Piano Particolareggiato SUB-AMBITO A

COMUNE DI PESCOCOSTANZO
Piano Particolareggiato
SUB-AMBITO A
Relazione illustrativa e indirizzi tecnico-operativi
Norme Generali di Attuazione del Piano Particolareggiato
Progettista: arch. Marialaura Polignano
Consulente: prof. avv. Stefano Civitarese
Collaboratori: arch. Nicola Davide Selvaggio, arch. Luca Schepisi
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INDICE
SEZIONE I
Relazione illustrativa e indirizzi tecnico-operativi
1.
Il metodo
2.
Le Forme insediative nell’Ambito di Espansione e il sistema dei Parchi Pubblici
3.
Le Forme Insediative nell’Ambito di Espansione e il sistema dei Parcheggi Pubblici
4.
Standards urbanistici nell’Ambito di Espansione e modalità di realizzazione nei sub-
Ambiti
5.
Sub-Ambito ‘A’ / Il Colle di Santa Maria
5.1
Destinazioni d’uso e Standards
5.2
Principali punti di raccordo con la città esistente
5.3
Invarianti tipologiche degli edifici - Norme Tecniche
5.3.1 Le residenze
5.3.2 L’albergo
5.4
Unità fabbricabili
SEZIONE II
Norme Generali di Attuazione dei Piani Particolareggiati
Art. 1 Campo di applicazione della normativa
Art. 2 Elementi costitutivi
Art. 3 Simbologia
Art. 4 Procedimento di attuazione
Art. 5 Categorie di intervento
Art. 6 Demolizioni
Art. 7 Interventi di nuova costruzione
Art. 8 Interventi di urbanizzazione
Art. 9 Destinazioni d’uso
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Art. 10 Parcheggi pertinenziali
Art. 11 Parcheggi pubblici – destinazioni residenziali
Art. 12 Parcheggi pubblici – destinazioni terziarie: direzionali, turistico/alberghiere,
commerciali ecc.
Art. 13 Parcheggi pubblici interrati o semi interrati
Art. 14 Percorsi, spazi e piazze pedonali
Art. 15 Verde privato
Art. 16 Materiali
Art. 17 Grondaie, pluviali e coperture
Art. 18 Opere connesse allo svolgimento di attività commerciali
Allegato
- Atto unilaterale d’obbligo (per atto pubblico), per l'attuazione del Piano
Particolareggiato di iniziativa pubblica
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SEZIONE I
Relazione illustrativa e indirizzi tecnico-operativi
1. Il metodo
La Variante al PRG, (approvata con Del. n. 2 del Commissario ad Acta, del 20/12/2010) ha
individuato un unico Ambito di Espansione che ricomprende e riunifica quattro aree di
espansione (sub-ambiti), oggetto dei Piani Particolareggiati. L’unitarietà dei principi e la
sincronia delle azioni necessarie all’attuazione della nuova idea di città espressa dalla
variante al PRG ha comportato che l’“Ambito di Espansione” fosse anche “Ambito unitario
di perequazione”.
I Piani Particolareggiati sviluppano l’idea di città espressa dalla Variante al PRG,
regolando l’edificazione nei sub-ambiti attraverso un progetto “organico e unitario”.
Il progetto dei Piani Particolareggiati ha sviluppato coerentemente le indicazioni contenute
nella Variante al PRG, (come espressamente richiesto dall’Amministrazione Comunale
nella Convenzione d’incarico professionale), coniugandole con le esigenze emerse dalla
“fase di ascolto”, che si è sviluppata attraverso incontri pubblici con la cittadinanza, i
soggetti attuatori, i proprietari dei suoli, è iniziata nel settembre 2011 si è conclusa nel
maggio del 2012.
Agli amministratori sono state sottoposte due “Bozze” dei piani, la prima nell’ottobre 2012,
a cui faceva seguito la richiesta, da parte degli amministratori (prot. 0004132 del
20/12/2012), di modifica del Piano Particolareggiato del Sub-ambito B, con lo stralcio degli
interventi di demolizione previsti sul Poliambulatorio.
La seconda Bozza, del febbraio 2013 a cui faceva seguito, il 5 marzo 2013 (prot. 000085)
l’approvazione della soluzione tecnico-urbanistica e compositiva proposta per tutti i subambiti. Con verbale di Giunta del 3 ottobre 2013 vengono richieste alcune modifiche
architettoniche rispetto agli elaborati consegnati.
Nel novembre 2013, i Piani particolareggiati dei quattro Sub-ambiti, sono stati adottati
dalla Giunta Comunale, pubblicati ed osservati.
A seguito dell’accoglimento di alcune delle osservazioni pervenute e vista la “Delibera di
Controdeduzioni alle osservazioni” della Giunta, del 3/03//2014 che sintetizzava le
modifiche da introdurre ai Piani Particolareggiati, vista la successiva bozza consegnata il
24 aprile 2014, esaminata dalla giunta, a cui fa seguito il Verbale di giunta, notificato il
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7/05/2014, il progettista ha provveduto alla stesura dell’attuale versione dei Piani
Particolareggiati.
La Variante al PRG riorganizza la forma urbis di Pescocostanzo attorno a quattro estesi
luoghi naturali. I quattro parchi naturali, intesi come intervallo e misura dell’edificazione,
costituiscono il “motivo dominante” della nuova idea di città-natura espressa dalla
Variante, idea che viene assunta e sviluppata nei Piani particolareggiati.
I Piani particolareggiati, sviluppando i criteri espressi dalla Variante al PRG, specificano i
rapporti insediativi e i tipi degli edifici in riferimento ai seguenti temi:
-
la
valorizzazione
dei
caratteri
morfologici
e
paesaggistici
del
borgo
di
Pescocostanzo, riconoscendo la necessità di ripristinare la condizione “finitezza”
della parte rispetto sia all’esterno della natura che rispetto alla nuova espansione.
