Approvazione Piano Anti Corruzione - delibera 85 del

Regione del Veneto
AZIENDA SANITARIA – U.L.S.S. N. 3
(istituita con L.R. n. 56 del 14.9.1994)
sede: Bassano del Grappa – Via dei Lotti n. 40
cod. s.i.s. 050 – 103
N. 85 /Reg. del D.G.
Bassano del Grappa, 30/01/2014
DELIBERAZIONE
del
DIRETTORE GENERALE
Nominato con D.P.G.R. n. 223 del 29.12.2012.
Coadiuvato dai sigg.:
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
avv. GIANLUIGI BARAUSSE
DIRETTORE SANITARIO
dr. ENZO APOLLONI
DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI
E DELLA FUNZIONE TERRITORIALE
dott.ssa ALESSANDRA CORO’
OGGETTO: Servizio Affari Generali e Legali - Approvazione del piano di prevenzione della
corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità per il triennio 2014-2016.
Il Dirigente, Responsabile del Servizio Affari Generali, nonché Responsabile del procedimento, attesta
che la presente proposta di deliberazione è stata regolarmente istruita nel rispetto della vigente
normativa nazionale, regionale e regolamentare: f.to Paola Dalla Zuanna
-----------
Il Dirigente proponente riferisce che:
-
in attuazione di convenzioni internazionali, è stata approvata la Legge 6 novembre 2012, n. 190,
“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”, che individua gli organi e gli adempimenti indirizzati al controllo, prevenzione
ed al contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
-
l’articolo 1, comma 7, della Legge impone a tutte le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1,
comma 2, del D. Lgs. 30/3/2001, n. 165 di nominare il Responsabile della prevenzione della
corruzione, cui spettano compiti di iniziativa, controllo e contrasto della corruzione all’interno
della pubblica amministrazione di appartenenza. Il successivo comma 8 dispone che l’organo di
indirizzo politico, su proposta del responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31
gennaio di ogni anno adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione, contenente l’analisi
e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e gli interventi organizzativi volti a prevenirli;
-
il Piano dovrà rispondere alle seguenti esigenze:
a) individuare le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione;
b) prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a
prevenire il rischio di corruzione per le attività individuate alla precedente lettera a);
c) prevedere obblighi di informazioni nei confronti del Responsabile, chiamato a vigilare sul
funzionamento e sull’osservanza del Piano;
d) monitorare il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti;
e) monitorare i rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti
o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di
vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di
parentela o affinità tra le parti;
f) individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da
disposizioni di legge;
-
in attuazione di tali norme, con deliberazione n. 151 del 27/03/2013 è stato nominato il
Responsabile della Prevenzione della Corruzione per l’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 nella
persona dell’Avv. Paola Dalla Zuanna, Dirigente responsabile del Servizio Affari Generali e
Legali e, contestualmente, approvato il Piano di Prevenzione della Corruzione, a valere per gli
anni 2013 – 2015;
-
con deliberazione n. 72/2013 dell’11/09/2013 l’Autorità Nazionale Anticorruzione – A.N.A.C.
(ex Commissione Indipendente per la Valutazione e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche –
C.I.V.I.T.) ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dal Dipartimento della
Funzione Pubblica;
-
il Piano Nazionale Anticorruzione individua gli obiettivi strategici per la prevenzione della
corruzione, identificandoli nel
- ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;
- aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;
- creare un contesto sfavorevole alla corruzione;
ed indica le azioni e le misure di contrasto finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, sia in
attuazione del dettato normativo, sia mediane la previsione di ulteriori misure, adattandole al
particolare contesto di riferimento;
-
con nota in data 22 novembre 2013, prot. n. 52936, indirizzata ai Dirigenti responsabili dei
Servizi amministrativi, della Direzione Medica, dei Distretti e del Dipartimento di Prevenzione, è
deliberazione n. 85 del 30/01/2014 – pag. 2
stata richiesta ai medesimi l’individuazione delle attività nelle quali è più elevato il rischio di
corruzione e la formulazione di proposte di misure organizzative per ridurre le probabilità di fatti
di corruzione nelle attività medesime;
-
sulla scorta del dettato normativo e delle risposte pervenute, il Responsabile della Prevenzione
della Corruzione ha elaborato il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 – 2016”,
che sostituisce il precedente Piano approvato con deliberazione n. 151 del 27/03/2013, e che si
allega alla presente deliberazione sub 1);
-
il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (“Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in
materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche amministrazioni”), fissava, tra l’altro, l’obbligo per le amministrazioni locali di
redigere e approvare il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e demandava alla
Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche
(C.I.V.I.T., ora divenuta Autorità Nazionale Anti Corruzione – A.N.A.C.) di fissare le linee guida
del documento;
-
la legge anti corruzione, la citata n. 190/2012, ha dato nuovo impulso agli obblighi di trasparenza,
considerando quest’ultima il principale strumento di controllo da parte dei cittadini sulla
correttezza dell’azione della pubblica amministrazione;
-
in attuazione di una specifica delega prevista nella legge anti corruzione, è stato emanato il D.
Lgs 14 marzo 2013, n. 33 (“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità,
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”), che, all’art.
10, comma 1 e comma 2, stabilisce che ogni Pubblica Amministrazione adotti un Programma
Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, da aggiornare annualmente, che definisce le misure, i
modi e le iniziative volti all’attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa
vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei
flussi informativi. Il Programma Triennale, recita l’art. 10 del Decreto, indica le iniziative
previste per garantire:
a) un adeguato livello di trasparenza, anche sulla base delle linee guida elaborate dall’A.N.A.C.;
b) la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità;
-
le misure del Programma triennale, continua l’art. 10, sono collegate, sotto l’indirizzo del
Responsabile, con le misure e gli interventi previsti dal Piano di prevenzione della corruzione. A
tal fine, il Programma costituisce di norma una sezione del Piano di prevenzione della corruzione;
-
il D. Lgs. n. 33/2013 ha ridefinito il concetto di trasparenza, inteso come “accessibilità totale delle
informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo
di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo
delle risorse pubbliche”;
-
l’A.N.A.C. con la deliberazione n. 105/2010 e con la deliberazione n. 2/2012 aveva emanato le
linee guida per la predisposizione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità. Dette
prescrizioni sono state rielaborate nella deliberazione A.N.A.C. n. 50/2013, alla luce delle nuove
disposizioni del D. Lgs. n. 33/2013;
-
questa Azienda con deliberazione n. 626 del 27 settembre 2013 ha nominato il Responsabile della
Trasparenza e dell’Integrità nella persona dell’Avv. Paola Dalla Zuanna, Dirigente responsabile
del Servizio Affari Generali e Legali e Responsabile della Prevenzione della Corruzione;
-
sulla scorta del dettato normativo, il Responsabile della Trasparenza e dell’Integrità ha redatto il
Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, che si allega alla presente deliberazione sub
2) e 2bis);
-
il Piano ed il Programma sono stati pubblicati sul sito web aziendale (
) dal 24 al 29 gennaio
2014 per raccogliere le osservazioni e le proposte degli utenti e delle associazioni;
-
i Piani dovranno essere pubblicati nel sito web istituzionale e il Piano Anti Corruzione dovrà
essere trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica (art. 1, comma 8, Legge n. 190/2012)
entro il 31 gennaio 2014.
deliberazione n. 85 del 30/01/2014 – pag. 3
Si propone, pertanto, di approvare il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 - 2016”,
allegato alla presente deliberazione sub 1), ed il “Programma Triennale per la Trasparenza e
l’Integrità”, che costituisce una sezione del primo, allegato alla presente deliberazione sub 2) e 2bis).
IL DIRETTORE GENERALE
Vista la relazione e la proposta del Responsabile del procedimento;
Ritenuto di approvare il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 - 2016”,
allegato alla presente deliberazione sub 1) e di approvare il “Programma Triennale per la Trasparenza
e l’Integrità”, allegato alla presente deliberazione sub 2) e 2bis), che costituisce una sezione del primo;
Dato atto che il Responsabile del servizio competente ha attestato l’avvenuta regolare
istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale, regionale e
regolamentare;
Visto l'art. 32 della L.R. 9/9/99 n. 46, recante disposizioni sul controllo degli atti delle
Aziende Sanitarie;
Acquisito il parere favorevole dei Direttori, per quanto di rispettiva competenza
DELIBERA
1. di approvare il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 - 2016”, allegato alla
presente deliberazione sub 1) per farne parte integrante, e di approvare il “Programma Triennale
per la Trasparenza e l’Integrità”, che costituisce una sezione del Piano anti corruzione, allegato
alla presente deliberazione sub 2) e 2bis) per farne parte integrante;
2. di pubblicare entrambi i piani nel sito web istituzionale, alla sezione “Amministrazione
Trasparente”;
3. di trasmettere il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 – 2016” al Dipartimento
della Funzione Pubblica (art. 1, comma 8, Legge n. 190/2012) entro il 31 gennaio 2014;
4. di dare atto che la presente deliberazione viene pubblicata all’albo del sito istituzionale
dell’Azienda per 10 gg. continuativi, inviata contestualmente al Collegio Sindacale e diventa
esecutiva il giorno stesso della sua pubblicazione, come da norma regolamentare approvata con
deliberazione n. 43 del 27/1/2010.
deliberazione n. 85 del 30/01/2014 – pag. 4
Allegato n. 1) alla deliberazione n 85 del 30/1/2014
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
2014 – 2016
(Legge 6 novembre 2012, n. 190)
Approvato con deliberazione n. 85 del 30.1.2014
1
INDICE
Premessa
3
art. 1 – I soggetti
5
art. 2 – Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione
8
art. 3 – Misure e strumenti per prevenire il rischio di corruzione
12
art. 4 – Obblighi di trasparenza
14
art. 5 – Conflitto d’interessi
15
art. 6 – Svolgimento di attività ed incarichi extraistituzionali
15
art. 7 – Inconferibilità ed incompatibilità di incarichi di vertice e dirigenziali
16
art. 8 – Svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
16
art. 9 – Ulteriori casi di inconferibilità di incarichi a seguito di condanna penale
per delitti contro la pubblica amministrazione
17
art. 10 – Formazione
18
art. 11 – Collegamento con il Piano delle performance
18
art. 12 – Tutela del dipendente che effettua segnalazione di illecito
19
art. 13 – Responsabilità
19
art. 14 – Pubblicazione
19
art. 15 – Disposizioni finali
19
Cronoprogramma
20
2
Premessa
In attuazione della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione,
ratificata con L. 116/2009, è stata approvata la legge 6 novembre 2012, n. 190, contenente le
“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”. La legge, che è entrata in vigore il 28 novembre 2012, opera nella direzione più
volte sollecitata dagli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte. Con tale provvedimento
normativo è stato introdotto anche nel nostro ordinamento un sistema organico di prevenzione
della corruzione, che si articola su due livelli di strategie di prevenzione.
Al primo livello, quello nazionale, le strategie derivano dall’azione sinergica di tre soggetti:
- il Comitato Interministeriale, che ha il compito di fornire indirizzi attraverso l’elaborazione
di linee guida;
- il Dipartimento della Funzione Pubblica, che opera come soggetto promotore delle
strategie di prevenzione e contrasto alla corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione; in particolare:
 promuove e definisce le norme metodologiche per la prevenzione della corruzione;
 definisce i modelli standard delle informazioni e dei dati occorrenti per l’attuazione degli
obiettivi indicati dalla norma;
 predispone il Piano Nazionale Anticorruzione (di seguito P.N.A.);
 riceve dalle pubbliche amministrazioni il Piano Triennale di Prevenzione della
Corruzione (P.T.P.C.);
- l’A.N.A.C. - Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza
delle amministrazioni pubbliche (prima denominata C.I.V.I.T. - Commissione
Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni
pubbliche), di cui all’art. 13 del D. Lgs. 150/2009, che svolge funzioni di raccordo con le
altre autorità ed esercita poteri di vigilanza e controllo per la verifica dell’efficacia delle
misure di prevenzione adottate dalle amministrazioni, nonché sul rispetto della normativa
della trasparenza.
Al secondo livello, quello decentrato, ogni amministrazione pubblica definisce un proprio Piano
Triennale di Prevenzione della Corruzione che, sulla base delle indicazioni presenti nel P.N.A.,
effettua l’analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e conseguentemente indica gli
interventi organizzativi volti a prevenirli. Il Piano deve essere adottato e/o aggiornato, ai sensi
dell’art. 1, comma 8, della legge n. 190/2012, entro il 31 gennaio di ogni anno e deve essere
trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 11 settembre 2013 con la delibera n. 72/2013 ha
adottato il Piano Nazionale Anticorruzione, elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Il
Piano fornisce un quadro unitario e strategico di programmazione delle attività per prevenire e
contrastare la corruzione nel settore pubblico e crea le premesse perché le amministrazioni
possano redigere i loro Piani triennali.
Definizione di corruzione
Il P.N.A. definisce il concetto di corruzione con un’accezione ampia. “Esso è comprensivo delle
varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un
soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati.
Le situazioni rilevanti sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata negli artt. 318,
319 e 319 ter c. p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la
pubblica amministrazione disciplinati nel Titolo I, Capo I, del codice penale, ma anche le situazioni
in cui – a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un malfunzionamento
dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite, ovvero l’inquinamento
dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo, sia nel caso in cui
3
rimanga a livello di tentativo.”
Le misure di prevenzione hanno quindi l’obiettivo strategico di:
 ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione
 aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione
 creare un contesto sfavorevole alla corruzione
 favorire il miglioramento del sistema, valorizzando i principi fondamentali di eguaglianza,
trasparenza, fiducia nelle istituzioni, di legalità e imparzialità dell’azione pubblica.
L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 di Bassano del Grappa, nel dare attuazione alla legge
06.12.2012, n. 190, riconosce e fa proprie le finalità di prevenzione della corruzione, ritenendole
parte essenziale per il perseguimento della propria missione e delle funzioni istituzionali.
Riferimenti normativi
Il presente Piano di Prevenzione della Corruzione dell’Azienda Sanitaria per il triennio 2014 - 2016,
tiene conto delle seguenti indicazioni legislative e amministrative:
Normativa:
- Legge 3 agosto 2009, n. 116 - Ratifica della convenzione delle Nazioni Unite contro la
corruzione del 9 dicembre 2003;
- Legge 28 giugno 2012, n. 110 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione penale sulla
corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999;
- Legge 6 novembre 2012, n. 190 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
- Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni;
- Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39 - Disposizioni in materia di inconferibilità e
incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in
controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190;
- D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 - Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti
pubblici, a norma dell’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Altra normativa di riferimento:
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 - Nuove norme sul procedimento amministrativo;
- Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 - Disciplina della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a
norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300;
- Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
- Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 - Codice delle leggi antimafia e delle misure di
prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli
articoli 1 e 2 della legge 1213 agosto 2010, n. 136.
Circolari, deliberazioni e altra documentazione:
- Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica 25
gennaio 2013, n. 1 - Legge n. 190 del 2012 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione
della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
- Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica 19
luglio 2013, n. 2 - D. Lgs n. 33 del 2103 - attuazione della trasparenza;
- Delibera n. 26 del 22 maggio 2013 dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici – Prime
indicazioni sull’assolvimento degli obblighi di trasmissione delle informazioni all’AVCP, ai sensi
dell’art. 1, comma 32, della L. n. 190/12;
- Comunicato dell’AVCP 13 giugno 2013;
- Comunicato congiunto 25 giugno 2013 del Presidente C.I.V.I.T. e del Presidente dell’AVCP;
4
- Delibera n. 50/2013 del 4 luglio 2013 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione - Linee guida per
l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e integrità 2014-2016;
- Delibera dell’A.N.A.C. n. 72/2013 dell’11 settembre 2013 - Approvazione del Piano Nazionale
Anticorruzione;
- Delibera dell’A.N.A.C. n. 75/2013 del 24 ottobre 2013 - Linee guida in materia di codici di
comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001);
- Intesa Conferenza Unificata Governo, Regioni ed Enti locali del 24 luglio 2013 per l’attuazione
dell’articolo 1, commi 60 e 61, della Legge 6 novembre 2012, n. 190;
- Rapporto dell’A.N.A.C. sul primo anno di attuazione della Legge n. 190/2012 - dicembre 2013.
Art. 1 - I soggetti
1. I soggetti che all’interno dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 concorrono alla prevenzione della
corruzione sono:
a) Il Direttore Generale
Il Direttore Generale, quale organo di gestione e rappresentante legale dell’Azienda:
a) designa il Responsabile della prevenzione della corruzione (R.P.C.);
b) designa il Responsabile della Trasparenza;
c) adotta il P.T.P.C. e i suoi aggiornamenti e li comunica al Dipartimento della Funzione Pubblica;
d) adotta tutti gli atti di indirizzo a carattere generale che siano direttamente o indirettamente
finalizzati alla prevenzione della corruzione.
b) Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione
L’art. 1, comma 7, della legge n. 190/2012 stabilisce che “l’organo di indirizzo politico individua di
norma tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio il responsabile della
prevenzione della corruzione”.
Con deliberazione n. 151 del 27/03/2013 il Direttore Generale ha nominato Responsabile della
Prevenzione della Corruzione l’Avv. Paola Dalla Zuanna, Dirigente responsabile del Servizio Affari
Generali e Legali.
Nell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 il R.P.C. coincide con il Responsabile della Trasparenza,
nominato ai sensi dell’art. 43 D.Lgs. n. 33/2013.
Al R.P.C. competono le seguenti attività e funzioni:
a) elabora la proposta di Piano Triennale della prevenzione della corruzione, che deve essere
adottato dall’organo di indirizzo politico (per l‘Azienda Sanitaria, il Direttore Generale quale
organo di gestione);
b) presenta entro il 15 dicembre di ogni anno una relazione sull’attuazione del Piano nell’anno
di riferimento al Direttore Generale, disponendone la pubblicazione sul sito web aziendale.
La relazione si basa sui rendiconti presentati dai dirigenti e sui risultati realizzati in
esecuzione del Piano. Va trasmessa al Dipartimento della Funzione Pubblica unitamente al
Piano di Prevenzione dell’anno successivo;
c) definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad
operare in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione;
d) verifica l’efficace attuazione del Piano e propone la modifica dello stesso quando sono
accertate significative violazioni alle prescrizioni, ovvero quando intervengono mutamenti
nell’organizzazione o nell’attività dell’Azienda;
e) verifica, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi, ove
possibile, nei settori particolarmente esposti alla corruzione;
f) individua, d’intesa con il dirigente competente, il personale da inserire nei percorsi di
formazione sui temi dell’etica e della legalità.
5
Il R.P.C. è il soggetto precipuamente designato a gestire la prevenzione della corruzione, con
compiti organizzativi e di raccordo degli altri soggetti.
In capo al R.P.C. incombono le seguenti responsabilità, sancite dalla legge n. 190/2012:
- la mancata predisposizione del P.T.P.C. e la mancata adozione delle misure per la
selezione e la formazione dei dipendenti costituiscono elementi di valutazione della
responsabilità dirigenziale;
- in caso di commissione, all’interno dell’Azienda, di un reato di corruzione accertato con
sentenza passata in giudicato, il responsabile delle prevenzione della corruzione risponde
ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 30/03/2001, n. 165, nonché sul piano disciplinare, oltre che
per il danno erariale e all’immagine della pubblica amministrazione, salvo che provi le
seguenti circostanze:
a) di aver predisposto, prima della commissione del fatto, il P.T.P.C. e di aver osservato i
contenuti dello stesso indicati dall’art. 1, commi 9 e 10, della legge n. 190/2012;
b) di aver vigilato sul funzionamento e sull’osservanza del Piano;
- in caso di ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal Piano, il R.P.C.
risponde ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 30/03/2001, n. 165, nonché per omesso controllo,
sul piano disciplinare.
c) I Referenti per la prevenzione della corruzione
La complessità dell’organizzazione aziendale fa ritenere opportuno l’affiancamento al R.P.C. di
Referenti per la corruzione. Essi sono nominati tra i Dirigenti.
