UNI 7697:2014 CRITERI DI SICUREZZA NELLE

UNI 7697:2014
CRITERI DI SICUREZZA
NELLE APPLICAZIONI VETRARIE
Le novità introdotte
UNI 7697:2014 Le novità introdotte
A fine maggio è stata pubblicata la versione 2014 della norma UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni
vetrarie” che sostituisce la versione 2007. Nonostante sia nata in ambito volontario, il rispetto della norma è
obbligatorio in base a quanto prescritto dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 "Codice del consumo”, a
norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229. Unica nel suo genere e senza eguali a livello europeo, la
norma prescrive in maniera puntuale i criteri di scelta dei vetri che devono essere impiegati, sia che si tratti di
vetri interni sia che si tratti di vetri esterni. Obiettivo della scelta è la corretta rispondenza tra le prestazioni dei
vetri e i requisiti minimi di sicurezza per gli utilizzatori.
La norma si applica a tutti i vetri abitualmente impiegati in edilizia e non regolamentati da altre disposizioni
vigenti, nazionali e non. Tuttavia è bene ricordare che, nel caso di impiego di vetri curvi, questa normativa può
essere applicata solo per la scelta della tipologia di materiale e, ad oggi, non per la classificazione in quanto non
sono ancora stati definiti i metodi di prova per questi particolari vetri.
I criteri in base ai quali la norma fornisce indicazioni circa le prestazioni minime dei vetri sono di fatto tre:
l’applicazione del vetro, il carico agente sul vetro e la tipologia di rischio che può essere corso dall’utilizzatore.
Per quanto riguarda le azioni agenti sulla vetrazione la norma riconosce le seguenti tipologie di carico:
9 Carichi dinamici: climatici (interni ed esterni), vento, folla, traffico pedonale, onde di pressione e
depressione
9 Carichi statici:peso proprio, carichi imposti, neve, pressione idrostatica
9 Urti causati da fenomeni atmosferici (ad es. grandine)
9 Vibrazioni
9 Carichi dovuti ad urti accidentali
9 Esplosioni
9 Urti dovuti all’impatto con una persona
9 Urti dovuti a biglia, mazza, ascia o causati da atti vandalici o tentativi di effrazione
9 Urti da proiettile
9 Incendio
Per quanto riguarda, invece, la tipologia di danno la norma riconosce le seguenti tre situazioni:
9 Danno fisico: situazione in cui, a causa di una rottura con eventuale ma non necessaria caduta di
frammenti, il vetro può ledere a una persona fisica, ad animali o cose
9 Caduta nel vuoto: situazione in cui, a causa di una rottura, si possa verificare una caduta nel vuoto da
una altezza superiore o uguale a 1 metro
9 Danno sociale: situazione in cui, a causa di una rottura, si possa verificare un danno alla collettività (ad
esempio furti di opere d’arte, accesso ad esplosivi, evasione da carceri, ecc.).
Nelle tabelle 1 e 2 vengono riportate le classificazioni minime che il Serramentista deve richiedere al
vetraio all’atto dell’ordine del vetro in funzione dell’applicazione, del carico agente e del potenziale
rischio che può verificarsi.
Come si può facilmente notare le novità introdotte nella norma riguardano la necessità di impiego di un vetro
stratificato di sicurezza anche in alcuni contesti dove fino ad oggi non era richiesto. È bene ricordare che il vetro
temprato termicamente può essere considerato un vetro di sicurezza a patto che sia conforme alla norma EN
12150-1 e la sua compressione superficiale non sia inferiore a 90MPa.
La classificazione riportata nelle tabelle 1 e 2 è desunta dalla norma EN 12600; in particolare numeri e lettere
significano:
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Rev.00
2
UNI 7697:2014 Le novità introdotte
Classificazione Altezza di caduta del corpo contro il vetro [mm]
3
190
2
450
1
1200
Modalità di rottura
A
B
C
Descrizione
appaiono numerose fessurazioni che formano
frammenti separati con spigoli vivi, alcuni dei
quali di grandi dimensioni
appaiono numerose fessurazioni, ma i
frammenti rimangono uniti e non si separano
il provino si disintegra, producendo un numero
elevato di piccole particelle che sono
relativamente innocue
La classificazione di un vetro in base alle prestazioni deve essere indicata come segue:
X (Y) Z
dove:
X
è la classe dell’altezza massima di caduta alla quale il prodotto o non si è rotto o appaiono numerose
fessurazioni o il vetro si è disintegrato
Y
è la modalità di rottura;
Z
è la classe dell’altezza massima di caduta alla quale il prodotto non si è rotto o appaiono numerose
fessurazioni.
Per ulteriori informazioni si rimanda al testo originale della normativa o ad un contatto diretto con i tecnici METRA
che sapranno fornire ulteriori dettagli ed approfondimenti.
