nove stabilimenti di motori e trasmissioni di FGA e nove di CG, in precedenza inclusi in “Chrysler altri.”
“Marchi generalisti e Premium fonderie” e “Marchi generalisti e Premium altri” si riferiscono rispettivamente a due e quattro stabilimenti di CG
in precedenza inclusi in “Chrysler altri.” “Marchi generalisti e Premium” si riferisce ai dati della totalità di questi 57 stabilimenti di FGA e CG.
Al pari dello scorso anno, questo Bilancio di Sostenibilità presenta indicatori di performance ambientale normalizzati allo scopo di assicurare
GRI-G4 DMA
In uso presso tutti gli stabilimenti del Gruppo Fiat a partire dal 2012.
(1)
139
la comparabilità dei dati tra anni diversi e consentire di valutare l’andamento delle performance, nonché valori assoluti direttamente correlati
ai volumi di produzione. A causa della varietà delle linee di business presenti (veicoli, motori, componenti, ecc.), non è possibile presentare
dati normalizzati a livello di Gruppo. Inoltre, per alcune aziende del Gruppo (ad es. Teksid), diverse linee di produzione richiedono l’utilizzo di
parametri di normalizzazione diversificati.
Gli unici dati normalizzati presentati in questo Bilancio sono quelli relativi agli stabilimenti di carrozzeria e stampaggio dei Marchi generalisti e
Premium (responsabili di oltre la metà dell’impatto complessivo) e riguardano l’energia, le emissioni, l’acqua e i rifiuti. Per informazioni sulle
performance e gli obiettivi di ciascuna azienda del Gruppo, vedere anche www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
Formazione ambientale
L’investimento nel capitale umano a tutti i livelli dell’organizzazione rappresenta un fattore chiave per il miglioramento delle performance
ambientali del Gruppo. Competenze, conoscenze e motivazione sono le leve fondamentali sulle quali agire per garantire una profonda
assimilazione della cultura ambientale in tutto il Gruppo. Per questo motivo ci si avvale di un’ampia varietà di metodi orientati a diffondere le
competenze ambientali, a promuovere la consapevolezza e ad agevolare la pianificazione di progetti di miglioramento a tutti i livelli. Nel 2013
sono proseguiti i corsi di formazione rivolti al personale specializzato coinvolto nel Sistema di Gestione Ambientale. I seminari, condotti da
professionisti interni, e i corsi online hanno consentito di erogare circa 220.000 ore di formazione su tematiche ambientali a 71.500 persone.
Le attività di formazione si sono concentrate sulla prevenzione, sulla gestione
degli aspetti ambientali, sul Sistema di Gestione Ambientale e sul Sistema
di Gestione dell’Energia in conformità, rispettivamente, con gli standard
ISO 14001 e ISO 50001. Inoltre, sono stati erogati corsi di formazione specifici
al fine di promuovere tra i dipendenti la consapevolezza dell’impatto delle loro
attività sull’ambiente.
Sono inoltre disponibili portali intranet per i dipendenti, dedicati a tematiche
di
quali ambiente, salute e sicurezza, e le newsletter periodiche interne che
forniscono informazioni su politiche, procedure, responsabilità organizzative,
pubblicazioni, best practice, normative e requisiti aziendali. I portali offrono
inoltre la possibilità di collegarsi a siti internet ambientali, alle applicazioni informatiche necessarie per la gestione degli obiettivi ambientali e
ai corsi di formazione online.
+48,8%
ore di formazione
ambientale nel mondo
GRI-G4 DMA, LA9 140
8
Processi
responsabili e
World Class
Consumo energetico
Consumo energetico
Consumare energia in modo responsabile è la premessa che sta alla base dell’impegno del Gruppo Fiat nella ricerca di tecnologie a basso
consumo energetico nonché nell’impiego di soluzioni energetiche con un impatto ambientale sempre minore. Questo impegno è incorporato
dal programma (vedere anche pagina 135) World Class Manufacturing (WCM) che, dal 2010, prevede un sotto-pilastro dedicato all’energia
e finalizzato a migliorare la capacità di identificare e implementare azioni volte alla riduzione dell’uso di energia e all’incremento dell’efficienza.
Il consumo totale di energia rispetto all’anno precedente è leggermente aumentato, principalmente a causa dei maggiori volumi di produzione
nella regione NAFTA, combinati con le avverse condizioni meteorologiche in quell’area durante tutto l’anno. Nonostante ciò, il trend complessivo
rimane quello di una riduzione dei consumi in confronto all’anno di riferimento del 2010.
I fattori che hanno contribuito al maggiore utilizzo di energia sono stati tuttavia attenuati grazie a una serie di interventi mirati a migliorare
l’efficienza energetica di impianti e macchinari. Tali attività hanno incluso il parziale o totale rinnovamento di impianti e macchinari mediante
soluzioni tecnologicamente più avanzate ed efficienti che hanno consentito di risparmiare circa 600 TJ ed evitare l’emissione di 55.000
tonnellate di CO2.
Consumo diretto e indiretto di energia
Gruppo Fiat mondo (TJ)
Stabilimenti
Elettricità
Metano
Altri combustibili
Altri vettori energetici
Consumo totale di energia
2013
2012
2011
142
144
150
148
21.272
20.957
1.234
4.860
48.322
20.520
18.278
1.322
5.572
45.692
21.274
19.253
1.617
6.731
48.875
21.182
19.440
1.395
7.705
49.722
“
Fiat dovrebbe continuare a elaborare
progetti per ridurre il consumo di energia
e diminuire le emissioni di CO2
”
Attività di coinvolgimento degli stakeholder, Belo Horizonte (Brasile)
GRI-G4 DMA, 27, EN3, EN6, EN19
2010
Un contributo di rilievo proviene anche dalle misure
organizzative, fra cui la riprogettazione dei processi, il
miglioramento nell’uso della capacità operativa dello
stabilimento e la modifica del comportamento dei dipendenti
attraverso un’accresciuta consapevolezza riguardo ai temi
energetici. L’insieme di queste attività ha consentito in totale
di risparmiare circa 1.400 TJ ed evitare l’emissione di
125.000 tonnellate di CO2.
141
Presso gli stabilimenti di carrozzeria e stampaggio dei Marchi generalisti e Premium, il consumo di energia per veicolo prodotto ha fatto
registrare un lieve incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente, passando dai 6,19 GJ per veicolo prodotto del 2012 ai 6,35 GJ per
veicolo prodotto(1). Ciò è dovuto principalmente ai fattori summenzionati (maggiori volumi di produzione nell’area operativa regionale NAFTA e
avverse condizioni meteorologiche). Come già visto per il consumo totale di energia, anche l’energia per veicolo prodotto ha evidenziato un
trend complessivo di riduzione in confronto all’anno di riferimento del 2010.
Consumo energetico diretto ed indiretto per unità prodotta
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo
(GJ per veicolo prodotto)
Obiettivo 2020
(-30% rispetto al 2010)
2010
7,40
2011
6,86
-14,2%
vs 2010
di energia consumata
per veicolo prodotto nel mondo
2012
6,19
2013
6,35
Emissioni di CO2
La volontà del Gruppo di contribuire a contrastare i cambiamenti climatici è testimoniata dal trend di riduzione delle emissioni di CO2 generate
dai processi di produzione in confronto all’anno di riferimento 2010. Come per l’energia, anche i risultati relativi alle emissioni di CO2 del 2013
sono stati influenzati negativamente dai maggiori volumi di produzione nella regione NAFTA e dalle avverse condizioni meteorologiche.
GRI-G4 DMA, EN5, EN15, EN16 Il numero di veicoli prodotti e la loro suddivisione per stabilimento sono considerati riservati per ragioni di competitività e non vengono pertanto resi pubblici.
(1)
142
8
Processi
responsabili e
World Class
Consumo energetico
In conseguenza di ciò, nel 2013, le emissioni totali di CO2 negli impianti del Gruppo sono aumentate
del 5,4%, per un totale di circa 4 milioni di tonnellate, nonostante i 2.400 progetti energetici lanciati
nel 2013, che hanno consentito un risparmio di 62 milioni di euro(1).
Le emissioni di CO2 per veicolo prodotto negli stabilimenti di carrozzeria e stampaggio dei Marchi
generalisti e Premium sono diminuite del 15,5% negli ultimi quattro anni, passando da 0,612
tonnellate per veicolo prodotto nel 2010 a 0,517 tonnellate per veicolo prodotto(2).
risparmiati
€
62 mln
progetti
energetici del WCM
grazie ai
Emissioni dirette e indirette di CO2
Gruppo Fiat nel mondo (migliaia di t di CO2)
Stabilimenti
Emissioni dirette
Emissioni indirette
Emissioni complessive di CO2
2013
2012
2011
142
144
150
148
1.198
2.980
4.178
1.069
2.896
3.965
1.150
3.046
4.196
1.140
3.243
4.383
2010
Emissioni dirette e indirette di CO2 per unità prodotta
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo
(tonnellate di CO2 per veicolo prodotto)
CO2
Obiettivo 2020
(-32% rispetto al 2010)
2010
0,612
0,553
-15,5%
vs 2010
di CO2 emessa per veicolo
prodotto nel mondo
0,508
0,517
GRI-G4 EN15, EN16, EN18
Il dato tiene conto anche dei progetti avviati nel corso del 2012 che hanno avuto un impatto economico nel 2013.
Il numero di veicoli prodotti e la loro suddivisione per stabilimento sono considerati riservati per ragioni di competitività e non vengono pertanto resi pubblici.
(1)
(2)
2011
2012
2013
Gestione delle acque
Processi
responsabili e
World Class
8
Nel 2013, il Gruppo ha continuato a utilizzare fonti di energia rinnovabile, incrementando leggermente le percentuali raggiunte da ciascuna
azienda. In Europa, la gran parte dell’energia rinnovabile acquistata dal Gruppo è certificata dal fornitore, mentre sul mercato sudamericano
l’energia elettrica acquistata è certificata come proveniente per la quasi totalità da fonti idroelettriche. Inoltre, alcuni stabilimenti del Gruppo
sfruttano l’energia solare per produrre parte dell’elettricità o del calore da fonte rinnovabile.
10%
dell’energia del Gruppo da rinnovabili,
pari all’elettricità consumata
annualmente in una città come Torino
L’energia totale proveniente da energie rinnovabili utilizzata nei processi produttivi del Gruppo ha coperto il 20,9% del consumo complessivo
escludendo Chrysler Group, e il 9,7% del consumo complessivo di energia includendo Chrysler Group.
Risparmi energetici del processo di verniciatura presso lo stabilimento di carrozzeria di Sterling Heights
Il nuovo reparto di verniciatura dello stabilimento di Sterling Heights negli Stati Uniti ha garantito al Gruppo significativi risparmi energetici.
Nel settore automotive, infatti, la verniciatura richiede più energia di qualunque altra fase del processo di produzione. Nei reparti di
verniciatura, la maggior parte dell’energia viene consumata dalla cabina di verniciatura che richiede circa 100.000 m3 d’aria al minuto ad
una temperatura e un’umidità specifiche. Al fine di assicurare la conformità a questi severi requisiti di processo, le cabine hanno un elevato
consumo di metano, elettricità e acqua.
Il nuovo reparto di verniciatura dello stabilimento si estende per circa 100.000 m2 ed è stato concepito per garantire un’elevata efficienza
energetica grazie a un processo di “aria a cascata / ricircolo d’aria”, che riduce fortemente l’uso di energia ed acqua ed è progettato per
far ricircolare il 90% dell’aria.
Questa innovazione offre un risparmio energetico annuale di circa 1,3 milioni di euro, evitando circa 24.000 tonnellate di potenziali emissioni
di CO2 grazie al minor uso di energia e assicurando inoltre una significativa riduzione nell’uso dell’acqua.
Gestione delle acque
La carenza d’acqua rappresenta una delle sfide più importanti che i governi, le imprese e gli individui si trovano oggi a dover affrontare in
molte parti del mondo. Si tratta di un aspetto ambientale che deve essere gestito in modo tempestivo ed efficace anche in quanto espone le
aziende a rischi commerciali.
GRI-G4 DMA 143
144
8
Processi
responsabili e
World Class
Gestione delle acque
Il Gruppo Fiat considera l’acqua come una delle più significative risorse naturali da proteggere, al punto da elaborare specifiche Linee Guida
per la Gestione delle Acque, valide per tutte le società del Gruppo, che forniscono i princìpi per la gestione sostenibile dell’intero ciclo idrico
e sottolineano l’importanza di ridurre il consumo di acqua nei processi produttivi, specialmente nelle aree geografiche dove è una risorsa
limitata e la sua disponibilità è particolarmente importante per l’ambiente e per la popolazione locale.
Il Gruppo Fiat realizza periodiche mappature della disponibilità di risorse idriche nel mondo, mettendo in correlazione la quantità di acqua
disponibile con i consumi nelle diverse aree geografiche e confrontandole successivamente con i Paesi dove il Gruppo è presente.
Attraverso attività di miglioramento nella gestione del ciclo dell’acqua e misure volte ad aumentarne il riutilizzo nei processi industriali, nel 2013
il Gruppo Fiat ha ridotto i propri consumi complessivi di acqua del 3,6% rispetto al 2012 (passando da 25,9 a 24,9 milioni di m3) e del
27,1% rispetto al 2010 (da 34,2 a 24,9 milioni di m3).
Prelievi e scarichi idrici
Gruppo Fiat nel mondo (migliaia di m3)
Stabilimenti
Totale prelievi idrici
Totale scarichi idrici
2013
2012
2011
142
144
150
148
24,9
16,2
25,9
17,3
29,9
18,8
34,2
22,4
2010
Nel 2013, la totalità degli stabilimenti attualmente operativi di carrozzeria e stampaggio dei Marchi generalisti e Premium ha ridotto il
consumo idrico per veicolo prodotto di un ulteriore 6,1% rispetto all’anno precedente (una riduzione del 34,9% rispetto al 2010).
Prelievo idrico per unità prodotta
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo (m3 per
veicolo prodotto)
Obiettivo 2020
(-40% rispetto al 2010)
-6,1%
acqua prelevata per veicolo
prodotto nel mondo
2010
4,97
2011
4,06
di
3,44
3,23
GRI-G4 DMA, EN8, EN22
2012
2013
145
Gruppo Fiat mondo (milioni di m3)
Fabbisogno idrico totale
di cui riciclato
di cui prelievo idrico
Indice di ricircolo delle acque (%) (1)
2,1
mld
acqua risparmiata
di m3 di
Indice di ricircolo delle acque
2013
2.155,6
2.130,6
24,9
98,8
2012
2.064,7
2.038,9
25,9
98,8
negli
stabilimenti del mondo, pari alla quantità
d’acqua che attraversa le Cascate
del Niagara
in
13 giorni.
Riduzione dei consumi idrici nello stabilimento di Pernambuco in Brasile
L’impegno a preservare l’acqua sarà centrale anche nel nuovo stabilimento che il Gruppo Fiat aprirà a Goiana, nello stato di Pernambuco,
nord-est del Brasile, un’area colpita per anni dalla siccità. La distribuzione idrica e il trattamento delle acque reflue sono gestite dalla
Compesa, (Companhia Pernambucana de Saneamento) che ha imposto sui consumi idrici limiti più stringenti per le attività industriali
rispetto alle altre normative brasiliane.
Quando si costruisce un nuovo stabilimento in un’area così sensibile, è essenziale prestare molta attenzione all’ottimizzazione del ciclo
idrico. Per tale ragione, è stata dedicata una particolare attenzione alla progettazione di processi produttivi ottimizzati dal punto di vista
idrico. Per esempio, la linea di verniciatura - tradizionalmente il processo che consuma più acqua nel settore automotive - avrà un indice
di consumo idrico inferiore a un metro cubo per scocca verniciata grazie al ricircolo interno dell’acqua e a un’attenta pianificazione delle
fasi di risciacquo.
Anche con un uso interno dell’acqua altamente ottimizzato, il consumo idrico dello stabilimento sarebbe stato comunque elevato per
questa specifica area, se non fossero state adottate ulteriori misure. Ad esempio, il riutilizzo di acque reflue trattate per i processi industriali
permetterà un’ulteriore forte riduzione. A tal fine, la progettazione dell’impianto di trattamento delle acque reflue include una fase specifica
di trattamento finalizzata all’utilizzo in cascata nei processi produttivi delle acque depurate, migliorando quindi in modo significativo l’indice
di ricircolo idrico. E ciò si tradurrà anche in un significativo risparmio economico.
L’acqua non ricircolata sarà quindi scaricata con standard di qualità di molto superiori rispetto ai limiti imposti dalle amministrazioni locali.
La riduzione dei consumi idrici senza una corrispondente azione su eventuali inquinanti causerebbe un incremento della concentrazione di
questi ultimi e porterebbe dunque a un peggioramento della qualità delle acque reflue. Per tale motivo, il Gruppo Fiat abbina alla riduzione
nel consumo delle risorse idriche un’ottimizzazione dei processi di trattamento delle acque reflue e un costante monitoraggio dei parametri
significativi. Per il 2014, ciascuno stabilimento ha l’obiettivo di mantenersi ben al di sotto dei limiti di legge. Nel 2013, le analisi effettuate
sull’acqua scaricata dagli stabilimenti del Gruppo Fiat nel mondo hanno mostrato che i livelli di domanda chimica di ossigeno (COD) erano
inferiori fino all’80% rispetto agli standard di legge previsti, mentre i livelli di domanda biochimica di ossigeno (BOD) e solidi sospesi
totali (TSS) erano inferiori ai limiti imposti fino al 97% e al 91%, rispettivamente.
GRI-G4 EN10, EN22 (1) L’indice di ricircolo è calcolato in base al fabbisogno d’acqua totale, che corrisponde alla somma dell’acqua prelevata e dell’acqua riusata rimettendola in circolazione nei processi
produttivi degli stabilimenti.
146
8
Processi
responsabili e
World Class
Gestione dei rifiuti
Il Gruppo misura e analizza regolarmente la presenza nei suoi processi industriali in tutto il mondo dei metalli pesanti di maggior rilievo per
i nostri processi industriali. Nel 2013 sono stati analizzati nickel (Ni) e zinco (Zn), dopo le analisi del 2012 su piombo (Pb), cadmio (Cd) e
rame (Cu). Queste analisi offrono una visione completa dell’impatto complessivo che le attività del Gruppo Fiat hanno sulla qualità dell’acqua.
Il Gruppo ha fissato obiettivi specifici di mantenimento ben al di sotto dei limiti di legge. Nel 2013 il Gruppo non ha registrato casi di
sversamenti significativi nel mondo.