-
la realizzazione di estese ed unitarie aree a verde pubblico. Aree che per la loro
estensione sono utili
manutenzione,
ma
per la protezione del suolo, facilmente gestibili nella
soprattutto
“intervallo”
necessario
tra
parti
di
città
morfologicamente distinte.
-
la realizzazione di parcheggi sia pubblici che pertinenziali, interrati o seminterrati
(anche multipiano). Da cui consegue il risparmio di suolo, la mitigazione dell’impatto
sia ambientale che visivo ed in special modo l’integrazione di queste opere nel
disegno architettonico complessivo dell’insediamento.
-
la mixitè di destinazioni delle SUL. La compresenza in tutti i sub-ambiti, (in diverse
percentuali) di residenziale e terziario (alberghiero/commerciale) consente la
costruzione di “parti” di città “funzionalmente” autonome ed il superamento dell’idea
di quartiere mono-funzionale che aveva caratterizzato l’edificazione nel passato. La
mixitè permette inoltre la costruzione di luoghi collettivi, di maggiori servizi e
parcheggi anche in aree periferiche, costruendo un sistema “satellite” di piccole
centralità attorno al nucleo antico.
-
la diversificazione delle tipologie edilizie (legata alla mixitè delle destinazioni)
permette la realizzazione di “parti di città” morfologicamente più varie, ricche di
nuove relazioni tra spazi domestici e spazi collettivi: piazze e parchi naturali, luoghi
di
ritrovo
ed
aggregazione.
Le
relazioni
urbane,
sviluppate
dai
Piani
Particolareggiati, rendono possibile la realizzazione di quattro nuovi luoghi, “speciali
attrattori” di attività, nella nuova espansione della città di Pescocostanzo.
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Le quattro aree oggetto dei Piani Particolareggiati sono:
- Sub-Ambito A: “Il Colle di Santa Maria”;
- Sub-Ambito B: “La Conca”;
- Sub-Ambito C: “Il Versante”;
- Sub-Ambito D: “Il Crinale”.
2. Le Forme insediative nell’Ambito di Espansione e il sistema dei Parchi Pubblici
Svilluppando l’idea di “città-natura” espressa nella Variante al PRG, i P.P. danno “forma” e
“misura” ai luoghi della natura “concentrando” le aree da destinarsi a verde pubblico e
localizzandole in adiacenza a quelle estese aree che la Variante al PRG tutela
paesaggisticamente, o destina al rimboschimento per la protezione del suolo. Suddette
aree realizzano il grande sistema dei Parchi naturali previsto nella Variante al PRG.
Nell’intero Ambito di Perequazione saranno ceduti al Comune circa 50.000 mq di superfici
a verde pubblico.
-
Come nelle intenzioni della Variante, si è preservata la condizione acropolica ed
“isolata”, del centro storico, valorizzando la percezione che si ha della città antica
dal fondo-valle. Il P.P. del Colle di Santa Maria, infatti, destina interamente a Parco
Naturale le pendici della collina, e colloca l’edificazione esclusivamente a ridosso
della strada posta a monte.
Le aree a parco naturale pubblico, previste nel P.P “Il Colle di Santa Maria” (SubAmbito A), conserveranno i caratteri e le forme dei prati e pascoli di montagna e si
integreranno con le zone E previste dalla Variante al PRG, che si estendono sulle
sue pendici fino alla rotatoria e alla Strada Provinciale.
-
Come nelle indicazioni della Variante, i caratteri di “naturalità” del Parco dello Stadio
del Ghiaccio (area di rimboschimento prevista a protezione dei terreni sottostanti la
struttura sportiva) si prolungano all’interno dell’area del Sub-ambito B. La forma
naturale della conca, in gran parte libera dall’edificazione, sarà destinata a Parco
pubblico. L’edificazione è regolata secondo due differenti principi insediativi: un
“edificio percorso” che si snoda assecondando le giaciture della conca e collega la
quota bassa dei Giardini Comunali con la quota più alta del “Parco dello Stadio del
Ghiaccio”, ed un sistema di edifici residenziali a blocco isolati nella natura.
-
Il Parco naturale previsto dalla variante al PRG, sul versante del Colle Ripa, posto a
“coronamento” dell’espansione sud, viene assunto dal progetto del P. P. del Subambito C e ne ispira le forme insediative. Il P. P. denominato “Il Versante”, interessa
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una estesa area posta al margine estremo dell’espansione più recente, verso
rivisondoli. Le forme insediative definite dal piano particolareggiato, assumendo la
forma naturale del Parco (previsto dalla variante al PRG) e la pendenza della
montagna, si declinano in differenti tipologie capaci di interpretare positivamente le
caratteristiche orografiche, altimetriche e geometriche dell’area. Anche la geometria
dell’area interviene nella definizione delle forme insediative perché gran parte
dell’area altimetricamente più alta, è interessata dal limite di zona del Piano
Paesistico e quindi non sarà occupata dall’edificazione ma verrà destinata a Parco
pubblico in continuità con il Parco naturale del Colle Ripa. Le due propaggini del
Parco, una a valle, l’altra a monte dell’insediamento enfatizzeranno la condizione di
“piccolo borgo satellite” attorniato dal verde, che si è scelto per questo quartiere.
-
L’area del Sub-Ambito D, posta sul crinale del Colle della Selverina che fronteggia il
Cimitero sarà destinata interamente a standards. Per quest’area si è previsto un
Parco naturale urbano. L’intervallo di natura è necessario a non alterare la
condizione di “separatezza” dell’esistente cimitero: “Isola dei morti”.
3. Le Forme Insediative nell’Ambito di Espansione e il sistema dei Parcheggi
Pubblici
La realizzazione di un adeguato sistema di parcheggi pubblici, costituisce una condizione
indispensabile per una corretta politica della vivibilità dei piccoli centri a vocazione turistica
come Pescocostanzo. Tuttavia la realizzazione diffusa di parcheggi va resa compatibile
con la salvaguardia dei valori ambientali e morfologici delle città di montagna e del
territorio. In generale la realizzazione di aree dedicate alla sosta dei veicoli deve tener
conto della necessità di attenuare l’impatto visivo e ridurre al minimo le superfici
impermeabili che tali aree comportano.
