Regione del Veneto AZIENDA SANITARIA – U.L.S.S. N. 3 (istituita con L.R. n. 56 del 14.9.1994) sede: Bassano del Grappa – Via dei Lotti n. 40 cod. s.i.s. 050 – 103 N. 85 /Reg. del D.G. Bassano del Grappa, 30/01/2014 DELIBERAZIONE del DIRETTORE GENERALE Nominato con D.P.G.R. n. 223 del 29.12.2012. Coadiuvato dai sigg.: DIRETTORE AMMINISTRATIVO avv. GIANLUIGI BARAUSSE DIRETTORE SANITARIO dr. ENZO APOLLONI DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI E DELLA FUNZIONE TERRITORIALE dott.ssa ALESSANDRA CORO’ OGGETTO: Servizio Affari Generali e Legali - Approvazione del piano di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità per il triennio 2014-2016. Il Dirigente, Responsabile del Servizio Affari Generali, nonché Responsabile del procedimento, attesta che la presente proposta di deliberazione è stata regolarmente istruita nel rispetto della vigente normativa nazionale, regionale e regolamentare: f.to Paola Dalla Zuanna ----------- Il Dirigente proponente riferisce che: - in attuazione di convenzioni internazionali, è stata approvata la Legge 6 novembre 2012, n. 190, “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, che individua gli organi e gli adempimenti indirizzati al controllo, prevenzione ed al contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; - l’articolo 1, comma 7, della Legge impone a tutte le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D. Lgs. 30/3/2001, n. 165 di nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione, cui spettano compiti di iniziativa, controllo e contrasto della corruzione all’interno della pubblica amministrazione di appartenenza. Il successivo comma 8 dispone che l’organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31 gennaio di ogni anno adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione, contenente l’analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e gli interventi organizzativi volti a prevenirli; - il Piano dovrà rispondere alle seguenti esigenze: a) individuare le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione; b) prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione per le attività individuate alla precedente lettera a); c) prevedere obblighi di informazioni nei confronti del Responsabile, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano; d) monitorare il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti; e) monitorare i rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità tra le parti; f) individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge; - in attuazione di tali norme, con deliberazione n. 151 del 27/03/2013 è stato nominato il Responsabile della Prevenzione della Corruzione per l’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 nella persona dell’Avv. Paola Dalla Zuanna, Dirigente responsabile del Servizio Affari Generali e Legali e, contestualmente, approvato il Piano di Prevenzione della Corruzione, a valere per gli anni 2013 – 2015; - con deliberazione n. 72/2013 dell’11/09/2013 l’Autorità Nazionale Anticorruzione – A.N.A.C. (ex Commissione Indipendente per la Valutazione e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche – C.I.V.I.T.) ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica; - il Piano Nazionale Anticorruzione individua gli obiettivi strategici per la prevenzione della corruzione, identificandoli nel - ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; - aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; - creare un contesto sfavorevole alla corruzione; ed indica le azioni e le misure di contrasto finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, sia in attuazione del dettato normativo, sia mediane la previsione di ulteriori misure, adattandole al particolare contesto di riferimento; - con nota in data 22 novembre 2013, prot. n. 52936, indirizzata ai Dirigenti responsabili dei Servizi amministrativi, della Direzione Medica, dei Distretti e del Dipartimento di Prevenzione, è deliberazione n. 85 del 30/01/2014 – pag. 2 stata richiesta ai medesimi l’individuazione delle attività nelle quali è più elevato il rischio di corruzione e la formulazione di proposte di misure organizzative per ridurre le probabilità di fatti di corruzione nelle attività medesime; - sulla scorta del dettato normativo e delle risposte pervenute, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione ha elaborato il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 – 2016”, che sostituisce il precedente Piano approvato con deliberazione n. 151 del 27/03/2013, e che si allega alla presente deliberazione sub 1); - il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (“Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”), fissava, tra l’altro, l’obbligo per le amministrazioni locali di redigere e approvare il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e demandava alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (C.I.V.I.T., ora divenuta Autorità Nazionale Anti Corruzione – A.N.A.C.) di fissare le linee guida del documento; - la legge anti corruzione, la citata n. 190/2012, ha dato nuovo impulso agli obblighi di trasparenza, considerando quest’ultima il principale strumento di controllo da parte dei cittadini sulla correttezza dell’azione della pubblica amministrazione; - in attuazione di una specifica delega prevista nella legge anti corruzione, è stato emanato il D. Lgs 14 marzo 2013, n. 33 (“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”), che, all’art. 10, comma 1 e comma 2, stabilisce che ogni Pubblica Amministrazione adotti un Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, da aggiornare annualmente, che definisce le misure, i modi e le iniziative volti all’attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi. Il Programma Triennale, recita l’art. 10 del Decreto, indica le iniziative previste per garantire: a) un adeguato livello di trasparenza, anche sulla base delle linee guida elaborate dall’A.N.A.C.; b) la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità; - le misure del Programma triennale, continua l’art. 10, sono collegate, sotto l’indirizzo del Responsabile, con le misure e gli interventi previsti dal Piano di prevenzione della corruzione. A tal fine, il Programma costituisce di norma una sezione del Piano di prevenzione della corruzione; - il D. Lgs. n. 33/2013 ha ridefinito il concetto di trasparenza, inteso come “accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”; - l’A.N.A.C. con la deliberazione n. 105/2010 e con la deliberazione n. 2/2012 aveva emanato le linee guida per la predisposizione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità. Dette prescrizioni sono state rielaborate nella deliberazione A.N.A.C. n. 50/2013, alla luce delle nuove disposizioni del D. Lgs. n. 33/2013; - questa Azienda con deliberazione n. 626 del 27 settembre 2013 ha nominato il Responsabile della Trasparenza e dell’Integrità nella persona dell’Avv. Paola Dalla Zuanna, Dirigente responsabile del Servizio Affari Generali e Legali e Responsabile della Prevenzione della Corruzione; - sulla scorta del dettato normativo, il Responsabile della Trasparenza e dell’Integrità ha redatto il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, che si allega alla presente deliberazione sub 2) e 2bis); - il Piano ed il Programma sono stati pubblicati sul sito web aziendale ( ) dal 24 al 29 gennaio 2014 per raccogliere le osservazioni e le proposte degli utenti e delle associazioni; - i Piani dovranno essere pubblicati nel sito web istituzionale e il Piano Anti Corruzione dovrà essere trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica (art. 1, comma 8, Legge n. 190/2012) entro il 31 gennaio 2014. deliberazione n. 85 del 30/01/2014 – pag. 3 Si propone, pertanto, di approvare il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 - 2016”, allegato alla presente deliberazione sub 1), ed il “Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità”, che costituisce una sezione del primo, allegato alla presente deliberazione sub 2) e 2bis). IL DIRETTORE GENERALE Vista la relazione e la proposta del Responsabile del procedimento; Ritenuto di approvare il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 - 2016”, allegato alla presente deliberazione sub 1) e di approvare il “Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità”, allegato alla presente deliberazione sub 2) e 2bis), che costituisce una sezione del primo; Dato atto che il Responsabile del servizio competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale, regionale e regolamentare; Visto l'art. 32 della L.R. 9/9/99 n. 46, recante disposizioni sul controllo degli atti delle Aziende Sanitarie; Acquisito il parere favorevole dei Direttori, per quanto di rispettiva competenza DELIBERA 1. di approvare il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 - 2016”, allegato alla presente deliberazione sub 1) per farne parte integrante, e di approvare il “Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità”, che costituisce una sezione del Piano anti corruzione, allegato alla presente deliberazione sub 2) e 2bis) per farne parte integrante; 2. di pubblicare entrambi i piani nel sito web istituzionale, alla sezione “Amministrazione Trasparente”; 3. di trasmettere il “Piano triennale di prevenzione della corruzione – 2014 – 2016” al Dipartimento della Funzione Pubblica (art. 1, comma 8, Legge n. 190/2012) entro il 31 gennaio 2014; 4. di dare atto che la presente deliberazione viene pubblicata all’albo del sito istituzionale dell’Azienda per 10 gg. continuativi, inviata contestualmente al Collegio Sindacale e diventa esecutiva il giorno stesso della sua pubblicazione, come da norma regolamentare approvata con deliberazione n. 43 del 27/1/2010. deliberazione n. 85 del 30/01/2014 – pag. 4 Allegato n. 1) alla deliberazione n 85 del 30/1/2014 Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014 – 2016 (Legge 6 novembre 2012, n. 190) Approvato con deliberazione n. 85 del 30.1.2014 1 INDICE Premessa 3 art. 1 – I soggetti 5 art. 2 – Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione 8 art. 3 – Misure e strumenti per prevenire il rischio di corruzione 12 art. 4 – Obblighi di trasparenza 14 art. 5 – Conflitto d’interessi 15 art. 6 – Svolgimento di attività ed incarichi extraistituzionali 15 art. 7 – Inconferibilità ed incompatibilità di incarichi di vertice e dirigenziali 16 art. 8 – Svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro 16 art. 9 – Ulteriori casi di inconferibilità di incarichi a seguito di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione 17 art. 10 – Formazione 18 art. 11 – Collegamento con il Piano delle performance 18 art. 12 – Tutela del dipendente che effettua segnalazione di illecito 19 art. 13 – Responsabilità 19 art. 14 – Pubblicazione 19 art. 15 – Disposizioni finali 19 Cronoprogramma 20 2 Premessa In attuazione della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, ratificata con L. 116/2009, è stata approvata la legge 6 novembre 2012, n. 190, contenente le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. La legge, che è entrata in vigore il 28 novembre 2012, opera nella direzione più volte sollecitata dagli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte. Con tale provvedimento normativo è stato introdotto anche nel nostro ordinamento un sistema organico di prevenzione della corruzione, che si articola su due livelli di strategie di prevenzione. Al primo livello, quello nazionale, le strategie derivano dall’azione sinergica di tre soggetti: - il Comitato Interministeriale, che ha il compito di fornire indirizzi attraverso l’elaborazione di linee guida; - il Dipartimento della Funzione Pubblica, che opera come soggetto promotore delle strategie di prevenzione e contrasto alla corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; in particolare: promuove e definisce le norme metodologiche per la prevenzione della corruzione; definisce i modelli standard delle informazioni e dei dati occorrenti per l’attuazione degli obiettivi indicati dalla norma; predispone il Piano Nazionale Anticorruzione (di seguito P.N.A.); riceve dalle pubbliche amministrazioni il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.); - l’A.N.A.C. - Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche (prima denominata C.I.V.I.T. - Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni pubbliche), di cui all’art. 13 del D. Lgs. 150/2009, che svolge funzioni di raccordo con le altre autorità ed esercita poteri di vigilanza e controllo per la verifica dell’efficacia delle misure di prevenzione adottate dalle amministrazioni, nonché sul rispetto della normativa della trasparenza. Al secondo livello, quello decentrato, ogni amministrazione pubblica definisce un proprio Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione che, sulla base delle indicazioni presenti nel P.N.A., effettua l’analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e conseguentemente indica gli interventi organizzativi volti a prevenirli. Il Piano deve essere adottato e/o aggiornato, ai sensi dell’art. 1, comma 8, della legge n. 190/2012, entro il 31 gennaio di ogni anno e deve essere trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica. L’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 11 settembre 2013 con la delibera n. 72/2013 ha adottato il Piano Nazionale Anticorruzione, elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Il Piano fornisce un quadro unitario e strategico di programmazione delle attività per prevenire e contrastare la corruzione nel settore pubblico e crea le premesse perché le amministrazioni possano redigere i loro Piani triennali. Definizione di corruzione Il P.N.A. definisce il concetto di corruzione con un’accezione ampia. “Esso è comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Le situazioni rilevanti sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata negli artt. 318, 319 e 319 ter c. p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati nel Titolo I, Capo I, del codice penale, ma anche le situazioni in cui – a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite, ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo, sia nel caso in cui 3 rimanga a livello di tentativo.” Le misure di prevenzione hanno quindi l’obiettivo strategico di: ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione creare un contesto sfavorevole alla corruzione favorire il miglioramento del sistema, valorizzando i principi fondamentali di eguaglianza, trasparenza, fiducia nelle istituzioni, di legalità e imparzialità dell’azione pubblica. L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 di Bassano del Grappa, nel dare attuazione alla legge 06.12.2012, n. 190, riconosce e fa proprie le finalità di prevenzione della corruzione, ritenendole parte essenziale per il perseguimento della propria missione e delle funzioni istituzionali. Riferimenti normativi Il presente Piano di Prevenzione della Corruzione dell’Azienda Sanitaria per il triennio 2014 - 2016, tiene conto delle seguenti indicazioni legislative e amministrative: Normativa: - Legge 3 agosto 2009, n. 116 - Ratifica della convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 9 dicembre 2003; - Legge 28 giugno 2012, n. 110 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999; - Legge 6 novembre 2012, n. 190 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; - Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; - Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39 - Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190; - D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 - Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Altra normativa di riferimento: - Legge 7 agosto 1990, n. 241 - Nuove norme sul procedimento amministrativo; - Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 - Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300; - Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; - Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 - Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 1213 agosto 2010, n. 136. Circolari, deliberazioni e altra documentazione: - Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica 25 gennaio 2013, n. 1 - Legge n. 190 del 2012 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione; - Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica 19 luglio 2013, n. 2 - D. Lgs n. 33 del 2103 - attuazione della trasparenza; - Delibera n. 26 del 22 maggio 2013 dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici – Prime indicazioni sull’assolvimento degli obblighi di trasmissione delle informazioni all’AVCP, ai sensi dell’art. 1, comma 32, della L. n. 190/12; - Comunicato dell’AVCP 13 giugno 2013; - Comunicato congiunto 25 giugno 2013 del Presidente C.I.V.I.T. e del Presidente dell’AVCP; 4 - Delibera n. 50/2013 del 4 luglio 2013 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione - Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e integrità 2014-2016; - Delibera dell’A.N.A.C. n. 72/2013 dell’11 settembre 2013 - Approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione; - Delibera dell’A.N.A.C. n. 75/2013 del 24 ottobre 2013 - Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001); - Intesa Conferenza Unificata Governo, Regioni ed Enti locali del 24 luglio 2013 per l’attuazione dell’articolo 1, commi 60 e 61, della Legge 6 novembre 2012, n. 190; - Rapporto dell’A.N.A.C. sul primo anno di attuazione della Legge n. 190/2012 - dicembre 2013. Art. 1 - I soggetti 1. I soggetti che all’interno dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 concorrono alla prevenzione della corruzione sono: a) Il Direttore Generale Il Direttore Generale, quale organo di gestione e rappresentante legale dell’Azienda: a) designa il Responsabile della prevenzione della corruzione (R.P.C.); b) designa il Responsabile della Trasparenza; c) adotta il P.T.P.C. e i suoi aggiornamenti e li comunica al Dipartimento della Funzione Pubblica; d) adotta tutti gli atti di indirizzo a carattere generale che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione. b) Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione L’art. 1, comma 7, della legge n. 190/2012 stabilisce che “l’organo di indirizzo politico individua di norma tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio il responsabile della prevenzione della corruzione”. Con deliberazione n. 151 del 27/03/2013 il Direttore Generale ha nominato Responsabile della Prevenzione della Corruzione l’Avv. Paola Dalla Zuanna, Dirigente responsabile del Servizio Affari Generali e Legali. Nell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 il R.P.C. coincide con il Responsabile della Trasparenza, nominato ai sensi dell’art. 43 D.Lgs. n. 33/2013. Al R.P.C. competono le seguenti attività e funzioni: a) elabora la proposta di Piano Triennale della prevenzione della corruzione, che deve essere adottato dall’organo di indirizzo politico (per l‘Azienda Sanitaria, il Direttore Generale quale organo di gestione); b) presenta entro il 15 dicembre di ogni anno una relazione sull’attuazione del Piano nell’anno di riferimento al Direttore Generale, disponendone la pubblicazione sul sito web aziendale. La relazione si basa sui rendiconti presentati dai dirigenti e sui risultati realizzati in esecuzione del Piano. Va trasmessa al Dipartimento della Funzione Pubblica unitamente al Piano di Prevenzione dell’anno successivo; c) definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione; d) verifica l’efficace attuazione del Piano e propone la modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni alle prescrizioni, ovvero quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’Azienda; e) verifica, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi, ove possibile, nei settori particolarmente esposti alla corruzione; f) individua, d’intesa con il dirigente competente, il personale da inserire nei percorsi di formazione sui temi dell’etica e della legalità. 