Litorale romano Duilio ottobre duemilaquattordici numero 9 periodico mensile anno II l mondo è dell’uomo. E’ questo il messaggio che passa ogni giorno nell’era moderna nella quale stiamo vivendo. Ogni attività, qualsiasi scenario, la totalità dei progetti sono concepiti nell’ottica dell’essere umano che deve sempre e comunque dominare la realtà. Il mondo di oggi è un mondo in cui affermazione, successo e potere sembrano essere gli unici indicatori di vita. E così formazione ed apprendimento, lavoro e tempo libero, sport e spettacolo, e così via sono ormai concepiti come ambiti e mezzi per arrivare e per primeggiare. Persino le pubblicità propongono prodotti di ogni genere alla portata di tutti. Perché il non poterli avere significherebbe quasi mettere l’uomo in una posizione di inferiorità rispetto alla realtà quotidiana. Eppure la vita ed il mondo non erano così. Anche se fare questa considerazione non vuole assolutamente rinnegare il progresso e l’evoluzione dei tempi. Forse, però, in questa frenetica corsa verso crescita, sviluppo ed affermazione continua si sono finiti per perdere un po’ di vista alcuni elementi della quotidianità. Di quel vivere semplice che caratterizzava quasi l’origine OTTOBRE 2014 dell’uomo e che ne ha accompagnato molte delle varie fasi evolutive. E proprio ripensando a ciò abbiamo deliberatamente scelto l’argomento che accompagna il nostro viaggio nel territorio di questo mese. Il nostro municipio, lo abbiamo evidenziato in questi quasi 25 anni fino alla noia, si caratterizza soprattutto per i suoi importanti elementi naturalistici. Il mare e la pineta in primis. E la natura è ciò che riporta immediatamente alla semplicità e, in qualche modo anche alle origini. Il mondo e la società di oggi, non considera sufficientemente la natura, fonte primaria e principale di vita. E della natura, per il dossier di questo mese, abbiamo scelto una componente fondamentale: gli animali. Nel corso della storia prede e compagni dell’uomo, rappresentano l’elemento che, unitamente all’essere umano, vive maggiormente la natura. Così, come avviene per il bird watching o per i safari fotografici, abbiamo fatto un giro per il nostro territorio alla scoperta delle specie che lo popolano e di come questi animali si rapportano, al mondo di oggi, con l’uomo. Scoprendo che in molti casi sono stati capaci di seguire ed adattarsi all’evoluzione del mondo e dell’uomo. Quasi a voler ricordare che la loro presenza sull’arca di Noè, prima del diluvio universale, fosse più che meritata…. Caterina Dini apledizioni.it I Mensile di attualità e cultura del litorale da oltre 20 anni Numero 9 - OTTOBRE 2014 - (Anno II) copia omaggio Reg. Trib. di Roma n° 162/2013 del 25 giugno 2013 Edizioni A.P.L. Associazione Promozione Litorale via Carlo Maria Rosini, 83/a - Roma Tel./Fax 06.5652465 - Cell. 348.7214408 www.apledizioni.it [email protected] Redazione a cura dell’Associazione Culturale A.P.L. Direttore Responsabile: Silvia Grassi Direttore Editoriale: Caterina Dini Grafica e impaginazione Sergio Stati Staff di Redazione Lucia Battaglia, Carola Chiarlitti, Nello Di Coste, Donatella Franchini, Augusto Gallo, Francesco Graziani, Silvia Grassi, Jone Pietrantonio, Aldo Marinelli, Silvia Rossetto, Sergio Stati, Elisabetta Valeri STAMPA: Gescom S.p.a. - Strada Teverina Km. 7 Loc. Acquarossa - 01100 Viterbo L’editore garantisce la riservatezza dei dati con possibilità di rettifica ai sensi dell’art.7 del DL 196/2003. Il materiale inviato, di cui non viene garantita la pubblicazione, diventa di esclusiva proprietà del giornale che si riserva di effettuare tutti gli opportuni tagli redazionali. La collaborazione è da ritenersi gratuita salvo diversi accordi. Duilio Litorale Romano 1 Diritti e doveri degli amici A QUATTRO ZAMPE E’ stato adottato nel 2013 un regolamento tipo per i cosiddetti pet. Agli animali d’affezione e di compagnia è consentito ormai l’accesso un po’ ovunque: dagli esercizi commerciali, agli spazi comuni dei condomini persino alle spiagge appositamente attrezzate. Tra gli obblighi a carico dei padroni spicca soprattutto quello della raccolta delle deiezioni. Non esistono grosse limitazioni anche per il trasporto sui mezzi pubblici, dove la normativa prevede pagamento di biglietto e, a seconda della tipologia dell’animale trasportato, museruola o gabbietta di Silvia Rossetto G li Italiani amano i pet: cani, gatti, uccellini, coniglietti, furetti e criceti vengono adottati sempre più spesso dai nostri connazionali, e in alcuni Comuni è stato persino stimato che ci siano più animali domestici che bambini. Sotto la pressione delle tante associazioni animaliste, e sulla base del riconoscimento della valenza sociale degli animali “d’affezione”, lo scorso anno c’è stata una svolta. Dal 2013, infatti, grazie al nuovo regolamento-tipo presentato dall’Anci e dalla Fiadaa (rispettivamente Associazione nazionale Comuni italiani e Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente), tuttii Comuni italiani hanno maggiori strumenti a disposizione per garantire i diritti degli animali da compagnia e tutelare la loro convivenza con l’uomo. Nessuna disposizione, nessun divieto, teoricamente, potrà più impedire ai fedeli quadrupedi – e loro affini - di accedere in qual- 2 Duilio Litorale Romano siasi luogo pubblico - o quasi dai bar alle biblioteche; inoltre, non sono più previste restrizioni di alcun genere per la detenzione degli animali domestici nelle abitazioni private e nei condomini e verso l’utilizzo degli spazi comuni come scale, cortili e a– scensori. Persino in molte spiagge italiane la loro presenza sarà maggiormente consentita e tutelata. Viene fatta salva la facoltà di non ammettere gli animali negli esercizi pubblici che, presentata documentata e moti- vata comunicazione al Sindaco, predispongano appositi e adeguati strumenti di accoglienza, atti alla custodia dei pet durante la permanenza dei loro proprietari all’interno dell’esercizio. Con guinzaglio e museruola, è consentito ai cani persino l’accesso alle case di riposo e in “apposite aree” degli ospedali, dove potranno “far visita” ai proprietari ricoverati, o nei cimiteri se il proprietario è – ahimè - passato a miglior vita. E’ d’obbligo precisare che questo nuovo regolamento, oltre a promuovere diritti e massima accoglienza verso gli animali,elenca giustamente nuovi doveri e nuove respon– sabilità a carico dei proprietari: oltre ad una serie di regole e divieti sulla custodia e sul controllo della riproduzione, si precisa che l’accesso e la libera circolazione degli amici a quattro zampe nei luoghi pubblici e nei condomini non deve arrecare turbativa al prossimo, nel nome della civile e pacifica con- OTTOBRE 2014 vivenza. Bando ai rumori molesti, quindi, e massimo rispetto verso la pulizia e il decoro urbano. Si ricorda, infatti, che è buona norma di civiltà – oltre che prescrizione di legge rimuovere sempre gli escrementi che il proprio cane lascia sul suolo pubblico. La bustina di plastica, o l’apposita paletta con sacchetto, devono essere sempre portati con sé durante la passeggiata e far parte di una routine praticata normalmente. OTTOBRE 2014 Non dimentichiamoci che molto spesso l’intolleranza verso i nostri amici animali deriva proprio dal comportamento scorretto dei proprietari. Va sottolineato che il nuovo regolamento può essere recepito in toto o solo in parte dai singoli Comuni e dalle singole Regioni, che dispongono già di loro specifiche ordinanze e regolamenti in materia di convivenza uomo-animale: Roma Capitale, ad esempio, ha previsto esplicitamente il divieto di accesso ai cani alle spiagge durante la stagione balneare - nelle ore di frequenza del pubblico - negli spazi pubblici attrezzati per la ricreazione ed il gioco dei bambini, nonché nei supermercati e nei negozi di generi alimentari. Parallelamente, sono però sempre più numerose le aree specifiche destinate ai cani all’interno dei parchi pubblici e anche le spiagge attrezzate per farli “villeggiare” insieme ai padroni: nel Lazio ci sono il Baubeach a Maccarese, il Dog Beach Village a Tor San Lorenzo e, nel nostro territorio, a partire da quest’anno è stata individuata un’area all’altezza del Cancello n.3 a Castelporziano. Per quanto concerne invece il trasporto degli animali sui mezzi pubblici urbani, i regolamenti variano da Comune a Comune ma in linea di massima il nostro amico può viaggiare con noi senza grosse limitazioni. A Roma, l’Atac prevede il trasporto in vettura, previo paga- mento del biglietto a tariffa ordinaria, di cani di piccole e medie dimensioni. Non sono ammessi i cani di grandi dimensioni, mentre sono sempre ammessi a titolo gratuito i cani guida in accompagnamento ai non vedenti. Tutti i cani devono essere muniti di guinzaglio e museruola, essere in adeguate condizioni igieniche, e accedere dalla parte posteriore degli autobus e sul primo o sull’ultimo vagone della metropolitana.E’ permesso, inoltre, il trasporto di gatti, uccelli e altri piccoli animali, sempre a tariffa ordinaria, in gabbie o trasportini di dimensioni non superiori a cm 25x45x80. Infine, se saliamo su un mezzo pubblico col nostro cane e no– tiamo che c’è già un suo simile in vettura, dovremo scendere e cambiare vettura: lo prevede il contratto di servizio dell’Atac allo scopo di evitare possibili zuffe tra animali. Come sempre, vige la regola del sano buon senso. Duilio Litorale Romano 3 I AMICO DELL’UOMO IL PIÙ FEDELE di Elisabetta Valeri foto di Sergio Stati I cani, desiderati da grandi e bambini, sono i compagni ideali di gioco, gli amici fedeli, le risposte ad esigenze di affetto innate nell’essere umano. Sono amati fino ad umanizzarli, con armadi di vestiti fashion ed accessori all’ ultimo grido, a volte invece ridotti ad ammassi di pulci al fianco di mendicanti o maltrattati. D’estate protagonisti di abbandoni disumani. Il litorale romano, proprio nell’ultimo anno, ha visto una crescita esponenziale del fenomeno randagismo, con un branco di vagabondi che, nell’inverno passato, si è avvicinato pericolosamente alle abitazioni, terrorizzando mamme 4 Duilio Litorale Romano e bambini. I gruppi facebook legati al X municipio, svolgono un servizio utile, in tale direzione, segnalando, tempestivamente, cani trovati per la strada con relative foto