Lugano domani Mensile del Partito Liberale Radicale Sezione di Lugano nr 02 agosto 2014 Editoriale Perché non guardare al 2025? di Andrea Bertagni, Direttore di Lugano Domani Facciamo un gioco. Proviamo a immaginare Lugano tra 10 anni, nel 2025. Cosa vediamo? Vediamo il LAC, due campus universitari USI e SUPSI a Massagno e a Viganello, un Piano dei trasporti in linea con una stazione ferroviaria collegata alla tratta veloce Milano-Zurigo, e poi? E poi basta perché oggi tante idee sono ancora nel cassetto, in attesa di essere realizzate (Campo Marzio, Aeroporto, Nuovo quartiere di Cornaredo, riposizionamento piazza finanziaria). Partiamo dunque da quello che abbiamo per certo che, in tempi di crisi, non è comunque poco. A cominciare dalla stazione dei treni veloci, quegli stessi treni che nel 2025 accorceranno le distanze tra Milano e Zurigo. Perché da lì? Semplice. Perché è da lì che possiamo cominciare a immaginare la Lugano che vogliamo. Ritrovandosi, grazie ad AlpTransit, più vicina a Zurigo e a Milano, due macro regioni socio-economiche enormi, due mondi storicamente e culturalmente diversi, la nostra Città, se ci pensate bene,potrà avere l’occasione di acquisire una nuova ragione d’essere. Quale? Quella di una vera Città internazionale, dove cultura germanofona e latina (artistica, accademica, aziendale), s’incontrano e si scontrano, contaminandosi a vicenda. Si pensi al LAC, al suo potenziale intreccio di proposte culturali. S’immaginino le potenzialità accademiche e di ricerca in ambito sanitario, economico e informatico e le loro ramificazioni aziendali. Si pensi al turismo e a tutti quelli che scelgono Lugano quale città ideale per abitare, con il lungo lago semipedonalizzato e un centro storico a misura di pedone. Le chances ci sono. Apriamo gli occhi e sfruttiamole. Il futuro della nostra Città non è un gioco. Inizia oggi. Lugano domani Politica luganese Aeroporto di Lugano, sì ma privatizzato Michele Kauz, consigliere comunale PLR Lugano Lo scalo di Lugano-Agno è ormai da troppo tempo in uno stato di lunga e sfiancante agonia. Lunga per i tempi, logorante soprattutto per le casse del comune di Lugano. Ogni stagione i conti si chiudono in rosso e a rimetterci sono tutti i contribuenti che, tramite i soldi pubblici, sostengono la sopravvivenza dell’infrastruttura, ormai giunta alla soglia del tracollo. Perché non privatizzare lo scalo? È la soluzione più logica e di fatto altre strutture paragonabili, per dimensioni e utilizzo, allo scalo luganese hanno da tempo scelto questa via. L’aeroporto di Berna è per esempio in mani private, non pubbliche: è gestito dalla Alpar SA. Discorso analogo per l’aeroporto di San Gallo-Altenrhein, in mano alla ditta Peoples, che ha pure creato una propria compagnia aerea con voli di linea per Vienna. Questi scali in mani private fanno pure dei utili. Anche per Lugano-Agno ci sono dei gruppi o delle persone interessate a rilevare lo scalo. Ben vengano dunque, in particolare il gruppo ticinese, molto affidabile e capitanato dalla azienda Ruag. La notizia, riportata da diversi media, potrebbe essere la soluzione giusta al momento giusto. Con una cordata indigena e affidabile, la città potrebbe salvare lo scalo e salvare le proprie casse, dato che Lugano non è attualmente in grado di mettere sul tavolo tutti quei milioni necessari per colmare il deficit (prima) e rilanciare l’aeroporto (in seguito). L’interesse della Ruag, come già espresso nella mia interpellanza rivolta al Municipio di Lugano, è dunque da considerare in modo attento, poiché il gruppo è per il mantenimento dei posti di lavoro e e potrebbe crearne di nuovi. La città di Lugano ha oggi ben altro da fare che non gestire (e nutrire) uno scalo deficitario, oppure ad esempio una sala da giochi (Casinò). Affidare lo scalo a mani private, cosi come lo sono i due citati aeroporti in Svizzera, è la soluzione da intraprendere, considerando che a Berna e San Gallo-Altenrhein le cose funzionano benissimo. Con questa soluzione si smetterebbe di finanziare con soldi pubblici in un’infrastruttura che oggi è fallimentare, utilizzando tali risorse (milioni) per le altre spese importanti e utili al cittadino. Benvenuta