invita per lo scambio degli auguri in occasione delle prossime festività natalizie. Nella serata intrattenimento e danze con che il Circolo Gruppo Hera Bologna dal 24 dicembre 2014 al 7 gennaio 2015 resterà chiuso per festività a tutti Buon Natale e Buon Anno il presidente Floriano Cricca 3 Il Circolo invita i genitori, che hanno iscritti i loro bambini alla festa della BEFANA, ad accompagnare i propri figli il 6 gennaio 2015, alle ore 15, presso il Centro Don Aleardo Mazzoli di via del Giacinto, 5 a Bologna. Si comunica alle nonne e alle mamme che, per motivi di igiene, non possiamo più accettare torte fatte in casa. I regali non ritirati il 6 gennaio 2015 saranno ancora disponibili, per il ritiro presso la segreteria del Circolo, per una settimana; dopodiché saranno devoluti in beneficenza La presidenza del Circolo 4 invita i Soci del Circolo e della Polisportiva, con famigliari ed amici presso il Circolo ARCI Benassi - Viale Cavina 4 - Bologna alla BIMBI - SINGOLI - GRUPPI (PREMI IN NATURA) Alle prime due coppie classificate: tema “FESTA DEGLI INNAMORATI” premio soggiorno di una settimana nelle strutture del Circolo (periodo da concordare) È GRADITA LA PRENOTAZIONE PER I BAMBINI FINO A 10 ANNI Informazioni e prenotazioni presso Segreteria del Circolo Gruppo Hera Bologna in Via Del Frullo 9/2 - Granarolo dell’Emilia (BO) Tel/fax: 051 250277 - martedì e giovedì dalle 15:00 alle 18:00 5 I “nonni” cioè i volontari che tengono attualmente in piedi il Circolo CHIEDONO URGENTEMENTE AIUTO e collaborazione nel portare avanti la gestione della “baracca” soprattutto ai soci dipendenti, anche per un giusto ricambio generazionale; non vorremmo vederci costretti a dover chiudere a breve per… MANCANZA DI FORZE. Nel dettaglio si chiede disponibilità di alcune ore, per due volte alla settimana per i soci dipendenti, evidentemente dopo l’orario di lavoro. In particolare oggi siamo scarsi a conoscenze di pc ed informatica, pertanto ci vorrebbe il supporto di qualche socio capace di usare al meglio queste tecnologie. Quelli della segreteria vi attendono per chiacchierarne meglio a voce. E’ un fatto ormai certo e risaputo che già da parecchio tempo le donazioni stanno subendo un calo progressivo e costante. Senza incorrere in sterili allarmismi, dobbiamo però fermarci a riflettere sul perché di questa inversione di tendenza. Da un lato la “Crisi”, quella con la C maiuscola, che colpisce tutto il nostro paese, e non solo, certamente ha un suo indubbio peso sul comportamento delle persone in generale, tra cui noi donatori. Chi perde il lavoro o ha un impiego precario o poco remunerato e ha timore per l’incertezza del futuro ha certamente altre priorità rispetto al pensiero della donazione di sangue. Un clima generale di difficoltà economica porta a ripiegare l’attenzione più su noi stessi e le nostre famiglie che all’esterno, facendo cadere in secondo piano ciò che sembra non riguardarci così da vicino. Altro fattore concomitante si dice essere il nuovo sistema di prenotazione, che ha imposto delle regole che possono essere vissute come una limitazione rispetto al passato. Lo sforzo in più che viene chiesto ai donatori si traduce però in una migliore programmazione della raccolta, minori sprechi di risorse, e un aumento dell’efficienza del sevizio. Ciò valorizza ancora di più il gesto della donazione, ed i donatori, pertanto, devono sentirsi ancora più importanti e coinvolti in prima persona in questo cambiamento che non va subito, ma che va vissuto attivamente e con partecipazione. L’appello che facciamo è di continuare a donare, senza lasciarsi avvilire dai tempi duri che in molti stanno vivendo, senza lasciarsi scoraggiare dalle piccole e grandi difficoltà del momento, né dai contrattempi che ogni cambiamento porta inevitabilmente CENTRO UFFICIO di S.Mascagni con sè. Via Libertà, 79 - 40059 Medicina BO I donatori sono il cuore pulsante della nostra associazione, facciamolo insieme battere più forte. Riconosce ai Soci del Circolo Gruppo Hera Bo uno sconto Il servizio prenotazione è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 del 15% su libri scolastici nuovi, compreso ritiro e vendita di alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.45 anche per le donazioni presso libri usati. Inoltre sconto del 10% valido tutto l’anno sulla i Centri Mobili Provinciali. cancelleria, nei mesi di luglio, agosto, settembre promozioni Angelo Lotti con sconti fino al 50% su zaini, tracolle e materiale scolastico. 6 25 GENNAIO2015: A piedi Museo della Storia + pranzo 22 FEBBRAIO 2015: Gita del pesce ristorante El Garagol Marotta 29 MARZO 2015: Bobbio e Grizzana Visconti 01/02/03 MAGGIO 2015: Tour delle Marche + pranzo ristorante Buss 02 GIUGNO 2015: Delta del Po in navigazione 04/11 LUGLIO 2015: Soggiorno terme di KRKA 13 SETTEMBRE 2015: Lago di Como 04 OTTOBRE 2015: Monteriggioni + pranzo pesce Boggibonsi 08 NOVEMBRE 2015: Scarperia + Fiorentina 06/07/08 DICEMBRE 2015: Fussen, Ulm, Stoccarda e Augsburg Si informano tutti i Soci che le prenotazioni, per turni di vacanze nelle strutture di campeggio del Circolo Hera BO, per il prossimo anno saranno aperte: dal 16 al 30 gennaio 2015 solo per i soci dipendenti Hera; dal 3 febbraio 2015 per i soci non dipendenti Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi direttamente in segreteria al martedì e al giovedì dalle ore 15 alle ore 18 - tel./fax: 051 250 277. Si riporta l’elenco delle strutture di vacanza: CANAZEI LIDO ADRIANO CESENATICO PORTO S.ELPIDIO estate/inverno estate estate estate 1 roulotte 3 roulotte 2 roulotte 4 bungalow Il Gruppo Campeggio 7 organizza per Circolo Hera Bologna DOMENICA 7 DICEMBRE 2014 Partenza da BOLOGNA Ore 07,00 da Piazzale Atleti Azzurri; Ore 07,15 Autostazione corriere pensilina 25; Ore 07,30 Via Battindarno, parcheggio ATC, via autostrada per Modena, Mantova. Arrivo a VERONA, incontro con la guida e mattinata dedicata alla scoperta delle tante anime della città. Accanto alla Verona di Giulietta e Romeo, forse la più famosa, scopriremo anche una Verona romana e una medievale, una rinascimentale e veneziana, una Verona austriaca. Per conoscerle tutte passeggeremo nel suo suggestivo centro storico, facendo tappa nei suoi luoghi più significativi, tra i quali l’Arena (esterno), Piazza delle Erbe, le Arche Scaligere, la casa di Giulietta, ed altri ancora. Pranzo in ristorante centrale, con il seguente Menù tipico: Polenta abbrustolita con gorgonzola, lardo e soppressa Risotto ai funghi porcini e scamorza affumicata Scaloppine di maiale al vino bianco con patate al forno Dessert della casa Caffè - 1/4 Vino e 1/2 Acqua Minerale Nel pomeriggio visita alla “31a Rassegna Internazionale del Presepio nell’arte e nella tradizione“, allestita all’interno dell’Arena. Si potrà visitare Con centinaia di presepi provenienti da tutto il mondo con opere ispirate al tema della Natività, concesse dai maggiori Musei europei, la mostra offrirà al vasto pubblico un quadro culturale-artistico della tradizione del presepio colta nei più diversi contesti geografici. Al termine partenza per il rientro, con arrivo in prima serata. QUOTA PER PERSONA: € 52,00 (minimo 45 persone) CONDIZIONI PARTICOLARI PER I SOCI DEL CIRCOLO HERA BOLOGNA LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in Bus G.T. pedaggi inclusi Servizio guida mezza giornata - Pranzo con menù indicato Assicurazione Infortuni. NON COMPRENDE: Entrate (Mostra Presepi - € 6,00) Mance ed extra personali - Quanto non espressamente previsto. PER INFORMAZIONI: Gruppo Turismo del Circolo HERA Bologna Martedì e Giovedì dalle ore 15:00 alle 18:00 - Telefono 051 250277 BASSINI ROBERTO 329 8275455 ORGANIZZAZIONE TECNICA: SUGAR VIAGGI - ARCI VIAGGI Srl VIA RIVA RENO, 77/a - 40121 BOLOGNA TEL. 051 232124 - FAX 051221755 www.sugarviaggi.it PROGRAMMA Ore 9:45 Ritrovo dei partecipanti in Piazza Maggiore sotto il Nettuno, poi a piedi fino al Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli in via Castiglione 8. Ingresso alle ore 10:00 per la visita guidata alla mostra “Il viaggio oltre la vita. Gli etruschi e l’aldilà tra capolavori e realtà virtuale”, quindi trasferimento a piedi fino al museo Archeologico per la visita guidata della importante raccolta Etrusca. Al termine, passeggiata fino a Via Azzo Gardino 48 presso il Centro Sociale Giorgio Costa dove alle 13:00 è previsto il pranzo con il seguente menù: Accoglienza (grana olive patatine bibite acqua e vino) Gramigna salsiccia e zucchine Secondo a buffet con Arrosto maiale / Pollo, verdure cotte e crude, formaggi Dolci caserecci (raviole, pinza, salame cioccolata) Acqua e vino Al termine del pranzo tempo libero per una passeggiata in centro. COSTO DELL’INIZIATIVA: € 20,00 (Max. 35 persone) per i Soci del Circolo Gruppo Hera Bologna PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: Gruppo Turismo del Circolo HERA Bologna Martedì e Giovedì dalle ore 15:00 alle 18:00 - Telefono 051 250277 BASSINI ROBERTO: 329 8275455 8 “SCI ALPINO & SNOWBOARD” Ragazzi dai 7 ai 14 anni nati dal 2000 al 2007 Località: Monte Bondone - (TN) dal 2/1/2015 al 6/1/2015 SISTEMAZIONE Pensione completa Hotel Augustus ** dal pranzo del 2/1 al pranzo del 6/1 Skipass gg.5 Viaggio andata e ritorno con pullman granturismo Sci accompagnato con OSV UISP e maestri della locale scuola sci per i principianti Animazione e giochi; Premiazioni e festa conclusiva con BEFANA. PREZZO € 425,00 - tesserati UISP – possibilità di tesserarsi in sede UISP ragazzi € 4,50 la quota (€ 425,00) deve essere versata alla UISP con successivo