e, qualche volta, si arriva ad un lieto fine ed il ricongiungimento con il proprietario. Ostia è protagonista anche di un’ iniziativa che ha festeggiato la sua terza edizione: la ‘Giornata della Solidarietà’ per i cani abbandonati e bisognosi. Si svolge nel parco Pallotta in via della Martinica e dà vita ad una raccolta di cibo, medicinali e coperte da destinare ai quattro zampe meno fortunati. Patrocinato dal ‘Comitato Doggy Dog cani non scelgono il loro padrone, ma lo amano in maniera incondizionata, anche quando non lo merita. Adorati, viziati e molto fashion, a volte sono però anche dimenticati, abbandonati e traditi. La giornata della solidarietà in loro favore e la spiaggia “esclusiva” di Maccarese. Il loro aiuto per i salvataggi in mare e la pet therapy Park 2010’, l’ associazione a tutela del benessere dei cani nelle aree urbane, il progetto coinvolge anche le unità cinofile della Polizia di Frontiera di Fiumicino e Ciampino. La manifestazione, infatti, mostra il lavoro quotidiano che gli animali svolgono accanto agli agenti. Un episodio recente ha riportato alle cronache il grande valore dei cani nella difesa dell’ uomo. L‘estate scorsa, infatti, due esemplari della “Scuola italiana cani salvataggi” si sono resi protagonisti di un aneddoto da eroi. Un bagnante, ad Ostia, rischiava di annegare, ed è stato aiutato da Leone e Romolo: un labrador ed un golden retriver addestrati a soccorrere l’essere umano. Purtroppo, però, non tutte le spiagge del litorale accolgono volentieri i nostri amici a quattro zampe. Il 2014 ha contato un numero esorbitante di multe elevate a chi prendeva il sole con al fianco il proprio fido. L’ AIDAA- Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- ha chiesto a gran voce, con una raccolta di firme che ha superato le 20.000 adesioni, di ottenere aree attrezzate per i cani sulle spiagge. L’impegno dell’ associazione ha raggiunto anche il ministro Franceschini, al quale è stato chiesto di dirimere lo stato di caos normativo in merito alla presenza degli animali sulla battigia. Il litorale romano, insieme alla Sicilia, infatti, è al primo posto della classifica legata ai dinieghi. Il Baubeach Village contrasta questa tendenza. E’ una spiaggia attrezzata che si trova a Maccarese, un’oasi di divertimento dedicata proprio ai cani. L’ area per la balneazione è segnalata da boe, c’ è un punto di primo soccorso veterinario, per gestire le emergenze, e gli animali possono correre e giocare con i propri simili. Tendenze degli ultimi anni sono i concorsi di bellezza dedicati ai quadrupedi, gelati creati per loro, un’ educazione impartita da addestratori professionisti. Fonte di benessere nella pet therapy, con anziani e disabili, sono i protagonisti anche durante i matrimoni, grazie alla wedding dog sitter. Gli episodi singolari che riguardano Fido, poi, sono all’ ordine del giorno: in America un esemplare è stato eletto addirittura sindaco onorario di una piccola cittadina. Nella classifica delle star del cinema e della tv sul podio troviamo Rin Tin Tin, Lessie, Beethoven e Rex, ma ogni cane, nel cuore del suo padrone, è sempre al primo posto! OTTOBRE 2014 Only dogs S ono molte nel territorio del X Municipio le aree riservate ai cani. Si tratta di luoghi nei quali il migliore amico dell’uomo può tranquillamente scorrazzare. La particolarità dell’area gestita dall’Associazione Ambientalista Cinofila in via delle Acque Rosse, superficie dedicata più in generale agli amanti della natura di Silvia Grassi A nche se tra tutti gli animali il cane è quello che riesce ad adattarsi meglio agli schemi di vita dell’uomo, la sua natura originaria è pur sempre quella di un grande predatore. Come ci racconta Conrad Lorenz, l’alleanza tra l’uomo e il cane risale ad un remoto passato quando entrambe le specie vivevano di caccia ed erano accomunate dal muoversi in branco e dalla necessità di percorrere lunghissime distanze per raggiungere la preda. Questa vita primitiva è ancora presente nel loro dna, per questo la sedentarietà attuale è innaturale per gli uni come per gli altri e crea ad entrambi patologie di vario genere. Nulla è quindi più adatto e più utile alla salute di cani e padroni che fare insieme lunghe passeggiate o benefiche corse all’aria aperta. Proprio per questo motivo sono sorte ovunque delle aree ludiche per cani, spazi verdi destinati al passeggio dei nostri amici, presenti, sia pure in misura ridotta, anche sul nostro territorio. Basti pensare alle aree di via della Vittoria e del Parco Pallotta ad Ostia o a quella di via Molteni ad Acilia. O ancora all’area di via delle Acque Rosse gestita dall’Associazione Ambientalista Cinofila, fondata e presieduta da Amedeo Paglia. “E’ stata un’idea nata tra amici quella di fondare questa associazione. Ci incontravamo nella riserva intorno a via delle Acque Rosse per portare a passeggio i nostri cani. Quasi spontaneamente abbiamo cominciato a curare quella parte di pineta, liberandola dai rifiuti e dai rovi. Così OTTOBRE 2014 abbiamo pensato di fare richiesta al comune di Roma per avere in affidamento l’area così da farne uno spazio sicuro dedicato ai cani, ma non solo”. Questa iniziativa che risale ormai al 2000 ha visto il concorso di varie volontà; quella dei cinofili, prima di tutto, ma anche quella dell’allora Sindaco di Roma Veltroni e dell’Assessore Cirinnà che hanno concesso all’Associazione il permesso di gestire un’area di circa 70 ettari nella zona Acque Rosse. Questa parte della riserva è oggi manutenzionata e sorvegliata quotidianamente da tutti i soci ma, come Amedeo Paglia ribadisce, non si tratta di un’iniziativa volta a vantaggio esclusivo dei cani e dei loro padroni. Infatti in questi spazi si possono incontrare in sicurezza tutti coloro che amano la natura, che apprezzano la nostra riserva e che condividono la passione per gli animali. Solo una minima parte dell’area è riservata a lasciare che i cani corrano, saltino e giochino senza guinzaglio, sempre ovviamente sotto l’occhio vigile dei padroni. Gran parte della superficie rimanente invece è a disposizione di tutti coloro che vogliono passeggiare e sostare nel verde fruendo di questa parte della riserva statale del litorale romano, facile da raggiungere e vicina al centro abitato. “Purtroppo -sottolinea Paglia- la nostra azione è importante ma non è sempre sufficiente a tutelare in pieno tale ricchezza. L’incuria, il degrado e la scarsa sensibilità dei cittadini e delle amministrazioni rende spesso inutili gli sforzi che facciamo per rendere pulita e sicura la pineta”. Ma questa è tutta un’altra storia. Duilio Litorale Romano 5 Un animale autonomo ED AMANTE DELLA CASA E’ il gatto, da sempre al centro di poesie, fotografie e dipinti. Utile nella lotta contro i topi, non sempre viene rispettato, anche per il perdurare di pregiudizi e superstizioni. Nel nostro municipio è anche frequente il fenomeno del randagismo. Impegno ed aiuto attraverso le colonie feline, le “gattare” ed i volontari di “Gatti uniti” di Lucia Battaglia “I l gatto disse: ‘Non sono un amico, né un servo. Io sono il Gatto, che da solo cammina, e voglio entrare nella tua caverna!’” (R. Kipling). La prefazione all’Isola dei Gatti di R. Kipling contiene le specificità di questo felino: l’assoluta autonomia e l’amore per la casa. Questo splendido animale ha da sempre ispirato poeti, pittori e fotografi. M. Babey, Ylla, Brassai e Susan Herbert, celebri fotografi, riescono a cogliere le caratteristiche di questo animale. Pittori come Picasso, E. Manet, J.B.S Chardin associano il gatto con nature morte o con la figura umana. Il poeta Ch. Swinburne fa un vero e proprio elogio del gatto: ”Nobile, benevolo, superbo amico,/degnati di sedere qui, accanto a me,/ e di volgere occhi gloriosi/che sorridono e ardono,/occhi d’oro, lucente ricompensa d’amore/sulla pagina d’oro che io leggo”. Ma purtroppo non tutti amano e rispettano questo nobile animale così utile nella lotta contro i topi. Duri 6 Duilio Litorale Romano a morire sono i pregiudizi e le superstizioni che demonizzano una delle creature più affascinanti della natura. Nel territorio del X Municipio i gatti vengono spesso abbandonati in mezzo alla strada e diventano quindi vittime della crudeltà o nel migliore dei casi della indifferenza della gente. Negli stabilimenti balneari ci sono numerose colonie in cui i gatti si moltiplicano incessantemente, perché nessuno li sterilizza; intervengono i volontari che cercano di limitare il danno, ma non è facile, perché c’è scarso interesse e collaborazione da parte delle istituzioni. Ci sono persone che cercano di aiutarli creando colonie feline controllate dove gli animali ricevono cibo e assistenza medica tramite un collegamento col servizio veterinario, soprattutto per la sterilizzazione delle femmine, ma, nonostante la buona volontà delle “gattare”, questo servizio è insufficiente, soprattutto da giugno 2014, poiché la ASL veterinaria di Via Forni che funzionava molto bene, ha ridotto gli orari e per le visite bisogna andare a Fiumicino. Le due volontarie, Françoise Filliol, di origine svizzera, ma in Italia da moltissimi anni e Susanna Pani, sono preoccupate per la grave situazione del territorio in questo settore; fino a poco tempo fa c’erano molte volontarie che ora sono invecchiate e non possono più impegnarsi e non c’è un ricambio generazionale, perché ai giovani questo tipo di volontariato non interessa. Due anni fa queste due coraggiose donne hanno costituito un’associazione, regolarmente registrata che si chiama “Gatti uniti”, per la cura e la tutela dei gatti, ottenendo la collaborazione del Comune, della Regione. E’ necessario contenere il randagismo, facendo sterilizzare le femmine se si vuole in parte arginare il problema che diventa sempre più grave per la mancanza di fondi, ma anche di sensibilità e di educazione al rispetto degli animali, anche se rispetto a 15-20 anni fa la situazione è no- tevolmente migliorata, grazie al lavoro delle volontarie. Bisognerebbe incominciare dalla scuola ad educare i bambini a conoscere e a rispettare questo mondo. Spesso i volontari debbono risolvere delle situazioni a spese proprie, a volte organizzano degli eventi per la raccolta di fondi. Ora i volontari del X municipio dipendono dal canile municipale Muratella di Roma. E per concludere ancora una bella poesia: “Che fanno, adunque, i miseri mortali/che ‘n questa vita mai non voglion pace,/non pensando ove giace/per guerra il mondo, ov’egli è più disfatto?