I compiti dei Referenti sono i seguenti:
a) svolgono attività informativa nei confronti del R.P.C. affinché questi abbia elementi e
riscontri sull’intera organizzazione ed attività dell’Azienda e effettuano un costante
monitoraggio sull’attività svolta dai dirigenti, anche con riferimento agli obblighi di rotazione
del personale;
b) partecipano al processo di gestione del rischio;
c) osservano le misure contenute nel P.T.P.C.;
d) collaborano con il R.P.C. per effettuare i controlli a campione.
I Referenti individuati per l’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 sono i responsabili delle seguenti
articolazioni:
- i Responsabili delle Strutture Complesse di area amministrativa
- il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero
- il Direttore di Distretto
- il Direttore del Dipartimento di Prevenzione
d) I Dirigenti
Tutti i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse e di Strutture Semplici Dipartimentali e di
Strutture Semplici, per l’area di rispettiva competenza:
a) svolgono attività informativa nei confronti del R.P.C., dei Referenti e dell’Autorità
Giudiziaria;
b) partecipano al processo di gestione del rischio;
c) assicurano l’osservanza del Codice di Comportamento e verificano le ipotesi di violazione;
d) adottano le misure gestionali, quali l’avvio del procedimento disciplinare, la sospensione e
la rotazione del personale;
e) osservano le misure contenute nel presente Piano;
f) monitorano il rispetto dei tempi procedimentali, fondamentale elemento sintomatico del
corretto funzionamento e rispetto del presente Piano, e relazionano tempestivamente al
R.P.C. in merito al mancato rispetto dei termini;
g) presentano al R.P.C., entro il 30 novembre di ogni anno, una relazione dettagliata sullo
6
stato di attuazione della prevenzione della corruzione, con riguardo, in particolare,
alle attività poste in essere in merito all’attuazione effettiva delle regole di legalità ed
integrità del presente Piano;
a qualsiasi anomalia accertata costituente mancata attuazione del presente Piano,
specificando le azioni eventualmente adottate per eliminarle, oppure proponendo al
R.P.C. azioni di correzione;
h) hanno l’obbligo di inserire nei bandi di gara le clausole contenute nei protocolli di legalità o
nei patti di integrità e devono attestare, nella relazione di cui al punto precedente, il rispetto
del presente obbligo;
i) monitorano con cadenza annuale, anche con controlli sorteggiati a campione tra i
dipendenti adibiti alle attività a rischio corruzione disciplinate nel presente Piano (almeno il
10%), i rapporti aventi maggior valore economico tra l’Azienda e i soggetti che con la
stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione,
concessione o erogazione di vantaggi economici, anche verificando eventuali relazioni di
parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi
soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell’Azienda.
e) L’Organismo Indipendente di Valutazione
L’Organismo Indipendente di Valutazione nell’ambito di prevenzione della corruzione svolge i
seguenti compiti:
a) partecipa al processo di gestione del rischio;
b) considera i rischi e le azioni inerenti la prevenzione della corruzione nello svolgimento dei
compiti ad esso attribuiti;
c) svolge compiti connessi all’attività anticorruzione nel settore della trasparenza
amministrativa (artt. 43 e 44 D. Lgs. n. 33/2013);
d) esprime parere obbligatorio sul Codice di Comportamento adottato dall’Azienda (art. 54,
comma 5, D. Lgs. n. 165/2001).
f) L’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari
L’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari
a) svolge i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza (art. 55 bis D. Lgs. n.
165/2001);
b) provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’autorità giudiziaria e di quella
contabile;
c) propone l’aggiornamento del Codice di Comportamento;
d) relaziona semestralmente al Responsabile della Prevenzione della Corruzione.
g) I dipendenti dell’Azienda
La prevenzione della corruzione dev’essere un’azione sinergica di tutti coloro che prestano la loro
opera a qualsiasi titolo nell’organizzazione dell’Azienda, indipendentemente dal ruolo ricoperto. La
grande maggioranza dei dipendenti lavora a contatto con il pubblico e pertanto ognuno di loro
contribuisce sostanzialmente alla costruzione dell’immagine dell’Azienda, sia in positivo che in
negativo. La diffusione tra tutti gli operatori di questa consapevolezza, di valori etici condivisi e di
principi di comportamento eticamente e giuridicamente adeguati riveste un’estrema importanza.
Ogni dipendente deve:
a) partecipare al processo di gestione del rischio;
b) osservare le misure contenute nel presente Piano;
c) segnalare le situazioni di illecito al proprio dirigente o all’Ufficio per i Procedimenti
Disciplinari;
d) segnalare casi di personale conflitto di interessi, astenendosi nel qual caso dal compiere
attività;
e) segnalare al dirigente di riferimento o al R.P.C. l’apertura di eventuali procedimenti penali o
7
f)
procedimenti contabili per fatti contro la pubblica amministrazione, entro quindici giorni
dalla ricezione del provvedimento;
tenere un comportamento eticamente e giuridicamente adeguato.
h) I collaboratori a qualsiasi titolo nell’Azienda
I collaboratori a qualsiasi titolo nell’Azienda:
a) osservano le misure contenute nel presente Piano e nel Codice di Comportamento;
b) segnalano le situazioni di illecito di cui siano a conoscenza.
Art. 2 – Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione
1. Uno degli scopi principali del Piano è quello di individuare, tra le attività di competenza
dell’Azienda Sanitaria, quelle più esposte al rischio di corruzione e di prevedere meccanismi di
formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio corruzione. Al
riguardo il Piano Nazionale Anticorruzione, nell’allegato 1, dispone che l’intero processo di
gestione del rischio richiede l’attivazione di meccanismi di consultazione, con il coinvolgimento
dei Dirigenti per le aree di competenza.
Per “rischio” si intende l’effetto dell’incertezza sul corretto perseguimento dell’interesse
pubblico e, quindi, sull’obiettivo istituzionale dell’ente, dovuto alla possibilità che si verifichi un
dato evento.
Per “evento” si intende il verificarsi o il modificarsi di un insieme di circostanze che si
frappongono o si oppongono al perseguimento dell’obiettivo istituzionale dell’Azienda.
2. L’art. 1, comma 16, della legge n. 190/2012 individua alcuni procedimenti a maggior rischio di
corruzione, comuni a tutte le Amministrazioni:
a) autorizzazione o concessione;
b) scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento
alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché
attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati;
d) concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera di cui
all’articolo 24 del decreto legislativo n. 150 del 2009.
3. I suddetti procedimenti corrispondono alle seguenti aree di rischio:
-
processi finalizzati all’acquisizione e alla progressione del personale;
processi finalizzati all’affidamento di lavori, servizi e forniture, nonché all’affidamento di ogni
altro tipo di commessa o vantaggio pubblico disciplinato dal D. Lgs. n. 163/2006;
processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari
privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario;
processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari
con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario.
4. Per identificare le attività di competenza dell’Azienda più esposte a rischio corruzione, ulteriori
rispetto a quelle sopra indicate, con nota prot. 52936 del 22 novembre 2013 sono stati
interpellati i Dirigenti di Responsabili delle Strutture Complesse di area amministrativa, il
Direttore Medico del Presidio Ospedaliero, i Direttori dei Distretti, il Direttore del Dipartimento di
Prevenzione. Dall’esame delle risposte pervenute, sono state individuate ulteriori attività a
rischio. Le attività che si elencano di seguito sono in parte una specificazione di quanto già
individuato legislativamente.
8
SERVIZIO
COMPETEN
TE
Servizi vari
ATTIVITA’/PROCESSI
RISCHIO
Scelta del contraente nelle procedure di
gara d’appalto
Rischio a
seconda del tipo
di gara: per gli
acquisti sul
MEPA: basso;
gare ad evidenza
pubblica: medio
Scelta del contraente negli affidamenti
diretti
Individuazione
delle
caratteristiche
tecniche dei prodotti/apparecchiature da
acquistare
alto
Servizi vari
Partecipazione come componente
commissione di gara d’appalto
alto
Servizi vari
Procedura di liquidazione fatture
medio
Distretto
Individuazione utenti aventi diritto ed
assegnazione di beni (ausili e protesi ad
es.) e servizi (ADI, trasporti sanitari)
alto
Distretto
Concessione
contributi
economici
(Fondo per la non autosufficienza,
Sclerosi Laterale Amiotrofica)
alto
Distretto
Impegnative di residenzialità
medio
Servizi vari
Esercizio dell’attività libero professionale
alto
Servizio
Qualità e
Formazione
Individuazione del docente o dell’Ente di
Formazione
basso
Servizio
Qualità e
Formazione
Visita di verifica per autorizzazione ed
accreditamento strutture private
basso
Servizio
Qualità e
Formazione
Individuazione Società di Servizi
basso
Servizio
Personale
Servizi vari
Organizzazione e partecipazione a
concorsi,
procedure
selettive
per
l’assunzione di personale e progressioni
di carriera
Autorizzazione incarichi e attività a
dipendenti e relativa vigilanza
alto
Servizio
Personale
Servizi vari
Affidamento di incarichi esterni di lavoro
autonomo ed extraistituzionali
medio/alto
Servizio
Personale
Concessione permessi e congedi
basso
Servizi vari
Servizi vari
Servizio
Personale
Servizi vari
di
POSSIBILI MISURE DI CONTRASTO
PREVISTE PER ALCUNI RISCHI
alto
Attribuzione a soggetti diversi le varie
fasi di emissione dell’ordine, carico
fattura,
scarico
ordine,
controllo
contabile, liquidazione fattura
“Protocollo operativo per l’esecuzione di
attività di monitoraggio, di verifica e di
controllo sull’attività libero-professionale”
stilato dalla Direz. Amministrativa di
Ospedale
(rif.
prot.
5/DAO
del
14/1/2014), che rimanda al regolamento
aziendale vigente in materia.
Riunioni di Servizio ad ogni modifica
della normativa, verifica sulle richieste di
conferimento incarico di docenza,
protocolli operativi e procedure di
Servizio
Riunioni di Servizio, composizione del
team di verifica e dichiarazione di
assenza di incompatibilità in capo ai
componenti,
protocollo
operativo
delibera n. 722 del 30/10/2013
Riunioni
di
Servizio,
verifica
individuazione Società con le modalità
previste nel regolamento, protocolli
operativi e procedure di servizio.
medio
9
Servizio
Personale
Gestione esiti delle visite medico-fiscali
alto
Servizio
Personale
Benefit al
accessori
medio
Servizio
Personale
Processo di valutazione del personale
alto
Servizio
Personale
Progressioni di carriera di cui all’art. 24
del D. Lgs. n. 150/2009
alto
Servizio
Economico
Finanziario
Pagamenti
e
incassi:
rischio
di
compromettere la fatturazione ordinaria
attiva e l’emissione degli ordini di
pagamento per tutte le attività nelle quali
vi è un compenso orario aggiuntivo per
gli operatori
In caso di scarsità di cassa, rischio di
privilegiare il pagamento di una fornitura
rispetto ad un’altra, non osservando
criteri oggettivi
Attribuzione di vantaggi economici a
soggetti terzi
medio
Affidamento di incarichi professionali
nella gestione dei lavori pubblici
medio alto
Servizio
Tecnico
Servizio
Tecnico
Affidamento lavori
alto
Gestione
patrimonio
immobiliare,
acquisti/alienazioni, affitti attivi/passivi
alto
Dipartiment
o di
Prevenzione
Attività di certificazione sanitaria
alto
Servizio
Igiene e
Sanità
Pubblica
Servizio
Igiene e
Sanità
Pubblica
Servizio
Igiene e
Alimenti
Attività
certificativa
svolta
Commissioni Mediche collegiali
300/70, Gas Tossici, Invalidità Civile)
Servizio
Economico
Finanziario
Direzione
Amministrat
iva di
Distretto
Servizio
Tecnico
personale
e
compensi
da
(L.
basso
medio/alto
alto
Attività ispettiva per le autorizzazioni
sanitarie prescritte dalle norme di legge e
richieste da Enti terzi
medio
Attività ispettiva per la verifica del
rispetto delle norme di igiene e sicurezza
degli alimenti e delle bevande
medio
Servizio
Igiene e
Alimenti
Istruttoria e attività di registrazione delle
imprese alimentari e dei pubblici esercizi
del settore alimentare
medio
Servizio
Igiene e
Alimenti
Partecipazione all’espressione dei pareri
per
nuovi
insediamenti
produttivi
relativamente ad aziende del settore
alimentare
Attività ispettiva per la verifica del
rispetto delle norme di sicurezza e salute
sul lavoro (verbali di prescrizione)
medio
Attività di indagine per infortuni (notizia
di reato)
medio
Attività
di
indagine
per
professionali (notizia di reato)
medio
Servizio
Protezione
Igiene e
Salute
Ambienti di
Lavoro
Servizio
Protezione
Igiene e
Salute
Ambienti di
Lavoro
Servizio
Protezione
Igiene e
malattie
medio
10
Salute
Ambienti di
Lavoro
Servizio
Protezione
Igiene e
Salute
Ambienti di
Lavoro
Servizio
Protezione
Igiene e
Salute
Ambienti di
Lavoro
Servizio
Protezione
Igiene e
Salute
Ambienti di
Lavoro
Servizi vari
Pareri per nuovi insediamenti produttivi
(tra cui deroghe)
medio
Ricorsi contro il giudizio del medico
competente
medio
Piani amianto
medio
Manutenzione edifici/impianti
- alto
- medio per
importi fino a €
5.000.000
Servizi vari
Liste di attesa prenotazioni ambulatoriali,
ricoveri ed interventi chirurgici
medio, in quanto
sono stati
adottati criteri
Servizi vari
Inserimento utenti in strutture a gestione
diretta, convenzionate/autorizzate
Servizi vari
Commissioni patenti, porto d’armi,
contrassegno parcheggio, cessione del
quinto dello stipendio
medio
Servizi vari
Gestione sperimentazioni cliniche
medio
Servizi vari
Gestione finanziamenti pubblici e privati
(donazioni e finanziamenti pubblici
vincolati)
Medio/alto, in
funzione degli
importi e della
tipologia della
donazione
Servizi vari
Acquisizione di prestazioni e servizi
sanitari (convenzioni con cliniche e
ambulatori privati, trasporti sanitari, ecc.)
alto
Servizi vari
Rilascio autorizzazioni
medio
Servizi vari
Attività di controllo e vigilanza
medio
Servizio
Farmaceutic
o
Servizio
Approvvigio
namenti
Spesa
farmaceutica
territoriale
ospedaliera
e
E’ stata adottata una serie di Piani
Attuativi di disposizioni regionali per il
contenimento dei tempi di attesa, da
ultimo con deliberazione n. 570/2013 per
il triennio 2013-2015. A fine novembre
2013 è stato emanato il Manuale
Operativo MO075102AZ “Classi priorità
– Guida per la prescrizione” che fa parte
del Sistema Gestione Qualità Aziendale,
distribuito ai medici prescrittori
dipendenti e convenzionati.
La gestione delle liste di attesa e delle
prenotazioni sia per ricovero che per
prestazioni ambulatoriali sono gestite su
programmi gestionali aziendali (Galileo e
G2), che consentono controlli sistematici
e rispettano i requisiti di priorità previsti
dalla normativa vigente.
alto
11
Servizi vari
Servizi vari
Servizi
Veterinari
Incasso prestazioni sanitarie
sanitarie
Utilizzo spazi nelle strutture
e
non
alto
medio
Vedasi tabella in calce al presente Piano
5. Il censimento dei procedimenti interessati alla valutazione e al trattamento del rischio è
soggetto a revisione continua, secondo specifica verifica, considerata la natura della materia, le
esigenze organizzative, il verificarsi di eventi significativi, l’evoluzione della normativa, gli interventi
di revisione dell’Atto Aziendale.
Art. 3 – Misure e strumenti per prevenire il rischio di corruzione
1. Le misure e gli strumenti ritenuti strategici per prevenire il rischio di corruzione si individuano
come segue:
Pubblicazione
La pubblicazione delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi nel sito istituzionale
dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 costituisce il mezzo fondamentale per il controllo, da parte del
cittadino e/o utente, delle decisioni nelle materie a rischio di corruzione. L’approvazione del
Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, previsto dal Decreto Legislativo 14 marzo
2013, n. 33, rientra a pieno titolo nell’ambito del sistema delle misure di prevenzione alla
corruzione e soddisfa l’obbligo di pubblicità e trasparenza. Si rinvia sul punto al successivo art. 4 Obblighi di Trasparenza.
Conoscenza
I dipendenti sono tenuti a conoscere il presente Piano. Il documento è reso noto mediante
trasmissione per posta elettronica e altri strumenti di pubblicizzazione. Al momento dell’assunzione
il dipendente ne prende atto, unitamente al Codice di Comportamento.
Codice di Comportamento
In attuazione dell’art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001, come modificato dall’art. 1 comma 44 della legge
n. 190/2012, il Governo ha approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici con
D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, che definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona
condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare.
L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 ha predisposto il Codice di Comportamento aziendale, che
integra e specifica il Codice nazionale.
L’osservanza dei doveri contemplati nel Codice costituisce misura fondamentale di prevenzione
del rischio di corruzione, in quanto le norme in essi contenute regolano in senso legale ed
eticamente corretto il comportamento dei dipendenti ed indirizzano l’azione amministrativa.
La violazione dei doveri previsti dal Codice integra comportamenti contrari ai doveri d’ufficio, fonte
di responsabilità disciplinare, fermi restando i casi in cui la violazione dia luogo anche a
responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione verifica ogni anno il livello di attuazione del
Codice.
Del Codice di Comportamento è data ampia diffusione a tutti i dipendenti e a tutti i soggetti indicati
nel D.P.R. n. 62/2013.
12
Comunicazione del termine dei procedimenti
L’Azienda, attraverso i competenti Servizi e attraverso gli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 35
del D.Lgs. n. 33/2013, comunica al cittadino che chiede prestazioni o rilascio di provvedimenti
autorizzativi, abilitativi, concessori o qualsiasi altro atto esigibile, il termine entro il quale sarà
concluso il procedimento e informa, su richiesta ed in itinere, sullo stato del medesimo.
Strumenti di controllo e regole di legalità
L’Azienda ha approvato i seguenti strumenti di controllo e regole di legalità, che prevedono
meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di
corruzione:
a) Carta dei Servizi
b) Regolamento in materia di incompatibilità ed autorizzazione allo svolgimento degli incarichi
extraistituzionali;
c) Adozione del Codice di Comportamento dei dipendenti dell’Azienda;
d) Regolamento per l’acquisizione di beni e servizi in economia;
e) Regolamento per l’affidamento degli incarichi di collaborazione presso l’Azienda U.L.S.S. n. 3,
a norma dell’art. 7 comma 6 del D. Lgs. n. 165/2001;
f) Regolamento sul conferimento di incarichi ex art. 15 septies commi 1° e 2° del D. Lgs. n.
502/1992;
g) Regolamento di attuazione della legge n. 241/1990;
h) Regolamenti in materia di procedimenti disciplinari;
i) Approvazione del Piano di sviluppo del sistema di controllo interno – triennio 2012 – 2014;
j) ogni altro regolamento introdotto in applicazione della normativa vigente.
Informazione
In attuazione dell’art. 1, comma 9, lett. c), della legge n. 190/2012, sono previsti i seguenti obblighi
di informazione nei confronti del R.P.C., chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza
del Piano triennale:
- i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse, di Strutture Semplici Dipartimentali e di
Strutture Semplici relazionano tempestivamente in merito al mancato rispetto dei tempi
procedimentali;
- i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse, di Strutture Semplici Dipartimentali e di
Strutture Semplici presentano, entro il 30 novembre di ogni anno, una relazione dettagliata
sullo stato di attuazione della prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 1, lett. d), sub g),
del presente Piano.