Il progetto dei P.P. dunque, confermando le indicazioni della Variante, localizza in ciascun
sub-ambito, un sistema di Parcheggi Pubblici interrati e/o seminterrati (anche multipiano).
La scelta di realizzare i parcheggi pubblici interrati o seminterrati è motivata dalla
necessità di evitare estese superfici orizzontali di parcheggi a raso, che producono delle
“ferite” nella morfologia del paesaggio montano. Il Progetto urbano particolareggiato
esteso all’intero Ambito di espansione interpreta organicamente il tema dei parcheggi
interrati e seminterrati: i parcheggi assumono le forme tipiche delle opere di “sostruzione
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del suolo” che definiscono, integrandosi con le forme dell’edificazione, nuovi giardini
pensili e nuove piazze-belvedere per la città.
La scelta, espressa dalla Variante al PRG, di realizzare in ciascun sub-ambito una quota
di superfici a destinazione terziaria: alberghiera, commerciale, direzionale, comporta un
adeguato dimensionamento delle superfici da destinare alla sosta delle auto.
A norma dell'art. 5, comma 1°, n.2 del D.M. 1444 del 2-4-68 devono essere previsti spazi
pubblici, (escluse le sedi viarie), in misura non inferiore a 80 mq per 100 mq di superficie
lorda di pavimento con destinazione terziaria: commerciale, alberghiera e direzionale.
Questi spazi devono destinarsi per il 50% a parcheggio. A norma della stessa legge, le
destinazioni
residenziali
devono
destinare
2,5
mq/ab
a
parcheggio
pubblico,
(considerando 1ab/100mc). Questi ultimi possono essere coperti, interrati, a più livelli o
realizzati in altre forme particolari.
Si prevede, nell’intero Ambito di espansione, la realizzazione complessiva di almeno
3.223,7 mq di Parcheggio Pubblico, di cui 822,5 mq di nel Sub-ambito A, 1.459,5 mq nel
Sub-ambito B; 942 mq nel Sub-ambito C.
Nel rispetto delle prescrizione della Variante al PRG, che richiede, nell’ Ambito di
espansione, almeno 1.500 mq di parcheggio pubblico in seminterrato/interrato, il progetto
dei P. P. distribuisce proporzionalmente questa quantità nei tre sub-ambiti.
Si è riusciti a stabilire che il 60% dei parcheggi pubblici riferiti alla destinazione terziaria,
previsti nei sub-ambiti siano realizzati in interrato/seminterrato: 389,5 mq realizzati in
seminterrato/interrato nel Sub-ambito A (ricavati al di sotto dell’ampliamento del giardino
pensile del Colle di Santa Maria); 360 mq realizzati in interrato nel Sub-ambito C (ricavati
al disotto del grande terrapieno al piede delle residenze), nel Sub-ambito B, comparto
“cerniera” tra la nuova espansione ed il centro storico, con prevalenza di destinazione
terziaria, saranno realizzati in seminterrato al di sotto della piazza podio, 768 mq di
parcheggio pubblico (pari all’ 60% della quota riferita alla destinazione alberghiera).
Questo sistema di parcheggi consentirà la comoda fruizione dei nuovi spazi di uso
collettivo previsti nei Sub-Ambiti.
4. Standards urbanistici nell’Ambito di Espansione e modalità di realizzazione nei
sub-Ambiti
Secondo la Variante al PRG, la dotazione complessiva di spazi e attrezzature di interesse
collettivo (standards) deve essere reperita nell’Ambito di Espansione, indicato come
ambito di perequazione.
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Attraverso la precisazione dei rapporti architettonici tra spazi liberi e volumi costruiti, i
progetti dei P.P. riescono a garantire, in ciascun sub-ambito, la dotazione minima di
standards riferita sia al verde pubblico, sia alle strade e ai parcheggi. Questo consente
l’attuazione “in autonomia” di ciascuno dei piani particolareggiati, secondo le modalità
sintetizzate in seguito e descritte ampliamente nell’Atto Unilaterale d’Obbligo:
4.1. Prima del ritiro dei permessi di costruire delle opere di urbanizzazione e come loro
condizione di efficacia, i proprietari delle SUL, ri-localizzate dalla Variante al PRG, si
obbligano a cedere gratuitamente al Comune tutte le aree destinate a standards, previste
nel proprio sub-ambito e simultaneamente cedono tutte le aree (destinate a standards) del
sub-ambito D.
4.2. Contestualmente alla richiesta del permesso di costruire delle opere di urbanizzazione
i soggetti attuatori presentano un atto unilaterale, secondo lo schema allegato come parte
integrante alle Norme generali di Attuazione di cui alla Sezione II del presente documento,
mediante il quale si obbligano a:
a) Realizzare le opere di urbanizzazione primaria previste nel proprio sub-ambito e riferite
alle sistemazioni stradali, ai parcheggi interrati, ai giardini pensili, alle piazze lastricate e
alla realizzazione delle opere necessarie per allacciare la zona ai pubblici servizi, a
scomputo parziale del versamento degli oneri di urbanizzazione primaria.
Le reti delle acque nere e delle acque bianche sono da realizzarsi fino ai punti di consegna
(indicati dall’Ufficio Tecnico), adeguatamente dimensionati a sopportare il nuovo carico
complessivamente insediabile con l’attuazione dell’intera Variante al PRG, (in riferimento
a ciò sono incluse le eventuali opere di adeguamento a norma di legge di alcuni tratti già
realizzati ed in condizioni di sottodimensionamento).
b) Corrispondere al Comune la quota degli oneri di urbanizzazione primaria riferita alla
sistemazione delle superfici a verde pubblico previste nell’intero Ambito Unitario di
Perequazione, ciascuno in quota parte.