5 Il R.P.C. è il soggetto precipuamente designato a gestire la prevenzione della corruzione, con compiti organizzativi e di raccordo degli altri soggetti. In capo al R.P.C. incombono le seguenti responsabilità, sancite dalla legge n. 190/2012: - la mancata predisposizione del P.T.P.C. e la mancata adozione delle misure per la selezione e la formazione dei dipendenti costituiscono elementi di valutazione della responsabilità dirigenziale; - in caso di commissione, all’interno dell’Azienda, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il responsabile delle prevenzione della corruzione risponde ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 30/03/2001, n. 165, nonché sul piano disciplinare, oltre che per il danno erariale e all’immagine della pubblica amministrazione, salvo che provi le seguenti circostanze: a) di aver predisposto, prima della commissione del fatto, il P.T.P.C. e di aver osservato i contenuti dello stesso indicati dall’art. 1, commi 9 e 10, della legge n. 190/2012; b) di aver vigilato sul funzionamento e sull’osservanza del Piano; - in caso di ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal Piano, il R.P.C. risponde ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 30/03/2001, n. 165, nonché per omesso controllo, sul piano disciplinare. c) I Referenti per la prevenzione della corruzione La complessità dell’organizzazione aziendale fa ritenere opportuno l’affiancamento al R.P.C. di Referenti per la corruzione. Essi sono nominati tra i Dirigenti. I compiti dei Referenti sono i seguenti: a) svolgono attività informativa nei confronti del R.P.C. affinché questi abbia elementi e riscontri sull’intera organizzazione ed attività dell’Azienda e effettuano un costante monitoraggio sull’attività svolta dai dirigenti, anche con riferimento agli obblighi di rotazione del personale; b) partecipano al processo di gestione del rischio; c) osservano le misure contenute nel P.T.P.C.; d) collaborano con il R.P.C. per effettuare i controlli a campione. I Referenti individuati per l’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 sono i responsabili delle seguenti articolazioni: - i Responsabili delle Strutture Complesse di area amministrativa - il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero - il Direttore di Distretto - il Direttore del Dipartimento di Prevenzione d) I Dirigenti Tutti i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse e di Strutture Semplici Dipartimentali e di Strutture Semplici, per l’area di rispettiva competenza: a) svolgono attività informativa nei confronti del R.P.C., dei Referenti e dell’Autorità Giudiziaria; b) partecipano al processo di gestione del rischio; c) assicurano l’osservanza del Codice di Comportamento e verificano le ipotesi di violazione; d) adottano le misure gestionali, quali l’avvio del procedimento disciplinare, la sospensione e la rotazione del personale; e) osservano le misure contenute nel presente Piano; f) monitorano il rispetto dei tempi procedimentali, fondamentale elemento sintomatico del corretto funzionamento e rispetto del presente Piano, e relazionano tempestivamente al R.P.C. in merito al mancato rispetto dei termini; g) presentano al R.P.C., entro il 30 novembre di ogni anno, una relazione dettagliata sullo 6 stato di attuazione della prevenzione della corruzione, con riguardo, in particolare, alle attività poste in essere in merito all’attuazione effettiva delle regole di legalità ed integrità del presente Piano; a qualsiasi anomalia accertata costituente mancata attuazione del presente Piano, specificando le azioni eventualmente adottate per eliminarle, oppure proponendo al R.P.C. azioni di correzione; h) hanno l’obbligo di inserire nei bandi di gara le clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità e devono attestare, nella relazione di cui al punto precedente, il rispetto del presente obbligo; i) monitorano con cadenza annuale, anche con controlli sorteggiati a campione tra i dipendenti adibiti alle attività a rischio corruzione disciplinate nel presente Piano (almeno il 10%), i rapporti aventi maggior valore economico tra l’Azienda e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell’Azienda. e) L’Organismo Indipendente di Valutazione L’Organismo Indipendente di Valutazione nell’ambito di prevenzione della corruzione svolge i seguenti compiti: a) partecipa al processo di gestione del rischio; b) considera i rischi e le azioni inerenti la prevenzione della corruzione nello svolgimento dei compiti ad esso attribuiti; c) svolge compiti connessi all’attività anticorruzione nel settore della trasparenza amministrativa (artt. 43 e 44 D. Lgs. n. 33/2013); d) esprime parere obbligatorio sul Codice di Comportamento adottato dall’Azienda (art. 54, comma 5, D. Lgs. n. 165/2001). f) L’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari L’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari a) svolge i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza (art. 55 bis D. Lgs. n. 165/2001); b) provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’autorità giudiziaria e di quella contabile; c) propone l’aggiornamento del Codice di Comportamento; d) relaziona semestralmente al Responsabile della Prevenzione della Corruzione. g) I dipendenti dell’Azienda La prevenzione della corruzione dev’essere un’azione sinergica di tutti coloro che prestano la loro opera a qualsiasi titolo nell’organizzazione dell’Azienda, indipendentemente dal ruolo ricoperto. La grande maggioranza dei dipendenti lavora a contatto con il pubblico e pertanto ognuno di loro contribuisce sostanzialmente alla costruzione dell’immagine dell’Azienda, sia in positivo che in negativo. La diffusione tra tutti gli operatori di questa consapevolezza, di valori etici condivisi e di principi di comportamento eticamente e giuridicamente adeguati riveste un’estrema importanza. Ogni dipendente deve: a) partecipare al processo di gestione del rischio; b) osservare le misure contenute nel presente Piano; c) segnalare le situazioni di illecito al proprio dirigente o all’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari; d) segnalare casi di personale conflitto di interessi, astenendosi nel qual caso dal compiere attività; e) segnalare al dirigente di riferimento o al R.P.C. l’apertura di eventuali procedimenti penali o 7 f) procedimenti contabili per fatti contro la pubblica amministrazione, entro quindici giorni dalla ricezione del provvedimento; tenere un comportamento eticamente e giuridicamente adeguato. h) I collaboratori a qualsiasi titolo nell’Azienda I collaboratori a qualsiasi titolo nell’Azienda: a) osservano le misure contenute nel presente Piano e nel Codice di Comportamento; b) segnalano le situazioni di illecito di cui siano a conoscenza. Art. 2 – Individuazione delle attività a più elevato rischio di corruzione 1. Uno degli scopi principali del Piano è quello di individuare, tra le attività di competenza dell’Azienda Sanitaria, quelle più esposte al rischio di corruzione e di prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio corruzione. Al riguardo il Piano Nazionale Anticorruzione, nell’allegato 1, dispone che l’intero processo di gestione del rischio richiede l’attivazione di meccanismi di consultazione, con il coinvolgimento dei Dirigenti per le aree di competenza. Per “rischio” si intende l’effetto dell’incertezza sul corretto perseguimento dell’interesse pubblico e, quindi, sull’obiettivo istituzionale dell’ente, dovuto alla possibilità che si verifichi un dato evento. Per “evento” si intende il verificarsi o il modificarsi di un insieme di circostanze che si frappongono o si oppongono al perseguimento dell’obiettivo istituzionale dell’Azienda. 2. L’art. 1, comma 16, della legge n. 190/2012 individua alcuni procedimenti a maggior rischio di corruzione, comuni a tutte le Amministrazioni: a) autorizzazione o concessione; b) scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; d) concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n. 150 del 2009. 3. I suddetti procedimenti corrispondono alle seguenti aree di rischio: - processi finalizzati all’acquisizione e alla progressione del personale; processi finalizzati all’affidamento di lavori, servizi e forniture, nonché all’affidamento di ogni altro tipo di commessa o vantaggio pubblico disciplinato dal D. Lgs. n. 163/2006; processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; processi finalizzati all’adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario. 4. Per identificare le attività di competenza dell’Azienda più esposte a rischio corruzione, ulteriori rispetto a quelle sopra indicate, con nota prot. 52936 del 22 novembre 2013 sono stati interpellati i Dirigenti di Responsabili delle Strutture Complesse di area amministrativa, il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero, i Direttori dei Distretti, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione. Dall’esame delle risposte pervenute, sono state individuate ulteriori attività a rischio. Le attività che si elencano di seguito sono in parte una specificazione di quanto già individuato legislativamente. 8 SERVIZIO COMPETEN TE Servizi vari ATTIVITA’/PROCESSI RISCHIO Scelta del contraente nelle procedure di gara d’appalto Rischio a seconda del tipo di gara: per gli acquisti sul MEPA: basso; gare ad evidenza pubblica: medio Scelta del contraente negli affidamenti diretti Individuazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti/apparecchiature da acquistare alto Servizi vari Partecipazione come componente commissione di gara d’appalto alto Servizi vari Procedura di liquidazione fatture medio Distretto Individuazione utenti aventi diritto ed assegnazione di beni (ausili e protesi ad es.) e servizi (ADI, trasporti sanitari) alto Distretto Concessione contributi economici (Fondo per la non autosufficienza, Sclerosi Laterale Amiotrofica) alto Distretto Impegnative di residenzialità medio Servizi vari Esercizio dell’attività libero professionale alto Servizio Qualità e Formazione Individuazione del docente o dell’Ente di Formazione basso Servizio Qualità e Formazione Visita di verifica per autorizzazione ed accreditamento strutture private basso Servizio Qualità e Formazione Individuazione Società di Servizi basso Servizio Personale Servizi vari Organizzazione e partecipazione a concorsi, procedure selettive per l’assunzione di personale e progressioni di carriera Autorizzazione incarichi e attività a dipendenti e relativa vigilanza alto Servizio Personale Servizi vari Affidamento di incarichi esterni di lavoro autonomo ed extraistituzionali medio/alto Servizio Personale Concessione permessi e congedi basso Servizi vari Servizi vari Servizio Personale Servizi vari di POSSIBILI MISURE DI CONTRASTO PREVISTE PER ALCUNI RISCHI alto Attribuzione a soggetti diversi le varie fasi di emissione dell’ordine, carico fattura, scarico ordine, controllo contabile, liquidazione fattura “Protocollo operativo per l’esecuzione di attività di monitoraggio, di verifica e di controllo sull’attività libero-professionale” stilato dalla Direz. Amministrativa di Ospedale (rif. prot. 5/DAO del 14/1/2014), che rimanda al regolamento aziendale vigente in materia. Riunioni di Servizio ad ogni modifica della normativa, verifica sulle richieste di conferimento incarico di docenza, protocolli operativi e procedure di Servizio Riunioni di Servizio, composizione del team di verifica e dichiarazione di assenza di incompatibilità in capo ai componenti, protocollo operativo delibera n. 722 del 30/10/2013 Riunioni di Servizio, verifica individuazione Società con le modalità previste nel regolamento, protocolli operativi e procedure di servizio. medio 9 Servizio Personale Gestione esiti delle visite medico-fiscali alto Servizio Personale Benefit al accessori medio Servizio Personale Processo di valutazione del personale alto Servizio Personale Progressioni di carriera di cui all’art. 24 del D. Lgs. n. 150/2009 alto Servizio Economico Finanziario Pagamenti e incassi: rischio di compromettere la fatturazione ordinaria attiva e l’emissione degli ordini di pagamento per tutte le attività nelle quali vi è un compenso orario aggiuntivo per gli operatori In caso di scarsità di cassa, rischio di privilegiare il pagamento di una fornitura rispetto ad un’altra, non osservando criteri oggettivi Attribuzione di vantaggi economici a soggetti terzi medio Affidamento di incarichi professionali nella gestione dei lavori pubblici medio alto Servizio Tecnico Servizio Tecnico Affidamento lavori alto Gestione patrimonio immobiliare, acquisti/alienazioni, affitti attivi/passivi alto Dipartiment o di Prevenzione Attività di certificazione sanitaria alto Servizio Igiene e Sanità Pubblica Servizio Igiene e Sanità Pubblica Servizio Igiene e Alimenti Attività certificativa svolta Commissioni Mediche collegiali 300/70, Gas Tossici, Invalidità Civile) Servizio Economico Finanziario Direzione Amministrat iva di Distretto Servizio Tecnico personale e compensi da (L. basso medio/alto alto Attività ispettiva per le autorizzazioni sanitarie prescritte dalle norme di legge e richieste da Enti terzi medio Attività ispettiva per la verifica del rispetto delle norme di igiene e sicurezza degli alimenti e delle bevande medio Servizio Igiene e Alimenti Istruttoria e attività di registrazione delle imprese alimentari e dei pubblici esercizi del settore alimentare medio Servizio Igiene e Alimenti Partecipazione all’espressione dei pareri per nuovi insediamenti produttivi relativamente ad aziende del settore alimentare Attività ispettiva per la verifica del rispetto delle norme di sicurezza e salute sul lavoro (verbali di prescrizione) medio Attività di indagine per infortuni (notizia di reato) medio Attività di indagine per professionali (notizia di reato) medio Servizio Protezione Igiene e Salute Ambienti di Lavoro Servizio Protezione Igiene e Salute Ambienti di Lavoro Servizio Protezione Igiene e malattie medio 10 Salute Ambienti di Lavoro Servizio Protezione Igiene e Salute Ambienti di Lavoro Servizio Protezione Igiene e Salute Ambienti di Lavoro Servizio Protezione Igiene e Salute Ambienti di Lavoro Servizi vari Pareri per nuovi insediamenti produttivi (tra cui deroghe) medio Ricorsi contro il giudizio del medico competente medio Piani amianto medio Manutenzione edifici/impianti - alto - medio per importi fino a € 5.000.000 Servizi vari Liste di attesa prenotazioni ambulatoriali, ricoveri ed interventi chirurgici medio, in quanto sono stati adottati criteri Servizi vari Inserimento utenti in strutture a gestione diretta, convenzionate/autorizzate Servizi vari Commissioni patenti, porto d’armi, contrassegno parcheggio, cessione del quinto dello stipendio medio Servizi vari Gestione sperimentazioni cliniche medio Servizi vari Gestione finanziamenti pubblici e privati (donazioni e finanziamenti pubblici vincolati) Medio/alto, in funzione degli importi e della tipologia della donazione Servizi vari Acquisizione di prestazioni e servizi sanitari (convenzioni con cliniche e ambulatori privati, trasporti sanitari, ecc.) alto Servizi vari Rilascio autorizzazioni medio Servizi vari Attività di controllo e vigilanza medio Servizio Farmaceutic o Servizio Approvvigio namenti Spesa farmaceutica territoriale ospedaliera e E’ stata adottata una serie di Piani Attuativi di disposizioni regionali per il contenimento dei tempi di attesa, da ultimo con deliberazione n. 570/2013 per il triennio 2013-2015. A fine novembre 2013 è stato emanato il Manuale Operativo MO075102AZ “Classi priorità – Guida per la prescrizione” che fa parte del Sistema Gestione Qualità Aziendale, distribuito ai medici prescrittori dipendenti e convenzionati. La gestione delle liste di attesa e delle prenotazioni sia per ricovero che per prestazioni ambulatoriali sono gestite su programmi gestionali aziendali (Galileo e G2), che consentono controlli sistematici e rispettano i requisiti di priorità previsti dalla normativa vigente. alto 11 Servizi vari Servizi vari Servizi Veterinari Incasso prestazioni sanitarie sanitarie Utilizzo spazi nelle strutture e non alto medio Vedasi tabella in calce al presente Piano 5. Il censimento dei procedimenti interessati alla valutazione e al trattamento del rischio è soggetto a revisione continua, secondo specifica verifica, considerata la natura della materia, le esigenze organizzative, il verificarsi di eventi significativi, l’evoluzione della normativa, gli interventi di revisione dell’Atto Aziendale. Art. 3 – Misure e strumenti per prevenire il rischio di corruzione 1. Le misure e gli strumenti ritenuti strategici per prevenire il rischio di corruzione si individuano come segue: Pubblicazione La pubblicazione delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi nel sito istituzionale dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 costituisce il mezzo fondamentale per il controllo, da parte del cittadino e/o utente, delle decisioni nelle materie a rischio di corruzione. L’approvazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, previsto dal Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, rientra a pieno titolo nell’ambito del sistema delle misure di prevenzione alla corruzione e soddisfa l’obbligo di pubblicità e trasparenza. Si rinvia sul punto al successivo art. 4 Obblighi di Trasparenza. Conoscenza I dipendenti sono tenuti a conoscere il presente Piano. Il documento è reso noto mediante trasmissione per posta elettronica e altri strumenti di pubblicizzazione. Al momento dell’assunzione il dipendente ne prende atto, unitamente al Codice di Comportamento. Codice di Comportamento In attuazione dell’art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001, come modificato dall’art. 1 comma 44 della legge n. 190/2012, il Governo ha approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici con D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, che definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare. L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 ha predisposto il Codice di Comportamento aziendale, che integra e specifica il Codice nazionale. L’osservanza dei doveri contemplati nel Codice costituisce misura fondamentale di prevenzione del rischio di corruzione, in quanto le norme in essi contenute regolano in senso legale ed eticamente corretto il comportamento dei dipendenti ed indirizzano l’azione amministrativa. La violazione dei doveri previsti dal Codice integra comportamenti contrari ai doveri d’ufficio, fonte di responsabilità disciplinare, fermi restando i casi in cui la violazione dia luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione verifica ogni anno il livello di attuazione del Codice. Del Codice di Comportamento è data ampia diffusione a tutti i dipendenti e a tutti i soggetti indicati nel D.P.R. n. 62/2013. 12 Comunicazione del termine dei procedimenti L’Azienda, attraverso i competenti Servizi e attraverso gli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 35 del D.Lgs. n. 33/2013, comunica al cittadino che chiede prestazioni o rilascio di provvedimenti autorizzativi, abilitativi, concessori o qualsiasi altro atto esigibile, il termine entro il quale sarà concluso il procedimento e informa, su richiesta ed in itinere, sullo stato del medesimo. Strumenti di controllo e regole di legalità L’Azienda ha approvato i seguenti strumenti di controllo e regole di legalità, che prevedono meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione: a) Carta dei Servizi b) Regolamento in materia di incompatibilità ed autorizzazione allo svolgimento degli incarichi extraistituzionali; c) Adozione del Codice di Comportamento dei dipendenti dell’Azienda; d) Regolamento per l’acquisizione di beni e servizi in economia; e) Regolamento per l’affidamento degli incarichi di collaborazione presso l’Azienda U.L.S.S. n. 3, a norma dell’art. 7 comma 6 del D. Lgs. n. 165/2001; f) Regolamento sul conferimento di incarichi ex art. 15 septies commi 1° e 2° del D. Lgs. n. 502/1992; g) Regolamento di attuazione della legge n. 241/1990; h) Regolamenti in materia di procedimenti disciplinari; i) Approvazione del Piano di sviluppo del sistema di controllo interno – triennio 2012 – 2014; j) ogni altro regolamento introdotto in applicazione della normativa vigente. Informazione In attuazione dell’art. 1, comma 9, lett. c), della legge n. 190/2012, sono previsti i seguenti obblighi di informazione nei confronti del R.P.C., chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano triennale: - i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse, di Strutture Semplici Dipartimentali e di Strutture Semplici relazionano tempestivamente in merito al mancato rispetto dei tempi procedimentali; - i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse, di Strutture Semplici Dipartimentali e di Strutture Semplici presentano, entro il 30 novembre di ogni anno, una relazione dettagliata sullo stato di attuazione della prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 1, lett. d), sub g), del presente Piano. Monitoraggio In attuazione dell’art. 1, comma 9, lett. d) ed e) della legge n. 190/2012, - il R.P.C. monitora annualmente, con la collaborazione dei Dirigenti Responsabili di Struttura, il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti, - i Dirigenti Responsabili di Strutture Complesse monitorano con cadenza annuale, anche con controlli sorteggiati a campione tra i dipendenti adibiti alle attività a rischio corruzione previste nel presente Piano, i rapporti aventi maggior valore economico esistenti tra l’Azienda e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i 13 soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell’Azienda (art. 1, lett. d, sub i). Rotazione del personale addetto alle aree a rischio corruzione Nell’ambito delle misure dirette a prevenire il rischio di corruzione, assume rilievo il principio di rotazione del personale addetto alle aree a rischio. La ratio della previsione normativa è quella di evitare che possano consolidarsi posizioni di privilegio nella gestione diretta di attività e che possa consolidarsi l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione. In attesa di specifiche indicazioni che saranno eventualmente emanate in seguito, l’Azienda, compatibilmente con l’organico e con l’esigenza di mantenere continuità e coerenza di indirizzo delle strutture, applica il principio di rotazione prevedendo che nei settori più esposti a rischio di corruzione siano alternate le figure dei responsabili del procedimento, nonché dei componenti delle commissioni di gara e di concorso. L’Azienda individuerà modalità operative e procedure per la rotazione dei dirigenti e dei funzionari addetti alle aree a più elevato rischio di corruzione. A tal fine, adotterà dei criteri generali, previa informativa alle Organizzazioni Sindacali. L’attuazione della misura dovrà avvenire, compatibilmente con le risorse umane disponibili, in modo da tener conto delle specificità professionali in riferimento alle funzioni, per salvaguardare la continuità della gestione amministrativa, nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Ove le condizioni oggettive non consentano l’attuazione della misura, l’Azienda ne darà conto con adeguata motivazione. In ogni caso, fermi restando i casi di revoca dell’incarico già previsti da norma di legge e le ipotesi di applicazione di misure cautelari, la rotazione potrà avvenire solo alla scadenza dell’incarico, la cui durata è regolamentata dai CC.CC.NN.LL. La rotazione non sarà applicata ai profili professionali nei quali è previsto il possesso di titoli di studio specialistici posseduti da una sola unità lavorativa. Art. 4 – Obblighi di trasparenza 1. La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. Essa infatti favorisce la partecipazione dei cittadini all’attività delle pubbliche amministrazioni ed è funzionale a tre scopi: a) sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento; b) assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi dalle amministrazioni, delle loro caratteristiche qualitative e quantitative, nonché delle loro modalità di erogazione; c) promuovere l’integrità. 