Gestione dei rifiuti
ll Gruppo Fiat è fortemente impegnato nel ridurre la generazione di rifiuti derivanti dalle attività produttive. Di conseguenza, all’interno del Gruppo sono
ampiamente praticati il riutilizzo e il recupero delle materie prime. Tutto ciò che non può essere riutilizzato viene riciclato. Quando i rifiuti non possono
essere riciclati, lo smaltimento avviene utilizzando le tecnologie a minor impatto ambientale possibile (termovalorizzazione o trattamento, con invio
a discarica solo come scelta residuale). Il consolidamento delle azioni volte a migliorare questo importante aspetto ambientale ha determinato un
trend sostanzialmente stabile dei volumi di rifiuti generati nel 2013 in confronto al 2012, nonostante un aumento dei volumi produttivi. Negli ultimi due
anni, la quantità totale di rifiuti generati è diminuita del 2,5%. I progetti attuati per ridurre la quantità di rifiuti generati hanno consentito un risparmio
complessivo di circa 4,5 milioni di euro nel 2013. Il Gruppo monitora anche il livello di rifiuti definiti pericolosi generati nei processi produttivi, in
conformità alle legislazioni vigenti in ciascun Paese. Particolare attenzione è riservata alla riduzione di tali rifiuti, poiché meno adatti per loro natura a
essere recuperati. Grazie all’impiego di pratiche ambientali appropriate, i rifiuti pericolosi nel 2013 sono diminuiti del 3,1% rispetto allo scorso
anno e del 36,7% rispetto al 2010.
Produzione e gestione dei rifiuti (1)
Gruppo Fiat nel mondo (t)
2013
2012
2011
2010
142
144
150
148
1.770.029
39.069
1.809.098
121.837
1.720.410
40.327
1.760.737
75.332
1.804.698
50.614
1.855.312
97.099
1.650.257
61.754
1.712.011
90.982
23.750
31.055
438.741
493.546
19.950
31.219
438.345
489.514
23.336
37.489
547.056
607.881
21.609
43.936
515.434
580.979
1.315.552
1.271.223
1.247.431
1.131.032
Stabilimenti
Rifiuti generati
Rifiuti non pericolosi
Rifiuti pericolosi
Totale rifiuti generati
di cui imballaggi
Rifiuti smaltiti
Termovalorizzazione
Trattamento
Discarica
Totale rifiuti smaltiti
Rifiuti recuperati
Totale rifiuti recuperati
1.300 tonnellate
di rifiuti pericolosi evitate
nelle fabbriche del mondo, pari al
peso di 500 ippopotami
GRI-G4 DMA, EN22, EN23, EN24
Le informazioni relative alla determinazione del metodo di smaltimento dei rifiuti sono fornite nelle Linee Guida sulla Gestione dei Rifiuti e incorporate nella “linea guida operativa per il
monitoraggio dei KPI ambientali - Rifiuti”, che viene applicata all’intero Gruppo Fiat.
(1)
147
Negli stabilimenti di carrozzeria e stampaggio dei Marchi generalisti e Premium, la quantità di rifiuti generati per veicolo nel 2013 si è
mantenuta abbastanza costante se paragonata all’anno precedente, mentre il confronto con il 2010 evidenzia una riduzione del 2,8% (da
215,0 a 209,0 kg/veicolo prodotto) sul totale dei rifiuti generati per veicolo prodotto. I rifiuti pericolosi per veicolo prodotto sono diminuiti
del 10,3% in confronto al 2012 (da 3,9 a 3,5 kg/veicolo prodotto) e del 50,0% in confronto al 2010 (da 7 a 3,5 kg/veicolo prodotto).
Nel 2013, gli stabilimenti di carrozzeria e stampaggio dei Marchi generalisti e Premium hanno raggiunto il 96,4% nel tasso di recupero dei
rifiuti (rispetto ad una media del Gruppo Fiat del 72,7%) e hanno ridotto la percentuale di rifiuti inviati a discarica, portandola all’1,3%
(rispetto ad una media del Gruppo Fiat del 24,3%). Il valore dei rifiuti inviati a discarica dal Gruppo è essenzialmente legato ad un’unica
tipologia di rifiuto, le sabbie inerti del processo industriale di Teksid, che, per vincoli tecnologici, al momento non possono che essere conferite
in discarica. Teksid ha comunque in corso specifici progetti finalizzati all’ottimizzazione della gestione di questo rifiuto (vedere box nella pagina
successiva).
Rifiuti generati per unità prodotta
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo
(kg per veicolo prodotto)
215
Rifiuti pericolosi generati per unità prodotta
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo
(kg per veicolo prodotto)
Obiettivo 2020
Obiettivo 2020
(-14% rispetto al 2010)
(-54% rispetto al 2010)
2010
209,5
2011
208,5
2012
209
2013
2010
7,0
2011
4,5
3,9
3,5
2012
2013
148
8
Processi
responsabili e
World Class
Gestione dei rifiuti
In riferimento alla Convenzione di Basilea, 104 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi sono state esportate dal Canada agli Stati Uniti per essere
riciclate (rifiuti del reparto di verniciatura), pari allo 0,27% di tutti i rifiuti speciali pericolosi generati dal Gruppo Fiat nel 2013(1).
Percentuale di recupero dei rifiuti
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo
Rifiuti inviati a discarica
Marchi generalisti e Premium carrozzeria e stampaggio nel mondo
97% Obiettivo 2020
2010
92,2%
2011
95,6%
2012
96,2%
2013
96,4%
1% Obiettivo 2020
2010
4,4%
2011
1,6%
1,1%
1,3%
2012
2013
Ridurre i rifiuti inviati a discarica
Per ottenere miglioramenti nella gestione dei rifiuti, nel corso del 2013 sono state promosse e realizzate numerose azioni nella maggior
parte degli stabilimenti produttivi. Presso lo stabilimento Teksid di Monclava (Messico), è stato introdotto un impianto di rigenerazione
della sabbia di fonderia che consente il recupero e la conseguente reimmissione nel ciclo produttivo di parte delle sabbie utilizzate per la
formazione delle anime (modelli in sabbia e resina utilizzati per la creazione delle zone cave all’interno delle fusioni in ghisa), ottenendo così
una riduzione nella quantità generata di rifiuti per un ammontare di circa 30.000 tonnellate all’anno.
Tale attività costituisce un altro passo nell’estensione dell’utilizzo nella gestione dei rifiuti delle Best Available Technologies (BAT) in tutti gli
stabilimenti, iniziata nel 2012 presso lo stabilimento Teksid di Ingrandes sur Vienne (Francia).
GRI-G4 EN25
Non si è registrato nessun altro caso di rifiuti pericolosi trasportati, importati, esportati o trattati che ricada nei termini della Convenzione di Basilea.
(1)
Processi non produttivi
Processi
responsabili e
World Class
8
Processi non produttivi
L’impegno del Gruppo per ridurre l’impatto ambientale delle sue attività si estende anche al di là dell’ambito produttivo, coinvolgendo diverse
aree tra cui gli uffici.
Uffici
Nel 2013 un’ampia serie di iniziative sono state avviate o confermate dall’anno precedente volte a coinvolgere e formare il personale su
tematiche riguardanti la salute, la protezione dell’ambiente (gestione dei rifiuti, consumo idrico, risparmio di energia) e una corretta gestione
degli spazi di lavoro. L’obiettivo finale di queste iniziative è rendere i dipendenti più consapevoli su quanto sia importante mantenere abitudini
salutari sul luogo di lavoro, generando maggiore consapevolezza sui comportamenti responsabili che si possono mantenere anche in casa.
Le varie iniziative del Gruppo sono state messe in atto attraverso una serie di diversi canali di comunicazione, fra cui: riunioni, informazioni
diffuse tramite intranet aziendale e siti internet specifici, nonché via e-mail e tramite cartelli in aree comuni ed eventi speciali.
In Italia è proseguito il programma ECOffice per i dipendenti del Gruppo. Il programma consiste in un corso online, accessibile attraverso la
rete intranet aziendale, che illustra i problemi energetici più comuni in ufficio e propone azioni che permettono di ottenere importanti riduzioni
nei consumi. Il corso offre informazioni di tipo tecnico, consigli, collegamenti ad argomenti correlati, un test di autovalutazione e uno spazio
per suggerimenti dedicati all’uso dei diversi strumenti in ufficio: PC, stampanti, illuminazione. Il corso online comprende anche un modulo più
generale sul risparmio di energia e acqua. Nel 2013 l’accesso al programma è stato esteso per comprendere ulteriori dipendenti Maserati.
Nel 2013 il Gruppo ha avviato un progetto di grandi dimensioni per la rifunzionalizzazione ad uso uffici di un sito industriale inutilizzato
di 42.000 metri quadrati a Torino. Le specifiche relative alla performance energetica della nuova struttura sono superiori a quelle richieste
dalle attuali normative e, a cominciare dal 2014, questa sede ospiterà circa 1.600 dipendenti attualmente dislocati presso altre sedi in città.
Fin dalla fase di progettazione, è stata prestata una particolare attenzione alla capacità dell’involucro esterno dell’edificio di adattarsi alle
variazioni climatiche stagionali, ottimizzando i sistemi di ventilazione e di illuminazione naturale e utilizzando tecnologie avanzate per limitare
la dispersione termica.
GRI-G4 EN23 149
150
8
Processi
responsabili e
World Class
Processi non produttivi
Da un punto di vista ambientale, i vantaggi primari generati dalla ristrutturazione di un edificio esistente anziché della costruzione di una nuova
struttura sono:
n riutilizzo di un sito industriale esistente
n significativa riduzione nella generazione di rifiuti grazie alla conservazione della struttura esterna dell’edificio
n minimo utilizzo di nuovi materiali edili per evitare l’impatto generato da produzione e trasporto
n conservazione dell’energia latente dei materiali nella struttura esistente.
Nel corso della fase di progettazione è stata eseguita un’analisi basata su standard riconosciuti. I risultati hanno dimostrato che mantenendo
la struttura e i materiali esistenti per trasformare l’edificio sono state risparmiate energia ed emissioni in misura significativa rispetto a un’opera
di demolizione e ricostruzione. I parametri presi in esame sono stati:
n il Potenziale di Riscaldamento Globale (Global Warming Potential, o GWP) 100: il contributo al riscaldamento globale prodotto in 100
anni espresso in tonnellate di CO2 equivalente (CO2e) e calcolato in base al contributo di emissioni di ogni elemento e materiale presente
nell’edificio (esistente e ipotizzato). Conservando la struttura originale sono state risparmiate circa 7.600 tonnellate di CO2e
n il Fabbisogno di Energia Primaria (Primary Energy Intensity, o PEI): l’energia totale consumata durante l’intero ciclo di vita di un prodotto,
dall’estrazione delle materie prime che lo compongono fino alla sua demolizione e smaltimento. Conservando la struttura originale è stato
generato un risparmio di circa 89 terajoule
n Il Potenziale di Acidificazione (Acidification Potential, o AP): il valore potenziale per la formazione di piogge acide, collegato all’emissione di
specifiche sostanze acidificanti in aria, quali ossidi di azoto e ossido di zolfo. Conservando la struttura originale sono state risparmiate circa
925 tonnellate di SO2e.
Un altro segno tangibile dell’approccio responsabile del progetto è evidenziato dall’uso di materiali riciclabili per la ristrutturazione.
La performance energetica dell’edificio sarà monitorata non appena la sede sarà resa pienamente operativa. Inoltre, la nuova sede contribuirà
a una progressiva rivitalizzazione dell’area e delle infrastrutture circostanti.
Programma Together We Are 20 Thousand Sustainable Attitudes in Brasile
Nelle sedi FGA nella regione LATAM, dove lavorano circa 22.500 dipendenti tra operai ed impiegati, sono state svolte molteplici iniziative, a volte
legate all’implementazione di standard e certificazioni internazionali all’interno delle fabbriche come la ISO 14001 o la ISO 50001, in altri casi
svincolate da esse. È questo il caso dei programmi Together we are 20 thousand sustainable attitudes e No waste campaign, focalizzati su un
uso coscienzioso delle risorse naturali evitandone lo spreco e sulla riduzione degli scarti alimentari prodotti nelle mense, messi in atto nella sede di
Betim. È stato misurato che prima della campagna di sensibilizzazione nei ristoranti aziendali della sede di Betim, dove sono occupate circa 19.500
persone, venissero sprecati 45,6 grammi di alimenti a persona che sommati complessivamente raggiungono il totale di 19 tonnellate in un mese e
di 228 tonnellate in un anno, una quantità di cibo sufficiente a sfamare oltre 200 persone nello stesso arco temporale. Ogni mese, per ognuno dei 4
ristoranti aziendali che riesce a raggiungere e superare la soglia stabilita di scendere sotto i 40 grammi di rifiuti a persona, 10 cesti di generi alimentari
vengono donati a istituzioni benefiche indicate dall’associazione Arvore da Vida. Ad esempio a maggio 2013, dopo 9 mesi dal lancio dell’iniziativa,
tutti e 4 i ristoranti aziendali sono scesi sotto la soglia limite raggiungendo dei quantitativi di rifiuti a persona compresi tra i 21,38 e i 39,76 grammi.
Come risultato, 20 cesti di generi alimentari sono stati donati all’associazione Antonio Goncalves Pereira, nel quartiere di Giardini di Teresopolis, dove
risiedono 32 anziani ed altri 20 all’asilo Buon Pastore nel quartiere di Imbirucu, che si occupa di oltre 145 bambini.
GRI-G4 EN19, SO1
151
Green IT(1)
Il Gruppo si impegna a ridurre al minimo anche l’impatto ambientale dei servizi IT (Information Technology) sostituendo le apparecchiature
esistenti con unità più efficienti.
Nel 2013 è infatti proseguito il programma di sostituzione in tutto il mondo delle apparecchiature hardware con unità dotate di alimentatori a
maggior efficienza. Questo ha portato a una riduzione di 1.179 MWh di consumi elettrici e di circa 791 tonnellate di CO2 dal 2010; l’’iniziativa
verrà ulteriormente estesa nel 2014.
Inoltre, 13.800 videoterminali sono stati sostituiti con nuovi dispositivi certificati Energy Star. I nuovi terminali hanno consumato meno elettricità
per 473 MWh, con circa 236 tonnellate di emissioni di CO2 evitate dal 2010, rispettando i più rigorosi requisiti in tema di salute, sicurezza e
ambiente e permettendo un riciclaggio e uno smaltimento ecocompatibili essendo privi di mercurio.
Nel 2013 Chrysler Group ha avviato un programma per la sostituzione di tutti i dispositivi di stampa nelle sedi statunitensi. Nella sede di
Auburn Hills sono stati installati dispositivi di stampa multifunzione che offrono stampa, copia, fax e scansione con un unico dispositivo
e semplificano inoltre la manutenzione, automatizzando la richiesta del toner quando rilevano un basso livello d’inchiostro. Il programma
prevede la distribuzione di questi dispositivi anche nelle rimanenti sedi degli Stati Uniti entro il 2014. Al di là di una migliore funzionalità, si
prevede anche un risparmio di oltre 750.000 euro l’anno.
Nell’area Data Center, che comprende i sistemi di calcolo che ospitano le applicazioni e i servizi IT, sono proseguite le attività finalizzate alla
riduzione, sostituzione, consolidamento e virtualizzazione dei server, che hanno prodotto un risparmio di 36.470 MWh e di circa 23.200
tonnellate di CO2 dal 2010 con ulteriori iniziative previste per il 2014.
In ultimo, Chrysler Group nella regione NAFTA ha generato un risparmio cumulativo di 3.013 MWh di energia e di circa 2.200 tonnellate di CO2
dal 2010 automatizzando lo spegnimento dei computer non in uso durante la notte.
-26.400
tonnellate di CO2 grazie a continui
aggiornamenti ai sistemi informatici,
equivalenti alle emissioni di 43.300 voli da
Roma a New York
GRI-G4 EN6, EN19 Il fattore di conversione utilizzato per l’area EMEA è 1 kWh = 0,52 kg di CO2 (fonte: Carbon Trust, Conversion Factors, 2011), e 1 kWh = 0,75 kg di CO2 per l’area NAFTA (fonte:
Emissions & Generation Resource Integrated Database eGRID, 2012).
(1)
152
9
Salute e sicurezza
sul lavoro
Salute e sicurezza sul lavoro
(1)
La sicurezza sul posto di lavoro e la salute dei lavoratori sono di massima importanza per il Gruppo
Fiat, in ogni settore aziendale e in tutti i Paesi in cui opera. La strategia del Gruppo per la promozione
e la tutela dei lavoratori sui luoghi di lavoro comprende varie aree di intervento e fa propria la
convinzione che il raggiungimento dei più elevati livelli di salute e sicurezza sia essenziale ai fini
dell’esecuzione di ogni attività. L’impegno del Gruppo nel miglioramento continuo delle condizioni di
salute e sicurezza si traduce in particolare nella continua riduzione degli infortuni in termini di gravità
e di frequenza; nell’allineamento ai più elevati standard internazionali (OHSAS 18001) di tutti i processi
produttivi del Gruppo, compresi quelli svolti nei nuovi stabilimenti; e nella promozione di un approccio
proattivo teso al benessere psicofisico complessivo dell’individuo.
Obiettivi a lungo termine(2)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Impegni
Obiettivi
Risultati 2013
Raggiungere il risultato di
zero incidenti e lesioni sul
lavoro
2020: continua riduzione degli indici di frequenza e
gravità degli incidenti in linea con l’obiettivo di zero
incidenti sul lavoro in tutti gli stabilimenti mondiali del
Gruppo
Ridotto per il settimo anno consecutivo l’Indice di frequenza con
0,19 incidenti ogni 100.000 ore lavorate (-13,6% vs 2012 and -56,8%
vs 2010)
2020: certificazione OHSAS 18001 per tutti gli stabilimenti
del Gruppo operativi nel mondo secondo i più elevati
standard di salute e sicurezza
110 stabilimenti certificati OHSAS 18001, in cui lavorano circa
147.000 dipendenti (3) (pari al 65,2% dei dipendenti del Gruppo in
perimetro nel 2013)
Continuare il processo di
certificazione interna ed
esterna del Sistema di
Gestione della Salute e
Sicurezza sul Lavoro
Ridotto per il settimo anno consecutivo l’Indice di gravità con 0,06
giorni di assenza dovuti a incidenti sul lavoro ogni 1.000 ore lavorate
(-14,3% vs 2012 e -53,8% vs 2010)
GRI-G4 DMA
I dati del presente capitolo relativi al 2011 includono Chrysler Group per l’intero anno.