rimborso della differenza c/o Circolo Gruppo Hera Bologna. Ragazzi (figli di Dipendenti Soci) Circolo Gruppo Hera Bologna “€ 325,00” Caparra di € 100 alla prenotazione (presso UISP Bologna) e saldo entro il 05/12/2014. Occorre che vengano conservate le ricevute di pagamento per avere il diritto al rimborso del “Circolo Gruppo Hera Bologna” con riportati Cognome e Nome del Socio Dipendente (genitore), da consegnare al Circolo Hera Bologna. RITROVO: ore 07,30 e partenza alle ore 08,00 dell’2/1/2015 presso la Manifattura Tabacchi di Bologna (c/o parcheggio tra Via Ferrarese e Via Stalingrado). Rientro il 6/1/2013 con arrivo previsto alle ore 18,30 presso il parcheggio di cui sopra. L’Hotel è dotato di spazi per l’animazione ed è a completa disposizione dell’organizzazione. Lo staff del centro è composto da OSV Uisp, animatore e medico. Si terrà una riunione con tutti i genitori Mercoledì 10 dicembre 2014 alle ore 20,30 presso la sede UISP di Via dell’Industria, 20 a Bologna. Saranno presenti gli operatori per illustrare l’iniziativa e raccogliere le esigenze delle famiglie. Noleggio attrezzatura in convenzione da GALLIA SPORT-Via Cavazzoni 2/E Bologna (BO). ISCRIZIONI SOCI Circolo Gruppo Hera Bologna UISP Provinciale Bologna – Via dell’Industria, 20 - Tel.051 6013511 - www.uispbologna.it Come sopra riportato si precisa che si dovranno versare c/o UISP € 425,00, con successivo rimborso di € 100,00 c/o Circolo Gruppo Hera Bologna al rientro dalla manifestazione. Referente iniziativa per Circolo Gruppo Hera Bologna: Paolo Francia - tel. 349 4190115 Organizzazione Tecnica: SUGAR VIAGGI Bologna - Via Riva Reno 77/a – 40121 Bologna - Tel. 051 232124 Dopo avere molto faticato per sentieri, monti e valli per fotografare o per accompagnare chi fotografava, alcuni Soci hanno proposto di introdurre una nuova pratica sportiva poco costosa e molto salutare: andare a piedi. Per dirla più elegantemente, vorremmo fondare il Gruppo Trekking della Polisportiva del Circolo Gruppo Hera Bologna. L’obiettivo, per usare una terminologia fotografica, è quello di camminare esplorando luoghi urbani ed extraurbani che non sono facilmente visibili con i mezzi di locomozione a motore. Quindi un’attività aperta a tutti, che non richiede particolari doti atletiche né attrezzature sofisticate, ma solo la voglia di muoversi all’aperto, supportati da una adeguata preparazione in aula. Per informazioni, suggerimenti e iscrizioni, potete telefonare/andare al Circolo nei consueti orari di apertura o scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected] 9 Assegnazione mediante sorteggio fra gli iscritti al circolo CRAL Hera Bologna, interni ed esterni, che decidono di partecipare all’estrazione di biglietti/abbonamenti iscrivendosi nei tabelloni cartacei affissi presso la sede del Circolo Hera in via del Frullo 9/2, tramite portale aziendale (EVENTI-CRAL-Cral Bologna-CRAL Bologna Teatro) ed eventualmente, per chi non riesce con le due precedenti modalità, mediante mail (da inviare a [email protected] e [email protected] indicando la scelta degli spettacoli). Le estrazioni vengono effettuate due settimane prima dalla data di ciascun spettacolo; le persone estratte vengono contattate via mail e telefono (da Chiara Cioni e Alessandra Piromallo) e possono decidere se esercitare il loro diritto; la scelta deve essere comunicata alle stesse nel giro di due giornate massimo, in caso contrario si passa direttamente a contattare il successivo estratto. La riconsegna degli abbonamenti deve avvenire entro i due giorni lavorativi successivi alla giornata dello spettacolo visto. TEATRO ARENA DEL SOLE ABBONAMENTO CLASSICO Martedì 21 ottobre 2014 “LA PERSECUZIONE E L’ASSASSINIO DI JEAN-PAUL MARAT” di Peter Weiss, con Laura Marinoni e Nanni Garella Giovedì 20 novembre 2014 “7 MINUTI” di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo Mercoledì 3 dicembre 2014 “FALSTAFF” di William Shakespeare, con Giuseppe Battiston Martedì 30 dicembre 2014 “GOLGOTA”, spettacolo equestre, coreografia Andrès Marin e Bartabas, con i cavalli del Teatro Equestre Zingaro Giovedì 8 gennaio 2015 “FROST/NIXON” di Peter Morgan, con Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani Giovedì 22 gennaio 2015 “LA SERRA” di Harold Pinter, con Mauro Malinverno e Valentina Banci Giovedì 5 febbraio 2015 “L’ONOREVOLE” di Leonardo Sciascia, con Laura Marinoni, Stefano Randisi ed Enzo Vetrano Giovedì 12 febbraio 2015 “RIII-RICCARDO TERZO” di William Shakespeare, con Alessandro Gassman Giovedì 26 febbraio 2015 “SINFONIA D’AUTUNNO” di Ingmar Bergman, regia Gabriele Lavia, con Anna Maria Guarnieri e Valeria Milillo 10 Giovedì 12 marzo 2015 “BALLATA DI UOMINI E CANI” di e con Marco Paolini Giovedì 19 marzo 2015 “MAGAZZINO 18” di e con Simone Cristicchi Giovedì 9 aprile 2015 “PLAN B”, spettacolo acrobatico, ideazione e scenografia di Aurélien Bory, regia Phil Soltanoff Mercoledì 13 maggio 2015 “LA TRAVIATA” ovvero “LA SIGNORA DELLE CAMELIE” di Nanni Garella, con l’orchestra del Teatro Comunale di Bologna 25 gennaio 2015 “LA SERRA” di Harold Pinter, con Mauro Malinverno e Valentina Banci 8 febbraio 2015 “L’ONOREVOLE” di Leonardo Sciascia, con Laura Marinoni, Stefano Randisi ed Enzo Vetrano 15 febbraio 2015 “RIII-RICCARDO TERZO” di William Shakespeare, con Alessandro Gassman 1 marzo 2015 “SINFONIA D’AUTUNNO” di Ingmar Bergman, regia Gabriele Lavia, con Anna Maria Guarnieri e Valeria Milillo ABBONAMENTO DOMENICA TEATRO 23 novembre 2014 “7 MINUTI” di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo 7 dicembre 2014 “FALSTAFF” di William Shakespeare, con Giuseppe Battiston 8 marzo 2015 (ore 16:30) “IO SONO IL VENTO” di Jon Fosse, con Luca Lazzareschi e Giovanni Franzoni 15 marzo 2015 “BALLATA DI UOMINI E CANI” di e con Marco Paolini 22 marzo 2015 “MAGAZZINO 18” di e con Simone Cristicchi 4 gennaio 2015 “GOLGOTA”, spettacolo equestre, coreografia Andrès Marin e Bartabas, con i cavalli del Teatro Equestre Zingaro 19 aprile 2015 “MARIE LOUISE”, circo coreografico, ideazione e coreografie di Florence Caillon 11 gennaio 2015 “FROST/NIXON” di Peter Morgan, con Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani 17 maggio 2015 “LA TRAVIATA” ovvero “LA SIGNORA DELLE CAMELIE” di Nanni Garella, con l’orchestra del Teatro Comunale di Bologna TEATRO DUSE DUSE7rosso 15 novembre 2014 “IL VISITATORE” di Eric-Emmanuel Schmitt, con Alessandro Haber e Alessio Boni 29 novembre 2014 “IL MERCANTE DI VENEZIA” di William Shakespeare, con Silvio Orlando 13 dicembre 2014 “FORBICI & FOLLIA” tratto da Paul Portner, con Roberto Ciufoli, Milena Miconi e Max Pisu 17 gennaio 2015 Compagnia dell’Alba in “AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”, commedia musicale di Garinei & Giovannini 7 febbraio 2015 “LA FANTASTICA AVVENTURA DI MISTER STARR” di e con Lillo & Greg 7 marzo 2015 “IL MONDO NON MI DEVE NULLA” di Massimo Carlotto, con Pamela Villoresi e Claudio Casadio 28 marzo 2015 “IL GIUOCO DELLE PARTI” di Luigi Pirandello, con Umberto Orsini e Alvia Reale DUSEdanza Mercoledì 14 gennaio 2015 Yanina Quinones & Neri Piliu in “TANGO DE MI BUENOS AIRES”, musica dal vivo Tango Spleen Orchestra Mercoledì 18 febbraio 2015 Ballet Nueva Cuba in HAVANA “SONG & DANCE”, musica dal vivo Orchestra Los Jovenes clasico del Son Venerdì 27 febbraio 2015 “PARSONS DANCE”, coreografie David Parsons Giovedì 26 marzo 2015 Balletto di Roma in “IL LAGO DEI CIGNI” ovvero Il canto, musiche di Cajkovskij Giovedì 22 gennaio 2015 Teo Teocoli in “RESTYLING FACCIO TUTTO”, musica eseguita dal vivo Doctor Beat Band Venerdì 27 febbraio 2015 Arturo Brachetti in “BRACHETTI CHE SORPRESA!” Venerdì 30 gennaio 2015 Giuseppe Giacobazzi in “UN PO’ DI ME (GENESI DI UN COMICO)” Martedì 28 aprile 2015 “THE SISTERS”, music show con la colonna sonora dei film “Sister Act” 1 e 2 eseguite dal vivo dall’orchestra Mercoledì 25 febbraio 2015 Teresa Mannino in “SONO NATA IL VENTITRE” TEATRO COMUNALE Giovedì 19 marzo 2015 Enrico Bertolino in “CASTA AWAY - LA TEMPESTA IMPERFETTA”, con Curzio Maltese e Luca Bottura TEATRO EUROPAUDITORIUM COOL Sabato 1 novembre 2014 “RICCARDO III”, con Massimo Ranieri, musiche originali di Ennio Morricone Venerdì 7 novembre 2014 Enrico Brignano in “EVOLUSHOW” Domenica 23 novembre 2014 Kataklò in “PUZZLE”, con Kataklò Athletic Dance Theatre Sabato 20 dicembre 2014 “50 SFUMATURE”, il musical, un’esilarante parodia teatrale liberamente ispirata al fenomeno letterale mondiale “50 sfumature di grigio” Martedì 30 dicembre 2014 Oblivion in “OTHELLO LA H E’ MUTA” Domenica 4 gennaio 2015 Giampiero Ingrassia in “FRANKENSTEIN JUNIOR”, il musical Martedì 13 gennaio 2015 Elio e Geppi Cucciari in “LA FAMIGLIA ADDAMS”, commedia musicale Sabato 31 gennaio 2015 Momix in “ALCHEMY”, creato e diretto da Moses Pendleton DUSEsmile Venerdì 6 febbraio 2015 Pierfrancesco Favino in “SERVO PER DUE”, tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni Venerdì 19 dicembre 2014 “OGNI MARTEDI’ ALLE 18”, di Francesco Freyrie e Daniele Sala, con Vito e Claudia Penoni Giovedì 26 febbraio 2015 “IL CIGNO NERO”, gran galà di danza con Giuseppe Picone e i solisti del New York City Ballet Stagione d’opera e di balletto Martedì 13 gennaio 2015 “UN BALLO IN MASCHERA”, musiche di Giuseppe Verdi, libretto di Antonio Somma, allestimento in collaborazione con Teatro alla Scala Milano Sabato 21 febbraio 2015 “MADAMA BUTTERFLY”, musiche di Giacomo Puccini, libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Martedì 10 marzo 2015 Balletto “LA SAGRA DELLA PRIMAVERA”, musiche di Igor Fedorovic Stravinskij Sabato 18 aprile 2015 “JENUFA”, musiche e libretto di Leos Janacek Domenica 17 maggio 2015 “DIE ZAUBERFLOTE”, “IL FLAUTO MAGICO”, musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Emanuel Schikaneder Venerdì 9 ottobre 2015 “MACBETH”, musiche di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave dal Macbeth di William Shakespeare Mercoledì 18 novembre 2015 “ELEKTRA”, musiche di Richard Strauss, libretto di Hugo Von Hofmannsthal Martedì 15 dicembre 2015 “L’ELISIR D’AMORE”, musiche di Gaetano Donizetti, libretto di Felice Domani Per la Stagione sinfonica al TEATRO AUDITORIUM MANZONI non è ancora disponibile il programma dei concerti del 2015, ma sono comunque già stati rinnovati i 2 abbonamenti. 