2. In attuazione dell’art. 1, comma 34), della legge n. 190/2012, il Governo ha approvato il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, contenente il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. 3. L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 assicura la trasparenza della propria attività mediante la pubblicazione di tutti i dati, informazioni e documenti richiesti dal D. Lgs. n. 33/2013 e da altre normative nel proprio sito web www.aslbassano.it, alla sezione “Amministrazione Trasparente”. 4. In attuazione dell’art. 10 del D. Lgs. n. 33/2013, l’Azienda approva, insieme al presente Piano, il Programma Triennale di Trasparenza e Integrità, che costituisce una sezione del presente Piano e alle cui disposizioni si fa rinvio. 5. A norma dell’art. 43 del D. Lgs. n. 33/2013, l’Azienda ha provveduto con delibera n. 626 in data 27/09/2013 a nominare il Responsabile della Trasparenza nella figura del Dirigente già Responsabile della Prevenzione della Corruzione. Il Responsabile della Trasparenza ha 14 compiti di controllo sull’adempimento degli obblighi di pubblicazione e deve provvedere all’aggiornamento del Programma Triennale. I Dirigenti Responsabili delle Strutture Complesse dell’Azienda e delle Strutture Semplici Dipartimentali sono tenuti a garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. n. 33/2013, mentre il Responsabile è garante dell’effettiva fruibilità del diritto di accesso civico di cui all’art. 5 del medesimo Decreto. Art. 5 – Conflitto d’interessi 1. I dipendenti dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 sono tenuti a prestare la massima attenzione alle situazioni di conflitto di interessi. Si richiama a tal proposito l’art. 6 bis della legge n. 241/1990 - introdotto dall’art. 1, comma 41, della legge n. 190/2012 - che stabilisce un obbligo di astensione per il responsabile del procedimento, per il titolare dell’ufficio competente ad adottare il provvedimento finale e per i titolari degli uffici competenti ad adottare atti endoprocedimentali nel caso di conflitto di interessi, anche solo potenziale; l’articolo prevede il dovere di segnalazione a carico dei medesimi soggetti. 2. L’art. 6 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. n. 62/2013), con norma da leggersi in maniera coordinata con la disposizione precedente, impone al dipendente di astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni o attività che possano coinvolgere interessi propri, di parenti o di affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui egli sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. 3. La segnalazione del conflitto deve essere indirizzata al Dirigente responsabile dell’ufficio di appartenenza, il quale, esaminate le circostanze, valuta se la situazione realizza un conflitto di interessi idoneo a ledere l’imparzialità dell’agire amministrativo. Il Dirigente deve rispondere per iscritto al dipendente medesimo, sollevandolo dall’incarico, oppure motivando espressamente le ragioni che consentono comunque l’espletamento dell’attività da parte del dipendente. 4. Nel caso in cui sia necessario sollevare il dipendente dall’incarico, il Dirigente deve affidare il compito ad altro dipendente, ovvero, in carenza di dipendenti professionalmente idonei, dovrà avocare a sé ogni compito relativo a quel procedimento. Qualora il conflitto riguardi un Dirigente apicale, sarà il Responsabile della Prevenzione della Corruzione a valutare le iniziative da assumere. 5. La violazione sostanziale della norma, che si realizza con il compimento di un atto illegittimo, dà luogo a responsabilità disciplinare, e può inoltre costituire causa di illegittimità del procedimento e del provvedimento conclusivo dello stesso. 6. L’Azienda intraprende adeguate iniziative, anche attraverso corsi di formazione interni, per dare conoscenza al personale dell’obbligo di astensione, delle conseguenze scaturenti dalla sua violazione e dei comportamenti da seguire in caso di conflitto di interessi. Art. 6 – Svolgimento di attività ed incarichi extraistituzionali 1. Lo svolgimento da parte dei Dirigenti e dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 di incarichi, soprattutto se extraistituzionali, può realizzare situazioni di conflitto di interesse che 15 possono compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’azione amministrativa, e può essere sintomatico dell’evenienza di fatti corruttivi. 2. Per questi motivi, la legge n. 190/2012, all’art. 1, comma 42, è intervenuta a modificare la disciplina degli incarichi da parte dei dipendenti pubblici contenuta nell’art. 53 del D. Lgs. n. 165/2001. 3. Sulla scorta della novella legislativa, l’Azienda ha approvato con deliberazione n. 565 del 29/08/2013 il nuovo “Regolamento aziendale in materia di incompatibilità e autorizzazione allo svolgimento degli incarichi extraistituzionali”, al cui dettato si rimanda. Art. 7 – Inconferibilità ed incompatibilità di incarichi di vertice e dirigenziali 1. In attuazione dell’art. 1, commi 49 e 50, della legge n. 190/2012, il Governo ha emanato il D. Lgs. 8 aprile 2013, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”. 2. La norma presuppone che: - lo svolgimento di certe attività/funzioni possa agevolare la precostituzione di situazioni favorevoli per essere successivamente destinatari di incarichi dirigenziali e assimilati e, quindi, può comportare il rischio di un accordo corruttivo per conseguire il vantaggio in maniera illecita; - il contemporaneo svolgimento di alcune attività possa inquinare l’imparzialità dell’azione amministrativa, costituendo una ambito favorevole ad illeciti scambi di favori; - in caso di condanna penale, anche se ancora non definitiva, la pericolosità del soggetto consiglia in via precauzionale di evitare l’affidamento di incarichi dirigenziali che comportino responsabilità su aree a rischio di corruzione. 3. Gli atti ed i contratti posti in essere in violazione delle norme sull’inconferibilità sono nulli. La situazione di inconferibilità non può essere sanata. 4. La causa di incompatibilità può essere rimossa mediante rinuncia dell’interessato ad uno degli incarichi che la legge ha considerato incompatibili tra loro. Se si riscontra nel corso dell’incarico una situazione di incompatibilità, il R.P.C. effettua la contestazione all’interessato. Se la causa di incompatibilità non viene rimossa entro 15 giorni, si applica l’art. 19 del D. Lgs. n. 39/2013 che prevede la decadenza dall’incarico e la risoluzione del relativo contratto di lavoro autonomo o subordinato. 5. L’Azienda Sanitaria verifica la sussistenza di eventuali condizioni ostative in capo ai dipendenti e/o ai soggetti destinatari di incarichi dirigenziali o di incarichi di Direttore Generale e di Direttore di Area (Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale) mediante redazione di dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000. La dichiarazione dev’essere pubblicata nel sito web dell’Azienda. La dichiarazione è condizione per l’acquisizione di efficacia dell’incarico. 6. Ferma restando ogni altra responsabilità, la dichiarazione mendace, accertata dall’Azienda nel rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio dell’interessato, comporta l’inconferibilità degli incarichi indicati dal D. Lgs. n. 39/2013 per un periodo di 5 anni. Art. 8 – Svolgimento di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro 1. In attuazione dell’art. 53, comma 16 ter, del D. Lgs. n. 165/2001, comma introdotto dalla legge 16 n. 190/2012, i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività dell’Azienda svolta attraverso i medesimi poteri. 2. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal comma precedente sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con l’Azienda per i successivi tre anni, con l’obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti. 3. Al fine di garantire il rispetto della delineata normativa: - il Dirigente Responsabile del Servizio Personale è tenuto ad assicurare che nei contratti di assunzione del personale sia inserita la clausola che prevede il divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto, nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente; - i Dirigenti dei Servizi che effettuano affidamenti sono tenuti ad assicurare che nei bandi di gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata, sia inserita la condizione a carico dei soggetti partecipanti di non aver assunto come dipendenti o affidato incarichi professionali ad ex dipendenti dell’Azienda che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell’ente nei loro confronti, nel triennio successivo alla cessazione del rapporto. E’ disposta l’esclusione dalle procedure di affidamento nei confronti dei soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui al presente punto. Art. 9 – Ulteriori casi di inconferibilità di incarichi a seguito di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione 1. L’art. 35 bis del D. Lgs. n. 165/2001, introdotto dalla legge n. 190/2012, stabilisce che coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel Capo I del Titolo II del Libro secondo del Codice Penale: a) non possono far parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l’accesso o la selezione a pubblici impieghi; b) non possono essere assegnati, anche con funzioni direttive, agli uffici preposti alla gestione delle risorse finanziarie, all’acquisizione di beni, servizi e forniture, nonché alla concessione o all’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti pubblici e privati; c) non possono fare parte delle commissioni per la scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, per la concessione o l’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché per l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere. 2. La disposizione prevista dal precedente comma integra le leggi e i regolamenti che disciplinano la formazione di commissioni e la nomina dei relativi segretari. 3. Il Dirigente Responsabile del Servizio Personale nonché tutti i Responsabili delle Strutture, in presenza di situazioni di specie, sono tenuti ad assicurare la verifica dell’insussistenza di eventuali precedenti penali a carico dei dipendenti e/o dei soggetti cui intendono conferire incarichi all’atto di formazione delle commissioni per l’affidamento di commesse o di commissioni di concorso, all’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dall’art. 3 del D. Lgs. n. 39/2013, all’atto dell’assegnazione di dipendenti agli uffici indicati nel comma 1. 4. L’accertamento dei precedenti penali avviene mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni previste dall’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000. 17 Art. 10 – Formazione 1. Il Piano Annuale di Formazione del personale dipendente nel periodo considerato dal presente Piano dovrà prevedere un percorso formativo per la prevenzione della corruzione. Tale percorso, definito d’intesa tra il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e il Responsabile del Servizio Qualità e Formazione, dovrà essere caratterizzato da un approccio normativo e valoriale alle tematiche, in modo da accrescere le competenze e lo sviluppo del senso etico. 2. Il Piano annuale di formazione dovrà indicare: le materie oggetto di formazione (tra le quali rientra l’attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione del Codice di Comportamento); i dipendenti che svolgono attività nelle aree ad elevato rischio di corruzione; il grado di informazione e di conoscenza dei dipendenti nelle materie attinenti alla corruzione; l’individuazione dei docenti tra soggetti che abbiano svolto attività nelle pubbliche amministrazioni nelle materie/attività a rischio di corruzione, ovvero essere degli esperti in dette materie/attività; il monitoraggio dell’attività di formazione svolta e dei relativi risultati. 3. Il R.P.C. con la definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, assolve a quanto richiesto dall’art. 1, comma 8, ultimo periodo, della legge n. 190/2012. Art. 11 – Collegamento con il Piano delle performance 1. L’Azienda formula annualmente il Piano delle performance, che individua gli indirizzi, gli obiettivi strategici ed operativi, nonché gli indicatori per la misurazione e la valutazione delle performance dell’Azienda U.L.S.S. n. 3, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente, D. Lgs. n. 150/2009, ed in conformità alle Linee di indirizzo della materia, redatte dalla Regione Veneto, D.G.R. n. 2205/2012. 2. Il Piano delle performance è lo strumento che dà avvio al Ciclo di gestione della performance così come previsto dal succitato decreto legislativo e costituisce il documento programmatico attraverso il quale, in conformità con le risorse assegnate e nel rispetto della programmazione sanitaria nazionale e regionale, sono individuati gli obiettivi da perseguire. 3. La misurazione e la valutazione della performance rappresentano strumenti di crescita e di responsabilizzazione di tutto il personale, oltre che porre in essere percorsi di miglioramento continuo dei risultati. Il Piano delle performance rappresenta il documento cardine della programmazione aziendale, in quanto contiene la programmazione strategica e operativa per tutti gli ambiti aziendali (amministrativo, ospedaliero, territoriale). 4. Il Piano delle performance dell’Azienda a valere per il periodo 2014 – 2016 e il processo di programmazione degli obiettivi 2014 non possono prescindere pertanto dall’applicazione delle disposizioni previste dalla legge n. 190/2012 e dal D. Lgs. n. 33/2013. Tra gli obiettivi del medesimo Piano, pertanto, vi è quello dello sviluppo di un percorso di prevenzione della corruzione. Gli obiettivi assegnati al R.P.C. e al personale dirigente a vario titolo coinvolto nella realizzazione del presente Piano costituiscono obiettivi per la performance sia organizzativa che individuale. 18 Art. 12 – Tutela del dipendente che effettua segnalazione di illecito 1. In attuazione dell’art. 54 bis del D. Lgs. n. 165/2001, introdotto dall’art. 1, comma 51, della legge n. 190/2012, i Dirigenti assicurano l’osservanza del divieto di discriminazione del dipendente che effettua segnalazione o denuncia di illecito. 2. Nel caso in cui fossero intraprese azioni discriminatorie nei confronti del dipendente che ha fatto denuncia di illecito, il R.P.C. deve darne notizia al dirigente sovraordinato del dipendente che ha operato la discriminazione, il quale adotta tutte le azioni ritenute opportune per ripristinare la situazione e/o per rimediare agli effetti negativi della discriminazione, nonché all’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari. 3. I Dirigenti assicurano la tutela dell’anonimato del dipendente che effettua segnalazioni di illecito. Nel procedimento disciplinare seguente alla segnalazione non rivelano l’identità del segnalante, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell’addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione. 4. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l’identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell’incolpato. Art. 13 – Responsabilità 1. Le responsabilità del R.P.C. sono elencate all’art. 1, commi 12, 13 e 14, della legge n. 190/2012 ed all’art. 1, lett. b), del presente Piano. 2. Con riferimento alle rispettive competenze, costituisce elemento di valutazione della responsabilità disciplinare dei dipendenti, dei responsabili di posizione organizzativa e dei dirigenti la mancata osservanza delle disposizioni contenute nel presente Piano. 3. La mancata o incompleta pubblicazione da parte dei Dirigenti responsabili delle Strutture Complesse, Strutture Semplici Dipartimentali e delle Strutture Semplici delle informazioni previste dall’art. 1, commi 15, 16, 29 e 30, della legge n. 190/2012, comporta responsabilità dirigenziale ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. n. 165/2001. Art. 14 – Pubblicazione 1. Il presente Piano Triennale per la Prevenzione della corruzione è pubblicato sul sito web dell’Azienda, www.aslbassano.it, ed è portato a conoscenza di tutti i dipendenti, anche mediante trasmissione via posta elettronica. 2. Il presente Piano è trasmesso per via telematica al Dipartimento della Funzione Pubblica. Art. 15 – Disposizioni finali 1. Il presente Piano sarà oggetto di modifiche e integrazioni a seguito di eventuali provvedimenti nazionali e regionali, nonché a seguito del monitoraggio sull’attuazione effettiva delle regole di legalità ed integrità in esso contenute. 2. Il presente Piano abroga e sostituisce il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013 – 2015, approvato con deliberazione del Direttore Generale n. 151 del 27.03.2013. 19 ********** Cronoprogramma Data Attività Soggetto competente entro il 31 gennaio di ogni anno Adozione Piano triennale di prevenzione della corruzione entro il 30 novembre di ogni anno entro il 30 novembre di ogni anno Proposta al Dirigente Responsabile del Servizio Qualità e Formazione delle iniziative per la formazione del personale in materia di prevenzione della corruzione Presentazione al Responsabile della prevenzione della corruzione di una relazione dettagliata - sulle attività poste in essere per l’attuazione effettiva delle regole di legalità ed integrità del Piano - su qualsiasi anomalia accertata costituente mancata attuazione del Piano - attestano il rispetto dell’obbligo di inserire nei bandi di gara le clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità Approvazione della relazione rendiconto di attuazione del Piano riferita all’anno precedente e trasmissione al Direttore Generale ed al Dipartimento per la Funzione Pubblica Sottoposizione del rendiconto di attuazione del Piano riferito all’anno precedente all’Organismo Indipendente di Valutazione Proposta al Responsabile della prevenzione della corruzione, contenente l’individuazione dei dipendenti da inserire nei programmi di formazione Direttore Generale, su proposta del Responsabile della Prevenzione della corruzione Responsabile della prevenzione della corruzione entro il 15 dicembre di ogni anno entro il 15 dicembre di ogni anno entro il 30 marzo per l’anno 2014; entro il 31 dicembre di ogni anno, per gli anni successivi tempestivamente (e comunque entro tre giorni dalla conoscenza del fatto) con cadenza annuale con cadenza annuale Dirigenti Responsabile della prevenzione della corruzione Responsabile della prevenzione della corruzione Dirigenti Relazione al Responsabile della prevenzione della corruzione sul mancato rispetto dei tempi procedimentali e in merito a qualsiasi altra anomalia accertata Dirigenti Monitoraggio rapporti aventi maggior valore economico tra l’Azienda e i soggetti che stipulano contratti / destinatari di autorizzazioni / concessioni / erogazioni di vantaggi economici, anche verificando i rapporti di parentela con i dipendenti Monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali Dirigenti Responsabile della prevenzione della corruzione Dirigenti 20 PIANO TRIENNALE AZIENDALE ANTICORRUZIONE – SERVIZI VETERINARI – ANALISI DEL RISCHIO Modalità per contrastare i fenomeni corruttivi (criteri di massima): o informare il personale sulla normativa e sulle disposizioni aziendali in materia di anticorruzione, di trasparenza, di codice di comportamento …; o programmare le attività; o avvicendare il personale nel controllo ufficiale; o applicare procedure di controllo predefinite; o documentare le attività svolte; o monitorare/verificare AREA DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE contrasto della corruzione misure preventive (descrizione) monitoraggio e verifiche (tipo e frequenza) responsabilità applicazione di procedure di controllo predefinite (comunitarie); documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso gli stabilimenti; rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi (compatibilmente con la distribuzione delle strutture sul territorio e le competenze acquisite); reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio elaborazione di reports annuali di attività; confronto tra dati di programmazione e dati di attività; audit periodici presso gli stabilimenti (mediamente triennali) Responsabile del Servizio; auditors designati principali attività ispezione sanitaria degli animali macellati presso gli impianti di macellazione personale coinvolto veterinari rischio corruzione basso 21 ispezione sanitaria degli animali macellati in allevamento (macellazioni speciali d’urgenza, di avicunicoli PPL) veterinari ispezione sanitaria dei suini macellati a domicilio dei privati per consumo veterinari familiare ispezione sanitaria della selvaggina