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
La copertura include dipendenti che lavorano presso gli stabilimenti di produzione così come quelli degli enti non produttivi (ad es. gli uffici).
(1)
(2)
(3)
Obiettivo posticipato
153
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Garantire un luogo di lavoro
che promuova salute,
sicurezza e benessere dei
dipendenti
2020: espansione del Health Promotion Program agli
stabilimenti di tutto il mondo, in accordo con esigenze e
vincoli locali, per promuovere uno stile di vita salutare e
ambienti di lavoro sicuri
Health Promotion Program esteso a 78 stabilimenti in 10 paesi,
con particolare attenzione verso la lotta al fumo, le iniziative
di educazione alimentare e la promozione di una cultura della
prevenzione basata su controlli medici
Monitorati i siti più sensibili al rischio (22 siti dove lavorano circa
19.000 dipendenti) ed eseguiti i piani d’azione necessari
Valutate le necessità e implementate nuove iniziative focalizzate
sulla salute mentale e i disturbi psicosomatici in 69 stabilimenti
Distribuite informazioni per la prevenzione dell’influenza stagionale
o fornite vaccinazioni contro l’influenza in siti selezionati nel mondo
Proseguita la campagna di sensibilizzazione sull’infezione da HIV
presso gli stabilimenti Fiat Group Automobiles in Brasile (circa
19.600 dipendenti diretti e 7.700 dipendenti dei fornitori coinvolti)
Proseguito il programma WELL nell’intranet del Gruppo nel mondo,
con suggerimenti e consigli in materia di salute e benessere a
disposizione di circa 42.300 dipendenti
Eseguiti screening biometrici per misurare i livelli di colesterolo,
pressione sanguigna e glucosio a circa 22.700 dipendenti di
Chrysler Group (8,9% del totale dei dipendenti del Gruppo e 29,8%
dei dipendenti di Chrysler Group), oltre ai 10.400 dipendenti di
Chrysler che avevano già completato lo screening nel 2012
Completato il programma Health Risk Assessment da circa 21.150
dipendenti (8,3% del totale dei dipendenti del Gruppo e 27,7% dei
dipendenti di Chrysler Group), oltre ai 9.700 dipendenti di Chrysler
che avevano già completato lo screening nel 2012 (+118% vs l’anno
precedente)
Implementato lo strumento IQS per la valutazione clinica e la
classificazione del rischio cardiovascolare e delle abitudini di vita di
ogni dipendente, con il coinvolgimento di 870 dipendenti in Brasile
GRI-G4 DMA 154
9
Salute e sicurezza
sul lavoro
Gestione della Salute e della Sicurezza
Gestione della Salute e della Sicurezza
Nel quadro dell’impegno del Gruppo nel perseguire obiettivi volti alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, un ambiente di lavoro
sicuro e sano è considerato un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti i dipendenti.
La scelta di operare secondo i più elevati standard riconosciuti a livello internazionale richiede un approccio integrato nella gestione dei temi
di salute e sicurezza in tutte le nostre realtà. Tale impegno è rivolto non soltanto ai dipendenti, ma si estende anche ai fornitori, a coloro che
prestano un servizio temporaneo per l’azienda e alle comunità presenti nei territori adiacenti i siti del Gruppo.
In tale prospettiva, il Gruppo è attivo su diverse tematiche:
n nella definizione di procedure comuni e omogenee per l’identificazione e la valutazione dei rischi, nel rispetto delle normative locali
n nell’applicazione di rigorosi standard di sicurezza ed ergonomia in fase di progettazione degli impianti
n nella promozione di comportamenti sicuri attraverso iniziative di formazione e campagne di sensibilizzazione
n nell’impegno a garantire ambienti di lavoro salutari
n nella promozione di uno stile di vita sano.
Queste responsabilità sono formalmente delineate nelle Linee Guida su Salute e Sicurezza, che definiscono l’impegno del Gruppo Fiat per
ciascuna area di attività e trovano validità in tutte le sedi operative. Le Linee Guida sono periodicamente aggiornate tenendo in considerazione
le nuove normative, i contributi provenienti dalla letteratura specialistica e le indicazioni fornite dagli stakeholder interni ed esterni al Gruppo.
In tal modo si garantisce che le Linee Guida continuino ad essere un riferimento aggiornato per i nuovi requisiti e sviluppi nell’ambito della
salute e della sicurezza sul lavoro.
194
milioni di euro investiti nella
tutela della salute e della
sicurezza dei dipendenti
GRI-G4 DMA
+15,5%
rispetto al 2012
155
Una gestione integrata e sistematica degli aspetti legati alla salute ed alla sicurezza permette di prevenire, e quando necessario tutelare, tutti
i lavoratori nonché, indirettamente, le loro famiglie e le comunità.
Gli elementi chiave dell’approccio del Gruppo sono:
n la gestione dei rischi, attraverso un’analisi continua delle potenziali criticità e adozione di un approccio preventivo in tutte le attività
significative
n l’implementazione di un sistema di gestione conforme ai requisiti dello standard internazionale OHSAS 18001
n il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro attraverso l’analisi e la valutazione dei rischi, la definizione e l’attuazione di piani di azione
correttivi e preventivi, e il monitoraggio costante delle attività relative a salute e sicurezza e dei fattori di rischio che possono originarsi in
conseguenza dell’introduzione di nuove sostanze, materiali o tecnologie (ad es. nanomateriali o sostanze pericolose)
n il monitoraggio e l’analisi delle cause alla base delle non conformità e l’applicazione degli strumenti del pilastro Safety del World Class
Manufacturing anche al fine di prevenire la ricorrenza
n il coinvolgimento attivo di tutti i dipendenti nel processo di miglioramento, attraverso un’informazione capillare e una formazione specifica
n la promozione dell’adozione di comportamenti orientati alla sicurezza e alla prevenzione
n il coinvolgimento dei fornitori, dei concessionari e di altri partner del business nel miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro e
nei loro ambiti di attività.
L’organizzazione dedicata alle attività relative alla salute e sicurezza è molto ampia e coinvolge specialisti, interni ed esterni all’azienda, che
operano sia a livello centrale sia nelle singole unità organizzative (funzioni di staff e di stabilimenti). A livello centrale i responsabili della funzione
Environment, Health and Safety (EHS) (Ambiente, Salute e Sicurezza) sono responsabili della definizione di linee guida, procedure e standard;
a livello locale, supportano i referenti EHS di ciascuna unità organizzativa del Gruppo nella gestione e attuazione delle politiche in materia di
salute e sicurezza. Inoltre, hanno il compito di monitorare la legislazione nazionale e regionale, nonché le disposizioni e le normative in materia.
Sono altresì coinvolti nella verifica della conformità alle Linee Guida su Salute e Sicurezza e nell’attuazione di programmi di prevenzione.
Incontri periodici assicurano il coordinamento tra i
diversi livelli organizzativi e le aree geografiche in cui
il Gruppo opera, l’analisi dei trend dei vari indicatori di
performance rendicontati e la definizione, delle aree e
tracciati mensilmente nell’ambito
dei piani di miglioramento.
Una piattaforma informatica dedicata permette di
della performance di settore
monitorare le performance e viene costantemente
aggiornata per facilitare la valutazione dei risultati
raggiunti, nonché la condivisione delle “best practices”,
delle idee innovative e delle esperienze maturate.
10
indicatori su salute e
sicurezza
GRI-G4 DMA 156
9
Salute e sicurezza
sul lavoro
Raggiungere gli standard più elevati
Raggiungere gli standard più elevati
Il mantenimento di elevati standard di salute e sicurezza richiede un continuo investimento di risorse ed energie da parte del Gruppo, al fine
di garantire le migliori condizioni in ogni stabilimento e in tutti i Paesi in cui opera il Gruppo.
Attraverso la diffusione di un sistema di gestione basato su metodi e procedure standardizzate, definiti a livello centrale e validati da un
ente certificatore autorizzato, il Gruppo riesce a implementare i suoi requisiti di sicurezza anche nei Paesi con standard meno rigorosi.
In questa prospettiva, si è continuato a perseguire l’impegno su scala globale nell’adottare
OHSAS
un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (OHSMS) certificato secondo
lo standard internazionale OHSAS 18001.
Tale sistema permette l’adozione di un approccio omogeneo nei diversi stabilimenti,
18001
nonché l’allineamento dei processi produttivi nei siti di tutto il mondo. Entro il 2014, le
certificazioni OHSAS 18001 saranno estese a tutti gli stabilimenti del Gruppo inclusi nel
già certificati
perimetro operativo dell’annualità 2012.
110
stabilimenti
del Gruppo
Spese per salute e sicurezza sul lavoro
Gruppo Fiat mondo
Spese per salute e sicurezza sul lavoro (1) (in milioni di euro)
Percentuale dei costi per il personale (2)
2013
194
2,1
2012
168
1,8 (3)
2011
270
3,5
2013
110
147(4)
2012
107
123
2011
103
121
Certificazioni OHSAS 18001
Gruppo Fiat-Chrysler mondo
Stabilimenti certificati (n.)
Dipendenti che lavorano presso gli stabilimenti certificati (migliaia)
Pieno coinvolgimento nella prevenzione
Le condizioni di salute e sicurezza presso i siti del Gruppo dipendono dalla combinazione di misure preventive e dalla collaborazione dei
dipendenti che, a prescindere dal loro ruolo e dalle loro responsabilità all’interno dell’organizzazione, hanno il dovere di contribuire alla diffusione
e al mantenimento di standard quanto più possibile elevati sul posto di lavoro.
I dipendenti sono coinvolti in attività focalizzate sulla sicurezza attraverso azioni di formazione mirata e iniziative volte ad accrescere la loro
consapevolezza, supportate da un sistema strutturato per la raccolta dei suggerimenti. Durante il 2013 sono pervenuti circa 1,3 milioni di
GRI-G4 DMA
Comprende le spese per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni dell’ambiente di lavoro (miglioramenti degli stabilimenti, protezione dei lavoratori, controllo degli impianti e
degli ambienti di lavoro) e della salute dei lavoratori (spese sanitarie).
I costi per il personale ammontano a 9.352 milioni di euro nel 2013, a 9.110 milioni di euro nel 2012 e a 7.629 milioni di euro nel 2011.
(3)
I dati differiscono da quelli riportati nel Bilancio di Sostenibilità 2012 dovuti a un aggiustamento dei metodi di calcolo dei costi per il personale.
(4)
La copertura include i dipendenti che lavorano presso gli stabilimenti di produzione e negli enti non produttivi (ad es. funzioni di staff).
(1)
(2)
Pieno coinvolgimento nella prevenzione
Salute e sicurezza
sul lavoro
9
suggerimenti dai dipendenti, 149.000 dei quali riguardavano idee per migliorare le condizioni di salute e sicurezza. I suggerimenti migliori
sono stati recepiti e attuati e l’azienda ha riconosciuto e premiato coloro che hanno proposto i suggerimenti.
Il notevole livello di partecipazione dei dipendenti dimostra quanto sia condiviso in maniera diffusa e forte l’impegno del Gruppo.
La combinazione di approcci preventivi e proattivi ha permesso al Gruppo di capitalizzare al massimo specifici progetti e iniziative che nel tempo
si sono affermati come best practice, e sono diventati parte integrante del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (OHSMS).
Durante l’anno sono stati eseguiti oltre 5.000 audit (+110% rispetto al 2012) (122 dei quali esterni, con un incremento dell’85% rispetto al 2012)
coprendo un totale di circa 150.000 dipendenti.
Dal 2009 al 2013, il sistema WCM è stato implementato in un totale di 300 stabilimenti di fornitori (dei quali 218 in EMEA, 70 in LATAM e
12 in NAFTA).
World Class Manufacturing: Il pilastro della sicurezza
Il pilastro della sicurezza del World Class Manufacturing intende contribuire al miglioramento continuo dell’ambiente di lavoro e alla
progressiva riduzione di tutti i rischi oggettivi o dovuti a comportamenti che potrebbero dar luogo a incidenti, infortuni o malattie
professionali. Il principio base di questo pilastro risiede nella convinzione che questi obiettivi possano essere conseguiti solo creando e
diffondendo una genuina cultura della sicurezza condivisa dall’intera organizzazione.
I fattori essenziali per conseguire gli standard più elevati del pilastro Safety, sono una leadership forte, che si riflette nel diretto coinvolgimento
del management nella definizione di obiettivi chiari e misurabili, e la motivazione e l’attiva partecipazione di tutti i dipendenti.
La leadership e il coinvolgimento sono finalizzati alla diffusione della vision dell’azienda e dei valori di base per promuovere la cultura
della salute e della sicurezza a tutti i livelli, nonché delle strategie di intervento e dei risultati da raggiungere. Uno dei punti focali è il ruolo
giocato dalla formazione e dall’addestramento di tutti i lavoratori, come parte degli obiettivi definiti nel pilastro del People Development.
Il campo d’applicazione del pilastro Safety non si limita al perimetro dello stabilimento, ma include anche i fornitori, le aziende terze e gli
altri soggetti coinvolti nella catena della creazione di valore.
Il pilastro Safety prevede la definizione di obiettivi specifici per ogni stabilimento, nonché una chiara e trasparente comunicazione degli
indicatori, allo scopo di monitorarne l’effettivo raggiungimento.
Gli obiettivi del pilastro Safety sono:
n l’eliminazione o la drastica riduzione del rischio di incidenti, infortuni e malattie professionali
n lo sviluppo di una cultura aziendale della salute e della sicurezza sul posto di lavoro
n il continuo miglioramento dell’ergonomia sul posto di lavoro, compresa la riprogettazione delle stazioni di lavoro in base al feedback dei lavoratori
n lo sviluppo di specifiche competenze professionali nell’ambito della salute e della sicurezza sul lavoro
n la creazione di postazioni di lavoro ed attrezzature intrinsecamente sicure fin dalla fase di progettazione
n l’eliminazione o la riduzione dell’inquinamento ambientale nelle unità produttive
n l’attuazione e il consolidamento di comportamenti sicuri da parte dei lavoratori, sia sul posto di lavoro che al di fuori di esso.
Il pilastro Safety prevede il diretto coinvolgimento dei lavoratori nella prevenzione, con il supporto del management e con la consapevolezza
che una genuina cultura della sicurezza presupponga l’attiva partecipazione delle persone che quotidianamente si trovano a dover
affrontare attività operative che potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza.
GRI-G4 DMA 157
158
9
Salute e sicurezza
sul lavoro
Safety first
Safety first
Attraverso l’integrazione degli standard e degli strumenti definiti nel sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (OHSMS),
dei metodi e degli strumenti del pilastro Safety del World Class Manufacturing, della partecipazione proattiva dei dipendenti, dello sviluppo
delle competenze e dell’impegno economico dell’azienda, il Gruppo ha conseguito importanti risultati nella riduzione degli infortuni sul lavoro.
Indice di Frequenza(1)
Indice di Gravità(2)
Gruppo Fiat mondo (infortuni ogni 100 mila ore lavorate)
2011
0,28
2012
2013
Gruppo Fiat mondo (giorni di assenza per infortunio ogni 1.000 ore lavorate)
0,22
0,19
2011
0,08
2012
2013
0,07
0,06
Gli infortuni sul lavoro vengono analizzati in dettaglio, con l’obiettivo di comprendere le cause che li hanno determinati e al fine di stabilire le
misure idonee ad eliminare il rischio che possano ripetersi. Gli infortuni sono classificati in base alla loro frequenza, alla gravità e al genere.
Ulteriori elaborazioni statistiche e classificazioni sono effettuate a livello di stabilimento e per linea di produzione/processo. Qualsiasi migliore
prassi nuova che derivi da tale analisi approfondita è quindi condivisa in tutto il Gruppo.
Per il settimo anno consecutivo, l’andamento degli indicatori relativi agli infortuni ha continuato a migliorare, con una riduzione del 13,6%
dell’Indice di Frequenza (0,19 infortuni ogni 100 mila ore lavorate) e del 14,3% dell’Indice di Gravità (con 0,06 giorni di assenza ogni 1.000
ore lavorate). Dal 2012, tali indici sono inoltre monitorati per genere (per informazioni più dettagliate vedere pag. 178). L’analisi dei dati non
evidenzia alcuna tendenza predominante legata al genere.
GRI-G4 LA6
L’Indice di Frequenza è definito come il rapporto tra il numero di infortuni denunciati (che abbiano prodotto almeno tre giorni di assenza) e il numero di ore lavorate, moltiplicato 100.000.
L’Indice di Gravità esprime il rapporto tra il numero di giorni di assenza dovuti a infortuni e il numero di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.
(1)
(2)
159
48 mln
Le iniziative e gli investimenti hanno inoltre generato una graduale ma
significativa riduzione dei fattori di rischio, riconosciuta ai nostri stabilimenti in
Italia dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
(INAIL). Le misure adottate dal Gruppo hanno consentito infatti risparmi per
risparmiati nel 2011-2013 in Italia grazie a
oltre 17,5 milioni di euro nel 2011, circa 16 milioni di euro nel 2012 e 14,6
in iniziative per la
milioni nel 2013 derivanti dalla riduzione dei premi assicurativi pagati all’INAIL.
e la
Ogni anno continuano a essere monitorati ed analizzati i near misses(1)
(con circa 28.000 casi identificati nel 2013) e gli unsafe acts. Tale analisi,
sistematica ed approfondita, permette di sviluppare misure atte a prevenire le condizioni di rischio e a correggere i comportamenti che
potrebbero generare situazioni potenzialmente pericolose, anche attraverso l’emissione di “best practices” che diventano patrimonio di tutti
gli stabilimenti del Gruppo.
La prevenzione, la sorveglianza e gli interventi di emergenza volti a salvaguardare la salute sul luogo di lavoro sono condotti da personale
medico e paramedico, generalmente presente in ogni stabilimento del Gruppo, sulla base delle esigenze di ciascun sito.
Nel 2013, i controlli medici di tutte le tipologie sono stati pari a 409.000 (rispetto ai 318.000 del 2012)
€
investimenti
sicurezza
salute
Incidenti mortali
Gruppo Fiat-Chrysler mondo
Episodi mortali che hanno coinvolto dipendenti del Gruppo (n.)
2013
2
2012
3
2011
-
Nel 2013 si sono verificati due incidenti mortali, che hanno coinvolto dipendenti degli stabilimenti del Gruppo Fiat in Brasile e in Argentina. Il
primo ha coinvolto un dipendente dello stabilimento di Teksid, in Brasile, mentre il secondo ha riguardato un lavoratore dello stabilimento di
Comau, in Argentina.