11 IL GATTO E LA VOLPE: FIGURE SEMPRE ATTUALI Tutte le culture, sin dagli albori dell’umanità, hanno personificato gli animali del loro stretto quotidiano, attribuendo loro caratteristiche e comportamenti riconducibili ai pregi e ai difetti dell’uomo, in base alle similitudini riscontrate. Queste personificazioni si sono verificate in ogni ambito: da quello religioso, con l’elevazione dell’animale a divinità da adorare e anche temere, proprio a causa di quelle possibili manifestazioni in tutto simili a quelle umane, espresse però con potenza prettamente divina; a quello puramente letterario, in cui la narrativa di ogni epoca e cultura si è frequentemente e spressa, pref iggend os i un c a r a tte re pedagogico e un fine morale, e assumendo spesso rilievi satirici, argutamente celati, dalle f a v o l e d i E s o p o e F e d ro , a l n o s t ro conosciutissimo Pinocchio di Collodi. Walt Disney ha semplicemente ricalcato le orme di un’antica tradizione, arricchendola di immagini concrete, e non più solo metaforiche, a misura della fantasia dei più piccoli. Il Gatto e la Volpe, come tutti sanno, sono due personaggi immaginari del libro “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino ”di Carlo Lorenzini (Collodi). Essi campano di elemosina e inganni: infatti, il protagonista Pinocchio è vittima dei loro raggiri. Nella costruzione dei propri personaggi, il Gatto si finge cieco per aver studiato troppo (oggigiorno si avvarrebbe di occhiali con lenti molto scure) e la Volpe si finge zoppa per il medesimo motivo (una semplice sciatalgia ne faciliterebbe tale portamento). Nell'immaginario collettivo sono divenuti gli imbroglioni e i falsi amici per antonomasia. Un numero sempre maggiore di critici letterari conviene che Pinocchio, piuttosto che una favola per ragazzi, sia in effetti un'allegoria della società, destinata alla lettura e interpretazione da parte degli adulti, uno sguardo impietoso, ad esempio, sui contrasti tra rispettabilità e libero istinto, in un periodo (fine Ottocento) di grande severità nell'attenzione al formale. Quindi, al di là dell'apparente ottimismo pedagogico, il romanzo è in realtà tristemente ironico, a volte addirittura satirico. L'utilizzo di immagini e situazioni di fervida fantasia nella costruzione della narrazione mostra da un lato l'abilità espressiva dell'autore e, dall'altro, enfatizza, con il paradosso dell'artificialità, vigorosi attacchi, abilmente celati, a determinate componenti della società. Tutti i personaggi assumono perciò valenza di figura immaginaria, ma con diretta trasposizione nella società civile. La sempre valida attualità di “Pinocchio” fa sì che ogni periodo storico presenti la propria coppia di Gatto e Volpe, 12 in grande assonanza e sintonia fra di loro, come dagli stessi personaggi dichiarato. Il più furbo ed esperto, anche grazie all’età, la Volpe, che manda avanti e sostiene il più agguerrito e ambizioso, giovane emergente, il Gatto, per la realizzazione dei propri intenti, secondo una tecnica di raggiro, che trae facilmente fortuna dall’ingenuità di Pinocchio. Il burattino rappresenta, nella fantasia di Collodi e dei suoi studiosi, il popolino, disorientato, perchè ancora deve aprire gli occhi sulla realtà, in quanto legato ai sani vecchi principi di onestà, giustizia sociale e soccorso ai deboli, che, purtroppo, non trovano più riscontro nelle priorità di una società in evoluzione (o involuzione: la stessa differenza che si riscontra fra quanto viene presentato per Riforma e invece costituisce Controriforma) e negli obiettivi di certi politici privi di scrupoli. Non a caso Collodi sceglie il Gatto, animale domestico presente da generazioni in tante famiglie, quindi ispirante fiducia grazie ai buoni servizi resi dai suoi avi, per convincere Pinocchio della convenienza di proposte che, invece, verrebbero prontamente rifiutate, immediatamente riconosciute come vergognosi raggiri, se ad avanzarle fosse stata la Volpe, animale selvatico, dalla fama ambigua, che può generare istintiva diffidenza. La Volpe, che, furbescamente, riesce a ottenere tramite il suo complice, il Gatto, all’apparenza più presentabile e credibile, ciò che da sola mai avrebbe conseguito… Pinocchio si fida delle proposte avanzate dal Gatto, perché lo vede come un generoso amico, munifico di promesse, dalle quali si fa purtroppo abbindolare come un bischero, aggettivo peraltro calzante, perché il racconto è ambientato in Toscana, così come toscani sono la maggior parte dei personaggi: certamente il Gatto, mentre la Volpe, prendendo il Collodi forse in considerazione, nel suo romanzo, il nuovo Regno appena nato dall’Unità d’Italia, potrebbe provenire da altre regioni, in particolare del Nord, dove già allora si proponevano nuove spregiudicate figure imprenditoriali e politiche. Fiducia: è quanto il Gatto chiede a Pinocchio, per poter raggiungere, a discapito di quest’ultimo, gli obiettivi che ha precedentemente concordato con la Volpe, in via del tutto segreta, lontano dalle orecchie del malcapitato burattino. Il Gatto, quindi, trama alle spalle del povero Pinocchio, tradito e ingannato profondamente da chi, invece, il burattino credeva amico. Nell’immaginario di Collodi, in effetti, è probabile che il popolino fosse proprio quel burattino, facilmente manipolabile da chi se ne impossessa a fini personali, carpendone la fiducia mediante l’inganno e illusorie promesse. Nel corso della storia sono periodicamente apparsi, con una frequenza sempre maggiore, simili manipolatori, di forte presa su coloro che si animano facilmente di improvvise emozioni, ma senza valutarne le conseguenze, soprattutto personali. D’altronde, si sa, i tradimenti peggiori, quelli più subdoli, dolorosi e ingannevoli, avvengono per mano di chi credevamo amico, o si è proposto come tale, e invece non lo è affatto, perché nulla abbiamo in comune con lui, e il suo comportamento non è affatto scevro da manifesti interessi, in aperto e palese contrasto con i nostri diritti, …anche se il sedicente amico dichiara e spergiura di agire in nostra tutela, presente e futura. Ma quali ingiustizie e soprusi possono essere mai fatti passare come generose regalie, presentate nel nome di una modernità (riforme, si direbbe oggi), che altro non è che un ritorno al più cupo passato? Il Gatto, con disinvolto eloquio, convince Pinocchio ad accettare passivamente la sua proposta, e ne mette a tacere le perplessità tacciandolo di mentalità ottusa, vecchia, da rottamare si direbbe in tempi più moderni: solo aderendo alla favolosa nuova ricetta del Gatto, Pinocchio potrà sentirsi partecipe di questo nuovo che avanza...! Il Gatto gli chiede fiducia, esige la sua fiducia. Che fiducia malriposta… Come può credere l’ingenuo Pinocchio che, sotterrando nel Campo dei Miracoli le proprie ultime monete d’oro, in un punto che il Gatto gli ha indicato, e annaffiandole, in breve tempo nascerà e crescerà un albero, carico a sua volta di tantissime monete d’oro?! Il povero Pinocchio si vedrà derubato dal Gatto e la Volpe dei suoi ultimi averi e, troppo tardi, realizzerà di aver fatto la figura del bischero. Solo dopo aver perso le sue ultime monete d’oro, Pinocchio si renderà pienamente conto delle conseguenze dei propri errori e di quali scelte operare a proprio favore, e allora il burattino inizierà il percorso che lo porterà a diventare un essere umano. Ma prima dovrà raggiungere la capacità di discernere autonomamente per il proprio bene e capire che prevenire una triste e pericolosa situazione è molto più facile che cercare di porvi rimedio successivamente, quando il più è ormai perduto e difficilissimo da recuperare. Pinocchio dovrà imparare a evitare le cattive compagnie e a rifiutare i consigli interessati, sia che vengano da sorridenti, giovani sedicenti amici, che proclamano di voler sovvertire il mondo, per poi invece riportarlo a uno stato primordiale, sia che a esprimersi siano vecchi autoritari, inaciditi e rancorosi, che, dopo aver rinnegato e abiurato il proprio passato (purtroppo non manca loro la compagnia…), tuonano sentenze verso i comuni mortali, come si sentissero antiche divinità greche dall’alto dell’Olimpo. Tutti personaggi accomunati certamente da un lampante e significativo denominatore: nessun giorno della loro vita è mai stato lambito dal lavoro, quello vero, produttivo, tangibile, duro, a volte travagliato, comunque sempre più difficile da conservare e ancor più da trovare. Per loro il Paese dei Balocchi esiste davvero. Nessuno di loro avrà mai la necessità di manifestare, iniziativa di lotta che dichiarano di rispettare ma su cui riversano poi fiumi del loro più sprezzante umorismo, per poi defilarsi improvvisamente dal mondo mediatico, che dominano incontrastati, e tacere di fronte a scene di pacifici disoccupati, che