Per la rilevanza ambientale e paesaggistica e per la dimensione rilevante delle aree da
sistemare a verde, considerando complessivamente il sistema aree verdi (standard +
rimboschimenti + zone E), già previste nel progetto della Variante al PRG, la progettazione
esecutiva e la realizzazione delle aree a verde pubblico (a carico del Comune) avverrà
secondo un progetto unitario che consideri la morfologia del paesaggio montano, la
salvaguardia dei diversi “ambienti”, la protezione del suolo e la biodiversità degli
ecosistemi autoctoni.
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c) Corrispondere al Comune gli oneri riferiti alle urbanizzazioni secondarie.
L'Amministrazione Comunale stabilirà con apposito e separato atto, l'entità degli oneri di
urbanizzazione primaria e urbanizzazione secondaria a carico dei proprietari.
5. Sub-Ambito ‘A’ / Il Colle di Santa Maria
5.1 Destinazioni d’uso e Standards
Per contrastare il degrado fisico e la “desolazione” dei quartieri monofunzionali di seconde
case, che hanno caratterizzato la periferia di Pescocostanzo, la Variante al PRG ha
previsto, in tutti i Sub-Ambiti la diversificazione delle funzioni.
La Variante al PRG stabilisce che, nel Sub-ambito A, una SUL pari a 2.302,2 mq sia
destinata a residenziale e 1.623,4 mq a terziario: alberghiero/commerciale/direzionale. La
variante stabilisce dunque, per il sub-ambito A, una percentuale pari a 58,6% a
destinazione residenziale e 41,4% a destinazione alberghiero/commerciale.
Nel rispetto dei principi fissati dalla Variante, il Piano Particolareggiato (facendo proprie le
volontà manifestate nella fase di concertazione tra amministratori e soggetti attuatori),
distribuisce le suddette quantità in modo che il Comune di Pescocostanzo, in qualità di
proprietario di 1.623,4 mq di SUL localizzati nel Sub-ambito A, di cui 500 mq provenienti
dall’ex comparto c15 e ri-localizzati dalla Variante al PRG nel Sub-Ambito A, realizzi tutta
la SUL a destinazione terziario/alberghiera ivi prevista.
Lo standard minimo di parcheggi pubblici da reperire in riferimento a suddette destinazioni,
secondo il D.L. 1444 del 1968 (min. 2,5 mq/ab per le superfici a residenziale e 50% di
80mq/100mq SUL per l’alberghiero/commerciale), è di 822 mq, di cui 649,36 mq riferiti alla
destinazione alberghiera e 172,6 mq riferiti alla destinazione residenziale. Il P. P. del
“Colle di Santa Maria”, prevede che il 60% del parcheggio pubblico riferito alla
destinazione alberghiera sia realizzato in seminterrato (pari a 389,5 mq), il restante 40% a
diretto contatto con la viabilità. Il 100% della quota di parcheggio pubblico riferita alla
destinazione residenziale sia realizzata in superficie (172,6 mq).
Il progetto del Piano Particolareggiato prevede un grande parco pubblico di circa 8.388
mq, sulle pendici del colle, attraversato da una serie di risalite e percorsi pedonali che,
ricalcando il tracciato delle antiche “trascenne”, ricollegano la quota più a valle, dove si
localizza una parte dei parcheggi a raso pubblici e pertinenziali (lungo la provinciale), con
la quota più alta dell’insediamento.
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5.2 Principali punti di raccordo con la città esistente
L’area del Sub-Ambito A si estende sulle pendici del Colle di Santa Maria, sulla cima del
Colle si trova la città antica di Pescocostanzo.
Il Piano Particolareggiato del Sub-Ambito A, riorganizza in un progetto unitario, oltre alle
aree individuate dalla Variante, alcune aree pubbliche confinanti con l’area di intervento (il
sedime reale della strada ed una del giardino pubblico adiacente la strada).
Le suddette aree non esprimeranno alcuna SUL. L’inclusione di suddette aree nella
riperimetrazione del Piano Particolareggiato, si
rende necessaria per garantire la
massima integrazione del nuovo insediamento con il contesto (sia da un punto di vista
planimetrico che altimetrico).
In osservanza con quanto richiesto sia dal Piano di Recupero del centro Storico (Progetti
speciali: Area B2) che dalla variante al PRG, al di sotto della “fascia” degli attuali giardini
comunali, pensili, si ricaveranno i Parcheggi pubblici seminterrati previsti nel sub-ambito A.
Nel progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione primaria si dovrà prevedere la
possibilità di un eventuale ampliamento del parcheggio interrato. L’amministrazione potrà
decidere, con successivo atto, di co-partecipare alle spese
per la realizzazione del
parcheggio, per la parte eccedente le superfici previste in interrato a carico del sub-ambito
A.
Il progetto particolareggiato per quest’area prevede la rettifica del tracciato della strada
che corre a monte dell’area di lottizzazione, adiacente ai giardini pensili esistenti. Il
tracciato della nuova strada si raccorderà con la città esistente a quota 1330,8 nel punto
fisso A (indicato negli elaborati grafici come lo zero relativo), in corrispondenza del bivio
tra via delle Preci e via delle Collicelle, e alla quota 1342,45, in corrispondenza della
“Croce su colonna” posta sul Piazzale del Colle di Santa Maria.
La nuova strada per un primo tratto ricalcherà, rettificandolo, il vecchio tracciato e
supererà, in una lunghezza di circa 43 ml (corrispondente a 4 case a schiera) un dislivello
pari a 1,7 m. Il tracciato della nuova strada, in corrispondenza del vallone Tommaso
Amata, ruoterà di 22° nord, allontanandosi dal vecchio tracciato, mantenendosi su un
rettifilo per circa 100 ml (corrispondente a 9 case a schiera), superando un dislivello di
4,77 m e raggiungendo la quota 1335,57. Il tracciato della nuova strada ruoterà
nuovamente di 50° verso sud per risalire in rettifilo fino a quota 1342,45 in prossimità
dell’arrivo della strada V. Minuccia (proveniente dalla rotatoria con sp55) alla “croce su
colonna”.