Monitoraggio
In attuazione dell’art. 1, comma 9, lett. d) ed e) della legge n. 190/2012,
- il R.P.C. monitora annualmente, con la collaborazione dei Dirigenti Responsabili di Struttura, il
rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti,
- i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse monitorano con cadenza annuale, anche con
controlli sorteggiati a campione tra i dipendenti adibiti alle attività a rischio corruzione previste
nel presente Piano, i rapporti aventi maggior valore economico esistenti tra l’Azienda e i
soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di
autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche
verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i
13
soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell’Azienda (art. 1, lett. d, sub
i).
Rotazione del personale addetto alle aree a rischio corruzione
Nell’ambito delle misure dirette a prevenire il rischio di corruzione, assume rilievo il principio di
rotazione del personale addetto alle aree a rischio. La ratio della previsione normativa è quella di
evitare che possano consolidarsi posizioni di privilegio nella gestione diretta di attività e che possa
consolidarsi l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione.
In attesa di specifiche indicazioni che saranno eventualmente emanate in seguito, l’Azienda,
compatibilmente con l’organico e con l’esigenza di mantenere continuità e coerenza di indirizzo
delle strutture, applica il principio di rotazione prevedendo che nei settori più esposti a rischio di
corruzione siano alternate le figure dei responsabili del procedimento, nonché dei componenti
delle commissioni di gara e di concorso.
L’Azienda individuerà modalità operative e procedure per la rotazione dei dirigenti e dei funzionari
addetti alle aree a più elevato rischio di corruzione. A tal fine, adotterà dei criteri generali, previa
informativa alle Organizzazioni Sindacali. L’attuazione della misura dovrà avvenire,
compatibilmente con le risorse umane disponibili, in modo da tener conto delle specificità
professionali in riferimento alle funzioni, per salvaguardare la continuità della gestione
amministrativa, nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Ove le condizioni oggettive
non consentano l’attuazione della misura, l’Azienda ne darà conto con adeguata motivazione.
In ogni caso, fermi restando i casi di revoca dell’incarico già previsti da norma di legge e le ipotesi
di applicazione di misure cautelari, la rotazione potrà avvenire solo alla scadenza dell’incarico, la
cui durata è regolamentata dai CC.CC.NN.LL.
La rotazione non sarà applicata ai profili professionali nei quali è previsto il possesso di titoli di
studio specialistici posseduti da una sola unità lavorativa.
Art. 4 – Obblighi di trasparenza
1. La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e
per l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. Essa infatti favorisce la partecipazione
dei cittadini all’attività delle pubbliche amministrazioni ed è funzionale a tre scopi:
a) sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per
consentirne il miglioramento;
b) assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi dalle amministrazioni, delle
loro caratteristiche qualitative e quantitative, nonché delle loro modalità di erogazione;
c) promuovere l’integrità.
2. In attuazione dell’art. 1, comma 34), della legge n. 190/2012, il Governo ha approvato il D. Lgs.
14 marzo 2013, n. 33, contenente il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
3. L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 assicura la trasparenza della propria attività mediante la
pubblicazione di tutti i dati, informazioni e documenti richiesti dal D. Lgs. n. 33/2013 e da altre
normative nel proprio sito web www.aslbassano.it, alla sezione “Amministrazione Trasparente”.
4. In attuazione dell’art. 10 del D. Lgs. n. 33/2013, l’Azienda approva, insieme al presente Piano,
il Programma Triennale di Trasparenza e Integrità, che costituisce una sezione del presente
Piano e alle cui disposizioni si fa rinvio.
5. A norma dell’art. 43 del D. Lgs. n. 33/2013, l’Azienda ha provveduto con delibera n. 626 in data
27/09/2013 a nominare il Responsabile della Trasparenza nella figura del Dirigente già
Responsabile della Prevenzione della Corruzione. Il Responsabile della Trasparenza ha
14
compiti di controllo sull’adempimento degli obblighi di pubblicazione e deve provvedere
all’aggiornamento del Programma Triennale. I Dirigenti Responsabili delle Strutture Complesse
dell’Azienda e delle Strutture Semplici Dipartimentali sono tenuti a garantire il tempestivo e
regolare flusso delle informazioni da pubblicare, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. n. 33/2013,
mentre il Responsabile è garante dell’effettiva fruibilità del diritto di accesso civico di cui all’art.
5 del medesimo Decreto.
Art. 5 – Conflitto d’interessi
1. I dipendenti dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 sono tenuti a prestare la massima attenzione
alle situazioni di conflitto di interessi. Si richiama a tal proposito l’art. 6 bis della legge n.
241/1990 - introdotto dall’art. 1, comma 41, della legge n. 190/2012 - che stabilisce un obbligo
di astensione per il responsabile del procedimento, per il titolare dell’ufficio competente ad
adottare il provvedimento finale e per i titolari degli uffici competenti ad adottare atti
endoprocedimentali nel caso di conflitto di interessi, anche solo potenziale; l’articolo prevede il
dovere di segnalazione a carico dei medesimi soggetti.
2. L’art. 6 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. n. 62/2013), con norma
da leggersi in maniera coordinata con la disposizione precedente, impone al dipendente di
astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni o attività che possano coinvolgere interessi
propri, di parenti o di affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi oppure di
persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero di soggetti od
organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di
credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore,
procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o
stabilimenti di cui egli sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni
altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza.
3. La segnalazione del conflitto deve essere indirizzata al Dirigente responsabile dell’ufficio di
appartenenza, il quale, esaminate le circostanze, valuta se la situazione realizza un conflitto di
interessi idoneo a ledere l’imparzialità dell’agire amministrativo. Il Dirigente deve rispondere
per iscritto al dipendente medesimo, sollevandolo dall’incarico, oppure motivando
espressamente le ragioni che consentono comunque l’espletamento dell’attività da parte del
dipendente.
4. Nel caso in cui sia necessario sollevare il dipendente dall’incarico, il Dirigente deve affidare il
compito ad altro dipendente, ovvero, in carenza di dipendenti professionalmente idonei, dovrà
avocare a sé ogni compito relativo a quel procedimento. Qualora il conflitto riguardi un
Dirigente apicale, sarà il Responsabile della Prevenzione della Corruzione a valutare le
iniziative da assumere.
5. La violazione sostanziale della norma, che si realizza con il compimento di un atto illegittimo,
dà luogo a responsabilità disciplinare, e può inoltre costituire causa di illegittimità del
procedimento e del provvedimento conclusivo dello stesso.
6. L’Azienda intraprende adeguate iniziative, anche attraverso corsi di formazione interni, per
dare conoscenza al personale dell’obbligo di astensione, delle conseguenze scaturenti dalla
sua violazione e dei comportamenti da seguire in caso di conflitto di interessi.
Art. 6 – Svolgimento di attività ed incarichi extraistituzionali
1. Lo svolgimento da parte dei Dirigenti e dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 di
incarichi, soprattutto se extraistituzionali, può realizzare situazioni di conflitto di interesse che
15
possono compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’azione amministrativa, e può
essere sintomatico dell’evenienza di fatti corruttivi.
2. Per questi motivi, la legge n. 190/2012, all’art. 1, comma 42, è intervenuta a modificare la
disciplina degli incarichi da parte dei dipendenti pubblici contenuta nell’art. 53 del D. Lgs. n.
165/2001.
3. Sulla scorta della novella legislativa, l’Azienda ha approvato con deliberazione n. 565 del
29/08/2013 il nuovo “Regolamento aziendale in materia di incompatibilità e autorizzazione allo
svolgimento degli incarichi extraistituzionali”, al cui dettato si rimanda.
Art. 7 – Inconferibilità ed incompatibilità di incarichi di vertice e dirigenziali
1. In attuazione dell’art. 1, commi 49 e 50, della legge n. 190/2012, il Governo ha emanato il D.
Lgs. 8 aprile 2013, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di
incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”.
2. La norma presuppone che:
- lo svolgimento di certe attività/funzioni possa agevolare la precostituzione di situazioni
favorevoli per essere successivamente destinatari di incarichi dirigenziali e assimilati e,
quindi, può comportare il rischio di un accordo corruttivo per conseguire il vantaggio in
maniera illecita;
- il contemporaneo svolgimento di alcune attività possa inquinare l’imparzialità dell’azione
amministrativa, costituendo una ambito favorevole ad illeciti scambi di favori;
- in caso di condanna penale, anche se ancora non definitiva, la pericolosità del soggetto
consiglia in via precauzionale di evitare l’affidamento di incarichi dirigenziali che comportino
responsabilità su aree a rischio di corruzione.
3. Gli atti ed i contratti posti in essere in violazione delle norme sull’inconferibilità sono nulli. La
situazione di inconferibilità non può essere sanata.
4. La causa di incompatibilità può essere rimossa mediante rinuncia dell’interessato ad uno degli
incarichi che la legge ha considerato incompatibili tra loro. Se si riscontra nel corso dell’incarico
una situazione di incompatibilità, il R.P.C. effettua la contestazione all’interessato. Se la causa
di incompatibilità non viene rimossa entro 15 giorni, si applica l’art. 19 del D. Lgs. n. 39/2013
che prevede la decadenza dall’incarico e la risoluzione del relativo contratto di lavoro
autonomo o subordinato.
5. L’Azienda Sanitaria verifica la sussistenza di eventuali condizioni ostative in capo ai dipendenti
e/o ai soggetti destinatari di incarichi dirigenziali o di incarichi di Direttore Generale e di
Direttore di Area (Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario, Direttore dei Servizi Sociali e
della Funzione Territoriale) mediante redazione di dichiarazione sostitutiva di certificazione
resa dall’interessato nei termini e alle condizioni di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.
La dichiarazione dev’essere pubblicata nel sito web dell’Azienda. La dichiarazione è
condizione per l’acquisizione di efficacia dell’incarico.
6. Ferma restando ogni altra responsabilità, la dichiarazione mendace, accertata dall’Azienda nel
rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio dell’interessato, comporta l’inconferibilità degli
incarichi indicati dal D. Lgs. n. 39/2013 per un periodo di 5 anni.
Art. 8 – Svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
1. In attuazione dell’art. 53, comma 16 ter, del D. Lgs. n. 165/2001, comma introdotto dalla legge
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n. 190/2012, i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi
o negoziali per conto dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3, non possono svolgere, nei tre anni
successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale
presso i soggetti privati destinatari dell’attività dell’Azienda svolta attraverso i medesimi poteri.
2. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal comma
precedente sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di
contrattare con l’Azienda per i successivi tre anni, con l’obbligo di restituzione dei compensi
eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti.
3. Al fine di garantire il rispetto della delineata normativa:
- il Dirigente Responsabile del Servizio Personale è tenuto ad assicurare che nei contratti di
assunzione del personale sia inserita la clausola che prevede il divieto di prestare attività
lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o autonomo) per i tre anni successivi alla
cessazione del rapporto, nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti
conclusi con l’apporto decisionale del dipendente;
- i Dirigenti dei Servizi che effettuano affidamenti sono tenuti ad assicurare che nei bandi di
gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata, sia
inserita la condizione a carico dei soggetti partecipanti di non aver assunto come dipendenti
o affidato incarichi professionali ad ex dipendenti dell’Azienda che hanno esercitato poteri
autoritativi o negoziali per conto dell’ente nei loro confronti, nel triennio successivo alla
cessazione del rapporto. E’ disposta l’esclusione dalle procedure di affidamento nei
confronti dei soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui al presente punto.
Art. 9 – Ulteriori casi di inconferibilità di incarichi a seguito di condanna penale per delitti
contro la pubblica amministrazione
1. L’art. 35 bis del D. Lgs. n. 165/2001, introdotto dalla legge n. 190/2012, stabilisce che coloro
che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel
Capo I del Titolo II del Libro secondo del Codice Penale:
a) non possono far parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l’accesso o la
selezione a pubblici impieghi;
b) non possono essere assegnati, anche con funzioni direttive, agli uffici preposti alla gestione
delle risorse finanziarie, all’acquisizione di beni, servizi e forniture, nonché alla concessione
o all’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi
economici a soggetti pubblici e privati;
c) non possono fare parte delle commissioni per la scelta del contraente per l’affidamento di
lavori, forniture e servizi, per la concessione o l’erogazione di sovvenzioni, contributi,
sussidi, ausili finanziari, nonché per l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque
genere.
2. La disposizione prevista dal precedente comma integra le leggi e i regolamenti che disciplinano
la formazione di commissioni e la nomina dei relativi segretari.
3. Il Dirigente Responsabile del Servizio Personale nonché tutti i Responsabili delle Strutture, in
presenza di situazioni di specie, sono tenuti ad assicurare la verifica dell’insussistenza di
eventuali precedenti penali a carico dei dipendenti e/o dei soggetti cui intendono conferire
incarichi all’atto di formazione delle commissioni per l’affidamento di commesse o di
commissioni di concorso, all’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri
incarichi previsti dall’art. 3 del D. Lgs. n. 39/2013, all’atto dell’assegnazione di dipendenti agli
uffici indicati nel comma 1.
4. L’accertamento dei precedenti penali avviene mediante dichiarazione sostitutiva di
certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni previste dall’art. 46 del D.P.R. n.
445/2000.
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Art. 10 – Formazione
1. Il Piano Annuale di Formazione del personale dipendente nel periodo considerato dal presente
Piano dovrà prevedere un percorso formativo per la prevenzione della corruzione. Tale
percorso, definito d’intesa tra il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e il
Responsabile del Servizio Qualità e Formazione, dovrà essere caratterizzato da un approccio
normativo e valoriale alle tematiche, in modo da accrescere le competenze e lo sviluppo del
senso etico.
2. Il Piano annuale di formazione dovrà indicare:
le materie oggetto di formazione (tra le quali rientra l’attività di formazione del personale
per la conoscenza e la corretta applicazione del Codice di Comportamento);
i dipendenti che svolgono attività nelle aree ad elevato rischio di corruzione;
il grado di informazione e di conoscenza dei dipendenti nelle materie attinenti alla
corruzione;
l’individuazione dei docenti tra soggetti che abbiano svolto attività nelle pubbliche
amministrazioni nelle materie/attività a rischio di corruzione, ovvero essere degli esperti in
dette materie/attività;
il monitoraggio dell’attività di formazione svolta e dei relativi risultati.
3. Il R.P.C. con la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti
destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, assolve a quanto
richiesto dall’art. 1, comma 8, ultimo periodo, della legge n. 190/2012.
Art. 11 – Collegamento con il Piano delle performance
1. L’Azienda formula annualmente il Piano delle performance, che individua gli indirizzi, gli
obiettivi strategici ed operativi, nonché gli indicatori per la misurazione e la valutazione delle
performance dell’Azienda U.L.S.S. n. 3, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente,
D. Lgs. n. 150/2009, ed in conformità alle Linee di indirizzo della materia, redatte dalla Regione
Veneto, D.G.R. n. 2205/2012.
2. Il Piano delle performance è lo strumento che dà avvio al Ciclo di gestione della performance
così come previsto dal succitato decreto legislativo e costituisce il documento programmatico
attraverso il quale, in conformità con le risorse assegnate e nel rispetto della programmazione
sanitaria nazionale e regionale, sono individuati gli obiettivi da perseguire.
3. La misurazione e la valutazione della performance rappresentano strumenti di crescita e di
responsabilizzazione di tutto il personale, oltre che porre in essere percorsi di miglioramento
continuo dei risultati. Il Piano delle performance rappresenta il documento cardine della
programmazione aziendale, in quanto contiene la programmazione strategica e operativa per
tutti gli ambiti aziendali (amministrativo, ospedaliero, territoriale).
4. Il Piano delle performance dell’Azienda a valere per il periodo 2014 – 2016 e il processo di
programmazione degli obiettivi 2014 non possono prescindere pertanto dall’applicazione delle
disposizioni previste dalla legge n. 190/2012 e dal D. Lgs. n. 33/2013. Tra gli obiettivi del
medesimo Piano, pertanto, vi è quello dello sviluppo di un percorso di prevenzione della
corruzione. Gli obiettivi assegnati al R.P.C. e al personale dirigente a vario titolo coinvolto nella
realizzazione del presente Piano costituiscono obiettivi per la performance sia organizzativa
che individuale.
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Art. 12 – Tutela del dipendente che effettua segnalazione di illecito
1. In attuazione dell’art. 54 bis del D. Lgs. n. 165/2001, introdotto dall’art. 1, comma 51, della
legge n. 190/2012, i Dirigenti assicurano l’osservanza del divieto di discriminazione del
dipendente che effettua segnalazione o denuncia di illecito.
2. Nel caso in cui fossero intraprese azioni discriminatorie nei confronti del dipendente che ha
fatto denuncia di illecito, il R.P.C. deve darne notizia al dirigente sovraordinato del dipendente
che ha operato la discriminazione, il quale adotta tutte le azioni ritenute opportune per
ripristinare la situazione e/o per rimediare agli effetti negativi della discriminazione, nonché
all’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari.
3. I Dirigenti assicurano la tutela dell’anonimato del dipendente che effettua segnalazioni di
illecito. Nel procedimento disciplinare seguente alla segnalazione non rivelano l’identità del
segnalante, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell’addebito disciplinare sia
fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione.
4. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l’identità può
essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa
dell’incolpato.
Art. 13 – Responsabilità
1. Le responsabilità del R.P.C. sono elencate all’art. 1, commi 12, 13 e 14, della legge n.
190/2012 ed all’art. 1, lett. b), del presente Piano.
2. Con riferimento alle rispettive competenze, costituisce elemento di valutazione della
responsabilità disciplinare dei dipendenti, dei responsabili di posizione organizzativa e dei
dirigenti la mancata osservanza delle disposizioni contenute nel presente Piano.
3. La mancata o incompleta pubblicazione da parte dei Dirigenti responsabili delle Strutture
Complesse, Strutture Semplici Dipartimentali e delle Strutture Semplici delle informazioni
previste dall’art. 1, commi 15, 16, 29 e 30, della legge n. 190/2012, comporta responsabilità
dirigenziale ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. n. 165/2001.
Art. 14 – Pubblicazione
1. Il presente Piano Triennale per la Prevenzione della corruzione è pubblicato sul sito web
dell’Azienda, www.aslbassano.it, ed è portato a conoscenza di tutti i dipendenti, anche
mediante trasmissione via posta elettronica.
2. Il presente Piano è trasmesso per via telematica al Dipartimento della Funzione Pubblica.
Art. 15 – Disposizioni finali
1. Il presente Piano sarà oggetto di modifiche e integrazioni a seguito di eventuali provvedimenti
nazionali e regionali, nonché a seguito del monitoraggio sull’attuazione effettiva delle regole di
legalità ed integrità in esso contenute.
2. Il presente Piano abroga e sostituisce il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013 –
2015, approvato con deliberazione del Direttore Generale n. 151 del 27.03.2013.