ricevono gratuite ed energiche manganellate senza alcun motivo. Di quale credibilità dovuta a esperienza diretta dispongono, quale autorevolezza in merito hanno conseguito, quale diritto hanno di decidere su un argomento a loro totalmente sconosciuto perché sempre abilmente rifuggito? All’epoca in cui Collodi scriveva, il suffragio universale non era ancora stato concesso. Ma ai nostri tempi, Pinocchio, per non rimanere sempre un burattino, periodicamente vittima del Gatto e della Volpe di turno, ha a propria disposizione il più efficace e potente strumento di difesa dei propri diritti e di emancipazione, che, a differenza di altre forme di protesta, nulla gli costa e che tutti temono, uno strumento che deve essere utilizzato a scopo preventivo e, quando necessario, a fine curativo, ricordandosi (ahinoi, che scarsa e fallace memoria, nonchè eccessiva, ripetuta e immeritata fiducia dimostrano generalmente gli Italiani…), nel momento opportuno e decisivo, chi lo ha tradito e chi invece lo ha difeso: il voto. GIOVANNI GOZZADINI E LA SCOPERTA DEL VILLANOVIANO I primi reperti della civiltà Villanoviana, identificata come la fase più antica della civiltà etrusca, tornano nel luogo del ritrovamento per una mostra che li vedrà finalmente affiancati alle novità rinvenute negli ultimi anni nell'area archeologica della necropoli di Castenaso. Un percorso di grande interesse, reso ancora più rilevante dal ritorno temporaneo di alcuni reperti conservati nel Museo civico archeologico di Bologna. Si tratta dei primi oggetti trovati dal conte Giovanni Gozzadini tra il 1853 ed il 1855 nella sua tenuta di campagna a Villanova, luogo dove oggi sorge il MUV. Il percorso espositivo permette di ammirare una serie di ceramiche, sia legate al rituale funerario (vasi biconici e scodelle di coperture) sia da banchetto (tazze, piattelli, olle, ollette, bicchieri, boccali), unitamente ad alcuni reperti metallici, in bronzo ma anche in ferro, riconducibili alla filatura e tessitura, all'ornamento personale, alla toeletta sia maschile che femminile. Sede espositiva: Museo della civiltà Villanoviana via Tosarelli 191 - 40055 Castenaso (BO) Periodo di svolgimento: fino al 02/06/2015 Giorni di chiusura: lunedì Orario: mercoledì-sabato 9-13, martedì e domenica 15.30-18.30 Ingresso: gratuito La grande e innovativa mostra dedicata alla civiltà Etrusca focalizza l'attenzione su un aspetto tanto affascinante quanto complesso: il ricco immaginario di questo antico popolo nei confronti dell'aldilà. Un tema affrontato da molteplici punti di vista: accanto ad una rigorosa parte storico-scientifica, che permette di ammirare una serie di eccezionali reperti, alcuni dei quali visibili per la prima volta al di fuori di Villa Giulia (Roma), vi è una sezione basata sulle più evolute tecnologie in ambito di realtà virtuale, che creano situazioni interattive, coniugando scienza, arte ed effetti spettacolari in un perfetto equilibrio espressivo. La mostra presenta vari capolavori , quali ceramiche figurate, sculture in pietra e l'emozionante trasposizione di una Tomba dipinta di Tarquinia (la Tomba della Nave), le cui pareti affrescate sono state “strappate” dalla camera originaria e rimontate in pannelli , in maniera tale da ricostruire interamente l'ambiente tombale all'interno del Museo della Storia di Bologna, per permettere ai visitatori di vivere l'esperienza di entrare in una vera tomba etrusca dipinta. Si possono inoltre ammirare raffinati vasi attici da tombe etrusche, tra cui il celebre Cratere di Euphronios, trafugato e poi restituito all'Italia dagli Stati Uniti, e due sculture in pietra da Vulci e da Cerveteri. Accanto ai capolavori di Villa Giulia sono esposti anche materiali della Bologna etrusca e in particolare tre stele felsinee figurate, due di vecchio rinvenimento, normalmente esposte al Museo Civico Archeologico, e una di recentissima scoperta, depositata presso la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, che per la prima volta viene esposta al pubblico insieme al corredo della tomba cui apparteneva. Il Sarcofago degli Sposi è il monumento-simbolo della civiltà Etrusca. Esposto permanentemente all'interno del Museo di Villa Giulia (ne esistono al mondo solo due versioni, l'altra è presso il Louvre di Parigi), è per la prima volta oggetto di una spettacolare ricostruzione virtuale nella Sala della Cultura del Museo della Storia di Bologna, realizzata con le più avanzate tecnologie digitali. Lo spettacolo è concepito come una integrazione di proiezioni sulle pareti della sala (con tecnica di 3D mapping) e ricostruzione ologrammatica all'interno di una speciale teca. Proprio questo uso accoppiato costituisce una delle maggiori novità della mostra. Sede espositiva: Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, via Castiglione 8, Bologna Periodo di svolgimento: fino al 22/02/2015 Giorni di chiusura: lunedì Orario: da martedì a domenica ore 10-19; giovedì orario prolungato fino alle ore 22 Ingresso: Biglietto integrato Genus Bononiae per visitare la mostra e il Museo della Storia di Bologna, Palazzo Fava e San Colombano Collezione Tagliavini: euro 12,00; Biglietto singolo per la mostra e il Museo della Storia di Bologna: euro 10,00 BOLDINI, FATTORI, LEGA, SEGANTINI, SIGNORINI E I VEDUTISTI VENETI DELL'OTTOCENTO La collezione di Renato e Tita Bruson è il frutto di una costante e appassionata ricerca. Dal nulla si è creato un corpus che negli anni si è arricchito sempre più mediante acquisti mirati e selezionati secondo una precisa direzione di scelta nell’ambito dell’arte pittorica italiana a cavallo tra il XIX e il XX secolo. La donazione alla Fondazione Cariparma comprende settanta opere; vi figurano importanti firme, ad esempio Giovanni Boldini (ben quattordici sono le opere del maestro ferrarese in collezione), Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani; figurano anche nella collezione grandi macchiaioli toscani fra cui Giovanni Fattori che è presente con quattro opere, poi Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Niccolò Cannicci e importanti vedutisti veneti: i fratelli Guglielmo e Beppe Ciardi, Pietro Galter e Pietro Fragiacomo, Leonardo Bazzaro, Italico Brass e Ettore Tito. Sede espositiva: Palazzo Bossi Bocchi Strada al ponte Caprazucca, 4 - Parma (PR) Periodo di svolgimento: fino al 25/01/2015 ad esclusione del 24/12/2014, 25/12/2014, 26/12/2014, 01/01/2015 Giorni di chiusura: lunedì Orario: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00 Ingresso: gratuito 13 “LA SINDROME DI MARY POPPINS” di Luisa Barbieri “Questo non vuole essere un libro femminista, ma al femminile, destinato alle donne, quanto, e forse più, agli uomini. E’ uno dei tanti tentativi di aprire il mondo femminile per renderlo un po’ più comprensibile e nasce dalla possibilità di cui ho potuto usufruire, confrontandomi con centinaia di donne per lo più oppresse da disagi relazionali, tanto da arrivare a comportamenti auto lesivi per sublimare e tentare il superamento del loro vissuto di impotenza. Credo di essere riuscita a percepire la loro, e forse la mia, fatica percorrendo insieme a ognuna i sentieri più irti. Ho potuto godere della ricchezza delle loro esperienze… Ora è giunto il momento di restituire tanta ricchezza.” Solo le parole dell’Autrice possono riprodurre, in una sintesi perfetta, la sensazione di umanissima e immensa sensibilità che pervade ogni riga e conquista l’animo del lettore, coinvolgendolo e immedesimandolo emotivamente con un linguaggio che, unitamente alla perfezione stilistica, è proprio solo dei più grandi scrittori. Luisa Barbieri è al suo primo libro, in cui ha condensato il frutto interiore della sua attività di medico, frutto troppo prezioso per esserne l’unico custode e che, generosamente, ha deciso di condividere. Profondo e toccante tributo all’universo femminile, l’opera affronta, con rara capacità introspettiva e infinita dolcezza e comprensione, le difficoltà che tante volte le donne incontrano nei rapporti con gli uomini verso i quali nutrono, in conseguenza dei propri sentimenti (affetto o amore), piena fiducia, poi amaramente disattesa, che finirà per condizionarne negativamente la vita quotidiana in tanti aspetti, da quelli psichici, a quelli fisici. Storie personali, intime, di donne che confessano le loro esperienze, mettendo a nudo la propria anima ferita. Storie che vedono le donne assumere coscienza di sé, dopo lunghi percorsi di sofferenza. Storie di donne che si redimono, mettendo in dubbio le proprie vecchie credenze, così condizionanti, in merito ai più svariati temi, dalla religione alla famiglia. Storie di donne che non si sono arrese, come specifica l’Autrice. “Ho imparato a non giudicare mai le cose e le persone, così come le situazioni, dall’apparenza, in quanto tutto dipende dal punto di vista e so con certezza che in tutto e in tutti si può trovare il lato positivo e che, una volta trovato, non esiste nulla che non possa essere affrontato e superato”. Storie che meritano un elogio speciale: “Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti a una DONNA”. (William Shakespeare) “MORTE BIANCA” di Clive Cussler Uno dei tanti romanzi d’avventura di successo scritti da questo famoso autore. Da un incidente occorso nel mare del Nord fra due navi, scaturiscono emozionanti indagini da parte dei protagonisti, impavidi personaggi inventati da Cussler, nell’ambito della sua agenzia di ricerca e studio del mondo marino, la NUMA. Una multinazionale sembra essere responsabile di 14 operazioni poco chiare a riguardo di esperimenti particolari, tenuti segreti con ogni mezzo, anche non lecito. “Le proteine del pesce rappresentano una delle maggior fonti di nutrimento del mondo. IL CIBO E’ POTERE.”