/Concordia hanno insieme gli animali/che d’una gesta sono, e ciascun tace;/non è già mai rapace/lupo con lupo, né gatto con gatto;/solo l’umano stuolo è tanto matto,/che l’un l’altro conquide,/per viver sempre in stride,/mai non pensando a chi per noi morisse/e quanto-Pace, pace- al mondo disse”. (F. Sacchetti, Canzone distesa) OTTOBRE 2014 P ineta e mare si prestano a passeggiate a cavallo. Ed è ampio il panorama dei quadrupedi visibili ad Ostia e dintorni, anche per la presenza di maneggi e scuole di equitazione che preparano i fantini per l’attività agonistica. Va poi ricordato il reparto della Polizia che con quattro esemplari di razza mista europea presidia le aree verdi di Jone Pierantonio Tutti in sella N elle pinete del Lido, o sulle rive del mare, a volte, è possibile osservare cavalieri e amazzoni su magnifici cavalli. È un’altra caratteristica del territorio lidense. Essi fanno da spola tra maneggi e spazi verdi, percorrendo i sentieri nel verde del X Municipio capitolino. Le cavalcate sulle rive del mare sono più rare e avvengono soprattutto durante la stagione invernale. I magnifici cavalli che si trovano in questo vasto municipio capitolino provengono dalle più svariate zone, come l‘Inghilterra, ad esempio. Molti sono infatti i purosangue inglesi che si trovano nei maneggi. Ma anche poni, usati per insegnare ai bambini ad andare a cavallo. Cercando tra i vari esemplari equini troviamo anche Juno, un cavallo particolarissimo, incrociato con un andaluso baio e che al garrese misura circa 1 metro e 70 centimetri e la cui stazza piazzata e il pelo a macchie marroni, lo rendono un esemplare unico. La sua padrona, un’amazzone di circa 30 anni di nome Laura, ci ha raccontato la storia di questo particolare esemplare: “Stava per essere portato al macello – ha spiegato Lorena -, ce ne sono tanti in questa zona che rischiano questo, ma io l’ho comprato per 1 milione e 800mila lire all’epoca e da allora è il mio fedele compagno”. Ma oltre le passeggiate troviamo anche le scuole di equitazione, i cui iscritti vengono da molte zone di Roma e fuori la Capitale, come il caso di Almerindo, notaio di Avezzano, che per anni ha affittato un box all’interno di uno dei maneggi della pineta di Procoio per il suo cavallo Limusine. L’uomo, appassionato di cavalli fin da giovane, faceva curare il suo purosangue inglese dagli addetti del maneg- OTTOBRE 2014 gio e i fine settimana lo allenava lui stesso per gare a ostacoli. Sì perché una delle peculiarità interne ai maneggi sono le scuole di equitazione, dove fantini provetti arrivano a scalare i gradini dei podi nelle gare nazionali. Come Alessandra, nata a Roma, che inizia a montare all’età di 7 anni e che nel 2012, viene selezionata per il Team Lazio per rappresentarci a Verona dove si è classificata al 5° posto; o di Camilla che ottiene la medaglia d’Argento ai Campionati Regionali del 2012. I cavalli, rispetto ad altri animali, richiedono molta cura e spazi grandi. Le strutture presenti per ospitarli, infatti hanno in sé spazi come campi scuola di 50×40 e un campi o– stacoli 70×60, le cui misure possono variare a seconda del posto. Mentre i box possono essere sia in muratura, che in legno (i cosiddetti puddock). Ovviamente, nell’elencare i ca–valli presenti sul Lido, non possiamo omettere di ricordare il Reparto di Polizia a Ca–vallo, che con la Squadra a Cavallo di Ostia compie regolari pattugliamenti – se così possono essere chiamati – nelle pinete del Lido e che dispone di 4 esemplari di razza mista europea. Duilio Litorale Romano 7 di Aldo Marinelli Tra prati, foto di Sergio Stati alberi e foglie G iro per le zone verdi del territorio con lo sguardo attento alla fauna terrestre. E così si possono incontrare o vedere le nutrie al lago del Parco dello Stagno, i ricci nella pineta di Castel Fusano e le volpi in quella delle Acque Rosse. Ma è possibile scorgere anche il tasso, ragni ed insetti I l territorio del X Municipio è circondato da tantissime aree verdi e parchi naturali. Ciò comporta che spesso ognuno di noi ha la fortuna di imbattersi in animali comuni e non che popolano la pineta, il mare, i boschi di leccio o i canali. Spesso questi animali sono nuovi alla nostra fauna, capitati qui da noi per varie vicissitudini commerciali e non.I più famosi “stranieri” sono la nutria e la testuggine palustre americana. La nutria è arrivata nel nostro continente nei primi anni del 1900 quando era molto richiesta la sua pelliccia (il famoso castorino). Si crearono quindi grossi allevamenti dai quali però questi animali scapparono andando a colonizzare la pianura padana e altre regioni tra cui il Lazio, dove ora è molto abbondante e dove ha creato notevoli danni sia alla fauna locale che alle colture. Viene considerata tra le 100 specie più invasive al mondo così come la testuggine americana dalle macchie rosse e gialle. Vendute nei negozi di animali, spesso vengono liberate nei corsi d’acqua naturali dove la sua proverbiale voracità e aggressi– vità ha la meglio sulla testuggine palustre europea. Al Parco dello Stagno ne troverete tantissime 8 Duilio Litorale Romano mentre nuotano alla ricerca del loro cibo.Vittime delle strade invece sono i ricci, spinosi animali che vivono in pineta ma anche nei nostri giardini e che spesso si avvicinano alle ciotole degli ani– mali domestici. Ad oggi è un a– nimale protetto ma nell’antica Roma, il riccio veniva mangiato perché ritenuto una prelibatezza. I suoi aculei poi venivano utilizzati per cardare la lana e per costruire i frustini per spronare i cavalli.Abbondanti sono le volpi, sia a Castelfusano che nella tenuta di Procoio. Proprio quest’estate è stato rinvenuto un cucciolo di volpe ferito nella Pineta delle Acque Rosse, e grazie all’intervento della LIPU ha avuto le cure necessarie. La volpe si è ben adattata all’uomo sfruttando spesso i cassonetti per il loro sostentamento, e quindi anche tornare di notte nella pineta può essere un buon momento per avvistarla. Anche i tassi ogni tanto fanno capolino di notte in pineta...splendidi animali dalla colorazione grigio nera che sono ghiotti di radici ma anche di serpenti! Il loro muso allungato lo ha reso un animale comune nella favole soprattutto inglesi, anche se esiste in Giap- pone la leggenda del tasso mannaro. Parlando di animali più pericolosi è stata rinvenuta ad Ostia anche la malmignatta Latrodectustredecimguttatus. Solo la femmina di questo ragno morde, ma inizialmente il morso non è doloroso. Poche ore dopo provoca però stati di malessere sempre più gravi come nausea o febbre e nei casi più gravi perdita di sensi e talvolta morte.Un bell’insetto presente nelle nostre radure con il rovo, di cui si nutre, è l’insetto stecco, dalla mimetica forma di un piccolo rametto. Quando vengono disturbati, non reagiscono tentando di fuggire o di difendersi ma continuano a conservare una perfetta immo- bilità; se si toccano leggermente sulla parte inferiore delle zampe cadono in uno stato di rigidità. Anche la timarca è un insetto abbastanza comune nei nostro boschi. Lunga dai 12 ai 20 mm, ha perduto la capacità di volare ma si difende in maniera singolare. Se disturbata emette una liquido di colore rosso, disgustoso per le prede che se ne dovrebbero cibare. OTTOBRE 2014 I di Jone Pierantonio l meraviglioso spettacolo offerto dagli uccelli che volteggiano nel cielo. Volano sulle rive del mare i gabbiani, mentre al Centro Habitat Mediterraneo è possibile osservare gran parte delle 200 specie censite nel territorio. In primavera l’arrivo degli aironi rossi ed immancabile, negli specchi d’acqua, il martin pescatore. Senza contare la miriade di esemplari di più piccole dimensioni Con lo sguardo all’insù N on si direbbe, ma il territorio del X Municipio è pieno di volatili di tutte le specie, dai gabbiani alle gru. E se i gabbiani è possibile osservarli sulle rive del mare durante la stagione estiva, quando le spiagge si svuotano ed essi vanno alla ricerca degli avanzi OTTOBRE 2014 lasciati dai bagnanti, le gru, o altri uccelli più rari è possibile vederli al Centro Habitat Mediterraneo Lipu. L’oasi, si– tuata vicino il Porto turistico di Roma, è una ex discarica bonificata e adattata all’accoglienza degli uccelli. Un grande lago e quattro capanni sparsi intono ad esso che permettono l’osservazione di tutte le specie di volatili. Dalle piccole finestrelle sono visibili grandi cigni bianchi che attraversano l’acqua e che poi si alzano in volo con le loro grandi ali che hanno due metri di apertura. Fanno da spola tra il Tevere e il Lido e spesso sono visibili anche nelle acque del Porto, di fronte a bar o ristoranti, ad aspettare pane e briciole. Contornati ovviamente dalle due varietà di gabbiani che popolano il nostro territorio: gabbiani reali, quelli più grandi, e gabbiani comuni, più esili. Ma ancora, durante la stagione invernale Duilio Litorale Romano 9 possiamo trovare le alzavole, piccole anatre colorate che emigrano e fanno sosta nel nostro territorio per alcuni mesi. Sempre della stessa specie i germani reali, il cui maschio ha colori stupendi, come il verde sme– raldo, mentre la femmina, per mimetizzarsi quando ha la prole e quindi proteggerla, è di un co– lore marrone chiaro striato. Questa specie è avvistabile a volte anche nei cieli del centro di Roma, quando migra da uno specchio d’acqua all’altro. Tornando al Lido, i pennuti che non penseremmo mai di ospitare nel nostro territorio sono gli aironi rossi, che puntuali il 27 marzo di ogni anno compiono il loro trionfale arrivo. Ostia è uno dei due territori italiani in cui essi si fermano, l’altro luogo è in Toscana. Ma ancora possiamo elencare i piro piro, i falchi di palude, le nitticore, appartenenti alla famiglia degli Ardeidi; le upupe, che popolano le nostre pinete; le spatole, uccelli dal becco particolarissimo, con la parte terminale di esso schiacciata e da cui deriva il loro nome; immancabile nei nostri specchi d’acqua anche il martin pescatore, piccolo uccello dal volo veloce come un proiettile e dai colori sgargianti, che si apposta su un ramo e si tuffa veloce per afferrare