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Cronoprogramma
Data
Attività
Soggetto competente
entro il 31 gennaio
di ogni anno
Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione
entro il 30
novembre di ogni
anno
entro il 30
novembre di ogni
anno
Proposta al Dirigente Responsabile del Servizio Qualità e
Formazione delle iniziative per la formazione del
personale in materia di prevenzione della corruzione
Presentazione al Responsabile della prevenzione della
corruzione di una relazione dettagliata
- sulle attività poste in essere per l’attuazione effettiva
delle regole di legalità ed integrità del Piano
- su qualsiasi anomalia accertata costituente mancata
attuazione del Piano
- attestano il rispetto dell’obbligo di inserire nei bandi di
gara le clausole contenute nei protocolli di legalità o nei
patti di integrità
Approvazione della relazione rendiconto di attuazione del
Piano riferita all’anno precedente e trasmissione al
Direttore Generale ed al Dipartimento per la Funzione
Pubblica
Sottoposizione del rendiconto di attuazione del Piano
riferito all’anno precedente all’Organismo Indipendente di
Valutazione
Proposta al Responsabile della prevenzione della
corruzione, contenente l’individuazione dei dipendenti da
inserire nei programmi di formazione
Direttore Generale, su proposta del
Responsabile della Prevenzione della
corruzione
Responsabile della prevenzione della
corruzione
entro il 15
dicembre di ogni
anno
entro il 15
dicembre di ogni
anno
entro il 30 marzo
per l’anno 2014;
entro il 31
dicembre di ogni
anno, per gli anni
successivi
tempestivamente
(e comunque entro
tre giorni dalla
conoscenza del
fatto)
con cadenza
annuale
con cadenza
annuale
Dirigenti
Responsabile della prevenzione della
corruzione
Responsabile della prevenzione della
corruzione
Dirigenti
Relazione al Responsabile della prevenzione della
corruzione sul mancato rispetto dei tempi procedimentali
e in merito a qualsiasi altra anomalia accertata
Dirigenti
Monitoraggio rapporti aventi maggior valore economico
tra l’Azienda e i soggetti che stipulano contratti /
destinatari di autorizzazioni / concessioni / erogazioni di
vantaggi economici, anche verificando i rapporti di
parentela con i dipendenti
Monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali
Dirigenti
Responsabile della prevenzione della
corruzione
Dirigenti
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PIANO TRIENNALE AZIENDALE ANTICORRUZIONE – SERVIZI VETERINARI – ANALISI DEL RISCHIO
Modalità per contrastare i fenomeni corruttivi (criteri di massima):
o informare il personale sulla normativa e sulle disposizioni aziendali in materia di anticorruzione, di trasparenza, di codice di comportamento …;
o programmare le attività;
o avvicendare il personale nel controllo ufficiale;
o applicare procedure di controllo predefinite;
o documentare le attività svolte;
o monitorare/verificare
AREA DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE contrasto della corruzione misure preventive (descrizione) monitoraggio e verifiche (tipo e frequenza) responsabilità applicazione di procedure di controllo predefinite (comunitarie); documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso gli stabilimenti; rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi (compatibilmente con la distribuzione delle strutture sul territorio e le competenze acquisite); reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio elaborazione di reports annuali di attività; confronto tra dati di programmazione e dati di attività; audit periodici presso gli stabilimenti (mediamente triennali) Responsabile del Servizio; auditors designati principali attività ispezione sanitaria degli animali macellati presso gli impianti di macellazione personale coinvolto veterinari rischio corruzione basso 21
ispezione sanitaria degli animali macellati in allevamento (macellazioni speciali d’urgenza, di avicunicoli PPL) veterinari ispezione sanitaria dei suini macellati a domicilio dei privati per consumo veterinari familiare ispezione sanitaria della selvaggina cacciata ove prescritto veterinari basso basso basso controllo ufficiale presso gli stabilimenti di produzione, trasformazione e veterinari deposito di carni, latte, uova, prodotti basso ittici, rane, lumache, grassi animali, tecnici prevenzione
gelatina, collagene e miele interventi per macellazioni d’urgenza non programmabili e quindi ad assegnazione casuale; registrazione degli interventi per macellazioni d’urgenza nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale per macellazione avicunicoli controlli a sondaggio con programmazione annuale/biennale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio elaborazione di reports annuali di attività; visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio assegnazione casuale elaborazione di reports annuali di attività; visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio elaborazione di reports annuali di attività; visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio elaborazione di reports annuali di attività; confronto tra dati di programmazione e dati di attività; audit periodici presso gli stabilimenti (mediamente triennali) Responsabile del Servizio; auditors designati applicazione di procedure di controllo predefinite (comunitarie); rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi programmazione delle attività ogni 12‐24 mesi; rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi (compatibilmente con la distribuzione delle strutture sul territorio e le competenze acquisite); registrazione di parte delle attività svolte agli atti presso gli stabilimenti; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio 22
controllo ufficiale presso gli esercizi di vendita al dettaglio di alimenti di origine animale veterinari basso tecnici prevenzione
gestione delle emergenze e degli stati di allerta in campo alimentare veterinari basso tecnici prevenzione
attuazione dei piani di campionamento veterinari regionali (PRIC) riguardanti alimenti di basso origine animale tecnici prevenzione
controllo sui flussi di alimenti di origine veterinari animale da Paesi Comunitari e Terzi basso programmazione delle attività; documentazione dimostrativa di parte delle attività svolte nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; rotazione del personale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio applicazione di linee‐guida regionali; applicazione di procedura operativa specifica (SIAOA);
documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso la sede del Servizio calendarizzazione e programmazione settimanale dei campionamenti; documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso la sede del Servizio registrazione campionamenti nella cartella condivisa “veterinari” sul server nas aziendale assegnazione delle verifiche casuale in base a disposizioni Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari e Posti Ispezione Frontalieri del Ministero della Salute elaborazione di reports annuali di attività; confronto tra dati di programmazione e dati di attività Responsabile del Servizio rendicontazione sistematica alla Regione di ogni allerta Responsabile del Servizio report annuale sul numero dei controlli eseguiti e sulle non conformità rilevate elaborato da Veterinario incaricato e Responsabile del Servizio Veterinario incaricato Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio 23
certificazioni per l’esportazione verso Paesi Terzi di alimenti di origine animale veterinari registrazione degli esercizi di commercializzazione di alimenti di origine animale a seguito di SCIA tecnici prevenzione basso basso riconoscimento comunitario degli veterinari stabilimenti di produzione e basso trasformazione degli alimenti di origine tecnici prevenzione
animale registrazione dei certificati rilasciati nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi (compatibilmente con la distribuzione delle strutture sul territorio e le competenze acquisite); reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio applicazione di linee guida regionali; inserimento dati in SIVE‐GESVET (banca dati regionale) applicazione di linee guida regionali; valutazioni collegiali; inserimento dati in SIVE‐GESVET (banca dati regionale) richieste di parere formalizzate; valutazioni collegiali; rilascio di pareri documentato verifiche dati complessivi ed incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema; pubblicità interna al Servizio Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema; pubblicità interna al Servizio Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema; pubblicità interna al Servizio Responsabile del Servizio Responsabile del Servizio rilascio di pareri preventivi e di conformità riguardanti insediamenti produttivi e commerciali in campo alimentare veterinari basso tecnici prevenzione
informazione e formazione a favore di soggetti terzi in materia di igiene e sicurezza alimentare veterinari basso tecnici prevenzione
segnalazione o richiesta di autorizzazione preventiva a direzioni di Servizio e Aziendale presa d’atto da parte del Responsabile del Servizio e/o della Direzione aziendale attività amministrative di tariffazione/fatturazione per prestazioni di Servizio veterinari tecnici prevenzione basso amministrativi applicazione di tariffari nazionali/regionali; attività documentate, tracciate informaticamente e rendicontate Responsabile del Servizio incrocio dati di fatturazione con dati di attività Collaboratore Amministrativo preposto 24
AREA DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA SERVIZIO DI SANITA’ ANIMALE rischio corruzione contrasto della corruzione principali attività personale coinvolto misure preventive (descrizione) monitoraggio e verifiche (tipo e frequenza) responsabilità esecuzione dei piani di profilassi e controllo delle malattie infettive degli animali e delle zoonosi veterinari basso gestione documentale e informatica delle anagrafi degli animali e degli allevamenti veterinari amministrativi basso veterinari controlli sul rispetto delle prescrizioni in materia di anagrafi zootecniche amministrativi basso programmazione delle attività; applicazione di procedure di controllo predefinite (nazionali e regionali); registrazione degli interventi in SIVE (banca dati regionale) e nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; documentazione dell’attività svolta agli atti avvicendamento casuale del personale nella gestione delle attività; registrazione immediata degli atti in SIVE secondo linee‐guida regionali documentazione agli atti programmazione delle attività; applicazione di procedure di controllo predefinite; controlli effettuati in base all’analisi del rischio; registrazione degli interventi in SIVE e nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale verifica annuale attraverso Responsabile del confronto tra dati di programmazione e documentazione Servizio cartacea/informatica tracciabilità e visibilità complessiva di sistema delle movimentazioni animali Responsabile del Servizio verifica annuale attraverso confronto tra dati di Responsabile del programmazione e documentazione Servizio cartacea/informatica 25
indagini epidemiologiche relative a segnalazioni di malattie infettive e zoonotiche veterinari basso interventi per focolai di malattie infettive veterinari amministrativi basso controlli dei cani morsicatori per la profilassi della rabbia veterinari basso controlli relativi ai concentramenti di animali (manifestazioni, mostre …) Veterinari basso tecnici prevenzione
controlli e certificazioni sanitarie per l’invio di animali al macello veterinari basso applicazione di procedure di controllo predefinite; assegnazione casuale; documentazione delle attività svolte agli atti applicazione di procedure di predefinite nazionali e regionali; coinvolgimento di più veterinari, comunque su base territoriale e di competenza; documentazione delle attività svolte agli atti interventi per il controllo dei cani morsicatori non programmabili e quindi ad assegnazione casuale; applicazione di procedure di controllo predefinite; documentazione delle attività svolte agli atti; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale e in ANACANI (banca dati regionale) assegnazione casuale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio interventi per le certificazioni non programmabili (perché su richiesta estemporanea degli utenti) e quindi ad assegnazione casuale; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio verifica casuale delle check list delle Responsabile del indagini epidemiologiche eseguite Servizio rendicontazione delle attività svolte alla Regione e al Centro Regionale Responsabile del Epidemiologia Veterinaria; Servizio supervisione diretta del Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio raccolta ed esame da parte del Responsabile del Servizio di eventuali segnalazioni esterne di non conformità Responsabile del Servizio controllo casuale sulle attestazioni veterinarie Responsabile del Servizio 26
controlli sui flussi di animali da Paesi Comunitari e Terzi veterinari basso certificazioni per gli scambi intracomunitari e le esportazioni verso Paesi Terzi degli animali da reddito, d’affezione e selvatici veterinari basso controlli e certificazioni per lo spostamento di animali ove prescritte (per alpeggio, pascolo vagante ..) veterinari basso assegnazione delle verifiche casuale in base a disposizioni Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari e Posti Ispezione Frontalieri del Ministero della Salute; richieste aggiuntive di controlli da parte del Responsabile di Servizi; registrazione dei controlli eseguiti in TRACES (Trade Control and Expert System europeo); reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio interventi per le certificazioni non programmabili (perché su richiesta estemporanea degli utenti) e quindi ad assegnazione casuale; applicazione di procedure di controllo predefinite; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale applicazione di procedure di controllo predefinite; documentazione di certificazione agli atti; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio verifiche dati complessivi ed incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio controllo casuale sulle certificazioni Responsabile del rilasciate Servizio 27
interventi di contrasto al randagismo e veterinari contenimento delle popolazioni canina e felina operatori tecnici basso veterinari operatori tecnici basso gestione sanitaria ed economica del canile sanitario istruttorie per la corresponsione di veterinari indennizzi per l’abbattimento di animali colpiti da malattie infettive e amministrativi contagiose attività amministrative di tariffazione/fatturazione per prestazioni di Servizio veterinari operatori tecnici amministrativi medio basso interventi per il contrasto del randagismo non programmabili e quindi ad assegnazione casuale; registrazione degli interventi di cattura e restituzione in ANACANI (banca dati regionale); documentazione di cattura e restituzione agli atti; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio programmazione delle attività; capitolato d’appalto della fornitura del servizio di ricovero e custodia degli animali; applicazione di procedure di controllo predefinite; documentazione della gestione sanitaria ed economica agli atti applicazione di procedure predefinite; attività in capo a più persone; documentazione per gli atti di indennizzo agli atti applicazione di tariffari nazionali/regionali; attività documentate, tracciate informaticamente e rendicontate visibilità complessiva di sistema verifiche dati complessivi ed incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio controllo di congruità economica effettuato da altro Servizio aziendale Responsabile del Servizio presa d’atto da parte di altro Servizio aziendale e da parte della Regione Responsabile del Servizio Responsabile del Servizio incrocio dati di fatturazione con dati di attività Collaboratore Amministrativo preposto 28
AREA DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE principali attività controlli negli allevamenti e negli altri luoghi di detenzione di animali da reddito, d’affezione, sportivi ed esotici ai fini della verifica del rispetto della normativa in materia di igiene, di alimentazione, di corretto uso del farmaco e di benessere animale personale coinvolto rischio corruzione contrasto della corruzione misure preventive (descrizione) monitoraggio e verifiche (tipo e frequenza) responsabilità veterinari basso tecnici prevenzione
veterinari controlli sulla produzione per la vendita basso al consumatore finale del latte crudo tecnici prevenzione
controlli sulla distribuzione dei farmaci veterinari veterinari basso tecnici prevenzione
controlli sulla produzione e distribuzione degli alimenti destinati agli animali veterinari basso tecnici prevenzione
applicazione di procedure di controllo predefinite tramite check‐list ministeriali o regionali; registrazione informatica e documentazione attività svolta applicazione di procedure di controllo definite, controlli con programmazione annuale; documentazione attività svolta vigilanza effettuata da commissione multidisciplinare (farmacie); verbali e registrazione degli interventi applicazione di procedure di controllo predefinite tramite check‐lit ministeriali o regionali; registrazione informatica e documentazione attività svolta verifica annuale attraverso Responsabile del confronto tra dati di programmazione e documentazione Servizio di attività verifica annuale attraverso confronto tra dati di Responsabile del programmazione e documentazione Servizio di attività visibilità complessiva degli atti interna ed esterna al Servizio Responsabile Commissione “farmacie” audit periodici presso gli stabilimenti Responsabile del Servizio 29
controlli sul benessere degli animali in fase di trasporto veterinari basso applicazione di procedure di controllo predefinite tramite check‐lit ministeriali o regionali; verifica casuale delle check list; registrazione dei controlli eseguiti in TRACES (Trade visibilità complessiva di sistema Control and Expert System europeo) in riferimento ai trasporti intracomunitari controlli sulla riproduzione animale veterinari tecnici della prevenzione basso applicazione di procedure di controllo predefinite controlli sulla raccolta, trasporto e trasformazione dei sottoprodotti animali (carcasse, residui di macellazione,..) veterinari basso tecnici prevenzione
controlli sui flussi di sottoprodotti animali e alimenti per animali da Paesi Comunitari e Terzi veterinari certificazioni per gli scambi intracomunitari e le esportazioni verso Paesi Terzi di sottoprodotti animali e alimenti per animali veterinari basso basso interventi per le certificazioni non programmabili (perché su richiesta estemporanea degli utenti) e quindi ad assegnazione casuale; applicazione di procedure di controllo predefinite; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale assegnazione delle verifiche casuale in base a disposizioni dei Posti Ispezione Frontalieri del Ministero della Salute; avvicendamento del personale registrazione informatica e documentazione attività svolta Responsabile del Servizio verifiche dati complessivi Responsabile del Servizio verifiche dati complessivi; incrocio con la documentazione di ritorno dagli stabilimenti di trasformazione Responsabile del Servizio documentazione e verbali dell’attività svolta Responsabile del Servizio controllo casuale sulle attestazioni veterinarie incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio 30
campionamenti su animali e di alimenti per animali in attuazione di piani di veterinari controllo (Piano Nazionale basso Alimentazione Animale, Piano tecnici prevenzione
Nazionale Residui …) gestione delle emergenze e degli stati di
allerta in campo mangimistico
veterinari basso tecnici prevenzione
interventi in materia di igiene urbana con riferimento alla presenza/detenzione di animali veterinari basso tecnici prevenzione
interventi per la verifica di maltrattamenti a danno degli animali veterinari tecnici prevenzione basso operatori tecnici interventi di pronto soccorso per animali traumatizzati e abbandonati veterinari basso rilascio di pareri preventivi e di veterinari conformità su progetti edilizi di impianti medio zootecnici tecnici prevenzione
programmazione regionale; esami analitici svolti da Ente Terzo; avvicendamento del personale; interventi eseguiti usualmente in coppia; documentazione e verbali dell’attività svolta applicazione di linee‐guida regionali; applicazione di procedura operativa specifica (SIAPZ); documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso la sede del Servizio attività non programmabile; rotazione casuale del personale coinvolto; interventi eseguiti usualmente in coppia attività non programmabile; rotazione casuale del personale coinvolto; interventi eseguiti usualmente in coppia attività non programmabile; interventi casuali del personale attività documentate, tracciate informaticamente report annuale sul numero dei controlli eseguiti e sulle non conformità rilevate elaborato da Veterinario incaricato e Responsabile del Servizio Responsabile del Servizio Referente Piano rendicontazione sistematica alla Regione di ogni allerta Responsabile del Servizio monitoraggio attività Responsabile del Servizio monitoraggio attività Responsabile del Servizio monitoraggio attività Responsabile del Servizio valenza pubblica degli atti rilasciati Responsabile del Servizio 31
informazione e formazione a favore di soggetti terzi in materia di benessere animale, di detenzione di cani “a rischio”, di igiene zootecnica, di corretto rapporto con gli animali… veterinari attività amministrative di tariffazione/fatturazione per prestazioni di Servizio veterinari tecnici prevenzione
basso operatori tecnici amministrativi basso segnalazione o richiesta di autorizzazione preventiva a direzioni di Servizio e Aziendale; presa d’atto da parte di altro ufficio Responsabile del aziendale Servizio corsi programmati applicazione di tariffari nazionali/regionali; attività documentate, tracciate informaticamente e rendicontate Responsabile del Servizio incrocio dati di fatturazione con dati di attività Collaboratore Amministrativo preposto 32
allegato 2 alla deliberazione n. 85 del 30.1.2014
Regione del Veneto
AZIENDA SANITARIA U.L.S.S. n. 3
BASSANO DEL GRAPPA
Programma Triennale
per la Trasparenza e l’Integrità
2014 -2016
(Art.10 del D.Lgs. n. 33/2013)
Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
INDICE
PREMESSA
Riferimenti normativi
Principi generali
INFORMAZIONI RITENUTE DI INTERESSE
Chi siamo
Elementi identificativi e caratterizzanti dell’Azienda
Denominazione, sede legale e logo aziendale
Missione e valori
Obiettivi dell’Azienda
Organizzazione dell’Azienda
Il Distretto Socio – Sanitario
Il PresidioOspedaliero
Il Dipartimento di Prevenzione
Strutture Complesse e Semplici
Assetto istituzionale ed organizzativo
Responsabile della Trasparenza
PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
Responsabilità e sanzioni
Dirigenti responsabili della trasmissione, pubblicazione e
aggiornamento dei dati
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA
Documenti, informazioni, e dati oggetto di pubblicazione
Processo di pubblicazione dei dati
Posta elettronica certificata – PEC
Termini e modalità di adozione del programma
Iniziative per favorire la trasparenza e la cultura dell’integrità e
della legalità
Collegamento con il piano della performance
Strutture Responsabili coinvolte per l’individuazione dei contenuti del
Programma
Ascolto degli stakeholder
Promozione e diffusione del Programma di Trasparenza
Misure di monitoraggio e di vigilanza volte ad assicurare
la regolarità e la tempestività dei flussi informativi e l’attuazione
degli obblighi di trasparenza a supporto dell’attività di controllo
Compiti degli Organismi Indipendenti di Valutazione
Calendario delle attività di verifica sull’assolvimento degli
adempimenti degli obblighi di pubblicazione per gli anni 2014 – 2016
Istituto dell’accesso civico
Obblighi di pubblicazione
Allegati
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
P R EM ESSA
Le recenti modifiche normative, intervenute nell’ambito del progetto di
riforma della Pubblica Amministrazione, hanno prescritto alle
Amministrazioni la revisione e la riorganizzazione dei propri assetti
organizzativi in materia di accessibilità e trasparenza.
Già con l’entrata in vigore del D.Lgs. 27/10/2009, n. 150, avente ad
oggetto la disciplina in materia di ottimizzazione della produttività del
lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche
Amministrazioni venne introdotta la nozione di trasparenza e vennero
posti in capo alle Pubbliche Amministrazioni alcuni obblighi volti a
garantirne l’effettivo perseguimento, tra cui quello di organizzare una
specifica sezione “Trasparenza, valutazione e merito” (ora
“Amministrazione Trasparente”) sul proprio sito istituzionale, nella quale
pubblicare tutta una serie di dati e informazioni.