(pag.329) “LA LETTERA RUBATA” di Lorenzo De’ Medici Avvincente romanzo di questo autore, dalla curiosa omonimia con un grande personaggio della storia e della cultura italiana, più conosciuto all’estero, dove attualmente vive, che in Italia, suo Paese d’origine. La trama si intreccia fra più secoli, coinvolgendo odierni mercanti d’arte senza scrupoli in antiche vicende private della corte regale francese, ai tempi del grande maestro di pittura Rubens. “LA STELLA DI PIETRA” di Marco Buticchi Avvincente opera di questo indiscusso autore, nella quale si intrecciano approfondite analisi storiche, sociali e politiche con vicende del presente e del passato, romanzate in una maniera come al solito accattivante. Si incontrano personaggi come Michelangelo e Papa Giulio II, terroristi italiani dei nostri tempi più recenti, servizi segreti fedeli allo Stato e altri deviati, il tutto in una trama che collega magistralmente i diversi periodi storici considerati con alcune inquietanti vicende di cronaca. “L’aereo precipitato era in dotazione a una di queste organizzazioni. Solo che in essa era confluito un po’ di tutto: nostalgici del Ventennio, massoni deviati, delinquenti comuni e cellule eversive che puntano al potere. Anche se si tratta di un potere occulto. L’organizzazione italiana di cui parlo si chiama GLADIO ed è nata come una costola della NATO. Il suo compito è quello di difendere la democrazia in caso di avanzata comunista. E, per farlo, gli appartenenti a Gladio sono stati forniti, oltre che di una sorta di salvacondotto generale, di armi e mezzi d’avanguardia. L’aereo Argo 16 faceva parte dei benefit di cui Gladio disponeva e fu abbattuto per cancellare ogni traccia di un’organizzazione che, agli occhi del mondo, non dovrebbe esistere. E che, invece, si era messa troppo in mostra. Così tutto potrebbe ricadere sotto un disegno più ampio: la cosiddetta STRATEGIA DELLA TENSIONE. Un grimaldello in mano a servizi deviati e governanti di pochi scrupoli che viene spesso utilizzato per destabilizzare intere nazioni.” (pag.14) “In questo Paese ci sono organizzazioni paragovernative che operano in semiclandestinità e che godono della protezione di esponenti di spicco della vita politica e sociale. Alcune di queste hanno il compito di svolgere i lavori cosiddetti sporchi: il depistaggio e la strategia della tensione sono fra questi.” (pag. 42) “Il mio priore SAVONAROLA non vededi buon grado nessuna forma d’ARTE. Dice che sono attività infernali alimentate da peccatori”(pag.58) “Ma per me le cose sono chiare: settori dello Stato hanno cercato di strumentalizzare le Brigate Rosse: ci lasciavano fare invece di fermarci.” (da una dichiarazione di Alberto Franceschini, condannato per reati di terrorismo, in merito a Francesco Marra, agente dei servizi segreti infiltrato nelle BR: pag.312) “L’ULTIMO GIORNO” di Glenn Cooper Un detective dell’FBI nota che tutte le vittime di un serial killer presentano un minuscolo foro in una determinata zona del cranio. Contemporaneamente, si riscontra la diffusione di una nuova droga, che porta ad allucinazioni mai provate prima e che spesso ne inducono al suicidio i consumatori. Due fatti la cui concomitanza non è affatto casuale. “L’uroboro è un simbolo mitologico, il serpente che si morde la coda. Rappresenta l’eterno ritorno, la vita dopo la morte, il ciclo della rinascita, l’immortalità.” (pag.72) “I rabbini del I° secolo teorizzarono che Dio è assolutamente incomprensibile. Mosè non riesce a decifrare il suo mistero. Il re Davide getta la spugna, definendola un’impresa futile, poiché Dio trascende l’intelletto umano. Agli Ebrei è persino vietato pronunciarne il nome, a monito della vanità di ogni tentativo di comprenderlo. Se dovevano scriverlo, usavano il cosiddetto “tetragramma biblico”, YHWH. Una delle espressioni con le quali gli Ebrei si riferiscono a Dio è Shekinah, che deriva da shakan, “piantare la tenda”. Ovunque vagassero gli israeliti, Dio era con loro, sotto la loro tenda, presente nella loro anima. Anche la Torah insegna agli Ebrei a non pensare a un Dio che ci guarda dall’alto, ma li invita a coltivare la presenza interiore di Dio, in modo che pure l’interazione umana sia un incontro divino. Quindi il concetto di un Dio dentro di noi è antichissimo. Sant’Agostino lo ha elaborato. Anche lui crede che Dio non si trovi nell’alto dei cieli, bensì nel profondo del cuore. Nelle “Confessioni” parla di memoria, ma non nell’accezione moderna. Intende piuttosto qualcosa di simile all’inconscio. Agostino si immerge in questo insondabile mondo di ricordi, paesaggi e anfratti interiori, per trovare Dio. C’è un brano in particolare:”Tardi ti ho amato, o bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato! Ecco, tu eri dentro di me, io stavo al di fuori: e qui ti cercavo e , deforme quale ero, mi buttavo su queste cose belle che tu hai creato. Tu eri meco, ed io non ero teco, tenuto lontano da te proprio da quelle creature che non esisterebbero se non fossero in te.””(pagg.259-260) “In che razza di società viviamo? Come si può accettare questa valanga di crudeltà, di egoismo, di avidità e di violenza? Come si può permettere alle nuove generazioni di crescere avendo come unici obiettivi quelli dettati dalle pubblicità? La civiltà occidentale ha perso i suoi valori di riferimento.” (pag.288) IL BIG BANG, L’EVOLUZIONISMO E I POVERI Prosegue lo straordinario cammino dell’amatissimo Papa Francesco. Dopo le aperture a divorziati e gay, da sempre emarginati, rilegge ora le sacre scritture in chiave dinamica ed evoluta, nel dialogo fra la Fede e la Scienza. “L’inizio del mondo non è opera del caos, ma deriva direttamente da un Principio supremo che crea per amore. Il Big Bang, che oggi si pone all’origine del mondo, non contraddice l’intervento creatore divino ma lo esige. L’evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono. Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione, rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose.. Ma non è così. Egli ha creato gli esseri e li ha lasciati sviluppare secondo le leggi interne che Lui ha dato a ognuno, perché si sviluppassero, perché arrivassero alla propria pienezza.” “Mi accusano di essere comunista: ma è scritto nel Vangelo di amare i POVERI!” Il Montenegro non è la marca di un amaro ma il nome di uno dei Paesi dell’ex Jugoslavia, incastonato come una gemma tra le montagne e il mare, tra l’Albania a Sud, la Croazia e la Bosnia a Nord, la Serbia e il Kosovo a Est. E’ indipendente dal Maggio 2006, pochi giorni prima che io cominciassi la mia avventura come dipendente Hera, e proprio mentre così sceglievano nelle urne i montenegrini lì trascorrevo uno degli ultimi weekend di vacanza per i quali non compilavo ancora alcun modulo ferie. Oggi il Paese, pur non essendo parte dell’Europa utilizza la nostra moneta, e la cosa buffa rispetto alla vulgata che incolpa l’Euro della crescita dei prezzi è che questi sono decisamente più bassi rispetto a quelli che troviamo in Croazia e che sono denominati in Kuna. Ma la cosa ancora più sorprendente del Montenegro è che fermandosi in mezzo alla campagna per chiedere indicazioni ci si sente rispondere in un italiano fluente: non solo i più noti vicini albanesi, parecchi sono anche i montenegrini che vivono o hanno vissuto nella nostra penisola e che tanto amano il nostro Paese. Di questi, la più famosa e importante è Elena del Montenegro, personaggio storico che rappresenta questo stretto legame con i nostri amici di oltre Adriatico: è possibile sentirla citata dai montenegrini con i quali ci troviamo a conversare nella nostra lingua. Tanto amata dal nostro popolo, la seconda Regina d’Italia e consorte di Vittorio Emanuele III di Savoia proviene da Cetinje, vecchia capitale del Paese, cittadina meritevole di una passeggiata, accrocorata sulle montagne al di sopra della baia di Cattaro (Kotor). Le poche decine di chilometri che ci separano dalla baia ci portano a questo grandissimo e ramificato fiordo, che parte dalla costa e si insinua in mezzo alle montagne e la fortezza della cittadina da cui prende il nome è oggi visitabile e adornata di locali: una delle tante piccole Venezie in giro per il Mediterraneo. Ed è proprio qui che fermandosi lungo i giardini da cui ci si fa il bagno ci viene indicata l’attrazione principale dell’altrimenti un po’ anonima capitale Podgorica (ex Titograd): il ristorante Niagara! A pochi chilometri dal centro, lungo l’argine di un corso d’acqua, un’indicazione ci manda verso questo ristorante ove scopriamo un incantevole paradiso, dove si gioca nel giardino, si nuota nell’acqua limpida ancorché fluviale per la notevole profondità e si mangia a quattro palmenti economiche grigliate di carne e pesce accompagnate dai contorni locali a base di patate e formaggi. La cascata fa capolino dentro la sala principale e soprattutto pochi metri più avanti lungo il corso del fiume: un salto di 5 metri ci avrebbe atteso se ci fossimo spinti a nuotare un po’ più in là! Non preoccupatevi, la conformazione del terreno non genera particolari correnti e ci si può serenamente divertire tirando il pane alle paperette. Mentre la strada da Podgorica si inerpica verso la Serbia e la Macedonia, il Montenegro turistico sta invece sulla costa. Qui il paesaggio assomiglia a quella croato e le località che vi si trovano sono Sveti Stefan e Budva. La prima è contraddistinta da un piccolo istmo, con due spiaggette, e che da gate per la vecchia cittadella ora trasformata in esclusivissimo Hotel, con piscina e tavoli a picco sugli scogli e dove le case sono ora camere; la seconda, a pochi chilometri, è un affollatissimo lungomare moderno ricco di ristoranti, fast food, rumorose discoteche, gelateria e giochi per bambini che conduce, immancabilmente, all’immancabile fortezza dove possiamo visitare un museo con interessantissime mappe che ci raccontano dove siamo. Ancora oggi, nel 2014, siamo su quel lembo di terra che i veneziani prima e gli austriaci poi difesero dall’Impero ottomano e la differenza sta nell’assenza sulla costa di quei minareti che costellano invece la Jugoslavia interna. Non è banale ricordarlo, essendo queste differenze religiose la base delle faide che hanno condotto quel grande Paese alla guerra civile e alla distruzione. Quel grande Paese con cui siamo stati cugini separati durante la Guerra Fredda, loro il più occidentale dell’est e noi i più orientali dell’ovest, con cui condividiamo lo stesso mare e che per visitare è sufficiente saltare in macchina e superare il confine ormai libero dalla cortina di ferro. 