Presso lo stabilimento di Fiat Group Automobiles di G. Vico, in Italia, si è verificato un incidente mortale che ha coinvolto un dipendente di una
società esterna. Tutti gli incidenti sono stati analizzati in dettaglio e le aziende del Gruppo si sono immediatamente attivate per sostenere le
famiglie delle vittime e fornire pieno supporto alle indagini delle autorità locali.
Le malattie professionali sono quelle malattie causate da una graduale, lenta e progressiva azione lesiva sull’organismo del lavoratore e
contratte nell’esercizio delle attività assicurate in rapporto causale diretto con le lavorazioni svolte. L’andamento delle malattie professionali e
il modo in cui cambiano nel tempo sono costantemente monitorati dal Gruppo.
Da un punto di vista statistico, le informazioni relative alle malattie professionali che insorgono in ambito produttivo sono raccolte e classificate
in due categorie distinte: pratiche istruite e malattie professionali riconosciute. Le prime sono casi oggetto di indagini e verifiche da parte
dell’istituto assicuratore secondo le modalità previste dalla normativa vigente nei diversi Paesi, al fine di accertare sia la presenza della malattia
assicurata, sia l’esistenza di un nesso di causa con l’attività lavorativa svolta. Le seconde sono casi per i quali l’istituto assicurativo al termine
dell’iter di indagini e verifiche ha confermato la sussistenza dei suddetti requisiti.
GRI-G4 LA6 Un near misses è un evento che non ha generato un infortunio o una malattia, ma ne ha la potenzialità.
(1)
160
9
Salute e sicurezza
sul lavoro
La salute nei luoghi di lavoro
Nel corso del 2013 sono stati rilevati complessivamente 732 casi di malattie professionali riconosciute dal competente istituto assicuratore
del paese di riferimento.
L’Indice di Frequenza delle malattie professionali, che esprime il rapporto tra i casi di malattia professionale e le ore lavorate per 100
mila, nel 2013 è stato pari a 0,18 (0,24 nel 2012). Il confronto tra questi indicatori nei diversi anni è effettuato solo a scopo orientativo poiché,
diversamente dagli infortuni, i dati relativi alle malattie professionali si riferiscono a casi riscontrati in diversi anni, o anche decenni, prima dell’anno
in cui sono stati verificati. Infatti, le malattie professionali sono un fenomeno piuttosto complesso, spesso correlate a situazioni, metodi lavorativi
e circostanze ambientali non più presenti da molto tempo nelle aziende del Gruppo. Per questo motivo, non vi è alcuna evidenza di un’elevata
incidenza o di un rischio elevato di malattia collegato all’attività lavorativa. Per informazioni più dettagliate vedere pag. 178.
Indice di Frequenza delle malattie professionali
Gruppo Fiat-Chrysler mondo (casi di malattie professionali ogni 100 mila ore lavorate)
2011
0,18
2012
2013
0,24
0,18
La salute nei luoghi di lavoro
Noi crediamo che promuovere un ambiente di lavoro sano e sicuro rappresenti un valore essenziale e di primaria responsabilità nei confronti
dei dipendenti e di qualsiasi altra persona si trovi all’interno dei siti aziendali. Tale responsabilità richiede un approccio più ampio, in cui
la salute non è considerata semplicemente come assenza di malattia e di fattori di rischio, ma anche in termini di disponibilità di risorse a
sostegno del benessere.
Il dialogo continuo e la condivisione del know-how acquisito, sono essenziali per garantire soluzioni efficaci nella tutela della salute sul
lavoro. Recentemente la comunità scientifica ha posto grande enfasi sulle malattie professionali. La maggior parte delle tipologie più recenti
di malattie professionali è collegata a problemi muscolo-scheletrici e allo stress lavoro-correlato, che rappresentano quindi nuove aree
di analisi del rischio, alle quali il Gruppo si dedica, attraverso la creazione di strumenti e azioni finalizzati alla mitigazione, eliminazione e
prevenzione del rischio.
GRI-G4 DMA, LA7
Iniziative per una cultura della prevenzione
Salute e sicurezza
sul lavoro
9
Iniziative per una cultura della prevenzione
Lo sviluppo di una cultura della prevenzione, in materia di salute e di sicurezza e l’integrazione di comportamenti sicuri nell’ambiente di lavoro,
vengono perseguiti dal Gruppo anche attraverso investimenti nella formazione e iniziative di sensibilizzazione.
Nell’ambito del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) e del pilastro Safety del World Class Manufacturing
(WCM), le strutture organizzative dedicate pianificano e attuano campagne di sensibilizzazione, iniziative e programmi di addestramento e
formazione. Queste attività si concentrano sull’importanza di tutelare la salute e la sicurezza, di uniformarsi a politiche e procedure definite e
di promuovere appropriati comportamenti preventivi a tutti i livelli e le funzioni dell’Organizzazione.
Formazione su salute e sicurezza
Gruppo Fiat-Chrysler mondo (migliaia)
Hours of training provided
Employees involved in training activities
of which hourly
2013
1.184
155
116
2012
1.079
215
154
2011
699
148
102
Nel 2013, il numero delle ore di formazione su salute e sicurezza è stato pari a 1.184.000 che rappresenta un incremento del 10% circa
rispetto al 2012 (1.079.000 nel 2012). La formazione è stata erogata a circa 155.000 dipendenti, di cui circa 116.000 operai .
L’Organismo Paritetico Health and Safety (OPHS), creato nel 2011, ha sviluppato i corsi relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro
nell’ambito della piattaforma formativa Health and Safety First. L’OPHS è un organismo congiunto con il quale Fiat S.p.A., CNH Industrial,
i sindacati FIM-CISL, UILM-UIL e FISMIC e l’Unione Industriale di Torino garantiscono la governance congiunta dei programmi di formazione
e delle più importanti attività con impatti sulla gestione dei dipendenti, oltre a proporre soluzioni per le criticità relative a salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro.
L’obiettivo della piattaforma di formazione Health and Safety First è fornire una gamma di corsi di formazione sviluppati e adattati agli scenari
reali e alle esigenze delle attività industriali del Gruppo in Italia, con particolare riguardo alle figure chiave che abbiano responsabilità in ambito
della sicurezza, agli esperti (addetti alla sicurezza, responsabili delle emergenze e del primo soccorso, ecc.) e ai rappresentanti dei lavoratori
per la sicurezza.
Sono proseguite nel 2013 le campagne di informazione finalizzate ad accrescere la consapevolezza dei dipendenti in merito ai rischi per la
salute e alle misure sanitarie preventive.
GRI-G4 LA5 161
162
9
Salute e sicurezza
sul lavoro
Iniziative per una cultura della prevenzione
L’iniziativa WELL è accessibile agli utenti web di tutto il mondo mediante il sito intranet dell’azienda (accessibile alla fine del 2013 a circa
42.300 dipendenti). L’iniziativa fornisce informazioni volte alla promozione di sane abitudini e alla prevenzione di malattie minori, disturbi
sensoriali e potenziali futuri problemi di salute. Altri programmi periodici includono quelli relativi alla prevenzione dell’influenza stagionale, le
campagne contro la diffusione di malattie infettive, con una particolare focalizzazione sulla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale
(HIV in particolare, che ha coinvolto circa 19.600 dipendenti e 7.700 fornitori esterni) e la promozione dell’igiene personale. Presso le strutture
di Chrysler Group negli Stati Uniti è inoltre disponibile un servizio di counseling gestito attraverso gli Employee Assistance Program (EAP),
la cui finalità è mettere, ove se ne presenti la necessità, i dipendenti in contatto con consulenti professionisti. Il programma offre l’opportunità
di discutere criticità personali e di accedere con facilità a una gamma di servizi orientati alla gestione dello stress e ad altre problematiche
personali (ad es. depressione e ansia, dipendenza da sostanze stupefacenti, problemi familiari o economici) oppure problematiche relative alla
cura dei bambini, all’assistenza degli anziani e ad altre preoccupazioni connesse al bilanciamento tra vita privata e lavorativa.
Il Programma di Promozione della Salute (Health Promotion Program), rivolto all’intero Gruppo, è stato sviluppato e lanciato nel 2012 ed
è proseguito per tutto il 2013. Il Programma prende spunto da esperienze maturate sia internamente, che mutuate dall’esterno e si attiene
rigorosamente ai principi in materia di salute e sicurezza delle principali organizzazioni internazionali, in modo particolare: l’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS), la statunitense Occupational Safety and Health Administration (OSHA), l’Agenzia europea per la sicurezza e la
salute sul lavoro (UE-OSHA) e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).
Sono rimaste invariate le quattro aree di intervento prioritarie individuate nel corso del primo anno di vita del progetto:
n attività di screening e vaccinazione (compresi misurazione della pressione, del livello di glicemia e di colesterolo, vaccinazioni gratuite
n iniziative di educazione alimentare (consulenze sull’alimentazione sana sul luogo di lavoro, proposte di alimenti più sani nelle mense aziendali)
n promozione dell’attività fisica (incremento delle iniziative sportive in squadre o club e suggerimenti su come aumentare l’attività giornaliera)
n programmi contro il fumo (campagne di sensibilizzazione sui rischi a lungo termine per la salute, creazione di gruppi per smettere di fumare).
In aggiunta al Health Promotion Program, nel corso degli anni sono state sviluppate e promosse a livello locale altre iniziative per comunicare,
supportare e monitorare l’adozione da parte dei dipendenti di abitudini di vita sane.
Relazioni con i sindacati su salute e sicurezza
Il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori rientra tra i temi di costante confronto con gli organismi di rappresentanza dei
lavoratori, in conformità alle leggi vigenti e agli accordi collettivi applicati nei vari Paesi in cui il Gruppo è presente.
Nel 2013, un’analisi condotta su un campione che corrisponde a circa il 99% dei dipendenti del Gruppo(1) nel mondo, ha evidenziato che
oltre l’81% è coperto da organismi di rappresentanza che gestiscono anche temi relativi alla salute e alla sicurezza, fornendo supporto per
il monitoraggio e la consulenza su programmi dedicati.
GRI-G4 LA5
Including Sevel Italia.
(1)
Logistica a monte e a valle
Ottimizzazione
dei trasporti
10
Ottimizzazione dei trasporti
Essendo un produttore di automobili globale, persone, componenti e prodotti sono sempre in movimento
nel Gruppo Fiat. Ogni anno i nostri dipartimenti di Logistica gestiscono la movimentazione di un grande
quantitativo di materiali e veicoli. Ci impegniamo al massimo per contenere le nostre emissioni ai livelli più
bassi possibili, aumentando il numero di veicoli a ridotte emissioni per il trasporto, ottimizzando il flusso
logistico delle movimentazioni e utilizzando, ove possibile, le tecnologie di telecomunicazione per ridurre
lo spostamento fisico dei dipendenti.
Obiettivo a lungo termine(1)
Obiettivo superato |
Obiettivo raggiunto o in linea con il piano |
Obiettivo parzialmente raggiunto |
Obiettivo posticipato
Impegno
Obiettivo
Risultati 2013
Ridurre l’impatto ambientale
dei processi logistici
2020: ampliamento del numero dei mezzi di trasporto a basse
emissioni e alimentati da combustibili alternativi per i trasporti
delle regioni EMEA e NAFTA, al fine di utilizzare le flotte aziendali
più efficienti dal punto di vista ambientale e dei costi di gestione
80% della flotta del Gruppo nella regione EMEA già
conforme alle normativa Euro V
Logistica a monte e a valle
Assicurare la massima efficienza a fronte di un minimo impatto ambientale nella gestione della movimentazione di materiali, componenti e
veicoli lungo una catena di distribuzione globale e articolata rappresenta un impegno che la Logistica del Gruppo Fiat si è assunta molti anni
fa. Ottimizzando i flussi delle merci e massimizzando l’efficienza, gli sforzi del Gruppo si concentrano sulla riduzione degli impatti ambientali
riducendo le emissioni connesse ai processi logistici e minimizzando gli imballaggi non riutilizzabili.
Questi principi sono espressamente enunciati nei Green Logistics Principles che, in coerenza con le Linee Guida Ambientali del Gruppo,
sulle quali si basano, forniscono indicazioni su come contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale agendo su quattro aree principali:
n incremento di trasporti a emissioni ridotte
n impiego di soluzioni intermodali
n saturazione dei mezzi di trasporto
n riduzione dei materiali di imballo e di protezione.
GRI-G4 DMA (1)
Per informazioni più dettagliate vedere il Piano di Sostenibilità su www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com
163
164
10
Ottimizzazione
dei trasporti
Logistica a monte e a valle
Organizzazione
Il World Class Logistics (WCL) definisce i processi logistici per gli stabilimenti e la rete dei fornitori allo scopo di soddisfare requisiti
di sicurezza, ergonomia, eco-compatibilità e ottimizzazione dei flussi di trasporto. È gestito dalla funzione Logistics Engineering di Fiat
e dal Logistics & Customs Department di Chrysler Group, che assolvono al compito di collegare produzione, fornitori e concessionarie
attraverso la movimentazione dei materiali. Grazie alla riprogettazione dei flussi dei materiali e all’applicazione della metodologia just-in-time,
i processi sono stati migliorati eliminando o riducendo la quantità di merci in magazzino movimentando e consegnando solo il necessario,
dove necessario, al momento richiesto.
Flussi logistici
Il trasporto di componenti e materie prime (trasporto a monte) verso gli stabilimenti del Gruppo e il trasporto di pezzi di ricambio (gestito
da Fiat Parts & Services e da Mopar(1)) verso magazzini e centri di distribuzione è effettuato da operatori logistici esterni incaricati dall’azienda
oppure gestito direttamente dagli stessi fornitori di materie prime. Il trasporto di pezzi di ricambio ai concessionari è eseguito da operatori
logistici esterni che non sono gestiti dal Gruppo.
La distribuzione di veicoli (trasporto a valle) dagli stabilimenti ai concessionari è gestito sia tramite una flotta di proprietà del Gruppo (i-FAST
Automotive Logistics S.r.l. in Europa, Chrysler Group Transport in Nord America), sia tramite vettori esterni incaricati dall’azienda.
Performance ambientali
Gli indicatori ambientali identificati e adottati sono costantemente monitorati per consentire una migliore copertura e un’approfondita
conoscenza dell’impatto dei flussi logistici. I risultati di questo monitoraggio sono utilizzati per definire ulteriori obiettivi di miglioramento.
Nel complesso, le emissioni di CO2 rilevate nel corso del 2013 relative ai processi di logistica del Gruppo gestiti direttamente dai dipartimenti
di logistica dei Marchi generalisti e Premium nella regione NAFTA, sono state pari a circa 900.000 tonnellate: il 52% relativo al trasporto a
monte e il 48% al trasporto a valle per la distribuzione dei veicoli, con un incremento del 19,8% circa rispetto all’anno precedente(2).
L’incremento registrato nel 2013 nei livelli di produzione e nel mix delle vendite nella regione NAFTA ha portato a importanti sfide nella
movimentazione delle merci e dei veicoli. In alcuni casi, i piani produttivi e la necessità di avere urgentemente a disposizione del materiale
non hanno permesso di sfruttare appieno lo spazio disponibile nei container, con il risultato di un numero maggiore di chilometri per veicolo
percorsi dalla flotta per il trasporto a monte.
Misure drastiche sono state essenziali per contenere al minimo le emissioni di CO2. Nel complesso, le emissioni di anidride carbonica per
chilometro percorso per i trasporti a monte sono aumentate dell’1,6%, a fronte dell’aumento del 17,4% nel numero di chilometri percorsi;
invece le emissioni di anidride carbonica per il trasporto a valle per chilometro percorso sono diminuite del 7,5% a fronte di un aumento del
30,3% delle distanze percorse, grazie soprattutto a un incremento del trasporto ferroviario.
GRI-G4 DMA, EN15, EN17, EN18, EN30
La divisione del Gruppo che si occupa delle attività Parts & Service e di Customer Care.
Il bilancio dello scorso anno riportava emissioni di CO2 derivanti da trasporti a monte per 308.000 tonnellate. La cifra ricalcolata ammonta a 387.904 tonnellate, per un totale di 749.473
tonnellate di CO2 emessa.
(1)
(2)
165
Con riguardo alla regione EMEA, nel 2013 le emissioni di CO2
sono diminuite del 9,5% rispetto al 2012.
Emissioni di CO2 nei processi logistici (1)
Aumento dei trasporti a basse emissioni
A monte
A valle
Pezzi di ricambio
Totale
Marchi generalisti e Premium nella regione EMEA (migliaia di tonnellate di CO2)
2013
65,7
96,1
8,0
169,8
2012 (2)
74,6
104,7
8,4
187,6
2011(2)
81,0
114,5
9,5
205,0
Nella regione NAFTA, il Gruppo ha continuato ad impegnarsi per
la riduzione delle emissioni di CO2 per il trasporto a valle gestito
direttamente, siglando nuove collaborazioni istituzionali.
Con riguardo al trasporto a valle in Europa, la flotta dei veicoli di
proprietà del Gruppo trasporta su strada circa il 16% del totale delle autovetture distribuite. Sul totale della flotta, l’80% è già conforme alla
normativa Euro V. Per il 2014 sono previsti ulteriori investimenti per accrescere l’efficienza dei veicoli industriali.
In Europa, per i trasporti a monte gestiti direttamente dal Gruppo è già operativo il divieto di accesso agli stabilimenti per i veicoli con un
livello di emissioni superiori ai limiti previsti dalla normativa Euro III; inoltre, nel 2013 è proseguita l’ introduzione di clausole contrattuali
che prevedono che almeno il 50% della flotta dei fornitori sia costituita da veicoli conformi alla normativa Euro IV o a standard più
restrittivi.
Impiego di soluzioni intermodali
Per contrastare il traffico stradale e le emissioni di CO2, il Gruppo valuta la fattibilità di soluzioni alternative al trasporto su strada, come ad
esempio il trasporto marittimo o ferroviario. I trasporti a monte e a valle a seconda delle caratteristiche geografiche, delle infrastrutture e dei
volumi di produzione possono richiedere una notevole percentuale di trasporto su gomma. Nel corso del 2013 si è cercato di estendere
ulteriormente le soluzioni intermodali già introdotte. In aggiunta, sono state valutate nuove tratte ferroviarie per il trasporto di materie prime
e la distribuzione dei veicoli.