La legge 06/11/2012, n 190 “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione” ha costituito un ulteriore tassello nel progetto di
riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e
diffusione delle informazioni nelle Pubbliche Amministrazioni,
introducendo nuovi rilevanti obblighi per le stesse, oltre a consistenti
modifiche relative alla disciplina dei reati contro la Pubblica
Amministrazione con un inasprimento delle pene già previste.
Da ultimo, in attuazione della delega contenuta nella legge sopra citata,
il Governo ha adottato il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”,
con il quale ha riordinato in un unico corpo normativo le numerose
disposizioni legislative in materia e introdotto al contempo nuovi
obblighi in capo alle Pubbliche Amministrazioni. Le disposizioni
contenute in detto Decreto, nonché le norme di attuazione adottate ai
sensi dell’art. 48 del Decreto stesso, integrano l’individuazione del
livello essenziale delle prestazioni erogate dalle Pubbliche
Amministrazioni ai fini di trasparenza, prevenzione, contrasto della
corruzione e della cattiva amministrazione, a norma dell’art.117, comma
2, lettera m), della Costituzione, oggetto di competenza esclusiva del
legislatore statale.
Tra gli obblighi più rilevanti introdotti dal legislatore in materia di
“Trasparenza” si riportano:
 l’obbligo di predisporre e pubblicare il Programma Triennale per
la Trasparenza, il quale definisce “le misure, i modi e le iniziative
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
volti all'attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla
normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad
assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi” (art. 10
D.Lgs n. 33/2013) e si collega con le misure e gli interventi previsti
dal Piano di Prevenzione della Corruzione;
 l’obbligo di nominare il Responsabile per la Trasparenza (art. 43
D.Lgs n. 33/2013);
 l’obbligo di collocare nella “home page” del sito istituzionale in
un’apposita sezione ridenominata “Amministrazione Trasparente”,
(al cui interno sono contenuti i dati, le informazioni e i documenti da
pubblicarsi ai sensi della normativa vigente) articolata in sottosezioni di primo e secondo livello, corrispondenti a tipologie di dati
da pubblicare, e la cui configurazione è definita dalla tabella allegata
al D.Lgs. n.33/2013 (allegato “A”) e nell’allegato “1” della delibera
CIVIT n. 50/2013.
L’istituto dell’ “Accesso Civico” (art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013) costituisce,
invece, una delle novità più rilevanti introdotte dal legislatore in materia
di “Trasparenza” dopo l’istituto del diritto di accesso introdotto con la L.
n. 241/90.
Lo scopo precipuo delle norme sulla “Trasparenza” è quello di favorire la
partecipazione e l’effettivo controllo da parte di “chiunque” sull’operato
della Pubblica Amministrazione, affinchè, il perseguimento del pubblico
interesse si realizzi in modo efficiente ed efficace, senza spreco di risorse
e con modalità tese al miglioramento continuo.
Il presente Programma si prefigge di garantire a “chiunque”
l’accessibilità alle notizie ed alle informazioni utili a consentire la
partecipazione dei cittadini e degli stakeholder ad ogni fase del ciclo di
gestione della performance aziendale; la piena conoscenza dei servizi
resi, le caratteristiche qualitative e le modalità di erogazione degli stessi,
promuovendo al tempo stesso l’integrità e la legalità dell’attività
amministrativa.
La redazione del presente programma rispetta, inoltre, le disposizioni
legislative, in materia e le linee d’indirizzo che la CIVIT - Commissione
Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle
amministrazioni pubbliche (ora ANAC – Autorità Nazionale
Anticorruzione) ha emanato.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
RIFERIMENTI NORMATIVI
Le disposizioni normative vigenti sulla trasparenza e sull’integrità della
Pubblica Amministrazione sono varie e in continua evoluzione. Le
principali sono le seguenti:
 D.Lgs n. 150/2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in
materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e
di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni";
 Delibera CIVIT n . 105/2010 "Linee guida per la predisposizione
del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (art. 13
comma 6 lett. e), D.Lgs n.150/2009)";
 Delibera CIVIT n. 2/2012 "Linee guida per il miglioramento della
predisposizione e dell'aggiornamento del Programma triennale
per la trasparenza e l'integrità";
 Legge n.190/2012 "Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione";
 Delibera della Giunta Regionale del Veneto n . 2205/2012
"Linee di indirizzo in materia di misurazione e valutazione dei
dipendenti del SSR e in materia di trasparenza";
 Circolare n.1/2013 della Funzione Pubblica "Legge n.190/2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione
e dell' illegalità nella pubblica amministrazione";
 D.Lgs n. 33/2013 "Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da
parte delle pubbliche amministrazioni";
 Delibera CIVIT n. 50/2013 "Linee guida per l'aggiornamento del
Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016";
 Circolare n. 2/2013 della Funzione Pubblica "D.Lgs. n. 33 del 2013
- attuazione della trasparenza".
II Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità - che realizza già di
per sè una misura di prevenzione perchè consente il controllo da parte
degli utenti sull'attività amministrativa - deve essere coordinato con il
Piano per la Prevenzione della Corruzione, così come previsto dall’art. 10
del D.Lgs n. 33/2013.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
P RI N C I P I G E N E RA L I
La trasparenza favorisce la partecipazione dei cittadini all’attività delle
Pubbliche Amministrazioni ed è funzionale a tre scopi:
 sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della
performance per consentirne il miglioramento;
 assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi
dalle Amministrazioni, delle loro caratteristiche quantitative e
qualitative nonché delle loro modalità di erogazione;
 prevenire fenomeni
dell’operato pubblico.
corruttivi
e
promuovere
l’integrità
Il Programma di questa Azienda Sanitaria ULSS n 3, in coerenza alle
previsioni del D.Lgs. n. 33/2013 ed alle indicazioni fornite dalla
CIVIT/ANAC con proprie deliberazioni, si ispira ed attiene ai seguenti
principi generali:
 superamento della logica dell’adempimento normativo a favore
dell’autonoma iniziativa delle Amministrazioni;
 particolare attenzione della parte del Programma dedicata alla
descrizione dei collegamenti tra il Programma e il Piano della
performance;
 ampio ed effettivo coinvolgimento degli stakeholder interni ed
esterni nel processo di elaborazione e attuazione del Programma;
 pubblicazione dei documenti, informazioni e dati in modo via via
sempre più chiaro e comprensibile per “chiunque”;
 descrizione dettagliata della elaborazione ed attuazione delle
iniziative volte a favorire la cultura dell’integrità e la promozione della
legalità;
 implementazione e attuazione dei sistemi di monitoraggio
sull’attuazione del Programma;
 indicazione dei Dirigenti responsabili dell’individuazione,
elaborazione e pubblicazione dei dati e delle iniziative in materia
di trasparenza e di integrità, anche ai fini dell’applicazione della
responsabilità prevista dall’art. 46 del D.Lgs. n. 33/2013.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
INFORMAZIONI RITENUTE DI INTERESSE
CHI SIAMO
ELEMENTI IDENTIFICATIVI E CARATTERIZZANTI DELL’AZIENDA
DENOMINAZIONE, SEDE LEGALE E LOGO AZIENDALE
L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 (d’ora in poi anche semplicemente
Azienda) è stata costituita a far tempo dall'1/1/1995, con L.R. n. 56 del
14/9/1994.
La sede legale dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 è sita in Bassano del
Grappa (VI) - via dei Lotti n. 40 – codice fiscale e partita I.V.A.
00913430245.
Il sito Web e la PEC istituzionali sono:
- Sito Web : http://www.aslbassano.it
-PEC istituzionale : [email protected]
Il logo aziendale è il seguente:
Il logo è dato dalla visualizzazione della tipica croce usata in ambiente
sanitario, la cui lettura è data dalla disposizione dei quattro rettangoli
verdi disposti agli angoli della stessa.
Al centro della croce vi è la denominazione “AZIENDA SANITARIA”
mentre la sua identificazione, cioè “ULSS 3”, è inserita in negativo in un
tassello a rilievo generato dal rettangolo in basso a destra della stessa
croce.
Il logo è accompagnato, sulla destra, dal simbolo stilizzato della
“REGIONE DEL VENETO”, ovvero il leone alato di San Marco, unito al
logo “ULSS 3” dal prolungamento delle sue linee sottili orizzontali.
I colori del logo, verde e blu, ricordano tinte di tipico utilizzo in campo
sanitario.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
L’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 comprende n. 28
Comuni:
Asiago
Mussolente
Bassano del Grappa
Nove
Campolongo sul Brenta
Pianezze
Cartigliano
Pove del Grappa
Cassola
Roana
Cismon del Grappa
Romano d'Ezzelino
Conco
Rosà
Enego
Rossano Veneto
Foza
Rotzo
Gallio
San Nazario
Lusiana
Schiavon
Marostica
Solagna
Mason Vicentino
Tezze sul Brenta
Molvena
Valstagna
La sua superficie totale è di kmq 822,50 e la popolazione residente, al
31/12/2012, è di n. 181.069 abitanti.
MISSIONE E VALORI
L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3, in quanto ente strumentale della Regione
Veneto, assume come missione il compito di assicurare l’erogazione dei
livelli essenziali ed uniformi di assistenza previsti dal Piano Sanitario
Nazionale e di realizzare, nel proprio ambito territoriale, le finalità del
Servizio Socio-Sanitario Regionale, impiegando nel processo di assistenza
le risorse ad essa assegnate in modo efficiente, oltre che efficace ed
economico.
I valori che ispirano l’azione dell’Azienda sono la promozione e la tutela
della salute, quale bene collettivo ed individuale e l’equità di accesso dei
cittadini ai servizi socio-sanitari da essa gestiti.
La visione dell’Azienda consiste nell’essere e voler essere parte di un
sistema diffusamente orientato al miglioramento continuo della qualità
dell’assistenza, per soddisfare i bisogni sempre più complessi dei
cittadini, avvalendosi dell’evoluzione delle tecniche e delle conoscenze.
E’ compito dell’Azienda Sanitaria mantenere livelli di assistenza elevati
nella loro appropriatezza e qualità, ottimizzando le risorse, perseguendo
la soddisfazione dei bisogni reali della Comunità e dei Singoli, creando
un ambiente che favorisca l’espressione del potenziale professionale ed
umano degli operatori, anche avvalendosi di un sistema di relazioni
sindacali orientato all’affermazione ed al rispetto dei valori dell’Azienda.
L’Azienda Sanitaria riconosce che l’assistenza - che deve essere prestata
con continuità e con criteri di integrazione organizzativa e
multidisciplinare - rappresenta la sua competenza fondamentale. Per
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
questo motivo è impegnata a ricercare la più ampia integrazione tra
l'ospedale ed il territorio, attivando sinergie operative volte a valorizzare
la continuità dell'assistenza sanitaria secondo quanto previsto dal P.S.S.R.
in risposta ai bisogni assistenziali dei cittadini.
L’Azienda, nell’erogazione dell’assistenza, fa propri i seguenti principi:
 regola suprema dell’assistenza in ogni momento della sua
continuità è la comprensione e il rispetto delle persone assistite e
delle loro famiglie;
 la pratica professionale clinica deve essere guidata dalle più
aggiornate tecniche e procedure per le quali si disponga di
provata evidenza per assicurare gli standard più elevati;
 l’attenzione ai diritti del cittadino deve comprendere la valutazione
di tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e spirituali;
 l’assistenza deve essere offerta nel contesto più appropriato,
fortemente orientato al servizio, correlata ai bisogni emergenti
espressi;
 la formazione continua del personale deve essere considerata
accrescimento del capitale umano dell’Azienda e finalizzata,
attraverso l’incremento delle conoscenze, al miglioramento
dell’assistenza.
OBIETTIVI DELL’AZIENDA
Gli obiettivi aziendali, intesi quali risultati concreti che l’Azienda Sanitaria
deve raggiungere per realizzare la propria missione in un dato arco
temporale, sono definiti dalla Programmazione Socio-Sanitaria Regionale
ed assegnati al Direttore Generale all’atto del conferimento del suo
incarico. Tali obiettivi devono essere raggiunti esercitando pienamente,
nell’ambito della personalità giuridica pubblica riconosciuta all’Azienda,
l’autonomia imprenditoriale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1bis del D.L.vo n. 229/99.
La Legge Regionale n. 23 del 29.6.2012 “norme in materia di
programmazione sociosanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario
regionale 2012-2016 ” è uno degli strumenti di cui l’Azienda Sanitaria si
avvale per il raggiungimento dei propri obiettivi, così come indicati dalla
Regione.
ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA
L’organizzazione
articolazioni:
aziendale
è
rappresentata
dalle
tre
seguenti
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
 il Distretto Socio-Sanitario
 il Presidio Ospedaliero (con due sedi: Bassano del Grappa e
Asiago)
 il Dipartimento di Prevenzione
IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO
Il Distretto Socio-Sanitario è la struttura tecnico-funzionale mediante la
quale l’Azienda assicura, nel proprio ambito territoriale, l’erogazione
dell’assistenza sanitaria primaria attraverso un elevato livello di
integrazione tra i diversi servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali finalizzato a garantire una risposta coordinata e continua ai
bisogni socio-sanitari della popolazione.
Al Distretto è preposto il Direttore di Distretto.
IL PRESIDIO OSPEDALIERO
Il Presidio Ospedaliero è la struttura tecnico-funzionale mediante la quale
l’Azienda assicura l’assistenza ospedaliera nel proprio bacino territoriale
in modo unitario ed integrato sulla base dei principi di programmazione e
di organizzazione regionale, perseguendo anche la formazione e la
ricerca. Il Presidio Ospedaliero dell’Azienda ULSS n. 3 ha due sedi:
Bassano del Grappa e Asiago.
Il Presidio Ospedaliero è diretto dal Direttore Medico della funzione
ospedaliera.
IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Il Dipartimento di Prevenzione è l’articolazione, mediante la quale
l’Azienda ULSS assicura nel proprio bacino territoriale (in quanto sua
missione) la promozione e la tutela attiva della salute collettiva attraverso
strategie di:
 promozione e tutela della salute, riducendo le malattie e
migliorando la sensazione di benessere (salute percepita);
 prevenzione degli stati morbosi;
 miglioramento della qualità della vita;
 garanzia del benessere animale e della sicurezza alimentare;
 accertamenti sanitari ai fini medico-legali da parte della/e
Commissione/i per l’Invalidità Civile.
Al Dipartimento di Prevenzione è preposto un Direttore.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
STRUTTURE COMPLESSE E SEMPLICI
All’interno delle tre articolazioni aziendali si collocano Strutture
Complesse e Strutture Semplici. Le Strutture Complesse coincidono, di
norma, con i “Centri di Responsabilità”, intesi quali distinti gruppi di
persone che operano per raggiungere gli obiettivi assegnati alle
strutture stesse dall’Azienda e sono guidati, ciascuno, da un Dirigente
che si assume la responsabilità delle azioni intraprese nell’ambito del
ruolo e delle funzioni ad esso attribuiti, ai sensi dell’art. 17 del citato
D.Lgs n. 165/2001.
Le Strutture Complesse, cui possono afferire una o più Strutture Semplici,
comportano in capo al Dirigente preposto responsabilità e autonomia
nella gestione delle risorse umane, tecniche e/o finanziarie necessarie
all’assolvimento delle funzioni attribuite.
Le Strutture Complesse possono essere inserite in un Dipartimento
(strutturale o funzionale o transmurale o interaziendale).
Il Dipartimento è un’organizzazione integrata di unità complesse
omogenee, affini o complementari, ciascuna con obiettivi specifici, ma
che concorrono al perseguimento di comuni obiettivi di salute.
Al Dipartimento stesso possono poi afferire Strutture Semplici
Dipartimentali.
ASSETTO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO
L’Atto Aziendale, che è lo strumento di autogoverno dell’Azienda
Sanitaria ULSS n. 3 di Bassano del Grappa, contiene le norme di
organizzazione e di funzionalità della medesima. Si rinvia pertanto
all’Atto
Aziendale
pubblicato
sul
sito
istituzionale
(http://www.aslbassano.it), nella sezione “Amministrazione Trasparente”
– disposizioni generali, per prendere visione dei Dipartimenti, delle
Strutture Complesse, delle Strutture Semplici Dipartimentali e delle
Strutture Semplici dell’Azienda.
RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA
Il D.Lgs n. 33/2013 prevede la figura del Responsabile per la Trasparenza
con i seguenti compiti:
 vigilare sull’attuazione del Programma e del rispetto degli obblighi di
pubblicazione, attivando le necessarie misure in caso di
inadempienza;
 provvedere all’aggiornamento del programma stesso;
 attivare le misure per il rispetto dei termini fissati dalla normativa
relativamente a tempi e modalità sugli obblighi di pubblicazione;
 segnalare all’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV),
all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e, nei casi più gravi,
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
all’Ufficio di Disciplina, i casi di mancato o ritardato adempimento
degli obblighi di pubblicazione;
 garantire l’effettiva fruibilità del diritto di accesso civico da parte di
chiunque.
Il Responsabile della trasparenza è stato nominato con deliberazione n.
626 del 27/09/2013 nella persona dell’avv. Paola Dalla Zuanna Responsabile del Servizio Affari Generali e Legali di questa Azienda, già
nominato Responsabile della prevenzione della corruzione con
provvedimento n. 151 del 27/03/2013.
PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
RESPONSABILITA’ E SANZIONI
La legge richiede alle Pubbliche Amministrazioni di elaborare i
Programmi per la trasparenza e l’integrità e richiede ai singoli dipendenti
interessati di partecipare al processo di elaborazione e di attuazione del
Programma. In tal senso i Dirigenti delle Strutture Complesse sono tenuti
a garantire il tempestivo e regolare flusso delle pubblicazioni
(documenti, informazioni e dati) da effettuarsi ai sensi del D.Lgs n.
33/2013, mentre tutti i dipendenti sono chiamati a partecipare
all’individuazione, all’elaborazione e alla pubblicazione delle
informazioni sulle quali assicurare la trasparenza, nonché all’attuazione
delle iniziative di loro competenza.
La legge prevede importanti sanzioni in caso di violazione degli obblighi
di trasparenza. L’inadempimento può comportare responsabilità
disciplinare, dirigenziale e amministrativa (artt. 15 e 46 del D.Lgs n.
33/2013), nonché l’applicazione di sanzioni amministrative (art 47 D.Lgs
n. 33/2013). Le sanzioni riguardano i soggetti che sono tenuti a
contribuire agli adempimenti previsti dal D.Lgs n. 33/2013 e, quindi, non
solo il responsabile della trasparenza per le sue attribuzioni specifiche,
ma anche i Dirigenti che debbono fornire dati per realizzare la
pubblicazione.
In alcuni casi la pubblicazione dei provvedimenti adottati dall’Azienda
costituisce condizione legale di efficacia dei provvedimenti stessi e la
mancata, incompleta o ritardata pubblicazione, oltre a comportare
responsabilità in carico al Dirigente resosi colpevole della mancanza,
rileva anche ai fini del risarcimento del danno da ritardo a carico
dell’Amministrazione, ai sensi dell’art. 30 del DLgs. n. 104/2010 (art.15
comma 3 e art. 26 comma 3 del D.Lgs n. 33/2013).
DIRIGENTI RESPONSABILI DELLA TRASMISSIONE, PUBBLICAZIONE
E AGGIORNAMENTO DEI DATI
I Dirigenti individuati nell’Allegato 1 del presente Programma debbono
garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare,
ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge. I medesimi sono altresì
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
responsabili della pubblicazione e dell’aggiornamento di documenti,
informazioni e dati mediante il sistema già in essere. Debbono pertanto
adottare le misure necessarie all’interno dei loro Servizi/Uffici, al fine di
assicurare quanto sopra.
Il Responsabile della Trasparenza è tenuto a segnalare i casi di
inadempienza ai fini dell’attivazione delle forme di responsabilità
previste (art. 43 D.Lgs n. 33/2013).