la piccola preda che ha adocchiato in acqua; presenti anche gufi e barbagianni. Tra le specie più piccole troviamo i pigliamosche, le capinere, usignoli di fiume, beccamoschini, le rondini, i rondoni. E proprio a volerle elencare quasi tutte: sgarza ciuffetto, cavaliere d’Italia, moriglione, svasso maggiore, tuffetto e mignattai. Insomma colori e varietà a non finire nella splendida natura del nostro territorio. “Nella vegetazione sono già state censite ben 200 specie di uccelli, che frequentano i diversi ambienti”, dichiara infatti con orgoglio Alessandro Polinori, volontario che gestisce il Centro Habitat Mediterraneo. I TROPICI a FIUMICINO di Nello Di Coste L’ ornitologia, si sa, non è una passione per tutti. Gli stessi amanti degli animali tendono più spesso ad appassionarsi a gatti e cani, emblema dell’a– nimale da compagnia. Tanti, però, hanno la passione per gli animali del cielo. Sul no– stro territorio a raggruppare gli ornitologi e a diffondere la passione e l’amore per i no– stri amici pennuti è l’Associazione Ornitologica Flumens di Fiumicino. L’ente 10 Duilio Litorale Romano viene istituito dalla F.O.I. (Federazione Ornitologi Ita– liani) nel maggio del 2012 con lo scopo di riunire allevatori e appassionati e di promuovere lo sviluppo, lo studio, il miglioramento e la conservazione del nostro pa– trimonio ornitologico. È il presidente Stefano Borruso ad aprire le porte su una realtà sconosciuta ai più, informandoci da subito riguardo una particolarità inerente al territorio laziale. OTTOBRE 2014 L e normative vigenti relative ai volatili vietano l’allevamento delle specie appartenenti all’ecosistema locale. E così gli appassionati di ornitologia possono dedicarsi esclusivamente agli uccelli esotici. L’associazione Flumen da due anni promuove sull’argomento cultura ed informazione. Ed in questo mese si svolgerà la seconda edizione della mostra ornitologica Nella nostra regione non possono essere allevati e tenuti in cattività le specie appartenenti all’ecosistema locale, il che porta ovviamente gli allevatori e gli appassionati a rivolgere l’attenzione su specie esotiche e spesso molto rare e costose. La conseguenza di questa situazione si ripercuote sulle manifestazioni che la Flumens organizza per i soci e non. È infatti impossibile sul nostro territorio assistere a concorsi o mostre in cui vengano presentate le specie locali, che OTTOBRE 2014 potrebbero avere anche un valore educativo per i visitatori. Di contro si possono incontrare specie provenienti dalle parti più disparate del globo dai colori e dalle forme più belli. A questo proposito la Flumens quest’anno ripropone la 2° Mostra Ornitologica – Città di Fiumicino, evento a ingresso libero che si terrà dall’8 al 12 ottobre in via Portuense 2385/A. Tra le più varie specie di canarini sarà possibile osservare diverse specie di rapaci, bonsai e tartarughe, per non parlare degli psittacidi, una famiglia di uccelli di origine tropicale e subtropicale (quindi America Latina, Africa, Asia sud orientale, Oceania) che noi ge– neralmente chiamiamo pappagallini. La mostra sarà aperta dalle 9 fino alle 18 e coinvolgerà anche le scuole della provincia di Roma. Una vera e propria occasione per scoprire una realtà sconosciuta e infinitamente variegata quale è il mondo dei volatili. Una realtà colorata ma fissata da regole e norme che vincolano e accompagnano l’e– sperienza dell’appassionato e dell’allevatore, affinché al primo posto ci sia sempre la salvaguardia delle specie. I più curiosi potranno cliccare sul sito dell’associazione al www.flumens.it e scoprire documenti come il C.I.T.E.S., la convenzione di Washington riguardante proprio il commercio internazionale di fauna e flora minacciate di estinzione, un documento in vi– gore in più di 130 Paesi, tra cui l’Italia. Duilio Litorale Romano 11 L’ originale parco faunistico presente nei pressi dalla Pineta di Castel Fusano. Al suo interno sono presenti soprattutto le specie domestiche, meno conosciute rispetto a quelle esotiche. Oltre agli animali italiani anche quelli simbolo degli altri paesi come dromedari, cammelli e renne. La possibilità di interazione con il “Carezza-zoo” ed anche una esposizione di oggetti della tradizione contadina La fattoria degli animali di Elisabetta Valeri C’ è un’ oasi, ad Ostia, che stupisce ed emoziona grandi e bambini. E’ “La fattoria degli animali”. Non lontana dalla riserva naturale Pineta di Castel Fusano, si schiude agli occhi dei visitatori come un originale parco faunistico. La storia che ne ha visto la nascita è un racconto di un amore per gli animali, rispetto per l’ ambiente e desiderio di rendere i bambini protagonisti. L’ originale idea è di una famiglia che, con passione e sacrificio, da 11 anni si dedica quotidianamente a questo progetto. Il parco, infatti, è aperto tutto l’ anno dalle 10 di mattina al tramonto. Il proprietario, Franco Bordi, ha lavorato fin dal 1967 con gli animali: li trasportava su commissione dei giardini zoologici. Visitando gli zoo di tutto il mondo notò che i bambini conoscevano la zebra, la giraffa e la tigre, ma non una faraona o un tacchino. Capì, allora, che il grande mistero non erano più gli animali esotici, ma quelli domestici! In questa fattoria, oltre a quelli della tradizione italiana, sono rappresentati anche esemplari degli altri paesi: “il dromedario, effige del Nord Africa; il cammello per l’ Asia; le renne, simbolo dei paesi nordici. La selezione di queste specie è stata compiuta in base all’ utilità per l’ uomo: gli spostamenti, il lavoro, il vestiario o il cibo”. Un’ area interattiva, definita “Carezza – zoo”, permette ai bimbi di entrare in contatto diretto con gli animali più miti. Un agnellino nato al parco ne è l’esempio. Viene allattato con il biberon dai proprietari per carenza di nutrimento materno: uno spettacolo di dolcezza per i bambini. La costante presenza umana, inoltre, assicura la docilità degli animali. Una onlus porta i suoi ospiti qui per sviluppare il potenziale della pet therapy, in particolare dell’onoterapia: il contatto con gli asini, noti per l’ indole man- 12 Duilio Litorale Romano sueta. Il signor Bordi ci spiega che “gli animali sono abituati al clima perché nati o cresciuti in Italia, inoltre vivono in ambienti che rispettano le loro esigenze di spazio. Tre persone fanno il giro di tutto il parco per nutrirli”. Le costruzioni dell’ambiente, poi, sono realizzate esclusivamente in legno, così come le staccionate degli spazi in cui stazionano gli animali. Dimostrando come le caratteristiche di ogni specie siano funzionali ad uno scopo in natura, il proprietario della fattoria sottolinea che “sono rappresentate tutte le razze domestiche, ma è stata effettuata una selezione: tra i bovini la mucca scozzese, con il ciuffo sugli occhi per potersi proteggere dai venti gelidi della Scozia. I watussi provenienti dalla tribù africana detengono il record mondiale per le corna di 2 metri e 10 centimetri; la renna ogni anno muta le corna in quanto le servono solo nella fase dell’ accoppiamento. Ci sono poi i maialini del Vietnam, l’ asino bianco e la pecora a 4 corna, un animale di origine nordica con una tradizione antica, in via di estinzione”. Ogni box ha un pannello esplicativo e per le scola- resche è prevista una guida. C’è la possibilità di fare la passeggiata a dorso di cammello, di asino o sul pony, sempre, però, accompagnati dal proprietario al fine di tutelare al meglio l’animale.. Qualche ospite è persino un divo del cinema o della tv, comparsa in un film o in una fiction. “In passato chi aveva difficoltà a mantenere la propria tartaruga o il suo coniglietto nano aveva la possibilità di portarlo qui, ma ora lo spazio non permette di accogliere nuovi ospiti”. Un angolo che suscita curiosità, sia nei bambini che negli adulti, è dedicato agli antichi oggetti della fattoria usati dai contadini. Lungo il tragitto del parco si possono ammirare, infatti, un giogo, un vecchio aratro, una botte, un carro antico ed un torchio. Lo spazio giochi è diviso, sapientemente, per fasce d’ età e si possono festeggiare compleanni o organizzare pic nic. Sono state costruite diverse tende berbere per permettere alle famiglie di godere dell’ ombra durante il relax. “La fattoria degli animali” è il luogo ideale per trascorrere una giornata immersi nella natura. OTTOBRE 2014 A lla scoperta dell’acquariofilia, il mondo che riunisce gli appassionati di acquari e pesci. Sul litorale il movimento è rappresentato dall’associazione West Rome Reefkeeping di Fiumicino. Un punto di riferimento che guida nei dettagli e delle scelte coloro che vogliono riprodurre in una piccola vasca un vero e proprio ecosistema C i sono mille modi per prendersi cura degli animali, ma sicuramente la costruzione di un acquario è uno di quelli che avvicina l’amore per il mondo acquatico e l’hobby. Un acquario per molti può essere soltanto una vasca piena d’acqua e di pesci, ma die– tro la sua costruzione esistono infinite scelte, fondamentali per la resa finale. L’acquariofilia è un hobby certamente molto dispendioso che permette di riproporre nel salotto di casa un vero e proprio ecosi– stema. Chi dovesse trovarsi di fronte alla costruzione del suo primo acquario certamente dovrebbe iniziare con lo scegliere che tipo di ecosistema riprodurre. Dolce o marino? Mediterraneo o tropicale? Su questa scelta iniziale si baserà ogni decisione successiva riguardo l’estetica e l’aspetto dell’acquario, che quelli dell’ambiente chiamano layout, come ci spiega Stefano Montefredini, presidente della West Rome Reefkeeping.Questa è un’associazione che ha sede a Fiumicino e che operando sul territorio romano riunisce gli appassionati per l’acquariofilia e, cercando di metterli in contatto, si impegna a diffondere il più OTTOBRE 2014 Il mare IN CASA possibile questa passione. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di essere il punto di riferimento di Roma ovest, tra Ostia, Acilia, Fiumicino e zone limitrofe, e la dedizione a questa passione li ha fatti conoscere anche fuori da confini prettamente locali.L’esperienza dei soci del West Rome Reefkeeping inizia con la formazione di un primo gruppo di appassionati, che incontra il primo successo con il meeting di maggio 2011. Prosegue poi con la creazione di un sito internet (www.wrrk.it) e di un forum sul quale, dopo una breve presentazione, tutti i soci possono scambiarsi idee, consigli e informazioni utili sulla costruzione e il mantenimento del proprio acquario.Si è già accennato al fatto che possedere un acquario non è certamente alla portata di tutte le tasche, e per questo abbiamo svolto una piccola ricerca per avere, e darvi, un’idea di che spesa si tratta: per quanto riguarda i pesci, che siano d’acqua dolce o salata, possono partire da una decina d’euro e arrivare a diverse centinaia se si punta a specie più rare e particolari. Ma la spesa più interessante è quella della vasca, dell’acquario vero e proprio, è qui infatti che i prezzi salgono da diverse centinaia di euro a qualche migliaio. Dipende tutto dalla dimensione, e quindi dalla capienza. È certo comunque che questa vasca vada riempita, de– corata e abbellita secondo il proprio gusto, ed è questa sicuramente la parte in cui la fantasia prende il volo. Esistono infatti moltissimi tipi di di Nello Di Coste decorazioni atte a ricreare l’ambiente acquatico prescelto. Si possono acquistare ciottoli per il fondale, riproduzioni in legno o in resina di elementi acquatici, piccole tane in ceramica; una volta riempita la vasca d’acqua, questa va trattata con antialghe e tenuta pulita con aspira rifiuti, filtri e fertilizzanti; vanno curate l’illuminazione e la temperatura dell’acqua (fondamentale per la sopravvivenza dei pesci) e scelto il mangime per il popolo dietro la teca di vetro. C’è un vero e proprio mondo dietro la passione dell’acquario, un mondo che solo l’esperienza può scandagliare e dentro al quale un principiante si perderebbe, proprio per l’infinità di dettagli che vanno presi in considerazione. Un mondo che idealmente porta scenari e paesaggi sottomarini in casa propria. Duilio Litorale Romano 13 La fauna MARINA di Aldo Marinelli A lla scoperta degli animali che popolano le acque del nostro territorio. Si va dalla temutissima tracina alle meduse. Passando per i molluschi e le seppie. Fino agli avvistamenti di squali e delfini che hanno caratterizzato l’estate E’ passata l’estate e i nostri bagni in mare si sono appena conclusi. Sono tanti gli appassionati che con la maschera ed il boccaglio fanno piccole immersioni anche a riva per ammirare la fauna che nuota sott’acqua. Nel nostro mare abbiamo tanti animali sia innocui che potenzialmente pericolosi, proviamo a conoscerli. Sicuramente il più temuto di tutti, grandi e bambini, è il pesce ragno, noto soprattutto con il nome di tracina, che si mimetizza sui fondali sabbiosi, tipici di Ostia. La sua spina dorsale emette un veleno così potente da propagarsi nel giro di qualche minuto anche lontano dal punto in cui si è stati punti (che di solito è il piede). Il rimedio più veloce è immergere la parte colpita in acqua calda per rompere le molecole del veleno, che per fortuna sono termolabili. Anche le meduse sono sempre organismi temuti da tutti i bagnanti, ma vanno distinte quelle pericolose da quelle più innocue. Per esempio la primavera di quest’anno sarà ricordata per lo spiaggiamento della Velellavelella, una piccola medusa viola (anzi un idrozoo coloniale) che ha colorato le no– stre spiagge, dal Faber ai Cancelli. Animale comunque innocuo così come la medusa più grande e comune chiamata polmone di mare, quasi del tutto trasparente tranne per un bordo viola sulla parte superiore del corpo. La più pericolosa del 14 Duilio Litorale Romano Mediterraneo è sicuramente la Pelagia noctiluca che nonostante le piccole dimensioni può dare luogo anche a grosse cicatrici nella zona colpita. Altro animale comune in alcuni periodi dell’anno è la Torpedine ocellata, pesce che viene a “partorire” le sue uova già sviluppate nelle nostre rive. E’ un animale che possiede un organo elettrogeno che è in grado di produrre scariche elettriche forti anche per l’uomo, che inavvertitamente possa metterci un piede sopra. Sempre in tarda primavera-inizio estate le nostre spiagge si riempiono di lepri di mare, molluschi delle dimensioni di 20 centimetri, che sembra volino nell’acqua con delle ali costituite dal loro mantello. Si fermano sugli scogli per esempio della Vecchia Pineta per deporre le loro uova, simili a spaghetti gial– li. Le seppie invece le associamo sempre al loro “osso” che puntualmente troviamo sulla spiaggia di Ostia. In realtà quell’osso, altro non è che il residuo della loro conchiglia ormai divenuta interna, in quanto le seppie sono dei molluschi senza protezione esterna. Altro stranissimo essere che galleggia nei nostri mari è l’oloturia detto anche cetriolo di mare. Vive mangiando i detriti presenti nella sabbia e appena viene disturbata o toccata lancia dei lunghi filamenti appiccicosi di colore bianco, ma innocui. Una volta molto più abbondante qui a Ostia era il Pesce ago. Vive in mezzo alle alghe o alla Posidonia ed è un piccolo pesce dalla forma allungatissima e dal muso come un cavalluccio marino, con cui condivide la modalità di riproduzione. La femmina infatti depone le uova nel marsupio del maschio, che le conserverà fino alla loro schiusa. L’estate 2014 sarà ricordata comunque per gli avvistamenti degli squali: quelli del mako e della verdesca di due metri. Il primo è stato pescato durante una battuta di pesca sportiva al largo della nostra costa mentre il secondo è stato avvistato molte a riva, dai Cancelli alla Bicocca. La verdesca può raggiungere i 4 metri di lunghezza ma non è molto aggressiva, anche se sono documentati casi di attacco all’uomo mentre il mako, velocissimo e non comune squalo, è noto per la sua dentatura impressionante. Ma anche gli avvistamenti ai delfini non sono mancati: al largo dei Cancelli per esempio... ma a detta dei pescatori questo è un avvistamento molto comune ormai nelle acque di Ostia.. per fortuna! OTTOBRE 2014 I l bilancio di dieci mesi di attività del negozio gestito da Laila Rodolico. Punto di riferimento per gli amanti degli animali di tutta Ostia, si contraddistingue non solo per la vendita ma per l’azione di tutela e sociale. Interventi concreti e di “salvataggio” che fanno del lavoro quotidiano anche una vera e propria missione. I gatti costituiscono l’elemento più tipico dell’esercizio commerciale. Ma vanno molto anche cani, conigli e pappagalli. Come il chiassoso ed estroverso Puck, diventato mascotte del quartiere di Aldo Marinelli foto di Sergio Stati D a dicembre a Ostia ha aperto un nuovo negozio di animali, la Stregatta! Dopo 30 anni di esperienza nel settore degli animali, Laila Rodolico ha aperto un negozio speciale, in cui l’aspetto commerciale è subordinato ad una missione vera e propria! Scopriamo il perché. Cosa contraddistingue questo negozio dagli altri? Da sempre ho avuto una passione per i gatti persiani e sin da piccola i miei genitori allevavano i Sacri di Birmania. La mia passione per gli animali mi ha sempre portata a leggere ed approfondire notizie su qualsiasi animale di compagnia. Questo negozio è diventato un punto di riferimento per la tutela degli animali in difficoltà nel territorio, sia selvatici che domestici! Dai gattini ripescati nei cas- OTTOBRE 2014 Stregatta sonetti al cane abbandonato sull’autostrada, ai ricci e rondoni che ogni estate si trovano per Ostia. Esiste quindi una grande collaborazione sia con i tecnici (Alessandro Polinori della LIPU) sia con la gente del quartiere. Abbiamo inoltre cercato di ampliare il negozio attraverso la scelta di tantissime marche, di spaziare dalla cosa seria al giocattolo, gabbie di tutti i tipi e soprattutto consigli. Abbiamo attivato anche la parte viva (conigli, uccelli esotici, criceti, gatti) anche se ho sempre molta difficoltà nel venderla in primis perche mi ci affeziono e secondo poi perché molti degli animali che soggiornano nel nostro negozio sono animali salvati e che ci sono arrivati perché non più desiderati dai vecchi padroni. Molto del mio lavoro è quindi salvarli e cercare loro un’altra casa, regalandoli dopo averli recuperati a pieno. Com’è il bilancio di quest’anno? Solo l’anno scorso ho salvato 53 gattini, che però derivavano da gatte che avevano partorito in strada. Quest’anno invece è terribile, abbiamo già trovato 6 cucciolate chiuse in buste dell’immondizia e lasciate quasi morire. Segnale molto triste a cui fortunatamente lo stesso quartiere sta cercando di rispondere portandomeli sempre. Grazie poi a varie Associazioni che mi aiutano, facciamo firmare fogli di adozione e riusciamo sempre a collocarli. Quali sono gli animali che vengono più amati? Gli animali che hanno più “seguito” nel mio negozio sono pappagalli, conigli, cani e gatti. Per i pappagalli si trovano sia gabbie specifiche che mangimi ad hoc, e soprattutto consigli. In questo negozio il rapporto con il cliente è fondamentale: il nostro valore aggiunto è la competenza che fa si che dia fiducia a coloro che debbano comprare un animale ma anche il cibo migliore per loro. Non vendiamo magliet– te ma animali che vengono amati dai loro padroni. Si crea quindi quel clima familiare che porta a formare nuovi amicizie. Quali sono le curiosità che puoi raccontarmi? Puck è un pappagallo Grande Alessandrino abbandonato e salvato da un signore di Ostia. É molto chiassoso e ormai tutto il quartiere lo conosce, diventandone la mascotte. Passano la mattina a salutarlo e nel tempo siamo riusciti a tirarlo fuori dalla gabbia e prenderlo in mano, anche se ha le sue passioni. Solo con mia figlia infatti si lascia avvicinare! Duilio Litorale Romano 15 La Clinica veterinaria OSTIA LIDO di Elisabetta Valeri D a gennaio di quest’anno, in via Bertolini 2-2a ad Ostia, ha aperto “La clinica veterinaria Ostia Lido”. Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21.30, il sabato dalle 9 alle 19,30 e la domenica e i festivi dalle 10 alle 18, un’equipe specializzata fronteggia visite ed emergenze che riguardano gli animali. La reperibilità telefonica consente inoltre di fornire assistenza h 24. Il direttore sanitario, la Dotto- 16 Duilio Litorale Romano S tudio, passione... Da gennaio tre giovani veterinari hanno creato un nuovo punto di riferimento per l’assistenza medica veterinaria. Offre numerosi servizi rispetto ad un semplice studio ed ha un laboratorio analisi interno. Grande attenzione al rapporto educativo animale - proprietario. Uno spettro d’azione che comprende gli esemplari tradizionali fino ai “non convenzionali” (esotici). ressa Bruna Maciocchi, ci racconta come lo studio e la passione siano il motore di questo lavoro ed il collante per lo staff: gli altri due soci, la Dottoressa Dattomo ed il Dottor Giacchi, e i due collaboratori, il Dottor Viterbo e la Dottoressa Baldini. La differenza tra una clinica ed uno studio veterinario è che la prima “offre molteplici servizi, ha uno spettro delle specie visitate più ampio, offre possibilità di rico- vero e l’ orario dell’ ambulatorio copre un lasso di tempo maggiore, con possibilità di apertura notturna. Abbiamo una stanza dedicata agli infetti, un’altra adibita al ricovero e alla terapia intensiva. La clinica spazia fra diversi tipi di diagnostica: chirurgia, dermatologia, oncologia, ortopedia, anestesia locoregionale, terapia del dolore, endocrinologia, gastroenterologia, oftalmologia, anestesia, cardiologia, citologia e radiologia digitale”. Ogni branca, oltre a strumentazioni di avanguardia, vanta professionisti del settore. E’, però, il laboratorio analisi interno che, fornendo risposte tempestive, salva la vita ai pazienti. Per le analisi di più ampio spettro la Clinica si avvale di un laboratorio esterno. Il dottor Alessandro Viterbo, prendendo il cane ad esempio, ci spiega come si svolge il lavoro: “un primo inserimento cuccioli, con visita iniziale e prima analisi delle feci, è eseguito gratuitamente. Anche se il cucciolo proviene da un allevamento aspettiamo dieci giorni affinché il proprietario possa raccontarci una piccola anamnesi del loro vissuto. Viene sempre redatta una scheda clinica, sia in caso di animale adulto proveniente da un altro professionista, che di cuccioli. Mentre parliamo con il proprietario facciamo ambientare il cane: lo lasciamo annusare la stanza, gli diamo un premio e adottiamo un tono di voce rassicurante. Sulla scheda clinica vengono riportati storia dell’ animale e consigli. L’iter vaccinale si differenzia in base alla destinazione che il cane avrà: caccia, esposizioni, abitazione o giardino”. Una priorità, per la Clinica, è il rapporto educativo che si instaura tra il proprietario e l’animale “un buon medico curante dovrebbe fornire risposte sulla prima educazione, suggerendo di crescere insieme al cucciolo per assicurargli una buona qualità di vita. Il consiglio è impostare un equilibrio degli spazi vitali. Qualora dovessero insorgere problemi caratteriali suggeriamo di rivolgersi ad un comportamentalista”. OTTOBRE 2014 che per noi, invece, è facilmente risolvibile. Siamo sempre disponibili all’ ascolto e reperibili 24 ore su 24”. Consigli preziosi anche per le vacanze “ogni destinazione, italiana o estera, segue un protocollo diverso. Informare, quindi, il veterinario della meta affinché possa effettuare le corrette profilassi per i parassiti, che variano da zona a zona. Suggeriamo, inoltre, quando si prenota un albergo, di cercare le cliniche più vicine per avere un punto di riferimento di fronte ad eventi di rilievo”. La “Clinica Veterinaria Ostia Lido” oltre agli animali tradizionali si occupa anche di visita e ricovero di quelli esotici: roditori, rettili, pappagalli, camaleonti, OTTOBRE 2014 merli e cincillà. Le emergenze vengono gestite preferibilmente in ambulatorio, per la disponibilità della strumentazione, salvo casi particolari. “Programmiamo visite frequenti perché riteniamo importante monitorare costantemente gli animali, ma a volte una telefonata del proprietario è dettata da una preoccupazione Riferimenti: Clinica Veterinaria Ostia Lido, Via Alessandro Bertolini, 2-2a. Reperibilità h 24:345 5930156, e-mail: [email protected]. facebook:Clinica-VeterinariaOstia-Lido Duilio Litorale Romano 17 Duetto di Angela Scappaticci 1 2 3 A ngela vive e lavora ad Ostia Antica (RM) espone in permanenza presso la Galleria dell’associazione “ARTEDEGAS” di Ostia in via della stazione del lido 32. Artista dalla personalità spiccata a cui piace esprimersi con il materico dove, con capacità non comune, riesce a comunicare in maniera esaltante. La materia, lo spessore sono difficile d’armonizzare su di una tela ed a volte possono dare pesantezza alle opere, cosa che invece in quelle della Scappaticci mai si denota. Con mano sapiente ella dona leggerezza all’impasto in un sottile gioco di luci ed ombre dove a volte si percepisce l’energia espressiva stessa della materia e dove il colore, a lei aggiunto, diventa complementare ed armonico ad essa. Colore prediletto è il bianco, che di per se di solito è di natura neutra ma che fuso con il preparato materico in maniera sapiente, come da Angela, prende valori espressivi diversi suscitando sensazioni di tipo contrastante, a volte d’armoniosa tranquillità a volte di tumultuoso coinvolgimento. Raramente tro– viamo altri colori come blu, rossi e gialli comunque usati per marcare il messaggio che l’artista vuol farci arrivare. Mentre il nero, come in questa ultima mostra personale, Angela lo usa in contrapposizione al bianco in un “DUETTO” dove tutto diventa un gioco quasi svolto su di una bilancia dove tutta la mostra ci conduca ad un unico significato e dove lo spettatore coinvolto debba avere tutti i quadri per avere l’opera completa. Appunto “DUETTO” non più l’eterna lotta tra il bene ( bianco) ed il male (nero) ma convivenza all’unisono, come volerci far capire uno stato d’animo attuale di lei madre, di lei figlia e sopratutto di lei artista ma che tocca noi tutti nel quotidiano abituati a convivere con entrambi appunto il bene ed il male. Alla Scappaticci non servono immagini per farci arrivare il messaggio, a lei bastano: materia 4 e 2 colori e noi aggiungiamo mano sapienti. Le opere diventano uniche ed inimitabili due fattori che contribuiscono ad accrescere sempre più l’interesse del mondo del collezio– nismo. La mostra è composta da 14 quadri che vanno visti nel suo insieme, già inserita nella “GIORNATA DEL CONTEMPORANEO” indetta dall’AMACI e che dopo esser stata esposta allo stand di “APPRODO ALLA LETTURA” dal 15 al 21 settembre è replicata alla galleria “ARTEDEGAS” dal 27 settembre al 11 ottobre 2014. Antonino Casavecchia 5 1. Atmosphere 3. Equilibrio instabile 5. Preziosismi evanescenti 2. La tempesta 4. Fil rouge di Angela Scappaticci OTTOBRE 2014 Duilio Litorale Romano 19 Ostia di Elisabetta Valeri set naturale L’ opera, diffusa in tutte le librerie di Roma, rappresenta una sorta di guida alla storia del Lido attraverso i film che lo hanno rappresentato. L’autore ha contato, documentato fotograficamente e descritto circa 130 pellicole che hanno una o più scene girate a Ostia. Sono oltre 400 le fotografie pubblicate che ritraggono scene, location e monumenti scelti nei diversi film. Una realtà storica che fanno del Lido, probabilmente, la seconda location d’Italia dopo Roma per numero di film. La spiaggia, l’abitato in stile liberty, la pineta, le attrezzature turistiche hanno fatto da set ideale per tantissimi registi, i massimi in Italia. Qui ha esordito alla OTTOBRE 2014 “L uoghi e magie del cinema sul litorale romano” dà il titolo al libro del giornalista de il Messaggero, Giulio Mancini, firma storica del litorale romano ed autore di numerose pubblicazioni sulla storia locale. regia Franco Zeffirelli (Camping, 1957), Fellini ha ricostruito la sua Rimini (I Vitelloni, Amarcord, 8 e 1/2, La voce della Luna), Alberto Sordi ha interpretato i suoi maggiori successi, Sophia Loren e Marcello Mastroianni hanno mosso i loro primi passi. Questa è stata la palestra per registi del calibro di Risi, Scola, Blasetti, Lattuada, Girolami, Comencini, Steno (Stefano Vanzina), Bolognini, Pietrangeli. Persino Woody Allen ha riconosciuto alla spiaggia della Capitale un ruolo da raccontare nel film “To Rome with love”. Nella carrellata delle sequenze cinematografiche si legge anche uno spaccato della storia italiana e quindi di Ostia: gli anni della depressione economica del Dopoguerra di “Poveri ma belli”, il boom economico de “Il successo”, le vacanze per tutti di “Caccia al marito”, l’emarginazione della borgata con “Ostia”, le baracche di “Brutti, sporchi e cattivi”, la droga di “Amore tossico”, la caccia al gossip di “Anni 90, II parte”, il riscatto del litorale romano con “Un’estate al mare”. Duilio Litorale Romano 21 Laboratorio di giornaLismo di Nello Di Coste L eopardi, in una sua antologia di pensieri, parlando dell’arte della scrittura, disse che “si trattava innanzitutto dell’arte della lingua madre e dello stile, un’arte poe– tica della mano e del colpo d’occhio - difficile e rara”. Padroneggiare le varie tecniche scrittorie è effettivamente complesso ma l’Istituto Internazionale Giovanni Paolo II di Ostia ha voluto raccogliere la sfida, per cercare di far appassionare i propri ragazzi alla scrittura e, perché no, un domani qualcuno di loro 22 Duilio Litorale Romano potrebbe così diventare uno scrittore affermato. Già da qualche anno, infatti, e– siste un laboratorio di scrittura in cui i ragazzi più dotati si cimentano nella stesura di testi e poesie, seguiti e consigliati dai docenti di materie umanistiche. Quest’anno però, si aggiungerà una novità: un laboratorio di Giornalismo. Tra tutte le forme di scrittura e– sistenti infatti, quella di stampo giornalistico è forse tra le meno nobili ma è sicuramente quella più diffusa, dato che quotidianamente veniamo bombardati da notizie che ci arrivano attraverso il medium della Rete. Lo scopo del progetto, che si avvierà nelle prossime settimane, è quello di potenziare la capacità di analisi, costruzione e sintesi di un testo scritto, di acquisire le principali tecniche giornalistiche valide per la redazione di un articolo di cronaca, di un commento o di un’intervista e di favorire l’integrazione tra gli alunni attraverso il lavoro laboratoriale in team. Struttura del Laboratorio: • Ci sarà una prima parte teo– rica, dedicata alla comunicazione, ai vecchi e nuovi media, ad internet, all’organizzazione di una testata giornalistica (carta stampata, radio e tv), agli uffici stampa e al diritto di informazione • Una seconda parte sarà pra– tica, con la stesura dei primi articoli creati a seconda della tipologia di media utilizzato (carta stampata, televisione, internet) • Infine