Trasporto logistico per modalità(3) Trasporto logistico per modalità Marchi generalisti e Premium nella regione EMEA (% di CO2)
2011
73,8
19,5
6,7
Marchi generalisti e Premium nella regione NAFTA (% dei km)
Strada
Mare
2012
41,9
58,1
2013
38,6
61,4
Strada
Ferrovia
Ferrovia
2012
70,8
23,0
6,2
2013
69,8
23,9
6,3
GRI-G4 EN15, EN17, EN19, EN30, EN32 La quantificazione delle emissioni di CO2 è stata effettuata secondo i criteri del Greenhouse Gas Protocol - revised edition, per quanto riguarda il trasporto su strada e al modello di
calcolo ambientale IFEU Heidelberg in relazione al trasporto via nave e via treno. Il dato è relativo al 100% dei trasporti a valle e al 71% dei trasporti a monte per volume spedito in
Europa. Il dato delle emissioni derivanti dal trasporto di ricambi è relativo al 31% dei flussi a monte in peso trasportato; i flussi a valle dei ricambi non sono monitorati perché attualmente
non gestiti direttamente dal Gruppo.
(2)
I dati sono stati ricalcolati per essere coerenti con il perimetro del 2013.
(3)
I dati includono il trasporto a monte e a valle e non comprendono invece i dati del trasporto dei pezzi di ricambio.
(1)
166
10
Ottimizzazione
dei trasporti
Logistica a monte e a valle
Saturazione dei mezzi di trasporto
1,9 mln di km
Ottimizzare la saturazione dei mezzi di trasporto contribuisce alla riduzione
dell’impatto ambientale dei processi logistici e al contempo al contenimento dei
risparmiati nei processi
costi di spedizione.
pari a
sulla
L’estensione dell’approccio “milk run(1)” a Magneti Marelli nella regione EMEA ha
consentito nel 2013 una riduzione di 12.500 tonnellate di emissioni di CO2.
Nella regione NAFTA, grazie all’ottimizzazione dei tragitti giornalieri nei flussi a monte,
sono stati risparmiati 870.000 chilometri, evitando l’emissione di 850 tonnellate di CO2. La collaborazione con altre aziende del settore automotive,
volta a consolidare i percorsi di raccolta, ha consentito risparmi per un ulteriore milione di chilometri, evitando emissioni per 970 tonnellate di
CO2. Il processo ha portato non solo a miglioramenti in termini economici, ma anche ad una riduzione del traffico dei veicoli pesanti.
Anche Mopar Parts and Service ha aderito ai principi del World Class Logistics (WCL) e ha intrapreso un percorso simile a quello degli
stabilimenti di produzione, allo scopo di migliorare la catena di distribuzione.
La prosecuzione del programma di formazione e consapevolezza sull’utilizzo ottimale dei container ha permesso di continuare a conseguire
risultati migliori anno dopo anno. Si stima che nel 2013 grazie a questo programma le spedizioni dei nostri fornitori abbiano richiesto un minor
numero di rimorchi, circa 300, percorrendo 320.000 chilometri in meno, a parità di volume consegnato.
5 viaggi
logistici,
Luna
-320.000 km
nei trasporti dei fornitori, pari a
8 viaggi intorno all’equatore
Riduzione dei materiali da imballo e protezione
L’impatto ambientale delle attività logistiche viene ridotto anche mediante la minimizzazione dell’uso di materiali da imballo e protezione
e l’impiego di contenitori riutilizzabili, nel rispetto degli standard e dei requisiti di qualità fissati. Qualora ciò non fosse possibile, il Gruppo
garantisce l’applicazione di procedure standard per il recupero dei materiali.
Il Gruppo continua a ridurre gli imballi in legno nelle consegne di componenti spediti dall’Italia. Nel 2013 le consegne verso lo stabilimento
di Betim (Brasile) hanno fatto registrare una riduzione del 9,7% nell’impiego di imballi in legno a perdere rispetto al 2012 (passando dai 7,2 del
2012 ai 6,5 kg/m3 consegnato), e una riduzione del 47,6% rispetto al 2011. Questi risultati sono dovuti all’introduzione progressiva di casse
di metallo a rendere o contenitori speciali in sostituzione degli imballi in legno a perdere. Nel 2013 il sistema di monitoraggio degli imballi in
legno è stato esteso agli stabilimenti del Gruppo in Turchia e Polonia.
GRI-G4 EN19
(1) Per milk run si intende un processo per cui i mezzi adibiti al trasporto sono organizzati in modo tale da ottimizzare i percorsi, assicurare il pieno carico e minimizzare i tempi necessari a
raccogliere le merci da tutti i fornitori in una determinata area geografica.
Definizioni, metodologia e ambito
Approfondimenti
11
Approfondimenti
Definizioni, metodologia e ambito
Il Bilancio di Sostenibilità di Fiat S.p.A., ormai alla sua decima edizione, è un documento volontario pubblicato dal Gruppo secondo le linee
guida GRI-G4(1) per fornire agli stakeholder un quadro esaustivo delle attività svolte, dei risultati conseguiti e degli impegni assunti.
Questa appendice contiene la guida metodologica e altri indicatori economici, ambientali e sociali.
Salvo diversamente specificato o richiesto dal contesto in cui sono utilizzati:
n per “Gruppo Fiat” o “Gruppo” si intendono tutte le aziende consolidate a fini contabili all’interno di Fiat S.p.A. (si vedano le controllate
consolidate nella Relazione Finanziaria Annuale di Fiat S.p.A)
n per “Chrysler Group” si intendono tutte le aziende consolidate a fini contabili all’interno di Chrysler Group LLC (si vedano le controllate
consolidate nella Relazione Finanziaria Annuale di Fiat S.p.A)
n con l’espressione “Gruppo Fiat escluso Chrysler Group” si intende l’insieme di società costruito di conseguenza
n per “società” si intende l’intero Gruppo, salvo laddove sia utilizzato in relazione a una o più entità fra quelle elencate di seguito: Fiat Group
Automobiles (FGA), Chrysler Group, Ferrari, Maserati, Comau, Magneti Marelli, Teksid, Fiat Services e altre aziende
n per “segmento operativo” si intende ciascuno dei quattro segmenti creati a partire da luglio 2011, in base ai quali è strutturata l’attività del
Gruppo. Questi includono: Marchi generalisti e Premium (in precedenza citati nei rendiconti come FGA, FGA Engines and Transmission e
Chrysler Group); Marchi di lusso e sportivi (Ferrari e Maserati); Componenti e sistemi di produzione (Magneti Marelli, Teksid, Comau); altri
(società operanti nell’editoria, nelle comunicazioni e nei servizi e altre aziende)
n per “regione/regione operativa” si intende ciascuna delle aree in cui si svolgono attività relative ai Marchi generalisti e Premium, delimitate in
base alle modifiche organizzative in vigore dal 1° settembre 2011. Queste sono: EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), NAFTA (Stati Uniti,
Canada e Messico), LATAM (America Latina) e APAC (Asia-Pacifico).
GRI-G4 22, 23, 29, 30 (1)
La Global Reporting Initiative (GRI) è un processo per lo sviluppo e la diffusione di linee guida per il bilancio di sostenibilità, che coinvolge più stakeholder. Le linee guida GRI-G4 sono
state pubblicate a maggio 2013. Tali linee guida offrono un riferimento internazionale per la rendicontazione dell’approccio alla corporate governance, delle performance economiche,
ambientali e sociali e degli impatti delle organizzazioni.
167
168
11
Approfondimenti
Definizioni, metodologia e ambito
Salvo diversamente indicato o richiesto dal contesto, le informazioni e i dati contenuti nel presente Bilancio di Sostenibilità si riferiscono all’esercizio
2013 (dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013) e a tutte le società del Gruppo Fiat nel mondo consolidate a fini contabili al 31 dicembre 2013.
Allo scopo di garantire la comparabilità e la rilevanza delle informazioni nel tempo, alcuni dati sono stati presentati su base pro forma. Nello
specifico:
n in relazione all’anno 2012 e 2013, i dati si riferiscono alle aziende consolidate a fini contabili all’interno di Fiat S.p.A. per l’intero anno
(vedere le controllate consolidate nella Relazione Finanziaria Annuale)
n in relazione all’anno 2011, sebbene Chrysler Group sia stato consolidato in Fiat S.p.A. a fini contabili a partire da giugno 2011, i dati
includono le informazioni su Chrysler Group per l’intero anno
n in relazione all’anno 2010, i dati sono stati modificati in modo da includere Chrysler Group ed escludere le società scorporate in Fiat
Industrial S.p.A.
L’esclusione di qualsiasi area geografica, società del Gruppo o sede specifica dall’ambito di rendicontazione è imputabile all’impossibilità
di ottenere dati di qualità soddisfacente, oppure alla scarsa rilevanza delle informazioni in relazione al Gruppo nel suo complesso, come
può accadere nel caso di entità acquisite di recente o attività produttive che non sono ancora pienamente operative. In alcuni casi, sono
state incluse nell’ambito di rendicontazione entità non consolidate nel rendiconto di esercizio, ma considerate rilevanti in termini di impatto
ambientale e sociale. Nello specifico:
n i dati relativi alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di cui al capitolo 9, si riferiscono a 140 stabilimenti dei 159 (1) inclusi nella Relazione
Finanziaria Annuale di Fiat S.p.A. (pari a circa il 98% del personale di stabilimento) (2), agli uffici (complessivamente circa il 100% di tutti i
dipendenti del Gruppo), e a quattro stabilimenti di società non integralmente consolidate (fra cui le joint venture Sevel e Tofas)
n la performance ambientale ed energetica del Gruppo, di cui al capitolo 8, si riferisce a 138 stabilimenti dei 159(1) inclusi nella Relazione
Finanziaria Annuale di Fiat S.p.A. (cui è riconducibile oltre il 98% del fatturato industriale del Gruppo),(3) e a quattro stabilimenti di società
non integralmente consolidate (fra cui le joint venture Sevel e Tofas)
n gli indicatori di performance per unità di prodotto, di cui al capitolo 8, sono stati modificati per rendere i dati comparabili di anno in anno.
Ai fini della rilevazione dei dati sono stati utilizzati, laddove disponibili, i sistemi informatici e di controllo di gestione esistenti, a garanzia
dell’affidabilità dei flussi informativi e del corretto monitoraggio delle performance di sostenibilità.(4) Per alcuni indicatori, è stato definito un
processo di rendicontazione dedicato, usando banche dati informatizzate o file compilati direttamente dai soggetti o dalle entità responsabili
dei singoli aspetti nel mondo.
GRI-G4 22, 23, 29, 30
Non sono stati considerati rilevanti, e pertanto non sono stati inclusi, i dati per 2 sedi dedicate ad attività di editoria e comunicazione e 19 stabilimenti in fase di avvio o chiusura.
Per personale di stabilimento si intendono tutti i dipendenti che lavorano in un determinato sito, sia in produzione e altre unità collegate (controllo qualità, logistica, ecc.), sia nelle attività
di ricerca e sviluppo.
(3)
Fatturato derivante dall’attività di stabilimenti direttamente controllati dal Gruppo.
(4)
Si noti che le cifre sono soggette ad arrotondamento.
(1)
(2)
169
Qualità delle informazioni
La qualità delle informazioni contenute nel Bilancio di Sostenibilità è garantita dalla conformità ai criteri seguenti:
materialità: inclusione di tutte le informazioni ritenute di interesse per gli stakeholder, interni ed esterni, in ragione del loro impatto
economico, ambientale o sociale
n completezza: inclusione di tutti gli aspetti e gli indicatori rilevanti
n equilibrio: descrizione degli aspetti positivi e negativi della performance del Gruppo
n comparabilità: possibilità di fare confronti fra periodi di tempo diversi e con organizzazioni analoghe
n precisione: inserimento di dati adeguatamente dettagliati
n affidabilità: processo di rendicontazione sottoposto a revisione da parte di un organismo indipendente
n tempestività: presentazione del Bilancio unitamente alla Relazione Finanziaria Annuale durante l’Assemblea generale annuale di Fiat S.p.A.
n
chiarezza: il linguaggio utilizzato deve rivolgersi a tutti gli stakeholder.
La redazione del Bilancio di Sostenibilità si inserisce in un processo di rendicontazione annuale sottoposto alla revisione, analisi e approvazione
di diversi soggetti ed entità. Il Gruppo Fiat si impegna per assicurare l’accuratezza di tutte le informazioni contenute in questo Bilancio.
Tuttavia, alcuni dati possono essere soggetti ad aggiornamenti. Pertanto la versione online del Bilancio di Sostenibilità è da considerare la più
aggiornata e ha la precedenza rispetto a tutte le copie stampate. Il documento è:
n redatto dall’Unità di Sostenibilità di Fiat S.p.A. deputata al coordinamento centrale e al coinvolgimento dei segmenti e delle regioni
operative del Gruppo, oltre che delle funzioni pertinenti
n approvato dal Group Executive Council (GEC), l’organo decisionale guidato dall’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. e composto dai
Chief Operating Officer a livello di ambiti e aree geografiche e da alcuni capi funzione
n esaminato dal comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità, istituito all’interno del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A.
n sottoposto all’attività di revisione di SGS Italia S.p.A.(1), organismo di certificazione indipendente, conformemente alla procedura SRA
(Sustainability Reporting Assurance), alle linee guida GRI-G4 e alla norma AA1000 APS (2008). SGS è ufficialmente autorizzata a svolgere
attività di revisione secondo la norma AA1000. Inoltre, anche quest’anno, il sistema di gestione della sostenibilità del Gruppo risulta
conforme alla norma ISO 26000 in materia di responsabilità sociale, pubblicata a novembre 2010. La lettera di attestazione, che descrive
le attività svolte e riporta i giudizi formulati, è consultabile alla pagina 179.
n presentato unitamente alla Relazione Finanziaria Annuale durante l’Assemblea generale annuale di Fiat S.p.A. per fornire una panoramica
completa e aggiornata della performance finanziaria, ambientale e sociale del Gruppo
n pubblicato e scaricabile a titolo gratuito dalla sezione dedicata alla sostenibilità del sito web del Gruppo (www.fiatspa.com) nonché
disponibile in formato interattivo sul sito www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com.
Il Bilancio di Sostenibilità del 2012 è stato reso pubblico durante l’Assemblea generale annuale di Fiat S.p.A. del 9 aprile 2013.
n
GRI-G4 22, 23, 29, 30, 33 (1) L’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne, è Presidente del Consiglio di Amministrazione di SGS S.A. La sua posizione non include responsabilità esecutive o poteri e
pertanto questa circostanza non influisce sull’indipendenza di SGS.
170
11
Approfondimenti
Dettagli dei segmenti operativi
Dettagli dei segmenti operativi
GRI-G4 9
Marchi generalisti e Premium
EMEA
(milioni di euro)
Ricavi per segmento
Utile/(perdita) della gestione
ordinaria
Spedizioni (000s)
NAFTA
2013
17.420
2012 (2)
17.800
2011(1)
19.591
(470)
(703)
(557)
979
1.012
1.166
2013
9.973
2012
11.062
619
1.056
1.356
950
979
910
LATAM
(milioni di euro)
Ricavi per segmento
Utile/(perdita) della gestione
ordinaria
Spedizioni (000s)
(milioni di euro)
Ricavi per segmento
Utile/(perdita) della gestione
ordinaria
Spedizioni (000s)
2013
45.777
2012 (2)
43.521
2011(1)
19.830
2.220
2.443
1.008
2.238
2.115
1.033
2013
4.621
2012
3.128
2011(1)
1.513
358
260
88
163
103
53
2012 (3)
755
2011
588
APAC
(2)
2011
10.562
(milioni di euro)
(1)
Ricavi per segmento
Utile/(perdita) della gestione
ordinaria
Spedizioni (000s)
Marchi di lusso e sportivi
Ferrari
(milioni di euro)
Ricavi netti
Utile/(perdita) della gestione
ordinaria
Dipendenti a fine esercizio (n.)
Maserati
2013
2.335
2012 (3)
2.225
2011
2.251
364
335
312
2.787
2.719
2.695
(milioni di euro)
Ricavi netti
Utile/(perdita) della gestione
ordinaria
Dipendenti a fine esercizio (n.)
2013
1.659
171
57
40
890
770
714
2013
1.463
2012
1.482
2011
1.402
48
13.481
33 (4)
13.277
10
14.457
Componenti e sistemi di produzione
Magneti Marelli
(milioni di euro)
Ricavi netti
Utile/(perdita)
della gestione ordinaria
Dipendenti a fine esercizio (n.)
Comau
2013
5.988
2012
5.828
2011
5.860
166
38.157
141(4)
36.911
181
34.804
2013
688
2012
780
2011
922
(13)
8.754
7.214
26
7.865
(milioni di euro)
Ricavi netti
Utile/(perdita)
della gestione ordinaria
Dipendenti a fine esercizio (n.)
Teksid
(milioni di euro)
Ricavi netti
Utile/(perdita)
della gestione ordinaria
Dipendenti a fine esercizio (n.)
I dati includono Chrysler Group a partire da giugno 2011.
I dati precedentemente riportati per il 2012 sono stati modificati per riflettere l’applicazione dell’emendamento dell’IAS (International Accounting Standards) 19.
I dati per Ferrari e Maserati sono stati modificati per riflettere l’allocazione a Maserati delle sue attività in Cina da un punto di vista giuridico, tramite la controllata Ferrari locale.
(4)
I dati precedentemente riportati per il 2012 sono stati modificati per riflettere l’applicazione dell’emendamento dell’IAS (International Accounting Standards) 19. Le modifiche hanno
riguardato i totali.