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La fascia libera che si determinerà tra il vecchio tracciato della strada ed il nuovo servirà
per ampliamento dei Giardini pensili. In corrispondenza dell’edificio alberghiero, al di sotto
dell’ampliamento dei Giardini pensili si ricaverà un piano (pari a circa 390 mq) di
Parcheggi pubblici seminterrati previsti in quest’area. La rampa d’accesso ai parcheggi
pubblici seminterrati sarà a quota 1342,45 all’arrivo della nuova strada sul Piazzale del
Colle di Santa Maria. Il progetto esecutivo di questi parcheggi dovrà prevedere la
possibilità di un ampliamento, prevedendo più livelli seminterrati. L’eventuale ampliamento
potrà essere realizzato con diverse forme di partecipazione pubblica.
5.3 Invarianti tipologiche degli edifici - Norme Tecniche
5.3.1 Le residenze
L’edificazione nel Sub-Ambito A sarà concentrata a monte lungo il nuovo tracciato della
strada precedentemente descritto. Le costruzioni, disposte al bordo della strada, sono
tutte rivolte verso il paesaggio a valle. Lungo la strada si attestano le due “schiere” di case
intervallate nell’edificazione dagli spazi minori dei box pertinenziali.
I box pertinenziali (3.5m x 8m), arretrati rispetto al filo strada di circa 10,4 m e sottoposti di
1.70 m rispetto alla quota del marciapiede, lasciano intravedere il paesaggio delle
montagne nel mentre si percorre la strada.
Le case sono caratterizzate dalle fronti di uguale misura, dalla stessa altezza del colmo
del tetto rispetto alla strada (9,90 m), dalla medesima quota d’imposta della linea di gronda
sia verso la strada (h. 7.80 m), e medesima altezza di interpiano; le case si impostano al
suolo adeguandosi alla pendenza della strada, “scalettando” tra loro (come si evince dagli
elaborati grafici). Ciascuna casa è rialzata rispetto alla sistemazione del marciapiede e si
affaccia sul luogo privato del “vignale”.
Le due schiere di case devono essere realizzate in maniera uniforme: ovvero tutte le case
appartenenti ad una schiera, avranno le stesse modalità di costruzione sia per le facciate
che per le falde del tetto e le aree esterne.
Le caratteristiche esteriori “peculiari” degli edifici, che si evincono dagli elaborati grafici,
non possono essere modificate. Sono invarianti:
- le dimensioni e gli allineamenti delle bucature,
- il rapporto pieni/vuoti (differente per ognuno dei fronti);
- le dimensioni (larghezza e aggetto) dei balconi (i balconi saranno presenti soltanto sui
prospetti esposti a sud-ovest);
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- le sintassi basamento/edificio, edificio/suolonaturale, muro/tetto, balcone/bucatura
(sintassi costruttive descritte in tutti gli elaborati grafici).
E’ possibile spostare la posizione delle finestre, purché venga rispettato il ritmo e gli
allineamenti definiti negli elaborati grafici.
E’ possibile modificare la distribuzione degli ambienti interni, fatte salve le prescrizioni
sopraelencate.
È altresì consentito suddividere ogni casa in due alloggi distinti, serviti da un unico
ingresso al corpo scala. In questo caso il parcheggio pertinenziale della seconda unità
abitativa sarà a raso strada, nelle apposite aree individuate negli elaborati grafici.
Materiali:
L’unitarietà dell’insediamento sarà conseguita attraverso la omogeneità, per unità di
intervento, delle seguenti caratteristiche costruttive e decorative:
- il materiale di rivestimento delle murature esterne: in pietra della Maiella a spacco,
posata a ricorsi alternati, senza fugatura tra i ricorsi,
- le pavimentazioni esterne: in pietra della Maiella bocciardata (antiscivolo),
- il materiale di copertura dei tetti a falda: lamiera di metallo o verniciata in una tinta ral nei
toni del grigio (la tinta sarà uguale per l’intera “Unità fabbricabile”),
- le grondaie e i pluviali realizzati con la stessa lamiera di metallo scelta per il tetto,
- le dimensioni, le posizioni e gli allineamenti delle bucature su tutti i prospetti (come da
elaborati grafici),
- gli imbotti, in lamiera verniciata presso-piegata, che sostituiscono gli stipiti e il davanzale
delle finestre,
- la posizione degli infissi montati al filo interno delle murature,
- i profili e il colore degli infissi (a taglio termico): in legno o legno/alluminio, (la tinta e il
materiale sarà uguale per l’intera “Unità fabbricabile”),
- le ringhiere in tondini di ferro pieno tinteggiato color grigio antracite,
- i portoni dei garage basculanti, in lamiera verniciata color grigio antracite.
Eventuali sistemi di oscuramento o di protezione, saranno montati a filo interno delle
murature, immediatamente adiacenti agli infissi. Il loro disegno dovrà essere approvato
dall’Ufficio Tecnico in fase di progettazione definitiva. Gli elaborati grafici TAV. 23 “Norme
per la costruzione e il decoro”, sono prescrittivi.
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5.3.2 L’albergo
Lungo il tratto di strada che risale in rettifilo dalla quota 1335,57 alla quota 1342,45 si
attesta l’edificio dell’albergo. L’edificio dell’albergo è concepito come un’opera di
“sostruzione del suolo” che raccorda il dislivello tra la quota a monte dei giardini pensili e
quella a valle delle due schiere delle case. Una rampa “lenta” conduce fino alla sommità
della piazza lastricata, posta sulla sua copertura. L’edificio, a prevalente sviluppo
longitudinale, è caratterizzato da: un fronte contro-terra (lungo cui sono collocati gli spazi
accessori di servizio e il corridoio di distribuzione) disegnato dalla rampa lenta che
conduce sulla terrazza di copertura, sul lato opposto da una loggia aperta verso valle su
cui affacciano le camere; dalla presenza di una “torretta” (h. 12 m dal marciapiede) che
segna il punto di ingresso al paese (e contiene la hall di ingresso all’edificio), e
dal
“contrafforte” posto a valle, che contiene le scale e le uscite di sicurezza dei parcheggi
pertinenziali, ricavati sotto il sedime del fabbricato nella quota più bassa. Questi sono gli
elementi che articolano l’edificio “sostruzione”.