cacciata ove prescritto veterinari basso basso basso controllo ufficiale presso gli stabilimenti di produzione, trasformazione e veterinari deposito di carni, latte, uova, prodotti basso ittici, rane, lumache, grassi animali, tecnici prevenzione gelatina, collagene e miele interventi per macellazioni d’urgenza non programmabili e quindi ad assegnazione casuale; registrazione degli interventi per macellazioni d’urgenza nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale per macellazione avicunicoli controlli a sondaggio con programmazione annuale/biennale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio elaborazione di reports annuali di attività; visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio assegnazione casuale elaborazione di reports annuali di attività; visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio elaborazione di reports annuali di attività; visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio elaborazione di reports annuali di attività; confronto tra dati di programmazione e dati di attività; audit periodici presso gli stabilimenti (mediamente triennali) Responsabile del Servizio; auditors designati applicazione di procedure di controllo predefinite (comunitarie); rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi programmazione delle attività ogni 12‐24 mesi; rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi (compatibilmente con la distribuzione delle strutture sul territorio e le competenze acquisite); registrazione di parte delle attività svolte agli atti presso gli stabilimenti; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio 22 controllo ufficiale presso gli esercizi di vendita al dettaglio di alimenti di origine animale veterinari basso tecnici prevenzione gestione delle emergenze e degli stati di allerta in campo alimentare veterinari basso tecnici prevenzione attuazione dei piani di campionamento veterinari regionali (PRIC) riguardanti alimenti di basso origine animale tecnici prevenzione controllo sui flussi di alimenti di origine veterinari animale da Paesi Comunitari e Terzi basso programmazione delle attività; documentazione dimostrativa di parte delle attività svolte nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; rotazione del personale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio applicazione di linee‐guida regionali; applicazione di procedura operativa specifica (SIAOA); documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso la sede del Servizio calendarizzazione e programmazione settimanale dei campionamenti; documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso la sede del Servizio registrazione campionamenti nella cartella condivisa “veterinari” sul server nas aziendale assegnazione delle verifiche casuale in base a disposizioni Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari e Posti Ispezione Frontalieri del Ministero della Salute elaborazione di reports annuali di attività; confronto tra dati di programmazione e dati di attività Responsabile del Servizio rendicontazione sistematica alla Regione di ogni allerta Responsabile del Servizio report annuale sul numero dei controlli eseguiti e sulle non conformità rilevate elaborato da Veterinario incaricato e Responsabile del Servizio Veterinario incaricato Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio 23 certificazioni per l’esportazione verso Paesi Terzi di alimenti di origine animale veterinari registrazione degli esercizi di commercializzazione di alimenti di origine animale a seguito di SCIA tecnici prevenzione basso basso riconoscimento comunitario degli veterinari stabilimenti di produzione e basso trasformazione degli alimenti di origine tecnici prevenzione animale registrazione dei certificati rilasciati nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; rotazione del personale negli stabilimenti ogni 12‐24 mesi (compatibilmente con la distribuzione delle strutture sul territorio e le competenze acquisite); reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio applicazione di linee guida regionali; inserimento dati in SIVE‐GESVET (banca dati regionale) applicazione di linee guida regionali; valutazioni collegiali; inserimento dati in SIVE‐GESVET (banca dati regionale) richieste di parere formalizzate; valutazioni collegiali; rilascio di pareri documentato verifiche dati complessivi ed incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema; pubblicità interna al Servizio Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema; pubblicità interna al Servizio Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema; pubblicità interna al Servizio Responsabile del Servizio Responsabile del Servizio rilascio di pareri preventivi e di conformità riguardanti insediamenti produttivi e commerciali in campo alimentare veterinari basso tecnici prevenzione informazione e formazione a favore di soggetti terzi in materia di igiene e sicurezza alimentare veterinari basso tecnici prevenzione segnalazione o richiesta di autorizzazione preventiva a direzioni di Servizio e Aziendale presa d’atto da parte del Responsabile del Servizio e/o della Direzione aziendale attività amministrative di tariffazione/fatturazione per prestazioni di Servizio veterinari tecnici prevenzione basso amministrativi applicazione di tariffari nazionali/regionali; attività documentate, tracciate informaticamente e rendicontate Responsabile del Servizio incrocio dati di fatturazione con dati di attività Collaboratore Amministrativo preposto 24 AREA DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA SERVIZIO DI SANITA’ ANIMALE rischio corruzione contrasto della corruzione principali attività personale coinvolto misure preventive (descrizione) monitoraggio e verifiche (tipo e frequenza) responsabilità esecuzione dei piani di profilassi e controllo delle malattie infettive degli animali e delle zoonosi veterinari basso gestione documentale e informatica delle anagrafi degli animali e degli allevamenti veterinari amministrativi basso veterinari controlli sul rispetto delle prescrizioni in materia di anagrafi zootecniche amministrativi basso programmazione delle attività; applicazione di procedure di controllo predefinite (nazionali e regionali); registrazione degli interventi in SIVE (banca dati regionale) e nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; documentazione dell’attività svolta agli atti avvicendamento casuale del personale nella gestione delle attività; registrazione immediata degli atti in SIVE secondo linee‐guida regionali documentazione agli atti programmazione delle attività; applicazione di procedure di controllo predefinite; controlli effettuati in base all’analisi del rischio; registrazione degli interventi in SIVE e nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale verifica annuale attraverso Responsabile del confronto tra dati di programmazione e documentazione Servizio cartacea/informatica tracciabilità e visibilità complessiva di sistema delle movimentazioni animali Responsabile del Servizio verifica annuale attraverso confronto tra dati di Responsabile del programmazione e documentazione Servizio cartacea/informatica 25 indagini epidemiologiche relative a segnalazioni di malattie infettive e zoonotiche veterinari basso interventi per focolai di malattie infettive veterinari amministrativi basso controlli dei cani morsicatori per la profilassi della rabbia veterinari basso controlli relativi ai concentramenti di animali (manifestazioni, mostre …) Veterinari basso tecnici prevenzione controlli e certificazioni sanitarie per l’invio di animali al macello veterinari basso applicazione di procedure di controllo predefinite; assegnazione casuale; documentazione delle attività svolte agli atti applicazione di procedure di predefinite nazionali e regionali; coinvolgimento di più veterinari, comunque su base territoriale e di competenza; documentazione delle attività svolte agli atti interventi per il controllo dei cani morsicatori non programmabili e quindi ad assegnazione casuale; applicazione di procedure di controllo predefinite; documentazione delle attività svolte agli atti; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale e in ANACANI (banca dati regionale) assegnazione casuale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio interventi per le certificazioni non programmabili (perché su richiesta estemporanea degli utenti) e quindi ad assegnazione casuale; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio verifica casuale delle check list delle Responsabile del indagini epidemiologiche eseguite Servizio rendicontazione delle attività svolte alla Regione e al Centro Regionale Responsabile del Epidemiologia Veterinaria; Servizio supervisione diretta del Responsabile del Servizio visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio raccolta ed esame da parte del Responsabile del Servizio di eventuali segnalazioni esterne di non conformità Responsabile del Servizio controllo casuale sulle attestazioni veterinarie Responsabile del Servizio 26 controlli sui flussi di animali da Paesi Comunitari e Terzi veterinari basso certificazioni per gli scambi intracomunitari e le esportazioni verso Paesi Terzi degli animali da reddito, d’affezione e selvatici veterinari basso controlli e certificazioni per lo spostamento di animali ove prescritte (per alpeggio, pascolo vagante ..) veterinari basso assegnazione delle verifiche casuale in base a disposizioni Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari e Posti Ispezione Frontalieri del Ministero della Salute; richieste aggiuntive di controlli da parte del Responsabile di Servizi; registrazione dei controlli eseguiti in TRACES (Trade Control and Expert System europeo); reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio interventi per le certificazioni non programmabili (perché su richiesta estemporanea degli utenti) e quindi ad assegnazione casuale; applicazione di procedure di controllo predefinite; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale applicazione di procedure di controllo predefinite; documentazione di certificazione agli atti; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio visibilità complessiva di sistema Responsabile del Servizio verifiche dati complessivi ed incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio controllo casuale sulle certificazioni Responsabile del rilasciate Servizio 27 interventi di contrasto al randagismo e veterinari contenimento delle popolazioni canina e felina operatori tecnici basso veterinari operatori tecnici basso gestione sanitaria ed economica del canile sanitario istruttorie per la corresponsione di veterinari indennizzi per l’abbattimento di animali colpiti da malattie infettive e amministrativi contagiose attività amministrative di tariffazione/fatturazione per prestazioni di Servizio veterinari operatori tecnici amministrativi medio basso interventi per il contrasto del randagismo non programmabili e quindi ad assegnazione casuale; registrazione degli interventi di cattura e restituzione in ANACANI (banca dati regionale); documentazione di cattura e restituzione agli atti; reports settimanali di attività del personale inviati al Responsabile di Servizio programmazione delle attività; capitolato d’appalto della fornitura del servizio di ricovero e custodia degli animali; applicazione di procedure di controllo predefinite; documentazione della gestione sanitaria ed economica agli atti applicazione di procedure predefinite; attività in capo a più persone; documentazione per gli atti di indennizzo agli atti applicazione di tariffari nazionali/regionali; attività documentate, tracciate informaticamente e rendicontate visibilità complessiva di sistema verifiche dati complessivi ed incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio controllo di congruità economica effettuato da altro Servizio aziendale Responsabile del Servizio presa d’atto da parte di altro Servizio aziendale e da parte della Regione Responsabile del Servizio Responsabile del Servizio incrocio dati di fatturazione con dati di attività Collaboratore Amministrativo preposto 28 AREA DELLA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE principali attività controlli negli allevamenti e negli altri luoghi di detenzione di animali da reddito, d’affezione, sportivi ed esotici ai fini della verifica del rispetto della normativa in materia di igiene, di alimentazione, di corretto uso del farmaco e di benessere animale personale coinvolto rischio corruzione contrasto della corruzione misure preventive (descrizione) monitoraggio e verifiche (tipo e frequenza) responsabilità veterinari basso tecnici prevenzione veterinari controlli sulla produzione per la vendita basso al consumatore finale del latte crudo tecnici prevenzione controlli sulla distribuzione dei farmaci veterinari veterinari basso tecnici prevenzione controlli sulla produzione e distribuzione degli alimenti destinati agli animali veterinari basso tecnici prevenzione applicazione di procedure di controllo predefinite tramite check‐list ministeriali o regionali; registrazione informatica e documentazione attività svolta applicazione di procedure di controllo definite, controlli con programmazione annuale; documentazione attività svolta vigilanza effettuata da commissione multidisciplinare (farmacie); verbali e registrazione degli interventi applicazione di procedure di controllo predefinite tramite check‐lit ministeriali o regionali; registrazione informatica e documentazione attività svolta verifica annuale attraverso Responsabile del confronto tra dati di programmazione e documentazione Servizio di attività verifica annuale attraverso confronto tra dati di Responsabile del programmazione e documentazione Servizio di attività visibilità complessiva degli atti interna ed esterna al Servizio Responsabile Commissione “farmacie” audit periodici presso gli stabilimenti Responsabile del Servizio 29 controlli sul benessere degli animali in fase di trasporto veterinari basso applicazione di procedure di controllo predefinite tramite check‐lit ministeriali o regionali; verifica casuale delle check list; registrazione dei controlli eseguiti in TRACES (Trade visibilità complessiva di sistema Control and Expert System europeo) in riferimento ai trasporti intracomunitari controlli sulla riproduzione animale veterinari tecnici della prevenzione basso applicazione di procedure di controllo predefinite controlli sulla raccolta, trasporto e trasformazione dei sottoprodotti animali (carcasse, residui di macellazione,..) veterinari basso tecnici prevenzione controlli sui flussi di sottoprodotti animali e alimenti per animali da Paesi Comunitari e Terzi veterinari certificazioni per gli scambi intracomunitari e le esportazioni verso Paesi Terzi di sottoprodotti animali e alimenti per animali veterinari basso basso interventi per le certificazioni non programmabili (perché su richiesta estemporanea degli utenti) e quindi ad assegnazione casuale; applicazione di procedure di controllo predefinite; registrazione degli interventi nella cartella condivisa “veterinari” sul server aziendale assegnazione delle verifiche casuale in base a disposizioni dei Posti Ispezione Frontalieri del Ministero della Salute; avvicendamento del personale registrazione informatica e documentazione attività svolta Responsabile del Servizio verifiche dati complessivi Responsabile del Servizio verifiche dati complessivi; incrocio con la documentazione di ritorno dagli stabilimenti di trasformazione Responsabile del Servizio documentazione e verbali dell’attività svolta Responsabile del Servizio controllo casuale sulle attestazioni veterinarie incrocio con dati di fatturazione Responsabile del Servizio 30 campionamenti su animali e di alimenti per animali in attuazione di piani di veterinari controllo (Piano Nazionale basso Alimentazione Animale, Piano tecnici prevenzione Nazionale Residui …) gestione delle emergenze e degli stati di allerta in campo mangimistico veterinari basso tecnici prevenzione interventi in materia di igiene urbana con riferimento alla presenza/detenzione di animali veterinari basso tecnici prevenzione interventi per la verifica di maltrattamenti a danno degli animali veterinari tecnici prevenzione basso operatori tecnici interventi di pronto soccorso per animali traumatizzati e abbandonati veterinari basso rilascio di pareri preventivi e di veterinari conformità su progetti edilizi di impianti medio zootecnici tecnici prevenzione programmazione regionale; esami analitici svolti da Ente Terzo; avvicendamento del personale; interventi eseguiti usualmente in coppia; documentazione e verbali dell’attività svolta applicazione di linee‐guida regionali; applicazione di procedura operativa specifica (SIAPZ); documentazione dimostrativa delle attività svolte agli atti presso la sede del Servizio attività non programmabile; rotazione casuale del personale coinvolto; interventi eseguiti usualmente in coppia attività non programmabile; rotazione casuale del personale coinvolto; interventi eseguiti usualmente in coppia attività non programmabile; interventi casuali del personale attività documentate, tracciate informaticamente report annuale sul numero dei controlli eseguiti e sulle non conformità rilevate elaborato da Veterinario incaricato e Responsabile del Servizio Responsabile del Servizio Referente Piano rendicontazione sistematica alla Regione di ogni allerta Responsabile del Servizio monitoraggio attività Responsabile del Servizio monitoraggio attività Responsabile del Servizio monitoraggio attività Responsabile del Servizio valenza pubblica degli atti rilasciati Responsabile del Servizio 31 informazione e formazione a favore di soggetti terzi in materia di benessere animale, di detenzione di cani “a rischio”, di igiene zootecnica, di corretto rapporto con gli animali… veterinari attività amministrative di tariffazione/fatturazione per prestazioni di Servizio veterinari tecnici prevenzione basso operatori tecnici amministrativi basso segnalazione o richiesta di autorizzazione preventiva a direzioni di Servizio e Aziendale; presa d’atto da parte di altro ufficio Responsabile del aziendale Servizio corsi programmati applicazione di tariffari nazionali/regionali; attività documentate, tracciate informaticamente e rendicontate Responsabile del Servizio incrocio dati di fatturazione con dati di attività Collaboratore Amministrativo preposto 32 allegato 2 alla deliberazione n. 85 del 30.1.2014 Regione del Veneto AZIENDA SANITARIA U.L.S.S. n. 3 BASSANO DEL GRAPPA Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014 -2016 (Art.10 del D.Lgs. n. 33/2013) Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza INDICE PREMESSA Riferimenti normativi Principi generali INFORMAZIONI RITENUTE DI INTERESSE Chi siamo Elementi identificativi e caratterizzanti dell’Azienda Denominazione, sede legale e logo aziendale Missione e valori Obiettivi dell’Azienda Organizzazione dell’Azienda Il Distretto Socio – Sanitario Il PresidioOspedaliero Il Dipartimento di Prevenzione Strutture Complesse e Semplici Assetto istituzionale ed organizzativo Responsabile della Trasparenza PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA Responsabilità e sanzioni Dirigenti responsabili della trasmissione, pubblicazione e aggiornamento dei dati ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA Documenti, informazioni, e dati oggetto di pubblicazione Processo di pubblicazione dei dati Posta elettronica certificata – PEC Termini e modalità di adozione del programma Iniziative per favorire la trasparenza e la cultura dell’integrità e della legalità Collegamento con il piano della performance Strutture Responsabili coinvolte per l’individuazione dei contenuti del Programma Ascolto degli stakeholder Promozione e diffusione del Programma di Trasparenza Misure di monitoraggio e di vigilanza volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi e l’attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell’attività di controllo Compiti degli Organismi Indipendenti di Valutazione Calendario delle attività di verifica sull’assolvimento degli adempimenti degli obblighi di pubblicazione per gli anni 2014 – 2016 Istituto dell’accesso civico Obblighi di pubblicazione Allegati 3 5 6 7 7 7 7 8 9 9 10 10 10 11 11 11 12 12 12 12 13 13 14 14 15 15 16 17 17 17 18 19 19 20 20 21 Pagina 2 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza P R EM ESSA Le recenti modifiche normative, intervenute nell’ambito del progetto di riforma della Pubblica Amministrazione, hanno prescritto alle Amministrazioni la revisione e la riorganizzazione dei propri assetti organizzativi in materia di accessibilità e trasparenza. Già con l’entrata in vigore del D.Lgs. 27/10/2009, n. 150, avente ad oggetto la disciplina in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni venne introdotta la nozione di trasparenza e vennero posti in capo alle Pubbliche Amministrazioni alcuni obblighi volti a garantirne l’effettivo perseguimento, tra cui quello di organizzare una specifica sezione “Trasparenza, valutazione e merito” (ora “Amministrazione Trasparente”) sul proprio sito istituzionale, nella quale pubblicare tutta una serie di dati e informazioni. La legge 06/11/2012, n 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” ha costituito un ulteriore tassello nel progetto di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e diffusione delle informazioni nelle Pubbliche Amministrazioni, introducendo nuovi rilevanti obblighi per le stesse, oltre a consistenti modifiche relative alla