la terza parte pratica sarà finalizzata alla creazione di un giornalino dell’Istituto Gli articoli più meritevoli verranno inviati alla nostra redazione, e dopo un attento esame, verranno inseriti nelle pagine di Duilio Litorale romano. OTTOBRE 2014 A colloquio con... Dott.ssa Katia De Santis Bellezza Salute di Elisabetta Valeri Dott.ssa, come possiamo dire ai nostri figli che ci stiamo separando? Quanto segue non sono dei consigli rivolti ai lettori ma il frutto della ricerca e dell’esperienza sul campo dei professionisti psicoterapeuti che si occupano con impegno e serietà della salute della famiglia. Alla base di una buona separazione c’è un basso livello di conflittualità della coppia. Quanto più la coppia che ha deciso di separasi raggiunge serenamente accordi sulla divisione del patrimonio e sulla gestione dei figli, tanto più questi ultimi saranno agevolati nel mobilitare le loro risorse per elaborare e risolvere dentro di sè questo processo. Ritengo che il primo dovere di ogni genitore sia quello di tutelare i propri figli e aiutarli nel difficile compito della crescita. In questa particolare circostanza, i genitori possono aiutare i figli essendo chiari ed onesti nello spiegare loro quello che sta succedendo. E’ molto importante non mentire e rassicurarli che non solo non sono in alcun modo responsabili di quanto avviene tra mamma e papà ma anche che non perderanno mai l’amore dei loro genitori; è infatti un dato di fatto che con la separazione si smette di essere una coppia coniugale ma OTTOBRE 2014 Psicoterapeuta. Esperta in test di personalità Il divorzio emotivo (parte seconda) non si potrà mai smettere di essere genitori!. Sarebbe opportuno che i genitori comunicassero insieme la loro decisione ai figli e in un contesto calmo e accogliente. E’ anche molto importante che la routine famigliare subisca cambiamenti graduali e che in ogni momento ci sia spazio per loro, i loro vissuti e interrogativi. Rispetto alla reazione del figlio/i intervengono numerosi fattori: le loro caratteristiche di personalità, l’età, ma anche quanto possono accedere al sostegno dei parenti e del gruppo dei pari se adole– scenti. Per coloro che devono affrontare questo passo è importante che non devono necessariamente essere soli ma possono farsi supportare da un professionista. Quale aiuto possiamo ricevere nella sua associazione? All’interno del Villaggio Incantato ci sono psicologi, psicote– rapeuti famigliari, dell’età evolutiva e mediatori famigliari. L’intervento dello psicoterapeuta può essere utile, tra le altre cose, per sostenere la persona che si sta separando sia rispetto alle sue dinamiche intrapsichiche, ai suoi peculiari vissuti, al ripristino di un nuovo equilibrio, sia rispetto alle relazioni con l’ex partner, i figli, i parenti. Il mediatore famigliare ha l’o– biettivo di sostenere la coppia durante la fase della separazione e del divorzio. Parola chiave della mediazione è la negozia– zione: il mediatore, tenendo conto anche e soprattutto del clima emotivo presente nella coppia, la sosterrà a strutturare gli accordi che meglio rispondono alle esigenze di tutti i componenti del nucleo familiare e si adopererà per agevolare il dia– logo tra i membri della famiglia. Per informazioni sui servizi del Villaggio Incantato: Dott.ssa Katia De Santis: 3348584439 lun.10-13, mart. E giov. 16-19 [email protected] Il VILLAGGIO INCANTATO vi proporrà ogni mese una serie di attività da scegliere (corsi, cene, teatro e cinema, escursioni, mostre) e seminari interessanti cui partecipare. Pensiamo che una buona qualità del tempo libero sia fondamentale per riacquistare una visione positiva della vita e del futuro. Avrete inoltre la possibilità di conoscere nuove persone con cui coltivare delle amicizie che nutriranno e arricchiranno la vostra vita. Per vedere il Villaggio (alcune parti le stiamo costruendo!!!): www.villaggioincantato.it; per informazioni Dott.ssa Katia De Santis 3920505872 oppure [email protected]. Duilio Litorale Romano 25 I denti dei nostri bambini I denti da latte (o denti decidui) iniziano a spuntare in bocca tra i 6 mesi ed 1 anno di età e la loro completa eruzione termina a circa 2 anni. Sono in tutto 20, 5 per ogni emi-arcata, al contrario dei denti permanenti dell’adulto che sono in tutto 32 (compresi anche i terzi molari o denti del giudizio), 8 per ogni emi-arcata. All’età di 7 anni i denti da latte iniziano a cadere e vengono sostituiti man mano dai denti permanenti corrispondenti. A 6 anni, prima della caduta del primo dente da latte, spunta il primo molare permanente (il “sesto”). I primi a cadere sono gli incisivi inferiori, poi quelli superiori e di seguito tutti gli altri. Tutti e 20 i denti da latte vengono sostituiti entro i 12 anni: la fase dai 6 ai 12 anni viene chiamata dentizione mista, poiché in questa fase ci sono sia denti da latte che permanenti. Purtroppo i genitori di solito portano il loro bambino dall’odontoiatra in corrispondenza della perdita del primo dente da latte, cioè a 7 anni, quando spesso i primi 4 denti permanenti sono già erotti ed esposti alla carie! A 12 anni, dopo aver sostituito tutti i denti da latte, spunta il secondo molare permanente (il “settimo”) e così si hanno in tutto 28 denti permanenti. Dopo i 18 anni, poi, possono spuntare anche i 4 terzi molari permanenti o denti del giudizio. Il primo passo, soprattutto nei bambini, è la valutazione del “rischio di carie”, tramite un metodo assolutamente non invasivo, facile e veloce eseguito dall’odontoiatra, che è rappresentato dai test salivari e dall’indicatore di placca. Il secondo passo è quello di eseguire una prevenzione, divisa in: primaria, basata sulla correzione di abitudini alimentari errate (troppe merendine!), l’eliminazione della placca, la somministrazione di fluoro e l’applicazione di sigillanti (sigillature); secondaria, attuando una diagnosi precoce, che metta in evidenza le lesioni cariose incipienti, cioè allo stadio iniziale; terziaria, intervenendo sul dente ormai cariato, ma in modo minimamente invasivo, rimuovendo solo il tessuto patologico e preservando il tessuto sano residuo. La placca si 26 Duilio Litorale Romano elimina pulendo bene i denti. E’ importante prescrivere un dentifricio al fluoro, ma con una concentrazione adatta per i bambini! Spesso i bambini più piccoli ingoiano parte del dentifricio e se usano lo stesso dentifricio dei loro genitori, a più alte concentrazioni di fluoro, potrebbero incorrere in un’intossicazione da fluoro. Il fluoro può essere somministrato per via sistemica e per via topica (cioè locale). Possono essere somministrate delle compresse di fluoro, dietro prescrizione dell’odontoiatra, ai bambini sin dai primi mesi di vita. Il fluoro può poi essere applicato localmente sui denti sia a domicilio (dentifricio, collutorio, filo interdentale) che nello studio dentistico (gel, vernici). L’applicazione di gel al fluoro eseguita nello studio odontoiatrico è una procedura veloce e molto efficace, che può essere ripetuta ogni sei mesi. Per sigillatura s’intende l’applicazione di una sostanza (una “vernice”), che ricopre le superfici masticatorie dei denti, prevenendo così l’attecchimento dei batteri responsabili della carie dentale. La diagnosi precoce è possibile con le visite specialistiche periodiche attraverso l’esame clinico. Spesso la carie, che colpisce una parete tra due denti (carie “interdentale”), può iniziare a “lavorare” senza dare alcun segno di sé in superficie, senza cioè creare un “buco” sulla superficie masticatoria, ma all’interno del dente apparentemente sano! In questi casi può essere difficile fare diagnosi solo con l’esame clinico e il paziente si accorge della carie solo quando inizia ad avere dolore e ormai vi è un danno irreversibile. L’esecuzione periodica di radiografie endorali “bitewing” è ormai uni- A colloquio con... Prof. Livio Gallottini Medico chirurgo. Specialista in Odontostomatologia. Dottore di ricerca in discipline odontostomatologiche versalmente riconosciuto come il metodo più efficace nella prevenzione secondaria. Poi ci sono anche le cosiddette carie “nascoste”, cioè delle lesioni iniziali senza cavitazione (senza “buco”), che corrispondono ad aree di cosiddetta “demineralizzazione”, dove lo smalto inizia a “soffrire” per l’attacco acido dei batteri responsabili della carie…! Le carie “nascoste”, che si possono diagnosticare con l’ausilio della tecnologia della fluorescenza indotta da LASER, possono essere trattate in modo non invasivo, farmacologico, attraverso l’ozono-terapia. I denti da latte, in caso di carie, devono essere curati sia perché possono far male e causare delle infezioni (“ascessi”) sia perché se persi precocemente si perde lo spazio necessario per il dente permanente corrispondente. I denti da latte rappresentano infatti dei “mantenitori di spazio” fisiologici e la loro perdita precoce significa incorrere in una malocclusione…! Prof. Livio Gallottini Medico Chirurgo, Specialista in Odontostomatologia Dott.ssa Anna Di Nunno Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia OTTOBRE 2014 La Bioenergetica può risolvere il senso di vergogna limitante? A colloquio con... Dott.ssa Maria Stallone Alborghetti Psicoterapeuta, supervisore e terapeuta didatta in analisi Bioenergetica presso la Siab. Psicologa analista di formazione junghiana e training autogeno. I confini della sua funmigliori potenziali zione di adattamento dell’essere umano sociale. Una relazione talvolta sono limitati familiare asimmetrica da una forte emozione tra “amor proprio esaldi vergogna consapetato >umiliazione vole o inconsapevole >trionfo >colpa” è che agisce sotterraneatroppo invasiva, anche mente togliendo l’armose erroneamente è connia alla vita e al piacere siderata affettuosa, crea di realizzare i propri deeccessiva eccitazione sideri sentimentali e di innestando una spirale: espansione dei personali vergogna >rabbia valori. Talvolta è consi>colpa >orgoglio ferito, derata timidezza, nela sintesi di emozioni gando così il senso di APRIRSI ALLA VITA CON GIOIA DI VIVERE CONFRONTARSI NELLA LOTTA TRA MASCHILE E FEMMINILE sovrapposte si manifevergogna. La vergogna è un’emozione che inizia a ma- della vita. Il bambino nei primi imbarazzo, paura e invidia per il sta in risate