L’accesso ai parcheggi pertinenziali interrati (ricavati al disotto del sedime dell’edificio) è
posto alla quota 1335,57. La rampa di accesso ai garage, sarà in contropendenza e al di
sotto della rampa pedonale che conduce sulla terrazza belvedere.
Le caratteristiche esteriori “peculiari” degli edifici, che si evincono dagli elaborati grafici,
non possono essere modificate. Sono invarianti:
- le dimensioni e gli allineamenti delle bucature,
- il rapporto pieni/vuoti (differente per ognuno dei fronti);
- le dimensioni (larghezza e aggetto) dei balconi (i balconi saranno presenti soltanto sui
prospetti esposti a sud-ovest);
- le sintassi basamento/edificio, edificio/suolonaturale, muro/tetto, balcone/bucatura
(sintassi costruttive descritte in tutti gli elaborati grafici).
E’ possibile spostare la posizione delle finestre, purché venga rispettato il ritmo e gli
allineamenti definiti negli elaborati grafici.
E’ possibile modificare la distribuzione degli ambienti interni, fatte salve le prescrizioni
sopraelencate.
Materiali:
L’unitarietà dell’insediamento sarà conseguita attraverso la omogeneità, per unità di
intervento, delle seguenti caratteristiche costruttive e decorative:
14
-
L’edificio è interamente rivestito in pietra della Maiella a spacco, posata a ricorsi
alternati, senza fugatura tra i ricorsi. La pietra risvolterà su tutti i lati dell’edificio, e
rivestirà anche gli “spessori” delle murature della logge. Le bucature ove è previsto
l’infisso, saranno rifinite da un imbotto in lamiera verniciata presso-piegata,
(l’imbotto in lamiera presso-piegata sostituisce, reinterpretandoli, i tradizionali stipiti
o davanzali).
-
La copertura piana della terrazza sarà realizzata con una pavimentazione
galleggiante in listoni di legno di teak rigati per esterni o in lastre di pietra della
Maiella bocciardate antiscivolo.
-
La copertura del contrafforte delle scale di emergenza, anch’essa piana, sarà
realizzata in lastre di pietra della Maiella. La copertura della rampa pedonale che
raccorda la terrazza con la quota stradale, sarà realizzata in lastre di pietra della
Maiella bocciardata antiscivolo.
-
Le grondaie e i pluviali saranno realizzati con la stessa lamiera di metallo utilizzata
per il rivestimento del tetto piano della torretta (le pendenze minime sono quelle
necessarie al deflusso delle acque meteoriche).
-
Le ringhiere saranno in tondini di ferro pieno verniciato.
-
Gli infissi a taglio termico in legno o legno/alluminio. Gli infissi saranno montati al
filo interno delle murature. Eventuali sistemi di oscuramento o di protezione,
saranno montati a filo interno delle murature, adiacenti agli infissi. Il loro disegno
dovrà essere approvato dall’Ufficio Tecnico in fase di progettazione definitiva.
Gli elaborati grafici TAV. 22 “Norme per la costruzione e il decoro”, sono prescrittivi.
5.4 Unità fabbricabili
Il piano particolareggiato prevede la realizzazione di tre unità fabbricabili, che
corrispondono ciascuna ad un’unità architettonica ed estetica indivisibile, come si evince
dall’elaborato Tav.5. All’Unità fabbricabile 1 corrisponde l’edificio a destinazione
alberghiera, alle unità 2 e 3 corrispondono le due schiere di case. I progetti oggetto di
concessione devono corrispondere almeno ad una unità fabbricabile.
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Sub-Ambito ‘A’
Scheda urbanistica Variante PRG
S.T = mq. 17.120
S.U.L complessiva = mq. 3.925,6
S.U.L attività alberghiere/commerciali = mq. 1.623,4
S.U.L residenziale = mq. 2.302,2
Rc = 60%
H max = mt. 12
N max piani fuori terra = 3
Superficie Servizi Pubblici (verde pubblico, strade, parcheggi) > o = mq. 11.900
In fase di elaborazione del Piano Particolareggiato è consentito adeguare il perimetro e/o
incrementare l’estensione delle Superfici destinate a Servizi Pubblici, in riferimento a
specifiche condizioni del sito.
Sub-Ambito ‘A’
Scheda urbanistica P. P.
S.T = mq. 17.120
S.T. nuova delimitazione = mq. 19.598
S.U.L complessiva = mq. 3.925,6
S.U.L attività alberghiere = mq. 1.623
S.U.L destinata alla residenza = mq. 2.301
Rc Unità 1 = 17,7%, Rc Unità 2 = 51%, Rc Unità 3 = 44%
H max * = mt. 12
N max piani fuori terra residenze = 2,5
N max piani fuori terra albergo = camere albergo 2, torretta/hall 3,5
Elaborati grafici di P.P. prescrittivi
Superficie Servizi Pubblici (verde pubblico, strade, parcheggi) = mq. 12.285
Parcheggi pubblici = mq. 822, di cui 649,36 riferiti alla destinazione alberghiera (il 60%,
pari a 389 mq, in seminterrato) e mq 172,6 riferiti alla destinazione residenziale.
* l’altezza massima è calcolata dalla quota del marciapiede, o del piano di campagna posto “più a monte”
dell’edificio, alla quota di imposta del tetto; in ragione della orografia dei versanti, alcune parti dell’edificio
possono derogare tale altezza.