estate! Benvenuti turisti!?! Alessandra Kupfer Finalmente è arrivata l’estate! E con l’inizio della bella stagione sulle nostre strade ed autostrade cominciano a vedersi targhe di tutta Europa transitare da Nord verso Sud, in direzione delle tante mete balneari che propongono i paesi a noi vicini. Sarebbe bello poter vedere sempre più questi turisti fermarsi, anche solo per qualche giorno, nel nostro bel Cantone, con le sue soleggiate valli e nella nostra fantastica Lugano! Per poterli accogliere al meglio, enti pubblici e privati dovrebbero collaborare in maniera più assidua, unendo le forze per uno scopo comune: rendere il nostro Cantone più visibile ed attrattivo!!! Si potrebbe cominciare ad esempio con il creare delle strutture alberghiere adatte sia alle famiglie, che alle coppie giovani e meno giovani, abbassando chiaramente i prezzi di certi alloggi pensati quasi unicamente per i clienti più abbienti, escludendo così tanti turisti che optano per trascorrere le loro vacanze al mare o in città vicine a noi, più vantaggiose. Bisogna rendersi conto che il turista è cambiato rispetto a quello di 100 anni fa! Oggi è più dinamico, gli piace muoversi maggiormente alla ricerca di nuove emozioni, e non da ultimo si adatta più facilmente alle varie situazioni che la vacanza gli riserva. Il turista è diventato molto più indipendente rispetto a prima. Ora prenota le sue vacanze informandosi sulle varie mete parlando con amici e parenti, oppure navigan- do semplicemente in internet, trovando il più delle volte “pacchetti” molto allettanti, senza dover recarsi presso un’agenzia viaggi. Per attirare nuovi turisti si potrebbero organizzare dei bus, con partenza dai punti chiave delle varie regioni, come ad esempio Lugano, Locarno e Bellinzona, ..., offrendo diversi “itinerari” guidati ben precisi, al fine di far scoprire non solo quanto di più bello ed interessante ha la nostra Città e l’intero Cantone, includendo nel prezzo, le varie entrate ai musei e le tante attrattive presenti sul territorio, e perché no, anche una buona degustazione di vini e salumi?!? Non bisogna però pensare ai turisti solo d’estate ma anche durante tutto l’anno. Provate allora a immaginare un grande mercatino di Natale situato all’interno del Parco Ciani, con tantissime casette in legno sparse qua e là, che riproducono un vero villaggio magico. Lascio ai lettori la possibilità di ragionarci sopra, e di pensare a quante sarebbero le soluzioni per fa sì che il turista che arriva a Lugano, si trovi favorito nell’accoglienza, creando quello che tante località estere di villeggiatura fanno da molto tempo. Noi abbiamo arte, cultura, bellissimi luoghi, … e non da ultimo, una buona cucina. Facciamone un argomento vendibile! Insieme potremmo proporre a chi di dovere qualcosa di costruttivo e interessante per tutti. 2 Lugano domani Dai quartieri... Sezione Centro, Petrocchi nuovo Presidente Redazione Mercoledì 25 giugno si è tenuta l’assemblea della sezione Centro del PLR di Lugano. Durante l’incontro si è provveduto alla nomina del nuovo presidente, designando Davide Petrocchi (nella foto), e di tutto il Comitato. Riccardo, dopo attenta riflessione, ha deciso di lasciare le redini della Sezione. Il nuovo presidente così come tutto il Comitato, ringrazia di cuore Riccardo per l’apprezzato lavoro svolto con passione e competenza. Un’attività “dietro le quinte”, da instancabile lavoratore. “Siamo certi, caro Riccardo - ha affermato Petrocchi durante l’assemblea - di poter contare su di te anche in futuro”. Per quanto riguarda le nomine del comitato, durante l’assemblea, oltre a Laura Mear, subentrata a Massimo Brignoni in qualità di vice presidente, è stato nominato un altro giovane: Andrea Scotti, che con il suo entusiasmo porterà sicuramente nuova linfa alla Sezione. “Sono convinto - ha affermato Petrocchi - che questo rinnovato gruppo di amici proporrà anche in futuro eventi mirati in grado di suscitare interesse; anche in collaborazione con le altre Sezioni”. Questo spirito di collaborazione, ha aggiunto il nuovo presidente, “dev’essere la base sulla quale lavorare, perché solo con la condivisione, la cooperazione e il sostegno reciproco, si potrà costruire