Promossi e bocciati, di Gianni Gennasi

BOLOGNA CRONACA 13
DOMENICA 8 MARZO 2015
Elisabetta
Gualmini
Massimiliano
Vogli
Modenese, 47 anni da compiere
il prossimo 17 maggio, è
professore ordinario di Scienza
politica all’Alma Mater ed ex
presidente dell’Istituto Cattaneo.
Madre di due figlie, è sposata
con il collega e deputato del Pd
Salvatore Vassallo
Nato a Bologna il 28 marzo ’71, laureato, funzionario della Regione, è
stato il primo cittadino di Malalbergo
(il nome deriva da un albergo malfamato esistente in zona fino al XIX secolo) per dieci anni. Sui 9.000 abitanti
complessivi, 5.000 risiedono nella
frazione di Altedo, la patria dell’asparago verde
LA VICEPRESIDENTE
E dalla roulotte spuntò
la (quasi) Governatora
ON ci sono più le Regioni di una volta, va bene, ma anche i
numeri due non scherzano niente. La professoressa Elisabetta
Gualmini, politologa di vaglia, vicepresidente con delega al
Welfare, ha dato un bel colpo di piccone al muro ideologico
maggioranza vs minoranza parlando di campi nomadi, tema da
prendere con i guanti e le molle. «La vecchia idea delle grandi
strutture non sta più in piedi, su questo sono abbastanza d accordo
con Forza Italia e Lega», ha buttato lì con apparente nonchalance.
N
SECONDO lei la soluzione giusta l hanno azzeccata nella sua
Modena, dove da dicembre rom e sinti sono stati trasferiti in piccole
aree o, addirittura, in case popolari. «E pagano le utenze senza che
debba intervenire il Comune». Musica per le orecchie e le
interpellanze del centrodestra, che continua a chiedere la chiusura
delle enclaves di via Erbosa, via della Dozza, via Persicetana, magari
pure per risparmiare qualcosa sui 157mila euro spesi l anno scorso da
Palazzo d Accursio in luce, acqua e gas.
AL DI LÀ dei figli del vento sedicenti miserabili che viaggiano in
Audi e gestiscono piadinerie in centro, la Gualmini dà l impressione,
soprattutto sotto il profilo mediatico, di trovarsi perfettamente a
proprio agio alla guida della Regione, Bonaccini permettendo e anche
no. Nel giorno della Festa della donna, lunga via alla (quasi)
Governatora.
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L’EX SINDACO
di GIANNI
GENNASI
Asparago e vecchi dispetti
nel municipio della Bassa
SPARAGO e vecchi dispetti a Malalbergo, il paesone della
Bassa con l ingombrante frazione Igp di Altedo. Come dire:
cani e gatti. E da un campanile all altro volano gli stracci tra i
due penultimi sindaci a doppia mandata, Raffaele Finelli (in carica
dal 1995 al 2004) e Massimiliano Vogli (2004-2014). Alla Procura e
alla Corte dei conti il primo, uscito l anno scorso dal Pd sbattendo la
porta e sconfitto alle successive elezioni comunali, insieme con altre
otto persone ha denunciato l ex compagno perché avrebbe
moltiplicato, e dilatato, le riunioni di giunta in modo «anomalo», allo
scopo, ecco l accusa, di usufruire di indebiti permessi dalla Regione,
dove Vogli lavora come funzionario.
A
«QUESTA vicenda tradisce lo spirito originario del Pd e gli
insegnamenti di Berlinguer», tuona Finelli. «Cado dalle nuvole – si
indigna Vogli –. Difenderò i miei diritti e il mio buon nome: non
sono disposto a tollerare oltre gli attacchi di qualsivoglia carrierista
deluso». L avvocato di Vogli spiega che le due-tre giunte settimanali,
contro l unica abituale in quasi tutti i municipi, Malalbergo
compreso, erano dovute all emergenza terremoto e alla «necessità di
avere una più ampia collegialità». Colpisce semmai, nei permessi
presentati in viale Aldo Moro, la durata fissa delle sedute, dalle 9 alle
16,12. Lunghe, erano lunghe, e chissà perché dovevano essere
troncate, sempre, allo scoccare del minuto fatidico. L ora delle
decisioni irrevocabili o della merenda?