(1)
(2)
(3)
Dati per attività
Dati per attività(1)
Marchi generalisti e Premium
Gruppo Fiat mondo (GJ)
Stabilimenti
Energia elettrica
Gas naturale
Altri combustibili
Altri vettori energetici
Totale consumi di energia
da fonti rinnovabili
11
GRI-G4 EN3, EN4, EN15, EN16 Consumo diretto e indiretto di energia
2013
Approfondimenti
Marchi di lusso e sportivi
Componenti e sistemi di produzione
Gruppo Fiat
142
21.272.390
20.956.720
1.233.711
4.859.511
48.322.332
9,7%
Carrozzeria e
stampaggio
33
9.791.263
15.546.304
6.980
3.793.622
29.138.169
6,3%
Motori e
trasmissioni
18
4.666.917
1.708.396
526.424
6.901.737
12,1%
Fonderie
2
530.803
736.521
1.267.324
-
Altri
4
332.601
443.501
776.102
-
Maserati
2
160.019
280.846
280
114.971
556.116
1,3%
Ferrari
2
460.091
350.297
810.388
12,7%
Magneti
Marelli
61
2.861.949
792.492
48.070
184.907
3.887.418
18,0%
Teksid
6
2.346.991
950.348
1.175.641
239.583
4.712.563
25,1%
Comau
14
121.757
148.015
2.739
4
272.515
5,0%
144
20.521.526
18.277.833
1.322.106
5.570.488
45.691.953
9,8%
30
9.327.435
13.373.813
9.157
4.516.064
27.226.469
6,1%
21
4.501.783
1.651.551
7.294
631.434
6.792.062
9,9%
2
481.737
627.024
1.108.761
-
4
359.755
407.370
767.125
-
1
25.936
20.278
46.214
15,6%
2
453.629
305.303
758.932
17,0%
64
2.864.600
766.481
56.164
252.218
3.939.463
18,1%
6
2.378.545
1.031.840
1.248.293
128.918
4.787.596
27,2%
14
128.106
94.173
1.198
41.854
265.331
5,1%
150
21.276.410
19.253.359
1.617.281
6.728.214
48.875.264
9,7%
31
9.500.248
14.139.905
16.346
5.605.564
29.262.063
6,4%
22
4.529.020
1.781.796
46.510
698.243
7.055.569
8,1%
2
467.782
630.813
1.098.595
-
4
225.640
303.890
529.530
-
1
26.751
21.957
48.708
11,8%
2
421.409
309.293
730.702
13,5%
69
3.200.871
851.221
64.455
269.864
4.386.411
18,0%
6
2.786.856
1.126.947
1.487.614
113.259
5.514.676
26,1%
13
117.833
87.537
2.356
41.284
249.010
5,5%
2012
Stabilimenti
Energia elettrica
Gas naturale
Altri combustibili
Altri vettori energetici
Totale consumi di energia
da fonti rinnovabili
2011
Stabilimenti
Energia elettrica
Gas naturale
Altri combustibili
Altri vettori energetici
Totale consumi di energia
da fonti rinnovabili
Emissioni dirette e indirette di CO2
Marchi generalisti e Premium
Gruppo Fiat mondo (tonnellate)
2013
Stabilimenti
Emissioni dirette
Emissioni indirette
Totale emissioni di CO2
Marchi di lusso e sportivi
Componenti e sistemi di produzione
Gruppo Fiat
142
1.198.185
2.980.135
4.178.320
Carrozzeria e
stampaggio
33
796.895
1.573.897
2.370.792
Motori e
trasmissioni
18
87.833
739.064
826.897
Fonderie
2
36.685
82.891
119.576
Altri
4
22.136
45.232
67.368
Maserati
2
15.776
26.145
41.921
Ferrari
2
19.652
48.432
68.084
Magneti
Marelli
61
47.545
299.201
346.746
Teksid
6
163.173
151.968
315.141
Comau
14
8.490
13.305
21.795
144
1.069.047
2.896.163
3.965.210
30
687.031
1.524.271
2.211.302
21
85.535
750.386
835.921
2
31.247
74.410
105.657
4
20.325
46.893
67.218
1
1.138
1.975
3.113
2
17.128
43.991
61.119
64
46.628
302.949
349.577
6
174.643
133.434
308.077
14
5.372
17.854
23.226
150
1.149.552
3.046.515
4.196.067
31
730.055
1.607.349
2.337.404
22
94.874
756.353
851.227
2
31.429
75.838
107.267
4
15.271
43.720
58.991
1
1.232
2.262
3.494
2
17.351
43.731
61.082
69
51.903
334.358
386.261
6
202.367
166.123
368.490
13
5.070
16.781
21.851
2012
Stabilimenti
Emissioni dirette
Emissioni indirette
Totale emissioni di CO2
2011
Stabilimenti
Emissioni dirette
Emissioni indirette
Totale emissioni di CO2
Nella presente sezione i dati relativi al 2011 includono Chrysler Group per l’intero anno.
I dati potrebbero differire leggermente da quelli pubblicati nel Bilancio di Sostenibilità 2012 a causa di una metodologia diversa per suddividere l’energia da fonti rinnovabili.
(1)
(2)
171
172
11
Approfondimenti
Dati per attività
GRI-G4 EN8, EN22
Prelievi e scarichi idrici
Marchi generalisti e Premium
Gruppo Fiat mondo (migliaia di m3)
2013
Stabilimenti
Prelievi
Pozzi
Acquedotti
Acque superficiali
Altro
Totale prelievi
Scarichi
Acque superficiali
Fognatura
Altri recettori
Totale scarichi
Marchi di lusso e sportivi
Componenti e sistemi di produzione
Gruppo Fiat
142
Carrozzeria e
stampaggio
33
Motori e
trasmissioni
18
Fonderie
2
Altri
4
Maserati
2
Ferrari
2
Magneti
Marelli
61
Teksid
6
Comau
14
6.219
17.589
1.113
16
24.936
2.383
11.998
419
13
14.812
688
2.848
3
3.539
178
115
293
9
162
171
222
98
320
543
131
674
669
1.568
339
1
2.577
1.482
606
355
2.443
44
62
106
4.586
10.352
1.258
16.196
1.328
7.011
674
9.012
1.149
1.269
458
2.876
126
13
139
84
84
95
95
423
24
447
82
913
89
1.084
2.027
357
2.384
76
76
144
30
21
2
4
1
2
64
6
14
6.494
18.219
1.124
37
25.874
2.598
12.414
417
20
15.449
802
2.905
1
3.708
152
87
239
201
201
3
13
16
471
147
618
673
1.657
315
17
2.662
1.748
724
391
2.863
47
71
118
4.288
9.875
3.158
17.321
1.259
7.165
954
9.378
1.076
1.306
373
2.755
110
110
106
106
16
16
319
319
62
695
1.460
2.217
1.891
73
371
2.335
85
85
150
31
22
2
4
1
2
69
6
13
8.287
20.225
1.250
100
29.862
3.245
13.990
515
16
17.766
1.356
3.115
1
4.472
165
80
245
135
135
3
13
16
433
105
538
704
1.830
307
83
2.924
2.328
888
428
3.644
53
69
122
4.888
11.368
2.583
18.839
1.047
8.092
1.439
10.578
1.536
1.399
542
3.477
122
122
126
126
15
15
178
178
114
1.282
174
1.570
2.191
70
428
2.689
84
84
2012
Stabilimenti
Prelievi
Pozzi
Acquedotti
Acque superficiali
Altro
Totale prelievi
Scarichi
Acque superficiali
Fognatura
Altri recettori
Totale scarichi
2011
Stabilimenti
Prelievi
Pozzi
Acquedotti
Acque superficiali
Altro
Totale prelievi
Scarichi
Acque superficiali
Fognatura
Altri recettori
Totale scarichi
173
GRI-G4 EN23, EN25 Generazione e gestione dei rifiuti
Marchi generalisti e Premium
Gruppo Fiat mondo (tonnellate)
2013
Stabilimenti
Rifiuti generati
Rifiuti speciali non pericolosi
Rifiuti speciali pericolosi
Total rifiuti generati
di cui da imballaggi
Marchi di lusso e sportivi
Componenti e sistemi di produzione
Gruppo Fiat
142
Carrozzeria e
stampaggio
33
Motori e
trasmissioni
18
Fonderie
2
Altri
4
Maserati
2
Ferrari
2
Magneti
Marelli
61
Teksid
6
Comau
14
1.770.029
39.069
1.809.098
121.837
942.887
16.289
959.176
96.699
145.877
6.543
152.421
8.488
45.574
45.574
8
14.065
14.065
1.379
2.635
270
2.905
2.545
8.224
3.003
11.227
1.043
53.620
8.877
62.497
10.196
554.213
3.629
557.842
1.026
2.933
458
3.391
453
23.750
31.055
438.741
493.546
18.762
3.602
12.050
34.414
1.871
11.455
2.071
15.397
340
6
123
469
752
752
246
246
6.052
6.052
613
7.400
2.952
10.965
1.863
1.962
420.574
424.399
301
331
219
851
1.315.552
72,7%
24,3%
924.762
96,4%
1,3%
137.023
89,9%
1,4%
45.105
99,0%
0,3%
13.313
94,7%
5,3%
2.659
91,5%
-
5.175
46,1%
-
51.532
82,5%
4,7%
133.443
23,9%
75,4%
2.540
74,9%
6,5%
144
30
21
2
4
1
2
64
6
14
1.720.410
40.327
1.760.737
75.332
904.062
17.010
921.072
52.053
140.340
6.786
147.126
9.255
31.661
31.661
6
14.887
25
14.912
383
419
25
444
321
7.817
3.687
11.504
807
70.293
8.988
79.281
11.294
547.686
3.382
551.068
779
3.245
424
3.669
434
19.950
31.219
438.345
489.514
14.144
10.303
10.270
34.717
1.251
5.309
2.614
9.174
298
1
299
38
827
865
48
48
1
7.532
124
7.657
2.296
6.461
6.322
15.079
1.709
1.210
417.574
420.493
251
317
614
1.182
1.271.223
72,2%
24,9%
886.355
96,2%
1,1%
137.952
93,8%
1,8%
31.362
99,1%
-
14.047
94,2%
5,5%
396
89,2%
-
3.847
33,4%
1,1%
64.202
81%
8%
130.575
23,7%
75,8%
2.487
67,8%
16,7%
150
31
22
2
4
1
2
69
6
13
1.804.698
50.614
1.855.312
97.099
878.543
19.451
897.994
69.875
124.564
10.590
135.154
10.191
34.987
34.987
12
12.602
12.602
309
416
26
442
323
8.274
3.020
11.294
757
81.091
10.885
91.976
13.222
661.151
5.993
667.144
1.887
3.070
649
3.719
523
23.336
37.489
547.056
607.881
16.509
8.867
14.423
39.799
2.165
10.209
5.535
17.909
258
184
442
521
521
52
52
7.941
129
8.070
2.544
7.956
8.999
19.499
1.833
1.969
516.474
520.276
27
495
791
1.313
1.247.431
67,2%
29,5%
858.195
95,6%
1,6%
117.246
86,8%
4,1%
34.545
98,7%
0,5%
12.080
95,9%
4,1%
390
88,2%
-
3.224
28,5%
1,1%
72.477
78,8%
9,8%
146.868
22%
77,4%
2.406
64,7%
21,3%
Smaltimento rifiuti
Termovalorizzazione
Trattamento
Discarica
Totale rifiuti smaltiti
Rifiuti recuperati
Totale rifiuti recuperati
Rifiuti recuperati
Rifiuti mandate a discarica
2012
Stabilimenti
Rifiuti generati
Rifiuti speciali non pericolosi
Rifiuti speciali pericolosi
Total rifiuti generati
di cui da imballaggi
Smaltimento rifiuti
Termovalorizzazione
Trattamento
Discarica
Totale rifiuti smaltiti
Rifiuti recuperati
Totale rifiuti recuperati
Rifiuti recuperati
Rifiuti mandate a discarica
2011
Stabilimenti
Rifiuti generati
Rifiuti speciali non pericolosi
Rifiuti speciali pericolosi
Total rifiuti generati
di cui da imballaggi
Smaltimento rifiuti
Termovalorizzazione
Trattamento
Discarica
Totale rifiuti smaltiti
Rifiuti recuperati
Totale rifiuti recuperati
Rifiuti recuperati
Rifiuti mandate a discarica
174
11
Approfondimenti
Dettagli sulla forza lavoro
Dettagli sulla forza lavoro
GRI-G4 10, 13
Dipendenti in cifre(1)
Distribuzione dipendenti per genere e area geografica
Distribuzione dipendenti per genere e categoria professionale (2)
Gruppo Fiat mondo
2013
2013
2012
dipendenti per
area geografica
(n.)
%
uomini
%
donne
dipendenti per
area geografica
(n.)
89.030
81.365
48.306
6.699
187
225.587
78,4
77,6
90,4
70,2
72,7
80,4
21,6
22,4
9,6
29,8
27,3
19,6
88.625
73.713
46.949
5.360
189
214.836
Europa
Nord America
America Latina
Asia
Resto del mondo
Totale
Gruppo Fiat mondo
%
uomini
%
donne
78,4
78,0
91,2
70,3
72,5
80,8
21,6
22,0
8,8
29,7
27,5
19,2
2012
dipendenti per
area geografica
(n.)
%
uomini
%
donne
dipendenti per
area geografica
(n.)
%
uomini
%
donne
2.409
31.302
33.047
158.829
225.587
86,9
81,7
71,1
82,0
80,4
13,1
18,3
28,9
18,0
19,6
2.302
29.051
30.670
152.813
214.836
86,9
81,8
70,9
82,6
80,8
13,1
18,2
29,1
17,4
19,2
Dirigenti
Professional
Impiegati
Operai
Totale
Distribuzione dipendenti per area geografica e categoria professionale
Gruppo Fiat mondo (n.)
2013
2013
Europa
Nord America
America Latina
Asia
Resto del mondo
Totale
2012
Totale
Operai
Impiegati
Professional
Dirigenti
Totale
Operai
89.030
81.365
48.306
6.699
187
57.137
60.145
38.826
2.696
25
14.857
9.014
6.242
2.905
29
15.857
11.151
3.085
1.078
131
Impiegati
Professional
1.179
1.055
153
20
2
88.625
73.713
46.949
5.360
189
57.576
54.356
38.695
2.161
25
14.526
8.406
5.309
2.364
65
15.392
9.959
2.794
809
97
225.587
158.829
33.047
31.302
Dirigenti
1.131
992
151
26
2
2.409
214.836
152.813
30.670
29.051
2.302
Distribuzione dipendenti per genere e segmento operativo
Gruppo Fiat mondo
2013
Marchi generalisti e Premium
di cui Fiat Group Automobiles(3)
di cui Chryeler Group
Marchi di lusso e sportivi
di cui Ferrari
di cui Maserati
Componenti e sistemi di produzione
di cui Magneti Marelli
di cui Comau
di cui Teksid
Altri(4)
Totale
2012
dipendenti per area
geografica (n.)
%
uomini
%
donne
dipendenti per area
geografica (n.)
%
uomini
%
donne
154.074
77.786
76.288
3.677
2.787
890
59.082
38.157
13.481
7.444
8.754
225.587
82,0
85,9
78,0
87,5
89,5
81,1
79,9
72,6
92,1
94,7
53,3
80,4
18,0
14,1
22,0
12,5
10,5
18,9
20,1
27,4
7,9
5,3
46,7
19,6
145.372
77.259
68.113
3.489
2.719
770
57.402
36.911
13.277
7.214
8.573
214.836
82,7
86,1
78,9
87,8
89,4
81,9
79,6
71,8
92,9
95,0
54,2
80,8
17,3
13,9
21,1
12,2
10,6
18,1
20,4
28,2
7,1
5,0
45,8
19,2
Se non diversamente specificato, i dati relativi alla forza lavoro si riferiscono alla fine dell’anno.
I dipendenti sono ripartiti in quattro macrocategorie: operai, impiegati, professional e dirigenti. La categoria professional comprende tutti gli individui che ricoprono ruoli specialistici
e manageriali (tra cui “professional” e “professional expert” nel sistema di classificazione di Fiat S.p.A. e “mid-level professional” e “professional senior” secondo la classificazione di
Chrysler Group). La categoria dirigenti si riferisce agli individui che ricoprono ruoli dirigenziali (compresi quelli identificati come “professional master”, “professional senior” e “executive”
nell’ambito del sistema di classificazione di Fiat S.p.A., e “dirigenti senior” secondo la classificazione di Chrysler Group).
(3) Da gennaio 2013 Fiat Powertrain è inclusa in FGA: i dati relativi al 2012 e al 2011 sono stati riformulati di conseguenza, per garantire la comparabilità anno su anno.
(4)
Altri comprende società operanti nell’editoria, nelle comunicazioni e nei servizi e altre aziende.
(1)
(2)
175
GRI-G4 10, 13, EC6 Dipendenti per Paese
Dirigenti per nazionalità
Gruppo Fiat mondo (%)
Gruppo Fiat mondo
2013
27,7
2012
28,8
Stati Uniti
24,4
22,3
Brasile
Italia
2013
Italiana
dirigenti (n.)
% dei dirigenti totali
1.005
41,7
Statunitense
915
38,0
18,5
18,9
Brasiliana
116
4,8
Messico
6,7
6,8
Francese
66
2,8
Canada
4,9
5,2
Tedesca
44
1,8
Polonia
4,0
4,8
Polacca
23
1,0
Argentina
2,4
2,5
Altre nazionalità
240
9,9
Totale (n.)
Serbia
1,8
1,5
Germania
1,2
1,3
Francia
1,2
1,2
Spagna
0,6
0,6
Venezuela
0,5
0,5
Altri Paesi
Totale (n.)
6,1
5,6
225.587
214.836
2.409
Dirigenti di nazionalità locale per area geografica
Gruppo Fiat mondo (%)
2013
91
Europa
Nord America
100
America Latina
Dipendenti appartenenti a gruppi di minoranze nazionali
85
Asia
81
Resto del mondo
50
Dipendenti per principali origini etniche(2)
Gruppo Fiat mondo
Gruppo Fiat mondo (%)
2013
6.076
Dipendenti appartenenti a gruppi di minoranze nazionali (1) (n.)
2013
58,8
Caucasica
di cui uomini (%)
77,2
Ispanica
20,7
di cui donne (%)
22,8
Afro-Americana
18,2
Nativi Americani
0,2
Altri
2,1
rispetto al totale dei dipendenti (2) (%)
2,7
Distribuzione dipendenti per genere e tipologia di contratto
Gruppo Fiat mondo
2013
Tempo indeterminato
Totale
% uomini
77,1
% donne
Tempo determinato
% uomini
18,53,3
Part-time
Full-time
% donne
1,1
Part-time
Full-time
% uomini
% donne
% uomini
% donne
% uomini
% donne
% uomini
% donne
8,3
91,7
79,5
20,5
62,5
37,5
68,6
31,4
Nord America
33,3
66,7
77,6
22,4
54,0
46,0
94,4
5,6
America Latina
33,3
66,7
90,5
9,5
100,0
-
91,1
8,9
Asia
50,0
50,0
69,5
30,5
100,0
-
72,7
27,3
-
-
72,7
27,3
-
-
-
-
Europa
Resto del mondo
I gruppi di minoranza nazionali presentati nella tabella consistono nei dipendenti di nazionalità differente rispetto al paese in cui lavorano (calcolato al 31 Ottobre 2013).
Forza lavoro calcolata al 31 Ottobre 2013.