qualcosa di duraturo”. Lente d’ingrandimento Diga della Verzasca, una storia si spera contagiosa Mario Antonini Quando, nel 1995, James Bond si buttò nel vuoto dalla diga della Verzasca riuscì, in un solo colpo, a creare una delle scene di bungee jumping più famose e a dare alla diga una fama internazionale. La diga, in realtà, è ben conosciuta ed apprezzata dai ticinesi. Soltanto la diga della Grande Dixence e di Mauvoisin e del Luzzone sono più alte. Ma, con i suoi 220 metri di altezza, rimane comunque una delle più alte in Europa. L’invaso può contenere fino a 105 milioni di metri cubi d’acqua, che l’anno scorso hanno prodotto ben 254.7 mio. di kWh. Per gestire quest’opera è stata costituita nel 1960 la Verzasca SA che ha per scopo lo sfruttamento delle forze idriche della Verzasca e dei suoi affluenti in base alla concessione del 3 dicembre del 1959 ed il cui capitale azionario è detenuto per 1/3 dal Cantone e, per i rimanenti 2/3, dalla Città di Lugano. Si tratta dunque di un patrimonio di tutti i cittadini che ha una storia incredibile da raccontare. Il 6 maggio del 2010 sono stati festeggiati i 50 anni dalla fondazione della SA. Nel 1955 gli Ingegneri Lombardi (che allora aveva 29 anni) e Gellera presentarono un progetto audace per la realizzazione di una diga che doveva sostituire il vetusto impianto idroelettrico che la Città di Lugano aveva in Val Verzasca. La Città aveva nel frattempo ricevuto dal Cantone il rinnovo della concessione per lo sfruttamento delle acque della Valle e questo permise l’inizio dei primi di lavori di sondaggio già nel 1959. Il primo kilowattora venne immesso nella rete elettrica ticinese il 9 novembre 1964, appena 5 anni dopo l’inizio dei lavori veri e propri! Il dato che genera stupore – se paragonato ai tempi odierni – è la relativa velocità con cui a livello politico vennero superati tutti i passi necessari per arrivare all’avvio dell’opera. Oggi possiamo immaginare (e temere) che una simile realizzazione non raccoglierebbe un tale consenso e che sarebbero necessari molti anni solo per superare ricorsi, opposizioni ed altri ostacoli. Quello era un Ticino fatto di visioni, di coraggio, di lungimiranza e di determinazione. Valori e virtù che sembrano essersi persi o inariditi nel breve volgere di pochi decenni. Siamo passati dalla costruzione delle dighe alla pianificata e perenne polemica con il solo risultato di inaridire l’azione politica, senza alcuna visione che vada al di là del limite immediato dell’ostracismo gratuito. Forse manca nel Ticino di oggi la voglia di andare oltre. Forse il troppo benessere generalizzato in cui viviamo ci ha fatto perdere la voglia di osare pensando in grande e per tutti. Ma torniamo alle note liete. Che ne è – oggi – della Verzasca SA? È una società sana, che occupa 12 persone qualificate e motivate e che ha chiuso l’esercizio 2013, per la gioia dei suoi azionisti, con un utile complessivo di 1, 5 mio di franchi. Dopo oltre 50 anni di storia si guarda al futuro con ottimismo, sperando che, questa brevemente descritta, sia una storia contagiosa. 3 Lugano domani Verso le cantonali Se davvero lo vogliamo… Innocenzo Caizza, candidato GC PLR Lugano Da più parti, ormai da tempo, si sente dire che la politica è cambiata, è in crisi di consensi. Alcune settimana fa, la nostra Consigliera di Stato Laura Sadis, annunciando la sua decisione di rinunciare a una nuova candidatura, ha parlato della sua personale delusione nei confronti della politica attuale: “una politica che sta sfasciando, non costruendo”. Sadis ha detto di non ritrovarsi più in una politica dove prevalgono gli equilibrismi per piacere a tutti.Esperti politologi parlano di crisi dei partiti storici, crisi di valori e mancanza di contenuti. Personalmente, anche per sensazioni confidate da cittadini, credo che molti elettori, quando decidono di votare, scelgono l’idea migliore, la soluzione più convincente anche se a volte si ha l’impressione di assistere alla rincorsa degli slogan più vincenti.I tempi sono cambiati, la politica deve ritrovare nuovi equilibri, allinearsi alle sensibilità popolari e saper coinvolgere i cittadini nella cosa pubblica. Dobbiamo tornare alla cultura