15 “La tartaruga e la lucertola” La tartaruga disse alla lucertola: abbi pazienza, fermati un momento! e giri e corri e svicoli, e t’arrampichi, mi fai l’effetto di una pila elettrica… Ti piace essere attiva ? Va benone. Però l’attività quando s’esagera, lo sai come si chiama? agitazione: forza sprecata. È la mania del secolo. Corrono tutti a gran velocità: ognuno cerca d’arrivar prestissimo, ma dove, proprio dove… non si sa. (Trilussa) Il rientro dalle vacanze... che stress!!! È arrivato. È il momento più duro delle vacanze. È il rientro, il ritorno alla normalità, al lavoro, allo studio, al traffico della città. La pausa estiva, tanto attesa… è già finita. È la cosiddetta “sindrome da rientro dalle vacanze”, tecnicamente definita dagli anglosassoni “Post - Vacation Blues”, dove “blue” è sinonimo di tristezza e depressione, caratterizzata da sbalzi di umore, astenia, cali dell’attenzione, difficoltà digestive, mal di testa, dolori muscolari, insonnia. È una fonte di stress che coinvolge un po’ tutti: uomini e donne, manager e impiegati. Dopo l’ozio, la serenità, il divertimento, il ritorno alle abitudini, ai ritmi, agli impegni, alle responsabilità, può facilmente alterare l’equilibrio fisico ed emotivo dell’organismo, creando uno scompenso nella produzione di adrenalina e cortisolo (i cosiddetti ormoni dello stress), che porta alla tipica sensazione di spossatezza, irritabilità, agitazione. Ma cos’è lo stress e cosa sono gli agenti stressanti? Ogni essere vivente nasce programmato con l’istinto di sopravvivenza: ogni situazione diversa produce una reazione di stress. Più correttamente, l’organismo risponde agli eventi che valuta negativi o pericolosi per il suo equilibrio, aumentando il livello di alcune sostanze nel sangue: ciò gli consente di reagire rapidamente e di fronteggiare l’emergenza. La parola inglese stress significa sforzo, spinta, e in italiano potrebbe essere definita come uno “stato di tensione” che indica una particolare condizione dell’organismo in presenza di situazioni definite agenti stressanti. Viene introdotta nel linguaggio scientifico nel 1936 dal neuroendocrinologo Hans Selye (Vienna, 26.01.1907 - Montreal 16.10.1982), medico ricercatore alla Mc Gill University di Montreal, per descrivere una situazione di “risposta strategica dell’organismo nell’adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica che psicologica, a cui esso venga sottoposto”. Definisce altresì “stressor” o agente stressante qualunque fattore, fisico (inquinamento, alimentazione, sforzo fisico, trauma, fuso orario cambio di stagione, ecc.) o psicologico (ambiente di lavoro, situazione familiare, separazione, pensionamento, ecc.), che costringe l’organismo alla ricerca di un adattamento. Selye dice: “Non sono tanto pericolosi i fattori di stress nella vita di una persona, quanto il modo in cui si reagisce”. La chimica dello stress Lo stress viene distinto in: 1) Eustress o stress positivo e 2) Distress o stress negativo. L’”eustress” è quell’energia utilizzata per incoraggiare la crescita e il raggiungimento degli obiettivi e svolge un ruolo importante nella vita della persona (ad esempio praticare sport, lavorare ad un progetto con passione, viaggiare, ecc.). Il “distress” rappresenta, invece, tutte quelle situazioni in cui la persona si trova in condizioni di tensione e l’organismo reagisce in maniera sproporzionata a tutti gli stimoli, con inevitabile esaurimento energetico delle strutture corporee e abbassamento delle difese immunitarie. La risposta chimica dell’organismo agli agenti stressanti viene mediata dall’asse neuroendocrino formato da Ipotalamo - Ipofisi - Surrene, attraverso l’azione del Sistema Nervoso Simpatico. Hans Selye definisce, come detto in precedenza, la risposta dell’organismo a stimoli fisici (ad es. la fatica), mentali (ad es. l’impegno lavorativo), sociali o ambientali (ad es. obblighi dell’ambiente sociale) come “Sindrome Generale di Adattamento - lotta o fuggi”, distinguendo tre distinte fasi: * Fase di Allarme: l’organismo risponde allo stressor con una serie di cambiamenti quali aumento del battito cardiaco, aumento del ritmo respiratorio, aumento della pressione sanguigna, del tono muscolare, sudorazione, dovuti alla produzione di adrenalina da parte dell’asse ipotalamo - ghiandole surrenali, e con la produzione di cortisolo e di betaendorfine, antidolorifici interni che consentono di innalzare la soglia di percezione del dolore. Sono i sintomi che si manifestano ad esempio prima di una prova impegnativa; * Fase di Resistenza: il corpo tenta di adattarsi alla nuova situazione. In questa fase assume notevole importanza l’asse ipotalamo - ipofisi - surrene con sovraproduzione di cortisolo, che aumenta la glicemia, aumenta il catabolismo delle proteine, contrasta l’infiammazione. Il troppo cortisolo produce come conseguenza stanchezza, osteoporosi, iperglicemia, diabete mellito tipo II, perdita di tono muscolare e cutaneo, colite, gastrite, impotenza, perdita della libido, aumento della pressione arteriosa e della concentrazione sanguigna di sodio, strie cutanee, depressione, apatia / euforia, diminuzione della memoria. Il conseguente indebolimento o la temporanea inefficacia delle funzioni immunitarie non sono preoccupanti se durano per brevi periodi, ma diventano un serio problema in caso di stress cronico; * Fase di Esaurimento: se la fase di resistenza è terminata prima del consumo di tutte le risorse energetiche, la fase di esaurimento rappresenta il momento in cui viene percepita la fine del pericolo, con calo di energia associato a un 16 profondo sollievo. Se invece l’effetto dello stressor è durato molto tempo, possono prodursi manifestazioni sfavorevoli permanenti a carico di fisico e/o mente. L’inizio della fase di esaurimento è caratterizzato dalla rapida diminuzione di adrenalina, noradrenalina, cortisolo, e di energia, con conseguente fase depressiva in cui l’azione calmante del Sistema Parasimpatico sostituisce l’effetto stimolante del Sistema Simpatico. Diventa, quindi, importante per l’organismo scegliere la strategia più adatta. La fase della risposta allo stress è infatti fortemente specifica nei confronti del fattore che lo ha scatenato. Se lo stress iniziale è stato di tipo fisico come, ad esempio, un eccessivo dispendio di energie a causa di un lavoro particolarmente faticoso, la strategia vincente sarà quella di rendere disponibili le riserve di energia ed aumentare i tempi di sonno per favorire un buon recupero. Se l’organismo ha utilizzato la giusta strategia, si raggiunge il cosiddetto “ adattamento “, che consente di trovare un nuovo equilibrio. Sintomi dello stress Secondo la moderna biologia, ogni essere vivente, a partire dalla singola cellula, deve crescere e proteggersi. Questi due meccanismi, di crescita e di protezione, non possono agire in modo ottimale contemporaneamente. Significa cioè che l’organismo in fase di difesa da una minaccia, mette in secondo piano i processi di crescita (generazione di nuove cellule, riparazione di stati infiammatori, riequilibrio interno), indirizzando tutta l’energia di cui dispone per affrontare la situazione di emergenza (la maggior parte dell’energia viene indirizzata al sistema muscolare). Quanto più a lungo l’organismo rimane in questa situazione di difesa, tanto più compromette il suo stato di salute. Per crescere in salute non basta, però, eliminare i fattori di stress, occorre una vita gioiosa, piena di amore e gratificazione, in grado di stimolare il processo di crescita. Capire se l’organismo sta vivendo un periodo di stress, non sempre è facile. È infatti abitudine comune dire che va tutto bene e sorridere a chi chiede “come stai?” Importanti sono i segnali che l’organismo invia: stanchezza generalizzata, palpitazioni, affanno, oppressione toracica, mal di testa, sudorazione, intorpidimento di mani e piedi, secchezza delle fauci, sensazione di nausea, diarrea “nervosa”, dolori muscolari, tensione agli arti inferiori (soprattutto di notte), abbassamento delle difese immunitarie con facilità ad avere malattie, difficoltà di linguaggio con balbuzie, pianto senza apparente motivo, impulsività, mancanza di autostima, abuso di fumo o sostanze alcoliche, perdita dell’appetito o alimentazione eccessiva, infine