A RT I C O L A Z I O N E D E L P RO G RA M M A
DOCUMENTI, INFORMAZIONI, E DATI OGGETTO DI PUBBLICAZIONE
I dati pubblicati sul sito istituzionale sono stati selezionati in ottemperanza
alle prescrizioni di legge in materia di trasparenza (D.Lgs. n. 33/2013) e
delle indicazioni di cui alle delibere n. 105/2010 e n. 2/2012 della
Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e
l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche - Autorità Nazionale
Anticorruzione (CIVIT - ANAC), così come aggiornate ed integrate dalla
delibera n. 50/2013 della CIVIT stessa e, più in generale, al quadro
normativo inerente gli obblighi di pubblicazione on line delle
amministrazioni.
Tutti i documenti pubblicati dovranno riportare al loro interno fonte, data,
periodo di riferimento o validità e l'oggetto al fine di garantire
l’individuazione della natura dei dati e la validità degli stessi. Ogni
soggetto dell’Azienda, in qualità di “Fonte”, fornirà i documenti da
pubblicare e/o pubblicherà gli stessi in formato aperto e accessibile.
L’aggiornamento dei dati contenuti nella sezione "Amministrazione
Trasparente" avverrà ogni qualvolta si rendano necessarie modifiche
significative dei dati o pubblicazione di documenti urgenti.
Elemento centrale della trasparenza diventa la pubblicazione di alcune
determinate tipologie di dati ed informazioni sul sito internet istituzionale.
In questo modo, attraverso la pubblicazione on line, si offre la possibilità
agli stakeholder di conoscere sia le azioni ed i comportamenti strategici
adottati, con il fine di sollecitarne e agevolarne la partecipazione ed il
coinvolgimento, sia l’andamento della performance ed il raggiungimento
degli obiettivi espressi nel ciclo di gestione della performance.
La verifica periodica dell’attuazione del Programma Triennale per la
Trasparenza, effettuato in modo continuo ed aperto, rappresenta uno
stimolo per l’Azienda a migliorare costantemente la qualità delle
informazioni a disposizione degli stakeholder .
La pubblicazione nel sito istituzionale, in attuazione del D.Lgs n. 33/2013,
di documenti, informazioni e dati deve avvenire nel rispetto della
disciplina del codice sulla privacy, tenendo conto altresì di quanto
indicato nella delibera n. 105/2010 (paragrafi 3.1 e 3.2) della CIVIT e
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
nella delibera del 2 marzo 2011 del Garante per la protezione dei dati
personali “Linee guida in materia di trattamento di dati personali contenuti
anche in atti e documenti amministrativi, effettuato da soggetti pubblici per
finalità di pubblicazione e diffusione sul web”.
Al presente programma è allegato il prospetto riepilogativo dei dati già
pubblicati e da pubblicare, predisposto in ottemperanza alle disposizioni
normative vigenti (Allegato 1).
PROCESSO DI PUBBLICAZIONE DEI DATI
La trasparenza implica che tutti i dati oggetto di pubblicazione debbono
essere resi pubblici in formato di tipo aperto ai sensi dell’art. 68 del
Codice dell’Amministrazione Digitale e debbono essere riutilizzabili (con
l’obbligo di citarne la fonte e di rispettarne l’integrità) (art. 7, D.Lgs n.
33/2013) Non è, infatti, sufficiente la pubblicazione di documenti,
informazioni e dati perché si realizzino obiettivi di trasparenza.Tutti i
cittadini e gli stakeholder debbono poter accedere in modo agevole alle
informazioni e comprenderne il contenuto.
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA - PEC
Tra gli adempimenti richiamati nel Programma Triennale per la
Trasparenza rientra la previsione dell’utilizzo della Posta Elettronica
Certificata (P.E.C), individuata come uno degli strumenti necessari per
l’attuazione dei compiti di trasparenza.
L’Azienda Sanitaria ULSS n. 3 è dotata di casella istituzionale di posta
elettronica certificata. La PEC consente di inviare e ricevere messaggi di
testo ed allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con
avviso di ricevimento. Essa rappresenta un’innovazione capace di
generare risparmi sul piano economico e di semplificare i rapporti tra
privati e Pubblica Amministrazione.
La diffusione della PEC rientra nel processo di “dematerializzazione”
della burocrazia. L’Azienda ha la seguente casella istituzionale di PEC:
[email protected]
Anche l’ufficio relazioni con il pubblico (URP) dell’Azienda ha una propria
PEC:
[email protected]
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
TERMINI E MODALITA’ DI ADOZIONE DEL PROGRAMMA
Il Programma Triennale per la Trasparenza viene presentato dal
Responsabile della Trasparenza alla Direzione Strategica e adottato dal
Direttore Generale.
Ogni anno il Programma viene aggiornato con delibera del Direttore
Generale.
INIZIATIVE PER FAVORIRE LA TRASPARENZA E LA CULTURA
DELL’INTEGRITÀ E DELLA LEGALITÀ
Le iniziative volte a garantire la legalità e lo sviluppo della integrità sono
orientate alla formazione del personale dell’Azienda.
Sin dall’entrata in vigore dell’art. 18 della Legge n. 134/2012, questa
Azienda ha provveduto ad una capillare informazione del personale sulle
modalità di compilazione e pubblicazione delle informazioni richieste
dalla norma stessa. Ciò anche attraverso gli incontri informativi tenuti dal
Servizio Affari Generali e da un rappresentante della ditta fornitrice del
software “Lapis Delibere” (prodotto informatico utilizzato per la
pubblicazione dei provvedimenti nell’albo on line, che, in seguito alle
nuove disposizioni introdotte dal Legislatore in tema di trasparenza, era
stato tempestivamente adattato alle esigenze venutesi a creare).
Un primo incontro, relativo appunto agli obblighi introdotti dall’art. 18
della L. n. 134/2012, si è tenuto il giorno 7 gennaio 2013.
Un secondo incontro si è tenuto il 31 luglio 2013. Con questo secondo
incontro si è sommariamente illustrato il nuovo D.Lgs n. 33/2013 e le
ulteriori modifiche effettuate sul software di cui sopra per permettere ai
Responsabili dei Servizi/Uffici di pubblicare i dati in conformità al nuovo
Decreto di riordino.
Con successiva nota in data 12 agosto 2013, prot. n. 37786, indirizzata ai
Dirigenti Responsabili dei Servizi Amministrativi, della Direzione Medica,
dei Distretti e del Dipartimento di Prevenzione, sono stati richiamati in
sintesi gli obblighi discendenti dal D.Lgs n. 33/2013 e indicati i specifici
compiti spettanti a ciascun Dirigente.
L’Azienda ha poi ritenuto necessario dare al personale dipendente una
formazione più specifica, sotto il profilo teorico, sul Decreto Trasparenza
di cui si tratta.
In quest’ottica è stato organizzato un corso di formazione tenuto il 18
settembre 2013 dall’avv. Paola Minetti di Bologna su “I principi e le
disposizioni in tema di trasparenza previsti dal D.Lgs, in attuazione della
Legge anticorruzione” e un corso tenuto dal Servizio Affari Generali e
Legali su “L. n. 190/2012 e D.L.gs n. 33/2013” – gli adempimenti al
31/12/2013 con particolare riferimento al Codice di Comportamento”
tenutosi in data 18–19/12/2013 presso le sedi aziendali di Bassano del
Grappa e Asiago.
Il 7 gennaio 2014 s’è tenuta poi un’ ulteriore lezione sulla “Legge
Anticorruzione e sul Decreto Trasparenza”, tenuta dall’avv. Vittorio Miniero
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
di Bologna, che essendo specializzato in materia d’appalti ha parlato in
particolare degli obblighi di pubblicità previsti dall’art. 37 del Decreto e
delle connesse delibere della CIVIT ora ANAC.
Durante l’anno 2013 il Responsabile della Trasparenza ha costantemente
monitorato il link “Amministrazione Trasparente” del sito Internet
Istituzionale, provvedendo di volta in volta a invitare gli uffici a
completare quanto non ancora pubblicato.
Da ultimo, il 16/01/2014, il Servizio Affari Generali e Legali ha verificato
tutti i dati inseriti nel link “Amministrazione Trasparente”, confrontandoli
con la Griglia di rilevazione pubblicata con deliberazione CIVIT n.
77/2013.
COLLEGAMENTO CON IL PIANO DELLA PERFORMANCE
La trasparenza rappresenta un profilo dinamico direttamente correlato al
concetto di performance, pertanto, l’obbligo di pubblicazione dei dati ha
lo scopo di assicurare la conoscenza dell’azione dell’Azienda a chiunque
e di instaurare una più consapevole partecipazione della collettività
stessa.
Il piano della performance rappresenta il documento cardine della
programmazione aziendale in quanto contiene la programmazione
strategica e operativa per tutti gli ambiti aziendali (amministrativo,
ospedaliero, territoriale).
Il piano della performance definisce, inoltre, gli elementi fondamentali su
cui si imposterà la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della
performance.
Nel piano vengono evidenziati tutti i passaggi logici atti a garantire “la
qualità, la comprensibilità e l’attendibilità dei documenti di
rappresentazione della performance”, secondo quanto previsto dall’art. 10
comma 1 del D.Lgs n. 150/2009.
L’Azienda formula annualmente il Piano della performance, individuando
gli indirizzi, gli obiettivi strategici ed operativi, dell’anno di riferimento,
nonché gli indicatori per la misurazione e la valutazione della
performance dell’Azienda - nel rispetto di quanto previsto dalla normativa
vigente (D.Lgs n. 150/2009) e in conformità alle Linee di indirizzo in
materia redatte dalla Regione Veneto con DRGV n. 2205/2012 - tenendo
in particolare conto anche di quanto stabilito nel D.Lgs n. 33/2013.
Pertanto il Piano della performance guarda al tema della trasparenza e
dell’integrità come macro obiettivo trasversale e permanente.
Il Piano della performance viene adottato entro il 31 gennaio di ogni anno;
entro il 30 giugno di ogni anno l’Azienda adotta la “relazione degli
obiettivi” che evidenzia a consuntivo, con riferimento all’anno
precedente, i risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai
singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli
eventuali scostamenti.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
STRUTTURE RESPONSABILI COINVOLTE PER L’INDIVIDUAZIONE
DEI CONTENUTI DEL PROGRAMMA
Il Responsabile per la Trasparenza svolge attività di controllo
sull’adempimento da parte dell’Azienda degli obblighi di pubblicazione
previsti dalla normativa vigente. A tal fine promuove e cura il
coinvolgimento delle strutture interne dell’Azienda.
Il presente Programma è stato elaborato in particolare con il contributo
dei Dirigenti di area amministrativa ed in conformità con le linee guida
della delibera CIVIT n. 50/2013.
ASCOLTO DEGLI STAKEHOLDER
A corollario del principio dell’accessibilità delle informazioni, e tenuto
conto del processo di verifica e aggiornamento annuale del Programma
della Trasparenza, è di particolare rilievo che l’Azienda raccolga
feedback dai cittadini e dagli stakeholder sul livello di utilità e di
utilizzazione dei dati pubblicati nonché eventuali reclami sulla qualità
delle informazioni pubblicate ovvero in merito a ritardi e inadempienze
riscontrate.
E’ importante strutturare azioni a supporto della partecipazione dei
portatori di interessi, anche attraverso l’implementazione di strumenti
interattivi in modo che gli stakeholder possano restituire con
immediatezza un feedback sull’operato svolto.
L’Azienda Sanitaria ULSS n 3 intende coinvolgere e dialogare con gli
stakeholder attraverso le seguenti modalità:
 attività ordinaria condotta dalle diverse strutture dell’Azienda
stessa, sia ospedaliera, che territoriale;
 intensificazione della funzione di ascolto presso l’Ufficio Relazioni
con il Pubblico (URP), sia in chiave valutativa della qualità dei
servizi offerti (indagini di customer, audit, reclami e segnalazioni),
sia in chiave propositiva in merito agli ambiti su cui attivare azioni
migliorative;
 segnalazioni pervenute tramite posta elettronica o presentate
all’URP;
 creazione ove possibile di un’apposita sezione del sito istituzionale
denominata “Collaborando con l’URP”, avente come finalità
l’istituzione di un dialogo con i cittadini e gli stakeholder;
 attraverso i feedback che si riceveranno dalla Giornata della
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
Trasparenza.
I risultati di cui sopra saranno annualmente sintetizzati in una relazione.
PROMOZIONE E DIFFUSIONE DEL PROGRAMMA DI TRASPARENZA
Le attività di promozione e di diffusione dei contenuti del Programma
triennale sono volte a favorire l’effettiva conoscenza e utilizzazione dei
dati che le amministrazioni pubblicano e la partecipazione degli
stakeholder alle iniziative per la trasparenza e l’integrità realizzate.
Nella tabella che segue, compatibilmente con le caratteristiche
organizzative e con i vincoli finanziari e di risorse umane, si propongono
alcune possibili misure per favorire la promozione dei contenuti del
Programma triennale e dei dati.
Misure di diffusione
Destinatari
Formazione ad hoc in aula per
promuovere
la
cultura
della
Trasparenza e dell’Integrità
Dipendenti
Aggiornamenti anche via e-mail sul
livello di attuazione del Programma e
sulle buone pratiche raggiunte
Pubblicazione di contenuti aventi ad
oggetto iniziative in materia di
trasparenza e integrità sulla intranet
dell’amministrazione
Giornata della Trasparenza
Dipendenti e
stakeholder
Dipendenti
Dipendenti
con
possibile
estensione agli stakeholder
Tali iniziative costituiranno elementi utili al miglioramento della
performance, della qualità dei servizi e all’eventuale individuazione di
ulteriori dati da pubblicare.
Per diffondere il Programma all’interno dell’ambiente Aziendale compete
ai Dirigenti (Allegato 1) delle strutture competenti per materia, i quali
hanno il compito di individuare, elaborare, aggiornare, verificare
l’accessibilità del dato e pubblicarlo nella sezione apposita.
Per garantire che i Dirigenti individuati nell’Allegato 1 del presente
programma assicurino il tempestivo e regolare flusso delle informazioni e
della loro pubblicazione saranno previsti incontri periodici con il
Responsabile per la Trasparenza. Questi incontri costituiranno l’occasione
anche per esaminare eventuali proposte finalizzate a rendere il sito
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
“Amministrazione Trasparente” sempre più alla portata di “chiunque”, in
termini di chiarezza e accessibilità.
Il sistema di monitoraggio degli accessi già in essere, potrà essere
accompagnato da un sistema di rilevazione del livello di gradimento.
Attraverso l’ascolto e le osservazioni degli utenti, la sezione del
sito“Amministrazione Trasparente” potrà così migliorare.
MISURE DI MONITORAGGIO E DI VIGILANZA VOLTE AD
ASSICURARE LA REGOLARITÀ E LA TEMPESTIVITÀ DEI FLUSSI
INFORMATIVI
E
L’ATTUAZIONE
DEGLI
OBBLIGHI
DI
TRASPARENZA A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO
Il Programma Triennale per la Trasparenza richiede un’attività di
monitoraggio periodico sia da parte dei soggetti interni all’Azienda sia da
parte di soggetti esterni (Organismo Indipendente di Valutazione - OIV).
Una corretta attuazione del Programma Triennale si raggiunge con il
concorso di tutti i dipendenti.
Per quanto concerne il monitoraggio interno, il Direttore Generale ha
individuato nel Responsabile della Trasparenza il soggetto deputato ad
effettuare il monitoraggio delle attività previste dal Programma Triennale
per la Trasparenza.
Il monitoraggio avrà cadenza semestrale e riguarderà il processo di
attuazione del Programma attraverso l’analisi delle attività e l’indicazione
delle deviazioni dal piano originario.
In aggiunta al monitoraggio periodico è comunque prevista la redazione
di una Relazione Annuale sullo stato di attuazione del Programma che
sarà opportunamente inviata all’OIV e pubblicata sul sito istituzionale
nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
COMPITI DEGLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE
L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) ha il compito, ai sensi
dell’art. 44 del D.Lgs n. 33/2013, di verificare:
 la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma triennale per la
Trasparenza e quelli indicati nel piano della performance e
 l’adeguatezza dei relativi indicatori.
I soggetti deputati alla misurazione e valutazione della performance
utilizzano le informazioni e i dati relativi all’attuazione degli obblighi di
trasparenza ai fini della misurazione e valutazione della perfermonce sia
organizzativa sia individuale del Responsabile della Trasparenza e dei
Dirigenti responsabili della trasmissione, pubblicazione e aggiornamento
dei dati ai sensi del D.Lgs n. 33/2013.
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Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DI VERIFICA SULL’ASSOLVIMENTO
DEGLI ADEMPIMENTI DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PER
GLI ANNI 2014 – 2016 (COME DA DELIBERA CIVIT n. 50/2013)
Scadenza
Adempimento
31/01/2014 Predisposizione programma Triennale per la
Trasparenza
31/01/2014 Adozione Programma Triennale per la Trasparenza
2014/16
31/01/2014 Pubblicazione del Programma su
e Traspare
“ Amministrazione Trasparente”
31/01/2014
Attestazione sull’assolvimento obblighi di
pubblicazione per il 2013
31/12/2014 Attestazione sull’assolvimento obblighi di
pubblicazione per il 2014
Soggetto responsabile
Responsabile
Trasparenza
Direttore Generale
Responsabile
Trasparenza
OIV
OIV
ISTITUTO DELL’ACCESSO CIVICO
Il DLgs 14/03/2013, n. 33, all’art. 5, introduce l’istituto dell’accesso civico,
ovvero il diritto di “chiunque” di richiedere i documenti, nei casi in cui sia
stata omessa la pubblicazione.
La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione, non
deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile per la
trasparenza di questa Azienda Sanitaria ULSS n. 3. L’Azienda, entro 30 giorni,
procede alla pubblicazione sul sito del documento, dell’informazione o del
dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero
comunica al medesimo l’avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento
ipertestuale. Nei casi di ritardo o mancata risposta il richiedente può
ricorrere al titolare del potere sostitutivo di cui all’art. 2, comma 9-bis della
legge 7 agosto 1990, n 241 e smi, che, verificata la sussistenza dell’obbligo di
pubblicazione, nei termini di cui al comma 9-ter del medesimo articolo,
provvede in merito.Questa Azienda con provvedimento n. 625 del
27/09/2013 ha individuato i soggetti cui attribuire il potere sostitutivo con
riferimento ai singoli procedimenti amministrativi di competenza
dell’Azienda stessa.
I nominativi dei Dirigenti Responsabili delle strutture aziendali cui è stato
attribuito il potere di cui sopra sono reperibili sul sito web di questa Azienda
: http://www.aslbassano.it e sono liberamente consultabili ai links
denominati “Azienda e Territorio” – sub “Servizi di Staff e Servizi
Amministrativi” e staff medico.
Al fine di assicurare l’efficacia dell’istituto dell’accesso civico, le richieste
Pagina 20
Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza
saranno dettagliatamente e criticamente analizzate, si potrà così verificare il
grado di interesse e di soddisfacimento in merito alle informazioni fornite
agli interessati da parte di questa Azienda Sanitaria.
OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE
L’Allegato 1 al presente Programma elenca gli obblighi di pubblicazione,
i riferimenti normativi, i contenuti degli obblighi, la tipologia
dell’aggiornamento, i Responsabili del flusso informativo e della
pubblicazione. Questa articolazione potrà essere soggetta a modifiche ed
aggiornamenti, legati all’introduzione del nuovo Atto Aziendale o a
diverse attribuzioni delle responsabilità evidenziabili in corso d’opera.
Pagina 21
allegato 2 bis alla deliberazione n. 85 del 30/1/2014
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Programma per la Trasparenza
e l'Integrità
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
A
Riferimento
normativo
Art. 10, c. 8, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Denominazione del singolo obbligo
Programma per la Trasparenza e
l'Integrità
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e relativo stato di attuazione (art. 10, cc. 1, 2, 3, d.lgs.