politica, alla capacità di coltivare e far fiorire nuovi ideali che prevalgano sulle accelerazioni populistiche, le uniche oggi capaci di catturare nuovi consensi. Credo che i partiti debbano tornare ai contenuti veri, ai propri valori, ai programmi lungimiranti. Di certo, è fondamentale risolvere oggi i problemi contingenti, ma è necessario per la nostra cittadinanza e le generazioni future costruire nuovi programmi più attrattivi. Il PLR deve tornare ad essere il partito di riferimento, espressione del maggior consenso popolare ma anche paladino dei valori sani. Certamente dobbiamo puntare a riprendere il secondo seggio alle prossime elezioni cantonali, riconquistare Lugano, mai darsi per vinti… ma la cosa più importante da fare é riconquistare il cuore e la fiducia delle persone. Dobbiamo essere capaci di ascoltare e parlare alla nostra gente, far nascere nuove speranze; abbiamo il dovere morale di dare a tutti la possibilità, non solo di scegliere le idee migliori, ma anche di abbracciare l’ideale in cui riconoscersi. Faccio appello a tutti coloro che hanno il sogno e la volontà di costruire e salvaguardare una società dove le persone abbiano ancora voglia di sognare, la possibilità di progettare, la capacità di creare e realizzare i propri obiettivi. Se davvero lo vogliamo il cambiamento, molti di noi sono pronti… Facciamolo! Perché essere liberale radicale Nick Meili, candidato GC PLR Lugano Il Plr non sa comunicare. Il Plr fa i suoi interessi. Il Plr non si rinnova. Il Plr non ci rappresenta. I liberali sono come le morali delle favole per bambini. Noiose. Peggio, sono come il mal di denti. Critiche puntuali, provenienti dall’estrema sinistra, dalla sinistra moderata, dal centro o dalla destra populista. Critiche che spesso arrivano dagli stessi fautori di bizzarre dinamiche: “leviamo i soldi ai ricchi… per tenerceli noi”. “Ma, tu che cacchio ne sai?” – mi verrebbe da dire ogni tanto. Siamo un partito che si fonda su principi quali: libertà, meritocrazia, responsabilità individuale, rispetto delle minoranze. E ci impegniamo a promuovere una flessibilità mentale continua. Una flessibilità volta a rimettere tutto costantemente in discussione. Accidenti, verso i giovani dovremmo esercitare un appeal enorme: abbiamo pure una vocazione antiautoritaria. Abbiamo dalla nostra la razionalità. All’interno del partito le riflessioni del singolo giocano un ruolo di primaria importanza. Vi è fiducia nelle persone. Al di là di alcune differenze, i vari pensatori liberali hanno in comune alcune profonde convinzioni, che li legano tra loro e li differenziano dalle altre grandi ‘famiglie politiche’ dei tempi attuali. La prima: la persona e la coscienza di ogni individuo sono sacre e niente può giustificare la loro violazione. La seconda: la diversità delle opinioni e degli interessi non è un male da sopprimere, ma un bene da tutelare, anche perché il loro pacifico conflitto costituisce un potente strumento di progresso culturale e sociale. Il confronto di idee, la collaborazione su temi, l’apertura, stanno alla base di una politica costruttiva. Ad esempio, pensiamo alle questioni ambientali (i cavalli di battaglia in casa liberal-radicale sono altri): gas serra, surriscaldamento globale, buco nell’ozono, scioglimento dei ghiacciai. Temi di un certo peso. In alcuni casi pare toccare dei tabù, considerati alla stregua di pensieri illiberali. Eppure l’inquinamento mette a repentaglio il benessere e la salute delle persone. Dunque un liberale che decide di non rispettare l’ambiente – incoerentemente con i suoi principi - vede limitata la propria libertà. Ma la coscienza ambientale si può legare anche alla responsabilità individuale. Ci reputiamo responsabili per ciò che facciamo? Allora è nostro dovere stare attenti all’impatto causato da consumi, sprechi e via dicendo. Temi nuovi… magari non perfettamente assimilati da tutte le generazioni. Per evitare autolesionismi converrebbe comunque rifletterci sopra. Applicare principi nobili unicamente quanto fa comodo non ha nulla a che vedere con il concetto di idealismo. Il pensiero liberale è attuabile su tutti i fronti. Proprio per questo motivo sono un convinto frequentatore degli