depressione. Cosa fare Qualche attenzione può aiutare a ridurre la sensazione di sentirsi “giù”, distratti, poco efficienti, con la testa altrove. Innanzitutto sarebbe opportuno programmare il rientro prevedendo un giorno o due di riposo, anche perché passare da infradito e bermuda, al vestito completo può ulteriormente affaticare l’organismo. Riprendere la vita quotidiana in modo graduale puntando sugli obiettivi essenziali senza farsi prendere dal panico. Fare ogni giorno attività fisica per mantenere i benefici delle nuotate o delle passeggiate. Assumere rimedi naturali quali Alghe (Spirulina e Klamath), Baobab, Germe di Grano, Avena, ricchi di minerali e vitamine utili al riequilibrio energetico dell’organismo. Un aiuto naturale per affrontare lo stress: I Fiori di Bach. Stress è un termine molto generico, al quale ogni persona attribuisce significati diversi. I ritmi della vita, a volte insostenibili, la perenne lotta contro il tempo per portare a termine la propria attività, portano ad un progressivo sovraccarico del sistema nervoso, che si può manifestare con disagi emotivi e disturbi fisici. Questa situazione può dare origine principalmente a quattro stati d'animo ben precisi: 1) ansia e agitazione; 2) paura; 3) rabbia; 4) malumore e mancanza di reattività. In alcuni, uno di questi stati d'animo prevale, ma spesso si sovrappongono e si associano. Le emozioni associate allo stress in molti casi vengono somatizzate col manifestarsi di problemi fisici. Ad esempio, l'agitazione può interferire con la respirazione, causando la sensazione di "fiato corto" e di mancanza d'aria, oppure può determinare un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. La paura può originare tensioni muscolari a livello di spalle e collo. La rabbia può portare a digrignare i denti fino a indolenzimento di mandibola e collo. La tensione dei muscoli dell'avambraccio può portare all’infiammazione dei tendini del gomito, dal quale deriva l'epicondilite, ecc. Il primo passo per combattere lo stress è riconoscere di quale tipo si tratta. In base alle emozioni che esso scatena, infatti, il trattamento cambia. Soltanto individuando i sentimenti all'origine di tutto, si risolvono i disagi fisici ed emozionali associati e si riesce a ripristinare l'equilibrio e il benessere. Serve a poco intervenire sui sintomi fisici, perché si può ottenere un miglioramento temporaneo, ma sicuramente non si risolve il malessere di base. Quando lo stress prosciuga ogni energia e vitalità, si ha l'impressione che tutto sfugga di mano e di conseguenza si diventa tristi, temporaneamente depressi, si perde la voglia di fare, l'interesse per il presente e verso ogni aspetto del mondo esterno, si tende a sognare a occhi aperti, si può ricorrere a Gentian, Clematis, Gorse, Olive; · Quando lo stress provoca insoddisfazione e incertezza, iperattività, agitazione e ansia, non si riesce a vivere in maniera rilassata e si freme di fronte a qualsiasi piccolo imprevisto, si può ricorrere a Wild Oat, Agrimony (rimedio ansiolitico per eccellenza), White Chestnut; · Quando i ritmi intensi diminuiscono la soglia di sopportazione e di tolleranza, lo scatto nervoso diventa ira, si combina con un eccessivo senso critico che porta a invadenza e possessività e la rabbia si associa all’ansia, i fiori indicati sono Vine, Holly, Impatiens, Beech, Chicory; · Quando lo stress si associa ad una sensazione inspiegabile di paura ed angoscia con presentimenti negativi, non si riesce più a reggere i ritmi a cui si è sottoposti e si finisce con il provare timore per se stessi e per gli altri e preoccupazione per tutto ciò che succede, anche per gli eventi più banali, con la tendenza a perdere il controllo delle proprie azioni e far del male a se stessi o agli altri, i fiori più indicati sono Aspen, Mimulus, Rock Rose, Red Chestnut, Cherry Plum. Trascurare le tensioni quotidiane in ambito lavorativo e familiare può rappresentare una seria minaccia al mantenimento dell’equilibrio fisico ed emozionale, e quindi alla salute. I “rimedi floreali” descritti dal medico inglese Edward Bach (1886 - 1936) costituiscono un valido aiuto per il riequilibrio della sfera spirituale, in grado di risolvere eventuali disturbi a livello fisico attraverso l’energia vibrazionale posseduta dai fiori stessi. La posologia standard di questi rimedi naturali è di 4 gocce sublinguali da assumere 4 volte al giorno per almeno un mese. Si possono usare più essenze contemporaneamente per ottenere una miscela personalizzata. SCOPRI IL LIVELLO DI STRESS DELLA TUA VITA COMPILANDO QUESTO TEST VELOCE! • Quanto ti piace l’ambiente in cui vivi? MI PIACE 1. Come consideri la tua casa? 2. Come consideri gli spazi in cui ti rilassi? 3. Come consideri la tua camera da letto? 4. Come consideri la cucina e lo spazio in cui mangi? 5. Come consideri lo stress domestico? • Quanto ti piace il tuo lavoro? 1. Come consideri il tuo lavoro? 2. Come consideri il tuo ufficio o l’ambiente in cui lavori? 3. Come consideri i tuoi colleghi? 4. Come consideri l’orario di lavoro? 5. Come consideri lo stress lavorativo? • Quanto sei soddisfatto degli affetti? 1. Come consideri la tua vita sentimentale? NON MI PIACE Una due ruote così avrebbe fatto rimanere a bocca aperta anche i bikers di Easy Rider. Non a caso la lambretta, classe 1961, approntata dal bolognese Giancarlo Nanni è entrata nel Guinness dei primati come lo scooter più accessoriato del mondo. L’ Ammiraglia, come è stata orgogliosamente battezzata dall’ingegnoso proprietario, è dotata di oltre 600 accessori. Sembra incredibile ma nello scooter trovano posto la radio, un piccolo televisore, mangianastri, impianto di acqua corrente calda, doccia portatile, rasoio elettrico, macchina per fare il caffè e pop corn, piccolo bar alloggiato sotto il sellino, botticella di vino e, fra le altre, una sirena antirenna. Quest’ ultima è stata molto utile a Nanni durante i diversi raids motoristici compiuti oltre il circolo polare artico. L’ epopea dell’ammiraglia inizia più di mezzo secolo fa, nel 1961, con il primo viaggio a Capo Nord, un severo banco di prova che la superaccessoriata lambretta e il suo conducente superarono brillantemente. Negli anni sono seguiti altri viaggi in Europa e non solo, fra le altre mete Egitto e Turchia. Un momento particolarmente significativo nella storia dell’Ammiraglia è il raid Marconiano del 1972, che portò Nanni, fervente ammiratore di Guglielmo Marconi a raggiungere il mare di Barents percorrendo oltre 14.000 chilometri. 1961 CAPO NORD 1962 IL CAIRO 1963 ANKARA CANAZEI 1972 RAID MARCONIANO 2. Come consideri il rapporto con la tua famiglia? 3. Come consideri il tempo speso con la tua famiglia? 4. Come consideri gli spazi condivisi con la tua famiglia? 5. Come consideri lo stress famigliare? • Quanto sei soddisfatto degli interessi personali? 1. Come consideri il rapporto con gli amici? 2. Come consideri le uscite e gli svaghi serali? 3. Come consideri i tuoi hobby ed interessi? 4. Come consideri il tempo per te stesso? 5. Come consideri lo stress da routine? Invia il Test a Massimo Bernardini ([email protected]) se vuoi una risposta (e... un possibile rimedio). Giancarlo Nanni e la sua Ammiraglia (Foto Maurizio Donini) 17 Se ce lo chiede L’Europa, allora poi. Da un lato facciamo finta di avere una dignità e non prendiamo lezioni da nessuno. Dall’altro facciamo comunque i compitini, perché abbiamo senso di responsabilità. Da un altro lato sappiamo dare risposte creative. Dall’altro ancora siamo comunque in ottime mani, chi ci governa, è sempre all’altezza della situazione. Per tutto il mondo questi quattro lati darebbero di sicuro un quadrato, un limite certo entro il quale muoversi, far crescere: il pil, l’occupazione, il benessere e tenere sotto controllo i conti pubblici. Ma siamo in Italia, quattro lati possono anche dare un rettangolo, un rombo, volendo anche un cerchio. Con la creatività e una classe politica così competente, piena di belle teste pensanti, con sani principi etici, non attaccati alla poltrona, liberi da condizionamenti esterni, ma chi ci ferma più. Finora abbiamo scherzato, gente. Abbiamo dato del vantaggio a tutte le altre nazioni. Recitando volutamente il ruolo del Paese in crisi permanente, corrotto, inaffidabile. E ci sono cascati tutti. Operatori internazionali, economisti, investitori, agenzie di rating, banche, i cittadini stessi. Che burloni che siamo noi Italiani, e pure i nostri politici. Per anni ci hanno fatto venire il dubbio che fossero dei perfetti idioti, inetti, mossi da interessi personali, collusi con mafie e poteri forti, spesso a loro libro paga. E invece?... e invece ci eravamo sbagliati. Ci hanno fregato. Certo che a loro sta a cuore il benessere della gente, loro fanno il bene del Paese. Che ingrato il popolo. Sovrano, ma ingrato. Il pentapartito scherzava. Prodi e Berlusconi, con stili diversi ci hanno preso in giro. E che dire di Monti, Letta e Renzi. Che ridere gente. Ci hanno proprio fregati. E’ stato tutto un bluff! Anche i numeri non sono veritieri, nessun debito, nessuna crisi, la disoccupazione e la deflazione, sono solo effetti scenici. Un “Truman show” al contrario. Quindi tutto secondo copione. Anche gli allarmismi delle opposizioni, gli strilli di piazza, l’informazione falsata, sono tutte trovate pubblicitarie. I barboni, gli indigenti sono attori lautamente pagati. Stuntman sono i suicidi che non sopportano la vergogna per aver perso il lavoro o per aver chiuso per fallimento la propria attività. La regia? Non