16
SEZIONE II
Norme Generali di Attuazione dei Piani Particolareggiati
Le
seguenti
Norme
Generali
di
Attuazione
disciplinano l’attuazione
dei
Piani
Particolareggiati dettando prescrizioni, con natura vincolante, da seguire nell’attuazione
degli interventi edilizi, in osservanza degli obbiettivi indicati nella SEZIONE I del presente
documento, in cui si definiscono i criteri d’intervento, le destinazioni d’uso, i principi
aggregativi, i tipi edilizi, le norme particolari per l'edificazione, le distanze, i requisiti
decorativi degli edifici e le loro caratteristiche costruttive.
Art. 1
Campo di applicazione della normativa
La presente normativa riguarda i Piani Particolareggiati per l'attuazione dei sub-ambiti A-BC-D, facenti parte dell’Ambito unitario di Espansione e integra le Norme Tecniche di
Attuazione del P.R.G. vigente.
Art. 2
Elementi costitutivi
Sono elementi costitutivi del Piano Particolareggiato, e dimostrativi delle seguenti norme
gli elaborati grafici di seguito elencati:
PIANO PARTICOLAREGGIATO SUB AMBITO A
TAV. A1 Stralcio Zonizzazione PRG – scala 1:2000
TAV. A2 Sistema delle aree verdi - scala 1 : 2000
TAV. 1
Inquadramento urbano / Limite Piano Paesistico - scala 1: 2000
TAV. 2
Delimitazione area su planimetria catastale - scala 1: 500 / elenco particelle
TAV. 2.1 Nuova delimitazione area - scala 1: 500 / elenco particelle aggiuntive
TAV. 3
Edifici da demolire – Sovrap. planimetria catastale / Areofotogram.- scala 1: 500
TAV. 4
Dimensionamento area su planimetria catastale - scala 1: 500
TAV. 5
Individuazione aree pubbliche / aree private - scala 1: 1000
TAV. 6
Destinazioni aree pubbliche - scala 1: 1000
TAV. 7
Individuazione superficie fondiaria - scala 1: 1000
TAV. 8
Individuazione unità fabbricabili - scala 1: 1000
TAV. 9
Destinazioni aree private - scala 1: 1000
TAV. 10 Dimensionamento SUL – Unità fabbricabile “1” scala 1: 500
TAV. 11 Dimensionamento SUL – Unità fabbricabile “2”-“3” scala 1: 500
TAV. 12 Rilievo altimetrico dell’area - scala 1: 500
TAV. 13 Planivolumetrico - scala 1: 500
TAV. 14 Planimetria / Quote - Distacchi - scala 1: 500
TAV. 15 Planimetria / Quote altimetriche - scala 1: 500
TAV. 16 Profilo Urbano- scala 1: 500
TAV. 17 Prospetto d’insieme - scala 1: 200
TAV. 17.1 Prospetto d’insieme - scala 1: 200
TAV. 18 Sezione - scala 1: 200
17
TAV. 18.1
TAV. 18.2
TAV. 18.3
TAV. 19
TAV. 19.1
TAV. 20
TAV. 21
TAV. 22
TAV. 23
TAV. U. 1
TAV. U. 2
TAV. U. 3
Art. 3
Sezioni - scala 1: 200
Sezione - scala 1: 200
Sezione - scala 1: 200
Unità fabbricabile “1” Piante - scala 1: 200
Unità fabbricabile “1” Prospetti / Sezioni - scala 1: 200
Unità fabbricabile “2” - “3“ Piante / Prospetti / Sezioni - scala 1: 200
Parcheggi pubblici - scala 1: 200
Unità fabbricabile “1” Norme per la costruzione e il decoro - scala 1:100 - 1: 20
Unità fabbricabile “2” - “3“ Norme per la costruzione e il decoro - scala 1:100 - 1: 20
Schema delle reti – Fogna bianca e Fogna nera - scala 1 : 1000
Schema delle reti – Telefonica – Elettrica - Illuminazione pubblica - scala 1 : 1000
Schema delle reti – Gas e Acqua - scala 1 : 1000
Simbologia
La simbologia usata nelle Tavole grafiche costituenti il Piano Particolareggiato va intesa
secondo le legende indicate a margine di ciascuna.
Art. 4
Procedimento di attuazione
L’attuazione dei piani particolareggiati avviene mediante intervento diretto riferito a ciascun
sub-ambito o porzioni di sub-ambito (Unità Fabbricabili). In questo secondo caso
l’intervento deve essere tale da assicurare l’accessibilità ai servizi pubblici essenziali e la
realizzazione della quota parte di opere di urbanizzazione primaria.
All’atto della richiesta di permesso di costruire l’avente titolo presenta un atto unilaterale,
secondo il modello allegato alle presenti norme, mediante il quale si obbliga a effettuare le
cessioni e a realizzare le opere secondo quanto indicato nel paragrafo 4.2 della su estesa
Sezione I del presente documento. Alla richiesta di permesso di costruire è allegato il
progetto delle opere di urbanizzazione primaria redatto secondo le indicazioni contenute
negli elaborati grafici elencati all’art.2 del presente documento.
È fatta salva la possibilità per il Comune di individuare ciascun sub-ambito o porzioni di
sub-ambito come comparto ai sensi dell’art. 26 della legge regionale n. 18/1983 e
successive modifiche e integrazioni.
Per ciascuna unità di intervento le specificazioni insediative e planovolumetriche,
le
partiture delle facciate e le indicazioni costruttive e di dettaglio contenute negli allegati
progettuali assumono valore prescrittivo. Per gli edifici a destinazione terziaria, la
proporzione tra le diverse destinazioni ammesse (vedi art. 9), può essere variata senza
però modificare lo schema funzionale dell’organismo architettonico. Le indicazioni
contenute negli elaborati grafici allegati vanno comunque intese nello spirito e secondo le
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specificazioni previste nella “Relazione illustrativa e indirizzi tecnico-operativi” di cui alla
Sezione I del presente documento.