ambienti PLR. 4 Lugano domani la Graticola Lugano 140 Invia i tuoi pensieri in 140 battute a [email protected] E mentre la Città di Lugano affonda nel rosso finanziario, le feste sul Longlake procedono a meraviglia… bagnate dalla pioggia. L’unica parvenza di galleggiamento sembra provenire dall’enorme balena in sagex varata a inizio luglio. Speriamo che a nessuno venga in mente di cacciare questa emblematica Moby-Dick, e che possa continuare a mostrare – imperterrita – il suo smisurato ego, a dimostrazione del fatto che, se lo si vuole, la cultura è in grado di mantenere in superficie una società che si sta vieppiù inabissando. La classe politica fa acqua da tutte le parti. Questa, a voler generalizzare a nostra volta, pare essere l’opinione di quella porzione di popolazione che del proprio malcontento e della propria rabbia ha fatto una ragione di vita. Affetta dalla sindrome di Calimero, secondo la quale è sempre colpa degli altri, spesso esprime pensieri denigratori e insultanti verso il politico, il quale non fa nulla e non capisce nulla, e, comunque, qualunque cosa faccia: sbaglia. Se non si fa, in effetti non si sbaglia. E la domanda che sorge spontanea è: ma se tu, malcontento, ne sai di più, perché non cominci a fare politica? Oppure pensi sia giusto limitarti a non votare… A un anno dall’apertura al pubblico, è stata finalmente inaugurata la passeggiata pedonale-ciclabile sul Piano della Stampa. Presenti profondi solchi dovuti all’uso. #inauguriamopertempo Ricapitalizzare? Privatizzare? Chiedendo il silenzio assoluto su Lugano Airport, il Municipio ha scioto il primo dubbio: sul futuro dello scalo non deve volare una mosca. #cogitoergosilentium LongLake, Estival Jazz,“notti Mondiali”, Mojito Lounge. Perché a Lugano bisogna aspettare l’estate per sentire pulsare di vita la Città? #illetargolasciamoloallemarmotte Via i cervi dal Tassino. Dentro le lumache e le balene di sagex. Di questo passo avremo fontane di plastica, alberi di polistirolo e panchine di carta. #lacittàdelfuturo Oroscopo politico Mini agenda 23 luglio - 22 agosto L’agenda completa è consultabile sul sito www.plr-lugano.ch Leone b Impressum Lavoro: candidatevi per la nuova funzione di capoarea della Polizia comunale: il concorso riapre. Preparatevi però a candidarvi ogni tre mesi. Amore: sarà meglio che qualcuno cominci a prendere una decisione seria, altrimenti si prevede un divorzio Esecutivo. Salute: attenzione alle passeggiate alla foce: tra mulinelli e passerelle traballanti correte il rischio di imbattervi nella balena di sagex Direttore: Andrea Bertagni 14Settembre Associazione Progressista Castagnolese Gita sociale 20Settembre Sezione di Viganello Passeggiata culturale nel quartiere 27Settembre Sezione di Molino Nuovo Visita al comando della Polizia della Città di Lugano Redazione: Mario Antonini, Luca Banfi, Massimo Brignoni, Sabrina Caneva, Krizia Genini, Peter Rossi, Giovanna Viscardi Grafica: Giuliano Monza Konrad Walder 5 Lugano domani il Pettegolo EXPO 2015 In anteprima per Lugano Domani il nuovo logo di EXPO 2015 Squarci e scorci urbani Inviateci a [email protected] le fotografie che ritraggono aspetti belli e meno belli della Città Piazza Indipendenza Breganzona 6 Lugano domani Festa d’estate PLR 2014 DOMENICA 31 AGOSTO CENTRO SPORTIVO DI SONVICO PROGRAMMA 9.30 Inizio attività sportive Mountain Bike - percorso attraverso i boschi di Cadrina Bici da strada - percorso Sonvico-Cimadera-Sonvico Camminata popolare - giro dei 3 fiumi (circa 45 minuti, non impegnativo) 11.00 Fine attività sportive Possibilità di usufruire delle doccie al campo di calcio 11.30 Aperitivo offerto 12.30 Pranzo Polenta con brasato o formaggi, macedonia di frutta fresca Fr.20.- per persona, bibite escluse (bambini fino a 14 anni gratis) ISCRIZIONI MEZZI PUBBLICI PARCHEGGIO Entro il 27 agosto 2014 Indicare il numero di par tecipanti e le attività spor tive scelte Da Lugano, linea 461 (Tesserete - Lugano - Villa Luganese) fermata Sonvico Stazione ARL A disposizione sul posto seguire le indicazioni Segreteria PLR, tel. 091821 41 81 E-mail [email protected] Organizzazione evento: Sezione PLR Lugano 7
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