33/2013)
Riferimenti normativi su organizzazione e Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva"
attività
che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni
A
Art. 12, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Responsabile Pubblicazioni
Aggiornamento
Annuale
(art. 10, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Atti amministrativi generali
Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle
funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di norme
giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per l'applicazione di esse
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile della pubblicazione
Dirigente responsabile della trasparenza
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Atti generali
D
Art. 12, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Statuti e leggi regionali
Estremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che regolano le funzioni,
l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza dell'amministrazione
A
Art. 55, c. 2, d.lgs. n.
165/2001
Art. 12, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Codice disciplinare e codice di condotta
Codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative sanzioni
(pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970)
Codice di condotta inteso quale codice di comportamento
Oneri informativi per cittadini
e imprese
N
Art. 34, d.lgs. n.
33/2013
Oneri informativi per cittadini e imprese
Regolamenti ministeriali o interministeriali, provvedimenti amministrativi a carattere generale adottati dalle
amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonchè
l'accesso ai servizi pubblici ovvero la concessione di benefici con allegato elenco di tutti gli oneri
informativi gravanti sui cittadini e sulle imprese introdotti o eliminati con i medesimi atti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Scadenzario obblighi
amministrativi
A
Art. 29, c. 3, d.l. n.
69/2013 (attualmente in Scadenzario obblighi amministrativi
fase di conversione)
Scadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a carico di cittadini e
imprese introdotti dalle amministrazioni (secondo le modalità determinate con uno o più D.P.C.M. da
adottare entro 90 gg. dall'entrata in vigore del d.l. n. 69/2013)
Tempestivo
Burocrazia zero
S
Art. 37, c. 3, d.l. n.
69/2013 (attualmente in Burocrazia zero
fase di conversione)
Casi in cui il rilascio delle autorizzazioni di competenza è sostituito da una comunicazione dell'interessato
Tempestivo
A
Art. 13, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Art. 14, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo
Art. 14, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Curricula
Disposizioni generali
Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica
Art. 14, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici
Art. 14, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi
titolo corrisposti
Art. 14, c. 1, lett. e),
d.lgs. n. 33/2013
Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti
Organi di indirizzo politicoamministrativo
Organi di indirizzo politicoamministrativo
(da pubblicare in tabelle)
T
Art. 14, c. 1, lett. f),
1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, azioni
di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società,
con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il
soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso)] (obbligo non previsto per i comuni con popolazione
inferiore ai 15000 abitanti)
Annuale
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il
soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura
dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) (obbligo non previsto per i
comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti)
Annuale
1
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Tempestivo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
NON APPLICABILE
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
NON APPLICABILE
n.
n.
n.
n.
n.
n.
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
NON COMPETENZA AZIENDA
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
d.lgs. n. 33/2013
Art. 1, c. 1, n. 5, l. n.
441/1982
3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero
attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a
disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione
della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle
dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) (obbligo non
previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti)
4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e
copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo
grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (obbligo
non previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti)
5) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima
attestazione (con copia della dichiarazione annuale relativa ai redditi delle persone fisiche) [Per il soggetto,
il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando
eventualmente evidenza del mancato consenso)] (obbligo non previsto per i comuni con popolazione
inferiore ai 15000 abitanti)
Organizzazione
Sanzioni per mancata
comunicazione dei dati
Rendiconti gruppi consiliari
regionali/provinciali
Articolazione degli uffici
T
E
Art. 47, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile della pubblicazione
NON DI COMPETENZA
NON DI COMPETENZA
Annuale
NON DI COMPETENZA
Annuale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e provinciali, con evidenza delle risorse
trasferite o assegnate a ciascun gruppo, con indicazione del titolo di trasferimento e dell'impiego delle
risorse utilizzate
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
NON DI COMPETENZA
Atti degli organi di controllo
Atti e relazioni degli organi di controllo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
NON DI COMPETENZA
Art. 13, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Articolazione degli uffici
Articolazione degli uffici
Art. 13, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
Organigramma
Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati,
dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche
Art. 28, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
A
Art. 13, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
A
Provvedimenti di erogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie a carico del responsabile della
mancata comunicazione per la mancata o incompleta comunicazione dei dati concernenti la situazione
Sanzioni per mancata comunicazione dei
patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico (di organo di indirizzo politico) al momento
dati
dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei
parenti entro il secondo grado di parentela, nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica
Aggiornamento
Rendiconti gruppi consiliari
regionali/provinciali
Art. 13, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Telefono e posta elettronica
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Art. 13, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
(da pubblicare sotto forma di
organigramma, in modo tale che a
ciascun ufficio sia assegnato un link ad
una pagina contenente tutte le
informazioni previste dalla norma)
Telefono e posta elettronica
Art. 15, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Art. 10,
d.lgs. n.
Art. 15,
d.lgs. n.
c. 8, lett. d),
33/2013
c. 1, lett. b),
33/2013
Competenze e risorse a disposizione di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale
Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici
Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta
elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti
istituzionali
Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi
titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) per i quali è
previsto un compenso con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare
erogato
Per ciascun titolare di incarico:
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Dirigente Servizio per il Personale
n.
Dirigente Servizio per il Personale
n.
Dirigente Servizio per il Personale
n.
Dirigente Servizio per il Personale
n.
Ufficio Gestore del sito
n.
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono
incarichi
1) curriculum, redatto in conformità al vigente modello europeo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono
incarichi
2) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di collaborazione
(compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica evidenza
delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono
incarichi
3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o
finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono
incarichi
Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso dell'incarico
(comunicate alla Funzione pubblica)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono
incarichi
Tempestivo
Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono
incarichi
Consulenti e collaboratori
Consulenti e
collaboratori
A
Art. 15, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 15, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 15, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Art. 53, c. 14, d.lgs. n.
165/2001
Art. 53, c. 14, d.lgs. n.
165/2001
(da pubblicare in tabelle)
Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse
2
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Responsabile Elaborazione Informazioni e Pubblicazioni
Responsabile della pubblicazione
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Aggiornamento
Art. 15, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Estremi degli atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti dipendenti della pubblica
amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto
pubblico)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
Art. 15, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Estremi degli atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti estranei alla pubblica
amministrazione con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato
(NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
1) curriculum, redatto in conformità al vigente modello europeo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali
componenti variabili o legate alla valutazione del risultato, ed ammontare erogato
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o
finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali, e relativi compensi
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
Per ciascun titolare di incarico:
Incarichi amministrativi di
vertice (CFR SEZIONE
SOTTO)
(Segretario generale, Capo
Dipartimento, Direttore
generale o posizioni assimilate)
A
Art. 10,
d.lgs. n.
Art. 15,
d.lgs. n.
c. 8, lett. d),
33/2013
c. 1, lett. b),
33/2013
Art. 15, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Incarichi amministrativi di vertice
(da pubblicare in tabelle)
Art. 15, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
4) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
5) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico
P
SSN - Bandi e avvisi
Bandi e avvisi di selezione
SSN - Procedure selettive
Informazioni e dati concernenti le procedure di conferimento degli incarichi di direttore generale, direttore
sanitario e direttore amministrativo
Art. 41, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Estremi ed atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti dipendenti della pubblica
amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto
pubblico)
Estremi ed atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti estranei alla pubblica
amministrazione con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato
(NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico)
H
Incarichi amministrativi di
vertice
(Direttore generale, Direttore
sanitario, Direttore
amministrativo)
Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n.
39/2013)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n.
39/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
RINVIO ALLA SEZ. ART 41
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Per ciascun titolare di incarico:
Art. 41, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
1) curriculum vitae
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali
componenti variabili o legate alla valutazione del risultato
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o
finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali (comprese le
prestazioni svolte in regime intramurario), e relativi compensi
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
SSN- Incarichi amministrativi di vertice
(da pubblicare in tabelle)
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
4) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
5) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico
Art. 15, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti dipendenti della pubblica
amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto
pubblico)
Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n.
39/2013)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n.
39/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Art. 15, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla pubblica amministrazione
con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato (NB: sono da
includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
P
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Per ciascun titolare di incarico:
A
Art. 10,
d.lgs. n.
Art. 15,
d.lgs. n.
Art. 15,
d.lgs. n.
c. 8, lett. d),
33/2013
c. 1, lett. b),
33/2013
c. 1, lett. d),
33/2013
1) Curriculum, redatto in conformità al vigente modello europeo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali
componenti variabili o legate alla valutazione del risultato
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Dirigenti
(da pubblicare in tabelle)
Dirigenti
3
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Art. 15, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
(dirigenti non generali)
Personale
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o
finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali, e relativi compensi
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
4) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
5) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico
P
A
A
N
Art. 15, c. 5, d.lgs. n.
33/2013
Art. 19, c. 1-bis, d.lgs.
n. 165/2001
Art. 1, c. 7, d.p.r. n.
108/2004
Elenco delle posizioni dirigenziali, integrato dai relativi titoli e curricula, attribuite a persone, anche esterne
Elenco posizioni dirigenziali discrezionali alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza
procedure pubbliche di selezione
Numero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica e relativi criteri
Posti di funzione disponibili
di scelta
Ruolo dirigenti
Ruolo dei dirigenti nelle amministrazioni dello Stato
Bandi e avvisi di selezione
Art. 41, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Dirigenti (Responsabili di
Dipartimento e Responsabili di
strutture semplici e complesse)
Informazioni e dati concernenti le procedure di conferimento degli incarichi di responsabile di dipartimento
e di strutture semplici e complesse
SSN - Dirigenti
H
(da pubblicare in tabelle)
Art. 41, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
Estremi ed atti di conferimento di incarichi dirigenziali di responsabile dipartimento e di strutture semplici e
complesse a soggetti dipendenti della pubblica amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti
contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico)
Estremi ed atti di conferimento di incarichi dirigenziali di responsabile di dipartimento e di
strutturesemplici e complesse a soggetti estranei alla pubblica amministrazione con indicazione dei soggetti
percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato (NB: sono da includersi sia i dirigenti
contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico)
Per ciascun titolare di incarico di responsabile di dipartimento e di struttura complessa:
Dotazione organica
A
Art. 10, c. 8, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Posizioni organizzative
Art. 16, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Conto annuale del personale
Art. 16, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Costo personale tempo indeterminato
A
Art. 17, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Personale non a tempo
indeterminato
A
Art. 17, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Tassi di assenza
A
Incarichi conferiti e autorizzati
ai dipendenti (non dirigenti)
A
Contrattazione collettiva
A
Art. 16, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
Personale non a tempo indeterminato
(da pubblicare in tabelle)
Costo del personale non a tempo
indeterminato
(da pubblicare in tabelle)
Tassi di assenza
(da pubblicare in tabelle)
Incarichi conferiti e autorizzati ai
dipendenti (non dirigenti)
Art. 18, d.lgs. n.
33/2013
Art. 53, c. 14, d.lgs. n.
165/2001
(da pubblicare in tabelle)
Art. 21, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Contrattazione collettiva
Art. 47, c. 8, d.lgs. n.
165/2001
Art. 21, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Contratti integrativi
Aggiornamento
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n.
39/2013)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n.
39/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
Annuale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
1) curriculum vitae
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali
componenti variabili o legate alla valutazione del risultato
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o
finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali (comprese le
prestazioni svolte in regime intramurario), e relativi compensi
Posizioni organizzative
Responsabile Elaborazione Informazioni e Pubblicazioni
Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeo
Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati
relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione
della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale
assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico
Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con
particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo
politico
Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato ed elenco dei titolari dei contratti a tempo
determinato, con l'indicazione delle diverse tipologie di rapporto, della distribuzione di questo personale tra
le diverse qualifiche e aree professionali, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta
collaborazione con gli organi di indirizzo politico
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Annuale
(art. 16, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Annuale
(art. 16, c. 2, d.lgs. n.
33/2013)
Annuale
(art. 17, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, articolato per aree
professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli
organi di indirizzo politico
Trimestrale
(art. 17, c. 2, d.lgs. n.
33/2013)
Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale
Trimestrale
(art. 16, c. 3, d.lgs. n.
33/2013)
Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente, con l'indicazione dell'oggetto, della
durata e del compenso spettante per ogni incarico
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed eventuali
interpretazioni autentiche
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa certificate dagli organi
di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o analoghi organi
previsti dai rispettivi ordinamenti)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
4
Responsabile della pubblicazione
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
NON APPLICABILE
Dirigente Servizio per il Personale
NON APPLICABILE
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Contrattazione integrativa
OIV
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
A
A
A
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Art. 21, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Costi contratti integrativi
Art. 55, c. 4,d.lgs. n.
150/2009
Art. 10, c. 8, lett. c),
OIV
d.lgs. n. 33/2013
Par. 14.2, delib. CiVIT
n. 12/2013
(da pubblicare in tabelle)
Bandi di concorso
Art. 19, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
(da pubblicare in tabelle)
Elenco dei bandi espletati
Art. 19, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
(da pubblicare in tabelle)
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo
interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno specifico
modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione pubblica
Nominativi, curricula e compensi
Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione
Elenco dei bandi in corso e dei bandi espletati nel corso dell'ultimo triennio con l'indicazione, per ciascuno
di essi, del numero dei dipendenti assunti e delle spese effettuate
Responsabile Elaborazione Informazioni e Pubblicazioni
Aggiornamento
Annuale
(art. 55, c. 4, d.lgs. n.
150/2009)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera
Per ciascuno dei provvedimenti:
Bandi di concorso
B
Art. 23, cc. 1 e 2, d.lgs.
Dati relativi alle procedure selettive
n. 33/2013
Art. 1, c. 16, lett. d), l.
(da pubblicare in tabelle)
n. 190/2012
Dirigente Servizio per il Personale
1) oggetto
2) eventuale spesa prevista
Tempestivo
Sistema di misurazione e
valutazione della Performance
Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009)
Piano della Performance
Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)
Relazione sulla Performance
Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)
Par. 2.1, delib. CiVIT
n. 6/2012
Documento OIV di validazione della
Relazione sulla Performance
Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n.
150/2009)
Tempestivo
Par. 4, delib. CiVIT n.
23/2013
Relazione OIV sul funzionamento del
Sistema
Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei
controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009)
Tempestivo
Ammontare complessivo dei premi
Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati
(da pubblicare in tabelle)
Ammontare dei premi effettivamente distribuiti
Piano della Performance
A
Art. 10, c. 8, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Relazione sulla Performance
Documento dell'OIV di
validazione della Relazione
sulla Performance
Relazione dell'OIV sul
funzionamento complessivo
del Sistema di valutazione,
trasparenza e integrità dei
controlli interni
Q
Ammontare complessivo dei
premi
Art. 20, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
A
Dati relativi ai premi
NON APPLICABILE
Sistema di misurazione e valutazione
della Performance
Par. 1, delib. CiVIT n.
104/2010
Tempestivo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Unità Controllo di Gestione
Unità Controllo di Gestione – Dirigente Servizio per il
Personale
Unità Controllo di Gestione
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Entità del premio mediamente conseguibile dal personale dirigenziale e non dirigenziale
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività
utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Livelli di benessere organizzativo
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Dati relativi ai premi
Art. 20, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
3) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento
Performance
Responsabile della pubblicazione
Responsabile della Trasparenza
Unità Controllo di Gestione
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
Dirigente Servizio per il Personale
(da pubblicare in tabelle)
Benessere organizzativo
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
Art. 22, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Benessere organizzativo
Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati dall'amministrazione ovvero
per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con l'indicazione delle
funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico
affidate
Per ciascuno degli enti:
1) ragione sociale
5
Dirigente Servizio per il Personale
Ufficio Piani di Zona
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
NON APPLICABILE
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
NON APPLICABILE
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione
3) durata dell'impegno
C
Art. 22, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Enti pubblici vigilati
Enti pubblici vigilati
(da pubblicare in tabelle)
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione
5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico
complessivo a ciascuno di essi spettante
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari
7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
7A. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
7B. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico
P
C
Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati nei quali sono pubblicati i dati relativi ai
componenti degli organi di indirizzo politico e ai soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o
consulenza
Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche
minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore
dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate
Art. 22, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
Art. 22, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Per ciascuna delle società:
1) ragione sociale
2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione
Società partecipate
Società partecipate
3) durata dell'impegno
C
Enti controllati
Art. 22, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
(da pubblicare in tabelle)
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione
5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico
complessivo a ciascuno di essi spettante
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari
7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivo
Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate nei quali sono pubblicati i dati relativi ai
componenti degli organi di indirizzo politico e ai soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o
consulenza
Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con
l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di
servizio pubblico affidate
Per ciascuno degli enti:
Art. 22, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
Art. 22, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
1) ragione sociale
2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione
3) durata dell'impegno
C
Art. 22, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione
Enti di diritto privato controllati
6
Responsabile Pubblicazioni
Responsabile della pubblicazione
Aggiornamento
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs.
39/2013)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs.
39/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs.
33/2013)
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
NON APPLICABILE
n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Enti di diritto privato
controllati
(da pubblicare in tabelle)
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico
complessivo a ciascuno di essi spettante
6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari
7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
7A. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico
Art. 20, c. 3, d.lgs. n.
39/2013
7B. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico
C
Art. 22, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati nei quali sono pubblicati i dati
relativi ai componenti degli organi di indirizzo politico e ai soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di
collaborazione o consulenza
Rappresentazione grafica
C
Art. 22, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Rappresentazione grafica
Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli enti pubblici
vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati
Dati aggregati attività
amministrativa
A
Art. 24, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Dati aggregati attività amministrativa
Dati relativi alla attività amministrativa, in forma aggregata, per settori di attività, per competenza degli
organi e degli uffici, per tipologia di procedimenti
P
Responsabile Pubblicazioni
Aggiornamento
Responsabile della pubblicazione
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
33/2013)
Tempestivo
(art. 20, c. 1, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
39/2013)
Annuale
(art. 20, c. 2, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
39/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
33/2013)
Annuale
(art. 22, c. 1, d.lgs. n.
Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente
Servizio Economico Finanziario
33/2013)
Annuale
La prima pubblicazione
decorre dal termine di sei Ufficio Statistica – Unità Controllo di Gestione – Dirigente
mesi dall'entrata in vigore Servizio per il Personale
del decreto
COORDINAMENTO: Responsabile Servizio Affari
Generali e Legali
Per ciascuna tipologia di procedimento:
Art. 35, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili
Art. 35, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
2) unità organizzative responsabili dell'istruttoria
Art. 35, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
3) nome del responsabile del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta
elettronica istituzionale
Art. 35, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del
responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica
istituzionale
Art. 35, c. 1, lett. e),
d.lgs. n. 33/2013
5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso
che li riguardino
Art. 35, c. 1, lett. f),
d.lgs. n. 33/2013
6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un
provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante
Art. 35, c. 1, lett. g),
d.lgs. n. 33/2013
Tipologie di procedimento
7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione
dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione
Art. 35, c. 1, lett. h),
d.lgs. n. 33/2013
(da pubblicare in tabelle)
8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel
corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del
provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli
A
Tipologie di procedimento
Attività e procedimenti
Art. 35, c. 1, lett. i),
d.lgs. n. 33/2013
9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione
Art. 35, c. 1, lett. l),
d.lgs. n. 33/2013
10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del
conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti
possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto
corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale,
nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento
Art. 35, c. 1, lett. m),
d.lgs. n. 33/2013
11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per
attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
Art. 35, c. 1, lett. n),
d.lgs. n. 33/2013
12) risultati delle indagini di customer satisfaction condotte sulla qualità dei servizi erogati attraverso diversi
canali, con il relativo andamento
Per i procedimenti ad istanza di parte:
7
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
n.
Responsabile del procedimento
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
Responsabile del procedimento
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Responsabile della pubblicazione
Aggiornamento
Art. 35, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le
autocertificazioni
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
Art. 35, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi,
recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
1) contenuto
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
2) oggetto
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
3) eventuale spesa prevista
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
4) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento con indicazione
del responsabile del procedimento
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile del procedimento
Tempestivo
Responsabile del procedimento
Tempestivo
Responsabile del procedimento
Per ciascun procedimento di autorizzazione o concessione:
B
L
B
Monitoraggio tempi
procedimentali
Dichiarazioni sostitutive e
acquisizione d'ufficio dei dati
B
A
Art. 23, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, cc. 15 e 16, l.
