"estrema urgenza". - Dipartimento per la programmazione e il

Appalti: 15 giorni di tempo per trasmettere i dati all'ANAC nei casi di
"estrema urgenza".
16/02/2015
Novità per le PA che fanno ricordo alla procedura negoziata di "estrema urgenza" per interventi
sugli edifici scolastici o di messa in sicurezza del territorio.
L'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha fornito le indicazioni sugli affidamenti in base alle
disposizioni derogatorie previste dall'art. 9 della Legge 164/2014. La nuova norma si collega all'art.
57 del Codice dei contratti, individuando come casi di possibile ricorso alla procedura negoziata gli
appalti di valore inferiore alla soglia comunitaria in base a motivazioni di urgenza, gli interventi per
la sicurezza delle scuole, per l'adeguamento alla normativa antisismica, per la tutela ambientale e
per prevenire rischi geomorfologici.
Le PA devono verificare preventivamente la sussistenza delle condizioni per la dichiarazione di
"estrema urgenza" e certificare come "indifferibile" l'intervento.
La rilevazione comporta l'analisi effettiva degli immobili e dei contesti, che deve evidenziare gli
elementi dell'indifferibilità dei lavori.
Il Responsabile Unico del Procedimento delle stazioni appaltanti, in sede di acquisizione del CIG,
dovrà indicare la riconducibilità degli interventi alle procedure dell'art. 9 della legge 164/2014.
Nell'indicare i dati va specificato l'utilizzo della gara informale (art. 57, comma 6 del Codice) o del
cottimo fiduciario (art. 125).
La comunicazione, successiva sull'avvenuto affidamento di cui all’articolo 7, comma 8 del Codice
deve essere trasmessa all'autorità entro 15 giorni invece dei 30 ordinari proprio per consentire
all'ANAC un controllo tempestivo, coerentemente con le caratteristiche dell’estrema urgenza.
#italiasicura. Tagliamento, fissati prossimi tre step per riduzione rischio alluvioni
16/02/2015
Tavolo tecnico oggi a Palazzo Chigi con Friuli Venezia Giulia, Veneto e Autorità di Bacino
Analisi idrologica del Tagliamento, progetti per opere da realizzare nella sezione di valle del fiume
e mandato per l’individuazione di interventi nella parte alta del corso d’acqua; un punto di arrivo
importante per la sicurezza del fiume Tagliamento quello raggiunto oggi a Palazzo Chigi in una
riunione convocata dalla Struttura di missione del Governo #italiasicura con le Regioni Friuli
Venezia Giulia, Regione Veneto e l’Autorità di Bacino. Il tavolo tecnico, coordinato dal Direttore di
#italiasicura, Mauro Grassi, ha verificato la qualità del lavoro svolto finora e ha così fissato le
prossime azioni necessarie alla riduzione del rischio di alluvioni rappresentato dal passaggio di
piene “storiche” del il fiume Tagliamento.
Dall’analisi idrologica complessiva del sistema Tagliamento, ora completa e strumento
indispensabile per la pianificazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, sono
stati individuati gli interventi necessari nella sezione di valle fiume: realizzazione opere di presa
idraulica per la gestione dei flussi e la risistemazione degli argini del Cavrato, così da poter gestire
piene significative. Gli interventi progettati a valle garantiscono anche il miglioramento della
sicurezza nella parte alta del corso d’acqua grazie ad una maggiore capacità di deflusso verso mare
delle acque di piena. Fra tre mesi il tavolo tecnico tornerà a riunirsi per completare il lavoro fin qui
svolto e valutare il complesso delle opere, a monte e a valle, per la messa in sicurezza delle
popolazioni lungo tutta l’asta del fiume.
“Quello del Tagliamento è un caso da manuale - ha commentato il coordinatore della Struttura di
missione di Palazzo Chigi #italiasicura contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’Angelis – e
dimostra che quando tutte le Istituzioni lavorano ad un obiettivo comune si riesce a definire un
percorso chiaro e condiviso, capace di ridurre il rischio che aree importanti del Nord-Est finiscano
alluvionate. E’ sicuramente un lavoro complesso e articolato e noi, come #italiasicura, non faremo
mai mancare il nostro pieno sostegno”.
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