disciplina dei reati contro la Pubblica Amministrazione con un inasprimento delle pene già previste. Da ultimo, in attuazione della delega contenuta nella legge sopra citata, il Governo ha adottato il D.Lgs. 14/03/2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, con il quale ha riordinato in un unico corpo normativo le numerose disposizioni legislative in materia e introdotto al contempo nuovi obblighi in capo alle Pubbliche Amministrazioni. Le disposizioni contenute in detto Decreto, nonché le norme di attuazione adottate ai sensi dell’art. 48 del Decreto stesso, integrano l’individuazione del livello essenziale delle prestazioni erogate dalle Pubbliche Amministrazioni ai fini di trasparenza, prevenzione, contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione, a norma dell’art.117, comma 2, lettera m), della Costituzione, oggetto di competenza esclusiva del legislatore statale. Tra gli obblighi più rilevanti introdotti dal legislatore in materia di “Trasparenza” si riportano: l’obbligo di predisporre e pubblicare il Programma Triennale per la Trasparenza, il quale definisce “le misure, i modi e le iniziative Pagina 3 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza volti all'attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi” (art. 10 D.Lgs n. 33/2013) e si collega con le misure e gli interventi previsti dal Piano di Prevenzione della Corruzione; l’obbligo di nominare il Responsabile per la Trasparenza (art. 43 D.Lgs n. 33/2013); l’obbligo di collocare nella “home page” del sito istituzionale in un’apposita sezione ridenominata “Amministrazione Trasparente”, (al cui interno sono contenuti i dati, le informazioni e i documenti da pubblicarsi ai sensi della normativa vigente) articolata in sottosezioni di primo e secondo livello, corrispondenti a tipologie di dati da pubblicare, e la cui configurazione è definita dalla tabella allegata al D.Lgs. n.33/2013 (allegato “A”) e nell’allegato “1” della delibera CIVIT n. 50/2013. L’istituto dell’ “Accesso Civico” (art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013) costituisce, invece, una delle novità più rilevanti introdotte dal legislatore in materia di “Trasparenza” dopo l’istituto del diritto di accesso introdotto con la L. n. 241/90. Lo scopo precipuo delle norme sulla “Trasparenza” è quello di favorire la partecipazione e l’effettivo controllo da parte di “chiunque” sull’operato della Pubblica Amministrazione, affinchè, il perseguimento del pubblico interesse si realizzi in modo efficiente ed efficace, senza spreco di risorse e con modalità tese al miglioramento continuo. Il presente Programma si prefigge di garantire a “chiunque” l’accessibilità alle notizie ed alle informazioni utili a consentire la partecipazione dei cittadini e degli stakeholder ad ogni fase del ciclo di gestione della performance aziendale; la piena conoscenza dei servizi resi, le caratteristiche qualitative e le modalità di erogazione degli stessi, promuovendo al tempo stesso l’integrità e la legalità dell’attività amministrativa. La redazione del presente programma rispetta, inoltre, le disposizioni legislative, in materia e le linee d’indirizzo che la CIVIT - Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (ora ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione) ha emanato. Pagina 4 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza RIFERIMENTI NORMATIVI Le disposizioni normative vigenti sulla trasparenza e sull’integrità della Pubblica Amministrazione sono varie e in continua evoluzione. Le principali sono le seguenti: D.Lgs n. 150/2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni"; Delibera CIVIT n . 105/2010 "Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (art. 13 comma 6 lett. e), D.Lgs n.150/2009)"; Delibera CIVIT n. 2/2012 "Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità"; Legge n.190/2012 "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione"; Delibera della Giunta Regionale del Veneto n . 2205/2012 "Linee di indirizzo in materia di misurazione e valutazione dei dipendenti del SSR e in materia di trasparenza"; Circolare n.1/2013 della Funzione Pubblica "Legge n.190/2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell' illegalità nella pubblica amministrazione"; D.Lgs n. 33/2013 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni"; Delibera CIVIT n. 50/2013 "Linee guida per l'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016"; Circolare n. 2/2013 della Funzione Pubblica "D.Lgs. n. 33 del 2013 - attuazione della trasparenza". II Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità - che realizza già di per sè una misura di prevenzione perchè consente il controllo da parte degli utenti sull'attività amministrativa - deve essere coordinato con il Piano per la Prevenzione della Corruzione, così come previsto dall’art. 10 del D.Lgs n. 33/2013. Pagina 5 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza P RI N C I P I G E N E RA L I La trasparenza favorisce la partecipazione dei cittadini all’attività delle Pubbliche Amministrazioni ed è funzionale a tre scopi: sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento; assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi dalle Amministrazioni, delle loro caratteristiche quantitative e qualitative nonché delle loro modalità di erogazione; prevenire fenomeni dell’operato pubblico. corruttivi e promuovere l’integrità Il Programma di questa Azienda Sanitaria ULSS n 3, in coerenza alle previsioni del D.Lgs. n. 33/2013 ed alle indicazioni fornite dalla CIVIT/ANAC con proprie deliberazioni, si ispira ed attiene ai seguenti principi generali: superamento della logica dell’adempimento normativo a favore dell’autonoma iniziativa delle Amministrazioni; particolare attenzione della parte del Programma dedicata alla descrizione dei collegamenti tra il Programma e il Piano della performance; ampio ed effettivo coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni nel processo di elaborazione e attuazione del Programma; pubblicazione dei documenti, informazioni e dati in modo via via sempre più chiaro e comprensibile per “chiunque”; descrizione dettagliata della elaborazione ed attuazione delle iniziative volte a favorire la cultura dell’integrità e la promozione della legalità; implementazione e attuazione dei sistemi di monitoraggio sull’attuazione del Programma; indicazione dei Dirigenti responsabili dell’individuazione, elaborazione e pubblicazione dei dati e delle iniziative in materia di trasparenza e di integrità, anche ai fini dell’applicazione della responsabilità prevista dall’art. 46 del D.Lgs. n. 33/2013. Pagina 6 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza INFORMAZIONI RITENUTE DI INTERESSE CHI SIAMO ELEMENTI IDENTIFICATIVI E CARATTERIZZANTI DELL’AZIENDA DENOMINAZIONE, SEDE LEGALE E LOGO AZIENDALE L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 (d’ora in poi anche semplicemente Azienda) è stata costituita a far tempo dall'1/1/1995, con L.R. n. 56 del 14/9/1994. La sede legale dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 è sita in Bassano del Grappa (VI) - via dei Lotti n. 40 – codice fiscale e partita I.V.A. 00913430245. Il sito Web e la PEC istituzionali sono: - Sito Web : http://www.aslbassano.it -PEC istituzionale : [email protected] Il logo aziendale è il seguente: Il logo è dato dalla visualizzazione della tipica croce usata in ambiente sanitario, la cui lettura è data dalla disposizione dei quattro rettangoli verdi disposti agli angoli della stessa. Al centro della croce vi è la denominazione “AZIENDA SANITARIA” mentre la sua identificazione, cioè “ULSS 3”, è inserita in negativo in un tassello a rilievo generato dal rettangolo in basso a destra della stessa croce. Il logo è accompagnato, sulla destra, dal simbolo stilizzato della “REGIONE DEL VENETO”, ovvero il leone alato di San Marco, unito al logo “ULSS 3” dal prolungamento delle sue linee sottili orizzontali. I colori del logo, verde e blu, ricordano tinte di tipico utilizzo in campo sanitario. Pagina 7 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza L’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 comprende n. 28 Comuni: Asiago Mussolente Bassano del Grappa Nove Campolongo sul Brenta Pianezze Cartigliano Pove del Grappa Cassola Roana Cismon del Grappa Romano d'Ezzelino Conco Rosà Enego Rossano Veneto Foza Rotzo Gallio San Nazario Lusiana Schiavon Marostica Solagna Mason Vicentino Tezze sul Brenta Molvena Valstagna La sua superficie totale è di kmq 822,50 e la popolazione residente, al 31/12/2012, è di n. 181.069 abitanti. MISSIONE E VALORI L’Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3, in quanto ente strumentale della Regione Veneto, assume come missione il compito di assicurare l’erogazione dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza previsti dal Piano Sanitario Nazionale e di realizzare, nel proprio ambito territoriale, le finalità del Servizio Socio-Sanitario Regionale, impiegando nel processo di assistenza le risorse ad essa assegnate in modo efficiente, oltre che efficace ed economico. I valori che ispirano l’azione dell’Azienda sono la promozione e la tutela della salute, quale bene collettivo ed individuale e l’equità di accesso dei cittadini ai servizi socio-sanitari da essa gestiti. La visione dell’Azienda consiste nell’essere e voler essere parte di un sistema diffusamente orientato al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza, per soddisfare i bisogni sempre più complessi dei cittadini, avvalendosi dell’evoluzione delle tecniche e delle conoscenze. E’ compito dell’Azienda Sanitaria mantenere livelli di assistenza elevati nella loro appropriatezza e qualità, ottimizzando le risorse, perseguendo la soddisfazione dei bisogni reali della Comunità e dei Singoli, creando un ambiente che favorisca l’espressione del potenziale professionale ed umano degli operatori, anche avvalendosi di un sistema di relazioni sindacali orientato all’affermazione ed al rispetto dei valori dell’Azienda. L’Azienda Sanitaria riconosce che l’assistenza - che deve essere prestata con continuità e con criteri di integrazione organizzativa e multidisciplinare - rappresenta la sua competenza fondamentale. Per Pagina 8 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza questo motivo è impegnata a ricercare la più ampia integrazione tra l'ospedale ed il territorio, attivando sinergie operative volte a valorizzare la continuità dell'assistenza sanitaria secondo quanto previsto dal P.S.S.R. in risposta ai bisogni assistenziali dei cittadini. L’Azienda, nell’erogazione dell’assistenza, fa propri i seguenti principi: regola suprema dell’assistenza in ogni momento della sua continuità è la comprensione e il rispetto delle persone assistite e delle loro famiglie; la pratica professionale clinica deve essere guidata dalle più aggiornate tecniche e procedure per le quali si disponga di provata evidenza per assicurare gli standard più elevati; l’attenzione ai diritti del cittadino deve comprendere la valutazione di tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e spirituali; l’assistenza deve essere offerta nel contesto più appropriato, fortemente orientato al servizio, correlata ai bisogni emergenti espressi; la formazione continua del personale deve essere considerata accrescimento del capitale umano dell’Azienda e finalizzata, attraverso l’incremento delle conoscenze, al miglioramento dell’assistenza. OBIETTIVI DELL’AZIENDA Gli obiettivi aziendali, intesi quali risultati concreti che l’Azienda Sanitaria deve raggiungere per realizzare la propria missione in un dato arco temporale, sono definiti dalla Programmazione Socio-Sanitaria Regionale ed assegnati al Direttore Generale all’atto del conferimento del suo incarico. Tali obiettivi devono essere raggiunti esercitando pienamente, nell’ambito della personalità giuridica pubblica riconosciuta all’Azienda, l’autonomia imprenditoriale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1bis del D.L.vo n. 229/99. La Legge Regionale n. 23 del 29.6.2012 “norme in materia di programmazione sociosanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016 ” è uno degli strumenti di cui l’Azienda Sanitaria si avvale per il raggiungimento dei propri obiettivi, così come indicati dalla Regione. ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA L’organizzazione articolazioni: aziendale è rappresentata dalle tre seguenti Pagina 9 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza il Distretto Socio-Sanitario il Presidio Ospedaliero (con due sedi: Bassano del Grappa e Asiago) il Dipartimento di Prevenzione IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Il Distretto Socio-Sanitario è la struttura tecnico-funzionale mediante la quale l’Azienda assicura, nel proprio ambito territoriale, l’erogazione dell’assistenza sanitaria primaria attraverso un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali finalizzato a garantire una risposta coordinata e continua ai bisogni socio-sanitari della popolazione. Al Distretto è preposto il Direttore di Distretto. IL PRESIDIO OSPEDALIERO Il Presidio Ospedaliero è la struttura tecnico-funzionale mediante la quale l’Azienda assicura l’assistenza ospedaliera nel proprio bacino territoriale in modo unitario ed integrato sulla base dei principi di programmazione e di organizzazione regionale, perseguendo anche la formazione e la ricerca. Il Presidio Ospedaliero dell’Azienda ULSS n. 3 ha due sedi: Bassano del Grappa e Asiago. Il Presidio Ospedaliero è diretto dal Direttore Medico della funzione ospedaliera. IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Il Dipartimento di Prevenzione è l’articolazione, mediante la quale l’Azienda ULSS assicura nel proprio bacino territoriale (in quanto sua missione) la promozione e la tutela attiva della salute collettiva attraverso strategie di: promozione e tutela della salute, riducendo le malattie e migliorando la sensazione di benessere (salute percepita); prevenzione degli stati morbosi; miglioramento della qualità della vita; garanzia del benessere animale e della sicurezza alimentare; accertamenti sanitari ai fini medico-legali da parte della/e Commissione/i per l’Invalidità Civile. Al Dipartimento di Prevenzione è preposto un Direttore. Pagina 10 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza STRUTTURE COMPLESSE E SEMPLICI All’interno delle tre articolazioni aziendali si collocano Strutture Complesse e Strutture Semplici. Le Strutture Complesse coincidono, di norma, con i “Centri di Responsabilità”, intesi quali distinti gruppi di persone che operano per raggiungere gli obiettivi assegnati alle strutture stesse dall’Azienda e sono guidati, ciascuno, da un Dirigente che si assume la responsabilità delle azioni intraprese nell’ambito del ruolo e delle funzioni ad esso attribuiti, ai sensi dell’art. 17 del citato D.Lgs n. 165/2001. Le Strutture Complesse, cui possono afferire una o più Strutture Semplici, comportano in capo al Dirigente preposto responsabilità e autonomia nella gestione delle risorse umane, tecniche e/o finanziarie necessarie all’assolvimento delle funzioni attribuite. Le Strutture Complesse possono essere inserite in un Dipartimento (strutturale o funzionale o transmurale o interaziendale). Il Dipartimento è un’organizzazione integrata di unità complesse omogenee, affini o complementari, ciascuna con obiettivi specifici, ma che concorrono al perseguimento di comuni obiettivi di salute. Al Dipartimento stesso possono poi afferire Strutture Semplici Dipartimentali. ASSETTO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO L’Atto Aziendale, che è lo strumento di autogoverno dell’Azienda Sanitaria ULSS n. 3 di Bassano del Grappa, contiene le norme di organizzazione e di funzionalità della medesima. Si rinvia pertanto all’Atto Aziendale pubblicato sul sito istituzionale (http://www.aslbassano.it), nella sezione “Amministrazione Trasparente” – disposizioni generali, per prendere visione dei Dipartimenti, delle Strutture Complesse, delle Strutture Semplici Dipartimentali e delle Strutture Semplici dell’Azienda. RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA Il D.Lgs n. 33/2013 prevede la figura del Responsabile per la Trasparenza con i seguenti compiti: vigilare sull’attuazione del Programma e del rispetto degli obblighi di pubblicazione, attivando le necessarie misure in caso di inadempienza; provvedere all’aggiornamento del programma stesso; attivare le misure per il rispetto dei termini fissati dalla normativa relativamente a tempi e modalità sugli obblighi di pubblicazione; segnalare all’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e, nei casi più gravi, Pagina 11 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza all’Ufficio di Disciplina, i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione; garantire l’effettiva fruibilità del diritto di accesso civico da parte di chiunque. Il Responsabile della trasparenza è stato nominato con deliberazione n. 626 del 27/09/2013 nella persona dell’avv. Paola Dalla Zuanna Responsabile del Servizio Affari Generali e Legali di questa Azienda, già nominato Responsabile della prevenzione della corruzione con provvedimento n. 151 del 27/03/2013. PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA RESPONSABILITA’ E SANZIONI La legge richiede alle Pubbliche Amministrazioni di elaborare i Programmi per la trasparenza e l’integrità e richiede ai singoli dipendenti interessati di partecipare al processo di elaborazione e di attuazione del Programma. In tal senso i Dirigenti delle Strutture Complesse sono tenuti a garantire il tempestivo e regolare flusso delle pubblicazioni (documenti, informazioni e dati) da effettuarsi ai sensi del D.Lgs n. 33/2013, mentre tutti i dipendenti sono chiamati a partecipare all’individuazione, all’elaborazione e alla pubblicazione delle informazioni sulle quali assicurare la trasparenza, nonché all’attuazione delle iniziative di loro competenza. La legge prevede importanti sanzioni in caso di violazione degli obblighi di trasparenza. L’inadempimento può comportare responsabilità disciplinare, dirigenziale e amministrativa (artt. 15 e 46 del D.Lgs n. 33/2013), nonché l’applicazione di sanzioni amministrative (art 47 D.Lgs n. 33/2013). Le sanzioni riguardano i soggetti che sono tenuti a contribuire agli adempimenti previsti dal D.Lgs n. 33/2013 e, quindi, non solo il responsabile della trasparenza per le sue attribuzioni specifiche, ma anche i Dirigenti che debbono fornire dati per realizzare la pubblicazione. In alcuni casi la pubblicazione dei provvedimenti adottati dall’Azienda costituisce condizione legale di efficacia dei provvedimenti stessi e la mancata, incompleta o ritardata pubblicazione, oltre a comportare responsabilità in carico al Dirigente resosi colpevole della mancanza, rileva anche ai fini del risarcimento del danno da ritardo a carico dell’Amministrazione, ai sensi dell’art. 30 del DLgs. n. 104/2010 (art.15 comma 3 e art. 26 comma 3 del D.Lgs n. 33/2013). DIRIGENTI RESPONSABILI DELLA TRASMISSIONE, PUBBLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DATI I Dirigenti individuati nell’Allegato 1 del presente Programma debbono garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare, ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge. I medesimi sono altresì Pagina 12 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza responsabili della pubblicazione e dell’aggiornamento di documenti, informazioni e dati mediante il sistema già in essere. Debbono pertanto adottare le misure necessarie all’interno dei loro Servizi/Uffici, al fine di assicurare quanto sopra. Il Responsabile della Trasparenza è tenuto a segnalare i casi di inadempienza ai fini dell’attivazione delle forme di responsabilità previste (art. 43 D.Lgs n. 33/2013). A RT I C O L A Z I O N E D E L P RO G RA M M A DOCUMENTI, INFORMAZIONI, E DATI OGGETTO DI PUBBLICAZIONE I dati pubblicati sul sito istituzionale sono stati selezionati in ottemperanza alle prescrizioni di legge in materia di trasparenza (D.Lgs. n. 33/2013) e delle indicazioni di cui alle delibere n. 105/2010 e n. 2/2012 della Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche - Autorità Nazionale Anticorruzione (CIVIT - ANAC), così come aggiornate ed integrate dalla delibera n. 50/2013 della CIVIT stessa e, più in generale, al quadro normativo inerente gli obblighi di pubblicazione on line delle amministrazioni. Tutti i documenti pubblicati dovranno riportare al loro interno fonte, data, periodo di riferimento o validità e l'oggetto al fine di garantire l’individuazione della natura dei dati e la validità degli stessi. Ogni soggetto dell’Azienda, in qualità di “Fonte”, fornirà i documenti da pubblicare e/o pubblicherà gli stessi in formato aperto e accessibile. L’aggiornamento dei dati contenuti nella sezione "Amministrazione Trasparente" avverrà ogni qualvolta si rendano necessarie modifiche significative dei dati o pubblicazione di documenti urgenti. Elemento centrale della trasparenza diventa la pubblicazione di alcune determinate tipologie di dati ed informazioni sul sito internet istituzionale. In questo modo, attraverso la pubblicazione on line, si offre la possibilità agli stakeholder di conoscere sia le azioni ed i comportamenti strategici adottati, con il fine di sollecitarne e agevolarne la partecipazione ed il coinvolgimento, sia l’andamento della performance ed il raggiungimento degli obiettivi espressi nel ciclo di gestione della performance. La verifica periodica dell’attuazione del Programma Triennale per la Trasparenza, effettuato in modo continuo ed aperto, rappresenta uno stimolo per l’Azienda a migliorare costantemente la qualità delle informazioni a disposizione degli stakeholder . La pubblicazione nel sito istituzionale, in attuazione del D.Lgs n. 33/2013, di documenti, informazioni e dati deve avvenire nel rispetto della disciplina del codice sulla privacy, tenendo conto altresì di quanto indicato nella delibera n. 105/2010 (paragrafi 3.1 e 3.2) della CIVIT e Pagina 13 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza nella delibera del 2 marzo 2011 del Garante per la protezione dei dati personali “Linee guida in materia di trattamento di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web”. Al presente programma è allegato il prospetto riepilogativo dei dati già pubblicati e da pubblicare, predisposto in ottemperanza alle disposizioni normative vigenti (Allegato 1). PROCESSO DI PUBBLICAZIONE DEI DATI La trasparenza implica che tutti i dati oggetto di pubblicazione debbono essere resi pubblici in formato di tipo aperto ai sensi dell’art. 