(1)
(2)
176
11
Approfondimenti
Dettagli sulla forza lavoro
GRI-G4 LA1, LA11
Distribuzione dipendenti per genere e anzianità aziendale
Distribuzione dipendenti per genere e età
Gruppo Fiat mondo
2013
Gruppo Fiat mondo
2013
2012
dipendenti
per anzianità
aziendale (n.)
%
uomini
%
donne
dipendenti
per anzianità
aziendale (n.)
%
uomini
%
donne
90.413
77,7
22,3
84.542
79,4
20,6
Da 6 a 10 anni
28.797
82,8
17,2
22.883
81,3
18,7
Da 11 a 20 anni
59.228
81,4
18,6
60.730
81,7
18,3
Da 21 a 30 anni
34.714
85,8
14,2
33.324
84,8
15,2
Da 41 a 50 anni
Oltre 30 anni
12.435
74,8
25,2
13.357
75,3
24,7
Oltre 50 anni
Fino a 5 anni
Totale
%
uomini
Fino a 30 anni
45.024
Da 31 a 40 anni
61.631
Totale
214.836
225.587
dipendenti
per età (n.)
2012
%
donne
dipendenti
per età (n.)
80,4
19,6
43.508
81,4
18,6
79,6
20,4
60.089
80,0
20,0
66.554
81,2
18,8
64.081
81,6
18,4
52.378
80,5
19,5
47.158
80,4
19,6
%
uomini
%
donne
214.836
225.587
Distribuzione dipendenti per genere e titolo di studio
Gruppo Fiat mondo
2013
dipendenti
per titolo di studio (n.)
2012
%
uomini
%
donne
dipendenti
per titolo di studio (n.)
%
uomini
%
donne
52.202
76,1
23,9
47.161
76,6
23,4
Istruzione media superiore
100.369
82,7
17,3
91.933
83,6
16,4
Istruzione media inferiore
56.671
81,4
18,6
55.093
81,3
18,7
Non tracciati (2)
16.345
76,9
23,1
20.649
77,1
22,9
Laurea o equiparabili
(1)
Totale
214.836
225.587
Attrazione di talenti
Valutazione delle performance individuali (PLM, PBF) per genere (4)
Gruppo Fiat mondo
2013
1.810
2012
1.816
Tirocini formativi (n.)
2.765
2.540
Borse di studio (3) (n.)
2.686
2.982
1,9
2,5
Neo laureati assunti (n.)
Borse di studio (milioni di euro)
Gruppo Fiat mondo (%)
Uomini
2013
84
2012
80
Donne
71
63
Turnover dipendenti
Area geografica (5)
Europa
Dipendenti al 31 dicembre 2012
88.625
Nord America
Dipendenti al 31 dicembre 2012
73.713
America Latina
Dipendenti al 31 dicembre 2012
46.949
Entrati
5.640
Entrati
16.233
Entrati
9.649
Usciti
(6.533)
Usciti
(8.567)
Usciti
(8.977)
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
1.298
89.030
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
Asia
Dipendenti al 31 dicembre 2012
5.360
Resto del mondo
Dipendenti al 31 dicembre 2012
Entrati
2.696
Entrati
Usciti
(1.436)
Usciti
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
79
6.699
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
(14)
81.365
189
27
(29)
0
187
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
Totale mondo
Dipendenti al 31 dicembre 2012
685
48.306
214.836
Entrati
34.245
Usciti
(25.542)
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
2.048
225.587
Calcolo soggetto ad approssimazione derivante dal confronto dei titoli accademici tra Paesi diversi.
Rappresenta casi in cui non è possibile rilevare il titolo di studio, poiché i dati non sono sempre tracciati nei sistemi informativi del Gruppo, specialmente in relazione al titolo di studio degli operai.
Include le borse di studio concesse attraverso i programmi aziendali.
(4)
Calcolo effettuato sui dipendenti aventi diritto.
(5)
Le aree geografiche sono state ridefinite nel 2012. La ripartizione per area geografica dei dati relativi al 2011 è stata ricalcolata per essere confrontabile anno dopo anno. Per tale
ragione i dati non sono confrontabili con quelli forniti nel Bilancio di Sostenibilità 2011.
(1)
(2)
(3)
177
GRI-G4 LA1 Categoria professionale
Operai
Dipendenti al 31 dicembre 2012
152.813
Impiegati
Dipendenti al 31 dicembre 2012
30.670
Professional
Dipendenti al 31 dicembre 2012
29.051
Dirigenti
Dipendenti al 31 dicembre 2012
2.302
Entrati
24.989
Entrati
6.662
Entrati
2.503
Entrati
91
Usciti
(20.432)
Usciti
(4.739)
Usciti
(366)
Usciti
(5)
∆ perimetro
Operai al 31 dicembre 2013
1.459
158.829
∆ perimetro
535
Impiegati al 31 dicembre 2013
33.128
∆ perimetro
33
Professional al 31 dicembre 2013 31.221
∆ perimetro
21
Dirigenti al 31 dicembre 2013
2.409
Categoria professionale e area geografica
Operai Europa
Dipendenti al 31 dicembre 2012
57.576
Operai Nord America
Dipendenti al 31 dicembre 2012
54.356
Operai America Latina
Dipendenti al 31 dicembre 2012
Entrati
3.307
Entrati
12.192
Entrati
Usciti
(4.654)
Usciti
(6.420)
Usciti
∆ perimetro
908
Operai al 31 dicembre 2013
57.137
∆ perimetro
17
Operai al 31 dicembre 2013
60.145
38.695
8.170
(8.573)
∆ perimetro
534
Operai al 31 dicembre 2013
38.826
Operai mondo
Dipendenti al 31 dicembre 2012
152.813
Operai Asia
Dipendenti al 31 dicembre 2012
2.161
Operai Resto del mondo
Dipendenti al 31 dicembre 2012
Entrati
1.320
Entrati
0
Entrati
24.989
Usciti
(785)
Usciti
0
Usciti
(20.432)
0
∆ perimetro
Operai al 31 dicembre 2013
∆ perimetro
0
Operai al 31 dicembre 2013
2.696
25
∆ perimetro
Operai al 31 dicembre 2013
25
1.459
158.829
Età (1)
Fino a 30 anni
Dipendenti al 31 dicembre 2012
43.508
Da 31 a 40 anni
Dipendenti al 31 dicembre 2012
60.089
Da 41 a 50 anni
Dipendenti al 31 dicembre 2012
Entrati
19.327
Entrati
10.130
Entrati
Usciti
(9.657)
Usciti
(8.314)
Usciti
∆ perimetro
Dipendenti al 31 dicembre 2013
928
54.106
∆ perimetro
127
Dipendenti al 31 dicembre 2013 62.032
∆ perimetro
64.081
3.323
(3.266)
543
Dipendenti al 31 dicembre 2013 64.681
Oltre 50 anni
Dipendenti al 31 dicembre 2012
Entrati
Usciti
∆ perimetro
47.158
1.465
(4.305)
450
Dipendenti al 31 dicembre 2013 44.768
Genere
Uomini
Dipendenti al 31 dicembre 2012
173.689
Donne
Dipendenti al 31 dicembre 2012
Entrati
26.228
Entrati
Usciti
(20.224)
Usciti
∆ perimetro
Dipendenti uomini al 31 dicembre 2013
1.742
181.435
Il turnover per età non considera i dipendenti che hanno cambiato fascia di età tra il 2012 e il 2013.
(1)
∆ perimetro
Dipendenti donne al 31 dicembre 2013
41.147
8.017
(5.318)
306
44.152
178
11
Approfondimenti
Dettagli sulla forza lavoro
GRI-G4 LA6, LA7
Salute e sicurezza sul lavoro
Infortuni per area geografica e genere (1)
Giorni di assenza (3) per area geografica e genere (1)
Gruppo Fiat mondo (n.)
Gruppo Fiat mondo (n.)
totale
2013
uomini
Europa
323
Nord America
161
America Latina
donne
totale
2012
uomini
251
72
332
126
35
179
259
247
12
Asia
5
5
Resto del mondo
-
-
748
629
119
Totale
2013
uomini
Europa
211
156
Nord America
378
217
America Latina
143
140
Asia
-
Resto del mondo
732
1.894
7.977
2.557
7.792
290
5.689
5.626
63
5.864
72
-
149
140
9
472
-
-
-
-
-
-
24.619 19.510
5.109
27.081
22.558
4.523
28.969
Europa
10.407
8.174
186
Nord America
8.762
6.176
292
285
7
320
America Latina
5.378
5.088
-
5
3
2
15
72
-
-
-
-
-
-
808
684
124
1.009
Asia
Resto del mondo
Totale
donne
2011(2)
totale
14.841
Indice di frequenza infortuni per area geografica e genere (1)
totale
2012
uomini
55
289
256
33
59
Europa
161
436
279
157
386
Nord America
3
165
162
3
197
America Latina
-
-
-
-
-
-
Asia
-
-
-
-
-
-
Resto del mondo
513
219
890
697
193
642
donne
2011
totale
2013
uomini
donne
totale
2012
uomini
donne
0,24
0,24
0,26
0,26
0,25
0,29
0,09
0,09
0,10
0,12
0,12
0,13
0,15
0,28
0,31
0,10
0,33
0,35
0,09
0,39
0,07
0,10
-
0,09
0,07
0,12
0,18
-
-
-
-
-
-
-
0,19
0,19
0,15
0,22
0,22
0,19
0,28
(2)
donne
totale
Totale
2011(2)
totale
0,34
Indice di frequenza malattie professionali per area geografica e genere (1)
Gruppo Fiat mondo (infortuni ogni 100 mila ore lavorate)
totale
2013
uomini
donne
totale
2012
uomini
Europa
0,08
0,08
0,08
0,08
0,09
0,08
0,10
Europa
Nord America
0,05
0,05
0,07
0,07
0,07
0,08
0,06
Nord America
America Latina
0,06
0,06
0,02
0,06
0,07
0,01
0,07
America Latina
Asia
0,01
0,01
-
0,03
0,03
0,01
0,06
Asia
-
-
-
-
-
-
-
Resto del mondo
0,06
0,06
0,07
0,07
0,07
0,07
0,08
(3)
8.815
488
43
Gruppo Fiat mondo (infortuni ogni 1.000 ore lavorate)
(2)
10.709
10.534
72
136
Indice di severità infortuni per area geografica e genere (1)
(1)
2.233
2.586
260
donne
Gruppo Fiat mondo (infortuni ogni 100 mila ore lavorate)
totale
Totale
2012
uomini
totale
Gruppo Fiat mondo (n.)
Resto del mondo
totale
2011
totale
Casi di malattia professionale per area geografica e genere (1)
Totale
2013
uomini
donne
(2)
2011
totale
2013
uomini
donne
0,16
0,15
0,22
0,16
0,16
-
totale
2012
uomini
0,20
0,23
0,25
0,13
0,04
0,46
0,29
0,24
0,49
0,30
0,18
0,02
0,19
0,20
0,04
0,24
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0,18
0,16
0,28
0,24
0,23
0,29
0,18
(2)
donne
totale
Totale
donne
2011(2)
totale
I dati relativi al 2011 includono Chrysler Group per l’intero anno.
A partire dal 2012, gli indicatori di salute e sicurezza sul lavoro comprendono anche una ripartizione per genere.
Si riferisce al numero di giorni di assenza dei dipendenti (inclusi sabati, domeniche e festivi) dovuti ad infortunio del dipendente (operai, impiegati e professional), risultanti in un’assenza
dal lavoro per più di tre giorni, escluso il giorno in cui si è verificato l’infortunio. Sono esclusi dal calcolo: i giorni di assenza dovuti ad infortuni che occorsi durante gli spostamenti per e
dal lavoro, anche con mezzi privati di trasporto.
Lettera di attestazione
Approfondimenti
11
Lettera di attestazione
Il presente Bilancio di Sostenibilità è stato oggetto di esame da parte della società SGS Italia S.p.A. che opera come organismo indipendente
di verifica, prova, analisi e certificazione di beni, servizi e sistemi. Lo scopo della verifica è riportato nella lettera di seguito illustrata.
179
180
11
Approfondimenti
Lettera di attestazione
Indice dei contenuti GRI-G4
Indice dei contenuti GRI-G4
Approfondimenti
11
GRI-G4 32 Il seguente indice è fornito per aiutare il lettore a trovare all’interno del documento i contenuti che si riferiscono a specifici indicatori
GRI-G4. Ogni indicatore è provvisto del riferimento alla pagina del Bilancio di Sostenibilità 2013 in cui può essere trovato o ad altre fonti
disponibili pubblicamente a cui rifarsi.
Legenda
BdS = Bilancio di Sostenibilità 2013 in edizione cartacea
BdSI = Bilancio di Sostenibilità interattivo 2013 – www.2013interactivereports.fiatspa.com(1)
RFA = Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2013
RCG = Relazione sulla Corporate Governance, febbraio 2014
Pienamente rendicontato
Parzialmente rendicontato
Non rendicontato
Non applicabile
n.a.
Informativa Generale
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Strategia e analisi
G4-1
Dichiarazione del Presidente e dell’Amministratore Delegato
BdS
BdSI
8-12
SI-179
G4-2
Principali impatti, rischi ed opportunità
BdS
BdSI
12, 46-47
SI-179
Profilo dell’organizzazione
G4-3
Nome dell’organizzazione
RCG
4, 183
SI-179
G4-4
Principali marchi, prodotti e/o servizi
BdS
BdSI
30, 33-37
SI-179
G4-5
Sede principale
BdS
BdSI
194
SI-179
G4-6
Paesi di operatività
BdS
BdSI
31, 38-39
SI-179
G4-7
Assetto proprietario e forma legale
RFA
RCG
16-19
183-184
SI-179
G4-8
Mercati serviti
BdS
BdSI
31
SI-179
G4-9
Dimensione dell’organizzazione
BdS
BdSI
RFA
30-31, 170
SI-179
G4-10
Caratteristiche forza lavoro
BdS
BdSI
110-111, 174-175, 177
SI-179
G4-11
Dipendenti interessati da accordi collettivi di contrattazione
BdS
BdSI
125-127
SI-179
(1)
14-15
Il Bilancio di Sostenibilità interattivo può essere consultato online o scaricato all’indirizzo www.2013interactivesustainabilityreport.fiatspa.com. Nel documento pdf può essere effettuata
una ricerca secondo gli indicatori GRI-G4.
181
182
11
Approfondimenti
Indice dei contenuti GRI-G4
GRI-G4 32
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
G4-12
Catena di fornitura dell'organizzazione
BdS
BdSI
88-91
SI-179
G4-13
Cambiamenti significativi della dimensione, struttura,
assetto proprietario o catena di fornitura dell'organizzazione
BdS
42, 88-91, 108, 111,
174-176
SI-179
G4-14
Approccio prudenziale alla gestione dei rischi
BdS
BdSI
46-47, 49-52, 60, 68
SI-179
G4-15
Adozione di codici e principi esterni in ambito economico,
sociale e ambientale
BdSI
RCG
G4-16
Partecipazioni ad associazioni o organizzazioni
BdS
BdSI
21
SI-179
BdSI
5
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
SI-179
Aspetti materiali identificati e perimetro
G4-17
Entità incluse nel bilancio
BdS
RFA
33-37
237-258
SI-179
G4-18
Principi per la definizione dei contenuti
BdS
BdSI
16-17
SI-179
G4-19
Aspetti materiali identificati nella definizione dei contenuti
BdS
BdSI
16-17
SI-179
G4-20
Aspetti materiali interni all'organizzazione
BdS
BdSI
16-17
SI-179
G4-21
Aspetti materiali esterni all'organizzazione
BdS
BdSI
16-17
SI-179
G4-22
Ricalcolo di informazioni rispetto al precedente bilancio
BdS
BdSI
167-169
SI-179
G4-23
Cambiamenti significativi in termini di obiettivi e perimetri
rispetto al precedente bilancio
BdS
BdSI
167-169
SI-179
Coinvolgimento degli stakeholder
G4-24
Gruppi di stakeholder coinvolti dall'organizzazione
BdS
BdSI
19, 21-27
SI-179
G4-25
Identificazione e selezione degli stakeholder da coinvolgere
BdS
BdSI
18-19, 21-27
SI-179
G4-26
Approccio al coinvolgimento degli stakeholder
BdS
BdSI
17-19, 21-27
SI-179
G4-27
Aspetti chiave emersi dal coinvolgimento degli stakeholder
BdS
20-27, 44, 60, 68-69, 71,
103, 120, 140
SI-179
BdSI
Profilo del bilancio
G4-28
Periodo di rendicontazione
BdS
BdSI
3
SI-179
G4-29
Data di pubblicazione del precedente bilancio
BdS
BdSI
167-169
SI-179
183
GRI-G4 32 DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
G4-30
Ciclo di rendicontazione
BdS
BdSI
3, 167-169
SI-179
G4-31
Contatti per informazioni sul bilancio
BdS
BdSI
3
SI-179
G4-32
Indice dei contenuti GRI
BdS
BdSI
3, 181-193
SI-179
G4-33
Attestazione esterna
BdS
BdSI
3, 169, 179-180
SI-179
SI-179
Governance
G4-34
Struttura di governo
BdS
BdSI
RCG
14-16, 40-41
G4-35
Autorità delegata per le tematiche economiche,
ambientali e sociali
BdS
BdSI
14-16
SI-179
G4-36
Posizioni con responsabilità per le tematiche economiche,
ambientali e sociali
BdS
BdSI
14-16
SI-179
G4-37
Consultazione tra gli stakeholder e i più alti organi di governo
su tematiche economiche, ambientali e sociali
BdS
BdSI
14-16
SI-179
G4-38
Composizione dei più alti organi di governo e dei rispettivi
comitati
BdSI
RCG
17, 19-20, 23
G4-39
Ruolo esecutivo o meno del Presidente
BdSI
RCG
44
G4-40
Qualifiche ed esperienza dei più alti organi di governo
BdSI
RCG
39, 48, 69, 168, 170, 172
G4-41
Processi volti ad impedire conflitti di interesse
BdSI
RCG
16-17, 20-21, 36-37, 75
G4-42
Ruolo dei più alti organi di governo e dei dirigenti senior nello
sviluppo, approvazione e aggiornamento degli scopi, valori,
strategie, politiche e obiettivi in relazione agli impatti economici,
ambientali e sociali
BdS
BdSI
14-16
SI-179
G4-43
Misure implementate per lo sviluppo e la promozione della
conoscenza da parte dei più alti organi di governo delle
problematiche economiche, ambientali e sociali
BdS
14
SI-179
G4-44
Valutazione della performance del CdA
RCG
BdSI
19, 20
SI-179
G4-45
Ruolo dei più alti organi di governo nell'identificazione e gestione
degli impatti dei rischi e delle opportunità legate ad aspetti
economici, ambientali e sociali
BdS
BdSI
RFA
RCG
46-47
SI-179
Ruolo dei più alti organi di governo nella revisione dell'efficacia
dei processi di gestione dei rischi dell'organizzazione in ambito
economico, ambientale e sociale
BdS
BdSI
RFA
RCG
46-47
G4-46
6-8, 18
SI-179
SI-179
SI-179
SI-179
107-108
152
107-108
152
SI-179
184
11
Approfondimenti
Indice dei contenuti GRI-G4
GRI-G4 32
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
G4-47
Frequenza della revisione da parte dei più alti organi di governo
degli impatti dei rischi e delle opportunità legate ad aspetti
economici, ambientali e sociali
BdS
BdSI
46-47
SI-179
G4-48
Comitato o posizione di grado più elevato che rivede e approva
formalmente il Bilancio di Sostenibilità dell'organizzazione
BdS
BdSI
14-16
SI-179
G4-49
Comunicazione delle criticità ai più alti organi di governo
BdS
BdSI
14-16
SI-179
G4-50
Criticità comunicate ai più alti organi di governo e meccanismi
per risolverle
G4-51
Politiche per la remunerazione dei più alti organi di governo
e dei dirigenti senior
RFA
189-195, 306-311,
350-361
SI-179
G4-52
Principi per determinare la remunerazione
RCG
53-58
SI-179
G4-53
Valutazione del parere degli stakeholder in materia di
remunerazione
RCG
28, 69, 70
SI-179
G4-54
Analisi delle retribuzioni annuali all'interno dell'organizzazione
Informazioni soggette a specifici
vincoli di riservatezza. In alcuni paesi
queste informazioni sono soggette a
obblighi di riservatezza.
