Lettera a Littizzetto Caro genio dell’effervescenza, nella descrizione che lei ha fatto a San Remo del viso di donne che invecchiano senza curarsi c’è il mio viso. Io le rughe le amo. Amo la fisionomica che si modifica con gli anni. A volte la trovo bella e in genere ciò avviene per le donne serene. Non dico “ felici” perché la felicità la ritengo altrui. Intensa , meravigliosa indimenticata ma fatta solo di attimi. La pace è altro ed è fortuna e fatica riuscire a trovarla. Torno al mio viso , mai stato bellissimo. Era carino è irregolare negli anni verdi. Ancora giovane ho avuto un incidente con i ferri del mestiere. Sono casalinga e quel giorno rosolavo un girello di vitello nella sugna che friggeva sul fuoco del camino. Gli schizzi roventi mi si sono schiantati sul viso che è diventato mostruoso. Non so come l’incidente dopo un paio di mesi non ha lasciato tracce apparenti. Avevo ancora la pelle fresca e forse particolarmente sana. Dopo una ventina d’anni mi sono comparse due macchie scure sugli zigomi e con la vecchiaia le rughe sono diventate come lei l’ha descritte a San Remo. Non mi sento né brutta né dolorosamente vecchia. Amo la vita e voglio bene a tutti. A lei auguro una vecchiaia serena. 22/02/2014 Maria Pia Palmieri
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