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale e debbono essere riutilizzabili (con l’obbligo di citarne la fonte e di rispettarne l’integrità) (art. 7, D.Lgs n. 33/2013) Non è, infatti, sufficiente la pubblicazione di documenti, informazioni e dati perché si realizzino obiettivi di trasparenza.Tutti i cittadini e gli stakeholder debbono poter accedere in modo agevole alle informazioni e comprenderne il contenuto. POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA - PEC Tra gli adempimenti richiamati nel Programma Triennale per la Trasparenza rientra la previsione dell’utilizzo della Posta Elettronica Certificata (P.E.C), individuata come uno degli strumenti necessari per l’attuazione dei compiti di trasparenza. L’Azienda Sanitaria ULSS n. 3 è dotata di casella istituzionale di posta elettronica certificata. La PEC consente di inviare e ricevere messaggi di testo ed allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. Essa rappresenta un’innovazione capace di generare risparmi sul piano economico e di semplificare i rapporti tra privati e Pubblica Amministrazione. La diffusione della PEC rientra nel processo di “dematerializzazione” della burocrazia. L’Azienda ha la seguente casella istituzionale di PEC: [email protected] Anche l’ufficio relazioni con il pubblico (URP) dell’Azienda ha una propria PEC: [email protected] Pagina 14 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza TERMINI E MODALITA’ DI ADOZIONE DEL PROGRAMMA Il Programma Triennale per la Trasparenza viene presentato dal Responsabile della Trasparenza alla Direzione Strategica e adottato dal Direttore Generale. Ogni anno il Programma viene aggiornato con delibera del Direttore Generale. INIZIATIVE PER FAVORIRE LA TRASPARENZA E LA CULTURA DELL’INTEGRITÀ E DELLA LEGALITÀ Le iniziative volte a garantire la legalità e lo sviluppo della integrità sono orientate alla formazione del personale dell’Azienda. Sin dall’entrata in vigore dell’art. 18 della Legge n. 134/2012, questa Azienda ha provveduto ad una capillare informazione del personale sulle modalità di compilazione e pubblicazione delle informazioni richieste dalla norma stessa. Ciò anche attraverso gli incontri informativi tenuti dal Servizio Affari Generali e da un rappresentante della ditta fornitrice del software “Lapis Delibere” (prodotto informatico utilizzato per la pubblicazione dei provvedimenti nell’albo on line, che, in seguito alle nuove disposizioni introdotte dal Legislatore in tema di trasparenza, era stato tempestivamente adattato alle esigenze venutesi a creare). Un primo incontro, relativo appunto agli obblighi introdotti dall’art. 18 della L. n. 134/2012, si è tenuto il giorno 7 gennaio 2013. Un secondo incontro si è tenuto il 31 luglio 2013. Con questo secondo incontro si è sommariamente illustrato il nuovo D.Lgs n. 33/2013 e le ulteriori modifiche effettuate sul software di cui sopra per permettere ai Responsabili dei Servizi/Uffici di pubblicare i dati in conformità al nuovo Decreto di riordino. Con successiva nota in data 12 agosto 2013, prot. n. 37786, indirizzata ai Dirigenti Responsabili dei Servizi Amministrativi, della Direzione Medica, dei Distretti e del Dipartimento di Prevenzione, sono stati richiamati in sintesi gli obblighi discendenti dal D.Lgs n. 33/2013 e indicati i specifici compiti spettanti a ciascun Dirigente. L’Azienda ha poi ritenuto necessario dare al personale dipendente una formazione più specifica, sotto il profilo teorico, sul Decreto Trasparenza di cui si tratta. In quest’ottica è stato organizzato un corso di formazione tenuto il 18 settembre 2013 dall’avv. Paola Minetti di Bologna su “I principi e le disposizioni in tema di trasparenza previsti dal D.Lgs, in attuazione della Legge anticorruzione” e un corso tenuto dal Servizio Affari Generali e Legali su “L. n. 190/2012 e D.L.gs n. 33/2013” – gli adempimenti al 31/12/2013 con particolare riferimento al Codice di Comportamento” tenutosi in data 18–19/12/2013 presso le sedi aziendali di Bassano del Grappa e Asiago. Il 7 gennaio 2014 s’è tenuta poi un’ ulteriore lezione sulla “Legge Anticorruzione e sul Decreto Trasparenza”, tenuta dall’avv. Vittorio Miniero Pagina 15 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza di Bologna, che essendo specializzato in materia d’appalti ha parlato in particolare degli obblighi di pubblicità previsti dall’art. 37 del Decreto e delle connesse delibere della CIVIT ora ANAC. Durante l’anno 2013 il Responsabile della Trasparenza ha costantemente monitorato il link “Amministrazione Trasparente” del sito Internet Istituzionale, provvedendo di volta in volta a invitare gli uffici a completare quanto non ancora pubblicato. Da ultimo, il 16/01/2014, il Servizio Affari Generali e Legali ha verificato tutti i dati inseriti nel link “Amministrazione Trasparente”, confrontandoli con la Griglia di rilevazione pubblicata con deliberazione CIVIT n. 77/2013. COLLEGAMENTO CON IL PIANO DELLA PERFORMANCE La trasparenza rappresenta un profilo dinamico direttamente correlato al concetto di performance, pertanto, l’obbligo di pubblicazione dei dati ha lo scopo di assicurare la conoscenza dell’azione dell’Azienda a chiunque e di instaurare una più consapevole partecipazione della collettività stessa. Il piano della performance rappresenta il documento cardine della programmazione aziendale in quanto contiene la programmazione strategica e operativa per tutti gli ambiti aziendali (amministrativo, ospedaliero, territoriale). Il piano della performance definisce, inoltre, gli elementi fondamentali su cui si imposterà la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. Nel piano vengono evidenziati tutti i passaggi logici atti a garantire “la qualità, la comprensibilità e l’attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance”, secondo quanto previsto dall’art. 10 comma 1 del D.Lgs n. 150/2009. L’Azienda formula annualmente il Piano della performance, individuando gli indirizzi, gli obiettivi strategici ed operativi, dell’anno di riferimento, nonché gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’Azienda - nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente (D.Lgs n. 150/2009) e in conformità alle Linee di indirizzo in materia redatte dalla Regione Veneto con DRGV n. 2205/2012 - tenendo in particolare conto anche di quanto stabilito nel D.Lgs n. 33/2013. Pertanto il Piano della performance guarda al tema della trasparenza e dell’integrità come macro obiettivo trasversale e permanente. Il Piano della performance viene adottato entro il 31 gennaio di ogni anno; entro il 30 giugno di ogni anno l’Azienda adotta la “relazione degli obiettivi” che evidenzia a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti. Pagina 16 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza STRUTTURE RESPONSABILI COINVOLTE PER L’INDIVIDUAZIONE DEI CONTENUTI DEL PROGRAMMA Il Responsabile per la Trasparenza svolge attività di controllo sull’adempimento da parte dell’Azienda degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente. A tal fine promuove e cura il coinvolgimento delle strutture interne dell’Azienda. Il presente Programma è stato elaborato in particolare con il contributo dei Dirigenti di area amministrativa ed in conformità con le linee guida della delibera CIVIT n. 50/2013. ASCOLTO DEGLI STAKEHOLDER A corollario del principio dell’accessibilità delle informazioni, e tenuto conto del processo di verifica e aggiornamento annuale del Programma della Trasparenza, è di particolare rilievo che l’Azienda raccolga feedback dai cittadini e dagli stakeholder sul livello di utilità e di utilizzazione dei dati pubblicati nonché eventuali reclami sulla qualità delle informazioni pubblicate ovvero in merito a ritardi e inadempienze riscontrate. E’ importante strutturare azioni a supporto della partecipazione dei portatori di interessi, anche attraverso l’implementazione di strumenti interattivi in modo che gli stakeholder possano restituire con immediatezza un feedback sull’operato svolto. L’Azienda Sanitaria ULSS n 3 intende coinvolgere e dialogare con gli stakeholder attraverso le seguenti modalità: attività ordinaria condotta dalle diverse strutture dell’Azienda stessa, sia ospedaliera, che territoriale; intensificazione della funzione di ascolto presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), sia in chiave valutativa della qualità dei servizi offerti (indagini di customer, audit, reclami e segnalazioni), sia in chiave propositiva in merito agli ambiti su cui attivare azioni migliorative; segnalazioni pervenute tramite posta elettronica o presentate all’URP; creazione ove possibile di un’apposita sezione del sito istituzionale denominata “Collaborando con l’URP”, avente come finalità l’istituzione di un dialogo con i cittadini e gli stakeholder; attraverso i feedback che si riceveranno dalla Giornata della Pagina 17 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza Trasparenza. I risultati di cui sopra saranno annualmente sintetizzati in una relazione. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DEL PROGRAMMA DI TRASPARENZA Le attività di promozione e di diffusione dei contenuti del Programma triennale sono volte a favorire l’effettiva conoscenza e utilizzazione dei dati che le amministrazioni pubblicano e la partecipazione degli stakeholder alle iniziative per la trasparenza e l’integrità realizzate. Nella tabella che segue, compatibilmente con le caratteristiche organizzative e con i vincoli finanziari e di risorse umane, si propongono alcune possibili misure per favorire la promozione dei contenuti del Programma triennale e dei dati. Misure di diffusione Destinatari Formazione ad hoc in aula per promuovere la cultura della Trasparenza e dell’Integrità Dipendenti Aggiornamenti anche via e-mail sul livello di attuazione del Programma e sulle buone pratiche raggiunte Pubblicazione di contenuti aventi ad oggetto iniziative in materia di trasparenza e integrità sulla intranet dell’amministrazione Giornata della Trasparenza Dipendenti e stakeholder Dipendenti Dipendenti con possibile estensione agli stakeholder Tali iniziative costituiranno elementi utili al miglioramento della performance, della qualità dei servizi e all’eventuale individuazione di ulteriori dati da pubblicare. Per diffondere il Programma all’interno dell’ambiente Aziendale compete ai Dirigenti (Allegato 1) delle strutture competenti per materia, i quali hanno il compito di individuare, elaborare, aggiornare, verificare l’accessibilità del dato e pubblicarlo nella sezione apposita. Per garantire che i Dirigenti individuati nell’Allegato 1 del presente programma assicurino il tempestivo e regolare flusso delle informazioni e della loro pubblicazione saranno previsti incontri periodici con il Responsabile per la Trasparenza. Questi incontri costituiranno l’occasione anche per esaminare eventuali proposte finalizzate a rendere il sito Pagina 18 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza “Amministrazione Trasparente” sempre più alla portata di “chiunque”, in termini di chiarezza e accessibilità. Il sistema di monitoraggio degli accessi già in essere, potrà essere accompagnato da un sistema di rilevazione del livello di gradimento. Attraverso l’ascolto e le osservazioni degli utenti, la sezione del sito“Amministrazione Trasparente” potrà così migliorare. MISURE DI MONITORAGGIO E DI VIGILANZA VOLTE AD ASSICURARE LA REGOLARITÀ E LA TEMPESTIVITÀ DEI FLUSSI INFORMATIVI E L’ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO Il Programma Triennale per la Trasparenza richiede un’attività di monitoraggio periodico sia da parte dei soggetti interni all’Azienda sia da parte di soggetti esterni (Organismo Indipendente di Valutazione - OIV). Una corretta attuazione del Programma Triennale si raggiunge con il concorso di tutti i dipendenti. Per quanto concerne il monitoraggio interno, il Direttore Generale ha individuato nel Responsabile della Trasparenza il soggetto deputato ad effettuare il monitoraggio delle attività previste dal Programma Triennale per la Trasparenza. Il monitoraggio avrà cadenza semestrale e riguarderà il processo di attuazione del Programma attraverso l’analisi delle attività e l’indicazione delle deviazioni dal piano originario. In aggiunta al monitoraggio periodico è comunque prevista la redazione di una Relazione Annuale sullo stato di attuazione del Programma che sarà opportunamente inviata all’OIV e pubblicata sul sito istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente”. COMPITI DEGLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) ha il compito, ai sensi dell’art. 44 del D.Lgs n. 33/2013, di verificare: la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma triennale per la Trasparenza e quelli indicati nel piano della performance e l’adeguatezza dei relativi indicatori. I soggetti deputati alla misurazione e valutazione della performance utilizzano le informazioni e i dati relativi all’attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della misurazione e valutazione della perfermonce sia organizzativa sia individuale del Responsabile della Trasparenza e dei Dirigenti responsabili della trasmissione, pubblicazione e aggiornamento dei dati ai sensi del D.Lgs n. 33/2013. Pagina 19 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DI VERIFICA SULL’ASSOLVIMENTO DEGLI ADEMPIMENTI DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PER GLI ANNI 2014 – 2016 (COME DA DELIBERA CIVIT n. 50/2013) Scadenza Adempimento 31/01/2014 Predisposizione programma Triennale per la Trasparenza 31/01/2014 Adozione Programma Triennale per la Trasparenza 2014/16 31/01/2014 Pubblicazione del Programma su e Traspare “ Amministrazione Trasparente” 31/01/2014 Attestazione sull’assolvimento obblighi di pubblicazione per il 2013 31/12/2014 Attestazione sull’assolvimento obblighi di pubblicazione per il 2014 Soggetto responsabile Responsabile Trasparenza Direttore Generale Responsabile Trasparenza OIV OIV ISTITUTO DELL’ACCESSO CIVICO Il DLgs 14/03/2013, n. 33, all’art. 5, introduce l’istituto dell’accesso civico, ovvero il diritto di “chiunque” di richiedere i documenti, nei casi in cui sia stata omessa la pubblicazione. La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile per la trasparenza di questa Azienda Sanitaria ULSS n. 3. L’Azienda, entro 30 giorni, procede alla pubblicazione sul sito del documento, dell’informazione o del dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero comunica al medesimo l’avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale. Nei casi di ritardo o mancata risposta il richiedente può ricorrere al titolare del potere sostitutivo di cui all’art. 2, comma 9-bis della legge 7 agosto 1990, n 241 e smi, che, verificata la sussistenza dell’obbligo di pubblicazione, nei termini di cui al comma 9-ter del medesimo articolo, provvede in merito.Questa Azienda con provvedimento n. 625 del 27/09/2013 ha individuato i soggetti cui attribuire il potere sostitutivo con riferimento ai singoli procedimenti amministrativi di competenza dell’Azienda stessa. I nominativi dei Dirigenti Responsabili delle strutture aziendali cui è stato attribuito il potere di cui sopra sono reperibili sul sito web di questa Azienda : http://www.aslbassano.it e sono liberamente consultabili ai links denominati “Azienda e Territorio” – sub “Servizi di Staff e Servizi Amministrativi” e staff medico. Al fine di assicurare l’efficacia dell’istituto dell’accesso civico, le richieste Pagina 20 Azienda Sanitaria U.L.S.S. n. 3 – Programma Trasparenza saranno dettagliatamente e criticamente analizzate, si potrà così verificare il grado di interesse e di soddisfacimento in merito alle informazioni fornite agli interessati da parte di questa Azienda Sanitaria. OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE L’Allegato 1 al presente Programma elenca gli obblighi di pubblicazione, i riferimenti normativi, i contenuti degli obblighi, la tipologia dell’aggiornamento, i Responsabili del flusso informativo e della pubblicazione. Questa articolazione potrà essere soggetta a modifiche ed aggiornamenti, legati all’introduzione del nuovo Atto Aziendale o a diverse attribuzioni delle responsabilità evidenziabili in corso d’opera. Pagina 21 allegato 2 bis alla deliberazione n. 85 del 30/1/2014 "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Programma per la Trasparenza e l'Integrità Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) A Riferimento normativo Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Denominazione del singolo obbligo Programma per la Trasparenza e l'Integrità Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e relativo stato di attuazione (art. 10, cc. 1, 2, 3, d.lgs. 33/2013) Riferimenti normativi su organizzazione e Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" attività che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni A Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Responsabile Pubblicazioni Aggiornamento Annuale (art. 10, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Atti amministrativi generali Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per l'applicazione di esse Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile della pubblicazione Dirigente responsabile della trasparenza Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Atti generali D Art. 12, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Statuti e leggi regionali Estremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che regolano le funzioni, l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza dell'amministrazione A Art. 55, c. 2, d.lgs. n. 165/2001 Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Codice disciplinare e codice di condotta Codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative sanzioni (pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970) Codice di condotta inteso quale codice di comportamento Oneri informativi per cittadini e imprese N Art. 34, d.lgs. n. 33/2013 Oneri informativi per cittadini e imprese Regolamenti ministeriali o interministeriali, provvedimenti amministrativi a carattere generale adottati dalle amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonchè l'accesso ai servizi pubblici ovvero la concessione di benefici con allegato elenco di tutti gli oneri informativi gravanti sui cittadini e sulle imprese introdotti o eliminati con i medesimi atti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Scadenzario obblighi amministrativi A Art. 29, c. 3, d.l. n. 69/2013 (attualmente in Scadenzario obblighi amministrativi fase di conversione) Scadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a carico di cittadini e imprese introdotti dalle amministrazioni (secondo le modalità determinate con uno o più D.P.C.M. da adottare entro 90 gg. dall'entrata in vigore del d.l. n. 69/2013) Tempestivo Burocrazia zero S Art. 37, c. 3, d.l. n. 69/2013 (attualmente in Burocrazia zero fase di conversione) Casi in cui il rilascio delle autorizzazioni di competenza è sostituito da una comunicazione dell'interessato Tempestivo A Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Curricula Disposizioni generali Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Organi di indirizzo politicoamministrativo Organi di indirizzo politicoamministrativo (da pubblicare in tabelle) T Art. 14, c. 1, lett. f), 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (obbligo non previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti) Annuale 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) (obbligo non previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti) Annuale 1 Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Tempestivo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Dirigente Servizio Affari Generali e Legali NON APPLICABILE Dirigente Servizio Affari Generali e Legali NON APPLICABILE n. n. n. n. n. n. NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA NON COMPETENZA AZIENDA "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 1, n. 5, l. n. 441/1982 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) (obbligo non previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti) 4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (obbligo non previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti) 5) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione (con copia della dichiarazione annuale relativa ai redditi delle persone fisiche) [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (obbligo non previsto per i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti) Organizzazione Sanzioni per mancata comunicazione dei dati Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali Articolazione degli uffici T E Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile della pubblicazione NON DI COMPETENZA NON DI COMPETENZA Annuale NON DI COMPETENZA Annuale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e provinciali, con evidenza delle risorse trasferite o assegnate a ciascun gruppo, con indicazione del titolo di trasferimento e dell'impiego delle risorse utilizzate Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) NON DI COMPETENZA Atti degli organi di controllo Atti e relazioni degli organi di controllo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) NON DI COMPETENZA Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Articolazione degli uffici Articolazione degli uffici Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Organigramma Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche Art. 28, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 A Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 A Provvedimenti di erogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie a carico del responsabile della mancata comunicazione per la mancata o incompleta comunicazione dei dati concernenti la situazione Sanzioni per mancata comunicazione dei patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico (di organo di indirizzo politico) al momento dati dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado di parentela, nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica Aggiornamento Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Telefono e posta elettronica Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Art. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare sotto forma di organigramma, in modo tale che a ciascun ufficio sia assegnato un link ad una pagina contenente tutte le informazioni previste dalla norma) Telefono e posta elettronica Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Art. 10, d.lgs. n. Art. 15, d.lgs. n. c. 8, lett. d), 33/2013 c. 1, lett. b), 33/2013 Competenze e risorse a disposizione di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) per i quali è previsto un compenso con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato Per ciascun titolare di incarico: Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Dirigente Servizio per il Personale n. Dirigente Servizio per il Personale n. Dirigente Servizio per il Personale n. Dirigente Servizio per il Personale n. Ufficio Gestore del sito n. Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono incarichi 1) curriculum, redatto in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono incarichi 2) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di collaborazione (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono incarichi 3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono incarichi Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso dell'incarico (comunicate alla Funzione pubblica) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono incarichi Tempestivo Gestito da Lapisweb – Servizi/Uffici che conferiscono incarichi Consulenti e collaboratori Consulenti e collaboratori A Art. 15, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001 Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001 (da pubblicare in tabelle) Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse 2 "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Responsabile Elaborazione Informazioni e Pubblicazioni Responsabile della pubblicazione Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Aggiornamento Art. 15, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Estremi degli atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti dipendenti della pubblica amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RINVIO ALLA SEZ. ART 41 Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Estremi degli atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti estranei alla pubblica amministrazione con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RINVIO ALLA SEZ. ART 41 1) curriculum, redatto in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RINVIO ALLA SEZ. ART 41 2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato, ed ammontare erogato Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RINVIO ALLA SEZ. ART 41 3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali, e relativi compensi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RINVIO ALLA SEZ. ART 41 Per ciascun titolare di incarico: Incarichi amministrativi di vertice (CFR SEZIONE SOTTO) (Segretario generale, Capo Dipartimento, Direttore generale o posizioni assimilate) A Art. 10, d.lgs. n. Art. 15, d.lgs. n. c. 8, lett. d), 33/2013 c. 1, lett. b), 33/2013 Art. 15, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Incarichi amministrativi di vertice (da pubblicare in tabelle) Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 4) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 5) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico P SSN - Bandi e avvisi Bandi e avvisi di selezione SSN - Procedure selettive Informazioni e dati concernenti le procedure di conferimento degli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo Art. 41, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Estremi ed atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti dipendenti della pubblica amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Estremi ed atti di conferimento di incarichi amministrativi di vertice a soggetti estranei alla pubblica amministrazione con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) H Incarichi amministrativi di vertice (Direttore generale, Direttore sanitario, Direttore amministrativo) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RINVIO ALLA SEZ. ART 41 RINVIO ALLA SEZ. ART 41 Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Per ciascun titolare di incarico: Art. 41, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 1) curriculum vitae Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali (comprese le prestazioni svolte in regime intramurario), e relativi compensi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) SSN- Incarichi amministrativi di vertice (da pubblicare in tabelle) Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 4) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 5) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico Art. 15, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti dipendenti della pubblica amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla pubblica amministrazione con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) P Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Per ciascun titolare di incarico: A Art. 10, d.lgs. n. Art. 15, d.lgs. n. Art. 15, d.lgs. n. c. 8, lett. d), 33/2013 c. 1, lett. b), 33/2013 c. 1, lett. d), 33/2013 1) Curriculum, redatto in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Dirigenti (da pubblicare in tabelle) Dirigenti 3 Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 (dirigenti non generali) Personale Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT 3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali, e relativi compensi Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 4) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 5) dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico P A A N Art. 15, c. 5, d.lgs. n. 33/2013 Art. 19, c. 1-bis, d.lgs. n. 165/2001 Art. 1, c. 7, d.p.r. n. 108/2004 Elenco delle posizioni dirigenziali, integrato dai relativi titoli e curricula, attribuite a persone, anche esterne Elenco posizioni dirigenziali discrezionali alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione Numero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica e relativi criteri Posti di funzione disponibili di scelta Ruolo dirigenti Ruolo dei dirigenti nelle amministrazioni dello Stato Bandi e avvisi di selezione Art. 41, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Dirigenti (Responsabili di Dipartimento e Responsabili di strutture semplici e complesse) Informazioni e dati concernenti le procedure di conferimento degli incarichi di responsabile di dipartimento e di strutture semplici e complesse SSN - Dirigenti H (da pubblicare in tabelle) Art. 41, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Estremi ed atti di conferimento di incarichi dirigenziali di responsabile dipartimento e di strutture semplici e complesse a soggetti dipendenti della pubblica amministrazione (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Estremi ed atti di conferimento di incarichi dirigenziali di responsabile di dipartimento e di strutturesemplici e complesse a soggetti estranei alla pubblica amministrazione con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato (NB: sono da includersi sia i dirigenti contrattualizzati sia quelli posti in regime di diritto pubblico) Per ciascun titolare di incarico di responsabile di dipartimento e di struttura complessa: Dotazione organica A Art. 10, c. 8, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Posizioni organizzative Art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Conto annuale del personale Art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Costo personale tempo indeterminato A Art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Personale non a tempo indeterminato A Art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Tassi di assenza A Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (non dirigenti) A Contrattazione collettiva A Art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Personale non a tempo indeterminato (da pubblicare in tabelle) Costo del personale non a tempo indeterminato (da pubblicare in tabelle) Tassi di assenza (da pubblicare in tabelle) Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (non dirigenti) Art. 18, d.lgs. n. 33/2013 Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001 (da pubblicare in tabelle) Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Contrattazione collettiva Art. 47, c. 8, d.lgs. n. 165/2001 Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Contratti integrativi Aggiornamento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo Annuale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 1) curriculum vitae Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 2) compensi, comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 3) dati relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali (comprese le prestazioni svolte in regime intramurario), e relativi compensi Posizioni organizzative Responsabile Elaborazione Informazioni e Pubblicazioni Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeo Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato ed elenco dei titolari dei contratti a tempo determinato, con l'indicazione delle diverse tipologie di rapporto, della distribuzione di questo personale tra le diverse qualifiche e aree professionali, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Annuale (art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Annuale (art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013) Annuale (art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Trimestrale (art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013) Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale Trimestrale (art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente, con l'indicazione dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed eventuali interpretazioni autentiche Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa certificate dagli organi di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 4 Responsabile della pubblicazione Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale NON APPLICABILE Dirigente Servizio per il Personale NON APPLICABILE Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Contrattazione integrativa OIV Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) A A A Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Costi contratti integrativi Art. 55, c. 4,d.lgs. n. 150/2009 Art. 10, c. 8, lett. c), OIV d.lgs. n. 33/2013 Par. 14.2, delib. CiVIT n. 12/2013 (da pubblicare in tabelle) Bandi di concorso Art. 19, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) Elenco dei bandi espletati Art. 19, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione pubblica Nominativi, curricula e compensi Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione Elenco dei bandi in corso e dei bandi espletati nel corso dell'ultimo triennio con l'indicazione, per ciascuno di essi, del numero dei dipendenti assunti e delle spese effettuate Responsabile Elaborazione Informazioni e Pubblicazioni Aggiornamento Annuale (art. 55, c. 4, d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera Per ciascuno dei provvedimenti: Bandi di concorso B Art. 23, cc. 1 e 2, d.lgs. Dati relativi alle procedure selettive n. 33/2013 Art. 1, c. 16, lett. d), l. (da pubblicare in tabelle) n. 190/2012 Dirigente Servizio per il Personale 1) oggetto 2) eventuale spesa prevista Tempestivo Sistema di misurazione e valutazione della Performance Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009) Piano della Performance Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) Par. 2.1, delib. CiVIT n. 6/2012 Documento OIV di validazione della Relazione sulla Performance Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo Par. 4, delib. CiVIT n. 23/2013 Relazione OIV sul funzionamento del Sistema Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo Ammontare complessivo dei premi Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati (da pubblicare in tabelle) Ammontare dei premi effettivamente distribuiti Piano della Performance A Art. 10, c. 8, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Relazione sulla Performance Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni Q Ammontare complessivo dei premi Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 A Dati relativi ai premi NON APPLICABILE Sistema di misurazione e valutazione della Performance Par. 1, delib. CiVIT n. 104/2010 Tempestivo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Unità Controllo di Gestione Unità Controllo di Gestione – Dirigente Servizio per il Personale Unità Controllo di Gestione Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Entità del premio mediamente conseguibile dal personale dirigenziale e non dirigenziale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Livelli di benessere organizzativo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Dati relativi ai premi Art. 20, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale 3) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento Performance Responsabile della pubblicazione Responsabile della Trasparenza Unità Controllo di Gestione Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale Dirigente Servizio per il Personale (da pubblicare in tabelle) Benessere organizzativo Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Art. 22, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Benessere organizzativo Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Per ciascuno degli enti: 1) ragione sociale 5 Dirigente Servizio per il Personale Ufficio Piani di Zona Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) NON APPLICABILE Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) NON APPLICABILE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione 3) durata dell'impegno C Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Enti pubblici vigilati Enti pubblici vigilati (da pubblicare in tabelle) 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 7A. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 7B. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico P C Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati nei quali sono pubblicati i dati relativi ai componenti degli organi di indirizzo politico e ai soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o consulenza Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Per ciascuna delle società: 1) ragione sociale 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione Società partecipate Società partecipate 3) durata dell'impegno C Enti controllati Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari 7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivo Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate nei quali sono pubblicati i dati relativi ai componenti degli organi di indirizzo politico e ai soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o consulenza Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Per ciascuno degli enti: Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 1) ragione sociale 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione 3) durata dell'impegno C Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione Enti di diritto privato controllati 6 Responsabile Pubblicazioni Responsabile della pubblicazione Aggiornamento Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. 39/2013) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. 39/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013) n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. NON APPLICABILE n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Enti di diritto privato controllati (da pubblicare in tabelle) Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 7A. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 7B. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico C Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati nei quali sono pubblicati i dati relativi ai componenti degli organi di indirizzo politico e ai soggetti titolari di incarichi dirigenziali, di collaborazione o consulenza Rappresentazione grafica C Art. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Rappresentazione grafica Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati Dati aggregati attività amministrativa A Art. 24, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Dati aggregati attività amministrativa Dati relativi alla attività amministrativa, in forma aggregata, per settori di attività, per competenza degli organi e degli uffici, per tipologia di procedimenti P Responsabile Pubblicazioni Aggiornamento Responsabile della pubblicazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 33/2013) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 39/2013) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 39/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Dirigente Servizio Affari Generali e Legali – Dirigente Servizio Economico Finanziario 33/2013) Annuale La prima pubblicazione decorre dal termine di sei Ufficio Statistica – Unità Controllo di Gestione – Dirigente mesi dall'entrata in vigore Servizio per il Personale del decreto COORDINAMENTO: Responsabile Servizio Affari Generali e Legali Per ciascuna tipologia di procedimento: Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 2) unità organizzative responsabili dell'istruttoria Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 3) nome del responsabile del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n. 33/2013 Tipologie di procedimento 7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) 8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli A Tipologie di procedimento Attività e procedimenti Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n. 33/2013 9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n. 33/2013 10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n. 33/2013 11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Art. 35, c. 1, lett. n), d.lgs. n. 33/2013 12) risultati delle indagini di customer satisfaction condotte sulla qualità dei servizi erogati attraverso diversi canali, con il relativo andamento Per i procedimenti ad istanza di parte: 7 Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento n. Responsabile del procedimento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento Responsabile del procedimento "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Responsabile della pubblicazione Aggiornamento Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento 1) contenuto Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento 2) oggetto Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento 3) eventuale spesa prevista Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento 4) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento con indicazione del responsabile del procedimento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del procedimento Tempestivo Responsabile del procedimento Tempestivo Responsabile del procedimento Per ciascun procedimento di autorizzazione o concessione: B L B Monitoraggio tempi procedimentali Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati B A Art. 23, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, cc. 15 e 16, l. 190/2012 Art. 23, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, cc. 15 e 16, l. 190/2012 Art. 23, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, cc. 15 e 16, l. 190/2012 Art. 23, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, cc. 15 e 16, l. 190/2012 Art. 2, c. 9-bis, l. n. 241/1990 Art. 1, c. 29, l. n. 190/2012 Art. 24, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 28, l. n. 190/2012 Art. 35, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 n. n. Singoli procedimenti di autorizzazione e concessione n. (da pubblicare in tabelle) n. Per ciascun procedimento nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo per la conclusione del procedimento Indirizzo di posta elettronica certificata a cui il cittadino possa trasmettere istanze e ricevere informazioni circa i provvedimenti e i procedimenti amministrativi che lo riguardano Monitoraggio tempi procedimentali Risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentali Recapiti dell'ufficio responsabile Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive Convenzioni-quadro Convenzioni-quadro volte a disciplinare le modalità di accesso ai dati da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive Modalità per l'acquisizione d'ufficio dei dati Ulteriori modalità per la tempestiva acquisizione d'ufficio dei dati Modalità per lo svolgimento dei controlli Ulteriori modalità per lo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive da parte delle amministrazioni procedenti Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera; accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Per ciascuno dei provvedimenti: Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Provvedimenti organi indirizzo politico Provvedimenti organi indirizzo politico 1) contenuto B (da pubblicare in tabelle) Art. 23, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 2) oggetto 3) eventuale spesa prevista 4) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento Provvedimenti Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera; accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. 