Lettera a Littizzetto - 22 febbraio 2014

Lettera a Littizzetto
Caro genio dell’effervescenza,
nella descrizione che lei ha fatto a San Remo del viso di donne che invecchiano senza curarsi c’è il mio viso.
Io le rughe le amo. Amo la fisionomica che si modifica con gli anni. A volte la trovo bella e in genere ciò
avviene per le donne serene. Non dico “ felici” perché la felicità la ritengo altrui. Intensa , meravigliosa
indimenticata ma fatta solo di attimi.
La pace è altro
ed è fortuna e fatica riuscire a trovarla.
Torno al mio viso , mai stato bellissimo. Era carino è irregolare negli anni verdi.
Ancora giovane ho avuto un incidente con i ferri del mestiere. Sono casalinga e quel giorno rosolavo un
girello di vitello nella sugna che friggeva sul fuoco del camino. Gli schizzi roventi mi si sono schiantati sul
viso che è diventato mostruoso. Non so come l’incidente dopo un paio di mesi non ha lasciato tracce
apparenti. Avevo ancora la pelle fresca e forse particolarmente sana. Dopo una ventina d’anni mi sono
comparse due macchie scure sugli zigomi e con la vecchiaia le rughe sono diventate come lei l’ha descritte a
San Remo. Non mi sento né brutta né dolorosamente vecchia. Amo la vita e voglio bene a tutti. A lei auguro
una vecchiaia serena.
22/02/2014
Maria Pia Palmieri