lo avete ancora capito? Ma ora è tempo di far vedere chi sono davvero i nostri governanti e chi siamo in realtà noi Italiani. Basta con le finzioni, ora si fa sul serio! I politici (maggioranza con emendamenti delle opposizione) hanno pensato a un pacchetto di riforme: fantastico. Decreti creativi per far ripartire il Paese. Sentite un po’ qualche anticipazione… Con il decreto “Semplificare la sovranità”: si tagliano le spese per le elezioni, si voterà con sms e in tabaccheria. Potrai votare tutte le volte che vorrai al costo di 5 euro a voto. Potrai anche acquistare i “Gratta e vinci le tue elezioni”. In questo modo potrai anche tu scendere in campo e sederti nelle commissioni, nei Parlamenti locali e nazionali. In caso di vincita, avrai diritto a 5 anni di lauti compensi, 10 partecipazioni televisive al mese, immunità di ogni genere, benefit vari. Le campagne elettorali si faranno nei reality e nei talk show: in rete non sarebbe democratico, non tutti si connettono abitualmente. La Costituzione sarà anch’essa semplificata: si sta lavorando al modello tavole di Mosè, 10 punti o le 10 leggi, niente di più. “Piano Casa”: Il concetto di proprietà relativo alla casa dovrà essere semplificato. Basta con le tasse e i balzelli vari. In cambio, in 30 anni, a rate, l’immobile passerà ad altri soggetti. In una sorta di borsa delle 4 mura, le quote passeranno di mano in mano in base alla domanda e all’offerta. Così, anche gli investitori e creditori stranieri potranno scambiare i loro pezzi di carta con il mattone dei cittadini. Il concetto di proprietà è superato: ogni cittadino potrà ospitare o andare ospite all’estero, alla pari, in famiglia. Anche le persone anziane quindi, con la possibilità di imparare lingue nuove, culture nuove, nuovi stili di vita. Perché alla pari devono andare solo gli studenti? Siamo o non siamo una comunità di persone? “Pacchetto Giustizia”: anche qui tutto semplificato. Dopo i forfait dei giudici, condannati al risarcimento totale già dal secondo giallo (ammonizione) o dal rosso diretto. Tutto avverrà in rete. I processi saranno velocissimi, la fase dibattimentale si farà su twitter. La giuria sarà composta in parte da followers, in parte da condannati, in qualità di esperti. Con “Bla Bla Avvocati”, le parcelle saranno più basse. L’assistenza sarà su smartphone o tablet, tutto correrà su piattaforme informatiche, con costi assolutamente contenuti. Meno burocrazia, meno tempi morti. Velocità di giudizio. Si può ricorrere in appello, a una sorta di servizio clienti , detto anche “servizio giudicati”, i tempi di attesa e di risposta saranno minimi… Il primo operatore che si libererà, vi confermerà o meno il giudizio. Su emendamento del M5S sarà depenalizzato il vaffanculo e consentiti toni alti e linguaggi forti dalle 7 alle 20. Tutti i giorni. “Pacchetto Istruzione”: rifare, ammodernare i vecchi istituti costerebbe troppo, allora l’istruzione si farà da casa. Corsi video e in rete con prove scritte sempre con tablet o su smartphone. Oppure in alternativa su canali televisivi digitali. Video Tutorial al posto degli insegnanti, con un taglio alla spesa pubblica considerevole. Anche gli insegnanti torneranno a fare i corsi on line. Tra una lezione e un’altra, un esame e un altro, messaggi promozionali, consigli per gli acquisti. “Pacchetto Lavoro”: abolito articolo 1 della Costituzione e l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Saranno incentivate scommesse, gratta e vinci, vlt, slot. Inutile stare a cercare lavoro per una vita quando in 2 minuti puoi cambiarla. Migliaia di posti a tempo determinato saranno messi in palio ogni settimana. La fortuna sarà dalla tua parte. Spirito positivo. Monetine da inserire o da usare per grattare. Potete cambiare, cedere o offrire lavoro anche ai tavoli di poker on line. Alle aziende che assumono verranno dati incentivi e sgravi fiscali ad hoc. Si potrà assumere e licenziare con un sms, un twitt. Tutto più semplice. Tutto più flessibile. Accolto emendamento della Lega: i lavavetri, dovranno essere solo Italiani. “Rilancio Consumi”: il Natale durerà tre settimane e sarà anticipato di un mese, così ottobre e novembre saranno mesi caldi per gli acquisti. I doni verranno scambiati in continuazione e questo darà un idea maggiore di solidarietà e di economia in ripresa. Poi i saldi subito dopo e dureranno un altro mese. I disoccupati faranno i Babbi Natale, i Papà-Saldi, ma con pochi soldi. Come compenso una ritenuta sui i regali non donati. Sempre con sms e twitt si possono aprire o chiudere attività in proprio. Con smartphone e tablet si possono pagare sanzioni, tasse e contributi volontari a enti e mafie locali. Incentivate le attività a km zero e le attività senza fini di lucro. Per mafie, strozzini, contrabbandieri e papponi, ritenuta alla fonte forfettaria. Questo ed altro ancora su, Italians do it better 2.0 la piattaforma digitale dei decreti, creata per i figli dei decreti, in remissione dei peccati di altri. La Camera approva. E così sia. Amen 18 In occasione di Artelibro, festival del libro e della storia dell'arte, è stata ospitata lo scorso mese di settembre a Bologna, la mostra itinerante "Cucinare in massima sicurezza", da un libro di Matteo Guidi (Cucinare in massima sicurezza, edito da Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri)... ...per scoprire cosa vuol dire cucinare in cella venendo a patti con strumenti ricavati da oggetti, materie prime limitate e il ricordo del rapporto col cibo precedente alla reclusione. La mostra raccoglie le tavole originali dei disegni, realizzati a penna a sfera nera su carta da Mario Trudu mentre si trovava detenuto nella Casa di Reclusione di Spoleto e che oggi si trova nella sezione di Alta Sicurezza del carcere di San Gimignano, e alcuni materiali inediti sul lavoro svolto da Matteo Guidi, artista con formazione in etno-antropologia. Il libro di Matteo Guidi non è semplice ricettario di cucina, ma è stato ideato e scritto con persone detenute nelle sezioni di Alta Sicurezza delle carceri italiane, spiegando i metodi usati nelle celle per cucinare con le poche risorse disponibili, raccontando la vita in prigione e il trascorrere del tempo all'interno del carcere. In ogni ricetta, prima ancora della lista degli ingredienti, c’è quella degli strumenti per realizzarla. Gli utensili da cucina, che nei ricettari sono solitamente omessi, sono il filo conduttore dell’intero lavoro, e ne viene descritta anche la costruzione: un manico di scopa diventa matterello, i lacci delle scarpe legano la pancetta arrotolata per la stagionatura, un televisore facilita la lievitazione del pane o della pizza, l'armadietto o lo sgabello sono trasformati in un forno. La Repubblica: ...abbiamo chiesto all'autore Matteo Guidi di raccontarci qualcosa in più su questo interessante progetto... Qual è l'accorgimento-invenzione più sorprendente che ha scoperto vivendo a contatto con i carcerati? La caffettiera è uno degli strumenti più multi-tasking, quasi come coltellino svizzero. Tra i suoi milleusi c'è quello di schiacciare pinoli o patate, passare il pomodoro, piantare un chiodo (se lo si trova), stirare un colletto, aprire una noce... L'invenzione più divertente è quella dello spaghettone infinito: all'interno di una bottiglia di plastica si inserisce la pasta fatta in casa, e da un piccolo foro realizzato sul tappo chiuso, esce schiacciando uno spaghetto lunghissimo. Cosa può imparare una persona "libera" sul rapporto col cibo da chi invece è recluso? Penso che possa imparare ad apprezzarlo, soprattutto a indagare la sua relazione col tempo e la ricerca del gusto a partire da materie prime non sempre di ottima qualità. Chi è recluso, poi, sviluppa moltissimo il senso del ricordo legato ad una determinata pietanza e spesso la volontà di "riconquistare" un certo tipo di alimentazione, senza accettare passivamente quello che gli viene dato. RICETTA da Il gambero nero Davide Dutto, Michele Marziani Ricette dal carcere Couscous con carne Niente couscous istantaneo in carcere C’è tempo e con un po’ di arte di arrangiarsi si riesce a preparare come si deve, utilizzando uno scolapasta per la cottura. Mettete a bagno la sera prima 200 grammi di ceci. In una grossa pentola rosolate in olio una cipolla tagliata fine e mezzo chilo di spezzatino di vitellone. Dopo 15 minuti aggiungete olio, prezzemolo tritato, pepe, sale, tre patate tagliate a pezzetti, tre carote, due zucchine, due peperoncini piccanti, una scatola di pomodori pelati, i ceci precedentemente ammollati e mezzo litro d’acqua. Fate cuocere per una mezz’ora, quindi aggiungete due cipolle tagliate a pezzetti, un pezzo di zucca di circa 200 grammi e abbondante concentrato di pomodoro. Aggiungere acqua fino a fine cottura. Preparate il couscous. Mettete a bollire abbondante acqua in una pentola alta. Serve a produrre il vapore per cuocere il couscous. In una terrina, a freddo, mescolate il couscous con dell’acqua fino a quando la semola non comincia a prendere la forma di piccole palline. Mettere il couscous bagnato dentro a uno scolapasta in metallo e appoggiatelo sulla pentola con l’acqua bollente. Vaporizzate per 15 minuti. Rimettete il couscous nella terrina e mescolatelo. Quindi di nuovo vapore per 15 minuti. Poi ancora una bella mescolata e altro vapore per un totale di 45 minuti. Alla fine si amalgama il couscous con due cucchiai di olio extravergine d’oliva e si serve assieme alla carne e alle verdure. 19 Foto: Alba Guizzardi
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