8 Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) La prima pubblicazione Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali decorre dal termine di sei Tutte le Strutture/Uffici mesi dall'entrata in vigore del decreto Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. 33/2013) n. n. n. n. Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Tutte le Strutture/Uffici Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Tutte le Strutture/Uffici Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Tutte le Strutture/Uffici Coordinamento Dirigente Servizio Affari Generali e Legali Tutte le Strutture/Uffici NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Aggiornamento Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Per ciascuno dei provvedimenti: Provvedimenti dirigenti amministrativi Provvedimenti dirigenti amministrativi 1) contenuto B Art. 23, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) 2) oggetto 3) eventuale spesa prevista 4) estremi relativi ai principali documenti contenuti nel fascicolo relativo al procedimento Controlli sulle imprese Art. 25, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Tipologie di controllo Elenco delle tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, con l'indicazione per ciascuna di esse dei criteri e delle relative modalità di svolgimento Art. 25, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Obblighi e adempimenti Elenco degli obblighi e degli adempimenti oggetto delle attività di controllo che le imprese sono tenute a rispettare per ottemperare alle disposizioni normative Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 63, 66, d.lgs. n. 163/2006 Avviso di preinformazione Avviso di preinformazione Art. 37, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Delibera a contrarre Delibera a contrarre, nell'ipotesi di procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara A Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 66, 122, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 66, 124, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 66, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 66, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 66, 206, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 66, 206, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 65, 66, d.lgs. n. 163/2006 Art. 37, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Artt. 66, 223, d.lgs. n. 163/2006 Bandi di gara e contratti Avvisi, bandi e inviti per contratti di lavori sottosoglia comunitaria Avvisi, bandi e inviti per contratti di servizi e forniture sottosoglia comunitaria Avvisi, bandi ed inviti Avvisi, bandi e inviti per contratti di lavori soprasoglia comunitaria Avvisi, bandi e inviti per contratti di servizi e forniture soprasoglia comunitaria Bandi e avvisi per appalti di lavori nei settori speciali Bandi e avvisi per appalti di servizi e forniture nei settori speciali Avvisi sui risultati della procedura di affidamento Avviso sui risultati della procedura di affidamento Avvisi sistema di qualificazione Avvisi periodici indicativi e avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione - settori speciali Responsabile della pubblicazione Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Da pubblicare secondo le modalità e le specifiche previste dal d.lgs. n. 163/2006 Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Direttore Dipartimento di Prevenzione Direttore Dipartimento di Prevenzione Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb) Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb B Art. 3, delib. AVCP n. 26/2013 Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP n. 26/2013 Struttura proponente Tempestivo 9 Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP 26/2013 Denominazione del singolo obbligo B Responsabile della pubblicazione Aggiornamento Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb n. n. n. n. Informazioni sulle singole procedure n. n. n. Art. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Oggetto del bando Tempestivo Procedura di scelta del contraente Tempestivo Elenco degli operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento Tempestivo (da pubblicare secondo le "Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge Aggiudicatario n. 190/2012", adottate con Comunicato del Presidente dell'AVCP del 22 maggio 2013) Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 3, delib. AVCP n. 26/2013 Criteri e modalità Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Criteri e modalità Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tempestivo Importo di aggiudicazione Tempestivo Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura Tempestivo Importo delle somme liquidate Tempestivo Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate) Annuale (art. 1, c. 32, l. n. 190/2012) Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati Tutte le Strutture/Uffici tramite LapisWeb Per ciascuno: Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 B Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Atti di concessione Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 O 1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario Atti di concessione 2) importo del vantaggio economico corrisposto (da pubblicare in tabelle creando un collegamento con la pagina nella quale 3) norma o titolo a base dell'attribuzione sono riportati i dati dei relativi provvedimenti finali) (NB: è fatto divieto di diffusione di dati 4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo da cui sia possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute e alla situazione di disagio economico-sociale 5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario degli interessati, come previsto dall'art. 26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013) 6) link al progetto selezionato Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 7) link al curriculum del soggetto incaricato Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro Art. 1, d.P.R. n. 118/2000 Albo dei beneficiari Albo dei soggetti, ivi comprese le persone fisiche, cui sono stati erogati in ogni esercizio finanziario contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica a carico dei rispettivi bilanci 10 Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013) Annuale (art. 27, c. 2, d.lgs. 33/2013) Annuale n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati n. Direzione Amministrativa dei Distretti + eventuali Servizi interessati NON APPLICABILE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Bilancio preventivo e consuntivo Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) B Bilanci Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio A Patrimonio immobiliare Beni immobili e gestione patrimonio Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 15, l. n. 190/2012 Bilancio preventivo Art. 32, c. 2, l. n. 69/2009 Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011 Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 15, l. n. 190/2012 Bilancio consuntivo Art. 32, c. 2, l. n. 69/2009 Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011 Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Controlli e rilievi sull'amministrazione A Carta dei servizi e standard di qualità A Dirigente Servizio Economico Finanziario Bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Dirigente Servizio Economico Finanziario Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Dirigente Servizio Economico Finanziario Art. 29, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti Rilievi organi di controllo e revisione Rilievi non recepiti, unitamente agli atti cui si riferiscono, degli organi di controllo interno, degli organi di revisione amministrativa e contabile Rilievi Corte dei conti Tutti i rilievi ancorchè recepiti, unitamente agli atti cui si riferiscono, della Corte dei conti riguardanti l'organizzazione e l'attività dell'amministrazione o di singoli uffici Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici Art. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009 Class action R Servizi erogati Costi contabilizzati B Tempi medi di erogazione dei servizi A Liste di attesa I Indicatore di tempestività dei pagamenti A Pagamenti dell'amministrazione IBAN e pagamenti informatici A+M Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009 Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009 Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 15, l. n. 190/2012 Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013 Art. 32, c. 2, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Art. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013 Class action Dirigente Servizio Tecnico – Dirigente Servizio Economico Finanziario n. Dirigente Servizio Tecnico – Dirigente Servizio Economico Finanziario n. Responsabile della Trasparenza n. Responsabile della Trasparenza n. Servizio Qualità e Formazione – Gestore del sito NON APPLICABILE Sentenza di definizione del giudizio Tempestivo NON APPLICABILE Misure adottate in ottemperanza alla sentenza Tempestivo NON APPLICABILE (da pubblicare in tabelle) Tempi medi di erogazione dei servizi (per ogni servizio erogato) agli utenti, sia finali che intermedi, con riferimento all'esercizio finanziario precedente Tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata (da pubblicare in tabelle) Indicatore di tempestività dei pagamenti Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture (indicatore di tempestività dei pagamenti) Art. 36, d.lgs. n. 33/2013 Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005 IBAN e pagamenti informatici Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Documenti di programmazione Documenti di programmazione, anche pluriennale, delle opere pubbliche di competenza dell'amministrazione Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Linee guida per la valutazione Linee guida per la valutazione degli investimenti Art. 33, d.lgs. n. 33/2013 n. Tempestivo Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi, evidenziando quelli effettivamente sostenuti e quelli imputati al personale per ogni servizio erogato e il relativo andamento nel tempo (da pubblicare in tabelle) Liste di attesa Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. 33/2013) Notizia del ricorso in giudizio propostodai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio Costi contabilizzati Tempi medi di erogazione dei servizi Responsabile della pubblicazione Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze osservate in termini di Piano degli indicatori e dei risultati attesi raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli aggiornamenti in di bilancio corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti oppure oggetto di ripianificazione Art. 31, d.lgs. n. 33/2013 Aggiornamento Bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche A Canoni di locazione o affitto Responsabile Pubblicazioni 11 Annuale (art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013) Annuale (art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Annuale (art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Dirigente Unità Controllo di Gestione Direzione Medica Presidi Ospedalieri – Dipartimento di Prevenzione – Distretto – Gestore del sito Direzione Medica Presidi Ospedalieri – Gestore del sito Dirigente Servizio Economico Finanziario Dirigente Servizio Economico Finanziario Dirigente Servizio Tecnico Dirigente Servizio Tecnico "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Opere pubbliche Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) A Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Aggiornamento Responsabile della pubblicazione Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Servizio Tecnico Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Servizio Tecnico Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche completate Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Servizio Tecnico Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche completate Art. 39, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti Tempestivo (art. 39, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Relazioni annuali Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Altri documenti Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Nuclei di valutazione Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Relazioni annuali Ogni altro documento predisposto nell'ambito della valutazione, ivi inclusi i pareri dei valutatori che si discostino dalle scelte delle amministrazioni e gli esiti delle valutazioni ex post che si discostino dalle valutazioni ex ante Informazioni relative ai Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse le funzioni e i compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i loro nominativi Servizio Tecnico Servizio Tecnico Tempi e costi di realizzazione (da pubblicare in tabelle) Pianificazione e governo del territorio A (compatibilme nte con le competenze in materia) Art. 39, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Per ciascuno degli atti: 1) schemi di provvedimento prima che siano portati all'approvazione Pianificazione e governo del territorio 2) delibere di adozione o approvazione (da pubblicare in tabelle) 3) relativi allegati tecnici F Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse Art. 39, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni ambientali Stato dell'ambiente Fattori inquinanti Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto Informazioni ambientali G Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 NON APPLICABILE Misure a protezione dell'ambiente e relative analisi di impatto Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali: 1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi 2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente 3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse 4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse Relazioni sull'attuazione della legislazione 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale Tempestivo (art. 39, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 39, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (art. 39, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le Stato della salute e della sicurezza umana condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio 12 NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Strutture sanitarie private accreditate Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) D Riferimento normativo Art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013 Denominazione del singolo obbligo A Art. 42, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Art. 42, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che comportano deroghe alla legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti Interventi straordinari e di emergenza Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazione Particolari forme di partecipazione degli interessati ai procedimenti di adozione dei provvedimenti straordinari Piano triennale di prevenzione della corruzione Responsabile della prevenzione della corruzione Responsabile della trasparenza Responsabile della trasparenza (laddove diverso dal Responsabile della prevenzione della corruzione) Tempestivo Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati) Tempestivo Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012 Relazione del responsabile della corruzione Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno) Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012 Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013 Atti di adeguamento a provvedimenti CiVIT Atti adottati in ottemperanza a provvedimenti della CiVIT in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione Tempestivo Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 Tempestivo Nome del Responsabile della trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Tempestivo Nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Tempestivo Annuale (ex art. 1, c. 14, L. n. 190/2012) NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE NON APPLICABILE Dirigente Responsabile della corruzione Dirigente Responsabile della corruzione Dirigente responsabile della trasparenza Dirigente Responsabile della corruzione Dirigente Responsabile della corruzione Dirigente Responsabile della corruzione Dirigente Responsabile della corruzione Dirigente Responsabile della trasparenza Accesso civico Dirigente Responsabile della trasparenza Art. 52, c. 1, d.lgs. 82/2005 Regolamenti Regolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati Annuale NON APPLICABILE Art. 52, c. 1, d.lgs. 82/2005 Catalogo di dati, metadati e banche dati Catalogo dei dati, dei metadati e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni Annuale NON APPLICABILE Annuale (ex art. 9, c. 7, D.L. n. 179/2012) NON APPLICABILE Annuale NON APPLICABILE Obiettivi di accessibilità Art. 9, c. 7, d.l. n. 179/2012 M Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Tempestivo Art. 5, c. 4, d.lgs. n. 33/2013 Altri contenuti Accessibilità e Catalogo di dati, metadati e banche dati Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile della prevenzione della corruzione B A Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei provvedimenti straordinari (da pubblicare in tabelle) Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Altri contenuti Accesso civico Annuale (art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013) NON APPLICABILE Accordi intercorsi con le strutture private accreditate Annuale A P Annuale (art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013) NON APPLICABILE Elenco delle strutture sanitarie private accreditate Piano triennale di prevenzione della corruzione Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 delib. CiVIT n. 105/2010 e 2/2012 Responsabile della pubblicazione (da pubblicare in tabelle) Art. 42, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Altri contenuti Corruzione Aggiornamento Strutture sanitarie private accreditate Art. 42, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Interventi straordinari e di emergenza Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Art. 63, cc. 3-bis e 3quater, d.lgs. n. 82/2005 Obiettivi di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo (da pubblicare secondo le indicazioni di ogni anno) contenute nella circolare dell'Agenzia per l'Italia digitale n. 61/2013) Provvedimenti per uso dei servizi in rete Elenco dei provvedimenti adottati per consentire l'utilizzo di servizi in rete, anche a mezzo di intermediari abilitati, per la presentazione telematica da parte di cittadini e imprese di denunce, istanze e atti e garanzie fideiussorie, per l'esecuzione di versamenti fiscali, contributivi, previdenziali, assistenziali e assicurativi, per la richiesta di attestazioni e certificazioni, nonchè dei termini e modalità di utilizzo dei servizi e dei canali telematici e della posta elettronica (l'obbligo di pubblicazione dovrà essere adempiuto almeno 60 giorni prima della data del 1 gennaio 2014, ossia entro il 1 novembre 2013) 13 "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI Denominazione sottoDenominazione sotto-sezione sezione livello 1 2 livello (Tipologie di dati) (Macrofamiglie) Ambito soggettivo obblighi (foglio 2) Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo secondo CIVIT Responsabile Pubblicazioni Aggiornamento Responsabile della pubblicazione Dati ulteriori Altri contenuti - Dati ulteriori B (NB: nel caso di pubblicazione di dati Art. 4, c. 3, d.lgs. n. non previsti da norme di legge si deve Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche amministrazioni non hanno l'obbligo di 33/2013 Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. procedere alla anonimizzazione dei dati pubblicare ai sensi della normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate 190/2012 personali eventualmente presenti, in virtù di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del d.lgs. n. 33/2013) 14 Dirigente Responsabile della trasparenza
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