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Rev.00
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Tab.1. Prestazioni minime delle lastre
Vetro singolo
Applicazioni
(alcuni esempi)
In finestre, sottofinestre e facciate
continue di edifici per ogni
destinazione d’uso (escluso quanto
riportato nella Tab.2)
In finestre esterne e portefinestra
escluse le applicazioni di cui alla
Tab.2
Con lato inferiore ad altezza
maggiore di 1 metro dal
piano di calpestio
Con lato inferiore ad altezza
inferiore a 1 metro dal piano
di calpestio
In edifici per ogni
destinazione d’uso
In vetrine ed assimilabili escluse le
applicazioni di cui alla Tab.2
In vetri per interni: finestre, porte
partizioni escluse le applicazioni di
cui alla Tab.2
Senza rischio di caduta nel
vuoto
Con rischio di caduta nel
vuoto
In parapetti / balaustre
N.B. lo spessore del pvb deve essere
non inferiore a 0,76mm
Tutti i tipi di fissaggio
In coperture, pensiline, tettoie,
lucernari e similari
Per ogni destinazione d’uso
In ascensori
Vano corsa
Pareti
In verande o assimilabili
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Pareti con rischio di caduta
nel vuoto
Tipo di carico
agente
Tipo di rischio
Carichi dovuti ad urti
accidentali
Stratificato
di
sicurezza
Temprato
di
sicurezza
Danno fisico
2B2
1C3
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Danno fisico
2B2
1C3
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Caduta nel vuoto
1B1
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Danno fisico
2B2
Danno fisico
1B1
Danno fisico
2B2
Caduta nel vuoto
1B1
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Carichi dinamici
Carichi statici
Urti causati da
fenomeni atmosferici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Vetrata isolante
Vetrata esterna
Vetrata interna
Stratificato Temprato Stratificato Temprato
di
di
di
di
sicurezza
sicurezza
sicurezza
sicurezza
2B2
1C3
1B1
2B2
1C3
2B2
1C3
2B2
1C3
oppure
1B1
1C3
2B2
1C3
1B1
1C3
2B2
Caduta nel vuoto
1C3
1B1
1C3
1B1
2B2
2B2
oppure
1C3
2B2
1C3
2B2
1C3
1B1
1B1
Danno fisico
Caduta nel vuoto
1C2
Danno fisico
Caduta nel vuoto
1B1
Danno fisico
2B2
Caduta nel vuoto
1B1
1B1
1C2
2B2
1C2
1B1
2B2
1C2
2B2
1C3
oppure
1B1
4
Tab.2. Prestazioni aggiuntive delle lastre per particolari destinazioni d’uso
Vetro singolo
Applicazioni per specifiche destinazioni d’uso
(alcuni esempi)
In serramenti esterni,
indipendentemente dall’altezza
rispetto al piano di calpestio
In serramenti interni, pareti divisorie
indipendentemente dall’altezza
rispetto al piano di calpestio
In serramenti interni ed esterni, pareti
divisorie e vetri per interni
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In ospedali, edifici adibiti ad
attività ricreative e/o
sportive (per esempio
palasport, cinema,
palestre), supermercati,
ambienti comuni di edifici
residenziali
In ospedali, edifici adibiti ad
attività ricreative e/o
sportive (per esempio
palasport, cinema,
palestre), supermercati,
ambienti comuni di edifici
residenziali
In asili, scuole di ogni
ordine e grado e relative
pertinenze, lastre con lato
inferiore ad altezza
maggiore di 1 metro
In asili, scuole di ogni
ordine e grado e relative
pertinenze, lastre con lato
inferiore ad altezza inferiore
di 1 metro
Tipo di carico
agente
Tipo di rischio
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Danno fisico
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Caduta nel vuoto
Stratificato
di
sicurezza
2B2
Temprato
di
sicurezza
Vetrata isolante
Vetrata esterna
Vetrata interna
Stratificato Temprato Stratificato Temprato
di
di
di
di
sicurezza
sicurezza
sicurezza
sicurezza
2B2
1C3
2B2
1C3
2B2
1B1
oppure
1B1
1B1
2B2
Danno fisico
2B2
2B2
2B2
Caduta nel vuoto
1B1
1B1
1B1
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Danno fisico
2B2
2B2
2B2
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
Danno fisico
Caduta nel vuoto
1B1
1B1
1B1
Carichi dinamici
Urti dovuti all’impatto
con una persona
5
Facciate continue
Finestre e porte a battente
Finestre e porte in Alluminio-Legno
Finestre e porte scorrevoli
Porte interne
Sistemi per balconi
Verande
Sistemi oscuranti
Applicazioni fotovoltaiche
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