SI-179
G4-55
Analisi dell'aumento percentuale della retribuzione all'interno
dell'organizzazione
Informazioni soggette a specifici
vincoli di riservatezza. In alcuni paesi
queste informazioni sono soggette a
obblighi di riservatezza.
SI-179
Informazioni soggette a
specifici vincoli di riservatezza.
I dati sono considerati riservati.
SI-179
Etica e integrità
G4-56
Valori, principi, standard e regole di comportamento
dell'organizzazione
BdS
BdSI
43
SI-179
G4-57
Meccanismi interni ed esterni per richiedere consulenze
in materia di comportamento etico
e conforme alle leggi e su temi connessi all'integrità
dell'organizzazione
BdS
BdSI
43
SI-179
G4-58
Meccanismi interni ed esterni per la comunicazione di criticità
in materia di comportamento contrario all'etica, alle leggi
e all'integrità dell'organizzazione
BdS
BdSI
43, 45-46
SI-179
Informativa Specifica
Categoria economica
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: performance economica
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
RFA
116
42-79, 114-117, 122-132
SI-179
G4-EC1
Valore economico direttamente generato e distribuito
BdS
BdSI
28
SI-179
G4-EC2
Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità connesse
con i cambiamenti climatici
BdS
BdSI
12, 46-47
SI-179
185
GRI-G4 32 DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
G4-EC3
Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano
pensionistico
BdS
BdSI
116
SI-179
G4-EC4
Finanziamenti ricevuti dalla Pubblica Amministrazione
BdS
BdSI
60
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
115
SI-179
G4-EC5
Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio
minimo locale, per genere
BdS
BdSI
115
SI-179
G4-EC6
Percentuale di dirigenti senior appartenenti alle comunità locali
BdS
BdSI
175
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
88-91, 102-103
SI-179
G4-EC7
Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi
BdS
BdSI
46-47, 103-104
SI-179
G4-EC8
Principali impatti economici indiretti
BdS
BdSI
46-47, 88-91, 95-97,
103-105, 108
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
88-91
SI-179
G4-EC9
BdS
BdSI
88-91
SI-179
Aspetto materiale: presenza sul mercato
Aspetto materiale: impatti economici indiretti
Aspetto materiale: forniture
Percentuale di spesa allocata a fornitori locali
Categoria: ambientale
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: materiali
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
62-63
SI-179
G4-EN1
Materiali utilizzati
BdS
BdSI
62-64
SI-179
G4-EN2
Materiali utilizzati che derivano da materiale riciclato
BdS
BdSI
62-64
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
66-67, 98-99, 134,
140-141
SI-179
G4-EN3
Consumo diretto di energia
BdS
BdSI
101, 140, 171
SI-179
G4-EN4
Consumo indiretto di energia
BdS
BdSI
66-67, 101, 171
SI-179
Aspetto materiale: energia
186
11
Approfondimenti
Indice dei contenuti GRI-G4
GRI-G4 32
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
G4-EN5
Intensità energetica
BdS
BdSI
141
SI-179
G4-EN6
Riduzione del consumo di energia
BdS
BdSI
99, 140, 151
SI-179
G4-EN7
Riduzione del fabbisogno energetico per prodotti e servizi
BdS
BdSI
49-54, 56-58
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
134, 138, 143-144
SI-179
G4-EN8
Prelievo di acqua
BdS
BdSI
144, 172
SI-179
G4-EN9
Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua
BdSI
Aspetto materiale: acqua
SI-179
BdS
BdSI
145
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
134, 138
SI-179
G4-EN11 Siti operativi all’interno o in prossimità di aree protette o aree di
significativo valore per la biodiversità
BdSI
SI-179
G4-EN12 Descrizione dei maggiori impatti sulla biodiversità
BdSI
SI-179
G4-EN13 Habitat protetti o ripristinati
BdSI
SI-179
G4-EN14 Elenco delle specie con habitat in aree interessate dalle attività,
per livello di rischio di estinzione
BdSI
SI-179
G4-EN10 Acqua riciclata e riutilizzata
Aspetto materiale: biodiversità
Aspetto materiale: emissioni
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
66-67, 98-99, 134,
140-142
SI-179
G4-EN15 Emissioni dirette di gas a effetto serra (GHG) (Scope 1)
BdS
BdSI
101, 141-142, 164-165,
171
SI-179
G4-EN16 Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) (Scope 2)
BdS
BdSI
101, 141-142, 171
SI-179
G4-EN17 Altre emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) (Scope 3)
BdS
BdSI
66-67, 101, 164-165
SI-179
G4-EN18 Intensità delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)
BdS
BdSI
142, 164
SI-179
G4-EN19 Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)
BdS
BdSI
99, 135, 140, 150-151,
165-166
SI-179
G4-EN20 Emissioni di sostanze nocive per lo strato di ozono (ODS)
BdSI
SI-179
G4-EN21 Emissioni di NOX, SOX e altre emissioni significative in atmosfera
BdSI
SI-179
187
GRI-G4 32 DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: scarichi e rifiuti
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
134, 138, 146
SI-179
G4-EN22 Scarichi idrici
BdS
BdSI
144-146, 172
SI-179
G4-EN23 Smaltimento rifiuti
BdS
BdSI
146-149, 173
SI-179
G4-EN24 Perdite significative
BdS
BdSI
146
SI-179
G4-EN25 Rifiuti pericolosi
BdS
BdSI
148, 173
SI-179
G4-EN26
BdSI
Biodiversità e habitat colpiti dagli scarichi dell’organizzazione
SI-179
Aspetto materiale: prodotti e servizi
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
48-51, 55, 60, 66-69
SI-179
G4-EN27 Mitigazione degli impatti di prodotti e servizi sull’ambiente
BdS
BdSI
49-54, 56-61
SI-179
G4-EN28 Percentuali dei prodotti venduti e relativo materiale
di imballaggio riciclato o riutilizzato
BdS
BdSI
66
SI-179
Aspetto materiale: conformità
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
SI-179
G4-EN29 Valore delle multe e numero delle sanzioni per mancato
rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale
BdSI
SI-179
Aspetto materiale: trasporti
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
163-164
SI-179
G4-EN30 Impatti ambientali dei trasporti
BdS
BdSI
164-165
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
134, 138
SI-179
G4-EN31 Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente
BdS
BdSI
137
SI-179
Aspetto materiale: complessivo
188
11
Approfondimenti
Indice dei contenuti GRI-G4
GRI-G4 32
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: valutazione ambientale dei fornitori
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
92-94
SI-179
G4-EN32 Valutazione dei fornitori sulla base di criteri ambientali
BdS
BdSI
92-93, 165
SI-179
92
SI-179
G4-EN33 Impatti negativi sull'ambiente, effettivi e potenziali, nella catena di BdS
fornitura e azioni implementate
BdSI
Aspetto materiale: meccanismi per i reclami in materia ambientale
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42, 94, 97-98
SI-179
G4-EN34 Reclami sugli impatti ambientali depositati, analizzati e risolti
BdS
BdSI
42, 97-98
SI-179
Categoria: sociale
Sottocategoria: pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: occupazione
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
106-109, 116
SI-179
G4-LA1
Numero e tasso di nuove assunzioni e turnover del personale
BdS
BdSI
110-111, 176-177
SI-179
G4-LA2
Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno ma non per i
lavoratori part-time e a termine
BdS
BdSI
116
SI-179
G4-LA3
Tassi di rientro e mantenimento del lavoro dopo il congedo
parentale, per genere
BdSI
SI-179
Aspetto materiale: relazioni industriali
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
124
SI-179
G4-LA4
BdS
BdSI
124
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
152-157
SI-179
G4-LA5
Percentuale lavoratori rappresentati nel comitato per la salute e
sicurezza
BdS
BdSI
161-162
SI-179
G4-LA6
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro
perse, assenteismo e numero totale di decessi
BdS
BdSI
158-159, 178
SI-179
G4-LA7
Lavoratori con elevata incidenza o rischio di malattie
occupazionali
BdS
BdSI
160, 178
SI-179
G4-LA8
Accordi con sindacati in tema di salute e sicurezza
BdS
BdSI
127
SI-179
Periodo minimo di preavviso per modifiche operative
Aspetto materiale: salute e sicurezza sul lavoro
189
GRI-G4 32 DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: formazione e istruzione
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
112-114, 117-118
SI-179
G4-LA9
BdS
BdSI
81, 87, 116-118, 139
SI-179
G4-LA10 Programmi per lo sviluppo delle competenze e avanzamenti
di carriera
BdS
BdSI
117-118
SI-179
G4-LA11 Percentuale di dipendenti valutati sulle performance e sullo
sviluppo della carriera
BdS
BdSI
112-114
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
119-123
SI-179
G4-LA12 Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione
del personale per indicatori di diversità
BdS
BdSI
120-123
SI-179
Formazione del personale
Aspetto materiale: diversità e pari opportunità
Aspetto materiale: parità di retribuzione per uomini e donne
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
SI-179
G4-LA13 Rapporto tra lo stipendio base delle donne e quello degli uomini
Informazioni soggette a specifici
vincoli di riservatezza. In alcuni paesi
queste informazioni sono soggette a
obblighi di riservatezza.
SI-179
Aspetto materiale: valutazione dei fornitori sulla base delle politiche e condizioni di lavoro
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
92-94
SI-179
G4-LA14 Valutazione dei fornitori sulla base di criteri legati a politiche e
condizioni di lavoro
BdS
BdSI
92-93
SI-179
G4-LA15 Impatti negativi, effettivi e potenziali, delle condizioni di lavoro
nella catena di fornitura e azioni implementate
BdS
BdSI
92, 94
SI-179
Aspetto materiale: meccanismi per i reclami in materia di condizioni di lavoro
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42, 97-98, 124-126
SI-179
G4-LA16 Reclami sulle condizioni di lavoro depositati, analizzati e risolti
BdS
BdSI
42, 97-98
SI-179
Sottocategoria: diritti umani
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: investimenti
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-44
SI-179
G4-HR1
BdS
BdSI
42-44
SI-179
Accordi e contratti che includono clausole relative ai diritti umani
o che sono state sottoposte a valutazione sui diritti umani
190
11
Approfondimenti
Indice dei contenuti GRI-G4
GRI-G4 32
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
G4-HR2
BdS
BdSI
42-44
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-45, 124-125
SI-179
G4-HR3
BdS
BdSI
42-45, 124-125
SI-179
Formazione dei dipendenti sugli aspetti dei diritti umani rilevanti
per le attività
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: non discriminazione
Casi di discriminazione e azioni intraprese
Aspetto materiale: libertà di associazione e contrattazione collettiva
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-44, 92, 128-131
SI-179
G4-HR4
BdS
BdSI
42-44, 92, 94, 128-131
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-45, 92
SI-179
G4-HR5
BdS
BdSI
42-45, 92, 94
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-44, 92
SI-179
G4-HR6
BdS
BdSI
42-44, 92, 94
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-44
SI-179
G4-HR7
BdS
BdSI
42-44
Rischi al diritto alla libertà di associazione e contrattazione
collettiva
Aspetto materiale: lavoro minorile
Operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile
Aspetto materiale: lavoro forzato
Operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro forzato
Aspetto materiale: pratiche di sicurezza
Personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto formazione
sui diritti umani
Il processo di raccolta dei dati è
in fase di sviluppo.
SI-179
Aspetto materiale: diritti della comunità locale
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
G4-HR8
BdS
BdSI
103-104
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
44-46
SI-179
G4-HR9
BdS
BdSI
44-46
Violazioni dei diritti della comunità locale
SI-179
Aspetto materiale: valutazione
Operazioni soggette a revisioni dei diritti umani e/o valutazioni
dell'impatto
Per alcune entità del Gruppo
queste informazioni sono riservate.
Sono in corso valutazioni della possibile
inclusione nel perimetro di rendicontazione.
SI-179
191
GRI-G4 32 DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: valutazione dei fornitori sulla base dei diritti umani
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
92-94
SI-179
G4-HR10 Valutazione dei fornitori sulla base di criteri connessi
ai diritti umani
BdS
BdSI
92-93
SI-179
G4-HR11 Impatti negativi, effettivi e potenziali, sui diritti umani
nella catena di fornitura e azioni implementate
BdS
BdSI
92, 94
SI-179
Aspetto materiale: meccanismi per i reclami in materia di diritti umani
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42, 97-98
SI-179
G4-HR12 Reclami sui diritti umani depositati, analizzati e risolti
BdS
BdSI
42, 97-98
SI-179
SOTTOCATEGORIA: SOCIETÀ
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: comunità locali
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
102-104
SI-179
G4-SO1
Operazioni che coinvolgono la comunità locale, valutazioni degli
impatti e programmi di sviluppo
BdS
18-19, 42-44, 100, 103104, 108-109
SI-179
G4-SO2
Operazioni con impatti negativi, potenziali o effettivi,
sulle comunità locali
BdS
BdSI
103-104
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42-44
SI-179
G4-SO3
Operazioni valutate sulla base dei rischi connessi alla corruzione
BdS
BdSI
42-44
SI-179
G4-SO4
Comunicazione e formazione su politiche e procedure
anti-corruzione
BdS
BdSI
42-44
SI-179
G4-SO5
Casi di corruzione e azioni intraprese
BdS
BdSI
44-46
SI-179
BdSI
Aspetto materiale: anti-corruzione
Aspetto materiale: politica pubblica
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
SI-179
G4-SO6
BdSI
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
SI-179
G4-SO7
BdSI
SI-179
Valore dei contributi a partiti politici
Aspetto materiale: concorrenza sleale
Azioni legali riferite a concorrenza sleale, antitrust e rispettivi esiti
192
11
Approfondimenti
Indice dei contenuti GRI-G4
GRI-G4 32
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: conformità
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
SI-179
G4-SO8
BdSI
SI-179
Multe e sanzioni significative per non conformità a leggi
o regolamenti
Aspetto materiale: valutazione dei fornitori sulla base degli impatti sulla società
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
92-94
SI-179
G4-SO9
BdS
BdSI
92-93
SI-179
BdS
BdSI
92, 94
SI-179
Valutazione dei fornitori sulla base di criteri connessi agli impatti
sulla società
G4-SO10 Impatti negativi, effettivi e potenziali, sulla società nella catena
di fornitura e azioni implementate
Aspetto materiale: meccanismi per i reclami in materia di impatti sulla società
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
42, 97-98
SI-179
G4-SO11 Reclami sugli impatti sulla società depositati, analizzati e risolti
BdS
BdSI
42, 97-98
SI-179
Sottocategoria: responsabilità di prodotto
DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
Aspetto materiale: salute e sicurezza dei consumatori
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
46-47, 65, 70-77
SI-179
G4-PR1
Categorie di prodotti e servizi oggetto di valutazioni a fini
migliorativi per salute e sicurezza
BdS
BdSI
46-47, 60, 65, 71-75, 77
SI-179
G4-PR2
Casi di non conformità a regolamenti in materia di salute e
sicurezza dei prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita
BdS
BdSI
72
SI-179
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
62-63, 66, 78-87
SI-179
G4-PR3
Informazioni su prodotti e servizi
BdS
BdSI
62-63, 66, 78-79, 86-87
SI-179
G4-PR4
Casi di non conformità a regolamenti in materia di informazioni
ed etichettatura dei prodotti e servizi
BdS
BdSI
86
SI-179
G4-PR5
Risultati dei sondaggi sulla soddisfazione dei clienti
BdS
BdSI
79-85, 87
SI-179
Aspetto materiale: etichettatura di prodotti e servizi
193
GRI-G4 32 DMA e indicatori
Pubblicazione Numero di pagina
Omissione e sua motivazione
Attestazione verifica esterna
ASPETTO MATERIALE: ATTIVITÀ DI MARKETING
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
86
SI-179
G4-PR6
Vendita di prodotti vietati o oggetto di contenzioso
PSR
ISR
86
SI-179
G4-PR7
Casi di non conformità a regolamenti riferiti ad attività
di marketing
BdSI
SI-179
ASPETTO MATERIALE: RISPETTO DELLA PRIVACY
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdS
BdSI
84
SI-179
G4-PR8
BdS
BdSI
84
SI-179
Reclami documentati su violazioni della privacy e perdita
di dati dei clienti
ASPETTO MATERIALE: CONFORMITÀ
G4-DMA Informativa generica sulle modalità di gestione
BdSI
SI-179
G4-PR9
BdSI
SI-179
Sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti in merito
all’uso di prodotti o servizi
194
11
Approfondimenti
Contatti
Contatti
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196
11
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Usando Revive di Arjowiggins graphic invece di carte non riciclate l’impatto ambientale è stato così ridotto:
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53
1.530
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kg di CO2
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7.450
686
437
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kwh di energia
kg di legno
CO2
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Bilancio di
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Responsabilità economica, ambientale e sociale
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