Art. 5
Categorie di intervento
I PP prevedono differenti categorie di intervento, esse comprendono:
1. Demolizioni
2. Interventi di nuova costruzione
3. Interventi di urbanizzazione
Art. 6
Demolizioni
Gli interventi di demolizione comprendono il trasporto a rifiuto in discarica dei materiali di
risulta. Ove possibile saranno previsti il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio o, in
alternativa, le altre forme di recupero per ottenere materia prima secondaria dai rifiuti.
Art. 7
Interventi di nuova costruzione
Gli interventi di nuova costruzione, come definiti all’art.3 lettera e) del DPR 380/2001, sono
considerati quelli rivolti alla costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati.
Art. 8
Interventi di urbanizzazione
Gli interventi di urbanizzazione primaria, in aggiunta alle opere previste dall’art. 4, legge 29
settembre 1964, n. 847, comprendono anche la riqualificazione dei percorsi stradali e
pedonali fatiscenti; l’adeguamento delle sezioni delle reti ove necessario perché
sottodimensionate anche se al di fuori del perimetro del sub-ambito, l’adeguamento dei
profili stradali alle nuove quote degli insediamenti; la realizzazione di marciapiedi e muri di
controterra.
Art. 9
Destinazioni d’uso
Le destinazioni d’uso previste dai presenti piani e conformi alle prescrizioni della Variante
al Prg sono:
a) Residenziale
b) Terziario, ovvero attività per la produzione di beni e servizi e relative funzioni di servizio
e precisamente direzionali, turistico/alberghiere, ricettive, culturali, e piccoli esercizi
commerciali.
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Art. 10
Parcheggi pertinenziali
I parcheggi privati di pertinenza degli edifici devono essere previsti nella misura minima di
1 mq ogni 10 mc, costruiti in box, in interrato/seminterrato o a raso.
Per quegli insediamenti ove è consentita la realizzazione di alloggi di dimensione inferiore
a 40mq, sarà comunque garantito un posto macchina anche a raso strada.
Art. 11
Parcheggi pubblici – destinazioni residenziali:
Per i nuovi insediamenti residenziali, vanno rispettati i rapporti di cui all'art. 17, penultimo
comma, della legge n. 765, che sono fissati in misura tale da assicurare per ogni abitante insediato o da insediare - la dotazione minima, inderogabile, di mq 2,50 di aree per
parcheggi. Tali aree, come previsto dalla legge, potranno essere a raso in diretto contatto
con la viabilità.
Art. 12
Parcheggi pubblici – destinazioni terziarie: direzionali, turistico/alberghiere, commerciali
ecc.:
Per i nuovi insediamenti produttivi, a carattere direzionale e commerciale, vanno rispettati
i rapporti di cui all'art. 17, della legge n. 765, che sono fissati in misura tale da far
corrispondere ogni 100 mq di superficie lorda di pavimento, la quantità minima di 40 mq di
spazi, escluse le sedi viarie, destinati a parcheggi. Tali aree, come previsto dalla legge,
potranno essere distribuite su diversi livelli.
Il piano particolareggiato stabilisce per il sub ambito A che il 40% di dette superfici sia
reperito a raso in diretto contatto con la viabilità.
Art. 13
Parcheggi pubblici interrati o semi interrati:
Negli elaborati grafici planimetrici sono localizzati i parcheggi pubblici interrati o semi
interrati. Le coperture di detti manufatti sono da realizzarsi secondo le caratteristiche delle
coperture a tetto giardino anche “intensivo”, con la possibilità di piantumare cespugli e
siepi oltre che alberature di piccole dimensioni, ovvero lastricate e praticabili.
Art. 14
Percorsi, spazi e piazze pedonali:
I percorsi, gli spazi e le piazze pedonali che sono individuati negli elaborati grafici di
ciascun sub-ambito, dovranno essere realizzati in materiali lapidei tradizionali della città di
Pescocostanzo, a sampietrini, lastre, liste o cordoli. Si debbono impiegare lastre di pietra
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dura; blocchi di pietra locale, blocchetti di selci, restando esclusa l’utilizzazione di piastrelle
di cemento, clinker, conglomerato bituminoso.
Per le superfici stradali carrabili, dove il presente piano consente l’impiego del
conglomerato bituminoso, deve essere usato brecciolino ruvido, limitatamente alla corsia
utile, eventuali cunicoli laterali e marciapiedi devono essere pavimentati impiegando pietra
locale, selci.
Art. 15
Materiali
Nelle nuove costruzioni debbono essere impiegati i seguenti materiali da costruzione:
a) per i muri d’ambito: pietra locale a blocchi regolari, pietra di rivestimento a blocchi
alternati, intonaci (con esclusione di cortine in clinker, getti cementizi anche martellinati e
listelli in cotto);
b) per le coperture: lamiere metalliche (con esclusione di strati bituminosi e asfalti).
Art. 17
Grondaie, pluviali e coperture:
Nella posa in opera di nuove grondaie e pluviali, devono essere usati solo materiali quali il
rame o lamiere metalliche con esclusione di PVC.
Le canne fumarie non devono essere esterne, quando alterino i caratteri dell’edificio.
Per rispetto del particolare ambiente, si deve provvedere alla installazione di un’unica
antenna centralizzata per ogni edificio.
Art. 18
Opere connesse allo svolgimento di attività commerciali:
Gli interventi che contemplano la sistemazione di elementi connessi allo svolgimento di
attività commerciali, dovranno armonizzarsi con il contesto.
La loro installazione, modifica o rimozione resta disciplinata dalla specifica normativa
vigente, ed è subordinata alla presentazione di un progetto da sottoporre ad
autorizzazione presso l’Ufficio Tecnico.
Insegne, mezzi pubblicitari e targhe:
La realizzazione di strutture a supporto di mezzi pubblicitari, o la loro sostituzione, di
qualsiasi tipo e dimensione su aree o spazi pubblici o d’uso pubblico (piazze, marciapiedi,
parchi e giardini) costituisce intervento da assoggettare alle vigenti norme, ed è
subordinata alla presentazione di un progetto da sottoporre ad autorizzazione presso
l’Ufficio Tecnico.
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