isteriche, sperando di nifestarsi sin dai primi mesi di ventiquattro mesi inizia a guar- potere dei giudizi degli adulti. creare amicizia, alternate a pianti vita nel periodo in cui le sensa- darsi allo specchio e ad assumere Nel terzo anno, specchiandosi, disperati per eludere la disistima, zioni innate di gioia, tristezza, la consapevolezza del proprio Sé inizia la valutazione del proprio evitare la disgiunzione del Sé e rabbia si manifestano come ba- corporeo, gli sguardi e i com- Sé corporeo sentendo un’alter- ristabilire l’unità psicocorporea. gaglio ereditato dalla evoluzione menti genitoriali assumono im- nanza di superbia, soddisfazione, L’insieme di emozioni contraditbiologica quale funzione adattiva portanza nel convalidare un colpa e vergogna. La risposta ge- torie innestano la percezione di nella filogenesi e ontogenesi del- radicamento positivo della tota- nitoriale a ognuna di queste emo- un mondo persecutorio tanto che contraddittorie è la vergogna si amplia nella perl’essere. L’espressione della ver- lità individuale o possono far zioni gogna condivisa in modo emergere la vergogna come fondamentale, un comporta- sonalità, ottenebrando la gioia di equilibrato dal nucleo familiare esperienza negativa accompa- mento bilanciato tra l’esaltazione vivere nella naturale armonia ine sociale, diviene una funzione di gnata dal desiderio di nascon- del bambino e il contenimento fantile. Nel divenire adulto se la adattamento alle regole ambien- dersi, sottrarsi agli sguardi, permette una crescita armonica vergogna continua a limitare la tali e di regolazione dei confini sentendo un senso di isolamento, dove la vergogna rimane nei vita individuale crea dolore allo stomaco, contrazione negli occhi, ansia, crisi di panico e altri disagi. La consapevolezza che stabilisce la differenza tra vergoELENCO Tutti i martedì presso Marilab Center gna funzionale alla socializzadi Viale Zambrini (Ostia), è possibile LIBRERIE zione e vergogna limitante, partecipare alle classi di esercizi di SUL SITO assunta attraverso l’analisi dei Bioenergetica e Training Autogeno sogni integrata alla bioenergeper scaricare lo stress quotidiano, autica, è il primo passo per protenmentare l’autostima e il benessere, dersi verso la vita con maggior superare l’ansia e le crisi di panico e migliorare la salute e la bellezza intepadronanza di sé. La sintonia tra riori ed esteriori. movimento psicofisico e sogni, libera il corpo dalla rabbia incastonata nei blocchi energetici faDott. Maria Stallone Alborghetti cendo fluire la corrente continua V.le dei Promontori, che parte dal cuore rendendo la 00122 Ostia Lido - Roma, persona sicura di sé nelle scelte Cell. 338.543.8008 di vita e nel confrontarsi con il www.bioenergeticaonline.it. mondo esterno sentito come accogliente. OTTOBRE 2014 Duilio Litorale Romano 27 La menopausa e un approccio GLOBALE A colloquio con... Dott. Riccardo Sansoni Farmacista con specializzazione in scienza e tecnologia farmaceutiche omeopatiche. L a menopausa è accompagnata da alcuni cambiamenti fisiologici che sono un passaggio della vita dove la perdita della fertilità si può tradurre in una nuova energia per ogni donna. Il cambiamento fisiologico più importante è rappresentato dalla carenza estrogenica che può portare a sintomi quali le vampate di calore, la perdita di capelli, gli sbalzi d’umore, l’indebolimento dello scheletro e il rallentamento del metabolismo con conseguente comprensibile incremento di peso. L’approccio olistico valuta con molta attenzione la varietà degli alimenti introdotti. E’ fondamentale privilegiare gli zuccheri complessi dei cereali integrali, dei legumi, piuttosto che degli zuccheri semplici e di rapido assorbimento, quali dei dolci; introdurre fonti di proteine vegetali (fagioli, piselli, lenticchie, lupini, ceci, soia ecc., alimenti ricchi anche di Ferro, Zinco, Rame) che, combinate con le proteine dei cereali, possono vantare una qualità superiore a quelle di origine animale; consumare quotidianamente frutta e verdura, fonti di vitamine e sali minerali indispensabili per lo svolgimento delle complesse trasformazioni metaboliche, per esempio agrumi, pomodori, ciliegie, fragole, broccoli, cavoli, sono valide fonti di vitamina C, indispensabile per fissare il Calcio nel tessuto osseo. Gli alimenti qui di seguito indicati sono i maggiori responsabili dell’alterazione dell’equilibrio acido/base del nostro organismo con conseguente depauperamento delle riserve di Ca che OTTOBRE 2014 viene sequestrato dalle nostre ossa per mettere in modo i si– stemi tampone fondamentali per un riequilibrio del ph stesso. I cibi acidificanti comprendono tutti i prodotti di origine animale oltre a carne, uova, pesce, latte e derivati, anche, cereali raffinati, tè, alcool, caffè, zucchero, tabacco, sale raffinato, farmaci, conservanti, additivi e pesticidi. Premesso che il nostro sangue è essenzialmente di natura alcalina, per mantenere l’alcalinità abbia– mo bisogno dell’80% di cibi alcalinizzanti e 20% di cibi acidi– ficanti. Ne consegue che i latto-vegeta– riani e coloro che fanno uso di prodotti di origine animale per tamponare l’acidità, attingono alle riserve di Calcio, prelevandolo dai denti e dalle ossa che diventano porose e conseguentemente fragili. Se si studia il problema della diffusione dell’osteoporosi nel mondo, si può rimanere colpiti dal fatto che la più alta incidenza di osteoporosi è presente nei paesi in cui si assumono grandi quantità di latticini e proteine, contrariamente l’incidenza di o– steoporosi è più bassa nei paesi in cui si consumano pochi latticini (paesi asiatici). Le proteine animali a dispetto delle vegetali liberano maggiori quantità di scorie azotate con inevitabile sovraccarico del fegato e dei reni Inoltre sono sempre accompagnate da grassi saturi, nocivi per il nostro organismo, L’esercizio fisico è fondamentale per la prevenzione dell’osteoporosi ma anche per contrastare malattie cardiocircolatorie, per migliorare il tono dell’umore (grazie alle endorfine prodotte dal cervello) e per arginare il na– turale aumento di peso collegato alla menopausa. Quetsa è frequentemente caratterizzata anche dalla presenza di vampate e da altri sintomi vasomotori (sudorazione, tachicardia, palpitazioni, cefalea, vertigini, formicolii agli arti superiori). Questi sintomi possono essere modulati grazie all’intervento della medicina omeopatica che ci offre rimedi efficaci quali Lachesis, Ignatia, Sepia, Argentum Nitricum, ed inoltre anche la fitoterapia può fornire un valido sostegno grazie all’Agnocasto alla Dioscorrea, al Biancospino, alla Griffonia, alla Soia, o ancora grazie alla Cimicifuga. L’instabilità emotiva, le modificazioni dell’umore, gli stati d’ansia o di depressione, il facile affaticamento, l’insonnia, le modificazioni del desiderio sessuale, sono situazioni che possono manifestarsi in climaterio e dopo la menopausa. Anche in questo caso può essere utile mo– dificare il proprio stile di vita introducendo semplici accorgimenti che possono aiutare a risolvere il disagio psicologico legato alla menopausa: Impegnarsi nello svolgere un’attività fisica regolare per migliorare il tono dell’umore grazie alla liberazione di endorfine. Un atteggiamento consapevole e culturalmente evoluto potrebbe comprendere la conoscenza e la messa in pratica di tecniche di rilassamento o di meditazione. Tutto ciò consentirebbe la presa di coscienza del nostro orga– nismo delle modificazioni a cui va incontro e che solo con un atteggiamento di conoscenza e di profonda evoluzione personale si possono accettarle e comprenderle. Dr Riccardo Sansoni Via Cesare Maccari, 312 - Acilia (Rm) - tel. 06.52363856 Gli articoli precedentemente pubblicati sono consultabili sul sito: www.farmaciaaxamadonnetta.it e-mail: [email protected] Duilio Litorale Romano 31 In un’antica erboristeria UN MONDO DA SCOPRIRE I n un mondo sempre più complesso e caotico, causa di forte stress e di ansia, luoghi dove si possono trovare cure orientali e medicine alternative suscitano grande interesse in chi è afflitto da problemi e da tutti coloro che hanno a cuore la propria salute. Uno di questi luoghi è una delle più antiche erboristerie di Ostia, sita in via dei Velieri 31 (telefono 06/5691656). Aperta nel 1983 dal dottor Giuseppe Riccardis, è ora gestita dall’erborista Margherita Valletti Borgnini che l’ha rilevata un anno fa. Una erboristeria storica, fiore all’occhiello del quartiere. Chi è interessato a questa professione deve sapere che bisogna avere un diploma, che si ottiene seguendo un corso di Laurea breve in tecniche e scienze erboristiche. Quando si entra in questo locale si ha subito una sensazione piacevole: una fanta- OTTOBRE 2014 smagoria di colori e di profumi, dovuta ad una sapiente disposizione dei prodotti e degli arredi, accoglie il cliente che qui trova una vasta gamma di prodotti: erbe per ogni tisana, fiori di Bach, cosmetici naturali, integratori alimentari, rimedi della medicina indiana e cinese. La stanza è luminosa e coloratissima, invita al colloquio e alla confidenza, alla richiesta di consigli che vengono elargiti con grande disponibilità. Il locale non è stato ristrutturato per la nuova gestione, ma semmai risistemato con delle aggiunte come, ad esempio, il reparto delle tisane, degli infusi e delle spezie e le numerose stampe che illustrano le erbe qui vendute. Durante i mesi invernali l’erboristeria offrirà ai clienti assaggi di tisane ed infusi. Recentemente è stata realizzata una scheda promozionale che una volta com- pletata (si sbarra una casella ogni dieci euro di spesa) dà diritto ad un buono di ventisei euro di prodotti omaggio. Dietro il negozio si trova uno studio che è stato ristrutturato e ospita periodicamente un medico ayurvedico ed una naturopata per l’esame delle intolleranze e per le diete. La giovane donna che gestisce l’erboristeria è gentile, accogliente e ha una sua filosofia che desidera far conoscere: il suo non è un negozio qualsiasi, bensì un luogo dove si può parlare, chiedere consigli, dove si viene ascoltati da una persona competente che ha molto a cuore il benessere della gente. Via dei Velieri, 31 Lido di Ostia Tel. 06.5691656 [email protected] Duilio Litorale Romano 33
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