190/2012
Art. 23, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, cc. 15 e 16, l.
190/2012
Art. 23, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, cc. 15 e 16, l.
190/2012
Art. 23, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, cc. 15 e 16, l.
190/2012
Art. 2, c. 9-bis, l. n.
241/1990
Art. 1, c. 29, l. n.
190/2012
Art. 24, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, c. 28, l. n.
190/2012
Art. 35, c. 3, d.lgs. n.
33/2013
n.
n.
Singoli procedimenti di autorizzazione e
concessione
n.
(da pubblicare in tabelle)
n.
Per ciascun procedimento nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo per la
conclusione del procedimento
Indirizzo di posta elettronica certificata a cui il cittadino possa trasmettere istanze e ricevere informazioni
circa i provvedimenti e i procedimenti amministrativi che lo riguardano
Monitoraggio tempi procedimentali
Risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentali
Recapiti dell'ufficio responsabile
Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le attività volte a
gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da parte delle
amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle
dichiarazioni sostitutive
Convenzioni-quadro
Convenzioni-quadro volte a disciplinare le modalità di accesso ai dati da parte delle amministrazioni
procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive
Modalità per l'acquisizione d'ufficio dei
dati
Ulteriori modalità per la tempestiva acquisizione d'ufficio dei dati
Modalità per lo svolgimento dei controlli
Ulteriori modalità per lo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive da parte delle
amministrazioni procedenti
Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di:
autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche
con riferimento alla modalità di selezione prescelta; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale
e progressioni di carriera; accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre
amministrazioni pubbliche.
Per ciascuno dei provvedimenti:
Art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Provvedimenti organi indirizzo
politico
Provvedimenti organi indirizzo politico
1) contenuto
B
(da pubblicare in tabelle)
Art. 23, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
2) oggetto
3) eventuale spesa prevista
4) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento
Provvedimenti
Art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di:
autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche
con riferimento alla modalità di selezione prescelta; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale
e progressioni di carriera; accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre
amministrazioni pubbliche.
8
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
La prima pubblicazione Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
decorre dal termine di sei Tutte le Strutture/Uffici
mesi dall'entrata in vigore
del decreto
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs.
33/2013)
n.
n.
n.
n.
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Tutte le Strutture/Uffici
Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Tutte le Strutture/Uffici
Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Tutte le Strutture/Uffici
Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali
Tutte le Strutture/Uffici
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Aggiornamento
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Per ciascuno dei provvedimenti:
Provvedimenti dirigenti amministrativi
Provvedimenti dirigenti
amministrativi
1) contenuto
B
Art. 23, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
(da pubblicare in tabelle)
2) oggetto
3) eventuale spesa prevista
4) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento
Controlli sulle imprese
Art. 25, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Tipologie di controllo
Elenco delle tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del
settore di attività, con l'indicazione per ciascuna di esse dei criteri e delle relative modalità di svolgimento
Art. 25, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Obblighi e adempimenti
Elenco degli obblighi e degli adempimenti oggetto delle attività di controllo che le imprese sono tenute a
rispettare per ottemperare alle disposizioni normative
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 63, 66, d.lgs. n.
163/2006
Avviso di preinformazione
Avviso di preinformazione
Art. 37, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Delibera a contrarre
Delibera a contrarre, nell'ipotesi di procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara
A
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 66, 122, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 66, 124, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Art. 66, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Art. 66, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 66, 206, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 66, 206, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 65, 66, d.lgs. n.
163/2006
Art. 37, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Artt. 66, 223, d.lgs. n.
163/2006
Bandi di gara e
contratti
Avvisi, bandi e inviti per contratti di lavori sottosoglia comunitaria
Avvisi, bandi e inviti per contratti di servizi e forniture sottosoglia comunitaria
Avvisi, bandi ed inviti
Avvisi, bandi e inviti per contratti di lavori soprasoglia comunitaria
Avvisi, bandi e inviti per contratti di servizi e forniture soprasoglia comunitaria
Bandi e avvisi per appalti di lavori nei settori speciali
Bandi e avvisi per appalti di servizi e forniture nei settori speciali
Avvisi sui risultati della procedura di
affidamento
Avviso sui risultati della procedura di affidamento
Avvisi sistema di qualificazione
Avvisi periodici indicativi e avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione - settori speciali
Responsabile della pubblicazione
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Semestrale
(art. 23, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Da pubblicare secondo le
modalità e le specifiche
previste dal d.lgs. n.
163/2006
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Direttore Dipartimento di Prevenzione
Direttore Dipartimento di Prevenzione
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
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Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
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Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb)
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
B
Art. 3, delib. AVCP n.
26/2013
Codice Identificativo Gara (CIG)
Tempestivo
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP n.
26/2013
Struttura proponente
Tempestivo
9
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP
26/2013
Denominazione del singolo obbligo
B
Responsabile della pubblicazione
Aggiornamento
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
n.
n.
n.
n.
Informazioni sulle singole procedure
n.
n.
n.
Art. 26, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Oggetto del bando
Tempestivo
Procedura di scelta del contraente
Tempestivo
Elenco degli operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al
procedimento
Tempestivo
(da pubblicare secondo le "Specifiche
tecniche per la pubblicazione dei dati ai
sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge Aggiudicatario
n. 190/2012", adottate con Comunicato
del Presidente dell'AVCP del 22 maggio
2013)
Art. 1, c. 32, l. n.
190/2012
Art. 3, delib. AVCP n.
26/2013
Criteri e modalità
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Criteri e modalità
Art. 26, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tempestivo
Importo di aggiudicazione
Tempestivo
Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura
Tempestivo
Importo delle somme liquidate
Tempestivo
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui
contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura
proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, procedura di scelta del contraente,
elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al
procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera servizio o
fornitura, importo delle somme liquidate)
Annuale
(art. 1, c. 32, l. n.
190/2012)
Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la
concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di
qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di
vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille
euro
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs. n.
33/2013)
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb
Per ciascuno:
Art. 27, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 27, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
B
Sovvenzioni, contributi,
sussidi, vantaggi
economici
Art. 27, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 27, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Atti di concessione
Art. 27, c. 1, lett. e),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 27, c. 1, lett. f),
d.lgs. n. 33/2013
O
1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario
Atti di concessione
2) importo del vantaggio economico corrisposto
(da pubblicare in tabelle creando un
collegamento con la pagina nella quale
3) norma o titolo a base dell'attribuzione
sono riportati i dati dei relativi
provvedimenti finali)
(NB: è fatto divieto di diffusione di dati 4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo
da cui sia possibile ricavare informazioni
relative allo stato di salute e alla
situazione di disagio economico-sociale 5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario
degli interessati, come previsto dall'art.
26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013)
6) link al progetto selezionato
Art. 27, c. 1, lett. f),
d.lgs. n. 33/2013
7) link al curriculum del soggetto incaricato
Art. 27, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni,
contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque
genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro
Art. 1, d.P.R. n.
118/2000
Albo dei beneficiari
Albo dei soggetti, ivi comprese le persone fisiche, cui sono stati erogati in ogni esercizio finanziario
contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica a carico dei rispettivi bilanci
10
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(art. 26, c. 3, d.lgs.
33/2013)
Annuale
(art. 27, c. 2, d.lgs.
33/2013)
Annuale
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
n.
Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi
interessati
NON APPLICABILE
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Bilancio preventivo e
consuntivo
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
B
Bilanci
Piano degli indicatori e dei
risultati attesi di bilancio
A
Patrimonio immobiliare
Beni immobili e
gestione patrimonio
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Art. 29, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, c. 15, l. n.
190/2012
Bilancio preventivo
Art. 32, c. 2, l. n.
69/2009
Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26
aprile 2011
Art. 29, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, c. 15, l. n.
190/2012
Bilancio consuntivo
Art. 32, c. 2, l. n.
69/2009
Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26
aprile 2011
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Controlli e rilievi
sull'amministrazione
A
Carta dei servizi e standard di
qualità
A
Dirigente Servizio Economico Finanziario
Bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a
rappresentazioni grafiche
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Dirigente Servizio Economico Finanziario
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Dirigente Servizio Economico Finanziario
Art. 29, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Art. 30, d.lgs. n.
33/2013
Patrimonio immobiliare
Informazioni identificative degli immobili posseduti
Art. 30, d.lgs. n.
33/2013
Canoni di locazione o affitto
Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti
Rilievi organi di controllo e revisione
Rilievi non recepiti, unitamente agli atti cui si riferiscono, degli organi di controllo interno, degli organi di
revisione amministrativa e contabile
Rilievi Corte dei conti
Tutti i rilievi ancorchè recepiti, unitamente agli atti cui si riferiscono, della Corte dei conti riguardanti
l'organizzazione e l'attività dell'amministrazione o di singoli uffici
Carta dei servizi e standard di qualità
Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici
Art. 32, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Art. 1, c. 2, d.lgs. n.
198/2009
Class action
R
Servizi erogati
Costi contabilizzati
B
Tempi medi di erogazione dei
servizi
A
Liste di attesa
I
Indicatore di tempestività dei
pagamenti
A
Pagamenti
dell'amministrazione
IBAN e pagamenti informatici
A+M
Art. 4, c. 2, d.lgs. n.
198/2009
Art. 4, c. 6, d.lgs. n.
198/2009
Art. 32, c. 2, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 1, c. 15, l. n.
190/2012
Art. 10, c. 5, d.lgs. n.
33/2013
Art. 32, c. 2, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 41, c. 6, d.lgs. n.
33/2013
Class action
Dirigente Servizio Tecnico – Dirigente Servizio Economico
Finanziario
n.
Dirigente Servizio Tecnico – Dirigente Servizio Economico
Finanziario
n.
Responsabile della Trasparenza
n.
Responsabile della Trasparenza
n.
Servizio Qualità e Formazione – Gestore del sito
NON APPLICABILE
Sentenza di definizione del giudizio
Tempestivo
NON APPLICABILE
Misure adottate in ottemperanza alla sentenza
Tempestivo
NON APPLICABILE
(da pubblicare in tabelle)
Tempi medi di erogazione dei servizi (per ogni servizio erogato) agli utenti, sia finali che intermedi, con
riferimento all'esercizio finanziario precedente
Tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata
(da pubblicare in tabelle)
Indicatore di tempestività dei pagamenti
Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture (indicatore di
tempestività dei pagamenti)
Art. 36, d.lgs. n.
33/2013
Art. 5, c. 1, d.lgs. n.
82/2005
IBAN e pagamenti informatici
Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione
del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante
bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti
possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da
indicare obbligatoriamente per il versamento
Art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Documenti di programmazione
Documenti di programmazione, anche pluriennale, delle opere pubbliche di competenza
dell'amministrazione
Art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Linee guida per la valutazione
Linee guida per la valutazione degli investimenti
Art. 33, d.lgs. n.
33/2013
n.
Tempestivo
Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi, evidenziando quelli effettivamente
sostenuti e quelli imputati al personale per ogni servizio erogato e il relativo andamento nel tempo
(da pubblicare in tabelle)
Liste di attesa
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs.
33/2013)
Notizia del ricorso in giudizio propostodai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei
confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto
svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio
Costi contabilizzati
Tempi medi di erogazione dei servizi
Responsabile della pubblicazione
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze osservate in termini di
Piano degli indicatori e dei risultati attesi raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli aggiornamenti in
di bilancio
corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e
indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti
oppure oggetto di ripianificazione
Art. 31, d.lgs. n.
33/2013
Aggiornamento
Bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a
rappresentazioni grafiche
A
Canoni di locazione o affitto
Responsabile Pubblicazioni
11
Annuale
(art. 10, c. 5, d.lgs. n.
33/2013)
Annuale
(art. 10, c. 5, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Annuale
(art. 33, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Dirigente Unità Controllo di Gestione
Direzione Medica Presidi Ospedalieri – Dipartimento di
Prevenzione – Distretto – Gestore del sito
Direzione Medica Presidi Ospedalieri – Gestore del sito
Dirigente Servizio Economico Finanziario
Dirigente Servizio Economico Finanziario
Dirigente Servizio Tecnico
Dirigente Servizio Tecnico
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Opere pubbliche
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
A
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Aggiornamento
Responsabile della pubblicazione
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Servizio Tecnico
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Servizio Tecnico
Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche completate
Art. 38, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Tempestivo
(art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Servizio Tecnico
Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche completate
Art. 39, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici,
strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti
Tempestivo
(art. 39, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Relazioni annuali
Art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Altri documenti
Art. 38, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Nuclei di valutazione
Art. 38, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Relazioni annuali
Ogni altro documento predisposto nell'ambito della valutazione, ivi inclusi i pareri dei valutatori che si
discostino dalle scelte delle amministrazioni e gli esiti delle valutazioni ex post che si discostino dalle
valutazioni ex ante
Informazioni relative ai Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse le funzioni e i
compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i loro
nominativi
Servizio Tecnico
Servizio Tecnico
Tempi e costi di realizzazione
(da pubblicare in tabelle)
Pianificazione e
governo del territorio
A
(compatibilme
nte con le
competenze in
materia)
Art. 39, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Per ciascuno degli atti:
1) schemi di provvedimento prima che siano portati all'approvazione
Pianificazione e governo del territorio
2) delibere di adozione o approvazione
(da pubblicare in tabelle)
3) relativi allegati tecnici
F
Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di
trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale
comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o
pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a
fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di
aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse
Art. 39, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
Informazioni ambientali
Stato dell'ambiente
Fattori inquinanti
Misure incidenti sull'ambiente e relative
analisi di impatto
Informazioni
ambientali
G
Art. 40, c. 2, d.lgs. n.
33/2013
NON APPLICABILE
Misure a protezione dell'ambiente e
relative analisi di impatto
Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali:
1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali,
compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi
gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi
2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le
emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi
dell'ambiente
3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli
accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o
possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi
economiche usate nell'àmbito delle stesse
4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed
ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse
Relazioni sull'attuazione della legislazione 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale
Tempestivo
(art. 39, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 39, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(art. 39, c. 1, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le
Stato della salute e della sicurezza umana condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili
dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Relazione sullo stato dell'ambiente del
Ministero dell'Ambiente e della tutela del
territorio
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio
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NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Strutture sanitarie
private accreditate
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
D
Riferimento
normativo
Art. 41, c. 4, d.lgs. n.
33/2013
Denominazione del singolo obbligo
A
Art. 42, c. 1, lett. b),
d.lgs. n. 33/2013
Art. 42, c. 1, lett. c),
d.lgs. n. 33/2013
Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che comportano deroghe alla
legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente derogate e dei motivi
della deroga, nonché con l'indicazione di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti
Interventi straordinari e di emergenza
Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazione
Particolari forme di partecipazione degli interessati ai procedimenti di adozione dei provvedimenti
straordinari
Piano triennale di prevenzione della
corruzione
Responsabile della prevenzione della
corruzione
Responsabile della trasparenza
Responsabile della trasparenza (laddove diverso dal Responsabile della prevenzione della corruzione)
Tempestivo
Regolamenti per la prevenzione e la
repressione della corruzione e
dell'illegalità
Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati)
Tempestivo
Art. 1, c. 14, l. n.
190/2012
Relazione del responsabile della
corruzione
Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il
15 dicembre di ogni anno)
Art. 1, c. 3, l. n.
190/2012
Art. 18, c. 5, d.lgs. n.
39/2013
Atti di adeguamento a provvedimenti
CiVIT
Atti adottati in ottemperanza a provvedimenti della CiVIT in materia di vigilanza e controllo
nell'anticorruzione
Tempestivo
Atti di accertamento delle violazioni
Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013
Tempestivo
Nome del Responsabile della trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità
per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica
istituzionale
Tempestivo
Nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con indicazione dei
recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale
Tempestivo
Annuale
(ex art. 1, c. 14, L. n.
190/2012)
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
Dirigente Responsabile della corruzione
Dirigente Responsabile della corruzione
Dirigente responsabile della trasparenza
Dirigente Responsabile della corruzione
Dirigente Responsabile della corruzione
Dirigente Responsabile della corruzione
Dirigente Responsabile della corruzione
Dirigente Responsabile della trasparenza
Accesso civico
Dirigente Responsabile della trasparenza
Art. 52, c. 1, d.lgs.
82/2005
Regolamenti
Regolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati
Annuale
NON APPLICABILE
Art. 52, c. 1, d.lgs.
82/2005
Catalogo di dati, metadati e banche dati
Catalogo dei dati, dei metadati e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni
Annuale
NON APPLICABILE
Annuale
(ex art. 9, c. 7, D.L. n.
179/2012)
NON APPLICABILE
Annuale
NON APPLICABILE
Obiettivi di accessibilità
Art. 9, c. 7, d.l. n.
179/2012
M
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Tempestivo
Art. 5, c. 4, d.lgs. n.
33/2013
Altri contenuti Accessibilità e
Catalogo di dati,
metadati e banche dati
Tempestivo
(ex art. 8, d.lgs. n.
33/2013)
Responsabile della prevenzione della corruzione
B
A
Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei provvedimenti straordinari
(da pubblicare in tabelle)
Art. 5, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
Altri contenuti Accesso civico
Annuale
(art. 41, c. 4, d.lgs. n.
33/2013)
NON APPLICABILE
Accordi intercorsi con le strutture private accreditate
Annuale
A
P
Annuale
(art. 41, c. 4, d.lgs. n.
33/2013)
NON APPLICABILE
Elenco delle strutture sanitarie private accreditate
Piano triennale di prevenzione della corruzione
Art. 43, c. 1, d.lgs. n.
33/2013
delib. CiVIT n.
105/2010 e 2/2012
Responsabile della pubblicazione
(da pubblicare in tabelle)
Art. 42, c. 1, lett. d),
d.lgs. n. 33/2013
Altri contenuti Corruzione
Aggiornamento
Strutture sanitarie private accreditate
Art. 42, c. 1, lett. a),
d.lgs. n. 33/2013
Interventi straordinari
e di emergenza
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Art. 63, cc. 3-bis e 3quater, d.lgs. n.
82/2005
Obiettivi di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo
(da pubblicare secondo le indicazioni
di ogni anno)
contenute nella circolare dell'Agenzia per
l'Italia digitale n. 61/2013)
Provvedimenti per uso dei servizi in rete
Elenco dei provvedimenti adottati per consentire l'utilizzo di servizi in rete, anche a mezzo di intermediari
abilitati, per la presentazione telematica da parte di cittadini e imprese di denunce, istanze e atti e garanzie
fideiussorie, per l'esecuzione di versamenti fiscali, contributivi, previdenziali, assistenziali e assicurativi, per
la richiesta di attestazioni e certificazioni, nonchè dei termini e modalità di utilizzo dei servizi e dei canali
telematici e della posta elettronica (l'obbligo di pubblicazione dovrà essere adempiuto almeno 60 giorni
prima della data del 1 gennaio 2014, ossia entro il 1 novembre 2013)
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"AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI
Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione
sezione livello 1
2 livello (Tipologie di dati)
(Macrofamiglie)
Ambito
soggettivo
obblighi
(foglio 2)
Riferimento
normativo
Denominazione del singolo obbligo
Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT
Responsabile Pubblicazioni
Aggiornamento
Responsabile della pubblicazione
Dati ulteriori
Altri contenuti - Dati
ulteriori
B
(NB: nel caso di pubblicazione di dati
Art. 4, c. 3, d.lgs. n.
non previsti da norme di legge si deve
Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche amministrazioni non hanno l'obbligo di
33/2013
Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. procedere alla anonimizzazione dei dati pubblicare ai sensi della normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate
190/2012
personali eventualmente presenti, in virtù
di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del
d.lgs. n. 33/2013)
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Dirigente Responsabile della trasparenza